Nuove generazioni
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Giocata del 18/04/2021 dalle 16:45 alle 21:08 nella chat "Piazza Centrale [Ame]"
17:00
Utente anonimo:
[[Corso/Panchina]] È l’anno 10 dg (83DK), alle 16:59 minuti e 40 secondi, una falena della famiglia della famiglia Bombyx mori, capace di 18.850 battiti d'ali al minuto, plana sul fiume del Bosco Centrale situato nei pressi della torre governativa di Kagegakure dirigendosi verso la ricca vegetazione, alla ricerca di qualche foglia di gelso per nutrirsi. Da tutt’altra parte invece presso il Parco dei Ciliegi, una coppia, un ragazzo di circa 19 anni e una ragazza leggermente minore d’età si stanno conoscendo per la prima dopo essersi conosciuti su ninjagram. Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dalla statua del Dio Pain nel centro d’amegakure, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga. In quell'istante, in un posto più lontano un uomo ,seduto davanti allo schermo del suo pg , tenta di scrivere velocemente sulla tua tastiera meccanica a led, la sua azione su un gdr online mentre fuma una sigaretta magica, ma si ferma di colpo capendo che s’è dimenticato del suo personaggio e sta descrivendo se stesso. Ma tornando a noi , sul corso che porta al centro di Amegakure si può intravedere un ragazzo a bordo di uno skate dalle rotelle rosse emanando un <<shhhh>> mentre girano sul caldo asfalto, riscaldato dai raggi del Sole che regna soffrano nel cielo del distretto. Indossa una felpa nera e rossa a zip aperta con tanto di cappuccio alzato, una maglia bianca, dei pantaloni a tre quarti e dei scarponcini da shinobi altrettanto neri che lasciano visibili le dita dei piedi smaltate come quelle delle mani di rosso, le labbra sono celate da una mascherina nera con una stampa rossa a forma di bocca di Oni, mentre una farfalla bianca sembra svolazzarli dietro. Occhi blu scrutano le panchine cercandone una libera. <<…>> Fino a trovarla, una panchina vuota proprio difronte alla statua del Sommo Pain ,perfetto per lui era proprio quello che cercava, allorché si fermerà e si siederà proprio su quella. Una volta seduto , Luna la sua farfalla bianca , andrà a poggiarsi sulla sua guancia. [Img Shiroi:https://www.pinterest.it/pin/365002744808331545/][Img Luna: https://www.pinterest.it/pin/365002744808528605/] non v'è più quella dolcezza portata giù dalla stessa pioggia, solo i raggi caldi e teneri d'un sole nuovo, più vicino, accogliente, che riscalda le membra di coloro che anche nella domenica si inerpicano via dalle loro tiepide case in favore di quel centro illuminato. Migliaia di negozio, ristoranti, persone perfino che s'accalcano nelle stesse vie in direzioni opposte. E li al centro di quella piazza ancora s'erge fiero , ammantato di quella veste nera a nuvole rosse, il viso d'un Pain molto giovane. Quegli occhi cerchiati di viola che si fanno talmente intensi da sembrar sul punto di muoversi, di evocare chissà cosa, di trasportarla altrove solo per il proprio gusto. Ricordi che s'affollano nella mente, in quello stesso petto che si solleva ritmico quasi fosse morta, sottile anche il respiro che sfugge alle morbide gemelle ad ogni secondo, pensiero, mentre il mondo continua ad andare avanti e lei rimane ferma sullo stesso posto, dritta davanti la statua di Pain, donando le spalle a quel che sarà lo stesso Shiroi.Non v'è movimento adesso, se non per quei lunghi capelli che vengon scostati dal vento che si insinua umido fino alla pelle stessa. L'aria perenne di acqua impregna il loco stesso, perfino il legno adesso umido sebbene il sole non faccia altro che tentare di asciugarlo, forse inutilmente. Il corpo della kunoichi è coperto oggi dagli stessi vestiti dalla quale non si riesce a separare - uno Yukata quest'oggi per mera grazia delle nuove temperature, d'un leggero tessuto bianco e azzurro che scivola e aderisce perfettamente sul proprio corpo formoso, donna ormai da tempo . Lo scollo a v che scivola verso i seni, sotto il quale quella cintola rossa in completo contrasto con il resto, stringe la vita e il tessuto stesso. La gonna che si ferma sotto i glutei, ove il quale le nude gambe andranno a mostrarsi nel loro pallore, di chi del sole non ne ha quasi mai preso volontariamente . I sandali ninja si smuovono poco, lo stesso viso par prendere nuova coscienza sul dove si trovi adesso, come se quella fosse una trance ed ella si stia appena svegliando. Rumori, suoni, tutto le entra nella mente provocandole quella sorta d'agitazione, la stessa che la farà voltare intorno a se, alla ricerca di un appiglio, di un qualcosa, di un.. qualcuno. Le iridi che si fermano su quel giovane ragazzo dai bianchi capelli, eppur quella maschera potrebbe confonderla senza dubbio se non fosse per la presenza di quella piccola farfalla bianca che lo segue. Rumore, passi, il corpo lieto di muoversi andrà verso di lui senza nemmeno sorridere < Ciao, Shiroi > bassa, lenta, la stessa voce vuol raggiungerlo così come il corpo, accostandosi a lui ad un metro circa di distanza dallo stesso, mentre respira, cerca di farlo e di donar lui quel piccolo sorriso nel vederlo. < posso ?> sedersi, ovvio, non ha bisogno mica di aggiungerlo, no?17:35
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[[Corso/Panchina]] Una volta seduto per un attimo l’iridi di zaffiro guardano la statua del Sommo Pain davanti a lui ,occhi orgogliosi ma poi delle gambe nude attirano l’attenzione del genin per un attimo, Lunghi capelli rossi che gli vanno a ricordare quelli di Sango che sembra essersi dimenticata di lui, presa forse dalle missioni o dagli uomini chissà, ormai l’angelo di carta s’è fatto una ragione di quella distanza improvvisa ed è cresciuto ambientandosi in questo nuovo Villaggio pure senza di lei. I raggi di sole vanno a riscaldare la bianca pelle di neve dell’anbu in abiti comuni facendo quasi brillare quei occhi blu che si ritrova, proprio come il sole rende cristallino l’oceano con i suoi riflessi. Adesso la donna si volta e scolatura e bombe in bella vista che sembrano essere cosi ricche di latte che potrebbe aprire una fabbrica di latticini a parte, conferma che si tratta proprio di Sango che a quanto pare dalle ciocche di capelli bianchi che escono dal cappuccio e da Luna che riposa sulla sua guancia riesce a riconoscerlo facilmente e s’avvicina a lui come se nulla fosse. <<.. Certo che puoi sederti.>> Direbbe verso la donna mentre la mano destra andrebbe a prelevare dalla tasca interna della felpa sportiva qualcosa. << Mi fa piacere che stai bene, sono venuto spesso a cercarti in sede dove mi avevi detto, ma non ti ho mai trovata. Ti ho pure lasciato un pacco. >> Aggiungerebbe ancora con un tono distaccato mentre la mano destrorsa uscirebbe ora dalla felpa ,mostrando l’oggetto prelevato dalla tasta, sono due foglie di carta colorata simile a cartoncino, tenuti fermi da un piccolo elastico che da forma ai due fogli di rotolo. << Ho chiesto di te a dei tuoi colleghi. >> Ancora aggiunge a colpi come a piccole coltellate che vanno a sfiorare l’anima con quella voce pura e fredda che si ritrova che rende difficile pure distinguerne il sesso, mentre nuovamente la mano va all’interno della felpa prendendo qualche altra cosa che però a questo giro viene uscita subito, del nastro .. << Potevi farti sentire, almeno per un grazie, ho pagato quel cellulare non me l hanno mica regalato. >> Direbbe in fine portando lo skate sulle gambe per poi girarlo creando cosi un piccolo tavolo di lavoro improvvisato ove vengono riposti ora il nastro e i due fogli di carta quest’ultimi, adesso verrebbero stessi per bene sulla tavola , con la mano diafana sinistra che li terrebbe fermi dall’angolo basso sinistro mentre il palmo della gemella destra , con una leggera forza, scorre su di loro tentando d’appiattirli sempre di più . S'avvicina, sedendosi lentamente a quel posto portando per qualche altro attimo lo sguardo in avanti , ancora verso quella statua ormai quasi priva di significato per molti, e a lei rimembra soltanto qualcuno che non c'è più, che non è più li con lei. Lento anche il viso andrà a distaccarsi per volgere la propria attenzione verso quel ragazzo fatto di neve, ascoltando le sue stesse parole . Lascia che gli attimi passino, che possa continuare a parlare, che possa sfogare quella che pare frustrazione nei suoi confronti, e da ella ancora non uscirà nulla. Son passate settimane dal loro ultimo incontro, ne è consapevole, e ne è sorpresa invero - troppi eventi concentrati in così pochi giorni, gli stessi che gravano sulla stanchezza delle stesse palpebre < chi ti ha detto che sto bene > una domanda implicita la propria, eppur di nuovo andrà solo a scostare il viso dallo stesso giovane < sono stata impegnata in diverse.. discussioni > non solo verbali, l'ultimo attacco del Sabaku l'ha costretta in casa per tre giorni consecutivi, impossibilitata ad uscir proprio per quella denuncia messa in atto nei suoi confronti e in quelli della ex decima hokage < sono tornati dei demoni a bussare alla mia porta, credevo che non sarebbero tornati più > ormai per lei non eran altro che pezzi del proprio passato, ormai morti e sepolti dalla propria di volontà. E più cerca di nasconderli più essi continuano a strisciar fuori con sempre più forza, aggredendola e lacerando perfino quei giorni che dovrebbe trascorrer in santa pace < perdonami Shiroi per non esserci stata > un sussurro basso, sentito, eppure pare quasi distaccata dallo stesso pur di non sentir quella stessa stanchezza sempre più presente < come stai? come sta tua sorella?> la propria fortuna è che dentro quel villaggio la maggior parte rimangano protetti, compresi loro due, quei piccoli ragazzi che ha promesso di proteggere e che ha lasciato li da soli a vedersela contro quel nuovo mondo. Se ne dispiace, invero, eppure anche lei ha dovuto affrontare quello stesso mondo da sola, senza chieder aiuto ad alcuno, solo con le proprie forze. Sospira lievemente, morbide labbra che sbocciano nella primavera inoltrata nella quale si ritrovano a vivere, per tornar a lambir il suo viso con l'azzurro dei propri occhi - limpido tanto quanto il suo, eppur meno puro e freddo dell'altro, in attesa che possa sapere di più su di esso, su ciò che ha fatto, su come stia vivendo quella nuova vita li.18:09
Utente anonimo:
[[Corso/Panchina]] La lascia quindi sedersi distogliendo lo sguardo dalla bella shinobi dai capelli rossi poggiandoli sul foglio quadrato di carta verde acerbo che adesso va a piegare a metà, mettendolo proprio davanti a lui in modo che sembri un diamante, con un angolo in alto e uno in basso per poi sovrapporre l’angolo destro sul sinistro. Piegandolo per bene. << Parlamene, io so ascoltare meglio di quello che pensi Sango chan.>> Direbbe senza guardarla, lei è convinta che lui ha bisogno di protezione, quando non è cosi, lui aveva bisogno di un’amica ma oltre la sorella e la bella farfalla color Luna posta sulla sua guancia destra non ha avuto nessuno che l’accompagnasse nel mondo di questo villaggio, no dietro tutti i retroscena, gli anbu, i quartieri poveri di Kiri, i pregiudizi dell’ignoranza di Mekura, i suoi stessi colleghi della Shinsengumi, Saigo che sembra voleva mostrargli quanto questo villaggio sia crudele in realtà..Tante cose sono cambiate e lei neanche lo sa. Adesso la mano destra si prenderebbe una pausa dal lavoro fai da te per chiudere la mano destra a pugno lasciando solo l’indice per accarezzare con un leggerissimo tocco la farfalla bianca che riposa sulla sua guancia mentre la gemella mancina va ,con le dita, ad allargare con le dita l’elastico che tiene salda la mascherina al viso cosi da scoprire il suo profilo diafano sinistro che adesso Sango può vedere benissimo, un sorriso si andrebbe a creare sul candido viso dell’Angelo sentendo nominare la sorella. << Bene.. penso abbia visto ogni anime esistente al mondo. >> se la ride ancora pensando alla sorella sempre davanti alla tv . Anche l’altra elastico verrebbe allargato dalle dita smaltate di rosso dell’angelo di carta per poi far correre l’elastico lungo l’orecchio fino a farlo uscire completamente e togliere la mascherina del tutto mostrando il suo volto per poi la maschera accompagnarla nella tasca interna della felpa sportiva , restando ancora con il largo cappuccio alzato e tornare a lavorare sul suo origami. [Img Shiroi:https://www.pinterest.it/pin/365002744808331545/][Img Luna: https://www.pinterest.it/pin/365002744808528605/] Sorride mesta a quel suo primo dire, come potrebbe mai dirgli tutto quanto? E quanto potrebbe dirgli in verità su tutto ciò che accade? Per esempio che l'ex capo dell'akatsuki è ancora vivo, e ha perduto il suo anello, nonchè anello di Pain ? No, quello non potrebbe mai dirglielo, ne a lui, ne a nessun altro, mai. < oltre un uomo estremamente geloso che ha cercato di ammazzarmi solo perchè non posso amarlo > oh, quanto la diverte quella storia e quanto le fa comprendere l'oscurità che nasce insieme allo stesso amore < un Uchiha che ha tentato di rendermi sua come fossi un piccolo oggetto con la promessa di un potere che non conosce > il sorriso che si allarga, si assottiglia allo stesso modo insieme agli occhi, un ardore che sfocia in quella sottile linea d'odio nel sentirsi talmente oppressa. Come osa un piccolo giovane dirle che dovrebbe vendergli l'anima? < scoprire che Furaya Nara, ex decima hokage è ancora in vita, e credo abbia delle intenzioni con konoha molto dubbie. Per esempio, riportare tutto a dieci anni fa suppongo ù> oh quella davvero non riesce a sopportarla. Come può esser tanto cieca e orgogliosa nel volere tutto come dieci anni prima? Solo per aver perso il proprio potere, la propria possibilità, così come tutto loro che sono ancora vivi. Eppure pare che lei, considerata traditrice, sia davvero l'unica che stia facendo qualcosa per lenire i propri peccati ed espiare le proprie colpe < l'assassino continua ad uccidere, l'ultimo è un membro del clan Seiun > anche quella morte le entrata nella mente, non solo per aver perduto un loro cittadino, è un cittadino della pioggia, ma anche per l'indizio che recherebbe problemi ad Akendo stesso. La pietra dell'anello di Pain trovata spezzata < le faglie che si son aperte fuori dal villaggio e questi tre individui che devon esser presi > il sorriso lentamente scema, s'assottiglia per non rimanerne più traccia < sono spaventata Shiroi > una confessione che pone lui senza guardarlo adesso < ho paura di quel che sono > va a correggersi, per tornar con lo sguardo ancora a lui, per osservarne il viso, l'espressione, lo stesso cambiamento. Apprende ciò che la sorella stia facendo eppure qualcosa manca a quel quadro < ho chiesto anche di te > fa notare come l'altro non si stia davvero liberando di nulla. Come può proteggere quella piccola candida anima dal mondo, quando lei stessa è portatrice di quella stessa terribile oscurità? Ha compreso la notte prima insieme al makihara, quanto quelle idee possano esser malate, contro natura. Riportare alla vita i morti, e l'eterna vita di corpo in corpo. La prima dovrà comprender prima le faglie, per la seconda, sa benissimo che esista una tecnica per ingannare la morte.. e se esiste, perchè non dovrebbe esisterne una per riportar indietro un morto? Ha avuto modo di veder anime dell'oltretomba tornare sulla terra, parlarvi perfino, dunque tutto potrebbe esser possibile, ma permane comunque una possibilità lontana, un desiderio. Il dubbio che si dipinge in viso < non so se percorrere una strada, che vorrei percorrere per mio puro egoismo, o lasciar perdere tutto >18:58
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[[Corso/Panchina]] Le dita diafane dell’Ishiba iniziano a lavorare veloci sul cartoncino verde in stile Pureland no stile di origami che usa solo pieghe basiche a “valle” e “montagna” mentre ascolta le parole di Sango che sembra libersi di colpo dei fardelli che porta dentro se. << Sembri una donna molto contesa ,sei pur sempre una rosa Ishibae proprio come un bel fiore la gente vuole strapparti per farti sua al costo di farti morire e appassire. >> il volto adesso si farebbe serio mentre continua a lavorare sul cartoncino come se nulla fosse, piegando il bordo superiore destro all’interno finché non raggiunga la linea al centro del foglio, anche il bordo superiore sinistro viene piegato allo stesso modo verso la linea centrale. << Sta a te stare nel tuo giardino e coltivare la tua essenza Sango chan…ti preoccupi troppo. Del domani pensando a oggi. >> Tenta di non entrare troppo nel dettaglio, fa parte degli anbu e lavora in segreto anche per la Shinsengumi, non può farsi scappare informazioni, ne andrebbe della sua segretezza e non ci guadagnerebbe nulla, ne lui e neanche lei. << Ho conosciuto furaya e posso dirti che al momento con tutto quello che mi stai dicendo ogni tuo pensiero o preoccupazione su di lei è l’ultimo dei tuoi problemi, sei nei guai seri Sango. >> Sembra quasi ammonirla mentre piega a valle il lato inferiore sinistro del foglio verso l’alto e l’interno finché il bordo di questo lato non incontra il bordo inferiore delle porzioni superiori precedentemente piegate, piega poi riapriare. << Tu non sai chi sei Sango, tu non sai cosa vuoi. Sei troppo persa da mille cose e ti sei dimenticata la tua essenza. …>> Ora si fermerebbe poggiando lo sguardo di zaffiro sul suo rosso come la passione. << Come puoi pensare d’essere utile alla tua gente se tu neanche sai cosa vuoi. Sei uno shinobi, sei un’arma… Non puoi permetterti tresche amorose che vanno a condizionare la tua mente. >> Direbbe cosi freddamente per tornare a lavorare sull’origami, a quanto pare lui non è un cucciolo da difendere, non più,come lei nell’ombra sta lavorando per difendere questo villaggio e non solo la sua gente, lui sta lavorando nell’oscurità di una maschera di porcellana nera per il suo nuovo cielo. << Capisci quello che vuoi, non mettere stupide catene alle tue ali… o ti creerai una gabbia d’oro da sola.>> Aggiungerebbe in fine, con quella voce tranquilla e pacifica che solo un angelo può avere. [Img Shiroi:https://www.pinterest.it/pin/365002744808331545/][Img Luna: https://www.pinterest.it/pin/365002744808528605/] Contesa, lo è davvero? No, non è semplicemente quello < pare che alla gente piaccia prender qualcuno e volerlo trasformare in ciò che non è > non come un origami, facili per loro da modellare, così come sta dimostrando lo stesso Shiroi , che con quelle sottili dita sta dando nuova forma a quella carta . Se ne è sempre preoccupata, decisamente del domani, puntando sempre in alto e ogni volta la caduta fa più male, è sempre più difficile rialzarsi e trovar qualcosa ancora per cui combattere. Ma ascolta Shiroi stesso, lo sguardo che s'allarma e si gira proprio verso il suo viso < stalle lontano > un consiglio il proprio, di quel che non vorrebbe mai fare l'altro < anche lei è una mia preoccupazione, la conosco da troppi anni, so come ragionano. Rimembra sempre, lei è stata quella che ha supportato Yukio nel renderci schiavi > glielo deve ricordare, di come quella donna abbia fatto orecchie da mercante in tutto il tempo, difendendolo e prendendone le sue stesse parti . No, lei non merita magnanimità da parte propria, merita solo la morte così com'è stato per Yukio stesso < non starle vicino, ma se hai informazioni, ti pregherei di condividerle con me > quelle di certo le serviranno per mandare avanti quel piccolo incarico che s'è vista affidare, che ha voluto avere. Per la Shinsengumi ella è un pericolo, forse molto più di lei stessa, per quel villaggio che deve rimanere integro ora più che mai . Ma a quel suo successivo dire la mascella si contrae, dritta e ferma, le labbra che si stringono così come i denti sotto d'esse. < io so chi sono > ed è proprio li il problema, accettare e avanzare verso un cambiamento o rimanere ferma e agitata dentro la sua essenza. Se solo dovesse pensare come dieci anni prima, avrebbe ripreso le parti dell'akatsuki, avrebbe risollevato tutti quegli elementi del passato per ritornar alla gloria che merita < sto solo espiando le mie colpe > unico motivo per cui s'è unita a quella stessa organizzazione, seppur condita dal desiderio di scoprire quali sono i fili e i veri ingranaggi di quel villaggio, che appare tanto puro fuori quanto marcio dentro. < continuando a proteggere la mia casa > sotto altre vesti, sotto altri metodi, come l'esser sempre di pattuglia al suo interno. Non per controllare, quanto più per proteggerli da eventuali problemi esterni < so cosa voglio, è quello che mi frena > la consapevolezza che ciò che vuole non è umano, va oltre il proprio insegnamento sulla natura, ma adesso non è più una sua custode < cosa se ne fa un mondo di un ex jonin che ha perduto tutto il suo potere e il suo sogno > cosa se ne fanno di lei se non per mera volontà di farla chinare dopotutto < il tempo è trascorso, eppure la mia anima è relegata ancora ad una singola persona, quanto può esser patetico tutto ciò > un tempo non sarebbe mai crollata, non si sarebbe mai fatta piegare. L'orgoglio perfino d'essere una shinobi d'alto livello è morto insieme a lei dieci anni prima < ultimamente incontro solo coloro che non voglion rispondere alle mie domande > e lei sempre pronta a rispondere, in un modo o nell'altro, un piccolo invito a parlare invece di lui, di ciò che gli sta accadendo e di tutto ciò che non ha potuto vedere coi propri occhi.20:04
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[[Corso/Panchina]] Shiroi adesso solleva il lembo superiore. Si può distinguere chiaramente un triangolo con la punta verso il basso. Ed è proprio la punta di quello che piega in su, raddrizzandola. << Mi ha parlato di te come una vecchia traditrice, le ho chiesto gentilmente di non parlare di te davanti a me cosi. Forse c’è una cosa che ti sfugge Sango chan…>> Si fermerebbe nuovamente guardandola di nuovo con quei occhi rossi che gli ricordano un po' le rose rosse. << Io valuto l’essenza di una persona, no le parole. E saranno solo i tuoi gesti a a farmi cambiare idea su di te. Non altri. >> Sorriderebbe per poi aggiungere ancora. << Tu non hai capito che io so volare da solo, non ho bisogno di qualcuno che mi difenda.>> detto questo tornerebbe a dar forma al suo origami che adesso ha preso la forma di una specie di diamante con la parte superiore più lunga di quella inferiore. << Sono un Angelo del cielo più di quanto tu possa pensare. >> Piega l’angolo più basso del diamante centrale verso l’alto facendogli incontrare da qualche parte il centro della punta superiore, ma non proprio in cima. <<…ho trovato lavora sai?>> abbondo un piccolo sorriso. << Mi pagano per indossare vestiti, me li regalano pure dopo avermi fatto qualche foto. >> Continua a sorridere per poi capovolgere il foglio mentre mente sul suo lavoro, ma di certo non può dirlo, non ora non in queste circostanze. Lui è un ombra preziosa per questo villaggio e non solo per gli agenti anbu. Si possono notare duelembi triangolari che s’incontrano al centro del foglio e shiroi sembra piegarli il più possibile verso l’esterno tenendoli piatti e senza strapparli. Solleva delicata quel sopracciglio eppur una breve risata ne uscirà dalle morbide gemelle < cambiare idea > sussurra le sue stesse parole contro < significa già che hai un idea precisa di me > allunga lo sguardo e se solo fosse stato qualcun altro si sarebbe arrabbiata, avrebbe sbraitato forse, eppure con lui non ne ha la forza, non ancora per lo meno < il volare da soli porta a cadere senza alcuno che ti prenda > lei stessa ne ha avuto le proprie conferme, e in quel momento il proprio corpo si solleva da quella stessa panca, per porre lo sguardo invece sull'acqua poco lontana da loro, scura e plumbea ora che i raggi del sole iniziano a nascondersi per donar posto alla luna protagonista < devi avere qualcuno che ti aiuti a non perdere te stesso e la ragione.. te lo dico per esperienza > la stessa che adesso pare rifiutare, e adesso Sango, dov'è finito colui che avrebbe dovuto prenderti e non lasciarti schiantare al suolo? e' morto o solo la sua coscienza si sta nascondendo nei meandri d'un corpo che riconosci perfettamente < sii chi preferisci essere > alla fine è tutta una questione di scelte, più o meno ponderate, ma si sceglie chi essere, quale percorso scegliere, quale strada proseguire, perfino chi amare alle volte. Lo si decide coscientemente. < oh, son contenta > solleva quelle labbra nel tentativo di stemperare la tensione del corpo < davvero esistono lavori del genere?> e in quel momento andrebbe ad uscire il cellulare stesso, ha pochi numeri in croce sullo stesso, unico che sente è solo il nigga gigante, per tutto il resto invece non ha nessun altro < senti, non sono brava ad usare questo aggeggio, ma ho scoperto come mandare messaggi > il corpo che la riporterebbe nelle sue di vicinanze, lieta che possa glissare il discorso verso ombre tenue e giovanili < mi hanno pure detto di certe applicazioni con foto e cose del genere anche per sentire e vedere persone lontane > riferendosi a quel ninjagram, ed allunga lo sguardo verso di lui, senz'altro più avvezzo di lei in quella tecnologia alla quale sta cercando di ambientarsi come può, anche con quel giochino con la paperella che s'è scaricata , deve tipo farla volare oltre gli ostacoli senza farla morire. Semplice e divertente. < oltre le chiamate e i messaggi, non so fare nient'altro > sbatte quelle lunghe ciglia più volte verso di lui, la richiesta di aiuto è chiara come il sole, vuole scoprire di più .20:49
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[[Corso/Panchina]] Sposta in basso il lembo posteriore dell’origami per poi toccare il retro della scultura di carta, cercando qualcosa. <<Fa parte della vita cambiare, avere un’idea statica e non dinamica di qualcuno è sbagliato…un errore che uccide i rapporti.>> Ed è proprio questo che Sango sta sottovalutando da parte di shiroi. Dietro l’origami dovrebbe esserci un pezzo lungo il retro abbastanza allentato da muoversi senza influenzare il resto della struttura, una volta trovato, il lembo viene e portalo in basso. Per poi capovolgere l’origami una volta finito, un diamante verde fatto di carta va molto fiero del suo lavoro che porge a Sango.<< Pensa un po' ti ho regalato io quel cellulare e non hai mai chiamato ne me ne Hye…e hai il numero salvato in rubrica…>> direbbe con voce seccata per il modo in cui ha tratto lui e la sorella, sembra non aver digerito la cosa anche se adesso sta facendo finta di niente. Si avvicina alla Rosa Ishiba prendendo il cellulare che ha in mano . << l’applicazione di cui parli è ninjagram… è già installata nello smartphone…ora ti faccio il profilo e ti spiego come funziona…>> inizierebbe ad aprire l’app spiegando ogni singola cosa dell’app, lui la usa molto…anche troppo ma fa parte del suo falso lavoro….forse (?) . Arrivato alla creazione del profilo, apre la galleria immagini e tra le varie foto ne sceglie una…si ci sono foto un po' meno vestite ma lui sembra non farci caso. << Questa qui!>> sceglie la prima foto per il suo profilo per poi continuare a spiegare come funziona Ninjagram in ogni minimo dettaglio, assicurandosi che Sango capisca tutto. Una volta finita la spiegazione saluterà la rossa con il seno bello in mostra per risalire suo skate e tornare a casa dalla sorella. [End] < davvero?> no, non ha letto i numeri salvati, ne ha solo uno che gli è stato inserito a forza e l'hanno accompagnata anche nella scrittura del messaggio < dovrò chiamare tua sorella > si decide in breve, dopotutto era abituata a non mandare lettere se non per estrema e necessaria importanza globale e personale, niente di quel genere a cui sembra non abituarsi < dai non trattarmi male, non sono abituata a queste cose > se ne lamenta come farebbe una vera bambina, docile in quegli occhioni che volge solo per lui - ah se qualcuno la vedesse in quel momento, cosa ne sarebbe della donna terribile di cui molti parlano ? < ninjagram > sussurra andando a veder anche lei ciò che accade a quel cellulare, come lo stesso smanetti ossesso e abile nella creazione di quel profilo. Quando lo vede andare nella galleria .. beh, prenderà lo stesso colore dei capelli, in tutto il viso < n-non dire niente > beh, son foto private dopotutto! e alcune non scattate da lei, ma ciò non lo dirà ovviamente, vergognandosi un poco di esser stata vista in posizioni compromettenti.. deglutisce, continuando a seguire la stessa conversazione e spiegazione, nel tentativo di rimembrare tutto quel che serva per la creazione di post, e tutto il resto. Non sa come andrà a finire, seppur l'altro abbia scelto una foto molto carina, di quelle che son state scattate quasi controvoglia al mattino, e che sarà la sua immagine del profilo. Si , il gergo dovrà ben impararlo < mh mh > segue ancora, finchè il tutto non finirà e solleverà quegli stessi occhi per lui, ricambiando il saluto e beh, smanettando con il cellulare per mettere almeno un piccolissimo post d'inizio, doveroso, no? [end]