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MISSIONE D - Pulizia dell'Oasi

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Missione di Livello D

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con Nejo, Dyacon, Ryoma

19:01 Dyacon:
 Giornata soleggiata che sta per volgere al termine, lasciando strada libera ad una leggera quanto frizzante aria primaverile che si sostituisce all’afa patita fino ad ora. D’altronde si trova sempre nel distretto di Suna, non scordiamolo. Il vespro, momento in cui gli ultimi raggi solari incontrano le prime ombre della notte, tinge il cielo d’un arancione a dir poco spettacolare, mentre la luna, satellite terrestre, è pronta a sedersi sul trono lasciato sguarnito dal fratello sole. < ….. > Il Sabaku si trova nei pressi dell’oasi artificiale, pronto a svolgere la sua ennesima missione. Quest’ultima non è dello stesso livello di quella affrontata e portata a termine con successo al teatro di Kiri. Questa di oggi è un semplice grado D che consiste nel ripulire il bacino d’acqua e la rispettiva spiaggia dalle cianfrusaglie e dalla spazzatura lasciata da un gruppo di ragazzi festanti. Hanno passato una serata brava, tra alcool e musica, sporcando l’ambiente circostante e fregandosene altamente di ciò che sarebbe accaduto l’indomani: fare pulizia. Lui è uno dei tre Genin assoldati per fare questo. Lustrare e riordinare il tutto. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, evidentemente infastidito nel doversi calare nei panni del netturbino di turno. Sbuffa sonoramente, attendendo l’arrivo anche degli altri due shinobi. Ad occhi esterni si presenta come un ragazzo dal fisico slanciato, alto circa 180cm, dove la folta capigliatura corvina che gli scivola lungo la guancia destra, è in netto contrasto con l’incarnato albino. Qui, due ametiste spiccano con decisione, racchiudendo in loro l’anima e le ferite più intime del ninja. Il busto indossa una maglietta nera anonima, monocolore, su cui è adagiata una felpa bianca a collo alto con chiusura verticale a zip. La particolarità di quest’indumenti? Non hanno la manica destra. Infatti il braccio è nudo da spalla a polso, mettendo in mostra una muscolatura non eccessiva, ma dannatamente definita. Ad altezza bicipite, svetta il coprifronte di Suna, simbolo della sua appartenenza al Kazekage. Ai piedi le classiche calzature aperte sulle punte, alte fino alle caviglie, punto d’incontro con i pantaloni scuri come la pece dove s’inerpicano fino in vita dei ghirigori dorati. A conclusione del tutto, la giara ocra posizionata dietro di sé in modo obliquo, tanto da far capolino oltre la sua figura. All’interno della reliquia, riposa dormiente e immobile la sabbia sacra dell’ex paese del vento di cui è divenuto sia il custode, che il controllore. Oggi non è armato di kunai o shuriken, oppure di carte bomba e fuuda da sostituzione, bensì di un enorme sacco dell’immondizia tenuto nella mano sinistra e, brandito nella gemella - destra - una sorta di rampino in metallo, utilizzato per afferrare i resti più grandi del party. Attende l'arrivo degli altri, tremendamente svogliato. [Chakra OFF]

19:24 Ryoma:
 La rivelazione del giorno prima ancora s'agita nelle interiora destabilizzando lo status quo della mente dell'Otatsu, debilitata in principio, ora rotta nella sua totalità. Difficile da metabolizzare quanto accaduto, complicato da tollerare e una distrazione risulta essere una maniera più consona per superare il momento. Quel caldo sole si erge nel cielo nella zona adibita al fu villaggio di Suna, caldo asfissiante grazie all'estate in procinto di giungere in quelle terre desolate. Avanza il passo smuovendo le inferiori leve nei pressi dell'oasi artificiale con il compito di portare a compimento una banale missione di Livello D, troppo bassa per l'intelletto dell'azzurro ma allo stesso tempo necessaria per distogliere la mente dai problemi relegandoli in un buio angolo. Pulire una spiaggia dai rifiuti buttati da esseri umani incivili, privi di qualsivoglia morale ed educazione. L'uomo dimostra, giorno dopo giorno, il suo essere inetto, inadatto alla vita in un mondo così popolato; troppo irrispettoso per vivere sulla Terra, infimo ma riguardano problemi futuri da risolvere, tempo al tempo, c'è un momento per tutto, ora necessità di un piccolo momento di pace. Giunge nel loco predestinato affiancandosi ad un ragazzo li presente, probabile un altro genin, un compagno di missione assegnato dalle alte sfere del neo villaggio in cui si è risvegliato. Sospira elargendo aria all'esterno, cobalte fisse sul laghetto dinanzi a se ricolmo di spazzatura, di odori molesti <Sei tu l'altro della missione?> inevitabile la domanda, esso risulta sconosciuto agli occhi dell'Otatsu oppure, come accade spesso, una svista dovuta al congelamento del tempo di dieci anni prima. Il vestiario dell'azzurro è semplice, scontato, adatto alla vita di tutti giorni andando a comprendere un paio di lunghi calzari color del latte ricoprendo gli inferiori arti, concludendosi con un paio di sandali shinobistici di infima fattura. Giacca a ricopri gli arti superiori, medesimo colore dei calzari, con una cerniera tenuta su fino all'ombelico lasciando in evidenza il petto e parte del ventre. Capelli corti e arruffati per poi concludere con quella maschera, una mandibola umana riposta sul lato destro del volto nascondendo l'amaro segreto che porta da sempre con se; vicino al labbro, un attento occhio, può notare una leggera porzione di cicatrice.

19:31 Nejo:
 Sole che ormai sta lasciando pian pianino il posto alla sorella luna,che ancora timida,non appare del tutto visibile.Un lieve venticello soffia tra i capelli del ragazzo che,da una passeggiata lenta e comoda,si accinge all'inizio di una corsa.Eggià,il genin è in ritardo questa sera e di certo non può permetterselo.Ormai da quando sono venuti a mancare i suoi,la disciplina viene a mancare di tanto in tanto,come se invece che maturare con gli anni,si renda sempre piu leggero e disordinato.Naturalmente l'indole della perfezione rimane radicata,ma l'eccezione che conferma la regola si manifesta sempre piu spesso.Sferza l'aria nella sua corsa e,in un attimo,arriva sul luogo della missione.Quest'oggi,all'oasi di Suna,un semplice missione D spetta al genin,compito che dovrà affrontare insieme ad altri due parigrado che però non conosce o al massimo avrà visto in giro qualche volta.Al suo arrivo,gli altri vedreanno la figura pallida del Konohano,con una chioma scompigliata di color bianco ghiacco che di poco sovrasta il coprifronte di Konoha.Un kimono largo blu con una cintura bianca,pantaloni neri attilati e calzari comuni anch'essi neri completano il suo vestiario.Naturalmente con se porta anche il porta kunai e shuriken legato al quadricipite destro,mentre nella zona lombare vi è la tasca porta oggetti piena di cianfrusaglie ninja.Le iride ambrate ci mettono poco ad individuare i due shinobi che sembrano aver anticipato il Konohano e con passo lento li si avvicina.Arresta il suo corpo a pochi metri dalle due figure e si ricompone dalla corse <Fiuu..sono in ritardo?> chiosa quasi retorico.Probabilmente Nejo potrebbe sembrare un pò ridicilo a gli occhi altrui <Io sono Nejo...piac..ah> interrompe bruscamente la sua presentazione nel notare la faccia de Kusano <..> silenzioso lo scruta senza dir nulla.

19:44 Dyacon:
 Rifiuti, odori molesti, mozziconi di sigarette, bottiglie vuote e conficcate nella sabbia, vomito e chi più ne ha più ne metta. La spiaggia intorno al bacino d'acqua artificiale è completamente ricolma di rifiuti, simbolo inequivocabile di una festa in maschera consumatasi non tanto tempo fa. < Ehhh... > La cassa toracica s'espande, incamerando un quantitativo d'aria non indifferente. I polmoni si dilatano e poi vengono svuotati pochi secondi più tardi. Sospira rumorosamente, facendo cadere le spalle e le braccia a terra. Non letteralmente, ma come se fossero inanimate. E' veramente denigrante quello per cui è stato assoldato. Tuttavia è pur sempre una missione da portare a termine, meglio non rimuginarci troppo sù. Solo il dire di Ryoma lo riporta alla realtà, portando a ruotare il capo in sua direzione. Le due ametiste incastonate in quell'incarnato albino non tardano a mettere a fuoco la struttura fisica del Kokketsu. Lo squadra da capo a piedi, senza alcuna discrezione, fregandosene altamente se quel suo fare possa risultare indisponente agli occhi dell'altro. < E tu dovresti essere il secondo. > Replica con tono di voce quieto, pacato, prima di aggrottare la fronte nell'accorgersi di quell'osso ad altezza guancia destra. < Interessante come maschera, non c'è che dire. > Non immagina minimamente che quella protezione è messa lì per nascondere una cicatrice non indifferente. Ma non si pone il problema. E' sempre stato schietto e diretto, senza dar troppo peso ad un'eventuale figura di merda. Se la farebbe tranquillamente scivolare addosso. < Uh? > Inarca il sopracciglio sinistro, constatando come l'entrata in scena di Nejo avvenga in maniera alquanto goffa. Singolare. < Nejo eh... > Anche a lui non risparmia una lastra ai raggi X, prima di rimpallare con lo sguardo sul konohano e sul kusano. < Siete fratelli? > Domanda, notando una certa somiglianza tra la coppia di ninja che lo accompagneranno nella missione. < Comunque... > Senza attendere l'esito della risposta. < Dyacon Sabaku. > Si presenta, così che gli altri possano associare i suoi tratti somatici ad un nome specifico, senza brancolare nel buio. < Ora che ci siamo tutti, sarà meglio agire. Ridiamo a questa spiaggia il suo splendore... > E lui, come cittadino di Suna, ci tiene più degli altri. < Se volete dei sacchi, basta chiedere... > Facendo vedere ad entrambi la busta voluminosa dal colore scuro, nero, tenuta nella mano sinistra. Ne ha altre. [Chakra OFF]

19:58 Ryoma:
 Il proprio arrivo vede anche quello di un terzo membro, un goffo ragazzo ansimante in preda alla corsa per un eventuale ritardo portando le cobalte a volgersi verso la sua figura elargendo quasi indifferenza ma adocchiandolo da capo a piede. Sospira smuovendo le leve inferiori accorciando la distanza con il laghetto, in preda a quegli odori fetidi, di immondizia gettata da coloro che fan festa la cui accortezza è pari allo zero assoluto <Si> risposta breve e conciso all'affermazione del Sabaku ma a quanto pare il governo ha deciso che occorrono tre shinobi per ripulire una spiaggia, due son troppo pochi e uno impensabile. Sottovalutano le forze in loro possesso, convinti di avere nelle loro mani il potere decisionale, un semplicistico concetto che cade nel momento stesso in cui diviene palese. Stolti un tempo e stolti dieci anni dopo, poco o nulla è realmente cambiato. Arto destro a sollevarsi, indice e medio uniti accarezzano le ossa sul viso in risposta al sunese, nulla replica in tal proposito, non vi è niente da dire. Se solo sapesse, immaginasse cosa ha realmente sul volto ma il segreto permane in lui e con lui sarebbe finito nella tomba; persino l'occhiata di Nejo scivola via, essere guardato non risulta un vero problema in quanto, nelle sue differenze, è uguale a molti altri <Mai visto prima d'ora> non sa chi sia il Konohano e basta quel piccolo dettaglio, un konohano e un kusano, due villaggio totalmente diversi nel modo di pensare e di agire <Rk> un nome, un codice donatogli dal suo carceriere, ora fatto suo come assimilazione totale del cambiato causatogli. Ryoma ha raggiunto la sua fine in quel laboratorio permettendo la nascita dell'odierno azzurro li presente, non diverso ma migliorato sotto tutti gli aspetti <Concordo, facciamo presto> nel pronunziare tale frase si appresta a raccogliere pacchetti di patatine da terra, bottiglie di vetro, il tutto tenuto tra il braccio e il petto mentre si avvicina al sunese <Passamene uno, per cortesia> allungando il sinistro arto in attesa di ricevere un sacco nero. Potrebbe utilizzare un'abilità specifica ma risulterebbe un insulso spreco di chakra e di energie per un potere che non tollera, non desidera e non sa controllare, troppo fresco anche solo per poter pensare di sfruttarlo a dovere e con efficacia.

20:04 Nejo:
 Continua silenzioso e quasi in maniera ossessiva a fissare quella specie di maschera,secondi che sembrerebbero minuti.Cerca di capire cosa ci sia di logico nell'indossare una maschera che copre un quarto di viso,ma banalmente servirà appunto a coprire solo quella parte per chissà quale motivo.Infondo ne ha viste di peggio in passato,ed inoltre ora la sua priorità e l'oasi,la pulizia di quella zona.Perchè chiamare spazzini o addetti alle pulizie quando ci sono i genin.Scruta la zona circostante per capire effettivamente cosa ci sia da pulire,ma piu che osservare,è l'olfatto che percepisce un odore acido,misto tra schifo e putrefazione <Bleh.> emana suoni spontanei mentre il suo sguardo cerca quel cadavere che faccia una puzza simile.Non ha successo di ricerca finchè non posa lo sguardo sui suoi piedi che,spensierati,sono finiti in una pozzanghera dalla colorazione mista tra un giallo,verde e marroncino,l'unica speranza è che sia solo vomito.Rapido fa un passo indietro <Ma nooo..che schifo> esclama mentre cerca di pulirsi i calzari inumiditi sulla sabbia,il risultato lo potete solo immaginare. Cerca di ricomporsi,oggi è piu goffo che mai <Dyacon quindi...grazie> afferma mentre afferra un bustone voluminoso.Con la plastica in mano torce un pò il sopracciglio destro
nell'udire il nome dell'atro <Rk?..> che sia un nome in codice <Sembra il nome di un rapper,sei amico di Ekko per caso?> domanda collegata alla sua conoscenza del Taijuser e la serata Rap passata assieme.Bene è ora di iniziare,prima si finisce e meno è rischoso finire in qualche altro schifo.Avanza di qualche passo per poi avvicinarsi ad una bottiglia di vetro,flettere le proprie ginocchia,afferrarla e riporla nel bustono.L'obbiettivo di oggi?Raccogliere solo cose solide.Dunque continuerebbe nel suo modus operanti cercando di velocizzarsi il piu possibile

20:30 Dyacon:
 Come in un campo da tennis, gli occhi si muovono a destra e a sinistra, alternandosi dal volto di Ryoma a quello di Nejo. < Sapete qual'è la cosa che mi da più fastidio? > Quesito rivolto ad entrambi, senza soffermarsi su nessuno in particolare. < Dovremmo fare tutto a mano. O almeno io farò così. Utilizzare il chakra per una stronzata del genere sarebbe un insulto... > Sentenzia, convinto di quello che dice, sempre che la cosa non vada troppo per le lunghe. Avrebbe anche delle tecniche utili, ma alcune risulterebbero troppo potenti, altre, invece, poco determinanti. < Se fra due ore siamo ancora qui, allora ci andrò giù pesante. > Precisa, conscio che tale visione può essere più che una remota possibilità. < Rk? > Gli angoli delle labbra s'arcuano verso l'alto, abbozzando un sorriso su quei tratti somatici puri e fini. Lo sta schernendo? No. Semplicemente quel ghigno irriverente fa parte di lui. E' insito nel suo dna. < Cos'è un nome in codice? Dimmi di sì, perchè altrimenti c'è stato un accanimento nei tuoi confronti. > Cerca di sdrammatizzare il tutto, staccando il primo dei sacchi neri con l'ausilio di entrambe le mani, passandolo poi a Ryoma che gli ha teso il braccio. Attende che afferri l'oggetto, e solo dopo, eseguirebbe le stesse movenze alla volta di Nejo, dandogli una busta anche a lui. < Vedo che Ekko è conosciuto un pò da chiunque... > Afferma verso il konohano, stupito fino ad un certo punto della popolarità del nigga. < Se per voi va bene, direi di dividerci... > Tiene a freno il suo esser autoritario, mostrandosi accomodante e amichevole. Furaya glielo ha sempre detto: il gioco di squadra è sempre più importante di un singolo capriccio. < Io mi occupo dell'area centrale... > Una distesa di sabbia che ricopre un'area ingente. < Rk... > Attenzione a Ryoma. < Alla mia destra... > Quindi si prenderebbe la porzione che s'estende oltre il lato dritto. < Nejo... > A lui ora. < Alla mia sinistra... > Per ovvie ragioni dovrà lavorare sul quadrante appena nominato. < Fottuti giovani. Loro si divertono e noi dobbiamo pulire la loro merda. Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, infastidito a livelli epici di dover passare una serata a raccogliere rifiuti invece di passarla in compagnia di qualche bella donzella. Nota positiva? Ha conosciuto due nuovi shinobi. [Chakra OFF]

21:16 Ryoma:
 Nella sua genialità, non riesce ad immaginare cosa spinga l'uomo a compiere oscenità come quella, vomitando e sporcando in suolo pubblico senza ritegno. Comportamenti di una società oramai superata eppure sono retaggi che l'essere umano si porta dietro da secoli senza mai cambiare la vera natura di cui è fatto ma i pensieri vengono meno quando Dyacon sceglie di portare la parola al centro dell'attenzione, scongelare l'atmosfera instaurando un dialogo di qualsiasi tipo <A me infastidisce il doverlo fare> quella missione in generale rappresenta un insulto al ruolo stesso dello shinobi, un'essere le cui abilità servono un altro fine, tali compiti spettano a coloro che sporcano. Non si sofferma molto su tali illazioni tornando a raccogliere l'immondizia afferrando quel sacco nero datogli dal sunese; aperto getta dentro i vari pacchetti, le cartacce che trova sotto i piedi e innanzi alle cobalte <Vai giù come vuoi, basta che finiamo alla svelta> di certo non si sarebbe messo ad usare il chakra per simili idiozie, l'energia è un bene prezioso, va conservata e dosata in ogni suo utilizzo, per quanto blando sia <No> replica verso Nejo, la sua amicizia con Ekko può riassumersi in un semplice nulla di fatto di un primo incontro che ha constatato l'estrema normalità di una persona senza obiettivi o ambizioni, il nulla più totale. <Il mio nome ti fa ridere Sabaku?> quel ghigno non passa inosservato, le iridi notando l'allargamento, seppur leggero, delle labbra e ciò che ne consegue percependo il contrasto interiore delle singole emozioni nei confronti di chi osa schernire il suo passato ed il nominativo datogli dal proprio creatore <E' un nome, non ti serve sapere altro> gli affari personali permangono tali e sicuramente non ne parla con chi non conosce <Ekko, il pervertito> lo identifica in tal maniera dopo la conversazione del giorno prima <Cosa sapete su di lui?> rivolgendo il verbo ad entrambi i presenti. Le nozioni in possesso sono poche, quasi inesistenti, conosce una minima porzione di quel carattere e sapere di più, oltre al suo essere cacciatore, può giovare alla propria, nobile causa. Placa l'operato udendo le disposizioni dell'altro, non obietta, poco gli importa andando a smuovere gli inferiori arti dirigendosi nel lato a lui assegnato e ricominciando a raccogliere spazzatura. Le dita afferrano mozziconi di sigaretta e bottiglie di vetro, lattine e plastica, pezzi di cibo a metà, alcuni addirittura interi, fa schifo <Dipendesse da me, sarebbero già morti> nei modi peggiori che mente umana possa partorire, non entra nel dettaglio lasciando alla fantasia il compito di trasportarli verso altri lidi.

21:31 Nejo:
 Il cielo si fa sempre piu imbrunito ed i lampioni artificiali danno vita anticipatamente a quella luce prodotta dall'elettricità.Ora basta si è stufato,lascia per un attimo il sacco per terra e porta ambo le mani al plesso solare per comporre il sigillo della capra e richiamare il chakra.La sua concentrazione però viene spezzata da una frase di Dyacon sul fatto che sarebbe un insulto usare il chakra e,facendo finta di nulla,scioglie il sigillo e raccoglie nuovamente il sacco con la speranza di non essere visto.Ude le parole del Sabaku,e oltre a mantenere la sinistra come da lui organizzato,non può far a meno che sorridere a trentadue denti sulla possibilità dell'accanimento da parte dei genitori di Ryoma.Nel guardare la situazione generale,una domanda viene spontanea <Dyacon ma..qui nel sunese..organizzate spesso queste feste? ci si diverte? magari sai quando sarà la prossima..> chiede dando per scontato che solo perchè è del villaggio della Sabbia conosca l'organizzatore di queste serete a base di alcool e quant'altro.Continua a flettere le gambe ad ogni passo per raccogliere uno o piu rifuiti a piegamento.Bottiglie,buste di plastica,pacchetti vuoti di sigarette,trova perfino una scarpa tutta consumata e male odorante.Sente nelle parole di Ryoma tanta rabbia e cerca di non farlo irritare ancor di piu,ma di certo non può resistere a questo.Osserva per terra,si è arrestato qualche secondo ad osservare chissà cosa.Con fare misterioso raccoglie quella cosa e si gira verso Rk mentre il pollice e l'indice tengono per una punta una patatina rustica di tagliata a metà che forma un semicercio.Alza la patatina mettendola all'altezza del suo occhio destra mentre socchuide il sinistro come se stesse scrutando i dettagli sovrapponendo,a distanza,la patatina mangiata sul volto di Ryoma.<.Mmhh sembra la tua maschera> afferma schietto per poi lanciare la patatina a terra come se nulla fosse e continuare il lavoro.Il sacco ormai è quasi metà pieno quando si arresta una seconda volta e si china per raccogliere un borsello marrone <Ehi ragazzi,qualcuno di voi ha perso il borsello?> chiosa con un sorriso sapendo che non fosse il loro

22:06 Dyacon:
 La notte è ormai calata su tutto il villaggio di Kagegakure, tanto che l'oscurità viene contrastata dalle luci artificiali dei vari lampioni che vanno ad accendersi intorno alla spiaggia. Luce. Bagliore che gli permette di adempiere al meglio il compito affidatogli. Il sacco nero viene trascinato sul terreno granuloso, disegnando un solco tra la sabbia sporcata da quel festino. < No, non mi fa ridere. > Sentenzia all'indirizzo di Ryoma senza osservarlo in volto, concentrandosi con lo sguardo sui vari rifiuti posti sotto di lui. La coppia di ametiste incastonate nell'incarnato albino si muovono frenetiche a destra e a sinistra, mettendo a fuoco bicchieri di plastica, bottiglie di vetro vuote, mascherine e festoni di vario tipo. Tutti gli oggetti vengono afferrati con il rampino brandito nella mano destra e poi letteralmente lanciati nell'enorme busta scura. < E sinceramente neanche m'interessa. La mia era semplice curiosità. > Sentenzia abbassando di poco i decibel della voce, utilizzando un tono più serio e e deciso. < Di Ekko conosco poco e niente... > Se non fosse che l'ha beccato a baciare Sango. < Tuttavia... > Breve attimo di pausa, senza smettere di racimolare rifiuti. < Come mai gli hai dato del pervertito? Cos'ha fatto? > Riabbassa la testa, togliendo anche mozziconi, piatti e posate che si sono insabbiati e fuoriescono di poco dall'elemento appena citato. < Qui nel Sunese? > Sfarfalla un paio di volte le palpebre, stupito da quel gergo, oltre che irrorare le due pupille. < Distretto di Suna non ti piace? Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, sorridendo in maniera evidente. Schernisce? Adesso sì. < Sei interessato alla prossima festa Nejo? Dopo il poco rispetto dimostrato all'oasi... > Luogo facente parte della sua terra. < Sono d'accordo con il tipo con la maschera... > Indica con un cenno del mento Ryoma che si attesta alla sua destra. < Gli avrei fatto capire che dopo il divertimento, c'è la parte più noiosa ma che rende un uomo civile. Il riordinare. > E molte idee gli passano per la testa nell'immaginare lo scenario in cui torturava e metteva alla prova la resistenza dei malcapitati. < Soprattutto che non ci sono schiavi che vanno a pulire le loro stronzate... > Padroni e schiavi? No grazie. < Borsello? Guarda un pò se ci sono dei documenti. Se poi ci sono dei ryo ancora meglio. > Si rituffa nel lavoro, assumendo un'espressione di disgusto quando si presenta davanti ad una chiazza di vomito compattatasi ed unitasi con la sabbia. < ..... > Che vita di merda(?). [Chakra OFF]

22:16 Ryoma:
 Il mondo discende nell'oscurità con l'avvento della luna e la morte del sole, la freschezza della notte irradia l'animo scacciando il feroce calore di quella Suna fittizia posta in Kagegakure e con essa, giunge la consapevolezza estrema di quell'odio verso il villaggio. Rimembra le motivazioni che lo spingo, rafforza l'obiettivo prefissato tempo addietro grazie non solo al verbo di Dyacon ma a quel sorriso che inebria il volto di Nejo, mancanza di rispetto, divertito da una differenza insita nel pur nome, una sciocchezza, un inezia di blanda natura. Cobalte sfociano sul nuovo arrivato interrompendo la raccolta qualche momento ricordandone il nome e imprimendo nella mente il simbolo della foglia; quel sorriso sarebbe presto scomparso dal viso, osare in quel modo, offendere il nome datogli da Rasetsu non viene tollerato minimamente. Quel mondo risulta lo stesso di dieci anni fa, nulla è realmente cambiato ma ben presto avrebbe messo in atto la propria mossa. Inspira elargendo un leggero sorriso, tornando a raccogliere rifiuti ma avvicinandosi all'acqua dalla quale preleva ulteriore immondizia, per lo più mozziconi di sigaretta e bottiglie di vetro insieme a qualche lattina, da una parte spunta persino un sigaro portando straniamento sul volto dell'azzurro, anch'esso finisce nel sacco insieme a tutto quanto il mucchio. Prosegue nella missione pietosa a cui lo hanno assegnato se non fosse per la nuova uscita da parte di Nejo che ne attira per l'ennesima volta l'attenzione <Sei un'idiota> sancisce il becero intelletto dell'altro con quell'unico appellativo, sforzandosi e facendo leva sulla forza di volontà in suo possesso per non muovere un muscolo nei suoi confronti, non adesso, non in quello spiazzo dinanzi a tutti. Immerge la mano nel laghetto togliendo dalla superficie la sozzura buttata dai ragazzetti di quel quartiere mentre Dyacon sentenzia con una risposta diretta mettendo fine al ghigno. Una semplice frase basta e avanza, non deve continuare ne soddisfare la curiosità di uno sconosciuto improvviso e non richiesto <Perchè non ha fatto altro che parlare di donne e cosa farci con loro senza alcun ritegno> privo di alcun tipo di rispetto nei confronti del gentil sesso. I rifiuti vengono riposti nel sacco il quale comincia ad aumentare di capienza rompendo bottiglie su bottiglie, evitando accuratamente di rovesciare per terra quelle ancora mezze piene; nonostante ciò il verbo di entrambi giunge all'udito con il Sabaku a concordare con l'azzurro <Vuoi partecipare alla prossima festa? Pulisci tu, noi andiamo via> mettere fine a quella missione in quel modo, lasciando il lavoro a chi decide di sporcare, esattamente come Nejo. Scosta il piede sinistro calpestando qualcosa, palpebre calata mentre, a sua volta, cala lo sguardo sul terreno, ketchup e maionese insieme a mezzo panino morsicato. Sospira trattenendo il nervoso crescente <Che schifo>.

22:31 Nejo:
 Il tempo va,passano le ore,e finalmente l'oasi inizia a riprendere il suo aspetto originale.Non male come posto,sicuramente ottimo per fare una pausa pranzo ma con il rispetto per l'ambiente vista la situazione in cui si sono trovati oggi i tre genin di tre villaggi differenti.Con il borsello ancora in mano,sbircia dentro come suggerito dal sunese senza trovare nulla al suo interno <Nada..> afferma e lo butta nel bustone.Ude i due parlare di Ekko senza darli molta importanza,infondo anche lui ha incontrato il taijuser solo una sera e,anche se si è divertito,non lo conosce abbastanza da emanare sentenze su quel poco che sa.Continua nella raccolta,stavolta una bottiglia sembra essersi frantumata con il muro.Con molta attenzione,usando solamente indice e pollice della mano destra,cercherebbe di raccogliere i cocci piu grandi senza tagliarsi.Una volta finito lì,si sposterebbe piu avanti <Dai su ragazzi,era una battuta...> dice riferendosi all'informazione sulle prossime feste.Ma ecco che un nuovo orrore si manifesta dinnanzi lo sguardo del genin <Noooo...ragazzi qui si esagera..> dice verso gli altri indicando un punto per terra dinnanzi a lui.Arrotolato,li per terra,quel che a prima vista potrebbe sembrare un serpente arrotolato se non fosse che non sibila,è secco ormai ed il suo colore è di un marrone scuro <Che schifo...cacano qui?!> esclama quasi ad alta voce dallo sconforto.Il problema è piu che altro come raccoglierla?Con le mani non ci pensa proprio <Ehi Dyacon questa la prendi tu?> chiede quasi ironico. Un idea,una lampadina si accende,forse risolverà il problema in maniera stravagante.Infila la destrosa nel bustone nero e estrae nuovamente il borsellino aperto.Usandolo come guanto afferra l'escremento e come con un trofeo in mano si gira verso gli altri <Preso!> afferma mosftrandoli la cacca <Favorite?> chiosa ancora ironico per poi buttare tutto nel sacco.

22:46 Dyacon:
 Resta per alcuni istanti davanti a quella chiazza di vomito rappreso e maleodorante. < ..... > In silenzio, maledice tutti i Kami dalla A alla Z, utilizzando le lettere anche non europee(?). Il rampino tenuto nella mano destra alza un mucchio non indifferente di sabbia mista ad alcool e patatine, lanciandola in men che non si dica nel sacco nero tenuto stretto nel palmo della mancina. < Ngh... > Accenna un conato quando l'olfatto viene stuzzicato da quell'olezzo, tanto che la bocca si spalanca e gli occhi sembrano fuoriuscire dalle orbite. < Uno Shinobi come me ridotto a pulire le malefatte di qualche ragazzino che non regge l'alcool. > Non ci crede. E' passato dalle stelle alle stalle in poco meno di una settimana. Dall'arrestare uno degli indiziati maggiori al teatro di Kiri, al rovistare tra i rifiuti lasciati nell'oasi. Ha accettato tale missione solo perchè si tratta di una parte del suo distretto di appartenenza, altrimenti se ne sarebbe beatamente sbattuto. < Beh... > Rispondendo a Ryoma, mentre i calzari lo portano ad avvicinarsi alla riva, fino a raggiungere lo specchio d'acqua vero e proprio del bacino. Il rampino s'adopera nell'afferrare nuovi bicchieri di carta e altre maschere: dalla più classica di zorro(?) a quella più evoluta di pulcinella. < Di solito sono discorsi che si fanno tra membri di sesso maschile. Non so quanta confidenza avete tu ed Ekko. Ma quest'ultima è elevata, non mi meraviglio più di tanto... > Gli uomini si trovano d'accordo su tre argomenti: donne, armi e cazzate. < Mai una gioia eh? > Stavolta il verbo è riferito a Nejo, riferendosi al contenuto del borsello appena trovato dal konohano. Non c'è niente, neanche un ryo. Sbuffa sonoramente, mentre pesca una sorta di foulard, di sciarpa che galleggia nelle sue vicinanze. < Oh oh... > Babbo Natale style(?). L'attenzione viene totalmente rapita da un indumento a terra, riconducibile ad un reggiseno con coppa D. Insomma, bello prosperoso. < Almeno oltre a bruciarsi il cervello... > Con alcool e droghe di vario genere. < ...hanno fatto anche qualcosa d'interessante. > Sicuramente due invitati si sono divertiti più degli altri. Sempre che non sia stato fatto uno spogliarello. In quel caso voleva esserci anche lui. < Che cosa c'è? > Chiede a Nejo, ruotando il capo in sua direzione. < ..... > Quando capisce e mette a fuoco l'escremento riportato alla luce dal ragazzo, la risposta non tarda ad arrivare. < Col cazzo. > Schietto e diretto, come sempre. < Non voglio toglierti la notorietà di aver fatto un gesto così eclatante. > Ci mancava solo la cacca(?). [Chakra OFF]

22:59 Ryoma:
 Difficile da credere ma sulla Terra vive un'anima come quella di Nejo il cui intelletto non arriva al minimo sindacale per essere considerati decenti. Lo sguardo cala inevitabilmente sulla figura dell'albino al quale tocca trovare qualcosa di atroce e impensabile, escrementi, probabilmente umani, simbolo della nefandezza perpetrata in tal loco e dell'inciviltà degli esseri viventi di quella parte di Kagegakure. Distoglie lo sguardo prima di permettere alla situazione di degenerare andando a chinare il busto in avanti per raccogliere quel panino mezzo mangiato buttandolo all'interno del saccone, l'ennesimo cibo sprecato costretto a finire nella spazzatura e sfruttando un fazzoletto trovato a terra ripulisce dalle salse il terreno e parte del sandalo colpito ingiustamente. Deglutisce schifato alla proposta di Nejo <Quando sei nato, l'infermiera non ti ha preso in tempo?> impossibile che qualcuno del genere possa essere realmente in vita, ironico come l'unico decente tra i due sia davvero il Sabaku, il primo capace di fargli una brutta impressione con una singola frase dettata dalla curiosità felina insita in ognuno di loro <Poteva andarti peggio, Sabaku> le missioni possono essere appaganti così come possono risultare terribili e strazianti, a volte anche schifosi come quello attuale. L'arto destro si insinua totalmente nell'acqua del lago prelevando ciò che rimane sul fondo, agitando le dita raccogliendo il tutto il quale viene gettato nel saccone apposito; la manica della giacca risulta totalmente fradicia, la mano stessa è ghiacciata per effetto della notte appena giunta <Confidenza? L'ho conosciuto ieri> portando le cobalte su Dyacon un attimo soltanto, nulla di troppo da dire prima di ributtarsi sul lavoro <Anche amesso che certi discorsi si facciano, il modo in cui ne parlava era ragguardevole e senza rispetto> discusse come fossero oggetti usa e getta, senza particolare valore non capendo la reale bellezza intrinseca del sesso opposto <Da come parli, comunque, sembra lo abbia conosciuto anche tu e non mi pare ti piaccia tanto, dico bene?> non guardandolo ne donandogli eccessiva attenzione. Mere supposizioni portate all'orecchio altrui, potrebbe averci preso come potrebbe aver preso un granchio, nulla è certo quando parla di qualcuno che non conosce.

23:09 Nejo:
 Occhiataccia verso Ryoma,il volto di Nejo si fa serio questa volta mentre le iride ambrate osservano la figura del Kokketsu dall'alto al basso <Tsk..> rumoreggia quasi schifato per poi chiudere le palpebre per un attimo prima di riaprirle con un sorriso grande quanto una casa <No..è arrivata in ritardo perchè gli è scappato sonno!> risponde come se fosse vero. Battuta spontanea che forse farà ridere qualcuno,oppure no?Ridacchia sulla risposta schietta del Sabaku che,giustamente,fa capire immediatamente la sua posizione sulla raccolta dell'escremento che,detto cosi,sembrerebbe quasi uno sport agonistico. <Ci sono!> esclama improvviso Nejo fermandosi dal fare qualsiasi cosa <E' andata cosi..> si fa serio per un attimo indicando il posto dove Dyacon ha trovato il vestito <..due ragazzi lì,un maschio ed una femmina,iniziano ad approcciarsi ma sul piu bello la ragazza ruba il borsello al ragazzo,lo svaligia e lo butta lì..> afferma indicando dove ha trovato lui il porta gioie <..poi ha proseguito la sua corsa chissà dove> fa una breve pausa <Il ragazzo la rincorsa ma,appena si è alzato ha vomitato lì...poi ha corso fino vicino il suo borsello a terra,si è piegato per raccoglierlo e....HA CAGATO!> esclama quasi orgoglioso della sua investigazione manco fosse sherljo Holmenski o chiunque altro detective famoso in quelle terre.Si guarda intorno <Bene ragazzi,abbiamo quasi finito..> borbotta quasi tra se e se mentre riprende andando a raccogliere dei rami spezzati di chissà quale albero usati per chissà quale motivo.Nel vedersi intorno ormai sembra che il trio abbia quasi finito,forse non manca molto ad una bella doccia ed un bel tè caldo.Nella sua mente per un attimo si balena il ricordo dei suoi e della loro disciplina rigida,forse è per questo che Nejo ora fa tutto ciò che gli passa per la testa o forse perchè vuole apparire così a gli occhi degli altri.

23:25 Dyacon:
 Più il tempo passa, più ogni tipo di rifiuto viene tolto dalla spiaggia e buttato nei tre grandi sacchi neri di cui sono armati. Finalmente l'oasi sta riacquisendo la sua bellezza e la sua purezza, senza più quelle macchie e quell'immondizia a sporcarne il candore e la naturalezza. Altri mozziconi di sigaretta e addirittura di sigaro fanno capolino dalla fredda sabbia, venendo celermente afferrati e gettati nella pattumiera. Busta che, intanto, si è riempita fin ben oltre la metà della sua capacità massima. < ..... > Abbozza un sorriso nel sentire la battuta di Ryoma nei confronti di Nejo. Immagina nella propria mente la scena del piccolo konohano che sguscia dalle mani dell'ostetrica e sbatte con la testa a terra. Esilarante. < Peggio di così, Rk? > Sarcastico il verbo. < Mi dispiace ma non trovo che ci sia un'altra missione più penosa di questa. > Nonostante non ci sia mai fine al peggio. < Meno male che è quasi finita. > Sentenzia con un minimo di felicità nel tono della voce, eliminando anche il reggiseno trovato poco prima. A malincuore. < Sì, l'ho conosciuto anche io... > Annuisce con un breve cenno del capo, rispondendo alla domanda postagli dal Kokketsu. < Diciamo che il nostro incontro è stato alquanto movimentato e per poco non ci scappava il morto. > Sango. La rossa Ishiba se l'è vista alquanto brutta quando è stata bloccata in quella prigione di sabbia creata dal Sabaku. Vecchia storia. < Uhm? > Inarca il sopracciglio sinistro nel sentire la storia strampalata esternata da Nejo, il quale s'improvvisa detective nel ricostruire la successione degli eventi. < Certo che ne hai di fantasia da vendere Nejo... > Ammette, prima di fermarsi ed osservarsi intorno. Il suo quadrante dovrebbe essere perfettamente pulito, almeno alla vista dell'occhio nudo. Per sicurezza, comunque, la suola delle calzature scivola sul terreno granuloso, spaziando da destra a manca nel tentativo di far emergere qualche rifiuto nascosto. < Dovresti andare alla Shinsengumi e proporre una teoria su queste faglie... > A quanto pare portali dimensionali che collegano questa linea temporale ad altre situate nel passato e nel futuro. Ancora non si sa come si siano formate, eppure sono state ritrovate delle orme distinte nei pressi del luogo dell'apparizione. < Finito... > Tono liberatorio dopo aver setacciato ogni centimetro quadrato della sua area di competenza. Gira e rigira il sacco nero su se stesso, richiudendola con decisione. < Quando volete facciamo ritorno e ci liberiamo di questa schifezza. > Ovvero le tre buste con all'interno ogni tipologia di rifiuto. Attenderebbe così sia Ryoma che Nejo e, una volta che anche loro hanno terminato, lascerebbe il luogo con entrambi, pronto ad una bella doccia calda ed una sana dormita. [X]

23:45 Ryoma:
 Ha concluso quasi tutta la zona a lui assegnata ripulendo al meglio delle sue possibilità parte di quell'oasi artificiale e del laghetto. Raccoglie le ultime carte sul terreno gettandole nel saccone, schiacciando i rifiuti in fondo per permettere un deposito maggiore mentre Dyacon parla e sorride di ciò che ha proferito nei riguardi del Konohano e l'interesse viene aumento nel disquisire su Ekko, sull'incontro tra il sabaku ed il taijutser. Cattura l'attenzione dell'Otatsu le cui cobalte si scostano portandosi verso il viso dell'altro <Ci ho preso dunque> esso apre a molte possibilità, Ekko può veramente tornare utile alla causa, già ha dei nemici da qualche parte e le cose potrebbero peggiorare. La raccolta di informazioni prosegue mentre anche l'ultima cartaccia viene gettata nel sacco. Sospira, non stanco ma seccato dal lavoro e Nejo rincara la dose con una storia assurda, priva di senso e di un fine se non quello di far ridere, inutile dire che l'azzurro permane impassibile non trovando simpatia alcuna in tali ragionamenti <Frequenta di meno il quartiere notturno, la droga ti fa male> non ha altra spiegazione, nessuno può arrivare ad una tale bassezza e non può essere contemplata. Busto diritto, mancina trattiene il sacco il quale viene legato, pieno quasi fino all'orlo, tramite un doppio nodo per poi allontanarsi dal laghetto facendo attenzione a non calpestare altro evitando di rovinare i poveri sandali in suo possesso <Io ho finito, possiamo anche andare per quanto mi riguarda> manca ancora Nejo e per via di esso attenderebbe a sua volta che egli finisca la pulizia prima di andare via mettendo a tacere la missione. [END]

23:53 Nejo:
 Piu si avvicina la fine dello schifo li intonro e piu Nejo aumenta la velocità di raccolta rifiuti indifferenziati.Ormai mancato gli ultimissimi rifiuti ed i tre potranno godersi il resto della serata chissà dove.Fa un occhiolino al Sabaku,non perchè vuole rimorchiarlo,ma perchè ha capito tutto <La fantasia è tutto caro..si possono fare cose interessanti con essa> afferma quasi orgoglioso di se stesso e della sua capacità d'immaginazione.Ignora totalmente le parole del Kokketsu,evitando di creare altre polemiche che potrebbero prolungare la sua sosta li.Ora il konohano si fa serio,raccoglie gli ultimi rifiuti e si avvicina con un sacco pieno al sunese <ecco fatto,abbiamo finito> afferma convinto con il sacco pieno zeppo di riufiti che quasi si rompe <Pesantuccio> continua mentre lo solleva leggermente per misurare all'incirca il peso del raccolto,speriamo che porti frutti.Si volta verso l'oasi guardando il lavoro svolto e la differenza tra il prima e il dopo è abissale.Ora si che quel luogo può ospitare chiunque voglia rilassarsi.Un lieve sorriso si stampa sul volto del genin,la missione sembra essere conclusa con successo anche se un idea gli verrebbe in mente.Nella sua mente immaginerebbe la scena dei tre shinobi che stanno per andar via e Nejo,di nascosto,afferra uno shuriken e taglia il sacco di Ryoma dal basso in modo che perda tutti i rifiuti raccolti e riinizi la missione mentre gli altri due vanno via.Sorride,naturalmente è solo un pensiero che lo ha rimesso di buon umore <Bene colleghi,abbiamo finito,andiamo> e detto ciò si accinge a seguire gli altri a buttar via il sacco e andar via [END]

Tra rifiuti di vario genere, Dyacon, Ryoma e Nejo s'imbattono nelle cose più disparate: reggiseni, cacche(?), bottiglie d'alcool etc etc... Missione condita dalla ricostruzione strampalata della festa da parte del konohano di turno.