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con Furaya, Tachiko, Kaworu, Reiji

16:47 Reiji:
 Altra giornata di Sole in quel di Kagegakure, che ultimamente sta offrendo tempo mite a destra e manca, anche in villaggi dove normalmente non ci sono abituati. É curioso pensare che gli abitanti di Suna, infatti, abbiano preferito continuare ad abitare in mezzo alla sabbia quando avrebbero tranquillamente potuto evitare, ma tant'é. Il giovane Genin é come sempre intento nella ricerca di qualcosa da mettere tra le fauci e, memore del suo incontro con Furaya, pardon, Pakkurida, ha deciso di dirigersi verso il chiosco di Ichiraku - anche perché é altamente probabile che se la reincontra e le confessa di non averlo ancora mangiato, lo decapita. Ma questi sono solo dettagli. Essendo Domenica fortunatamente c'é un po' meno gente di quanta ce ne si possa aspettare durante il weekend, specialmente perché oramai l'ora di pranzo é passata da un pezzo, ma i sei sgabelli sono ancora occupati e lui, proprio per questo motivo, si limita ad attendere il suo turno, che dovrebbe essere il prossimo, con le spalle appoggiate ad una delle colonne che fanno da cornice al locale, con uno degli stendardi bianchi che ogni tanto gli infastidisce i capelli e la fronte. É un ragazzo leggermente piú alto della media, dal fisico asciutto ben notabile anche sotto ai vestiti che lo coprono interamente. Ha capelli neri medio-lunghi, sparati un po' in tutte le direzioni senza una vera e propria cognizione di causa, sintomo del fatto che sono probabilmente refrattari alla pettinatura. Il viso é quello di chi si é affacciato alla maturitá da poco, con lineamenti affilati, leggermente duri, che recano ancora i segni dell' adolescenza. Ha occhi dalla forma allungata di un verde chiaro intenso. Il vestiario é composto da una maglietta a maniche corte bianca di decisamente troppe taglie in piú e, sotto la stessa, un' altra maglietta, questa volta a maniche lunghe, blu scuro, con le maniche che arrivano a coprirgli metá mano. Un paio di pantaloni che si stringono subito sotto il ginocchio per andare ad infilarsi in delle scarpe da running nere completano il tutto. Unica aggiunta rispetto al solito é la presenza del Tanto sul suo fianco sinistro, tenuto nel fodero e abbastanza corto da sparire quasi dietro la sua anca. É impegnato a leggere qualcosa sul suo cellulare con aria assorta quando uno degli avventori finalmente si allontana. Alza entrambe le sopracciglia e, senza mutare minimamente espressione, alza il lenzuolone bianco e viene immediatamente investito dalle urla di benvenuto dei cuochi dietro al bancone. [Chakra OFF | Tanto]

17:19 Tachiko:
  [Chiosco] Non ha avuto tempo di cucinare, per niente. La piccola ha fame, e quando ha fame, non si può fare niente se non farla mangiare, la piccola bestia. La donna si trova vestita con un vestito lungo colore azzurro pastello, un paio di ballerine ai piedi ed un cappello di paglia in testa per proteggersi dai raggi solari. Sotto il vestito, come sempre, un fodero con dentro il suo fido coltello da cucina, non si sa mai. Tiene per mano la piccola Senshi andando a fare un respiro profondo. La bambina è vestita di una salopette di jeans con una maglietta con sopra un unicorno rosa, odia quella maglietta, ma per Tachiko le sta veramente bene. Saltella accanto alla sua madre putativa mentre canticchierebbe un “Raaaaamen! Raaaaaamen!”. Tachiko ridacchierebbe andando a sistemarsi i suoi occhiali bordati di nero che vanno a nascondere gli inquetanti occhi colore del sangue. < Sei proprio come tua madre!> direbbe sorridendole e facendole una carezza sul capo. Arriverebbe dunque da Ichikaru, un posto abbastanza conosciuto nel quartiere di Konoha, e forse in quasi tutta Kagegakure. Si morde il labbro inferiore vedendo comunque la fila. Si metterebbe proprio dietro Reiji cercando di picchiettargli la spalla delicatamente < Scusi, aspetta da tanto?> direbbe inclinando la testa di lato facendo danzare i suoi lunghi capelli lilla che superano di una spanna i fianchi, se non di più. Si morderebbe il labbro inferiore mentre la piccola, decisamente poco paziente, andrebbe a saltellare irrequieta “Faaaame, Faaaaaame!” come se fosse una sorta di urlo di un tifoso di qualche sport agonistico. [Chakra Off]

17:27 Reiji:
 Il primo campanello d'allarme sono i cori da stadio - ? - che inneggiano al ramen e che gli arrivano alle spalle proprio mentre sta per entrare. Il secondo é il gentile picchiettio sulla spalla, segno inequivocabile che qualcuno sta cercando di attirare la sua attenzione. Come nel peggiore - o migliore ? - dei Genjutsu, nella sua testa scorrono settantadue ore in cui passa il tempo a scegliere se ignorare completamente la richiesta, buttarsi sul bancone e sbafare tutto, oppure se degnare il richiedente della sua attenzione, come cortesia imporrebbe. Mannaggia ai suoi genitori, vince la cortesia. Il ragazzo si volta nonappena sente la mano raggiungergli la spalla - e non settantadue ore dopo, fortunatamente - girando dapprima solo il collo, accompagnando il movimento con un fievole < Hm? > ed un innalzamento di sopracciglio destro, salvo poi girarsi completamente, busto e gambe, in direzione di Tachiko e della piccola Senshi, la quale si guadagna un' occhiata leggermente piú lunga, ma solo perché, da bravo spilungone qual'é, deve chinare testa, collo e spalle per riuscire a vedere qualcosa che non siano solo i suoi capelli. < Non c'é problema, passa pure avanti. > Risponde semplicemente verso la ragazza, senza tuttavia accennare al minimo cambiamento d'espressione. In realtá, sin da quando si é voltato non l'ha mai cambiata, fatta eccezione per il sopracciglio. Sembra anche fin troppo cortese, ma quel contrasto con l'espressione immutabile é strano. < Dopotutto, mi pare di capire che qualcuno ha fame. > E, dicendo ció, abbassa di nuovo lo sguardo su Senshi. Chiunque, anche il piú nervoso e timido dei babbalei che non sa minimamente come gestire i bambini tenterebbe un abbozzo di sorriso, lui no. Semplicemente si fa da parte, di lato, lasciando campo libero tanto a Tachiko quanto a Senshi. [Chakra Off | Tanto]

17:39 Tachiko:
  [Chiosco] Rimane in silenzio osservando come l’uomo si giri lentamente. Gli occhi rossi lo studiano, sbattendo un paio di volte le palpebre. No, non è una persona che conosce, ma visto che ormai tutti i villaggi si sono uniti è molto più facile della vecchia Konoha trovare sconosciuti. Meglio per lei, alla fine, la sua nomea potrebbe non essere giunta così in là. Sente la sua proposta ed annuirebbe velocemente un paio di volte < oh, grazie! > un passo in avanti prima di cercare di superarlo. Senshi nel frattempo, avendo sentito quella frase rivolta a se stessa andrebbe ad alzare la mano “Tutturu! Tanta fame!” come a dargli ragione. < Senshi, cerca di contenerti…> direbbe la giovane prima di girarsi verso di lei < Mamma Tachiko ti ha insegnato le buone maniere> la voce è comunque gentile, seppur autoritaria. “Si, anche a non lanciare coltelli! E non picchiare i bambini e…” < Senshi.> una evocazione, la sua, a stare in silenzio. Gli occhi Rossi si muoverebbero di nuovo verso Reiji < La scusi.> cercando di mostrare un leggero sorriso dispiaciuto. Fortunatamente per il ragazzo, oggi è una buona giornata per Tachiko, niente attacchi, niente psicosi, tutto sembra nella norma nel suo mondo fantastico. Il problema sussiste quando cerca di mettere la bambina sullo sgabello, provando a prenderla per i fianchi in modo da aiutarla in quello slancio. La donna prima di dire qualcosa si gierebbe verso Reiji un’ultima volta < La cortesia va ricambiata, Zia lo diceva sempre! > farebbe con allegria prima di girarsi verso il cuoco < Tre ciotole di ramen, due belle grosse, ed una mezza porzione> Ovviamente le due belle grosse sarebbero per la figlia ed il ninja, mentre la mezza porzione è proprio per la Nara. Rimarrebbe in silenzio ora andando a fare un cenno al ragazzo < Venga, non si faccia problemi> indicando lo sgabello appena libero accanto alla donna. Che stia cercando di riequilibrare il proprio Karma? La torturatrice non lo sa. [Chakra off][equip: Miracle blade]

17:48 Reiji:
 Si lascia superare senza alcun problema - dopotutto é lui quello che si é offerto di farsi da parte - e, se prima la bambina non sembrava essere riuscita a suscitare nessun tipo di reazione nel ragazzo, quando comincia ad elencare le lezioni impartitegli dalla madre non puó fare a meno di innalzare leggermente gli angoli della bocca. Quello per lui é l'equivalente di un sorriso a trentadue denti, specialmente per lo sforzo psicologico che gli richiede un gesto del genere. < Tutto scusato fintanto che non mi date del lei. > Replica, tranquillo, in direzione di Tachiko tanto quanto di Senshi, anche se probabilmente la piccola ancora non ha esattamente idea di che quale sia la differenza tra il tu e il lei. < Ho solo vent'anni, ci vorrá un po' prima che mi senta a mio agio a farmi dare del lei. > Il sorriso, se cosí si puó chiamare, permane mentre parla, ma appena finisce scompare nel nulla, dando di nuovo spazio a quell' espressione atona esattamente come la sua voce. Piú che sembrare privo di emozioni, salta subito all' occhio come pare avere letteralmente difficoltá ad esprimerle. < Ma no, non c'é bisogno, davvero.. > Replica poi, in merito all' ordine. Tuttavia non si fa assolutamente alcun problema ad andarsi a sedere sullo sgabello indicatogli da Tachiko, visto che un altro cliente ha deciso di allontanarsi. Date le dimensioni del chiosco é ovviamente costretto a stringersi un po', incrociando le braccia sul bancone e inarcando spalle e collo per evitare di cozzare con la testa un po' ovunque. [Chakra Off | Tanto]

Una normale giornata di sole in quel di Kagegakure, precisamente nel distretto di Konoha. Il tempo scorre in maniera del tutto piacevole, nulla sembra tormentare il quieto vivere. Cinguettano gli uccelli nel cielo pomeridiano, parlottano tra di loro i vari civili che passeggiano per le vie del centro principalmente occupato da alcuni tavoli posti esternamente al chiosco di Ichiraku. Oltre che al bancone, è adesso concesso sedersi anche poco più avanti. Sta per iniziare la bella stagione, è sicuramente il momento di cominciare anche ad attrarre maggior clientela per un bel guadagno. Alcuni, infatti, stanno prendendo posto in attesa di poter ordinare. Tutto sembra continuare a vivere nella maniera più cheta e felice possibile, come se quant'accaduto di recente non sia mai esistito. <Ahahahah!> Si lascia scappare una risata il famosissimo Ichiraku, il quale, con tanto di bandana a coprire quei pochi capelli bianchi che gli son sopravvissuti sul capo, è intento a girare una grossa pentola nel quale bolle sicuramente del ramen. Una ragazza dai capelli castano scuro raccolti in due piccole codine ai lati, invece, è intenta a preparare le ciotole nelle quali sarà poi versato il contenuto di quanto sta cuocendo. Indaffarata come poche, la si vede volteggiare da un lato all'altro dietro il piccolo e stretto chiosco. Rosse le guance, gonfiate appena per cercare di prender quanta più aria possibile. <Oggi, c'è una grande OFFERTA!> Esclama in direzione della bambina dal rosato crine, cercando d'attirare ovviamente la gioventù tanto da poter poi portare quest'ultima a convincere gli adulti ad acquistare. Mica scemo. Non è certo nato ieri. <PRENDI DUE E PAGHI UNOOOO! Ma soltanto se una delle due è una PORZIONE EXTRAAA!> E la ragazzina di fianco lo punzecchia appena. "Non starai diventando troppo generoso?", senza però mai smettere di far quel che stava facendo. Alché le gote d'Ichiraku si tingerebbero di rosso a sua volta. <Ma nooo> Facendole segno di zittirsi con l'indice posato sulle labbra e chinandosi in sua direzione. <è solo per attirare i clienti!> E abbassa la voce, fingendo di non dar a vedere quant'accaduto. Si volta, invece, verso i tre seduti al bancone, bonario nel modo di fare, gonfiando il petto. <ALLORAAAA? Cos'avete scelto? Tre ciotole di ramen?> Il collo ruota anche alla volta di Reiji, convinto appunto che l'ordinazione sia stata fatta. Gli rivolge soltanto un pollicione all'insù. Tutto sembra filare troppo liscio... [ Ambient/Quest - Turni liberi - ANCORA UN POSTO DISPONIBILE ][ Non vi metto limite di tempo, per ora. Se lo riterrò opportuno, verrà aggiunto dopo || Per info e domande, missiva o discord. NO Sussurri, me li perdo ♥ ]

17:58 Tachiko:
  [Chiosco] Rimane dunque in silenzio mentre attende che il cuoco inizi a cucinare. Si volterebbe verso il ragazzo andando a sorridere < Allora Tachiko ti darà del tu!> direbbe con la sua solita mania di parlare di se in terza persona. Si limita ad umettarsi le labbra prima di ridacchiare < Sembra ieri ripensare a quando Tachiko aveva vent’anni> direbbe facendo un sospiro nostalgico < ai tempi Konoha era un villaggio solo! > racconterebbe come se fosse una reduce di una dittatura affiliata ai kimono neri < Quando c’era lei funzionava tutto!> ecco appunto. Si limita a guardare Senshi che nel frattempo sta sgranocchiando dei grissini per farsi passare quella fame incredibile < Tachiko insiste!> direbbe poi andando a sistemarsi meglio a quello sgabello. Quando lo avrebbe visto accanto a lei si girerebbe per osservarlo meglio, mostrando uno di quei sorrisi strani, uno dei soliti, con quelle labbra che sembrano tremare nell’arcuarsi nell’espressione che adesso sta palesando < Fai parte di qualche famiglia?> ovviamente riferito ai Clan che vivono a Konoha dando per scontato che sia del suo stesso retaggio. Ichikaru invece inizia a fare quella sua televendita dal vivo e la bambina inizierebbe a saltare tutta entusiasta “Porzione Extraaaaaa!!” cercando di copiare anche il modo di fare di Ichikaru. La donna si girerebbe prima di fare un cenno di diniego con la testa < Allora…Una ciotola di ramen normale, una porzione extra abbondante per la piccola ed una mezza porzione per me. > ripeterebbe andando anche ad usare le dita per tenere il conto. Si porterebbe poi il l’indice alle labbra, chiudendole un attimo prima di rifletterci < I due ramen grandi di carne, ed il mio di verdure e basta> ha ua certa età ora, deve tenersi in linea. [Chakra off][Miracle Blade]

18:08 Reiji:
  [Chiosco] Sembra impiegare qualche istante a capire che Tachiko é la ragazza che ha davanti, e probabilmente lo capisce solo perché ha giá chiamato la bambina Senshi, altrimenti potrebbe seriamente avere qualche dubbio. Ultimamente sta incontrando sempre piú gente che dall' aspetto fisico dovrebbe avere pochi anni in piú di lui e poi invece si rivela averne il doppio. Qualquadra non cosa e cava ci gotta. < Giuro che non lo faccio per fare un complimento viscido, ma non sembri avere molti piú anni di me. > Replica, tranquillo, mentre si aggiusta sullo sgbaello, arrendendosi quindi all' idea che il ramen di oggi é gentilmente offerto da Tachiko. L' urlo del cuoco lo investe con tutti i suoi decibel, lasciandolo tuttavia... apatico, come al solito. < Come ha detto lei. > Replica, in direzione di Ichiraku, accennando nuovamente quel leggerissimo sorriso di prima, le palpebre appena socchiuse che fanno sembrare i suoi occhi ancora piú allungati. < Huh.. no. A dirla tutta no, non appartengo a nessun Clan. Sono Reiji Uheara, piacere di conoscerti, Tachiko. > E, mentre parla, continua ad aggiustarsi sullo sgabello: impossibile trovare una posizione comoda quando sei uno spilungone e la maggior parte della popolazione supera il metro e settanta solo con tante preghiere. < Tu, invece? > Chiede, tanto per tenere su la conversazione. [Chakra OFF | Tanto]

18:13 Kaworu:
 Il grido che proviene dallo stabile della locanda di Ichiraku, con l'offertona promozionale, dovrebbe poter essere colto dal Nerone Nazionale, il quale praticamente si troverà a passare da quelle parti nel soleggiato sereno di quel meriggio che va inoltrandosi con l'orario. < Facciamo quattro, così siamo pari e se ne pagano due. > la sua ombra apparirebbe alla volta dell'ingresso, in sfondo a tutto il gruppettino formato nei pressi del chiosco, tra Tachiko più bimba, e Reiji. Ancora non li ha riconosciuti del tutto, attirato unicamente dalla mega offertona proposta precedentemente. Indossa un jacket non troppo spesso, dal colore light blue tipo denim jeansato, che s'abbina ad un paio di pantaloni sulla stessa tonalità, con qualche traccia di sfilacciatura sulle cosce e le ginocchia, mentre al torso veste una camicia monotinta bianca, semplice, senza particolari effigi o motivi di decorazione ricamate su di essa. Scarpe chiare, così come la fascia in testa, la quale va a bloccare i dreadlocks di scendergli frontalmente davanti alla faccia, tenendoli sul laterale e lasciando che questi possano trovarsi a cadere maggiormente dietro la nuca, arrivando a toccare con quei treccioni lunghi e nodosi anche le spalle ed il principio delle scapole; la stessa headband viene sovrastata dal paio di occhiali ad unica lente. Guanti ninja coi rinforzi sul dorso alle mani, cintura portaoggetti attaccata al fianco sinistro, con dentro la bomba flash, il set di fumogeni ed i due tonici, uno ricostituente e l'altro per il chakra. Al collo, nello scollo lasciato aperto dall'indumento superiore, si può vedere la catenina con le dog tags sotto il pendaglio dei cacciatori di taglie, ovvero una testa di lupo tutta nera scalfita da qualche graffio e da segni di usura dal tempo. Essenziali oggetti, come cellulare e soldi, concludono l'inventario. [chakra off][guanti ninja mani][occhiali monolente][tasca portaoggetti fianco sx: flash bombx1, fumogeni set x1, tonico hp/ckr]

Prese le ordinazioni, non resta da far altro che cominciare con la loro preparazione. E' raro che qualcuno venga al chiosco per chieder un cibo diverso dal ramen. Tuttavia, ha comunque delle varianti per chi volesse. Sta di fatto che giunge anche Ekko, il quale chiede una quarta porzione per se stesso. <Non ne vorresti una> Incamera fiato nei polmoni. <EXTRAAAA?> La ragazzina di fianco alza la mandritta che vien posta sul volto, nascondendolo in parte imbarazzata, ma senza smettere d'asciugar le ciotole che ha poc'anzi lavato. E giacché le ordinazioni son state prese, oltre ad attendere che il ramen venga cucinato a dovere sotto gli occhi attenti di Ichiraku, la fanciulla inizia a poggiar un tovagliolo con relative bacchette per ogni occupante, compreso anche il Makihara appena giunto e sedutosi in loro prossimità. Alcuni passanti si soffermano in prossimità dei tavoli, laddove qualcuno ha ben deciso d'ergersi a sostenitore della massa, salendovi direttamente con le scarpe ed incorrendo nelle ire del proprietario che, da dietro l'enorme pentola di ramen, agita il mestolo in sua direzione. <OHHHIII! Scendi immediatamente dal tavolo, non è igienico!> E questi quanto meno scende. Per forza. Non vuole in alcun modo incorrere nelle di lui ire, per il momento. Si preoccupa soltanto d'abbassar le ginocchia, evitando di scivolare o capitombolare direttamente al suolo. Si risistema gli abiti indossati, formati da un completo elegante nero sgualcito e chiuso in vita da un singolo bottone. La camicia sottostante è di color bianco, il colletto potrebbe far venire un infarto a qualcuno affetto da disturbo ossessivo compulsivo poiché tutto stropicciato. L'uomo in questione è piuttosto mingherlino con delle belle occhiaie sotto ambedue gli occhi e i capelli biondicci totalmente spettinati. Una zazzera disordinata che, assieme al vestito indossato, fanno di lui un tipetto un bel po' trasandato. Si schiarisce la voce. <Sumimaseeen!> S'inchina innanzi per chieder scusa al proprietario che l'ha appena ripreso, sotto gli occhi degli altri presenti. <Però, avrei qualcosa da chiedere ai vari presenti, se posso!> E tenta d'attirare l'attenzione con un frenetico agitar delle superiori leve, dita divaricate come se ciò servisse a prender quanta più gente nella propria rete. Soltanto quando avrà addosso un quantitativo d'occhi sufficienti, mantenendo quell'espressione intontita di chi probabilmente non dorme da giorni come vorrebbe, allora riprenderebbe a parlare esponendo la domanda che ha in mente. Nel chiacchiericcio generale, la sua voce s'erge sulle altre per quanto possibile, riuscendo quanto meno ad arrivare al chiosco dove i nostri tre amichetti son seduti in attesa del cibo. <Chi pensate possa essere l'assassino che di recente ha fatto scalpore in tutta Kagegakure?> Una domandina proprio semplice, non c'è che dire... [ Ambient/Quest - Turni liberi ][ Non vi metto limite di tempo, per ora. Se lo riterrò opportuno, verrà aggiunto dopo || Per info e domande, missiva o discord. NO Sussurri, me li perdo ♥ ]

18:44 Tachiko:
  [Chiosco] Le ordinazioni sono state fatte e questo non può far altro che far rilassare la giovane Nara. Sente il complimento di Reiji ed ecco che si girerebbe verso di lui < Oh Tachiko Ringrazia!> direbbe solamente andando ad abbassare la testa in segno di apprezzamento < Ma Tachiko deve nascondere le rughe, mantenersi in forma!> anche perché, è ancora un’Anbu, una ninja, una torturatrice, deve mantenere una sorta di ritegno. Sente il suo dire e farebbe un respiro profondo < Senza Clan? Oh!> in effetti non è raro trovarli oggigiorno ma per lei, abituata ad un certo tipo di congregazione familiare, tutto sembra strano. < Tachiko Nara!> dicendole anche il nome del suo clan, o meglio, del clan di cui faceva parte per linea di sangue, visto che ancora è bandita dallo stesso. Si morde il labbro inferiore prima di vedere la bambina alzare la mano “Senshi Nara!” presentandosi anche lei. Quando arriva il ragazzo di Kumo ecco che anche la bambina andrebbe a copiare di nuovo Ichikaru con quel “EEEEEXTRAAAAAA!” come se ormai fosse una cosa divertente. Gli occhi rossi si volterebbero verso Ekko andando a notarlo, riconoscendolo>Oh! Ekko-san! < alzando la mano in segno di saluto < Tutturu!> direbbe prima di ridacchiare. Osserverebbe anche il tizio sul bancone e nel frattempo prenderebbe in mano una bacchetta. Alla sua domanda, che a lei tocca particolarmente. Ha un sussulto, sbianca, e, se ci fosse riuscita, nella foga, spezzerebbe anche quella bacchetta di legno tra le mani, ovviamente in modo involontario. Se ci fosse riuscita ecco che, con fare circospetto, cercherebbe di nascondere sotto al tovagliolo, mangiandosi le labbra. < Tachiko…non sa nulla!> direbbe infine andando a fare un respiro profondo. Gli occhi si abbassano, la mente cerca di liberarsi, un piccolo tic da stress alla testa, facendo danzare i capelli lilla. La bambina che lo nota e cercherebbe di prendere la mano della madre “Mammina, va tutto bene” direbbe, conoscendone ormai i segni.[Chakra off][Miracle blade]

18:53 Reiji:
  [Chiosco] A quelle parole pronunciate da una voce semi conosciuta, ovvero quella di Ekko, si volta nella sua direzione, come neanche nei peggiori bar di Caracas o in un saloon laqualsiasi, ma fortuntamente la prima reazione non é una sparatoria nel bel mezzo del distretto konohano quanto un cenno di saluto verso il ragazzone, ancora piú alto di lui. < Hey. > Dice, semplicemente, alzando la mano destra in segno di saluto ma senza muoverla veramente. Ekko lo ha visto solo una volta ma dovrebbe aver capito che il sunese non é esattamente un tipo troppo espansivo. Molto piú meritorio della definizione di "casino" é, invece, quel che succede subito dopo, con il tizio stropicciato che salta tra tavoli e persone, andando a causare non poco caos tra gli avventori quanto per il padrone del locale, che é giá pronto a lanciare una letalissima pentolata da un lato all' altro dello stesso. Il neo Genin si volta sullo sgabello per metá, il torace verso Tachiko ed il collo torto verso l'esterno per permettergli di guardare il nuovo arrivato con aria ovviamente non troppo convinta. D'altronde, lui non sembra mai veramente convinto. Lui dalla questione serial killer non é stato toccato se non indirettamente e, in ogni caso, c'é gente decisamente piú competente di lui che puó svolgere questo tipo di indagini. Piú che stare al sicuro ed evitare di dare all' assassino un altro target facile non puó fare. < Di solito, prima di andare in giro a fare domande agli sconosciuti, si ha almeno la buona educazione di presentarsi, non credi? > Chiede verso il nuovo arrivato, inarcando nuovamente un sopracciglio. É mentre parla che si accorge, almeno in parte, della reazione della donna e della bambina. L' una vistosamente nervosa, l'altra preoccupata. < Tutto bene, Tachiko ? > Chiede, voltandosi di nuovo verso di lei e riabbassando il sopracciglio, probabilmente il suo modo per mostrare meno ostilitá. [Chakra OFF | Tanto]

18:57 Kaworu:
 Con quella mole muscolosa, il praticante di arti marziali troneggia come un bastione monumentale di roccaforte imperiosa. < Mhpf... > uno sbuffo, sentendo quella domanda. < Ma mi hai visto bene? > Bella Zio, sono un Nigga enorme più grosso e largo della tua colonna portante. < Mi sembrava OVVIO! > e mostrerà un dinamico e friendly Thumb Up verso l'Ichiraku. Espressione pacata, racchiusa in quella compassata chiarezza, definita da tratti mascolini, maturi, lasciando che l'adolescenza resti un elemento soltanto anagrafico, evanescente pure dalla mancanza di peluria superficiale sulla faccia. < Grazie. > nel notare che viene apparecchiato anche per lui dalla tipa del locale. Sorriso smargiasso e fiero, che si estingue dopo un occhiolino avvincente. Tratti della sua fisionomia accesi dagli occhi blu densi, a caricare il suo sguardo nell'incarnato bronzeo e fondente, diviso in due nel centro da un naso sì spesso, ma dall'estremità aquilina, mentre la bocca carnosa e pronunciata si agghinda di un piercing a cerchietto sul labbro inferiore, così come altri due orecchini ai lobi, squadrati, metallici, riluccicano di tanto in tanto ai raggi del sole che ancora riesce a splendere in quel fine di giornata. < Wellà, Mamma Tachiko! > alla Anbu. < Ed un salutone Eeeeextra a Senshi-chan! > in direzione della giovanissima Nara, cogliendo al volo lo spunto di quella battuta sulla prozione di ramen con piglio gioviale e bonario. Un attimo perplesso per quel 'Tutturu' che non capisce, ma non se ne cruccia più di tanto. < Tutturu! > ricambia quel saluto che gli hanno riproposto, in maniera componente. Scivola la visuale sul Reiji, quindi, andando così a riconoscere pure lui. < We We, Reiji! > un cenno del capo in sua direzione, altrettanto amichevole. < Cambiato giro, che ti trovi da queste parti? > ricordandolo del quartiere di Suna, quindi fuori quartiere. < O sei venuto qua perché il miglior Ramen ce l'ha in assoluto Ichiraku? > non di certo patriottico, quanto più realista ed oggettivo in quella considerazione culinaria. Si accomoda al posto con gli altri, frattanto che si palesa l'avvento di uno strano figuro che sale su di uno dei banchi del chiosco, divenendo il bersaglio della collera del proprietario, lo distrarrà infine dalla combriccola alla quale si è casualmente unito. < Mi pare ovvio chi sia... tsk! > con aria catartica, super seria, in maniera simulata. < L'assassino è certamente il maggiordomo! > aggiunge successivamente lui, in maniera sarcastica, dando l'impressione di non aver preso proprio sul serio quello strano individuo e la sua domanda buttata lì così. Riguardo a Tachiko ed il suo momento particolare, non si intromette ulteriormente, giacché lo Uheara si è già preoccupato di porre quella domanda che lui ribadisce e sottolinea unicamente con uno sguardo di placida premura. [chakra off][guanti ninja mani][occhiali monolente][tasca portaoggetti fianco sx: flash bombx1, fumogeni set x1, tonico hp/ckr]

Alla domanda che viene posta dall'uomo biondiccio citato poc'anzi, Tachiko, che in mano aveva già preso delle bacchette, inizia ad aver uno dei suoi attacchi. Stringe le mani talmente forte da incrinare una delle due bacchette, col risultato di non spezzarla del tutto - in fondo, ha il Chakra disattivato - ma rendendone comunque una inutilizzabile. Senshi si rende conto del problema, tanto da cercare di tranquillizzare la madre adottiva. Ichiraku, dal canto proprio, sbuffa dalle labbra prima di prender in mano una ciotola maxi. <Bah, che discorsi senza senso.> Questa sembra essere la sua particolare risposta, limitandosi a scuotere il capo e, per cercare d'attirare l'attenzione della Nara, la quale pare esser preda d'uno dei suoi attacchi, non può che gonfiar di nuovo il petto. Prende abbastanza aria da venir poi espulsa in un fragoroso: <SIGNORAAAA IL RAMEN SIGNORAAAAA!> Altisonante che anche nel quartiere di Oto hanno avuto modo di sentirlo, sicuramente infastidendo qualcuno che vi risiede e che non è in buoni rapporti con il distretto di Konoha che ci confina direttamente. Poggia le due ciotole, quella maxi di fronte alla bambina, quella normale nei pressi di Reiji. Ne mancano due. Ma passiamo ad altro! Se da un lato v'è il silenzio della Nara che sancisce di non saperne assolutamente nulla, dall'altro v'è Reiji che, anziché dar una qualche parvenza di risposta, si limita a replicare con un'altra domanda. <Guarda ch'è maleducazione!> Commenta il biondino trasandato, lasciando scivolar un arto verso l'alto che va ad indicare proprio il sunese in questione. <E comunque, il mio nome è Mineto.> Un nome che difficilmente resta impresso, così come anonima è la figura di quest'ultimo. Fatto ciò, si limita a schiarire di nuovo la voce. Qualcuno nei suoi pressi, invece, si ferma ad ascoltare quello che ha tutta l'impressione di diventare una sorta di monologo. "Senti", pronuncia un vecchietto con tanto di bastone al seguito, inclinato su quest'ultimo e con un braccio dietro la schiena. "potresti mica spostarti? Stanno costruendo una nuova statua, vorrei guardare". Dietro la schiena di questi, v'è un cantiere circondato da reti arancioni bucherellate dalle quali è possibile appunto guardare quel che v'è dietro. Allunga il bastone verso le di lui gambe, colpendolo delicatamente agli stinchi e invogliandolo soltanto a spostarsi. <Che barba.> Bofonchia Mineto, costretto per l'ennesima volta ad interrompere il proprio dire, spostandosi lateralmente d'un paio di passi almeno per permettere al vecchietto la sua routine quotidiana. <Dicevo> Finalmente, riprende a parlare, glissando alla volta d'Ekko che spoilera letteralmente colui che potrebbe essere il vero assassino. <Quindi, reputi che possa trattarsi di qualcuno che lavora nella ristorazione?> No, forse non hai capito. <Anzi no, nel settore alberghiero.> Ecco, correggiamoci ch'è meglio. <Ad ogni modo, la mia domanda rimane> Quella che ha posto in precedenza e alla quale nessuno pare aver voluto dare risposta. <chi è per voi l'assassino?> Viene posta in maniera differente. Gli occhi s'assottigliano quel tanto che basta per fargli assumere un'espressione seriosa. <I ninja del passato che hanno permesso quello scempio o il killer che sta facendo piazza pulita?> Badate bene... La risposta a questa domanda e la domanda stessa appena posta hanno come obiettivo quello di portare a pensare. E, per qualche istante, tutt'attorno la gente tace, dedita a ragionarvi su. Persino Ichiraku, facendosi serio a sua volta, lascia il mestolo a mezz'aria. [ Ambient/Quest - Turni liberi - ANCORA UN POSTO DISPONIBILE ][ Non vi metto limite di tempo, per ora. Se lo riterrò opportuno, verrà aggiunto dopo || Per info e domande, missiva o discord. NO Sussurri, me li perdo ♥ ]

Bugia sul posto ancora disponibile, ho sbagliato a copiare i tag ♥

19:24 Tachiko:
  [Chiosco] Rimane in silenzio, lascia che tutto passi intorno a lei, non risponde a nessuna domanda, sembra persa nella sua mente contorta. Solo Senshi, dal canto suo cerca di calmarla, di farla ragionare. Ma è Mineto, quel dannato, a toccare una nota dolente. La ragazza, che a stento riesce a trattenere il suo impulso di andare a tagliargli la gola con il coltello che ha sulla gamba si limiterebbe a guardare il bancone < Scempio?> direbbe poi quasi disgustata da quella persona.< Tu c’eri?> domanda infine verso di lui prima di voltarsi lentamente con la testa, scattosa, con lo sguardo di chi ha trovato la prossima preda. Un sorriso malato si presenta sul suo volto mentre sgrana gli occhi. < Eri bagnato del sangue dei tuoi compagni?> direbbe infine, quasi fosse stata istigata volontariamente. < Come puoi dire scempio? Tu? Che non sei degno di camminare su questa terra?> direbbe cercando di alzarsi in piedi. Senshi la guarderebbe, ricorda solo pochissime occasioni in cui lei si è comportata in quel modo, e mai contro la figlia, al massimo per proteggerla < Come osi infangare la memoria? Così? Senza nessun motivo?> si morde il labbro inferiore cercando di camminare e di fare un passo. Lentamente metterebbe la mano destra all’altezza del petto, formando metà di quel sigillo caprino. Cercherebbe di trovare quelle due gocce di sangue, muoverle, fino a raggiungere il plesso solare. Lì un vortice rosso di follia ed energia che si mescola, diventa un’unica cosa. Farebbe muovere quell’energia all’interno del sistema circolatorio cercando di toccare ogni tsuubo che ha nel corpo, ogni singolo punto nevralgico per sentire quell’energia dentro di se darle nuova forza, nuova velocità. Se ci fosse riuscita abbasserebbe la mano lungo il corpo prima di guardarlo di nuovo, intensamente < Cosa pensi di fare Omuncolo. Tachiko potrebbe pungerti in qualsiasi momento, fermare il tuo cuore in un istante.> direbbe con voce roca < se provi a dire un’altra parola, mi implorerai.> respira affannata, cercando di non sentire il desiderio metallico del sangue sul suo corpo, sulle sue mani, sulla sua anima. < che ne dici mh? Oppure vuoi giocare?> un attimo di pausa prima di osservare Ekko e provando a fargli un cenno per andare a prendere Senshi nel caso le cose si facciano più crude. <Perché…sono sempre disponibile a giocare> e si leccherebbe le labbra, come una vedova nera che sta tessendo la sua rete per prendere quell’insulso bruco. [tentativo impasto chakra][35/35][Miracle blade nel fodero, per ora]

19:35 Reiji:
  [Chiosco] < Mi é stato ricordato ancora una volta che il ramen migliore lo avete voi di Konoha e mi avete fatto venire voglia di Ichiraku. Quindi diciamo che é un po' anche colpa tua se sono da queste parti. > Replica verso Ekko, con fare tranquillo. Al solito, non c'é segno di ostilitá né di ironia nella voce. Semplicemente é talmente piatta che potrebbe essere scambiata per qualsiasi cosa. Da lí, la situazione degenera. L' umarell che giustamente reclama il suo posto in prima fila per i lavori in corso, Mineto che lancia quella domanda che sembra lanciata ad arte per far ribollire gli animi e Tachiko che... fa qualcosa che per lui é decisamente inaspettato. < Credo che questo non sia il momento migliore per questo genere di domande, Mineto. > Commenta, lapidario, facendo scivolare lo sguardo da Tachiko sino all' uomo stropicciato. Nel frattempo, le mani del ragazzo si muovono verso il plesso solare a comporre il sigillo della Capra: le energie mentali e fisiche comincerebbero cosí a vorticare nel suo corpo, rispettivamente all' altezza della sua fronte e del suo addome, due sfere incolori che vorticano rovinosamente in direzioni opposte e dirigendosi l'una contro l'altra, pronte ad unirsi e a formare il chakra giusto sotto il suo petto. Richiamerebbe cosí quell' energia in tutto il suo corpo, irrorando gli arti e permettendogli cosí di reagire al meglio delle sue possibilitá. Non coglie l'occhiata della donna verso Ekko, ma tenta comunque di fare il possibile. < Tachiko, lascialo perdere. É chiaro che lo sta facendo solo per irritare. > [Tentativo di impasto chakra][20/20][Tanto infoderato]

19:48 Kaworu:
 Annuisce verso Reiji, confermando quelle parole. < Mi assumo le mie responsabilità allora. AH-AH! > ridacchiando bonariamente. Le pupille s'alternano tra i protagonisti e gli astanti. Alla presentazione del biondino trasandato, fa per snasare lungamente. < Ecco il suono che fa questo Mineto, / ricorda il rombo che caccio con un peto. > sbam, eccolo quel colpo di flow, rime tagliente come calci volanti, per difendere il 'fra' da uno dei molesti astanti. Ridacchia quando compare quel vecchio che deve guardarsi il cantiere dove stanno ergendo una nuova statua. < Wa, non me n'ero accorto... Maestro, a chi o cosa la andranno a dedicare questa scultura? > vagamente incuriosito da quella scoperta, farà per chiedere al vecchietto se sapesse qualcosa a riguardo. Il quesito sul giallo ancora rimane nell'atmosfera, andando a turbare un po' l'ambiente, i pensieri di tutti. < Santa nuvola... ci mancava solo questo menagramo... > sbuffando seccatamente, quasi a percepire la tensione che elettrizza la circostanza, visto e considerata pure la reazione di Tachiko, e la risposta del Sunese. Un cenno del capo di rimando proprio a quella mossa che la donna intenta, ma senza dire nulla. Soltanto: si alza. < Mh... > Mettendosi in piedi, piantona tutti i suoi quasi due metri di altezza da terra al cielo. < D'accordo... > socchiude appena lo sguardo. Mentre tutti passano ad impastare il chakra, lui s'affida alla sua capacità, gangsta style, per affrontare la questione. Fa come per contare mentalmente. < ... Un.. dos... tres... cuatro... > schioccando le dita a tempo. < Puncha-puncha-puncha-puncha-pow...! > butta la base con la voce, facendo del beatboxing. < Questo tipo non può fare sul serio / se parla così mi sembra un peto per davvero. > e comincia lo show. Freestyle Ekko che scende in campo. < Mentre mangio il mio buon ramen lui chiede dell'assassino: / fratello, biondino, ma non genuino! > e ciondola sul posto, muoveno le mani su e giù, a destra ed a sinistra. < Ma di cosa cavolo si è fatto? / Non è proprio adatto se non a farci dare tutti di matto! > si scatena in quelle battute a ritmo e verso libero. < Fratello, biondino, ma non genuino! / Sei l'omuncolo che parla di un passato / che manco per il c***o ha studiato! / Staccati dalla mammella / che ti metto sulle spalle la cartella / tanto che mi chiami babbo! > battendosi le mani sul grosso petto. < Ora ascolta il mio amico e quello che t'ha detto / prima che a pungerti sia il mio pugno giù dal ghetto: / l'assassino è meglio che non lo vai a cercare / quindi adesso vattene a ca***e! > e conclude con un sonore. < YO! > end line. [chakra off][guanti ninja mani][occhiali monolente][tasca portaoggetti fianco sx: flash bombx1, fumogeni set x1, tonico hp/ckr][Rap moves: https://64.media.tumblr.com/42428e30fba9e933559e2c3479b211f9/tumblr_mzervwzMSD1toins0o1_500.gif]

La Vespa degli Anbu è la prima ad ergersi in piedi a difesa dei ninja del passato, di coloro che sono macchiati di genocidio per aver lasciato morire innumerevoli persone assieme alla distruzione d'ogni villaggio per come lo si conosceva. Mineto ascolta tutto quel che Tachiko sta berciando in sua direzione, ma attende prima di prender parola. In tutto questo, la ragazza opta per un richiamo del Chakra che riesce alla perfezione, sentendo scorrere dentro di sé quel potere sopito e che fa parte d'ognuno di loro. L'uomo alza le mani al centro del petto, non per formare sigilli, ma soltanto per sventolarle da un lato all'altro, lasciando intendere che non abbia alcuna cattiva intenzione. <Mi spiace che tu ti sia risentita dalle mie parole> Pronuncia verso di lei, mantenendo un tono di voce particolarmente pacato, stanco, strascicando a tratti le parole ma apparendo comunque piuttosto chiaro nella sua esposizione. <la mia era soltanto una domanda innocente.> Solleva le spalle con le mani ancor sollevate e i cui palmi restano rivolti davanti a sé. Compie un mero passo indietro, come a volersi allontanare da Tachiko stessa che gli s'avvicina in maniera minacciosa, palesata anche dalle parole che ha appena sentenziato verso questi. <Non voglio attaccar briga con nessuno> Continua Mineto, assottigliando appena le palpebre, tenendo sotto controllo la situazione che s'apre davanti ai suoi occhi. <lo giuro!> Esclama, senza distogliere neanche per un attimo lo sguardo da lei. Qualcuno nei suoi pressi, invece, decide di prendere parola. Si tratta d'un uomo sulla quarantina, sul metro e ottanta, capelli brizzolati e barba incolta sulle guance e sul mento. Occhi color pece che scrutano dapprima Mineto e soltanto in un secondo momento anche Tachiko. "Il ragazzo ha detto qualcosa di sensato. Ci ha dato da pensare, dovresti farlo anche tu, anziché partire in quarta senza dargli modo di spiegarsi", la rimbecca immediatamente, cercando di mettere a posto le cose a differenza del biondiccio che non pare esserci affatto riuscito. Una fanciulla di circa vent'anni, vestita con un abitino rosso svolazzante tra le flessuose gambe, prende immediatamente la parola per rivolgersi, invece, alla volta di Mineto, artefice delle parole che han fatto arrabbiare così tanto la violetta. "Tu cosa ne pensi, Mineto-san?", la voce tremolante appena come se temesse la risposta che possa ricevere dal diretto interessato. Reiji, invece, lo rimbecca immediatamente facendogli notare che non è il momento migliore per quel tipo di domande. Alché il nostro chiacchierone odierno aggrotta le sopracciglia con far sorpreso, oltre che dubbioso. <E quando sarebbe il momento adatto? Quando il killer avrà fatto piazza pulita esattamente come sta facendo?> Incalza la conversazione, ignorando per il momento qualunque frase o domanda venga invece pronunciata dalla Anbu, poiché non reputa idoneo il suo intervento o perché ha detto qualcosa che potrebbe ritorcergli contro qualcuno? Sta di fatto che adesso fissa intensamente il sunese, come se fosse da questi che attende una risposta vera e propria. Non s'esime però dal rispondere alla fanciulla dal vestito rosso e alla gente che, nel frattempo, s'è avvicinata per ascoltare, prendendo posto ai tavoli. <Volente o nolente, è utile.> Borbotta Ichiraku, notando l'arrivare di clientela e dunque del denaro che lo fa campare. Si schiarisce la voce, di nuovo, solenne il nostro chiacchierone. <Io penso che non ci sia il giusto tanto meno il cattivo della situazione. Ambedue hanno e stanno sbagliando, vendicarsi quant'è giusto?> Entità neutrale, così pare. Attenzione poi verso Ekko, il quale viene ignorato totalmente da Mineto che, anziché lanciargli qualche occhiata, s'è limitato per tutto il tempo a fissare soltanto Reiji. Al contrario, due ragazzini sui dieci anni, mancanti di qualche dente da latte, gli s'avvicinano muovendosi a tempo con le sue rime. <YO BRO, SEI FIGOOOO!> E lo guardano con occhi sognanti. <Un giorno, vogliamo essere come te, vero Ray?> E l'altro, di fianco, fiducioso e sicuro di sé. <Puoi dirlo forte, bro!> Ha conquistato dei cuori, il nostro nigga. Peccato non siano fanciulle... [ Ambient/Quest - Turni liberi ][ Non vi metto limite di tempo, per ora. Se lo riterrò opportuno, verrà aggiunto dopo || Per info e domande, missiva o discord. NO Sussurri, me li perdo ♥ ]

20:29 Tachiko:
  [Chiosco] Rimane in silenzio per ora. Lui si scusa, Ekko iniziare a rappare, Senshi che si sta un pochino spaventando. Il ptsd della guerra certamente non ha fatto bene alla mente della Nara in questo periodo, visto anche come si sta trattenendo ogni giorno fino a raggiungere il suo limite. Farebbe diversi respiri profondi, pensa alla figlia, a quello che sta succedendo e subito si ferma, si sofferma sulla situazione. Alla fine è lei che sta diventando la cattiva della situazione. Schioccherebbe la lingua sul palato prima di cercare di calmarsi. Farebbe qualche passo indietro cercando di tornare verso Senshi prima di fare un leggero sorriso e provando a fare una coccola sul suo musino prima di sedersi di nuovo allo sgabello…< Tachiko potrebbe avere un’altra bacchetta per favore?> chiederebbe prima di poggiare i gomiti sul bancone. Senshi andrebbe a tirare la gonna del vestito della Nara “Mamma, come stai ora?” chiederebbe con fare preoccupato. <Va benissimo bambina mia.> direbbe solamente andando a girarsi anche verso Reiji <oh no, la colpa è di Tachiko> direbbe solamente mostrando un sorriso amaro prima di guardare anche Ekko < Tachiko è solo stanca.> direbbe solamente mentre proverebbe a ricacciare dentro quei pensieri sanguinolenti che le attanagliano la vita e l’anima. Ecco che non farebbe altro che aspettare il suo ramen senza proferire parola, preferendo rimanere in silenzio ed ascoltare. Tenterebbe anche di fare quei respiri che le hanno insegnato, quei respiri per gestire la rabbia, il desiderio, le pulsioni. [Chakra on][35/35][coltello da cucina]

20:37 Reiji:
  [Chiosco] Il Chakra improvvisamente viene sprigionato in tutto il suo corpo, cambiando immediatamente la sua percezione di sé, e mentre ció avviene non sa se essere impressionato dal freestyle appena tirato fuori da Ekko o se semplicemente ignorare la cosa e cercare di fare il piú possibile crowd control impedendo che qualcuno si faccia male. Fortunatamente, nonostante Mineto continui il suo sproloquio e ci sia anche qualcuno che lo supporta, Tachiko sembra all' apparenza calmarsi e tornare al bancone, e tanto gli basta per tranquillizzarsi lui stesso. < Riposa allora. Non é colpa di nessuno. > Replica, tranquillo e riaccennando nuovamente quell' indizio di sorriso che ha avuto prima quando ha visto Senshi trotterellare verso il bancone. Lo sguardo, poi, torna verso Mineto. Si alza in piedi, avanzando verso il biondo stropicciato con tutta calma e fermandosi ad un paio di metri di distanza da lui, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni, come a voler dimostrare che non ha alcuna intenzione di prenderlo a schiaffi, nonostante probabilmente se li meriterebbe. < Ognuno é responsabile delle proprie azioni. Andare a cercare di chi é la colpa all' origine é un gioco inutile, stupido e dannoso, che non fa altro che creare astio tra le persone senza permettergli di concentrarsi sui problemi che hanno davanti. Esattamente come stai facendo tu. > Il tono, forse per la prima volta, é leggermente piú acceso del normale, il che significa semplicemente che sembra che stia parlando come un essere umano e non come un robot. Gli occhi rimangono fissi in quelli di Mineto. < E anche fosse colpa di chi é venuto prima, a cosa pensi che serva puntare il dito? Cosa risolverebbe? Pensi davvero che fermerebbe il killer? O forse é piú importante evitare di sprecare risorse in indagini inutili e concentrarsi solamente sulla cattura di una persona che sta mettendo a soqquadro Kagegakure? > Chiede, in ultimo, inarcando il sopracciglio. [Chakra ON][20/20][Tanto infoderato]

20:47 Kaworu:
 Dopo la sua line di freestyle, si ferma. Il biondino non pare aver accettato la battle, dissociandosi per andare a mantenere quindi l'attenzione puntata sul sunese. Non si intromette ulteriormente, richiamato dai bimbetti che si sono invece esaltati per la sua esibizione. < Bravi scugnizzi. > ed il Nigga dei quartieri andrà a fare un grande pollice in su ai suoi giovanissimi fans. Non fa nulla che non siano adulti oppure delle ragazze: anzi, è pure abbastanza contento di quel plebiscito giovane; il mondo si conquista partendo dai bambini, per arrivare alle fanciulle e, perché no, alle loro mamme. Auguri a tutte le mamme. Ooouh Yeah. < Non perdete di vista il vostro sogno. / E' quello che vi darà la forza di cui avrete bisogno. > un'ultima rima dedicata ai suoi supporters, facendo loro un occhiolino e mostrando il muscoloso bicipite destro, appoggiando la mano sinistra sopra il braccio, proprio a simulare quell'ideale di forza che ha tentato di trasmettere loro. < Yo! > perciò, li saluta, tornando al proprio posto, rimettendosi a sedere davanti al piatto. Un'occhiata a Tachiko, così come a Senshi, valutando tacitamente la circostanza che si sta verificando. < E' normale che Tachiko sia stanca... / c'è rimasto il ramen appeso sopra la panca. > asserisce con quelle rime più scherzose. Quando parte, è difficile riuscire a smettere. Cerca di rivolgersi alla Piccolina con lei, di modo da fare un po' per tranquillizzarla altrettanto. < La tua mamma sta bene, / è una grande, / se sa che Senshi ci sta insieme, / la cosa più importante! > piazza lì così quelle linee di testo, anche per far divertire un po' la baby Furaya. < Insomma, adesso però mangiamo questo ramen... che comincio ad averci una gran fame.. > e niente, dopo aver dato il buon appetito, si metterebbe a mangiare il suo pasto. < Mmmh... > sentendo in sottofondo gli scambi di opinioni tra lo Uheara ed il biondino Mineto. Verso Senshi, sempre con fare buffo, andrebbe a fare una smorfia giocosa sul muso. < Per me, Senshi-chan, la risposta è la cipolla! > comicamente all'indirizzo della piccina. [chakra off][guanti ninja mani][occhiali monolente][tasca portaoggetti fianco sx: flash bombx1, fumogeni set x1, tonico hp/ckr]

La signorina sceglie di mettersi a tacere, sedendosi di nuovo al bancone e chiedendo ad Ichiraku una nuova bacchetta. Gliene fornisce un nuovo paio, giacché sempre in coppia, la ragazzina ch'aiuta quest'ultimo. Reiji, invece, riprende la parola prontamente, quasi accendendosi dopo l'ultimo dire di Mineto. <Il mio è soltanto un discorso volto a comprendere il pensiero della gente che mi circonda. Voi tutti vi siete sentiti minacciati dalle mie parole.> Sancisce in sua direzione, stendendo l'arto mancino per indicarlo tramite una distensione dell'indice corrispondente. <Avete paura che ciò possa scatenare una rivolta? Di cos'avete paura esattamente altrimenti? La libertà di parola c'è stata concessa nel momento in cui abbiamo iniziato a vivere in una società.> E lui reputa di non star facendo proprio nulla di sbagliato. L'uomo e la ragazzina, che precedentemente sono intervenuti nei di lui riguardi, annuiscono mentre affermano quanto segue: "Ha ragione, ha ragione". Lo spalleggiano. Ichiraku, dal canto proprio, prepara le ultime due ciotole che vengono servite ad Ekko e a Tachiko. Pare non essere granché desideroso d'intromettersi nel discorso, infatti si limita al silenzio e a preparare le pietanze per gli altri clienti che, nel frattempo, si sono radunati e hanno preso posto ai tavoli. <Il mio parere è neutrale tanto quanto il vostro.> Seppur non si direbbe, a giudicare dalla gente che sta portando dalla sua parte e quella che, invece, ha sancito che le sue parole fossero spazzatura, preferendo allontanarsi dal chioschetto. <Io, purtroppo, non sono in grado d'acciuffare questo serial killer. Non sono un Anbu, non sono uno Shinsengumi. Ero soltanto un umile ninja che tempo fa lavorava per il Mizukage.> Rivelando dunque la sua provenienza. Si tratta d'un kiriano. Qualcuno si muove nella folla, portando una manina ad altezza della bocca, nascondendo per qualche istante quel moto di sorpresa che le sue parole hanno risvegliato. "Non ti conviene dirlo ad alta voce, Mineto-san", ricordando ciò che i giornali hanno detto a proposito del killer. Effettivamente, così facendo, potrebbe attirare l'attenzione senza volerlo. Riprende il suo discorso, mantenendo lo sguardo fisso nei riguardi del sunese. Ne ha attirato inevitabilmente l'attenzione e la cosa pare abbastanza reciproca. <Sta di fatto che ancora non sono riusciti a trovarlo e che ben presto potrebbe tornare a colpire.> Ammesso non l'abbia già fatto. Vuol far sembrare che le sue parole vengano pronunciate tanto per fare, ma la realtà è ben altra. I ragazzini nei pressi d'Ekko, invece, dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi, contenti d'aver trovato qualcuno di tanto figo come lui, vengono richiamati da genitori apprensivi che gl'ordinano di tornare immediatamente a casa. Son stati in giro anche troppo! <Che barbaaa!> Mugugnano ambedue all'unisono, salutando il gigante gentile ed allontanandosi dalla zona in questione, lasciando dunque il nostro nigga ai suoi affari. Tuttavia, anche Mineto-san ha finito col suo monologo. S'inchina. Saluta il pubblico. <Grazie per l'attenzione.> Non attenderà una risposta dagli altri presenti. Affatto. Ha creato delle conseguenze, tanto gli basta per concludere la giornata. Sparirà in mezzo ai vicoli come un'ombra nera che si mescola all'oscurità dalla quale è uscita. [ END ]

22:15 Tachiko:
  [Chiosco] Fa un respiro profondo la ragazza andando a degnare di uno sguardo i due che si trovano alla sua sinistra. Ancora sente quelle parole, ancora ascolta quel Mineto… < MinetoMinetoMinetoMineto> ripete a bassa voce fino a quando non arriva il suo ramen. Cercherebbe di mangiarlo tutto con una calma eleganza prima di osservare Ekko e Reiji. <Grazie per la cena!> ma come, paghi tu! Fa un respiro profondo tirando fuori il porta monete e mettere i ryo esatti per le quattro- due porzioni da pagare visto che le altre due sono in promozione. < Andiamo Senshi, che mamma deve lavorare!> e detto questo, calmato la piccola si limiterebbe a salutare i giovani < Buona serata!> ed anche la piccolina muoverebbe la mano per andare a fare un salutino veloce, ora sazia, la bestia di Rayuki, e quindi in pace con il mondo. Sarebbe andata a casa per mettere a letto la bimba, prima di andare al quartiere generale anbu. Ha delle ricerche da fare, e nel caso, anche indiziare questo Mineto ninja del mizukage, per sapere il più possibile di lui e di quello che ha fatto negli anni passati.[end]

22:21 Reiji:
 Lo sguardo del sunese si fa decisamente piú duro - se possibile - quando sente quelle parole fuoriuscire dalle labbra di Mineto. Poco gli importa che ci siano altre persone che gli vanno dietro: é normale che qualcuno prenda le parti di chi alza la voce fuori dal coro, anche se ci si aspetterebbe un minimo di intelligenza in piú in questo caso. < Il tuo é soltanto un discorso volto ad aizzare la gente, nulla piú e nulla meno. Evita di fare il codardo e non nasconderti dietro ad un dito. > Le parole del ragazzo, tuttavia, sono indirizzate meramente alle spalle del biondo, che cosí com'é arrivato se ne va. Nel frattempo Ekko é impegnato a rincuorare la povera Senshi, che avendo visto la madre in quelle condizioni tanto allegra non é. < Uff.. > Sbuffa, distenedendo i muscoli delle spalle e rilasciando il proprio Chakra dato che la situazione si é calmata senza bisogno di farvi ricorso. < Dannato cialtrone.. > Mugugna, tornando verso il bancone con le mani sempre nelle tasche, scavalcando lo sgabello e sedendocisi sopra a cavalcioni, tirando giusto fuori la mano destra per impugnare le bacchette. < Per poco non mi ha rovinato l'appetito. > A lui, al contrario di Tachiko, che Mineto possa essere l'assassino o anche solo un complice non sembra nemmeno passargli per l'anticamera del cervello. Fatto sta che rimarrá lí ancora per qualche tempo, giusto il tempo di finire il suo benedetto ramen e chiacchierare con Ekko - non prima peró di aver ringraziato Tachiko per la cena -, salvo poi ritornarsene verso il quartiere sunese. [//end]

22:24 Kaworu:
 Sospiro lungo, buttando giù un bel boccone di ramen. Ogni tanto, lancia delle occhiate fuggiasche alla volta del Mineto, borbottando tra sé e sé qualche battuta di rimando. < (...) comprenere ciò che lo circonda... / frate a me pare che sto qui tira ca**te con la fionda... > non a voce troppo alta, sembra stia facendo più una esercitazione solitaria, individuale, a tenere in allenamento anche il proprio flow. < ... ma quali minacce dalle sue parole... / sono str****te: è chiaro come il sole... / Ma che timore di rivolta, / comico! / L'unica paura è che mi venga il volta- / -stomaco! > sghignazza tra sé e sé. < (...) Lavorava per il Mizukage, / sentito? / Perciò ha perso pure le braghe, / fallito. > ciondolando un po' la testa, leggera pausa. < (...) se tornerà a colpire / meglio che rimanga attento: / che sono stati i vecchi ninja a rifinire / nel mirino del suo centro. > scrollata di spalle sul finale, tornando quindi a zittirsi, almeno finché Tachiko non finisce di mangiare, prima di lui, ringraziando per la cena. < Ehi, Tachiko! Non vale mica questa come uscita... Abbiamo ancora la colazione in sospeso...! > scherzosamente in direzione della Anbu. < Ciao Mamma Tachiko! Ciao Senshi-Chan! > salutando perciò mamma e figlia adottiva. Torna su Reiji, tranquillo. < Ma non ci pensare, frate'. > verso il sunese, indicandogli il ramen. < Mangia che sennò si finisce di fare freddo. > invitandolo a finire di consumare quel pasto insieme. < Visto che gnocca quella Tachiko? Pare di fuori come un terrazzo, ma effettivamente sarà per questo che mi fa impazzire il ... > va bene, basta così. Conclusa quella battuta, rimarrà a fare compagnia lo Uheara, magari parlottando pure di qualcosa nel mentre, per poi fare armi e bagagli ed andare via nella serata. (//END)[chakra off][guanti ninja mani][occhiali monolente][tasca portaoggetti fianco sx: flash bombx1, fumogeni set x1, tonico hp/ckr]

Durante una normale cena al chiosco di ramen di Ichiraku, un tal dei tali pone delle domande ai passanti e ai commensali.

Chi è il vero serial killer?
Sotto tutt'altra chiave di lettura.

Niente da dire, bravi e coerenti ♥
Mezzo punticino per la partecipazione!