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Stazione Di Oto-Kusa - Ormai siamo un trio!

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con Kaworu, Shizuka, Yasuhiko

12:26 Shizuka:
  [Oto - Verso la Stazione] Piove ancora! E' impossibile che il tempo sia così inclemente con la povera Kusana! Proprio non le piace l'idea della pioggia e ancora sta in giro con quell'ombrello gigante blu che i suoi le hanno mollato. Tuttavia nonostante il faccino imbronciato resti presente a questo giro non è da sola ma in compagnia, quasi letteralmente appesa a un braccio dell'amico di infanzia per nascondersi insieme sotto a quell'ombrello oversize. I due oggi hanno una missione particolare da compiere, un piccolo viaggio rapido a casa della rossa per incominciare un lungo lavoro di dolore e sofferenza. In altre parole Yasuhiko ha deciso di fare da cavia per la piccola Shizuka e le sue doti da tatuatrice in erba. Insomma da qualche parte bisogna pur iniziare e il corpo dell'amico è stato offerto in sacrificio per il progresso. A poco vale il fatto che oltre ad essere una notevole prova di fiducia, questa venga ritenuta anche una prova fondamentale per lasciare il proprio segno sulla pelle del Genin da parte della Kokketsu. Non è possessiva, cioè non più del giusto (?), insomma alla fine dopo che cresci assieme a qualcuno questo diventa naturalmente importante no? I due si trovano sulla strada che porta alla stazione, così da poter prendere il treno per Kusa, che passa frequentemente ma mai all'orario corretto. Lei indossa una maglietta a maniche corte nera, con sopra delle stampe tribali bianche di dubbia provenienza, un paio di jeans chiari strappati sulle gambe in più punti, anfibi neri ai piedi per non bagnarli. Sopra alla maglietta indossa questa felpa blu oversize che le finisce lunga sul sedere e sulle mani, mentre cela le forme fin troppo sviluppate della ragazzina così bassa e magrolina. << Che palle perchè deve piovere sempre? >> Si lamenta a voce alta con il viso arrabbiato e le guance gonfie. << Meno male che stiamo a casa poi così non mi bagno! >> Parla un po' a se stessa e un po' a quello a cui sta aggrappata, con una voce fin troppo femminile nonostante stia borbottando.

12:35 Kaworu:
 Si trova già alla volta della stazione, nei pressi del grosso tabellone degli orari, cercando di seguire gli sviluppi delle corse, rallentati dal maltempo, o semplicemente dall'inefficienza dei mezzi di trasporto Kusani. Perché, è risaputo, che al quartiere dell'Erba, le cose funzionano sempre un po' male (cit., ndr.) < Mannaggia il bambino elettrico... > il buongiorno si vede dal mattino, e l'imprecazione all'ennesimo "annuncio di ritardo: il treno regionale xyz, delle ore 12.30, diretto a Konoha Centrale, via Centro, arriverà con un ritardo di quindici minuti. Trenigakure si scusa per il disagio." Un cenno di diniego col capo. Uno sbuffo pesante. Mani che si vanno ad infilare nelle tasche dei pantaloni semplici, di un blu jeansato, mentre al tronco veste una maglia a maniche lunghe, monotinta, di colore bianco. Scarpe da ginnastica a collo alto, di colore chiaro, modello Air Max prevalentemente bianche, con rifiniture dorate e rosse, un po' macchiate dal terriccio creatosi per via del fatto che piove; infatti, ha pure un giubbottone blu un po' più gommato, impermeabile quindi, con tanto di cappuccio sulla testa per ripararsi dalle intemperie. Niente coprifronte con sé, come accessori ha solo il pendaglio dei Cacciatori di Taglie, la borsa portaoggetti sul fianco sinistro, con dentro i due tonici, la bomba flash, ed il set di fumogeni. Guanti ninja alle mani, a completare l'inventario. Chakra non impastato, restando in assetto di quiete. {Chakra off}{Occhiali monolente}{Guanti ninja mani}{Fianco sx: Porta oggetti (Flash Bomb x1 - Tonico CHK/HP - Fumogeni set x1)}

12:37 Yasuhiko:
 Indossa degli abiti molto semplici, dei pantaloni neri, degli stivali ninja del medesimo colore e una maglietta a mezze maniche sui toni del verde chiaro, con una stampa sul davanti che recita To be a Rock and not to Roll in nero. I capelli si mostrano con un ciuffo che oscura quasi del tutto l'occhio destro e coprono in parte una cicatrice sul naso, che lo taglia in orizzontale, lasciando invece l'occhio sinistro libero di osservare senza problemi ciò che lo circonda, sulla nuca invece sono tenuti legati da una coda, decisamente corta, come se avesse i capelli che arrivano grosso modo fino alle spalle una volta sciolti. Con l'arto destro regge un ombrello, di dimensioni enormi, tanto che sotto lo stesso ci stanno sia lui che Shizuka e nessuno nei due si bagna, ma anche se sono praticamente incollati, essendo lei appesa al suo braccio libero, di spazio ce n'è ancora parecchio o così quando la sente borbottare, come al solito, non fa altro che aggiungere, come risposta <Su su, non è la fine del mondo, guarda il lato positivo, con questo ombrello non ti cadrò addosso nemmeno una goccia d'acqua e poi, a te, non dovrebbe piacere l'acqua?> La guarda, aggrottando le sopracciglia per qualche momento, prima di tornare a guardare dove sta andando, così da non sbattere contro la gente per sbaglio o di non finire dentro una mega pozzanghera per sbaglio <Tra l'altro ti scoccia se mi fermo per la notte? Non ho voglia di tornare dietro dopo cena, troppo strada da fare e sono già stanco, guarda che occhiaie nere che ho> Sgrana anche gli occhi, tornando a fissarla, come se questo dovesse agevolare la visuale di qualcosa che sul suo viso non è presente, lasciando facilmente intuire la natura pigra che lo contraddistingue quando deve spostarsi da una parte all'altra

12:48 Shizuka:
  [Oto - Verso la Stazione] Non sopporta decisamente la pioggia ma capisce perfettamente a cosa si riferisce lui. Questo consente al Kuwabara di vincere una linguaccia da parte della Kokketsu: << L'acqua e la pioggia sono due cose completamente diverse! Però potremmo andare in piscina se ci fosse il sole! Quella è acqua buona! L'acqua che cade dal cielo no! >> Guarda in alto come ad assicurarsi che quell'ombrello non lasci trapassare nemmeno una gocciolina d'acqua e allo stesso tempo incrocia lo sguardo di lui mentre le fa quella domanda e pretende di essere stanco ancora prima di fare un misero viaggio di venti minuti in treno. C'è da dire che il tatuaggio avrà bisogno di riposare e l'idea non è pessima considerato che i suoi non approvano minimamente. Però quella richiesta cade in un momento alquanto particolare. Diventa rossa sulle guance in maniera istantanea per poi abbassare lo sguardo verso i piedi per non fissare lui: << Non credo che ci siano problemi anche se Yuki e Riuky sono via. Solo non so quanta roba ci sia da mangiare in frigo. >> Tachicardia? Ne abbiamo! Non che non sia mai successo di dormire nella stessa casa in passato, pure nello stesso letto ma... non dopo i 10 anni di età? Va beh tralsciando il dettaglio lo sguardo azzurro della rossa cercherebbe di distrarsi posandosi sulle persone che poco per volta iniziano a palesarsi dato che dovrebbero aver raggiunto la banchina dei treni. In particolare lo sguardo si poggia su un ragazzo altissimo dalla sua prospettiva vestito in maniera comoda e dalla pelle scura. Giusto perchè la mente deve distrarsi dall'amico la prima cosa che le viene in mente è come potrebbe tatuare anche quel corpo così scuro. Quindi lo sguardo resta parecchio a fissare quell'energumeno che non conosce, cosa che potrebbe attirare non poco l'attenzione se questi si girasse.

12:57 Kaworu:
 E' un vero colosso, il giovane praticante dello stile del Taijutsu, che si solleva dal terreno per all'incirca un metro e novantacinque di statura. Monumentale ed imponente, il titano proveniente dalla regione del fulmine si palesa definito da due spalle belle larghe, ad una prima impressione pure piuttosto massicce. La sua complessione, benché sia estremamente atletica e arcigna in quella sua definizione, si costituisce dunque in maniera abbastanza compatta e vigorosa, prestante, scendendo dai deltoidi che si espandono in due grossi pettorali, delle vere e proprie portaerei, andando ad appoggiarsi sopra un tronco michelangiolesco, nei quali si possono distinguere tutti i segmenti di quegli addominali, come fossero scolpiti nel granito. La parte superiore trova il suo basamento su di un apparato muscolare inferiore altrettanto consistente, con due cosce gagliardi, belle toniche e robuste, le quali, anche se fasciate dagli abiti, si può ben distinguere la loro allenata costituzione, così come per i glutei, di invidiabile sodezza. Le braccia, accomodate lungo i fianchi, sono due spranghe di marmo, nerborute, in quell'erculeo ritratto che esprime chiaramente il profilo dell'originario della nuvola. E' ben visibile, perciò Shizuka non avrà problemi a rintracciarlo, svettando praticamente tra i vari astanti, oltre che riconoscibile per quello che è uno dei suoi tratti peculiari: è nero. < Mh? > se lo può vedere lei, la potrà vedere anche lui: tuttavia, almeno per questa volta, non sarà la ragazza la prima cosa che scorge, ma Yasuhiko; dato che lo ha conosciuto. < Weee! Yasu! > solleva la mano sinistra, facendo cenno di saluto alla volta dell'Otino. A quel punto, attenzione che si riversa su Shizuka. < Stai in buona compagnia, vedo. > facendo per avvicinarsi ai due coetanei, tentando di portarli ad almeno un braccio e mezzo di distanza, distanza di interazione, quindi. Piglio semplice e pacato, positivo. {Chakra off}{Stessi Tag}

13:02 Yasuhiko:
 Non può fare a meno di mettersi a ridere quando la sente parlare della differenza tra la pioggia e l'acqua in generale <Questa mi è piaciuta, lo sai? E io che pensavo che l'acqua fosse acqua in tutte le sue sfumature, stupido io, giustamente> Il tono permeato di ilarità, mentre scuote appena la testa, come in segno di rassegnazione, se non fosse che qualche momento più tardi si illumina <Oh, la piscina!> Esclama <Questa sì che è un'ottima idea, Shizu, ci dobbiamo andare per forza, non ricordo nemmeno quanto tempo è passato dall'ultima volta che mi sono messo a sguazzare al di fuori da una vasca da bagno> Annuisce, visibilmente entusiasta dalla proposta altrui, tanto che aggiunge <La prima giornata calda e soleggiata ci andiamo, va bene?> Sembra chiedere conferma altrui, ma sembra perdersi le guance porpora della Kokketsu, probabilmente distratto da dove sta andando, ma non manca di sentire la replica altrui, quindi si stringe appena nelle spalle <Non importa, al massimo ti porto a cena fuori, offro io visto che già mi ospiti, oppure ordiniamo se hai deciso di metterti comoda e non vuoi uscire, per me fa lo stesso, basta che il lato destro del letto sia mio!> Esclama ancora una volta, ridendosela, ma una volta raggiunta la stazione andrebbe a togliere l'ombrello dalla testa di entrambi, essendo ormai all'asciutto ed è proprio in questo frangente che una familiare arriva alle proprie orecchie e quindi ne cerca la fonte, ritrovandola nel colosso della Nuvola <Weeeee Ekko, com'è?> Gli chiede, amichevolmente e quando si avvicina, non fa altro che fare le presentazioni <Ekko, lei è Shizuka, una mia carissima amica d'infanzia, lei ti dicevo che potrebbe essere il nostro asso nella manica, se avesse voglia di provare> E poi ruota la testa verso la rossa <Shizu, lui è Ekko, un ragazzo che ho conosciuto qualche giorno fa, anche lui si intende di musica e fa il cacciatore di taglie come me, siamo colleghi in molteplici ambiti> Ridacchia per qualche istante

13:14 Shizuka:
  [Oto - Verso la Stazione] Viene presa in giro tanto per cambiare per le sue teorie sull'acqua, però quanto meno l'idea della piscina è styata apprezzata e condivisa. Era davvero tantissimo tempo che non ci andavano e la problematica maggiore nella mente della Kokketsu era la differenza fra quei corpi che avevano qualche anno prima e ora. Lui che sta facendo strada non si accorge di quella faccia rossa tanto quanto i capelli e con una semplicità disarmante distrugge i problemi creati da lei in un attimo, pretendendo anche di scegliere il lato del letto! La cosa la fa imbronciare ancora di più, come se in quel momento fosse evidente che lui non ha decisamente realizzato che non è più così semplice dormire nello stesso letto. Mentre ancora è distratta dalla folla e fissa il tipo di colore resta decisamente rossa in volto, borbottando qualcosa in risposta: << Se piove anche a Kusa col cavolo che riesco di casa! >> Ovviamente pioverà anche li, ma questo sta a significare che di sicuro ordineranno da mangiare. Incredibilmente quel figuro dalla enorme prestanza fisica si volge a loro e fortunatamente non sembra infastidito da quegli occhi azzurri che lo fissano intensamente. In maniera molto pacata saluta Yasuhiko, come se già si conoscessero. L'amico infatti risponde, salutando l'omone e chiamandolo per nome per poi procedere alle presentazioni. A quanto pare il grande uomo nero si chiama Ekko, quando viene introdotta da Yasuhiko la rossa abbassa il capo, inchinandosi appena di fronte all'altro che a questo punto potrebbe pure non vederla più data la differenza di altezza che intercorre tra i due. Lascia che l'amico finisca le presentazioni prima di rispondere in maniera educata e molto più dolce di quanto mai fatto finora: << Piacere, Shizuka Kokketsu. Quindi sei un musicista anche tu? Che cosa suoni? >> Non sembra per niente timida, ne intimidita dalla differenza di dimensioni fra i due, ma forse è solo perchè l'energumeno è stato identificato coem amico. Le blu però si rivolgono al Kuwabara, e il tono si fa decisamente meno dolce: << Che cosa intendi per asso nella manica e per provare? >> Il tono è dubbioso, come se già temesse di ricevere una fregatura.

13:27 Kaworu:
 Dopo aver sventolato la mano sinistra in aria, in forma di saluto, riporta l'arto lungo il fianco, lasciando sgattaiolare quindi la mano nella cavità contenitiva dell'indumento. Riacquista un portamento ordinato, sempre inevitabilmente impostato per via della sua grossa mole, un robottone stile Jeeg Robot d'acciaio, ma di colore. < Tutto a posto broh. Non ci possiamo lamentare. > risponde alla domanda dell'otino, in maniera amichevole e tranquilla. < A te, invece? Anzi, a voi? > includendo perciò pure la ragazza. < Piacere mio, Shizuka. Io sono Ekko Makihara. > si presenta a sua volta, estraendo la mano destra stavolta, allungando la leva medesima, facendo anche un passo in avanti per poter accorciare le distanze e permettere a lei di poter eventualmente reagire di conseguenza a quel gesto introduttivo. < Aaah, la ragazza di cui mi parlavi l'altra volta, sì. > annuisce, facendo per ricordare quindi quello che si sono detti a riguardo la scorsa occasione. Attende perciò che il ragazzo abbia fatto le varie cerimonie, per poi riprendere accodandosi al di lui verbo. < Sì esatto. > conferma quelle spiegazioni su di sé. < Ma sì, assolutamente! > riferito alla Kokketsu, con una certa nota di entusiasmo riguardo l'idea di provare quella storia del gruppo. < E' una cosa per divertirsi, nasce come un'idea così, giusto per provare. > sempre facendo riferimento al progetto della band. < Poi però, se magari dovesse decollare, ci si penserà. Perché no! > sull'eventualità di raggiungere il successo; un sogno, ma al momento si resta coi piedi per terra. Esamina l'immagine di Shizuka con attenzione, ma anche una nota di pacatezza e discrezione, cercando di non essere invadente. < Io non suono propriamente, non ho avuto modo purtroppo di fare pratica tanta pratica con gli strumenti. > ammette, sincero e trasparente. < Però mi diverto a fare il paroliere, come dicevo a Yasu l'altra volta. > aggiunge successivamente. < Diglielo pure, Broh. > all'ultima domanda della ragazza, lascia al Kuwabara l'onere di illustrare qualcosa di più. {Chakra off}{Stessi Tag}

13:45 Yasuhiko:
 Alterna lo sguardo tra i due, man mano che le presentazioni vengono fatte e che i convenevoli trovano la loro naturale conclusione, ma è solo quando questi terminano e che i discorsi vengono portati avanti al seguito della domanda della rossa ecco che torna a prendere parola <E non guardarmi così, non vogliamo provare a mangiarti, giuro!> Esclama in un primo momento, muovendo anche la mano libera che non regge l'ombrello, sollevandola come in segno di resa, prima di continuare <Semplicemente tu ascolti un sacco di musica, lui come ti ha appena detto scrive testi e canta, io so suonare la chitarra e mentre stavamo parlando fantasticavamo sul diventare famosi con una band e così mi è venuto in mente che, visto che il tuo orecchio musicale è un sacco sviluppato, magari avresti avuto piacere di suonare con noi, tutto qua> Le sorride, mostrando l'arcata superiore dei denti, per poi proseguire <Per me potresti essere un'ottima batterista, ma su quello eventualmente non ti potrei dare nessuna dritta, ma in alternativa c'è sempre il basso a disposizione, non è il mio strumento principale, però insomma sicuramente è più simile ad una chitarra che non ad una batteria, anche se fa più o meno duetto con quest'ultima nel tenere il ritmo della band, qualcosa di semplice, per iniziare, te la posso fare vedere> Annuisce un paio di volte, come a voler ribadire il concetto <Sempre ammesso che ti vada di provare, si intende, nessuna pressione, semplicemente pensavo potesse essere una cosa carina suonare insieme> Si stringe appena nelle spalle, inclinando leggermente il capo di lato, verso destra, così che il ciuffo scivoli e mostri anche l'altro occhio, entrambi alla ricerca di quelli azzurri della Kokketsu

13:58 Shizuka:
  [Oto - Stazione] Il grande uomo nero porge la destra alla piccola rossa che istintivamente andrebbe a stringerla in segno di presentazione. Effetitvamente la prima cosa che nota è quanto la mano di lui sia in grado di contenere quella di lei in maniera pressochè totale, cosa che la fa sentire ancora più piccola del solito. Il fatto che Yasuhiko abbia parlato di lei a qualcuno non la stupisce in fondo sono amici da quando erano in fasce e manco lo sapevano! Però la spiegazione del ragazzone la mette inevitabilmente sulla difensiva, come se si aspettasse qualcosa che sicuramente non sarà in grado di fare. << Ah quindi scrivi i testi delle canzoni e canti? State pensando di arrangiare qualcosa assieme? >> Le iridi azzurre si sono istintivamente illuminate, le piacerebbe associare una voce a quei suoni che solitamente si spara nelle orechcie a volume fin troppo alto. Oggi non ha le cuffie con se solamente perchè sta con l'amico, altrimenti quelle sono un pezzo fondamentale del proprio equipaggiamento. Ecco che sostanzialmente la patata bollente viene passata al Kuwabara che prima si mette sulla difensiva, cosa che fa insospettire ancora di più la rossa che lo tiene sott'occhio ancora di più, lo sguardo dubbioso. Poi parte con quella spiegazione sommaria, facendo leva su quanta musica ascolti lei (in realtà principalmente quella che suona lui ma questo Yasuhiko non lo sa) e sul fatto che a lui sarebbe piaciuto suonare insieme. Si rivolge a lei con quella semplicità infinita e disarmante che conosce da anni e ricercando lo sguardo azzurro completamente. E adesso come cavolo fa a dirgli di no con quella faccia e quelle premesse? Senza considerare che sarebbe solo una scusa in più per stare con lui e la cosa non le dispiace per niente. Di nuovo su quel faccino dalle fattezze delicate si corruga la fronte anche se gli occhi restano decisamente piantati in quelli di lui. << Hiko io non ho mai nemmeno provato a suonare... >> Boffonchia un pochino come a giustificarsi << E dubito che le mie mani possano fare le stesse cose che fanno le tue su quelle corde. >> Sbuffa un pochino distogliendo lo sguardo dall'amico e alzando gli occhi al cielo. << Va beh presumo che provare non costi nulla no? Però azzardati a prendermi in giro e vedrai che quel tatuaggio farà molto più male! >> E' poi possibile che non riesca a dirgli di no? Questa cosa è veramente parecchio fastidiosa. << E se andrà a finire che formiamo una band dovrai essere marchiato anche tu Ekko. Anche se devo scegleiere i pigmenti giusti per la tua pelle altrimenti non risalterà nulla! >> Diciamo che in questa maniera può almeno fingere di non essere completamente una venduta quando si parla di Yasuhiko? Pessima scusa e uscita male ma quanto meno potrebbe celare l'ovvio.

14:23 Kaworu:
 La manona del Nerone Nazionale è bella voluminosa, almeno se rapportata alla piccola estremità porta dalla Kokketsu. A seguito di quella stretta, il nativo di Kumo tirerà indietro il braccio, sciogliendo quella stretta che sarà stata più gentile, controllando la propria forza in maniera obbligatoria. Ritorna perciò composto, dritto in quella statuaria parvenza che lo caratterizza. Il rumore della pioggia fa da sottofondo al loro chiacchiericcio, lo scroscio costante delle intemperie che si infrangono contro le parature superiori della banchina della stazione, così come bagnano la terra, creando dei ristagni d'acqua qui e là in qualche conca rimasta scavata nel suolo. < Poteva essere un'idea, sì. Esatto. > rispondendo a Shizuka, confermando quella sua ipotesi riguardo l'eventualità di fare qualche arrangiamento con il chitarrista. < Magari, adesso che ho pure più facoltà, Yasu mi può insegnare un po' di pratica con qualche strumento. Può essere pure un'opportunità per studiare tutti assieme. > la butta lì così, come una possibile scuola musicale, da autodidatti, ma tutti assieme, briosamente brio. < Infatti, sì, è quello che avevamo in mente. > riferito alle parole di invito di Yasuhiko nei confronti della Kokketsu, sul suonare con loro, così come di farle provare qualche strumento. In pratica, hanno avuto la stessa idea. Di fatti, annuisce, di modo da rafforzare ulteriormente il verbo del Kuwabara. < Si può imparare tutti insieme, sì. Come se andassimo a scuola. Più o meno. Ma senza la pressione delle interrogazioni, di fare esami, e tutta quella roba lì, tipo sensei noiosi e s*****i che ti mettono l'ansia addosso. > ribadisce quindi che ci sta di fare un percorso di crescita, tutti quanti insieme. < Brava sì! Non costa niente! E' per piacere di condividere una cosa tutti assieme, visto che ci siamo trovati a familiarizzare e fare amicizia proprio tramite questa passione in comune. > riferito più all'Otino, principalmente, dato che ha conosciuto lui in via iniziale; così come la cosa può estendersi e diventare conciliante anche nei confronti della Kusana sua amica di infanzia. < Wa, fai tatuaggi..?! Ma sicuramente! Perché no! > sembrando ben disposto alla proposta avanzata dalla sangue nero. < Beh sono sicuro che qualche modo troverai! > riferito alla maniera possibile per far risaltare il tatoo sulla sua pelle scura. {Chakra off}{Stessi Tag}

14:29 Yasuhiko:
 Rimane con lo sguardo fisso su quello della ragazza, in attesa di una sua risposta, quasi senza sbattere le palpebre e solo quando lei conferma andrebbe ad allungare il braccio libero, tenendo ben distante quello con l'ombrello bagnato, provando a farlo passare attorno al collo di Shizuka, per il chiaro intento di abbracciarla, per qualche momento. Che fosse o meno riuscito in quel tentativo andrebbe in ogni caso ad aggiungere <Lo sapevo che sei la migliore!> Mostrando entusiasmo, con un sorrisone tutto contento sulle labbra <E poi lo sai anche tu che se ti impegni non ti ferma nessuno, proviamo almeno, se poi non ti piace prometto di non rimanerci male e di non offendermi, sono già contento che tu abbia accettato e per muovere le mani come lo faccio io è solo questione di pratica, non che poi io sia così bravo, magari!> Ridacchia appena, ritornando quindi sul gigante <Davvero una forza, abbiamo la possibilità di fare tutto quanto, lo prendiamo come un gioco, se porta da qualche parte, bene, altrimenti ci avremo guadagnato nuove amicizie e un passatempo, direi che anche così non può essere che un successo, alla fin della fiera> Alterna lo sguardo tra i due, un battito di ciglia appena, prima di osservare il tabellone dei treni e riportare quindi lo sguardo su Ekko <Tra l'altro, dove stai andando di bello?> Gli chiede, con curiosità, salvo poi sentire la storia dei tatuaggi <Ottimo, così ognuno di noi ne avrà uno! Il mio è il drago, prenotato!> Solleva il braccio libero, ridendo, anche se poi sgrana gli occhi e apre la bocca <Un nome! Dovremmo avere un nome!> E lo sguardo è incredulo, tipico di chi si è dimenticato una cosa davvero ovvio, persino banale ed elementare

14:41 Shizuka:
  [Oto - Stazione] Il tipo alto e muscoloso sembra molto più alla mano di quanto l'aspetto non lasci immaginare, aiuta l'amico di Oto a rincarare la dose, cosa per nulla necessaria alla Kusana; è bastato quello sguardo rosso a convincerla. Tuttavia pare aver accettato anche di buon grado di diventare una nuova cavia per le opere della rossa cosa che la stupisce non poco. Tuttavia le labbra si schiudono in maniera titubante: << Beh diciamo che sto imparando. La macchinetta la so usare, sono un apprendista direi. Per ora ne ho fatto uno soltanto. Ma Hiko ha deciso di farmi da cavia! >> Spiega un pochino il vero motivo per cui stanno insieme oggi, principalmente per torturare il ragazzo dal crine corvino. E' li che viene agguantata da Yasuhiko che se la stringe per qualche istante in maniera decisamente affettuosa, fin troppo esaltato dall'idea del provare insieme qualcosa di nuovo. Da questo punto di vista è sicuramente più infantile di lei ma decisamente più coinvolgente. Nonostante l'abbracciarla in quel modo di fronte al ragazzo di Konoha la fa istantaneamente diventare bordeaux non si oppone alla cosa e si allontana solamente quando lui decide di liberarla. << Come cavolo potevo dirti di no con quella faccia felice che fai ogni volta? >> Lo guarda imbronciata anche se sostanzialmente non è per nulla arrabbiata. Le esce semplicemente naturale fare la dura nonostante le piccole dimensioni. << Non penso di potermi permettere delle vere lezioni nemmeno ora che guadagno qualcosa come ninja. Perciò fare da soli non mi dispiace. >> Aspetterebbe la risposta del ragazzo di colore riguardo al dove sia diretto ma poi di nuovo l'esuberanza del Kubawara prende il sopravvento. << Ma il tatuaggio che ho ora non è per nulla adatto a una band! Dovrò pensare a qualcos'altro per me. >> boffonchia un pochino pensando a quella scritta che porta sul corpo ormai da qualche mese e che aveva mostrato solo a sua madre. << Forse prima del nome dovremmo trovare i componenti! Anche amesso che io riesca a imparare batteria o basso ci serve qualcun altro no? >> La faccia si fa pensierosa mentre la manina esile si porta al mento. << Ho conosciuto un tizio l'altro giorno, credo sia anche moderatamente noto. Magari posso chiedere a lui... >> Ci ha pensato veramente, tirare dentro quel marpione potrebbe essere controproducente. << Se non hai una meta precisa Ekko puoi aggregarti a noi. Io e Hiko andavamo a casa mia, iniziamo la seduta di tortura sul suo braccio destro >> All'omone viene rivolto un sorriso quasi inquietante come se effettivamente lei stesse pensando di torturare l'amico di infanzia e non semplicemente iniziare quel lungo lavoro.

14:57 Kaworu:
 Adocchia il gesto di Yasuhiko nei confronti di Shizuka: quell'abbraccio, ai suoi occhi che sembra molto intimo, probabilmente a riprova-testimonianza del rapporto di vecchia data che scorre tra i due. < Hai visto, Yasu? E tu che eri super scettico a riguardo! > rimembrando proprio quelle perplessità mostrate dal ragazzo del suono, circa la possibilità di riuscire a convincere, diciamo, quella sua amica di infanzia a lanciarsi in quel tipo di avventura. < Grande Shizuka. Allora si vola. > sventolando la mano sinistra, in una gesticolazione espansiva, bonaria, esprimendo quindi anche con un linguaggio non verbale l'entusiasmo trasmesso pure dall'altro ragazzo del gruppetto. < Sì, dai, che Yasu mi ha parlato molto bene di te. Sono sicuro pure io, visto che mi ha convinto, che faremo qualcosa di eccezionale. O quantomeno, ci divertiamo ugualmente nel provarci. > aggregandosi alle considerazioni del Kuwabara. < Infatti. Poi, Shizuka, eventualmente non ti ci ritrovi e non ti va più, ci puoi sempre venire a vedere e prendere in giro. Quello di certo sarà un passatempo sicuramente divertente! AH-AH! > bonario nei confronti di tutti e due l'elemento del duo. < Beh dai, già incominciare, significa essere a metà dell'opera! > riguardo i tatuaggi e la prima esperienza fatta dalla Kokketsu in merito. < Broh io in verità stavo tornando al distretto di Konoha. Sono passato in giro per il quartiere notturno, che dovevo vedere un attimo delle cose e sbrigare dei servizi, stamattina, e ora stavo rientrando. > risponde all'indirizzo del giovane, spiegando il perché si trovasse lì. < Solo che 'sto treno, mannaggia la miseriaccia, sta in ritardo, e non accenna a decidersi. Tra poco impasto il chakra e me ne vado a piedi, Kami infami. > sbottando sonoramente. Infine, torna verso la Kusana. < Sì beh in effetti, penso che abbia ragione... troviamo prima la gente, poi pensiamo al nome! > trovandosi d'accordo con la ragazza. < Posso venire? Non vorrei disturbare in realtà. > domanda infine verso entrambi, preoccupato magari di andare ad interrompere qualcosa, o a reggere il candelabro; che lui, poi, è già un lampione di suo... {Chakra off}{Stessi Tag}

15:05 Yasuhiko:
 Sposta gli occhi verso Ekko e così va a sospirare <E' andata bene, pensavo di doverla pregare, invece probabilmente con il fatto che ci sei anche tu è servito, alla fine mi hai aiutato a mostrarle la fantastica prospettiva che abbiamo di fronte> Alle parole di Shizuka non può fare a meno di mettersi a ridere <E dai, sono solo contento di fare delle cose insieme a te, non te la prendere> E in effetti anche se lei gonfia le guance e tutto il resto lui comunque è genuinamente contento della volontà altrui di provare, se non fosse che qualche momento più tardi sente qualcosa, sempre dalla rossa, che lo lascia di stucco <Coooooooosa?> Visibilmente sorpreso <Quello che hai?> Sembra perplesso, in un primo momento, colto alla sprovvista, ma poi prosegue <E quando l'hai fatto? Dov'è? Perché non ne sapevo niente? Ti sembrano cosa da nascondere al tuo migliore amico? Sei terribile, Shizu!> Questa volta è lui che gonfia le guance e aggrotta le sopracciglia, corrugando la fronte al tempo stesso, ma non è che per un baleno che quell'espressione si manifesta sul suo volto, dato che qualche attimo più tardi ritorna all'espressione che gli ha fornito la natura, come se niente fosse successo <Faccende da sbrigare, brutta bestia, specie se mattutine, oh sì, io odio le faccende mattutine, proprio non mi piacciono> Muove la testa da destra verso sinistra e viceversa, un paio di volte <Però se vanno fatte> Si interrompe per un momento <Vanno fatte> Asserisce, sospirando, per poi sentire la complicità del duo insieme a lui in merito al membro mancante <Giusto, anche voi avete ragione, mi sono fatto trasportare dall'entusiasmo> Si gratta la nuca con la mano, con un atteggiamento colpevole, ridendosela tuttavia e quindi riporta lo sguardo sulla ragazza <Ah sì? E' un tipo simpatico?> Le domanda, anche in questo caso è immancabile la curiosità che lo contraddistingue <Perché qui lo siamo tutti e tre, no? Quindi anche il quarto ci si aspetta che lo sia, se no che figura ci facciamo con i fan? Sarebbe un problema!> Quasi un caposaldo, salvo poi sentire la proposta di Shizuka e la domanda di Ekko in merito, tanto da aggiungere <Ma figurati, vieni, al massimo ti fai due risate insieme a lei mentre passerò chissà quanto tempo a lamentarmi, fidati che ad un certo punto ti chiederà ti tenermi fermo mentre mi tortura e grosso come sei non mi divincolo manco volendo, ci facciamo due risate> Anche se ci ripensa un attimo <Vi fate, due risate, io ho l'impressione che mi lamenterò è basta, ma va beh, riderò dopo> Non sembra affatto scoraggiato dalla cosa

15:17 Shizuka:
  [Oto - Stazione] Il marcantonio sembra soddisfatto della riuscita dell'impresa di quanto meno provare a suonare tutti insieme, i suoi modi di fare fanno sorridere involontariamente la piccoletta che lo trova decisamente particolare come tipo, ma sicuramente non gli dispiace. Scoppia inevitabilmente una risata all'affermazione riguardante il prenderli in giro: << Ahahahaha non penso succederà, Hiko è molto bravo a muovere le mani su quelle corde anche se non lo ammette. A questo punto dobbiamo vedere le tue di capacità signor Cacciatore! >> Ci fa dell'ironia, in fondo l'altro la sta prendendo sull'informale, perchè non fare altrettanto. << Hai preferenze sullo strumento da provare? Possiamo organizzarci in base a quello che manca e se vediamo che sta andando male scambiamo i ruoli. >> Propone, ora sembra molto più nel mood pure lei, come se fare qualcosa di nuovo non le dispiacesse. A quanto pare lui stava puntando a tornare a Konoha ma il treno non collabora minimamente. Ma è Yasuhiko che interrompe in maniera plateale la conversazione, interessandosi in tempo zero al tatuaggio che per ovvie ragioni lui non ha mai visto. Si rivolge direttamente a lui, guardandolo dal basso in alto per colpa dell'altezza: << Non l'ho nascosto! E poi dovevo essere sicura di non farti male! E comunque non puoi vederlo! L'ha visto solo mamma! >> Mentre lei cerca di spiegare vagamente le ragioni di quel silenzio lui le rifila un broncio da manuale, uno di quelli che di solito gli rifila lei. << Dai Hiko l'ho fatto poco dopo aver comprato gli strumenti. Sta qui sotto... >> Detto questo la mano sinistra andrebbe ad indicare un punto non meglio definito poco al di sotto del seno sinistro della ragazza, senza specificare altro. Per fortuna lo Kuwabara non è bravo a tenere il broncio quanto lei perciò la situazione si risolve in breve, con la distrazione portata da Ekko, tornando al gruppo musicale. A quella domanda riguardo al senza cognome conosciuto poco tempo prima alza un poco le spalle: << Diciamo che è un tipo. Credo che farebbe colpo quanto meno sulle ragazze. >> Resta sul vago, senza andare a spiegare qual grado di provolone di prima categoria il biondino sia. << Però effettivamente sta negli Shinsengumi, magari non ha tempo per queste cose! >> Di unovo si mette a rifletterci, come se stesse considerando se usare o meno quel numero di telefono. << Se ti accontenti di dormire con Hiko e di ordinare da mangiare puoi venire tranquillamente! Mamma e papà sono impegnati con un lavoro da ninja, presumibilmente saremo soli a casa. Non disturbi proprio nessuno! >> Un sorriso spontaneo viene rivolto all'omaccione, come a fargli intendere che di problemi non ce ne sono nella maniera più assoluta. Anzi in questa maniera dovrebbe riuscire facilmente ad evitare di dover dormire con Yasuhiko, cosa che avrebbe creato non pochi problemi alla sua salute mentale!

15:30 Kaworu:
 Annuisce verso il Kuwabara, confermando le prime di lui. < Hai visto? Non sempre ce la si vede così nera, non l'uomo nero. > auto-ironico in quella battuta citata. < Uomo di poca fede! > ridacchiando poi flebilmente a quell'affermazione, estendendo l'ilarità anche alle manifestazioni di sorpresa e disappunto quando il ragazzo del quartiere del suono pare scoprire qualcosa che l'altra gli ha tenuto all'oscuro. < Eh no, non si nascondono queste cose ai migliori amici. Ahi-ahi, Shizuka. > cenni di diniego col capo, sarcastici, facendo per spalleggiare -fintamente ed in modo sempre goliardico- l'appassionato chitarrista, prendendo parte a quella serie di scherzi, restando comunque placido e discreto, nell'usare una morigerata confidenza. Verso Shizuka, quindi, attenzione che si ferma sul di lei volto, piglio placido, sereno. < Mah, io e capacità siamo un binomio piuttosto particolare da associare assieme... Direi un ossimoro. > modesto, ed anche un po' comico in quella maniera di scherzare. < Beh potrei provare a dedicarmi all'attrezzatura del sound, tipo una console, o magari una pianola, cose del genere. > risponde con aria meditabonda sulle opportunità a disposizione. < Eh, ma purtroppo si devono fa, esatto. Quelli so i treni però che non aiutano. > scrollando le spalle, rassegnato, alle successive favelle del genin del suono, così come ai ritardi delle corse in cui è incappato quella giornata. Non si intromette quando il giovane shinobi delle terre delle risaie inizia ad indagare sulla conoscenza fatta dall'amica del cuore, così come sulla di lei precisazione di dove abbia fatto il tatuaggio; però non è del tutto indifferente, quando si tratta della posizione, ovvero sotto il seno. < ... > rimanendo un frangente più in disparte, il più possibile composto, affinché i due potessero scambiarsi le dovute confidenze, partecipando attivamente alla conversazione solo quando gli viene aperta la possibilità di intervenire, specie udendo il discorso della Shinsengumi. < E' un tipo e sta nella Shinsengumi? > ripete, interrogativo. < E chi è? Sarà mica il fratello Ryuuzaki. Nobu? Quello colorato come me. > che per lui, lo Hyuuga è un tipo figo. Malgrado l'ultimo incontro che hanno avuto. < Ah, allora se devo dare una mano, un lavoro di assistenza, va bene, accetto volentieri! > con fare satirico, aggregandosi quindi alla favella del compagno cacciatore di taglie. Finisce perciò con la Kokketsu. < Non so se resto a dormire, non voglio dare troppo disturbo. Però per mangiare, resto volentieri, dai. Mi avete convinto ed accetto. > dichiarandosi perciò componente per quella occasione offertagli. E no, non eviterà a Shizuka di dormire con Yasuhiko. Mwah-ah-ah. {Chakra off}{Stessi Tag}

15:42 Yasuhiko:
 Non può trattenere una risata quando Ekko fa autoironia, scuote appena la testa <Forse ho ingagantito un po' la cosa> Ammette, con tranquillità, salvo poi farsi forte con le parole altrui <Vedi, Shizu? Non si fa!> Scandisce bene le ultime tre parole, per essere certo di essere capito, benché non si soffermi particolarmente, visto che il discorso prosegue <Oh una consolle o una pianola, proprio da Nu metal o Prog, mi piace, non male davvero!> Visibilmente colpito da quella cosa <Oppure a generi totalmente opposti, D&B> Sembra proprio su di giri. Ascolta la replica di Shizuka, apre la bocca per ribattere, ma quando gli viene indicata la zona lo sguardo inevitabilmente segue le indicazioni della mano altrui e, non appena realizza, le orecchie diventano di un rosso intenso, soprattutto la zona cartilaginea superiore, tanto che poi andrebbe a distogliere lo sguardo piuttosto rapidamente <Aaaaah, ho capito, va bene, va bene> Tutto d'un tratto sembra trovare estremamente interessante il cartellone con gli orari, visto che non distoglie gli occhi da lì, almeno fin quanto non sente meno calore provenire dalla parte esterna dell'organo uditivo <Oh un Shinsengumi? Sembrano dei tipi a posto, no? Ma non ne conosco manco uno, però forse effettivamente è un sacco impegnato, non dev'essere facile come lavoro, mi piacerebbe, tra l'altro> Alle parole finali della Kokketsu tuttavia va ad aggiungere <E come facciamo a dormire insieme? L'hai visto quanto è grosso? Ha bisogno di un letto tutto per lui, se no stiamo iper appiccicati e nessuno dei due chiude occhio, te la prendi poi tu la responsabilità di avere sulla coscienza entrambi assonnati per tutto il giorno, specie se ci dovessero chiamare per dare la caccia a qualcuno?> Assottiglia anche lo sguardo mentre la osserva, lasciando alla pupilla poco più di una fessura attraverso le palpebre, yuttavia quando sente la parte finale del discorso di Ekko, va ad aggiungere <Se ti vuoi fermare, non è un problema, al massimo io dormo per terra, non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima, mi viene da pensare, ma non voglio insistere, fai come ti senti, in ogni caso sei il benvenuto> E lo dice proprio sinceramente, senza nessun tipo di problema, sorridendogli

15:55 Shizuka:
  [Oto - Stazione] Viene canzonata anche dal nero riguardo a quel tatuaggio, sembra quasi che Ekko si sia schierato inevitabilmente dal lato dell'amico chitarrista invece che dal suo, cosa che non le va a genio! Deve cercare alleati e non nemici per sopportare Yasuhiko! E proprio il nostro impassibile Kawabara sembra aver recepito il messaggio riguardo al tatuaggio Off-Limits. Lei non può non accorgersi di quelle orecchie rosso fuoco e tanto meno del fatto che il cartellone degli orari sia diventato interessantissimo. Tuttavia gli da un'importanza del tutto diversa, ovvero aver decisamente avuto ragione nel nascondergli la storia di quelle quattro lettere sotto il seno sinistro. Il nero commenta riguardo alle sue capacità in maniera ironica e fa riferimento alla tastiera annuisce brevemente, tornando a pensare alle possibilità che gli si offrono, ancora si lamenta delle faccende in sospeso e poi le domanda un poco più direttamente di a chi si riferisca. Si rivolge allo statuario Konohano per rispondere: << Non è di colore come te, pallido, biondo, occhi rossi. Si chiama Kamichi E Basta e mangia un sacco di gelato anche quando fa freddo! >> La descrizione perfetta insomma del tipo che ha incontrato nel caffè tralsciando il dettaglio che l'abbia riempita di complimenti e le abbia lasciato il numero chiamandola principessa. Le blu si volgono poi istintivamente alla faccia dell'amico: << Davvero vuoi provarea entrare li dentro? Sarà abbastanza complicato gestire i mille impegni che ti ritroverai >> Il tono di voce è decisamente meno vivo di prima, come se in quella testolina rossa qualche cricetino abbia iniziato a pensare al peggio. Tuttavia con un deciso gesto del capo il pensiero viene spostato da qualche altr parte mentre si volge al Genin della foglia. << L'assistenza farà comodo, in realtà Hiko è un frignone anche se non sembra >> Questa ultima frase viene detta a mezza voce, portandosi in avanti verso il tipo di colore e alzandosi sulle punte dei piedi come a voler raggiungere l'orecchio di lui, senza ovviamente riuscirci. << Puoi restare quanto vuoi comunque! Poi vediamo quanto tardi facciamo, compatibilmente anche con i treni! >> La mette sul pratico, senza sottolineare forzatamente che la sua presenza è fondamentale per non farle venire un infarto! << Se usate il letto di Riuky e Yuki ci state senza problemi! E' solo il mio che è poco più piccolo! E mal che vada c'è il divano! Non dormirà nessuno sul pavimento! >> Riassume in maniera esplicativa e breve le possibilità che ci sono per poi rivolgersi di nuovo al ragazzo di Konoha << Ma sentiti libero di fare come meglio credi davvero. Non è un obbligo fermarsi, anche perchè mi conosci a malapena. >> Il tono pacato viene

16:02 Kaworu:
 Scuote il capo verticalmente, dando replica d'assenso all'indirizzo di Yasuhiko. < Sì, bravo. Visto che comunque io faccio Rap, tu con la chitarra mi dicesti che suonavi tendenzialmente generi un po' più forti, potevamo vedere di mischiare un po' le sonorità, studiando cosa ne viene fuori. > questa l'idea che gli è passata per la mente, e che quindi va a trasmettere all'insegna dei due amici. < Sperimentiamo, Broh. Penso che si possa fare di tutto, se ci piace, se lo vogliamo fare, se ci convince. Non avrebbe senso porci delle limitazioni, tanto stiamo là principalmente per divertirci, stare insieme, scoprire robe! > a livello musicale. Un'esperienza molto versatile, quindi, quella che si può prospettare loro davanti: ma, soprattutto, l'opportunità di riuscire a passare dei momenti tranquilli, di normalità e di amicizia, di gruppo. < AH-AH! Effettivamente sono un po' ingombrante. Ma vado bene pure sul divano. > riferendosi alla propria stazza, in chiave ironica. < Comunque davvero, non vi disturbate. Però apprezzo l'offerta. Un'altra volta, accetterò. Mi auguro di non essermi giocato l'unica occasione! > scherzoso. Alla descrizione data dalla Kokketsu sullo shinsengumi, si fa meditabondo. < Pallido.. biondo.. occhi rossi... > non gli diventa difficili associare il ritratto verbale alla persona, confermato poi dal sentire il nome proprio di colui al quale aveva pensato. < Aaah... Il biondo... > annuendo. < Sì, lo conosco. > ridacchiando. < Fosse solo quella la cosa strana... > dell'altro Kokketsu citato. Ridacchia quando la rossa dà del frignone all'amico di infanzia. < Qua s'offende il tuo onore maschio, broh. Bisognerà che tu dia una sonora smentita a queste accuse! > satirico. < Comunque, sì, ultimamente gli Shinsengumi sono abbastanza presi. Specie con la storia dell'assassino in giro per la città, così come il discorso delle faglie che è stato annunciato e si è aperto ultimamente. > riferisce al Kuwabara, facendosi un poco più serio. < Voi sapete qualcosa a riguardo? > domanda, anche per intavolare discorsi che non siano del tutto superficiali, mettendo in campo, quindi, un po' di serietà. Sono comunque ninja, anche se dei ragazzi; così come fanno i cacciatori di taglie. < Sto lavorando pure con loro. Mi hanno ingaggiato per alcune faccende. > guardando il chitarrista. < Tra l'altro, te ne vorrei parlare. Dal momento che sei nei Cacciatori di taglie, mi farebbe piacere che collaborassi. > facendo quindi per tirarlo dentro la questione. Occhi su Shizuka. < Nulla di personale, Shizu. Se vuoi, puoi aiutare anche tu. Non è una cosa pericolosissima, almeno per il momento... Ma bisogna starci attenti. > aggiunge in direzione della Kokketsu, valutando le reazioni di quest'ultima, così come dell'altro Genin del quartiere del suono. {Chakra off}{Stessi Tag}

16:09 Yasuhiko:
 Sulla questione musicale ancora una volta si ritrova ad annuire <Ci sta, ci sta> Sono le prime parole che gli escono <Quindi visto che ci sono così tanti strumenti a disposizione possiamo spaziare in ogni dove senza problemi, basta solo cominciare a provare> Per quanto alle parole di Ekko sul Shinsengumi non fa altro che chiedere <E che altre stranezze ha? Sembra che tu lo conosca abbastanza bene> Sposta quindi lo sguardo su Shizuka <Tu non hai notato niente di strano?> E in queste parole e dallo sguardo che le rivolge non è difficile notare che abbia un palese istinto di protezione verso di lei. Nuovamente alle parole della ragazza nei suoi riguardi si fa appena più pensieroso, si raccolgono le labbra, stringendosi, venendo poi mosse verso destra e sinistra un paio di volte, ma si ritrova quindi a sorridere e proverebbe a flettere la schiena quel tanto che basta per essere più o meno all'altezza di lei, mentre la mano sinistra andrebbe a sollevarsi, provando a poggiarla sulla testa di lei, con il palmo <Guarda che lo trovo lo stesso del tempo da passare insieme, mica mi dimentico di te> Le sorride apertamente, per poi tornare tuttavia in postura eretta <Però sì, sarebbe interessante, ne parlano tutti un gran bene e visto che fuori da queste mura tutto è un disastro sarebbe figo fare qualcosa per tutto quello che avviene in quelle terre che ormai potremmo definire selvagge, no?> Domanda retoricamente, senza aspettarsi davvero una risposta, se non fosse che poi è Ekko ad intervenire con qualcosa in merito, tanto che non replica nemmeno più alle cose più frivole, mostrando interesse in tal senso <No, in realtà ho sentito solo qualche voce, ma niente più di questo, quindi se vuoi fare un riassunto che spieghi la situazione, ti ascolto volentieri e se hai bisogno di una mano, io ci sto, tu Shizu?> Le chiede a propria volta, altrettanto curioso di sentire la risposta altrui

16:35 Shizuka:
  [Oto - Stazione] Loro si perdono in fantasie riguardo la musica che segue appena cercando di immaginare dove possa portare una fusione di quei generi Poi sembra che il discorso verta alla parte più seria, richiamata anche dal nominare Kamichi che già fa parte di quella squadra speciale. Quando viene interrogata a riguardo scosta lo sguardo da Yasuhiko istintivamente: << A parte il gelato dici? >> Fa la finta indifferente cercando di usare un tono che non dia peso a quanto sta per dire, come se fosse solamente uno scherzo: << Beh sembravo interessargli fin troppo per essere una ragazza appena conosciuta in un caffè, ma sai che mordo. >> La butta sul semplice come se non fosse successo assolutamente nulla di particolare. PEr quella lamentela riguardo al lavoro e gli impegni pressanti se lo ritrova davanti al viso, a rassicurarla che di tempo per lei ce ne sarà comunque sempre. Risultato diventa nuovamente rossa tanto quanto il colore dei propri capelli e boffonchia un qualcosa fra le labbra: << Non era quello che intendevo Bakiko! >> Tuttavia pare che il treno da loro atteso sia arrivato e le gambe femminili vengono mosse in quella direzione, probabilmente seguite dagli altri due che nel frattempo si sono messi a parlare di cose un poco più serie. Lei non commenta su quell'argomento finchè non hanno trovato un posto comodo dove sedersi all'interno della cabina prescelta. Si spaparanza su un sedile portando le ginocchia al petto e cingendole con entrambe le braccia: << Io so che dell'assassino se ne stanno occupando gli Anbu a quanto pare. >> Ripete le informazioni ricevute casualmente da Kamichi, senza entrare troppo nel dettaglio. << A quanto pare la Shinsengumi non è stata mandata in avanscoperta per questo. Delle Faglie a dire il vero ne so veramente poco. Diciamo che ho altro per la testa ultimamente. >> Lo sguardo viene perso fuori dal finestrino mentre la pioggia lo riga vistosamente. << Per voler dare una mano volentieri Ekko. Però diciamo che non sono la più utile dei ninja, per dirne una non so nemmeno ancora usare il sangue nero. >> Sembra rispondere in maniera tranquilla anche se si può evincere facilmente come questa cosa la disturbi non poco. Ha sedici anni e nacora perde sangue come qualsiasi mortale, dovrebbe poter dominare quel potere e produrne a volontà invece sembra che ancora tutto dorma dentro di lei.

16:42 Kaworu:
 Per un momento, è costretto a mettere da parte la faccenda della musica e delle sperimentazioni che potrebbero fare in quell'ambito. S'affaccia sulla parentesi aperta riguardo a Kamichi. < Mah, diciamo più che altro che è un tipo che ci crede molto, in quello che fa, che rappresenta. Anche se su alcune che dice e che pensa non mi trova d'accordo, in fatto di questioni di ordine, giustizia, e compagnia cantante... > ammette, molto fermo sulle proprie idee e posizioni. < Ma quelle sono opinioni personali, lui la pensa in modo, io in un altro. Non c'è nulla di male in ciò. > puntualizza a tal proposito. < Per il resto, è un bonaccione... anche un po' ingenuo su alcune cose! AH-AH! > divertito dal pensiero che rimanda al Kokketsu. < Strano per questo. Come poteva esserlo la questione del gelato. Però alla fine è un tipo a posto. Un bravo ragazzo, dai. Ha avuto una disavventura amorosa ultimamente, sarà per questo. > in fin dei conti, non ha mai mostrato avversione od ostilità nei riguardi del foglioso: anzi, c'è uscito assieme più volte, l'ha incontrato spesso, aiutato e seguito anche in varie attività. Esprime quelle parole anche magari per mitigare l'istinto di protezione del Kuwabara, che può aver percepito nelle domande fatte sia a lui, che all'amica di infanzia, così come anche attraverso quegli sguardi più apprensivi. Nella sua voce, baritonale per natura, c'è ad ogni modo una tonalità calma, di leggerezza, a sollevare da ogni preoccupazione, almeno questo è il suo intento. Tornando alla questione della Shinsengumi, trae un profondo sospiro. < Mah... suppongo di sì, dai. > molto moderato, di certo non va contro l'organizzazione governativa che sia lo ha ingaggiato, sia della quale conosce molti degli elementi costitutivi, coi quali grossomodo non ha avuto granché da ridire. Tuttavia, qualche idea più anticonformista ce l'ha. Fa per seguire Shizuka e Yasuhiko sul treno che prendono, accodandosi a loro: nel mentre, continua a discorrere. < Per quanto riguarda l'assassino, praticamente come avrete potuto sentire dai vari notiziari e giornali, ci sta un tipo che va uccidendo dei vecchi ninja in pensione prevalentemente, con delle armi da taglio, aprendogli tipo il petto, e lasciando delle strane missive. > spiega ai due. < Però non s'è capito se sia solo uno, o addirittura un gruppo di tizi. Mentre facevo una indagine parallela, ordinata proprio per conto di una della Shinsengumi, mi può essere venuto il dubbio che ci sia qualcosa dietro a sta storia, che non sia solo una cosa individuale. > riferendosi alla questione dei vandali, e di quanto ha ritrovato che li collega ad uno degli omicidi. < Però sono supposizioni, non so granché, perché non ho accesso ai registri dell'indagine ed i rapporti che hanno stilato sui casi gli Anbu. Esatto. > continua, confermando quanto detto pure da Shizuka. Frattanto che sta seduto con loro nel vagone. La voce è un po' più contenuta, per essere troppo chiassoso. < Il sangue nero...? > restando un attimo perplesso. < ...Che intendi? > che la cosa l'ha già sentita, oltre che vista. Perciò, diventa molto più curioso, anche se abbastanza serio. {Chakra off}{Stessi Tag}

16:52 Yasuhiko:
 Alle parole della Kokketsu non fa altro che sorridere <Lo so che mordi, sono sicuro che da qualche parte ho ancora qualche cicatrice> Ridacchia per qualche istante, tuttavia nel sentire sia ciò che dice sia quello che dice Ekko, istintivamente cala quel velo di protezione verso la rossa, tornando decisamente più rilassato che fino a qualche momento prima <Ah allora tutto in ordine, pensavo facesse cose strane, ma strane strane, se si tratta solo di idee differenti poco male, ognuno è fatto a modo proprio, finché non ci sono fastidi di mezzo va tutto bene> Sorride in maniera più ampia, facendo proprio a propria volta l'ingresso nel treno e quindi nel vagone prescelto, accomodandosi e allungando le gambe sotto il sedile di Shizuka dal momento che lei raccoglie le proprie al petto, stravaccandosi letteralmente. Ascolta ciò che viene detto dai due, in totale tranquillità, senza intervenire, ma spostando lo sguardo dall'uno all'altra man mano che prendono parola e aggiungono dettagli vari ed eventuali <Oh quindi pensi che possa essere un'intera organizzazione?> Il volto si fa più pensieroso <Potrebbe, anche se si tratta di shinobi in pensione comunque immagino che non vadano a puntare indiscriminatamente su chiunque abbia appeso il coprifronte al chiodo, c'è qualcosa che accomuna le vittime? C'è qualche possibile indiziato, che ne so, qualcuno che aveva avuto diverbi con loro? Le lettere di che cosa parlano? Perché se si tratta di una persona sola potrebbe essere anche solo una vendetta, ma se colpisce persone differenti è difficile che un ninja solo, per quanto bravo, possa essere così versatile e così oculato da sopraffare e non farsi notare da persone che dovrebbero avere una certa dimestichezza con questo mestiere e quindi comunque, ipoteticamente, avere sempre un occhio aperto, no?> Chiede, con curiosità, anche per sentire l'opinione degli altri, per poi tornare con lo sguardo sulla Kokketsu <Quante volte te lo dobbiamo ripetere, Shizu? Quando sarà il tuo momento, anche tu sarai capace, più te ne fai un cruccio e ti sminuisci inutilmente e più diventi frustrata, rilassati, molto presto non avrai niente da invidiare a nessuno, parola mia> Le sorride apertamente

17:05 Shizuka:
  [Sul treno per Kusa] Una volta seduti le chiacchere si fanno più pacate e più serie andando a toccare temi di attualità abbastanza agghiaccianti in qualche modo. Kamichi l'aveva avvertita che non era saggio gironzolare senza una meta sopratutto in quel periodo. C'è da dire che lei di sicuro non sarebbe stata identificata come un vecchio ninja. Ascolta in maniera pacata quello dei tre che pare essere più informato a riguardo degli ultimi avvenimenti anche se le conoscenze sono limitate ai notiziari e alle informazioni colte dagli Shinsengumi che come lei già sapeva sono stati esclusi dal lavoro. Yasuhiko sembra ascoltare con attenzione le informazioni, forse anche perchè più portato all'azione dato il lavoro di cacciatore di taglie, fa domande attente, cerca nei dettagli, espone le sue opinioni in merito cosa che la lascia in ascolto. Gli occhi azzurri inevitabilmente si fissano su di lui che se ne sta li stravaccato su un sedile a sputare domande argute riguardo un argomento che conosce appena. E forse ci si fissa anche un po' troppo. E' la voce di Ekko che la risveglia da quella specie di trance, quelle due domande incuriosite riguardo alla propria innata non ricevono risposta prima che l'amico d'infanzia la rimbecchi come fosse un genitore. Le guance si riempiono d'aria come al solito mentre uno sguardo sconfortato viene rivolto a colui che si trova davanti: << Ma ormai ho sedici anni! Ho cugini che hanno iniziato a gestire il sangue ancora prima dei dieci! >> Sbuffa un pochino, scostando lo sguardo e rivolgendosi a Ekko. << Sono una Kokketsu, leggende narrano che il nostro progenitore abbia offerto l'anima al demonio per ottenere un potere particolare. >> Si interrompe un pochino, e con un gesto teatrale delle mani andrebbe a simulare uan sorta di essere spaventoso con gli artigli << Ogni Kokketsu che si rispetti può controllare il proprio sangue e generarne di nuovo a ritmi inumani. Questo a costo della propria anima! >> Finita la scenetta spaventosa la ragazzina tornerebbe ad abbracciarsi le gambe. << Peccato che siano tutte leggende, l'anima i miei la hanno ancora. E io se mi taglio perdo sangue come un qualsiasi essere vivente. Diciamo che non sono particolarmente affine a questo sangue nero pare. >> La butta giù come una spiegazione veloce, come se fosse una roba da nulla e allo stesso tempo si vede quanto il fatto di non riuscire a gestire il sangue per lei sia un fastidio. << L'unica roba che per ora ho ereditato e l'affinità col Suiton. Anche se odio la pioggia! >> Sottolinea in maniera forse un poco ironica quanto quella condizione atmosferica la disturbi. << Comunque Hiko ha ragione, una qualche statistica o supposizione in base agli attacchi sarano pure riusciti a farla no? >> Le azzurre rimangono più fisse sul Makihara che non sull'amico d'infanzia, forse appunto perchè sembra quello più informato.

17:15 Kaworu:
 Piccola parentesi magari un poco più simpatica verso Yasuhiko ed i segni di morso. < Ah allora già te l'ha fatto qualche tatuaggio! AH-AH! > scherzosamente. Chiusa parentesi. < Sì, esatto. > concludendo anche in merito alla questione Kamichi, senza andare oltre, non avendo nulla da aggiungere. Lascia i due seduti uno di fronte all'altro, occupando invece l'altro lato della corsia di sedili, se non altro perché è talmente enorme, grosso, da occupare quasi una piazza e mezzo sui posti a sedere. Tra l'altro, essendo un grosso omone nero, coi dreadlocks, gli orecchini, i piercing, sono pochi quelli che si vogliono sedere vicino a lui. Specie se il treno ha tanti altri posti a sedere. < Mah, non lo so, Broh. Non so se è un'organizzazione, un movimento criminale, o qualche oppositore tipo politico. Non a tutti piace il governo di Kagegakure. > esterna quelle che sono la molteplicità dei dubbi che ci sono. < Ho seguito le indagini fino ad un certo punto, poi non ho saputo più niente. > continua. < Qualche cadavere è stato anche di differente estradizione. Insomma, potrebbe tanto essere stato un errore, quanto un tentativo di depistaggio... Però non saprei dire con certezza. Purtroppo non ho seguito il caso fino in fondo, mi sono bloccato ad un certo punto, anche perché non è facile avere a che fare con gli Anbu, né nelle loro indagini. Specie per un Genin. > ammette, riconoscendo i propri limiti in merito al grado ed alle sue capacità. < E' quello che ho pensato pure io, infatti sono andato proprio con Kamichi a cercare informazioni su questo. Ma non ho saputo più niente, credo sia andato avanti lui, non so se con la Shinsengumi proprio, o da solo. Per non avermi detto più niente, però, immagino ci sia entrata di mezzo la Shinsengumi. > tutte ipotesi, infatti le pronuncia senza una effettiva consapevolezza, solamente andandosene per un'idea. < Poi comunque mi è subentrato quest'altro lavoro, per cui, più che stare attento e sperare di non incappare in quest'assassino, non ho seguito ulteriori piste in tal senso. > afferma. Annuisce poi alle parole di incoraggiamento che il Kuwabara riferisce alla Kokketsu. < Sono d'accordo con Yasu. Anche se non si ha la fortuna di avere dei talenti, non vuol dire che non si imparerà a far valere la proprie capacità. Diventa il tuo talento. > rafforzando il verbo dell'otino, concludendo con quella massima un po' più profonda, quasi a testimonianza che non è così superficiale come sembrerebbe, il Bronzo della Nuvola. S'ammutolisce sulla faccenda dei Kokketsu. < Mh. > ne ha sentito parlare, per vie traverse. < Forse conosco chi ti può aiutare. > asserisce. < L'altra volta, proprio qui in giro, ho incontrato un tizio, ha i capelli lunghi e rossi, faccia bianca, anche un po' effemminata. Stava parlando con un altro tizio, dai capelli blu, la maschera sul volto, di questa storia del sangue nero, e il primo, il rosso, sembrava essere molto competente sulla cosa. > sospira. < So che si chiama Rasetsu. Almeno così ho visto su Ninjagrama. Prova a scrivergli. > propone alla Kokketsu. < Però su di lui... ti consiglio di tenere gli occhi aperti. Sembra essere un noto provolone, anche se si bacia con gli uomini. Insomma. Se Kamichi era strano... > scrolla le spalle, tacendo. {Chakra off}{Stessi Tag}

17:24 Yasuhiko:
 Sorride alla replica di Shizuka, ma scuote appena la testa <Io non faccio parte di nessun clan, dovrei ritenermi inutile per questo?> Le domanda, tranquillamente, ponendo la domanda con retorica, senza aspettarsi una risposta <E ci sono storie di shinobi che a tredici anni erano già jonin, che c'entra? Ognuno ha i suoi tempi, l'importante è fare del proprio meglio e tu lo fai già, quindi non te la prendere a male, capirai come fare e sarai bravissima> Lascia la frase un attimo in sospeso <Me lo fai un sorriso o ti devo venire a tirare le guance?> E da come glielo chiede sembra essere il preambolo di una minaccia, tanto che pizzica anche l'aria con pollice e indice di entrambe le mani. Tuttavia poi si zittisce ancora una volta, in modo da poter ascoltare le parole di Ekko, in religioso silenzio, non interrompendo in alcun modo ciò che gli viene detto, per quanto non ci siano grandi aggiunte alle precedenti parole <Effettivamente una volta che la questione diventa governativa non c'è poi molto che qualcuno che non ne fa parte possa fare, anche solo raggiungere le informazioni diventa estremamente difficile> La mano destra si solleva, grattando la parte superiore della testa <Direi quindi che, almeno momentaneamente, questa è una pista morta, a meno che tu non voglia iniziare una ricerca personale, ma sarebbe estremamente difficile anche solo pensare di poter seguire la cosa e finirla prima che qualcuno con più dati alla mano entri in scena e risolva il mistero> Si stringe appena nelle spalle. Quando anche il gigante si mette ad incoraggiare Shizuka non fa altro che aggiungere <Vedi, vedi?> Come a voler rimarcare la cosa, salvo poi sentire quello che ne segue, sbattendo un paio di volte le palpebre, visibilmente perplesso <Certo che ce ne sono di personaggi particolari da queste parti, ma siamo sicuri che debba essere così? Non ne so molto di metropoli però mi pare proprio strano> Fa anche spallucce, poco più tardi, come a non volersene interessare ulteriormente, almeno per il momento

17:32 Shizuka:
  [Sul treno per Kusa] Le congetture si fanno sempre maggiori riguardo all'argomento assassinio e comunque non raggiungono più di un certo livello anche per ciò che riguarda l'originario della nuvola. Tuttavia di nuovo viene pronunciato il nome di Kamichi, che come aveva sospettato la Kokketsu, era ben più che quel biondino provolone che le aveva attaccato bottone con la scusa del gelato. La cosa la rincuora un attimino, pensando che alla fine aveva fatto bene a tenersi quel numero, ma che avrebbe fatto altrettanto bene a chiarire la sua posizione nei confronti di una relazione con lui. << Non siamo così in confidenza ma magari riesco a chiedere un paio di cose a riguardo. Se proprio vogliamo ficcanasare in giro posso mandargli un messaggio, mi ha lasciato il suo numero. Ma di che lavoro parli? >> Lo sguardo blu ancora posato sul ragazzo di Konoha attenderebbe brevemente risposta anche se a quanto pare ora sono in due a rimproverarla amorevolmente per non darsi per vinta riguardo alla propria innata. Lo sa anche lei che prima o poi arriverà anche il suo turno, tuttavia la cosa la rende terribilmente irrequieta. Ascolta il dire del nero compagno di viaggio riguardo a un tale Rasetsu, le mani vanno rapidamente a recuperare il cellulare e in paio di tocchi l'ha già trovato su Ninjagrama. Arriva quindi puntualissima la minaccia di Yasuhiko alla quale reagisce con uno sguardo torvo: << Non ti avvicinare nemmeno! E Poi tu sei bravissimo in altre cose! Non hai bisogno di un innata! >> A cosa si riferisca non è dato sapere. Si segna la cosa del tipo dai lunghi capelli rossi, ma non può dedicarcisi al momento sarebbe veramente troppo scortese da parte sua. Inoltre le arriva un bel consiglio riguardo a quel soggetto, pare che anche a lui piaccia provolare, ma forse solo con gli uomini, ma mai dire mai! << Credo che Kamichi sia l'unico a cui io possa risultare interessante tanto da provare delle avanche! Ma starò attenta lo stesso anche con questo tipo! Oppure mi porto Hiko e glielo do in pasto dato che sembra preferire gli uomini! >> Un sorriso divertito le si stampa sul volto, rivolgendosi poi al diretto interessato. << Che dici ti sacrificheresti per me? >> Gli sorride divertita, con quella domanda ironica che tutto vuol essere tranne che seria. << Oppure preferisce gli omoni grandi e forti come te Ekko! Dovrei portarvi entrambi come guardie del corpo e poi lasciar scegliere a lui chi baciare! >> Sembra divertita dall'idea, come se per un attimo canzonare loro invece che essere presa fra due fuochi fosse l'idea migliore del mondo.

17:50 Kaworu:
 Si trova nuovamente d'accordo con Yasuhiko. < Stessa storia, Broh. > che non fa parte di alcun clan, ma non per questo non si ritiene inutile. < Vero. > confermando il fatto delle storie accennate dal Kuwabara. Un lieve sorriso dolce nel vedere i modi con cui i due si rapportano, senza però interferire in alcun modo. Interviene solamente quando la discussione ritorna sulla faccenda dell'assassino e della giurisdizione delle parti in causa. < Eh sì, infatti. > all'Otino, confutando quella constatazione. < Ci abbiamo provato, ma come ho detto, purtroppo siamo arrivati ad un punto fermo. > sul seguire una pista personale. < Ma vabbè, alla fine della fiera, non c'entro nulla, non è il mio compito. Ci stanno gli Anbu, gli Shinsengumi, appositamente per ste cose. Faccio il cacciatore di taglie, non mi hanno pagato per seguire incarichi del genere. Quindi, alla fine, non mi interessa più di tanto. > esprime la propria posizione, che di certo non è quella di fare il paladino della giustizia. Alla fin fine, l'ha espresso pure a Kamichi questo concetto. < Beh, sicure sono solo due cose. La mamma, e la morte. > rispondendo a Yasuhiko con aria sarcastica. < Comunque, se ti può interessare ulteriormente, anche Kamichi ho sentito che ha a che fare coi Kokketsu. Almeno, una persona l'ha appellato più volte con quel cognome. Però non so che legami ci stanno a riguardo. Credo tu faccia meglio a parlarne con lui. > non in senso positivo, ma sono dettagli. < Comunque, per quanto riguarda il lavoro di cui vi ho accennato, si tratta di seguire le piste secondarie che possono essere collegate alle faglie. > spiega brevemente. < Quelli della Shinsengumi sono andati in televisione a diffondere la notizia che ci stanno queste specie di strani buchi, dalle proprietà misteriose, da cui possono uscire fuori cose altrettanto strane, quanto pericolose. Sembra che siano legate ed abbiano a che fare anche con i Kami, le chimere che hanno distrutto il mondo. > li ragguaglia su quanto sappia, con parole piuttosto semplici. < Degli individui sospetti, sconosciuti, sembrano intenzionati a prendere il controllo e sfruttare questi particolari varchi, anche se non si sa come, e per quale scopo reale. Però, il governo li reputa una minaccia. > continua. < Siccome ci potranno essere tante segnalazioni, spesso anche farlocche, io devo seguire un po' queste possibili piste, capire se possono essere collegate tra loro e portare a qualcosa, oppure no. In caso positivo, riferire. > asserisce. < Insomma, di occupo di cercare nella spazzatura delle informazioni. > scrollando le spalle, non troppo entusiasta della cosa. Sulle ultime battute, riguardo al sacrificio, sghignazza verso Yasuhiko alle parole di Shizuka. < Mi sa che ti tocca, broh. > l'eroico sacrificio. < Ekko però non li preferisce. Mi dispiace. > ben convinto sulla faccenda, tirandosi bene fuori da quella storia. {Chakra off}{Stessi Tag}

17:56 Yasuhiko:
 Continua ad ascoltare le parole del colosso, non dice alcunché, limitandosi ad annuire di quando in quando, come se convenisse con lui man mano che parla, sono altre le questioni che invece solleticano il suo interesse, quando l'argomento faglie viene portato a galla <Ho sentito dire che la spazzatura di qualcuno è il tesoro di qualcun altro, potrebbe essere un lavoro interessante, certo, forse non il meglio che ci possa aspettare, ma comunque è sempre qualcosa, un punto di inizio, tanto vale dargli un'occasione, no?> Gli sorride, in maniera più aperta <E poi in compagnia sicuro il tempo passa più in fretta, anche se si dovesse trattare di un fiasco, pazienza, ci siamo fatti due risate e un po' esperienza che non guasta mai> Dà la propria opinione, tranquillamente. Sposta lo sguardo verso Shizuka e si mette a ridere <Sono così bravo in così tante cose che la lista è talmente lunga che non so manco da dove cominciare, davvero troppe> Si mette a ridere, prendendosi in giro da solo, senza farne un grosso dramma, se non fosse che poi proseguono le parole della Kokketsu, motivo per il quale sgrana gli occhi, indicandosi con l'indice della mano sinistra <Stai parlando proprio di me?> Sbatte anche le palpebre, ripetutamente, con un'espressione ebete stampata in faccia, per poi mettersi a ridere, di gusto <Guarda, sarei quasi tentato dall'accettare la proposta, ma ho come l'impressione che, proprio quel giorno, avrò un impegno improrogabile, sai, quelle cose di vita o di morte, alle quali non puoi proprio mancare, che disdetta> Schiocca anche le dita della mano destra, come a voler sottolineare il peccato, spostando poi gli occhi su Ekko <Ah guarda che ormai siamo un trio, se mi devo sacrificare io, lo stesso vale per te e posso solo sperare che tu sia più di suo gradimento> Scoppia a ridere, decisamente divertito dalla questione ora che non riguarda più se stesso in prima persona

18:08 Shizuka:
  [Stazione di Kusa] Alla fine il discorso assassino viene bene o male accantonato ma ritorna invece qualcosa di legato alla propria innata e al fatto che Kamichi non era a quanto pare "E Basta" ma aveva a che fare con la sua famiglia, cosa che aveva decisamente evitato di dire, nonostante lei si fosse presentata come tale. << Che stronzo! Non mi ha detto nulla! >> La faccia torna arrabbiata e corrucciata per qualche istante prima che si concentri di nuovo su quella storia che le è un po' meno nota, ovvero le faglie. Che sembra pericolosa ma quanto meno qualcosa su cui ficcanasare quando ci si annoia. << Beh magari tra queste faglie ci troviamo l'ispirazione pure per una canzone! E come ha detto Hiko se le cose si fanno in compagnia si risolve prima divertendosi di più, così si può passare al successivo lavoro! >> Anche la piccoletta sembra interessata al provare quel qualcosa di nuovo che potenzialmente può portarla a maturare in diversi campi. I due ragazzi cercano di rimbalzarsi la patata bollente riguardo all'aiuto con quel soggetto poco raccomandabile scherzando l'un altro su chi detto essere la pedina più sacrificabile. << Va beh ho già capito che qui sono io la vostra guardia del corpo! >> Commenta divertita alla fuga che entrambi hanno cercato di fare davanti al loro sacrificio. Lo sguardo blu viene spostato fuori dal finestrino per un attimo, riconoscendo i colori di casa e soprattutto scorgendo un bellissimo e caldo sole. << Siamo praticamente arrivati! La prossima scendiamo e qualche minuto siamo a casa! Vogliamo fermarci a comprare qualcosa da cucinare o vogliamo prendere già pronto da scaldare? O ordiniamo poi più tardi? >> Già sta con la testa alla cena, considerato che quel lavoro sul braccio del Kuwabara potrebbe durare qualche ora, sempre che lui sia abbastanza resistente. Non appena avessero raggiunto la stazione la rossa sarebbe scesa dal sedile, evitando le gambe dell'amico e dirigendosi in maniera spedita all'esterno del convoglio solo per godersi i raggi del sole pomeridiani.

18:19 Kaworu:
 Non può che trovarsi d'accordo. < Dici bene, Yasu. O meglio, hai sentito dire bene. > convenendo con lui. < Infatti, ho accettato questo lavoro più per la possibilità di muoversi sotto il patrocinio della Shinsengumi, interessandomi del caso, che per altro. > facendosi ancora più basso nel tono, guardandosi prima attorno, per tenere un po' più riservate quelle informazioni. < Non so se si fidino proprio di me. Mi hanno dato qualche dettaglio in più rispetto a quanto diramato pubblicamente, però. > ammette. < Anche se è davvero poco. Non so però se è tutto quello che abbiano in merito all'argomento. > le informazioni che gli hanno rilasciato, dice. < Beh, Yasu, diciamo che la faccenda è un po' più seria. Si sta parlando di trovarsi anche in una situazione di pericolo, inconsultamente. > realizza, valutando un po' le ipotesi, specialmente negative, di quelle indagini. < Anche perché molte delle piste che mi hanno detto di seguire, sono legate ai vecchi ninja del passato. Quelli che sono ritornati dai tempi della guerra proprio contro il falso Dio ed i Kami. > si riferisce a quella dove il mondo è stato distrutto. < E non è gente proprio tutta raccomandabile, diciamo. > se si riferisce a Sango, ma alla fine, problemi ne ha avuti anche con gli altri, Furaya, Saisashi, Mattyse; sebbene siano di natura diversa, restano comunque delle questioni aperte. < Però sembra che quando loro sono ritornati, tanto è apparso il discorso delle faglie. Credo che la Shinsengumi ipotizzi dei collegamenti, ma non so, e penso nemmeno loro a questo punto, di che natura possa essere questa possibile connessione, se magari è soltanto una coincidenza. > riferisce, con tono dubbioso, di chi sta formulando delle ipotesi. < Le faglie sono una cosa abbastanza seria, raga. > puntualizza. < Almeno, per come l'hanno fatta passare sia in televisione, sia per come mi hanno spiegato. > aggiunge. Sul finale, ad ogni modo, si fa più leggero, riprendendo l'approccio scherzoso quando si parla di fare da guardia del corpo a Shizuka. < Come sempre, il povero nero deve finirci per sorto! > goliardicamente scherza coi due. < Mi sa proprio che dici bene, Shizuka. > che tra tutti e due, sarà lei la loro guardia del corpo. < Per me va bene! Come volete voi, belli. > accodandosi a qualsiasi decisione possono prendere i due. Nel mentre, li segue alla discesa della fermata. {Chakra off}{Stessi Tag}

18:26 Yasuhiko:
 Quando Shizuka torna a dire la sua, inevitabilmente si illumina <Ispirazione per una canzone> Sorride più apertamente <Oh sì, potrebbe darcela, in effetti, hai avuto un'ottima idea, Shizu> Visibilmente contento della partecipazione della rossa a quel progetto in fase embrionale e ancora al seguito annuisce vigorosamente <Proteggimi tutto!> Si stringe le braccia attorno al collo, con un'espressione da cucciolo bastonato, per fare un po' di scena. E solo dopo di questo andrebbe a replicare anche alle parole di Ekko, che meritano un tono e un'attenzione differente, più seria e profonda, tanto che va a riferire <Che sia seria, lo posso immaginare, non ci avrebbero messo di mezzo la Shinsengumi altrimenti, avrebbero delegato ad altri, tuttavia resta da capire se poi è effettivamente tutto oro quello che luccica, nel senso che le televisioni esagerano, così possono vendere la notizia per più tempo, quindi che ci sia un pericolo, non lo metto in dubbio, ma di quella che sia la portata, non si può mai sapere, per quello rischiano di esserci più piste false che non remunerative, ma detto ciò vale comunque la pena di tentare e se la situazione dovesse farsi pericolosa> Lascia la frase un attimo in sospeso, prima di proseguire <Siamo comunque tre ninja, certo, Genin, ma comunque un addestramento lo abbiamo ricevuto, fosse anche solo per togliere le tende se la situazione dovesse essere oltre la nostra portata, perché altrimenti che cosa abbiamo intrapreso questa via a fare, se poi alla prima occasione ci tiriamo indietro?> Sorride, parla anche con un tono piuttosto convinto, andando dunque solo ora a richiudere l'ombrello con il laccetto, in modo che occupi meno volume possibile. Una volta che il treno si ferma andrebbe a scendere a propria volta e solo ora andrebbe a dare la propria opinione <Possiamo essere pigri e farcelo portare, per una volta? Così iniziamo subito il tatuaggio, si sa che prima si inizia e prima si finisce e poi così se sto morendo dal dolore una volta che arriva la cena ci dobbiamo fermare per forza e posso evitare di fare la figura del pappamolle, mi sembra davvero un'idea geniale, eh? Che ne pensate?> Li guarda entrambi, con un sorrisone stampato in faccia <Ci state, vero?> Insiste, annuendo anche di quando in quando, come a volersi rendere ancora più carismatico in quel modo

18:35 Shizuka:
  [Casa Kokketsu] La testolina viene mossa a destra e sinistra mentre osserva Yasuhiko fare il finto cucciolo da salvare, mentre un sorriso le si stampa in fronte. Ascolta i discorsi degli altri due durante la discesa dal mezzo di tarsporto restando silenziosa. Lo sguardo blu è decisamente più acceso ora che sono scesi dal treno, il sole sembra averla messa di buon umore, come se bastassero due raggi caldi a rinfrancare lo spirito. << Tu hai parlato di spazzatura minimizzando Ekko! Comunque non preoccuparti, sembriamo sprovveduti ma non lo siamo così tanto. Io ad esempio stavo provando a diventare un ninja medico. Ho già studiato parecchio del sistema nervoso e circolatorio a causa del mio clan e del lavoro come tatuatrice. L'anatomia non mi è sconosciuta e penso che la propensione per il suiton mi aiuti a infilarmi in questo ambiente. >> Continua a camminare diretta verso casa, tanto di Kombini o luoghi dove prendere da mangiare ce ne sono parecchi. << In fondo dovevo trovare qualcosa in cui essere brava dato che il sangue ancora sembra silente. >> La butta lì, come a sottolineare il fatto che la cosa si le pesa, ma in fondo sta cercando comunque una sua strada per essere all'altezza del ruolo di ninja. << Hiko ha ragione, possiamo aiutarti senza esporci e dovremmo essere in grado di cavarcela in maniera egregia dati quegli insegnamenti ricevuti. Possiamo farcela! >> Lei sembra decisamente più carica di prima, sarà il sole o il fatto che a breve si metterà a lavorare sul corpo dell'amico. << Per me va bene fare i pigri! Non che la cosa sia nuova per te vero Hiko? >> Lo canzona un pochino continuando la sua marcia fino a portarli all'ingresso di casa. Da una tasca dei pantaloni estrae le chiavi di casa aprendo l'ingresso senza troppe smancerie e entrando per prima, allargando le braccia in alto e facendo un mezzo giro su se stessa. << Benvenuti nella umile dimora di Riuky e Yuki Kokketsu! Fate come se foste a casa vostra! >> Come se quell'introduzione servisse a qualcosa per Yasuhiko che ormai conosce quel posto come se fossero le sue tasche. La ragazza con fare meccanico andrebbe a togliersi le scarpe lasciandole vicino all'ingresso e posizionando delle ciabatte li accanto per gli altri due. << Potete anche andare in giro scalzi per quel che mi importa! >> L'educazione prima di tutto ma essendo amici possono effettivamente comportarsi come meglio credono, l'importante è togliere le scarpe o la madre l'avrebbe strigliata per bene!

18:43 Kaworu:
 Si fa sfuggire una risatina divertita dalla sceneggiata inscenata da Yasuhiko. < Che tipo... AH-AH! > borbottio ilare, più che altro, quello soffiato all'esterno. Continua a procedere in concomitanza con i due coetanei, avanzando nella direzione che tracciano, seguendoli più che altro, di modo che possano far lui strada. < Oh, però lo sapete che, tutto sommato, l'idea di una canzone a riguardo non è male? > effettivamente, la cosa potrebbe risultare una buonissima trovata commerciale. < Magari ci penso a qualche rima da buttare giù a riguardo. > perché no, dopotutto, è un tema centrale di quel tempo: potrebbe attirare gente, audience, risultare d'essere di un certo appeal. < Comunque sia, hai ragione Broh. > quando l'altro va a fare tutto quel discorso più complesso, accondiscendendo con una nota di accordo. < Più che altro, ci sono tanti dubbi, domande. Magari ne parleremo un'altra volta, in un'altra occasione. > un modo come un altro per dire che non vuole farlo in uno spazio aperto, al pubblico. Hanno già detto tanto, e lì a Kagegakure, ci sono sempre occhi ed orecchie fin troppo indiscrete. < E' vero, ho minimizzato sull'incarico, più che altro però per sottolineare che di quanto ci si va ad occupare, è meno diretto, non in prima linea. Però i rischi ci sono comunque, cioè, c'è sempre possibilità di incappare in qualche imprevisto... > chiarisce. < Però sì, dai. Sono sicuro che faremo il nostro. > trovandosi a convenire con quell'iniezione di fiducia ricevuto dai due. < Sì, io ci sto! > concludendo infine verso il Kuwabara. < Almeno è uscito il sole, che ci accompagnerà nel rientro verso casa. > constatando quel cambio climatico, che lascia dieto sé il fresco della pioggia, ma nuovamente la luce del sole del meriggio, rispuntato da dietro le nuvole. Arrivato alla dimora della Kokketsu, resta fuori almeno finché non viene aperto il battente e permesso lui di entrare. < Permesso... > anche se non c'è nessuno, è sempre buona educazione introdursi. Si toglierà le scarpe, qualora fosse necessario. Anche senza le sue Air Max, è comunque un gigante. < Credo che farò così.. > andrà scalzo cioè. < Più che altro, non penso tu abbia ciabatte della mia misura.... > ha un 48 di piede. Gli servono le pinne. {Chakra off}{Stessi Tag}

18:55 Yasuhiko:
 Lascia parlare gli altri due principalmente al momento, tralasciando la questione, tanto che si ritrova ad annuire di quando in quando, dando ad intendere che stia ascoltando e che stia partecipando alla cosa, ma senza esprimere ulteriori commenti, condividendo l'idea di Ekko di discuterne in un altro momento e dal canto proprio non sembra avere altro da aggiungere in tal proposito. Ne approfitta per respirare a pieni polmoni gli odori del quartiere Kusano, sorridendo mentre compie quella passeggiata che lo porta in direzione della casa di Shizuka e una volta arrivato lì non farebbe altro che fermarsi, in placida attesa che la porta si apra e quindi va a sua volta a fare il proprio ingresso, chiudendo la fila e dunque l'uscio alle proprie spalle <Sono tornato a casa> E quella dovrebbe essere un'espressione che lascia intendere fin troppo bene quanto sia abituato a passare del tempo lì dentro, ritenendola come una seconda casa, oltre alla propria. Andrebbe quindi a sfilare i calzari da ninja, mettendoli di lato, così che non siano di impiccio e si infila un paio di ciabatte, proprio le sue, nere e azzurre <Aaaaah adesso sì che va meglio> Ridacchia per qualche istante <Allora, Shizu, dov'è che mi vuoi torturare, esattamente? Camera tua, in soggiorno, in cucina?> Domanda, guardandosi attorno <Che una volta che mi sono piazzato, non mi muovo più> E difatti comincia anche ad incamminarsi, fermandosi poi solo una volta che raggiunge quel trivio e non sa dove dirigersi concretamente, voltando il busto del tutto, così da poter fronteggiare i due ragazzi <Ma ne hai ancora un paio di quelle lattine energetiche? Mi sa che me ne dovrò bere un paio, sì, ho proprio questa vaga sensazione, anche perché altrimenti potrei morire disidratato ben prima> Se la ridacchia, del tutto divertito. Attenderebbe quindi una risposta, prima di incamminarsi per la direzione adeguata e procedere con la stesura, almeno iniziale, del tatuaggio [Uscita]

19:04 Shizuka:
  [Casa Kokketsu] Effettivamente Ekko ha colto un buon punto. Lei ha preso da mamma ed è rimasta piccina, ma comunque papà non è altissimo e sicuramente ciabatte delle dimensioni del nero della foglia non ne avrebbe mai avute. Per Hiko è diverso, ne hanno un paio apposta a casa da sempre, tant'è che non ci mette due secondi a sfilarsi i calzari e vincere un paio di ciabatte. Per non far sentire Ekko troppo fuori luogo lei decide di restare scalza facendo si che quelle calzette bianche che indossava siano già in dirittura di diventar grigie. << Scusa a casa siamo tutti piccolini. Farò in modo di procurarmi qualcosa per te per la prossima volta! In fondo se dobbiamo suonare insieme dovremo trovarci più volte no? >> Gli sorride educatamente per poi andare a rispondere a Yasuhiko dopo averci pensato per bene: << Opterei per camera mia Hiko, partiamo dalla schiena che dovrebbe essere più sopportabile che non il pettorale. Io ti recupero da bere! >> Senza pensarci troppo andrebbe a dirigersi verso la cucina, accorgendosi solo dopo di essersi dimenticata qualcosa di importante. La testolian rossa verrebbe fatta sbucare da dietro uno stipite, andando a cercare di nuovo la possente figura del ragazzo di colore: << Scusa Ekko. Sono troppo abituata con Hiko, segui pure lui sempre dritto lungo il corridoio, in fondo a sinistra c'è camera mia. Accomodati pure dove meglio credi io porto qualcosa anche per te! >> Detto questo la testolina sparirebbe nuovamente verso la cucina, sperando di aver dato all'omone tutte le informazioni necessarie per riuscire a non perdersi in quella casa non troppo grande, tutta su di un singolo piano. [//END]

19:13 Kaworu:
 Occhieggia Yasuhiko, quando dice di essere tornato a casa. < Ah perché, una volta era casa tua? > chiede, quasi in maniera ingenua, non avendo capito il riferimento fatto dal Kuwabara. Nel frattempo, si toglie il cappottone blu. < Dove lo posso lasciare? Che è un po' umido per via della pioggia che è venuta giù. > chiede alla padrona di casa, aspettando sue eventuali indicazioni. < Potevi alzare la testa ed aprire la bocca, Yasu-kun! Ne ha fatta di acqua fino a poco fa! > ironico verso il genin di Oto. < Ma non c'è bisogno, davvero... > all'accortezza molto gentile utilizzata dalla rossa. < Però grazie del pensiero. Al massimo, in futuro mi ricordo di portarmi le ciabatte, se ci organizziamo prima. Dopotutto, è stata una improvvisata alla fin fine. > che sia andato lì da lei, con loro due, avendoli incontrati per caso. Un fuori programma. Si guarda intorno. < E' proprio un posto molto accogliente. > rispetto al suo, che è un piccolo buco, un monolocale nel quartiere povero, del ghetto. < Di niente... non preoccuparti. > quando gli dice di fare affidamento su Yasuhiko. < Magari, se posso un attimo andare in bagno, per favore. Che essendo stato fuori da stamattina... non ho potuto fare tappa alla toilette. > un tantino imbarazzato: però le urgenze sono urgenze. Ce le hanno tutti. Così, si farà dire dove si trova il bagno, passando per di lì, prima di dedicarsi a passare la serata con i due nuovi amici. Naturalmente, lascerà la tavoletta del WC abbassata dopo averla utilizzata: del resto, è a casa di una signorina, le buone maniera prima di tutto.{//END}{Chakra off}{Stessi Tag}

Stazione di Oto-Kusa.
Di rientro, Yasuhiko, Shizuka e Ekko si incontrano alla stazione. Il treno per Konoha è in ritardo, così come la pazienza del Nero della Nuvola sta esaurendosi: per fortuna, Shizuka e Yasuhiko lo invitano ad andare con loro a casa della Kokketsu. Nel tragitto, parlano di vari argomenti, tra cui musica prevalentemente, così come di altre cose, tipo Rasetsu che si bacia i ragazzi, Kamichi che è strano, ma anche questioni più serie, tipo il sangue nero, l'assassino di Kagegakure, e le Faglie dimensionali. Alla fine, giungono a casa della ragazza, dove passeranno la serata a mangiare qualcosa da asporto, e ad utilizzare Yasuhiko come cavia per i tatuaggi.