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Dichiarazione al chiaro di luna

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con Shizuka, Yasuhiko

21:51 Shizuka:
  [Fontana del Centro] Sdraiata letteralmente sul bordo della fontana che si erge al centro della piazza di Kusa si trova una ragazza dai capelli rossi, sparsi randomicamente sul cemento, alle orecchie un paio di cuffie di un color blu tali uguali agli occhi. Indossa una felpa lunga e slargata di un colore nero sulla quale però vi è la stampa di alcune rose rosse come il fuoco che si inerpicano fino al cappuccio, sotto di essa una banale T-shirt bianca, le gambe infilate in un paio di jeans aderenti e strappati in più punti, lasciando intravedere in parte le pallide gambe e cosce. Gli anfibi che indossa ai piedi sono allacciati saldamente, il cellulare collegato alle cuffie è sorretto fra le manine mentre lo sguardo attento segue un video su di esso. In particolare sta cercando di seguire una sorta di lezione su come iniziare a muovere le mani su un basso, i tutorial online le sono sembrati una buona idea di partenza, visto e considerato che presto sarebbero andati a recuperare anche quello strumento. Per una volta non gironzola distratta con la musica dell'amico nelle orecchie. Mentre è intenta a seguire le istruzioni le arriva un messaggino dalla madre: "Ciao tesoro! Io e papà dovremmo tornare settimana prossima! Dobbiamo assolutamente festeggiare il tuo debutto in società! Non far scappare Yasuhiko per nessun motivo!" Uno sbuffo le sfugge dalle labbra come se quell'ultima frase la infastidisse, la madre sa bene che se potesse scegliere la genin se lo terrevve a casa praticamente sempre, quindi perchè specificare? Torna quindi assorta al video esplicativo, cercando di preparare la mente per quando potrà effettivamente avere fra le mani uno strumento.

21:58 Yasuhiko:
 Indossa degli abiti molto semplici, dei pantaloni neri, degli stivali ninja del medesimo colore e una maglietta a mezze maniche sui toni del verde chiaro, sovrastata da una giacca nera, ben abbottonata, munita di fascia verde che richiama il colore della maglietta al braccio destro, mentre una spilla rappresentante il simbolo della Shinsengumi troneggia al petto. Il distintivo di riconoscimento è all'interno della tasca posteriore destra dei pantaloni. I capelli si mostrano con un ciuffo che oscura quasi del tutto l'occhio destro e coprono in parte una cicatrice sul naso, che lo taglia in orizzontale, lasciando invece l'occhio sinistro libero di osservare senza problemi ciò che lo circonda, sulla nuca invece sono tenuti legati da una coda, decisamente corta, come se avesse i capelli che arrivano grosso modo fino alle spalle una volta sciolti. Cammina lungo la via che porta alla piazza centrale, abbastanza sovrappensiero, fin quando non finisce con il quasi scontrarsi con una persona <Oh, mi spiace, ero distratto> Sorride in sua direzione, sollevando le mani, mostrando i palmi al signore, ma proprio nel prendere congedo lo sguardo finisce sulla fontana, più precisamente sulla ragazza stravaccata sulla stessa e un sorrisetto si accende sul volto. Proverebbe quindi a far leva sulla distrazione altrui, intenta a guardare qualcosa sul telefono, per tentare di avvicinarsi a lei di sospetto, provando a posizionarsi affinché lei non lo veda, posizionandosi in modo che nemmeno la sua ombra possa ricadere su di lei e darle sentore che si sta avvicinando. Se fosse riuscito nel proprio avvicinamento di soppiatto tenterebbe di provare ad afferrarla da una spalla e scuoterla appena, tuttavia nel compiere quel gesto proverebbe altresì a far quel tanto di leva che basta per tenerle il baricentro sul cemento e non farla finire in acqua e nemmeno sull'asfalto

22:13 Shizuka:
  [Fontana del Centro] Sostanzialmente il tutorial parte da una base generale, descrive come sia lo strumento, come si utilizzi all'interno di un gruppo, che cosa sia fondamentale imparare all'inizio, come muovere le dita, come spostarsi sulla lunghezza dell'impugnatura. Insomma in realtà fin troppe informazioni che la tengono veramente molto impegnata con la concentrazione. Già normalmente sembra fuori dal mondo quando gira con le cuffie che riproducono incessantemente la musica dell'amico, figurarsi ora che non sta nemmeno camminando o muovendosi. Tant'è che non si accorge minimamente del Kubawara che si approccia a lei, lui lo fa in maniera molto attenta a non farsi scoprire quindi la coglie decisamente di sorpresa sentirsi afferrare per una spalla ed essere scossa malamente. Istintivamente andrebbe a pigiare il cellulare sul ventre per non farlo cadere mentre le labbra si schiudono in una lamentela: << Hey ma che diavolo! >> Sembra un tono anche abbastanza innervosito, poi gli occhi blu si spingono verso l'alto, incrociando verosimilmente il viso del Genin, cosa che la fa sbottare istantaneamente, le guance si gonfianoe si tingon di rosso, la fronte viene aggrottata e le labbra si schiudono nuovamente a pronunciare una sola parola: << HIKO!! >> Però l'enfasi data è decisamente tendente al negativo come se lui l'avesse infastidita e distratta da qualcosa di fondamentale. Invece che restare in quella posizione la rossa andrebbe a girarsi a pancia in giù, infilando prima il telefono nella tascona frontale della felpa, per poi mettersi letteralmente a gattoni e fronteggiare l'amico direttamente con lo sguardo. Solo allora probabilmente si renderebbe conto del vestiario di lui e sopratutto di quel segno di riconoscimento sul petto: Shinsengumi. La divisa gli sta pure bene addosso, cosa che non guasta ma la cosa che la sconvolge è il quando: << Ma da quando sei entrato nella Shinsengumi? >> Lo sguardo è stupito, la bocca resta leggermente aperta come a rincarare la dose, la posizione permane quella di un quadrupede come se si fosse scordata del resto.

22:22 Yasuhiko:
 Nel notare che il suo scherzetto va a buon fine non può fare a meno di mettersi a ridere, del tutto divertito, piegandosi anche in avanti, come se gli facesse male la pancia, cosa che dovrebbe facilitare la ragazza a riconoscerlo visto che con la testa andrebbe a finire davanti al viso di lei. Solo una volta che lei cambia postura e si sistema in quel modo, dal canto proprio, andrebbe a smettere di ridere, per sedersi di fianco a lei <Ciao, Shizu, perdonami, ma era un'occasione irresistibile, non ho saputo trattenermi> Il tono ricolmo di ilarità, mentre si sistema in modo da avere il volto all'altezza di quello di lei, grosso modo <Oh questo?> Indica la divisa che ha addosso e tutti gli orpelli che la accompagnano <In realtà quando tu sei uscita per andare dal capoclan io sono andato al Palazzo della Shinsengumi, te ne avrei parlato quando sei tornata, ma il fatto che fossi riuscita a sbloccare i tuoi geni aveva la precedenza, poi siamo andati in ospedale e mi è passato di mente, stavo giusto venendo a dirtelo, ma ti ho trovata qui e così eccomi qui> Sorride in maniera più ampia <Tu che ci fai qua a quest'ora? Non sono ancora tornati i tuoi?> Le domanda, andando a poggiare i palmi delle mani sulle ginocchia, con la schiena dritta, in modo da stare più comodo che con le braccia a penzoloni <Piuttosto, credi che quella sia una posizione adatta ad una signorina?> Le domanda, inarcando il sopracciglio sinistro, prima di mettersi a ridere un'altra volta <Poi ti lamenti che ti fissano, ma tu pensa che strano, eh?> Permane l'ilarità sul volto, per poi cambiare nuovamente argomento, facendole un'altra domanda <Il biondo? E' sano e salvo, sì?> Le chiede, inclinando leggermente il capo di lato

22:38 Shizuka:
  [Fontana del Centro] Lui si diverte decisamente parecchio con quello scherzo, quasi piegato a metà dal ridere si siede accanto a lei, portando il viso praticamente all'altezza di quello di lei che sta in quella posizione felina. Lui chiede perdono per il piccolo divertimento e poi va a spiegare il perchè del suo vestiario, praticamente mentre lei riusciva a diventare una Kokketsu al 100%, lui ha deciso di fare domanda per quel corpo speciale. Poi la priorità era lei, l'ospedale, il ragazzo biondo e tutto è passato in secondo piano. Diciamo che quella spiegazione la tiene impegnata abbastanza da scordarsi completamente in che posizione si è messa. << Yuki ha detto che dovrebbero tornare per la prossima settimana. E mi ha chiesto di trattenerti qui perchè dobbiamo festeggiare il mio "debutto in società">> Con una mano andrebbe a mimare quelle virgolette facendo anche una faccia decisamente poco divertita. << Stavo guardando dei tutorial su come suonare il basso qui fuori invece che a casa da sola. Tu non c'eri e mi annoiavo. >> Lui intanto si sistema in una posizione più comoda, per poi tirarle quella frecciatina riguardo alla posizione felina da lei mantenuta. Cavolo ha ragione! Non sono mica a casa, sono fuori, in centro, davanti a tutti e lei si è completamente scordata di tutto il resto. Il visino diventa della stessa tinta del crine, mentre senza dire niente andrebbe ad abbassare il sedere immediatamente e sedersi praticamente sulle sue stesse gambe, allontanandosi un pochino da lui così facendo. << Sei nella Shinsengumi o nella buon costume?! >> Risponde a tono, come sempre anche se effettivamente è lei quella troppo distratta. Fortunatamente però lui le chiede anche del ragazzo in ospedale << Il biondo sembra fuori pericolo per ora >> Andrebbe a boffonchiare fra se e se, << Si chiama Tastuhiko >> La butta li come informazione aggiuntiva anche se al momento è molto più impegnata dal fatto che si sia messa a quattro zampe in pieno centro.

22:53 Yasuhiko:
 Quando sente ciò che gli viene detto, inclina il capo di lato <Trattenermi eh?> Arriccia il naso in maniera piuttosto vistosa, come se provasse un profondo fastidio, salvo poi mettersi a ridere, lasciando intendere che fosse una sceneggiata <Va beh, se si tratta di te e del tuo ingresso in società, non posso mancare di certo, dirò ai miei che mi trattengo più a lungo, sappi che vorranno venire anche loro a congratularsi con te> Le fa anche un occhiolino, come se fosse un segno di complicità, ma nel sentire delle sue lezioni da autodidatta non può fare a meno di sorridere in maniera piuttosto ampia, sinceramente <L'hai presa molto sul serio, allora, dimmi un po', ti piace? Pensi ti possa interessare?> Le domanda ancora, adesso che ha cominciato a capire le basi, come funziona lo strumento e cosa ci si aspetta che faccia in un gruppo, ma alla replica stizzita che riceve, si mette a ridere <Nella buon costume non direi, ma questo non significa che debba far finta di niente se vedo qualcosa che non va> Anche se poi andrebbe ad abbassare il tono di voce, provando ad avvicinarsi all'orecchio di lei <Oppure stai cercando di dirmi che ti fa piacere se chiunque passi ti piazza gli occhi addosso?> Si interrompe per un momento, se fosse riuscito ad avvicinarsi a lei a sufficienza da parlarne nell'orecchio lei potrebbe anche sentire che deglutisce a vuoto e che resta fermo lì per più del tempo necessario, in silenzio e poi proprio in un sibilo quasi inudibile andrebbe ad aggiungere <Potrei anche esserne geloso> Ma terminata quella frase andrebbe istantaneamente a tornare nella posizione originaria, come se non fosse successo nulla di nulla, tanto da cambiare al volo discorso, seguendo la corrente delle parole <Oh bene, buono a sapersi, almeno sappiamo anche che abbia un'identità, tuttavia non posso fare a meno di pensare ad una cosa> Il volto si fa più pensieroso <Ricordi cos'ha detto la dottoressa?> Le chiede, retoricamente <Più attacchi di quanti pensassero e un'emorragia che non avevano notato e poi ha aggiunto che la ferita è stata volontariamente riaperta, ma lui aveva paura di morire, ricordi? Quindi, chi può essere stato ad aprirgliela? E quando, soprattutto, visto che era in ospedale?> Si fa più pensieroso <Una storia decisamente più intricata di quanto pensassi> Annuisce anche un paio di volte

23:15 Shizuka:
  [Fontana del Centro] Quando lui arriccia il naso come se considerasse il trattenersi una cosa noiosa il morale le scivola sotto i piedi in un istante, salvo poi recuperare disvelando l'ennesima presa in giro da parte di lui: << Digli pure che saranno ospiti d'onore e che possono venire anche prima che tornino i miei se non hanno del lavoro da sbrigare! >> Un sorriso divertito le si stampa sul volto, come se il fatto di invitare i genitori di lui le facesse solo piacere, in fondo da quando si erano trasferiti a Oto di nuovo le occasioni di stare tutti e sei insieme non erano mai state molte. << Penso di poterci provare....poi ti ho detto che lo avrei fatto, se non parto da una base minima penso che potrei crearti più problemi che divertimento come apprendista! >> Insomma si porta avanti un pochino per semplificare il compito a lui, questa la risposta riguardo all'interesse per la musica. Di nuovo però scoppia a ridere, prendendola in giro per quella posizione che ora ha abbandonato. Tuttavia nel momento in cui lui riduce la distanza fra loro in maniera considerevole lei sembra immobilizzarsi completamente, manco l'avessero congelata sul posto. Lui le sussurra all'orecchio, cosa che la fa rabbrividire e arrossire in maniera rapida. Quelle parole dette seriamente, riuscire a percepire il suo respiro praticamente accanto al collo, la tacchicardia le fanno perdere gran parte del senso di quel sussurro di gelosia anche se una volta che lui è tornato nella posizione iniziale lei riesce a scongelarsi, le labbra si schiudono a rispondere a mezzavoce: << C'è un solo paio di occhi che voglio addosso sinceramente... >> E mentre il tono si fa un poco più infastidito il visino si corruga nuovamente: << E' colpa tua, tu mi distrai! >> Mossa saggia dare la colpa a chi genera il tuo problema. Poi però dopo l'ennesimo botta e risposta classico fra i due lui si concentra su qualcosa di più pratico; cioè le parole della dottoressa. << L'ho sentita anche io. La cosa non mi è piaciuta per niente ma in quel momento non mi sembrava il momento giusto per domandare. >> Si interrompe un pochino per poi andarsi a sedere accanto a lui, lasciando le gambe a penzoloni verso l'esterno della fontana. << Però Mister Shinsengumi la dottoressa mi ha invitata a tornare in ospedale. Ha detto che vorrebbe che la seguissi per migliorare le mie capacità, perchè ho l'attitudine per diventare un medico pare. >> Ripete in sintesi quanto quella figura piccina le aveva detto, aggiornando il ragazzo, << Potrei fare un paio di domande in più in merito e farti sapere qualcosa signor Curiosone! >> Si volta verso di lui, sorridendogli in maniera semplice << Spero che riesca a svegliarsi presto.... >> Pensa al biondino, e mentre questo pensiero le sfiora la mente un altro biondo le sovviene nei ricordi. << Aspetta quindi tu ora lavori con Kamichi E Basta!!! >> Già quel tipo dai capelli biondi che aveva cercato di abbordarla parecchio tempo prima ad Oto. Non ci aveva fatto troppo caso, però aveva detto di essere anche lui della Shinsengumi.

23:28 Yasuhiko:
 Ascolta quanto gli viene detto e inclina il capo di lato <Glielo dirò di certo, ma dubito che li inviterò a venire prima del tempo> Sul volto si stampa un sorriso sornione <Ancora un paio di giorni senza una cappa genitoriale non mi dispiacciono, ma proprio per nulla, se vuoi sapere la mia> Si stringe anche nelle spalle, con fare del tutto da finto gnorri, prima di seguire il flusso dei discorsi, adattandosi ad essi <Lo so, lo so, ma ero curioso di sapere se ora che hai iniziato a seguire queste video lezioni la cosa ti sembra interessante o meno, tutto qui, dura la vita del bassista, essenziale e spesso troppo sottovalutato> Sospira, amaramente, anche se sta facendo più scena che altro, esagerando volutamente. La risposta che lei va a dargli lo lascia comunque in un misto di emozioni contrastanti, tanto che poi va ad aggiungere <Quelli della persona per cui hai fatto il tatuaggio, immagino> Replica in un primo istante, senza guardarla, con gli occhi che si incollano all'asfalto, per poi ruotare la testa verso di lei <Adesso me lo puoi dire chi è?> Le chiede, con un tono misto tra l'ansia e la curiosità, come se volesse saperlo, ma non fosse sicuro di sentire una risposta piacevole, anche se poi le mostra i palmi delle mani, come in segno di resa <Colpevole, vostro onore, mi rimetto alla vostra clemenza> Ridacchia per qualche istante, prima di sistemarsi più comodamente, reclinando leggermente indietro la schiena, lasciando che i verbi altrui raggiungano le proprie orecchie, mentre si fa più pensieroso, prima di muovere nuovamente le labbra <Allora non sono l'unico che ha notato che quelle parole erano strane, deve essere stato qualcuno di particolarmente abile se è riuscito ad entrare, fare quello che ha fatto ed uscire senza che nessuno se ne accorgesse, ma che fosse l'assassino> Lascia la frase un attimo in sospeso <Dubito, insomma, non sarebbe da lui fallire due volte, già una sarebbe difficile, ma due non penso proprio> Scuote anche la testa <Oh ma davvero?> Domanda in merito alle doti altrui <Quindi sei una dottoressa in erba?> Con vivida curiosità pone quei quesiti <Comunque sì, qualche domanda male non fa, siamo finiti in mezzo a questa storia, siamo due ninja, tanto vale che vediamo cosa ne viene fuori> Sorride in maniera più ampia, anche se alla domanda finale della rossa si mette a ridere <Oh sì, l'ho visto proprio ieri, abbiamo fatto una ronda insieme, un ragazzo decisamente particolare> Annuisce un paio di volte

23:46 Shizuka:
  [Fontana del Centro] L'idea di non avere i genitori in giro ancora per un poco non dispiace nemmeno a lei, in qualche modo quella convivenza solitaria se la stava gustando al massimo. Con alti e bassi sembrava quasi che fossero tornati un poco più vicini, come se il trasferirsi di lui lontano non avesse cambiato nulla in alcun modo. << Ho paura di non avere le bracci abbastanza lunghe per coprire tutto lo strumento! >> Ecco l'impressione della Genin riguardo al basso, cosa che può far facilmente intuire a lui che la cosa la interessi, solo come al solito non si fida abbastanza di se stessa nel realizzarla. Poi però lui commenta quel suo verbo serioso, ignorando il fatto che abbia incolpato l'amico di distrarla. Lei guarda dritto davanti a se mentre gli risponde, come se si fissasse sul nulla che le si pone innanzi per restare seria e concentrata su una risposta che non lascia intendere troppo. << Esatto. Perchè sono sicura che lui mi veda, semplicemente non so se mi guarda con abbastanza attenzione, la stessa che piacerebbe a me. >> Lui si volge quindi a lei, con la solità curiosità nella voce ma velata in parte da un tremore, come una piccola vibrazione che la rende differente dalla classica. Gli occhi blu si piantano su quelli neri di lui e proprio mentre lei sta per aprire le labbra per dire qualcosa lui alza le mani in segno di resa, scusandosi per la domanda che lei effettivamente gli aveva probito di fare. << Certo che non cambi mai Hiko. >> Scuote la testa, spostando lo sguardo sui propri piedi e sorridendo un poco, come se in quella testina stia passando chissà quale pensiero positivo. Poi di nuovo il discorso si fa più serio, tornando su quelle informazioni in cui erano incappati, senza essere anbu, senza essere nessuno di rilievo, ma semplici genin in erba tra l'altro. << Dottoressa in erba mi sembra prematuro Hiko, diciamo che se ti fai pestare durante il lavoro puoi tornare da me e proverò a risistemarti >> L'indice della mano più prossima al ragazzo andrebbe a posarsi per un breve istante sulla cicatrice che lui ha sul naso. << Magari così non avrai più dei segni sul corpo a parte quella e il mio tatuaggio. >> Poi effettivamente pare che lui sia venuto già a contatto con il biondo Kokketsu e lo sguardo di lei si indispettisce un poco, << Particolare mi sembra troppo generico. Mangia il gelato quando piove a dirotto e fa freddo! >> Eh già quella la cosa più sconvolgente per la piccola testa ramata, quel gelato con fuori la pioggia!

00:01 Yasuhiko:
 Nuovamente scoppia a ridere quando sente il problema che viene posto dalla ragazza in merito alla lunghezza delle sue braccia <Oh beh, questo vuol dire che dovrai solo muoverle più in fretta, così copriranno la stessa distanza, se invece intendi che non ci arrivi proprio> Si fa più pensieroso, per poi sorridere <Puoi sempre creare oggetti con l'innata, no? Ti crei un'estensione delle dita e sei a posto> Ridendosela per qualche momento. Si incupisce qualche momento più tardi, nel sentire le parole della ragazza, alle quali tuttavia non da alcun risposta, torna a fissare la pavimentazione, almeno fin quando non si sente premere il naso <O magari mi resteranno comunque, ma almeno mi ricorderanno di chi sono state le mani che mi hanno rimesso in sesto e chissà, che magari mi hanno tenuto aggrappato a questo mondo> Si tende il lato destro della bocca, solo quello, mentre il sinistro rimane fermo al suo posto, per quanto poi si metta a ridere <Quello è parecchio strano, in effetti, non è normale per niente, ma direi che è un po' tutto strano, però insomma, non mi sembra pericoloso, forse solo un po' megalomane> Solleva le spalle, lasciandole ricadere al loro posto <E magari un po' troppo narcisista, ma del resto io sono un maschio, non credo che avesse interesse in me in alcun senso differente dal lavoro> Il tono ilare ancora per qualche istante, per quanto sembri trovare particolarmente interessante l'asfalto, dato che continua a fissare in quella direzione. Le mani che cominciano a muoversi in maniera nervosa, mostrando degli accenni di agitazione, si guarda anche fugacemente attorno, come per assicurarsi che non ci sia più nessuno nei paraggi, vista anche l'ora che si fa via via più tarda <Shizu, ascolta> Si interrompe, deglutendo a vuoto <C'è una cosa che ti devo dire, sono giorni che ci penso, mi sta facendo impazzire, io> Ancora una volta cerca le parole per proseguire <Lo so che potrei rovinare tutto, mi dispiacerebbe da morire se così fosse, ma> Una nuova interruzione, ostinandosi a fissare il suolo e niente più di quello <Non ce la faccio più a tenermelo dentro e a far finta che nulla sia cambiato, in me> Timidamente comincia a sollevare verso di lei, molto lentamente e il momento che lo separa da cercarne lo sguardo è più lento di tutti gli altri, come a cercare il coraggio di stampare lo sguardo sul suo, cosa infine riesce a fare <Tu mi piaci, Shizu, come amica, certo, ma anche più di questo, questi giorni che abbiamo passato insieme sono stati piacevoli, ma non come quando eravamo più piccoli, provo qualcosa per te che va oltre all'amicizia> Parla praticamente tutto d'un fiato, come se si fosse tolto un enorme peso dallo stomaco, arrossendo in maniera rapida e violenta, ma si sforza di non distogliere lo sguardo da lei, qualunque sia la risposta

00:28 Shizuka:
  [Fontana del Centro] La mano si porta sotto il mento come a riflettere brevemente a quelle parole dette ironicamente: << In effetti non avevo pensato all'innata....ma non vorrei far scappare il pubblico ancora prima di iniziare! >> Un sorriso divertito le si stampa sul volto, consapevole del fatto che quell'aspetto non è esattamente l'espressione più adorabile dell'universo. Lui però non la guarda praticamente più poi, lo sguardo nero si fissa sul cemento davanti a se come se fosse la cosa più interessante del mondo, nemmeno quando lei gli puntella il naso si gira. Lui le risponde in maniera strana, come se in fondo quei segni non lo impensierissero, come se la cosa comunque migliore restasse che fosse lei a rimetterlo a posto, a tenerlo qui. Fortunatamente dopo tutta quella serietà lui torna a parlare del compagno di ronda, sorride un pochino, diventa più ironico ma comunque c'è qualcosa che non torna. Gli occhi blu non lo lasciano un secondo, come se in qualche modo lo osservassero per capirlo, per estrapolare cosa sia accaduto in pochi istanti per incupirlo così tanto. Le mani che si muovono nervosamente, lo sguardo perso nel vuoto, la deglutizione accentuata quell'incipit che sembra molto serio e che la fa innervosire a sua volta. C'è qualcosa che non va, che lo tormenta parecchio, quanto meno da qualche giorno, tanto da farlo impazzire e più lui cerca di trovare le parole adatte più lei tende ad avvicinarsi, come se in qualche modo volesse sostenerlo, senza però toccarlo apertamente, per non interromperlo per non distrarlo. Non parla nemmeno, come se anche il solo interrompere quel filo di pensieri potesse destabilizzarlo. L'idea di rovinare tutto quanto, la stessa identica che ha lei costantemente ogni volta che pensa che vorrebbe di più, il fatto che sia già arrivato a saturazione, che qualcosa sia cambiato. Un'idea stupida quanto felice inizia a formarsi nella mente della Kokketsu, come una lieve speranza che sia ciò che vorrebbe sentirsi dire. E poi inaspettatamente succede davvero, lui la guarda, negli occhi direttamente e le dice una frase che semplicemente la solleva di tutta l'ansia degli ultimi due anni e come risultato.... scoppia a piangere! Esatto perchè che senso ha avere una reazione normale quando la persona che sogni si accorga di te da due anni a questa parte ti si è dichiarata? Le lacrime rigano il volto della ragazza come se fossero una specie di fiume in piena nel giro di pochi istanti, la faccia di lei diventa rosso fuoco, mentre e mani vengono portate davanti agli occhi, che vengono nascosti in un vano tentativo di asciugarli. Le labbra si schiudono un pochino lasciando che lo stupore abbia la meglio sul tutto: << Non l'hai detto davvero...Non può essere una cosa vera questa... >> Parla più a se stessa che non a lui e poi invece che boffonchiare stupita come se fosse arrabbiata punterebbe le mani sul bordo della fontana, esattamente accanto a lui mentre quel corpo piccolino si protende in avanti, senza alzare il sedere, memore dell'errore precedente, ma rannicchiando le gambe sotto il sedere: << TU NON SAI QUANTA FATICA HO DOVUTO FARE DAVANTI ALLO SPECCHIO PER SCRIVERE QUELLE QUATTRO LETTERE!!! >> Si sta parlando di quel tatuaggio che si è fatta da sola. << In quel punto fa male praticamente quasi quanto all'interno del tuo braccio! E' stato difficilissimo scrivermi il tuo nome addosso! Ma era l'unico modo per non perderti mai! >> Continua a piangere, quindi le frasi sono decisamente rottte dai singhiozzi mentre quelle frasi vengono pronunciate in maniera decisamente poco delicata, quasi come insulti: << TU NON CE LA FAI PIU'? SONO DUE ANNI CHE VEDO SOLO TE! >> Esatto quindi sostanzialmente non hai il diritto di lamentarti se fai fatica a trattenere i sentimenti ok? Perchè qui c'è qualcuno che ci ha sofferto per molto più tempo!

00:43 Yasuhiko:
 La fissa negli occhi e tutti gli altri argomenti passano decisamente in secondo piano, tanto che non ci presta nemmeno più attenzioni e più la fissa, più il cuore martella nel petto, riecheggia nelle sue orecchie e quando la vede scoppiare in lacrime, senza dargli una risposta, istintivamente non lo recepisce come un messaggio positivo, tanto da cominciare a sventolare le mani davanti a sé <No, Shizu, mi dispiace, io non volevo farti piangere, scusami, davvero> Sembra profondamente mortificato e dispiaciuto per la reazione della ragazza, tanto che quando sente i primi verbi di lei si amareggia ancora di più <Scusa, non lo avrei dovuto dire> Il volto si intristisce, tanto che abbassa lo sguardo ancora una volta, decisamente a pezzi, come se avesse ricevuto un pugno alla bocca dello stomaco, ma quello che sente poco più tardi lo destabilizza per un momento, tanto che rialza lo sguardo verso di lei, confuso, come se non stesse capendo a fondo che cosa stia succedendo, ma più la spiegazione va avanti e più la comprensione si fa vivida nel suo cervello e quella che era la tristezza che lo attanagliava per averla fatta piangere e per il presunto rifiuto lascia spazio piuttosto rapidamente ad un'emozione diversa, sollievo, misto a piacere e felicità, che irradiano il viso in un attimo, come se tutto quello che fosse successo in precedenza non fosse mai successo. Resta per lunghi istanti imbambolato ad osservarla, nuovamente dritto negli occhi, come se in questo momento non esistesse altro che lei, così vicina essendosi sporta verso di lui e anche alle ultime parole non va a commentare, in alcun modo, non verbalmente almeno, perché una volta terminato quella sorta di sfogo proverebbe a poggiare entrambe le mani sulle guance di lei, con i pollici tenterebbe di asciugare le lacrime che sgorgano dai suoi occhi, come cascate in piena e solo dopo quel gesto che vorrebbe risultare premuroso e affettuoso, proverebbe a poggiare la fronte contro quella di lei <Mi dispiace che tu ti sia tenuto tutto dentro per così tanto tempo, se solo avessi immaginato> Lascia la frase in sospeso, come se il proseguimento fosse superfluo e facilmente intuibile da lei, senza la necessità di esplicarlo davvero, anche perché se lei gli avesse concesso quei movimenti, senza interromperlo, l'ultima cosa che vorrebbe fare con le labbra sarebbe quella di proseguire il discorso, tant'è che proverebbe a reclinare il capo e ad inclinarlo quel tanto che basta per provare a poggiarle su quelle di lei e se lei non si sottraesse al contatto anche a premerle delicatamente con le proprie, prolungando quell'eventuale incontro

00:59 Shizuka:
  [Fontana del Centro] Manco le sente quelle scuse che lui le rivolge, è troppo presa da quella tempesta di emozioni che dopo così tanto tempo ha la possibilità di esternare. Le lacrime e le parole sono letteralmente un fiume che scorre senza sosta, lasciando esprimere a parole tutto ciò che è stato taciuto. Non si accorge minimamente di quanto lui sia sollevato da quelle grida, da quegli insulti più o meno velati che gli scarica addosso come e fosse una cascata. Però dopo tutto questo lui sembra aver guadagnato un minimo di sicurezza, le poggia le mani sulle guance arrossate sia per l'imbarazzo che per le lacrme che ancora scorrono, cerca di asciugarle il viso con scarsissimi risultari ma un tentativo andava pur fatto per evitare il bacio più salato della storia no? Lui appoggia la fronte a quella di lei e finalmente gli occhi blu lo guardano, diretti a specchiarsi in quelli neri. Lui si scusa di nuovo e finalmente viene sentito anche da lei che però non commenta minimamente. Lui ora è vicino, troppo vicino, così vicino da non poter scappare da quel cuore che le rimbomba incessantemente nelle orecchie facendola impazzire. E finalmente Yasuhiko la bacia, appoggiando le labbra su quelle di lei che resta decisamente stupita da quel gesto tanto semplice ma allo stesso tempo ricco di significato. Le lacrime che continuano rigarle il viso lo rendono un bacio estremamente salato, un contatto che non viene evitato in alcun modo dalla ragazzina e che anche favorisce inclinando il capo per adeguarsi a lui. Le braccia di lei che usava per sostenersi alla fontana vengono lentamente mosse dietro la testa di lui, andando a suo modo a sostenere quel contatto, quasi come se volesse sospingerlo verso di se e non farlo allontanare più.

01:16 Yasuhiko:
 Le lacrime della ragazza non si fermano, continuano a bagnarle le guance, così come le sue mani e anche le labbra altrui, ma benché a quel contatto sente quel gusto salato e l'umidità della pelle altrui, non andrebbe comunque a scostarsi da lei, anzi istintivamente il suo corpo andrebbe ad avvicinarsi ulteriormente a quello altrui, scivolando sul cemento, tanto che una volta raggiunta una posizione più adeguata una sola mano vorrebbe scivolare dalla guancia di lei, giù per il collo, lungo la spalla, il braccio e quindi poggiarsi sul fianco di lei e da questo passare sulla sua schiena, stringendola a sé, ricambiando quindi l'abbraccio che gli viene donato, sentendo gli arti superiori di lei attorno al proprio capo, che lo tengono lì vicino, ma la ragazza potrà facilmente notare come lui non abbia alcuna intenzione di scostarsi da lei, ma anzi riverserebbe tutto se stesso e ciò che prova in quel bacio. Anche gli occhi sono chiusi, in questo momento non è guardarla la cosa più importante, si lascia semplicemente trasportare dalle emozioni, mentre il pollice della mano rimasta sulla sua guancia andrebbe a muoversi con un movimento semicircolare, accarezzandole appena la pelle, cercando ancora di mostrarle vicinanza in ogni modo possibile, senza nemmeno rifletterci sopra, lasciando che il suo corpo agisca di istinto e niente più di questo, la mente lontana, persa chissà dove intenta a godersi ogni singolo istante che trascorre insieme a lei, con il solo rumore della fontana ad accompagnare il momento. Non ha alcuna fretta di scostarsi, non ha nessuna voglia di alzarsi, vuole solo restare lì insieme a lei ed è esattamente quello che fa, per ora non esiste nient'altro ed è lì con lei che vuole restare e lo farà per tutto il tempo che ci vorrà ad estinguere, seppur momentaneamente, la voglia di restare incollati insieme, almeno per il tempo di ritornare a casa [Uscita]

Per una volta si incrociano fuori casa, al centro di Kusa proprio sotto la fontana dove la Kokketsu si stava guardando dei tutorial per imparare a suonare il basso. Ma evidentemente Yasuhiko non ce la fa più a sopportare sto tira e molla, e decide di chiarire cosa prova per Shizuka.

Una sola cosa da dire: CE L'HANNO FATTA SIGNORI!