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Il potere della conoscenza

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con Sango, Hirokumi

21:24 Hirokumi:
 E' di nuovo quando torniamo a seguire i passi del Genin e giovane membro del Clan Koshirae Hirokumi dato che sempre più tardi sta portando a termine i propri allenamenti con quella spada divenuta essenziale per quello che è il proprio percorso all'interno del Clan e del mondo Shinobi stesso. <Mh..> Un mugugno, leggero e sommesso che ci permette di concentrare la nostra attenzione proprio sul giovane che si delinea sotto la luce artificiale di uno dei tanti lampioni che illuminano la strada lungo la quale cammina in questo momento. Figura non troppo alta la propria, longilinea se non fosse per le ampie vesti che donano particolare volume a tutto il proprio essere oltre ad essere attrattiva di sguardi e perplessità per chi ha preferito adeguarsi alla modernità di questo nuovo mondo. Una lunga veste ad avvolgere interamente il proprio corpo decorata da diversi motivi floreali di colore blu chiaro su sfondo quasi completamente bianco. Subito sotto una sorta di stretta camicia dai bottoni dorati che si stringe fino al collo, lunghi pantaloni scuri e comode scarpette dalla suola particolarmente bassa. Palese e ben visibile è la spada che si porta dietro, dono del proprio clan, legato al proprio fianco mancino e con l'impugnatura a puntare davanti a se. Intrecciato all'altezza della fronte il simbolo di appartenenza agli Shinobi e ai Kusa. Costantemente in servizio si potrebbe dire anche senza avere una vera e propria missione della quale debba occuparsi. Il volto ha i lineamenti delicati, pelle quasi diafana, occhi grandi dal colore azzurro spento e folti capelli neri ad avvolgere il volto fino a scendere poco oltre le spalle. Di ritorno verso casa? Possibile ma sempre bene tenere gli occhi aperti...

21:50 Sango:
 La notte ormai è calata in quel distretto di Kusa, uno di quelli che un tempo ha conosciuto e riconosciuto come propria casa, prima di scostare il velo di Maya e comprendere la realtà delle cose. Passi leggeri fatti in solitudine dopo un incontro particolarmente acceso con un rosso, eppure non è qui per pensare a nessuno se non a se stessa. Ripercorre quei cammini come se li avesse sempre fatti, rimembra le vie e le strade di un antica città che oramai non esiste più, per donar occhi al nuovo posto. La tempesta è dunque giunta sui loro capi, si abbatte su di essa come se la rossa stessa l'avesse riportata da Ame solo per veder tutti coloro che vi vivono annegare. Un monito pare portare con se, sebbene questa notte la figura è sempre accompagnata dal proprio ombrello di carta ma nemmeno aperto per evitar che si rovini, e lei chi è per fuggire al desiderio dei kami della pioggia se non loro figlia? Porta ancora gli stessi vestiti del pomeriggio, quel kimono azzurro ghiaccio che adesso diviene una seconda pelle sul proprio corpo , ne mette in mostra il fisico ormai adulto e formato. La cintola nera regge la vita e lo stesso tessuto dal rimanerne privata. La coscia destra mostra ancora le stesse cose, il porta kunai con tre di essi a tre punte ognuno stipati dentro, un set di fumogeni e due pillole piccine, una per recuperare eventuale chakra perduto, l'altra per recuperar quella vita a cui torna a riattacarsi dopo tempo, quello che è interocorso come un pendolo tra il desiderio d'esser morta e quello di morire. Ma adesso aspira alla vita di nuovo, per rinascerne differente da ciò che fu in passato. Il rosso crine legato in quell'alta coda ormai è reso pesante dall'enorme quantità di acqua che hanno preso per se, rendendo il colore scuro come il sangue che esce da una ferita aperta da molto tempo ormai, denso e scuro. E li, in quella via dove sa di trovare il quartiere dei clan di Kusa, vede quella lontana figura maschile. Ogni passo le permetterà dunque d'avere una visione particolare dell'altro, nei suoi tratti sempre più comprensibili attraverso la pioggia, eppure solo quando gli occhi giungeranno al suo fianco noterà quella che altro non è che una katana. La forma la dice lunga, ovvio che non sappia null'altro, ma se gli indizi l'hanno portata li, chi è lei per ignorarli? < ciao > un caldo sussurro da sotto la pioggia, un lieve sorriso e l'interesse che s'accende. Lascia comunque almeno un paio di metri di distanza dall'altro, ferma davanti a lui, senza dir altro. [equip : 3 kunai a 3 punte - ombrello di carta - set fumogeni - tonico per chakra + tonico per pv]

22:03 Hirokumi:
 Silenzioso in quel proprio passo, sentinella notturno a difesa di un quartiere che ha imparato a chiamare casa e che, ora, finalmente può davvero concretamente difendere in nome di Kusa ma soprattutto del proprio Clan al quale è stato destinato da quella volontà paterna. <Mpf..> Un leggero sospiro mentre quelle azzurre e spente iridi si osservano intorno. Nessuno nei dintorni, nessun volto se non di qualche rado passante e abitante, come lui, del medesimo quartiere. Pace, profonda e quasi surreale nella quale Hirokumi si immerge completamente preferendola sicuramente al caos dell'attività quotidiana preferendo, in quegli istanti, restarsene sulla cima di qualche palazzo, a proteggere da lontano coloro a cui tiene. Composto in quella propria posa, schiena ben retta, braccio mancino penzolante e destro sistemato in maniera tale che la mano poggi saldamente sull'impugnatura della lama. Un mero appoggio, nulla di offensivo o altro. Militare senza dubbio nell'atteggiamento e di certo non è nemmeno la pioggia ad impensierirlo minimamente, o quelle gocciole che cadono dalle punte dei propri capelli o che solcano più lembi della propria pelle sul volto. <Uh?..> Un mugugno, l'ennesimo stasera quando il proprio sguardo, frontalmente, si va a posare su quella figura femminile che lo osserva e che si ferma ad un paio di metri circa da lui. La imita in tal senso, fermandosi a propria volta. La scruta rapidamente notando quel Kimono ad avvolgere il corpo dell'altra, non badando troppo al fatto che denoti le forme di lei quanto più alla fattura dello stesso. <Oh, pensavo di essere rimasto l'unico ad indossarli..> Voce pacata, priva di emozione ma sincera nel tono con il quale si esprime. Delicato, senza dubbio. <Ciao..> Risponde tornando con lo sguardo sull'altra ma reclinandolo leggermente di lato come se ricercare in quel volto qualcosa di conosciuto, o di vagamente noto. <Ci conosciamo?..> Se ne dovrebbe ricordare? Probabilmente si, la sua memoria è ancora piuttosto buona tutto. <Ti serve aiuto?..> Subito a preoccuparsi senza però comunque darlo a vedere. Apprensione che confida possa venir smentita dall'altra in attesa di capire cosa il Destino gli abbia riservato stanotte...

22:17 Sango:
 Il passo si ferma sotto il torrente di acqua che ancora sfocia su di loro, e fa un poco di fatica nel comprender come egli sia vestito. non un singolo kimono ma qualcosa di particolare, allo stesso modo di come egli preannuncia nel fermarsi di fronte a lei e donarle orecchio < noi Ishiba viviamo nella ricchezza di questi Kimoni > lo fanno da sempre, in memoria di konan e della sua innata che ha divulgato anche a loro, nell'immergersi nelle più pure bellezze e nelle più ignobili, riconoscibile anche l'ottima fattura della veste che può permettersi < non credo che ci conosciamo > non dimentica mai alcun viso, alcun nome, per rimembrare tutto ed utilizzare lei stessa l'arte raffinata dell'inganno. Cela quella parte, quando le serve aiuto sa esser molto ..buona. E forse lui saprà aiutarla meglio di chiunque altro < ho notato la tua katana > va a pungolare quella spada che l'altro porta con se, decisamente qualcuno che si intende di armi può esser proprio lui < mi ha incuriosita > non s'avvicina ulteriormente per non metter in qualche probabile allarme l'altro, rimanendo semplicemente passiva al proprio posto. Saranno le parole a donar tutto quello vuole < sono Sango Ishiba, molto lieta > semplicemente calerà un poco il capo nella sua direzione in segno di rispetto verso la sua persona, e per scusare anche i propri modi. < in realtà si, ho bisogno di aiuto > non di quelli immediati, è troppo calma per esser in reale pericolo, per donar l'altro la parvenza che ciò di cui ha bisogno non è una vera e reale protezione fisica. Quanto qualcosa che le serve e a cui è più interessata < come vi chiamate?> attende senza donar parvenza del demone che s'accende dentro di lei, che sorride, forse è davvero sulla strada giusta e forse quella nuova Kirigakure non è poi un completo disastro, l'hanno mandata loro da quelle parti alla ricerca di qualcuno che possa insegnarle i segreti e l'arte della spada..che lei non porta, non ancora, non può farlo senza comprender prima cosa voglia dire. Attende silenziosa, in attesa che l'altro possa rispondere, e ne nota il viso, il modo, il tono e la voce in cui parla. [stessi tag]

22:29 Hirokumi:
 Sono già le prime parole dell'altra ad accendere un minimo di vago interesse nella propria persona. <Davvero?..> C'è reale sorpresa, come se temesse di essere davvero l'unico ad apprezzare simili vesti e indossarle in un mondo che pare aver preferito evolvere dimenticando le proprie origini e il passato che li ha resi tali. <Ishiba, lo ricorderò..> Magari potrebbe essere che un giorno vada proprio da loro a chiedere, dietro pagamento, uno di quei Kimoni anche se ne ha davvero fin troppi nel proprio armadio, uno per ogni stagione ed umore ovviamente. Non si fa mancare nulla ora che può permetterselo. <Immaginavo..> Che non si conoscessero ma subito l'altra rivela il perchè si sia avvicinata a lui, perchè lo ha adocchiato. <Oh, questa..> Mormora andando a muovere appena la mano destra in modo tale da mostrare appena un poco meglio quella lama dal fodero completamente bianco. Non una spada qualsiasi, non nelle mani di chi appartiene, come lui, ai Koshirae. <Dovete avere un buon occhio per le spade..> Proprio per quanto detto poco prima. <Questa spada è dono del mio Clan, i Koshirae..> Rivela, senza problema alcuno conscio delle fama che godono i membri più in alto del Clan rispetto a lui. <Mi chiamo Hirokumi..> Anticipa la richiesta di presentazione da parte di lei non appena sente l'altra rivelargli il suo nome, presentandosi. <Il piacere è mio, Sango..> Un leggero cenno del capo, profondo abbastanza da sembrare anche piuttosto formale nei riguardi di lei. <Oh..> Rimane perplesso al sentire della richiesta di lei seppure appare particolarmente tranquilla. Il sopracciglio si inarca leggermente per qualche istante prima di lasciare spazio ad un sorriso decisamente molto delicato ed appena accennato ma presente. Il primo vero cenno di emozione di stasera. Sta ancora imparando ma l'impegno c'è sicuramente. <Se c'è qualcosa che posso fare, non esitate a chiedere..> Fa subito dopo spallucce, come a rendersi disponibile a sentire la richiesta di lei. <Non mi sembrate una sprovveduta però..> Quindi di che genere di aiuto ha bisogno davvero? C'è sincera curiosità sebbene cerchi di non trasmetterla troppo evidentemente...

22:50 Sango:
 Annuisce brevemente < dovresti venire ad Amegakure, li abbiamo i migliori sarti che tu possa mai trovare > secondo il proprio piccolo mondo e modo di vedere non vi è nessuno di più bravo in quell'arte e nei segreti che mantengono tale nomea. Ovvio che lo sguardo scenda di nuovo su quella katana, che possa vederne il colore, magari avere anche la fortuna di vederla fuori da quello stesso fodero. Ne apprende la grazia e la bellezza, ma nulla di più di ciò che gli occhi possono concederle questa notte < non sono una spadaccina, ma so usare diverse armi > la mano destra, libera da quell'ombrello, sfiora il proprio porta kunai . Nulla di grande o mistico, ma non tutti sono in grado di farlo < sapete, un tempo ero solita utilizzare solo le arti magiche, ma in questo vostro nuovo mondo ho compreso come sia limitante > s'era tanto concentrata su una singola arte che le altre le ha solo tralasciate per altri insegnanti, altri sensei. Ne apprende il nome, il clan stesso e qualcosa brulica nella mente < credo d'aver sentito il nome del vostro clan tanti anni fa > ma di spade e di segreti nulla conosce, una mancanza che la fa riflettere su quanto il proprio conoscere sia ancora molto , troppo limitato. La conoscenza è potere dopotutto. Apprende anche il nome, ne vede quel lieve sorriso e lo ricambia a proprio modo , ma lo sguardo rimane vigile e fermo di nuovo su quel volto ignoto a cui adesso può associare sia un villaggio che un clan nuovo ai propri occhi . < siete arguto > commenta con un semplice complimento blando < sapete, sono stata a Kirigakure > ovvio che si riferisca adesso al quartiere e non alla vera isola, quella è tutta un'altra storia < li ci sono i migliori fabbri mai esistiti > lenta quella storia andrà a consolidarsi, a formarsi, per tener vivo il suo di interesse. < perchè ero alla ricerca di un maestro di katane. Di un samurai > di qualcuno che della spada ne abbia fatto la propria di vita. < mi hanno consigliato di venire qui a Kusa , che alcuni > molto pochi invero < conoscono meglio di altri l'arte della spada > lascia adesso il tempo all'altro per poter comprender meglio le proprie di parole, che possa comprender a chi adesso vada a riferirsi. A lui ovviamente. < posso immaginare che voi lo siate, un conoscitore dell'arte della spada > si, attende di nuovo, lieta di aver avuto un poco di fortuna in più questa notte nel trovar forse ciò che cerca. Ma sarà davvero questo che desidera in cuor suo? [stessi tag]

23:02 Hirokumi:
 Segna mentalmente ogni singola prima parole dell'altra. <Non mi muovo spesso oltre il mio quartiere..> Se non per reali necessità ovviamente o ordini ricevuti da parte dei suoi superiori. <Ma sicuramente verrò a fare visita per vedere cosa offrite..> Anche solo per vedere nuovi stili o nuove colorazioni e forme geometriche che potrebbe aggiungere alla propria collezione e al suo già vasto guardaroba. <Uhm, capisco..> Mormora alla spiegazione iniziale dell'altra. <Al contrario vostro non sono mai stato portato per le arti magiche..> Se non quelle più basilari e fondamentali per anche solo sperare di riuscire a superare l'esame da Genin. <Ho sempre avuto una grande affinità con le armi, con queste più che con altre..> Mormora indicando con un cenno del capo proprio la Katana che si porta dietro. Non parla nello specifico di questa ma ovviamente della sua categoria. <Credo che un grande Shinobi debba conoscere bene ogni singola arte, anche solo per saperla contrastare con i mezzi a propria disposizione..> Per questo si sta applicando nello studio di arti dalle quali si è sentito sempre parecchio lontano ma ancora ha molto da imparare. <Io ci sono cresciuto..> Nel Clan ovviamente. <Ma credetemi quando vi dico che l'ho scoperto solo quando mi ci sono ritrovato all'interno..> Prima era lontano, accerchiato unicamente dal suono del martello del padre sull'incudine. <Mio padre era un fabbro..> Proferisce. <Ma non so se provenisse da Kirigakure, non me lo ha mai detto..> Non c'entra molto con l'interesse di lei ma serve giusto per far capire che sta parlando con qualcuno che, forse, davvero, nel suo piccolo, può aiutarla. <Oh, ora è chiaro..> Mormora quando sente la richiesta di lei, l'aiuto di cui va in cerca. <Voglio essere onesto..> Sua prerogativa. <Sono ancora un apprendista riguardo l'arte della spada..> Non ha bisogno di fingersi esperto o dare di se un'immagine diversa. <Posso insegnarvi i rudimenti e qualche mossa ma..> Fa appena spallucce verso di lei. <Potrei pensare di presentarvi ai miei maestri se questa è la vostra volontà..> Uno spiraglio verso una collega? Si può dire cosi?...

23:23 Sango:
 Non v'è altro da aggiungere in quel fronte, dopotutto sa cosa può donare il proprio villaggio e lui lo vedrà coi propri occhi solo quando ci andrà di sua volontà. Ascolta tranquilla ciò che narra mentre lentamente anche le nubi temporalesche inizino il loro decorso verso altri settori di quell'unico enorme villaggio, ormai la pioggia non scende più ne li bagna donando un attimo di respiro a coloro che lo desiderano < comprendo > annuisce lievemente < molti migliorano una singola arte del loro repertorio, quella a cui sono più affini > come lei lo è stata con le arti magiche, l'altro sarà molto più bravo di lei nell'utilizzo delle armi, e della katana innanzitutto. < concordo nel vostro pensiero > un lieve tremore giunge alla schiena al pensiero d'esser stata ossessionata da altri per l'utilizzo dei genjutsu. Dannati siano coloro che osano anche entrare nella propria di mente. Ascolta di nuovo silente quelle spiegazioni, su cosa sia quel clan nemmeno può immaginarlo, e sulla sua breve piccola storia, un piccolo frammento della sua essenza < probabile > che sia anche lui un kiriano trasferitosi a kusa molto tempo prima? Probabile anche quello, ma non tocca a lei donar luce su quei misteri, quello se vorrà sarà solo un suo cammino per se stesso. Ascolta ancora quel suo dire, quello che lo lega alla sua arte, di come egli sia un apprendista. Non si lascia intimorire dalla notizia, è già un grande passo avanti aver conosciuto qualcuno che utilizzi tali armi. < sarei troppo sicura di me nel dire che posso utilizzare una lama abbastanza bene > sorride , eh si, è abbastanza sicura di se, ma non stupida < ma non è il semplice o meno che sia, utilizzo di tali armi > sa utilizzare un infinità di armi e alcune preferisce in molti aspetti rispetto ad altre, come quell'ombrellino che porta con se < voglio comprendere cosa significhi essere un samurai > ecco cosa vuole, non sapere utilizzare un arma, troppo presto e nemmeno vuole avvicinarvisi al momento, ma vuol capire, conoscere ciò che lega uno spadaccino alla propria arma < quale sia la via della spada, cosa comporta, quali siano i segreti di coloro che si legano alle loro armi > lento il passo riprenderebbe solo adesso per provare ad annullare almeno in parte quella loro distanza di un metro , senza andargli addosso davvero, solo per poter conversare con più tranquillità e non gridare . Che quella conversazione rimanga per loro. < potrei chiedervi di farlo eppure anche voi siete un maestro ai miei occhi > lei che non sa nulla completamente chi è rispetto a colui che almeno sa di cosa stanno parlando? < potreste insegnarmi cosa significa essere uno spadaccino per voi per iniziare > così da comprender meglio ed avere forse una reale crescita insieme a una spada < se vi va ovviamente > non può costringerlo a farlo, ma spera in quel buon incontro e nella buona sorte che possa dirle di si. [stessi tag]

23:42 Hirokumi:
 Se davvero sta trasferendo i propri studi e conoscenza da un'arte all'altra deve essere una figura decisamente molto esperta e una Shinobi decisamente più navigata di lui sotto questo punto di vista. <E' facile migliorare dove si è più portati..> Non lo è sempre ma data passione e propensione si tende a migliorare sempre in pochi rami e a trascurare gli altri. <Fare proprio o solo conoscere altri Arti è la vera sfida..> Almeno questo gli hanno insegnato all'Accademia e lo ha sperimentato più volte in ogni allenamento durante il quale ha messo in mostra i propri punti più deboli e le proprie vere mancanze dovute ad un'errata comprensione di quelle che non sono sue specialità. <Mh..> Un leggero mugugno prima di concentrarsi unicamente sulle parole dell'altra. L'ascolta andando, nel frattempo a sollevare la mano mancina libera per privare dei propri capelli di un poco di quella pioggia che li appesantiva, strizzandoli come se fossero vesti. In tutto questo le iridi celesti paiono accendersi un minimo, come se prendessero vita. Una piccola luce in un mare nero. <Cercate più di un Maestro di spada voi, se posso permettermi..> Una via da percorrere, una vita che sia più consona a ciò che la riguarda e non semplicemente chi le insegni ad impugnare una spada. <Maestro? Io?..> Strubuzza appena gli occhi nel sentir quelle parole. Lusingato ma anche intimorito dal doversi sobbarcare simile responsabilità addosso. Tale è la distrazione da non avvedersi del passo in avanti fatto dall'altra ma non pare infastidirlo. D'altronde non crede di avere qualcosa da temere da lei. <E' una domanda importante..> Qualcosa che non si dovrebbe rivelare ma che potrebbe essere utile all'altra per capire. <Da quello che ho capito, ognuno ha una sua risposta..> Torna a fare appena spallucce verso di lei. <Per alcuni è la via per il Potere, per altri il modo di trovare vendetta, per alcuni invece un modo per proteggere..> Cercare di essere conciso, di non perdersi in troppe parole cosi da non confonderla troppo al primo, finto, allenamento. <Per me significa onorare la volontà di mio Padre servendo per proteggere il mio Clan come Shinobi..> Racconta andando involontariamente a stringere un poco l'impugnatura della lama. <Lui come fabbro donava strumenti di morte a chi li richiedeva, con me voleva che diventassi qualcosa di più..> Pacato ancora nel tono nonostante tutto. Non aggiunge altro, curioso della reazione di lei. Chissà cosa si aspetta...

23:59 Sango:
 Ha ragione sotto quel punto di vista, tutti loro si son sempre concentrati su cosa li rende più forti, su quale arte siano migliori, tralasciando le altre arti a qualcun altro. Lei stessa non riuscirebbe mai a far della forza la propria arma, non ne sarebbe in grado nemmeno se si svegliasse un giorno con le capacità fisiche che adesso - ovviamente - non possiede. < ecco perchè sto aprendo gli occhi a nuove possibilità > al combattere con qualcos'altro, in un altro modo < sono abituata a combattere da molto lontano. Eppure una spada per poter creare dei danni deve avvicinarsi molto > molto semplice come concetto, una spada per poter ferire deve esser molto vicino, e lei che sempre ha combattuto mantenendo delle distanze per farne la propria forza, sa bene come possa rendersi forse impossibile a lei. Ma ciò non mina la propria curiosità e la voglia di potersi aprire a ciò che non conosce. < si > cerca qualcuno che possa insegnare una via, non come usare il mezzo in questione. Lo osserva in quel suo colorito, in quel suo sentirsi chiamato in causa < rispetto a me lo siete > in quel campo perlomeno è molto più avanti di lei, di chissà quanti anni e quanti allenamenti . Ascolta quella prima breve piccola lezione su cosa comporta avere un arma del genere, e cosa muove il ninja stesso nell'utilizzarla. Rimane silente fino alla fine, pensierosa su quella nuova visione a cui non avrebbe mai potuto pensare < dunque > breve lo sguardo saetta attorno a loro, per comprender chi vi sia vicino o lontano in quei momenti, prima di tornar nuovamente a lui < si dona un significato ad un arma ed un arte per come venga impugnata > attende un responso per comprender di aver capito bene ciò che narra. Lei imbraccia armi per uccidere, non per proteggere, molto chiaro quel suo essere alla propria mente. Stringe lievemente i denti alle proprie labbra, si, dovrà prima comprender il perchè voglia farlo, cosa la spinge in quelle terre sconosciute oltre il desiderio della conoscenza < mi avete detto che anche voi volete conoscer altre arti, sebbene non siate molto portato per le arti magiche > cerca di tirare le somme da quel discorso < sono stata una sensei molto tempo fa, conosco molto del mondo e delle arti mistiche e magiche > genjutsu e ninjutsu, le arti che ha creato e subito sulla propria pelle < io voglio comprender di più sulla vostra via, voi potreste invece conoscere le altre arti > solleva lievemente un sopracciglio < potremmo, come dire, aiutarci a vicenda > la proposta viene fatta, senza dilungarsi troppo in parole di contorno per giunger al punto. Possono aiutarsi a vicenda per scoprire mondi ancora celati alle proprie conoscenze. Uno scambio equivalente. Dovrà decidere da se ovviamente se possa davvero accettare qualcosa di simile, e lei non lo conosce abbastanza per solleticare punti vitali a lui, che non sia il padre, ma non è giunta ancora l'ora di giocarsi quella carta. [stessi tag]

00:14 Hirokumi:
 Un cenno d'assenso alle parole dell'altra, tacito accordo a quel suo pensiero. <Vero quello che dite..> Una spada rispetto ad altre arti punta molto ad un incontro ravvicinato con il proprio avversario o più in caso ce ne siano. <Ma vi dico subito questo..> Come se già, in un certo senso, avesse accettato quella che sarà, poi, la sua richiesta. <Una spada può avvicinarsi anche per difendere chi combatte insieme a voi..> Facile ed immediato il pensiero che porta a pensare alle spade come mere armi d'offesa. E' questo che vuole apprendere a non essere solo l'affilata punta di una lama ma anche il saldo piatto con il quale difendere e proteggere coloro a quali lui tiene. <Mi lusingate..> Un cenno del capo appena più profondo del normale in direzione dell'altra. <Ma un maestro ha esperienze, segni ed insegnamenti che io non posso ancora vantare..> Si trova decisamente fuori luogo in quel luogo. <Io ho appena aperto gli occhi..> Metafora decisamente più letterale di quanto non sembri. <Su quella che è la via di un Samurai..> Non è eccessiva modestia ma sincera ammissione delle proprie mancanze e di quello che effettivamente all'altra potrebbe andare ad insegnare. <Molto tempo fa? Come..> Il capo torna a reclinarsi lateralmente al sentire di quell'affermazione dell'altra. Dall'aspetto sembra una donna molto giovane. <Oh..> Si ricompone nel momento in cui l'altra rivela quella propria proposta. <Mi sembra uno scambio favorevole per entrambi..> Non indaga sulla veridicità delle parole di lei, intrigato più da quel dettaglio temporale che non da altro. <Accetto..> Conclude andando a distendere la mano mancina verso l'altra. <La gente moderna si stringe la mano quando conclude un accordo, giusto?..> Cose che ha imparato osservando e nelle quali si sta, lentamente, integrando. In questo momento non importa chi abbia intorno a se, non importa se qualcuno li stia ascoltando, se abbia ripreso a piovere o meno. E' un incontro importante, la possibilità di ampliare ulteriormente i propri orizzonti conoscitivi e iniziare a condividere il proprio pensiero su quella lama che, con forza, continua a stringere...

00:29 Sango:
 < voi avete qualcuno da proteggere?> forse apparirà ingenua in quella domanda, eppure qualcosa brilla nel fondo dell'abisso < perchè se l'avete, tenetevela stretta. Potrà esser un danno o un vantaggio.. ma almeno avete qualcuno di davvero importante > lei , così egoista, chi mai vorrebbe proteggere se non meramente se stessa e quei sogni? Altri interrogativi che si pone, ma avrà modo nel privato di pensarvi meglio, di affondare in quella nuove possibilità . < almeno son sicura che allenarmi con voi sarò quanto meno in grado di vedervi > ha visto qualche tempo prima qualche scontro di spade, eppure tale velocità e abilità non le appartengono ancora. Sorride a quella domanda < il tempo è relativo per molti di noi > un piccolo segreto che non è davvero un segreto, eppure restia a donar lui indizi su chi sia davvero, su chi sia stata. Ha partecipato ad una guerra contro Kusa, avrebbe voluto vederli tutti morti, lui compreso. Eppure quel tempo è passato da molto < magari imparerete a conoscermi col tempo > si, l'accordo è stato siglato da ambedue le parti per portarsi a vicenda la conoscenza che serve. Utile aver preso così tanti genjutsu, no? < non so come coalizzi la gente moderna > si sofferma su quell'ultimo pensiero, anche lui non pare avere più di una ventina d'anni addosso, eppure parla come qualcuno vissuto in un tempo differente. Che anche lui..? < ai miei tempi per siglare un patto, andava scambiato del sakè > un implicito invito il proprio, anche quando la notte s'è fatta così tardi, ma conosce abbastanza posti nel caso dove poter andare < sempre che non vogliate una semplice stretta di mano > quali siano i suoi gusti ancora deve impararli. Di molto hanno conversato eppure troppo poco ne è uscito delle loro essenze, ma tutto ha il suo tempo < se volete venire conosco qualche posto molto tranquillo > il passo che inizia ad avviarsi nella direzione opposta, verso il centro di kusa < altrimenti verrò di nuovo a trovarvi, o magari potrete venire voi da me > detesta quel villaggio, quel settore, andare sul proprio campo sarebbe ottimo per lei. E con quello , se l'altro non l'avesse seguita, andrebbe dunque a conceder un ultimo piccolo inchino prima di dileguarsi con la notte. Se invece avesse avuto un compagno di bevuta, allora lo avrebbe trascinato in qualche bettola fatiscente per poter parlare in totale libertà. [end]

00:42 Hirokumi:
 <Ho il mio Clan da proteggere..> Immediatamente risponde a quelle parole. <E tutti coloro che danno forma a questo enorme villaggio..> Non ne ha mai dubitato fin da quando ha impugnato quella spada per la prima volta nemmeno troppo tempore, quando finalmente la sua capacità si è destata e il proprio Destino consolidato. <Vedermi? Perchè non dovreste..> Anche lui ha visto maestri allenarsi ad una velocità tale che è riuscito con difficoltà a star dietro ai loro movimenti. Lui è ancora prettamente umano in tal senso e la propria forza non cosi eccezionale come quella di molte altre leggende che hanno solcato questi terreni. <Tempo relativo..> E' sempre più intensa quella luce nei propri occhi. Alla volontà di insegnare a quella donna si è unita la curiosità di sapere cosa l'altra di se stessa celi, da dove provenga davvero e cosa ci faccia qui. Domande che per ora non vengono esposte a lei, mantiene riserbo e rispetto nei suoi confronti. Potrebbe sfruttare qualche allenamento proprio per esporre tutto questo. <No..> Ribatte subito. <Del sakè lo preferisco anche io ad una stretta di mano..> Un cenno del capo, un mezzo sorriso e quella mano mancina poco prima sollevata che viene lentamente riabbassata. Non siglerà cosi l'accordo e sicuramente avrà modo di parlare ancora con lei. <Vi seguo Sango..> Un cenno del capo e quindi immediatamente prende a seguire la donna lungo qualunque strada lei scelga. Arriverà fino a quella bettola per bere quel Sakè promesso e parlare ancora senza che però la sua curiosità su chi lei davvero sia trovi al momento soddisfazione. [End]

Sango dopo le dritte ricevuta a Kiri, e dopo l'incontro con un rosso, si ritrova a vagare al nuovo quartiere di Kusa.
In quella stessa strada che divide e che fa iniziare il quartiere dedicato ai clan incontra qualcuno che non sapeva potesse esistere, qualcuno che porta con se una katana, Hirokumi.
Riesce a fermarlo per poi stipulare una sorta di patto reciproco, per comprender meglio le arti ninja di cui hanno scarsa conoscenza.


Sango ha un nuovo amichetto, finalmente wiii