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12:04 Keiga:
 Lo sguardo balza dal viso del biondo a quella gamba sulla quale sta trafficando, assicurandosi di restare pronta a qualsiasi cosa. La posizione resta la solita, sui quattro arti. Le ginocchia piegate, la schiena dritta inclinata in avanti e le mani appoggiate a terra, con la sinistra poco più avanti della destra. Lo fissa, studiandone ogni movimento per cercare di capirne le intenzioni. Ha fame, si, ne ha sempre, nonostante mangi tutti i giorni. E poi l'odore della carne si fa ancora più vivido ed insistente, portando le pupille ad allargarsi per un attimo. Akuma resta poco più lontano, anche lui pronto ad attaccare per difendere la sua umana, se necessario. Nonostante l'odore della carne, ha quella povera palla di pelo stecchita sotto di lui, inerme. La protezione prima di tutto, soprattutto perchè non sanno chi sia questo ragazzo. Anche se al momento potrebbe non sembrare una minaccia sanno bene che le persone sono cattive. Le persone, la maggior parte, sono egoiste, pensano solo a loro. La domanda poi viene posta e lo sguardo, che mostra un velo di perplessità, si chiude in due piccole fessure mentre lo guarda, stavolta in viso. Qualche attimo prima di inclinare di poco il capo di lato. Sospira dietro alla maschera nera, mantenendo la posizione. <Aspetto il momento giusto> Finalmente la voce si fa sentire. Una voce profonda, calda e leggermente graffiata. Non aggiunge altro, riportando il capo diritto e spostando l'attenzione sul pezzo di carne che le viene porto. Può permettersi di concentrarsi su quello solo perchè c'è Akuma che tiene d'occhio il biondo. E poi si sporge il tanto che basta per appoggiare il peso sulla mano sinistra ed accorciare lentamente le distanze prima di fermarsi di nuovo. Il capo si alza ed annusa l'aria per una manciata di secondi prima di tornare su di lui prima, sul pezzo di carne, poi e nuovamente su di lui. Cerca d'avvicinarsi ancora, finendo con il fermarsi e sedervisi di fronte, in quella posa canina che ormai la caratterizza, con le gambe piegate e le mani appoggiate a terra tra le cosce. C'è circa un metro a dividerli, alza la destra da terra, sporca di fango e a tratti di sangue secco e la allunga verso di lui con il palmo che guarda il cielo coperto dalle teste degli alberi enormi. Purtroppo è sempre stata restia, fin da piccola, a fidarsi delle persone. Akuma sbuffa appena, osservando la situazione da quei tre o 4 metri di distanza. [Chakra ON]