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La pianificazione dell'asta

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con Furaya, Kamichi

In una tempestosa giornata, avviene un incontro particolare. Un incontro che non si vede tutti i giorni. E che difficilmente sarà visto da qualcuno. Approfittando del brutto tempo e dell'affluenza minore di gente in giro per il centro di Kagegakure, tutti rinchiusi e stipati all'interno delle proprie abitazioni o di locali in grado di permettere uno svago, l'edificio nel quale hanno prestabilito l'incontro è al momento privo di chissà quali passanti nei dintorni. Si tratta d'un palazzo d'almeno cinque piani, nuove abitazioni in costruzione, non ancora terminato e dunque privo d'infissi, d'intonaco. Ha soltanto lo scheletro di quella che, in futuro, sarà una possibile dimora per altre persone. La donna l'attende al quarto piano, il penultimo. Non appena entrerà dalla porta d'ingresso, superato il cantiere che lo delimita, troverà soltanto un Anbu con la relativa maschera. Raggiunge il metro e ottanta d'altezza, con la maschera raffigurante un animale, presumibilmente un canide - che sia una volpe o un lupo lo lasciamo all'interpretazione del Kokketsu - con il simbolo di Kiri stampato sulla fronte. Indossa inoltre una cappa nera che lo copre per intero, con tanto di cappuccio ben posto sulla sommità del capo. Può intuir che si tratti d'un uomo soltanto dall'altezza, ma la cappa non permette nessun'altra visuale certa. "Ti aspetta al quarto piano", ma prima di farlo passare, lo squadra dalla testa ai piedi. "Hai armi con te? Lasciamele qui", per mera precauzione, giusto per far presente quanto poco si fidi di qualcuno che, privo della divisa della Shinsengumi, ha chiesto un incontro con le alte sfere. Si premuniscono, sempre. E soltanto quando questo sarà avvenuto, ammesso ovviamente succeda, lo lascerà salire verso le scale poste sulla sinistra e che conducono ai piani superiori. [ Ambient - CHIUSA ]

17:38 Kamichi:
  [Verso il 4* Piano] Il soffio di Eolo accompagna nefasto il muoversi delle nuvole grigie alte in cielo, lasciando alla nostra visione un triste ed uggioso empireo che non lascia filtrare alcun raggio di sole, tipico del periodo tardo primaverile e di quello di quasi estate. Ha ricevuto direttive precise su dove si sarebbe svolto questo incontro, a quanto pare in cantiere vero e proprio, dotato di macchinari e materiali sparsi in giro, sinonimi assoluti di un palazzo o di una palazzina che potrebbe venir costruita in un futuro non troppo prossimo. Eppure non siamo certo qui per osservare l'edilizia del posto, anzi, tutt'altra cosa sembra interessare il volere del nostro biondo kokketsu, che vestito dei suoi classici abiti da borghese, non sembra perdersi d'animo in una giornata che non sembra propriamente prospettare un grande inizio... anche se fortunatamente, è munito di ombrello. Porta qualche passo spedito in avanti, supere la prima parte del cantiere per avvicinarsi - come da direttiva- ad un palazzo ancora in fase di costruzione, sorvegliato per sicurezza da un secondo Anbu lì presente, in questo caso, un mascherato uomo che richiama di fantasia un canide, superandolo in altezza di 5 cm e non lasciando altre informazioni di riconoscimento al nostro biondo eroe. <Grazie per l'informazione> risponde al mascherato difronte a lui, con un tono abbastanza calmo, ma evidentemente sotto pressione, diciamo che sicuramente qualcuno che è abituato a sentir raccontare falsità e bugie potrebbe facilmente intuire che è molto in ansia, visibile anche dalle mani che non riesco a stare ferme durante quel parlare, persino se ora il suo interlocutore è un anbu qualsiasi. <Non posseggo armi, ho solo l'ombrello> che chiude, prontamente, anche perchè si sa che tenere l'ombrello aperto in casa porta sfiga, quindi meglio riportalo nel suo meccanismo e poggiarlo ai lati di quei muri ancora da completare, poggiandolo alla basa di uno di questi ultimi. Ispira una grossa quantità d'aria pe poi riportala fuori, espirando come se cercasse di calmare quella sua ansia, mentre ancora sudano le mani dalla pressione psicologica e dal peso della figura che sta per incontrare, iniziando nello stesso momento ad avanzare i passi necessari per avviarsi su quelle scale che lo porteranno verso i piani superiori, dove al penultimo, stanzia colei che capitana gli Anbu. La giacca bluastra è poggiata su ambo le spalle e non indossata per la lunghezza delle braccia. mentre la camicia grigiastra è ben attillata al suo corpo da shinsengumi con tutta la sua fantasia floreale, chiusa infine nei pantaloni lunghi dello stesso colore della giacca, ad osservare invece opposta a delle scarpe grigiastre abbastanza anonime. Due orecchini sono sfoggiati su ambo i lobi, appaiono come piccole catene con una sferetta rossa al centro, mentre al destrorso polso viene sfoggiato un braccialetto in simil oro dalla fantasia circolare, riflettente di luce dalla spilla che tieni affisso al pettorale destro, in giallo, richiamante il Kanji "giustizia". [Tap-Tap] quei passi si muovono all'unisono con il rumore del braccialetto che sfrega tra i 3 anelli circolari di cui è composto, mente passo dopo passo vengono macinati i metri verso il quarto piano di quella struttura in fase di costruzione, formata da ben cinque piani percorribili, ma dove il nostro biondo andrà a fermarsi al quarto, osservando cosa ci sarà da farsi e cosa ci sarà di cui parlare. [Chakra Off]

Una volta assicuratosi che armi indosso non ne abbia, avvicinandosi alla di lui volta e allungando le braccia lungo i fianchi e le cosce, si premura che sia tutto in ordine. Tasta in maniera quasi fastidiosa per chi la subisce, ma smette nel giro di pochi istanti. Sta di fatto che lo lascia subito dopo salire verso il quarto piano. Poco prima che possa superare l'ingresso di quell'appartamento, spoglio e privo di chissà quale arredamento, poiché manchevole persino d'intonaco ed infissi, può intravedere una figura che raggiunge a malapena il metro e settanta. La maschera Anbu indossata è nera con la caratteristica forma di volpe. Le orecchie sono appuntite e baffi e contorni di queste ultime sono adornate di rosso. Il suo vestiario abituale è composto da un paio di pantaloni beige, pettorina verde militare, t-shirt a mezze maniche nere, sandali ninja neri, vambracci e schinieri, mantellina verde militare con cappuccio, guanti a mezze dita che lasciano scoperte le falangi affusolate dalle lunghe unghie laccate di bianco. La spilletta recante il suo grado gerarchico è posta sul pettorale sinistro. Poggiata nei pressi della finestra, con la cappa scura che copre anche il capo e i ciuffi bianchi, si volta repentinamente verso colui che giunge al piano superiore. Da dietro la maschera, sarà impossibile per lui veder quegl'occhi di ghiaccio che lo fissano intensamente. <Kamichi, mh?> Il nome dovrebbe essere abbastanza noto, tanto quanto quello di Boryoku è noto all'altro, ma soltanto poiché Generale Anbu delle Forze Speciali. Non si muove dalla sua posizione, lasciando tra di loro ampio spazio che s'aggira all'incirca sui cinque metri. La voce, a causa del vuoto dell'appartamento, rimbomba appena ma non dovrebbe risultar in alcun modo troppo fastidiosa all'orecchio. Inoltre, la maschera è dotata d'un modulatore vocale, dunque anche in questo caso è difficile comprendere se si tratti d'un uomo o d'una donna. <Prego.> Allunga la dritta, lo invita a parlare. [ Ambient - CHIUSA ]

18:23 Kamichi:
  [Al 4* Piano] Il corpo del biondo non impiega molto a mostrarsi agli occhi gelidi di colei che capitana la squadra speciale Anbu, una donna poco più bassa di lei e dal tono sintetico mascherato da un modificatore vocale, probabilmente sito dietro quella maschera bianca che copre la totalità del viso di quella figura così altisonante. Non gli serve guardare i gradi ed i lustrini, non gli serve neppure pensare troppo a dire il vero, quel suo appuntamento era già stato capitolato come incontro ufficiale con colui/colei che capitana gli Anbu, una figura che potenzialmente parlando potrebbe ucciderlo in questo stesso istante, senza lasciare tracce alcune della morte del biondo kokketsu che si trova frontale alla di lei figura, sita a cinque metri di distanza. Gli occhi s'aprono d'impeto ad osservare quella figura, una reazione naturale e fisiologica parrebbe seguire immediatamente l'avvedersi della donna, quale l'indietreggiare di un singolo passo, non per volontà, non per strategia o preferenza, ma per mero volere della paura che la presenza della donna porta con se: Non esistono divinità pagane in quelle mura, ma se c'è qualcuno che che può incarnare il concetto di triste mietitore, ella è sicuramente la figura più vicina all'invisibile morte. Potrebbe avvicinarsi, sicuramente ne avrebbe anche la possibilità, ma quel suo corpo è immobile, fermo, sito a cinque metri ed un singolo passo verso tergo dalla donna, impossibilitato mentalmente dall'avvicinarsi e dal muovere quel suo corpo in qualsiasi direzione, nè in avanti verso di lei, nè per scappare via in lacrime verso un posto sicuro, ma d'altronde esiste davvero un posto dove nascondersi da codesta donna? <S..Si> prende fiato, deglutisce mentre cerca di fare del suo meglio per contenere i tremolii del suo corpo, delle mani soprattutto, è uno shinsengumi, un guerriero ed un giustiziere, ma pare non riuscire a potere nulla contro la sola presenza che quella donna riesce ad imprimere soltanto stando ferma a fissare il nostro genin. <Lei è...> respira, prendendo una piccola pausa per non mostrare ulteriore agitazione < Il ge..generale Boryoku, g...giusto?> forse in cuor suo spera in una risposta negativa, odia quel senso d'impotenza, odia sentire quell'aura di supremazia che alcuni individui riescono ad incarnare in quel modo così mefistofelico, come il capitano Kenpachi, come il comandante della sua corporazione, e come lui neppure riesce ad immaginare di arrivare ad un briciolo di quella... cosa. Ingoia il rospo, deglutendo, continuando ad apparire immobile e statuario, chissà se abbastanza capibile dalla donna il suo stato di ansia e paura <... Sono s..stato convocato> continua <In que...> scuote la testa socchiudendo gli occhi, come se avesse persino problemi a parlare difronte quella persona < Ho ricevuto il v..vostro avviso> tiene gli occhi chiusi e la testa china, forse in senso di disperato aiutato al proprio senso di coraggio, forse per cercare di sfuggire apparentemente a quella sua voce rimbombante <Ho parlato della mia idea> non riesce a produrre frasi troppo lunghe <All' Anbu batafurai> lei dovrebbe sapere da chi e cosa proviene quella segnalazione, dovrebbe indi conoscere anche i dettagli ed i motivi di quella sua idea, ma a differenza dell'incontro con un semplice Anbu qualsiasi, come prima all'ingresso, ora come ora sta parlando col fulcro ed il centro di tutto, sta parlando con una donna che in parte incarna la virtù principale del nostro eroe, quella della giustizia. <L..> quando prova direttamente ad avere un dialogo, sembra iniziare inevitabilmente a balbettare <Lei perchè mi ha voluto qui?> stringe i pugni paralleli ed attaccati al corpo, chiusi e serrati con il capo ancora chino e quegli occhi ancora chiusi, mentre flebili spasmi muscolari innescano l'inevitabile paura del cuore del nostro eroe dalla bionda chioma, che da buon tribale selvaggio, percepisce che quell'essere è troppo superiore alle sue possibilità, e che in quella stanza appare come un fiore in balia di un uragano a cinque metri e poco più. [Chakra Off]

Gli cede la parola, ma questi prende a balbettare. Lo ascolta durante la prima risposta affermativa che conferma il di lui nome. E fin qui, non vi sarebbe alcun problema. Gli occhi della donna, sotto la maschera che glieli copre, ruotano verso l'alto, già scocciata di presiedere ad un incontro del genere. Poteva mandarci qualcun altro, magari lo stesso Batafurai - chi gliel'ha fatto fare? <E tu saresti un agente scelto della Shinsengumi?> Dunque qualcuno che, gerarchicamente parlando, dovrebbe esser posto ad un livello superiore se non paritario in alcuni aspetti. Nei di lei confronti, giacché mero agente scelto, non avrebbe chissà quale potere. Scrolla le spalle con un gesto secco, scostandosi dal muro adiacente alla finestra tramite un colpo di reni che la porta ad avanzare di mezzo metro in sua direzione. <Smettila di balbettare. Come pretendi che qualcuno che t'è superiore possa anche soltanto prenderti in considerazione?> Lo sgrida come farebbe con chiunque altro non sia alla propria altezza, superba nel modo di porsi e spietata nel parlare. Non ha timore che possa prenderla a male, non ha alcunché da rimproverarsi. Sta dimostrando d'esser un ragazzino che non ha ancor le idee ben chiare, tanto da ridursi a balbettare di fronte alla donna, mostrando comunque come quest'ultima possa avere una certa influenza nei di lui riguardi. <Che domande di merda sono?> Bofonchia ancora, alzando appena il tono della voce e facendo sbatter le mani contro le cosce, prima di portar poi gli arti superiori ad incrociarsi innanzi al petto. <Avevamo qualcosa di cui parlare, se non sbaglio. Dove avrei dovuto condurti? Nella base Anbu? Ti piacerebbe!> Gesticola febbrilmente con la mancina che ondeggia nell'etere circostante, sottolineando quanto impossibili siano le sue intenzioni, ma lasciandogli di nuovo la parola nella speranza che sappia adesso cosa dirle. Insomma, Boryoku ha appena dimostrato che il suo secondo nome non è pazienza. [ Ambient - CHIUSA ]

19:30 Kamichi:
  [Al 4* Piano] Una reazione abbastanza simile a quelle precedenti, o meglio, simile a quelle usate da tutte le figure forti che ha incontrato durante il suo attuale percorso, come i capitani o il comandante, come la stessa capo anbu ora, tutte figure dal carattere scontroso ed impaziente, burbero forse, incazzoso potrebbe dire una persona come Ekko, ma comunque vada un tipo di atteggiamento molto aggressivo nei confronti di chi, come lui, è invece investito del peso di parlare con una figura così importante... chissà se un giorno riuscirà ad avere a che fare con qualcuno di si importante e forte, ma con un carattere più dolce e apprensivo. Prende fiato, sentendosi preso in carica <S..Si SONO un agente scelto della Shinsengumi> prende fiato <sono anche un genin del villaggio di Kagegaure> sembra aver trovato un briciolo di coraggio <E sono anche colui che catturerà quel dannato assassino> forte di un coraggio e di una sfrontatezza tirate fuori da chissà dove, lui che di base non potrebbe permettersi quelle parole, anzi, difronte quella donna dovrebbe mostrare solo paura e rispetto per non morirci qualche istante dopo... ma non sopporta e non permette che NESSUNO infanghi la sua nomea di giustiziere, la sua credibilità da baluardo della giustizia, di giusto e di pio, di guerriero del bene ed oppressore dei malvagi, la sua interezza come ninja viene colpita con quelle parole. <So come tirare in trappola l'assassino> prende fiato <Posseggo un piccolo anello da un valore inestimabile, una rarità che mi è stata definita unica nel suo genere> forse sta anche sottovalutando quanto sia prezioso quel cosino <Avevo intenzione di creare una finta asta, di portarci dentro, pubblicizzandola fintamente, delle persone importanti, influenti> alza lo sguardo verso quella donna, serrando ancora più forte quei pugni chiusi <Sono ancora alla ricerca di collegamenti tra le vittime di quel dannato> non lo chiama manco assassino, ed avverte la generale che lui è un qualcuno che in proprio sta svolgendo indagini e ricerche su quella figura <Fino ad ora sono riuscito a risalire solo ad una compagnia teatrale> continua <Alla quale sono stato affidato come ninja durante una cattura, avvenuta con successo> lei saprà sicuramente di cosa si tratta, è roba sua quella <Posso mettere in palio l'anello come oggetto che potrebbe far gola non solo all'assassino, ma a gran parte dei criminali che gironzolano per kagegakure> prende fiato, avanzando anche un passo verso quella donna, uno solo, non in segno di sfida, ma di rivalsa, di riscatto, di chi non ci sta a farsi mettere i piedi in testa su un capo in cui sogna da quando era un pargolo, lì dove lui stesso vuole agire secondo i dogmi della giustizia. <Non posso però ancora sapere che tipo di figure pubblicizzare come prendenti parte all'asta, se politici, se attori, dottori o ninja particolari> qui infatti arriva il motivo di questo incontro forse e del perchè parlare con gli Anbu <La shinsengumi continua a volerne restare intonsa, a lavarsene le mani, ed io da solo come genin posso poco> lo ammette, spudoratamente <Possiamo adoperare una struttura, possiamo pubblicizzare la cosa e far spargere la voce, ingaggiare ninja per serrare dall'esterno e dell'interno la struttura... ma per attirare quel maledetto in trappola, abbiamo bisogno di capire chi mettere lì dentro, abbiamo bisogno di sapere chi far credere che ci sia in quella struttura> vuole finger, pubblicizzare per finta quella cosa, travestire da persone influenti e non ninja che sarebbero lì pronti a smascherare quel criminale <Ma per questo servono informazioni> prende fiato <Informazioni che sicuramente voi anbu potete ottenere, e che assieme alla mia idea, potrebbero creare una piccola tana per malviventi> quindi la sua idea non era catturarne uno... ma tutti? Attende ora la risposta della donna, sperando in cuor suo di aver centrato il punto del discorso.

Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, questo è il sacrosanto vincolo dell'umanità. Differente è per Boryoku, che cerca di mettere a soqquadro la psicologia della persona che ha di fronte. Spesso e volentieri, si manifesta in maniera grezza e arrogante, ma è fatta così. Finalmente Kamichi tira fuori gli attributi, ma ciò non permette al Generale Anbu di vederlo ancora sott'occhi diversi. <Arrogante> Pronuncia dopo aver affermato di voler catturare il serial killer di Ninja che sta facendo il bello e cattivo tempo all'interno del villaggio comune e che ancor non sono riusciti ad accalappiare. <saccente> A proposito del piano che viene elargito direttamente dal biondino che ha di fronte e che lei, nonostante abbia la maschera sul volto, sta guardando intensamente. Non si perde neanche un'espressione facciale. D'altronde, è piuttosto facile capire se stia mentendo. E occhi negli occhi include un'illusione che potrebbe prendere atto in men che non si dica, ammesso ne abbia veramente bisogno. <e irragionevole.> Conclude gl'insulti alla di lui persona, seppur per certi aspetti possano persino venir definiti complimenti. Incrociate le braccia al petto, si stringe nelle spalle come se la cosa non le interessasse. Soppesa le informazioni ricevute dal Kokketsu, iniziando a camminare verso la sinistra di Kamichi in linea retta, restandogli distante la medesima metratura precedente. Non gli s'avvicina manco per errore, ma la maschera continua a restar fissa verso di lui. <Per quale motivo reputi che un anello possa attirare un assassino? Le sue intenzioni, ormai note, son quelle d'ammazzare dei ninja o dei vecchi ninja.> La correlazione non è ancora certa, poiché le vittime son state innumerevoli. Chiudersi all'interno d'un villaggio genera questo tipo d'eventi: è come un lupo all'interno di un gregge di pecore chiuse in un recinto, con l'unico problema che la bestia ha deciso d'indossare anch'essa un vestito fatto di lana. <Potresti sfruttare un ninja in pensione come invitato speciale all'asta, il che potrebbe attirare il serial killer. Ha sempre colpito in luoghi pieni di gente, nonostante la folla.> Non sta totalmente rifiutando quella richiesta, bensì cerca di mettere delle pezze laddove mancano poiché il piano potrebbe anche funzionare, ma deve essere congeniato nel modo migliore possibile. <Quali informazioni vorresti sfruttare? Servirebbero anche delle guardie agli ingressi e all'interno della sala. Devi tenere in considerazione la grandezza di quest'ultima, il posto in cui si troverà e la quantità di gente, l'affluenza di quest'ultima.> Gesticola con la mancina sollevata le cui unghie son laccate di bianco, neppur fossero artigli scintillanti. Gli cede adesso la parola, ha detto anche fin troppo e necessita dapprima di capire cos'altro possa dover aggiungere l'altro. [ Ambient - CHIUSA ]

16:28 Kamichi:
  [Luogo Segreto - Quarto Piano] Quelle parole e quei commenti iniziano a cozzare con quello che a primo acchito pare essere l'indomito volere del biondo eroe di kagegakure, lui che ha scelto la strada della rabbia mistificata con l'adrenalina che gli scorre per paura in quelle vene nere come la pece, un guerriero baluardo del bene che sta affrontando psicologicamente una sfida con una figura pericolosa e sicuramente intelligente, una bestia oscura e mascherata, gelidamente puntata con quegli occhi verso il biondo konohano. Prende fiato, ribattendo la parola alle prime tre sentenze della donna <Se per mettere animo e corpo nel proteggere le persone di questo villaggio, se per ergermi forte con l'oscura presenza che mina la pace e la giustizia del villaggio, se per immolarmi in prima persona in questa trappola per assicurare alla dea bendata la faccia di quel malvivente...> guarda di leggero richiamo il suolo, la testa si porta bassa a viaggiare verso destra mentre il pugno chiuso dallo stress e dalla rabbia parrebbe iniziare a tremare, come se quegli attimi fossero davvero pesanti per il nostro biondo, mentre qualcuno mette in dubbio la valenza del suo cammino, mentre cerca di esternare le sue ragioni e la sua volontà... mentre trema, mentre vorrebbe urlare a squarcia gola, mentre solo s'avvolge nello sconforto di sentirsi l'unico vero buono tra quelle mura, mentre non riesce a non pensare di essere l'unico tra i tanti a dare se stesso per quella giustizia, mentre difende forse se stesso, si se stesso, dalla disperazione che s'erge assieme a lui e che gli sussurra spesso all'orecchio di smetterla. <Se per tutto questo io sono, allora mi chiami pure arrogante, saccente ed irragionevole> ma la sua giustizia è fin troppo forte per essere messa a tacere da questa mera disperazione, quando parla del bene e della sua dea, quando parla del volersi muovere ed ergere come eroe... quasi pare una persona, posseduto? Forse, ma di certo il coraggio brucia ed arde carico in lui come poche volte, riuscendo persino ad incrociare lo sguardo di quella donna in quella maschera, mentre ella si muove, mentre lui la sfida quasi in quella maschera, mentre fissa gli spiragli aperti sugli occhi, immobile ovviamente. Prende fiato tenendo i bugni leggermente meno chiusi, mentre farebbe anche per girare sul posto seguendo sempre la traiettoria di marcia della capo anbu, la osserva e la squadra, cerca di non farsi vedere debole <Esatto, ninja e vecchi ninja> prende fiato ancora una volta <Ed ha una correlazione con il mondo del teatro e dello spettacolo> continua <Le mie ricerche hanno portato a questo, e la missione a cui sono stato affidato, ha portato in carcere ben 3 possibili complici ed individui> continua a discutere, cercando di mettere a conoscenza la capo anbu delle sue idee <Ho bisogno...> scuote la testa <ABBIAMO bisogno> scandito nella prima parola più fluentemente, come se ricalcasse il BENE COMUNE a cui aspira <Di sapere quale potrebbe essere il suo obiettivo più appetibile, le sue mosse le sue messe in scena, sono state fatte davanti al pubblico e senza la paura di essere scoperto> o forse si <è teatrale nei modi, lascia degli indizi come se volesse farci arrivare a lui in qualche modo, non nasconde le prove e continua imperituro ad attaccare> un filo del discorso che verte dunque verso la possibilità di far leva sulla mentalità del mostro <Se vuole continuare questo suo spettacolo, se gode delle persone e della popolarità che sta acquisendo... potremmo trarlo in gabbia creando un vero e proprio evento mediatico, un'asta d'elite con in palio un cimelio tra i più ricchi e rari di kagegakure, forse il più costoso tra tutti> inestimabile valore, risale a TANTISSIMO tempo fa, quel piccolo anello contiene in se davvero un possibile grip per acciuffare quel lestofante. < Potremmo fintamente pubblicizzare l'evento con emittenti televisive, giornali, e persone di rilievo, un luogo dove uno come lui...> prende fiato <dove un come lui dovrà per forza di cose attaccare, arrivando a mostrarsi capace di poter compiere il suo spettacolo in villaggio visione> si allaccia al discorso della capo anbu, ancora una volta, cercando di portare tanta suiton al suo mulino <Già, potremmo pubblicizzare l'evento come un qualcosa presidiato da importanti ex ninja, e la presenza di un gioiello così importante farà gola anche a qualche altro lestofante in giro> quindi, cosa c'entra tutto questo con l'assassino scusa? <Potremmo creare una trappola per api, capo anbu, un luogo dove far cadere non solo l'ape regina, ma tutte le api operaie attorno, potremmo eliminare gran parte del male che affligge kagegakure in un solo colpo> continua, prendendo fiato <Ma abbiamo bisogno di un piano speciale, di gente capace e di... tutti> anbu, shinsengumi, esercito e pure ichiraku se viene, tutti, indistintamente, un vero e proprio DOOMSDAY, un giorno del giudizio, una bomba ad orologeria che dovrebbe esplodere a favore degli eroi del bene.

Roteano gl'occhi della fanciulla verso l'alto a sentir parlare in quel modo. Per fortuna, la maschera copre qualunque espressione di disgusto stia facendo. <Mi chiedo per quale motivo tu ti sia arruolato nella Shinsengumi.> Un quesito indiretto quel che gli pone, riportando su questi la sua totale attenzione. Sol per un istante devia lo sguardo verso la finestra dalla quale è possibile vedere di sotto, sincerandosi che sia tutto in ordine e che nessuno possa avvicinarsi al perimetro durante questo lasso di tempo. <Le informazioni in tuo possesso sono le stesse che noi Anbu siamo riusciti a recuperare.> Secco il di lei tono, lasciando trasparir che qualcosa pronunciato da Kamichi abbia dato fastidio, senza però sottolineare quale delle tante parole l'abbia causato. Le informazioni restano un bene prezioso per chiunque, specialmente per chi, come loro, fa parte di precise corporazioni volte alla salvaguardia del villaggio comune. <Non posso condividere con te informazioni confidenziali, tanto meno annoverarti di tutto quel che abbiamo.> Come ogni importante gruppo che si rispetti quando si tratta d'indagini, non può pubblicare e pronunciare ai quattro venti simili aneddoti. <Ti basti sapere che colpisce ninja ed ex ninja, a giudicare dai suoi movimenti. Psicologicamente parlando, come dici tu, s'è sempre comportato affinché i suoi crimini fossero visibili. Lascia dietro di sé una pergamena ad ogni omicidio ed ultimamente ha smesso di colpire.> Le braccia incrociate, ancor una volta, farebbero risaltare appena la muscolatura degl'arti superiori, che comunque non è eccessiva, seppur il resto del corpo permanga coperto dalla cappa indossata e dal cappuccio che ne copre il capo. <Possiamo provare> Commenta al suo indirizzo. <ma il contingente di persone che possono partecipare all'asta sarà un numero chiuso. Coloro che dovranno occuparsi della protezione e della guardia, invece, saranno degli infiltrati tra il pubblico.> Intende lasciar credere al serial killer che non hanno affatto timore di lui e che possono permettersi di non dover controllar nulla. S'è spinto da simile sete, dunque, dovrebbe funzionare. <Non posso assicurarti che quell'anello ti tornerà indietro a fine asta. Non posso neanche garantirti che non ci saranno vittime. Se attiri anche altri malviventi, la problematica aumenta. La pubblicità deve essere minore.> Non possono permettersi di far partecipare troppa gente, così come non è possibile per loro garantire la riuscita dell'operazione. <Ciò che possiamo fare è restringere il numero dei partecipanti all'asta ad un numero che conosceremo soltanto noi. Se s'un totale di cinquecento posti, ne assegniamo soltanto duecentocinquanta, gl'altri potranno essere coperti da Anbu in incognito.> E qui le sovviene tutt'altra idea. Si ferma in sua prossimità. <Immagina una serata in maschera. Un anello di quel valore attirerà sicuramente anche i ricconi di Kagegakure, non soltanto criminali. Indici una festa in maschera e nessuno capirà chi è lo sbirro.> Allarga le braccia verso l'esterno, mostrandosi teatrale a sua volta, districandole dal precedente intreccio. In breve, gli sta facendo una controproposta per migliorare la proposta iniziale. Tuttavia, l'anello è in possesso del Kokketsu. E dunque deve anche provenire da lui una decisione ultima. [ Ambient - CHIUSA ]

18:13 Kamichi:
  [Luogo Segreto - Quarto Piano] Il capo Anbu riparte in quelle sue parole, cercando in questo caso specifico di non offendere troppo il nostro buon ragazzo, dandogli anche qualche leggero consiglio su come si potrebbe andare ad effettuare quella loro trappola, quasi si fosse convinta di quella folle trappola acchiappa malviventi. <Per quale motivo si chiede della mia presenza come shinsengumi?> prende fiato, ritornando a seguire quella figura di ninja con lo sguardo, con gli occhi vermiglio ben posti ad osservare quel suo lento incidere e quel suo muoversi di vestito, dietro una maschera bianca che nulla farebbe trasparire. L'osserva in viso, direttamente, come se volesse riuscire ad andare oltre quella stessa maschera <per questo sono qui ora, il mio corpo ha deciso di non rallentare il vostro lavoro> o questo crede lui, giustificando il lavarsene le mani del consiglio <e per tanto, siete voi ad avere tutte quelle informazioni che un ninja come me, da solo, ha potuto racimolare in giro> ricordiamo appunto, che quelle ricerche fatte SONO STATE ATTUATE da ninja, da genin, non sa shinsengumi, e che tutto quello scoperto e pensato è puro frutto della di lui mente, non di un prescelto anbu o di un grande stratega della shinsengumi, e che questo potrebbe essere colto anche dalla forte leader dei mascherati. <Nella mia idea non volevo davvero usare quelle persone> in che senso? <Ho anche io pensato all'opzione maschera, che risulta essere una valida opzione, ma non vorrei davvero portare in quel covo dei civili> conosce il pericolo che corrono tutti, e lui potrebbe esserne proprio la colpa <Volevo pubblicizzare questa asta a numero chiuso usando i nomi ed i cognomi delle vere persone che ne prenderebbero parte> prende fiato <Ma in presenza, saranno sostituiti dalle figure dei ninja mascherati> quindi vuole far prendere e partecipare davvero delle persone influenti a quell'asta, ma farle partecipare nelle abitazioni, al sicuro magari anche in una zona totalmente diversa del villaggio, mentre verrebbe pubblicizzata la loro presenza nella struttura trappola. <Se utilizziamo le maschere per tutti, dovremmo controllare uno ad uno nominativi ed i codici d'ingresso all'asta chiusa> si, perchè come una vera asta, dovranno fornire dei codici identificativi precisi che solo loro sapranno. <Abbiamo la possibilità che s'infiltri tra gli invitati a sedere, vestendosi anche lui come tutti e passando i controlli> aggiunge dell'altro però <Inoltre il locale dovrà necessariamente essere aperto, non possiamo rischiare di tenerlo bloccato fuoco, pensando che sia già dentro> altre incognite all'orizzonte, in un piano che sta richiedendo per questo alla presenza del capo assoluto degli anbu, roba che di lavoro fanno questo loro. <Il gioco dei posti, potrebbe anche funzionare, ma dovremmo trovare comunque un controllo ulteriore, se lavora nell'ambito teatrale come penso... dovrebbe essere bravo a fingere> prende fiato, ritornando a guardare per qualche istante fuori <Serviranno dei controlli incrociati anche alle persone che presteranno le partecipazioni all'asta, i ricconi come li chiama lei comandante> porta la mandritta sotto al mento a strisciare con le dita indice e pollice, come se stesse pensando <Potrebbe arrivare ad ucciderne una e prenderne i codici, quindi teniamo d'occhio i veri partecipanti all'asta> una cosa importante, anche per questi sono il fulcro di quella trappola <Per l'anello... quanto vale per lei la salvezza di tutti capo anbu?> prende fiato, guardandola con rabbia, gli occhi ardenti di giustizia e di disprezzo <Non esiste un prezzo per la salvezza di tutti, ed oltre al gioiello, metterò assieme a tutti gli altri la mia vita in gioco> risoluto nello spirito <Non posso più permettere che succeda tutto questo mentre io sono cosciente, a costo di rimetterci me stesso, riusciremo a scovare questo dannato assassino... per salvarli tutti> terminando verso la donna.

Boryoku bercia di nuovo alla di lui volta quando pronuncia una risposta che non corrisponde in alcun modo alla domanda che gl'ha fatto. <Ti ho chiesto per quale ragione ti sei arruolato.> Non ha richiesto alcuna presenza altrui in quanto Shinsengumi. <Se vuoi sentirti dire 'bravo', sappi che non te lo dirò, così come non ho alcuna intenzione di ricompensarti per quanto fatto.> Ha deciso di sua sponte di mettersi in moto al fine d'ottenere quelle informazioni, quest'è quanto. E' come quando tua madre, dopo aver fatto un servizio in casa, ti risponde che hai fatto il doppio del tuo dovere. Non un applauso, non un ringraziamento. Ha sempre dato il bastone, mai la carota. <No, in questo caso si tratta di possibilità in più che qualcuno di coloro che vorresti proteggere sia in realtà il serial killer. Non puoi esser certo che non si tratti di qualcuno d'influente.> E scuote immantinente il capo. <Possiamo al massimo occupare tutti i posti a sedere con membri delle Forze Speciali> E c'è sempre un 'ma' grande quanto una casa in mezzo. <ma rischi che il killer capisca che c'è qualcosa sotto, poiché la gente influente o i civili non parteciperebbero.> Riprende fiato, fissando ancor l'interlocutore che ha di fronte a sé. Si stanno mettendo innanzi ad un tavolino immaginario a muover le pedine come meglio credono, ma ciò costituisce due visioni diverse. Da un lato, abbiamo un Generale Anbu in grado d'elaborare dei piani strategici grazie anche all'esperienza accumulata direttamente sui campi di battaglia; dall'altro, un Genin ch'ancor deve farne di strada. Tuttavia, non si sta comportando male. Dimostra d'aver idee piuttosto chiare anche nella loro stesura. <Devi rischiare qualcosa, agente scelto, altrimenti è tutto vano. I civili dovranno esserci ma mischiati agli Anbu. Per questo, ti sto dicendo che dovranno essere tutti mascherati. Ultimamente, queste feste in maschera vanno di moda.> Tamburella con le unghie sulla propria maschera che ne copre l'intero volto, modificandone la voce che par quasi metallica. Gesticola appena con la mancina. Prosegue poi con il medesimo tono di voce. <Ed è esattamente quello che vogliamo: che entri come tutti, che s'infiltri come tutti e che faccia la sua mossa. Circondato dagli Anbu come sarà, è impossibile non beccarlo non appena sceglierà chi ammazzare.> Non è d'accordo con altre delle idee però citate dal Kokketsu ed infatti si premura immantinente di rispondere, prendendo una lunga boccata d'aria, come se fosse stanca di dover ripetere sempre le stesse cose. <Agiremo in maniera stealth infatti, esattamente come la nostra squadra lavora. Se vuoi un accordo con noi per catturarlo, dovrai adeguarti anche al nostro metodo.> Non comprende il motivo dei codici, non comprende cosa lui voglia dire con simili affermazioni. E' evidente il divario che divide un Genin da un Generale Anbu che in quest'ambito lavora da fin troppo tempo. <Non m'interessa alcun codice. Non è questo il suo modus operandi. Non gl'interessa dell'anello. Come tutti, durante la sfilata o il festival, s'è sempre infilato assieme agli altri senza uccidere nessun altro fuori dal coro. Se fosse questo il suo modo d'agire, l'avremmo saputo.> Aggrotta le sopracciglia, seppur non sia cosa nota per via della solita maschera da lupo che porta sul viso, nascondendo ogni singola parte del proprio corpo. <Per noi Anbu, conta la missione. Se la missione è catturare l'assassino con il minor numero di vittime, mi premunirò di riuscirci.> Non aggiunge altro, criptica nel porsi e senza esporsi eccessivamente. Ed infine: <Se non hai altro, puoi andartene. Mi farò risentire io.> Per eventuali risposte, pianificazioni e quanto necessario al fine dell'organizzazione. [ Ambient - CHIUSA ]

14:58 Kamichi:
 Forse le ultime battute quelle portate avanti dalla giovane capo anbu, che stila assieme al nostro biondo kokketsu gli ultimi ritocchi a quel piano di cattura per l'assassino di kagegakure, una struttura controllata a vista da centinaia di ninja esperti, chiusa dall'esterno probabilmente e sita in una zona particolarmente idonea allo svolgersi delle operazioni. Prende fiato, ritornando con lo sguardo dritto alla maschera ferale della donna <Mi sono arruolato perchè non possa ricapitare la storia di 10 anni fa> azz, una cosetta da nulla quindi, kamislayer <Ho promesso a me stesso che fintanto ne avrò coscienza, combatterò il male e le ingiustizie, e porterò finalmente questo mondo alla vera pace> non quella che c'è ora, ha sentito dissapori, ricercati, odio e menefreghismo... la sicurezza accomuna tutti, ma i distretti vivono ancora come se divisi dalle nazioni, e non con il criterio di pace che il biondo si è prefisso di perseguire. Ritorna al discorso assassino però <Se dalla sua esperienza crede che queste possano essere le migliori modalità per il piano, non ho nessun tipo di obiezione al riguardo> è un piccolo genin estraneo al villaggio ed ai villaggi, difronte a lui c'è la capo anbu, se dice qualcosa riguardo ad una missione di massica sicurezza e stealth... non contraddire quella maschera appare un dogma. Ma sembra avere qualche piccolo dubbio < Per quanto però stiamo cercando di acciuffare l'assassino, e per quanto è possibile che dei civili e dei ninja vengano convolti nella colluttazione> prende fiato <Il nostro primo obiettivo è cercare di catturare l'assassino, non prima di esserci assicurati che i civili abbiano salva la pelle> rischiare si, ma con criterio <Non ho nessuna ragione per vedere morto qualcuno durante un mio piano d'azione> stringe il pugno della destrorsa mano <E se dobbiamo rischiare il tutto per tutto, allora dobbiamo fare in modo che tutti riescano almeno ad essere al sicuro> in ultimo richiamo, chinando il capo verso il basso <Al costo di sostituirci al loro destino> è un buono che pensa bene e che vivi di giustizia, il classico giustiziere lucente che pensa al bene di tutti prima del suo, una persona dal cuore puro e che fin troppo spesso, si ritrova a combattere con figuri decisamente malvagi nell'animo. <Ci sarebbe l'ultima cosa...> vago alla prima parola <Ho un "collaboratore"> virgolettando con le mani sulla parole in questione, riferendosi ovviamente al buon Kazuma <Che lavora proprio all'interno di un giornale specializzato in cronache di questo tipo> a cosa vuole arrivare ora, coi giornalisti? <Abbiamo pur sempre la possibilità che lui capisca che sia una trappola, che non partecipi facendosi più furbo di noi> effettivamente, potrebbe accadere che il tutto risulti strano per lui, decisamente. <Se organizzassimo quest'asta, e poco prima inscenassimo la cattura di un finto assassino, spacciandolo per lui?> l'idea potrebbe essere un super jolly vincente <Capirebbe che il villaggio ha catturato una persona sbagliata, che sta prendendo le sue luci, la sua fama ed i meriti di uno spettacolo non suo> vuole giocare con la psicologia di questo pazzo maniaco <Quando s'avvedrà della cattura, dovrebbe riuscire a capire che kagegakure si dimenticherà di lui, che il suo spettacolo è state messo a tacere da una cattura sbagliata> e quindi? dove sta il punto finale <Se agisce come carnefice protagonista, andrà su tutte le furie, ed indicendo l'asta... si fionderà furibondo a dimostrare al mondo intero che il suo spettacolo non è finito> ed infine? <Potremmo attirarlo in trappola privo di lucidità, potremmo farlo nostro ancor prima che lui capisce del misfatto> ed ovviamente, la proposta deve essere vagliata dalla capo anbu prima.

Comprende che Kamichi stia combattendo per la pace, la qual cosa gli fa certamente onore. Tuttavia, non commenta, limitandosi soltanto a respirare e a fissare l'interlocutore. Muove sol il capo, alla fine, annuendo e distogliendo quella staticità che al momento l'aveva colta. <Non potresti neanche avere altre obiezioni, agente scelto. Ti sto facendo ben più d'un favore.> Commenta, riferendosi alla possibilità di farlo partecipare, traendo spunto dal suo piano e rivedendolo, così da crearne uno ad hoc per cercare d'acciuffare colui che si professa come assassino. Le idee, tuttavia, vanno coltivate e anche sistemate, proprio perché talvolta, per chi è esterno alla faccenda o non v'è entrato ancor completamente all'interno, alcuni modus operandi non sono ovviamente chiari. Esattamente com'è accaduto a Kamichi. <Su questo mi trovi d'accordo, ma è inconcepibile che non ci sia un rischio da correre. Ogni missione ne porta di diverso tipo e di diversa pericolosità.> Quasi materna adesso, parlando di qualcosa che l'appassiona, che l'ha resa il generale ch'è oggi. Vive per la missione e per le informazioni che da essa trae. Gli Anbu sono esattamente questo. L'esercito del paese. Le ultime parole di Kamichi, riguardanti il suo collaboratore giornalista o presunto tale, vengono accolte con una contrazione delle spalle, neppur fosse pronta all'ennesimo confronto armato, nonostante si siano soffermati esclusivamente sulle parole - e per fortuna, oseremmo aggiungere. <Il tuo collaboratore può pubblicizzare l'evento. Io mi occuperò di rintracciare invitati di spicco.> Dal canto proprio, ha sicuramente più informazioni da poter usare per rintracciare determinate persone, a differenza del Kokketsu ch'è comunque fin troppo giovane e poco influente. Ride, da sotto la maschera è possibile sentirla ridere. <Abbiamo già catturato un suo imitatore e n'è cosciente. Eppure non ha mosso un muscolo diversamente dal suo modus operandi. Quindi, sta a significare ch'è talmente sicuro delle sue capacità che questo non lo smuove.> E' costretta a declinare l'ultimo punto di vista altrui, poiché ci sono già passati e hanno già arrestato un presunto imitatore. Eppure il serial killer originale non s'è mai mosso. A quanto pare gli va bene così, è questa la risposta che riesce a dare ad un contesto simile. Fa spallucce. <Ci siamo detti tutto.> Sancisce, scostandosi nei pressi della finestra dalla quale uscirà subito dopo. Una patina di Chakra ai piedi per camminare sui muri e si dileguerà in fretta dal loco in questione. In fondo, il Kokketsu ha parlato di ''un'ultima cosa'' e tanto le basta, sicura d'aver pronunciato tutto quel che c'era effettivamente da dire. Il piano ha preso forma, non resta da far altro che metterlo in pratica. [ AMBIENT END ]

17:06 Kamichi:
 La giovane capo Anbu continua sulla falsa riga del discorso di prima, asserendo tra le altre cose, che il nostro giovane ragazzo dai biondi capelli dovrebbe addirittura ringraziarla per quella mano che gli sta dando, forse non propriamente consapevole del perchè ella è qui in questo momento. <Non stai facendo un favore a me> prende fiato <Ma stiamo lavorando ed agendo per il bene comune della popolazione> ritornano i discorsi filosofici < La giustizia porta avanti i miei passi e la mia strada, dunque preferirei che evitasse di prendere ciò come un qualcosa di mio o vostro personale> gli da davvero fastidio come cosa, non sopporta che qualcuno lo porti su un livello materiale di puri interessi, lui agisce e lotta per la gente, con la gente e tra la gente. <Per quanto mi duole ammetterlo, le do ragione> a lui o lei che sia <Confido nella nomea che voi Anbu avete attorno, e che tutto riesca a svolgersi nei parametri del piano e con l'assoluta mancanza di vittime> lo spera davvero, deve riuscire a limitare i danni e soprattutto le vittime, il piano è suo, e per quanto valido, potrebbe essere pericoloso per qualcuno che poco c'entra con tutta quella faccenda. <Cercherò di convincerlo per la pubblicazione dell'asta, attendo sue notizie per quanto riguarda luogo e modus operandi da descrivere all'interno dell'articolo di giornale> ovviamente, deve avere le informazioni prima di poter dire a caio e tizio di fare qualcosa <Sono comunque convinto del contrario, l'imitatore è stato riconosciuto come non il vero assassino, non ne abbiamo catturato asserendo che quello fosse IL VERO assassino> prende fiato <Ma comunque, se le cose stanno così per voi anbu, mi limiterò a stare a mio posto> un genin della foglia lui, che sta dando idee e proposte al capo anbu, ma comunque un pischello <Sono d'accordo, è ora di andare> voltandosi per prendere le scale dalle quali è salito, forte soprattutto del voler abbandonare il posto e la locazione assieme a quella figura mascherata. S'allontana dalla struttura all'orizzonte, verso chissà quale meta che lo attende. [End]

Kamichi incontra Boryoku, il generale Anbu, proponendole un piano per la cattura dell'assassino.
Egli dimostra di non conoscere così bene il modus operandi e l'aspetto psicologico del serial killer, ma l'idea viene accolta di buon grado dal generale.
Stilano quello ch'è un plausibile piano e si separano con aggiornamenti futuri.

L'idea è quella di indire un'asta con ospiti influenti, attirando così non soltanto il serial killer - con la presenza di ninja ed ex ninja - ma anche altri criminali locali.
Inoltre, tra il pubblico vi saranno infiltrati degli Anbu per l'eventuale cattura, qualora si presenti davvero.



GG per Kamichi che s'è comportato coerentemente col pg.
No exp ♥