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[Missione D]

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Missione di Livello D

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con Kamichi, Reiji

16:56 Kamichi:
  [Piazza Centrale] Acqua fredda che sgorga in goccioline sparse cadenti al suolo, cozzanti nel suono di riverbero in quelle chiazze umide di pozzanghere, coadiuvate nel formarsi dai vari dislivelli del terreno naturale del loco, in quello che potrebbe indi apparire come un pomeriggio davvero triste per compiere una missione. Le nuvole sparse in grigiori di alti sguardi coprono riflessivamente il raggiare caldo e lucente del volto di Elio, ammantato di timidezza dall'abbraccio scuro e persistente di quelle formazioni gassose cariche di sventurosi presagi, quali potrebbero essere appunto quelli della pioggia, appunto. Il centro di kagegakure è sempre affollato, pullulante di persona, un brulichio di vita mondana ed economica da tenere sicuramente in conto, un volare d'api operai socialmente site all'interno della cinta muraria difensiva, sintomatici tutti della necessita difensiva di prospera riuscita di una comunità inginocchiata alla fu presenza di un kami, il cui timore ancora riecheggia come imperiosa essenza tra le file del presente e del futuro. Ma tra gli eroi che popolano il suddetto loco, tra le file del passato e del presente, processate come ricordi instabili proiettati nel futuro prossimo, v'è sicuramente la figura governativa del biondo ninja tribale, il baluardo della giustizia del villaggio delle ombre, l'alto consigliere della dea bendata, o il fru fru di Ekko, Kamichi. Lo shinsengumi veste come solitamente lo si vede camminare per le strade in quei periodi ove non ricopre la funzione d'agente scelto, giacca e pantalone blu abbinato, cinta bianca a chiusura della vita sovrastata in altezza da una camicia grigiastra dalle fantasie floreali, dalle maniche lunghe e percorse dalle bianche braccia del nostro eroe, coperto sulla schiena dalla giacca soltanto poggiata sulle spalle del biondo. Le scarpe grigiastre anonime accompagnerebbero invece una cravatta bluastra lunga, sita equamente distante dai simil oro orecchini a forma di catene, parenti stretti del braccialetto dello stesso colore al destrorso arto, che rispecchia in alcuni raggi di luce la presenza della spilla in oro al destrorso pettorale, richiamante in visione di presenza il kanji "Giustizia". <Una nonnina indifesa dunque> volto nei confronti di un genin affiancato a lui in quella missione, Reiji, neofita in vista dello shinsengumi <Il nipote sembra essere qualcuno d'importante, aspettiamoci di tutto, anche se siamo dentro al villaggio> lo sprona forse a fare qualcosa riguardo l'attenzione, o la prevenzione chissà, sicuramente sta cercando di dargli un monito per quello che potrebbe succedere. <Ad ogni modo, Kamichi> prende fiato <E basta> un marchio di fabbrica signori, registrato potremmo dire <Non ti ho mai visto in giro, e non ti conosco> non scontroso, anzi, molto diretto e sincero, dal tono di voce però sempre cordiale, in amicizia quasi <Abbiamo una missione da svolgere, e la massima priorità è la salvaguardia della nonna> e non vecchia, che tenero, lui una nonna non l'ha mai avuta, morti prima che il giovane potesse imparare a metabolizzare i ricordi. <Abbiamo qualche informazioni riguardo i dati fisici della signora, e sappiamo che bazzica per questi vicoli, con la pioggia sicuramente ci saranno meno persone in strada, e non vorrà di certo bagnarsi> suggerisce da canto suo altro, chissà. Ma non oltre il parlato, resta lì fermo in possesso di un nerissimo ombrello dal manico legnoso, decisamente grande considerata la stazza dello shinsengumi, ad attendere ora eventuali risposte dal Reiji nazionale. [Chakra OFF]

17:16 Reiji:
  [Piazza Centrale] Piove, guarda come piove, Kami come piove, senti come viene giú, OOOH! Questo é probabilmente quello che direbbe un giovane ragazzo della sua etá non troppo normale e anche solo una punta esuberante o quantomeno un minimo felice di vivere la propria vita. Il problema é che il nostro Reiji non é niente di tutto ció e, anzi, é quasi diametralmente opposto alla descrizione appena fornita: decisamente piú in lá di "non troppo normale", per nulla esuberante e per quanto riguarda la felicitá nel vivere la propria vita... chiedetelo all' ultima persona che l'ha visto sorridere. Dato il meteo quotidiano, il neo Genin ha deciso di optare per un vestiario molto diverso dal suo solito - ironia mode: ON - : una giacca impermeabile talmente gialla da far invidia ad un canarino e da essere l'orgoglio di qualsiasi addetto alla sicurezza nei cantieri edili, sicuramente pensata per qualcuno di qualche taglia piú grosso di lui, con il cappuccio tirato sopra la testa a coprire i soliti ciuffi neri e ribelli, piú una normalissima ed anonima maglietta bianca, un paio di jeans scuri e stretti che si infilano in un paio di anfibi neri. É alto, quasi una decina di centimetri piú di Kamichi, e il fatto di essere secco come uno stecco lo fa sembrare ancora piú perticone di quanto non sia per davvero. Ha occhi di un verde chiaro ed intenso, dalla forma allungata e leggermente a mandorla, apparentemente costantemente socchiusi. < Voglio essere ottimista e pensare che la cosa piú pericolosa che possa non notare é un attraversamento pedonale. > Replica, in direzione del Kokketsu, mentre infila le mani nelle tasche della giacca. < E basta. > Gli fa eco, annuendo lentamente e in tutta calma, accettando di buon grado il fatto che l'altro non abbia cognome, o comunque non abbia intenzione di rivelarlo. < Reiji. Ora mi conosci. > Continua, asciutto e pure fin troppo pacato, al punto da risultare praticamente apatico. Nonostante ció, le parole ed il modo in cui si porge verso l'altro non fanno pensare a qualche tipo di ostilitá, ma piú al fatto che possa avere qualche problema ad esprimere emozioni di qualsiasi tipo. < Non sottovalutare la demenza senile... ho visto anziani mettersi le mutande in testa credendo che fossero magliette, e quelli erano quelli sani di mente. Pensa che possono combinare quando oltre alle rotelle gli mancano anche le leve e i pistoni. Direi di cominciare andando a cercare all' ingresso degli uffici. Il briefing della missione diceva che ha problemi a tornare a casa... magari il nipote l'ha fatta accompagnare fino a lí. > E, dicendo ció, indica con un cenno del capo verso il palazzo che ospita l' azienda. [Chakra:OFF]

17:42 Kamichi:
  [Piazza Centrale] La figura del sunese sembra rispondere normalmente alle parole del nostro giovane eroe, lui che a quanto pare, anche questa volta, risulta essere decisamente più basso persino di Reiji, in quella sua maledizione d'altezza senza limite al fine. <Sono sicuro che con me qui, non le accadrà nulla> il collega genin non lo saprà di certo, ma il nostro giovane shinsengumi è letteralmente un fanatico di se stesso, o meglio, è un fanatico che impronta se stesso come baluardo ultimo della giustizia, si vede come un salvatore fuso assieme ad un paladino d'altri tempi, un qualcosa d'inarrestabile a tratti, frutto di una bella scarica di egocentrismo. <Se dovesse essere un pericolo per se stessa, Reiji> prende fiato, iniziando a camminare <Vorrà dire che sarà mia premura renderla inoffensiva per la sua incolumità> caritatevole, magnanimo e giusto, delle caratteristiche distorte da colui che s'avvede del futuro come red carpet delle sue imprese, bagnandosi del titolo di giustiziere assoluto. <Andiamo allora, da qualche punto dobbiamo pure iniziare> ed effettivamente vale la pena iniziare proprio da lì, potrebbe essere lì vicino considerando la spiegazione portata avanti dal Sunese. <Ma prima...> pochi istanti prima che la mandritta vada a serrarsi celere proprio al centro del di lui plesso solare, richiamante in figura il mezzo sigillo della capra rivolto con estrema verticalità e rigidità verso l'empireo nuvoloso, iniziando così ad energizzare le due sfere di potere all'interno del suo corpo. Una al petto raffigurante l'energia indomita fisica del nostro biondo eroe, vorticosa su stessa che pare macinare ad ogni rivoluzione potere, l'altra invece proprio al centro del sua mente, più sottile ma al tempo stesso più intensa, vorticosa anch'essa come la gemella, che pare muoversi proprio verso il centro di quelle mani in sigillo; Così come la spada incontro la bilancia per rendere tale l'incontro della giustizia per gli indomiti malvagi, così le due sfere convergono entrambe al centro del richiamo del chakra del nostro giovane eroe della shinsengumi, mutando la forma loro tutta in energia pura e naturale, sentenziosa nella parvenza ed imperiosa nell'indossare le vesti della giustizia, permeando di un fuoco azzurro il corpo tutto del kokketsu, tale da permettere al suo organismo di godere dei benefici del chakra, trasportato per interezza dagli tsubo dilatati. <Vediamo cosa succede> termina dunque riaprendo gli occhi precedentemente chiusi per qualche istante, rilasciando il sigillo e lasciando invece attivo quel fuocherello al suo petto, iniziando a seguire così la direzione suggerita da Reiji.[Tentativo Impasto Chakra 3/4]

17:57 Reiji:
  [Piazza Centrale > Palazzo] Perticone - ovvero Reiji - rimane a fissare l'autoproclamatosi paladino della giustizia - ovvero Kamichi - mentre quello si lancia in una filippica che a tratti risulta persino essere inquietante, o perlomeno lo é nel momento in cui arriva addirittura a menzionare il fatto che potrebbe stendere la vecchia se questa si rivelasse pericolosa per sé stessa. < ...non credo che ci sará bisogno di arrivare a tanto, ma almeno hai abbastanza entusiasmo per due. > Fa spallucce, mordendosi l'angolo destro delle labbra mentre alza il capo verso la punta del grattacielo verso il quale si stanno dirigendo, ogni passo accompagnato dal sono ricordo che tutta la pavimentazione urbana, intorno a loro, e fradicia tanto quanto i due shinobi lí presenti. < Onestamente, sono piú preoccupato che qualcuno si approfitti della signora. Sfruttare qualcuno che non riconosce i propri cari é estremamente facile... se poi la persona in questione é anche ricca sfondata, capisci bene che diventa un' occasione d'oro. > Fa spallucce, stringendosi nel suo solito cinismo, poi procede dopo che l'altro ha terminato di impastare il proprio Chakra, gesto che lui, almeno per adesso, non sembra avere intenzione di imitare. Fortunatamente la distanza che li separa dall' edificio non é molta, tuttavia, anche una volta giunto all' ingresso e finalmente al coperto, non accenna a volersi togliere il cappuccio dalla testa, preferendo rimanere in modalitá Stabilo Boss Giallo Fluo. Una volta arrivato vicino alla porta, tuttavia, ha almeno la buona creanza di tirar fuori la mano destra e aprirla, gettandovicisi dentro per evitare la pioggia e tenendola aperta per permettere anche a Kamichi di entrare. < Tu vedi nonne milionarie e svalvolate in giro? > Chiede, inarcando un sopracciglio, in direzione dell' altro. [Chakra:Off]

18:21 Kamichi:
  [Piazza Centrale] Sentenzia il giovane sunese, alto e magro, una figura sicuramente slanciata rispetto a quella del nostro giovane eroe biondo, che rasenta da canto suo un'altezza media decisamente inferiore, parliamoci chiaro. <Mai dire mai, ciò che conta è portarla a casa sana e salva, e non contano certo i mezzi quando il fine ultimo è questo> una persona molto pragmatica in questo senso, per lui la giustizia e la salvaguardia delle persone vengono prima di letteralmente tutto, anche di se stesso, quindi se la nonnina dovesse iniziare ad essere per lui un problema, non si farà di certo lo scrupolo a bloccarla per trasportarla tramite il suo potere demoniaco. <Se è tanto pazza quanto dici, difficilmente riuscirai a farsi approcciare in questo modo da sconosciuti> ed udite udite, anche loro sono appunto degli sconosciuti, quindi sicuramente sarà un qualcosa di assai divertente il loro operato <Per ora nulla> prende fiato, verso Reiji, ha la vista superiore a quella del ragazzo lui, forse del doppio considerato l'utilizzo e l'impasto del chakra, tanto da avvedersi con nitidezza di una presenza leggermente distante dai due. <E se fosse quella lì?> indica verso una direzione non troppo definita, una figura abbastanza corta di statura, in lontananza, forse invisibile a prima vista da parte di Reiji, ma che potrebbe godere della direzione dettata dal dito mancino del nostro eroe <Potrebbe essere una vecchietta di spalle?> tra se e se, o forse tra se e Reiji, uno vale l'altro, il senso resta quello, una domanda retorica, atta a muovere entrambi verso quella direzione. <Io direi di andare a controllare, magari abbiamo fortuna> lo avverte, iniziando ad avviarsi, forte del chakra attivo e del coraggio che lo contraddistingue, verso quell'anziana figura. Passi rapidi i suoi, seguiti si spera da quelli del Reiji nazionale, prima di <Mi scusi> prende fiato, a qualche metro di distanza da quella figura <Lei per caso è la nonna di [x]> richiamando il nome ed il cognome del famoso e ricco proprietario, mandante della missione tra le altre cose. [Chakra On]

18:35 Reiji:
  [Palazzo] < Beh, non é tanto una questione di essere pazzi, quanto di avere momenti di vaneggiamento. A una certa etá gli orologi smettono di fare "tic tac" e cominciano a fare qualche "tic" seguito da minuti di silenzio, poi un "tac" solitario e via cosí. > Probabilmente non la miglior metafora per spiegare cosa sia effettivamente la demenza senile, ma lui non é certamente un ninja medico, né tantomeno ha studiato medicina: la sua esperienza si limita alle svarionate dei nonni adottivi, che tanto diversi dall' obiettivo, cioé dalla signora, non possono poi essere. Si spera. Mentre l'altro elabora, pensa, rimugina e decreta, finalmente anche lui si decide a cercare di attivare il proprio chakra. Con tutta la calma di questo mondo unisce le proprie mani all' altezza del petto, giungendo le dita di modo da andare a comporre il sigillo della [Capra], socchiudendo gli occhi ed inspirando profondamente dal naso. La sensazione oramai famigliare di tranquillitá e di rilassamento sopraggiungono nel momento stesso in cui le proprie forze fisiche e mentali vanno a raccogliersi nelle due ipotetiche - ma non troppo - sfere che le rappresentano, la prima subito sopra il bacino, la seconda al centro del proprio cranio. La respirazione controllata continua per qualche secondo mentre le due energie cominciano ad avvicinarsi, dirigendosi entambe verso il suo plesso solare, girando vorticosamente in sensi opposti salvo poi andare a raggrupparsi in un unico ammasso di energia che esplode dentro al ragazzo, irrorando il suo corpo e ricordandogli che quel che percepisce costantemente non é nient' altro che una minima frazione di ció di cui é veramente capace. Il sigillo viene rilasciato e le mani vengono riposte nuovamente nelle tasche mentre va ad osservare la vecchietta di spalle indicata da Reiji. < Beh, quante signore anziane possono esserci all' interno del palazzo dell' azienda tech piú grossa di Kagegakure? > Chiede, retorico, facendo spallucce. Per adesso lascia che sia Reiji a prendere le redini della situazione, osservando come la vecchietta andrá a reagire. [Impasto Chakra 4/4 | Chakra: ON]

19:02 Kamichi:
 Il sunese sembra non aver intuito che al giovane biondo importa davvero poco del perchè e del come, ma ciò che conta per lui è portare in salvo la nonnina e concludere la missione per quello che è. Non è mica cattivo e strafottente, nossignore, sarebbe davvero stupido ammetterlo, s'interessa sempre ai problemi delle persone lui, ciò che cambia ora è il tempo, esiguo, quello che decreta la salvezza della signora dalle avversità, e per rimuginare e capire ci sarà sicuramente un futuro, parliamoci chiaro. <Non perdiamoci in chiacchiere Reiji, seguimi> in primis, ascoltando poi la risposta della donna <Come? Una ballerina?> prende fiato, continua, ascoltando le di lei parole <No, non sono un direttore artistico> prende fiato, guardando Reiji <Non sembra essere lei, la nostra nonna è una pensionata milionaria di Ryo, non una ballerina> continua, non riuscendo da canto suo, forse, a capire al volo che quella figura in questione non è altro che la suddetta anziana signora, incappucciata d0impermeabile ed ombrello, coperta per riconoscerla a vista, e che per la demenza posseduta, risulta essere abbastanza fuori di melone da credersi una ballerina di danza classica. <Eppure non sembra esserci nessuno nelle vicinanze> fermo lì, con l'ombrello aperto ed il chakra attivo <No signora, le ripeto, non sono neppure un cameraman> continua prendendo fiato <Sono un Ninja, un genin> si presenta col suo grado <Stiamo cercando un'anziana signora> cretino ma sta davanti a te, ma perchè sei così credulone, ma fattele due domande, non puoi dare sempre per scontato che tutto sia vero a quello che ti dicono <Kami santi, ci pensi tu a lei?> verso Reiji, cercando di togliersi di dosso quella signora vecchia che continua a fargli domande insistenti. [Chakra On]

19:19 Reiji:
  [Palazzo] E, in effetti, dopo la richiesta di Kamichi di non perdersi in chiacchiere, non spiccica una parola, limitandosi semplicemente a guardare con rapide occhiate laterali verso l'altro Genin. Lungi dal Perticone mettersi a discutere al riguardo, quindi si limita a gustarsi il siparietto che viene fuori poco dopo nel momento in cui la vecchietta dá riprova di quanto la demenza senile possa essere effettivamente pericolosa, e non solo per lei. Se fosse capace di sorridere, probabilmente é quello che farebbe alla richiesta di Kamichi, peccato che non é esattamente la persona piú espressiva del mondo. < ..hmm. > Mugugna, semplicemente, mentre l'altro si gira con quell' aria frustrata. < Dammi corda. > Replica, in un mezzo sussurro, indicando con un cenno del capo un riquadro appeso al muro: é una foto in gigantografia del Direttore dell' azienda, quello che dovrebbe essere il loro cliente nonché nipote della donna che hanno davanti e... ed é fondamentalmente Reiji piú vecchio e con i baffi, ma, soprattutto, é un Reiji che.. sorride. < Nonna ma ti sei dimenticata che ti dovevamo venire a prendere io e Kamichi? > Mentre parla succede dell' incredibile: gli angoli della bocca del ragazzo si increspano verso l'alto e, lentamente, le labbra si aprono nel mostrare quello che ha tutta l'aria di essere un sorriso... anche se cavato fuori con la tortura. < Andiamo dai, che ti accompagniamo in studio, altrimenti farai tardi alle prove! > Il sorriso si allarga ancora di piú: é ovvio che sta cercando di fare presa sulla somiglianza con il cliente, nella speranza che la donna lo scambi per il nipote nel momento di vaneggiamento. All' ultimo tira fuori l'arma segreta: le porge l' incavo del braccio destro, l'arma definitiva, l'esca per eccellenza per qualsiasi nonna nonché la tortura per ogni nipote, ovvero il dover essere costretto ad avanzare a due metri all' ora sino alla destinazione. [Chakra: ON]

20:09 Kamichi:
 Il ninja altissimo sembra riuscire, in qualche modo, a cogliere al volo la situazione creata con quella nonnina, riuscendo per altro a capire che la stessa sia proprio la milionaria in questione, e non una ballerina di danza classica, una situazione alquanto particolare quella che si è venuta a creare quest'oggi nei pressi del centro del villaggio delle ombre, non una semplice missione di scorta, capiamoci. Si volta verso la figura del Reiji nazionale <cosa? Corda?> cerca di capire, nel suo piccolo, quali siano le intenzioni del Sunese, che in questo preciso momento sembra riuscire a prendere in mano le redini di quella smemorata situazione, fingendosi da canto suo un nipote della suddetta anziana signora. <Nonna? Nipoti?> bisbiglia a bassa voce verso la figura del sabbioso di nascita, facendo dei gesti proprio al tergo della nonnina in questione, come se volesse avvisare il collega genin di stoppare quella recita. <...> resta silente per qualche istante, osserva dal basso della sua altezza quei due che sembrano riuscire persino a socializzare, a parlare in maniera tranquilla, tanto che lo stesso sunese allunga il suo braccio verso la figura della nonna, che sembra avvolgerlo senza troppi problemi, quasi avesse abboccato prontamente a quella stupida finta, quasi ci fosse cascata in pieno in quella bugia. <Cosa mi tocca fare per il bene della gente...> è più abituato ad una cosa "cerca e distruggi" o "combatti e vinci" che al far finta di essere qualcuno per scortare una nonnina in difficoltà. <Si nonna, prendi pure il braccio di Reiji> prende fiato <Come quando eravamo piccoli, ricordi?> verso la vecchietta <Reiji mi raccomando> affiancando il lato destro della nonna <ATTENTO alla nonna, sai che è fragile> terminando e passando il testimone al nipote numero due, o uno. [Chakra On]

20:19 Reiji:
 Tanto coi nonni le cose sono due: o sono sani di mente, e quindi hanno ragione loro, o sono fuori di testa, e quindi hanno doppiamente ragione loro. Inutile stare a perdere tempo prezioso per discutere con una persona che non ci capisce piú una beata fava della realtá circostante. La demenza senile é, in fondo, probabilmente il genjutsu piú potente di tutti e dal quale non ci si puó liberare in alcun modo. Una volta che la vecchietta artiglia il braccio del ragazzo stecco questo si trova costretto ovviamente a pendere da un lato, dovendo cosí camminare con una gamba piegata e l'altra dritta, perché figuriamoci se la vecchietta puó alzare il braccio di mezzo centimetro, sia mai. Il sorriso é pericolosamente in bilico e fortunatamente si costringe a guardare in avanti, anche se probabilmente Kamichi non dovrá faticare troppo a vedere come il ragazzo stia avendo qualche seria difficoltá a mantenere quell' espressione felice. É come se i suoi muscoli facciali non siano allenati e stiano per cedere da un momento all' altro. La vecchietta, nel frattempo, é partita a tutta birra con un monologo in quattro atti su quanto le sue amiche ballerine non siano altro che delle bisbetiche che cercano di rubarle il ruolo di étoile dello spettacolo, e che quindi non sono sue amiche proprio per niente, ma se non ci esce insieme almeno una volta a settimana finisce che si piantano dei kunai nelle caviglie a vicenda e ciao futuro. < Hmm..hmhm, eh giá.. > Replica, annuendo e continuando a cercare di mantenere il sorriso piú naturale possibile - con scarso successo - e fissando dritto davanti a sé, facendo il bravo nipote che sta ad ascoltare la nonna anche nel momento in cui non capisce minimamente di cosa stia parlando. Nel frattempo, il trio si dirige verso l' indirizzo che é stato fornito dal cliente, seppur lentamente, e fortunatamente la nonna é giá ombrellomunita, altrimenti sarebbe stata un' impresa riuscire a coprirla e tenerla a braccetto al tempo stesso. Ora che sono allo scoperto, tuttavia, gli occhi dello spilungone sono concentrati intorno a sé alla ricerca di possibili guai in arrivo. < Kamichi, fa attenzione che non abbiamo dimenticato nulla eh? > Dice, voltando lo sguardo sull' altro e indicando con la testa dietro di sé un paio di volte con parecchia enfasi tanto nella gestualitá quanto nel parlato, nella speranza che l'altro capisca il suo intento, ovvero quello di tenere d'occhio le retrovie. Tanto la nonna sicuramente non la perdono: ha una presa da far invidia ad un judoka professionista. [Chakra: ON]

16:13 Kamichi:
 Il nostro giovane eroe dalla bionda chioma s'avvede di come il Sunese Reiji voglia, in questo specifico caso, mentire in una facente parte teatrale a quella nonnina da portare in salvo, ammainando in quelle sue movenze e reazioni delle vere e proprie arti teatrali, non solo mentali ma persino fisiche, cercando d'imitare in questo caso specifico l'idea di due nipotini che si riguardano della sicurezza della loro nonnina. <Oh nonnina ma non preoccuparti, resti sempre tu la ballerina migliore> prende fiato, voltando il capo verso il sunese in questione, occhi puntati su di lui e sulle sue parole <Dai Reiji, sorridi proprio come ci ha insegnato la nonna> uno sguardo truce e serio, vede che il giovane sta smantellando in parte la forza muscolare della mimica facciale dapprima sostenuta con più veemenza, è palese come il giovane Uheara non sia effettivamente abituato a mantenere il sorriso aperto per molto tempo, anzi, da quanto sembra il sorriso gli pare essere un peso assai gravante, quasi un fardello momentaneo dalla difficile sostenibilità, ma ha scelto lui di scortare la nonna, Kamichi da canto suo invece s'occupa delle retrovie. <Ora controllo, tu va pure avanti con la nonnina> voltandosi verso tergo per muovere qualche mero passo per distanziarsi dal duo di appena qualche metro, forse tre o quattro, forse cinque, da consolidare ovviamente è la velocità di marcia del duo Reiji/Nonna, che comunque conta come aumento della distanza. La visuale del biondo dovrebbe così riuscire a poter osservare in modo conico, periferico, quella coppia davanti a lui, riuscendo così ad avere sott'occhio un bello spicchio di quella zona, grazie anche al bluastro chakra che gli scorre in circolo. <Tutto okay Reiji, avvisa la nonna che aveva dimentico le scarpette> prende fiato, asserendo nei confronti del non troppo distante Reiji, che a sua volta dovrebbe recepire quelle informazioni, a differenza della sorda e mentalmente disabile nonnina, che dovrebbe essere all'oscuro di quanto appena detto. Gli occhi vispi ed il chakra che scorre, la mente che si fonde in attenzione per appianare eventuali ostacoli, il senso e l'idea di scontro e d'imboscata vanno debellati, ed il modo più semplice è quello di conformare l'attenzione tutta nella percezione della presenza, se qualcuno si nasconde dietro la pioggia o qualche tecnica, o alla vista del nostro biondo, quella sua attenzione aumentata lo scoverà e gli darà almeno l'idea della presenza di qualcuno nelle vicinanze. [Chakra On][Percezione Della Presenza 1/4]

16:27 Reiji:
 La marcia, lenta come l'anno della fame, continua tra un marciapiede e l'altro, cercando di reggere la nonnina e al tempo stesso di reggersi in piedi lui stesso, dato che sta continuando comunque a camminare in diagonale - non tanto per la direzione, quanto per la forza intrinseca nell' artiglio della nonna che lo arpiona e lo trascina di almeno una trentina di centimetri verso il basso. Con ogni probabilitá, una bella scogliosi non gliela toglie nessuno. A lui, mica alla vecchia, chiaro. Quando Kamichi lo invita a sorridere, la sofferenza sul volto del giovane Genin é decisamente palese, come se da un momento all' altro gli si dovesse crepare la faccia per spezzarsi in frantumi, un po' come quando si solleva un peso esagerato per le proprie possibilitá e si comincia a sbuffare e a diventare paonazzi. Ecco, una roba simile, resa ancora piú tragicomica dal contrasto tra espressione, pelle paonazza e giacca giallo fluo. Praticamente é un semaforo ambulante. < É esattamente quello che sto facendo... > Mugugna, a denti stretti, sforzandosi il piú possibile di mantenere il sorriso. Conscio di sembrare fondamentalmente un serial killer che bambolotto di Saw levati, preferisce spostare il proprio sguardo altrove e concentrarsi sull' altro lato della strada almeno per qualche secondo per dare modo ai propri muscoli facciali di rilassarsi in assoluta segretezza, ed ecco che, mentre cammina, volta il capo in direzione opposta alla nonnina e rilascia i muscoli, riassumendo la sua solita espressione apatica, questa volta accentuata da... fatica, apparentemente. < Non ti preparano per queste cose in Accademia... > Mugugna, a bassa voce e senza parlare veramente verso nessuno. In tutto questo, la dolce quanto squinternata vecchiata continua a parlare: dalle ballerine traditrici siamo passati agli amici di infanzia che ora sono tutti quanti passati a miglior vita, e anche agli amici degli amici, ai parenti, nonni, bisnonni, trisavoli e via dicendo. Insomma, gente morta. Argomenti allegri. Evvai. E poi chiude col botto. L'inevitabile "Chi lo sa se domani sto ancora qui?". < Dai nonna, non dire cosí... tanto lo sai come va a finire: ci sotterri tutti. > Nel parlare riporta lo sguardo sulla signora anziana, questa volta sorridendo di nuovo in maniera molto piú convincente. [Chakra ON]

16:53 Kamichi:
 Il desiderio del nostro biondo eroe appare essere sempre e comunque quello di preservare la giustizia e la saluta delle persone che lo circondano, una volontà indomita frutto delle esperienze e della naturale voglia e forza del nostro shinsengumi, lui che più di chiunque altro sta combattendo per preservare il giusto fare ed il giusto agire in quelle mura del villaggio delle ombre, insignito per quanto concerne delle vesti di ufficiale della squadra d'esecuzione speciale, e del grado di genin poi, che comunque è già qualcosa. Verso i confronti del nostro Sunese <In accademia? Quale accademia?> parlando tra se e se, ricordandosi di come lui non ha mai fatto una vera e propria accademia, e che il passaggio a genin lo ha fatto alle porte di Oto, a caso, contro un cane lupo a 5 teste infuocate alte 15 metri l'una... si, o almeno lui così racconta la cosa, diciamo che quel cagnolino era molto più normale di come ne canta lui le gesta. <La vecchia sta parlando di gente morta?> l'udito non è sicuramente dei migliori con la pioggia che cade a tamburo battente, anzi, a dirla tutta, sarebbe quasi da considerarlo un doppio ostacolo per vista ed udito. <E perchè quello sorride così ora?> che cosa sta balenando nella mente del nostro giovane eroe? Che forse Reiji sia amante di parlare di gente e persone morte? Un necrofilo? Un becchino? Veloci potrebbero essere i pensieri ed i preconcetti portati avanti dal nostro eroe, ma sicuramente avranno un luogo ed un tempo per essere espressi. <Qui sembra tutto okay, Reiji> avvisa da dietro, continuando in quel suo lento incidere dietro al duo, attento nella vista e nell'udito, continuando inconsapevolmente ad utilizzare una nozione accademica come appunto quella della percezione della presenza. [Chakra On] [Percezione Della Presenza 1/4]

17:06 Reiji:
 Necrofilo probabilmente no, ma l'atteggiamento e il savoir faire del beccamorto ce li ha eccome. Per sua fortuna non é uno che va in giro costantemente vestito solo ed esclusivamente di nero, altrimenti verrebbe tacciato di essere un corvaccio del malaugurio in continuazione. Quando alla vecchietta viene prospettata l'idea di sotterrare tutti - letteralmente o meno non ci é dato saperlo, data la senilitá - sembra balenarle qualcosa negli occhi, tanto che risponde al Genin con un sorriso tutto soddisfatto, ma solo mezzo sdentato. Il sorriso del giovane Uheara permane, per adesso senza troppi intoppi. < Ok, ci siamo quasi. > Sentenzia, a voce leggermente piú alta, cosí da rendere Kamichi partecipe della notizia. Un tragitto che normalmente richiederebbe dieci minuti a piedi ha invece preso.. troppo, troppo tempo. Probabilmente gli rimarranno i solchi nell' avambraccio e tre costole incrinate. Si volta verso l'altro Genin, ammainando il sorriso per qualche secondo e riassumendo la sua solita aria seria ed apatica per rivolgersi a lui. < La casa é poco piú avanti, vai a dare un'occhiata per controllare che sia tutto a posto e per controllare che ci sia qualcuno che si puó prendere cura della nonna. Io rimango con lei per assicurarmi che fili tutto liscio e che sia al sicuro. > Andrebbe lui, ma arpionato com'é al momento sarebbe abbastanza difficile. [Chakra ON]

17:23 Kamichi:
 Le parole del nostro giovane becchino di Suna riecheggiano rapide verso le orecchie del nostro biondo eroe, che da canto suo sembra invece essere molto attento a quelle parola pronunciate dal Reiji nazionale, sappiamo noi tutti come non abbia problemi a seguire ordini, che lo siano oppure no, ha una forte componente di gruppo quando svolge le sue varie missione e mansioni, non ha mai avuto veri e proprio problemi ad eseguire idee e concetti partorite da altre menti, fatta eccezione per quei casi in cui ad essere infranta è la legge. <Già, quello dovrebbe essere il posto> prende fiato, osservando, con il suo lungo sguardo, la dirittura d'arrivo della loro missione di scorta, avvedendosi di come ormai sia letteralmente quasi fatta. Ascolta poi le ultime parole del Sunese, il quale lo invita a fargli strada per controllare se sia effettivamente tutto okay l' avanti, una buona idea considerata che trasportano niente poco di meno che una pseudo milionaria. <Vado> celermente ambo le leve inferiori andrebbero a genuflettersi sotto il peso sprigionato dalla pressione dell'accumulo corporeo del nostro giovane eroe, tale da permettere alle ginocchia del figuro governativo di puntare rette e dritte proprio la direzione della casa in questione, tale da coadiuvate in direzione di sguardo la posizione di ambo i piè e di ambo gli occhi. Vien lasciato letteralmente cadere in avanti, seppur di poco, il corpo alto del biondo, tale da spostarne il baricentro in una posizione equilibratamente più stabile, innescando all'avanzare in avanti di questo il distaccamento del mancino più del bagnato e ciottolato suolo del centro di kagegakure, lasciando che anche la gemella gamba segua in toto i movimenti rapidi della gemella, alternati, quasi sinfonicamente, in un concentrato sforzo muscolare basso che richiama il procedurale alternarsi di spostamenti avanti-dietro, laddove muscoli coadiuvati permeano di energia il macinare rapido dei metri dinanzi a lui. Le braccia lasciata a scorrere verso tergo coi palmi aperte verso l'uggioso empireo, a formare una V col busto alto del nostro giovane eroe, che capitana quel movimento da vero Ninja con la testa spinta in direzione delle correnti di vento, fendendone lo spazio e creando in quel suo stesso scatto una vera e proprio corrente. L'attenzione a non schizzare loro due e l'attenzione a non scivolare sull'acqua sarebbe sicuramente la prima delle preoccupazione, e persino Reiji potrebbe avvedersi di come il biondo eroe prenda forse un pò troppo seriamente queste cose, una vecchietta da portare a casa, e proprio sul controllo dell'ingresso, non serviva mica arrivarci fulminei come se si stesse inseguendo un cattivo. <Qui sembra tutto okay> mano che richiama in toto il gesto col pollice alto, verso il cielo, con le altre quattro dita chiusa al palmo, volendo avvisare il Sunese che nessuno sembra essersi in quella zona. <Perchè prima di accompagnare la nonna dentro> verso Reiji, che dovrebbe essere arrivato anche lui a destinazione <Non le ricordi della paghetta che ci promise?> ma davvero? Sei terribile kamichi, è vero che parliamo di una milionaria, ma cavolo, devi sempre trovare il modo per prendere soldi e fama? Sei senza scrupoli. [Chakra On] [Scatto 2/4 sino a destinazione casa]

17:43 Reiji:
 É vero che alla fin fine e una missione di livello D e non si tratta veramente di altro che accompagnare una signora anziana a casa, ma considerando che i malintenzionati esistono e alle volte sono anche ben informati, meglio evitare qualsiasi tipo di pericolo. Probabilmente é per questo che non si scandalizza piú di tanto quando vede Kamichi schizzare a rotta di collo verso l'ingresso della casa della signora. Certo, magari é un filo esagerato, ma meglio essere sicuri e procedere coi piedi di piombo piuttosto che lasciare incognite e prendere le cose troppo alla leggera. Dopotutto, gli é stata fatta una testa tanta riguardo al non prendere sottogamba neanche le missioni apparentemente piú facili, ed é esattamente quel che sta facendo. La vecchietta, tuttavia, emette un urletto di sorpresa quando vede Kamichi correre in avanti con tutta quella foga. < Tranquilla nonna, sta solo andando a controllare che la pizza non bruci in forno. > In genere la combinazione cibo in pericolo - nonne funziona sempre per distrarle. Tuttavia, una volta arrivati all' ingresso, il commento di Kamichi gli fa guadagnare un' occhiataccia da parte del Sunese che, mentre aiuta la signora sui gradini che accedono al pianerottolo di legno della casa, ribatte tra i denti. < Ma non dovevamo fare attenzione che nessuno se ne approfittasse? Ti pare? > Il sorriso rimane sul volto del ragazzo, tuttavia dal tono si capisce che é piú che serio al riguardo. < Mi raccomando, nonna. > Riesce finalmente a sganciarsi da quella presa che Jiu Jitsu levati, salutando la signora con un cenno della mano, signora che viene prontamente aiutata da quello che sembra essere la sua propropronipote, data la differenza d'etá tra le due. Quando finalmente la porta si chiude davanti a loro, si permette di tirare un sospiro di sollievo e ritornare immediatamente ad avere la sua tipica espressione atona e ad infilare le mani nelle tasche, non prima, tuttavia, di essersi sgranchito la schiena con un sonorissimo *CRACK* delle vertebre del collo. < Ci conviene andare a riferire che la signora é sana e salva a casa... e che nessuno le ha fregato nulla. > Sull' ultima parte della frase fa schioccare la lingua, alzando un sopracciglio in direzione di Kamichi. < Considerando quanto ci abbiamo messo, sará piacevole rifare lo stesso tragitto in trenta secondi. > Sbuffa di nuovo, il cappuccio ancora tirato sulla testa e sui capelli non é servito a tantissimo data la posizione in cui era costretto a camminare. Una volta detto ció si avvierebbe per tornare indietro e fare rapporto, andando cosí a concludere la sua prima missione. [Chakra ON][//Exit]

17:59 Kamichi:
 A quanto pare per il Sunese in questione, la strategia di marketing e finanza del nostro eroe biondo non è valida, e non corrisponde per detta sua alle dinamiche presenti nella missione, arrivando quasi a tacciare il nostro eroe di essere qualcuno che possa approfittarsi della nonnina. <Kami santi, sai quanto potrebbe dare questa in paghetta ai nipoti?> il gomito destro del nostro eroe farebbe solo per punzecchiare il basso lato del costato di Reiji, il quale vorrebbe solo essere richiamato di risposta in quel suo piano demenziale per fare qualche ryo. <Che palle...> prende fiato, voltandosi verso la nonna ora e non più verso Reiji <Sisi, puoi andare nonna, stammi bene> e bla bla i saluti ed i convenevoli, la cosa che ore gli preme è che Reiji gli ha fatto potenzialmente perdere un bel gruzzoletto, e per quanto si erga a difensore della patria, a grande giustizie e cavaliere del popolo, ha il debole per i soldini, un vizio doveva averlo no? <Mamma mia che pesante che sei, fregare è una parola grossa... sarebbe stato più giusto dire che ci aveva compensato per il nostro operato> messa in un'ottica totalmente diversa, sicuramente più ammiccante verso il politicamente corretto, ma alla fine sempre quattrini vuole prendersi. <Già, avvisiamo che è tutto okay> continua <E che nessuno ha avuto soldi dalla vecchietta, mannaggia a te> continuando a prendere fiato, volto verso la stessa direzione del Sunese e comminandovi accanto. Annulla il flusso del chakra ormai non più utile, mentre l'attenzione andrebbe a riversarsi solo sul camminare senza scivolare sulla torrenziale pioggia disseminata in giro, lasciando il loco verso il luogo di consegna della missioni. [End]

[Missione D] Nipoti Per Un Giorno

I due genin si ritrovano alla piazza centrale di Kagegakure per svolgere la missione alla quale sono stati affidati, scortare una donna anziana sino alla sua abitazione, con la particolarità che la suddetta, oltre ad essere nonna di una persona estremamente influente a kagegakure, soffre da un pò di demenza senile. I due si adoperano a cercare la vecchietta, avvistata prontamente dagli occhi vispi del biondo kokketsu, ed una volta avvicinati entrambi alla figura si scopre che la suddetta si crede essere una ballerina. Reiji riesce a cogliere il misfatto, a differenza del Kokketsu che sarebbe andato a cercare altrove, svelando così che tale ballerina era in realtà proprio la figura della nonna che stavano cercando. Si vuole per la pioggia, per la vecchiaia e la sicurezza della nonnina, il duo avanza a passo di lumaca verso l'abitazione sita proprio nella stessa piazza, dove un giovane Reiji -forte dell'essere fintamente nipote della nonna- la scorta braccio a braccio, mentre kamichi dalle retrovie osserva che tutto sia tranquillo per il duo poco più avanti. Arrivati a destinazione e portata la vecchia in casa, i due decidono di tornare a fare rapporto sul corretto svolgersi della missione, anche se un tentativo di estorsione lieve da parte del nostro biondo diventa sintomo di discussione tra i due colleghi genin.