Primo incontro di Spade
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Giocata dal 23/06/2021 21:20 al 24/06/2021 00:03 nella chat "Campo d'addestramento [Ame]"
Nuovo giorno, nuova luna, eccola splendere in cielo su quella terra in mezzo al mare. Un singolo sprazzo di terreno creato appositamente per punire coloro che non servono con l'annegamento.. o forse si scherza e basta e quelle son mere voci sparse in giro per incutere timore a chissà chi. Di certo non a lei, che nonostante la tarda ora si ritrova li ad allenarsi presso quei manichini lontani ma pare esser appena arrivata dato che si ritrova ancora ad avere la WShirasaya chiusa nel fodero e tenuta nella mano, un mero bastone da passeggio, o almeno pare esser questo. Indossa una semplice fasciatura bianca al petto, quel che serve per coprire le grazie, o meglio, tenerle strette senza farsi male, non potete capire cosa si prova (?), e un pantalone a vita bassa larga che mette a nudo la pelle della maggiorparte del busto stesso, gambe, addome, schiena , li ove tanti, migliaia di segni, bruciature piccole, tagli antichi si posson notare sotto la luce dei lampioni bianchi che andranno ad accendersi ai lati del campo. Sulla gamba destra porta un porta kunai, al cui interno sono stati inseriti tre kunai a tre punte. Niente tonici vari o altre armi, tutte lasciate all'interno insieme alle proprie vere vestigia, e la destra andrebbe a formare il sigillo della capra per metà - Li andrebbe a concentrarsi sul proprio essere, ad immaginarsi le due sfere che la abitano in due punti diversi del proprio corpo. Quella della mente rapportate al proprio intelletto e alla propria arrabbiatura, quella fisica di un corpo che non ne vuol sapere di farsi ri-colpire, due sfere opposte che andrebbe a stimolare se trovate, cercando di trascinarle verso un unico punto, il plesso solare. Una scende, l'altra sale, un movimento simile che convergerebbe li adesso, in un ultimo atto nella quale ruotandole tra loro con impeto riuscirebbero ad unirsi per impastar infine la propria forza e le proprie abilità . Vuole sentire quel proprio chakra, scorrere, linfa vitale e rabbiosa che ne accende ogni singolo nervo e ogni singolo pensiero, quella che andrebbe a donarle abilità superiori . La Wakisashi è ancora in mano eppure celata nel suo fodero in legno intagliato, li nascosto fiori geometricamente perfetti, conditi da diversi disegni e intagli di piccoli origami sparsi, una su tutte spicca, non una farfalla, più simile ad un essere appuntito e oscuro che oscilla nella mano insieme al proprio di movimento. In attesa, ma di cosa? [3/4 tentativo impasto del chakra ][se chakra on][Equip : Porta Kunai : 3 kunai a 3 punte , Shirasaya ] Guidato presso questo campo d'addestramento ad un'ora in cui era solito allenarsi per conto proprio in preparazione degli esami da Genin e dell'approvazione del proprio ingresso all'interno del Clan. Stanotte invece è ben lontano dalle strade ben nota Kusa per dare fede alla parola data a quel curioso incontro avuto con quella donna che sicuramente molto cela di se. <Mh..> Un mugugno appena a palesare il proprio ingresso in scena proprio all'interno di quel campo di addestramento dove è stato guidato. <Grazie..> Poche parole verso chiunque gli abbia dato le indicazioni per arrivare ma adesso è tempo che si incontri con colei a cui deve insegnare qualche rudimento dell'arte della spada. Passare da allievo a maestro in cosi poco tempo lo perplime ancora ma davanti a simile interesse verso questa nobile arte non si è saputo tirare minimamente indietro. Al suo solito si mostra con indosso quelle ampie vesti di sempre, larghe più del proprio esile corpo andando a donargli volume. Lunga la veste che discende fino ad altezza ginocchia decorata per un lato di un giallo acceso a tinta unita e dall'altro da una fantasia a righe blu e nere. Subito sotto indossa la classica camicia scura ben aderente e stretta in ogni suo bottone, lunghi pantaloni scuri e comodi scarpe molto basse. Ben visibile sul proprio fianco mancino è la propria preziosa spada che il Clan gli ha donato, fodero bianco ed impugnatura scura mentre invece dall'altra parte porta una semplice spada in legno con la quale ci si è soliti allenare. <Oh..> Mormora appena quelle grandi e spente iridi azzurre notano la figura di Sango, riconoscendola. <Perdona il ritardo..> Si annuncia andando ad alzare appena di poco il tono della propria voce. <Mi hanno trattenuto e ammetto che non ricordavo dove avevano messo questa..> Indicando con un cenno della mano destra la spada in legno portata con se proprio per l'occasione. Qualche passo ancora per ridurre le distanze rallentando fino a fermarsi una volta raggiunti i tre metri dall'altra... Attende l'arrivo di qualcosa, di qualcuno, di un segno forse, ed eccolo che in breve non farà che palesarsi colui che potrà donarle la chiave di Volta. Quella stessa che le permetterà magari di aprire il confine di un nuovo mondo, di una nuova arte ancora sconosciuta. Il corpo statico andrà a voltarsi solo alla fine, riconoscendo il suono dei passi di qualcuno vicino, il chakra impastato che aiuta ancor di più a render migliori i propri sensi di kunoichi < sappi che odio chi ritarda > pare quasi seria quando lo dice, prima di elargire un mezzo sorriso < vorrei poterlo dire , davvero > già, non è mai stata molto puntuale nella sua vita, non ne ha mai avuto necessità in quegli ultimi - antichi - anni prima della distruzione del mondo. Sempre a far come vuole e arrivare dove e quando soprattutto, libertà totale . Andrà a fissare la spada in legno che l'altro ha portato,sebbene ne sia contenta di esser sicura di non avere ulteriori tagli e graffi sul corpo, ne pare quasi delusa. Si, vorrebbe vedere una lama come si deve, ma tempo al tempo tutto arriverà < tranquillo > un lieve cenno prima che il braccio destro, bastone da passeggio alla mano, andrà ad indicare il circondario. Una densa e scura massa d'acqua, sembra pure senza fondo, infinito < ti presento Amegakure. O almeno il novanta per cento di essa > acqua, santissima acqua e pioggia che non vuol cadere già da un pò - la siccità che non riesce davvero a spiegarsi, morire durante il giorno per vivere la notte solo per evitare la calura diurna che par quasi d'esser nella vera Suna, ma lei della vera Suna non sa nulla. < dunque, Hirokumi. Mi sono allenata > sorride soddisfatta < vorrei comprender quali siano le tue di domande adesso > l'ultima volta è stata lei a porne troppe, immense domande quasi più esistenziali, sebbene paia non aver ancora trovato un modo per dover imbracciare un arma. Ignobile ancora nel farlo, si è rivolta a qualcosa di nascosto e celato, subdolo nel suo esistere sotto gli occhi di tutti nascondendo la sua vera natura, un pò come lei, ignobile donna. Oh povero Hirokumi, spero solo che questo patto duri per molto tempo.. < chiedimi pure > è li per se stessa, e per l'altro. Il patto è stato siglato con del sakè, e a ciò non potrà trarsi indietro, non che lo voglia fare davvero, le serve qualcuno che sappia utilizzare le armi meglio di lei . Attende dunque, poggiando di nuovo il bastone a terra con delicatezza, scostando un poco di quel verde prato che tra poco inizierà a divenire sempre più marrone, morto. [chakra on][equip : porta kunai 3 kunai a 3 punte , Shirasaya] Qualche passo ancora prima di arrestarsi e osservare l'altra rivolgersi a lui. <Avete dimenticato la parte superiore dei vostri vestiti?..> Domanda notando come solamente una fasciatura circondi appena il petto dell'altra ma nulla commenta in merito ai segni sul corpo dell'altra, dando però conferma di qualche dubbio che già inizialmente aveva quando ha avuto modo di scambiare qualche prima parola con lei. <Oh mi scu..> Stava anche per inchinarsi oltre che scusarsi per quel proprio ritardo ma quel sorriso di lei viene ricambiato da un altro sorriso sicuramente più mesto ma anche comprensivo dell'ironia dell'altra. Non è da lui fare ritardo ma quando si tratta di muoversi in nuovi ambienti succede sempre molto spesso fino a che non prende confidenza. <Mh..> Mormora andando ad osservarsi intorno, a scrutare fin dove può, ciò che l'altra mette in mostra del proprio villaggio. <Mi piace..> Sicuramente un ambiente diverso da Kusa, più originale e ricco di particolarità che dovrebbe imparare a conoscere. <Ah, bene ma..> Sorpreso di sentire quanto l'altra si sia già allenata in merito all'uso della spada. <Quindi hai già capito perchè impugnare una spada?..> La stessa domanda che gli aveva fatto quando lei gli ha chiesto per cosa combattesse. Prima anche solo di provare ad allenarsi è fondamentale sapere per cosa lo si fa e per chi, altrimenti si è solo l'ennesimo strumento di morte utile tanto a distruggere quanto a costruire in base unicamente alla casualità o all'istinto. <Io?..> Sorpreso della libertà che gli concede l'altra. <Peccato avevo portato questa..> Indicando appunto la spada di legno. <Per mostrarvi qualche mossa e posizione ed evitare di farvi male..> Fa appena spallucce tornando però subito dopo a soffermarsi sull'altra. <La prima domanda che ho sempre avuto è su come fermare certe capacità con solo questa..> Indicando invece stavolta la propria di spada. <Temo che in uno scontro sarei particolarmente svantaggiato ma se sapessi come reagire non dovrei avere più nulla da temere..> Ha studiato i rudimenti ma mai applicazioni sul campo e pertanto si troverebbe in netto svantaggio se davanti un abile utilizzatore di arti meno fisiche come le proprie... Solleva quel sopracciglio, lo sguardo che scivola sui propri vestiti < direi di no, è un modo più consono di allenarsi se non voglio rovinare le vesti > quelle le rovina già abbastanza in battaglia, portarne altri alla morte per degli allenamenti sarebbe quanto più di orribile ci sia, per lei almeno. < vi piace l'acqua dunque?> sorpresa da quel commento, sa bene come il proprio sia un paese difficile da abitare, completamente in acqua e sommerso dal cielo dalla stessa, perenne pioggia che paia voglia annegarli tutti quanti < il perchè.. > si ritrova a volgere lo sguardo di nuovo all'acqua scura, profonda, tetra , pregna di cadaveri del passato che tornano a bussare alla propria porta < no > ammette , il tasto dolente che va a punzecchiare una parte di se che pareva esser stata ormai surclassata, morta e sepolta < un tempo avrei detto Ame stessa. Il mio popolo. > un tempo tutto quello sarebbe stato suo, lei lo avrebbe governato per farlo rinascere dalle ceneri < ma adesso Amegakure non ha più bisogno di me, forse non ne ha mai davvero avuto bisogno > in cerca ancora di quell'essenza che possa mandare avanti una vita intera spesa per un ideale, un sogno, ma che adesso non esiste più. < non ho alcuno per cui combattere ormai > tutti son morti insieme ai propri ideali < dunque credo che sarà solo la parte tecnica che ho affinato , giusto?> chiede anche parere su quel punto interrogativo che potrebbe davvero materializzarsi sulla propria fronte, com'è giunta a chieder a qualcun altro delle risposte sulla propria esistenza? Rammollita. < avete fatto bene > solleva il bastone in legno anche lei, di differente fattura rispetto a quella < ma credo che per aver qualcosa in cambio, debba dartene io stessa > lo scambio equivalente si basa su quello : un aiuto in cambio di un aiuto di identico peso . Nulla di più, nulla di meno. Ascolta la domanda, il viso che si impensierisce lievemente, e ritorna ancora una volta l'espressione di un Sensei che rinasce < bene, possiamo iniziare da questo suppongo > come farsi sconfiggere insomma, ottimo no? < la maggior parte delle mie tecniche magiche si basano sulla lunga distanza. Posso arrivare a colpire qualcuno da quasi un mezzo centinaio di metri > potevi volevi dire furbetta < ma ciò rende vulnerabile anche il mio corpo > spiegazione più che semplice, per diverse tecniche deve comunque prendersi il suo tempo, la concentrazione, la ricerca dell'energia stessa < non so cosa sei in grado di fare con la tua innata. Ma il mio consiglio numero uno, quello che dovrai davvero portarti per la vita è.. > il passo che andrebbe più vicino all'altro, per dargli un sussurro vicino l'orecchio sinistro . Proverebbe ad avvicinar il volto al suo, al suo lobo < trovati degli alleati. Non andare mai solo. > la prima grande regola per non morire è quella < trova qualcuno che ti copra le spalle, e tu dovrai fare lo stesso > solo terminate quelle parole andrebbe a scostarsi < quando combatti non serve esser ligio ad alcuna regola se non la tua. Siamo ninja, shinobi, uccidiamo, mutiliamo, tutto purchè alla fine vendiamo cara la nostra vita > il passo che inizia a muoversi intorno a lui, osservandolo da ogni angolazione, trattenendosi ad un paio di metri con lui al proprio centro . Una tigre che studia l'avversario. < e la sorpresa mio caro è sempre dietro l'angolo, fa in modo che anche tu ne abbia una > e solo in quel momento andrebbe a sfilar la Shirasaya dal fodero. Quel semplice bastone da passeggio nasconde quella lama. Sorpresa! [chakra on][stesso equip] Reclina leggermente di lato il capo alla prima affermazione dell'altra. <Spero non combattiate cosi o il rischio di farvi ferire sarà sicuramente molto alto..> Nessuna difesa a proteggere quella propria carne, il rischio di esporsi in maniera decisamente eccessiva. Deve essere una sorta di vestiario unicamente per gli allenamenti e spera davvero sia cosi ma se ha capito qualcosa della donna davanti a lui è quello che sicuramente l'altra è piena di sorprese e stranezze. <Si, molto. Anche se per lo più la pioggia..> Annuisce alla domanda dell'altra. <Mi ha accompagnato in molti addestramento, mi aiutava a concentrarmi e mi sforzava a migliorare i miei altri sensi oltre la vista..> Visibilità ridotte, rumore di sottofondo che potrebbe celare facilmente presenze. Deve ancora migliorare ovviamente, viste anche le doti che la propria abilità innata gli permettono di avere. <Mpf..> Un sospiro con un accenno di delusione nel sentire la risposta negativa da parte dell'altra. <Amegakure non è il vostro popolo ora?..> Un tempo Ame, ora qualcosa di decisamente più grande ed unito. <Non so quello che avete fatto per il vostro popolo..> Non lo chiede nemmeno, ora non importa sicuramente. <Ma sono certo che ogni vostro sforzo è stato fatto unicamente per il bene della vostra gente e molti lo hanno apprezzato..> Anche solo muoversi di ronda, assicurare a tutti quanti sonni tranquilli e una nuova alba da poter godere. <Uhm..> Se ha davvero affinato unicamente la sua parte tecnica socchiude per un istante gli occhi. <Questo non lo so..> Risponde. <Mi hanno sempre insegnato che un bravo spadaccino non si misura unicamente dalla sua abilità ma anche dalla sua mente e dal suo cuore..> E nel dirlo la mancina prima vicino l'elsa della spada si avvicina alla tempia e al cuore subito dopo. <Un pò come il Chakra..> Giusto per rendere più chiaro il tutto. <E' più forte quello di colui che maggiormente riesce ad armonizzare il proprio corpo con quell'energia..> Altrimenti è tutto potenziale sprecato. <Non mi sembrate una persona che si accontenti di essere un'altra spadaccina..> Una leggera provocazione, da parte propria, utile unicamente a cercare di aiutarla a cercare qualcosa di più che non la mera tecnica. <Dico male?..> Domanda prima di andare finalmente a sentire la spiegazione di lei su come contrastare abilità come quelle di lei che hanno un raggio d'azione molto ampio e che metterebbero facilmente in difficoltà persone prettamente fisiche come lui. <La mia Innata per ora mi permette di amplificare i miei sensi rinunciando alla vista..> Nulla che arrivi a coprire distanze immense o anche solo raggiungere una sua lontana posizione. <Ma sono ancora agli inizi..> Prende appunto però del consiglio che l'altra le fornisce, circa il combattere in gruppo, di avere chi lo protegge. <Mh..> Mormora appena irrigidendosi un minimo quando l'altra si avvicina per quel sussurro. Sorpreso, principalmente, niente di più. <Un gruppo che immagini completi le mie mancanze e ampli le mie potenzialità..> Un discorso vicendevole. Un gruppo coeso, che si protegga e si rafforzi l'uno con l'altro. <Quante tipi di abilità come le vostre esistono ad oggi?..> Curioso ancora mentre la segue con la coda dell'occhio mentre gli si aggira intorno. La segue restando comunque ancora un poco rigido fino al vederla estrarre la propria lama da quel semplice bastone da passeggio. <Scaltra..> Mormora andando a stringere la mano mancina nuovamente sul fodero della lama e avvicinando la destra verso l'impugnatura cosi da estrarre parte della propria lama, non tutta. Che voglia confrontarsi? Possibile e in caso l'attende nella sua mossa... < si, combatto sempre così, ma con vesti di solito..differenti. > di solito è più vestita insomma < Non ricordo l'ultima volta che ho davvero combattuto però > oh eccome se lo ricorda, il ricordo è impresso a fuoco e fiamme nella mente, quando ancora portava sulle proprie spalle il peso delle nuvole dell'Akatsuki, e adesso invece quelli della "giustizia" del governo. E' davvero divenuta un cane di coloro che ha sempre detestato? < la pioggia può aiutare, lava via i peccati e il sangue. Ma annega allo stesso tempo > contradditoria la frase vuol uscire, come dargli ragione e torto allo stesso tempo < dipende da come la si guardi > un punto di vista può donare una nuova verità , ma chi è vecchio come lo è lei, la verità pare non voler cambiare per il volere di altri, solo per il proprio .. ovviamente quando la testardaggine viene meno insomma < lo è > è il suo popolo, sangue del suo sangue, tutti discepoli e discendenti del primo vero kami di quel mondo < non lo so, in molti forse si, in molti no. Ma adesso non hanno bisogno di me > il proprio compito è stato portato avanti da altri, adesso quel distretto si ritrova perfino libero dalle mani di Kusagakure, per esser in mani completamente differenti < la mente non manca > se ne può vantare o è solo arrogante come al solito < il cuore..quello è morto da tempo > quale cuore può metterci dentro una lama se non ne possiede che uno in pietra, indurito dal tempo, dalle ferite e quei pochi pezzi che le son rimasti non paiono bastare per terminare una lunga vita. Manca la parte fondamentale. < il chakra è più forte per coloro che sanno come usarlo al meglio. Goccia dopo goccia, allenamento dopo allenamento > quasi a correggerlo, sebbene l'armonia sia importante < non so cosa voglio essere ancora > non prende la provocazione come tale, ma per porsi un ulteriore interrogativo. Ha una lama, ma ciò la rende davvero come lui? Cosa serve per essere una spadaccina ancora le manca, rimane un guscio vuoto fatto di convinzioni e ricordi, non pare esservi molto ancora dentro se non il marcio che tiene celato ad occhi estranei. Ascolta i piccoli dettagli di quell'innata a lei sconosciuta, tutti i sensi che aumentano in sfavore dell'unico forse a cui maggiormente si appella, la vista, ma sa benissimo che anche quella possa esser ingannata < come fate dunque a comprendere un genjutsu?> si, quando i sensi son completamente fuori fase da non rendersi nemmeno conto di essere in un'altra realtà e si è rimasti tutto il tempo fermi nella propria posizione. < non solo un gruppo mio caro. Quello potrebbe essere una semplice squadra per qualche insulsa missione > sorride eppur la voce si è notevolmente andata ad abbassare solo per raggiunger lui < qualcuno che possa davvero portarti a qualsiasi cosa è raro da trovare. Ma basta avere un obiettivo simile e una strada vicina. > non parla di mere e banali situazioni, ma sfiora qualcosa di più grande, di un desiderio morboso e ardente da dover per forza trovar qualcuno con cui accompagnarsi < prima che uno dei due ammazzi l altro, ovviamente > che ovvietà per i propri occhi, solo una volta non ha avuto bisogno di guardarsi davvero le spalle e adesso punta la lama verso di lui, al suo petto < dovete pensare in grande per divenire Grande > ovvio che non si riferisca all'età altrui, ma a qualcosa di più ampio. Andrebbe a pensare a ciò che ha imparato, a ciò per cui ha speso tempo nella solitudine e nell'osservar da lontano altri, per prender in mano la propria conoscenza e la lama con la destra. Il movimento sarebbe molto semplice, la distanza di solo un paio di metro, per portare la lama dall'alto con la destra al basso verso la sua spalla. Il movimento verrebbe concepito come una mezza luna crescente, la lama che non punta a lui con il filo di rasoio ma con il piatto di essa per non fargli male ma dargli un colpetto, o almeno ci sta provando cercando di porre quella forza per fargli abbassare lo stesso braccio con cui andrà a prender la lama, la spalla sinistra. Se il movimento fosse andato come di dovere, allora avrebbe spostato la spalla verso il basso seguendo la mezza luna inversa dell'inizio per dargli una sonora stangata sulla spalla, trattenendosi per non far troppo male, ma abbastanza per un livido. Stronza. [conoscenza del kendo][movimento semplice 2/4][agilità massima, houjutsu 50%] [chakra on][stesso equip] Resta sempre perplesso dalle parole dell'altra circa il tempo. <Scommetto che però non avete mai dimenticato come fare..> A combattere ovviamente. Non è qualcosa che Shonobi come loro posso imparare a dimenticare restandogli addosso come se fosse davvero una seconda pelle, dopotutto hanno dedicato la lo stessa vita a questo genere di cose. <Come al solito, tutte le cose, se non dosate hanno effetti negativi..> Puntualizza concordando con la correzione dell'altra. <Bisogna imparare a vivere in equilibrio..> Con l'acqua, con il sole e con coloro di cui ci si circonda nel corso della propria vita. <Voi siete mai annegata?..> Da come parla non lo escluderebbe ovviamente. Prima volta che domanda di qualcosa davvero personale ma visto che a breve le loro spade si incroceranno è bene che qualche domanda del genere venga fuori. <Forse non hanno bisogno di ciò che avete fatto in passato ma hanno bisogno d'altro..> Il dovere di uno Shinobi non si conclude mai, si adegua ai tempi e alle esigenza di coloro che hanno deciso di cambiare. <Banalmente una spada può ferire ma può anche difendere, dipende da cosa volete farne..> Lei può aver attaccato e mutilato in passato magari ora invece è tempo che protegga qualcosa o magari qualcuno. <Impossibile..> Circa la morte del suo cuore. <Vi ho davanti a me..> Il cuore, secondo lui almeno, non può morire. Ci si inganna quando troppo si soffre, sicuramente, ma resta li a fare sempre il proprio dovere. <Sono certo che nel momento in cui troverete qualcosa per cui combattere, tornerete a sentire il vostro Cuore..> Tutto è sempre tremendamente collegato e sa bene come un solo evento possa condizionarne mille altri nel medesimo istante facendo ritrovare voglia di vivere, amore e gioia anche a chi vive, da tanto, nelle tenebre. <Esattamente come in combattimento quello che posso consigliarvi è di non chiudere mai gli occhi e non negarvi mai quanto di bello il mondo abbia ancora da offrirvi..> Un consiglio sincero, aldilà dell'addestramento o di chi sia veramente quella donna. In certi momenti non importa e nonostante la poca empatia di Hirokumi c'è davvero uno sforzo nel voler fare qualcosa di utile verso l'altra. Ovviamente, spetterà poi unicamente a lei decidere se tentare o meno. Non ci sarà giudizio da parte sua ne in un senso ne nell'altro. <In realtà sto approfondendo uno studio circa un abilità che mi permetta di vedere anche senza la vista..> Una capacità del proprio Clan che sfrutta la propria spada per marchiare qualcuno ma sta ancora apprendendo tutti i dettagli del caso. <Non credo di poter pensare in Grande proseguendo da Solo..> Il suo stesso Clan si basa su questo preciso dettaglio e ovviamente ha intenzione di applicarlo anche quando andrà in missione. <Mh?..> Mormora quando la vede in azione contro di lui con quel colpo diretto dall'alto verso il basso mirato verso la propria spalla. Per un singolo istante le proprie iridi sembrano meno spente del solito e più vive. Un effetto ormai solito per lui che simboleggia quanto intrigato sia dalla situazione ma soprattutto dal primo vero scambio di colpi con quella lama. Rapido andrebbe dunque a reagire coordinando perfettamente corpo e spada per riuscire a difendersi al meglio. Piede destro che verrebbe leggermente mosso sul terreno e subito dopo portato indietro insieme alla propria gamba facendo compiere a questa un quarto di cerchio in terra. Questo permetterebbe al proprio busto di ruotare verso la propria destra, proprio dove l'altra sta mirando con quella sua lama sottraendo cosi l'arto da lei mirato e andando in quel momento a completare l'estrazione della propria lama portandola dal basso verso l'alto affinchè la propria lama incontri quella dell'altra portandole a scontrarsi. Cercherebbe di mantenere quello scontro di lame più a lungo possibile, tanto per testare la forza di lei, quanto per chiederle una cosa importante. <Cosa provi, ora?..> Più informale ora, per ovvietà di cosa ma indispensabile per l'allenamento di lei. [Difesa con spada 1/2][Agilità Massima][Chakra Off]