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Chiacchiere Tra I Ciliegi

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con Kamichi, Shizuka

14:37 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Pausa pranzo tra un tatuaggio e l'altro, spesso il giorno libero lo dedica al negozio così da mantenere una certa frequenza nell'andare a ricoprire quel lavoretto part-time rubato al buon Ryoma. Questa volta mamma le ha preparato un bento così non dovrà scofanarsi altri Takoyaki ora sta solo smuovendo le iridi blu alla ricerca di una panchina libera per mangiucchiare. Il vestiario di oggi è nelle varianti del bianco e nero, pantaloncini neri di jeans, abbastanza corti, le coprono giusto fino a metà coscia, un poco svilacciati sul fondo e apparentemente molto lisi, anfibi ai piedi lasciati abbastanza larghi sulla parte alta. Il petto è coperto da una delle sue solite magliette larghe, però fissata su lato sinistro da un codino risvoltato all'interno, così che la maglietta bianca risulti più aderente alle forme e arricciata proprio nella zona del tatuaggio che si era eseguita da sola ormai quasi un anno prima. Le lettere K O si intravedono sotto quell'indumento lasciando però oscuro il resto. I capelli rossi sono lecati in una coda molto alta, due ciuffetti lasciati liberi a incorniciarle il viso, le cuffie blu sulle orecchie, ascolta la musica dell'ex ragazzo, e ogni tanto viene interrotta da alcuni messaggi ricevuti, che puntualmente legge: mittente ovviamente il Sumi che è in grado di farla arrossire in mezzo al parco ormai con facilità disarmante. Finalmente riesce a trovare una panchina libera all'ombra, dove si piazza, aprendo lo zainetto nero che portava sulle spalle ed estrae quindi il bento e una bottiglietta d'acqua, pronta per pranzare insomma.

14:51 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Zonzo] Da quanto tempo mancava in questo luogo? Da quanti giorni le foglie sempre rosa di quei sakura non osservano in riflesso la chioma bionda del nostro eroe? Chissà cosa avranno pensato le persone del loco, i passanti e persino gli anbu in servizio di guardia per la zona DI MASSIMA ALLERTA per la presenza ANCORA pericolosa del famoso assassino del villaggio delle ombre. Una volta passava in questo posto letteralmente ogni giorno, una volta aveva quasi una sua egemonia di presenza nel loco in cui ora si trova, lo vedevano tutti, parlava ed aiutava chi poteva, insignito della divisa della shinsengumi, forse pure più famoso di quello che le persone gli avessero voluto far credere, un biondo angelo che camminava di questi tempi tra le folle, un bianco guerriero che pare essersi ripresentato all'interno di questo bosco, ancora una volta, come una volta, in divisa sgargiante, pronto per ripartire nel suo viaggio, ancora una volta, baluardo di speranza e giustizia contro il male sito nel mondo. La divisa la conosciamo tutti, e per i meno avvezzi e maledetti, parliamo di una giacca nera composta da tessuti ultra-traspiranti, gli stessi usati per il pantalone lungo e nero che copre le scarpe pece lucide, in una divisa impeccabile, pura in un nero che sembra quasi innaturalmente pulito; Al braccio destro vige una fascia verde acido stretta all'altezza dell'avambraccio, riportante il suo grado di Agente Scelto, mentre al pettorale sinistro s'erge come speranza la spilla riportante il Kanji "Fedeltà", sempre presente nelle divise della shinsengumi. Cammina errante per quelle vie del bosco centrale, guarda con gli occhi rossi e vispi i punti d'interesse, persone ed animali, vegetazioni e costruzioni, attento in quello che fa deve sicuramente rimettersi in carreggiata, dunque meglio tenere gli occhi aperti con ancora quel bastardo a piede libero. <...> resta silente, passo dopo passo, non riconosce la figura della giovane kokketsu da quella distanza (in virtù anche del chakra spento e della vista nettamente inferiore) ma riesce ad intravedere una figura seduta a fare qualcosa, sembrerebbe mangiare, ma ancora un po' distanza prima di metterne a fuoco la fisionomia e riconoscerla, anche se comunque sta camminando verso quella direzione, forse proprio per parlarci? [Inventario:None] [Divisa Shinsengumi:On]

15:02 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Il bento preparato da mamma è molto carino, prevede 3 onigiri ripieni di tonno e formaggio, oltre a una discreta quantità di verdure saltate in padella, carote, zucchine, bambù e soia tagliati a listarelle e saltati nella soia appunto. Una volta aperto il profumo la fa da padrone e la pancia inizia a gorgogliare parecchio. Altro messaggio ricevuto dal Sumi, guance che diventano rosse mentre decide di non rispondere perchè lui avrebbe solo continuato a rifilarle complimenti. Andrebbe quindi ad addentare quella pallina di riso, tenendola con entrambe le manine e sembrando decisamente un piccolo criceto nel nutrirsi. La bottiglietta d'acqua accanto al corpo femminile mentre le iridi blu si guardano attorno scorgendo quindi la figura del membro della Shinsengumi in avvicinamento. Il boccone fatica a scendere alla vista di quella divisa, il cuore perde un colpo ma subito va a controllarne il colore di capelli, biondi, dorati come il sole che risplende nel cielo. Finalmente il riso va giù, tossisce un poco e dopo aver emesso un sospiro pesante andrebbe ad abbassare le cuffie, interrompendo la riproduzione musicale come in attesa che quella figura si avvicini. Passo dopo passo dovrebbe ormai riconoscere il ragazzo che non si era più fatto sentire per delle cure e nemmeno aveva più incrociato in giro. Forse aveva passato così tanto tempo con Kan da aver iniziato a scordarsi di tutto il resto. Una volta mandato giù il secondo boccone con fare divertito andrebbe a salutarlo, sorriso stampato in viso: << Hey Kamichi e basta! >> Già quello stupido soprannome rifilatogli a causa della sua stessa presentazione, la diverte ancora. In fondo lui l'ha appena fatta sudare freddo facendola pensare a Yasuhiko, quindi un poco di dispetti se li merita.

15:23 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Panchina] La giovane kokketsu pare essersi avveduta senza troppi problemi della figura del nostro giovane eroe, si vuole per il passo militare o per la divisa, forse persino per il portamento, ma più di tutti i ricordi vissuti assieme tra cure ed avance, ancora forse troppo vividi per essere cancellati dallo scorrere freddo del tempo, avverso ed alleato di un po' tutti, ma non ancora abbastanza per far scordare del biondo alle persone, un dramma che lo affligge quasi tutte le notti, perdersi nei meandri della storia tra tutti... incubi che si presentano nelle vite di chi vuole essere ricordato. <Mh?> mugugna voltando lo sguardo verso sinistra, manco lato ove presente la figura della giovine e bella Shizuka, kokketus di nascita a differenza del nostro eroe, ma conosciuta successivamente, per essere una dolce ragazza ed un medico attivo alla causa, mica male per una ragazzina. <Guarda Guarda> prende fiato <Chi si rivede, Shizuka, giusto?> sono passati mesi, è comprensibile che non voglia sbagliarne il nome <E da un sacco che non ci vediamo> non per colpa di lei eh, l'sms lo ha ricevuto, ma non ha mai avuto occasione per risponderle, che burbero ragazzo il nostro biondo <Felice che ti ricordi ancora hahaha> a dirla tutta non hanno vissuto assieme chissà quali avventure, e tra i mille mila pazienti che passano e vengono, perchè non dimenticarsi di qualcuno che sparisce? <Vedo che stai pranzando, cos'è?> è una persona esterna al villaggio, un nomade nel suo passato, stanziatosi a Konoha per incanalare il volere spiritico della fu Furaya decima, anche se la realtà lo ha portato a visioni e conclusioni diverse, e di usi e costumi ne conosce poco, li sta ancora imparando mano a mano... quindi cosa dovrebbe essere per lui quel Bento? <Posso?> chiede retorico indicando con la mancina mano il posto sito al lato di quella panchina, come per sedersi accanto alla giovine, come per accasciarsi in qualche minuto di pausa da quella ronda di guardia, come per ritornare alle vecchie usanze di un tempo, lui shinsengumi, un governativo guerriero cane del consiglio, che si ferma a parlare con le persone, ascoltandole, ridendo e scherzando, difendendole... un credo di giustizia che vuole portare avanti, un futuro che intravede forse lontano, ma che a stanne certi riuscirà a compiere, abbattendo queste fredde barriere tra chi comanda e chi viene comandato. <Cosa mi racconti? Cosa hai fatto di questi tempi?> prende fiato passando il testimone.

15:36 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Sentitosi chiamare il biondo le rivolge lo sguardo, esclamando in maniera gioviale e ricordando il nome di lei quasi apparentemente a fatica. Tra un boccone e l'altro lei borbotta qualcosa in risposta: << Potresti pure ricordarti i nomi di quelle con cui ci provi no? >> La bocca mezza piena potrebbe rendere difficoltoso il comprendere quanto detto ma dipende tutto dall'orecchio e dalla prossimità del ragazzo. Frasi di circostanza a constatare l'ovvio, come si conviene in conversazioni tra conoscenti che appena si conoscono davvero. La domanda riguardo al bento la stupisce un pochino, sa che sia strno, sa delle sue origini ambigue ma non immaginava non avesse mai visto un bento. Mentre il pensiero è rivolto a quella domanda lui chiede se si può accomodare e lei senza nemmeno pensarci troppo gli fa un gesto con la mano, per invitarlo a non farsi troppi problemi. << E' un bento. Un pranzo al sacco. Sto facendo pausa tardi da lavoro. Mamma l'ha preparato per me con degli Onigiri tonno e formaggio e qualche verdura saltata nella soia. Hai gia pranzato tu? >> Domanda spigliata, risponde educatamente riassumendo brevemente il contenuto della schiscetta. Lui sembra in vena di chiacchiere, ormai probabilmente seduto accanto alla rossa che andrebbe a scostare la bottiglietta d'acqua dal lato opposto all'altro, giusto per fargli intuire che la di lui presenza non è un fastidio anzi. << Ho iniziato a lavorare nello studio di tatuaggi dove lavorava un mio amico, RK. Sto continuando gli studi di medicina. Ho incontrato gente nuova, fatto amicizia con un ragazzo carino del distretto di Konoha, un Sumi... >> Si interrompe, stava pure per dirgli che si è lasciata con Yasuhiko ma questo forse lui lo sa già e in ogni caso non vuole che ricominci a fare il cascamorto con lei, aveva smesso e tanto le bastava. << Tu invece? Deduco che non ti sei più fatto male siccome non ti sei fatto sentire! Ottimo lavoro! >> Gli sorride, mentre addenta l'ultimo pezzetto del primo onigiri ripieno.

15:56 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Panchina] La giovane inizia a dare le di lei risposte, toni abbastanza pungenti a tratti, come se stesse lì appositamente per punzecchiarlo in alcune frasi, ma è abituato, o forse troppo in buona fede per riuscire a cogliere con negatività eventuali frasi di sarcasmo... passa il tempo ma kamichi non passa, è il solito. <...> resta silente sentendo la prima parte del discorso, è seduto al sua fianco, lo ha capito anche se mezzo bofonchiato, anche se non del tutto limpido nell'ascolto, ma il senso è riuscito a coglierlo <Oioi> la guarda <I nomi vanno e vengono, ed il tempo può non aiutare a ricordarli> prende fiato <Ma occhi come i tuoi non si scordano con così tanta facilità> aridaje(?) deformazione professionale o ritorna all'attacco? Difficile che ci creda ancora, vive di una passione esplosiva ed assurdamente piena, un colpo di fulmine da far invidia persino ai Kirin più potenti, ma come lampi in cielo con nuvole di tempesta, è di momenti effimeri, attimi fatui d'amore che sparisce, innamorato forse dell'amore più che delle donne. <Uh, un bento quindi?> non sapeva davvero cosa fosse, tende a mangiare quello che capita alla shinsengumi, non fa troppe domande, già viene visto male per quello che fa, figuriamoci se iniziasse a fare il turista per la mensa <Sembra essere buono, mi servirebbe solo una donna che me ne prepari uno> malinconico? Nha, sincero, lui i genitori non li ha mai vissuti come tali, ed anche se fosse qui, la madre difficilmente si prenderebbe cura di lui e dei suoi bisogni <Ho mangiato sisi> prende fiato <anche se non ricordo cosa, erano tipo delle polpette fritte di pesce> continua <Penso di essermi mezzo ustionato con quelle cose prima> problemi coi nomi, ha la memoria corte per le cazzate, ma vedete come ricorda le cose importanti <RK? Non vedo quel tipo strano da un botto> lo conosceva, certo, anzi, lo stesso gli ha intimato persino di farlo fuori, anche se non conosce ancora la storia di appartenenza con il senpai Rasetsu <Sai che fine ha fatto? Faceva dei discorsi strani, ma non sembrava eccessivamente cattivo> almeno per lui, nel mentre la shinsengumi lo teneva bello sotto controllo a vista, probabilmente è anche stato cancellato dagli indiziati delle faglie temporali. <Quindi fai tatuaggi?> continua <Bello> ma aspettate... <Cosa sarebbero i tatuaggi?> ah ecco, pareva strano conoscesse queste cose strane di un modo futuristico, conosce le pitture ed i disegni, ma non ha ancora incontrato nessuno che avesse inchiostro sul corpo per formare delle figure, quindi chiedere è tutto di guadagnato. <Sono felice comunque, fai bene a conoscere gente nuova> prende fiato <Se dovessi conoscere qualcuno che vuole battersi per il bene e per la giustizia, ovviamente, scrivimi> sta ricercando elementi validi per poter tenere al sicuro il villaggio <Io mi sono preso un periodo di pausa da un pò tutto, ho consultato libri, testi, ho visto film e serie ninjatv> prende fiato <Per quanto ne so, continuo ad essere l'unico sopravvissuto ad un attacco da parte dell'assassino> non propriamente così, aiutato da sango ishiba in quei colpi assurdamente invisibili, ignaro del tutto di quanto successo <La shinsengumi dopo svariati attacchi mi ha dato un lungo periodo di congedo, ma non potevo più starmene fermo nel mentre, spero si siano calmate un pò le acque> e se così non fosse lotterà senza ripensamenti.

16:14 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Che fa ci riprova? Aveva smesso e lei se ne era rallegrata, a quel commento non richiesto riguardo ai propri occhi, le suddette iridi roteano al cielo, mentre con un paio di bacchette andrebbe ad assaggiare la verdura. Una volta masticato con calma gli risponderebbe a tono, come per mettere in chiaro che c'è già qualcun altro in giro: << Ti ringrazio, non sei il primo a cui restano impressi. >> Tiè, non il primo, nè l'ultimo ma almeno ha a suo modo deciso di mettere fine a quel dettaglio a modo della rossa. Si mette a rispondere alle domande femminili che vengono commentate una alla volta con tranquillità e cordialità: << Non ti serve una donna per avere un bento! Puoi anche prepararlo da solo o comprarlo già fatto volendo. >> Tuttavia alla spiegazione di cosa abbia ingurgitato per pranzo gli occhi le si spalancano, << Hai mangiato Takoyaki? >> Si vede che quell'argomento le piace e parecchio, tuttavia è lui che tocca un tasto dolente, in grado di farla rabbuiare istantaneamente, un velo scuro a ricoprire quel visino pulito: << Non so dove sia finito...Non torna da mesi e non mi ha nemmeno scritto un messaggio prima di fare così. Sono sinceramente preoccupata che abbia fatto qualcosa di stupido... >> Il tono è sommesso, decisamente triste dal canto suo. Lo riteneva una conoscienza interessante, aveva deciso di presentarlo a mamma e già ne parlava in casa. Che poi cos'è questa fissa di presentare gli amici ai genitori? Fa niente lasciamo perdere. Fortunatamente il biondo riesce nuovamente a stupirla, come diamine fa a non sapere cosa sia un tatuaggio? Occhi che si spalancano, mentre già aveva addentato il secondo Onigiri: << Un tatuaggio è un immagine che viene incisa sul corpo, con degli aghi. Viene impressa sulla pelle e non se ne va più via. E' qualcosa di decorativo e di significativo, o entrambi a seconda dei soggetti. >> Si interrompe, l'idea di mostrargli il proprio le balena nella mente per un istante ma invitarlo a guardarle appena sotto il seno sinistro le pare eccessivo. Lui a conti fatti si è rilassato un pochino ma quella sua fissa per il bene superiore pare non essersi placata, lo trova fuori luogo nella Shinsengumi, ma questo commento sceglie di tenerlo per se stessa. << In realtà mi è capitato di incontrarlo quel tipo...Stava cercando di uccidere un vecchio di Oto, grazie a un tipo strano siamo riusciti a impedirglielo, però è scappato... >> Gli racconta di quell'incontro particolare, dove aveva perso Yasuhiko nella folla ed era riuscita a far scappare un ricercato. Tralasciamo il dettaglio dei pensieri della rossa, non è conversazione da fare con un poliziotto. << Comunque se vedo qualcuno di valoroso sicuro lo manderò da te! Posso pure lasciargli il tuo numero? >> Domanda quasi ironica in effetti, non crede molto in tutto quel teatrino.

16:35 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Panchina] I due stanno conversando in maniera amarevole, senza ombra di dubbio, del più e del meno in alcune parti, e di argomenti decisamente più importanti in altre, fortunatamente hanno di cosa parlare, il tempo aiuta sicuramente a stimolare un discorso, laddove invece potrebbe risultare essere anche decisamente noioso. Prende fiato per rispondere alla giovane kokketsu <Vuoi mettere ad avere un pranzo cucinato da una persona che ti vuole bene, rispetto a quello comprato in un konbini qualsiasi?> mica ha tutti i torti, parla della forma e dell'essenza che si forma attorno alla sola idea di avere un qualcuno che si preoccupi e si curi di lui, le persone tendono a non chiedere, a non pensarci, a non soffermarsi troppo sul perchè di determinati atteggiamenti del nostro eroe, forse il sorriso e la disponibilità traggano in inganno il pensiero più leggero di molti, o forse è una naturale difesa per evitare che qualcuno gli rievochi ricordi e storie di dolori passati, il biondo ha una sua storia, solo che a differenza di molti, ha reagito verso il positivo. <Mh, hai denunciato la scomparsa agli Anbu?> continua <Anche se mi sembra strano, tra controlli incrociati al villaggio tra noi e i cl...> scuote la testa <E gli anbu> e non i clown popi popi < Non ho sentito di nessun ritrovamento o scomparsa...> prende fiato, verso la giovane <Non lo conoscevo abbastanza per poter dare delle vere ipotesi, ma se si trova ancora al villaggio da qualche parte, sono abbastanza sicuro che gli anbu possano trovarlo> non può ancora immaginare che anche il suo amico dyacon sia morto all'esterno, purtroppo resterà ancora per chissà quanto un mistero, il primo caso per "Chi l'ha visto" su Ninja3. Scuote la testa sospirando, come se volesse cacciare fuori quel pò di tensione accumulato in quel discorso, per ritornare su qualcosa di più leggero <Quindi è come se fosse un quadro o un disegno che però viene dipinto sulla pelle> continua <Mh... e cosa si fanno tatuare le persone di solito?> incuriosito, vale la pena chiedere, magari può farsi un tatuaggio anche lui, chissà <ESATTO> prende fiato <Se conosci qualcuno dagli anche la mia descrizione, è importante che tutti facciamo del nostro meglio per mantenere la pace nelle nostra mura> infine, del tutto ultimo <Si, tako cosi> sgrana gli occhi <Lava fusa, maledetti bastardi> è arrabbiato con delle palline fritte... davvero?

16:50 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Si scalda subito all'affermazione del Konbini, sembra che ci tenga parecchio al fatto che qualcuno gli prepari qualcosa da mangiare. << Hai ragione in effetti. Ma potrebbe tranquillamente essere un amico, un familiare no? Questo me lo ha preparato mamma solo perchè mio padre è imbranatissimo in cucina. Quel ragazzo di Konoha che conosco invece è bravissimo in cucina! In effetti potrei proporgli di prepararci insieme i Bento per il turno. >> La manina destra viene portata sotto il mento mentre pronuncia quell'idea a voce alta, cosa che realizza troppo tardi diventando rossa in viso quasi istantaneamente. La testa rossa viene scossa come ad allontanare l'immagine di Kan forzatamente dalla sua testa. << Credo lo abbia denunciato il proprietario del negozio di tatuaggi. Inoltre L'ho detto a Yasuhiko mesi fa.... >> lo nomina per la prima volta, in fondo sono colleghi il biondo dovrebbe conoscerlo. << Dato che sono passati mesi e nessuno ha fatto sapere nulla, sono sinceramente preoccupata. Ho una brutta sensazione inoltre. >> Lascia che quel discorso cada nel vuoto, non vuole pensare al fatto che Ryoma non tornerà più a casa, non vuole pensare che non potrà fargli vedere quanto un Kokketsu può essere buono e fare del bene. L'altro si perde un poco in quella descrizione, carpendo il significato generale e applicandolo alle proprie conoscenze. << Esatto. E se vai da qualcuno di bravo puoi farti tatuare qualsiasi cosa! >> Si interrompe un pochino pensando ai vari tatuaggi che ha fatto. << Puoi farti incidere un nome sulla pelle, il simbolo del tuo clan, Hai mai visto Yasuhiko senza maglietta? Sul braccio ha un drago e delle fiamme fatte da me a destra. Altri possono volere animali, volti. Possono essere piccoli o occupare gran parte del corpo. >> Cerca di spiegare e dare varie idee. << Possono essere solo neri oppure a colori. Se puoi immaginarlo puoi crearlo in sostanza! >> Un sorriso le si stampa sul volto a questa affermazione, le piace pensare di poter rendere ogni fantasia realtà con la propria capacità artistica e quella macchinetta buca persone. << Però ovviamente può fare più o meno male il procedimento, ci sono zone più o meno sensibili del corpo! >> Specifica, prima che lui si convinca che il processo sia indolore. Beve un poco di acqua finendo l'onigiri che aveva iniziato poco prima. << I Takoyaki sono fantastici! Io li adoro! Devi soffiarci sopra prima di mangiarli! >> Non permette che si offenda quel cibo divino di cui va ghiotta. << Comunque se vorrai mai farti un tatuaggio puoi venire da me! Basta che mi chiami o mi mandi un messaggio e ti fisso l'appuntamento! >> Di nuovo sorridente, di nuovo a caccia di clientela.

17:16 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Panchina] La conversazione continua senza troppi intoppi, hanno informazioni e caratteri diversi i nostri eroi, ma una buona discussione non si nega a nessuna, anzi, riaverla incontrata gli ha ricordato che ha un medico personale pronta a curarlo, utile anche per eventuali trasfusioni di sangue, vista l'appartenenza di ambo allo stesso clan demoniaco. <Non sarebbe la stessa cosa, il sapore delle cose possiamo trovarlo anche dentro un classico negozio, come ichiraku per il ramen> prende fiato <Tua madre lo prepara con amore per renderti felice, perchè sa che ne hai bisogno e s'impegna per farti gustare qualcosa di buono> prende fiato <Difficilmente per ora riuscirò ad avere una cosa del genere> ma mai dire mai, forse qualcuno o qualcuna s'affezionerà a lui un giorno, e quel bento lo mangerà consapevole di avere qualcuno a casa che lo sto aspettando, un domani, forse. <Se pensi che abbiano già denunciato... non ci resta che aspettare, è difficile che qualcuno o qualcosa sparisca qui a Kagegakure, le mura aiutano ad avere tutto sotto controllo> e tutti, come fa la shinsengumi con la popolazione <Yasuhiko?> continua <Pure lui non lo sento da tanto tempo> prende fiato <Spero lui stia bene, tu ne sai qualcosa?> gli stava simpatico, e poi gli ha fatto un battesimo durante la prima ronda insieme <E no, sempre e solo in divisa l'ho visto> come ovvio e giusto che sia <Però forse ho visto qualcuno con questi "tatuaggi"> fa virgolette con le dita in aria, riferendosi a quel noto combattente a busto scoperto, un tipetto molto esuberante, alla ricerca di chissà quale fortuna teatrale <Ma che soffiarci sopra...> prende fiato <Quei cosi sono lava fusa, la prossima volta ci sparo un cannone d'acqua sopra> ehhh, esagerato, sei proprio di napoligakure <Sono abbastanza sicuro che semmai dovesse essere, mi sentirai molto di più per curare qualche brutto colpo preso in duello> continua <Ma magari un giorno vengo a vedere cosa fai> ridacchia, sorridente, passando il testimone alla giovane.

17:54 Shizuka:
  [Bosco Centrale - Panchina] Sembra proprio mancargli quell'affetto elargito dal resto del mondo quindi non andrebbe a toccare quel tasto di nuovo, lasciandolo alle sue fantasie e sogni. Ancora il discorso di ryoma viene appena preso in considerazione, cerca di rassicurarla anche se la rossa ha praticamente già accantonato il pensiero di poterlo rivedere, solo un sorriso tenute gli viene rivolto a quel discorso che viene spazzato via da quelle domande che lui rivolge lei con semplicità, conoscendo vagamente la relazione fra i due. Il visino diventa rosso, distoglie lo sguardo dall'altro e risponde a mezzavoce, poco convinta: << Credo stia bene, non ci sentiamo da qualche giorno. >> Si interrompe tornando a rivolgersi al membro della Shinsengumi, un sorriso ampio e forzato le si stampa sul viso. << Comunque sta dando il massimo per adoperarsi per il lavoro, quindi presumo lo reincontrerai presto se sei tornato in campo! >> Non ci vuole pensare, non vuole assolutamente riflettere su quanto sia stata messa da parte per quella divisa nera. Chiude il bento al volo, consapevole di non poter sostenere più quella conversazione, troppo presa dai propri problemi amorosi. << A proposito di lavoro, s'è fatto tardi, devo tornare al negozio! Passa pure quando vuoi! >> Il corpo raggiunge la posizione eretta, si inchina leggermente in sua direzione, il cibo e l'acqua vengono recuperati e messi nello zainetto. << Mi ha fatto piacere vederti Kamichi. Ci vediamo in giro. >> Non aspetterebbe una risposta vera e propria, zaino in spalla, cuffie sulle orecchie, cellulare recuperato per riprodurre della musica più pesante del solito. E nel frattempo le dita esili digitano un nuovo messaggio, appena due parole dirette al Sumi: Mi manchi. Decisamente troppo burrascoso l'animo della rossa al momento, che si nasconde ancora dal suo dolore, cercando disperatamente un'ancora di salvezza. [//END]

18:09 Kamichi:
  [Bosco Centrale - Panchina] Alla fine della storia i due ragazzi hanno avuto una sana e bella chiacchierata assieme, il giovane è ovviamente in servizio in quello che appare essere il suo lavoro da vero shinsengumi, ha probabilmente speso già abbastanza tempo lì seduto assieme alla bella shizuka, ed anzi, sarebbe proprio il caso di riprendere la di lui ronda senza troppi indugi, che il tempo come sappiamo è sempre tiranno in questi casi particolari. <Mh, dai sono contento che almeno Yasuhiko stia bene e che stia ok> afferma il nostro biondo eroe, visto e considerato che lo stesso ragazzo gli sta anche abbastanza simpatico, non come i suoi colleghi nella shinsengumi, quelli si che sono dei veri mostri <Felice anche di sapere questo, mi sembra una figura ed un ragazzo valido alla causa, la giustizia ha bisogno di persone come lui> fanatico come al solito, decisamente sopra le righe, la giustizia di quella sua dea bendata lo portano ad essere come al solito un visionario di pace e tranquillità, decisamente diversa dall'apparente stato di quiete in cui vige il villaggio delle ombre, e lui questo sta imparando a vederlo con gli occhi ed a toccarlo con mano. <Non fare tardi, tranquilla> prende fiato <è stata una bella chiacchierata, poi è bello non incontrarsi sempre da feriti e con delle cure da dover fare> ribatte, visto e considerato che è la sua infermiera personale, o dottoressa, chissà come si definisce la giovine. <Ci vediamo Shizuka, ciao! > saluta con la mano destra, alzandosi dalla panchina, ponendosi in posizione eretta, rigido e militare, pronto a ripartire per quella sua ronda, pronto per rimettersi all'opera nella sua missione di vita. [End]

Incontro molto tranquillo tra il giovane shinsengumi e la giovane kokketsu shizuka, dove in un pomeriggio nei pressi del bosco centrale, hanno portato avanti una piacevole discussione su temi più o meno importanti, informandosi di notizie e fatti avvenuti nel lungo tempo in cui i ragazzi non si sono sentiti.