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Curiamo Kamichi e Basta!

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Giocata di Corporazione

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con Kamichi, Shizuka

17:15 Kamichi:
 Partiamo da un concetto base fondamentale, la scena di ieri li ha visti affrontare una sfida abbastanza ardua, anzi, definiamola più che altro una vera e propria sfida INCANDESCENTE, che però ha portato dei problemi abbastanza persistenti, anche e soprattutto dopo il termine di quella sfida. Si trova all'ospedale di Kusa, cinquecento stanze adibite al soggiornare dei pazienti, tutte singole a quanto pare, formando quella che è la totalità della struttura ospedaliera costruita su ben cinque piani di altezza. Alla Hall gli hanno riferito di recarsi nella stanza X, un quadrato adibito probabilmente alla cura ed alla manodopera delle ferite da primo soccorso, come le sue in pratica, tutto sommato ha qualche bruciatura nelle zone degli stinchi, mentre qualche taglietto al collo andrebbe pressoché solo visto, al massimo, disinfettato forse; T-shirt bianca dallo scollo ad U quella che indossa, pantaloncino nero che si posiziona con la chiusura delle gambe sopra le ginocchia, mentre al piede viene chiuso il vestiario da delle scarpe da ginnastica nere, apparendo abbastanza casual in questo preciso istante, di norma preferisce camminare in giro più elegante e da fighetto, ma ferito e verso l'ospedale ha preferito la comodità. Siede su di un lettino, è in attesa con le braccia conserte il biondo, a chakra spento ovviamente, in attesa di percepire la presenza del medico che gli curerà le bruciature in questione, ancora sconosciuto del tutto al nostro eroe della foglia. <Speriamo non ci mettano molto...> quasi dovesse fare qualcosa d'importante <Magari ribecco Reiji> lo conosce, un medico pragmatico e bravo, non gli dispiacerebbe rivederlo. [Chakra OFF]

17:25 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] La giornata soleggiata e calda non ha certo aiutato gli intenti della rossa nel nascondere il proprio aspetto fisico prorompente ai più. Infatti oggi è di turno agli ambulatori per i casi superficiali, insomma una gavetta doverosa e utile per imparare a utilizzare al meglio quel chakra medico che a quanto pare è in grado di sfruttare a proprio piacimento. Indossa una camicetta di color azzurro, molto chiaro, mentre le gambe sono coperte fin sopra al ginocchio da una gonnellina a pieghe grigia, ai piedi indossa delle semplici ballerine azzurre, molto comode per spostarsi all'interno dei lunghi corridoi dell'ospedale di Kusa. Al momento si trova nello spogliatoio, dove andrebbe a cercare di impastare il Chakra prima ancora di arrivare sul posto designato per il lavoro. Il sigillo ovino verrebbe composto con entrambe le mani, mentre si concentra per andare a ricercare quelle due forze all'interno del proprio corpo. Andrebbe a ricercare quella fiammella rossa, a livello dello stomaco, rappresentante il potere fisico, e allo stesso tempo andrebbe a ricercare la fiammella blu, concentrata a livello del cerebro. Se fosse riuscita a trovare questi due poteri, fisico e mentale, avrebbe poi cercato di farli convergere a livello del petto, all'altezza del cuore, così da far fondere le due fiammelline e crearne una sola, viva e attiva, di colore violaceo. Se fosse dunque riuscita nel suo intento avrebbe impastato il proprio Chakra in maniera completa, così da essere pronta a infondere il proprio potere nel corpo altrui e guarirne i malanni. Una volta eseguita questa operazione si sarebbe infilata il camice lungo e bianco, nel quale avrebbe riposto nella tasca destra, all'altezza della vita, il proprio cellulare. Nel taschino superiore invece, sul lato mancino, spuntano un paio di forbici, tre penne di tre diversi colori, nero, blu e verde, un evidenziatore giallo e un pennarello indelebile rosso. Esce dunque dallo spogliatoio, dirigendosi alla reception della zona degli ambulatori dove un'infermiera dovrebbe porgergli l'elenco dei pazienti, ma sopratutto il numero dell'ambulatorio che le era stato assegnato. Stanza 9. Ecco dove si dirige mentre rapidamente sfoglia la cartella, ignorando il nome del paziente scritto in alto. Gli occhi blu si muovo in direzione delle ferite riportate, così da immagazzinare quelle informazioni e elaborare un piano di lavoro in anticipo. Le gambe nel frattempo si sono già mosse in direzione di quella stanza dove Kamichi si trova già sdraiato sul lettino a quanto pare. Busserebbe distrattamente un paio di volte alla porta, avvisando a mezza voce del suo ingresso: << Buongiorno! >> Apre la porta in maniera delicata, senza fare troppo rumore e richiudendosela alle spalle, i capelli rossi sono tenuti in ordine da un'altissima coda di cavallo, che lascia sfuggire solo alcuni ciuffi davanti al viso. La prima cosa che fa è quella di poggiare la documentazione sulla scrivania presente nella stanza per poi dopo aver letto il nome del paziente finalmente andrebbe a voltarsi in direzione del lettino: << Oh guarda un poco! Quindi non sei Kamichi e Basta dopotutto! >> Lo sguardo blu è diretto al volto dell'altro, in fondo già lo sapeva che era un Kokketsu ma il fatto che lui lo abbia taciuto l'aveva fatta innervosire parecchio. << Shizuka Kokketsu, sono la tirocinante che si prenderà cura di te oggi. Ma presumo tu conosca già il mio nome no? >> E' lei ora a incrociare le braccia sotto al seno, lasciando che sia lui a rispondere e magari scusarsi per la dimenticanza sul cognome.

17:26 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] // edit [Se Chakra 30/30]

17:52 Kamichi:
 Qualcuno entra da quella porta, delle bussate ritte, una donna, un ragazzina, occhi riconosciuti subito assieme al colore di quei capelli, mentre la camminata ed il corpo iniziano a farsi spazio nella mente contorta del nostro eroe della foglia, apparentemente sbigottito dagli occhi che fissano quella ragazza, shizuka Kokketsu. Prende fiato, ne ascolta le parole, sa delle ferite al suo collo, sono piccole e sparse, ma il coagularsi del sangue su di quei buchi sulla sua epidermide sono distinti... e neri, o è la cancrena avanzata, o parliamo di sangue Nero, e dunque, kokketsu. Gli occhi la squadrano, prima da sotto, poi verso il sopra, dalla testa ai piedi, non aspettava certo di ritrovarsi a stretto contatto con quella ragazza <Già, shizuka kokketsu> prende fiato <La ragazza che non mangiava il gelato> l'ha presa a male quella cosa? Forse, il gelato non si tocca, come la mamma e napoligakure, quindi non scherziamo. Alza leggermente il pantaloncino verso le cosce, sopra le ginocchia, giusto per dare ulteriore spazio alla ragazza per agire <Cominciamo allora, tirocinante?> continua <Ho avuto qualche battibecco con delle fiamme, qui agli stinchi> nella parte bassa di quelle gambe, aveva un pantaloncino che lo copriva fin sotto le ginocchia ieri, dunque le ferite saranno localizzate più verso le caviglie. <Ci sarebbero anche questi buchetti sotto al collo, non mi danno fastidio, ma se ci fossero dei detriti sarebbe un peccato morire dissanguato mentre dormo> mamma mia, che esagerato... ma è così, ipocondriaco e melodrammatico, grandissimo esponente della cultura di Napoligakure. <Se mi avessero mai rivelato a che famiglia appartengo, in tribù, te lo direi pure> non lo sa mica a chi appartiene lui, è kamichi e basta, niente di più e niente di meno <Come mai me lo chiedi?> dubbioso, chiede, andando avanti in quella loro chiacchierata e cura... tranquillamente si spera. [Chakra Off]

18:03 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Che sia un innesto che rifiuta il proprio sangue pure lui? La ferita sul corpo d Ryoma le torna alla mente praticamente istantaneamente, mentre senza troppi complimenti va a recuperare una sedia e avvicinarsi al lettino dove sta seduto lui. << Shizuka penso possa bastare signor Kamichi lascio il mio numero in giro. >> Lei non l'ha mai preso troppo sul serio quel biondino mangia gelati che le rinfaccia pure quella cosa. Un sorriso le si stampa sul volto prima di rispondergli in maniera cortese: << Veramente l'altra sera l'ho mangiato un gelato! E' stato inaspettatamente buono! Però non aveva su tutta quella roba che ci piazzi tu! >> Osserverebbe le gambe e poi il collo di lui, ascoltando quanto ha da dire e recuperando nella memoria le informazioni lette rapidamente sulla cartella clinica. << Dovresti toglierti le scarpe per favore. E per sicurezza sarebbe meglio che togliessi anche la maglietta, non vorrei si sporcasse quando passerò al collo. >> L'indice va a sottolineare il punto esatto di dove si trova quella ferita mentre attende che lui esegua le sue richieste commenterebbe ancora brevemente, come se volesse in qualche modo rassicurarlo dato che pare più preoccupato del previsto: << Le gambe hanno solo una scottatura superficiale, nulla di impossibile da sistemare con un poco di cure. Per quanto riguarda il collo sembra ancora meno preoccupante delle gambe. Poi non lo sai che siamo quasi immortali? >> La testolina si inclina di lato, lasciando che quella coda equina le scivoli su una spalla, l'ultima frase è pregna di un tono ironico e divertito, come se lo stesse prendendo in giro. << In tribù? Quindi non sei originario di Kagegakure o di uno dei villaggi? Eppure il tuo sangue è nero quanto il mio. Hanno fatto del male pure a te? >> Il tono diventa quasi più preoccupato a questo punto, non usa la parola innesto, ma nella mente torna quella cicatrice sul ventre di Ryoma e il discorso di Rasetsu su quanto chi è un esperimento non dovrebbe sopravvivere. [Chakra 30/30]

18:24 Kamichi:
 La ragazza comincia a dettare le prime regole, indirizzando il giovane a compiere dei semplici accorgimenti per semplificare quella cura così banale a quanto pare, ma lui non è dello stesso parere, lui fino a quando non si risente al cento per cento, crederà sempre di star affrontando delle ferite e dei mali incurabili, sia per egomania, sia perchè è strunz proprij. Inizia a sfilare la maglia il giovane, mostra il corpo bianco ed allenato alla ragazza dagli occhi chiari, un fisico che ha ricevuto una grossa trasformazione da quando entrato nella shinsengumi, molto più rifinito e definito, molto più muscoloso per via degli allenamenti effettuati, lasciandolo in grado di SOPPORTARE IL DOLORE in maniera decisamente maggiorata, una caratteristica che sta cercando di applicare a se stesso con i suoi ripetuti allenamenti. <Bhe> lascia la maglietta poggiata sul lettino, alla sua destra <Allora vada per Shizuka, signorina non ti ricontatto più> le risponde pan per focaccia, altro che docile, le punzecchiate le risponde e come <Evidentemente non hai un palato sopraffino come il mio> o semplicemente si sta salvando dal diabete... ma, aspettate, loro il diabete non possono averlo, biofeedback accelerato, come il metabolismo quasi istantaneo, la produzione massiccia di nuova sangue sano lo rende immune anche a questo, o così crede lui... maledetto Rasetsu. Toglie le scarpe, lascia muovere la tirocinante come meglio ella voglia, non oppone resistenza alcuna ad ordini o movenze <Vediamo cosa succederà durante il periodo di riabilitazione> è convinto che stia morendo oh <L'immortalità non è un dono sul quale potersi affidare Shizuka> continua <Non farci troppo affidamento sopra> come disse quel sovversivo di Ryoma, il 5% basta e avanza per ammazzare qualcuno, e non ha assolutamente tutti i torti. <Sono esterno sì> afferma <Per quanto ne so io, un distaccamento nomade del villaggio nascosto della Luna> un luogo talmente sperduto da essere stato occultato persino alla visione del kami <Ma credo solo di sangue, sono nato comunque a konoha circa vent'anni fa> il circa è perchè non si è ancora capito se ne abbia venti o ventuno, la famiglia porta una data e l'anagrafe n'altra. Non gli piace parlare di quanto successo, anzi, non potrebbe manco farlo, lavaggio del cervello previo tecnica di livello altissimo, la shinsengumi lo ha usato come cavia, la usato come uno schiavo genetico per provare l'innata del sangue nero, lasciandogli credere che lo abbiano salvato, lasciandogli credere di essere il super soldato della giustizia che oggi ammette di essere. <Questo> riferendosi al colore nero di quelle ferite al collo <è stato al tempo necessario> riferendosi a quel "salvataggio farlocco", quello che gli hanno fatto credere alla torre centrale.

18:42 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Le vesti vengono rimosse, sia alle gambe che al torace, mostrando un fisico scolpito dagli allenamenti alla quale la rossa fa poco caso, o quanto meno lo fa in maniera totalmente professionale. E' forse quel camice che la rende meno vulnerabile sul punto di vista della vergogna e del diventare rosso peperone ogni volta che qualcuno le dice qualcosa di troppo. << Scusa. Me la sono presa perchè Ekko mi ha detto che sei un Kokketsu. E quando io l'ho detto a te non hai esitato a parlarne in maniera negativa invece che fare fronte comune. >> Non lo rimbecca su quel lamentarsi perchè lei non gli abbia minimamente scritto. Sa da sola di essere stata poco carina nei suoi confronti ma è decisamente infantile, forse anche perchè in fondo ha solo sedici anni. << Konoha... Quindi vivi in quel distretto ora? Come ti sei fatto queste ferite? >> non indaga oltre riguardo alla sua provenienza, lui in realtà non era nemmeno tenuto a risponderle quindi non vuole ficcanasare ulteriormente in qualcosa che non la riguarda. << Comunque la necessità non autorizza al maltrattamento. Ma se non te ne lamenti vorrà dire che non è stato troppo doloroso >> Gli sorride di nuovo, ora molto più tranquilla di prima, anche perchè su quel corpo di vistose cicatrici come quelle del tatuatore non ne ha trovate. Le manine ora possono comunque muoversi liberamente su quel corpo, tant'è che andrebbe a sedersi sul late del fianco sinistro del ragazzo, all'altezza della gamba, in prossimità proprio delle ustioni, andando poi a distendere entrambe le mani sopra l'arto inferiore sinistro del ragazzo. << All'inizio sentirai un poco di bruciore, non preoccuparti è normale. Poi dovresti percepire una sorta di refrigerio. Sarà un'operazione delicata e di qualche minuto per ogni gamba, ma in questo modo non dovrebbero rimanere cicatrici visibili. >> Gli spiega la procedura, cercando di essere il più cortese possibile e utilizzando una terminologia comprensibile anche a qualcuno di non avezzo alla medicina. DEtto questo andrebbe momentaneamente a socchiudere gli occhi, cercando di focalizzare la propria attenzione su quel chakra che le scorre in corpo. Da esso tenterebbe quindi di estrarre per lo più la componente mentale di esso, facendola defluire con costanza lungo gli arti superiori, fino a raggiungere le mani e poi lasciare che il Chakra di tipo medico, di un colore verdino si espanda attraverso i propri tsubo in direzione della gamba inferiore sinistra di Kamichi. Qualora fosse riuscita appunto nel suo intento, la gamba sinistra avrebbe inizialmente iniziato a bruciacchiare, per poi essere pervasa da una sensazione di fresco, proprio come spiegato precedentemente dalla Kokketsu, segno che quel procedimento sta avendo l'effetto sperato. Non gli chiede altro al momento, probabilmente più concentrata nel riparare quelle ustioni che non a raccontarsela. [Se Mani terapeutiche -> Chakra 25/30; PV di Kamichi +8 per turno ]

19:00 Kamichi:
 Non sembra avere fretta di andare via dall'ospedale, quasi gli stesse bene avere quel contatto diretto con la giovane ragazzina, che ormai non è più nel mirino amoroso del giovane; Brucia ardentemente di passione, subitanea, vive di colpi di fulmine lui, nel primo momento e nei primi istanti, un passionale amante che purtroppo... tende a perdere gran parte dell'interesse col tempo che scorre, così come con Nana e con Nori, questa volta, anche con Shizuka. Questo non toglie che gli piaccia stare con una bella ragazza, ma se fino ad ora non ha lasciato libero qualche complimento sfatto, un motivo ci sarà, anche se effettivamente qualcosa lo dice, di rimando, a quelle che sembrano essere le parole definite della giovane kokketsu. <Non sono in molti a saperlo Shizuka> prende fiato <Ekko neppure dovrebbe, se non solo per qualche accenno al clan> spiega, sincero, parlando della figura di ekko scomparsa da un pò di tempo <Forse nel villaggio... saranno in cinque a sapere della mia innata> contando Rasetsu, i morti fuori, gli shinsengumi scomparsi e presenti e quant'altro. <Sono asettico alle parole che muovono verso quel clan e quella famiglia, non vi appartengo Shizuka> è categorico sulla cosa, lui non è un kokketsu <Che le persino pensino o non cose dei sangue nero, non m'importa> rapido <Nè m'importa se mi associano alla famiglia degli immortali> lui non proviene da kusa, npn discende da nessun yukio o altro <Le persone parlano male di questa abilità, la temono e la disprezzano. Quando mi hai parlato di questa tua appartenenza, ho sottolineato come non ci sia una grande nomea dietro> quasi premuroso lui, sa cosa succede quando lo vedono usare quel suo sangue nero, sa come tutti lo odino quando si mostra per quella maledizione che gli grava sulle spalle. <No, come shinsengumi, ho la mia postazione all'interno della sede centrale, per quanto non sia il massimo della privacy e della comodità, con l'assassino in giro... meglio stare lì dentro, credimi> mica scemo il biondo, soldati d'elite e guardie del consiglio, l'assassino non arriverebbe mai ad attaccare quel luogo così protetto. <Non preoccuparti Shizuka, fa pure> prende fiato <Vediamo di rimetterci in forze, che ho una nuova leva a cui mostrare il vero volto della shinsengumi> un nuovo ingresso? Aspetta, sta parlando di...

19:13 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Lui sembra molto più tranquillo della volta precedente, non le fa complimenti fuori luogo e risponde alle varie domande. Lei ascolta mentre continua quel lavoro sulla gamba sinistra che pare essersi quasi del tutto sistemata, anche se permane li qualche istante in più come per assicurarsi di non lasciare alcun segno. Si alza dunque dalla sedia non appena terminato il lavoro sull'arto sinistro per allungarsi verso l'arto destro, mantenendo attivo quel flusso di Chakra e iniziando il lavoro pure da quel lato. Inevitabilmente il camice si allunga un poco verso il basso a causa della gravità così da celare le forme femminili un poco meglio. << Non sto dicendo che tu debba considerarla la tua famiglia. Semplicemente che non dovresti vergognarti di possedere un tale dono. Soprattutto di fronte a qualcuno che condivide la tua stessa sorte. >> Lei sorride, ma non lo guarda in faccia, le blu permangono su quell'arto destro che lentamente dovrebbe cominciare a ripristinarsi, tornando a infastidire il ragazzo della Shinsngumi con quel bruciore. Il suo tacere quell'informazione per lei non è stato altro che un nascondere la propria natura, per paura del giudizio, per paura di ciò che il mondo pensa. Come si era scontrata con Ryoma a riguardo, a suo modo si scontra ora con il pensiero della comunità, che parte prevenuta nei confronti di un clan che può ferire ma curare allo stesso tempo, così come sta facendo la piccoletta. << Yasuhiko non resta alla postazione centrale a dormire. Torna a casa dai suoi. >> Le sfugge quel commento senza nemmeno pensarci, in fondo sa che entrambi fanno parte della Shinsengumi e probabilmente si sono già anche incrociati. << Non pensavo ci fossero così tante nuove leve li dentro. Non è un circolo abbastanza stretto? Non che io sia interessata ovviamente. Preferisco imparare a curare la gente. In fondo non ci sono solo le ferite come le tua in giro, esistono malattie più subdole. >> Lascia che il suo pensiero passi ad alta voce, anche se non distoglie per un istante gli occhi blu dalle gambe altrui così da non perdere la concentrazione su quella tecnica curativa. << Comunque ora che hai smesso coi complimenti fuori luogo mi vai molto più a genio Kamichi e Basta >> Anche questo è un commento decisamente gratuito, però dovuto data la prima impressione avuta su di lui. [Se mantenimento Mani terapeutiche -> Chakra 24/30; PV di Kamichi +5 per turno ]

19:37 Kamichi:
 Il giovane dai biondi capelli continua ad ascoltare quella ragazza dagli occhi chiari, diretto e silente, senza perdersi in chiacchiere che potrebbero distrarla troppo dal suo operato di dottoressa, o medico... o semplice tirocinante che utilizza le mani curative su di un guerriero della giustizia, come il suo innamorato Yasuhiko. <Lo posso capire e condividere, ma non considero quello che posseggo un dono> prende fiato <Non è una vergogna, l'indifferenza è la cosa che più si avvicina a quello che sto cercando di spiegarti> lui davvero non se ne frega nulla di quello che dicono le persone riguardo al sangue nero, non lo ha scelto lui, pensa di essere stato salvato dalla mano provvidenziale e divina della shinsengumi, di essere stato messo in salvo da chissà quale male e da chissà quale morte certa, lui che in realtà era un buona a nulla, debole e privo di chakra alcuno, lui che grazie a quegli esperimenti così pericolosi è riuscito ad ergersi come qualcuno d'importante, persino nella shinsensingumi. Prende fiato, continuando <Infatti non abbiamo molte leve noi, siamo una categoria abbastanza d'elite> e mica gli dispiace questo, soprattutto per pavoneggiarsi <Mi riferivo proprio a lui, nuovo ingresso> non a caso hanno avuto dei pensieri abbastanza tranquilli durante quel loro camminare in ronda <Sembra promettere bene, gli ho fatto l'affiancamento per la prima ronda qualche settimana fa> che mentore, che grande guerriero dal cuore puro <Credo che possa fare al caso nostro> allacciandosi però con un commento abbastanza pungente <Bhe, non tutti ricevono quattro attacchi in giorni alterni da guerrieri, civili, e dall'assassino di kagegakure> addirittura l'esonero quello avuto dalla sede centrale, qualcuno forse lo vuole vedere morto, riuscendo persino a superare uno scontro diretto vis a vi con la rossa ishiba. <Se proprio ci tieni, potresti richiedere l'affiancamento come medico corporativo> in che senso <Magari ti affidano al nostro team e ci faresti da medico supporto sul campo di battaglia> potrebbe essere una valida idea, forse. <Pff, purtroppo il tempo è nemico del mio giovane cuore Shizuka, il treno è passato> sta per dire altro <Ma non disperare, possiamo restare amici, tranquilla> ah capito, mo è lui quello caritatevole.

19:52 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Mentre si concentra su quell'arto destro ascolta passivamente quello che le viene detto, lasciando semplicemente intendere che del sangue nero non gliene importi molto. Inutile sbattere contro un muro di cemento, sarebbe controproducente e difficoltoso, senza certezza di facile riuscita. Però una cosa la nota, il fatto che sia veramente fiero di far parte di quel complesso di persone atte a difendere la testa di Kagegakure. Quando lui fa quei commenti in merito al fidanzato un sorriso le si stampa in faccia inevitabilmente. << Beh mi ha detto che è stato cercato da voi, evidentemente la sua testa potrebbe tornarvi comoda, per non parlare dei suoi occhi. >> Si riferisce agli Uchiha, senza sbottonarsi eccessivamente a riguardo ma l'altro dovrebbe saperlo essendo probabilmente una sorta di superiore del moro. L'idea di fare da supporto come medico in un team d'azione non le dispiace ma allo stesso tempo non si sente ancora abbastanza preparata per tale evenienza. << Non so quale sia il tuo team. Ma se potessi scegliere di chi essere il medico starei con Yasuhiko. >> Non specifica altro, ma in fondo sanno entrambi il motivo di questa cosa. Nel frattempo le mani dovrebbero aver terminato quela lavoro sulla gamba inferiore destra, senza lasciare alcun segno della bruciatura prima presente, ma solo un rinfrescante sollievo. Lo sguardo blu si alza finalmente da quelle estremità per ritornare a guardare il biondo direttamente in viso: << Beh Kamichi, non mi pento minimamente di aver perso quel treno. Sono salita esattamente su quello che volevo ora, e non mi dispiace affatto. >> Ormai in piedi non fa altro che muoversi in direzione del collo dell'altro dunque, lasciando tuttavia che quel Chakra medico smetta di fluire nelle mani femminili. Si avvicina a quel collo, mette un paio di guanti e osserva la ferita più da vicino, affiancandosi quasi al viso di lui. Andrebbe poi a prendere una garza inbevuta di disinfettante per pulire bene la zona ed eliminare i pericolosissimi coauguli di sangue nero. << Le gambe come vanno? Abbiamo quasi finito comunque. Ti disinfetto e chiudo qui e sei come nuovo! >> In tutto questo non si è minimamente mossa, prestando la massima attenzione al collo di lui e scordandosi della minima distanza che intercorre tra i due volti. << Comunque posso lasciarti il mio numero in caso. Se vuoi continuare a celare il tuo sangue nero ti servirà un medico di riferimento no? >> Praticamente si sta procacciando il lavoro e al tempo stesso gli sta offrendo la possibilità di rimanere nell'anonimato il più possibile, uno scambio equo. [Se mantenimento Mani terapeutiche -> Chakra 23/30; PV di Kamichi +5 per turno ]

20:16 Kamichi:
 Qua si sta correndo davvero troppo, addirittura superiore? Magari, nella shinsengumi si parla ancora a stento di promozioni, le cose da fare sono tante e sono dure, sono molteplici e soprattutto ardue, diciamo che per anzianità di servizio e meriti svolti potrebbe godere di una parola di maggior peso rispetto a quella di una new entry. <Non te lo so dire, le abilità e la necessità si vede sul campo, senza se e senza ma> lui ha questo preconcetto mentale abbastanza radicato, le parole fanno poco, sono i fatti a mostrare quanto davvero uno vale <Sono sicuro che ci saranno molteplici eventi che potranno mostrarmi le sue doti> anche abbastanza tranquillo questa volta <Siamo decisamente pochi nella shinse, come agenti scelti, conosco solo una manciata di loro> di cui lui e yasuhiko <Dunque credo che finiresti nel team praticamente di entrambi> anche se yasuhiko forse non è ancora stato affidato al loro stesso team d'azione. Prende fiato <Menomale, sono sollevato> continua <Sarebbe stato davvero poco simpatico sorbirsi una scenata drammatica in amore> il latin lover docet, ridicolo, crede di essere comunque lui quello che NON ha scelto lei, o almeno quasi sembrerebbe questo il senso delle sue parole. <Vanno bene... credo> le muove di poco, giusto qualche colpetto dato tra gamba a gamba, sentendosele ancora tutte intere e come nuove <Speriamo non ci siano danni strutturali post cure> vede troppe serie alla ninja Tv questo, davvero troppe, e forse sottovaluto anche troppo quel suo corpo governativo, ormai è bello temprato, la resistenza alle malattie ed alla morte del sangue nero poi, un mix davvero goloso che forse non sta sfruttando a pieno. <Non è una cattiva idea alla fine> un kokketsu con un kokketsu, un dottore personale che potrebbe evitare di spifferare ai quattro venti la sua innata? <Lasciamelo pure, a differenza tua ti ricontatterò> stoccata maggggggggica da parte di kamichi, turno tuo Shizuka.

20:36 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Ascolta quei commenti in merito al team e alle potenzialità del fidanzato. Non sta nemmeno a puntualizzare il fatto che lei non avrebbe mai fatto scenate d'amore per lui, come detto, inutile scagliarsi contro un muro. Scuote solo la testa mentre poggerebbe ora entrambe le mani appena sopra quella lieve ferita al collo, per poi andare nuovamente a far fluire il chakra medico in quelle estremità facendolo fuoriuscire dagli tsubo in modo da risistemare in fine pure quel punto del corpo del biondo. Qui probabilmente la guarigione sarà più rapida, nulla di così difficile ne pericoloso come lui sostiene da minuti. << Sono una tirocinante ma ti posso assicurare che sono stata attenta a come ti ho risistemato. Non ci sarà nessun tipo di danno strutturale post cure. >> Inutile specificare che il danno era troppo superficiale perchè insorga un problema del genere a posteriori. Una volta terminata la cura sul collo, andrebbe ad allontanarsi dal biondo, tornando a sedersi su quello sgabellino recuperato poco prima, un poco affaticata dal dispendio di chakra. << Oh sono certa che mi chiamerai. >> Un sorriso divertito le si stampa sul viso. << A giudicare dalla tua cartella clinica sei già passato in ospedale altre volte per delle cure. Quindi presumo che il tuo lavoro sia decisamente pericoloso e avrai bisogno di farti risistemare parecchie volte. >> La mette sul piano dell'utilità, in fondo lei non aveva assolutamente bisogno di un biondo adulatore mangia gelato, mentre lui probabilmente avrà bisogno di una piccola tirocinante per rimetterlo in sesto, è tutta questione di necessità. << Se non hai dolore da nessun'altra parte direi che puoi rivestirti e sei libero di andare! >> Detto questo andrebbe ad alzarsi, recupererebbe un post-it dalla scrivania e con la penna nera andrebbe a scrivere il proprio numero di telefono su di esso, con l'intestazione: Shizuka Kokketsu. La rossa andrebbe poi ad appoggiarsi alla scrivania col sedere, mentre il foglietto viene tenuto fra indice e medio della mano destra, così che lui possa recuperarlo sulla via dell'uscita. [Se Mani terapeutiche -> Chakra 18/30; PV di Kamichi +5 per turno ]

20:53 Kamichi:
 Sentenzia la giovane tirocinante, un vociare abbastanza diretto quello della giovane, dove non si sprecano frecciatine e punzecchiamenti, anche se tutto sommato non è stato spiacevole. <Non era per sminuire il tuo lavoro> prende fiato <Era per dire che comunque le fiamme avrebbero potuto causare dei danni non indifferenti> come le bruciature o le lesioni ai muscoli per esempio <Comunque ti saprò dire nel breve periodo, ma se come dici tu le ferite sono lievi... penso che non ci dovrebbero essere problemi> portando la mano alla bocca, pugno chiuso davanti le labbra *coff coff* <Tirocinante> *coff coff* volendo lanciare una seconda stoccata, infantile ed immatura, alla rossiccia. Rimette su la maglia, copre il busto e rimette anche le scarpe ai piedi, mentre rattoppa ed aggiusto i suoi indumenti sul di lui corpo governativo. Volta il capo verso la giovane poi, la guarda, nuovamente, <Bhe, sono uno che non si fa troppo i fatti suoi, ed anzi> prende fiato <Se posso cerco di avere un pò le mani in pasta ovunque> mica cazzi, ed infatti lo vogliono tutti morti, mannaggia mannaggia <Spero ci sia sempre la possibilità di farsi rattoppare da qualche mano medica> nella fattispecie <Non tutte le ferite alle volte portano verso una cura> pace all'anima del fratello dyacon e del parente Ryoma. <Credo che abbiamo finito del tutto qui Shizuka, mi ha fatto piacere rivederti tutta intera> le svela <Fa attenzione, l'assassino è ancora a piede libero> e non solo lui <Per il resto grazie, e buona giornata> saluta chinandole il capo, imboccando la strada verso l'uscita dell'ospedale per poi scomparire verso l'orizzonte. [End]

21:09 Shizuka:
  [Ospedale Kusa - Stanza 9] Lui puntualizza il fatto che lei sia solo una tirocinante cosa che non la indispettisce minimamente, sa di essere alle prime armi, ma quella sera, quando ha scoperto di avere quella potenzialità, il potere di salvare qualcuno dalla morte, il fatto di poter aiutare, l'ha decisamente motivata. Non sarà un biondino montato a sminuire quello che può fare, in fondo lui ha bisogno di lei, e questo la dice lunga. << Sono piccola ma non puoi portarmi in un taschino Kamichi. Portati dietro i tonici piuttosto che aiutano parecchio. E sopratutto vedi di avvisarmi se fai qualcosa di pericoloso, almeno saprò che devo prepararmi al peggio. >> Lei sembra molto più seria del solito con quel camice addosso, le frasi di lui sembrano serie e profonde, ma spera sinceramente che quel lavoro della Shinsengumi non sia poi così pericoloso. << Ho il sangue nero e le mani che curano. Credo che sarà dura che mi troverai mai a pezzi! >> Gli rifila una linguaccia poco prima che lui si chini per salutarla. Dato che non ha fatto il minimo cenno per recuperare quel numero di telefono lei andrebbe semplicemente ad appiccicarglielo sulla maglietta, su di una manica proprio mentre le passa accanto. << Buona giornata a te Mister Shinsengumi. Cerca di fare attenzione pure tu! >> Null'altro in sua direzione, che esce dalla porta dell'ambulatorio. Per lei invece è arrivata la parte noiosa del lavoro, riempire la cartella clinica con le informazioni riguardo alla procedura effettuata, al tempo e alle condizioni del paziente finali. Insomma una parte noiosa ma doverosa, altro pezzo del puzzle che la porterà ad essere un medico completo, e non più solo una tirocinante. [//END]

Il lavoro in ospedale è sempre molto, ma non sempre i pazienti sono anche conoscenti! Shizuka e Kamichi si reincontrano proprio all'ospedale di Kusa dove è lei a doversi occupare delle ferite che lui ha riportato nei giochi di Konoha VS Oto. I due chiacchierano e si punzecchiano a vicenda, forse appianando delle incomprensioni scaturite dal loro primo incontro.