Primo Appuntamento <3
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Giocata del 11/06/2021 dalle 09:50 alle 13:13 nella chat "Centro di Kagegakure"
[Fontana al centro di Kagegakure] Perchè doveva finire così? Cioè alla fine non sarebbe bastato semplicemente andare avanti come sempre? Era questo uno dei motivi fondamentali per cui aveva passato gli ultimi due anni a dilaniarsi in silenzio per un amore potenzialmente non corrisposto. Proprio per evitare questo genere di appuntamenti. Alla rossa non importava minimamente l'uscire insieme, tenersi per mano, fare i piccioncini davanti al mondo. La cosa la metteva in imbarazzo ancora primadi farla perciò quell'uscita 'ufficiale' per la quale la madre l'aveva preparata era già partita con il piede sbagliato nella testolina della Kokketsu. Tuttavia, nonostante le rimostranze proposte da Shizuka, Yuki l'aveva sistemata proprio a dovere, tanto che la Genin stessa quasi non si era riconosciuta allo specchio. I capelli rossi sono stati lasciati sciolti, così da ricoprire un poco le spalle completamente scoperte da quel vestitino nero che indossa. L'abito presente una sorta di tessuto dalla forma romboidale a coprire il seno, lasciando quindi scoperta la schiena e la parte appena sotto il seno, consentendo a quel tatuaggio che possiede di restare in bella vista, da una delle punte del rombo parte poi una gonna svasata, lunga fino a circa metà coscia. Ai piedi indossa questi stivaletti neri con il tacco, minimo ovviamente date le scarse abilità femminili nella camminata con tali arnesi ai piedi, cosa che fa innalzare la ragazzina di circa 5 cm portandola a un'altezza ben di 160 cm! Sul fianco destro, si può notare una borsa anch'essa nera, che teoricamente contiene il cellulare, un paio di shuriken e un tonico per la salute, perchè Riuky aveva insistito che andando in giro vestita così avrebbe sicuramente attirato l'attenzione di qualche malintenzionato! Oltre a ciò la madre aveva fatto un ottimo lavoro sul trucco, incredibilmente la nanetta ha gli occhi truccati, matita per il contorno occhi, mascara sulle ciglia e un filo di eyeliner sopra la palpebra, cosa che rende ancora più grandi quegli occhi blu che la caratterizzano, inoltre le unghie sono state smaltate, anch'esse di nero, così che si tutto in contrasto con la carnagione pallida femminile e quei capelli rossi che sembrano ancora più accesi. Senza troppe difficoltà i tre si avvicinano alla fontana centrale dove partono le ultime raccomandazioni da bravi genitori, la prima a parlare ovviamente è Yuki: << Tesoro sei bellissima! Vedrai che ti divertirai un sacco stasera e Hiko resterà a bocca aperta appena ti vedrà! >> Un occhiolino le viene rivolto dalla madre, << Io e papà ci facciamo un giro, non tornare da sola mi raccomando, piuttosto se non ti accompagna lui dammi un colpo di telefono! >> Come se fosse lontanamente possibile che l'altro non la riaccompagni a casa. Poi è Riuky a farsi avanti, che con quegli occhi blu, identici a quelli della figlia la osserva attentamente prima di verbiare: << Sei la cosa più bella che io abbia mai fatto. So che non succederà ma ricordati che papà ti proteggerà sempre, quindi se ti tratta male lo faccio fuori! >> Discorso sensato, da padre di figlia unica femmina, geloso fino alla nausea. << Papà.... >> E' Shizuka che cerca di dire qualcosa ma non fa in tempo, Riuky l'abbraccia con decisione per poi rifilarle un bacio sulla testa. << Divertiti bambina mia! Salutami Yasuhiko! >> Detto questo i due si allontanano lasciando la Kokketsu da sola davanti a quella fontana zampillante. Una volta libera, andrebbe a sedersi sul bordo di quella fontana, già esausta nonostante la serata debba ancora iniziare, andando a recuperare il telefono nella borsetta, per controllare i messaggi eventualmente ricevuti. [2x shuriken, 1x tonico salute][// https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/61NyDWW75QL._AC_UY606_.jpg ] Cammina per le strade del centro di Kagegakure, con un abbigliamento decisamente insolito per lui, difatti le gambe sono avvolte da un paio di jeans, dalla tonalità del blu scuro, non eccessivamente, fino ad arrivare ai piedi, i quali si trovano infilati all'interno di un paio di scarpe da ginnastica bianche, modello sneakers, con alcuni dettagli in blu ad intonarsi con i pantaloni. Risalendo per il corpo il busto è ricoperto da una maglietta a mezze maniche bianche, di cui si intravede tuttavia solo la parte frontale, nello spazio lasciato a vista dal taglio di una giacca blazer, leggera, sulle tinte del grigio canna di fucile di cui solo il primo bottone, della coppia, viene infilato all'interno dell'occhiello corrispondente. I capelli, invece, non sono differenti dal solito, si mostrano con un ciuffo che oscura quasi del tutto l'occhio destro e coprono in parte una cicatrice sul naso, che lo taglia in orizzontale, lasciando invece l'occhio sinistro libero di osservare senza problemi ciò che lo circonda, sulla nuca invece sono tenuti legati da una coda, decisamente corta, come se avesse i capelli che arrivano grosso modo fino alle spalle una volta sciolti. Lo sguardo d'ossidiana si posa di quando in quando su un negozio, piuttosto che sulle altre attrattive che gli scorrono di fianco man mano che i passi lo conducono in direzione della fontana centrale, luogo ormai non troppo distante, tanto che dovrebbe anche riuscire a vedere i genitori di Shizuka che si allontanano, ma non fa alcunché per richiamare la loro attenzione, rallenta anzi invece leggermente il passo, così da essere sicuro di non essere intercettato per sbaglio dal duo e solo una volta che si sono dileguati tra la gente andrebbe a riprendere la velocità normale di camminata, per riprendere ad avvicinarsi ai giochi d'acqua. Una volta sufficientemente vicino andrebbe a virare in modo da stazionare davanti alla Kokketsu, fermandosi ad un paio di metri di distanza, per poi flettere la schiena in avanti, così da essere all'incirca alla stessa altezza della ragazza, osservandola da testa a piedi più volte, come a volersi assicurare che si tratti proprio di lei <E tu chi sei?> Le domanda, sorridendo, utilizzando anche un tono di voce stupito, come se non fosse proprio in grado di riconoscerla <Non so mica, se ti conosco> Scuote anche appena il capo, facendo sventolare i capelli, leggermente, sia per il ciuffo che per la coda <Però so che sei bellissima> Si tingono di rosso soprattutto le orecchie, più che le guance, mentre poi si erge nuovamente in tutta la sua statura [Fontana al centro di Kagegakure] Niente messagi, il cellulare viene rimesso via nella borsa che viene richiusa rapidamente. Si guarda intorno come se non vedesse l'ora che arrivi l'altro, anche se in qualche modo si sente fin troppo ridicola con quell'abito addosso. Forse perchè distratta dai suoi genitori che si allontanano non si accorge dell'arrivo dell'altro, che si ferma davanti a lei osservandola più volte e fingendo un tono veramente stupito. Gli occhi blu si rivolgono a lui, facendo la medesima cosa; lo squadra dalla testa ai piedi, trovandolo decisamente diverso dal solito ma anche identico per certi versi. Lui continua con quel gioco di fina sorpresa cosa che inevitabilmente le fa gonfiare le guance, come se fosse infastidita da quella scenetta che sta montando su. Yuki le aveva detto di cercare di essere più femminile possibile ma questo era un dettaglio ancora troppo complicato. Prima che riesca però a lamentarsi il ragazzo le rifila quel complimento, diventando poi rosso sulle orecchie e facendo arrossire lei in maniera totale sulle guance. Gli occhi blu vengono spostati di lato, mentre si alza dal bordo della fontana ovviamente lamentandosi: << Sei proprio un Bakiko! Un vestito non può fare tutta questa differenza no? >> Tira il naso verso il cielo, come se volesse sottolineare che comunque lei è sempre lei. Alzandosi tuttavia ora dovrebbe aver messo in mostra molto meglio quei buchi laterali dell'abito, lasciando la possibilità a lui di vedere quel tatuaggio sotto il seno sinistro, quattro semplici lettere rappresentanti il nome dell'Uchiha. Lei muove un paio di passi verso di lui, andando a fronteggiarlo e guardandolo negli occhi ora, nonostante il rossore sulle guance non sia diminuito per nulla: << Stai bene vestito così. Ma per me sei sempre bello. >> Si allunga un poco sulle punte dei piedi, cercando di rifilargli un bacio sulle labbra per poi tornare subito coi piedi a terra. << Allora cosa facciamo ora? >> Domanda ad alta voce, come se arrivasse proprio in quel momento la parte più difficile. [2x shuriken, 1x tonico salute] Osserva il modo di fare altrui e si mette a ridere quando quella reazione arriva precisa e puntuale, un gesto d'ilarità che dura solo una manciata di istanti, prima che quella domanda giunga alle sue orecchie <In realtà fa un sacco di differenza, in tutti questi anni non penso di averti mai vista con un vestito simile e truccata> Sbatte un paio di volte le palpebre, rapidamente, se non fosse che una volta che lei si alza in piedi lo sguardo non può che ricadere, inevitabilmente sul tatuaggio con il suo nome e per questo gli occhi si fermano ad osservarlo probabilmente più a lungo del dovuto, ma non sembra nemmeno prestare attenzione al fatto di poter risultare indiscreto, mentre sulle labbra si allarga un sorriso decisamente addolcito, se non fosse che le parole di lei lo ridestano dal torpore e quindi scuote appena la testa, per ritornare presente a se stesso <Oh ti ringrazio, anche se devo essere sincero, non mi trovo proprio a mio agio, vestito così> Arriccia anche un po' il naso <Ma se ti piace, allora cercherò di non lamentarmene troppo> Scrolla appena le spalle, come a soprassedere sul discorso, almeno fin quando non arriva la fatidica domanda e quindi il volto si fa più pensieroso <Per prima cosa> Andrebbe a muoversi, portandosi al fianco di lei, provando quindi a far passare il proprio arto superiore sinistro attorno al collo di lei, per abbracciarla <Ti abbraccio> Comunica solo a gesto compiuto <Poi possiamo optare per tutta una serie di cose, arrivando qui ho visto una gelateria, c'era una bambina con un gelato enorme e a vedere com'era contenta penso che fosse anche buono, quindi sappi che prima o poi dovrò cercare di sporcarmi mangiandolo> Il tono divertito, facendo dell'autoironia, senza alcun tipo di problema <Ho anche visto che c'è un karaoke, lo sai che sono stonato come una campana, ma se non ricordo male tu sei portata per questo genere di cose, oppure ti vergogni di cantare davanti a me, adesso?> Le chiede, punzecchiandola appena, bonariamente, con quelle parole, prima di continuare <Ti porterei anche in una sala giochi, ma sei troppo vestita bene per trovarti a tuo agio a fare una cosa simile, quindi potremmo optare, non so possiamo anche solo fare una passeggiata fin quando non ti lamenterai che ti fanno male i piedi costringendomi a portarti in braccio fino a casa> Nuovamente si mette a ridere [Fontana al centro di Kagegakure] Storce un poco il naso pure lei quando lui accenna al fatto di non trovarsi a suo agio con quei vestiti: << Tu almeno hai dei pantaloni! Le mie gambe sono completamente scoperte! >> Si lamenta imbronciandosi di nuovo, come se fosse una tragedia immensa. << Già ho le gambe corte....dimmi te se Yuki deve far si che io le mostri al mondo intero! >> Però alla scrollata di spalle di lui il discorso viene abbandonato, mentre snocciola le opzioni per quella serata. Dato che la prima cosa che viene fatta però è passarle un braccio intorno al collo per strignerla a se il colore non abbandona le guance per nemmeno mezzo secondo e lo sguardo viene spostato verso il resto del mondo: << Con cinque centimetri in più fai anche meno fatica pensa! >> Si riferisce a quell'altezza minimamente aumentata, come se lui ci avesse guadagnato chissà quanto. Poi si zittisce quando lui snocciola delle opzioni che le piacciono un sacco. Forse andare a un appuntamento non è poi così male. << Ho un piano! >> Si volge verso di lui, lo sguardo blu che dal basso va verso l'alto per incastarsi con quello nero altrui. << Tappa numero uno sala giochi! Hai presente quel gioco con le chitarre? Così possiamo fingere di suonare e posso fare pratica con il movimento delle mani! >> Senza pensarci troppo le mani fingono di mimare quei gesti su un basso immaginario che non ha con se. << Per il vestito devo solo ricordarmi che non devo fare movimenti troppo strani....Ma tanto ci sei tu con me no? Mal che vada mi controlli tu! >> Massima fiducia nel fatto che l'altro le impedirà di fare qualcosa di stupido. << Tappa numero due! Gelato! Saremo abbastanza stanchi e accaldati da avere voglia di qualcosa di fresco, senza considerare che il tuo stomaco già lo sta reclamando quel gelato. >> Detto questo andrebbe a punzecchiare leggermente con l'indice della destra il fianco di lui, come a tormentarlo. << Poi vediamo quanto tempo ci avanza, ma penso sarà già abbastanza tardi non credi? Poi non voglio andare al Karaoke se tu non ti diverti. >> Mugugna un pochino come se quella decisione per lei fosse già presa. << Ah mamma mi ha raccomandata di non tornare a casa da sola, ma possiamo tranquillamente non dirle che lo farò. Non serve che mi riaccompagni, sono grande abbastanza. A meno che.... >> Si interrompe un pochino prima di proseguire, << ...tu poi non voglia restare a dormire... >> Sembra in qualche modo insicura su quello che sta dicendo, come se ci fosse qualcosa che non torna in quel discorso. [2x shuriken, 1x tonico salute] Nuovamente giunge alle sue orecchie la replica della ragazza e così non può fare a meno di mettersi a ridere <A parte il fatto che, anche se sono corte, sono comunque tue e a me piacciono, quindi me le guardo volentieri, se proprio devo dirla tutta> Tanto che si sporge volutamente in avanti per poterle osservare <Poi non c'è mica niente di male, no?> Le domanda, con un pizzico di curiosità per conoscere l'opinione altrui in tal proposito <Oh guarda, questi centimetri in più sono una manna dal cielo, sto decisamente più comodo, in effetti> Facendoci dell'ironia, mostrando l'arcata superiore dei denti, prendendola ancora bonariamente in giro. Alla proposta di lei, si fa per un attimo pensieroso, aggrottando le sorpacciglia, assottigliando appena lo sguardo, con la fronte che si va a corrugare e le labbra che si stringono tra di loro <Mi sembra un'ottima idea!> Esclama <Uniamo l'utile al dilettevole, un po' di pratica divertendoci, affare fatto> Un cenno del capo, dall'alto verso il basso, per suggellare la questione <Va bene, va bene, ci penso io a tenerti tutta coperta> Ridacchia per qualche istante <Allora perfetto, ci andiamo a divertire, gelato e poi si torna a casa, al karaoke magari ci andiamo un'altra volta, che non è che non mi piaccia, io canto anche, ma vorrei evitare di farmi cacciare per aver fatto inorridire chiunque con le mie doti canore sotto lo zero> Ridacchia qualche istante, tranquillamente, anche se poi si ritrova ad aggrottare le sopracciglia, quando il discorso altrui prosegue, lasciandolo finire, fino alla fine proprio, prima di intervenire <Non ti avrei fatta tornare a casa da sola in nessun caso, non tanto perché non ti reputi grande abbastanza, credo che sarei più preoccupato per chi eventualmente decidesse di infastidirti, se proprio devo essere sincero> Non può mancare una buona dose di ilarità e ironia in questa frase <Semplicemente mi va di stare con te, se poi mi posso fermare a dormire, tanto di guadagnato, per i tuoi non c'è problema, ora che non siamo più solo amici?> Le chiede, macchiandosi ancora un po' di rosso [Fontana al centro di Kagegakure] Viene presa in giro e stuzzicata allo stesso tempo senza alcuna difficoltà da lui, che tanto per cambiare sembra quello più tranquillo dei due. << Beh le gambe sono mio no? Non dovrei essere io a decidere chi può vederle e chi no? >> Borbotta un poco arrabbiata, senza impedirgli in alcun modo di osservarla, come un tacito assenso sul fatto che lui possa fare quel che gli pare su per giù. La proposta di serata viene accettata, così come il karaoke viene posticipato a data da destinarsi. Poi arriva quella precisazione riguardo al fatto di volerla riaccompagnare in ogni caso, anche fosse solo per stare con lei. Ovviamente distoglie lo sguardo come se non sapesse bene come gestire quelle affermazioni: << Beh è stata Yuki a dire che non ci sono problemi se ti fermi a dormire. E Riuky ha detto che se dovessi farmi del male ti staccherà le gambe anche se sei tu! Quindi credo sia un "Può restare tanto sa come deve comportarsi?" >> Si mette a ridere ripensando alla faccia del padre per qualche istante. Lo sguardo blu ritorna su di lui per poi sollecitare anche solo verbalmente il movimento che andrebbe a intraprendere poco dopo: << Andiamo?! >> Una domanda retorica più che altro dato che inizierebbe a cammianre in direzione della sala giochi, interrompendo forse l'abbraccio se lei non l'avesse seguita subito. Durante il breve tragitto però una domanda mezza boffonchiata andrebbe a sfuggire dalle labbra femminili: << Cosa ne pensi del tatuaggio? So che non è niente di complesso, ma farlo da sola è stato un incubo! >> LE guance ancora leggermente rosate restano tali, come se si aspettasse dell'approvazione da lui, nonostante quelle 4 lettere non siano nulla di così speciale per ciò che riguarda il tratto. [2x shuriken, 1x tonico salute] Alle repliche altrui andrebbe ad allungare l'indice e il medio della mano destra, arto con cui non la sta abbracciando, per provare a picchiettare, una singola volta, la fronte di lei <Anche questo è vero, stai comunque benissimo vestita così, quindi non dovresti preoccuparti troppo di queste cose> Le sorride in maniera più ampia, tuttavia quando ascolta le parole che ne seguono si zittisce, salvo poi sgranare gli occhi alla minaccia di Riuky <Tua padre sa essere davvero terrificante, quando vuole, nonostante l'aspetto da bonaccione che si ritrova, le mie gambe stanno bene al loro posto, sì sì, proprio bene, quindi direi che non c'è alcunché di cui preoccuparsi, anzi, va benissimo così, sarò proprio bravissimo> Enfatizza l'ultima parte del discorso, come se fosse una pietra miliare <Andiamo> Andrebbe quindi ad incamminarsi, stando al passo con lei, modulando la propria andatura così da non lasciare nessuno dei due indietro rispetto all'altro, ricalcando quindi le proprie orme, dato che quella era la direzione dalla quale è arrivato <Posso essere sincero?> Esordisce in quel modo, per quanto sia pura retorica, dato che non si aspetta una risposta, ma non le dà nemmeno il tempo di poter replicare, continuando il discorso <Per essere la tua prima creazione e averlo fatto da sola, con tutti i relativi problemi del caso> Lo sguardo anche si abbassa, sul seno di lei, come a voler evidenziare a cosa si stia riferendo <Direi che è venuto proprio bene> Riporta lo sguardo su di lei, sorridendo più apertamente <E poi insomma, quello è il mio soprannome, potrebbe mai non piacermi?> Ridacchiando <Quindi per quel che mi riguarda sei stata davvero brava> Le fa anche un occhiolino, come segno d'intesa e complicità [Fontana al centro di Kagegakure] I complimenti che riceve di nuovo la fanno arrossire, anche se lo sguardo non viene distolto, le guance vengono gonfate un pochettino e borbotta qualcosa a mezza voce: << Beh posso sempre mettermi più vestitini se ti piacciono tanto... >> In fondo potrebbe anche farlo se fosse l'Uchiha a chiederlo. La reazione di lui alle velate minacce del padre la fa ridere ancora di più. Lei non l'ha preso così sul serio in fondo, sa che Yasuhiko non le farà nulla di male e sa benissimo che Riuky vuole bene a lui come se fosse un figlio quindi dal punto di vista della ragazzina è come un cane che abbaia ma non morde. A quella domanda relativa al tatuaggio la fa anche più lunga di quanto si aspettasse, facendola arrossire più per il fatto che il tatuaggio gli piaccia che non per quello sguardo che va inevitabilmente a finire sul seno di lei. Anche se non può fare a meno di punzecchiarlo un poco a riguardo con un sorriso enorme sulla faccia: << Chissà se Riuky approverebbe o meno quello sguardo che finisce così impunemente sul corpo della sua bambina! >> Il tono è volutamente ironico, segno del fatto che sta scherzando. Ormai dovrebbero aver raggiunto la loro meta o quanto meno arrivarci di fronte. Una volta li lei bloccherebbe il passo, cercando di spostarsi da accanto a lui a di fronte, alzandosi di nuovo sulle punte per raggiungere l'orecchio dell'altro: << Non preoccuparti a Riuky non dico niente. In fondo se c'è qualcuno che deve guardarmi quello sei tu no? >> Tornerebbe quindi coi piedi per terra, con un sorriso enorme sulla faccia e con un tono decisamente più divertito andrebbe a esclamare a gran voce: << Vado a prendere i gettoni! Ci vediamo davanti al gioco? >> Aspetterebbe giusto qualche attimo prima di correre a recuperare l'occurrente per giocare insieme. Ah già i tacchi...per ora non sembrano un problema, ci si era allenata a casa. Però decisamente ha già scordato di non essere vestita come al solito. [2x shuriken, 1x tonico salute] Continua a prestare attenzione a quanto gli viene detto, motivo per il quale scuote appena la testa <A me piaci indipendentemente da cosa ti metti addosso, ma se di quando in quando ti va di provare qualcosa di diverso, io di certo non mi lamento> Sorridendo, anche se alle parole di lei nuovamente si ritrova a sgranare gli occhi, tuttavia al coglierne l'ironia, andrebbe quindi a replicare <Quello che Riuky non sa non può fargli male e quindi evitare di staccare gambe, no? Vero?> Il tono è fintamente preoccupato, così come il tentativo di trovare rassicurazione con quelle domande, volute più che altro a mantenere il dialogo su quello stile che non per altro, tanto che una volta arrivati in prossimità del luogo lei non fa altro che sussurrargli quelle parole che scacciano via qualsivoglia dubbio in merito, facendogli tendere il lato destro della bocca, in un sorrisetto, ma non replica alcunché verbalmente, come se quell'immagine fosse già sufficiente <Va bene, ci vediamo lì> E di fatto andrebbe a seguirla con lo sguardo per qualche momento, salvo poi ricordarsi della sua missione <Bene, andiamo> E dunque riprende ad avanzare, in modo da dirigersi verso l'attrazione e così si guarda attorno, non solo per capire dove sia posizionata, ma anche per capire se ve ne sia più di una e se siano occupate o meno. Non dovrebbe volerci molto per individuarne una, dati i colori accesi e intermittenti dei neon e alle dimensioni decisamente superiori ai cabinati classici. Nell'avvicinarsi non nota nessuno che lo sta utilizzando e quindi andrebbe a farsi una corsetta, così da accaparrarsi il posto prima che qualcun altro abbia la stessa idea [Fontana al centro di Kagegakure] Recupera i gettoni senza grossi problemi, ringraziando cortesemente il ragazzo che glieli ha forniti che tuttavia indugia su di lei per più tempo del solito. Probabilmente quel vestito non è davvero l'ideale per giocare coi videogiochi ma chissene importa! Chiede informazioni proprio al tizio al bancone per trovare la zona dove dirigersi per quello che sta cercando, prima di allontanarsi. Seguita da qualche sguardo stranito arriva a destinazione dove trova l'Uchiha a fare il palo a uno di quei macchinari troppo luminescenti per non essere notati. Gli si avvicina senza fretta, punzecchiandogli appena la spalla con un dito e mostrando il malloppo di gettoni: << Tu fai lo strumento principale e io il secondario giusto? >> Ora che sono in sala giochi sembra molto meno nervosa di quando non fossero davanti alla fontana, in effetti non è la prima volta che vanno a giocare insieme, non sarà l'ultima e in questo modo la situazione sembra più gestibile nella testa di lei, nonostante il vestitino. Detto questo andrebbe a prendere posizione, infilando al collo uno di quei finti strumenti musicali, posizionandosi sulla piattaforma come secondo giocatore invece che primo. Aspetterebbe lui prima di inserire il gettone e voltarsi in direzione del fidanzato: << Che cosa proviamo? >> OVviamente si riferisce alla canzone, ma dovendo scegliere su uno schermo posizionato in basso è costretta a stare leggermente piegata in avanti col busto, cosa che insieme a quello strumento che le scivola esattamente fra le forme non fa altro che accentuarle dato il vestito decisamente più aderente del solito. Lei non ci fa caso, troppo abituata ai vestiti comodi che esulano da questo problema a prescindere. Qualora lui avesse scelto una canzone in particolare sarebbe andata a cercarla, altrimenti avrebbe randomicamente preso una delle tante, giusto per iniziare a giocare. [2x shuriken, 1x tonico salute] Raggiunto il luogo non fa altro che continuare ad adocchiare il circondario, per essere sicuro che nessuno sia lì in coda e quindi va ad arraffare una chitarra, piazzandosi al collo il sostegno, in modo da far capire che ormai si sia accaparrato quel posto e che non lo cederà, limitandosi ad attendere l'arrivo della Kokketsu. Quando questa arriva e richiama la sua attenzione punzecchiandogli la spalla, non fa altro che mettersi a ridere <Abbiamo avuto un tempismo perfetto, questa è proprio la nostra serata!> Esclama, divertito, annuendo poi alla sua prima domanda <Anche se più che secondario, io lo definirei di accompagnamento, altrimenti sembra uno strumento di seconda scelta, quando non lo è> Dando la propria opinione, forse fin troppo seria per un gioco, ma si può capire anche da questo quanto gli piaccia la musica. Alla seconda domanda, invece, andrebbe a rimuginare un po' <Non so, io direi qualcosa di un po' movimentato, così non ci annoiamo, che ne pensi di un po' di metal? O del rock? Così ci è anche utile per esercitarci con canzoni di questo tipo> Ma quando la vede flettersi in avanti, andrebbe a dare un paio di colpetti di tosse <Shizu, vuoi che ti si veda tutto?> Le chiede, il tono abbassato, in modo che possa sentirlo solo lei <Sia davanti, che dietro, sei proprio scostumata!> La prende bonariamente in giro <Poi sempre in pubblico, ma è un vizio, allora, prima alla fontana, poi qua e ti lamenti delle gambe?> Continua volutamente a punzecchiarla in quel modo, attendendo solo la selezione della canzone da parte altrui. Si sistema meglio la chitarra in spalla, così che possa stare nella posizione corretta, per poi impugnare il manico e posizionare le dita sugli appositi tasti e con indice, pollice e medio della mano destra va ad afferrare la palettina che funge al posto del plettro [Fontana al centro di Kagegakure] Serviva per forza qualcuno che le ricordasse che non ha adosso una felpa due taglie più grande che nasconde la maggior parte delle forme fin troppo accentuate da quel vestitino. Si rimette in posizione eretta, manco fosse un soldatino, diventando al contempo completamente rosso in viso: << Non è assolutamente intenzionale! Semplicemente non ci penso! >> Ovviamente la faccia è imbronciata verso di lui, che l'ha presa in giro si ma allo stesso tempo l'ha minimamente salvata dall'essere scambiata per una poco di buono. Semplicemente la sua mente è ancora troppo infantile per realizzare che certi comportamenti, dopo i 10 anni non sono esattamente i migliori da tenersi in pubblico, sopratutto dopo l'età dello sviluppo. Una volta minimamente ricomposta andrebbe a cercare qualcosa si simile a quanto da lui indicato, propendendo per il rock, principalmente perchè ritenendosi non pronta abbastanza per andare su qualcosa di troppo veloce. In fondo la maggior parte delle volte che erano stati li, lei lo aveva semplicemente guardato giocare, divertendosi a osservarlo fare una delle cose che più gli piaceva. Una volta scelta la prima canzone si sarebbe posizionata imitando lui per lo più, magari scegliendo una difficoltà inferiore a quella dell'Uchiha, quanto meno per i primi brani, come per rodarsi un pochettino. Ogni tanto oltre a suonare la voce di lei verrebbe fuori anche per canticchiare, come se la cosa accadesse senza rifletterci e a suo modo la aiutasse a tenere il ritmo. Con ogni buona probabilità sarebbero rimasti li a eseguire più di una canzone, con la conseguenza che la sala giochi si sarebbe via via affollata e un nutrito numero di spettatori si sarebbe poi messo a osservarli. In effetti, visti dall'esterno i due non sono per niente male insieme, si nota facilmente che lui sia molto più pratico di lei, ma nel complesso sono anche una bella coppia da ascoltare. Il tempo passa senza che i due praticamente se ne rendano conto, ma i gettoni continuano ad essere utilizzati fino all'ultimo cambiando brano di volta in volta. Finito l'ultimo brano la rossa andrebbe ad avvicinarsi al videogioco, appoggiando il finto strumento nell'apposito appoggio per poi girarsi verso di lui, sorridendogli divertita: << Gelato? >> Lei ha sempre le guance decisamente rosse, ma probabilmente questa volta è per il caldo, tra il gioco, la ressa all'interno del posto e l'impegno per non sbagliare le note. [2x shuriken, 1x tonico salute] Nuove sono le parole di lei e quindi solleva gli occhi al cielo, fintamente esasperato, sospirando anche fin troppo a lungo per poter essere preso davvero sul serio <Dovresti cominciare a pensarci, ormai sei una signorina, lo sai?> Le chiede, con fare retorico, sollevando anche il sopracciglio sinistro, con un'espressione perplessa, ma anche in questo caso è pura finzione, prendendola bonariamente in giro. Quando lei sceglie lo stile su cui cimentarsi, dal canto proprio, userebbe la paletta per selezionare la difficoltà, impostando il ritmo delle note identico a quello reale, proprio come se stesse eseguendo il brano in una perfomance dal vivo e quindi non farebbe altro che andare a muovere le dita, seguendo i vari input forniti dal gioco. Il corpo resta fermo, ma le dita e gli occhi soprattutto sono un continuo movimento, mentre segue il percorso fornito dalle note e di quando in quando solleva anche il manico della chitarra così da aumentare il moltiplicatore dei punti, soprattutto durante il ritornello. Man mano che le canzoni cambiano non farebbe altro che seguire sempre lo stesso procedimento, mostrandosi forse fin troppo concentrato per quello che, a tutti gli effetti, non è altro che un gioco, un passatempo, ma non sembra essere intenzionato a commettere errori durante quell'esibizione, tanto da non rendersi nemmeno conto della gente che, eventualmente, andrebbe a fermarsi ad ascoltare ciò che stanno producendo insieme, se non solo una volta che ogni singolo gettone è stato utilizzato e quindi non hanno più motivo di trattenersi a quel passatempo <Affare fatto, andiamo!> Esclama tutto contento <Certo che ce n'era di gente ad ascoltarci, eh?> Commenta dopo aver riposto la chitarra nell'apposito sostegno, porgendole poi il braccio <Abbiamo avuto un assaggio di celebrità, non montarti troppo la testa, adesso> Si mette a ridere e, che lei gli abbia preso o meno il braccio, andrebbe quindi ad incamminarsi verso l'uscita della sala giochi, per poi incamminarsi verso il gelataio [Uscita] [Sala Giochi - > Gelateria] Lui continua a prenderla in giro per i comportamenti decisamente troppo infantili che ancora ha in pubblico o in generale. In effetti non è più una bambina e questo si evince non solo dalle forme ma anche dalla mentalità che è notevolmente cambiata col passare degli anni. Luiè molto più serio di lei nell'approccio al gioco, concentrato così tanto da isolarsi dall'esterno accorgendosi della calca solo dopo. Accetta l'idea del gelato senza troppi complimenti, facendo poi quel commento riguardo alla folla al quale la rossa risponde con una faccia convinta e serissima: << Per forza! Stavi suonando tu! >> Poi quando le viene offerto il braccio ci si aggrappa senza troppi complimenti, ridacchiando un pochino all'affermazione di lui, scuotendo la testa con decisione. << L'unica cosa che mi preoccupa è che se dovessimo mai diventare famosi mi toccherà sentire urla di ragazzine adoranti che si metteranno a fare un sacco di fantasie su di te. >> Un dito viene portato sotto il mento, sollevandolo appena con uno sguardo pensieroso. << Devo trovare un modo per chiarire al mondo il concetto che non ho intenzione di condividerti con nessuno.. >> Sembra fin troppo serio mentre fa quell'affermazione, che appare più rivolta a se stessa che non a lui. Si allontanano quindi dalla sala giochi, la rossa decisamente meno nervosa dell'inizio della serata, con i cricetini già in moto per decidere quali gusti assaggiare una volta arrivati a destinazione. [2x shuriken, 1x tonico salute][//END]