Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Happy Ending Mentale Su Kamichi ft. Hayato

Free

0
0
con Furaya, Hayato, Kamichi

17:19 Hayato:
  [Campo - Lato erboso] La via del Ninja non era di certo la considerazione primaria per Hayato, qualche anno fa. Non ha il talento di suo padre e nemmeno quello di suo fratello, ragion per cui non vedeva una giusta cosa paragonarsi a loro e magari far sfigurare loro, oltre che sé stesso. Coloro che hanno combattuto accanto a Kioshi Uchiha nella guerra contro le bestie, perdendo così la vita accanto al capoclan. Qualcosa di più onorevole? Forse sperare di avere un figlio -l'ultimo- che percorra le proprie orme. E più che per sé stesso, è per loro che sta cercando di imparare, anche se parte da un livello decisamente basso. Il cortile esterno e posto nella parte posteriore dell'accademia ninja di Oto ospita una specie di Arena adibita a campo d'addestramento con diversi tipi di terreni. L'Uchiha si trova esattamente su quello erboso, quello attualmente più “facile” su cui sostare e che non ci siano troppi impedimenti alle leve inferiori nelle poche cose che sta facendo, quanto più un tenersi in attività in vista di un eventuale passaggio a Genin. Indossa un paio di pantaloncini neri che arrivano più o meno alle ginocchia, con delle bende bianche se fasciano la coscia destra e che fuoriescono appena dall'orlo inferiore dei pantaloncini. Gambe nude, ai piedi dei semplici calzari da ninja. La parte superiore del corpo, slanciata e snella, vede una semplice maglia chiara dal collo un po' ampio, nascondendo in minima parte la zona sottostante al mento. Nessun copri fronte, come sempre, ma questa volta sul fianco destro in un'apposita cintura v'è una borsa porta oggetti, con all'interno un fuuda con tronchetto per la sostituzione, una carta bomba e una bomba luce. Poco più giù, attorno alla coscia del medesimo lato, vi è invece il porta kunai e shuriken, con all'interno tre dei suddetti per ognuno. Poco distante, vi sono dei tronchi di legno con già conficcati all'interno degli shuriken, mentre altri sono caduti inevitabilmente a terra o addirittura dispersi nella mini-boscaglia dietro. Qualche goccia di sudore ne imperla la fronte, indice del fatto che forse sia da lì da svariati minuti. E non ha intenzione di mollare. [Chakra OFF] [Equip: Carta bomba x1, bomba luce x1, fuuda con tronchetto x1, shuriken x3, kunai x3]

17:51 Kamichi:
 Sole timidamente coperto da dei nuvoloni particolarmente minacciosi in quel dì del campo d'allenamento di Oto, un luogo dove poche volte ha mostrato la sua presenza, non è tipo da allenamenti all'aperto, e non è qui certo per allenarsi in prima persona, anzi, ma come da indole da giustiziere insegna, si trova lì per osservare l'allenamento di quelli che potrebbero divenire i prossimi genin del villaggio delle ombre, forse, fiducioso di intravederne qualcuno valido per la causa che persevera all'interno della shinsengumi. Veste con gli abiti borghesi, nulla di troppo elaborato per il giovane, una T-shirt bianca a mezze maniche ed un pantaloncino nero che si chiude attorno alle ginocchia del nostro giovane eroe, che indossa ai piedi un paio di scarpe da ginnastica bianche. Orecchini in ocra alle orecchie, collana corta al collo richiamante al centro la fantasia di un lucchetto e spilla al petto con il kanji "Giustizia" sempre presenti nell'outfit del nostro eroe, che non ha mai disprezzato l'uso di gioielleria sul corpo maschile. Oltre a questo niente sembra essere degno di nota, anzi, non ha neppure l'equipaggiamento da battaglia con se, niente di niente, neppure la borsa coi kunai e con gli shuriken, è lì per fare da scouting, non per fare a botte... anche se chissà, magari le cose potrebbero cambiare molto presto, a seconda di chi e cosa incontrerà in quel campo d'addestramento. Cammina dunque proprio verso il campo d'addestramento con il terreno erboso, forte di osservare chi sia lì ad allenarsi, portando così la sua figura ad immettersi proprio all'ingresso di quella zona adibita al combattimento, iniziando a scrutare la zona alla ricerca di papabili ninja da osservare. Non per le abilità ma per un richiamo di conoscenza sicuramente, pare essere distratto dalla figura di hayato, ancora non del tutto riconosciuto <Ma quello lì è...> non lo chiama, non lo disturba, lo sta osservando per ora, vediamo se quel giovane deshi riesce a mettersi in mostra davanti ad un membro della shinsengumi. [Chakra Off]

18:15 Hayato:
  [Campo - Lato erboso] Non ha ancora il chakra richiamato all'interno del proprio corpo. Per alcuni così è come allenarsi “a freddo”, senza riscaldamento, senza la giusta dose di energia che circola all'interno del corpo e che può spingere i muscoli verso un limite posto un po' più in la, che normalmente non avrebbero. E tra l'altro, si sta allenando con qualcosa che non gli compete chissà quanto, ma che appunto sta cercando di affinare e perfezionare: il lancio degli shuriken. Che poi è prerogativa base di ogni ninja saper lanciare uno shuriken o impugnare un kunai, perchè altrimenti c'è ben poco da definirsi ninja. In un modo o nell'altro, la figura del giovane Uchiha sosta a circa cinque metri da quel tronco adibito a bersaglio per i propri lanci. Alcune punte sono state conficcate all'interno provocando delle schegge nel legno, mentre in alcuni punti dei semplici solchi che lasciano intendere che lo shuriken sia maledettamente rimbalzato e caduto a terra, mentre altri sono andati dispersi chissà dove in un lancio terribilmente sbagliato. Ma insomma, fin quando queste cose non vengono viste, si può sempre dire che lo shuriken in questione non sia di competenza del giovane Uchiha e di conseguenza non l'ha lanciato lui. Di Kamichi non si accorge al momento, potrebbe essere una delle tante figure che si affacciano sul campo d'addestramento dove probabilmente oltre lui c'è anche qualcuno. La mano destra viene infilata all'interno del porta armi (?) posto sulla coscia del medesimo lato, tirandone fuori un altro di shuriken che impugna nello spazio tra pollice ed indice, una specie di presa a chela di granchio che viene ancorata nella parte curva e non spigolosa dello shuriken stesso. Il braccio armato dell'arma da lancio viene alzato a mezz'aria lievemente sporto verso l'esterno, mentre quello sinistro è più lungo il fianco del medesimo lato. Il piede sinistro, per l'occorrenza, viene spostato in avanti rispetto a quello destro, con la punta lievemente rivolta verso l'esterno. Redistribuisce il peso sugli appoggi in modo tale da rimanere poco rigido, più morbido, con le ginocchia lievemente flesse. Prende la mira, cercando di coordinarsi sia con l'occhio, sia con la mano. Lo sguardo è fisso in direzione del tronco, circa a tre quarti di lunghezza dello stesso, dove in un'ipotetica figura umana dovrebbe trovarsi il collo, e non la testa. Focalizza il proprio tentativo su quella parte che intende colpire, mentre d'improvviso il busto subisce una rotazione oraria, col piede destro che funge da perno e il sinistro un po' più morbido, che ruota di qualche grado. Caricato il colpo, la rotazione viene velocizzata in senso antiorario, in modo tale da liberare l'energia accumulata e dare lo slancio allo shurikek, col braccio che seguirebbe parzialmente il movimento del busto, quindi una parabola appena discendente che, arrivato ad un'altezza considerata giusta, libererebbe l'oggetto trattenuto tra le dita con uno spostamento di peso sulle leve inferiori, ricercando l'equilibrio senza sbilanciarsi in avanti tantomeno scivolare. [Chakra OFF] [Equip: Carta bomba x1, bomba luce x1, fuuda con tronchetto x1, shuriken x3, kunai x3] [Tentativo lancio Shuriken vs Tronco 4/4]

19:01 Kamichi:
 La vista del nostro giovane eroe si sofferma su quelle che sembrano le movenze in pari di un deshi che si diverte a lanciare qualcosa in aria, una movenza che parrebbe anche essere coadiuvata da una buona e giusta correlazione muscolare, ma che alla fin fine parrebbe sembrare portare ad un nulla di fatto; Il chakra disattivato da parte del ragazzo è sicuramente il problema principale, quella sostanza naturale che manca a scorrere nelle di lui vene gli conferisce un malus davvero enorme alle sue abilitò, quasi le dimezzasse parrebbe, e come si vuole pensare infatti, con quelle doti così basse il colpo parrebbe viaggiare davvero per pochissimo, altro che lancio ninja eccellente. Lo osserva dalla sua postazione, il giovane biondo, forte del fatto che anche lui all'inizio aveva difficoltà a comprendere questi misteriosi meccanismi riguardanti il chakra <OiOi> lo richiama <Hayato> secco, pronuncia il nome dell'occhio rosso <Cos'era quello, il lancio della nespola?> cosa sarebbe questo detto? Il linguaggio degli dei sembrerebbe essere ritornato in quel corpicino governativo <Se non metti in circolo quel charka mi sa che difficilmente farai qualcosa> prende fiato <E se rilanci una cosa del genere, in quel modo...> prende fiato <Stavamo a corto> a corto di cosa? Forse stavamo a 22, probabilmente si riferiva al numero di partecipanti presenti in quel campo d'addestramento, probabilmente. Ritorna ad osservarlo poi, attento, cercando di capire se quella potesse essere stata una dimenticanza delle prime armi, o una mancanza di talento da parte del giovane. [Chakra Off]

19:18 Hayato:
  [Campo - Lato erboso] Il tentativo del giovane Uchiha non può che rivelarsi fallimentare. Forse è per questo che non avrà mai un briciolo di talento naturale che avevano i già precedenti citati membri del clan. Col Chakra non irrorato nel proprio corpo, tutto quello che può fare è ovviamente dimezzato. Sostanzialmente, lo shuriken non fa altro che prendere una traiettoria strana, come se avesse imbastito una cattiva preparazione del lancio e non arriva nemmeno ad un paio di metri. Ma la preparazione non era male. Forse gli scivola dalle mani, o forse il punto di presa non era corretto. Sta di fatto che se l'è gettato praticamente ai propri piedi. Sbuffa appena, osservando dapprima l'oggetto ai propri piedi e poi si guarda intorno. Qualcuno che l'ha visto fare questa figuraccia? Sì. Proprio in quel momento si accorge dell'arrivo di Kamichi, che per altro si avvicina e lo richiama. C'è un po' di sorpresa nell'osservare lo Shinsengumi proprio qui, ad Oto, quasi per puro caso. <Ehi, Kamichi.> Lo saluta anche lui, non proprio al massimo dell'entusiasmo a dire la verità visto che un altro shuriken si va a sommare a quelli che non sono arrivati a destinazione. <Il lancio di che?> La Nespola. Dev'essere un frutto che non conosce a quanto pare. <No, tentavo di lanciare uno shuriken ma...> Scuote il capo. Non sa se ridere o piangere in effetti. <Che ci fai qui?> Chiede, anche se la risposta potrebbe non essere tanto scontata. Ma la soluzione di Kamichi è qualcosa che aveva già messo in conto ed è per questo che i propri muscoli non riescono ad essere reattivi, dinamici, funzionali al tipo di allenamento che vuole fare o intraprendere. <Hai ragione.> Gli concede, anche se non capisce la cosa del “stavamo a corto”, ma tanto con Kamichi è così, una cosa la capisci e altre quattro no. Quindi si fa bastare il suggerimento. <Ci provo.> Perchè non è detto nemmeno ci riesca eh. Drizza la schiena. In questo momento volge frontale rispetto al Kokketsu. Spalle dritte. Le braccia vengono sollevate a mezz'aria. Le ginocchia ancora un po' flesse per abbassare il baricentro e di conseguenza garantire una certa stabilità. Le mani vengono congiunte più o meno ad altezza del Plesso Solare, formando il sigillo caprino nella sua interezza: mignolo ed anulare della destra vanno a coprire quelli della mano sinistra, chiusi, le cui nocche impattano contro le falangi medie e prossimali della destra; medio ed anulare di quest'ultima, invece, impattano frontalmente contro quelle sinistre anche se a due altezze differenti. Sono quelle destre a svettare di qualche centimetro sulle gemelle, mentre i pollici completano quindi il sigillo. I gomiti piegati in un angolo piuttosto stretto, in modo tale da non appesantire troppo la contrazione e l'estensione dei vari muscoli coinvolti nell'operazione. Socchiude gli occhi, mentre introduce aria all'interno dei propri polmoni con delle boccate d'ossigeno silenziose, ma abbastanza consistenti e profonde. Immagina due sfere statiche, ben distinte tra di loro: una all'altezza della mente, di colore verde e che appunto rappresenta l'energia mentale, l'altra all'altezza dell'ombelico e di colore rosso, che rappresenta invece l'energia fisica. Con la pura forza di volontà, comincerebbe a far ruotare sul posto queste due sfere, in un moto dapprima lento, poi man mano più veloce. Come una specie di yo-yo, il cui filo è posto all'altezza del plesso solare, richiama quelle due sfere arrotolando quei fili, sospingendole l'una contro l'altra fino ad impattare, fino a scontrarsi anche se non troppo violentemente, ma con costanza, con determinazione, sospingendole sempre più l'una dentro l'altra fino a farle fondere. Così facendo, dovrebbe dare vita ad un'unica sfera, di colore blu, denominata Chakra che rinforza e ristora l'intero corpo. A creazione ormai avvenuta, questa nuova energia spirituale dovrebbe cominciare a circolare in tutto il corpo, rinvigorendo muscoli, ossa, tendini, nonché il proprio cervello, rendendolo più reattivo agli stimoli esterni e non solo. [Tentativo Impasto Chakra 4/4] [Equip: Carta bomba x1, bomba luce x1, fuuda con tronchetto x1, shuriken x2, kunai x3]

19:38 Kamichi:
 Qualcosa questa volta è cambiato, già, decisamente qualcosa di nuovo è arrivato questa volta agli occhi del nostro giovane eroe del villaggio delle ombre, lui che forte di quanto pensava ha voluto dare una nuova possibilità al giovane Hayato, che a sua volta, senza perdere ulteriore tempo, sembra essersi spinto vero l'attivazione rapida del chakra, o meglio, rapida per modo di dire, in quanto non propriamente navigato sulle doti mentali, dunque fruitore di un bel lasso temporale per permettere al sigillo della capra ed al chakra di scorrergli in corpo, così da mostrarsi all'esterno ed ai presenti con quel suo nuovo potere, sicuramente ritrovato ora dopo una piccola dimenticanza. <Ah, vedi che sei in grado di metterlo su il chakra?> prende fiato <Ora fammi vedere come lanci quello shuriken> lo esorta, invitandolo <Mi raccomando, fammi vedere un pò di grinta> si, la grinta, quella vera, vediamo quanto forte riesce a far viaggiare quel cosino metallico <Fammi vedere un pò di cazzimma> aeh, è mo che è la cazzimma? Non ve lo spiegho, questa è la cazzimma. Porta poi a sua volta celere la mandritta all'altezza del centro del plesso solare, ove la mano coadiuvata dai movimenti delle dita andrebbe a mostrarsi nel mezzo sigillo caprino, con indice e medio rivolti verso l'uggioso empireo e con gli occhi socchiusi per il richiamo della concentrazione; Due sfere vorticose in moti rivoluzionari sembrano librarsi dentro di lui, due oggetti che parrebbero prendere le sembianze di una bilancia nella sua mente e di una spada nel di lui alto busto, due figure che rappresenterebbero quelle che per il nostro biondo sarebbero le virtù massime della giustizia, l'ordine e la forza, dogmi imprescindibili del suo credo, mossi tutti dalla volontà stessa dello shinsengumi, che cercherebbe di far coincidere in fusione quella spada e quella bilancia, proprio dietro al sigillo creato. Se questo avvenisse allora l'energia mentale e fisica del nostro biondo fonderebbe se stessa in una spada munita di due pesetti laterali, una chimera composta dalla giustizia perfetta del nostro eroe, che si lascerebbe scorrere e permeare dall'energia naturale appena creata, essenza mortifera che gli concederebbe l'ausilio e l'utilizzo del massimo delle sue capacità, portandolo di fatti ad essere ora un guerriero attivo a tutti gli effetti. [Se chakra On] [3/4 attivazione chakra]

23:09 Hayato:
  [Campo - Lato Erboso] È tutta un'altra cosa con quella nuova forza ad irradiare ogni singolo muscolo, ogni singolo tendine. Perfino le percezioni sensoriali sembrano essere addirittura più fini, più acute, come se riuscisse a percepire cose che prima, a chakra spento, non riusciva a fare. Sente quella forza nuova scorrergli in ogni dove, attraverso quel condotto alternativo a sangue e linfa, bloccandosi e ritornando indietro dove trovano una specie d'impedimento, denominato tsubo, che non è altro che il punto di fuoriuscita. Ma siccome non c'è alcuna pressione per espellere il proprio chakra, quando questo impatta contro questo muro o ostacolo, semplicemente defluisce e torna indietro, in un moto continuo e perpetuo che continua a rifocillare per intero il corpo. <Sì.> Semplicemente in direzione di Kamichi. <Almeno questo so farlo.> Il che lascia presagire che non sia poi chissà quanto esperto sul controllo del chakra. È pur sempre un Deshi, no? <Non aspettarti che i miei occhi improvvisamente diventino rossi.> Cerca di bloccare qualsivoglia aspettativa di Kamichi. Lo sa che è limitato sulla questione shinobi. Non è formato, non è allenato. Ed è per questo che oltre alle competenze base, lo fa da solo. <Non hai risposto alla mia domanda, però.> Rimbecca, anche se ha accolto il suggerimento altrui, tant'è che ruota di nuovo sul posto, di circa centottanta gradi, e prendere un alto shuriken dal porta oggetti. Ne rimane uno solo all'interno, il secondo nella mano destra. Ripete sostanzialmente gli stessi movimenti di prima: il braccio che impugna l'arma viene allargato verso l'esterno, con una gradazione un po' più ampia rispetto a prima ma anche l'altezza, questa volta un po' più vicino al viso. Gli occhi neri del giovane Uchiha vengono rivolti in direzione di quel tronco che prima non ha nemmeno lontanamente sfiorato, concentrandosi di nuovo sulla stessa zona da colpire, quasi come una questione di principio, ovvero quella a circa tre quarti dell'altezza dell'oggetto stesso, direzione collo. Non fiata, ma regola il respiro in modo tale che non sia d'impedimento in quella mira. Il piede sinistro spostato in avanti. O il destro dietro, che dir si voglia. Ginocchia sempre un po' flesse. Il piede sinistro è dritto, mentre quello destro è un po' ruotato verso l'esterno. Il busto ruota in una direzione oraria per andare a caricare il colpo, spostando il peso sul piede destro che funge da perno in questo momento, mentre il sinistro vedrà un conseguente spostamento dell'intero equilibrio sul davanti, frenando quel movimento partito da una veloce e repentina rotazione del busto in senso antiorario, scattando come una molla, per liberare l'energia cinetica accumulata in precedenza seguito da quella parabola discendente del braccio, dove a circa metà del movimento libera l'oggetto stretto precedentemente tra pollice e indice, dalla parte curva e non spigolosa, sbilanciandosi in avanti ma quanto basta affinchè non cada, ma sorretto dal piede sinistro che ora vede scaricarsi l'intero peso. Il fiato fuoriesce violento nella fase finale dal naso. Un sibilo veloce e repentino seguito da una contrazione dell'addome, quasi rendessero il colpo più preciso, più stabile, più facile. [Chakra ON: 15/15] [Equip: Carta bomba x1, bomba luce x1, fuuda con tronchetto x1, shuriken x2, kunai x3] [Tentativo lancio shuriken vs tronco: 4/4]

15:18 Kamichi:
 Le movenze ulteriori di quel giovane ragazzo vengono osservate attentamente dal nostro guerriero dai biondi capelli, che con gli occhi ritti e aperti non sembra lasciar scampo a momenti morti o di buio in quel suo attento scrutare, quasi fosse un vero e proprio esaminatore ninja, come se volesse carpire le reali doti ed abilità di quel genjutser alle prime armi. Prende fiato mentre inizia a seguire con le iridi vermiglio le mani dell'uchiha <Interessante, quindi Shuriken anzichè Kunai?> prende fiato ancora una volta <Perchè questa scelta Hayato?> è interessante capire perchè si preferiscono delle scelte tecniche e belliche diverse, lui ad esempio, predilige l'uso dei Kunai, preferendo ovviamente quello che può essere considerato un danno di tipo perforante. Le movenze del ragazzo comunque sono giuste, rapide seppur ovviamente molto lente agli occhi del nostro allenato genin, ma comunque ben attuate e pensate, riuscendo a mostrare la forza e la CAZZIMA utilizzata per colpire quel tronco poco distante, davvero lodevole per qualcuno appena iniziato alla via del ninja. <Bravo, così ti voglio vedere> continua, applaudendo in maniera quasi imbarazzante <Sarebbe un peccato però non provare con qualcosa di un pò più serio queste tue abilità> muove il collo ora a destra ed ora a sinistra, inclinandolo leggermente verso ambo le spalle per produrre il classico rumore di scrocchio [Crack-Crack]. <Questa notte, kamichi si unisce alla caccia> quasi stesse citando una frase famosa di qualche videogame riguardante proprio il sangue, ai più studiati l'ardua sentenza da dare ai posteri, sperando che qualcuno di acculturato possa intuirne la provenienza ed apprezzarne l'utilizzo specifico. Cammina leggermente verso il campo di addestramento, si fa largo tra l'erba e gli strumenti ninja, passando accanto a manichini d'allenamento e tronchetti utilizzati assieme ai fuuda per sostituirsi, per fronteggiare faccia a faccia Hayato ad una distanza di circa [5 Metri], così da permettergli di avere un margine di reazione maggiore al fine della difensiva. <Arriva, tieniti pronto> troneggia verso l'uchiha, imperioso, cambia assetto, viso e sguardo, quando duella sembra essere quella parte di kamichi dedita allo scontro e alla guerra, il belligerante angelo di kagegakure. Le mani vanno rapide ad intrecciarsi in fantasiosi ma precisi sigilli animali, il susseguirsi in figura della lepre, del cavallo, del cinghiale e del serpente, si manifestano proprio lì ritti agli occhi del buon ragazzo uchiha, che non dovrebbe conoscere la tecnica, per tanto, non dovrebbe poter capire cosa sta per arrivare contro quel suo corpo. Susseguiti i sigilli completati, il chakra andrebbe a ristagnare principalmente alle mani del nostro biondo eroe, precisamente nel centro dei suoi palmi, per poi essere portati rapidamente aperti verso le ore [3] e le ore [9] quasi stesse ammainando la figura di un crocifisso; L'elemento del chakra di tipo futon andrebbe a pressurizzare l'aria sino a creare delle zone di vuoto attorno ai suoi palmi, coadiuvati nelle movenze dal chakra lì presente da prima, così da creare una vera e propria zona di perturbazioni, pronta ad essere scatenata verso il giovane occhi rossi sopito. Il rilascio muscolare delle braccia viene rilasciato in una quasi chiusura a molla verso il centro del suo petto, braccia e palmi ben tesi e contratti, in una movenza traslatoria che andrebbe a far impattare ambo i palmi gemelli tra di loro, lasciando esplodere così la pressurizzazione del vuoto in una vera e propria onda d'urto, che avrebbe come velocità il pari del suo Ninjutsu utilizzato in quel momento, mentre per le grandezze parliamo proprio di 5 metri di propagazione rettilinea verso la nemesi. Prende fiato al termine della tecnica <Spero di non esserci andato troppo pesante con lui...> si preoccupa ovviamente, sono su due gradi diversi ovviamente. [Chakra On] [1/4 avvicinamento] + [2/4 onda d'urto 5 metri di distanza] [Ninjutsu:30] [Chakra:25/30] [Hp:100/100]

16:07 Hayato:
  [Campo - Lato Erboso] Col chakra impastato sente la forza fluire all'interno delle articolazioni, nonché più elastiche e al tempo stesso più congrue al lancio di determinate armi. Infatti, lo Shuriken lanciato va ad impattare proprio dove voleva lui, a tre quarti d'altezza di quel tronco che dovrebbe appunto raffigurare il collo di una persona umana. La punta spigolosa dell'oggetto ninja si conficca nel legno con un sordo [clunk], arrestando la sua corsa e perforandolo di qualche centimetro, non di più. Un mezzo sorriso compare sul volto del ragazzo, che nel frattempo ha recuperato la posizione dopo aver lanciato, sempre sostando su quella superficie occupata in precedenza. Le parole di Kamichi gli arrivano, così come la sua domanda. Ci riflette poco, perchè la risposta arriva pronta, senza indugi. <Preferisco lanciare lo shuriken perchè ci possono essere differenti tipi di lancio. La forma e l'aerodinamicità dello shuriken fa sì che possa prendere delle traiettorie un po' più... curve rispetto ad una semplicemente rettilinea come ad esempio potrebbe essere per il kunai, che è un po' più pesante e la linea di tiro risente un po' di più dell'attrito provocato dal vento durante il lancio, oltre alla forma che prevede un lancio dritto e statico.> Corruga la fronte, quasi stupito lui stesso che gli sia uscita una spiegazione del genere. Un solo shuriken è rimasto nel porta kunai, mentre di questi ultimi ne sono rimasti altri tre, anche se non è sua intenzione lanciarne uno. Ruota appena sul posto, un secondo o due per fronteggiare Kamichi in avvicinamento. <Mh?> Mugola riguardo al vederlo contro qualcosa di un po' più serio. Corruga la fronte, battendo un paio di volte le palpebre che celano per qualche millisecondo gli occhi neri, che nemmeno oggi diventeranno rossi. <Cosa intendi?> Gli chiederebbe, ma non c'è bisogno di una risposta verbale. Lo vede comporre sigilli di una tecnica che ovviamente non conosce, forse li vede anche quasi a stento vista la velocità altrui nel comporli. Quasi istintivamente, però, si prepara. Muove la gamba sinistra in avanti, le braccia appena alzate e le ginocchia flesse, come se dovesse prepararsi a difendersi da un attacco di non sa quale natura. Ma studia. Studia la postura delle braccia aperte del ragazzo, la manipolazione di un certo elemento del chakra. Digrigna i denti. L'espressione concentrata mentre gli occhi seguono ogni movimento dell'avversario improvvisato che ha deciso di utilizzare una delle sue tecniche. C'è fermento nel corpo del giovane Uchiha. Una frequenza cardiaca che ha deciso di risvegliarsi improvvisamente portando il cuore a battere più velocemente, sotto le spinte di imminente pericolo -o forse paura? Non lo sa, sta di fatto che dovrebbe essere ancora più motivato, più spinto. Non conosce tecniche che potrebbero parargli le chiappe da eventuali attacchi e deve affidarsi alle conoscenze basilari che ha appreso all'Accademia. Per cui, quando le possibilità di reazioni sono limitate, non c'è nemmeno molto imbarazzo della scelta. Deve contare su quello. Non c'è molto tempo per agire, ragion per cui lo fa al meglio delle sue possibilità e con la velocità di cui dispone. La mano destra verrebbe avvicinata al portaoggetti sul fianco del medesimo lato, cercando ed estraendo il fuuda in cui è sigillato il tronchetto. Gli occhi e l'attenzione sempre fissi su Kamichi mentre cerca di effettuare quest'operazione in modo deciso, senza tentennamenti o temporeggiamenti che potrebbero fargli perdere tempo. Il fuuda verrebbe quindi estratto. Entrambe le braccia, poco dopo, si muoverebbero, piegando in gomiti in un angolo consono e non troppo largo in modo tale da ingobbire troppo la schiena, con le mani che davanti alla propria persona, ad altezza plesso solare più o meno, andrebbero a formare in successione i sigilli del serpente, del drago, del cinghiale e alla fine quello del cavallo, che i dorsi delle mani rivolte verso l'avversario, in questo caso il kokketsu, tutte le dita prossime all'indice intrecciarsi tra di loro mentre gli indici, posti in una linea obliqua, impattano tra di loro grazie all'ultima falange. I pollici, che sono quelli più autonomi e distaccati invece, terrebbero in posizione il fuuda schiacciandolo tra essi e la parte di spazio interdigitale, ovvero quello tra pollici e indici stessi, pur senza intralciare la composizione e la coordinazione dei sigilli. In questo modo, il proprio chakra verrebbe invogliato, stimolato, nel muoversi proprio in direzione di quel pezzetto di carta su cui è impresso il sigillo, fino a raggiungerlo e di conseguenza attivarlo. In questo caso, il sigillo dovrebbe reagire a quell'energia spirituale, al richiamo, e far comparire dinanzi a lui il tronchetto che dovrebbe sostituirlo, a tutti gli effetti, come bersaglio della tecnica altrui, mentre il giovane Uchiha, qualora fosse riuscito a richiamare correttamente la sostituzione di primo tipo, convoglierebbe il proprio chakra nelle articolazioni inferiori, ove il piede destro, con la punta ruotata verso l'esterno e che fungerebbe da perno primario, vedrebbe il peso dell'intero corpo ricadere proprio su di essa e preparare quindi il movimento di schivata, mentre quello sinistro ad una velocità maggiorata rispetto al normale, incrocerebbe per seguire fluido e rapido quel movimento, con una coordinazione dettata da un movimento del busto in senso orario -e quindi anche delle braccia- per provare a togliersi dalla linea di tiro della tecnica e scattare ci CINQUE metri alla propria destra, senza portare alcun attacco, ma semplicemente provando a schivare. [Chakra ON: 12/15] [1/4 Concentrazione sul posto + 2/4 tentativo sostituzione di primo tipo] [Equip: Carta bomba x1, bomba luce x1, fuuda con tronchetto x1, shuriken x1, kunai x3]

Attendere esito...

Oscurato è il cielo pomeridiano quest'oggi, dietro le cui nubi si nasconde un timido sole. Un singolo raggio di sole è quello che per un istante illuminerà il volto del Kokketsu. Non appena terminerà di compiere i sigilli per la relativa tecnica, quest'ultima non partirà neanche. Prima ancora che possa generarsi [ Chakra ripristinato: 30/30 ], si bloccherà come uno stoccafisso al centro esatto dello spiazzo in cui si trovano ambedue. Hayato, dal canto proprio, potrà soltanto rendersi dell'immobilità improvvisa dell'avversario e della mancata riuscita della tecnica a seguito dei sigilli altrui. Compie la tecnica della Sostituzione di primo tipo senz'alcuna difficoltà, venendo anche meno all'eventuale malus del secondo tipo. Tuttavia, riesce a compiere SOLTANTO una distanza pari a DUE metri e MEZZO [ Statistica Ninjutsu / 8. Fate attenzione ai tag delle tecniche ]. Torniamo al nostro amichetto bloccato in mezzo alla via. Nella sua mente, si ripercuote una visione catastrofica. Davanti ai suoi occhi, nel bel mezzo del centro di Kagegakure, è possibile vedere tanta gente ammassata e impaurita. S'abbracciano, piangono, urlano - la disperazione è totale. In lontananza, del fumo nero sale verso l'alto. Molti edifici sono danneggiati. Una voce maschile e roca risuona nella testa dell'agente scelto. <E' questo il destino che v'aspetta.> Professa con solennità, ma è impossibile dedurre da dove essa provenga. D'un tratto, la terra sotto i piedi trema. Un profondo e grottesco versaccio di bestia riverbera per tutta Kagegakure. Si tratta d'un richiamo. Qualcuno, attorno al Kokketsu, ha preso ad urlare. "SONO ENTRATE! SONO RIUSCITE A SFONDARE LE MURA!" e ad essi s'accodano altre voci che continuano indefesse: "KAGEGAKURE NON E' SICURA COME DICEVANO!" seguite da urla di puro terrore che riempiono la testa di Kamichi come mai prima d'ora. Una figura dalla maschera recante il simbolo di un lupo, una maschera che sicuramente lui ricorderà benissimo, s'avvicina in sua direzione con passo sicuro e tranquillo. Lunghi capelli bianchi, affiancata da un lupo dello stesso colore e dagli occhi color ghiaccio. <E' colpa della tua ingordigia, agente scelto> Voce attutita dalla maschera indossata e dal relativo modulatore vocale. Nello stesso istante in cui la voce raggiunge le sue orecchie, una grossa chimera penetra anche le ultime difese innalzate dai migliori ninja ancora in circolazione. Muri di roccia e di pietra che vengono meno, distrutte dalla potenza devastante d'un branco che hanno probabilmente preso sotto gamba. Rimembri ancora? E' quanto di più macabro è accaduto ai villaggi dieci anni prima. Stessa solfa. Incastrati tra quelle mura impossibili da difendere e mantenere in piedi, costretti soltanto a fuggire e a rifugiarsi in un'altra ennesima trappola. Si tratta d'un enorme bestia dalle fattezze animali simili ad un grosso insetto, una forbicina (o tagliaforbice) per l'esattezza. Grosse chele ai lati della famelica bocca s'aprono e si chiudono a ritmo serrato. Davanti agli occhi di Kamichi, quasi fosse costretto a guardare, i primi due Ninja in avanscoperta vengono letteralmente tagliati a metà. Cremisi liquido schizza in ogni dove, bagnando il terreno di quel villaggio che LUI STESSO ha giurato di difendere con la sua GIUSTIZIA. <rivedi attentamente le tue priorità.> Enigmatico il dire della donna dal bianco crine che sparisce subito dopo. Negli istanti precedenti al risveglio, la chimera poc'anzi citata ha ormai decimato quella popolazione rimasta immobile, impietrita dalla paura. Resta soltanto Kamichi. In piedi. Fermo. Immobile, a sua volta. Quasi schifandolo, la bestia sceglie di lasciarlo stare. <Non sei degno neanche delle sue fauci.> Non sei degno neanche di morire. Esternamente, Hayato potrà inoltre vedere il compagno di allenamento cadere al suolo in posizione fetale. Un rivolo di bava scende dal labbro inferiore, gli occhi appaiono quasi completamente vitrei come se ci fosse, ma al tempo stesso sia altrove. Uno schiocco dita... ed è di nuovo realtà. [ Continuate in free ]

18:22 Kamichi:
 Qualcosa gli viene fornito tramite quello che ci appare essere il volere del fato, un destino che lo ha messo frapposto e contrapposto proprio contro la capo Anbu, la donna dallo sguardo truce e gelido, ritto proprio agli occhi del nostro biondo eroe in quella fortissima illusione, un qualcosa che lo ha portato davvero a credere di far parte di qualcosa di reale e di tangibile, un ricordo vissuto in tutto e per tutto come qualcosa di palesemente realistico, non una dimensione ancestrale fatta di chakra puro, ma un qualcosa che si basa in tutto e per tutto sulla realtà che lo circonda, essendo stato colpito da una vera e propria illusione di tutti i suoi sensi, tecnica avanzatissima delle abilità genjutsu. <Ma...> la vista si offusca, le orecchie si tappano e la pelle inizia a sentire una sensazione diversa, un tepore quasi come se l'aria stessa fosse soffocata dal bruciare del fuoco, incendi appiccati vari, la fuliggine e la polvere che si posano sulle palpebre e sulla epidermide, il sapore acre del pietrisco e l'odore soffocante del bruciato, assieme alle visioni che si palesano come realtà indiscussa ai suoi occhi rossi. Sgrana gli occhi, d'impeto, sguainati come le spade dai foderi dei guerrieri difronte quella porta, rapido come il sudore che inizia a sgorgare rapido dalla sua fronte, lasciandolo lì immobile in quella visione di morte e distruzione, immobilizzato sia dalla paura che dall'illusione, privo di scelte decisionali da poter attingere, mero spettatore terrorizzato dinanzi quella visione catastrofica ed apocalittica del futuro del villaggio che lo vede lì come guerriero della pace e della giustizia. <SONO ENTRARE, COME CAZZO HANNO FATTO A FARE BRECCIA> non si sa con chi diavolo stia parlando <LE MURA HANNO CEDUTO, DOBBIAMO PORTARE IN SALVO I CITTADINI> prede fiato cercando di farsi coraggio dinanzi quella che sembra essere la fine della sua vita, consapevole che quella sarà la sua ultima mossa prima di essere ucciso da una delle chimere <STO ARRIVANDO, NON TEMETE> ma qualcosa lo blocca, una voce seguita da uno sguardo, due occhi, due gemme azzurre gelide, qualcosa che rimbomba dieci, venti, cento volte nella sua mente, qualcosa che incessante sembra scavargli nelle sinapsi di quella sua mente, fragile ad ogni rintocco di quella frase, la odia, la disprezza, ancora una volta qualcuno che mette in dubbio il suo operato, dandogli dell'ingordo, inputandolo di aver fatto troppo, tacciandolo di voler fare troppo forse?. <SILENZIO, BASTA> continua <BASTA BASTA BASTA!> riesce solo a portare le mani alle orecchie, cercando di attenuare quella voce, di zittirla, inutilmente ovviamente, essendo questa una manifestazione di onde di chakra <TI SBAGLI, FA SILENZIO!> in sottofondo, o forse, sullo stesso piano uditivo, continuano però a sentirsi quelle che sembrano le urla e le grida di tutte quelle persone, civili, gente che grida chiedendo soccorso, aiuto, una mano da colui che cercava di ergersi come l'angelo di kagegakure, immobile a terra a lottare con le voci nella sua testa. <DEVO AIUTARLI, ESCI DALLA MIA CAZZO DI TESTA> prende fiato, forza e coraggio, inutilmente però, è soggiogato da quel potere assurdo <HANNO BISOGNO DI ME, FA SILENZIO, SMETTILA, SMETTILA , SMETTILA> gli occhi quasi obbligati a restare aperti ad osservare ancora una volta uno scenario macabro e triste, la morte delle persone dinanzi a lui, la sua priorità, la salvaguardia di tutti, il rispetto delle regole... e non è in grado di fare nulla, sta morendo tutto, le sue virtù, il suo credo ed i suoi sogni... <NONO FERMATI> gola squarciata dalle urla, i polmoni stanchi dall'aver ingerito inconsciamente polvere e zolfo <PRENDI ME, FERMATI> Continua osservando quella creatura insettoide <NON FARLO, FERMATI FER...> il sangue esplode, tranciati di netto quei ninja difronte a lui, sporco della vita pulsante e calda rimasta in quelle vene proprio durante la morte per mano di quella creatura demoniaca <Perchè lo hai fatto, perchè> prende fiato <UCCIDIMI, UCCIDIMI CAZZO> non solo inutile nella sua missione di vita, ma anche l'unico superstite di questo scempio, lui che voleva salvare tutti, lui che voleva dare giustizia e pace A TUTTI GLI ALTRI, s'è salvato unico. <Basta... basta, basta,basta,basta,basta> le unghie incespicate come grinfie di una tirannica arpia alla sua testa, attorno alle orecchie per zittire quello che stava ascoltando, il silenzio dopo quelle grida e quelle urla è lo strazio più grosso che potesse sentire, cercando inutilmente di occupare quel silenzio con quelle sue grida di terrore e di paura, cerca disperatamente di non accorgersi di come tutto taccia, di come abbia fallito e che tutti siano morti, deceduti... tutti. Un solo attimo di fiato, il silenzio e la paura di un vero abisso di disperazione e di paure, le virtù morte appassite in quei sogni lasciati sparsi in un destino ormai crollato come neve al suolo <GHYAAAAAAAAAAA!> ultimo, accompagnato da una stretta e forte pressione portata con le unghie a quella sua faccia, inconsapevolmente ferendosi a sangue in quei dieci punti a contatto con le dita che cercavano di tenere otturate quelle orecchie, inconsapevole di essersi svegliato proprio da una vera e propria illusione. Stordito, morto e in iperventilazione, apre solo gli occhi ancora al suolo, sdraiato tra l'erba con il nuovo amico difronte a lui, che dovrà in caso sincerarsi della sua situazione. [Chakra Off]

19:29 Hayato:
  [Campo - Lato Erboso] Il pericolo gli ha permesso di attivare un po' le sue conoscenze base per cercare di sfuggire a qualcosa che, però, non arriverà mai a destinazione. Quel movimento preventivo, atto a schivare la tecnica di Kamichi, viene compiuto sostanzialmente a vuoto, col tronchetto che cade a terra in quel classico “clunk” legnoso sul manto erboso, con conseguente scatto laterale da parte del giovane Uchiha che si ritrova, appunto, a scattare per niente. Non sa cosa stia succedendo, né tantomeno perchè Kamichi si sia improvvisamente fermato nell'esecuzione del suo Jutsu. Qualcosa è andato storto? C'è qualcosa che non va? <...> Guarda con occhi sbarrati e con un'espressione perplessa e confusa il genin, battendo più volte le palpebre cercando di capire cosa sia avvenuto e perchè si sia fermato improvvisamente. <Kamichi, perchè ti sei...> Lo vede immobile, fermo, bloccato in una specie di stasi che non riuscirà a capire visto che non lo sta vivendo in prima persona, ma nemmeno dall'esterno. Almeno non ora. Si avvicina di qualche passo, in modo tale da osservarlo da più vicino. <Tutto ok?> Chiede, ma probabilmente quello non risponderà alle sue chiamate, vista la tortura mentale che sta subendo all'interno di quel genjutsu di cui il giovane Uchiha ignora la presenza. Sono lunghi ed interminabili momenti, forse secondi in cui nella mente del Kokketsu si sussegue tutta quella roba, ma chissà all'esterno quanti secondi passino di vita reale. La conferma che qualcosa non vada arriva quando il corpo dal peso morto dello stesso genin cade sul manto erboso, con tanto di bavetta che fuoriesce laterale dalla bocca, come se qualcuno l'avesse spremuto dall'interno, in una sorta di implosione. <Kamichi!> Esclama, macinando quei pochi metri che li distanziano visti i passi precedenti (di cui quelli iniziali, di metri, dovrebbero essere comunque cinque visto che per evitare l'ipotetica tecnica si è spostato in una linea prettamente orizzontale). Non ha visto nessuno. Non ha visto partire nulla. Ignora tutto quello che è successo. Si accovaccia accanto a lui, cercando in qualche modo di offrirgli sostegno nel rialzarsi nel momento in cui lo vede aprire almeno gli occhi. <Che cazzo ti è successo?!> Chiede con una certa urgenza nel tono della voce. <Stai bene??> Incalza, ora che sa che può dargli una risposta. Cercherebbe di contribuire alla rimessa in piedi del genin, in qualche modo e, a seconda dello stato psicofisico dello stesso, capire il da farsi.[END]

02:35 Kamichi:
 Alla fine quel suo stesso destino è stato segnato dalla mano celeste di un fato alquanto iracondo, una sorte che lo ha visto subire un genjutsu di portata davvero mastodontica, una tecnica che potrebbe quasi risultare lusinghiera se utilizzata su di lui così debole nei confronti e rispetto alla figura di quella gelida occhi d'azzurro, una donna che porta sulle spalle il peso di una intera corporazione, forse anche un pò i peccati e le colpe di chi prima di lei al comando hanno sancito la morte e la distruzione dei villaggi e della fantomatica pace ninja. L'illusione gli ha colpito bellamente i cinque sensi, tutti, ha avuto a che fare con qualcosa che mai avrebbe potuto immaginare, ha vissuto candidamente quello che poteva quasi sembrare un miraggio, una visione profetica di quanto potrebbe dunque accadere in futuro, parliamo senz'ombra di dubbio di un tecnica lanciata dalla boryoku nazionale, ma lui potrebbe quasi pensare altro... e se fosse la reincarnazione di uno dei grandi ninja leggendari del passato? E se quella fosse una visione scandita dal dono di prevedere il futuro? <Boryoku> prende fiato <Devo andare da lui> lo chiama al maschile, dandogli l'accezione generica di CAPO anbu, non ne conosce ovviamente il sesso, anche se sembrerebbe essere il corpo e la fisionomia di una donna muscolosa e cattiva. Prende fiato <Hayato...> tieni gli occhi chiusi, voltandosi in direzione dell'uchiha <Tu stai bene? Gli altri come stanno, è tutto okay?> rapido aggiunge <Ora ci sono, qualsiasi cosa accada sono qui> non ha certo problemi lui a mostrarsi per quello che è, anche in questo caso, megalomane baluardo di una giustizia che ha visto in quella visione il lascito di un futuro decadente ed apocalittico, aggiungendo così una nuova missione alla sua lista: Lo sterminio delle Chimere. <Faccio un salto in infermeria> prende fiato <Ci rivedremo in questi giorni, devo incontrare assolutamente due persone> una è boryoku ovviamente, l'ha vista in quella illusione, ha sentito la sua voce ed il suo dire <Qualsiasi cosa accada, non esitare a chiedere il mio aiuto, siamo intesi?> non ha ancora scisso del tutto la realtà dell'illusione, resta infatti tutto il tempo a fissare quelle mura intatte, quasi non se ne capacitasse. <Questo è il mio numero> prende fiato <Non esitare se ci sarà un pericolo> non può permettere più che si manifesti il consumo di un fuoco inutile che lo vede come tizzone di quella combustione, giammai. S'allontana dunque, verso l'orizzonte [End]

Kamichi si era recato al campo d'addestramento di Oto per fare una sessione di scouting alla ricerca di possibili deshi promettenti da portare tra le file shinsengumi, o per cercare possibili alleati per le sue crociate contro il male. Trovata la figura amica di hayato, dopo un piccolo riscaldamento di questi, il biondo decide di metterlo alla prova con una sua propria tecnica... se solo non fosse stato per quella ficcanaso di Boryoku (Semicit.)
Un genjutsu formidabile, di livello altissimo, che ha lasciato il nostro giovane impassibile in una morte cerebrale per la totalità di un turno, mostrandogli l'apocalisse in terra per mano delle chimere. Al risveglio Hayato si fionda in aiuto del vegetale kamichi, che riprendendosi in parte, si fionda verso l'infermeria per poi dirigersi verso la bacheca centrale per richiedere l'incontro con la carnefice mentale.