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L'innata, la musica e i TAKOYAKI!

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con Shizuka, Yasuhiko

10:36 Shizuka:
  [Quartiere dei Clan - Casa Uchiha] La giornata sembra promettere nel migliore dei modi! E' andata in stazione, ha preso il treno incredibilmente in orario, il sole illumina sia Kusa che a quanto pare Oto e ormai è praticamente quasi arrivata a casa del ragazzo! Indossa una maglietta a maniche corte verde con qualche stampa nera tribale sopra, i jeans strappati sulle gambe e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Le enormi cuffie blu coprono le orecchie mentre ascolta la musica dell'amico passeggiando fra il quartiere dei clan di Oto per raggiungere casa di lui. L'unica enorme differenza che si può trovare è il fatto che stranamente non tiene i capelli rossi sciolti, quest'oggi ha deciso di seguire il consiglio della madre e fare una coda molto alta e comoda, che lascia tuttavia un paio di ciuffi frontali davanti al viso. Gli occhi blu si guardano attorno per non perdersi nelle vie antiche e quasi tutte uguali di quel paese, mentre sulla schiena troneggia quello strumento comprato non molto tempo prima con il quale si presuppone che i due ragazzi facciano pratica oggi. Mentre passeggia muove la testolina a ritmo di musica, mugugnando anche il ritmo tra se e se, arrivando praticamente alla porta di casa dell'Uchiha, di fronte alla quale abbassa le cuffie lasciando che si adagino attorno al collo femminile, spegnendo la riproduzione, e andando a suonare il campanello alla porta di ingresso.

10:47 Yasuhiko:
 Indossa degli abiti molto semplici, dei pantaloni neri, e una maglietta a mezze maniche sui toni del violetto, non porta assolutamente nient'altro con sé, viaggiando per casa completamente scalzo. I capelli si mostrano con un ciuffo che oscura quasi del tutto l'occhio destro e coprono in parte una cicatrice sul naso, che lo taglia in orizzontale, lasciando invece l'occhio sinistro libero di osservare senza problemi ciò che lo circonda, sulla nuca invece sono tenuti legati da una coda, decisamente corta, come se avesse i capelli che arrivano grosso modo fino alle spalle una volta sciolti. Passando per il soggiorno sente suonare alla porta, motivo per il quale, in un primo momento, aggrotta le sopracciglia <Chi sarà mai a quest'ora?> Si domanda, come se non aspettasse nessuno, ma in ogni caso vira la propria camminata così da indirizzarsi verso la porta e, una volta raggiunta, non farebbe altro che scendere il gradino che separa il palchetto da quella zona di piastrelle dove vengono lasciate solitamente le scarpe. Andrebbe quindi ad afferrare la maniglia, per poi farla ruotare e creare uno spazio abbastanza ampio da poter guardare all'esterno e notare la figura della ragazza <Ah ma eri tu!> Si mette a ridere <Mai avrei pensato che saresti arrivata in orario, stai facendo progressi!> Esclama, ancora divertito, per poi spostarsi dall'uscio, aprendo maggiormente la porta, così da permetterle di poter sfilare al suo fianco senza alcuna ostruzione e guadagnare l'interno <Le ciabatte sono al solito posto, se le vuoi> Ovvero all'interno del mobiletto che sta lì di fianco all'ingresso <E sbrigati che devo farti vedere una cosa davvero super ultra mega giga importante!> E da come parla, in effetti, sembra quasi scalpitare, come se non stesse nella pelle, decisamente su di giri

10:58 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Ad aprirle la porta è il ragazzo corvino, che invece che salutarla la accoglie con qualche parola di stupore prendendola in giro cosa che le fa immediatamente aggrottare la fronte, indossando quel broncio che la caratterizza per metà del tempo: << Guarda che non dipende da me ma dai treni! Sei un antipatico! >> Lui si fa da parte per frla accomodare, cosa che fa senza troppi complimenti, levandosi le scarpe e mirando al mobiletto senza che lui abbia finito nemmeno la frase. E' insolitamente comodo conoscersi da una vita no? Recuperate però le ciabatte e abbandonate le scarpe da tennis la voce dell'Uchiha cambia nei toni, spronandola a sbrigarsi. Il broncio tenuto fino a poco prima si distende, lasciando al suo posto uno sguardo decisamente stupito: << Super ultra mega giga? >> Ripete tutti quegli ingrandimenti con un tono dubbioso mentre muove un passo verso l'ingresso della casa. << I tuoi sono a casa Hiko? Così li saluto prima di questa cosa importantissima no? >> Lo sguardo blu si muove su di lui, guardandolo in quegli occhi neri, cercando di carpire se posticipare i saluti rispetto a quell'evento sensazionale di cui sta parlando. Non si muoverebbe oltre in casa, aspettando che sia lui a farle strada a seconda di dove vogliano sistemarsi e se debbano salutare i genitori o meno.

11:08 Yasuhiko:
 Alla replica che gli viene fornita andrebbe ad avvicinare l'indice e il pollice della mano destra, come se stesse indicando una quantità molto piccola di qualcosa <Solo un pochino> Ridacchia appena e quindi andrebbe a chiudere la porta una volta che lei ha fatto il suo ingresso. Non può fare a meno di annuire, quando lei ripete quegli epiteti volti ad ingigantire le cose, ma scuote la testa poco dopo <Non c'è tempo! Sono sul retro, da qualche parte, non lo so cosa stanno facendo> Ma da come parla è evidente che non sia la cosa più importante da fare al momento, tralasciando ampiamente l'argomento, cominciando quindi ad incamminarsi verso il salotto, ma non si ferma, continua invece la sua passeggiata, in direzione della sua camera, che si trova poco oltre. La mano destra andrebbero a comporre il mezzo sigillo della capra, mentre cercherebbe di svuotare la mente da qualunque pensiero superfluo, cercando di concentrarsi solo sul richiamo dell'energia fisica e quella mentale, la prima che da ogni cellula si irradia in direzione dello stomaco, formando un fiume di colore più scuro, nel mentre dalla testa l'energia mentale fluisce a sua volta nella stessa direzione dell'altra e dal vorticare delle due, se l'impasto andasse a buon fine, una terza energia verrebbe fuori, dal colore intermedio tra le altre: il chakra. Se il suo tentativo fosse andato a buon fine ora quell'energia andrebbe a scorrere attraverso l'apposito sistema circolatorio, ma nel fare tutto questo cercherebbe di non farsi vedere dalla ragazza, provando quindi a starle un passo in avanti in modo che non possa chiaramente capire che cosa stia facendo con la mano e far passare il movimento dell'arto come un gesto qualunque privo di importanza anziché una cosa così fondamentale [Tentativo impasto Chakra]

11:18 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Evidentemente quella cosa è una priorità assoluta e totalizzante, tant'è che i suoi non vengono nemmeno presi in considerazione. Quando lui però boffonchia che siano sul retro la rossa inizierebbe a muovere qualche passo in quella direzione accennando una frase: << Allora li saluto e torno sub.... HEY HIKO!! >> Niente lui è partito in quarta verso il salotto senza fermarsi ad aspettarla ma precedendola e procedendo verso la camera. Gli occhi blu si rivolgono al cielo per poi spostare i suoi movimenti verso la sala, inseguendo l'amico d'infanzia. << Hey Hiko rallenta! Che c'è di così importante in camera tua! >> Ok forse non era il caso di dirlo ad alta voce. Le guance di lei diventano rosse per i possibili risvolti che questa cosa può comportare e rimane così intontita a immaginare chissà cosa, che lui la distanzia di parecchio, così che non si avveda minimamente del sigillo che lui è andato a comporre, perchè si è letteralmente bloccata con i passi in mezzo al salotto. Si risveglia solo quando lui cambia stanza, cosa che le fa fare una piccola corsa per recuperare e infilarsi in questo modo nella cameretta dell'Uchiha. << Mannaggia a te Hiko! Si può sapere cos'è successo di così vitale? >> Si lamenta un pochino, come se quella deviazione fosse estremamente scortese nei confronti dei genitori di lui, tuttavia coglie l'occasione per togliersi il basso dalle spalle e appoggiarlo in un punto libero della stanza. Le blu si sposterebbero dunque in direzione di lui, che probabilmente le sta ancora volgendo le spalle: << Allora? Che c'è? >> Lo guarda come se fosse quasi spazientità da quei modi, anche se è curiosa di scoprire quale sia la novità.

11:29 Yasuhiko:
 Nonostante le lamentele altrui arrivino alle proprie orecchie, non risponde ad alcunché, semplicemente si infila all'interno della propria camera ed è lì che aspetta l'arrivo della ragazza. Durante l'attesa il suo tentativo sarebbe quello di far fluire il Chakra attraverso il proprio corpo, indirizzandolo volutamente verso i propri occhi, cercando di mantenere un afflusso adeguato, né troppo né troppo poco, misurando la quantità di energia al fine di far avvenire quel cambiamento. Gli occhi infatti dovrebbero andare a cambiare colore, la sclera che bianca dovrebbe diventare rossa, la pupilla restare altrettanto scura e una tomoe dovrebbe fare la sua comparsa, in ognuno dei due occhi questo dovrebbe accadere, con un leggero bruciore a seguire per dar segno che l'innata è stata attivata e che ora lo Sharingan permea completamente il suo sguardo. Attende quindi che lei entri e posi il basso a terra e quando sente la richiesta finale altrui, con un sorriso che si stampa sul viso andrebbe a ruotare tutto il corpo, in modo da fronteggiarla e non darle più la schiena. Istintivamente andrebbe a puntare gli occhi su quelli di lei <Guarda che figata!> Esclama, tutto contento, puntando entrambi gli indici verso i propri occhi, come a sottolineare maggiormente la cosa, quasi non fosse abbastanza lampante vedere quegli occhi di quella tonalità così innaturale <Adesso capisci perché non c'era tempo di salutare? Mica si offendono se ci andiamo più tardi, se tutto va bene si stanno allenando o che ne so io, finisce solo che li disturbiamo, così invece ci siamo portati drasticamente avanti> Annuisce anche, per poi continuare a parlare <Adesso ogni volta che ti muoverai, ti vedrò a rallentatore, sta cosa è divertentissima> Si sganascia anche dalle risate <Ti posso guardare anche attraverso, vedo il tuo Chakra, quindi non mi far arrabbiare tu, adesso, oppure> Va a mimare con l'indice e il medio delle forbici, muovendo le dita <Zac> Emette anche quel dittongo classico per rendere maggiormente l'idea, ma non può essere preso minimamente sul serio, dal momento stesso che il tono tutto è, meno che minaccioso

11:41 Shizuka:
  [Casa Uchiha] A tutte quelle richieste e lamentele lui non si scompone, forse perchè fin troppo abituato ai modi della rossa che quando lo vede voltarsi si accorge subito di quel cambiamento, senza che lui punti le dita verso i suoi occhi, cosa che tuttavia fa, anche probabilmente perchè molto contento della cosa. Un sorriso enorme si va a formare sul viso femminile che aveva provato lo stesso grado di esaltazione non troppi giorni prima quando era riuscita finalmente a dominare il sangue nero: << ODDIO CI SEI RIUSCITO! >> Senza troppo pensarci saltella in avanti, portandosi praticamente di fronte a lui, come se volesse osservarlo meglio. Lui continua a spiegare il perchè quella tappa fosse fondamentale vantandosi di ogni possibilità che quegli occhi rossi e neri gli stanno portando, come il vederla al rallentatore. Tuttavia quando lui fa quella battuta sul vederle attraverso, le guance divengono leggermente rosse, anche se lui continua a scherzare sul fatto di poterla ferire in qualche modo. Come risultato lei cercherebbe di punzecchiargli un fianco con un broncio sul viso degno della migliore Shizuka: << Guarda che poi perdo sangue, e non so quanto questo ti convenga! >> Fa la dura, anche se entrambi stanno scherzando, tant'è che pochi istanti dopo, probabilmente al rallentatore per lui, la ragazza andrebbe a sollevarsi sulle punte per poi buttargli le braccia al collo e stringerlo in un abbraccio sentito: << Sono contenta per te Hiko! Sei stato bravissimo! >> Non lo mollerrebbe per un poco, stringendolo il più possibile a se, come a volergli trasmettere quanto sia contenta per lui anche attraverso il contatto.

11:52 Yasuhiko:
 Resterebbe con gli occhi mutati, sostenendo l'afflusso di Chakra costantemente, in modo da poter continuare ad avere quella visione differente sul resto del mondo, ma quando lei gli mostra quel sorrisone automaticamente lo fa anche lui, mostrando tutta l'arcata superiore dei denti, così tanto da avere quasi male alle guance, lasciandola avvicinare senza problemi, per poi sentirsi punzecchiare il fianco e mettersi a ridere <Forse in effetti con te non è l'idea migliore del mondo tagliuzzarti, anzi, mi sembra proprio una pessima idea> Il tono ancora divertito, per poi lasciarsi abbracciare e andare a ricambiare il gesto altrui, cingendola dai fianchi, facendo passare le braccia attorno al suo corpo, fin quando non si incrociano dietro la sua schiena. Andrebbe quindi a chiudere gli occhi, per qualche momento, come a godersi quel contatto, salvo poi riaprirli e quando questi si mostrano nuovamente sono di nuovo del loro colore naturale, come se non vi fosse mai stato alcun cambiamento <Grazie, sono molto soddisfatto di questo traguardo, adesso siamo entrambi due ninja fatti e finiti, non ci manca altro che l'esperienza> Ridacchia per qualche istante, ma visto che lei non lo lascia proverebbe ad approfittare della vicinanza per scoccarle un bacio sulle labbra, una cosa rapida, come se fosse un furto, per poi indietreggiare di nuovo con la testa <Ora che sei al corrente della novità, sei pronta a muovere le dita e a farmi sentire un po' dei tuoi progressi?> Le chiede, con vivida curiosità, inclinando anche il capo di lato, come a volerla guardare da una prospettiva diversa [Chakra:29/30]

12:06 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Le lascia fare tutto quello che vuole, ribattendo a quella lamentela dandole ragione sul fatto che tagliare un Kokketsu non sia proprio la genialata del secolo! L'abbraccio che lei gli rifila viene ricambiato, la cinge sui fianchi facendo si che i corpi dei due siano decisamente molto vicini, cosa che le fa venire la tachicardia in maniera pressochè istantanea. Lui ringrazia per i complimenti, scherzando sul fatto di essere due ninja completi ora, cosa che lei non aveva nemmeno pensato. Forse aveva ragione Ryoma, la sua mentalità era fin troppo abituata alla tranquillità e pace di Kagegakure. Ma mentre i cricetini si perdono in quelle considerazioni approfittando della posizione lui le rifila un bacio rapidissimo sulle labbra, cosa che la fa arrossire parecchio, che la riporta al presente e che la lascia un poco insoddisfatta tutto sommato. Lui come se fosse nulla indietreggia un poco, guardandola inclinando la testa di lato e chiedendole di farle sentire i progressi fatti su quello strumento. Lo sguardo blu nonostante le guance siano rosse si fa improvvisamente molto serio, andando a fissare quegli occhi ormai tornati totalmente neri: << In realtà no. >> Detto questo spingendosi ancora un poco con le punte andrebbe lei a rifilargli un bacio sulle labbra, non rapido quanto quello che gli ha dato lui, cercherebbe di rimanere li qualche secondo, come per soddisfare le sue personali necessità. Dopo qualche istante, senza troppa fatica tornerebbe con i piedi per terra, lasciando che quei quasi 30 centimentri di differenza facciano il resto. Con le guance praticamente del colore dei capelli senza distogliere lo sguardo da lui e con un sorriso gigante sul viso commenterebbe: << Ora sì! >> Detto questo se lui non le avesse impedito i movimenti si sarebbe mossa in direzione del basso andando ad armeggiare con lo strumento, estraendolo dalla custodia mettendoselo attorno al collo per poi andarsi a sedere senza troppi complimenti sul letto, poggiandola mano destra sulla parte inferiore e quella sinistra su quella lunga superiore. << Ho fatto solo dei giri semplici a casa, robe che ho trovato online però ogni tanto mi incarto. >> Spiega ancora prima di iniziare, guardandolo sempre dal basso in alto, una costante della sua vita.

12:18 Yasuhiko:
 Quando sente le parole di diniego della ragazza il suo volto assume un'espressione perplessa, come se non capisse fino in fondo cosa lei intenda, tuttavia quando riceve quel bacio che si prolunga per attimi decisamente più lunghi comprende a pieno e nel bacio si ritrova a sorridere, senza staccarsi da lei, ma stringendola appena più forte in quel gesto e una volta che lei indietreggia non la trattatiene ulteriormente, lasciandola libera da quell'intreccio <Allora visto che sei pronta, sentiamo!> La esorta in quel modo andare dimostrazione, incitandola e osservandola man mano che si prepara e si accomoda, motivo per il quale lui andrebbe a prendere una sedia, sistemandosi di fronte a lei, in modo da poterne osservare le mani, l'impugnatura, il modo in cui utilizza le dita per pizzicare le corde, facendosi un poco più serio <Aspetta> Andrebbe ad allungare la mano in modo da spostare la sinistra altrui, flettendole e ruotandole leggermente il polso <Vediamo se così ti dà meno problemi e cerca di essere rilassata, incartarsi non è un problema, succede a tutti, pure a me quando suono qualcosa di nuovo, non pensarci mica che mi riesca al primo tentativo, no?> Il tono divertito, che vorrebbe comunque trasmetterle fiducia <L'importante è non arrendersi e perseverare, così appena riusciamo a beccarci con Ekko gli fai sentire come sei andata avanti, lasciandolo indietro, magari anche lui si mette sotto, se non l'ha già fatto> Ridacchiando per qualche istante ancora, scuotendo appena il capo così da far oscillare sia il ciuffo che la coda <Quando vuoi> Le sorride, restando in placida attesa [Chakra: 29/30]

12:31 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Lui si siede praticamente fronteggiandola, già solo nell'impugnatura trova qualcosa che non va, girandole appena il polso in maniera delicata, suggerendole di provare a suonare in quel modo. E di non preoccuparsi minimamente se sbaglia, che tutti quanti lo fanno, lui compreso. Lo sguardo blu si riflette in quello nero ogni volta che le dice qualcosa, annuendo appena con la testolina per i consigli. Però quando lui nomina il ragazzo di colore le viene in mente quella storia del tatuaggio: << CAVOLO! Mi sono dimenticata di chiedere a Ry.. >> Si interrompe ricordandosi appena in tempo che quel nome doveva restare qualcosa di privato << RK come tatuare Ekko che è così scuro! Va beh ci ripasso prima o poi... >> La cosa viene momentaneamente accantonata mentre con un poco di concentrazione, la mano sinitra verrebbe posizionata con il pollice dietro il manico, le quattro dita restanti a coprire ognuna una corda diversa, disponendosi a martelletto quasi, piegando quindi l'ultima falange in modo da non sfiorare le altre corde e non impedirne il suono. Ci aveva lavorato per ore all'inizio. La mano destra invece si appoggia in alto, sul pickup più superiore dei due, mentre vengono estratti solo indice e medio per farle vibrare. Posizionatasi nel modo migliore dal punto di vista della rossa, cercherebbe di fare qualche semplice accordo, uno dei tanti giri visti online, lo sguardo che finalmente si sposta sullo strumento anzichè sul ragazzo, come se ancora non avesse la padronanza di non guardare le proprie mani muoversi sullo strumento. Al primo giro se la cava senza troppi problemi, mentre coi successivi ogni tanto mancherebbe una nota o stonerebbe un poco. A ogni errore le guance arrossiscono appena, anche se non si interrompe per un poco, cercando di riprendere da dove si interrompe ogni volta. Dopo pochi minuti tuttavia andrebbe a rialzare le colbalto in direzione dell'amico: << Che dici? Posso far gia sfigurare Ekko oppure no? >> Ci scherza, sa che non è niente di che ciò che ha fatto, però quanto meno è un inizio, considerato il poco tempo utilizzato per impratichirsi.

12:44 Yasuhiko:
 Aggrotta le sopracciglia nel sentire quel nome che viene interrotto e quindi corretto in seguito <Ah lo dicevo io che RK non era il suo nome> Ridacchia per qualche istante, ma a parte questo unico commento si zittisce, in modo da poter ascoltare e osservare, difatti non fa assolutamente più nulla, potrebbe tranquillamente essere scambiato per una statua, se non fosse il respiro costante che riempie i polmoni, espandendo la cassa toracica, per poi farla tornare come prima e per le palpebre che sbattono ritmicamente. Tiene conto di ogni nota stonata, di ogni nota mancata, delle postura di ogni singolo dito, ma non elargisce nessun commento per il momento, almeno fin quando lei non termina, andando a rispondere alle sue domande <Non male, davvero, niente male> Le sorride in maniera più ampia <Non so se puoi già farlo sfigurare, ma sicuramente è un buon punto di partenza, ti sei data molto da fare?> Le chiede, come a voler capire quanto tempo ci ha investito per raggiungere quel risultato <Sicuramente vai molto meglio di quanto potessi immaginare, ti sei persa un paio di note, c'è stata qualche stonatura e tieni ancora le dita un po' troppo rigide, però> Si interrompe per rifiatare <È innegabile che siano molte più le note corrette e intonate che quelle sbagliate, quindi stai andando decisamente alla grande> E sembra anche convinto di quello che dice, con entusiasmo, in modo da provare a trasmetterlo anche a lei <Credo che dovresti cercare anche qualche video con esercizi per sciogliere le dita, fa fare passi avanti da gigante non averle troppo tese, non c'è bisogno di fare una pressione eccessiva e se sei più rilassata riesci a muoverle anche più in fretta> Annuisce mentre parla, come a dare manforte a ciò che dice <Per la posizione invece come ti trovi? Sei a tuo agio con lo strumento?> Sì interessa ad ogni aspetto [Chakra: 29/30]

13:01 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Non dice più nulla riguardo all'altro Kokketsu, difficile, troppo difficile tenere un segreto con Yasuhiko effettivamente, però avendolo promesso non poteva certo fallire così malamente qualche giorno dopo. La prova non è male, poteva andare meglio e poteva andare decisamente peggio, lui non dice nulla finchè la rossa non termina per poi commentare brevemente facendo si che i quintali di tensione accumulati sulle spalle della nanetta spariscano in un istante. Non può già far sfigurare l'omone nero ma c'è una buona partenza: << Diciamo quando ho avuto tempo? >> Si interrompe un pochino mentre le guance si fanno rosse, << Diciamo quasi tutte le sere. Riuky ne ha le scatole piene, tant'è che l'altra sera sono uscita a provare, giusto per non farlo arrabbiare immensamente. >> Un piccolo broncio è andato a formarsi sul viso di lei che si volge al pavimento, proprio accanto a dove sta seduto l'amico. Tuttavia lui critica e sostiene la Genin, facendole degli appunti riguardo a quanto vada bene o meno, sorridendole con entusiasmo, contagiando anche lei che gli sorride indietro, mostrando un segno di vittoria con la mano sinistra. << Si l'ho notato anche io che essere rilassati aiuta. Però suonare davanti a te non è esattamente una cosa 'tranquilla' per me... >> Si infondo non è l'amico che ascolta 24/7 nelle cuffie, non è il suo ragazzo, non è quello che le ha chiesto se volesse unirsi a quella band; tutto assolutamente rilassante! Poi arriva quella domanda sulla posizione: << Di per se non mi trovo scomoda se parliamo di suonare da seduti. Ho provato a farlo in piedi e diciamo che è meglio che io abbia i sedere ben poggiato da qualche parte! >> Ci scherza un pochino, sorridendogli apertamente: << Credo che sia per il fatto che vedo meglio dove si spostano le mie mani quando sto seduta. >> Abbozza un'idea personale che si è fatta su quella difficoltà nel stare in piedi, qualcosa che le rende difficile la visualizzazione delle dita in movimento.

13:15 Yasuhiko:
 Altre informazioni raggiungono le orecchie, in modo da farsi un quadro della situazione più ampio e quindi a ridere, scuotendo appena la testa <Povero, ci credo che stia uscendo di testa, non deve essere facile da sopportare sentire qualcuno che si esercita ripetendo sempre i soliti pezzi> Ridacchia per qualche istante <ma quando vuoi puoi venire qua ad esercitarti, lo sai che la mia camera è insonorizzata, non si lamenterà nessuno> E nel vedere il segno di vittoria da parte di lei, non può che mettersi a ridere, replicando al seguito <E pensa che io sono solo, chissà cosa ti succederà quando ci saranno tutti gli abitanti del villaggio a guardarci mentre suoniamo> Allungherebbe quindi la mano destra, per darle un buffetto sulla fronte, affettuoso <Oh bene, capisco che sia più comodo, ma per ora va bene anche se stai seduta, non è un grande problema, bisogna prima imparare a camminare e poi a correre, no?> Le fa anche un occhiolino, come a cercarne la complicità <Quindi va bene anche se ti guardi le mani, finché non ti abitui, poi sarà tutta memoria muscolare, lo farai senza nemmeno pensarci, persino con gli occhi chiusi, quindi puoi stare tranquilla e non farti problemi di alcun tipo in merito> Si prende qualche secondo, per poi proseguire <Vuoi riprovare ancora una volta? Poi ti lascio in pace, andiamo a salutare i miei e poi andiamo a pranzo, offro io così facciamo una piccola festa pre festa vera e propria, dopo la tua per aver imparato a padroneggiare l'innata non potevo essere da meno, sarei stato invidioso senza fare una festa a mia volta> Ridendo per qualche momento

13:31 Shizuka:
  [Casa Uchiha] All'invito di lui le guance si tingono di rosa in maniera naturale: << Non posso certo venire qui tutte le sere Hiko! >> Borbotta un pochino come solito, per poi diventare completamente rossa sul viso, dopo l'affermazione di lui riguardo al suonare davanti all'intero villaggio. << A parte che se mai succederà sarò decisamente molto più brava di così! Poi chi lo conosce l'intero villaggio scusa! A me interessa più quello che pensi tu che non il resto del mondo... >> Guarda da un altro lato mentre boffonchia a guance piene d'aria queste cose, ricevendo poi quel buffetto in testa, con quelle parole che le concedono di non correre troppo, fare un passo per volta fatto bene senza fretta. Quando lui suggerisce di riprovare, istintivamente la testolina si muoverebbe in segno di assenso, anche se il piano viene snocciolato subito dopo, facendole comparire un sorriso ampio sul viso ancora leggermente arrossato: << D'accordo se offri tu ci sto! E non vedo l'ora della festa! Certo che avere due feste così ravvicinate sembra quasi uno spreco! Quando ci ricapita poi? >> Una risata sincera le sfugge dalle labbra prima di incrociare le cobalto con le corvine di nuovo: << Se vuoi ti faccio sentire una cosa che ho provato a fare un poco più complessa dei giri di base trovati online... >> Detto questo andrebbe a posizionare nuovamente le mani in maniera ottimale sullo strumento, cercando però di essere un pochettino più sciolta, anche perchè in fondo tutti quegli apprezzamenti da parte di lui l'hanno resa un po' meno tesa. Sa che quelel mani possono fare qualcosa di buono con quelle corde, e finchè sbaglia di fronte a lui non ci sono problemi no? Qualora lui non si fosse opposto a quella decisione presa da lei, lentamente le mani avrebbero preso a muoversi sul legno, così da riprodurre una melodia che a lui dovrebbe ricordare la prima canzone che l'Uchiha stesso aveva deciso di condividere con la rossa. Ovviamente le note non sono identiche, in quanto chitarra e basso non hanno la stessa estensione, ma a un orecchio attento quelle note messe insieme dovrebbero proprio ricordare quel motivo. Gli occhi di lei fissi sulle corde dovrebbero consentirle di non mancare nemmeno una nota di quel brevissimo tentativo di copia, anche se probabilmente ogni tanto qualcosa non viene suonato nel migliore dei modi. Tuttavia, forse perchè più rilassata, o forse perchè in fondo, quella canzone la conosce come le sue tasche, dovrebbe andare quasi meglio dei giri di accordi più semplici.

14:00 Yasuhiko:
 Jon può fare a meno di ampliarsi i sorriso sulle labbra <Perché no? Non dai mica disturbo eh? Mamma e papà sono solo contenti se ci vieni a trovare e> Si interrompe per un istante, colorandosi leggermente sul viso <Anche io> Sorridendo in maniera leggermente più impacciata, ma è il seguito che gli fa venire le orecchie decisamente rosse, molto più delle guance <Beh a me piace quello che sento, non sarà perfetto, ma è molto meglio di tante altre cose che ho sentito> Ribadendo ulteriormente quel concetto, così da renderlo chiaro e senza fronzoli, qualora ce ne fosse bisogno, ma non si sofferma più di così, anche perché il discorso cambia e di conseguenza si adegua <Allora abbiamo un piano! E per altre feste non ti preoccupare, troveremo l'occasione di festeggiare dell'altro, anche completamente a caso, mica ce lo vieta qualcuno, no?> Ridacchiando per qualche momento, salvo poi annuire entusiasta <Vai, sentiamo> E dunque di nuovo resta in silenzio, in modo da lasciare che la melodia prodotta da lei non incappi in alcuna interruzione di qualsivoglia tipo da parte propria. Chiude anche gli occhi, lasciando quindi che le note raggiungano l'organo uditivo e un sorrisetto si fa largo sul viso, solo il lato destro della bocca si tende. Nonostante qualche piccola sbavatura qua e là e qualche nota dal timbro differente non elargisce alcun commento all'infuori di un <Praticamente meglio dell'originale> Sorride ora in maniera più ampia, ma non può fare a meno di nascondere la propria curiosità <Non sapevo che ti piacesse così tanto quella canzone da esercitarti per emularla, sai?> Lo dice con tranquillità, ma in effetti oltre alla nota di stupore c'è anche una vibrazione differente nel proprio timbro, un sussulto di piacere [Chakra: 29/30]

14:14 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Quel perchè no arriva inaspettato, tant'è che ovviamente arrossisce, sopratutto quando aggiunge il fatto che anche lui sia contento se lo viene a trovare. << E' che se al mattino devo andare in ospedale diventa lunga da qui rispetto a casa.... Però se non ho impegni potrei pure passare... >> Boffonchia tra se e se come a dargli il contentino riguardo a quell'argomento, notando poi l'effetto delle proprie parole sulle orecchie di lui, che le rifila qualche altro apprezzamento sul lavoro svolto fino a quel momento. L'argomento delle feste organizzate senza una reale ragione viene lasciato perdere dato che ha deciso di fargli sentire quella sorta di cover messa in piedi da lei. Come prima non viene interrotta minimamente, lascia che sia lei a smettere di suonare, fose appunto in maniera migliore di prima. In fondo quella canzone la conosce a memoria, la ascolta da così tanto tempo che potrebbe quasi scriverne le note. Lui l'ha ovviamente riconosciuta, e le fa un complimento che la fa arrossire leggermente. Poi arriva pure quella domanda che oltre a peggiorare il rossore la fa passare a quell'atteggiamento di broncio come se fosse infastidita: << Sei il solito Bakiko! Quante volte credi che io ascolti tutto ciò che mi suoni? >> Lo sguardo imbronciato si infrange sul viso dell'altro, << Io non ascolto un sacco di musica Hiko. Ascolto solo un sacco di te! >> E detto questo, completamente paonazza in volto andrebbe ad alzarsi con il bacco nela sinistra, andando poi a riporlo nella custodia, calmandosi un pochettino prima di rivolgersi a lui un'altra volta: << Passiamo a salutare i tuoi allora? >> Lo sguardo è molto meno corrucciato di prima, come se si fosse calmata un pochetto.

14:25 Yasuhiko:
 Alle prime battute solleva il sopracciglio sinistro <Ah grazie per la concessione, tu sì che sei magnanima va> Ribalta anche gli occhi verso il soffitto, sospirando, un atteggiamento decisamente esagerato per essere preso sul serio, ma è quello che arriva poco dopo l'esibizione di lei che lo lascia esterrefatto z qualcosa che decisamente non si aspettava di sentire e che lo coglie del tutto alla sprovvista, tanto che sta a bocca aperta e occhi sgranati, senza battere le palpebre, se non dopo una manciata di secondi, una volta dopo essersi ripreso da quelle parole. Resta in silenzio più a lungo, nonostante il volto abbia riacquistato i suoi lineamenti naturali, per poi aggiungere <E tu solo ora me lo dici?!> Visibilmente sconvolto <Non mi hai mai fatto un apprezzamento, non ti ho mai incontrata una volta che ascoltavi una mia canzone, non sapevo nemmeno se ne avessi mai sentita una!> Esclama ancora una volta, non è arrabbiato, ma inevitabilmente il tono è concitato <Sei davvero, ma davvero orribile> È ovvio che non lo dica con cattiveria, ma non può mancare di dirglielo ugualmente, indispettito per quella conoscenza negata per anni e anni, per quanto comunque, quando lei si volta per riporre il basso. Il suo tentativo sarebbe quello di provare ad abbracciarla, facendo di nuovo passare le braccia attorno ai suoi fianchi, una volta che si risolleva. Se vi fosse riuscito. Andrebbe a dirle <Ora possiamo andare> Ed effettivamente non la lascerebbe più e se lei cominciasse a camminare, lui farebbe altrettanto, decisamente più goffo dal momento che è piegato in avanti e con le gambe divaricate e flesse [Chakra: 29/30]

14:41 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Tutta quella scenata riguardo alla femminile concessione viene ignorata con uno sguardo di totale finta superiorità. Però è quell'exploit riguardo alla musica di lui che lo fa cadere dalle nuvole e restare stupito a bocca aperta per tutto il tempo che serve a lei per alzarsi e cominciare a riporre il basso. Le parole di lui le arrivano mentre si trova di schiena, quelle lamentele riguardo al fatto che lei non si era mai espressa chiaramente riguardo alla musica di lui, che non l'avesse mai trovata in strada con quella nelle orecchie. Per la rossa che non lo sta guardando lui sembra veramente molto indispettito dal tutto, e con un sospiro mentre si alza per girarsi verso di lui invece viene abbracciata, con il petto dell'Uchiha che si appoggia alla schiena della sangue nero e le braccia che le cingono di nuovo i fianchi. << Beh certo, avrei anche potuto dirti direttamente 'Guarda Hiko penso solo a te giorno e notte, sono proprio stracotta, quando non sei con me ascolto solo la tua musica per sentirti più vicino a me' >> Il tono è canzonatorio, si scimmiotta da sola mentre la destra verrebbe mossa dietro la testa del corvino, cercando di accarezzargli i capelli senza voltare il corpo. << In fondo sarebbe stato facilissimo gestire un 'Tu sei tutta matta! Io non sono così fissato'! >> continua con quel teatrino, per poi andare a scostare la mano destra verso la tasca dei pantaloni, estrarre il cellulare e sbloccarlo in maniera rapida, andando a mostrare a lui la playlist in cima alla lista, salvata con un cuoricino. Una vola all'interno della cartella scorrendo un poco gli avrebbe fatto vedere tutti quei file mandati dal ragazzo stesso, uno dopo l'altro in ordine di data probabilmente. << Certo che sei proprio uno stupido.. >> Detto questo girerebbe appena il viso in direzione di lui, scoccandogli un bacio presumibilmente sulla guancia, per poi mettere via il telefono cercando di camminare verso l'uscita della cameretta, con lui appeso dietro di lei. << Pensi di farti vedere così dai tuoi? >> Il tono è ironico, anche se un lieve rossore si sta già confermando sulle guance.

14:51 Yasuhiko:
 Rimugina per qualche istante sulle parole altrui <Sì, avresti dovuto fare decisamente così, sarebbe stato tutto molto più semplice, invece ti piace proprio complicarmi la vita, io lo so> Tanto che, vista la posizione, cercherebbe di darle un colpetto con la fronte sulla nuca, in modo più giocoso che non con l'intenzione di farle del male, dato che il contatto è proprio minimo e dovrebbe risultare indolore per entrambi <E poi che ne sai di cosa ti avrei detto? Guarda com'è andata a finire> Sorride in maniera più ampia, ma nel vedere il cellulare di lei che trova la luce, inevitabilmente, farebbe spuntare la testa oltre il capo altrui, così da poter osservare la playlist e sciogliersi in un sorriso ancora più ampio, senza però aggiungere alcunché, beccandosi quel bacio sulla guancia di buon grado. Continuerebbe a muoversi in quel modo buffo e sgraziato, ma non sembra farsi alcun problema in merito <E perché no? Tanto lo sanno come stanno le cose, quindi non c'è nessun problema e io non mi vergogno mica, al massimo ci prendono per scemo, ma sono abbastanza convinto che lo sappiano già, anche senza bisogno di una dimostrazione visiva, quindi non c'è nemmeno la possibilità di dire che così gli togliamo il dubbio> Sorride ancora per qualche momento, per poi incalzarla <Forza, forza, forza> Come a dare il ritmo dei passi <Che si sta facendo tardi e tra un po' dovrò sacrificarti per avere la pancia piena, quindi anche con i miei facciamo una cosa veloce, così ci togliamo il problema e possiamo andare a pranzo> Si ritrova tuttavia ad aggrottare le sopracciglia <Dove andiamo a mangiare?> Le chiede per conoscere la preferenza altrui per quel riguarda il menù odierno [Chakra 29/30]

15:03 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Si prende quella piccola testata di buon grado, in fondo non le dispiace che lui sia così tanto vicino e nemmeno che venga rimproverata a riguardo. << Tu non mi hai mai nemmeno lontanamente dato l'impressione che io ti piacessi Hiko! E a me l'idea di perderti non piaceva per niente... >> Si giustifica? Semplicemente lei si sarebbe accontentata di aspettare per sempre, lui ha avuto il coraggio di non accettare più le cose come stavano. Niente di più, niente di meno. Lo vede riaccendersi una volta puntato il naso su quella playlist, come se fosse la conferma della quale aveva bisogno per essere soddisfatto. Nel frattempo in maniera impacciata a poco per volta dovrebbero riuscire a muoversi verso il retro della casa, dove i genitori di lui dovrebbero trovarsi al momento, o quanto meno secondo le stime dell'amico: << Ho capito che sanno come stanno le cose ma.... >> Fa fatica a spiegare a parole il concetto, in fondo un conto era girare in quella casa come amica di famiglia, un conto era girarci come fidanzata del figlio e poi lui non era mai stato così affettuoso davanti ai genitori nei confronti di lei...insomma era tutto diverso! Non riesce a finire la frase perchè lui la incalza, prendendola in giro e minacciandola di diventare il suo pranzo. Forse perchè sovrapensiero la risposta uscirebbe a mezza voce, diretta più di fronte a se che non a lui: << Non sarebbe nemmeno male... >> Realizza troppo tardi quanto uscito dalle labbra, cosa che tampona iniziando a urlare come una matta, alzando le braccia verso l'alto, una per lato della testa di lui: << TAKOYAKI!! TAKOYAKI!! >> Nemmeno i bambini dell'asilo! Molto probabilmente la voce di lei dovrebbe attirare pure l'attenzione dei genitori, che ormai dovrebbero aver scorto sul retro.

15:16 Yasuhiko:
 Dopo quella piccola testata andrebbe sloggiare il mento sopra la testa di lei, qualora gli fosse permesso <Come se tu lo avessi fatto, tzé> Fa anche schioccare la lingua contro il palato, come a rimarcare un presunto fastidio, per quanto non aggiunge niente di più in materia, più concentrato a non inciampare che altro, vista la posizione sempre più precaria con la quale si muove, ondeggiando mentre sposta il peso da una gamba all'altra, anche se nuovamente arrivano rimostranze dalla rossa e così si ritrova a sbuffare, piuttosto sonoramente <Su, non ti mangiano mica, il peggio che può succedere è che cercheranno di ucciderti perché gli stai portando via il figlio prediletto> Una risata sgorga naturalmente dalle labbra <E non ha niente a che vedere il fatto che io sia figlio unico, proprio niente, sono prediletto perché sì, non ci provare nemmeno a ribattere> Mette in chiaro da subito le cose, con tono falsamente minaccioso, via via che raggiungono il retro della casa, rispetto a dove si trovano i genitori <Ah sì?> È l'unica domanda che viene posta, quando sente quella frase che viene interrotta e proverebbe quindi andarle un morsetto sul collo, senza fare alcuna pressione con i denti, solo farle sentire la presenza degli incisivi per qualche istante, prima che le braccia altrui sfreccino ai lati del suo capo, cosa che inevitabilmente lo fa scoppiare a ridere <Aggiudicato!> esclama, come se avessero sancito un contratto e quindi sposta lo sguardo verso i suoi genitori <Ma', pa', Shizu voleva salutarvi, poi immagino avrete capito che vuole mangiare Takoyaki, penso lo sappia tutto il vicinato ormai, quindi andiamo a pranzo fuori> Stacca solo momentaneamente un braccio, in modo da sventolare la mano per salutare i coniugi Uchiha, prima di riportarla al suo posto, esattamente dov'era prima <Andiamo?> Si rivolge alla Kokketsu, mentre dal canto loro i genitori non fanno altro che assistere a quella scena in un misto tra perplessità e divertimento [Chakra 29/30]

15:32 Shizuka:
  [Casa Uchiha] Non ci prova nemmeno a ribattere ma comincia a ridersela di gusto, trattenendosi il più possibile nel farlo. Quella mezza frase che le sfugge dalle labbra viene colta anche dall'altro che per tutta risposta le da un morso delicato sul collo, complici probabilmente quei capelli sollevati che per una volta tanto non le fanno da tendina. Un brivido le percorre tutta la schiena mentre le guance non fanno che aumentare quella tonalità che già avevano preso per i fatti loro. Meno male che ha deciso di alzare le braccia interrompendo quel breve contatto fin troppo diretto per non farle cedere le ginocchia davanti ai genitori di lui. Ovviamente gran parte della scena finisce con l'accadere di fronte ai genitori di lui, con Yasuhiko che fa anche dell'ironia a riguardo. Ormai la faccia ha la stessa tonalità dei capelli, eccezion fatta per quelle iridi blu che si specchiano sulle figure dei genitori di lui. Il corpo verrebbe piegato un poco in avanti, quel tanto che quell'abbraccio che lui continua a mantenere le concede: << Fumiko, Hayato! >> Solo un cenno di saluto breve prima di scusarsi incolpando l'altro, << Scusate ma Hiko mi sta torturando quindi dovevo per forza attirare l'attenzione per salvarmi! >> Sta facendo riferimento a grandi linee a quel morsetto innocente, come se fosse un attacco alla di lei persona. Gli occhi blu tornano sul viso del fidanzato dopo quella domanda, rispondendo solamente con un cenno del capo prima di congedarsi dai parenti altrui: << Ci vediamo più tardi! >> La destra viene mossa verso di loro, mentre riprende a camminare con l'altro presumibilmente sempre appiccicato quanto meno fino all'ingresso di casa. << Mi molli almeno per mettere le scarpe? Poi guarda che non scappo mica sai? >> Boffonchiando questa finta lamentela cercherebbe in qualche modo di rimettersi le scarpe prima di uscire, in maniera forse più difficoltosa qualora lui non avesse alcuna intenzione di sciogliere l'abbraccio. Se invece fosse libera di muoversi, si approccerebbe per prima all'uscio, porgendogli la propria mancinca, così che l'Uchiha possa ugualmente starle 'attaccato' in qualche modo, consentendo tuttavia un'andatura più consona ad una passeggiata per andare a recuperare del cibo. L'unica cosa che gli verrebbe chiesta prima di uscire di casa, con un tono molto più umano che non il precedente e un sorriso divertito sul viso sarebbe: << Takoyaki?! >> come a rimarcare la loro meta e anche la figuraccia appena fatta, allontanandosi poi, in qualche modo, insieme verso il pranzo! [//END]

15:43 Yasuhiko:
 Resta ancorato a lei in quella maniera, ormai quasi più come dispetto e gioco che non altro, si sta divertendo e il fatto che se la Ridacchia di quando in quando, soprattutto alla replica della rossa lo rende evidente e lampante, senza possibilità di sbagliarsi <Effettivamente non ha tutti i torti, non tutti però, qualcuno sì, ci tengo a rimarcarlo che non si sa mai che finisce che sia solo colpa mia> Mette i puntini sulle i, prima di aggiungere <Ciao a più tardi!> Salutati quindi i genitori non fa altro che proseguire con quella camminata del tutto goffa, per lo meno fino al raggiungimento del salotto e quindi quegli ultimi passi che li separano dalla porta d'ingresso. Solo a questo punto andrebbe a lasciarla <Solo perché devo mettere le scarpe anche io, ti è andata bene> Con tanto di finto sguardo di sufficienza, per poi sedersi a terra, su quel gradino. Un calzare ninja alla volta viene preso e vi infila il piede corrisponde all'interno, assicurandosi che siano ben stretto così da non rischiare di farsi male inavvertitamente. Sistemata la questione si andrebbe a sollevare ancora una volta e aprirebbe la porta, per far uscire la ragazza, seguendola dopo pochi istanti, serrando l'uscio alle proprie spalle. Non si avvinghia più alle sue spalle, ma allunga la mano per poter afferrare quella di lei, con la propria <Tokoyaki!> Esclama, rispondendo a quel quesito con ancora strascichi di risata che accompagnano le proprie parole, per poi prendere quindi ad avanzare verso la direzione corretta per procacciarsi anche quest'oggi un pasto segno di questo nome [Chakra: 29/30] [Uscita]

Con la scusa di sentire i progressi fammi con il basso da Shizuka, Yasuhiko la invita a casa e le mostra i propri progressi con lo sviluppo della propria innata. Mancava solo quel tassello in effetti per completare il quadro di coppia. Il tutto si conclude con la decisione di pranzare! TAKOYAKI!!!