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Incontri al Portone di Kusa

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con Nejo, Ryoma, Shizuka, Yasuhiko

14:28 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] Passeggiano uno accanto all'altra in direzione del portone di Kusa i due amici, dopo essersi svegliati insieme e aver sistemato casa si sono diretti in centro per comprare quello strumento che ora dovrà imparare a utilizzare e che per il momento giace in una custodia che si porta sulla schiena. Fortunatamente il trasporto è effettuato come se portasse uno zaino in spalla, così che le forme femminili siamo messe in risalto ma non eccessivamente. Il sole pare splendere più del dovuto oggi, quindi la ragazzina dai capelli rossi ha optato finalmente per indossare un paio di jeans strappati in più punti, con delle scarpe da ginnastica nere e una maglietta a maniche corte dal taglio semplice e largo, sulla quale compaiono tre farfalle di colori e dimensioni differenti che risalgono sulla schiena verso la spalla sinistra. Non ha con se le amate cuffie dato che non le sarebbero servite a molto, il cellulare resta comodamente nella tasca posteriore dei pantaloni. Infatti i due sono da quelle parti semplicemente per il fatto che i genitori della ragazzina dovrebbero rientrare proprio oggi da una missione che li ha tenuti impegnati per un poco. Lo sguardo blu ormai intravede l'ingresso/uscita dal villaggio e si sposta lateralmente a osservare il compagno di camminata: << Hiko hai detto ai tuoi della festa? >> La domanda è d'obbligo, anche se in realtà voleva essere differente. In fondo lei la sera prima aveva avvisato mamma del cambiamento avvenuto in merito alle sue relazioni sentimentali, cosa che ovviamente era stata accolta con fin troppo entusiasmo.

14:38 Yasuhiko:
 Indossa degli abiti molto semplici, dei pantaloni neri, degli stivali ninja del medesimo colore e una maglietta a mezze maniche sui toni del verde chiaro, non porta assolutamente nient'altro con sé. I capelli si mostrano con un ciuffo che oscura quasi del tutto l'occhio destro e coprono in parte una cicatrice sul naso, che lo taglia in orizzontale, lasciando invece l'occhio sinistro libero di osservare senza problemi ciò che lo circonda, sulla nuca invece sono tenuti legati da una coda, decisamente corta, come se avesse i capelli che arrivano grosso modo fino alle spalle una volta sciolti. La manica sinistra, tuttavia, è stretta da una fascia la quale reca il coprifronte del Suono, in bella mostra, indicando la sua appartenenza a quella zona del villaggio. Ruota la testa in direzione di Shizuka, quando la sente parlare <Oh sì, mi hanno detto che nel tardo pomeriggio arriveranno vestiti di tutto punto e pronti per fare baldoria, il che significa che uno dei due alzerà troppo il gomito e ci faremo due risate> Se la ride già da ora, scuotendo appena la testa <Piuttosto i tuoi ti hanno detto a che ora dovrebbero arrivare? Perché ho la vaga impressione che Ryuki rallenterà anche Yuki e non saranno mai qui in orario> E da come parla ne sembra anche piuttosto convinto, come se conoscesse i genitori della ragazza fin troppo bene. Lo sguardo si sposta in direzione del portone ed è questo che si ritrova a fissare, nella sua imponenza, prima di riportare gli occhi sulla ragazza <Tra l'altro, si può sapere cos'hai detto a tua madre, che mi manda messaggi strani? Non che sia la prima volta che lo fa, ma questi sono particolarmente strani> Se la ride divertito, scuotendo appena anche la testa, facendo sventolare il pennacchio di capelli che si trova sulla nuca

14:43 Nejo:
 Mattinata impegnativa quella appena trascorsa dallo Yakushi,il lavoro di archivista gli porta via un bel pò di tempo giornaliero mentre la notte,sempre piu spesso è a far ronda per il villaggio sotto mentite spoglie.Una maglia nera a maniche lunghe aderente,pantaloni larghi blu scuro e comuni cazari sempre dal nero colore lo vestono da capo a piedi.Il coprifronte con il simbolo del villaggio della Foglia è portato nel luogo comune sovrastto da qualche ciuffo della biancastra chioma scompigliata.Ormai quasi nessuno piu indossa il coprifronte del proprio distretto,Ma Nejo è totalmente legeto alla Foglia che non può far a meno che ndossarlo con orgoglio.Il vestiario scuro fa da contrasto con la pallida colorazione della pelle,proprio come la tasca porta oggetti color panna legata nella zona lombare.Invece i due porta kunai e shuriken allacciati ad ambo i quadricipiti si mimetizzano abbastanza bene essendo ach'essi neri,pronti ad essere aperti in caso di necessità.Ma di sicuro on è l'azione quello che cerca il genin questo pomeriggio,anzi,proprio essendo in totale relax,un passo calmo e poco sincronizzato lo ha portato nei pressi delle mura del villaggio,in quella zona che divide Kusagakure dal resto del mondo e dalle sue mostruosità.Le mani sono riposte nele rispettive tasch dei pantaloni mentre ad ogni passo le iride ambrate del ninja si posano qua e là svogliatamente in maniera molto distratta,guardando di tanto in tanto il cielo azzurro che sovrasta le lorro testoline.Visto il mod che ha in questo pomeriggio,quasi gli verrebbe da fischiettare come gesto naturale,ma ia melodia non fa in tempo ad uscire dallesue corde vocali che qualcosa impatta contro la sua spalla sinistra.Istintivamente arrestra di un passo con il piede sinistro mente le mani fuoriescono dalle tasche come a voer provare ad acciuffere il braccio di quella ragazza con i capelli rossi e in compagnia di un ragazzo,come se volesse aiutarla o comunque mettere le mani avanti e scusarsi "ops..scusa" chiede improvviso naturalmente arrestando il suo passo,che imbranato.

15:01 Ryoma:
 Inizio di primo pomeriggio nella finta pace eretta sotto nome di Kagegakure. La conversazione avvenuta due giorni prima con quel Sabaku è riuscita a portar risvolti di natura interessante, aggiungendo un altro tassello al piano preposto e con esso un alleato in più. La fiducia rappresenta la rarità più estrema, ancor di più il rispetto ed il genin delle sabbie deve riuscire ad ottenere ciò mentre per il neo Kokketsu poco gli ci vuole per prendere ciò che l'altro non vuol dare. Una promessa fatta al momento giusto, una frase detta nel momento opportuno e la fiducia giunge come pioggia al sole senza alcun tipo di complimento. La strada, manifesta nella mente, è leggermente più in discesa e l'avvicinarsi delle nuvole cremisi incombe nel fato dell'azzurro il quale sosta vicino alle mura del neo villaggio. In piedi, cobalte puntate su codesta protezione, silente, intento nello scrutare un intoppo da abbattere, sia fisicamente, sia metaforicamente; pensiero lo attraversa, meditando su come poter agire, quali siano i modi migliori per giungere al trionfo evitando di crearsi troppi impicci e problemi. In tal momento, la potenza a disposizione è misera, non abbastanza per poter azzardare una simile impresa ed il tempo stesso lo sa, il fato è consapevole dei miglioramenti ancora in atto. Vestito con quelle solite vesti blande, molto formali formate da un lungo pantalone color del latte coprendo le inferiori leve e un paio di sandali shinobistici di misera fattura; una giacca del medesimo color dei calzi sosta sul busto coprendo gli arti superiori, cerniera chiusa fino all'ombelico lasciando scoperti petto e parte del ventre. Capelli corti e brizzolati delineano il capo del genin concludendo con quella maschera, una mandibola umana posata sul lato destro del volto, nascondendo il doloroso passato da egli vissuto e un occhio attento può denotare come, vicino al labbro, sbuchi una minuscola porzione di cicatrice, insignificante per molti ma tutto per lui. In ultimo, sulla cintola dei calzari, per la precisione sul lato destro, spunta un portaoggetti al cui interno son contenuti un paio di tonici per chakra e per la cura e un paio di fuda contenenti tronchetti adibiti alla sostituzione. [Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto]

15:05 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] Ci voleva così poco per farla arrossire vistosamente. Tempo che lui le chiede cosa ha detto a sua madre e la faccia le diventa bordeaux e lo sguardo blu viene iintensamente diretto verso il portone: << Niente di particolare.... Le ho detto che sono cambiate un po' le cose tra noi... >> Ok effettivamente le aveva detto che lei e lui si erano baciati e che anche lui non la vedeva più come solo un'amica. Yuki era esplosa tempo zero esprimendosi in gioia infinita per la sua piccola bambina ma non pensava che avrebbe scritto anche a lui. << Se Yuki ha detto qualcosa a Riuky vedrai che arriveranno stasera. Quello penso che tornerà piangendo perchè la sua bambina non è più sua.... >> Il rossore non sparisce da quella faccia, anzi ci rimane vistoso mentre i passi si muovono sempre più in direzione delle mura. Poi qualcosa interrompe la conversazione, o meglio qualcuno. A quanto pare un ragazzo molto pallido vestito di nero, un poco sovrapensiero la prende dentro, sospingendola appena verso Yasuhiko, dato che i due sono una accanto all'altro. Non c'è rischio che cada anche se è decisamente un poco sbilanciata dato il peso sulle spalle ma tra l'amico alle spalle e il ragazzo che si protende istintivamente verso di lei per sorreggerla, prendendole il braccio, sicuramente non finirà col sedere per terra. Lo sguardo azzurro si poggia su di lui, non riconoscendolo minimamente ma notando il coprifronte della foglia. << Nessun problema, non è successo niente. >> Gli rifila un sorriso dolce e cortese, il tono di voce decisamente pacato. << Lei sta bene? >> Fin troppo educata probabilmente, ma così hanno impostato il tutto i genitori. Di Ryoma ancora non si avvede considerato lo scontro con il ragazzo dal bianco crine.

15:16 Yasuhiko:
 Inclina il capo di lato, leggermente, mentre il viso si fa più pensieroso man mano che le parole altrui si fanno largo <Spero vivamente che non pianga, che festa è se tuo padre ha il muso lungo che gli arriva fino a terra, gli occhi gonfi e il naso gocciolante? Finisce che non si diverte nessuno per stare lì a consolarlo e poi insomma, mica ti rubo e ti porto dall'altra parte del mondo, restate a vivere insieme> Ridacchia per qualche istante e non presta troppa attenzione al fatto che lei sia paonazza, come se ci fosse abituato <Comunque va bene, tanto l'avrebbe scoperto comunque da sola, tua madre è fin troppo sveglia e ci vede anche troppo lungo, credo sia una delle poche persone a cui non sono mai riuscito a fare uno scherzo perché scoperto ancora prima di mettermi in azione> Si allargano gli angoli della bocca <Ma prima o poi ci riuscirò, fosse l'ultima cosa che faccio> E da come ne parla sembra proprio una questione di principio. Tuttavia sente la ragazza che urta contro di lui, una voce maschile e la replica di Shizuka, motivo per il quale non fa altro che spingersi con lo sguardo in direzione del ragazzo dai capelli così chiari, finendo per osservarne il coprifronte che si trova sulla sua fronte <Oh ma guarda un po', pensavo di essere rimasto l'unico a portarsi dietro il coprifronte> Si sporge per mostrare il braccio sinistro e di conseguenza il proprio simbolo d'appartenenza, non mostra alcun tipo di ostilità nei suoi confronti, ma bensì parecchia curiosità tanto che poi va a chiedergli <Tu come mai lo indossi?> E lo osserva, andandosi a fermare a propria volta, cercandone direttamente gli occhi

15:23 Nejo:
 Ed ecco che una tranquilla e spensierata passeggiatina poomeridiana si trasforma in un incidente dove subentreranno infortuni,assicurazioni e denucie,oppure no?Fatto sta che lo Yakushi si sente in colpa,cerdando di osservare la rossa "ti ho fatto male?" chiosa dubbioso anche se l'altraha già risposto,Del lei gli vien dato,fin troppo educata quella ragazza,forse per quest'oggi non succederànulla di dannatamente eclatante ed il pallido non può far altro che tirare un sospiro di sollivo.Un sorriso si stampa sul viso,sorriso leggero ma ben visibile mentre le iride ambrate sprofondono per un attimo nel blu dei suoi "Tutto bene si..scusa ero totalmente in relax.." risponde per poi portare la mano destra vicino la propria bocca come se volesse celare ciò che gli sta per dire "..sai troppo lavoro" mormora alla ragazza rivelando questo sussurro udibile sicuramente anche dal ragazzo che l'accompagna.Distoglie lo sguardo da lei lasciandole anche il braccio con l'unica mano che lo reggeva per posare la sua attenzione su Yasuhiko e rispondere alla sua affermazone "Si ma il mio è diverso" afferma indicando con il pollice destro l'effige della Foglia inciso sul proprio.Un sorriso amichevol viene concess anche a lui "come perchè?..sono un ninja nforse?" chiosa retorico per poi alzare lo sguardo al di là della coppia e notare una figurache richiamerebbe la sua attenzione involontariamente grazie a quella maschera "Hum?..patatina?" sussura mentre il suo sguardo è rivolto verso l'azzurro Ryoma che viene osservato immobile.

15:25 Ryoma:
 Mente continuamente in subbuglio, tanto da fare, da compiere e mettere in atto, il tempo è dalla sua parte con l'immortalità come arma per compiere ogni singolo gesto deciso meticolosamente. Da un lato, l'odio provato per una tale ed effimera condizione snaturando il significato stesso della vita, rendendo l'alzarsi ogni mattina inutile, privo di emozioni, d'altra parte essa gli concede l'impossibilità certa di fallimento. Fallire quando l'eternità è al proprio fianco rasenta la stupidità, imparare dagli errori migliorando, limando ogni singola azione progredendo ad ogni secondo scoccato. Il tempo per riflettere meglio su cosa fare con quelle mura sarebbe giunto prima del previsto, inutile è il rimuginare continuo del momento, inutile la permanenza nei pressi delle mura di Kagegakure e con tale consapevolezza, volge il busto nella direzione opposta donando spalle e schiena alla fredda roccia avanzando col proprio passo, silente; mani poste nelle rispettive tasche dei bianchi calzarsi, cobalte fisse innanzi a se quando un vociare continuo, fastidioso ed eterno prende piede li nelle vicinanze ad opera di qualche ragazzetto, tanto basta per volger il volto nella direzione fornitagli dall'udito. Due ragazzi, una ragazza, la piccola Kokketsu incontrata giorni e giorni fa insieme al ragazzo della missione. Solo uno risulta sconosciuto alla vista, mai avveduto prima di tal momento ed il passo viene inevitabilmente arrestato ad un paio di metri dal gruppetto permanendo a fissare le dinamiche dello scontro eppure non è solo ciò che risalta all'occhio, il rossore di Shizuka, lampante, gote arrossate. Motivo al quanto sconosciuto con curiosità al minimo, almeno fin quando flashback non attraversano la mente, rimembra ricordi della missione, del sorriso di Nejo per via del nome in codice proferito come nominativo, scatenando ire soppresse, deciso a far pagare un simile atto <Pensavo che uno come te fosse svampito per puro caso, invece è carattere> rivolgendo il verbo a Nejo stesso con cui ne incrocia lo sguardo, avveduto, a quanto pare, soltanto da esso ed è esso, per ora, ad avere la totale attenzione del genin. [Portaoggetti: 2 tonici per il chakra | 2 tonici curativi | 2 fuda con relativo tronchetto]

15:36 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] Le affermazioni sui genitori di lei vengono accolte con un sorriso stampato in faccia, ma lo scontro col ragazzo di Konoha non le concede di ribattere. Yasuhiko è molto più informale di lei nel parlare e si interessa subito al coprifronte dell'altro, mentre invece il ragazzo dagli occhi ambrati si preoccupa per la salute della rossa in maniera fin troppo accalorata. << No davvero sto benissimo, in fondo non è stato un contatto così violento >> Lui va a spiegare loro per quale motivo era così distratto, cosa che evidentemente è legata al troppo lavoro dell'altro. Tuttavia si accende subito quando gli viene rivolta domanda dall'amico. << Beh anche io sono un ninja ma non lo indosso mica. >> E' piccolina, alta 155cm ma si anche lei è una ninja e anche lei secondo il ragionamento del tipo dai capelli bianchi dovrebbe indossare il coprifronte, cosa che non fa mai, non ricorda nemmeno dove lo ha infilato. Poi di nuovo quel tizio sembra dire qualcosa di insensato che la Kokketsu si ritrova a ripetere girando lo sguardo nella direzione seguita da chi la fronteggia. Si avvede quindi solo in quel momento dell'altro consanguineo, il rossore quasi completamente sparito dal viso e un sorriso genuinamente contento le si stampa sulla faccia: << Buongiorno Signor RK! >> Il corpo si muove per volgersi completamente a lui, mentre le blu si scostano un poco verso l'amico: << Lui ha uno studio di tatuaggi in centro a Kusa! Volevo rompergli le scatole per il tatuaggio ad Ekko! >> Un sussurro in direzione del Kuwabara mentre muove qualche passo in direzione del più 'anziano' del gruppo. << Come sta? Pensavo di passare a trovarla domani! >> Il sorriso permane sul volto della rossa, speranzosa che lui intuisca senza troppi problemi ciò che quella frase implica.

15:42 Yasuhiko:
 Alla replica che gli viene fornita da Nejo sospira, piuttosto a lungo <E fin qui, direi che ci sarebbero arrivati anche i sassi> Si mette a ridere <Intendevo, perché te lo porti dietro, praticamente non lo fa più nessuno, dovrai pur avere un motivo per indossarlo, fosse anche solo per estetica> Si stringe appena nelle spalle, anche se poi un'altra figura fa la sua comparsa, motivo per il quale volge il proprio sguardo in sua direzione, attratto soprattutto da quella sorta di maschera, che gli fa aggrottare le sopracciglia e corrugare la fronte, colto alla sprovvista da quella protezione per parte del viso altrui, ma sono solo pochi gli attimi quelli che smuovono il volto in quella maniera, per quanto facilmente notabili, dato che non fa alcunché per nascondere la propria espressione, anche se le parole di Shizuka gli fanno intuire come si chiami e quale sia la sua professione <RK, il tatuatore> Qualcosa che non gli dice assolutamente nulla <Che nome particolare> Parlotta tra sé e sé, benché sia facilmente udibile, per poi aggiungere <Ah se hai deciso di rompergli le scatole mi dispiace per lui, non ha idea di quello a cui sta per andare incontro> Si mette a ridere, scuotendo appena la testa, mentre le mani si vanno ad infilare all'interno delle tasche dei pantaloni, senza fare molto più di quello, se non alternare lo sguardo tra i tre, ma senza soffermarsi più di tanto su nessuno in particolare, seguendone più che altro i discorsi e gli eventuali scambi di battute, ma per il resto del tempo è piuttosto evidente che osservi principalmente il portone che non il resto, come se attendesse qualcosa

15:50 Nejo:
 Imobile,quasi in una posizione buffa,continua ad osservare Ryoma,il quale proferisce subito arole che non attendono risposte "Svampit io?" chioa mentre lo sguardo si assottiglia,quasi come a capirne di piu mentre attimi di silenzio vengono interrotti improvvisamente dallo stesso Yakushi che riattiva i muscoli facciali facendo un sorriso e portando la mano sinista a grattarsi il capo "bè si,a volte svampin..svampitisc..insomma svampisco di tanto in tanto..è carattere" conclude sempre sorridendo "tu invece? sei sempre in missione da spazzino immagino?" domanda quasi provocatrio,come se lui non avesse preso parte a quella missione,che svampito.La sua attenzione ritorna sulla rossa ragzza che forse vuol difendere il suo amico "certo signorina,ma averlo garantisce al 95% la possibilità diessere ninja" afferma alzondo l'indice della mano destra in cerca di attenzione per poi ritornare sul moro ragazzo " Perchè io sono la Foglia..e la Foglia è me..io sono al servizio del mio distretto,fino alla morte" afferma orgoglioso per poi udire leparole di Shizuka "Ekko yO?esclama per poi riprendere ancora parola "tu fai tatuaggi?" chiosa ancora verso ryoma mentre uno sguardo incriosito viene posto sul suo viso avvicinandosi leggermente con il capo "MmmH..sei un artista?" domanda ancora mentre ritira il capo e porta ambo le mani al petto per incrociarsi comodamente.Che bel quartetto interessante,chissà,magari avrà qualche svla tipo soap opera ed intratterrà i pomeriggi di milioni di persone

16:17 Ryoma:
 Il primario approccio con lo Yakushi è ciò che ha definito un rapporto conflittuale, interiore da parte dell'azzurro provando antipatia nei confronti dell'albino, solo per aver sorriso all'udire il nome. Il giorno in cui ha incrociato nuovamente lo sguardo con il rosso ha promesso di rendere quel nome e l'essenza in cui si ritrova la nuova vita; nessuno avrebbe osato privarlo di ciò che appartiene lui di diritto, il nome, il rosso, suo e soltanto suo e tutti coloro che avrebbero osato infangare tale status si sarebbero ritrovati faccia a faccia con la morte, certa e ultima portando a termine il percorso di vita intrapreso <Non è carattere, sei solo uno sciocco> l'ardente desiderio di lasciar andare ogni brandello di sangue nel corpo quasi sfugge al controllo ma l'interno delle mura del neo villaggio impedisce all'intelletto di esser seppellito sotto l'emozione definita collera <Si e sono qui per levarti dalla strada> spazzino leva la spazzatura dal tragitto dei cittadini, tale è la considerazione creatasi nei confronti del genin Konohano e mai sarebbe cambiata. Cobalte lente scostano la posizione andando sulla Kokketsu, unica di quel gruppetto a suscitare le simpatie minime, unica grazie ad un complimento ad essere riuscita a conquistare parte della rimanente bontà nell'animo di un'oscura presenza <Signorina Shizuka> cenno del capo, distaccato, mantenendo freddo persino il tono se non per una leggera sorpresa alle intenzioni altrui. Non serve un genio per comprendere ciò che potrebbe esser successo, non serve chissà quale intelligenza per rimembrare un vecchio incontro <Può venire allo studio ma deduco abbia fatto progressi, ne ero certo> difficile dubitare di chi si pone un obiettivo <Vivo e vado avanti, lei? Noto una insolita felicità nel suo sguardo> impossibile non notare dettagli lampanti, il corpo parla più delle parole, spiega più di quanto una frase possa realmente fare <Qualcosa contro il mio nome?> rivolgendo il verbo a Yasuhiko, ora entrato in campo <Cosa intende dire ragazzo?> ultimo riferimento a quella frase ambigua prima di riportare se stesso verso Nejo stesso. Una notizia giunge, riguardante Ekko, basta ed avanza per comprenderne il rifiuto di quel giorno <Artista, disegnatore, tatuatore, tutto ciò che comprende il disegno su qualunque superficie> spiegazione breve, efficace e diretta del lavoro proprio. [Stesso equip]

16:27 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] All'affermazione del Genin del suono il viso si fa più corrucciato e gli rifila un'occhiataccia, così diventa chiarissimo che l'educazione è riservata solo a chi non la conosce abbastanza: << Hey non è vero! Non lo annoierò così tanto! >> Però mentre lei se la prende con l'amico l'altro sembra davvero decisamente impacciato, cosa che in qualche modo la fa ridere parecchio, almeno internamente. Infatti il distacco con cui quel tipo viene appellato da lei è completamente in contrasto con quello che sembra il di lui carattere. Tuttavia pare che poi si rivolga a lei con lo stesso distacco, salvo poi illuminarsi al sentire il nome del nero figuro della foglia. Quel tipo dai capelli chiari sembra fin troppo convinto delle sue idee, tanto da sbandierarle ai quattro venti in territorio di Kusa, non che cambi qualcosa all'interno della città ma a suo modo sembra di parte. << Ekko yo?! >> Ripete quello che l'altro pronuncia, come se ne cercasse il senso. Poi tuttavia sente il verbo del consanguineo, che non sembra apprezzare granchè il Genin della foglia ma che con lei sembra rivolgersi in modo cortese, anche se distaccato, in fondo non sono amici, non al momento. Sono solo due persone che si sono scontrate per disattenzione nel centro di Kusa e che hannointrapreso una conversazione particolare su quanto il mondo si possa cambiare a seconda della prospettiva dalla quale lo si guarda. << Devo dire che è un ottimo osservatore! Io sto bene grazie, ci sono stati parecchi cambiamenti nella mia vita di recente, uno meglio dell'altro. >> Lo sguardo viene rivolto in direzione di Yasuhiko quasi istintivamente, cosa che la fa arrossire nuovamente almeno leggermente. << Diciamo che questo mi porta ad essere più impegnata di prima, compreso questo! >> Senza troppi complimenti andrebbe a sfilare il basso da dietro la schiena, appoggiandolo delicatamente a terra innanzi a se, sempre all'interno della custodia. Una mano viene poi spostata in avanti muovendosi con decisione a destra e sinistra, facendo in modo che la ragazza diventi sempre più rossa sul viso dato che anche il Kokketsu ha sentito quella battuta fatta dal Kuwabara. << Stava scherzando! Non sono così noiosa! >> Il viso torna imbronciato in un attimo, rivolgendosi all'amico d'infanzia, come se si aspettasse una smentita a quanto detto poco prima.

16:30 Yasuhiko:
 Alla risposta che gli viene rivolta da Nejo si limita ad annuire <Capisco, pensavo e speravo ci fosse un significato più profondo, ma non importa> Non mostrando ulteriore interesse riguardo alla faccenda, rivolgendogli comunque un sorriso, mentre quando è Ryoma a rivolgersi a lui, sbatte un paio di volte le palpebre <Intendo dire esattamente quello che ho detto, che è particolare> Si stringe appena nelle spalle <Non ho mai conosciuto nessuno che si facesse soprannominare in questo modo, perché immagino non sia il tuo vero nome, ma se per caso fossi nato con questo nome, sarebbe ancora più particolare, probabilmente saresti l'unico che abbia mai sentito> Parla con tranquillità, tanto che poi non fa altro che aggiungere <Anche se mi sembri un po' suscettibile a riguardo, tuttavia non ti sto prendendo in giro, se è quello che ti verrebbe da pensare, non ne avrei motivo, nemmeno ti conosco e tanto meno voglio grane, puoi semplicemente ignorarmi> Gli sorride in maniera più ampia, proseguendo con un atteggiamento e un tono del tutto tranquilli, tipici di chi non ha nessun problema, salvo poi riportare lo sguardo sulla rossa <Oh sì, per niente noiosa, nemmeno un po'> Le mostra un sorrisone che scopre l'arcata superiore dei denti, salvo poi spostarsi un po' di lato, così da avere una prospettiva migliore del portone <Comunque, fra quanto dovrebbero arrivare i tuoi? Io sono già stufo di aspettare> Inspira aria profondamente, riempiendo del tutto i polmoni, prima di rigettare all'esterno anidride carbonica in abbondanza, sbuffando anche se in maniera silenziosa, prima di riprendere a respirare normalmente

16:43 Nejo:
 Dalla sua esile posizione,con quelle braccia conserte,osserva la situazione in silenzio lasciando parlare tutti senza inizialmente rispondere,neanche a Ryoma che sembra provare dell'antipatia quasi vicina all'odio verso il povero,esile ed innocente pallido Nejo.Non muove un muscolo a nessun offesa,ma cerca di udire bene il loro dire ed osservarli,sopratutto l'attenzione va a Shizuka che viene scrutata per un attimo piu intensamente mentre volge uno sguardo a l'amichetto che sta con lei,lo stesso amichetto che reputa le parole di Nejo poco profonde,sono prospettive.Tutta questa situazione sta annoiando il genin della Foglia,a tal punto che,sempre silente e tenendosi leggermente indisparte,andrebbe a fare il giro largo con molta calma fino ad arrivare alle spalle di Yashuhiko che sembra quasi intimorito dal Kokketsu.Con un espressione indifferente cercherebbe di sussurrarli nell'orecchio avvicinandosi al suo capo <Ehi tu..ma quella è la tua ragazza?> chiosa cercando di far attenzione a non farsi udire da gli altri due <Ah no,forse è interessata a gli uomini bluastri> continua a mormorare nei suoi timpani per poi allontanarsi dalle sie spalle ed affiancarlo per entrare nel discorso con Ryoma <Quindi disegni....è cosa preferisci disegnare?> chiosa dubbioso verso il Kokketsu manco fosse un amico con cui scambiare due chiacchiere.Bè infondo Nejo non ha nulla contro Ryoma,anzi è lui che si è offeso per due battute,forse ha un carattere troppo serioso e chi si prende troppo sul serio è poco affidabile,si sa.Rimane lì,con le braccia lungo i fianchi,e con lo sguardo che ribalza un pò tra tutti i presenti.

17:17 Ryoma:
 Il nominare di Ekko risulta fin troppo presente all'udito dell'azzurro ma uno come il taijutser non può che esser conosciuto da tutti per i modi di fare, il comportarsi, il relazionarsi con il prossimo nella maniera meno informale possibile. Troppo amicone verso gli sconosciuti, troppo stupido dal non avere uno scopo che l'azzurro ha cercato di donargli eppure non lo ha sentito ulteriormente da dopo quella conversazione, totalmente svanito nel nulla più totale. Poco male, l'impegno profuso è minimo nei confronti del nigga, la sua importanza inesistente per il corretto proseguo del piano da lui ideato ma tali pensieri vengono portati altrove concentrando i sensi sulla presenza della piccola Shizuka. Una ragazzina strana per essere una Kokketsu, simbolo delle parole pronunziate da Dyacon sulla purezza degli abitanti di Kagegakure, forse lei è un caso, una ragazzina senza peccato, senza vergogna o falsità da qualunque lato venga guardata <Mi fa insolitamente piacere per lei> insolito è un termine al quanto adatto all'attuale situazione provando sentimenti contrastanti, tra il voler esser distaccato ed una serena felicità nei riguardi di colei poco più di una bambina agli occhi dell'Otatsu. Il gioco di sguardi, occhiate veloci al compagno esplicano la situazione, spiega cosa sia successo da renderla tanto felice <E' il vostro ragazzo? Non siete un po' troppo piccola per queste cose?> scorrendo le cobalte sull'essere di Yasuhiko, incuriosito dalla presenza dell'altro <Però avete buon gusto, devo ammetterlo> denigrarlo inutilmente sul piano fisico è da sciocchi <Lo strumento sapete anche suonarlo?> indicando la custodia prima di concentrare l'attenzione sull'amico di Shizuka o ragazzo, tutto può essere e nulla è realmente senza prove concrete ed effettive <In una sola frase vi siete difeso, corretto e scusato quasi, prendete una posizione. Non mi sono offeso, state tranquillo> purtroppo non ha fatto realmente niente per subire una reazione <Non è noiosa, a dire il vero è più interessante di quanto si pensi. Abbine cura> concludendo, infine, con Nejo a cui dedica una veloce occhiata ignorando il suo parlottare all'udito altrui, poco gli interessa se non per quella domanda ultima posta <Tutto ciò che vedo, tutto ciò che incrocio nel mio cammino. Immortali ogni persona, oggetto o animale> senza porre limiti all'immaginazione. [Stesso Equip]

17:29 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] La spiegazione che il ragazzo dal crine azzurro riceve dall'amico è abbastanza semplice, anche se non sa come egli la prenderà, aveva già notato che è un tipo abbastanza suscettibile e facile al fraintendimento. Come quando pensava lei lo stesse discriminando per quell'affermazione riguardo alla maschera, che continua a trovare estremamente affascinante. Quando però Yasuhiko si rivolge a lei la fronte si corruga ancora un pochino nonostante sia evidente che lui la sta solamente prendendo in giro, per poi chiederle ancora notizie dei suoi. Con quella mano che prima cercava di distogliere l'attenzioni dalle frasi del Genin del Suono ora andrebbe rapidamente a estrarre il telefono, come a ricercare risposte alla di lui domanda. Nessun messaggio ricevuto da Yuki o Riuky, perciò rapidamente andrebbe a sbloccarei il dispositivo per poi inviare due righe alla madre, consapevole che il padre non avrebbe mai guardato il telefono. << Scusate per la distrazione ma in effetti aspettiamo che i miei rientrino da una missione. Sono stati via per parecchio e stasera puntavamo a festeggiare >> Spiega brevemente ai presenti, scusandosi per il momento dedicato a digitare quelle quattro righe. Nejo per il momento pare silenzioso, non interagisce con lei che è molto più concentrata a sua volta sul consanguineo e sull'amico d'infanzia. Fortunatamente non si avvede minimamente del dire del konohano verso il Kuwabara, altrimenti quelle guance che avevano appena recuperato un colore decente sarebbero tornato due pomodori in tempo zero. Cosa che viene distrutta da Ryoma che a quanto pare la vede molto più di buon occhio che non gli altri due al momento, ma quella domanda riguardo al ruolo di yasuhiko nella sua vita la porta ad arrossire in maniera violenta, confermando la cosa senza parole che vengono usate per portare l'attenzione su altro: << In realtà ho già sedici anni, anche se la mia altezza non aiuta a dirlo. >> Lo sguardo blu viene spostato, è difficile al momento guardare sia Ryoma che il Kuwabara. Effettivamente non avevano mai nemmeno utilizzato quel termine ma... che altro potevano essere dopo essersi dichiarati reciprocamente i propri sentimenti? << Lo strumento è un progetto. Ho iniziato a guardare dei video ma dubito siano sufficienti. Stavamo pensando di formare un gruppo, io al basso, lui alla chitarra, >> Il capo viene mosso in direzione dell'otino, anche se non lo guarda esattamente negli occhi. << e un amico alla tastiera, e diciamo come voce. Cerchiamo un batterista in realtà. Conosce per caso qualcuno che sia capace di suonare questo strumento per caso? >> Domanda per distogliere l'attenzione dal resto, anche se a quanto pare questa cosa non è possibile, dato che riceve altri velati complimenti e lusinghe che non fanno che aumentarne l'imbarazzo.

17:32 Yasuhiko:
 Non si preoccupa troppo del fatto che Nejo passi alle sue spalle, ma quando si sente sussurrare all'orecchio, si mette a ridere <Puoi non vergognarti a chiederlo ad alta voce eh?> Parla con un tono normale, mentre anche la replica di Ryoma arriva e quindi ruota la testa verso la rossa <Ehi Shizu, anche questo ragazzo vuole sapere se sei la mia fidanzata o se hai preferenze per i bluastri, qualunque cosa voglia dire> Ha un'espressione perplessa, probabilmente non cogliendo a pieno il riferimento <Sembra che sia timido ed evidentemente non voleva farsi sentire da voi, ma non c'è mica niente di male, no?> Il tono è particolarmente divertito, tanto che poi punta volutamente lo sguardo proprio sulla Kokketsu più piccola, aggiungendo <Dovresti fare come RK, non è mica un delitto essere curiosi> Permane il tono ilare, mentre poi osserva la colorazione rapida che prendono le guance altrui e anche se non sente chiaramente la risposta da parte di Shizuka, non farebbe altro che aggiungere <Avete la vostra risposta, si dice che un'immagine valga più di mille parole> E dal canto proprio non fa alcunché per confermare o smentire la cosa. Infine è di nuovo sul Kokketsu più grande che posa l'attenzione <Lieto di sapere che non ti sei offeso> Sorride in sua direzione <Oh sì, sono d'accordo con te, la conosco da una vita e non la reputo noiosa per davvero, ma proprio perché siamo legati da sempre la prendo in giro, alla fine lei sa che scherzo e non se la prende per davvero, anche se si imbroncia spesso e volentieri> Scuote il capo con fare fintamente rassegnato <Lo farò> Annuisce anche con la testa, quando si parla di prendersi cura della rossa

17:43 Nejo:
 Dall'alto della sua non curanza,il Kokketsu azzurro volge poca importanza a Nejo trattandolo con superficialità.Dal canto suo,Nejo lo fulmina con uno sguardo per qualche istante,evidentemente la quasi indifferenza lo accusa piu di una qualsiasi offesa al pallido.Poco importa,sopratutto ora che Yasuhiko sventola ai quattro venti ciò che gli ha sussurrato nell'orecchio <Che noia..> mormora deluso mentre porta lo sguardo un attimo al cielo prima di riabbassarlo sulla ragazza <Una band? se vuoi un cantante c'è Ekko,te lo consiglio> sincero,anche se Ekko doveva fare già un duo con Nejo,ma questa è un altra storia.Nella mente s'immagina qualcosa di strano,ovvero come sarebbe farsi tatuare da Ryoma e come sarebbe sadico sulla pelle del Genjutser,scuote leggermente la testa al pensiero per poi esordire <Vabbè...> improvviso <..a me sembra piu interessata a RK> non si sa se Yasuhiko capirà che si rifesce ancora al discorso precedente,ma lui lo ha avvisato.Dall'amore di due Kokketsu chissà cosa potra nascere.Iride ambrate che si volgono a Shizuka,alla quale pone un leggero inchino <Signorina mi scuso ancora,ma devo andare> a cosa si riferisce? boh < evviva la musica!> esordisce ancora improvviso alzando il pugno destro al cielo <Ciao ragazzo > saluta serioso il moro,con poca attenzione,mentre volge le spalle al gruppetto trasformando il pugno in una mano aperta che saluta tutti ma sopratutto <Ciao RK> esclama pensando che RK starebbe per patatie al Rosmarino e Ketchup ma se la risparmia questa incamminandosi verso chissà dove,nel villaggio naturalmente[END]

17:55 Ryoma:
 Silenzio cala da parte sua, alcun suono vien emesso nel momento di distrazione della ragazzina dai capelli rossi, un colorito molto diffuso nel mondo ninja. Tre persone col medesimo crine, diverse sotto ogni singolo aspetto, tre figure capaci di incrociare la via dell'Otatsu portando in lui novità, dalla misteriosa Sango, al mostro Rasetsu, finendo con la piccola, innocente Shizuka. Può definirsi divertito da simili coincidenze eppure non lo è, il rosso rappresenta il colore del sangue ed esso avrebbe segnato la sua vita per sempre, indelebilmente fino al giorno della dipartita finale dal mondo terreno abbracciando quello spirituale divenendo immortale in un senso più stretto, astratto e giustificato. Attenzione presa dall'esordire di Yasuhiko, dalla risata mesta del ragazzo, tali parole scatenano una ilarità imbarazzante per il significato in esse contenuto. Un sospiro è la reazione, omettendo parole, suoni, evitando commenti nonostante la comprensione di quel sottinteso troppo esplicito per i gusti del neo Kokketsu <Io ho capito cosa ha cercato di insinuare, cerca di farvi ingelosire> la mette su un piano quasi diplomatico in una situazione assurda, priva di senso, persino fuori dalla tanto decantata morale schifata dall'azzurro. Annuisce solamente al ragazzo, concordando con tale frase, il viso della Kokketsu spiega più di qualunque parola pronunziata fino ad ora <Sedici anni sono un'età troppo giovane per impegnarsi in una relazione, si corre il rischio di privarsi di tante piccole cose della vita> punto di vista retrogrado, vecchio tanto quanto lui, probabilmente anche più vecchio di così, risalente agli antichi abitanti di quelle terre. Il permanente rossore sul viso è sintomo di un forte legame, di una giovinezza ancora in erba per concepire un legame così sottile e primordiale <Bravo ma non vi siete presentato, come devo chiamarvi?> trovando un accordo con il genin seppur non ne conosca il nome. Nejo sceglie di andar via, continuando la serie di insinuazioni, ancor più esplicite e dirette scatenando solo un sospiro esausto evitando di salutarlo, facendolo andar via con le cobalte dirette su Shizuka <Un batterista per una band?> socchiusi gli occhi <Cosa è andato storto in questi dieci anni?> lo domanda ad alta voce, i problemi non sussistono, li esterna. Situazioni e richieste assurde fanno parte della nuova esistenza <Non ne ho la minima idea, non mi sono mai interessato a questo tipo di arte> sollevando le spalle negando di saper qualcosa. [Stesso equip]

18:04 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] Si sente come circodata da persone molto più rilassate di lei in merito alla questione, che dovrebbe essere qualcosa di in realtà molto tranquillo, ma a quanto pare per lei non è così. Deve decisamente abituarsi all'idea che le cose siano cambiate, e ancor più che non ci sia effettivamente bisogno di nascondere una relazione che al massimo può portare serenità e niente di male. Nemmeno il ragazzo di Konoha sembra volerla aiutare in quella situazione tant'è che butta li un'affermazione riguardo al fatto che lei sia più interessata al tatuatore che non all'amico di infanzia. Diciamo che quanto meno il ragazzo dagli occhi ambrati è l'unico a beccarsi un'occhiataccia dalla Kokketsu, che per tutta risposta andrebbe ad agganciarsi con un braccio a Yasuhiko, come per voler mettere le cose in chiaro: << Questo non è vero. Hiko sarà sempre e comunque l'unico a interessarmi in quel senso. >> Il tono è decisamente molto meno amichevole, come se in qualche modo avesse pestato la coda a un cane molto, molto territoriale. L'altra mano viene mantenuta in posizione per sorreggere il basso, però lo sguardo rimane sul ragazzo dal bianco crine: << Non c'è bisogno di scusarsi, spero possa riposare un po' la sua mente dal lavoro. >> Il tono sembra un poco più formale ora, anche se non ha decisamente mollato la presa sul braccio dell'amico, ma un sorriso di circostanza si stampa sul viso di lei, mentre il ragazzo della foglia si allontana. Però la voce di Ryoma torna a farsi udire, con frasi che lei interpreta nel modo sbagliato probabilmente data la differenza di età fra i due: << E' andato male qualcosa? Le band erano qualcosa di meno comune allora? >> Gli occhi azzurri tornano sul Kokketsu con quell'innocenza assoluta che li caratterizza. << Penso che la inviterò comunque a sentirci suonare quando ne saremo in grado! Potrebbe piacerle! >> Un sorriso gli viene rivolto mentre dal portone due figure note sembrano fare il loro ingresso. Una accanto all'altra si possono intravedere due ninja, entrambi vestiti con abiti adeguati ad una missione. La donna ha lunghi capelli rossi e un coprifronte Kusano utilizzato quasi come fascia, alta all'incirca 170 centimetri. Accanto a lei un uomo poco più alto, dai capelli biondi e gli occhi blu, il lobo sinistro con tre orecchini e il coprifronte sul braccio destro. Decisamente i genitori finalmente sono rientrati, anche se ci metteranno ancora qualche minuto prima di raggiungere i ragazzini, nonostante la madre si stia già sbracciando.

18:08 Yasuhiko:
 Nuovamente alle parole dell'Anbu se la ride <Ovviamente ti sembra che sia così, parli per quello che vedi, sfortunatamente non parli per quello che è, ma non è colpa tua, del resto> E in effetti non sembra proprio prendersela a male, anzi, ci ride allegramente sopra, ma quando quest'ultimo prende congedo, non fa altro che ricambiare <Ciao, Foglia> Appellandolo in quel modo, senza alcun tipo di scherno. Si lascia tenere per il braccio da Shizuka, ma non aggiunge assolutamente nient'altro in tal senso, come se quello fosse più che sufficiente, gesti che valgono più delle parole, sorridendo apertamente, proprio di gusto. Sposta ancora lo sguardo su Ryoma <Oh sì, lo immagino, ma era un tentativo proprio blando, privo di qualsivoglia interesse, non ci si è nemmeno impegnato, mi sarei aspettato qualcosa di più, ma direi che avevo troppe aspettative su di lui, capita di sbagliare soggetto su cui concentrarsi, non è un gran problema> Scuote anche la testa <Ah già, perdonami, tutte queste persone nuove mi hanno distratto, mi chiamo Yasuhiko Kuwabara, molto lieto> China anche il capo in direzione del Kokketsu, prima di risollevare la testa <Beh RK, è stato un piacere, ma vado ad accogliere i suoi, devo assolutamente parlare con loro in privato, specialmente con suo padre, prima che non mi tenga il muso per i prossimi cento anni o forse duecento> Ridacchia per qualche istante <Ciao!> Esclama, per quindi dileguarsi in direzione del portone, fermandosi poi sono nei pressi dei genitori Kokketsu ed è proprio lì che li terrebbe incollati, per ancora un po' di tempo, fin quando non avranno finito di discutere, per andare a raccattare la figlia [Uscita]

18:27 Ryoma:
 Reazione territoriale, possessiva nei confronti del compagno, ennesima prova del legame giovanile ad unirli, così come la rabbia improvvisa pervenuta sul viso della piccola Shizuka <Siete troppo giovane per usare termini come sempre e unico. Avete da poco iniziato a vivere, aspettate qualche anno> leggero sorriso increspa il viso dell'azzurro <Il primo amore è bello ma è il primo> l'eternità di un sentimento come l'amore è pura utopia se non c'è qualcosa di più importante del sentimento ad unire due persone. Al momento, i ragazzini, probabilmente, hanno solo l'emozione primaria dell'amore privi di obiettivi in comune; una prima occhiata suggerisce quello in maniera forse fin troppo palese <E poi potrei essere padre di entrambi> non dimenticando l'età della ragazzina con l'età posseduta, elevata, improponibile. Nejo viene, contrariamente, salutato dai due ragazzini con l'Otatsu a donargli le spalle non calcolandolo in maniera alcuna <Concordo> null'altro proferito, ha detto il necessario, basta ciò ad esplicare un argomento tanto infimo quanto inutile <Piacere mio, Kuwabara> consapevole di star ricevendo tanti nomi mentre il proprio permane nascosto nel passato oscuro a cui appartiene. Un nome simbolo del mondo perduto, di una realtà svanita con l'arrivo di Kagegakure, figlio di una mentalità più estrema rispetto a quella contenuta all'interno delle mura <Allora, si pensava ad altra, gli scopi di uno shinobi erano altri ma quel pensiero si è perso, defunto insieme ai vecchi villaggi> spiegarlo è arduo, farlo capire impossibile, molti comportamenti bisogna viverli, molte mentalità assorbirle per poter entrare in quell'ottica decantata <Non mancherò se sarete voi a chiedermelo> sforzando se stesso a sorridere appena, leggero moto delle labbra mostrando una minuscola parte dell'arcata dentale <Buona fortuna Kuwabara> cenno del viso lasciando andare il ragazzo della ragazza <Per quanto riguarda voi, vi aspetto al salone e ora andate ad aiutare il vostro ragazzo, ne avrà bisogno> ... <Buona serata signorina> smuovendo il corpo e il passo avanzando, superando la figura minuta della Kokketsu per dirigere l'essenza verso uno dei tanti luoghi di quel villaggio. [END]

18:42 Shizuka:
  [Pressi delle Mura di Kusa] Quelle parole che il consanguineo le rivolge sono quelle di chi ha un'esperienza del vissuto diversa, anni passati vivendo una condizione di vita opposta alla attuale che forgia il carattere in modi differenti. Ma ancora le mentalità dei due si scontrano, incrociandosi e toccandosi, probabilmente portando nuovi punti di vista agli occhi di una o dell'altro. Lascia che Yasuhiko vada incontro ai genitori di lei, consapevole del fatto che Riukt farà il diavolo a quattro per quella storia ma che a conti fatti riusciranno a calmarlo prima della festa. << Probabilmente ha ragione lei Signor RK. Ma io e lui siamo nati e cresciuti insieme, le nostre anime e i nostri ricordi sono così legati che trovo molto difficile che qualcosa si possa rompere o spezzare. >> Lo sguardo non è rivolto al Kokketsu ma bensì alla schiena del fidanzato che ormai ha raggiunto i genitori di lei. << Ma credo di non avere abbastanza tempo per spiegarle il mio punto di vista oggi. Se le interesserà ancora domani cercherò di esporglielo al meglio delle mie capacità. >> Gli occhi blu tornano a fronteggiare i cerulei dell'altro ora. E' lampante che sia nel pieno di quelle emozioni che smuovono il mondo, innamorata perdutamente, senza aver affrontato ancora le conseguenze di cosa questo possa implicare. Però sembra convinta allo stesso tempo di poter mantenere quel fervore in eterno. << I tempi sono cambiati e le nuove generazioni con esse. Credo di dover ringraziare lei e i miei genitori se ad oggi, la mia più grande preoccupazione è quella di trovare un batterista per un progetto musicale. >> Sorride appena a quell'affermazione, per poi inchinarsi in segno di congedo verso di lui: << Buona serata a voi Signor RK! Se dovesse avanzare qualcosa di dolce gliene porterò un poco! In fondo anche lei è di famiglia no? >> Un nuovo sorriso molto sereno e quasi dolce viene rivolto all'uomo dal volto schelettrico, prima di allontanarsi dunque nella direzione opposta, a salutare i genitori e prendersi la strigliata dal padre e gli abbracci della madre. [//END]

Per diverse motivazioni Shizuka, Yasuhiko, Nejo e Ryoma si incontrano per caso in prossimità del portone di Kusa. Tra scontri, occhiatacce e rossori, si fanno nuove conoscenze e si progettano incontri futuri.