Uscita al buio con Maton
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Giocata dal 02/09/2021 20:00 al 03/09/2021 00:49 nella chat "Bosco Dei Ciliegi"
[Ingresso Parco>Zona erbosa] La figura di Matono svelta varca la soglia di ingresso del parco dei ciliegi. Consueto vestiario senza pretese, maglia bianca e pantalone scuro il cui scopo principale è la comodità il coprifronte sul braccio destro legato ben stretto calzari chiusi nonostante non faccia freddo sono anch'essi un abitudine. In viso porta un espressione guardinga mentre il capo si muove da destra a sinistra guardando distrattamente da entrambi i lati, mentre il suo incedere segue la strada di mattonelle ad un ritmo piuttosto sostenuto.
Attende di inoltrarsi nel parco il più possibile, almeno quattrocento metri dall'ingresso, prima di rallentare il passo ed andare a deviare fuori dalla strada segnata finendo sull'erba ed inoltrandosi di una decina di metri sotto uno dei tanti ciliegi ma badando bene a non stare troppo vicino ad una delle panchine poste un pò ovunque.<Mh qui>
Dunque si lascia andare seduto sul loco poggiando entrambe le mani a terra e tastando lentamente l'erba sulla pelle lasciando andare nel mentre un lento sospiro, quasi di sollievo. Attorno non sembra esserci molta gente nè molto rumore socchiude le palpebre andando a lasciar cadere indietro il capo, con il viso ora rivolto verso l'alto, infine un piccolo sorriso increspa l'espressione finora piuttosto piatta e senza grandi espressività. Ormai la giornata soleggiata di oggi ha lasciato spazio ad una decisamente più scura notte, uno scuro manto che ricopre per intero la totalità dell'empireo in queste ore ben più misteriose, fatte di quelle poche persone che ancora coraggiose riescono a viversi una sana e tranquilla passeggiata al bosco, accantonando l'idea che uno spietato assassino è proprio lì a piede libero. Veste come suo solito con una giacca leggera, di tessuto traspirante, blu scuro nell'apparire agli occhi dei presenti, poggiata sulle di lui spalle senza infilarvici le braccia all'interno, che invece, sarebbero inserite nelle maniche lunghe di una camicia di lino, grigio scuro di tinta, adornata con una fantasia floreale tendente all'ocra. A richiamare il colore della giacca vi sarebbe il pantalone dello stesso colore, lungo sino a poco sopra le caviglie, dove sarebbe, infine, ripiegato in due piccoli risvoltini, tale da mostrare ambo le caviglie distaccarsi con quelle scarpe grigio scuro, traspiranti vista la stagione, di un classico modello mocassino. Come accessori, al solito, orecchino sul lobo destro, collana, e braccialetto in simil oro, più per bellezza che per appariscenza, sappiamo che per quanto riguarda il vestire sta seguendo quelle trasmissioni di moda su RealNinja, quindi qualcosa lo sta imparando. DOVEROSO sottolineare la presenza d'una spilla di colore giallo acceso, al petto, proprio in prossimità del cuore, al cui interno è visibile senza nessun problema il kanji riportante il significato della parola "Giustizia". Cammina errante alla ricerca di qualcuno da aiutare o forse di qualcosa che non va, avvedendosi di una figura decisamente imboscata rispetto a quelli che sono i percorsi designati dal bosco stesso, dunque una buona occasione per avvicinarsi e chiedere <Ehm... sicuro che vada bene stare lì per te?> verso la figura di Matono <Credo possa essere pericoloso...> dubbioso, passando il testimone. [Zona erbosa] Un leggero venticello si alza al momento giusto, si lascia colpire senza reagire in alcun modo beandosi per qualche secondo della bella sensazione, non si scompone nemmeno quando diversi petali di ciliegio colpiscono il viso e la figura
L'udito però sembra segnalare il termine del periodo di calma, gli occhi si aprono di colpo ed il cielo terso si vede appena attraverso le fronde dell'albero sotto il quale si è posizionato. Pigramente solo ora cerca l'origine del'affermazione che ha rotto il fragilissimo attimo di torpore dei sensi autoimposto, il capo si sposta in sua direzione andando a ruotare il torso verso destra, voltandosi alla massima portata permessa da quella posizione
<Questo posto è ritenuto pericoloso?.> La bocca si apre e la voce che ne fuoriesce è tenuta piuttosto bassa, seppur sufficente a farsi sentire, cadenza interrogativa.
Subito dopo aver risposto comunque si alza, con il braccio destro che resta fermo e la figura che lo sfrutta per riposizionarsi prima con un ginocchio a terra e poi eretto.
Prende dunque a muoversi di qualche metro in direzione dello sconosciuto, restando comunque a metà via tra strada e l'albero ove era poco prima, andando ad osservare subito il vestiario ed infine il volto, non notando particolari conosciuti, andò a porre un nuovo interrogativo incuriosito da un accessorio.<Quella spilla ha un qualche significato?> Il braccio destro và ad alzarsi con l'indice della mano a puntare verso la spilla gialla, lo sguardo invece resta sul volto, ed ovviamente sugli occhi di Kamichi.
In ogni caso non sembra voler attendere le eventuali risposte in quel punto, infatti distoglie lo sguardo prima, e spostandosi ulteriormente poi verso la strada, fermandosi infine a circa 1 e mezzo da Kamichi. Una volta lì riprende il contatto visivo con l'altrui sguardo, faticando comunque leggermente a cogliere i particolari dello sconosciuto <Se ti sembro uno sconosciuto è perchè vengo dal distretto del suono> SI affretta a sottolineare, con voce ferma. Nel frattempo la brezza diventa vento intenso, le fronde rumoreggiano maggiormente liberandosi di nuove masse di petali, mentre la luce della frazione calante della luna si spegne, causa cumulonembi di passaggio.[Vestiaro avatar N°3 - Chk Off] Sentenzia il giovane, lo ascolta, le parole di quella nuova figura appena incontrato lo incuriosiscono... possibile che non abbia mai sentito parlare dell'assassino di kagegakure? Impossibile, sta ovviamente scherzando, un tiro mancino davvero di cattivo gusto da fare al nostro biondo sopravvissuto, ma non si permetterebbe mai di dare addosso ad una persona che non conosce, non sta rompendo nessuna regola, è solo davvero poco intelligente girare così per il bosco dei ciliegi. <Non è il posto il problema> prende fiato, volto con lo sguardo verso Matono, di cui conosce davvero nulla, se non appunto questa sua scelta davvero discutibile <C'è un assassino a piede libero da mesi ormai, sta scritto ovunque, giornali, manifesti> glielo ricorda <Ha mietuto molte vittime, ne parlano tutti i telegiornali> lo avverte ancora <Non hai visto gli anbu di pattuglia nella zona speciale?> il villaggio tutto è serrato in ronde molto più presenti da parte delle guardie del villaggio <Startene qui, appartato, da solo...> prende fiato <O sei coraggioso oppure non temi quel bastardo> continua verso la figura di matono <Fortunatamente ti ho beccato io> chissà cosa sarebbe potuto essere successo se lo avesse visto per primo l'assassino <Fidati, te lo dice uno shinsengumi> gli rivela <Quello è uno che se vuole ucciderti, ti fa fuori senza che te ne accorgi> e lui è letteralmente l'ultimo e unico sopravvissuto di quel bastardo, quindi è davvero spassionato quel consiglio, davvero di cuore da parte della nostra guardia <Su forza, vieni qui> lo richiama a venire sul percorso principale. [Zona erbosa] Ascolta in silenzio le repliche dell'uomo, ma nonostante suonino piuttosto oscure, in quel frangente almeno, Matono resta con l'espressione distesa e ferma. Kamichi comunque gli sembra piuttosto accigliato, dunque, decide di dar retta allo shinsengumi.<Magari non sembra ma più che altro sto per le mie. Non mi sono poste troppe domande sulle ronde non essendo un lato che mi è affine. Ma se sei uno Shinsengumi mi sembra sensato darti retta.> Conviene piuttosto serenamente, allargando le spalle, accetta l'invinto di Kamichi con un cenno di assenso con il capo e imbocca nuovamente la via lastricata del parco, una volta " in salvo" Dà nuovamente piena attenzione alla Guardia andando a muoversi nei suoi immediati pressidondolando l'attenzione, ed il capo, tra essa e gli immediati pressi dei due, oramai la visibilità è piuttosto scarsa comunque, nel mentre và a replicare ulteriormente.<In ogni caso ho dato più peso al diventare a tutti gli effetti un ninja, che a soffermarmi su cosa accadeva attorno, in ogni caso grazie per la dritta.> Una piccola pausa nella quale inspira ed espira lentamente, fissando per un attimo Kamichi, prima di alzare leggermente la mano destra ed affermare.<Io sono Matono> Subito dopo il braccio e la conseguente mano si alzano maggiormente a far un movimento rotatorio, con il polso, mentre l'indice è verso l'alto< Ma questo assassino si muove solo in questo distretto?> Non sembra porsi il problema di fare domande colto dalla curiosità, il tono risulta appena più vivace di quanto è stato finora.< In ogni caso non è che abbia paura di morire, ma semplicemente preferirei schivare il momento finchè non sono stufo> afferma quasi sorridente, quasi perchè un leggero increspamento della parte destra della bocca compare in quel frangente, difficile dire se è visibile con la sola, e filtrata, Luce lunare. [Vestiaro avatar N°3 - Chk Off] Il giovane sembra aver ben intuito le intenzioni del nostro eroe, solo avviso e monito, di certo non può obbligare con la forza qualcuno che non tiene troppo alla sua vita, anche se dalle sue parole pare essere più un piccolo e solitario LEVI DI QUARTIERE. <Mh, capisco> tocca il mento con indice e pollice della manco mano, come se pensieroso cercasse di capirci qualcosa di più in merito alla situazione, quella figura d'altronde è vista per la prima volta... per quanto concerne il momento, potrebbe essere egli stesso l'assassino del villaggio delle ombre <Esatto, Agente Scelto Kamichi> si presenta <Anche se come vedi, senza divisa, non sono in servizio questa sera> anche se i doveri della giubba nera si fanno sentire anche quando dovrebbe solo godersi la vita per quegli attimi liberi che ha. <Cosa intendi per> fa virgolettando con ambo le mani in aria <Diventare un ninja?> chiede incuriosito, parla dell'esame genin? O forse quello avanzato per un chunin provetto, chissà che non diventi proprio una carta su cui puntare questo Matono, ma tempo al tempo per scoprirlo <Piacere di conoscerti> pausa <Matono> continua <L'assassino ha colpito in ogni singolo distretto del villaggio, da suna ad oto, da kusa ad ame> letteralmente, ovunque per quanto il biondo ne sappia, cadaveri riconosciuti e non, tutte vittime poveracce di un pazzo maniaco dedito allo spettacolo. <Bhe, meglio un codardo vivo che un coraggio morto secondo me, sprecarti così adesso> prende fiato <Mi sembri giovane> continua <Sarebbe una brutta gatta da pelare poi, servono sempre nuove leve al villaggio> e lui questo lo sa bene, le sceglie lui di persone ed appositamente <Di dove sei tu?> anche se gli ha parlato del "suono" lo richiede per sicurezza <E cosa fai da queste parti?> domanda da buono sbirro. [Zona erbosa] La guardia si rivela piuttosto affabile ad una prima analisi, cerca di carpire qualche dettagli del modo di fare, lanciando di quando in quando qualche piccola replica<Diventare un ninja nel senso che fino a genin non lo sei tecnicamente, o mi sbaglio ? > Per un attimo gli viene qualche dubbio, ma lascia andare l'interrogativo tornando sull'argomento che forse avrebbe più senso affrontare<Sono d'accordo sullo stare in vita> Lancia un colpo di mano indicando Kamichi a mo di " esatto". Dunque Incalza con un ulteriore replica < Sono certo che uno che fà un casino così espanso, verrà preso presto> Conviene allargando le braccia con fare tranquillo, un pò di chi a dirla tutta non sembra venir toccato dal problema, almeno sul momento.
Dopo questo piccolo scambio inspira profondamente, come per iniziare una frase più lunga, non che fosse necessario fare questo intermezzo.<Sono abbastanza giovane si, e come ho detto prima vengo da Oto>Sottolinea <Letteralmente ho vagato un pò con la testa ed un pò con le gambe, non credo di esserci finito nemmeno di proposito, anche perchè non conoscevo questo posto> Sembra terminare con un sospiro di sollievo, come se avesse eseguito uno sforzo fisico più che una replica. Certo capta la minima vena di sospetto portata alla sua persona, uno sconosciuto in un parco di notte, sospetto a dir poco. Cerca infatti di tenere un tono piuttosto sereno, anche perchè da nascondere non ha nulla.<Forse ho vagato decisamente troppo dato che mi risulti esser finito letteralmente dall'altra parte rispetto a dove abito> Si guarda attorno un attimo prima di affermar goliardicamente <Ti assicuro che non sono io l'assassino.> poi portandosi la mano al mento in maniera del tutto no sense afferma.<Anche se solo l'assassino si andrebbe a sedere in mezzo a un bosco di notte.> Confida nell'umorismo della guardia, e non nell'arresto[Vestiaro avatar N°3 - Chk Off] Il giovane Matono parla, dice la sua, esprime un punto d vista personale su quella che è la faccenda del misterioso assassino di kagegakure, dimostrando al nostro biondo di non aver pienamente capito con che bestia immonda stanno avendo a che fare, ma ora ci pensa il biondo. <Già, si considera un ninja a partire dal grado più basso, un genin> anche lui ha quel grado, oddio, spera in cuor suo di poter superare presto quella soglia, anche perchè da chunin avrebbe molta più voce in capitolo rispetto a tante e molte cose, come ad esempio nella shinsengumi, o ironicamente, con i suoi colleghi bulli. <Auguri allora, e complimenti per aver superato il test da genin> prende fiato <Benvenuto nel mondo dei ninja> formalmente gli da il welcome dear, ormai lui c'è dentro da davvero mesi, quindi sa quali possano essere i compiti gravosi di un genin impegnato nei suoi compiti... altro che accademia nija, lì si che si faceva la pacchia nel dolce far niente. <In realtà no, Matono> lo avverte e gli svela la realtà dei fatti <Nè gli anbu, nè ninja assoldati alla ricerca sono riusciti nel breve/medio periodo a catturare quel bastardo> e sono seri, non sta dicendo cazzate, dai primi casi di febbraio ad oggi, quel bastardo è ancora a piede libero, in un villaggio letteralmente chiuso da una grossa e robusta cinta muraria <Considera che sono attualmente l'unico sopravvissuto ad un suo attacco diretto> o così crede <Chiunque altro è rimasto ucciso> ed anche in malo modo <E ti assicuro che mi sono accorto di tutto solo dopo, quando già avevo quasi perso il braccio sinistro> e se lo ricorda bene lui, svegliatosi solo grazie alla mano di una sua carissima collega della shinsengumi. <Può essere> prende fiato <Ti credo, mi avresti già ucciso senza che me ne potessi accorgere, di certo non saresti rimasto con le mani in mano contro qualcuno che sai essere un agente scelto della shinsengumi> gli svela, per poi passare avanti: <Tu invece? Cosa fai nella vita? Appartieni a qualche clan?> curioso passa il testimone. [Zona erbosa] Acuisce l'attenzione sul discorso quando viene estrapolato uno scontro in esso. Una volta venuto a sapere che la qui presente guardia è un sopravissuto riprende a guardarne la figura con rinvigorita attenzione, anche se non sembra avvedersi ne ora nè in precedenza di eventuali ferite così gravi nella postura di Kamichi, infatti ne fà presente portandolo come un complimento.<Devo dire che per esser uscito così malconcio non lo dai minimamente a vedere> Sfoggia un espressione parzialmente sorpresa, tutte le sue emozioni espressive sono sempre una versione depotenziata. Non perde di vista il discorso più interessante ignorando temporaneamente il resto, non nasconde certo la propria curiosità, infatti incalza ancora una volta<A dispetto di tutto comunque, mi sembra un tipo abbastanza pericoloso, quindi per esser sopravvissuto devi essere piuttosto forte, anche se sono abbastanza certo sia uno stallo momentaneo, altrimenti se qualcuno è in grado di esser così evasivo potrei preoccuparmi> Una considerazione ovvia, seppur detta quasi ingenuamente. Sembra comunque aver esaurito questo particolare discorso. una pausa
per poi riprendere <Riguardo a me?> Si indica per mezzo secondo< Nulla di fantasmagorico, cerco di cavarmela come ninja. Fortunatamente non sono a conoscenza delle mie origini, sempre se esse siano rilevanti in qualche modo. Sono libero di essere più o meno chi mi pare, senza catene figurate, e non>Sembra amare molto questa sua condizione di dubbio, o ignoranza che dir si voglia.<Letteralmente io sono solo io> Allarga le braccia prima di ribaltare la domanda, senza esitazione alcuna nonostante sia tecnicamente di fronte ad un agente.<Bè per quanto riguarda te nonostante la tua affabilità sei come già detto un sopravvissuto, sarei curioso di vederti in azione.> Sorride lievemente e torna a silenziare la sua curiosità[Vestiaro avatar N°3 - Chk Off] Il buon Matono continua quella sua discussione col nostro eroe biondo, quella figura enigmatica e misteriosa incontrata tra le frasche e le fronde di un bosco dei ciliegi notturno, luogo assai suggestivo se visto con occhi ignari, ma decisamente pericoloso se lasciato viaggiare nel pensiero di chi sa della figura di quel maledetto ancora a piede libero. <Fortunatamente, sembro riprendermi molto bene dagli infortuni> grazie al kunai, sei un kokketsu, come detto da Rasetsu, sei mezzo immortale se non ti uccidono davvero, quindi non lamentarsi troppo mister super metabolismo <Ma non sono neanche riuscito a capire quando e dove mi abbia tirato quella illusione> un genjutsu come detto e spiegato dalla rossa Ishiba <Quella volta mi ha preso probabilmente alla sprovvista, dovesse succedere ancora sicuramente la storia sarebbe diversa> avverte il buon Matono di quanto egli crede nel suo cuore, abbastanza altezzoso come dire, figuriamoci addirittura sognare di ucciderlo con le sue stesse mani... egocentrismo puro quando si tratta di questo argomento, ma per il resto il nostro kokketsu è un bravo ragazzo. <O molto fortunato Matono> ribadendo sul suo essere forte <Di certo nella shinsengumi non ci sono entrato per sbaglio> riferendosi al fatto che la suddetta è la squadra d'esecuzione speciale, l'elite del corpo di guardia del consiglio, non roba per cani e porci <Quindi sei un libero solitario che vaga per il villaggio> sorride <La libertà è una cosa importante, anche se viverla tra queste mura è un pò un piccolo ossimoro, non credi?> retorico nel suo modo di parlare, sono liberi e privi di catene si, protetti dalle bestie... ma a che prezzo? <Perchè vedermi in azione Matono?> domanda <Ci siamo appena conosciuti ed avanzi queste richieste ad uno Shinsengumi?> domanda <Inusuale, però interessante> avverte <Mi chiedo però perchè> parla davvero tanto il biondo, abituatici fratellì. [Zona erbosa] Certo non si può dire che kamichi non abbia solleticato la curiosità Di Matono, che ora sembra sempre più rapito ed interessato all'argomento. Anche se la considerazione sulla libertà sembra lasciar al ragazzo un pò di maro in bocca, non che prima di quel momento non avesse mai considerato quel punto di vista, anzi. Ma per il momento sembra lasciar in pausa la cosa<Non credo praticamente mai nella fortuna, se sei vivo è perchè non è bastato.> Sottointeso parla del colpo ricevuto da Kamichi, lo afferma con tono convinto, credere alla fortuna non è mai stato un vezzo possibile.In tutto quel frangente di collocquio comunque ha ancora in testa la parola libertà, nonostante si sia trattenuto dal trattare l'argomento in quel luogo e con quella determinata persona, alla fine deve dire la sua a riguardo.<Infatti non ti dò torto, dovrei più dire che sono più libero rispetto ad altre persone. O che ho l'unica libertà che mi è concessa ora.> Sembra piuttosto sereno nel parlare al momento, anche quando l'agente pare stranirsi per le per nulla strane richieste di Matono, almeno vedendolo dal suo punto di vista pare sia normale, e ci tiene a farlo presente.<Mh? non ci vedo nulla di strano.> Osserva ora interrogato e dubbioso Kamichi,<L'acquisizione visiva di qualunque cosa possa tornare utile in situazioni analoghe.> Sembra quasi recitare un mantra, con la mano destra che si alza, ed accompagna la frase, giusto per dare una maggiore enfasi al pensiero. Poi si vede costretto a precisare, data la possibilità di esser frainteso< Mi spiego meglio> Respira e continua< Puramente per motivi accademici, acquisire esperienze di combattimento visive è assai più efficace, ma penso tu ne sia a conoscenza meglio di me.> Conclude indicando Kamichi, il tono non vuol risultare saccente, porta sempre le sue considerazione in maniera piuttosto neutra Il giovane ha sicuramente tutto il diritto di parlare in quel modo, i dubbi del nostro biondo eroe sono solo puramente frutto di una curiosità eccessiva, ha ben capito che l'altro non è qualcuno da temere, o col chakra spento che si ritrova sarebbe già diventato poltiglia per topolini di campagna. Risponde passo dopo passo alle parole del neo-incontrato ragazzo di Oto, non ha problemi nel parlare e nel discutere con quella nuova conoscenza, tra le altre cose poi i temi toccati sono decisamente di buona chiacchierata, quindi perchè sottrarsi ad uno scambio di battute? <Mi piace pensarla così Matono, ma fidati, quando incontri leggende ed eroi, anche di tempi passati, l'egocentrismo crolla, e ti accorgi che per quanto forte tu possa essere, resti sempre un pallino confrontato con bestie di quella caratura> ammette senza mezzi termini, ha incontrato sul suo passato ex capi ninja, capi anbu, capi shinsengumi ed esponenti di gruppi e villaggi che dieci anni prima dettavano il casus belli in ogni zona della grande mappa ninja... e lui, solo un tenero biondo, cosa poteva fare difronte quegli esseri quasi demoniaci se paragonati alle di lui abilità? <Allora siamo d'accordo su questo, la libertà per ora è quanto di più relativo possiamo avere, ma almeno, siamo al sicuro della chimere fuori dalle mura> la pelle salva è già qualcosa <Fai bene, da genin è importante analizzare lo scenario in cui un giorno si potrebbe lottare> lo fa anche lui da mesi, ormai conosce kagegakure da molto tempo, pur essendo un semplice straniero <Vorrà dire che un giorno, sicuramente, riusciremo a mostrarci l'un l'altro le nostre doti, no?> retoricamente sorridente verso il buon Matono <Ora come ora è tardi, e forse è meglio lasciare il bosco finche siamo in tempo> mica stronzate quelle che dice, l'assassino è a piede libero <Ma posso lasciarti il mio numero però> prende fiato, tirando un bigliettino bianco con scritto dei numeri in nero <Se sei così annoiato e sei appena diventato un ninja, chiamami o scrivimi, che ci vediamo e vedo se possiamo collaborare per qualcosa d'interessante> ha sempre missioni tra le mani, come quella della ricerca al grande hotel corvo, dove una figura in più potrebbe sicuramente giovargli nella fatica <Ovviamente, dovrai essere pronto ad usare le mani se dovesse servire, il lavoro del ninja è tosto certe volte> lo avvisa, non conosce le sue abilità e le sue doti, ma meglio essere previdenti. Il bigliettino col numero lo allunga con la destrorsa mano verso il Levi Nazionale, per poi salutare con un semplice inchino di testa, verso il ragazzo, voltando le spalle e sparendo con un semplice <Mi aspetto un messaggio eh> prima di allontanarsi a vista d'occhio verso l'uscita. [End] [Zona erbosa] La primissima considerazione lo trova visibilmente d'accordo<Oh hai ragione, noi diciamo che combattiamo per sopravvivere, certo non muoviamo le montagne.> Annuisce anche al pensiero dell'ora con vigore, sbadiglia lievemente e và ad afferrare il biglietto che Kamichi gli sta porgendo, gli dà un occhiata e poi lo intasca.<Sicuramente mi ritroverai a vagare da qualche parte, magari questa volta ti do una chiamata prima.> Magari non lo dà a vedere, ma la stanchezza avanza pian piano nelle membra del ragazzo, ha camminato a caso tutto il giorno, probabilmente della cardio inutile.
L'ora seppur non chiara nella testa di Matono è sicuramente tarda, infatti il ragazzo concluso l'argomento và ad esordire con la mano destra alta.< Senza dubbio sei stato di compagnia, e avrai un messaggio, Magari non sono un grandissimo mena mani, ma ho qualche qualità utile, ma ne riparleremo> Un mezzo sorriso , per poi concludere con un vero e proprio saluto< Credo che non mi tratterrò oltre e rientrerò prima al mio lato e dunque a casa. Meglio non fare le ore piccole a zonzo con un assassino in giro, ma confido che a breve avrò di nuovo la libertà di farlo.> Un chiaro invito a prenderlo, solo ora dà la schiena a Kamichi per avviarsi lungo la strada lastricata verso l'uscita del parco passo sostenuto e un atteggiamento decisamente più attento e sospettoso fino almeno all'uscita del bosco, da qui via direzione Lato del suono, gli aspetta almeno una buona oretta di camminata per il centro, sbuffa parlottando tra sè e sè andandosene<Oggi ne avevo anche le scatole piene di camminare.>[END]