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Buongiorno, qualcosa è cambiato!?

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con Shizuka, Yasuhiko

  [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka] Il sole invade leggermente la stanza, lanciando qualche riflesso sul muro e sul letto dove si sono addormentati assieme. In fondo a questo giro per lo meno lo hanno fatto per voglia di stare insieme piuttosto che per necessità dopo lo spavento dell'invasione di casa. La rossa non ci aveva messo troppo ad addormentarsi la sera prima, sarà a causa degli occhi stanchi dal piangere ininterrottamente, sarà perchè alla fine accoccolarsi accanto a lui l'aveva nuovamente fatta rilassare, sta di fatto che era crollata poco dopo, restando accanto a lui per tutta la notte. Però quel sole caldo e luminoso pare averla aiutata a svegliarsi, gli occhi blu si schiudono appena mentre si stiracchia un poco, e la prima cosa su cui finiscono è la figura dell'amico, che ha presumibilmente i capelli sciolti e un poco arruffati. Se lui avesse ancora gli occhi chiusi la mano della Kokketsu andrebbe a muoversi istintivamente ad infilarsi fra quei capelli, accarezzandoli e spostandoli da davanti al viso di lui. La testolina ancora un po' dubbiosa su quanto successo la sera prima, in fondo non lo aveva previsto, non ci aveva nemmeno sperato praticamente, fortunatamente lui era stato molto più bravo di lei nell'esprimersi altrimenti chi lo sa quanto tempo sarebbe passato ancora prima di arrivare a una conclusione. E per tutta risposta lei era riuscita a piangere e arrabbiarsi, tanto per cambiare. Alla fine era andata a letto con la solita felpa lunga grigia super comoda e dei pantaloni della tuta anch'essi di color grigio, insomma niente di diverso da ogni singolo giorno, come se il tutto fosse uguale a sempre.

10:14 Yasuhiko:
 Indossa degli abiti molto semplici, una tuta senza alcun dettaglio particolare, sul tono del verde scuro sia per quanto riguarda i pantaloni che la maglia, con delle strisce bianche che tagliano i lati esterni sia dei pantaloni che delle maniche, entrambi che si chiudono attorno alle caviglie e ai polsi con degli elastici. Se la dorme alla grande, con i capelli sciolti che ricadono sul cuscino e sul volto, a pancia in su, per quanto la posizione degli arti, sia superiori che inferiori, sono scomposte e letteralmente posizionate a caso, con angoli più o meno improbabili. Tuttavia quando si sente toccare i capelli, inevitabilmente, stringe più forte gli occhi, aggrottando le sopracciglia, emettendo un mugugno lamentoso, prima di aprire, molto faticosamente, gli occhi <Presto> E' l'unica parola che fuoriesce dalle sue labbra, in un primo momento e un altro verso fa seguito a quanto detto poc'anzi, anche se infine si gira su un fianco, in modo da girarsi verso la rossa. Gli occhi sono ancora chiusi, ma ormai sembra essersi svegliato, tanto che andrebbe ad aggiungere <Ciao Shizu> Per quanto non veda, la mano destra comunque si muoverebbe in direzione della Kokketsu, cercherebbe quindi di raggiungere il volto di lei e farle qualche carezza sulla guancia <Come stai?> La voce ancora assonnata e non del tutto chiaro, anche se qualche altro verso lo emette e si costringe ad aprire gli occhi, cercando lo sguardo di lei <Me lo fai un sorriso oggi?> Le chiede ancora una volta, accennandone uno lui stesso, per quanto sia più simile ad una smorfia, essendo ancora mezzo addormentato, nonostante il cervello ormai si sia messo in moto

10:25 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka] Non era quello il piano, non voleva svegliarlo, però evidentemente quel gesto spontaneo lo aveva disturbato più di quanto non pensasse. Lui si lamenta ancora con gli occhi chiusi, cosa che la fa sorridere in automatico, si gira poi verso di lei salutandola ancora senza nemmeno guardarla, cosa che non gli impedisce di sfiorarla con la destra, accarezzandole una guancia. Poi arriva quella domanda alla quale non sa bene cosa rispondere, il cricetino nel cervello si mette a correre anche se a quanto pare anche lui si è appena svegliato, così che il moro riesca ad aprire gli occhi e guardarla, chiedendole semplicemete di farle un sorriso mentre gliene rifila uno mezzo assonnato a sua volta. Risultato lei diventa rossa sulle guance e gonfiandole un pochino risponde a quella richiesta: << Dipende da come andrà la giornata! >> Detto questo si sposterebbe in direzione di lui, cercando di cingergli il collo con entrambe le mani, abbracciandolo forte e spiaccicandosi quasi addosso a lui. Il viso di lei dovrebbe essere più o meno all'altezza dell'orecchio di lui in questo modo, così che possa rispondere a quella prima domanda. << Non lo so come sto. >> Si interrompe un pochino stringendo quelle esili braccia un poco di più. << Sono un po' confusa diciamo. Non sono triste. Solo non so cosa fare. >> Effettivamente qualcosa è cambiato, ma quanto? Che differenza c'è fra ora e due giorni prima? Che ora sanno che c'è di più? E questo cosa implica esattamente?

10:34 Yasuhiko:
 Alla replica altrui una mezza risata sfugge dalle labbra, ma quando si sente abbracciare non farebbe altro che muovere l'arto con il quale le stava accarezzando il viso, per cingerla a sé a propria volta, ricambiando quell'abbraccio. Non risponde in prima battuta a ciò che sente, ma solo quando lei ha terminato torna a dar voce ai propri pensieri, abbassando il tono di voce, avendo l'orecchio di lei così vicino <Non devi fare niente> Esordisce, per poi dare una spiegazione più profonda <Se non quello che fai di solito, a me piaci per come sei, quindi sii solo te stessa, niente di più, niente di meno> Sorride in maniera più ampia e proverebbe a ruotare la testa quel tanto che basta per appoggiare le sue labbra sullo zigomo di lei più prossimo, prima di tornare a parlare <Siamo entrambi sempre le stesse persone, ci piacciamo, non siamo più solo amici, ma questo non significa che le cose debbano cambiare tra di noi, quindi> Lascia la frase un attimo in sospeso, per poi proseguire <Smetti di arrovellarti il cervello, sii la Shizu che conosco da tutta la vita e andrà tutto bene, mi pare che in passassero dicessero una cosa tipo> Si schiarisce appena la voce <Il meno è meglio> Ridacchia qualche istante <Quindi non pensare troppo, lo so che è difficile, ma spegni i tuoi pensieri e goditi i momenti, tutto qui> Se la stringerebbe ancora un po' più forte <Sei bella così come sei> E quindi proverebbe, con il braccio ancora inutilizzato, a farlo passare attorno al corpo di lei, con il tentativo di far arrivare le dita alla nuca della ragazza, facendole dei grattini, come a volerla far rilassare e smettere di pensare a qualsivoglia cosa che la tormenta

10:50 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka] Come niente! E' tutto completamente diverso adesso! Ma i pensieri si fermano nella testa di lei che ascolta ogni singola parola sussurratale all'orecchio. Quel bacio arriva quasi in maniera inaspettata cosa che la fa arrossire di più di quanto già non fosse. Sono gli stessi del giorno prima, semplicemente con un pezzo in più che a conti fatti non deve cambiare nulla, semplicemente lo sanno. Ma stanno cambiando, entrambi, in modi diversi, sia lei che lui sicuramente non sono più gli stessi che giocavano assieme a nascondino in giardino con gli altri bambini. Non dovrebbe pensare, ma è complesso non farlo sopratutto se proprio lui rincara la dose. Lui sposta il braccio per farle dei grattini, ci arriva benissimo ma per tutta risposta lei si tira indietro, guardandolo in faccia con le guance completamente tinte di rosso: << Mi hai appena detto una bugia enorme! Hai detto che non è cambiato nulla e poi vieni a dirmi che sono bella! Non mi hai mai detto che sono bella! Vedi che sono cambiate un sacco di cose?! >> Sembra di nuovo quasi arrabbiata, è mai possibile che non riesca a starsene buona a prendere un complimento gratuitamente? << E poi per me è diverso. Io volevo che fosse diverso perchè... >> Si morsica istintivamente un pochino il labbro inferiore scostando lo sguardo azzurro, così che si fissi puù sul petto di lui che non il viso. << ...perchè gli abbracci che posso darti ora non sono gli stessi di due giorni fa. Perchè io volevo che tu fossi mio e basta. >> Da un certo punto di vista pare esserci molto da lavorare in quella testolina, ma c'è da dire che almeno sa cosa vuole. Lo sguardo azzurro con immensa fatica si sposta di nuovo sul viso di lui: << E' come Kamichi....Che è Kamichi e basta. Tu ora sei Hiko, ma sei mio e basta? >> Sul viso della rossa oltre a quel colore accesso è facilissimo notare quanto si aspetti un si e non sia pronta a ricevere nessun'altra risposta. Anche se la domanda ha di per se un concetto fondamentalmente molto egoistico.

11:02 Yasuhiko:
 Quando lei si tira indietro, la mano andrebbe a seguire il movimento della testa altrui, proseguendo con quelle attenzioni che le riserva alla nuca e benché lei sembri arrabbiata come al solito, dal canto proprio non fa altro che sorriderle in maniera più ampia <Le cose cambiano, certo che non siamo più piccoli e non siamo uguali a ieri, ma tu sei sempre Shizu e io sono sempre Hiko, siamo sempre le stesse persone, tu sei sempre quella che si arrabbia per tutto e che gonfia le guance e io sono quello che prende tutto sempre alla leggera> Ridacchia qualche momento, come se trovasse la cosa buffa e alle lamentele altrui andrebbe a proseguire <Sì, sei bella, forse avrei dovuto cominciare a dirtelo prima> Si tendono maggiormente gli angoli della bocca, ma anche quando lei scosta lo sguardo, lui non fa altro che continuare a fissarla, una sorta di abitudine quella di guardare negli occhi il proprio interlocutore <Ah Shizu> Sospira appena, ma non sembra esasperato dal tono che utilizza, quanto più divertito dalla reazione altrui <Sono sempre stato tuo e basta, di tutti i bambini che eravamo a giocare insieme, solo noi due siamo rimasti inseparabili, poi ognuno ha avuto le sue cose da fare, ha preso le sue scelte e seguito la sua strada, ma noi siamo sempre rimasti legati l'uno all'altra, non ti ha mai fatto pensare, questa cosa?> Le domanda, con curiosità, prima di proseguire, ridendosela <Un paragone davvero curioso, su questo non c'è dubbio, ma lo sai da te che è così, non c'è bisogno che io te lo dica a parole, ma se proprio ci tieni> Lascia la frase un attimo in sospeso <Sono tuo e basta> E proverebbe anche a darle un rapido bacio sulle labbra, quasi come a voler siglare in quel modo le proprie parole

11:15 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka] Quei grattini dietro la testa che comunque riceve inevitabilmente la fanno sciogliere un pochino. E le parole di lui le danno una prospettiva diversa, facendola sentire decisamente stupida. << E' che comunque sarebbe stato difficile non stare insieme considerato quanto i nostri genitori siano amici... >> Diciamo che quella è l'unica cosa che ha voluto vedere, nel momento in cui lei ha perso la testa per lui era così concentrata su quel problema da non vedere tutto il resto che le dava segnali positivi. Lui ha probabilmente fin troppa pazienza con la Kokketsu, tant'è che le da pure il contentino di sentire quello che vuole oltre che un rapido bacio sulle labbra. Lei rimane rossa, però invece che avere un'espressione corrucciata in volto una volta tanto sembra un poco più seria. << Vedi anche questo è cambiato >> Un tiepidissimo sorriso le si stampa sul viso mentre stavolta è lei ad avvicinarsi al viso di lui e baciarlo sulle labbra. Senza la minima fretta però, prendendosi tutto il tempo che le pare, con le mani che si aggrappano alla maglia di lui. Si allontanerebbe poi un pochino, quel tanto che basta per parlare sfiorandogli le labbra a ogni parola pronunciata. << Questo prima non l'ho mai fatto.. >> Ci tornerebbe di nuovo, come se in qualche modo non aspettasse altro da un paio d'anni se non baciarlo.

11:26 Yasuhiko:
 Alla replica che sente, scuote appena la testa <Ogni tanto, ma solo ogni tanto, sei davvero ingenua> Sorride in maniera più ampia, non le dice quelle parole con cattiveria, ma con profondo affetto <I nostri genitori non c'entrano niente, se non ci fossimo stati simpatici, indipendentemente dall'amicizia che unisce le nostre famiglie, non ci saremmo stati simpatici forzatamente> Si stringe appena nelle spalle <Quindi ognuno dei due avrebbe preso la sua strada, noi non siamo i nostri genitori, siamo noi e avremmo seguito la nostra strada, che fosse piaciuto o meno alle nostre famiglie, quindi> Nuovamente si interrompe <Se siamo qui è per merito nostro e di nessun altro> Sorride nuovamente, anche se poi va ad aggiungere <E tu mi fai fare ragionamenti troppo complicati la mattina appena sveglio, non hai idea dello sforzo a cui mi costringi, sei pessima Shizu> Ma anche in questo caso il tono è divertito, di chi non sembra capace di prendere qualcosa malamente, ma sempre con filosofia <E cambieranno tante altre cose, mentre altre ancora resteranno sempre le stesse> Tuttavia quando è lei a baciarlo, lui non si sottrae da quel contatto, si tiene vicino a lei, stringendola ulteriormente, come a non volersi sottrarre dalle attenzioni altrui, bensì intensificarle, andrebbe poi tuttavia a replicare ancora una volta <E sono sicuro che questa non sarà l'unica prima volta> Restando tuttavia poi a ricambiare ancora il bacio, per un tempo indefinito, come se lo scorrere del tempo avesse un significato diverso quando si trova insieme a lei, ma poi si sposterebbe quel tanto che basta per porle un altro quesito <Vuoi fare colazione o ce ne restiamo qui a poltrire tutto il giorno? Per me vanno bene entrambe le cose, scegli tu> Ma poi le labbra andrebbero a cercare ancora una volta quelle di lei

11:41 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Camera di Shizuka -> Cucina (?)] Colazione? Forse è una buona idea, o forse no. E se poi una volta in piedi si svegliasse da un sogno molto molto vero? Vale la pena provare? << Comunque anche da sveglio dubito che avresti fatto meno fatica a fare questi ragionamenti complicati! >> Un sorriso gigantesco le si dipinge in faccia mentre lo prende in giro riguardo a quel commento, mentre gli rifila un bacio veloce sulle labbra per poi sciogliere l'abbraccio e allontanarsi quel tanto che basta per poi sedersi sulle ginocchia con la schiena eretta sul materasso. << Direi che colazione può andare! Non possiamo rinchiuderci in camera finchè tornano i miei! Immaginati la faccia di Riuky se ci trovasse a letto insieme a baciarci! >> Riesce chiaramente a immaginare la faccia paonazza di suo padre che piange disperato e scappa via. Mentre Sua madre le fa un pollice in su dall'ingresso della camera. GIUSTO! Deve dirlo quanto meno a sua madre, altrimenti sarà poi più complesso dirglielo a voce. Si alzerebbe quindi dal letto, guadagnando la posizione eretta e allungando una mano verso di lui, che sia per aiutarlo ad alzarsi o semplicemente per tenersi per mano mentre vanno in cucina. << Cosa vuoi fa mangiare? Ah e devi spiegarmi come funziona ora con il fatto che sei nella Shinsengumi... Che poi come cavolo ci sei finito li dentro? >> Se lo domanda conocendo forse un poco il soggetto che è l'amico, che non riesce ad associare ne a cosa di solito rappresenta quella corporazione, ne a quel pazzo di Kamichi. << Ah.... Diresti tu a Kamichi che deve smetterla di farmi i complimenti? Io non li voglio da lui. >> Non che non avesse già provato lei a farlo smettere, però ora probabilmente sarebbe stato più semplice interrompere quella tiritera assurda. Nel frattempo con ogni buona probabilità saranno anche arrivati in cucina.

12:01 Yasuhiko:
 Alla replica che gli viene mossa, questa volta è lui a gonfiare le guance, atteggiandosi come lei, per poi esordire con un <E questo cosa vorrebbe significare?> Con tono volutamente acido, imitandola in tutto e per tutto, per poi mettersi a ridere, del tutto divertito, non sottraendosi al bacio di lei, ma quando gli viene menzionato il padre della ragazza, sgrana letteralmente gli occhi, per poi scoppiare a ridere <Il minimo che può succedere è che gli prenda un infarto> Scuote anche la testa, per poi prendere la mano di lei e utilizzarla per aiutarsi a scendere dal letto, senza però poi lasciargliela mentre procede la passeggiata verso la cucina, continuando a chiacchierare nel mentre <E' indifferente, quello che c'è, lo sai che non sono poi troppo schizzinoso quando si parla di mangiare, bene o male mi piace tutto quanto o quasi> Sorride in maniera più ampia <E cosa intendi? Non credo che cambi granché, la Shinsengumi si occupa della protezione del Consiglio da qualsivoglia minaccia che mini alla sua integrità e ai suoi membri, quindi non mi sembra che sia un grosso problema, no?> Le chiede, inclinando il capo di lato <E mi hanno scelto, mi è arrivato un messaggio che mi diceva di presentarmi, non ho fatto io domanda, immagino mi abbiano tenuto d'occhio e abbiano valutato le mie capacità adeguate per iniziare l'addestramento, sembra che non potessi dire di no ad un'offerta simile> Solleva entrambe le spalle, lasciandole poi a ricadere al loro posto, come se nulla fosse, ma quando sente parlare del collega, va ad aggrottare le sopracciglia e a corrugare le fronte, ritrovandosi poi ad annuire <Qualora dovesse capitare l'occasione non mancherò di farglielo presente, magari se lo sente da entrambi capisce meglio, non mi sembra una cattiva persona, quindi dubito che ci saranno problemi> Sorride in maniera più ampia

12:14 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] L'ìimitazione che fa di lei è praticamente perfetta, tant'è che pure lei non può fare a meno di scoppiare a ridere mentre si incamminano verso la cucina. Arrivano a destinazione mentre lui le spiega varie ed eventuali, di Kamichi le importa tutto molto poco, però ha pensato la stessa cosa dell'amico, due voci valgono molto più di una. Cercherebbe quindi di liberarsi dalla stretta del Kuwabara: << Allora mettiti li che tiro fuori quello che c'è! >> Gli indica una sedia attorno al tavolo per poi eventualmente andare a recuperare cereali, biscotti, marmellata, latte e yogurt, piazzando tutto malamente sul tavolo e recuperando un paio di cucchiai e due ciotole. << Comunque lo so cos'è la Shinsengumi genio! >> Con un dito cercherebbe di toccargli la punta del naso. << Intendevo dire cosa significa che tu sia li dentro. Quanto tempo ti richiede l'addestramento, quanto impegnato sarai per il mondo... Cose del genere. >> Gli spiega per poi cambiare argomento mentre un rossore tenue incomincia ad apparire sulle guance. << Vuoi il the invece? >> Domanda in maniera distratta mentre nella testa c'è chiaramente altro. << In sostanza, quanto tempo devo rinunciare a te perchè ti tocca proteggere il consiglio? Domani pomeriggio ci vieni con Ekko a comprare il basso? >> Sono stati assieme praticamente fino ad ora ognuno con i propri impegni in ogni caso, ma sembra che l'idea di venire separati adesso sia più innaccettabile nella testolina rossa.

12:25 Yasuhiko:
 Raggiunta la cucina, molto blandamente, si andrebbe ad abbandonare sulla prima sedia libera che gli viene indicata, accomodandosi, per poi flettere la schiena in avanti e appoggiare gli avambracci sul tavolo, osservandola mentre sistema sul tavolo fin troppe cose, ma quando arriva la tazza, istantaneamente, andrebbe a prendere i cereali, così da versarli all'interno del recipiente, seguito dal latte, cominciando a rimestare il tutto mentre ascolta ciò che gli viene detto <In realtà non ne ho la più pallida idea, penso di avere comunque del tempo libero, gli allenamenti ci sono, le ronde da fare anche, però insomma, dubito che mi tengano occupato tutto il giorno e tutti i giorni, anche perché chi è che si metterebbe a voler infastidire il Consiglio? Mi sembra abbastanza assurdo> Solleva le spalle, per poi lasciarle ricadere al loro posto <Presumo quindi che avrò bene o male lo stesso tempo libero che ho adesso, magari ci dovremo incastrare un po', dottoressa in erba> Ridacchia per qualche istante, andando poi a prendere il primo boccone di latte e cereali, lasciandole quindi intendere che quella sarà la sua colazione, senza bisogno di altro. Solo dopo aver deglutito andrebbe ad aggiungere <Sì dai, perché no> Annuisce un paio di volte <Magari in tre e con l'aiuto del commesso riusciamo a trovare qualcosa che faccia al caso tuo, sarò poi molto curioso di sentirti strimpellare mentre ti eserciti> Si amplia il sorriso sulle labbra, mentre continua il proprio pasto mattutino <E vedi di diventare medico in fretta che se mi scassano tutto quanto e mi deve rimettere a posto quella piccoletta finisce che mi lascia crepare tirandomi un'altra occhiataccia completamente gratuita e non mi pare proprio il caso, direi proprio di no> Scuote anche la testa, in maniera piuttosto marcata e rapida, facendo sventolare tutti i capelli, dato che sono sciolti e non tenuti legati come al solito. Restebbe lì con le a fare colazione e continuare a chiacchierare, fin quando non sarà arrivato il momento di fare altro [Uscita]

12:41 Shizuka:
  [Casa Kokketsu - Cucina] Insomma niente di molto diverso dal solito ma allo stesso tempo a modo suo diverso. In effetti stavano diventando grandi davvero, in tutti i sensi. Le guance si gonfiano in automatico quando lui la definisce dottoressa in erba: << Non sono una dottoressa, però effettivamente quando non ci sei potrei anche andare in ospedale.... >> Ci pensa un poco mentre mette via il the e si siede davanti a lui recuperando i cereali a sua volta. << Oltre al fatto che magari torni a casa dopo la festa... >> Si rabbuia un pochino al pensiero ma poi il fatto che lui le confermi che andranno a comprare lo strumento insieme le fa passare quel velo di tristezza. << Di sicuro troviamo qualcosa! E poi in qualche modo imparerò anche a fare dei suoni decenti, non dico di poter diventare brava come te ma mai dire mai no? >> Un sorriso le si stampa sul viso, cosa che dura ben poco dati i suoi commenti sul fatto che potrebbero scassarlo. << Guarda che devi stare attento! Piuttosto fai menare Kamichi e basta che è un Kokketsu! Non farmi preoccupare se no vado direttamente dal capo della Shinsengumi e gli dico io che non deve farti malmenare altrimenti dovrà vedersela con me! >> Sembra piuttosto decisa nel tono, una sorta di "manco il kage può toccarmi Hiko" che oggettivamente è molto divertente se consideriamo la mini Kokketsu. Continuerebbero a chiacchierare durante la colazione, e probabilmente deciderebbero il da farsi durante l'arco della giornata, tra cui avvisare la madre di lei dell'accaduto. Un sacco di novità insomma a casa Kokketsu, chissà cosa li aspetta nel prossimo futuro! [//END]

Dopo la dichiarazione della sera prima i due ragazzini sono tornati a casa della Kokketsu per dormire. Al risveglio sembra essere necessario chiarire un paio di concetti, ma di per se le paura adolescenziali paiono sparire rapidamente, lasciandoli a una nuova normalità.