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Tre Moschettieri all'Oasi

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con Nejo, Sango, Kan

14:52 Nejo:
  [Oasi(nascosto)] Il sole splende in alto nel cielo limpido,come se fosse disegnato da un bambino,perfetto nella sua piu naturale e banale forma.I raggi irradiano il terreno,l'aria è molto afosa e la pelle di chiunque inizia a sudare senza il minimo sforzo sotto i suoi potenti e silenziosi raggi solari.Giornata particolare oggi,giornata che probabilmente verrà ricordata negli anni a venire,anche se non si sa ancora per quale motivo.Nessun arma,nessun coprifronte,nessuna tensione che taglia l'aria quest'ogggi,l'unica cosa che ha Nejo è un costume giallo a pantaloncino lungo fino a sopra le ginocchia,tutto giallo con un Kanji di colore rosso impresso sulla coscia sinistra che riporta la parola "Relax".La sua figura non è presente nell'oasi centrale,ma bensì sembrerebbe quasi nascosto dietro una palma dalla quale cercherebbe di sbirciare i presenti,come se stesse aspettando qualcuno che faccia il suo ingresso nell'acqua dell'oasi dove svariati ragazzi sono a mollo nella ricerca di rinfrescarsi da questa giornata calda.Di tanto in tanto si guarda anche dietro di se,come se anche li aspettasse un persona,insomma la sua attenzione è al massimo,e correggendo la ciò che è stato detto prima,l'adrenalina almeno è presente nell'aria.Ambo le mani sono chiuse a pugno e stringono qualcosa che per ora è celato,qualcosa di utile che servirà tra poco.Lo Yakushi oggi ha dato appuntamento sia a Kan,nel luogo esatto dove si trova Nejo ora,che a Sango,direttamente in acqua per una giornata di relax,cosa avrà in mente il genin? Lo scopriremo tra pochissimo,nel frattempo attende ansioso l'arrivo di entrambi sia dinnanzi a lui che dal retro.

15:00 Kan:
 Importante è definito quell'incontro da parte dello Yakushi, un luogo del tutto inaspettato per poter discutere, totalmente adatto al periodo estivo e Kan cosa fa? Non può esimersi dall'andare seppur in modo estremamente diverso dal solito. La missione risulta l'ultimo momento in cui le dorate si son avvedute della figura dello Yakushi dopo aver portato in salvo un uomo con una morte certa nel futuro; incredibile il salvataggio, tempestivo, immediato, evento degno di fierezza. Ignota la natura della chiamata eppure la vera domanda è un'altra: chi è il figlio di buona donna il cui coraggio lo ha portato nel compiere l'azione di fornire il contatto del Sumi al genin? Un quesito difficile a cui poter fornire una risposta adeguata, non molti hanno la fortuna di possedere un contatto privato, pochi posseggono una fiducia necessaria. Nel tempo tale informazione sarebbe pervenuta. Il vestiario rasenta l'essenziale, perfetto per l'estate; nero il paio di bermuda lasciando scoperti gli inferiori arti dal ginocchio in giù, possedendo una tasca per lato; bianca camicia di lino a lunghe maniche coprendo gli arti superiori con le suddette arrotolate a metà dell'avambraccio impedendo una copertura totale, bottoni inseriti nell'apertura lasciando il petto in evidenza. Scarpe di pregiata fattura dal basso collo, bianche in egual modo alla camicia e un portaoggetti legato ai calzari al cui interno riporta fuda e inchiostri speciali donati direttamente dal clan il cui sfruttamento porta l'abilità innata alla realtà. Bianca chioma lasciata sciolta e occhiali da soli neri, sul viso, concludono l'outfit la cui eleganza è indubbia a tutti coloro il cui sguardo è posato sull'albino nonostante la comodità da esso mostrata. Il loco adibito all'appuntamento è raggiunto, dietro una palma, insolito ma li la figura di Nejo spicca tra tutti, per la bellezza? No, per il costume da lui indossato, perfettamente visibile da sotto gli occhiali, impossibile evitare di notarlo ma ancor prima di avvicinare se stesso lo sguardo inquadra gli intenti del genin, un'azione di osservazione dell'acqua. Passi mossi, la vicinanza aumentata ponendo un freno a un singolo metro dall'altro <In pratica hai la passione del guardone> mani inserite all'interno delle tasche, nella destra è situato il cellulare, sempre dietro per ogni singola evenienza <Perchè volevi vedermi? E perchè proprio qui?> diretto, evita commenti sul costume, sorvola sull'aspetto favorendo un argomentazione maggiormente pregna di interesse. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

15:03 Sango:
 Caldo. Non v'è altra parola per narrare cosa accada in quei giorni di pura e intima sofferenza, ove la pelle sembra bruciare più del dovuto arrossandosi anche solo dopo qualche minuto quando incontra il sole, e l'aria calda che brucia i polmoni stessi. Dov'è la frescura e l'umidità della pioggia quando la desidera? La questione di avere tutti quanti la stessa temperatura la distrugge, mentalmente e fisicamente, ed ecco perchè ha deciso nella propria attuale solitudine - si, Shiro era impegnato in altri affari da svolgere - di recarsi in quella magica Oasi di cui ha sentito tanto parlare per potersi rilassare sotto l'ombra, sia mai che la luce riesca a penetrare nella propria pelle pallida. Tuttavia ha ricevuto anche uno strano invito da parte del suo ex compagno di missione, e di vomitello , Nejo. Un messaggio molto breve per trovarsi li, chissà perchè, eppur non rifiuta una giornata dove può sguazzare nell'acqua e possa rilassarsi lontana dal lavoro costante di membro della shinsengumi e di quello agli archivi - un lavoro rivelatosi momentaneamente noioso dato che deve esser accompagnata più e più volte da un ventenne che non sa nemmeno cosa significhino le parole scritte chissà quanti anni prima in quegli antichi rotoli. Occhi al cielo e piedi in marcia che la portano verso il punto esatto descritto dal ragazzo. Ma oggi niente kimono, indossa solo degli shorts al limite della decenza umana possibile prima di iniziare a girare in intimo attraverso i vari distretti di Kagegakure, che nascondo un semplice costume che va dal verde al dorato. Semplicissimo slip che ricopre le parti intime della donna e che si innalza sottile fino ai fianchi in una V. Il petto solo adesso che si ritrova nelle vicinanze della pozza di acqua è stato liberato della maglia per trattenersi con la restante parte del bikini che copre i seni, dello stesso identico colore della parte inferiore esso si lega prima dietro il collo, e poi dietro la schiena. I capelli son stati raccolti in un'alta coda di cavallo selvaggia che scivola sfiorando la schiena. Sotto il braccio sinistro porta una borsa abbastanza grande con tutte quante le proprie cose, insomma, protezione solare, cellulare, la maglia che indossava fino a qualche minuto prima e così via. Ma lo sguardo azzurro adesso è alla ricerca del ragazzo dai capelli bianchi e corti. Un pensiero sfugge alla propria presa, sembra davvero esser circondata da uomini con solo quel colore di capelli, come se sapessero in qualche modo che possa esser il proprio punto debole. Lui, Shiro, perfino Kan , eppure tutti e tre completamente differenti l'uno dall'altro, e menomale, sarebbe stato un vero casino . L'appuntamento sarebbe direttamente in acqua, eppure ancora passeggiando nelle vicinanze della stessa, non riesce a trovare alcuno di sua conoscenza. Che si sia spostato? I sandali che affondano poco nell'erbetta che circonda quella piccola oasi, mentre si ferma nel punto esatto ove dovrebbe ritrovarsi con il bianco, ma di lui ancora nessuna traccia.

15:23 Nejo:
  [Oasi] Ancora li dietro a sbirciare mentre il rumore dell'acqua non può far altro che invogliarlo sempre piu ad un tuffo,un bellissimo tuffo rigenerativo di quelli che una volta in acqua non puoi far altro rimanere sott'acqua per almeno un minuto a rimurginare su quanto possa essere rinfrescante essere immersi in acqua.Ma ecco che in un battibaleno,in men che non si dica,puntualissimo,la figura di Kan si presenta alle spalle dello Yakushi,presenza che non viene avvistata,ma bensì viene avvertita dalla sua voce improvvisa che lo fa sobbalzare un attimo dallo spavento < Ah we Kan> saluta istintivamente mentre volge lo sguardo verso l'altro <Ma quale guardone...aspetto una persona..> afferma convinto di ciò che dice con tono basso <..vieni qui non farti vedere che ti spiego..> lo invita con un gesto di capo ad avvicinarsi per poi voltarsi nuovamente verso l'oasi per dar occhio nel caso Sango fosse arrivata,ma nulla.Nuovamente verso il Sumi <Ho bisogno del tuo aiuto amico..tu mi hai detto che mi avresti aiutato,che sai come si fa> afferma convinto mentre un piccolo sorriso si stampa sul volto.Ambo le mani vanno ad aprirsi all'altezza del bacino mostrando un auricolare per mano <Ecco qua..prendi questo ed aiutami con le parole giuste,devo conquistarla..e tu mi aiuterai> con un gesto della mano porge l'auricolare nella mano dell'altro genin per portare l'altro al suo orecchio destro per posizionarlo in modo da rimanere a contatto con l'altro.Lo sguardo va nuovamente in quell'oasi ed i suoi occhi non possono far altro che notare la sua immensa presenza di bellezza.Ad ogni passo il cuore,e non solo,di Nejo pulsa con un battito indurendo i nervi e sciogliendo i sentimenti,ancor piu quando l'altra inizia a spogliarsi mostrando il bikini e le sue curve che chiunque percorrerebbe con la lingua per terra. <Ci sosninf> si impappina ma si riprende subito <Ci siamo Kan> e detto ciò allunga la mano al terreno per prendere una stoffa gialla con una scritta rossa <Confido in te Kan> e detto ciò,s'infilerebbe la stoffa in testa mostrando una fascia che cospre la fronta e le orecchie ,che serve a nascondere l'auricolare .Rapido si sistema i capelli e fuoriesce dal nascondiglio iniziando la sua avanzata lenta e sicura verso Sango.La donna Potrà vedere benissimo l'esile figura dello Yakushi con un fisico definito ma con pochissimi muscoli,quasi magro,a vestirlo solamente il costume e la fascia gialla,entrambi con qualcosa di rosso sopra,per il pantaloncino il Kaji "Relax" mentre per la fascia vi è una scritta "Muscoli" ben chiara e visibile.Ogni passo lento ed inevitabile del genin sembrerebbe,con un pò di immaginazione accompagnato da una sigla di baywacth.[Auricolare]

15:47 Kan:
 La vicinanza permette allo Yakushi la percezione del verbo dell'albino ricevendo in risposta, inizialmente, un saluto di semplice fattura, becero, alla mano, almeno fino al momento in cui le delucidazioni vengono alla luce in tutta loro stranezza <E di solito aspetti le persone dietro alle palme come un arrapato pervertito?> peli sulla lingua inesistenti, diretto come una freccia al bersaglio eppure la situazione riesce nell'impresa di risultare ancor più strana, inconsueta e inimmaginabile in ogni sua parte. Lenti i passi per ridurre ulteriormente la distanza assecondandola, cercando di comprendere il fine ultimo di quell'incontro ma la spiegazione presenta una falla, un grosso buco di cui neanche l'albino è a conoscenza <Non ho mai pronunciato simili parole in vita mia e quando lo faccio chiedo sempre qualcosa in cambio> dorate continuamente in movimento, scostano la posizione per imprimere nella mente varia figure li presenti, donne avvenenti, ragazze di spessore a cui fare il filo. Neanche il tempo di obiettare, l'auricolare si ritrova nel palmo della destra scatenando stupore sul volto del Sumi il cui sguardo ricade sull'oggetto dedito alle missioni; labbra schiuse, pregne di incredulità, mai in vita qualcuno ha osato chiedergli tanto <Esattamente, quando è stato il momento in cui mi sono ficcato in questa storia?> domanda retorica, posta a se stesso, all'anima, alla testa ma la risposta non perviene, svanisce nel dimenticatoio portando l'attenzione a riemergere all'arrivo di Sango, fulcro dell'obiettivo di Nejo. In tal momento, i discorsi sconnessi acquisiscono un senso logico, il giorno della missione riaffiora, il biricchina ancor capace di terrorizzare il suo sonno assume importanza. Nel marasma di pensieri le dorate osservano il movimento della rossa, ammirano la bellezza, leggero il sorriso mostrato, consapevole di un legame tra loro presente <Vorresti il mio aiuto per conquistare lei? E lo vuoi fare con quel costume? D'accordo> accetta, non può rifiutare la libertà offertagli. Il divertimento è alle porte, la giornata assume tutt'altro significato mentre all'orecchio sinistro è posizionato l'auricolare. Confida in lui, confida Nejo. Mancina preme sull'oggetto dando il via alla conversazione privata, udibile esclusivamente dal genin <Con Sango devi dimostrarti sicuro di te, non importa cosa le dici, perciò esordisci esattamente con queste parole, senza modificarle di una virgola> breve la pausa presa <We bella tettona da battaglia> il tono permane serioso nel verbo pronunciato <Cosa porta te e le tue due sorelle qui?> concludendo la prima manciata di parole, offerte in modo gratuito dall'amichevole Sumi di quartiere <Ehi, non cambiare nulla, mi raccomando, devi essere sicuro e sfacciato e tieni aperto il suono, devo sentire cosa ti dice> portando le dita altrove, mettendo fine al proprio parlato mentre da quella palma pregusta tutta la scena. [Portaoggetti: fuda e inchiostri speciali]

15:51 Sango:
 Se quello è uno scherzo , e ritrovarsi li sarebbe stato solo un fiasco, l'avrebbe fatta pagare al bianco in modi che ancora deve ben definire, ma ci sarà sicuramente tantissimo dolore in attesa per lui. Il piede che inizia a battere nervosamente a terra , all'ombra di una di quelle grandi palme andrò a voltarsi per cercarlo, finchè lo stesso non andrà a spuntare fuori come un fungo giallo da dietro una palma poco lontana. Beh almeno non si trattava davvero di uno scherzo. Attende con tranquillità l'arrivo dell'altro, notando ovviamente la vistosa fascia che pone sulla testa, e il kanji che si porta dietro. Muscoli. Di certo non che l'altro ne abbia nel fisico, che sia un modo per definirsi intelligente? Sebbene non sappia nulla di auricolari vari ed eventuali, di un povero Kan sfruttato per la sua "bravura" con le donne stipato dietro un albero. Povero Kan. < ciao Nejo > calda la voce, non v'è alcun imbarazzo, solo un pizzico di irritazione mescolato alla curiosità di sapere perchè si trova li con lui , perchè è stata invitata li . Non andrà a commentare la scelta opinabile del colore del vestito, ne la fascia che indossa, piuttosto interessata a tutt'altro < come mai mi hai invitata qui ?> dritta al punto come sempre, non c'è alcun motivo per perder ulteriore tempo, sebbene lanci qualche sguardo speranzoso anche all'acqua che pare esser davvero fresca e invitante < un attimo che lascio la mia roba > ovvio, a distanza di sicurezza dal proprio sguardo, sia mai che qualcuno provi anche solo ad avvicinarsi. Si sposta lievemente verso la stessa palma , portando all'ombra la borsa dalla quale farà uscire un telo azzurro abbastanza grande per potercisi coricare < beh, devo dire che il posto non è male > commenta mentre andrà a togliere i sandali uno alla volta per lasciarli ai piedi della stessa stoffa azzurra, adesso ben stesa sotto l'ombra < non c'ero mai stata > si, ovvio che rimanga ancora in attesa del dire altrui, di certo non aspettandosi chissà cosa, magari qualcosa relativa alla loro ultima missione, li ove la lama ha lasciato solo una bieca cicatrice sul proprio fianco sinistro. Sul corpo ormai quasi completamente nudo e pallido si potranno notare diverse tracce del proprio passato, segni lievi di bruciature, di tagli vari, sebbene siano così leggere da quasi scomparire. Tranne quelle sui piedi, al centro di entrambi, dove delle cicatrici più vistose adesso ne fanno da padrone, in memoria di una vecchia guerra ormai dimenticata..o quasi. < l'acqua sembra davvero invitante > un modo delicato per invogliare anche l'altro a fare un bagno insomma, sebbene per il momento non vada a muoversi altrove, se non per sistemare la roba e sentire infine la verde natura sotto le piante dei piedi . Entrambi inconsapevoli di cosa Kan invece stia cercando di fare, creare la scena perfetta per un delitto. E il povero Nejo si sarebbe trasformato in vittima sacrificale per tutti coloro che provano anche solo a parlarle in quel modo, fuori luogo, e senza alcuna eleganza . Si prospetta una giornata..interessante.

16:17 Nejo:
 Il suo sguardo è fisso sulla figura dell'Ishiba mentre piu si avvicina e piu le sue forme prosperose s'ingrandiscono come de fosse li con una lente d'ingrandimento.Il seno prosperoso della rossa incanta e confonde il pallido che non può far altro che continuare con il suo passo sicuro,proprio come ha detto Kan.Le parole del Sumi sono chiare e sembrano anche parole pensate con fermezza,insomma sembra convinto di ciò che dice anche se per un attimo Nejo ci rimane di sasso.Approcciarsi ad una donna così? ma siamo sicuri di tutto ciò?Ma ecco che il tempo per pensarci è finito,ormai è al cospetto della rossa. <Ciao....> lo sguardo si posa indubbiamente sulle tette dell'altra mentre quella parola che risuona nella mente arriva alla cavità orale <Ciao..bella..> si arresta un attimo per poi pronunciare quasi sotto voce <tettona..> tono basso che subito si alza andando celere a cercare di coprire quella parola che a quanto pare imbarazza Nejo mentre con lo sguardo fisso sulle tette è immobile dinnanzi alla danno <..battaglia> conclude celere il saluto per poi però convincersi di se stesso e prendere coraggio,insomma,non è li per vergognarsi <Ho invitato te e le tue amiche..due belle amiche..> s'impappina per poi nuvamente riprendersi scrollare lo sguardo da li e posarlo sul suo viso,ammiccare un mezzo sorriso e dirigersi verso l'acqua entrando con i piedi fino alle ginocchia <..a fare un bagno su> conclude nuovamente celere.Il contatto con l'acqua fredda per un attimo lo fa riprendere dallo shock anche se qualcosa sembra iniziare a muoversi nelle parti basse.Ambo le mani vanno a coprire il pacco cercando di celare ciò che il corpo umano fa involontariamente < vieni in acqua su> la invita ancora mentre continua il suo ingresso almeno finchè la frescura non raggiunga il punto preciso della zona genitale procurandoli quella sensazione di ghiacchio improvviso

16:37 Kan:
 Ordini precisi, diretti dal Sumi all'orecchio del genin serrando le labbra, reprimendo una risata troppo gloriosa per poter esser esplicata. Trattiene la voce il più possibile mantenendo le dorate sulla figura Yakushi seguendo i movimenti da lui portati avanti. Una scena magnifica si prospetta all'orizzonte e Nejo, da bravo sottoposto, esegue gli ordini ed è solo la parola tettona a sbloccare una mezza risata nell'animo dell'albino, trattenuta ovviamente, ma sputacchiando nei dintorni, distogliendo lo sguardi un singolo secondo, una semplice movenza per riprendere il fiato perso. Destrorsa impressa sulle labbra, schiacciata, corpo tremolante, totalmente in fermento ma qualcosa non quadra ne torna. La voce diviene via via più bassa, comprensibile la vergogna di egli ma tal questione lo spinge nel riportare lo sguardo sulla situazione, osserva nel completo silenzio mentre la sequela di parole emergono <Neanche il cretino riesco a fargli fare che si impappina> parla da solo, isolando Nejo da quel pensiero ad alta voce, impedendogli di sentirlo ed è solo l'ultima mossa colei capace di lasciarlo esterrefatto. Copre l'intimo, mossa inconsueta, strana persino per uno come lei, abbastanza da riportare la mancina sull'auricolare <Nejo, sento cielo, tira fuori le palle ti stai comportando come un...> piccola la lucetta accesa nella testa, pronunciare tale verbo ad alta voce gli consente di giungere ad una verità immenso <Nejo...sei vergine?> sensi di colpa? Per nulla ma se tale supposizione si rivelasse corretta, tutta quella messa in scena è futile, non ha lo spirito adatto per emergerne veramente illeso portando all'annegamento il divertimento. Camicia lentamente sbottonata fino ad esser tolta mostrando spalle larghe, fisico snello ma allenato, muscoli segnati seppur non siano completamente delineati. Scarpe, calza e calzari tolti, al di sotto un costume nero nel coprire l'intimità, parte della coscia, aderente <Non dire nulla> schiacciando ancora l'auricolare <Sto arrivando altrimenti va a finire che quel biscotto non l'intingi neanche fra mille anni e per la cronaca, io non ero qui, quindi non so nulla> detto ciò toglie l'oggetto dall'orecchio lanciandolo alle proprie spalle, lontano, nella sabbia. Occhiali permangono sul viso, passo in movimento accorciando le distanze, tra loro e se stesso, attenzione totalmente su Sango <Ehi bel visetto> richiamandone l'attenzione <Nejo? Anche tu qui?> innalzando un sopracciglio. Il corpo vien portato alla sinistra della rossa <Cosa fate qui? Appuntamento galante in acqua?> iniziando una lenta immersione in acqua, tutto può succedere da ora in poi.

16:42 Sango:
 Non è la prima volta di certo che la fissano nello stesso modo in cui lo stesso Nejo la sta fissando, ma è come se fosse in trance sulle proprie tette. La destra che andrebbe a sollevarsi fino al viso altrui per schioccare le dita in modo repentino < il mio viso è qui > secca la risposta sebbene pare che una nota di divertimento vada a sfumare nella propria voce. Di sicurezza l'altro pare averne poca, come a non sapere bene cosa dirle , e le prime parole che gli usciranno la faranno rimanere di sasso. < bella..tettona..battaglia > ripete allibita lei stessa a quel che l'altro dice. Ci sarà davvero un modo meno squallido di salutarla? Ecco che lo sguardo, sebbene poco prima calmo e morbido, s'affila rovente di qualcosa che le prude nella mano destra che si chiude in un pugno. No, sono in pubblico, non può picchiarlo li davanti a tutti < sei fortunato che ci siano troppi testimoni, o ti volava un pugno dritto ai tuoi gioielli di famiglia > bassa la propria voce, sottile e quasi amichevole, di un falso sorriso che si stampa sul viso ma che sa di psicopatica < non hai ancora imparato come si parla ad una signora?> no, a quanto pare non proprio dato che l'altro continua su quella falsa riga delle due gemelle, quelle che porta al petto senza dubbio, dato che l'altro pare esser sotto shock e incredibilmente rimbambito dalle stesse < vuoi davvero che ti ammazzi dunque > si, lo desidera davvero nel profondo per continuare imperterrito < il mio nome è Sango. Sango Ishiba. Vedi di ricordartelo bene, senza aggiungere bella e tette mentre mi chiami se non vuoi che ti anneghi > potrebbe davvero girare i tacchi e tornarsene ad Ame, di certo avrebbe trovato più eleganza e raffinatezza tra i membri dei clan che la abitano, eppure il richiamo del fresco, dell'aria pulita e dell'acqua si è fatto invitante . Il corpo rimane rigido, schiva nei suoi confronti e decisamente poco incline a quella conversazione che non ha alcun sapore ancora < dunque mi hai invitato a fare il bagno solo per vedermi in costume?> davvero? Ma il passo incalza, molto più sicura dell'altro, e si, noterà anche il rigonfiamento e le mani che si annidano sul pacco altrui < quanti anni hai?> dodici? Se la sola vista di un paio di tette lo mette già in quel modo , decisamente non è un tipo che ci sa fare con le donne. Beh, almeno con lei < ...non vorrei immaginare un invito dentro le terme ..> un basso commento stanco, rivolto ad un ipotetico scenario drammatico. Ma l'acqua adesso lambisce la pelle , ne carezza ogni centimetro donandole un riposo dalla calura e brividi di puro piacere, tanto che al momento in cui riuscirà anche lei ad avere l'acqua al bacino, andrebbe a calarsi per bagnare anche il resto del corpo < dimmi cosa vuoi > diretta, schiva seppur con il viso notevolmente più rilassato adesso che l'acqua la circonda sebbene una voce molto più familiare adesso giunge alle orecchie, per riportarla di nuovo in piedi, con mezzo busto fuori dall'acqua < Kan > quel bel visetto, unito all'amore per le tette dell'altro non la rendono incline decisamente ad alcun commento carino < sto cercando di capirlo anche io > sguardo di nuovo lanciato a ìl povero Nejo li vicino, non dovrebbe distargli che un paio di metri scarsi adesso. < tu invece? sei venuto a vedere le ragazze in bikini?>

16:55 Nejo:
 Un sorriso rimane stampato sul viso dello Yakushi,un espressione visibilmente imbarazzata con quel filo di speranza nei propri occhi che possa condurlo al successo.Naturalmente tutt'altro che successo,la figura dell'Ishiba inizierebbe ad oscurarsi ai suoi occchi e quasi sembra ingrandirsi che come sembrerebbe irritata.Forse l'idea di farsi aiutare dal Sumi non è stata delle migliori,non è durato nemmeno un minuto.Con la delusione che ora pervade il suo corpo,udendo in silenzio come un cane bastonato le parole della donna,anche il suo corpo si affievolisce in tutti i punti,rendendo anche l'acqua fredda e priva di piacevoli sensazioni <Scusa è che...> si scusa cercando di mettere una pezza li dove si è strappato il rapporto,o meglio la conoscenza <..volevo dire mmhh..> cosa Nejo? Esprimiti pure.Si guarda intorno finchè Kan non entra in campocon la sua indifferenza.uno sguardo tagliente mira sul Sumi,quasi a fulminarlo.Ma come uscire da quella situazione?Nejo si sente in trappola,come se non riuscisse a trovare scuse valide che possano placare l'animo di Sango.Continua a guardarsi intorno,per poi chiudere gli occhi e lasciarsi cadere all'indietro nell'acqua a peso morto,lasciando il controllo di ogni muscolo del corpo che in uno splash dovrebbe far sparire la figura del bianco per qualche attimo prima che risalga a galla a fare il "morto" privo di sensi.Insomma fingersi morto può essere una soluzione no?L'auricolare,nel fare ciò,sicuramente sarà andato a farsi benedire,magari Sango opterà per una respirazione bocca a bocca?

17:15 Kan:
 I guai sono fatti, il divertimento? Ancora presente nel Sumi eppure, non udendo alcuna risposta si permette di dare un senso positivo al quesito posto. Rovinare la prima esperienza di un uomo, per quanto divertente, risulta troppo crudele, chiunque deve godersi momenti del genere. Intervenire rappresenta l'unica maniera per evitare di mandare un autostima dallo sfascia carrozze. Giunto in prossimità la scena assume tutt'altro aspetto, trattiene una risata al viso sconfortato dello Yakushi, colpito, affondato dalla Ishiba, impossibilitato nell'apprendere le giuste parole da lei pronunziate, poca l'importanza racchiusa in esse mentre porta se stesso al fianco della donna immergendo lentamente il corpo in quell'oasi. Gode dei raggi solari, arti superiori adagiati sulla riva, rilassa l'intero corpo lasciandola parlare, rispondere <In che senso?> chiede prima di scrutare la figura di Nejo, afflitta, simile ad un morto <Aspetta...> sospirando <Nejo, santo cielo, non dirmi che lo hai rifatto?> esordisce improvvisamente <Ma porca miseria, eppure sono stato chiaro quella volta> scostando le dorate alla ricerca delle azzurre di Sango, incastonate in esse <Devi sapere che poco dopo la missione ho fatto una ramanzina a Nejo, ricordi il mio essermi messo a gridare? Ecco, su quello> piccola la pausa <Dopo mi ha confidato della sua relazione con le donne, dopo essere uscito da una relazione improponibile, quando si infatua con qualcuna le va davanti e prova vari metodi di approccio. Non so cosa ti abbia detto ma l'ultima volta ha puntato sull'ironia paragonandola a un bidone li nei dintorni> una scusa? Si, molto accurata? Abbastanza, ha un piano in mente, molto ben definito <Tirati su, non è mica morto il mondo> rivolgendo il verbo direttamente al piccolo Nejo dopo avergli coperto le spalle. Sospiro ne consegue con alzata di spalle, non ha torto ma l'operazione continua, essa è solo l'inizio e ora deve spiegare il motivo per cui è li. Facile? Si ma può far di meglio ovviamente <No, non mi piace guardare soltanto ma son qui per rilassarmi. In ospedale lavoro molto e ho parecchie grane per la testa nell'ultimo periodo, cerco di staccare quando posso> serioso nell'ammettere determinate difficoltà, non esorbitanti ma presenti, pura verità dopo gli ultimi avvenimenti in compagnia di Shizuka, di Furaya e delle rivelazioni avvenute nel bel mezzo di una conversazione del tutto inaspettata, interessante, appagante sui segreti di Kagegakure e i suoi abitanti <Comunque Nejo, ora cosa intendi fare?> riportando il centro della situazione sullo Yakushi, sulle intenzioni di lui, sulla sua voglia di conquistare Sango.

17:25 Sango:
 Scusa cosa? La rossa ode le sue parole, il suo cambiamento di spirito adesso ancor peggiore rispetto a prima, per poi sparire sotto l'acqua e riaffiorarne come se fosse morto. Meglio così insomma, dato che comunque sia non ha ancora ricevuto alcuna risposta < hai qualche problema?> magari ha qualche problema mentale, si insomma, dopo tanti anni nemmeno lei potrebbe mai davvero definirsi sana di mente, non con quello che ha visto e fatto, ma arrivare a fingersi quasi morta pur di non rispondere ad una domanda non è mai stata una possibilità. Sospira lieve a quel cambiamentom, decisamente confusa nel modus operandi altrui, a cosa voleva puntare davvero rimane ancora un mistero. Le mani che si sollevano ai capelli per liberarli dalla costrizione, prima di gettarsi lei stessa poco più in basso per renderli bagnati, privi di morbidezza per divenire una macchia di sangue ancor più scura e pesante. Il viso permane limpido, bagnato qui e la da qualche goccia , e come al solito non porta alcun tipo di trucco sulla propria pelle. E gli occhi che per il momento andranno a focalizzarsi sul viso del Sumi che s'avvicina con tranquillità esordendo su una storia assurda sullo stesso Nejo. La rossa che permane nel proprio silenzio, ascoltando semplicemente ciò che ha da dire, eppure non se ne trova così distante da quella situazione di cui l'altro parla. Per quanto assurda anche lei a modo suo ha avuto modo nel proprio esistere di avere una sola relazione che l'abbia ..distrutta. < comprendo > poche le parole spese al momento, riflettendo sulle stesse prima di voltarsi al fare di Nejo, mezzo morto e mezzo vivo < un tempo anche io amai un dio > un vero dio sceso in terra < eppure una donna come può amare un dio ?> un lieve sorriso amaro che sfugge alle morbidi labbra, stendendo un ombra su un sole ormai verso la fine < andare avanti è.. impossibile alle volte. > eppur si sofferma anche su qualche parolina svelata dallo stesso sumi, decisamente sorpresa dalla cosa < hai un... un'infatuazione per me?> senza dubbio sorpresa dalla possibilità della stessa cosa. Chi mai si infatua di qualcuno senza nemmeno conoscerla, per di più è lei, sa benissimo cosa si porta dietro, sa benissimo come il proprio orgoglio e l'egoismo che la permeano possano essere solo deleteri < nemmeno sai chi io sia davvero > giudice in quel momento di cotanta semplicità, eppur non è così che va avanti il mondo? Non ai propri occhi miopi, relegati a sangue e morte, d'una vecchia era che ormai è morta ma che rivive ogni giorno attraverso ogni suo minimo respiro. Attimi passati in silenzio a rinvangare il passato, seppur non andrebbe a sollecitare in alcun modo lo Yakushi stesso < odio questo caldo.. mi manca la pioggia > un bufffo brontolio che sfugge mentre si rintana anche lei sotto l'acqua pur di sentire una sensazione piacevole e simile a quella di Ame < cosa dovrebbe fare?> lo sguardo che corre al Sumi, eppur egli dovrebbe sapere che tra non molto si sarebbe ritrovata sposata e tutto ciò che ne consegue.

21:57 Nejo:
  [oasi] Uno splash accompagna la figura galleggiante dello Yakushi sul filo d'acqua.Occhi chiusi ma lasciati un filo aperti per sbirciare la situazione intorno a lui,respiro pacato e mani e braccia aperte che con il resto del corpo rimangono a galla sull'acqua limpida che di tanto in tanto entra nelle orecchie impadendo ed ovattando ad alternanza il dire di entrambi.Dunque quello che Nejo capirà dalle parole dei due,probabilmente sarà solo una parte del reale dire altrui.Problemi mentali?Nah,semplicemente percepisce la realtà in un altra maniera,magari piu leggera e colorata,fatata e libera.Attende il finire del parlare altrui per poi aprire piano le palpebre e,con un movimento goffo e lento,cercherebbe di rimettersi in piedi lasciando che l'acqua raccolta dalla chioma biancastra e dalla fascia ricada sul resto del corpo esile per la forza di gravità.L'auricolare ormai è andato a farsi friggere e,con non curanza,con un gesto naturale della destrosa si sfila la fascia dai capelli e la lancia verso Kan con un movimento semicircolare dell'arto.Lo stesso fa con l'auricolare,non curandosi di ciò che Sango potrebbe pensare,lanciando anche l'evidente oggetto tecnologico nella mani del parigrado <Niente Kan,la tua idea non ha funzionato> ma come la tua idea?Sempre con molta facilità di reazione,come se tutto fosse normale,inizierebbe una corsa,anch'essa buffa,verso la terra ferma,precisamente verso una pianta invasata a qualche metro d loro.Ambo le mani vanno a spezzare il gambo di un fiore viola con venature gialle grande piu o meno quanto una rosa.Armato di fiore ritorna dall'Ishiba per poi inginocchiarsi al al terreno e porgere ambo le mani al cospetto della donna <Ti chiedo scusa,tu mi piaci> improvviso e celere <In passato ho avuto una relazione con un bidone,ma amo te> eh? e detto ciò rimane immobile con il capo chinato manco fosse al cospetto della sua regina.

22:19 Kan:
 Il giorno della propria morte, i Kami devono spiegargli la natura intrinseca di questo incontro strano, di difficile natura persino per lui. Dal far passare lo Yakushi come un babbeo, si ritrova nel dovergli impedire di morire senza aver provato l'ebrezza di stare con una donna. Il triste fato del genin è totalmente nelle mani dell'albino, le quali soggiornano sul praticello alle spalle, l'80% del corpo immerso nella cristallina acqua al fianco dell'Ishiba dopo aver tirato fuori l'altro dai guai con una scusa a dir poco geniale, frutto di quell'intelletto degno di estremo vanto. In quel misero racconto emerge un dettaglio, apparentemente insignificante per i più eppure la parola, un termine così altisonante, estremo da essere impensabile, permette alle rotelle di cominciare il moto, gli ingranaggio muovono la mente alla ricerca di una possibile verità <Cosa intendi per Dio?> difficile pensare, anche solo immaginare la forma terrena di un Kami. No, tale parola è usata a caso per indicare un grande amore, talmente grande da esser definito divino. Dorate incastonate nelle azzurre in attesa di un ragguaglio inerente eppure prima, l'innamorato perso, movimenta la giornata con semplici mosse atte a sminuire lo stesso albino. Movimenti semplici, bandana tolta, auricolare oramai andato, lanciato dando effettivamente la colpa della situazione. Destrorsa smossa dalla posizione afferrando l'oggetto in questione, sospiro effettuato <Avevo pre-registrato delle frasi da fargli dire al momento opportuno ma non sapevo quando l'avrebbe usato ne con chi. Il mondo è piccolo ma, vista la situazione, tutto è andato in malora prima che potesse sentirle> ultimo verbo, superiore arto portato all'indietro gettando via l'oggetto con nonchalance, estrema la tranquillità dimostrato mentre scosta lo sguardo su entrambi. Giusto questi, cosa egli deve fare adesso? Tante le possibilità, il giusto verbo può aprire una porta oppure chiuderla per sempre. Il potere della parola risulta immenso in ogni tipo di situazione, essa non fa eccezioni eppure Nejo non riesce a comprenderlo. Socchiuse le palpebre, destrorsa sollevata, dita intente nel massaggiare la fronte nel turno del bidone innamorato e ora, innamorato della rossa tra svariati sospiri e imprecazioni silenziose <Lo sei decisamente> vergine, totalmente, inesorabilmente vergine sotto ogni aspetto dell'approccio verso l'altro sesso. Evita persino di rispondere al quesito della rossa, la situazione parla da sola, la risposta giunge in automatico dalle labbra dell'altro <Nejo alza quella testa e offrile da bere invece di dire di amarla> rassegnato, impossibilitato a far realmente nulla se non correggere di qualche tiro l'altrui fare non essendo riuscito a comprendere la copertura della storia <Nejo, toglimi una curiosità, quanti anni hai?>.

22:28 Sango:
 Ormai il sole non è più tanto alto, lo stesso che lentamente andrà a calar via verso le montagne poco lontane, li ove quei vulcani paiono esser ancora attivi. Ma la donna al momento è concentrata su ben altro, su quel teatrino della quale, per ovvie ragioni, non avrebbe mai potuto sospettare nulla e se ne trova invischiata inconsapevole. Catturata come una falena d'innanzi una fiamma, la curiosità che l'ha sempre tradita in un certo senso, sebbene in molti altri l'abbia portata a sfiorare gli abissi più profondi. Adesso l'unico che riesce a toccare è il fondo dolce di sabbia sotto i propri piedi, quelli ove affonda le dita distrattamente traendone un lieve senso di piacere. La domanda che le giunge all'orecchio par quasi esser un insulto, lo stesso insulto che brucia le viscere < intendo un Kami > sibilo basso per tagliare presto il discorso, non ha senso riaprire quella ferita, non ha senso pensare a /quello/. E vorrebbe avere una distrazione, cosa che le viene donata immediatamente dallo stesso bianco, che prima morto, adesso si risveglia porta la propria d'attenzione di nuovo sul suo viso, sulla fascia che ormai non è altro che una spugna scura, e su un aggeggio di cui non riesce ad identificare bene la provenienza, ne l'utilizzo. Figurarsi lei che possa davvero conoscere e comprendere la tecnologia . Il sopracciglio che si solleva, silente a quel dire, sebbene uno sguardo interrogativo andrà sul viso di Kan < idea?> beh a questo punto anche lei vuole saperne di più, come l'avevamo chiamata? Ah si, curiosità morbosa. E poi quello scatto, quel fuggire per far qualcosa, prendere qualcosa , e tornare da lei con un fiore violaceo e blu , come fossero le proprie vene , e poi mettersi in ginocchio. Avrebbe potuto far di tutto senza dubbio eppur la sta confondendo non poco , anche quella sua palese dichiarazione < come?> di certo non abituata a quel tipo di comportamento, ne a quel tipo di dichiarazione < mi.. mi > confusa, così confusa da colpirsi da sola < mi stai paragonando ad un bidone?> non v'è rabbia , non v'è quella vena che pulsa sulla tempia, ne lo sguardo di fuoco incendiario . Lo sguardo che corre quasi impanicato dritto al viso del Sumi vicino, un grido di aiuto viene lanciato e anche un occhiata alla "COSA DIAVOLO STA COMBINANDO" < ehm.. > la destra che si solleva dubbiosa sulla gote destra, l'indice che ne carezza il viso umido < non penso che amore sia la parola giusta > si insomma, le ha guardato le tette per la maggior parte dell'incontro, ha finto di morire facendo il morto in acqua, e poi questo. Destabilizzata da quell'incontro lo sguardo si sposta sul Sumi < non glielo hai detto, suppongo > lui meglio di tutti dovrebbe sapere in che situazione si trova, ad un passo dall'altare, letteralmente ad un passo. < è raro che io beva..fuori > le piace avere i suoi posti, quelle sale da thè dove potersi sedere nei tavolini bassi , nel mezzo del profumo di fiori e incenso, di natura selvatica e nel rumore dell'acqua. Ma adesso non farà altro che affondare poco più nell'acqua e avvicinarsi allo stesso Sumi, che la salvi insomma! < ma davvero si usa adesso suggerire cosa dire ad una donna?> si poggerebbe lievemente con le mani sulla sua spalla più vicina, come a voler galleggiare, ma troppo annoiata per nuotare davvero, solo per sentire la debole corrente trascinarla verso il centro della piccola Oasi.

22:50 Nejo:
 Rimane immobile,umile,neanche un filo di orgoglio lo sta trattenendo e questo forse non è proprio un aspetto positivo.Lo sguardo è basso come il capo,quasi a voler dire " fai di me ciò che vuoi" anche se probabilmente l'Ishiba l'unica cosa che vorrebbe fare in questo momento è far sparire Nejo dalla sua vista.Le parole di Kan risuonano nei timpani del bianco,pungendo l'orgoglio che fino a un secondo fa era polverizzato.Una lieve sensazione di ira lo pervade,come se si sentisse tradito <Oh Kan smettila di darmi consigli,non funzionano,ti sei offerto di aiutarmi ma devo seguire il mio..> e di punto in bianco si blocca,alza il capo per guardare stranamente la donna negli occhi.Si Alza facendo leva sui propri arti mentre ritira letteralmente le mani con il fiore a se.Qualcosa è arrivato alle sinapsi del genin,qualcosa che lo ha bloccato,una parola captata in ritardo ha creato un incredula e sorpresa espressione sul viso del genin < Trenda..due..> risponde quasi con disinteresse come se fosse qualcosa di secondario la sua età adesso.Continua a fissare l'ishiba negli Occhi mentre ella s'intrufole nell'acqua e si avvicina a Kan.Quasi a bocca aperta pronuncia una sola parola <Kami..?> letteralmente sbalordito per poi siggillare la bocca ed iniziare a pensare a chissà cosa per qualche secondo prima di riaprire la cavità orale e dar fiato <Tu ed un Kami?> chiosa quasi incredulo per poi però riprendersi leggermente e giustificarsi ma sempre con tono vago <Non un bidone,hai capito male,sei bellissima> afferma quasi disinteressato alla frase appena detta.Lascia cadere il fiore per terra senza alzun movimento per poi notare l'avvicinamento al Sumi e provare a darsi una risposta con la sua perspicace intuizione <Ma..Non è che state insieme voi due e mi prendete in giro?> chiosa per poi continuare < No perchè Kan ha tutte le carte in regola per volersi definire un Dio anche se non lo è minimante> gli ha dato dell'arrigante?Boh.

23:08 Kan:
 Ulteriori quesiti non vengon posti, non ora, non adesso ma la questione del Kami è tutt'ora aperta. Curiosità bramosa, desideroso di conoscere dettagli della vita di una donna la cui esperienza risulta invidiabile eppure affermare un tale status non è da tutti. Il Kami di cui parla è tutt'ora ignoto all'albino, nulla l'idea, troppi i dubbi misti a sospetti nei confronti della rossa. Un giorno, non molto lontano, la verità sarebbe venuta a galla e con essa tutti gli echi di un passato a lungo dimenticato. Gli intenti di Nejo risultano blandi, futili e nonostante ciò, il suo dire nei confronti della povera sventurata non cessa minimamente, prosegue ma il problema, or come ora, dove risiede? Persino la frase dell'Ishiba ha dell'incredibile, impossibile abbia capito davvero di esser paragonata a un bidone. Le dita sfregano maggiormente in profondità, fosse sabbia, quella fronte, adesso, può mostrare due solchi ben distinti <Ora mi affogo> commenta a bassa voce, un sibilo appena incrociando le azzurre della donna, replicare? Aiutarla? Allarga semplicemente i superiori arti smuovendo il capo con diniego, neanche lui sa come risolvere la situazione e i propri consigli? Rifiutati con improvvisa rabbia da uno Yakushi improvvisamente più risoluto. Moto di sorpresa sul volto dell'albino, labbra schiuse, sorriso appena accennato <Allora segui il tuo don giovanni, sorprendimi> maggior sorpresa nell'apprendere l'effettiva età dell'altro. Labbra ora serrate, entusiasmo svanito del tutto, buttato alle ortiche completamente <Ah> dall'aspetto più di venti non può dargliene, a quanto pare il destino risulta crudele con tutti, nessuno escluso. Ennesimo il sospiro effettuato permettendo alla rossa di accorciare le distanza, percependo il leggero contatto fisico impedendole di affondare, sorreggendola, per ora, con la mera forza della spalla <No> serioso per un singolo attimo, alcuna è la menzione sul futuro matrimonio della rossa, non ne trova il senso lasciandola parlare, disquisire per un attimo con le dovute conclusioni <A volte si> cos'altro può mai dire? Una prima volta per tutto, questa è la sua eppure ci pensa Nejo nel toccarla piano, calcando l'argomento sul Kami. Istintivo il gesto dell'arto superiore il quale lentamente avvolge la vita della donna stringendola più a se, un mero gesto di protezione nei confronti di un argomento scottante mentre le dorate permangono sullo Yakushi, persino dopo il complimento alla donna. Successivo il divertimento sull'allusione, stanno insieme e lo prendono in giro? Quale bellissima tentazione, persino dinanzi alla frase pregna di ira da parte dell'altro, un affronto bello e buono <Oh, hai deciso di tirar fuori le palle tutte in una volta? Cavolo Nejo, così mi piaci> mentre l'arto continua quella morsa protettiva ai danni della donna, non forte, di quella fisica ne possiede poca eppure simbolica. Non serve dire molto <A volte posso definirmi una persona crudele, non fino a questo punto ma sai una cosa? Ho capito il tuo problema e non lo risolverai qui, con lei. Ti porterò nel mio regno dei sogni e li, imparerai con una mia cara amica ciò che non hai imparato in trent'anni di vita, d'accordo?> la sorte del povero Nejo dipende tutta da quest'unica risposta.

23:16 Sango:
 Osserva quella piccola diatriba tra i due, eppur guarda come una partita di ping pong da una parte all'altra, in moto continuo lasciando che siano i maschietti a decider chi abbia ragione o torto, a lei poco importa invero di chi abbia organizzato cosa, sebbene non abbia mai partecipato attivamente ad una cosa del genere, nemmeno lontanamente. Non si stupisce nemmeno per l'età altrui senza muover un muscolo ne di sorpresa, ne di nulla, se solo dovessero chiederlo a lei...No, non risponderà alla questione Kami, non è il momento ne il luogo per parlarne < beh..grazie > mormora a bassa voce sebbene non ne sia convinta del tutto, e quell'ultima domanda la pone in una risata naturale < no mio caro > le stesse dita che lascerebbero andare la spalla dell'altro, sottile invero sotto le proprie mani, dovuto probabilmente alla sua giovane età eppur si sentirà solo stringere poco di più , seppur il comportamento avviene in prossimità dell'altro sul parlare dei Kami, ma questi per oggi lasciamoli riposare, si son divertiti abbastanza con gli shinobi. Il corpo che pare esser molto più leggero, portato a contatto con l'altro, e non se ne distacca ancora non provando alcun senso di disagio < sto per sposarmi Nejo > ne ricorda senza dubbio il nome, e distruggendo i suoi probabili sogni ad occhi aperti , ma meglio una dolora verità che una bugia , dopotutto non potrebbe mai donargli ciò che egli vorrebbe < non maltrattare la natura, un fiore è bello finchè è vivo. Non quando viene spezzato > un piccolo consiglio e un piccolo rammarico nel veder quel fiore scivolare verso il basso lentamente, per poi poggiarsi li a terra, ove chissà chi andrà a pestarlo privandolo dell'ultima briciola di bellezza rimastogli . Un sospiro per poggiar indietro il capo per sentirlo ondeggiare tra le lievi onde create, uno sguardo all'arancio cielo in attesa che giunga infine lei < crepuscolo > perchè indugia in quel pensiero ancora e ancora? La fine di tutto, la fine di ogni cosa, e poi il nulla, il buio eterno e il terrore. Forse davvero meritano quello. Ma un cenno di apprensione muta il viso, si risolleva cercando delicatamente di scostarsi dall'altro per riprender un poco del proprio spazio vitale . Di certo non ne ha bisogno di quella protezione, e il pensarlo la mette a disagio, è diventata davvero così debole in quei dieci anni? Un tempo avrebbero avuto paura di lei, o ammirazione, qualsiasi cosa, e adesso invece si pensa a proteggerla. La stessa smorfia che cerca d'annegar subito per comprender a cosa pensi il vicino genin < vuoi portarlo in quel locale?> un sospiro , uno sguardo al cielo < oh, un giorno finirai per innamorarti anche tu Kan, e allora la smetterai con queste cose > lo sta giudicando? No, semplicemente sa bene che quella sua inclinazione troverà la fine per dettagli più importanti, amore e odio, ciò che governa il mondo. La stessa rossa che lentamente andrà a riaffiorare dall'acqua nel momento di massima bellezza di quel sole a cui dona le spalle, non se ne compiace, non osserva, semplicemente pone pochi passi verso la riva più vicina, quella dove si trova Nejo insomma.

23:31 Nejo:
 Tutto può essere bello,la vita è bella,gli amici,stare in un oasi con una bellissima ragazza ed un amico,se si potrebbe definire cosi.Il sole ormai è sparito lasciando il lavoro d'illuminazione a gli artificiali pali muniti di lampade che grazie al flusso di corrente elettrica donano la comoda luce a tutti i cittadini.Tornando alla felicità è una sensazione bellissima che ti smuove dentro,proprio come la rabbia,meno bella ma ti smuove lo stesso le interiora.Emozioni bellissime tutte,tranne la delusione,la stessa delusione che invade il genin dalla punta dei piedi fino all'ultimo capello in testa.Un nuovo blocco,come se il resto del mondo non esistesse piu,come se un macigno gigante sia sceso dall'esofago per posizionarsi sullo stomaco bloccandogli a tratti il respiro ed impedendogli di parlare ancora.Ma si sforza,deve farlo <Ti...sposi?> chiosa a voce bassa nuovamente incredulo.I suoi sogni di un futuro insieme,di tanti piccoli bambini dai capelli rosa dedotti dalla somma delle due colorazioni di chiome,cenare in due a lume di candela,scherzare in cucina mentre Nejo sbaglia a cucinare,anche occupare il bagno in due nello stesso momento mentre il pudore va a farsi benedire,tutto distrutto in un solo momento.Avrebbe ancora una chance, ovvero irrompere durante il matrimonio e fermare la celebrazione,e magari lo farà anche,ma per adesso le speranze sono perse,tutte.Improvvisamente è come se una nube di tristezza e abbandono avvolga la figura dello Yakushi che pronuncia le sue ultime parole <Kan...aiutami,fai di me ciò che vuoi> e detto ciò chinerebbe lo sguardo lasciandosi nelle mani di una sconsigliatissimo Kan.[end]

23:49 Kan:
 Persiste la morsa al fianco della donna, bisognosa o meno di protezione, il gesto è puramente dettato dall'istinto, privo della consapevolezza di star compiendo simile atto, neanche riesce a rendersene conto. Con molta probabilità, essi sono gli effetti ancora persistenti della conversazione avvenuta insieme alla piccola Shizuka la quale riesce a far vacillare l'animo del Sumi senza permettergli di notarlo, di comprendere l'accaduto dimenandosi. La presa sulla spalla vien meno lasciando solo a braccio e fianco il contatto eppure non dura per molto esso mentre l'Ishiba disquisisce con l'altro ammettendo il matrimonio imminente, qualcosa di assolutamente sbagliato, da fermare sul nascere; non il luogo adatto in cui fare simili riflessioni, troppo concentrato sul Nejo, sull'espressione di pura sofferenza, pregna di tristezza alla notizia, sconsolato nel non poter ottenere la donna dei suoi sogni. Veloce lo sguardo posato su Sango, il distacco totale avvenuto, distanza messa con quesiti posti <E dove altrimenti? Dev'essere svezzato e da solo ha dimostrato di non poter fare nulla> purtroppo o per fortuna, le cose stanno così, suo il compito di portarlo sulla retta via facendogli comprendere il modo adatto con cui comportarsi <Amo già qualcuno, è qui, ha i capelli bianchi, occhi dorati e disegna molto bene> ovvio e palese il mero riferimento a se stesso, nessuno merito l'amore più di lui, innamorato della propria persona fino alla punta dei capelli attraversando ogni singola parte del corpo. Segue il moto altrui, l'uscita dall'acqua, la bellezza messa in mostra, letteralmente impossibilitato nel non guardarla, forse affascinato, forse memore di quella notte passata insieme la quale torna di tanto in tanto a fargli visita <Sango, però è vero, sei davvero bellissima> occhiolino destro portato avanti, non può far a meno di ammetterlo dinanzi al viso della donna eppure l'attenzione vien cattura da una singola frase di sottomissione. Nejo, sottomesso, disposto a far tutto il necessario, essere il suo amato discepolo. Occhi sbarrati, arcata dentale in mostra, labbra allargate il più possibile <OOOOOOOOOH SI!> avvicinando se stesso al genin, destrorso alzato, adagiato sulle altrui spalle stringendolo a se <Andiamo Nejo, ti trasformerò in un puttaniere degno di questo nome> trascinandolo con se verso il centro dell'acqua, oltre esso, dall'altra parte della spiaggia, in direzione di alcune ragazze li presenti per cominciare il tirocinio. [END]

23:58 Sango:
 < oh beh, è molto più semplice li dentro che con me > senza alcun dubbio , consapevole di non esser per nulla facile, eppure incline alle tentazioni che le si pongono davanti, solo per il piacere di prenderle e farle sue, senza alcun sentimento che si intrometta nel mezzo. Inconsapevole del pensiero del duo riguardo a ciò che sta per compiere avanza senza sosta, le iridi che si fissano sul viso dello Yakushi e ne legge la delusione su quel viso, e il sorriso s'addolcisce sul proprio < sei fortunato > parole che nascondono una lieve minaccia , sibilate alla luce sempre più chiara delle stelle e meno del sole morente. Ode anche il dire del Sumi, quell'amore per se stessi, ego che si gonfia nel suo petto senza dubbio così come la sua stessa sicurezza che pare non voglia vacillare. Il corpo che viene investito dal vento della sera, i brividi che scendono lungo la schiena ma non emette un lamento, solo il passo lento che le permetterà di andare a prender quella tovaglia per darsi una lieve asciugata sul corpo mentre l'altro andrà ad abbandonarsi tra le braccia dell'amico. Un singolo sguardo prima di riporre il tutto nella borsa, di potersi metter i pantaloncini e la maglia nera e così esser pronta al ritorno. Piedi che si infilano docili nei sandali e la pelle che diviene ancor più fredda mentre i capelli continuano a gocciolare senza fermarsi. Inutile asciugarli adesso, non quando v'è stata abituata per anni a quella sensazione . < buona serata dunque > un semplice saluto silente il proprio mentre prenderà a camminar in direzione della propria casa, li ove sa che due anime la stanno attendendo ancora, con del tè caldo appena versato e una serata rilassante in procinto alla quale far fronte. Ode l'urlo di vittoria da poco lontano, un mero sorriso prima di richiamar a se il proprio chakra per correre quanto più velocemente verso il proprio di obiettivo, decisamente differente da quello del duo, ma con la stessa fine, in mezzo a lenzuola pulite. [end]

Nejo vuole fare colpo su Sango, per farlo si affida Kan. Kan non se lo fa ripetere due volte mettendolo in imbarazzo prima di intervenire ritrovandosi in imbarazzo egli stesso per il modo di comportarsi di Nejo. Sango è la vittima, Nejo il maggiordomo, Kan l'imbucato alla festa.