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con Sango, Shizuka

22:05 Sango:
 Molto dannatamente vicina a quello che è il cuore di Kagegakure, il centro, il cuore, l'antro, che dir si voglia è vicino a quello che p il quartier generale anche della Shinsengumi. Ecco perchè si ritrova ad uscir da li dentro, non integra ovviamente per gli allenamenti fatti che l'hanno donato un bellissimo livido sul viso- sullo zigomo destro che par esser mezzo spaccato per il gonfiore e per il colore violaceo che prende - e varie altre botte sul proprio corpo. Ecco cosa la rende davvero un ninja, il sopportare il dolore, anche la sconfitta quando essa appare ignota. La rossa che andrà a camminare molto lenta per quelle strade, senza armi questa volta, senza chakra impastato, nulla di tutto questo se non la sua mera pellaccia. Pallida alle volte, eppure adesso contornata di lividi ogni dove, spalle nude, braccia, gambe, in quella pallida e sottile veste argentea che indossa. Un semplice abito del color della luna, sottile spalline che adornano il corpo e che scivola la veste leggiadra di probabile seta sul corpo morbido. Forse una veste che potrebbe indossare in un altro momento, magari qualcosa di più intimo e leggero insieme a Shiroyuki, ma che adesso pare esser la propria univoca pellaccia. Ogni passo pare esser una fatica, incede lenta e pesante sorreggendosi in effetti a quel falso bastone che stringe tra le dita della mano destra - una shirasaya viene nascosta da sguardi indiscreti. Ma chi avrebbe voglia di avvicinarsi a quel viso stravolto, ingannevole e a quei capelli che paiono rami di sangue non estinguibili?

22:08 Shizuka:
  [Viuzze in centro] Gli occhi blu si perdono in quello che è una via del centro di Kagegakure che conosce bene, anche oggi poco frequentata dai passanti essendo una delle collaterali ma qui sa che si nasconde un luogo prezioso: un negozio di articoli da disegno. Esatto proprio di questo è alla ricerca, perchè lei è molto brava a lavorare con le matite ma non ha mai applicato le sue abilità artistiche in maniera adeguata sulla pittura. E dopo aver proposto al Sumi di creare qualcosa insieme non può certo lasciare che una eventuale opera dei due venga resa meno bella a causa di lei. Deve allenarsi, comprare gli strumenti giusti, impratichirsi e poi poter applicare quell'azione. Fortunatamente il negozio è aperto fino a tarda sera perciò si dirige in quella direzione senza curarsi troppo del resto. I capelli lunghi e rossi sono lasciati sciolti, alle orecchie quelle cuffie blu, la musica che ascolta sempre quella dell'amico d'infanzia, una borsetta a tracolla contiene il cellulare e i soldi per quello che è venuta a comprare. Indossa delle scarpe da tennis bianche, dei jeans lunghi, strappati in più punti che lasciano intravedere più le gambe che non il tessuto, il busto coperto da una maglia oversize sempre bianca, ma con stampate delle strisce colorate, come se fossero schizzi di tempera di vari colori, casualmente disposti come proprio a rendere una macchia. La musica nelle orecchie si interrompe, un messaggio viene ricevuto, il cellulare estratto, letto il destinatario e poi lo strumento viene reinserito nella borsetta senza dare alcuna risposta. Le mancano pochi passi per arrivare alla sua meta ma, sempre da quella strada in direzione opposta vede avvicinarsi la figura dell'Ishiba, decisamente malmenata e che arranca su di un bastone. Le iridi blu si spalancano per la sorpresa, senza accorgersene si avvicina all'altra donna, tono preoccupato: << Signorina Sango! >> Stupida....aveva detto di non usare epiteti strani ne tanto meno il lei. << Sango che cosa è successo? >> Le mani vanno automaticamente a congiungersi di fronte al petto, sigillo ovino formato, concentrazione che viene richiamata a se, forza della mente rappresentata da una fiamma blu, forza fisica rappresentata da una fiamma rossa che lentamente verrebbero convogliate insieme, unite andando a richiamare il chakra, che ha intenzione di utilizzare nel migliore dei modi possibili su quella figura affaticata. [Se Chakra 30/30]

22:19 Sango:
 Unica rossa? Forse un tempo quando il colore dei propri capelli era qualcosa di veramente unico e raro, ma adesso potrebbe davvero tirare ad indovinare quanti le somiglino solo per quel tratto . E ne sorride, felice per quel che vede, almeno non dovranno esser considerati figli dell'ave e dell'averno. Ma insomma, cammina a fatica in quella straduzza che le si apre davanti, con l'unico inghippo del corpo lento ma la mente già proiettata a chi potrebbe curarla, di certo mai poco esperte ma intime e volute. Non quando nella propria sessione mentale si affaccia qualcuno di inaspettato, qualcuna che invero le somiglia troppo nel colore, nei capelli, in tuto, ma solo l'età e il carattere possono dividerle < signorina?> oh che diamine, datele una bella botta in testa che sta qua non si rende nemmeno conto di quanti anni davvero abbia. Si ferma, sottile nel proprio fare ma premendo ovviamente sul bastone nel vedere quella giovane volpina scorrere vicina, dall'alto ovviamente per la differenza di altezza < Shizuka > la chiama col proprio nome, ha abbandonato da un pò i vari problemi che concerne un clan come il proprio, come il non chiamare altri per nome < nulla mia cara > sussurra ma anche cerca di tenersi quanto più retta e inflessibile sia, vedendo il suo chakra volersi impastare < un allenamento con i capitani della Shinsengumi > sebbene sorrida si può notare quanto ne sia scioccata < un tempo avrei evitato tutto ciò che mi hanno fatto. Ma si vede che son diventata debole > forse non solo nel corpo, ma soprattutto nell'anima, dato che se avesse una coda adesso scodolinzerebbe in sua presenza, sapendo moooolto bene cosa risiede in Kan < i lividi e le costole incrinate fanno parte di me > si, non vuole farsi curare e se ne allontanerebbe in caso di improvviso avvicinamento < ma tu e il tuo ragazzo? Sappi che dovremmo trasferirci, nel caso dovrò dirti dove > si, le ha dato il proprio attuale indirizzo di casa, ma adesso per il matrimonio dovrà spostarsi, dunque anche quello cambierà-

22:33 Shizuka:
  [Viuzze in centro] Un allenamento con i capitani della Shinsengumi. Ecco cosa l'ha ridotta in quello stato, improvvisamente si pente di aver ignorato il messaggio che Yasuhiko le ha mandato pochi secondi prima. E se gli allenamenti fossero uguali per tutti? E se stessero malmenando lui quanto fanno con la rossa? Lui non è fisicamente preparato a un allenamento del genere, più fisico che mentale. Dovrà chiedere, domandare più accuratamente, farsi spiegare cosa accade e magari rimetterlo in sesto. Lei da la colpa alla propria inettitudine e quando le mani altrui si protendono in direzione dell'Ishiba ella si allontana, come se quelle ferite se le volesse tenere per un motivo particolare. << Hiko dice di essere sempre troppo impegnato con il lavoro per avere tempo di venire a trovarti. >> Perchè dirle che non sono più fidanzati? Perchè informarla su un dettaglio così banale che potrebbe essere cancellato in un attimo ora che ha un dubbio riguardo al perchè lui si sia allontanato da lei? Il pensiero del libro da comprare per dipingere con Kan passa totalmente in secondo piano. << Mi sembrano degli allenamenti fin troppo violenti a dirla tutta. >> Boffonchia un pochino con il visino imbronciato. << Tutti i membri subiscono lo stesso trattamento? Non siete allenati in base alle vostre capacità? >> Fa domande alle quali potrebbe non ottenere risposta, però deve provarci, informarsi su qualcosa che l'Uchiha potrebbe non volerle rivelare per paura, timore di metterla in pericolo. Effettivamente potrebbe sicuramente andare a lamentarsi con i capi della Shinsengumi stessa per quel trattamento brutale, conoscendo la sua testa calda. << Comunque lascia che ti curi almeno un poco. Sono una tirocinante ma qualche botta posso sistemarla! Almeno sul viso... >> Cerca di puntare sul fatto che sicuramente l'altra preferirebbe mostrarsi in tutto il suo splendore, almeno per quel che riguarda i tratti del volto. Puntare sull'ego è sempre un buon tentativo in fondo. [Chakra 30/30]

22:46 Sango:
 Ovvio che la rossa Ishiba non sappia nulla del loro rinnovato rapporto, di come uno si sia tirato indietro per amore del proprio paese.. e quasi lo troverebbe davvero giusto, se solo lo sapesse. Il sorriso pare bonario, nel mezzo del violaceo livido che si espande nel proprio viso seppur si trovi interdetta davvero in quel che ella narra < capisco > non sa davvero cosa ci possa essere nel profondo, di quelle particolari stanze che non la vedono come volontaria e protagonista, molto di ciò le rimane precluso per ovvi motivi < l'ho chiesto io > semplice in ciò che dice, non c'è alcuna vergogna ma solo una punta di orgoglio < non so chi subisca cosa. Io devo comprendere i miei attuali limiti dopo i dieci anni di ...nulla > il sorriso stesso che si tira fino a sparire totalmente < le mie capacità erano molto al di sopra di adesso > o non sarebbe stata categorizzata come semplice memrbo , e nemmeno ammessa in quella cerchia ristretta. I pugni che si lasciano andare adesso per qualcosa di più morbido e semplice, come il vivere, o quanto diviene difficile vivere in quel nuovo mondo senza solo pensare ad uccidere o a portare dalla propria parte qualcuno di estremamente meritevole < noi scegliamo i nostri limiti > una frase che può apparire banale ma che non lo sarà per lei stessa, tutti loro scelgono cosa fare e come farlo, ognuno decide quanto siano labili o ferrei i propri limiti < c'è chi come me cerca di comprenderli > esserne sicura, sapere cosa possa o non possa fare, così come nell'ultima missione affrontata e di quei kunai e di quelle armi. Deve meglio comprender se stessa prima di lanciarsi in una nuova missione < no > sussurra dolce di nuovo, inutile dire come quella ragazzina possa renderla quasi come una madre, una sorella < i segni sul mio viso e sul mio corpo son solo i segni di ciò che faccio > kunoichi fino al midollo, forse arsa dal potere e dalla rivalsa < il dolore è parte di noi. E sul corpo? Una carezza > ma qualcosa di dolorifico spande sul petto come una macchia di sangue, un dolore più intenso che lacera l'anima. E lo stesso dolore che si può vedere negli occhi azzurri, ma solo per chi sa dove guardare, per chi sa dove trovare il vero seme del male.

22:58 Shizuka:
  [Viuzze in centro] Lei rifiuta categoricamente quelle cure nuovamente, quindi non può far altro che evitare di insistere su un argomento dal quale non desisterà. Però le informazioni che non pensava di ricevere le arrivano, forti chiare. La richiesta è personale, di solito gli allenamenti non sono quelli, non è una consuetudine. Tutta quell'ipotesi fondata su quanto Yasuhiko volesse proteggerla da quel mondo si sgretola davanti agli occhi, davanti al cuore che è ferito tanto quanto il corpo dell'altra. Lo sguardo si abbassa per qualche istante, sul terreno, per poi tornare a fronteggiare quello tanto simile al proprio: << Che cosa è successo dieci anni fa se posso sapere? Ho un amico che dopo una missione è finito in come per un paio d'anni, è successo qualcosa di simile anche a te? >> Riesce a darle del tu in maniera quasi automatica ora, la mente sembra aver fatto suo quel dettaglio importante. Tuttavia la menzione del Sumi le fa tornare alla mente il vero motivo per cui era arrivata fino al centro. << Permettimi di accompagnarti verso casa comunque date le tue condizioni. >> Si propone di accompagnarla nel suo incedere, immaginando voglia andare a ristorarsi e riposare dopo il duro allenamento. << Devo solo comprare un libro qui al negozio e torno. Ci metto qualche minuto ma se vuoi puoi venire con me! E' un posto tranquillo soprattutto alla sera! >> Un sorriso decisamente sentito le viene rivolto, sembra sinceramente contenta di poterle fare compagnia, qualora l'altra lo desiderasse. << Andrai a vivere con Shiroyuki quindi? Hai deciso? >> Il sorriso diventa sempre più ampio, come se in qualche modo lei fosse già sicura in partenza di quel che sta per succedere nella vita dell'Ishiba. [Chakra 30/30]

23:15 Sango:
 La osserva, bonaria e ottima osservatrice, ma in quanto sentimento sarebbe davvero l'ultima a cui chiedere < hai qualcosa che non va > osserva ella imperturbabile, di colei che si accorge dei cambiamenti ma non di colei che possa mai davvero comprenderli < dieci anni fa chiedi > sospira amara, il dolore che si tinge sul viso così come nel petto, incendia tutto ciò che ha di poco, ciò che ha costruito < potrei supporre tu stia parlando di un certo Sumi?> si che lo sta facendo ma vuole averne certezza assoluta, ovviamente, bassa coi capelli rossi e gli occhi simili ai propri, chi mai potrebbe aver rapito il cuore di quel nuovo essere? < dieci anni fa eravamo nel pieno di una nuova guerra . Coloro che volevano la libertà contro coloro che volevano ancora l'alleanza > poco importa che ella fosse tra di loro o contro, non avrebbe mai potuto crocifiggerla e ucciderla, incede e cade ancora nel proprio grande errore. Amare. Amare coloro che siano deboli, ma ancor di più gli innocenti < se quel tuo amico è quel che penso io.. è divenuto come me > se è davvero Kan, si, è come lei in molte troppe strofe in quella lunghissima poesia. < mai > sorride di nuovo < ti accompagno io > decisa e solitaria, un militare e un soldato all'opera, viva di giudizi e pregiudizi, incline infine a coloro che come lei si dispongono di ciò che non potrà avere mai, ne ora ne nemmeno volendolo. < mia cara, siete così dolce dal nemmeno chieder per voi, chi sono io per togliervi la vita se non nel donarvela?> una domanda ambigua, ma nelle solitudine andrà lei stessa a proteggerla, in quel cammino zoppicante che si confà all'allenamento, ma la mente molto più che libera < ti accompagno > non si tira indietro per ovvietà di cose a ciò che la piccola rossa propone, anzi, mettendosi quasi a sua disposizione nel proteggerla in qualsiasi parte del suo cammino, anche un libro può uccidere < troveremo un posto adatto, a metà dei nostri clan. Saremo paritari in quello, e forse un giorno..potrei anche divenire madre > si morde il labbro infine, per quel che è un proprio inestimabile pensiero e volere, ma di ciò che nessuno sa. < ma.. sono cose che rimarranno tra di noi > la fissa intensamente dall'alto volendone solo il "SI" implicito o meno < questo matrimonio sembra .... difficile, anche per mano di un certo Kan > che sia lui il conoscente o meno deve scoprirlo, disseminando briciole nel proprio sentiero.

23:31 Shizuka:
  [Viuzze in centro -> Negozio d'arte] L'affermazione che per prima le viene rivolta la stupisce non poco. E' così evidente che ci sia qualcosa di diverso in lei? E' così palese al mondo che la quiete che albergava nel proprio cuore è sparita totalmente? Il chakra viene abbandonato, lasciato sciogliere quel vincolo di forze, torna a non concentrarsi, almeno su quello. Fortunatamente l'Ishiba non indaga oltre, risponde a quell curiosità riguardo ai dieci anni passati a vivere fra bene e male, giusto o sbagliato. Effettivamente quella guerra deve aver segnato molti, lei meno di altri considerata la giovane età. Di nuovo poi viene stupita dal membro della Shinsengumi, a quanto pare conosce Kan: << Si fa parte del clan Sumi. Spero che non tutti loro finiscano un coma dopo le missioni. Si chiama Kan. >> Facile il mettere a disposizioni quelle informazioni, in fondo lei già lo conosce, non c'è bisogno di celare nulla. Poi quella frase criptica, rivolta appunto all'albino, che desta l'interesse della Kokketsu, come se potesse sbirciare dagli occhi altrui come lui è visto: << In che senso è diventato come te? >> Già in quale senso assomiglia alla rossa? Nell'essersi finalmente affezionato a qualcuno o nei piaceri della carne? Ancora frasi difficili da interpretare ma ella acconsente ad accompagnarla nel negozio, il passo viene intrapreso in quella direzione, senza fretta alcuna per facilitare i passi difficili altrui. Nel frattempo l'Ishiba disvela i piani per il futuro, l'andare a vivere in una terra di mezzo fra i due clan, il desiderio di diventare madre. Poi quell'affermazione riguardo a quanto sia difficoltoso il tutto, anche per colpa del Sumi che a quanto pare ci ha messo il suo zampino e ne ha compinata una delle sue. Sono ormai all'interno del negozio, dove la commessa le accoglie con un sorriso e salutando Shizuka con la mano destra. La Kokketsu si avvicina al bancone, scambia due parole con la proprietaria e questa sparisce per qualche istante, andando a cercare quello che serve alla più giovane delle rosse. Una volta nuovamente sole, lo sguardo blu tornerebbe sul gemello, il visino un poco imbronciato a domandare: << Che cosa significa difficile? Che sta combinando Kan? >> Lo chiama di nuovo con il nome proprio, forse qualche tempo prima avrebbe usato il cognome in questo frangente, evidentemente le cose sono cambiate.

23:49 Sango:
 Nota benissimo il non voler parlarne dell'altra, di segreti che non si devon confessare ma che rimangono fermi nel cuore come delle immense catene che spingono verso il baratro interiore della stessa Ishiba, ma pronta anche ad ascoltare < dimmelo mia cara, non ti farò del male > un ennesimo promessa solo fatta a coloro che per lei sono realmente meritevoli, dio coloro circondati da quel senso strano di purezza, animo, che lei non prova più. Ma un intenso amore per loro che nessuno pare riuscir a comprender e di alcuno che voglia farlo. Le va bene così < chi lo finisce non posso dirlo. Son semplici missioni Shizuka, se tu lo finissi ..noi rimarremmo qui > in attesa, chissà quanto lunga possa essere, ma lei le da già una risposta < e se lui potesse finirci, al costo di colui che definisci il tuo ragazzo > ovvio che possa fare quelle domande in quanto donna vissuta e cresciuta nella guerra e nel sangue, ad ella paion quasi pezzi di un piccolo puzzle da assembrare < cosa vorresti? Che il tuo ragazzo sopravvivesse, o che Kan lo facesse > ovvio demone a volerla scegliere infine. Incredibile come possa nasconderne il viso proprio, calmo, rilassato e senza alcuna emozione < io saprei come rispondere > adexsso solo tace, riposamdo i piedi per qualche attimo increbile come possa la rossa poter far passare tutto come fosse normale < il mio rapporto con Shiroyuki..è particolare > non confessa ovviamente nulla se non un lieve riso amaro < Kan non vuole che mio sposi> ride, si, vi è dell'amarezza in quel caso < cosa provi per Kan, sappi che... potrei odiarti > si, se ella non avesse alcun pensiero positivo la odierebbe totalmente.. o solo questo vorrebbe far comprender.

00:05 Shizuka:
  [Negozio d'arte -> Viuzze in centro] La commessa ritorna con un libro sulla pittura e anche su uno che tratta la tematica di come intrecciare dipinto e disegno. La donna viene ringraziata, i libri pagati senza dare una risposta alla Kunoichi di Ame che con quelle domande l'ha decisamente messa in allarme, più per l'assurda semplicità con le quali le sono poste. Si avvierebbe dunque verso l'uscita del negozio, non vuole che altri sentano tali conversazioni, anche perchè facilmente fraintendibili. Spera ovviamente che l'Ishiba la segua fuori, così che finalmente con pochissima calma possa risponderle. << Non potrei mai sacrificare uno dei due! Darei la mia vita per salvare entrambi piuttosto. >> La risposta è ovviamente accalorata, coinvolta. E' un'opzione che non ha mai nemmeno preso in considerazione, un'eventualità inesistente. Però una strana conversazione le torna alla mente, quelle parole dette dal Sumi, sotto i fumi dell'alcool è vero, ma lei le ha prese sul serio. Lo sguardo blu torna su di lei, il tono un po' meno infervorato: << Vorrei che sopravvivesse Yasuhiko. >> Si interrompe brevemente, il resto detto con un tono più basso, << Kan ha detto che tornerebbe dal mondo dei morti per me quindi so per certo che tornerebbe. >> Egoista. Come tutto quello che sta succedendo fra lei e il Sumi. Si sta approfittando dell'affetto smodato dell'altro per lei solo perchè in questo momento si sente ferita. Non può dargli nulla in cambio ma non vuole separarsene, vuole abusare di quell'affetto che le manca, dietro a una vana promessa di possibilità future. << E per quale ragione a Kan dovrebbe importare del vostro matrimonio? Perchè non vuole che vi sposiate? Che c'entra lui? >> Alle domande non ottiene risposte, solamente nuove domande sempre più incalzanti mentre l'altra evidentemente sa più cose di quanto esprima. << Non vedo perchè quello che provo per Kan possa in alcun modo portare dell'odio nei miei confronti. >> Le guance arrossiscono, le blu si scostano lontano dal viso altrui come se dire certe cose ad alta voce fosse particolarmente imbarazzante: << Gli voglio bene ma non capisco perchè questo sia in alcun modo importante per te Sango >> Il visino è parzialmente imbronciato come se si fosse offesa perchè la rossa l'ha messa alle strette.

11:30 Sango:
 Domande e parole atte ad un singolo scopo, cercare di forzare la giovane, di metterla all'angolo, di strapparle le stesse parole dalle labbra. Cammina lenta attraverso quel negozio senza interesse alcuno, solo gli occhi sulla giovane e uno sguardo ben poco amichevole, inquietante, probabilmente l'unico modo in cui si mostra protettiva nei confronti del giovane Sumi. Alias una pazza assassina che potrebbe far qualsiasi cosa. Ma è solo un momento prima che si riprenda con il viso quasi rilassato, ma continua ovviamente a guardarla < come era quel detto? La botte piena e la moglie ubriaca?> cerca di ricordare, ma il concetto dovrebbe esser molto chiaro < tu vuoi entrambi, in due modi che nemmeno sai > ma non la giudica per quello, sorride invero < anche io un tempo credevo di poter amare ancora e ancora .. solo dopo mi son resa conto che avrei fatto di tutto solo per una singola persona. > lo sguardo che si stringe lievemente di più, il respiro che freme < una singola persona Shizuka, e prima lo capirai, prima non perderai anni della tua vita e pezzi del tuo cuore. Quelli non tornano indietro, e ti lasceranno vuota e priva di sentimenti > beh, insomma, giusto un pò violenta con quelle parole accalorandosi nel pronunciarle, nell'imprimere ciò che ha vissuto e vive tutt'ora , una catastrofe che vuole abbattere sulla giovine non per spezzarla davvero, ma per portarla a riflettere con la violenza del proprio dire. < e dunque vuoi Yasuhiko perchè un'altro invece ti ha promesso che avrebbe attraversato l'ade per te?> solleva il sopracciglio come a volerle far capire cosa sta facendo davvero < sei molto più simile a me di quanto pensassi > sebbene i modi e molto tra loro è differente, quell'egoismo lo comprende davvero < non crede che sarei felice > una semplicissima risposta a quel matrimonio, e lo sguardo si incupisce lievemente quasi consapevole della veridicità delle stesse parole. < potrebbe farlo Shizuka. Non sono la persona che alcuno sceglierebbe di tenere come amica > oh quanto suona strana la stessa, e la osserva dall'alto imperturbabile sebbene la scintilla dello sguardo s'accende < ma non ti permetto d'esser egoista con lui > unico amico, invero, ed ecco la propria versione possessiva che si fa avanti < scegli e non dargli speranza. > imperativa, quasi un ordine il proprio < è l'unica persona che mi è vicina, e che mi somiglia abbastanza per non fuggire via > semplicemente quello, per colei che non ha più nessuno vivo , Kan par esser quasi aria fresca, lenitiva per il proprio animo, ma anche colui che potrebbe far uscire da dentro di lei quella bestia che tiene ancora incatenata. Solo Shizuka, povera ragazza, ne sta vedendo un piccolo assaggio.

11:50 Shizuka:
  [Viuzza in centro] Sentirselo dire da qualcuno che la consoce appena probabilmente fa ancora più male. Non c'è bisogno che sia la rossa a dirle quanto si stia comportando male nei confronti del Sumi, approfittando del suo affetto per temporeggiare, per ostinarsi a rimanere aggrappata a qualcosa che le è stato tolto dall'Uchiha stesso. Probabilmente non stanno più camminando e di certo non lo sta facendo lei, che qualora l'altra avesse proseguito nel suo incedere si sarebbe fermata, il visino delicato decisamente arrabbiato. Lei non è un demone come l'altra, non ha vissuto le stesse brutalità dell'Ishiba ma può arrabbiarsi ugualmente, in maniera diversa ma sentita, nessun istinto omicida nei confronti dell'adulta, solo un gran disprezzo per se stessa. << Non c'è nessun bisogno che venga a dirmelo tu che mi sto approfittando di lui. Lo so benissimo. Lo sa anche lui e gli ho chiesto scusa. >> Sono affari loro comunque no? Però evidentemente l'altra è affezionata all'albino in maniera particolare, unico appiglio in un mondo che non le torna. << Io in questo momento non riesco a fare altro che questo. Non posso cancellare questi sentimenti che provo da anni, non basta un colpo di spugna a cancellare qualcuno che ha segnato la mia vita indelebilmente. Sarebbe ridicolo, io sarei ridicola a dimenticarmi di Yasuhiko in mezza giornata solo perchè Kan si è accorto che io sono speciale. >> Il visino è rosso per la rabbia ora, lei non sa assolutamente nulla di loro, non sa come si sono conosciuti, non sa quanto si siano avvicinati e non sa nemmeno quello che si sono detti, ciò che lei ha chiesto a lui di fare. << Se dopo aver professato tanto amore per qualcuno me ne dimenticassi in due secondi, dubito che Kan si sentirebbe sicuro di essere abbastanza importante per me. Non sono la foglia di un albero, non mi sposto solo con il vento. Se riuscirò a lasciarmi alle spalle questo amore smodato per Yasuhiko e trasferirlo su Kan allora bene. Altrimenti non ho alcuna intenzione di tenerlo legato a me per sempre. >> Non ne ha intenzione? Eppure le piacerebbe il pensiero, anzi l'idea di averlo vicino per sempre è ormai qualcosa di imprescindibile. << Sono d'accordo sul fatto che non si meriti affatto questo trattamento. Ma ha deciso di giocare d'azzardo e io gli ho dato carta bianca per giocare come vuole. Se Yasuhiko non mi vuole, lui è liberissimo di fare quello che crede sia meglio per avermi. Il mio cuore non è però una macchina, non si accende e si spegne a comando. >> Se per ora il visino era più rivolto a terra che altro ora andrebbe a dirigersi verso il volto altrui, guance rosse, decisamente arrabbiata e occhi lucidi, quasi sull'orlo del pianto: << Tu non sei nessuno per rubarci il tempo che ci stiamo dando. Che lui sta dando a me. E sia chiaro che non ho la minima intenzione di smettere di tenerlo con me solo perchè tu non vuoi che io abbia modo di scegliere. >> Ha la testa dura, forse potrebbe anche reggere un eventuale scontro diretto con l'Ishiba in quelle condizioni e ad ogni modo, tra le due quella che può curarsi è lei. Non ha ancora ben capito perchè lei dovrebbe mettere fretta a quel rapporto che al momento non sta uccidendo nessuno, forse un poco il Sumi, ma in maniera decisamente meno diretta di quanto lui stesso potesse aspettarsi.

12:03 Sango:
 Il passo stesso andrà a fermarsi, voltandosi verso la giovane col solito sguardo, sottile, fisso , come a volerla perforare per guardarle dentro . Si è molto simile, eppure le manca ancora quella punta di crudeltà che non guasta mai davvero < chiedere scusa cambia qualcosa?> che blanda scelta, solo un mero scusa, sperando che davvero Kan non sia tanto stupido da prendersi solo una parolina detta dalla sua cotta per calmarsi. E adesso invece non andrà a parlare, non la interrompe più lasciando ai fiumi di parole ciò che ella vuole, alla sua rabbia e soprattutto al suo stesso egoismo di nascere e pressare contro di se. Non se ne spaventa di certo, ne prova compassione per quelle lacrime che vede tremare negli occhi altrui < ma come hai detto, ti stai approfittando di lui. Per cosa? Per non stare sola? > osserva lapidaria, per affondare diretta al petto altrui, stronza ed egoista come poche < non hai già il tuo Yasuhiko? Dunque perchè tenerti anche Kan? > rigira il coltello nella piaga, dopotutto non ha ancora compreso come il ragazzo l'abbia davvero lasciata per..il lavoro. Quello l'avrebbe o fatta incazzare di più, o ridere, nessuna scelta a metà insomma. < ti sembra un cane o un animaletto da compagnia?> sentire l'Ishiba infervorarsi per qualcun altro è una cosa più unica che rara, e accadeva spesso tempo addietro quando ancora portava sulle spalle la cappa dell'Akatsuki < dunque perchè non lasciarlo in pace e fargli vivere la sua vita?> non vuole veder l'altro col cuore spezzato, non vuole di certo che sia una ragazzina che non sa cosa scegliere a farlo. Non pare agitata, nervosa, ma il veleno fuoriesce per adornare le parole, la serpe in seno che l'avvelena come ciò che andrà a dire, ogni singola cosa atta a farle più male di quanto potrebbe fare semplicemente attaccandola. Subdola vuole insinuarsi nelle pieghe altrui per trovare il punto esatto per spingervi forte contro, non le interessa più che sia giovane e innocente < sei egoista come lo ero io.. sebbene io almeno non ero in grado d'amare > se non una singola persona. < tu non dimenticherai mai il tuo Yasuhiko, rubi il tempo di qualcun altro per non stare da sola... > la osserva, la giudica dall'alto al basso < patetica > amen.

12:46 Shizuka:
  [Viuzza in centro] Che domanda stupida. Forse l'ha sempre sopravvalutata, data l'età maggiore della propria, ma quella domanda denota quanto non la stia ascoltando e di quanto sia mossa solo da un cieco interesse nel proteggere quello che ritiene un amico. Le lacrime vengono ricacciate indietro, non le va di farle vedere quanto sia fragile, di darle questa soddisfazione mentre lei in quel frangente sta solo cercando di farla allontanare dal Sumi per non ferirlo ulteriormente. << Kan non è un animale. >> Il viso è decisamente imbronciato ora. Non ha mai pensato nemmeno per un istante che lui valesse quanto un animale, nemmeno quando non lo voleva attorno a se per quanto fosse falso e appiccicoso. << Ho idea che tu stia sbagliando persona comunque. >> Fa un bel sospiro cercando di limitare al minimo i danni di quel nervosismo che lei volutamente gli ha procurato. << Io non sto prendendo in giro Kan. Sa che lo ritengo un amico, sa che il mio amore è rivolto a qualcun altro al momento. Sa che Yasuhiko mi ha lasciata e che il mio momento di fragilità è l'unico che può utilizzare per ottenere quello che vuole. >> La fissa in maniera diretta, perchè se vuole giocare al gioco 'difendiamo Kan' qui fra le due potrebbero tranquillamente battersi alla pari. << Lui per me è importante. E' un amico prezioso che ho imparato a conoscere con il tempo. Non lo sto tenendo io al guinzaglio è lui che vuole camminare accanto a me. Se ritieni che sia così stupido da fare questa scelta a cuor leggero allora tu non lo conosci affatto. >> Forse ha ragione lei, sono simili, molto simili, una ha vinto grazie alla pace quella sicurezza e quell'amore che all'altra manca, ma sicuramente entrambe sanno ferire, non solo con le mani ma anche con le parole. << Io non lo dimenticherò mai Yasuhiko. Abbiamo passato 16 anni di vita insieme praticamente, il suo nome è inciso sul mio corpo. I miei sentimenti per lui potranno cambiare ma no, non è possibile che io lo dimentichi mai se non con la mia morte. >> Le da ragione, ha ragione. Non si possono cancellare i ricordi, non si può dimenticare una parte tanto importante della propria vita, Kan ne è testimone, nonostante due anni di coma non ha scordato la sua amica d'infanzia, anzi è stata il primo pensiero dopo il risveglio. << Io non rubo il tempo di Kan, lui sceglie di impiegarlo con me e a me piace passare il tempo con lui. Se la cosa ti infastidisce puoi lamentarti con lui. Io non ho intenzione di rinunciare in alcun modo alla sua compagnia. Lui al momento è mio tanto quanto è tuo. Se vorrà allontanarsi da me è libero di farlo in qualsiasi momento, ma farò di tutto per dimostrargli che è meglio stare insieme. >> E' testarda, ma anche furba, se lei è tanto contraria al fatto che si frequentino allora deve lamentarsi con quello che ha scelto di portare avanti questa cosa nonostante tutto. Lei non lo sta illudendo, non gli da false speranze, tutto quello che fa e dice in sua presenza è solo verità, non hanno segreti, non più dopo quella notte a bere insieme.

13:16 Sango:
 Non pare importarle di nulla adesso, se non capire e ferire, ovviamente attende il momento esatto in cui l'altra confessa < ti ha lasciata > sospira semplicemente, scostando lo sguardo da lei alla stessa strada < e ancora provi qualcosa per qualcuno che ti ha abbandonato?> per lei inconcepibile, avrebbe sostituito quell'amore con l'odio più viscerale che ci possa essere, impetuosa nelle proprie emozioni, tenerle relegate nell'oscurità del proprio piccolo pozzo non è che una benedizione per gli altri, e per se stessa. < come fate ad amare ancora quelli che vi voltano le spalle devo ancora comprenderlo > per lei inimmaginabile < quando Yukio Kokketsu mi tradì non potei che odiarlo dopo l'amore che gli avevo donato > un amore legato al rispetto, al suo sentirsi vicina a quel kage anche come un amico, qualcuno di cui fidarsi , qualcuno con cui confidarsi. Ed egli prese quella fiducia voltandole le spalle per il proprio egoismo e il desiderio di potere < adesso voglio solo la sua testa appesa in pubblica piazza > crudele forse anche in quel momento nel parlarle di colui che ha dato vita al suo stesso clan, potere, e che torna a vedere. < tutti possono essere dimenticati. A quanto pare non eri abbastanza per il tuo Yasuhiko se c'ha messo così poco ad andarsene > non v'è cattiveria insita volontariamente, ma semplicemente la cruda verità che sbatte in faccia con mala grazia < continuare ad amare qualcuno che ti ha messo da parte si chiama masochismo > non avrebbe mai fatto quell'errore, non quando può sempre voltare le spalle e andare avanti per il proprio cammino. Quante volte ha voltato le spalle, ha spezzato anime, cuori, perchè non in grado di dare qualcosa. < se Kan ti vuole, e resta con te nonostante la tua evidente indecisione .. masochisti > perchè farsi del male in quel modo? L'aveva spinto si a provare amore, qualcosa, ma non quel dolore inutile che mai avrà senso reale, non quando è nata dalla guerra e dal sangue, e il dolore son parte di coloro che hanno vissuto per molto tempo, per chi rimembra, e quello non è che un semplice dispetto ai propri occhi < sono una kunoichi, questo genere di dolore non m'appartiene, ne questi vostri sentimenti. Ricordo dolori che mi hanno tolto il fiato, ma dolore per amore? No, mai. > spiega semplicemente, come fosse normale , ma ai propri occhi lo è davvero < se siete felici nel causarvi dolore a vicenda fate pure> che si punzecchino a vicenda finchè uno dei due cederà, lei sarebbe stata a guardare semplicemente la loro scaramuccia d'amore.

13:30 Shizuka:
  [Viuzza in centro] E' proprio li la differenza, lei proprio non riesce a comprendere come si faccia ad amare qualcuno in maniera completa e senza pretendere qualcosa in cambio. Forse Kan ha ragione riguardo a quel matrimonio, improvvisamente dopo quelle parole la persona più ferita potrebbe essere Shiroyuki. << Non ho mai pensato di essere abbastanza per Yasuhiko. Sono rimasta stupita che lui volesse accettare e ricambiare i miei sentimenti. Non sono abbastanza nemmeno per Kan sicuramente, lui si merita di meglio di una ragazzina egoista. >> Non ha un'altissima opinione di se, non ha mai capito nemmeno perchè l'amico d'infanzia le fosse rimasto appresso, l'avesse fatta felice e poi si sia tirato indietro. Una fitta al cuore torna a farsi sentire, quella scusa del lavoro ancora la infastidisce e giustamente si chiede perchè soffrire tanto per qualcuno che non riesce a metterla in cima alle proprie priorità. L'amore è così stupido a volte, sarebbe molto più semplice abbandonarsi fra le braccia del Sumi, farsi coccolare da quell'affetto e ricambiarlo, così da poter essere felici. Ma il cuore non è pronto a lasciare andare quel desiderio durato circa due anni, non vuole ancora staccarsi dall'Uchiha che si è tatuata sul corpo. Quando la rossa Ishiba da dei masochisti ad entrambi un sorriso quasi divertito spunta sul viso della Kokketsu: << Beh allora ho appena scoperto una cosa che abbiamo in comune io e lui! >> Già entrambi innamorati ed entrambi pronti a soffrire per questo. Ma grandi abbastanza da concedersi il dubbio di poter costruire su delle macerie qualcosa di nuovo. Lei si professa una Kunoichi, il dolore fisico, psicologico la accompagna da sempre, ma non quello per un amore così intenso e bruciante. << Kan e io siamo e saremo una squadra. Io sono il suo muro, lui il mio medico. Io sacrifico la vita per combattere, lui può donarla a oggetti inanimati. Siamo complementari. >> Perchè le rivela quei pensieri fatti? Perchè vuole che sappia certe cose? Per rassicurarla? << I libri che ho comprato sono per noi, per creare qualcosa insieme, per darci modo di capire se può funzionare, se io posso amare lui tanto quanto lui ama me. >> Sono informazioni che forse l'altra riterrà superflue. << Se riuscirò a lasciarmi indietro Yasuhiko, tutto l'amore che ho da dare sarà riversato su Kan. Perchè lui al momento è tutto ciò che ho. E ciò che sta facendo per me non sarei in grado di ripagarlo in una vita intera. >> Il corpicino va a inchinarsi in maniera fin troppo profonda rivoglendosi a lei. << Sono veramente contenta che lui abbia qualcuno che vuole proteggerlo tanto quanto fai tu Sango. Credo che le rosse in qualche modo siano collegate al suo filo del destino. Spero tu voglia restargli accanto sempre anche se sceglierà di avere me al suo fianco. >> Perchè questa frase? Lei non era ben voluta dalla rossa Ishiba una volta? Evidentemente ora ritiene che non sia più così, che Kan abbia la priorità su qualsiasi vaga simpatia.

13:58 Sango:
 Sospira prendendo solo il cellulare per controllare l'orario con la coda dell'occhio prima di riporlo nell'apposita tasca, solitamente son le tette, non c'è un posto migliore per reggere tutto . Ascolta ciò che ha da dire, informazioni nuove alla propria mente < non credo che nella mia vita > abbastanza lunga invero e incredibilmente non c'è morta prima < ci sia stato qualcuno a parlare così dell'amore > per lei ha connotati differenti, che non si rifanno alla felicità stessa, quanto più al dolore, all'appigliarsi a qualcun altro solo per non annegare ne soffocare - ricorda così quel primo sentimento nato dalla violenza e dal sangue, dall'amore per un kami sceso in terra, per il suo essere terribile alle volte ma splendido ai propri occhi. La visione del mondo è completamente differente, come se un filtro fosse messo davanti agli occhi e ne distorce la realtà . < Guerre e sangue, tradimenti e politica, questo mi viene bene > in effetti si, è stata abbastanza abile contro l'alleanza l'ultima volta, nel muoversi verso Oto stessa, nell'uccidere, nel volere il potere, cercarlo e averlo ottenuto. < chissà un giorno > potrebbe anche lei comprenderlo meglio quel sentimento? No, magari sarebbe ritornato colui che vorrebbe più di tutti tornasse. Quel legame le sembra così strano, costruito, non v'è nulla di naturale nello sforzarsi di amare qualcuno che non si ama. Stringe le labbra per un attimo come a voler parlare eppure non lo farà, non ancora almeno, lasciando che sia lei stessa a terminare il suo discorso < le persone non si scelgono, almeno questo l'ho compreso anche io > non che sia un pezzo di ghiaccio, lei stessa che si professa senza sentimenti per evitare che essi fuoriescano con la furia di un ciclone, ma sa che non si sceglie, semplicemente avviene. Ad un primo incontro dentro una bettola o nelle terme disperse tra le terre del suono, entrambe le volte è arrivato senza volerlo, senza pensare ne capire. Molto più istintiva e relegata alla natura di quanto non si possa credere, come se quella stessa tigre che ha cercato e preso per se adesso la abiti dentro < Non vieterei nulla a Kan. E' libero > non avrebbe posto le catene intorno al suo essere, semplicemente perchè non ne sente il desiderio di farlo, di averlo per se in quel modo lo ha già avuto ma è stato un mero richiamo della carne. < non mi importa cosa scelga , ma che non soffra > è li la differenza, non vuole che egli possa provare nulla di ciò che ha provato lei stessa. Ne gli errori ne il dolore. < e sono più egoista di te a volerlo > si, molto , sebbene apprezzi anche quell'inchino, un tempo invece di vivere nelle foreste e nei laghi, viveva tra il lusso e la ricchezza, tra i bei modi e una bellezza effimera senza alcun senso. Apprezza apprezza. < bene, direi che dovremmo rientrare, è già tardi. Ti accompagno > il corpo duole ma non eccessivamente, nulla di troppo scomodo se non il fatto di sentirsi tanto debole. Che umiliazione!

14:12 Shizuka:
  [Viuzza in centro - > Casa (?)] << Spero vivamente che l'amore di Shiroyuki possa aiutarti a capire questo nuovo aspetto. Lui non pretende nulla da te, vuole solo poterti amare in maniera incondizionata. Spero che il tuo cuore sia in grado di accettare quell'affetto e con il tempo ricambiarlo. >> Sta parlando di loro due o sta parlando di se stessa e il Sumi? Quelle parole possono essere applicate ad entrambi i contesti, unica differenza fra le due rosse è quindi la data di nascita, che le sta conducendo su percorsi differenti, meno sanguinosi per una. << E' per questo che non posso dire a Kan che posso ricambiare i suoi sentimenti. Non posso sceglierlo come se fosse un giocattolo. Devo affezionarmi a lui tanto da considerarlo l'Unico degno di starmi accanto. >> Usa quella parola, che per l'Ishiba non avrà un significato specifico ma per la Kokketsu si. Lei per lui è 'L'unica', è giusto che in qualche modo la Genin dia la stessa importanza al Sumi, altrimenti il loro rapporto sarebbe sempre sbilanciato. A conti fatti tutte quelle parole sono state spese per un ragazzino assente, che a suo modo è riuscito a infilarsi nella vita delle due in maniera diversa ma notevole. L'ora ormai avanzata propende quindi per il rientro, si incammina insieme all'altra, presumibilmente sulla via del rientro non molte parole verrebbero spese, o forse giusto qualche frase di circostanza. << Comunque Kan è e sarà sempre libero. Le catene che avrà attorno saranno sempre e solo quelle che ha deciso di imporsi da solo. >> Questa è una certezza, tutto quello specchietto per le allodole, il suo essere stravagante, infischiarsi delle regole del senso comune, essere un 'cattivo ragazzo', quelle sono le catene che ha deciso di indossare, celando la sua vera essenza ai più ma non a lei. << Cercherò di capire il prima possibile se posso dimenticarmi di chi non mi vuole più. Poi forse potrò lasciare che qualcun altro si faccia largo nel vuoto rimasto. >> Non direbbe null'altro, mentre si incamminano entrambe in direzione del distretto di Kusa dove l'aspettano i genitori e il letto della propria cameretta. Oltre al tempo libero di scrivere all'albino che adesso le affolla la mente molto più che l'Uchiha. [//END]

Sango e Shizuka si incontrano per case tra le viuzze del centro, la prima dopo un allenamento alquanto distruttivo - per l'ego - con la Shinsengumi, la seconda per comprar materiale da disegno.
Le due ovviamente finiscono per parlare di Kan, Sango sembra una pazza ossessiva nei confronti del Sumi, Shizuka ancora indecisa a metà tra un vecchio amore e un ipotetico nuovo amore

Sango impara forse qualcosa sui sentimenti, staremo a vedere (?)
Shizuka forse un pò più di tenacia nello scegliere (?)