In The Panchine
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Giocata dal 17/04/2021 21:19 al 18/04/2021 01:43 nella chat "Bosco Centrale"
21:36
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] È l’anno 10 dg (83DK), alle 21, 14 minuti e 40 secondi, una falena della famiglia della famiglia Bombyx mori, capace di 18.850 battiti d'ali al minuto, plana sul fiume del Bosco Centrale situato nei pressi della torre governativa di Kagegakure dirigendosi verso la ricca vegetazione, alla ricerca di qualche foglia di gelso per nutrirsi. Lungo il percorso illuminato dai vari lampioni e delle varie panchine che danno le spalle al lago , una coppia, un ragazzo di circa 19 anni e una ragazza leggermente minore d’età si stanno conoscendo per la prima dopo essersi conosciuti su ninjagram. Nello stesso momento, in un ristorante all'aperto a due passi dalla statua del Dio Pain nel centro d’amegakure, il vento si insinua magicamente sotto una tovaglia facendo ballare i bicchieri senza che nessuno se ne accorga. In quell'istante, al quarto piano della casa popolare 28 della Via Stefano Gestore preso il quartiere di Kiri, un marito becca la sua donna a letto con la sua amica. In un posto più lontano un uomo ,seduto davanti allo schermo del suo pg , tenta di scrivere velocemente sulla tua tastiera meccanica a led, la sua azione su un gdr online mentre fuma una sigaretta magica, ma si ferma di colpo capendo che s’è dimenticato del suo personaggio e sta descrivendo se stesso. Ma tornando a noi , sul corso illuminato dalle luci elettriche nei pressi delle panchine si può intravedere un ragazzo a bordo di uno skate, indossa una felpa nera e rossa a zip aperta con tanto di cappuccio alzato, una maglia bianca, dei pantaloni a tre quarti e dei scarponcini da shinobi altrettanto neri che lasciano visibili le dita dei piedi smaltate come quelle delle mani di rosso, le labbra sono celate da una mascherina nera con una stampa rossa a forma di bocca di Oni, mentre una farfalla bianca sembra svolazzarli dietro . Occhi blu scrutano le panchine cercandone una libera. <<…>> Fino a trovarla, proprio sotto uno dei palli che illuminano il camino, non c’è quasi nessuno li ,perfetto per lui era proprio quello che cercava, allorché si fermerà e si siederà proprio su quella. Una volta seduto , Luna la sua farfalla bianca , andrà a poggiarsi sulla sua guancia. Serata di novilunio, accompagnata da un leggera brezza frizzantina, fresca, tipicamente primaverile, la quale s'insinua tra le fronde degli alberi di ciliegio di cui è composto il bosco. Satellite terrestre che si staglia alto nel cielo stellato, illuminando con il suo chiarore argentato il paesaggio circostante, oltre alla figura del Sabaku. Si è allontanato molto da Suna, suo distretto d'appartenenza, oltrepassando anche la torre di Kagegakure, simbolo del governo centrale. < ..... > Non dice una parola, intento a camminare senza una meta ben precisa, arrivato fin lì spinto solo dalla mera curiosità. < Spero solo di non incontrarla... > Sa benissimo che il posto in cui si trova è, da quanto ha capito, uno dei punti d'incontro maggiori dove le forze governative - Anbu e Shinsengumi - si ritrovano. I Kami possono mettere sul suo cammino qualunque essere vivente, tranne lei. Ha fatto tanto per quietare la sua rabbia, raggiungendo un punto dove ora, al sentirla nominare, non prova più nulla. < Poca gente... > Mormora, avvicinandosi in modo diretto verso la figura di Shiroi Cho che si è seduta su una panchina poco distante. Gli occhi color ametista incastonati in quell'incarnato albino ancora non si accorgono della sua figura, attratti dal gioco di luci che i lampioni ricreano sullo specchio d'acqua del lago. Ad uno sguardo esterno appare vestito in questo modo: capigliatura corvina lasciata alla mercè delle condizioni climatiche, dove alcune ciocche ribelli gli ricadono lungo la guancia destra, fino al mento. Maglietta anonima e nera su cui è indossata una felpa bianca a collo alto con chiusura verticale a zip, entrambe a coprire il busto. La particolarità di questi indumenti? Non hanno la manica destra. Infatti il braccio è nudo dalla spalla fino al polso, mettendo in mostra una muscolatura non eccessiva, ma dannatamente definita. Sul bicipite poi, spicca il coprifronte di Suna che lo identifica come ninja del deserto. Pantaloni scuri come la pece tenuti stretti in vita grazie alla presenza di un laccio elastico color rosso fuoco, su cui s'inpercia una trama di ghirigori dorati. Ai piedi, immancabili, le calzature caratteristiche da shinobi aperte sulle punte. Ogni passo viene accompagnato da un lieve quanto flebile fruscio, visto il muoversi della sabbia che s'infrange contro le pareti della giara in terracotta posta dietro di sè. Reliquia che si colloca in obliquo, diagonalmente, facendo capolino oltre la sua figura. Contenitore di cui ne è sia il custode, sia il detentore. [Chakra OFF] Seppure a prima vista sembri solo una serata come le altre, un occhio attento noterebbe che luna nuova dona alle cose una rinnovata vitalità: alcuni saggi interpretano questi giorni come momenti di cambiamento, ma sarà così anche stasera? <Speriamo di trovare qualcuno in giro, almeno mi diverto un po’> sussurra a voce quasi impercettibile mentre si avventura verso il bosco centrale, una delle aree più belle nei pressi della torre governativa di Kagegakure. Il ragazzo indossa un look total black (si sa che snellisce!) quasi “en pendant” con i capelli corvini. La t-shirt nera, che non visibilmente non vede ferro da stiro da anni, ha maniche lunghe, forse anche troppo lunghe per la braccia del ragazzo. I pantaloni, anch’essi neri, ricordano lo stile delle divise militari, con larghi tasconi sui lati che sembrano contenere qualcosa. Ai piedi comode scarpe a stivaletto rigorosamente nere, con la solo usurata nella parte interna. Mentre procede tra la vegetazione, nota due figure poco più avanti e, incuriosito dai volti non conosciuti, si fa avanti verso di loro con passo adagio, quasi saltellando. Quando è distante più o meno cinque metri dai due, esclama a tomo alto <Buonasera, perdonate l’intrusione ma mi sto annoiando a morte! Posso unirmi alla vostra conversazione?>.22:32
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Ed ecco (e non ekko eh, niente ciao amigo compra rosa) che finalmente la schiena riposa sulla panchina mentre la nuca leggermente si fa indietro cosi da portare gli occhi di zaffiro verso il cielo osservandolo con sguardo felice. << è proprio una bella serata vero Luna?>> Domanda all’amica alata per poi chiudere la mano destra a pugno lasciando solo l’indice per accarezzare con un leggerissimo tocco la farfalla bianca che riposa sulla sua guancia mentre la gemella mancina va ,con le dita, ad allargare con le dita l’elastico che tiene salda la mascherina al viso cosi da scoprire il suo profilo diafano sinistro che Dyacon visto che si sta avvicinando può vedere. Lo shinobi di Suna potrà vedere se ci farà caso la pelle candida dell’angelo di carta, lineamenti fini, candidi e puri , pelle che ricorda la Madre Luna chi sente le sue parole potrebbe pensare che stia parlando proprio con quella e non con la farfalla che sembra riposarsi dal volo sulla guancia destra di Shiroi che ora si fa distrare dal dire di Dyacon , ma non sente bene le sue parole non avendoci fatto caso, cosi il capo ora si schioderebbe dal cielo portano lo sguardo sullo shinobi dal braccio scoperto, lo fissa avvicinarsi ma non ci fa caso ma improvvisamente, una nuova voce cattura l’attenzione dell’angelo di carta cosi da spostare lo sguardo si posa verso destra e Shiroi si ritrova davanti a se il ragazzo vestito di nero che dalle sue parole sembra aver intuito che Shiroi stesse parlando con Luna. <<… Bhè si se vuoi ti puoi sedere, però ti avviso , la farfalla non è di molte parole…cioè…>> simile un piccolo colpo di tosse. << Non parla mai sarà un po' acidella …>> Ironizzerebbe cosi sulla farfalla per poi accennare un sorriso un po' imbarazzato per poi prendere lo skate da terra e metterselo sulle gambe. Avanza lungo il corso, via principale che s'insinua nel bosco, illuminato di tanto in tanto dalla luce artificiale dei lampioni, oltre che dal bagliore argenteo sprigionato dalla luna. < Uh? > Inarca il sopracciglio sinistro nel sentire la voce di Aku farsi largo tra gli strati di silenzio che fino ad ora regnava incontrastato nel luogo. E' solo una casualità che si ritrova nei pressi di Shiroi Cho, defilato alle sue ore dieci, verso cui ruota e abbassa lo sguardo. Gli occhi color ametista lo squadrano dall'alto, data la differente posizione assunta. < In realtà non c'era nessuna conversazione... > Commenta con tono di voce quieto, pacato, restando inespressivo in viso. < Ma dato che ora siamo qua e hai dato il via in modo involontario a questo incontro a tre, perchè non fare qualche chiacchiera? > Non è mai stato uno di quelli che si defilano e restano appartati per gli affari loro. Ha sempre amato conoscere gente nuova, culture nuove, ma senza essere logorroico. Equilibrio è lo status che lo descrive meglio. < Tutti in giro per fare una camminata, oppure le vostre famiglie, o le vostre donne vi hanno cacciato fuori di casa? > Chiede, alternando l'attenzione prima su Aku e poi su Shiroi Cho, facendo seguire a quella domanda un sorriso divertito, utilizzato per rompere il ghiaccio. Gli angoli delle labbra s'arcuano verso l'alto, mentre le dita della mano destra di dipanano, venendo poi fatta passare tra la folta capigliatura corvina nel tentativo di rassettare le ciocche ribelli. < Controlli le farfalle? > Chiederebbe all'Ishiba con curiosità, non avendo mai visto nessuno in grado di padroneggiare un jutsu del genere. Conosce il richiamo, ma non ne ha mai visto uno dal vivo. Che sia la serata giusta questa? [Chakra OFF] Questa noiosa serata sembra abbia una interessante svolta quando Aku arriva a pochi metri dal ragazzo sulla panchina, abbastanza da poter distinguere interessanti dettagli come la farfalla sul volto. Sorride all’ascolto delle parole del ragazzo dalla pelle candida e dall’umorismo pungente <non credo, a me sembra simpatica> pronuncia con un sorriso a U che lascia intravedere l’arcata superiore della dentatura. Si accomoda quindi sulla panchina, con la schiena che tocca la struttura ferrea, le gambe destra accavallata sopra la gemella e le braccia dietro la nuca. Giunge poco dopo anche il secondo ragazzo, del quale nota subito il coprifronte da ninja. Con lo stesso sorriso poco intelligente, quindi, risponde <Diciamo che non avevo nulla di meglio da fare! Piacere di conoscervi Aku!> e propone una stretta di mano prima a Shiroi e poi a Dyacon. L’emozione sul suo volto cresce ancor più quando sente la domanda sul controllo delle farfalle: per un non-ninja come lui, queste cose sono al limte della fantascienza ma forse non sarà così ancora per molto!23:12
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Adesso anche l’altra elastico verrebbe allargato dalle dita smaltate di rosso dell’angelo di carta per poi far correre l’elastico lungo l’orecchio fino a farlo uscire completamente e togliere la mascherina del tutto mostrando a entrambi il viso e accompagnarla nella tasca della felpa sportiva , restando ancora con il largo cappuccio alzato. Dopo aver sentito lo Shinobi della sabbia si spinge verso l’estremità della panchina in modo di far spazio a entrambi per loro fortuna è abbastanza grande da ospitare tutti e tre comodamente, niente assemblamenti qui eh? Un’espressione curiosa si disegna sul volto del giovane Ishiba ascoltando le parole di Dyacon . <<Controllare una farfalla?>> Domanda facendo risuonare la voce pure che ricorda quella di un bambino…si un bambino più alto di 180 cm… insomma. << No è solo una mia amica, sta sempre con me.>> Aggiungerebbe subito dopo non dando troppo peso alle parole dell’uomo mentre la mano sinistra andrebbe a capovolgere lo skate creando come un piccolo tavolo sulle gambe di Shiroi. << ma quali donne, l’unica donna della mia vita è mia sorella e mi basta e mi avanza.>> Risponderebbe ancora pensando a cosa potrebbe fare Hye sapendo che Shiroi vada a letto con qualcuno, sicuramente ucciderebbe prima la mal capitata e poi picchierebbe lui gelosa per com’è mentre la mano destra andrebbe a infilarsi nella tasca destra andando a cercare qualcosa al suo interno. << E tu invece? >> domanderebbe gentile verso di lui riproponendo la stessa domanda a Dyacon. << Hai uno di questi problemi visto che li hai chiesti?>> aggiungerebbe in fine estraendo un foglio di carta rosso, anzi più che un foglio di carta sembra un cartoncino che andrebbe a stendere subito dopo sulla tavola, poggiando il palmo della mancina sull’angolo basso sinistro , per poi far scorrere il palmo destro sul foglio in modo che si stenda per bene sulla superficie. Un sorriso nasce sulle chiare labbra della bambola di porcellana sentendo come Aku descrive la farfalla. <<… Si è molto simpatica, soprattutto di compagnia…Anche s’è un po' egocentrica. …>> La farfalla sbatterebbe appena le ali restando ancora immobile sulla sua guancia. << Io sono shiroi, piacere di conoscervi e lei …>> non ha il tempo di finire la frase che la piccola farfalla prende il volo iniziando a svolazzare intorno a Dyacon, un grazioso girotondo. << è Luna…>> Direbbe sorridendo godendosi la scena. In una situazione normale, avrebbe sicuramente preferito la presenza di una donna in quell'incontro, ma visto come stanno andando le cose sotto l'aspetto emotivo e personale, è meglio tenersi alla larga da esponenti del sesso femminile. Almeno per ora. Quando Aku si siede e prende parola, ne conquista inevitabilmente l'attenzione. < Pi... > Attimo di titubanza mostrata quando l'Arui gli tende la mano. Sbatacchia un paio di volte le palpebre, idratando le pupille del colore dell'oceano. < Piacere di fare la tu conoscenza, Aku. > Risponde con tono di voce calmo, mantenendo il sorriso stampato su quei tratti somatici fini e puri. Contraccambia il suo gesto, distendendo l'arto dritto - quello nudo su cui, ad altezza bicipite, è legato il coprifronte di Suna - in sua direzione. Presa salda, accompagnata da una leggera quanto effimera shackerata. < Dyacon Sabaku. > Si presenta anche lui, ma nonostante lo spostarsi di Shiroi Cho sulla panchina per permettergli di prendere posto accanto a loro, lui decide di rimanere in piedi. Anche perchè sedersi con la giara posta dietro le spalle non è affatto comodo. Ne è il custode, e lei è la sua principale fonte d'attacco e di difesa, è vero, ma nei momenti di relax è obbligato a liberarsene dato il volume che occupa. Ingombrante è dire poco. < Esatto. Pensavo fosse una sorta di evocazione... > Ritrae l'arto dopo essersi presentato ad Aku, spostando lo sguardo verso il cittadino di Ame, nonchè appartenente al clan Ishiba. < Dalle tue parole invece capisco che tua sorella è una rompiscatole? > Tira ad indovinare? Non proprio. L'affermazione del genin è più che eloquente. < Diciamo che ultimamente il sesso femminile mi sta solo arrecando problemi. > Da Furaya a Sango, fino a terminare con Keiga. Insomma, chi in un modo e chi in un altro gli stanno dando grattacapi e pensieri. < ..... > Gli occhi seguono lo svolazzare della farfalla luna, la quale le gira intorno con far innocuo, quasi curioso. < Bene Shiroi ed Aku... > Cerca d'imprimersi il nome di entrambi nella testa, allargando le braccia oltre i rispettivi fianchi. < Se ci fossimo trovati al centro vi avrei offerto da bere. Ma in questo caso... > Si zittisce, poichè oltre ai lampioni e alla vegetazione, c'è ben poco. < Da quale distretto provenite? > [Chakra OFF] La dinamica serata entra nel vivo, e le parole dei tre rompono il silenzio che regnava sovrano nel bosco fino al loro arrivo. Senza troppi giri di parole, mira dritto al punto di suo maggiore interesse <Shiroi e Dyacon allora! Siete per caso dei ninja?> domanda mentre continua a guardare il coprifronte del ragazzo proveniente da Suna. Vedendo che la panchina rimane solo per due, si allarga un po’, mantenendo il braccio destro vicino alla nuca mentre sposta il sinistro sopra l’estremità superiore della struttura. <Peccato, un bel drink non sarebbe proprio male adesso> sussurra mentre lo sguardo si perde un po’ trai i ricordi, provando a richiamare le tante sbronze in giro per la città. <Distretto di Oto> risponde quindi con voce distaccata, <ma non che voglia dire molto per me, sono praticamente un girovago che cerca di qualcosa di divertente da fare>23:51
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Gli occhi non si schiodano dalla carta mentre continua a stenderla, non dedica molti sguardi ai due eppure sembra ascoltarli molto attentamente cosi tanto da rispondere subito alle loro parole. << Basta infastidire la gente Luna. >> direbbe con un tono angelico, una voce che rende difficile anche indentificare il sesso del ragazzo ma almeno oggi non porta nessuna maschera quindi il suo sesso maschile è facilmente, intuibile a differenza del suo clan visto che sta solo usando un foglio, chiunque potrebbe giocare con la carta no? Soprattutto se non porta con se il coprifronte . << Se vuoi me ne puoi parlare, sono bravo ad ascoltare la gente Dyacon Sabaku. >> Replicherebbe ancora mentre Luna sembra ubbidire alla richiesta dell’angelo di carta, andandosi a poggiare nuovamente sul suo viso,esattamente sulla sua fronte, sembra aver ammaestrato una farfalla, è possibile farlo? << Mia sorella ? No, è solamente gelosa e possessiva… fa parte del suo carattere, è il mio sole .>> sorriderebbe mentre crea delle linee guida piegando il foglio di carta rosso quadrato a metà. Allineano subito dopo i bordi e gli angoli per creare una piega solida. << è il suo modo di volermi bene e le sono grato di questo.>> Ora sembra aprire la carta ripetendo il medesimo passaggio nell'altra direzione, assicurandosi di allineare bordi e angoli nella maniera migliore possibile. << Vengo dal distretto di Amegakure . ...Tu dyacon?>> Domanderebbe ancora gentile per poi aprire nuovamente il foglio che si trova adagiato sulla tavola da skate vestita da tavolo di lavoro fai da te visto l’occasione. << No Akumu, io faccio il modello sui social non sono uno shinobi.>> Andrebbe a mentire adesso, lui è un Anbu, il lavoro fittizio creato per farlo restare nell’anonimato è quello che deve dichiarare adesso, mentirebbe cosi al Deshi, ma solo per chè deve farlo. Adesso il foglio è quadrato con delle pieghe che si intersecano perpendicolarmente al centro. Resta in eretta postura di fronte a loro, spostando il peso corporeo da una gamba all'altra, mentre le braccia si uniscono davanti al petto, intrecciandosi tra loro poco sopra la bocca dello stomaco. < Distretto di Oto eh... > Nel ripetere il luogo di provenienza di Aku, i tratti somatici vengono deformati da un'espressione contrita. Oto gli evoca sempre dei brutti ricordi, legati soprattutto a dieci anni fa, quando i paesi esistevano ancora e Kagegakure era solo una visione futuristica. Ricorda Furaya e i vari problemi che arrivavano dal villaggio del suono. Vecchie ruggini mai appianate, almeno fino all'arrivo del falso Dio con le sue chimere che ha unito tutti sotto un'unica bandiera, trovando in lui il nemico comune da combattere. Ora che è stato battuto, sconfitto, quanto durerà questa pace? Quanto passerà prima che un distretto si eleverà sugli altri? Stato di quiete che si tiene in bilico sulla rama di un rasoio. < Genin di Suna. Perchè fai questa domanda? > Domanda alla volta di Aku, curioso a sua volta di sapere il motivo che lo ha spinto a chiedere se appartengono alla famiglia shinobistica. < Preferisco non rivangare il passato, Shiroi. Spero solo che sia una porta chiusa. Cementata. > Non ha pià incontrato Sango da quella sera e qualora dovesse riaccadere, ha ipotizzato diverse possibilità di atteggiamento. Vivendo entrambi nello stesso enorme villaggio, l'evento può accadere da un momento all'altro. < Grazie dell'offerta, ma come ho detto prima non mi va di parlarne e, senza offesa, ti conosco appena. Tu parleresti delle tue cose private al primo che incontri? Non credo. > Nessun tono arrogante o di sfida, semplicemente prende spazio il lato caratteriale schietto e diretto che lo ha sempre contraddistinto. < Ma ti basti sapere che la donna di cui parlo proviene da Amegakure. > La cassa toracia s'espande e poi le spalle si lasciano cadere verso il basso, dando vita ad un sosprio rumoroso, senza adoperarsi più di tanto per nasconderlo. < Io provengo da Suna. Dall'ex paese del vento... > Vena nostalgica in quella frase, accompaganta dai ricordi di Suna che custodisce gelosamente in uno dei cassetti della mente. < I Social... Tsk! > Schiocca la lingua sul palato arricciando poi il naso in una smorfia di disgusto. < Non riesco a star dietro a tutta questa tecnologia. Cellulari, telefoni, ninjagram, donnefaciliadvisor. Prima o poi dovrò mettermi in paro... > Mai rimanere dietro. Mai. [Chakra OFF] Nonostante le battute dei due mantengano alta sua attenzione, gli occhi di Aku iniziano a vacillare e mostrare i segni delle poche ore di sonno nelle ultime notti. Ma prima di congedarsi, prova a dar seguito alle dichiarazioni dei due riguardo i loro lavori <interessante, io sono in cerca di un lavoretto!> esclama mentre la mano destra raggiunge la corrispondente guancia e la gratta delicatamente, solo per poi tornare nella posizione originale. Rivolgendosi a Shiroi, commenta <modello sui social non sarebbe male, sicuramente rende bene e credo proprio aiuti a cuccare> il vocabolario non è esattamente aulico ma cosa altro aspettarsi da un ragazzo vissuto in strada <che ne dici di mettere una buona parola per me?>. Volterebbe quindi la testa verso Dyacon <Sto valutando l’iscrizione in accademia>, sorride e riprende <sembra che la paga sia buona e non mi dispiace prendere a cazzotti in faccia le persone>. Conclude così le sue risposte, lasciando scappare nel frattempo uno sbadiglio che, poco educatamente, non copre con la mano. <Oh beh, mi racconterete meglio un’altra volta> conclude quindi mentre spinge in avanti il busto e fa leva sulle gambe per tornare in posizione eretta. Aspetterebbe quindi di sentire le ultime parole dei due prima di allontanarsi percorrendo il sentiero dal quale era venuto, destinazione nanna.00:31
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Lo sguardo dell’iridi d’oceano si schiodano per un momento dalla carta mentre sul chiaro viso dell’angelo di carta si disegna un volto parecchio amareggiato a quanto pare senza volerlo è stato troppo invadente, quando si parla di questi sentimenti lui ancora non ha tatto, non è studiato in queste emozioni e più vorrebbe conoscerle più sembra voler far danno. <<… Mi spiace per l’invadenza Dyacon non volevo…>> Direbbe con voce dispiaciuto. Per poi poggiare nuovamente lo sguardo sul foglio rosso come ALLAMORE piegandolo in ogni angolo all'interno verso il centro. Iniziandolo con un angolo, tirandolo fino al centro e allineandolo con le pieghe fatte in precedenza e piegarlo una volta allineato tutto. << Si , io ne parlerei con chiunque in realtà, soprattutto con chi non conosco, cosi non possono essere consigli di parte. >> Aggiungere subito dopo quasi essendosi dimenticato d’essere stato troppo invadente, ma Dyacon ha voluto il suo parere a sto giro no? E lui da bravo angioletto ha risposto con quello che pensa. Non risponde al resto, non conosce molte donne di Amegakure e il suo interesse era solo aiutarlo non farsi gli affari suoi. << Neanche io ero molto pratico di queste cose sai ? Poi mi sono dovuto adattare…è importante stare in paro con questa società.>> Adesso Shiroi prova ad avvicinare il più possibile la punta al centro senza superarlo,senza aprire la carta. << Se ti serve una mano , ti aiuto volentieri, scusami per prima davvero non volevo essere invadente. >> Aggiunge in fine parlando con Daycon mentre ripete i medesimi passaggi su tutti gli angoli del cartoncino. << Ciao Aku e buona fortuna con l’accademia allora!>> esclamerebbe sorridendo volgendo il capo verso di lui vedendo che il deshi s’allontana da loro per poi tornare a lavorare sul suo origami chiudendo finalmente la piega blintz dell’origami. < Tu sei in cerca di un lavoretto... > Le dita della mano destra vanno ad accarezzare il mento glabro, mentre sul volto prende vita un'espressione pensierosa, interrogatoria. Potrebbe trovarglielo lui un lavoretto all'Arui, magari affiancandolo ai due scagnozzi della Yakuza che sono al suo soldo ora. Ciò significherebbe più introiti. Tuttavia, non lo conosce bene, potrebbe essere chiunque, magari anche un anbu in pausa. Dall'atteggiamento e dal modo di fare non gli sembra, ma certi shinobi sono addestrati alla perfezione per deviare, modellare e plasmare il pensiero che si fanno le persone su di loro. < Alla prossima. > Lo saluta con un sorriso divertito stampato in viso, figlio della sfrontatezza mostrata alla volta di Shiroi Cho. Lo ha appena incontrato e già gli ha chiesto un favore: che faccia come il culo(?). < Non c'è bisogno che ti scusi Shiroi. > Commenta quieto, osservando l'allontanarsi di Aku almeno fin quando la vista glielo consente. < Ho apprezzato il tuo gesto. Ma stasera non è proprio aria... > Parlare di Sango gli rovinerebbe il relax e la piacevole serata in cui è incappato. < Che cosa stai facendo? > Quell'armeggiare continuo da parte dell'Ishiba lo incuriosisce, ma ovviamente non può collegare quel fare all'innata di un clan. Nonostante abbia frequentato la rossa, oltre che attaccata e averle incrinato una costola, non ha assistito al suo hijutsu. < Davvero parleresti dei tuoi problemi con uno sconosciuto? > Resta sorpreso da quella dichiarazione, tant'è che sbatacchia un paio di volte le palpebre. Incredulo. < Vorrei avere la tua stessa fiducia verso il prossimo Shiroi... > Invidioso? Sì. Lui non è così. Sarà che la guerra e la moltitudine di batoste ricevute nei suoi 27 anni di vita lo hanno segnato nel profondo. Diffidente di natura. < Ad Ame sono stato un paio di volte... > Riprende a parlare con un livello di decibel basso, senza strafare, mantenendo la sacralità del posto. < Tu ti sei mai spinto fino a Suna? >00:57
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Le mani diafane dell’angelo di carta continuano a lavorare veloci sul foglio di carta rosso, sembra avere molta dimestichezza. << Sto creando un fiore di loto con la carta da quando sono piccolo amo fare gli origami.>> Il foglio viene piegato ogni angolo della base blintz all'interno verso il centro. Portamdo ogni angolo fino al punto centrale del quadrato e allinea gli angoli, i bordi e le pieghe come ha fatto per costruire la base , assicurandosi che le pieghe si trovino sopra . <<Penso che faccia parte del gioco sai? >> una domanda che sembra sparata a caso senza un contesto che la rinforzi che in breve tempo arrivo. << Non si da fiducia per non essere feriti, è un discorso contorto se ci pensi. Un po' come quando mangi un piatto che non conoscevi. >> farebbe una piccola pausa ripetendo per ogni angolo come fatto poco prima, fino ottenere un altro quadrato con il foglio per poi sorridere. << Se non assaggi quel piatto non puoi sapere come sarà, potrebbe essere il tuo nuovo piatto preferito come potrebbe divenire il peggiore mai mangiato…ma se non lo provi come fai a dirlo?>> domanderebbe come un bambino chiede perché la guerra esiste s’è una cosa brutta. << Perché rischiare di perdere qualcosa di bello per paura che sia brutto?>> domanderebbe ancora andando a piegare tutti gli angoli verso il centro, il foglio adesso sembra durissimo ed è chiaramente visibile dalla forza che ci sta mettendo. << Si..davvero lo farei, io mi fido della gente…e se mi delude..pazienza, me ne farò una ragione. >> Luna adesso andrebbe a piccoli passi a muoversi verso la criniera bianca del genin , andandosi a mimetizzare con essa. < Un fiore di loto con gli origami eh... > Incuriosito abbassa lo sguardo sulle mani dell'Ishiba e sul suo fare. Segue le pieghe del foglio, constatando come, minuto dopo minuto, la creazione prende forma. < Sembra rilassante. > Hobby che lo estranea dalla vita reale, portandolo quasi in un'altra dimensione. Una manna dal cielo per scappare dai suoi problemi. < Oppure si da fiducia alle persone sbagliate e la si nega a quelle giuste... > Commenta in sua direzione, terminando così il discorso sulla fiducia. < E' sempre difficile fare le scelte giuste. Ma sono anche dell'idea che eventi negativi ti formano. Tutta esperienza che solo sbagliando puoi acquisire. > Sentenzia con decisione, sciogliendo l'intreccio in cui le braccia sono unite davanti al petto. Gli arti superiori scivolano lungo i rispettivi fianchi, dando modo alle mani d'infilarsi nelle tasche dei pantaloni, sparendo dalla vista di Shiroi Cho. < Quando si parla di sentimenti è sempre tutto contorto. > Non c'è mai nulla di chiaro, di limpido, di lineare. mai. C'è sempre qualcosa che fa deragliare il tutto. < E' ora che faccia rientro a Suna... > Sussurra, alzando gli occhi verso il cielo stellato dove la luna risplende in tutta la sua bellezza. < Sotto questo punto t'invidio Shiroi. > Ovvero il lasciarsi scivolare addosso l'eventuale mancanza di fiducia da parte di un'altra persona. < Io invece non lo accetto e reagisco d'istinto... > Maledettamente impulsivo. E' raro che la testa mantenga la razionalità necessaria per agire con cautela. No. < Mi lascio trasportare dagli impulsi. > Come l'ultima volta, quando ha attaccato Sango e l'ha imprigionata nella sua gabbia di sabbia, incrinandogli una costola. < Spero di rivederti Shiroi. Anche perchè vorrei chiederti una mano con tutta questa tecnologia... > Ha visto molti profili ninjagram e vuole averne uno anche lui. < Magari mi dirai come aprire un profilo su ninjagram. > Lui che è un boomer sotto ogni punto di vista necessita di un chiaro aiuto. < A presto. > E così inizierebbe ad incamminarsi verso la strada di ritorno, dando le spalle all'Anbu, venendo ingiottito dopo qualche minuto dalla notte e dall'oscurità, scomparendo dalla vista altrui. [X]01:41
Utente anonimo:
[Corso/Panchina] Continua a lavorare ancora sull’origami senza degnare nessuno dei due che sono andati via di uno sguardo troppo preso dalla sua opera. <<… l’istinto è essenza,l’essenza è quello che sei..>> direbbe per non usare parole che potrebbero sembrare offensive, non è il caso di dire se scappi e perché non è coraggio. Probabilmente lo shinobi del deserto non capirebbe, non gli sarebbe d’aiuto, forse pian piano sta acquistando un po' di tatto finalmente? << sarà un piacere darti una mano, buonanotte Daycon>> cosi saluterebbe anche lui che va via ma non tornerebbe a lavorare sull’origami adesso. La mano destra scivolerebbe all’interno della felpa sportiva andando a prelevare le cuffiette Wi-Fi per poi inserirle nell’orecchie. Stessa cosa andrebbe fatta con lo smartphone andando ad attivare SpootyNinja, facendo partire una playliste di musica chill. Per poi tornare a lavorare sull’origami , piegando solo una parte degli angoli all'interno. Creando cosi una piega che includa circa il 10-20% dell'angolo, ottenendo cosi un ottagono con i lati irregolari. Tenendo l'oggetto orientato così da poter vedere l'ultima piega fatta, cercando con le dita lo strato superiore delle linguette sul fondo del foglio, tirandole delicatamente verso l'alto una linguetta alla volta, muovendo con lentezza e gentilezza, cercando di non strappare la carta. Finalmente può aprire il loto e far uscire i petali. Gli occhi blu si soffermano sull’origami posto sullo skate. << Questo lo portiamo a sole adesso. >>un sincero sorriso nasce sulle labbra dell’angelo di carta. Da troppo tempo ormai luna non attira la sua attenzione, probabilmente s’è addormentata anche lei..La mascherina nera con la stampa a forma d’oni viene rindossata. Lo skate viene messo a terra e torna a casa da sua sorella. [Exit]