Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Cure per Ryoma$Ryuuma

Quest

0
0
con Rasetsu, Sango, Ryoma

attendere fato

Oh eccovi miei giovani balordi, figli del vecchio mondo ove le discussioni venivano messe a tacere a suon di pugni e mani, e di tecniche ovviamente - non tutti, ma voi sembrate aver un rapporto molto, molto particolare. Quello del creatore e della sua creazione, oh come ricorda il mostro di Frankestein, ove il suo dottore creatore folle - interpretato da Ryuuma - dona la vita ad un esser mostruoso - interpretato in questa occasione da Ryoma . Un legame di odio e amore, privo di sentimenti per uno e pregno per l'altro, e siamo qui per vedere come andrà a finire questo vostro rapporto anormale. Ma bando alle ciance, il nostro signor Rasetsu dopo il suo svenimento è stato condotto d'urgenza all'ospedale, poggiato su un lettino in attesa del suo turno per esser ricoverato - un codice giallo il suo, dato che il naso non sanguina più per via del setto nasale deviato . e le costole son semplicemente incrinate , nulla di così grave da farlo correre in rianimazione. Differente è la storia per Ryoma, che non si sa come ha il centro del corpo perforato da quella che pare esser stata una lancia, ma una lancia molto particolare. Il nostro Kokketsu s'è visto combattere da una sedicenne ragazzina coi codini biondi e l'aria buffa, eppure chissà perchè ognuno che incontra sembra finire per attaccarlo o minacciarlo. Le tue condizioni son decisamente peggiori, ecco perchè la tua barella andrà a sfrecciare accanto a quella del rosso capello, potrai vederlo dato che non hai perso ancora i sensi "IUUUUH ABBIAMO QUESTO BEL BAMBINONE DA CURARE TESOVOOOO" una donnona davvero alta ti sta spingendo, con dei capelli biondissimi e voluminosissimi , occhi azzurri, super naso che si vede da sotto la mascherina protettiva , sedere gigante e gambe lunghissime "OH SII TESOVO PRENDI ANCHE L'ALTRO, IL ROSSICIOOO" la gemella, identica ma con i capelli neri, andrà solo a prender il rosso per portarvi entrambi nella stessa identica stanza - uno affianco all'altro, e se solo giraste il collo potrete guardarvi negli occhi "tranquillo gnocchissimi, vi cureremo in un attimo ihihih" l'infermiera bionda andrà a saltellare verso Ryoma "iniziamo da questo qui insieme prima che perda gli organi sovellona" che fossero gemelle era chiaro, no? L'ambiente è completamente bianco, sterile nel suo poco mobilio, qualche comodino e un comò più grande in fondo alla parete, solo le finestre donano luce al momento vista l'ora, e delle tendine azzurre circondandole finestre, non v'è altro per adesso d'interessante da vedere insomma. [ ambient di cura ][png quello a sx : https://anaphoraliterary.files.wordpress.com/2016/05/fig-8-dracula-in-drag.png?w=584 ]

14:36 Rasetsu:
 Resta steso sul lettino, non può fare molto altro. Giacché definito scienziato dello stesso ospedale nel quale sta lavorando, incapace d'utilizzare le mani terapeutiche, protendendo sempre per il suo vero ed unico lavoro, non farebbe altro che giacere immobile a quattro di bastoni. Respira dalla bocca socchiusa, il sangue nero rappreso ne circonda le narici e il setto nasale deviato che non gli permette in alcun modo di respirare come vorrebbe. Comprende le problematiche che ha riportato dalla battaglia con Ryoma, pertanto evita di strafare anche e soprattutto per via delle costole incrinate che si ritrova. Gli causano un po' male, ma per il momento sembra riuscire a sopportare le varie ferite che ha addosso. <...Ahhh...> Il rosso è riuscito a ricomprarsi quanto meno un completo che gli andasse vagamente bene, adatto alle proprie misure. Il suddetto è formato da una camicia nera a righe rosse, sormontata da una giacca elegante dal classico scollo a V che ha lasciato sbottonata, in modo che sia maggiormente libero nei movimenti. Nelle tasche, ci ha infilato qualche tonico (tre tonici coagulanti e tre tonici per recupero del chakra), qualche pasticca venduta da un suo spacciatore di fiducia - ormai ne conosce un paio dai quali si rifornisce, mantenendosi però nel suo limite autoimposto - e i documenti che s'è fatto fare. Che cittadino modello, eh? Scendendo, troviamo un pantalone completamente nero, sorretto da una cintura in cuoio dello stesso colore. Dal fianco, pende una catenella argentata, agganciata ai passanti. Tutto sommato, non gli dispiaceva ed è meno fastidiosa dell'altra che aveva al precedente jeans. I piedi sono ovviamente scalzi. Viene trasportato assieme al lettino accanto ad un altro paziente. <OOOOOOOH!> D'un tratto cerca d'alzare la voce, facendosi ovviamente riconoscere. <GERTRUDE CHE CAZZO FAI, MA LO VEDI CHI SONO?> In fondo, lavorano assieme, dà per scontato che la conosca o che quanto meno una voce fastidiosa come quella abbia già avuto modo di sentirla da qualche parte. In caso contrario, si prende semplicemente confidenza laddove non dovrebbe farlo. La di lui voce risulta essere ovviamente del tutto nasale avendolo tappato dal sangue e dalla ferita che glielo ha storto. <NON POSSO AVERE UNA STANZA PRIVATA COME TUTTI? PERCHE' DEVO STARE ASSIEME AI PAZIENTI? BAAAAAAH!> Fastidioso a sua volta, alza la voce d'abbastanza decibel per farsi sentire dall'altro lato dell'ospedale, senza contare il disturbo che potrebbe arrecare a colui che giace sul lettino di fianco. S'azzarda a girare il capo in sua direzione, così da scrutare attentamente di chi si tratti. E sbianca. Di getto. Spalanca le fauci con qualche dente mancante. Un brivido gli percorre la schiena per intero, riversandosi dietro la nuca e facendogli risalire la pelle d'oca lungo le braccia. Cerca d'alzarsi a sedere di getto. <NOOOO EH! COL CAZZO CHE RESTO UN ATTIMO DI PIU' CON QUESTO STALKER DI MERDAAHHH!> ...Bene ma non benissimo, tramortitelo per favore. [ Chakra OFF ]

14:39 Ryoma:
 Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contrario in base all'entità di ciò che si è compiuto, in tal modo si vanno a giustificare le condizioni dell'azzurro mentre sosta al di sopra di una barella in preda agli spasmi con il sangue ancora in procinto di scorrere percependo la vita lasciarlo momento dopo momento. Come se non bastasse, da quell'incontro con Nana, altri sintomi si sono aggiunti, un'altra febbre accompagnata da sudori freddi i quali gli impediscono di muovere una qualunque parte del corpo. Questa è la tanto decantata debolezza corporea, dopo anni riprova una tale sensazione di piacevole dolore e odiosa sofferenza per qualcosa che è incapace di controllare. Le malattie umane sono un solo impedimento per il raggiungimento dell'unico scopo, convinto che derivino da quella ferita che lo tortura, ancora ignaro dell'infezione al suo interno a prendere piede secondo dopo secondo. Abiti zuppi di sangue, il bianco ha lasciato posto al cremisi liquido lasciando, però, il busto scoperto, privo di qualsivoglia copertura permettendo di intravedere il puzzle di cicatrici che ricopre interamente la schiena, le spalle e parte del petto, un regalo del passato lasciato dal rosso. Proprio quest'ultimo viene intravisto nello sfrecciare su quella barella, le cobalte sostano su di lui un singolo attimo senza riuscire a metterlo a fuoco, impegnato a perdere i sensi insieme ad un'infermiera al quanto particolare. Lei, si, la vede e troppo bene per i gusti dell'Otatsu <E' un incubo> sussurra con voce strozzata, privo di forza e di energie per dire e commentare ulteriormente fino all'arrivo nella stanza prefissata insieme alla figura di Rasetsu in una barella al proprio fianco, interessante novità da parte del destino e della sua infinita ironia nel mettergli i Kokketsu sulla propria strada <Rosso> muovendo lentamente il capo, volgendo le cobalte sul viso del carceriere passato <Ciao> le labbra si allargano in quel leggero sorriso pregno di sadismo mentre tossisce sputando sangue sul petto, sporcandosi ed infettandosi ulteriormente ma le parole delle infermiere, ora due, scatenano un brivido lungo l'interezza della colonna vertebrale. La mente gioca brutti scherzi, immagina momenti oscuri in codesta stanza <E' peggio di un incubo> eppure il buon vecchio Rasetsu riesce ad animare gli animi nonostante quell'ingrata situazione con grida e volgarità degne della sua persona <Quanto sei melodrammatico>.

Gertrude, esattamente una delle due, la mora in questo caso, che si precipita a prender il rosso < oh suvvia Rasetsu, basta fare il bambino piagnone, abbiamo pochi letti oggi, a quanto pare hanno lanciato una nuova linea di caramelle, ma tutti i bambini che li hanno mangiate son stati male > insomma, possiamo immaginare quanti bambini possano infestare letteralmente l'ospedale, tra lamenti, pupù, e genitori parecchio incazzati. < sta fermo tesoro > la stessa donnona che provederà a portarti di nuovo a letto con le sue manone spingendoti per le spalle, per poi trattenerti li e svelare una corda con la quale ti legherà i polsi alla stessa barella < mi hanno detto che con te devo usare le maniere forti ihihih > beh, il sorriso che si formerà sotto la mascherina non potrai vederlo, ma sentirlo, senza alcun dubbio < dopo ti scullaccio dai > ma entrambe le donne adesso andranno verso Ryoma, il messo peggio tra i due < oh che buco che abbiamo qui, posso vedere la barella di sotto > la sorellona che si diverte eppure ormai le sue mani son state messe sulla tua ferita, una sopra l'altra molto vicina ad una parte della tua ferita. Anche Gertrude arriverà posizionandosi dall'altra parte del lettino per poggiarvi le stesse mani allo stesso modo della sorella,. Il chakra medico che andrà a farsi vedere fin da subito, riuscendo a rallentare il sanguinamento della ferita < avete litigato dunque, ma non c'è bisogno di aprire pance e spezzare nasi, poi con due giovani bellocci come voi è uno spreco per noi signore > ribatte una delle due, le cui voci son così simili da poterle facilmente confondere. Mentre parlano ovviamente la cura andrà avanti, lentamente per via dell'apertura , eppure insieme andranno a fare un lavoro migliore ed egregio rispetto ad una singola persona. Sentirai lentamente come il dolore inizi ad affievolirsi, eppure ci vorrà ancora molto tempo prima che tu possa riprenderti davvero , ma difatti la ferita lentamente verrà rimarginata, il sanguinamento meno copioso fino ad esser quasi completamente arrestato, ovvio, prima t'hanno tenuto in vita pur di non vederti svenire, e lentamente riacquisti le forze, sentirai le dita delle mani già più forti, segno che il sangue inizi a circolare meglio verso quelle parti [ + 18 pv] < tranquillo Rasetsu, cureremo anche il tuo splendido faccino > hai una fan per caso all'ospedale? O saranno i tuoi modi da vero non-gentleman ad attrarre questa splendida donna? Lo scopriremo in futuro, senza alcun dubbio. [ambient di cura]

15:24 Rasetsu:
 <...> Avete presente quando tutti ormai conoscono come sei fatto e anziché darti contro, iniziano ad assecondarti per darti il contentino neanche fossi un cane? Stessa situazione vede un Ryuuma che storce le labbra, viene abbassato con tutta la delicatezza che un donnone possiede ed è costretto a restare disteso. <...> Inoltre, le parole che provengono da Ryoma fanno sì che si giri di nuovo di scatto, agitandosi sul lettino nonostante venga legato e cercando, con quella poca forza che possiede in corpo, di liberarsi soltanto per indicare con l'indice della mancina il ragazzo dal crine azzurro. <Appena mi rialzo, ti sfondo il culo a suon di calci!> Il nostro rosso deve tuttavia imparare che molte parole possono essere fraintese o lette in tutt'altra chiave. Anche quest'ultima, per esempio, potrebbe rivelarsi essere una pratica che all'altro non dispiace. Nota come il ragazzo venga appunto curato dalle due infermiere, alché il nostro amichetto di quartiere inizia a sbuffare impazientito, agitando le gambe come un qualunque bambino troppo capriccioso che non riesce di fatto a stare fermo più del dovuto. <SI PUO' SAPERE PERCHE' DOVETE CURARE PRIMA QUELLO STALKER DEL CAZZO E NON UN VOSTRO COLLEGA?> Sbraita a più un posso, anche se le ferite al costato si fanno sentire abbastanza da spezzargli il fiato per un attimo. E giacché involontariamente sarà il naso a cercar di tirar aria che, giustamente, non arriva, il dolore che avverte anche alla fronte lo fa acquietare un minimo, irrigidendosi sul posto giusto il tempo necessario a smettere di provarne. <...> Non le sopporta davvero più, così come non intende sopportare che nella stessa stanza ci sia Ryoma e dunque ci riprova con far più pacato di poc'anzi. <Mi giurate di mettermi in una stanza da SOLO?> Sottolineandolo con il proprio timbro vocale, anche perché non ha nessuna intenzione - davvero - di restare accanto a quello psicopatico, il quale pare comunque passarsela piuttosto male a giudicare dalla faccia e dalla ferita che ha riportato. <E comunque io non c'entro un cazzo con quella ferita. Non è nel mio stile.> Mica tanto. Ci azzecca eccome come modus operandi non avendone uno prestabilito. [ Chakra OFF ]

15:39 Ryoma:
 A volte il sadismo si manifesta sotto diverse forme, una di queste è la pura e semplice osservazione delle altrui disgrazie traendone piacere, un po' quello che l'Otatsu è intento a fare nel guardare il rapportarsi delle due infermiere ai danni del Kokketsu. Due donne abnormi se ne prendono cura in un modo tutto da pregustare immaginando già i possibili risvolti. Geloso? Molto, troppo geloso di ciò che gli appartiene se non per quella vendetta che nella mente gira da troppo tempo, particolare ed efficace e la situazione è tutta a suo favore mentre resta in ascolto seppellendo una risata. Tossisce con un continuo riversare di sangue e la stanza gira intorno a se, la febbre non fa altro che aumentare con il sudore che cola copioso dalla fronte, la pelle d'oca emerge dall'intero corpo, in particolare sugli arti inferiori permettendo il rizzarsi dei peli su di esse <Non...mi sento bene> non può essere quella ferita la causa di un simile malessere, per quanto debole sia ma è troppo presto per decretarlo con precisione assoluta <Assicurati che non te lo sfondino prima loro due> tossendo in quella mezza risata trattenuta <Ma non lo farai, non sei più il mostro di un tempo. Ti sei ammosciato> sconfitto con troppa facilità, un mostro buttato a terra da un semplice getto d'acqua. Consapevole di come l'essere che si ritrova a fianco non è il carceriere di un tempo, solo il fantasma di se stesso o ciò che ne rimane, difficile da decretare ed il processo di riabilitazione è lungo, tortuoso e maestoso. Affannato quel respiro mentre le dottoresse cominciano la cura, il chakra medico infonde energia alla carne, ai muscoli percependo il ritorno delle forze ignorando le urla del Kokketsu <No, non mettetemi da solo in una stanza. Con lui andrà bene, mi sento a mio agio> una velata supplica alle dottoresse come mero sfregio ai danni di Rasetsu, la sua tortura è appena cominciata, glielo ha promesso ed una promessa va mantenuto anche durante la morte, non esistono scuse ne impedimenti per raggiungere un obiettivo chiaro come il sole <E' vero, lui non c'entra nulla, non è abbastanza forte per arrivare a tanto> nel pronunciare quelle frasi un altro colpo di tosse giunge portando il corpo, d'istinto, a voltarsi sulla destra piegando il capo iniziando a rimettere sul pavimento tutto ciò che ha ingerito nelle ultime ore. L'infezione del nero sangue agisce in modo continuo peggiorandone le condizioni i cui sintomi sono imprevedibili.

< niente violenza qui dentro Rasetsu, conosci bene le regole, o saremo noi a violentare te > parole decisamente fraintendibili quelle provenienti dalle curatrici di turno, che s'avvicendano ancora e ancora su quel corpo. Le mani sempre poste li , la concentrazione alta così come il lieve sudore sulla fronte delle due donne, di certo impegnate in qualcosa di più importante di ciò che sembra adesso - salvargli la vita, letteralmente, oppure il sanguinamento avrebbe portato ad una morte certa prima o poi. Le mani terapeutiche son sempre puntate sulla ferita, il cui tessuto viene ricostruito ancora e ancora, così come la cura di quei organi interni che son stati attraversati da parte a parte, per permetter lui di continuare a vivere senza dover rinunciare a nulla del proprio corpo < se ci avessi chiamate subito avremmo utilizzato alcune tecnologie nuove > e invece si stanno limitando per il momento ad una cura vecchio stampo, faticosa, lenta, eppure da secoli ormai viene utilizzata per salvare delle vite, con risultati quasi sempre ottimali , lo stesso che sta accadendo con Ryoma per l'appunto < penso ti rimarrà una cicatrice qui > probabile data la portata di quella ferita ma non detto , ancora devono apprestarsi a chiuderla completamente, dato che il buco rimane, si , ma almeno è molto più piccolo [ +18pv] < dai, stiamo quasi finendo, come ti senti figliuolo? > le voci son materne, per coccolare il tipo dagli azzurri capelli come il cielo , e potrai notare la loro fatica negli occhi < lo sai bene Rasetsu, hai solo un naso rotto e delle costole incrinate > difatti tornerà da te Gerutrude < calmati, adesso iniziamo , quando riassetterò il naso uscirà del sangue, pochi attimi e tutto sarà normale > ha lasciato la sorella a continuare con la cura per Ryoma, ormai fuori pericolo, per concentrarsi sull'altro paziente. Le mani volano sul viso del rosso, precisamente sul naso, con lo stesso chakra medico < finiremo in un attimo con te > una rassicurazione ? < però dovete smetterla, e si, vi lasceremo nella stessa stanza, non ce ne sono altre> la condanna di Rtyuuma è dunque giunta, passare del tempo con colui che gli ha rotto il naso e incrinato le costole, nonchè suo ex esperimento innamorato di lui. [+ 9 pv ] . [ambient di cura]

16:02 Rasetsu:
 Fa roteare gli occhi verso il soffitto nel momento in cui una delle due donne gli fa presente che conosce benissimo alle regole, pertanto è meglio che stia tranquillo e si rimetta giù. Sappiamo tutti però quanto possa essere fastidioso, per questa ragione pretende ancora di muoversi, di strapparsi di dosso quelle orrende cinghie che lo tengono legato al lettino. Stringe i denti tra di loro, i quali stridono mentre vengono di fatto digrignati a causa del fastidio che prova. Non vuole stare in quella stanza un secondo di più. Ed è costretto a sbarrare gli occhi nel momento in cui viene a lui reso noto che dovrà passare la nottata in compagnia d'uno stalker psicopatico. Ed inizia ad agitarsi di nuovo nonostante gli vengano addirittura concesse le cure delle quali ha bisogno se vuol tornare ad aver un naso che sia vagamente dritto. <SE MI LASCIATE ASSIEME A QUESTO STRONZO FINIRO' CON L'ESSERE STUPRATO! VOLETE CAPIRE O NO CHE E' UN PROBLEMA?> Non ci credono neanche lontanamente, ma chi è che crederebbe alle parole d'un pazzo che non sta facendo altro che gridare da quand'è entrato all'interno di quella stanza? Inoltre, la fitta alle costole si fa marcata facendogli intuire che forse è il momento di star veramente zitto anziché proseguire con quel suo insolito quanto fastidioso fare. <Gnaaah!> Biascica nel notar le di lei mani sul volto, adoperando il chakra medico che dovrebbe iniziare a rimettere a posto l'osso danneggiato, tanto da costringere il demone a strizzar gli occhi per il fastidio che gli viene arrecato, assieme al dolore delle ossa che cercano di tornare al loro posto. <STA ZITTOOOOOOOOOH!> Scarica tutto il dolore che avverte in un unico avviso nei confronti di Ryoma, il quale persiste nel provocarlo. <MAMMA GERTRUDE, LO VEDI? E' LUI CHE CONTINUA AD AIZZARMI! IO ORA PRETENDO DI ESSERE LIBERATO PER APRIGLI UN ALTRO BUCO DEL CULO!> Perentorio, alza la voce ancora una volta, venendo percorso da nuovi brividi generati dal dolore che avverte sia al volto che al fianco. Pretende al contempo d'ignorarli, ma sa ch'è difficile mascherare quell'espressione di fatica che gli s'è appena ridisegnata addosso. [ Chakra OFF ]

16:20 Ryoma:
 La lancia ha fatto più danni del previsto perforandogli il busto da parte a parte portandolo ad un passo da morte certa ma ben presto il chakra medico delle infermiere riesce a rimarginare gran parte di quella ferita unendo le carni ed i tessuti riequilibrandone l'organismo, le forze tornano in parte <A me interessa che facciate il vostro lavoro, il come è superfluo> sussurrando ad una di loro, non importa chi, basta che quell'incubo abbia fine il prima possibile. Il capo comincia a girare, la vista si offusca vedendo l'ambiente e coloro al suo interno sfocati, annebbiati permettendo all'infezione di agire ed al cuore di pulsare il sangue nero in tutto il corpo, all'insaputa sia sua che del Kokketsu li presente <Una in più non fa la differenza> andando ad unirsi alle altre già presenti in quella vasta collezione, un altro pezzo va ad unirsi al passato come simbolo del presente e di ciò che gli accade in quel nuovo mondo pregno di novità <Male, vedo sfocato, ho caldo e freddo allo stesso tempo e ho la febbre> deglutendo <Avete un...medicinale? Sicuramente la ferita ha queste conseguenze> mere supposizioni quelle dell'Otatsu mentre Rasetsu riprende a sbraitare gridando sempre di più. Entrambi vivono nella consapevolezza che rimanere in una stanza da soli porterebbe più guai che benefici, uno dei tanti motivi per cui brama una tale condizione con lui prima di pensare a come vendicarsi della biondina che ha osato ridurlo in quello stato pietoso <Come se ti dispiacesse, carceriere> sorridendo, riducendo la grandezza delle pupille a meri punti neri all'interno delle cobalte iridi avendo ottenuto il formale permesso dei medici di torturarlo per una notte intera. Cessa di rimettere per terra alzando il capo riponendolo sul cuscino della barella irrigidendo l'intero corpo, respirando a fatica. Stanco e spossato nonostante la cura appena subita <Sbrigatevi a riparargli il naso, così si alza e mette in pratica le minacce. Non sto aspettando altro> smuovendo l'iride verso l'uomo elargendogli un leggero occhiolino, vuol dire tutto e niente ma non accenna a cessare la sua provocazione. Lento è il processo di soggiogamento e quella reazione è il primo passo per essere considerato qualcosa di più, per imporsi nella sua mente arrivando ad essere l'unico vero pensiero capace di tormentarlo negli anni a venire. Ci sta riuscendo con più facilità del previsto, un male ed un bene allo stesso tempo.

< su suvvia, non penso avrà la forza di stuprarti per un pò, e sta giù > si insomma, le maniere forti sono divenute necessarie < non gridare o dovremmo chiamare le autorità > successiva minaccia per il rosso, che dovrà prima o poi smetterla di gracchiare come un ochetta bastonata. Mentre le ultime cure per Ryoma vengono effettuate da una sola donna, la quale s'appresterà a chiuder quella ferita notando la cicatrice circolare nella quale la pelle è venuta a mancare nell'attimo dell'esser trafitto < rimarrà solo un puntino > nulla di particolarmente fastidioso per l'appunto < ecco, ho finito, riposati e sta fermo. Ti farò portare delle coperte e qualcosa da prendere > insomma, per Ryoma quel suo esser relegato in quel letto pare durerà ancora un pò, e stancamente la bionda andrà ad aiutare la sorella con le costole del rosso. Stesse mani, stessa fatica, stesso chakra, nella quale l'uomo sentirà davvero le costole tornare normali e poter respirare, sia il naso raddrizzato, un fiotto di sangue breve e poi il nulla, fresco come una rosellina < andranno a posto in qualche giorno, evita di fare troppi movimenti nel frattempo o le costole ci metteranno troppo a sistemarsi, ma questo lo saprai già > son colleghi , sebbene lui non abbia la capacità di curarsi da solo, perlomeno saprà le basi della medicina e della cura, si spera perlomeno. [+ 9 pv] < bene, adesso vi lasceremo soli in questa stanza, cercate di fare amicizia e di non picchiarvi o dovremmo farvi arrestare davvero questa volta > Rasetsu verrà liberato con facilità da quelle corde, per poi vedersi davvero chiuder la porta in faccia dell'uscita per rimanere solo con un Ryoma dolorante.. che sia merito del suo sangue? [end ambient]

16:40 Ryoma:
 Annuendo alle dichiarazioni della donna, non attende altro che una medicina per riprendere totalmente le forze ed uscire da quel posto una volta e per sempre. Deve trovare il modo per curare da solo qualunque tipo di ferita <Solo uno? Complimenti allora> hanno fatto un piccolo miracolo su quell'enorme buco procuratogli dalla Kokketsu neanche un giorno fa. Braccia iniziano a tremare, denti a battere per il freddo incombente capace di attraversare le carni per arrivargli fin dentro le ossa mischiandosi al calore emanato dal corpo <Io attendo solo di fare amicizia con lui> guardando Rasetsu nel pronunciare suddetta frase restando in attesa di essere lasciato solo con lui in quella stanza, senza nessuno a disturbarli o ad interrompere i loro discorsi <Bene rosso, che facciamo adesso?> una frase un preludio a qualcosa di più, una pura burla non possedendo neanche le forze per reggersi in piedi preferendo instillare la medesima paura che l'altro è riuscito ad infondere nell'Otatsu anni orsono. [END]

Ryoma & Ryuuma finiscono casualmente nella stessa stanza d'ospedale : Ryoma viene curato immediatamente vista la sua ferita [+45 pv]
Ryuuma viene sistemato velocemente con il naso di nuovo dritto, e le costole incrinate. Le ferite guariranno completamente in due giorni !


Bravi, voglio vedervi litigare spesso e poi innamorarvi


no exp per la natura dell'ambient!