La giovane kusana
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Giocata del 29/08/2021 dalle 12:58 alle 20:37 nella chat "Centro di Kagegakure"
Akaya si trova seduta su una delle panchine del centro, tendo una mano davanti al proprio busto chiusa nel simbolo della "capra", ovvero con le dita ripiegate sul palmo eccezion fatta per indice e medio distesi verso l'alto. Si trova davanti al proprio plesso solare, punto in cui vengono mescolate due particolari tipi di energie per formare quel chackra necessario all'uso delle tecniche ninja. Questi tipi di energia sono l'energia psichica che dal cervelletto scende lungo il midollo spinale e l'energia fisica che risale dallo stomaco attraverso l'esofago, andando a vorticale l'una attorno all'altra andandosi gradualmente a mescolare per generare la suddetta energia. La ragazza indossa una maglietta bianca smanicata con due strisce nere che ne evidenziano i confini, decorata con un morbido corpetto nero chiuso con un singolo bottone all'altezza del diaframma e con un semplicissimo ricamo di pizzo nella zona che si appoggia sul decolté. I suoi lunghi pantaloni sono anch'essi neri e le fasciano le gambe snelle per poi infilarsi in un paio di semplici stivaletti di cuoio privi di tacco. Un fiocco nero le decora i lunghissimi e lisci capelli del medesimo colore, ed un leggero bracciale nero le ricopre interamente l'avambraccio, il polso, il palmo ed il dorso della mano, lasciando libere le dita. Sulla testa ha il coprifronte del suo villaggio, decorato con la spirale di Konoha appoggiato ad un semplice cuneo. I suoi occhi dorati al momento sono coperti dalle palpebre, ma usa il proprio udito per tenersi pronta nel caso qualcuno voglia interagire con lei mentre impasta il chackra [Impasto del chackra 3/4] [Centro di Kagegakure] Si è messa a camminare in direzione del centro perchè troppo agitata per restare a casa. La madre le aveva proposto di uscire insieme ma lei non è proprio riuscita ad accettare, considerato il temperamento materno le avrebbe fatto duecento domande alle quali la rossa non sarebbe mai riuscita a rispondere. Ha preso qualcosa di comodo, come se avesse bisogno di tornare nel suo ambiente sicuro, indossa infatti un paio di jeans lunghi, strappati in più punti che lasciano intravedere le pallide gambe femminili, il formoso petto è coperto da una maglietta abbastanza larga, di un blu scuro, decorata con svariati kanji bianchi, adagiati randomicamente a formare la parola "destino". I piadi racchiusi in due scarpe da tennis semplici, anch'esse sul blu, le orecchie sono coperte dalle solite gigantesche cuffie blu che le sparano a mille nelle orecchie la musica dell'ex ragazzo. Quelle note che erano sempre state il suo maggior conforto ora picchiano nella testa in maniera particolare: non solo non la calmano a sufficienza ma anzi si mischiano con i pensieri che le arrovellano il cervello, associandosi al viso del bianco Sumi. Nemmeno lei sa esattamente perchè si è diretta in centro, nemmeno lei sa perchè le iridi blu si fissano sulle vetrine con i vestitini, sicuramente ha deciso che deve trovarsi qualcosa da mettere per il suo 'appuntamento' ma non sa esattamente cosa. Caso vuole che andrebbe a bloccare i suoi passi proprio in prossimità della panchina dove si trova la kunoichi konohana, intenta ad impastare il Chakra. Dietro a quella panchina pare esserci qualcosa di interessante, peccato che la figura nera copra parte della visuale, ma la nostra Kokketsu non vuole proprio disturbare l'altra, allungandosi sulle punte dei piedi per cercare di sbirciare dietro essa. [Centro di Kagegakure] Continua a concentrarsi per poi andare a portare l'altra mano a contatto con la precedente, intrecciando le proprie dita tra loro con l'eccezione dell'indice e del medio che semplicemente si appoggiano ai gemelli dell'altra mano quando ritiene di averne impastato abbastanza. Quindi inizierebbe a distribuirlo un po' in tutto il corpo, immaginando una figura fin troppo familiare in cui potersi trasformare: la propria, ma con una lunga coda da gatto a pelo corto, nera, ed un paio di orecchie triangolari che dovrebbero sbucare dalla propria nuca attraverso i propri capelli, anch'essa con un corto pelo nero. Una volta aggiustati i dettagli delle due piccole aggiunge alla propria figura, semplicemente rilascerebbe il chackra che stava accumulando nel mentre per attivare in silenzio quella tecnica, andando quindi ad attivare la tecnica e quindi riaprire gli occhi, cercando di spostare la propria coda davanti a se per assicurarsi della buona riuscita della tecnica stessa. Non una parola viene proferita, almeno fino a quando non noterebbe Shizuka che la osserva, e quindi si limiterebbe a donarle un cortese sorriso deturpato un poco forse da quel vago arrossamento che ha sugli occhi, andando quindi ad inclinare il proprio capo di lato mostrando quell'espressione vagamente interrogativa alla parisesso senza dire nulla per ora, dopotutto non sa se elle sta davvero guardando se stessa oppure semplicemente si trova sulla traiettoria del suo sguardo, quindi per ora si limita ad aspettare ed osservarla [Centro di Kagegakure] Mentre cerca di guardare la vetrina dietro alla ragazza nera intravede con gli occhi blu i movimenti che presuppongono l'impasto del Chakra. Ella non sembra ostile ma effettivamente le pare un atteggiamento in preparazione a qualcosa. Inevitabilmente quella figura la attrae più di prima, e allo stesso tempo la mette sull'attenti. Sembra che l'altra mantenga Gli occhi ben chiusi, mentre va ricercare quella forza dentro di se, così da dar modo alla Kokketsu di fare un piccolo passo indietro e imitare la Nara. Metà del sigillo ovino viene composto con la man destra, occhi prevemente sigillati così da andare a ricercare quell'energia all'interno di se. Il fuoco azzurrino della componente mentale ricercato a livello del cerebro, quello rosso della componente fisica a livello dello stomaco. Se fosse riuscita a trovare questo potenziale dentro di se, li avrebbe fatti fluire verso il centro del corpo, a livello quasi cardiaco, mescolandoli fra loro e originando una fiamma potente dal colore verde. Se fosse riuscita nel proprio intento anch'ella sarebbe riuscita a impastare il chakra correttamente, restando più in allerta di quanto solitamente fa all'interno del villaggio. In effetti quell'assassino doveva essere ancora in giro da qualche parte, e lei a suo tempo gli aveva dato modo di scappare. Le blu vengono riaperte, iridi che si incastrano sulla Kunoichi che ha di fronte sulla quale però sono comparse delle protuberanze singolari. Le labbra si schiudono in maniera automatica, con un'innocenza fuori dalla norma che fuoriesce: << Ma lei è un gatto! >> Nonostante la semplicità nel parlare non scorda quella nota cortesia inculcatale nella testa dai genitori da tempi immemori. La osserverebbe nel suo insieme, compresa quella coda, occhi sgranati e molto stupiti che infine andrebbero a fissarsi sugli occhi altrui. Iridi che la riportano inevitabilmente ai propri pensieri, quelle dorate: << Mi scusi, non volevo essere inopportuna. Mi ha stupita. >> Si inchina profondamente in segno di rammarico, e in parte per distogliere lo sguardo dagli occhi altrui. [Centro di Kagegakure] Nel sentire l'altrui risposta ridacchia lievemente, inclinando il proprio capo di lato e facendo guizzare la propria coda dietro di se mentre abbassa e solleva il proprio capo in segno affermativo e sollevando le orecchie e quindi dando un colpo di reni per sollevarsi in posizione eretta, andando quindi a compiere qualche passo verso di lei, sorridendole < Mi capita spesso > ammette, d'altronde non sono in tanti ad usare in quel modo la trasformazione. Tiene le dorate iridi puntate verso le azzurrine della parisesso, andando a fermarsi ad un paio di metri da lei mentre le donerebbe un sorriso cortese < Ma non preoccupatevi, Cerco sempre di girare in questa forma. La trovo semplicemente... Mia > ammette con un sorriso mesto, probabilmente a causa di qualche pensiero che le attraversa la testa nel dire ciò ma che non viene esplicitato per ora < Non lo siete > replica inclinando le proprie labbra verso l'alto con un'espressione tranquilla dipinta in volto, inclinando il capo di lato e facendo guizzare la propria coda dietro di se < Anche tu sei una kunoichi? > lanciando uno sguardo al sigillo che, probabilmente, o ha visto o l'altra ha ancora semicomposto, per poi risollevare il capo e lo sguardo sul viso di Shizuka < Non credo di avervi vista prima d'ora > ammette piegando appena le orecchie verso di lei per palesarle che al momento ella ha la sua completa attenzione... E nel mentre la coda ondeggia pigramente sul posto generando un movimento ondulare. Dopotutto, assume sempre quella forma da quasi quindici anni, quindi ha imparato come muovere quelle appendici come se fossero sue [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Fortunatamente l'altra sembra uan persona cordiale, e forse anche avezza a quella reazione davanti alle appendici che decide di creare con la tecnica della trasformazione. Parole di conforto arrivano alla Kokketsu che nel sentirle si rialza, andando a ricambiare lo sguardo altrui nuovamente. Ora che l'altra è in posizione eretta è facile notare che non sia molto più alta della giovinastra, forse cinque o sei centimetri cosa che la mette a proprio agio, abituata a essere circondata da mezzi giganti. << Si sono una Kunoichi del distretto di Kusa, tirocinante medico. >> Si interrompe, la mano destra protesa in avanti come a voler proporre una stretta: << Shizuka Kokketsu, molto piacere. >> Si presenta, forse un poco in ritardo considerato che la conversazione è iniziata in maniera singolare proprio per colpa della rossa. Qual'ora l'altra non avesse accettato quella stretta di mano avrebbe semplicemente ritratto l'arto, andando poi a poggiare le dita sotto il mento, come a riflettere su quanto affermato dall'altro: << Nemmeno io penso di avervi mai incontrata prima, ma non sono una girovaga, ho passato praticamente la mia infanzia a Kusa, solo con l'adolescenza ho iniziato a spostarmi un poco di più. Ora mi sposto principalemente fra il mio distretto e quello di Konoha. >> Arrossisce leggermente in volto, gli occhi dorati altrui e il pensiero di cosa vada continuamente a fare in quella zona di Kagegakure la mettono in soggezione, nemmeno ci facesse qualcosa di male! E' molto difficile comprendere a pieno la testa della Genin... [Centro di Kagegakure] Alle parole di Shizuka sorride lievemente, mostrando così il proprio apprezzamento alle suddette. Quindi nota l'altrui mano allungarsi verso di se ed istintivamente si irrigidisce a guardarla, abituata ovviamente a metodi più "orientali" di saluto. Ma nel vederla fermarsi sorride sollevata ed allunga la propria per afferrarla, forse un poco goffamente per il motivo detto sopra < Nara Akayradesu > si presenta, usando quell'appendice tipica proprio di quella forma di saluto < Piacere di conoscerti > sorridendole per poi inclinare il proprio capo di lato abbassando un semplice orecchio, sorridendole lievemente e quindi ridacchia appena alle sue successive parole, ritraendo la mano per posarla sul proprio fianco corrispondente < Beh, girate più di me: la migrazione nel Villaggio delle Ombre è stata l'unica volta in cui sono mai uscita da Konoha, ed anche ora difficilmente esco dal distretto > ammette sospirando lievemente ed abbassando appena le proprie orecchie < Ma devo dire che ci sono anche molte cose a cui devo ancora abituarmi > raddrizzando quindi il proprio capo e quindi muovere la coda dall'altro lato del proprio corpo con un pigro movimento dell'appendice stessa, sorridendole comprensiva quando la vede arrossire senza dire altro sull'argomento ma continuando a studiare l'altrui figura < Se volete posso farvi un po' di compagnia, magari mi parlate un po' del vostro distretto se volete > facendo un cenno verso la strada che porta al distretto di Konoha, dopotutto suppone che stia andando lì [Centro di Kagegakure] Sembra decisamente socievole come tipo, quindi molto più semplice interagirci, difficile definirne l'età ma parla di cose che la rossa conosce poco o nulla quindi magari ha qualche anno in più. Vede la difficoltà nel stringere la mano altrui, evidentemente non abituata a quei gesti occidentali entrati a far parte del modo comune. Nara, altra famiglia nota del distretto di Konoha, e così sale a tre il numero di Konohani conosciuti dalla Genin, evidentemente quel distratto è uno dei più popolosi davvero. Sembra tuttavia che l'altra sia meno abituata a queste novità moderne rispetto alla Kokketsu che a suo modo nota le piccole differenze, oltre che dal verbo altrui proprio nei modi. << Oltre all'ospedale ho visitato con un amico il distretto di Konoha e sembra sempre ricco di sorprese. >> Un amico eh? Si lasciamo ancora quell'appellativo davanti alla figura del Sumi, cerchiamo di scacciare i pensieri dalla di lui figura per concentrarsi sulla mora che le sta innanzi. << In realtà stavo cercando qualcosa di adatto a un appuntamento per cena... >> Boffonchia un pochino, arrossendo visibilmente, << ...però mia madre sostiene che io sia una chiacchierona, quindi se la compagnia e l'intento non le dispiacciono può unirsi a me. >> Non le dispiace avere compagnia, quelle orecchie poi la incantano, sono davvero divertenti e lei le muove con una semplicità sconvolgente. Le blu la osservano, compreso quel movimento di coda: << Credo che attireremo non poco l'attenzione. >> Le cuffie vengono portate attorno al collo, la riproduzione già stoppata da tempo immemore con un solo tocco della mano. Prosegue sulla via indicata dall'altra, facendo giusto qualche passo in quella direzione, con le blu che scrutano le vetrine. << Il distretto di Kusa è molto verde. Come ogni distretto possiede un'accademia con relativo campo di allenamento. Tuttavia c'è un grande ospedale, quasi ai livelli di Konoha. Noi abbiamo il distaccamento per la genetica però, quindi meno posti letto. >> Si perde nelle prime semplici descrizioni, qualcosa anche quasi noioso. << Il distretto dei Clan è gestito in maniera libera dalle varie famiglie, è connesso con stradine ben curate, gli alberi ne oscurano il cammino per renderlo piacevole anche nel periodo estivo con il sole cocente. Abbiamo un centro cittadino piccolo, con tutto il necessario però. Io lavoro li part-time in un negozio di tatuaggi anche. >> Non si smentisce, chiacchiera veramente parecchio, mentre i passi si susseguono ritmicamente. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Sorride alle parole dell'altra, sebbene il sorriso sia un poco più incerto < Posso immaginare... Certi konohani sono difficili da interpretare... > ammette pensierosa, probabilmente ripensando all'ultimo incontro avuto lei stessa, ma scuote il capo per scacciare questi pensieri che le stavano facendo abbassare le orecchie andando a risollevarle nuovamente e tornare a sorriderle < E magari darvi anche un parere in più se lo gradirete > sorridendole lievemente, per poi sorridere intenerita all'altrui arrossire. Quando l'altra pare osservare le proprie orecchie lei le abbassa e le risolleva rapidamente, ridacchiando alle sue parole < Se prendi una scelta sul tuo essere poi devi accettarne le conseguenze > strizzandole l'occhio manco per poi riprendere ad alternare le proprie leve inferiori in un tranquillo passeggiare affiancandosi all'altra, sollevando al contempo ambo le braccia per poter intrecciare le proprie dita dietro alla propria nuca come per sorreggerla mentre cammina. Piega quindi un orecchio verso di lei per ascoltare quello che ella dice mentre i suoi capelli ondeggiano fluidi per l'inerzia dettata dal proprio incedere e la propria coda si porti verticale dietro alla propria schiena esattamente come fanno i gatti quando camminano... Ma a differenza loro non mostra le natiche nel farlo visto che avanza con un'andatura bipede < Genetica? > domanda inarcando un sopracciglio ed abbassando l'orecchio dal lato opposto rispetto a quello dove si trova lei, per poi sorriderle < Dottoressa e tatuatrice. Ammetto che è una curiosa combinazione > ammette con un piccolo sorriso[Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] La ragazza accetta quell passeggiata in comune, rendendosi disponibile anche ad eventuali consigli per ciò che riguarda il vestiario: << Lui è un tipo perfettino... Quindi presumo che sbagliare sarà facilissimo... >> Boffonchia, si lamenta, mettendo alla luce solo la parte peggiore del trovare un abito per l'altro ragazzo. Però le parole della gatta la stupiscono, affondano nella testa rossa più di quanto dovrebbero forse. "Se prendi una scelta sul tuo essere, devi accettarne le conseguenze" Cosa ha scelto per se? Di essere libera? Di aprire il suo cuore a qualcun altro perchè colui che gliel'aveva rubato non aveva alcuna intenzione di prenderesene cura? Perchè quindi non permettere al Sumi di usare del Chakra medico su quelle ferite tanto profonde da sanguinare ancora? La testolina rossa viene scossa con decision come a scacciare via il tutto. La Kunoichi di Konoha sembra molto più rilassata dell'altra che attacca a descrivere il posto dal quale proviene, ricevendo curiose domande in risposta e affermazioni di contorno. << Si fanno esperimenti di genetica applicata, non so quanto ne possa parlare sinceramente, inoltre non è il mio campo, io curo la gente, non la torturo... >> La testa si stacca da Kan quel tanto che basta per maledire Rasetsu. << So che sembra strano, io stesso ne sono rimasta stupita quando mi hanno detto che ne avevo le potenzialità. In fondo molti sostengono che una figlia del demonio come me non può portare altro che dolore. >> Ne parla in maniera infastidita, come se quel pensiero comune la infastidisse parecchio, come se non condividesse quell'idea. Un suono monotono interrompe la conversazione, il cellulare che riceve un messaggino. << Scusi un secondo! >> Mantiene il lei, legge la risposta di Kan e il faccino si corruga inevitabilmente, diventando nuovamente rosso. Le dita si muovono rapidamente su quella tastiera touch screen, in men che non si dica una risposta viene inviata, forse molto più nervosa di quanto non dovrebbe essere. Il cellulare viene riposto nella tasca posteriore dei pantaloni, lo sguardo azzurro torna sull'altra: << Mi scusi di nuovo. I tatuaggi sono più un altro fine per rappresentare la realtà. Io disegno parecchio, è un passatempo molto piacevole. >> Lo sguardo viene portato sulle vetrine, abiti che si susseguono, testa che vola. << Un'altra cosa stupenda di Kusa è il bosco dei Ciliegi. Gli alberi sono fantastici anche se il periodo migliore per vederli è quello della fioritura. Le assicuro che sono stupendi anche in autunno quando prendono dei colori fantastici le foglie. >> Si vede che è molto legata al proprio distretto di nascita. << Però sto parlando solo io di me, da quanto tempo indossa quelle orecchie? Ama così tanto i gatti? >> Cerca di distogliere l'attenzione da se stessa e non monopolizzare la conversazione. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Ridacchia appena alle sue iniziali parole, senza rispondere se non abbassando e sollevando il proprio capo per poi vedere la reazione dell'altra e ruotare quindi le proprie iridi nella sua direzione per osservarla incuriosita, quasi cercasse di leggere il suo comportamento senza però dire una parola. lasciandola ragionare su quella frase che pare averla colpita davvero. Alle sue successive parole riflette pensierosa e quindi inclina il proprio capo di lato < Quindi... La genetica applicata è una branca della medicina che studia le torture? > domanda inarcando un sopracciglio e piegando un orecchio, indagando sulla cosa per poi riflette pensierosa sul discorso che le fa aggrottare nuovamente le proprie sopracciglia < Cosa intendi con... Figlia del demonio? > domanda perplessa, facendo guizzare di lato la propria coda. Non risponde alla sua richiesta di scuse, limitandosi ad osservarla rispondere al messaggio concentrandosi semplicemente sulla sua espressione facciale, per poi sorriderle lievemente nel replicare che < Immagino che sia importante ma personale, sbaglio? > domanda inclinando il proprio capo di lato, per poi ascoltare le sue successive parole e quindi annuisce semplicemente trovandosi d'accordo sul disegnare, per poi inclinare un orecchio per tornare ad ascoltarla parlare del bosco dei ciliegi < Posso immaginarlo, la festa della primavera dev'essere straordinaria da voi > sorridendole lievemente per poi sentire quelle domande, ridacchiando appena < Più che amare i gatti... Io stessa mi ritengo essere una specie di gatta mancata > ammette con tranquillità < E vi sembrerà stupido, ma fu proprio la tecnica della trasformazione ad indurmi ad iscrivermi all'accademia, dato che così potevo davvero trasformarmi in quel genere di animale > ammette con un piccolo sorriso, per poi distogliere lo sguardo mentre un pensiero le getta un'ombra sul viso [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] L'altra sorride inevitabilmente alle parole della rossa che si lamenta dell'amico. Però viene osservata, in ogni suo modo, ogni suo comportamento, ogni di lei gesto; in effetti la Kokketsu è molto espressiva come tipo. << La genetica di per se è volta al miglioramento del corpo umano, per renderlo più forte. Le varie protesi che ad oggi rsi riescono ad impiantare nei corpi per sopperire alla perdita di arti ad esempio, sono dovute alla genetica. Diciamo che poi, se applicata da person epoco raccomandabili può diventare una tortura. >> Si interrompe, Ryoma ancora non è tornato e difficilmente lo farà mai. Poi le arriva quella domanda inaspettata, anche se in effetti l'altra ha ammesso di non essere mai uscita troppo da Konoha quindi magari non ha associato il proprio cognome a quello del Kami in terra, erede della propria stirpe. << Oh beh, noi Kokketsu siamo i discendenti di Yukio. Il mostro che ha terrorizzato le genti, il demone che ha concesso parte della sua anima al demonio per ottnere il controllo sul sangue. Siamo anche conosciuti come i Sangue nero, combattiamo con esso... >> Si interrompe un pochino, osservandola, notandone i movimenti di orecchie e coda, comprendendo l'interesse per quel discorso. << Molti pensano che il nostro sangue sia necessariamente malvagio, siamo un poco guardati storto dalla società in generale. Ma le assicuro che sono tutte dicerie vecchie e stupide! >> Cerca di rassicurarla, non vuole che pensi qualcosa di male verso quel clan che lei ha sempre adorato e nel quale è cresciuta. << Io sono dell'avviso che siamo noi a scegliere come usare il nostro potere in questo mondo. Non il sangue che ci impone come muoverci. >> Finisce il discorso, sposta lo sguardo verso le vetrine, come se ora la mente si stesse perdendo ne lricordo di qualcosa. Di nuovo il telefono suona, la rapidità con cui lui risponde è la stessa con laquale lei scrive: << Scusi nuovamente >> Si scusa ancora, legge rapidamente il messaggio e conviene di concentrarsi quanto meno su un colore, anche se blu, detto così è una tinta indefinita. << Ma come diamine fa uno che dipinge a esprimersi in maniera così concisa! Che colore sarebbe blu! >> Sbotta a mezza voce, di fianco all'altra troppo innervosita per trattenersi. Risponde rapidamente in maniera fin troppo stizzita, manco lui l'avesse pugnalata riponendo infine il cellulare nuovamente. La micia poi pone quella domanda facendola arrossire, decisamente imbarazzata: << Si cioè no... non lo so a dire il vero quale sia il grado di importanza raggiunto da lui per me a essere sincera. >> Ma cosa può importare all'altra dei dubbi sentimentali di una sedicenne? << Forse ho solo paura che dopo avergli concesso tutto potrei non piacere più nemmeno a lui. >> In fondo si tratta di questo ancora, non avere abbastanza sicurezza in se stessa, dubitare di essere abbastanza; lo è stato per l'Uchiha, potrebbe esserlo anche per il Sumi. Fortunatamente però il discorso torna su qualcosa di più allegro, divertente: << La festa di primavera è spettacolare, deve assolutamente convincersi a visitare Kusa in quel periodo! E' pieno di gente e di bancarelle, oltre allo spettacolo dei ciliegi in fiore! >> Si esalta in un attimo, torna a parlare a raffica, è decisamente una chiacchierona. Però si accorge di stare esagerando, si rende conto che forse è il caso di lasciare spazio all'altra che si esprime brevemente in ciò che la caratterizza maggiormente: << Può essere infantile come desiderio iniziale, ma se ha proseguito la sua carriera come Kunoichi evidentemente ha compreso che fosse la sua strada. Inoltre inseguire i propri sogni non è mai stupido secondo me. >> Infantile forse nei pensieri, in fondo non è un'adulta ma quel che dice lo crede davvero. << Devo dire che le orecchie e la coda le stanno perfettamente! Sembrano una protuberanza del suo corpo quindi le donano molto! >> Sincera con un sorriso caldo rivolto all'altra che però sembra rabbuiarsi un pochino. << Possiamo chiacchierare di ciò che vuole, spero di non averle chiesto qualcosa di inopportuno! >> Si accorge di quell'ombra, ma cerca il modo più impersonale possibile per parlarne, offrendo anche una scappatoia nel caso non voglia. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Continua a seguirla ed ascoltare l'altrui spiegazione, riflettendo pensierosa e mostrandosi non poco perplessa da quella spiegazione < Migliorare... Il corpo umano? > domanda confusa < Mi stai dicendo che con la genetica applicata... Potrei averle davvero una coda e delle orecchie da gatto, ipoteticamente parlando? > domanda visibilmente interessata dalla cosa, per poi sospirare appena alle sue successive parole < Anche la cucina se fatta da persone crudeli può essere usata per torturare, così come lo è il semplice parlare > fissandola < Se vuoi il mio consiglio, concentrati su ciò che tu vuoi creare e se puoi prendi semplicemente provvedimenti affinché non possa essere usato per scopi che tu non vuoi, quando possibile > replica seria < Tu sei responsabile di ciò che fai tu, non di quello che fanno gli altri con quello che crei tu > sorridendole lievemente mentre la propria coda scatterebbe nell'altrui direzione per darle un colpetto alle natiche, anche se sicuramente non le farà minimamente male. Quando poi sente le sue successive parole inizialmente si blocca, fissandola e ragionando per un lungo momento, prima di sospirare appena < E noi Nara abbiamo partorito un mostro come Ryota. Non pensare troppo a chi erano i tuoi antenati, perché tu non sei loro e ciò che fai sarà solo influenzato dalle tue decisioni, forzate o meno che siano > replica semplicemente, per poi sorriderle < Giusto ieri ho incontrato una ex membro del mio clan che viene guardato spesso storto dalle persone ed ha alcuni comportamenti inquietanti... Ma alla parlando con lei mi è parsa una persona anche dolce con cui conversare > ammette < Ma mi aspetto che abbia altre sorprese da rivelarmi, ma di questo parlerò meglio con i membri del mio clan per capire io stessa come rapportarmi a lei > spiega semplicemente, per poi voltarsi verso di lei e quindi sorriderle < Le persone spesso sono stupide e ragionano solo con le loro esperienze, quindi non preoccuparti se dicono cose senza poi motivare il perché... Ma se lo fanno ragiona su di esso e se vedi che hanno ragione vedi come reagire alla cosa, se hanno torto potrai tranquillamente ignorarle > sorridendole mentre riporterebbe la propria coda dietro di se, per poi limitarsi semplicemente a lasciarla fare senza dire altro per ora, continuando ad ascoltare le sue successive parole e quindi ridacchiare appena < Parlare, scrivere e dipingere non sono strettamente legati ai tabù culturali > replica divertita < Ma solo da quello che vuoi comunicare > sorridendole per poi sospirare appena, andando a riflettere pensierosa per un lungo momento prima di annuire semplicemente < Se hai questi dubbi l'unico consiglio che posso darti è... Rallenta e valuta quello che senti tu > replica semplicemente < Ed ovviamente comunicagli i tuoi dubbi e senti i suoi, così che possiate valutare ed eventualmente migliorare il vostro rapporto > sì, prova a dare consigli su meccaniche che non conosce nemmeno, e lo si potrà intuire dal modo incerto con cui espone quel consiglio. Quindi si limita ad ascoltare le sue successive parole senza dire nulla, ma con estrema attenzione mentre semplicemente annuisce piano, mostrando il proprio interesse a provare almeno ad esserci. Quando poi sente le sue successive parole sorride lievemente, dato che alla fine è ancora una genin ed ancora non conosce nemmeno le tecniche basilari del suo clan, quindi effettivamente non ha proseguito davvero la carriera da kunoichi... Ma ciò non viene detto per ora, limitandosi ad ascoltare le sue successive parole e quindi sorriderle grata di quel complimento, al quale arrossisce lievemente. D'altronde è più abituata a sua madre che spesso e volentieri le fa notare come non sia più una bambina, e quindi essere complimentata in quel modo non è una cosa alla quale è abituata. Quindi semplicemente solleva il proprio capo verso il cielo sereno, sospirando appena < Ammetto di non essere una chiacchierona, ma non ho problemi a parlare > ammette < Decidi pure tu > sorridendole [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Ovviamente l'argomento genetica crea un interessa particolare nella donna dal crine corvino, vorrebbe avere in maniera permanente quelle orecchie e quella coda? Con la genetica forse potrebbe essere possibile ma l'unico genetista che conosce è quel pazzo che ha aperto Ryoma a metà quindi non la metterebbe mai in mano di un folle. Non interrompe quel verbiare però, evidentemente la chiacchiera della Kokketsu ha innescato una reazione della Nara, si dilunga spiega, cerca di dare i propri pareri riguardo uan questione spinosa che coinvolge non solo i sngue nero, ma evidentemente ogni clan. Alla fine chiuque ha la sua pecora nera no? << Non sono certa che si possano applicare in maniera permanente coda e orecchie, però potrei provar a informarmi in maniera informale se può farle piacere. >> Riceve quel leggero colpetto sul sedere che le strappano una breve risata, sinceramente divertita dal gesto tanto naturale. Resta sul vago, resta distante, non passa al tu semplicemente perchè non le è stato da to il permesso dall'altra, cosa che ritiene necessaria per passare a un livello di intimità superiore. Con lei gli altri non lo fanno mai, probabilmente perchè visino e altezza la fanno sembrare giovanissima. << Comunque lei mi sembra una persona veramente saggia sa? E sono d'accordo. Solo noi possiamo decidere chi siamo e dove vogliamo andare! >> Di nuovo il cellulare interrompe la conversazione, viene recuperato, legge brevemente la risposta e di nuovo arrossisce per quel riferimento ai propri occhi. << Non credo che lui sia la persona più adatta a dipanare le mie incertezze. Continua a ripetermi che ci sarà sempre. Penso si arrabbierebbe nel sentirmi dire che poi si accorgerà che non valgo abbastanza. >> Sa perfettamente che riceverebbe degli insulti, o quanto meno quelle parole ripetute all'infinito. Semplicemente non è sufficientemente sicura di se per escludere a prescindere la possibilità di perdere anche il Sumi. << Cercherò di rallentare e di trovare il coraggio da qualche parte di lasciarlo entrare. In fondo non è semplicissimo trovare la persona giusta al primo colpo vero? >> Le sorride, con un misto di sincerità e timore che solo un'adolescente che si è appena avvicinata a quel discorso di sentimenti e affetti può provare. << Non trovo affatto comunque che non sia una chiacchierona, semplicemente mi sembra molto più incline a parlare di qualcosa che non la riguarda direttamente. E poi la trovo molto saggia come detto. Sembra quasi una sorella maggiore che da consigli alla minore! >> Sorride divertita nei confronti dell'altra, in maniera semplice. << Ha intenzione di venire alla festa di primavera? Possiamo andarci insieme se può farle piacere, almeno avrà una guida e non rischierà di perdersi! >> Si offre volontaria per una cosa distante mesi, però le sembra così strano non viaggiare in quel periodo temporale in cui molto è concesso. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Ascolta le parole dell'altra, sorridendo speranzosa mentre abbassa e solleva il proprio capo con le orecchie ben dritte a palesare il proprio interesse, così come la coda. Ma non risponde verbalmente, se non ridacchiando con lei quando l'altra ridacchia a quel gesto. Alle sue successive parole ridacchia appena, distogliendo lo sguardo nel replicare che < Nah, alla fine basta solo un minimo di logica ed ignorare i costrutti sociali per capire certe cose > ammette facendo semplicemente spallucce. Quando poi sente le sue successive parole le donerebbe un delicato sorriso < Non sei tu a decidere quanto vali per qualcuno... Ed è per questo che ti invoglierei a parlarne con lui > sorridendole < Se invece ritieni che essere sincera con lui sia pericoloso... Beh, sei una kunoichi: sai meglio di me cosa dovresti fare in quel caso no? > sorridendole < Ma ripeto: qualunque cosa tu decida, devi essere sicura della tua decisione... Solo che se procrastini troppo un confronto rischia solo di peggiorare > sospirando appena per poi annuire semplicemente alle sue successive parole, senza dire altro ma limitandosi ad un sorriso empatico alla sua domanda, alla quale non risponde perché semplicemente non ritiene di avere sufficiente esperienza sull'argomento da poter rispondere. Quando poi l'altra cerca di descriverla, lei le dona un piccolo sorriso arrossendo appena, ma senza rispondere se non abbassando lievemente lo sguardo... Ma alla sua successiva proposta risolleva il proprio capo andando ad abbassarlo per poi sollevarlo senza la benché minima esitazione, incurvando le proprie labbra verso l'alto con un sorriso grato dipinto sul volto [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Ora che ha messo in evidenza quanto l'altra stia chiacchierando paradossalmente la spinge a ridurre il numero di parole utilizzate. Forse la mette a disagio parlare troppo, forse preferisce ascoltare e lei l'ha appena fatta sentire a disagio. Quando però sente i suggerimenti di lei riguardo all'essere una kunoichi e sapere cosa fare in caso di pericolo le manine della ragazza scattano in avanti, non verso l'altra ma proprio innanzi a se, vengono mosse ritmicamente in segno di dinniego totale: << No no no! Kan non mi farebbe mai del male fisico! Semplicemente mi sgriderebbe ripetendomi le stesse cose... >> Lo sa perfettamente qual è il problema della coppia, se stessa, indecisa, insicura, dubbiosa. Inevitabilmente colei che pare una sconosciuta, non conoscendo i coinvolti può solamente fare supposizioni generiche, che paradossalmente aiutano di più di quanto ci si possa aspettare. << Intanto ho accettato l'invito per l'appuntamento. E mi sembra già di aver preso una decisione immensa. Il vero problema è che divento un poco scontrosa quando non mi sento tranquilla. Sperò che andrà tutto bene! >> Resta sovrappensiero per qualche attimo, la testa che riflette su quella tinta indicata da lui mentre gli occhi scorrono su una vetrina che attira la sua attenzione. Nel frattempo lei pare ammutolirsi, cambiare espressione ma convenire che quella festa sarà sicuramente da vedere e magari accompagnata. << Sono contenta che abbia deciso di venire! Le prometto che non se ne pentirà! Ci sono anche i banchetti dove si possono catturare i pesci rossi di solito! Per una gattina come lei devono essere il massimo! >> E' la Kokketsu che allarga il sorriso, come a coinvolgere anche l'altra, scacciando i pensieri oscuri senza nominarli. << Le va di entrare in quel negozio? Ho visto qualcosa che potrebbe andare! >> Sorride, indicando un negozio poco distante proprio accanto a loro. Se avesse ricevuto risposta positiva vi si sarebbe diretta tranquillamente, in caso contrario avrebbe valutato il da farsi insieme all'altra. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Alle parole dell'altra sorride lievemente, inclinando il proprio capo di lato nel replicare che < Allora non hai nulla da temere, ma ricordati sempre che non puoi sapere esattamente cosa l'altro pensa o farà se non sei effettivamente in grado di leggergli la mente > spiega semplicemente, per poi semplicemente inclinare il proprio capo di lato e quindi strizzarle l'occhio manco < Lo spero per te, sicuramente aiuterebbe la tua autostima > incurvando le proprie labbra in quello che vorrebbe essere un sorriso incoraggiante per poi inclinare il proprio capo di lato, sorridendole lievemente mentre lancia uno sguardo alla vetrina per mera curiosità, per poi tornare a guardarla allargando il sorriso in uno sinceramente grato, anche se il commento sul pesce da catturare le ruba una leggera e musicale risata. Alla sua successiva proposta si limita ad abbassare e sollevare il proprio capo per palesare il proprio assenso, andando quindi a seguirla all'interno di quel negozio così da guardarsi un po' in giro anche lei, dopotutto potrebbe anche trovare qualcosa che potrebbe interessarla no? Ma non dice nulla per ora, limitandosi a tenere un orecchio sempre orientato verso Shizuka così da poter ascoltare puntualmente ciò che le viene detto mentre i propri occhi vagano nelle varie direzioni fissando interessata ciò che il negozio mostra nelle proprie vetrine, mensole e manichi con non poco interesse, per quanto per ora non si soffermi troppo su un vestito in particolare ma continui a saltare da uno all'altro [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] La sua autostima eh? A quel commento arrossisce visibilmente senza commentare. E' così evidente che non pensi di essere miss mondo? Va beh tralasciamo questo aspetto, la Konohana continua a dimostrarsi una buona compagnia, si diverte alle più semplici idee della Kusana e acconsente ad accompagnarla all'interno del negozio prescelto. Una volta entrate la rossa si rende conto che è esattamente la prima volta in vita sua che entra in un negozio per comprare qualcosa che non sia una felpa over size, una maglietta larga o dei jeans. O meglio la prima volta che autonomamente sceglie di farlo, fino ad allora era stata la madre a obbligarla. Sta cambiando, sta crescendo ed evidentemente con lei anche ciò che desidera. Si perde insieme all'altra ragazza a guardarsi attorno, focalizzando la sua attenzione sul colore blu e sugli abitini che le sembrano più idonei. Non ama gli abiti lunghi, perchè già è bassina e su di lei non rendono per nulla, inoltre deve considerare che la roba troppo aderente la mette a disagio e il suo seno è abbondante e fastidioso da gestire. Le iridi blu si orientano su un paio di abitini, dopo aver cercato fra i vari espositori. Uno senza spalline, fasciante sul seno, un sorta di fascia in vita e poi una gonna larga morbida a coprire le gambe, sicuramente molto sfiziso e non particolarmente audace. L'altro indumento che ha colto la sua attenzione è un abitino sempre sul blu cobalto, sempre fasciato in vita ma con la parte superiore che la ricopre davanti, allacciandosi attorno al collo, lasciandole la schiena scoperta almeno fino alle scapole. Ne cercherebbe la taglia adeguta, osservando poi l'altra: << Ha trovato qualcosa che possa piacerti? Così andiamo a provarli insieme nei camerini! >> Le sorride, in effetti non ha mai avuto molte amiche femmine, o per lo meno non ci è mai andata a fare shopping, probabilmente per i suoi gusti molto particolari in fatto di vestiario. Inoltre continua a usare il lei, nonostante siano in giro assieme manco le migliori amiche del secolo. [Chakra 30/30] [Centro di Kagegakure] Continua a vagare assieme all'altra, cercando qualcosa che possa interessarla ma anche facendo attenzione a quello che l'altra sta guardando, così da intuire un po' i suoi gusti visto che è lì principalmente per aiutarla. Si sofferma su un paio di vestiti più pratici che altro, anche se nessuno di essi è davvero privo di decorazioni. Infatti non hanno particolari disegni o fantasie, essendo quasi tutti o monocromatici o con piccoli dettagli come la maglia che lei stessa sta indossando... Ma prevalentemente sono sul nero e spesso pure aderenti, eccezion fatta per una giacca nera che potrebbe vagamente assomigliare ad una specie di armatura resa più leggera(insomma, qualcosa di simile ad un chiodo od ad un giubbotto di pelle) o qualcosa di simile. Ma Sicuramente sono tutti smanicati, ed i pantaloni che guarda sono spesso molto lunghi e nessuno di essi è particolarmente limitante nei movimenti(ovvero evita jeans, camicie rigide e similari). Quando l'altra le palesa di aver preso un paio di abiti rizza appena le proprie orecchie e si volta verso di lei, sorridendole lievemente < Qualcosa, ma in ogni caso non posso comprare quello che mi pare per ora > ammette con un lieve rossore sulle gote, per poi abbassare lo sguardo sui due vestiti che sono praticamente molto simili, andando quindi a riflettere pensierosa < Vuoi mettere in mostra un poco il tuo corpo o cercare di far sì che si concentri prevalentemente su quello che fate o vi dite? > domanda incuriosita, alternando lo sguardo dal vestito con la scollatura e quello senza, senza dire altro per ora [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] L'altra pare orientarsi verso abiti più comodi e meno colorati, meno sfiziosi e più pratici. In fondo non è in cerca di qualcosa per un appuntamento e probabilmente nemmeno stava pensando di fare shopping. E' la Kokketsu che riprende a parlare, dopo aver estratto un paio di abitini da provare. Sembrano simili con leggere differenze e nel frttempo invita l'altra a provare qualcosa insieme. Pare che però lei non possa permettersi di comprare qualcosa al momento e il rossore sulle guance ne è conferma. La rossa non fa altro che rivolgerle un sorriso molto convinto, labbra che si schiudono con semplicità disarmante: << Beh potrei sempre prestarle io qualcosa, poi ci potremmo scambiare i contatti e la prossima volta, quando ne avrà modo ricambierà il favore! >> Poi però si fa pensierosa, la mente cerca ritrova una problematica in ciò che ha detto. << In realtà potrei anche regalarle io qualcosa, in fondo devo ringraziarla per la compagnia che mi sta offrendo, oltre al fatto che mi potrebbe aiutare a effettuare la scelta dell'abito! >> Due opzioni, mosse perchè l'altra non si senta in difetto in alcun modo, in fondo si conoscono appena e non vorrebbe urtare la sensibilità altrui. << In ogni caso potrebbe provarne uno anche solo per sfizio no? >> Le sorride nuovamente, in maniera del tutto disinteressata. Qualora l'altra avesse acconsentito si sarebbe poi spostata verso i camerini, ricevendo poi quella domanda molto particolare, che inevitabilmente la fa arrossire un poco: << Penso che qualsiasi cosa io indossi lui noterebbe il mio corpo. In realtà non so nemmeno io cosa voglio. Perchè non so su cosa dovrei puntare. >> Boffonchia un pochino quella risposta, veramente in dubbio sul da farsi, << Non ho bisogno che lui si innamori di me. Lui è già perso per me. Sono io quella che fa i capricci e lo fa aspettare perchè non è sicura di potergli dare tutto quello che merita. >> Non proferisce altra parola, infilandosi in un camerino libero e indossando un abito alla volta, fuoriuscendo da esso mostrandosi in una o nell'altra forma. Andrebbe più volte a rimirarsi nello specchio, indecisa sul da farsi e pensando che quel tatuaggio che ha sul corpo non si vede con entrambe le vesti, contrariamente a quanto era successo con Yasuhiko. [Chakra 30/30][primo abitino: https://litb-cgis.rightinthebox.com/images/640x853/202107/bps/product/inc/ujxjeu1625453161874.jpg?fmt=webp&v=1, secondo abitino: https://www.sposatelier.com/wp-content/uploads/2016/05/15-743-5_1.jpg] [Centro di Kagegakure] Alle parole dell'altra risolleva un poco le orecchie, fissandola perplessa e quindi mordicchiandosi il labbro inferiore < Non... Mi fraintenda, ma mi hanno educata a non lasciare debiti in giro quindi... Preferirei evitare che mi prestiate qualcosa > sorridendo imbarazzata, ma poi annuisce lievemente e quindi si volta verso una di quelle giacche di pelle non troppo leggere, per prenderla e sorriderle < Ci avviciniamo all'inverno... E se devo provare qualcosa magari è meglio che sia qualcosa che in futuro possa essere utile comprare > replica semplicemente, per poi sorriderle lievemente nel replicare che < Punta su qualcosa che ti fa sentire sicura di te stessa, e che secondo te potrebbe piacergli > incoraggia. Quindi andrebbe a seguirla verso i camerini e quindi le sorride lievemente, andando ad indossare lì sul posto quella giacca dato che non deve spogliarsi per farlo. La osserverebbe "sfilare" con quei vestiti e quindi le sorride lievemente, scrutandola da capo a piedi con uno sguardo critico. Una volta che l'altra arriva con il secondo, semplicemente inclina il proprio capo di lato < Ovviamente la mia è solo un'opinione, ma visto che ti senti un po' in colpa per averlo fatto aspettare potresti anche prendere quello scollato, solitamente gli uomini apprezzano vedere un po' di pelle in più > ammette < In più quello si regge da solo, quindi in caso di danni non rischi di mostrare più di quanto vorresti > ammette pensierosa, per poi replicare che < Ma se ti senti a disagio a mostrare troppa pelle, l'altro è migliore e ti da sicuramente un aspetto più elegante e meno sbarazzino. Personalmente opterei su quello > per poi arrossire lievemente < Anche se io lo farei anche perché non sono sicura di avere un seno che reggerebbe l'altro abito... > ammette imbarazzata, ammettendo la differenza tra il proprio petto e quello della parisesso. [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Il tatuaggio. Forse l'aveva menzionato a Kan ma sicuramente non gli aveva detto di cosa si trattasse e sicuramente non avrebbe potuto nascondergli a vita quel dettaglio così importante. Si guarda allo specchio, si osserva nei due abiti, effettivamente come dice l'altra uno sembra più elegante, laltro più sbarazzino. Le stanno bene entrambi ma cosa dovrà indossare per far felice lui? E' andato in brodo di giuggiole vedendola con una camicetta e una gonnellina a pieghe alla fine... Ardua la scelta mentre sente i commenti altrui. L'ha vista anche indossare quel giubbotino di pelle che le stava veramente bene, rendendola sportiva e sensuale allo stesso tempo. << Il modello del giubbotto è molto carino! Però se vuoi prendere qualcosa per l'autunno inverno sarà meglio aspettare ancora qualche giorno che arrivino le forniture totalmente invernali! >> Quei commenti da dove li ha tirati fuori? Che Yuki passivamente sia riuscita a inculcarle qualcosa in fatto di moda? Possibile. Quella specie di sfilata viene fatta un'altro paio di volte osservandosi nello specchio e ponderando le parole altrui. << Pensa che uno dei vestiti dica chiaramente: sto pensando di essere la tua ragazza fidanziamoci? >> Come può un vestito dichiarare tanto senza parlare? Impossibile. Eppure il dubbio le sovviente. Lei non ha certezze non sa bene cosa vuole ancora e pure quell'appuntamento è solo uno dei tanti tasselli che si stanno sistemando in quel puzzle complicato chiamato Shizuka. << Comunque non si preoccupi! E può darmi tranquillamente del tu! >> Ovviamente si riferisce alla formalità da lei utilizzata nel rifiutare le offerte proposte dalla Kokketsu: << Però se vuole il numero possiamo scambiarcelo ugualmente e la prossima volta verrò io a consigliare lei! >> Le sorride in maniera ampia, spensierata e solare. << Comunque le assicuro che il seno abbondante è una gran rottura, soprattutto su un corpicino piccolo come il mio! Lei è molto più proporzionata e fine di me! >> Una imbarazzata per la mancanza di forme procaci, l'altra diventa rossa perchè di nuovo quella dimensione eccessiva è stata notata. In effetti ora che ha tolto la maglietta over size chiaramente è tutto in evidenza. [Chakra 30/30][primo abitino: https://litb-cgis.rightinthebox.com/images/640x853/202107/bps/product/inc/ujxjeu1625453161874.jpg?fmt=webp&v=1, secondo abitino: https://www.sposatelier.com/wp-content/uploads/2016/05/15-743-5_1.jpg] [Centro di Kagegakure] Alle sue successive parole inclina le proprie labbra verso l'alto in un lieve sorriso mentre abbassa e solleva il proprio capo in segno d'assenso < Forse hai ragione, ma dopotutto per ora non lo posso comunque prendere > sospirando appena mentre si sfila il giubbotto e quindi lo appoggia lì vicino, mentre tiene le orecchie piegata verso di lei e quindi fa guizzare la propria coda dietro di se < Nessuno dei due. Un messaggio del genere non è qualcosa di universale, ma in base a ciò che metti di solito con lui e quello che metti ora per lui lui potrebbe pensare questo o semplicemente trovarti carina > facendo spallucce < Così come non potrebbe nemmeno piacergli l'abito > ammette sincera, abbassando un angolo della bocca in una semplice smorfia < È qualcosa che non puoi sapere come prenderà, e quello che penso io potrebbe non rispecchiare quello che pensi tu > ammette sorridendole < Ad esempio io mi sentirei una ragazzina con quel vestito, ma magari lui ti trova bella come una modella > sospirando appena < Quindi è qualcosa che dovrai chiedere a lui, ma ora dovrai basarti sul tuo gusto e sui tuoi pensieri più di ogni altra cosa > annuendosi convinta dato che, alla fine, ha sia dato il proprio parere personale sia quello che crede essere un giudizio più oggettivo. Quindi le sorride nuovamente nel sentire l'altrui richiesta <
Va bene Shizuka-san, ti darò del tu > ammette con un piccolo sorriso < E spero che farai altrettanto, altrimenti mi farai sentire vecchia > ammette ironica quella che alla fine è solo una frase fatta, dato che avranno almeno una decina d'anni di differenza d'età le due ragazze. Arrossisce appena alle sue successive parole, per poi sorriderle < Beh, ognuna di noi vive con i doni e le beghe che la natura ci ha dato > ammette ironica, strizzandole l'occhio manco < Tu trovi una rottura il tuo seno, io il fatto di non avere una vera coda > ridacchiando ironica nel far guizzare la propria coda dietro di se [Chackra 28/30] [Centro Kagegakure] Il cielo s'illumina d'azzurro quando ormai mancano poche ore alla fine del giorno, al momento in cui il sole si nasconderà dietro l'orizzonte, non sembra il momento ideale per uscire dall'ombra e manifestarsi al prossimo. Del resto Sasaki è sembra stato quel tipo di persona schiva, difficilmente esce dal tugurio che ha ribattezzato casa, cosa quest'oggi lo abbia portato a sfidare la forte luce e la confusione del centro cittadino è un mistero. Dovrebbe attirare non poco l'attenzione, non che a questo mondo esista una persona normale al cento percento, ma veste completamente di nero con una tuba che sembra un'enorme ed oscura corona. Gli occhi sono completamente nascosti da grossi lenti nere, simili a quelle che si usano per saldare ma orate d'una montatura color ottone e rotonda, il volto è invece nascosto da una maschera che lo copre fino al naso. Ampio impermeabile nero a cui sono stati aggiunti abbellimenti vari, per lo più ingranaggi di grandezza variabile e posti in modo simmetrico sulla stoffa, i bottoni d'ottone sono chiusi e le mani celate da guanti del medesimo colore. I pesanti e logori scarponcini si trascinano sul terreno, come se non avesse la forza per fare dei passi completi, o come se < Ywaaaaaaahn > stesse dormendo, in questo non è mai cambiato davero. Uno sbadiglio mal celato, la maschera si tende appena prima d'esser raggiunta dalla mano destra, che non si dica che è un maleducato, non troppo lontano da lui dovrebbe riuscire a vedere due figure non ben distinte. I sospetti sono fondati, si è svegliato da non più di qualche minuto, la mano che prima sostava sulla bocca ora aggiusta la tuba, si porta in posizione semi eretta per quanto la schiena rimanga inevitabilmente inarcata in avanti. Ingobbito, non esattamente cosciente, arriverebbe a fatica ad una distanza di circa due metri da entrambe, le intenzioni non sono cattive, sembra veramente spaesato < Salve > nient'altro, si pianta nel terreno come se i suoi piedi fossero diventati radici. A questo punto avrebbe fissato entrambe con aria spenta, non che attraverso quegli occhiali possano vedere uno sguardo o una parvenza di vita, potrebbe benissimo essere una macchina o un manichino. [Centro di Kagegakure] Si vede la differenza di età delle due anche solo dai pensieri elaborati. Solo una ragazzina può pensare che un vestito possa significare delle parole che solamente lei può esprimere a voce alta. Lei si trova carina, quindi presume che il Sumi la troverà bellissima in entrambe le versioni. Una punta sulle proprie forme, e sull'essere in fondo una ragazzina, l'altro sembra più serio, più formale. I cricetini nella testa iniziano a lavorare, elaborando la soluzione al difficile quesito. Torna nel camerino, uscendone con gli abiti indossati all'inizio, quei jeans strappati e la maglia larga. << Con il tuo permesso Akaya-San! >> LE sorride quando viene accolta per nome, in quel modo più personale. << Ho deciso che prenderò quello senza spalline. L'altro è troppo serio per qualsiasi cosa io e lui siamo in questo momento. E se non gli piace si arrangerà! >> Gli occhi vengono chiusi e un'espressione fintamente offesa le si appoggia sul visino infantile. Il tutto scompare quando quel commento sul seno viene fatto, facendola arrossire un poco, anche se le sorride. << Beh magari per quella coda i genetisti possono fare qualcosa! >> Le rifila un occhiolino spostandosi poi in direzione della cassa e pagando il proprio abitino soldanto, non volendo in alcun modo ferire la sensibilità dell'altra forzandola ad accettare un prestito o un regalo non gradito. Se l'altra non avesse avuto obbiezione alcuna si sarebbero quindi ridirette verso l'uscita, la rossa con in mano un bel sacchetto con all'interno l'abitino appena comprato. Se fossero effettivamente uscite di nuovo da quel negozio poco dopo sarebbero state approcciate da quel tipo molto particolare, dagli abiti neri e le reazioni lente. Con un misto di dubbio nella voce la rossa andrebbe semplicemente a ricambiare quel breve saluto conciso: << B-buonasera ?! >> Lei che ha appena attaccato bottone con una donna gatto si sente ora confusa davanti a quell'uomo incappucciato? Bah. [Chakra 30/30][abitino scelto: https://www.sposatelier.com/wp-content/uploads/2016/05/15-743-5_1.jpg] [Centro di Kagegakure] Ascolta le parole di Shizuka, sorridendole lievemente ed andando ad abbassare e sollevare il proprio capo < Questo è lo spirito giusto! Dopotutto il vestito devi mettertelo tu non lui > strizzandole l'occhio manco e facendo guizzare la propria coda dietro di se, andando quindi a ridacchiare appena alle sue successive parole < Lo spero proprio > ammette inclinando il proprio capo di lato mentre si avviarsi dietro di lei lasciando quel giacchetto dove lo ha posato, per poi chinare appena il capo per salutare il commesso dopo che l'altra a pagato così da poterla seguire fuori dal negozio agitando pigramente la coda senza spostarla davvero, generando un movimento ondulatorio della stessa mentre le orecchie si abbassano lievemente. Non dice nulla, almeno fino a quando non sente la voce di Sasaki che le saluta, andando quindi a voltarsi verso di lui aggrottando le proprie sopracciglia < Konbanwa? > lo saluta incerta, dato che essendo cresciuta con una cultura orientale ci sono molti elementi che mancano nel saluto dell'altro. Magari semplicemente è una differenza culturale dopotutto, quindi non dice nulla dei propri pensieri, tenendoseli per se mentre solleva di scatto la propria coda e le proprie orecchie, istintivamente facendo un passo avanti così da trovarsi leggermente più avanti della parisesso rispetto all'uomo. Probabilmente è mera deformazione professionale, oppure altro. Fatto sta che ora è anche lei ferma ad osservarlo senza dire una parola di più. almeno per ora, ma tiene le proprie orecchie piegate verso di lui, dimostrandogli così che ha la sua totale attenzione [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Sembra proprio sia il suo giorno fortunato, non solo quelle che vede come ombre, e che pian piano vengono ridisegnate man mano che la ragione torna a possedere completamente la sua mente, ma qualcun altro si interessa a quel vagabondo completamente ammantato di nero. Non la figura più rassicurante del mondo, ora che si son avvicinate dovrebbero riuscire a vedere quanto quegli abiti siano logori e sporchi, una ragione non meglio definita gli impedisce di puzzare come un cadavere, forse mera fortuna. Avverte le altrui presenze, lentamente il capo rotea in loro direzione e tanto basta alle prime due persone per scappar via, senza sé e senza ma, un'occasione del genere di liberarsi da tale noia arriva poche volte nella vita. Lascia che l'iride scorra appena verso sinistra, il negozietto da cui sono uscite e le due ragazze si trovano alla sua destra, un'ultima occhiata a chi ormai è più che lontano da loro, avrebbe chiesto le informazioni che gli servono alle due ragazze. La mano destra afferra nuovamente la tuba, la sposta appena verso l'alto in segno di saluto, mentre la gobba sembra aumentare sempre più, come se il corpo del misterioso ragazzo tendesse a cadere in avanti. Si raddrizza poco dopo, non completamente ma quanto basta a presentarsi in modo decente < ho bisogno di un'informazione, forse potete...[Ywaaaahn] aiutarmi > e sbadiglia, questo non è molto educato. Gli occhioni sotto le lenti vengono aperti e chiusi di continuo, si forza in questo modo a svegliarsi, mentre pensa alle parole giuste < Dove si trova l'accademia? Sono arrivato da poco tempo, temo di aver ancora delle cose da sbrigare lì > niente di più semplice, dovrebbe essere un Ninja anche lui, o almeno qualcosa di simile. Si interrompe immediatamente, sulla piccola piazzola cala un freddo gelide, la situazione di disagio che si crea quando si parla con qualcuno che sembra sul punto di accasciarsi a terra, il colorito cadaverico della poca pelle esposta agli sguardi altrui, decisamente non aiuta ad avere una migliore impressione. [Centro di Kagegakure -> Casa (?)] La gatta è stupita quanto lei nell'approccio di quel figuro particolare, ma la nota istintivamente avanzare come a proteggere la più piccolina. La cosa la indispone un poco, considerato che non conosce le abilità altrui ma sa benissimo di essere un elemento di attacco e non di difesa nello scontro. Tuttavia il figuro che le approccia altri non è che un tipo alla ricerca di informazioni. Il vestiario non è dei migliori e altrettanto i modi. Tuttavia òe è stato insegnato ad essere sempre cortese con tutti, in fondo non possiamo mai sapere cosa accade nelle altre vite no? La voce pulita e chiara della Kokketsu verrebbe rivolta lui: << Beh dipende da quale distretto venite signore. Al momento vi trovate al centro di Kagegakure e qui di accademie non ve ne sono. >> Si interrompe lasciandogli il tempo di rispondere a tale quesito posto indirettamente. "drin drin" di nuovo quel telefono suona richiamandola alla realtà, cellulare che viene estratto dalla tasca, messaggio che viene letto velocemente. Mamma le chiede dove sia che la cena è quasi pronta. E' ora di tornare. << Scusatemi ma devo proprio scappare! >> Si scuserebbe con entrambi per poi rivolgersi in particolare alla donna con le orecchie feline. Andrebbe a recuperare lo scontrino appena rilasciato e scriverci sopra il proprio numero di telefono. << Scusami tanto Akaya-San ma mamma richiede che rientri. Spero di incontrarti presto e mille grazie per l'aiuto oggi! E' stato un vero piacere incontrarti! >> Il tipo non sembra in fondo pericoloso, lei non dovrebbe avere problemi con lui. << Arrivederci signore, scusi ma devo proprio scappare! >> Saluta anche lui? Va beh si chiama cortesia in fondo. La rossa attenderebbe giusto il saluto dell'altra prima di muoversi a passi svelti in direzione di casa. [Chakra 30/30][//END] [Centro di Kagegakure] Alle parole dell'uomo semplicemente aggrotta le proprie sopracciglia e piega un'orecchio triangolare, dato che attualmente ha anche coda ed orecchie da gatto, quindi inclina il proprio capo di lato e quindi si volta verso Shikuza che sta iniziando a spiegargli la cosa per poi sorridergli lievemente < Non preoccuparti Shizuka-san. Ci si rivede in giro > sorridendole nonostante lei non sappia dove abita ma, d'altronde, l'altra ha detto di esser venuta più volte al distretto di Konoha, quindi immagina che sappia che basta andare nel dojo del suo clan per trovarla. Quindi si volta verso Sasaki, andando a piegare le proprie gambe sul posto per accovacciarsi e quindi sorridergli lievemente < Rimango io a darti le informazioni. Innanzitutto vorrei sapere da che distretto provieni, così da sapere in quale accademia indirizzarti... > spiega per poi inclinare il proprio capo dietro di se e far guizzare la propria coda < Ma vorrei chiederti anche cosa devi andare a fare all'accademia... > d'altronde, visto così, le pare un po' più vecchio di quando lei stessa andava nella corrispondente dell'accademia di prima della guerra dei Kami. Ma non da altri indizi, limitandosi a piegare ambo le orecchie nella direzione di quello scuro figuro donandogli un sorriso cortese mentre attende l'altrui risposta, così che possa valutare ciò che egli dice per capire cosa dirgli ed eventualmente fare anche il proprio lavoro... Per quanto ella sia solo una genin e quindi probabilmente in caso di problemi non è esattamente la persona più qualificata a risolverli [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] La ragazzina sembra essere più sveglia di lui, non che ci voglia molto viste le condizioni in cui quel povero disgraziato verte. Nel posto in cui si trova adesso non ci sono accademie, serve un distretto di appartenenza < Distretto > davvero fuori dal mondo, commenta a bassa voce, si è appena svegliato ma forse questo va un po' oltre questa scusa. La mente torna a quella strana carovana fatta tempo fa, non era proprio cosciente ma adesso ha capito a cosa serviva < sono arrivato qui da Kusa con altre persone dell'accademia, non ricordo altro > inizia ad essere fastidioso. Le parole di questa si interrompono, sembra esser richiamata all'attenzione dallo squillare di un telefono, anche questa volta lo sguardo del ragazzo s'abbassa, come a voler inquadrare quel gesto, la fonte del rumore. Respira affannosamente, tanto pesante da sembrare prossimo ad una crisi respiratoria o roba del genere, il suo modo di elaborare ciò che gli capita potrebbe essere un po' estremo < potrebbe essere una domanda strana, ma.. > prende qualche secondo, non saluta neanche l'ormai lontana ragazzina, se non con uno sguardo. Entrambe le mani afferrano la tuba, la toglierebbe mostrando una chioma argentea ed esageratamente lunga < cos'è successo al mondo? Credo di essermi... addormentato > ammette, facendo spallucce. Un sorrisetto pieno d'imbarazzo si palesa sul volto, la maschera è tanto aderente da mostrare in toto l'espressione, il sole sempre meno accecante, rifila lui una semplice occhiata, a breve avrebbe potuto togliersi gli occhiali. Akaya riprende la parola, si offre di risolvere i suoi dubbi, non prima di aver sentito delle spiegazioni, non può dire molto sul distretto anche se dovrebbe essere facilmente intuibile, per quanto riguarda le sue faccende in accademia il discorso è diverso. Un po' imbarazzato riprende la parola, la maschera sonnolente che indossa riesce comunque a camuffarlo al meglio < Diciamo che sono un fuori corso, devo ancora diventare genin... > si è avvicinato a questo mondo da “poco”, ha preferito vivere in solitudine dopo aver abbandonato casa. [Centro di Kagegakure] Alle parole di Sasaki aggrotta le proprie sopracciglia, replicando che < Il distretto di Kusa... > voltandosi verso la direzione presa da Shizuka e riflette per qualche istante, andando quindi a sospirare appena mentre torna ad osservarlo < Non ci sono mai stata, ma credo si trovi in quella direzione > indicando con la propria coda la suddetta direzione, quella presa dalla parisesso poco fa(e se non c'è troppa gente per strada potrebbe ancora vederla correre via) < Una volta arrivato al distretto segui il fiume fino alle mura, dovresti trovare lì l'accademia poco prima del campo d'addestramento > tornando a voltarsi verso di lui e donargli un sorriso cortese. Quando poi l'altro pare impanicarsi rizza sia la coda che le orecchie, fissandolo attentamente senza dire o fare nulla dato che non è un medico e non se la sente di fare cose che potrebbero anche essere pericolose per lui. Quindi aggrotta le proprie sopracciglia < Addormentato? > domanda per poi sospirare appena < La guerra è successa: abbiamo perso praticamente tutti i ninja validi ed i Daimyo hanno riunito quelli che sono rimasti in questo villaggio... Ed abbiamo avuto un po' di pace mentre cerchiamo di ricostruire il mondo ninja tutti insieme > gli spiega, anche se per come lo dice pare una frase imparata a memoria... Anche perché probabilmente lo è proprio. Quindi gli sorride appena < Non si preoccupi della cosa: io stessa probabilmente non sarei ancora una genin se non ci fosse stato bisogno di nuovi ninja > o almeno è quel che crede lei in base a come andarono le cose in accademia quando c'era lei. Quindi lo fissa con un'espressione grave < Nel vostro distretto c'è anche uno degli ospedali, vi chiederei di andare anche lì a farvi visitare dato che le vostre attuali condizioni sembrano aver intaccato la vostra salute > una persona sporca, che pare avere una crisi respiratoria... Beh, la supposizione viene da sola < Se volete vi accompagno fin dove posso, io stessa devo ancora orientarmi bene in questo nuovo villaggio > ammette con un sorriso lievemente imbarazzato [Chackra 28/30] [Centro di Kagegakure] Non è mai stata nel distretto di Kusa, eppure sembra conoscerne la strada, il modo per arrivare all'accademia è piuttosto intuitivo < oh, capisco... ti ringrazio > accenna ad un inchino questa volta, prova a scimmiottare le usanze tanto garbate che gli sono state mostrate. Per quanto sia un selvaggio, ed un individuo fuori da ogni cognizione logica del periodo, di sicuro non è un ingrato. Continua a pensare al modo in cui, per assurdo, possa essere riuscito ad ignorate tutto quello che è successo fino ad oggi, spolvera la tuba per quanto possibile, poi passa ai capelli, scuotendoli pensieroso. La domanda di lei ha senso, in quanto ha assurdità e sua reazione < beh si, non è un sonno normale. Non saprei spiegarlo bene [Ywhaaaan] > sbadiglia ancora, è snervante pensare che un individuo del genere sia sopravvissuto ad un disastro. La guerra ha spazzato via il precedente mondo Ninja, hanno ricostruito tutto in assenza dei membri validi, quelli che hanno trascinato la generazione precedente di guerrieri < hai forza di volontà, tanto basta se la situazione è davvero così disastrosa > commenta, per poi raddrizzarsi ancora. Le mani vengono poggiate sui lombari, i gomiti piegati affinché la povera spina dorsale possa scricchiolare [Crack!] e dar lui un parvenza di salute, il respiro ora si sta regolarizzando, sembra anche più sereno. La ragazza si offre di accompagnarlo in ospedale, non è un bel vedere e farsi controllare sarebbe la cosa più saggia da fare < accetto il tuo aiuto, vorrei tanto dire d'essere in grado di raggiungerlo da solo, ma al momento.. > prende fiato, osserva le sue stesse mani per poi porre lo sguardo nuovamente sull'altra < non ne sono così sicuro > sghignazza trattenendosi a malapena, poi avrebbe iniziato a camminare. Fa cenno alla sconosciuta di fare strada, per poi tornare alle buone maniere < ah proposito, il mio nome è Sasaki. Lieto di fare la tua conoscenza > nient'altro, avrebbe riposizionato la tuba sulla testa, per poi continuare il lungo cammino, trascinando a fatica quei grandi e sporchi scarponi. [Centro di Kagegakure] Al suo ringraziamento sorride lievemente, inclinando il proprio capo di lato e quindi alzarsi in piedi anch'ella ora. Nel vederlo inchinarsi si ferma per un istante, per poi accennare un lieve piegarsi con il busto in un abbozzo di inchino. D'altronde lui stesso ha ammesso di essere un deshi, quindi lei gli è effettivamente superiore di grado e perciò si assicura di non fare un inchino più profondo del suo ma a parte questo non mostra alcun segno del sentirsi superiore a lui. Una volta raddrizzatasi inclina il proprio capo di lato, replicando che < E sicuramente non sarei in grado di capirlo, ma non importa: non sono un medico > fa notare con un piccolo sorriso prima di inclinare il proprio capo di lato e quindi ascoltare le sue successive parole, alla quale si esibisce in un sorriso imbarazzato < La situazione non più così male... Almeno siamo in pace > ammette con un piccolo sospiro dato che, sebbene di esperienze di guerra e similari ne abbia avute ben poche, ella stessa ha già dei ricordi che la fanno rabbrividire. Quando l'altro accetta il proprio aiuto gli sorride lievemente, offrendogli una mano ed eventualmente sorreggendolo nel caso non ce la faccia... < Nara Akayadesu > si presenta con quella formula orientale. Ma per ora semplicemente si limiterà ad accompagnarlo all'ospedale per chiedere ai medici di fargli una visita di controllo, quindi lo saluterebbe e tornerebbe a Konoha per fare rapporto, dato che alla fine è pur sempre un incontro anomalo e quindi meglio dirlo senza che sia necessario che scoprire che era meglio segnalarlo e non averlo fatto [Chackra 28/30]