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Bzzz, tilt!

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con Hayato, Shin

21:25 Hayato:
  [Sala Giochi] L'ormai Genin ma non ancora appartenente al Clan Uchiha (nonostante ne porti il cognome a tutti gli effetti ma non facente parte del clan come membro attivo con un Dojutsu risvegliato), si ritrova come quasi ogni sera ad esplorare e a ricercare nuovi stimoli per le serate noiose e quelle che faticano in un certo senso a passare. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, proprio per questo, permette uno svago un po' più variegato rispetto agli anni addietro, dove probabilmente ci si doveva divertire lanciando i sassi contro un tronco (?). Ah, l'era tecnologica. Un miglioramento che tuttavia può anche diventare un qualcosa che sa di limite quando prende il sopravvento. Come per ogni cosa, l'eccesso fa male. La cosa bella è che nel centro ci si trova praticamente di tutto a portata di mano. E a proposito di “portata di mano”: in una di quelle sale giochi presenti nel centro di Kagegakure, c'è uno di quei meravigliosi flipper che fanno vintage, agee, con cui vale ancora la pena intrattenersi un po'. Uno di quelli che se vengono scossi un po' troppo vanno in tilt e non si possono azionare le levette inferiori che servono per lanciare di nuovo la pallina verso l'alto. Il giovane Uchiha, a quanto pare, trova di suo gradimento queste cose così retro tanto da intrattenersi con abbastanza entusiasmo. Certo, per quanto di entusiasmo si possa parlare con un Uchiha visto che alla fine, giri e rigiri, la genetica non mente mica: capelli neri che hanno un taglio quasi da emo, ma la lunghezza degli stessi ne scongiurano l'eventuale conferma; anche gli occhi ovviamente sono neri. Carnagione chiara, fisico snello, asciutto, alto. Non il massimo della forza e della resistenza, più votato alla velocità e alle arti magiche. Indossa un paio di pantaloncini che arrivano più o meno alle ginocchia e che calzano abbastanza larghi, neri, con qualche fiamma rossastra sulla coscia sinistra. Gambe nude, una leggera peluria nera anche qui, mentre i piedi sono infilate in un paio di scarpe da ginnastica (ah, l'evoluzione, anche qui). La parte superiore del corpo vede una semplice maglia chiara con qualche scritta sul davanti, piuttosto anonima. A proposito di genetica, nonostante “l'entusiasmo”, l'espressione è la tipica arrogantella da Uchiha, quello che ha sempre la puzza sotto al naso, costantemente. Nessun coprifronte, ma porta oggetti con all'interno una carta bomba, una bomba luce, posti sul fianco destro. Poco più giù, sulla coscia, il portakunai con dentro due kunai e due shuriken, Semplice. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

21:56 Shin:
 [Sala Giochi] Alla fine ha deciso di gettarsi nel caos di Kagegakure, lasciandosi alle spalle il dojo del clan da cui proviene. Sesso e alcool: perchè privarsene al giorno d'oggi quando tutto è a portata di mano, grazie all'avvento della tecnologia? < Svaghiamoci un pò... > Mormora a fil di labbra, camminando tra la folla di persone che popolano una delle strade principali della capitale. Fa attenzione a non urtare nessuno che procede dal senso inverso, passando in rassegna le varie insegne luminose che incontra lungo il tragitto. Una in particolare ne attrae l'attenzione. Quella di una salagiochi. < Bingo... > Ruota il busto nella direzione dell'ingresso, seguito subito dopo anche dal bacino e dalle gambe che gli permettono d'intraprendere la via appena decisa. Si stacca così dal fiume di gente, addentrandosi nella struttura adibita allo svago. Ad occhi esterni si presenta come una figura slanciata, alta poco più di 185cm e con una capigliatura rossa, quest'ultima rasata ai lati e folta in cima. Tratti somatici come al solito contratti fino alla mascella, ma allegeriti dalla presenza di quel ghigno irriverente che porta sempre con sè. Alle orecchie vari piercing fanno capolino, ma quello più visibile è l'orecchino a forma di piuma che scende perpendicolarmente verso la spalla sinistra. Busto coperto da una maglietta nera, anonima, scollata, su cui è poggiato un giubbetto di pelle scuro come la pece con degli spuntoni e delle borchie argentate, stile motociclista. Al collo, penzolano delle collane in metallo pesante, i cui pendenti sono su una il simbolo di Suna e sull'altra, la seconda, due medagliette tipo militare su cui sono incisi dei nomi. Gambe che indossano un paio di pantaloni anch'essi total black dove, dal fianco destro a quello mancino, s'estendono ben tre cinture che tracciano una traiettoria obliqua, dall'alto verso il basso. Indumento stretto in vita ma largo in prossimità dei quadricipiti, prima di premere ancora una volta nei pressi delle caviglie. Qui, s'uniscono a degli anfibi che concludono l'outfit. Alle mani, dei guanti con delle punte in acciaio nei pressi delle nocche. < Bene bene bene... > Si ferma subito dopo l'ingresso, osservando con attenzione clinica l'interno del locale, oltre alla sua clientela. Sguardo che in quella scansione, coinvolge inevitabilmente Hayato alle prese con un flipper. [Chakra OFF]

22:15 Hayato:
  [Sala Giochi] La particolarità del flipper, se così vogliamo, è che devi tenere gli occhi incollati alla pallina e seguirne i vari rimbalzi che a volte sono talmente veloci e distaccati da un lasso di tempo talmente breve che sembra che stia per sopraggiungere un'overdose da chissà quale mix di sostanza che prima ti rendono tutto sballato e poi, quando la pallina prende delle discese lineari o delle movenze un po' più regolari, sballottarti in una fase down di quelle brutte. Ed è tutto dire per qualcuno che dovrebbe, e sottolineiamo dovrebbe, possedere uno dei famosi Dojutsu e precisamente, quello che dovrebbe fargli leggere fotogramma dopo fotogramma. Ma purtroppo, quel momento non è ancora arrivato. Le mani sono poggiate ai lati dell'oggetto, con indice e medio delle mani poggiati sui bottoni in modo tale da poter attivare le levette; Gambe dritte, il peso distribuito equamente su entrambi gli appoggi. La schiena inarcata inevitabilmente un po' in avanti, col capo chino e di conseguenza gli occhi che attraversano il vetro del flipper. Colpi secchi quelli che le dita imprimono ai bottoni, con quell'inclinazione orizzontale e i pollici che appoggiano sulla parte frontale dell'oggetto, in modo tale da avere una presa più salda, più sicura. La pallina impazzisce in un paio di rimbalzi, che porta il giovane Uchiha a tirare fuori un'espressione concentrata e anche una linguetta che fuoriesce appena dalle labbra. Fronte corrugata. Qualche “spinta” tattica per evitare che la pallina finisca in quell'esatta linea in cui nemmeno le levette possono fare qualcosa. Soltanto che... così facendo, riesce a deviare la traiettoria della sfera argentata e ad alzare appena la levetta, ma il flipper decide che la spinta è stata un po' troppo forte e quindi va in tilt, in blocco, cosa che ti porta a perdere sicuramente la partita. Ed è anche l'ultima partita. <Che cazzo.> Sembra quasi un ruggito pieno di frustrazione. Perchè si sa, quando si è troppo concentrati su una cosa e poi si perde, quella che viene fuori è frustrazione. <'Sto coso è manomesso.> E gli dà anche una manata sul vetro che fortunatamente non cede. Sbuffa. Alza il capo, si guarda intorno. Qualcuno lì nei paraggi lo starà anche guardando con perplessità e scetticismo, ma lui se ne frega altamente. Curiosa anche lui e gli occhi neri come la pece si poggiano proprio su Shin in ingresso. Scuote il capo, come lascito della sua frustrazione, cosa che Shin potrà benissimo intendere sia per lui. Perchè, tra l'altro, il sopracciglio sinistro è pure inarcato a mo' di “e questo da dove è uscito?”. Un potenziale missunderstanding, ecco. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

12:04 Shin:
 S’erge in tutta la sua altezza in prossimità dell’entrata della sala giochi. Fiero, borioso, altezzoso, continuando in quella scansione del luogo effettuata tramite la coppia d’onice incastonata in quei lineamenti dalla carnagione chiara. Sguardo su cui non può esser afferrata l’espressione ma, se sostenuto a lungo, ci si può perdere. Proprio come accade con l’oblio: più a lungo ci si immerge nel nello stesso, più l’anima si perde. < …… > Non dice una parola, contraccambiando qualche occhiataccia che gli viene rifilata da un numero sparuto di avventori, shockati dal vestiario messo in mostra dal Goryo. Ormai ci ha fatto il callo e finché si limitano ad esser dei cani che abbagliano senza mordere, allora si può fare. Non ha alcuna intenzione di rivelare la sua seconda personalità. E’ già abbastanza usurante ed impegnativa la prima. < Mmm… > Increspa le labbra, venendo successivamente attirato dal fare di Hayato, il quale è alle prese con un flipper poco compiacente. I passi verrebbero mossi in direzione dell’Uchiha, la cui particolare innata è ancora sopita, dormiente, non rivelata. < Se continui a malmenarlo in quel modo, ci credo che va in tilt. > Sentenzia in modo saccente, come se qualcuno avesse chiesto un suo parere o un suo intervento al riguardo. < Guarda che non stai possedendo da dietro una donna… > Metafora che rende abbastanza chiaro il concetto a cui si sta riferendo.
Infatti, vedendo la posizione di Hayato con le mani ai fianchi del gioco e con il bacino attaccato alla parte iniziale del flipper dove dare delle leggere spinte per evitare che la pallina s’insinui tra le due levette, la prima immagine che viene richiamata nella mente del rosso è l’atto sessuale. Volgarmente definito in altro modo, ma che non staremo qui a sottolineare visto che ci siamo capiti(?). < Sempre che tu sappia di cosa stia parlando… > Il sopracciglio destro s’alza, dando vita ad un’espressione dubbiosa, mentre lo sguardo lo squadra da capo a piedi senza alcun ritegno e discrezione. < …non mi sembri molto attempato. Sicuramente le tue attuali priorità saranno videogiochi e mano amica, giusto? > Niente, non cambierà mai. Sfacciato come al solito. < Il flipper è un marchingegno che devi trattare con attenzione. Con accuratezza, senza esagerare… > Il flipper, non una donna. Nella sua testa malata ha più importanza un oggetto inanimato piuttosto che un’essere vivente. < E poi, un consiglio… > Il tono di voce si abbasserebbe per rendere quella confidenza più intima e riservata. < Oltre a spingere, alza anche la struttura. > Di poco, non eccessivamente. Almeno che i piedi non siano stati saldati alla pavimentazione, ma sarebbe insolito. [Chakra OFF]

12:06 Hayato:
 L'accenno di frustrazione alla fine non è altro che lo sfogo dettato dall'aver perso l'ultima pallina per uno stupido tilt e non ha nessuna intenzione di far mangiare gettoni e soldi a quell'aggeggio infernale più di quanti gliene abbia già dati. Ruota il busto verso l'ingresso, anche se una mano rimane sempre appoggiata al marchingegno in questione, proprio mentre gli occhi neri continuano a sondare la figura di Shin, non tanto per il vestiario, quanto più nel complesso. Quella è solo la parte minore. Entrambe le sopracciglia vengono sollevate verso l'alto quando lo stesso Goryo si rivolge a lui. In primis, lo stesso Uchiha si guarda intorno con fare vagamente perplesso. Magari c'è qualcuno nelle vicinanze che sta attirando l'attenzione del rosso e può evitare un potenziale missunderstanding, a sua volta? No, ce l'ha proprio con lui, tanto che ritorna a guardarlo e presta più attenzione alle sue parole che, ad un orecchio un po' più attento, riconduce allo status criptico (?) del flipper. <Non lo sto malmenando, gli sto solo dando qualche colpo.> Mormora in risposta, alzando un po' il mento con la tipica arroganza Uchiha in un'espressione di appena sufficienza, quella che rivolge al portatore di giacca di pelle chiodata. La metafora sessuale viene ovviamente colta, anche se non fa altro che stampargli sul volto un'espressione un po' perplessa. Sulle prime non risponde, intenzionato a far continuare l'incedere verbale del Goryo. Sospira, sottintendendo un “ah, armiamoci di pazienza e affrontiamo l'ennesimo tipo”. <Grazie, ma non credo possano servirmi dei consigli sessuali provenienti da uno che sembra uscito da una sit comedy televisiva occidentale.> Gli sta praticamente dando del “Fonzie”, noto protagonista di Happy Days praticamente, per chi conosce. Abbozza anche un sorriso che sembra più un qualcosa di storto, di situazionale per l'appunto, come a suggerire “grazie, prego, puoi andare ora”. Anche se l'incalzo seguente di Shin lo diverte vagamente, tanto da aprirsi in una breve risata. Forse di scherno. <Ah sì, scusa.> Sarcastico. <Mano amica tutta la vita.> Annuisce, sottolineando maggiormente l'enfasi nelle parole. Forse l'unico consiglio veramente buono è quello alla fine, ovvero di alzare un po' la struttura in modo tale da invertire un po' la forza di gravità e di far tornare la pallina indietro. <Così va in tilt prima del normale.> Breve pausa. <Perchè lo sai che il sistema di sicurezza viene attivato da un contatto elettrico interno in caso di scossoni o inclinazioni, sì?> Stavolta è lo stesso Uchiha che gli volge una domanda, con quella supponenza che potrebbe arrivare ad essere perfino fastidiosa. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

12:06 Shin:
 L’avanzare dovrebbe averlo portato nei pressi dell’Uchiha, attestandosi lungo il fianco destro del ragazzo. Gli occhi scuri come la pece in cui è difficile notare la sottile differenza di densità che intercorre tra iride e pupilla, si alternano dal corpo di Hayato alla struttura elettronica del flipper. < Se perseveri nel tuo modo di fare, otterrai sempre lo stesso risultato. Il fallimento… > Ovvero che la pallina s’infili nello spazio che divide le due levette. Mantiene un timbro di voce greve, pesante, basso nei decibel, prima d’iniziare a raggirare la figura del suo interlocutore, passandogli dietro con lentezza quasi fastidiosa, creando una sorta di semicerchio, senza mai distogliere l’attenzione da lui. Visione periferica, grande cosa. < …… > Si ferma sul lato opposto - quello mancino - sfarfallando un paio di volte le palpebre nel non riuscire a capire se quello che l’altro gli ha appena detto è un complimento oppure una delle peggiori offese. < Ehi… > I muscoli facciali si contraggono, dando per scontato che sia un’ingiuria. < …ti sto dando un consiglio e tu mi ripaghi così? > Tramite una presa in giro neanche tanto velata. < La tecnologia, a voi ragazzini, vi ha reso più sfrontati e sfacciati. Questo mi piace, ma dovete scegliere bene le persone con cui fare i gradassi… > Certe volte potrebbe andare bene, altre invece, no. Con uno psicopatico come il Goryo poi, la seconda possibilità è più vicina a vedersi realizzata rispetto alla prima. Se poi vogliamo rimanere nel tema del personaggio principale di Happy Days, beh, allora quello con la giacca di pelle poteva scrivere un’enciclopedia sull’argomento donne e come far raggiungere loro il piacere massimo. Insomma, non era proprio uno sprovveduto(?).
< Mano amica eh, lo supponevo… > L’adolescenza, che bel periodo. < E quale delle due? > Entrambe verrebbero portate con il palmo aperto rivolto verso Hayato, sopra le rispettive spalle, accanto al volto. < Per chi è destro si dice che se viene utilizzata la mancina è come se fosse un’altra persona a fare il lavoretto. > Trash più totale. Frase seguita da un abbozzo di ghigno sul volto. < Lo so lo so… > Riguardo al sistema di sicurezza che manda in blocco ed in tilt la macchina. < Ed è proprio qui che risiede la differenza tra un baro professionista e uno alle prime armi. Sapere fino a dove spingersi senza che la macchina crashi… > Alla fine, un consiglio che può essere riportato in ogni ambito della vita. Saper riconoscere il momento in cui lasciar andare oppure insistere, è una gran dote. [Chakra OFF]

12:07 Hayato:
 Una delle due mani se ne sta ancora sul vetro del flipper, senza lasciare il contatto con l'aggeggio anche quando parla con Shin, tenendo gli occhi altrettanto neri come la pece, caratteristica genetica di tutti gli Uchiha che possano definirsi tale assieme agli occhi, sulla figura del Goryo anche quando questo descrive quel semicerchio attorno alla sua persona. Non ruota, però, l'intero corpo, anche se quell'azione potrebbe essere intesa come un descrivere un semicerchio attorno ad una potenziale preda, in questo caso per quel “diverbio” o discussione che si è venuta a creare sull'argomento da lui stesso imbastito. <Siamo passati dai consigli sessuali alle perle di saggezza?> Chiede, battendo un paio di volte le palpebre, prima che la lingua vada ad inumidire velocemente le labbra. <Che velocità.> Sospira, forse infastidito da chi arriva e con più supponenza di quella dell'Uchiha cerca di dispensare consigli e modi di fare, senza che nessuno glieli abbia chiesti. Dicevamo, ruota solo il collo, adottando la stessa “tecnica” di usare la visione periferica, per inquadrare il Goryo, che gode di un attimo di punti ciechi dall'Uchiha, ovvero quel singolo momento in cui il collo viene ruotato dal lato opposto per affidarsi all'altro occhio, anche se mano mano e molto lentamente, ruota il busto fino a fronteggiarlo direttamente. <Ti ringrazio.> E forse sta usando quel minimo di cortesia che possiede. Ma proprio minima minima come cosa eh. <Ma come ti ho detto, non ho bisogno di consigli in quell'ambito, anche se ti vedo piuttosto ferrato sull'uso delle mani e sulla sensazione che queste possono darti. Addirittura l'illusione che il lavoretto lo stia facendo qualcun altro?> Evidentemente, dev'essere destrorso ed usa sempre la destra. La sinistra dev'essere impegnata a fare qualche altra cosa (?) anche se non si sa cosa. <Suppongo, quindi, che tu abbia una certa esperienza sulle spalle. O meglio... nelle mani.> A volte si stupisce anche lui di quanto possa usare una forma di sarcasmo appuntita, con tanto di sorriso beffardo che però in un certo senso lo diverte. Infatti, per quanto possa essere fastidioso e leggermente provocatorio, sembra non scendere in livelli ostili o apertamente fiammeggianti. Il che per un Uchiha è praticamente tutto. Lancia un'occhiata al flipper, che intanto riporta la frase “inserire gettone” o cose del genere, ripresosi dal precedente tilt col sistema elettrico tornato al suo funzionamento base. Annuisce, con aria un po' da scherno però, alla differenza tra baro professionista e imbroglione alle prime armi. Muove qualche passo laterale, spostando la mano dal vetro del flipper e di conseguenza allontanandosi da esso. <Bene, baro professionista. Vuoi darci una dimostrazione delle tue impareggiabili doti da raggiratore di flipper?> Gli propone, con un sali-scendi nel tono di voce che evidenzia un po' la presa in giro, ma intanto con un gesto della stessa mano gli indica il flipper. <Magari con una scommessina?> Annamo bene. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

12:09 Shin:
 < Beh, bisogna sapersi muovere su più campi no? > Dal sessuale a quello filosofico, passando per molti altri settori più o meno importanti. < Io se fossi in te prenderei spunto dalle mie parole. Anzi, le prenderei come oro colato. > Autostima ne abbiamo? Ovviamente ogni singola parola viene esternata con quel sorriso borioso ed irriverente stampato in volto, di chi si attesta ad un livello superiore rispetto all’altro, mettendo in evidenza un arroganza insita fino al midollo. Al termine di quel dire, i muscoli del braccio destro si contrarrebbero, visto l’alzarsi dello stesso ed il distendersi della mano in direzione della spalla mancina dell’Uchiha. Tenterebbe di dagli una pacca, senza troppa forza, invitandolo anche a gesti nel seguire quei preziosi consigli. < Prima mi dici di non aver bisogno di consigli e poi, come un’adolescente sbarbatello che immagina ancora che i figli arrivino con la cicogna o con l’ape sul fiore, non sai quale sensazione si prova a lavorare con l’altra mano? Tsk! > Scuote il capo, incredulo davanti a quella confessione. È l’abc del manuale da pervertito. E ogni uomo lo è. Chi più chi meno, ma sono tutti sulla stessa barca. < Oh… > Stupito dalla sfida che gli vien lanciata da Hayato. < Una scommessa eh? > E si muove, facendo scivolare dapprima il piede destro e poi il sinistro, prendendo ed occupando lo spazio lasciato libero dal membro appartenente al clan di Oto. Si posizionerebbe così davanti alla struttura del flipper, restando comunque con il collo girato verso il suo interlocutore. < Accetto. > Era scontata una cosa del genere. Il vocabolo -indietreggiare- nel suo dizionario personale, appare poche volte, se non in situazioni dove la furbizia e l’intelletto richiedono una maggiore visibilità. < Ecco qui la mia parte… > La mano destra guantata con gli spuntoni in acciaio che svettano da sopra le nocche, s’infila nella tasca dei pantaloni e, dopo alcuni istanti, ne fuoriesce trattenendo nel palmo una banconota da 10 ryo.
“STACK!” La sbatte sopra la protezione in vetro del flipper, mostrando al ragazzo la quota d’iscrizione per accettare la scommessa stile poker. < Il piatto piange… > Inclina di poco il capo verso manca, in direzione della struttura elettronica che funge in questo momento da raccoglitore di puntate. Con tale movimento, l’orecchino a forma di piuma scarlatta assicurato al lobo sinistro dell’orecchio, oscilla in modo evidente, invitando di fatto lo sfidante a raddoppiare la somma che spetterà all’eventuale vincitore. Intanto le mani scivolano lungo i fianchi del gioco, andando alla ricerca con ambo i diti indici, della coppia di pulsanti che manovrano le levette utili a ritirare su la pallina ogni volta che questa scende verso la base. Ready! [Chakra OFF]

12:10 Hayato:
 Sbuffa una risata controllata alle parole del Goryo, tanto da distogliere brevemente lo sguardo da lui e scuotere appena il capo. <Beh, su questo non posso darti torto.> Gliela dà sostanzialmente vinta, inclinando gli angoli delle labbra verso il basso come se volesse dire “il discorso non fa una piega”. <Però di solito saggezza e consigli di natura sessuale non sono delle cose che vanno molto d'accordo. A meno che tu non sia uno di quei Guru del sesso che vogliono istruire tutti e farli diventare potenziali macchine da guerra.> Del sesso, ovviamente. Ma ad occhio e croce, almeno da un primissimo sguardo, è difficile che shin possa essere un Guru. Magari ha le sue esperienze nelle mani, come detto in precedenza, ma chissà. Ancora una volta, però, si ritrova a pensare ad eventuali usi della sinistra per constatare se quello che dice Goryo sia esatto oppure no. Per cui, inspira un po' più profondamente, prendendosi quei due o tre secondi di tempo, anche se al primo secondo e mezzo comincia già a scuotere il capo. <Non ci ho trovato molta differenza, sai?> Breve pausa. <Sarà che in quel momento sono impegnato, o forse perchè sei tu che ti fai dei film mentali e vuoi autoconvincerti che ci sia qualcun altro lì con te.> Fa spallucce, lanciandola lì come potenziale spiegazione alle altrui parole. Povero Hayato, che per altro si vede accettata la sfida in zero due. Ma questa, forse, è l'unico punto d'incontro dell'intero dibattito, visto che sul volto del giovane Uchiha si apre un sorriso abbastanza competitivo. <Perfetto.> Gli lascia spazio per prendere posizione al flipper, mettendosi a qualche passo di distanza in una posizione defilata, in modo tale da avere completa visione sul giochino vintage e al tempo stesso non dare fastidio. La mano destra viene infilata nella tasca dei pantaloni del medesimo lato, quindi tira fuori una banconota da 10 ryo, proprio come l'altro, sbandierandogliela davanti agli occhi per fargliela vedere, per fargli notare la presenza della banconota stessa e di conseguenza suggellare quella scommessa. Dopodiché, la appoggia sulla banconota altrui e raddoppia. <Il piatto è felice.> Abbozza un sorriso. Incrocia ora le braccia al petto, in attesa che il flipper tilti in modo tale da aumentare un po' i suoi risparmi. Magari la dea bendata è dalla sua parte anche questa volta? <Prego, baro professionista.> Così com'egli s'è definito. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

12:43 Shin:
 Prende posizione davanti alla fonte di divertimento elettronico datato nel tempo, ma sempre in voga nell’ambiente delle scommesse e dei videogiochi. Gambe divaricate alla stessa distanza delle spalle così da avere più stabilità, mentre le mani carezzano i fianchi della struttura, come a creare una connessione invisibile agli occhi con il flipper. Bacino che si pronuncerebbe di poco in avanti, venendo a contatto con la zona più prossima e vicina del gioco ed i polpastrelli degli indici pigiano con forza sui bottoni che comandano la coppia di levette, emettendo un rumore acuto quando vengono chiamate in causa. Semplice interazione di prova con colui che dovrà fargli vincere 20 ryo in totale. Non una somma cospicua, ma ne va dell’onore e del rispetto(?). La concentrazione è tale che per qualche istante sembra estraniarsi da tutto e da tutti, non sentendo neanche le prime parole esternate dall’Uchiha. Brutta cosa. Soprattutto perché Hayato gli ha dato ragione. < Oh… > Torna nel mondo reale solo perché richiamato da un accorgimento di vitale importanza, senza cui non potrà avvenire la sfida: l’inserimento di un gettone. < Allora ci hai provato con la sinistra eh… > Gli angoli delle labbra si arcuano verso l’alto, disegnando un sorriso difronte a quella confessione. < È tutta una questione di testa. La prossima volta che lo farai, concentrati e vedrai che andrà meglio. Poi fammi sapere… > Ma sul serio gli ha detto di tenerlo informato sul successivo orgasmo che raggiungerà grazie alla mano mancina? No comment. Nel frattempo la sua di mano, quella destra, scivolerebbe di nuovo nella tasca rispettiva dei pantaloni, tuffandosi alla ricerca di una moneta da 1 ryo. Ravanando e scavando, ne uscirebbe vittoriosa, stringendo nel palmo lo spicciolo che gli consentirà d’avviare una nuova partita. < Bene. > Annuisce soddisfatto con un lieve cenno del capo, vedendo come la posta in palio sia raddoppiata in men che non si dica, grazie alla puntata dell’altro genin. < Ora si che ci siamo. > Prima d’iniziare, le braccia si distenderebbero in avanti, unendo le dita delle mani tra loro, spingendo nella medesima direzione. Mima una delle pose più utilizzate per allungare i muscoli degli arti superiori e, soprattutto, darsi un tono di superiorità davanti all’Uchiha. Dopodiché, inclinerebbe di poco il busto verso il basso, dando modo al gettone di entrare nell’apposita fessura. Quando il marchingegno elettronico ne riconosce la fattura, inizia ad illuminarsi a festa, rispecchiandosi nelle pupille scure del Goryo. Attimo di pausa e via: il pistone a molla che spinge la pallina in acciaio viene azionato, facendo schizzare la biglia verso l’alto, dando così lo start alla scommessa. Sfera che inizierebbe a rimbalzare da una parte all’altra del flipper, da dritta a manca, rispedita nella zona più in cima del gioco grazie alle levette in basso che sarebbero azionate anzitempo tramite il pigiare degli indici. I relè e le lampadine contenute all’interno del videogioco si accenderebbero con insistenza e lì, accorgendosi che la pallina è in procinto di finire in buca, entrerebbe in azione il corpo. Le mani serrerebbero la presa sui fianchi della struttura in vetro e legno, spostandola e alzandola di poco; intanto anche il bacino si metterebbe in moto, dando dei colpi ben assestati con l’anca destra. Una combo di attacchi che dovrebbe permettergli di evitare di perdere la partita, stando attento in modo maniacale a non mandare in tilt il gioco, altrimenti oltre che al danno prenderebbe vita anche la beffa: perdere la scommessa. [Chakra OFF]

Shin tira un D100 e fa 21

13:04 Hayato:
 Le braccia permangono incrociate a quel metro e mezzo, forse due, di distanza dalla posizione del Goryo e di conseguenza del flipper che gli ha lasciato per poter dare la possibilità al chiodato (?) di mettere in mostra le proprie qualità di baro professionista su quel giochino retro ma sempre attuale, sempre fonte di attenzione e anche di divertimento, nonché di tilt (giusto per restare in tema). È proprio dal flipper, tra l'altro, che deriva il termine tilt, usato poi dai giovani d'oggi in gergo tecnico. In un modo o nell'altro, comunque, gli occhi neri come la pece dell'Uchiha osservano la posa assunta da Shin, in quella postura che sembra stia per iniziare la partita anche se non ha ancora inserito il gettone. Ed infatti, per questo, lo guarda un po' così, stranito. Ma non glielo dice. Vecchia serpe. Anzi, ne approfitta per “distrarsi” e far finta di nulla ascoltando le parole altrui, portando l'attenzione sui suoi lineamenti e in generale sul suo volto, fino agli occhi scuri. <Non è che ci ho provato intenzionalmente. È che sicuramente sarà capitato almeno una volta.> Quando la destra si stanca, insomma. È arrivato Rocco. Lo dà per scontato, come una cosa del tutto plausibile. E se avesse notato tutta quest'eclatante differenza, sicuramente se ne sarebbe ricordato. Rimane a guardarlo, vagamente divertito dalla richiesta di restare aggiornato sulla prossima volta che l'autoerotismo sarà il centro di quel momento. Un mezzo sorriso dipinto sulle labbra, scuotendo appena il capo a mo' di “sei serio?”. <Certo, sta tranquillo. Ti invierò un messaggio. Anzi, visto che ci siamo...> Pausa tattica, lasciando cadere quel secondo o due di suspance, nemmeno gli stesse facendo qualche proposta indecente. <...vuoi essere presente quando accadrà?> La proposta non è ovviamente seria, ma è condita da quel velo di sarcasmo che fa palesare la presa in giro ai danni del Goryo, visto il suo interessamento nel voler sapere, sporgendosi pure appena in avanti con la parte superiore del corpo nel finto tentativo di circoscrivere quella pseudo-richiesta interessata soltanto a loro due, benché il tono della voce permanga su una modulazione del tutto normale, per niente lasciva tantomeno provocatrice. La scommessa rimane lì, su una parte del vetro del flipper che non dà fastidio a Shin, che intanto si ricorda di inserire il gettone. Anche lo sguardo dell'Uchiha si fa un po' più attento e determinato, analizzando le movenze altrui nel caso dovesse rivelarsi un successo. Segue la pallina d'acciaio spinta dalla molla d'azionamento, quindi proprio come la biglia, gli occhi saettano da un punto all'altro, ma tenendo anche d'occhio sia le mani che la parte bassa del corpo del Goryo. Se c'è da imparare, tanto meglio, anche se la soddisfazione di dirglielo non gliela darà mai. Non fiata, non lo deconcentra, in modo tale che non possa usare nessuna scusante. Non gli è col fiato sul collo, semplicemente è uno spettatore che però ha puntato sulla sconfitta del giocatore. Facile, no? Il momento clou arriva, però, nel momento in cui la discesa della pallina sembra portarla inevitabilmente verso quel corridoio centrale delle due levette che decreta la fine della partita. Le sopracciglia vengono alzate, un po' di adrenalina nemmeno stesse giocando lui. Quindi i movimenti di Shin con l'intenzione di deviare il corso della pallina, ma purtroppo si rivela un tentativo fallimentare. Il sensore elettrico interno del flipper viene scosso un po' troppo veementemente, tant'è che si attiva mandando in blocco l'intero sistema, facendo smettere di funzionare le levette e l'epilogo è uno solo: la pallina finisce in buca e la partita finisce. <Oh...> Sembra sorpreso, ma in realtà sembra un “ah, che peccato” carico carico di sarcasmo. Si avvicina di qualche passo, sciogliendo l'intreccio delle braccia. <Non stai possedendo una donna da dietro.> C'è quel ghigno beffardo sul volto dell'Uchiha che dice praticamente tutto, riutilizzando le parole altrui proprio per uno scopo ben preciso: punzecchiarlo. <E... immagino che questi siano miei.> Allunga il braccio destro, appolipando le dita attorno alle due banconote da 10 ryo, in totale 20, arpionarle e tirarle verso di sé, portandole al naso ed inspirando rumorosamente. <Aaah.> Socchiude perfino gli occhi, estasiato. <Mi spiace, amico.> Alla fine. Forse c'è un leggerissimo e sincero dispiacere. Forse solo per la figura poco carina che Shin ci ha fatto. [Chakra: OFF] [Equip: Bomba luce x1, carta bomba x1, shuriken x2, kunai x2]

13:55 Shin:
 Ad uno sguardo esterno, sembra davvero che il Goryo stia possedendo una donna dietro, date le movenze e le mosse che esegue per evitare che la sfera in acciaio scivoli tra la coppia di "pinne" che servono per rilanciare la biglia verso l'alto ed aumentare il punteggio finale. < Ngh... > Emette anche dei suoni alquanto ambigui, perpetrando nel movimento pelvico e nell'alzare i piedi del videogioco da terra. Tuttavia, quando la fine della partita è inevitabile, un'ingiuria viene esternata con tono di voce deciso ed alto, tanto da far voltare gran parte degli avventori del luogo in sua direzione. < Cazzo avete da guardare, uh? > Li incalza, mentre il flipper crasha in malomodo, tanto che tutte le luci che prima brillavano difronte ai suoi occhi, si spengono in un attimo, rinforzando il concetto di perdita della scommessa. < Questo maledetto è stato manomesso. > Bofonchia, non accettando l'esito ineluttabile della sorte. Sbuffa rumorosamente, voltando in modo lento lo sguardo contratto in direzione di Hayato che, gonfio della vittoria, non attende neanche un secondo prima di mettere il dito nella piaga. "STACK!" Preso da un raptus di rabbia, il braccio destro si allungherebbe verso il vetro del flipper, proprio nel punto dove sono stati depositati i 20 ryo della scommessa. Il palmo della mano dritta sbatterebbe contro le due banconete, tentando così di ostacolare l'arpionaggio da parte dell'Uchiha. < Non così in fretta... > Sibila, osservandolo in tralice, restando di poco piegato in avanti nel mantenere quella strana postura assunta poc'anzi. Piano piano la rabbia e la frustrazione di esser stato sconfitto avvampa come una fiamma eterea alimentata a benzina nei pressi dello stomaco. Cerca di restare calmo, pacato, anche se un avvisaglia dello stato mentale ed emozionale in cui versa è visibile dall'occhio sinistro, il quale per un breve istante viene pervaso da un bagliore innaturale. < Mmmm... > Se fosse riuscito a bloccare o quantomeno a ritardare la presa in consegna della vincita da parte di Hayato, si ritrarrebbe all'indietro, riacquisendo l'eretta postura. < Bene... > Bene un cazzo. I muscoli facciali si vede chiaramente che fanno fatica a dar vita ad un sorriso di circostanza, fatto giusto per non passare come un rosicone. Gesto nobile, che però non gli precluderà tale epiteto. < Vai nel quartiere notturno a farti fare un servizio completo invece di immaginare cose con le mani. Credo che venti ryo bastino. > Tono di voce pervaso dall'ira e dall'invidia, prima di scattare in direzione dell'uscita del locale, lasciandosi alle spalle l'Uchiha con la somma vinta. Mani nelle tasche e sguardo torvo. Poveri coloro che lo incontreranno da qui in avanti. La serata è ancora lunga. [X]

14:08 Hayato:
 Ormai la vittoria è assicurata e non può far altro che gustarsi tutta quella soddisfazione, soprattutto nel vedere il povero Goryo dare di matto per aver perso la scommessa, cominciando a sfarfallare con le parole e soprattutto prendendosela con gli avventori che erano semplicemente incuriositi di capire. Anche l'Uchiha si guarda intorno, anche se con nessuna ansia o pressione, visto che non ha niente da temere, ma con l'espressione tronfia e soddisfatta tipica di chi ha appena avuto una soddisfazione immensa nemmeno avesse raggiunto uno di quegli obiettivi della vita che ti permettono di godere come un riccio. <Mhmh, certo.> Asseconda la questione della manomissione del flipper, cosa che effettivamente ha detto anche lui all'inizio, ma è ben conscio di averlo detto solo per la frustrazione di aver perso, cosa che ora sta attraversando proprio Shin. Le proprie mani vengono bloccate dall'avanzare altrui, quindi un'occhiata in tralice è quella che volge prima al blocco alle mani e poi direttamente a Shin, come se volesse incenerirlo. Sono attimi di silenzio quelli che seguono. Le mani, serrate attorno alle banconote, vengono strette ancora di più ora che la presa del Goryo è chiusa attorno alle proprie mani, cercando di ridurre la possibilità di farsi strappare le banconote. <...?> Tra le righe, c'è uno sguardo interrogativo, che diviene un po' perplesso e incuriosito da quel veloce baluginio negli occhi altrui, come il riflesso di una luce o quel secondo in cui un faro ti colpisce direttamente per poi girare a largo. E così fa proprio l'altro, ritraendosi poco dopo, lasciando acquisire all'Uchiha un pizzico di serenità visto che le cose potevano precipitare in due secondi. Libero dalle mani altrui, arrotola le due banconote e le infila velocemente in tasca, al sicuro. <Chi l'avrebbe mai detto che fossi così gentile?> Continua a percularlo, sostanzialmente. <Grazie per il regalo.> Le banconote. <E... sì, ci andrò con la consapevolezza che le cose regalate hanno tutt'altra sensazione.> Lo lascia allontanare, senza interromperlo né niente, se non rivolgendogli due ultime parole. <A presto, amico!> Alza perfino una mano per salutarlo. La notte è ancora lunga, sì, e con Shin che contribuirà al benessere dell'Uchiha forse non sarà nemmeno più tanto noiosa. [END]

Nella noia di una serata normale, Hayato si sta intrattenendo con un flipper che improvvisamente, per un movimento sconsiderato e troppo brusco, va in tilt facendogli perdere la partita e provocando della sana frustrazione. In quel momento, entra in gioco Shin che trova delle metafore e analogie delle spinte date al flipper con quelle di atti un po' più privati e dopo varie punzecchiature, l'Uchiha lancia una sfida col flipper subito accolta dal Goryo. A vincere la sfida è proprio Hayato, cosa che provoca un enorme senso di rabbia e frustrazione in Shin che gli consiglia di spenderseli in un servizio completo al quartiere notturno.