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Centro di Kagegakure - Le ombre del passato

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con Kamichi, Kaworu

15:48 Kamichi:
  [Ingresso Locale] Sole timido pare nascondersi dietro le figure aerose delle nuvole grigie ricche di cattivi presagi, portando allo scuro sguardo il sentore di pioggia e disagio acquatico, laddove sappiamo benissimo che il nostro eroe biondo è una persona che tendenzialmente evita i luoghi ed i momenti in cui l'empireo scarica al suolo le di lui lacrime. <...> resta per ora silente, decisamente strano considerato che sappiamo quanto il biondo sia nella sua conformazione decisamente logorroico, anzi, parrebbe quasi malato a vederlo così muto, ma dall'incontro con la giovane Pakkurida avvenuto qualche giorno fa, il di lui spirito da guerriero e giustiziere ha subito un grosso ammacco, ed anzi, a dirla tutta, anche visibilmente potrebbe essere riconosciuto nella mimica facciale come una persona un pò giù di morale, spenta e manchevole del solito ardore che contraddistingueva il giovane kokketsu. Veste oggi con una giacca blu scuro, in tessuto leggero e traspirante, poggiata flebile sulle di lui spalle da guerriero tribale, mostrandosi a chi presente con le maniche di quest'ultima vuota, e dunque usata come mero indumento di protezione a quel suo corpo bianco. Al di sotto di quest'ultima v'è invece una camicia dal colore grigio scuro, d'un tessuto davvero leggero, quasi lino, in quanto il cotone dovrebbe apparire allo sguardo d'un tessuto del tutto diverso, parliamoci chiaro; Fiori, o fantasie floreali che si vogliano dire si manifestano in toto sulla superficie della camicia chiusa al petto, colorando a chiazze l'indumento di quelle rose verdi e rosse, anche se decisamente spenti nella tonalità effettiva. A disotto invece un pantalone lungo e blu farebbe da richiamo a quello che è in questo caso il colore della di lui giacca, lungo sino alle caviglie ma lasciando queste ultime scoperte, chiudente in fine in due piccoli risvoltini posti poco sopra i mocassini in similpelle traspirante di colore grigio scuro, indossate ai piedi ovviamente del biondo. Una cinta bianca divide gli indumenti di sopra da quelli di sotto, orecchino in colore oro al lobo destro e braccialetto e collana dello stesso colore a chiudere l'adornamento atipico per un ragazzo, mentre forte della propria volontà e della propria indole da giustiziere mostra sul petto destro, ad altezza del cuore praticamente, una spilla gialla che richiama al suo interno il kanji della parola "Giustizia". Non è in servizio, e s trova proprio davanti ad uno di quei WebBar che si trovano in giro, forse si chiamano webcafe da queste parti, insomma, quei luoghi dove puoi connetterti ai computer del posto, nulla di trascendentale signori. [Non In Divisa]

15:55 Kaworu:
 Nel clima indeciso di una nuova giornata, il Nero appartenente al distretto della foglia fa la sua comparsa sulla scena. Prestante nella sua mole, è vestito con abiti semplici, un completo scuro costituito da una giacchetta leggera ed un paio di pantaloni semplici, entrambi i capi neri, mentre al tronco una camicia bianca abbastanza semplice spezza la monocromia del vestiario, assieme alle scarpe basse comuni dello stesso colore che calzano ai piedi; sulla fronte, la solita fascia che gli raccoglie i lunghi dreadlocks bruni fino alle spalle, è arricchita dal coprifronte ninja col simbolo di Konoha sulla targa metallica in testa. Alla vita, una tasca porta oggetti mantiene un set di fumogeni, una bomba flash ed i tonici di recupero chakra e vigore. Alle mani, un paio di guanti a mezzo dito tipici da shinobi, rinforzati da due placche di acciaio sui dorsi. Al collo, rimpiattato dall'indumento superiore, un laccettino lascia penzolare il pendente dei cacciatori di taglie, una testa di lupo completamente nera incastrata in un tondo, monile estratto dal choker di Nene, che glielo ha donato. Chakra ancora non impastato, mani nelle tasche e portamento comodo, raggiungendo perciò in assetto di quiete la zona. Telefono nuovo alla mano, controllando l'orario e le notifiche, senza trovare nulla di interessante. < ... > un soffio lungo, pensieroso, accompagnato da un socchiudersi degli occhi, riflessivo. Pochi frangenti quelli che si consumano, andando poi a riaffacciare la visuale verso la strada, inquadrando un WebBar, quello dove pochi attimi prima s'è infilato Kamichi. Ne segue l'esempio, senza razionale connessione, puramente coincidenza del caso.
{Chakra off}{Leaf's Headband Testa}{Guanti ninja mani}{Fianco sx: Porta oggetti (Flash Bomb x1 - Tonico CHK/HP - Fumogeni set x1)}

16:12 Kamichi:
  [Interno Locale] Da sottolineare, all'inizio di ciò che vediamo, che il giovane è praticamente fermo all'ingresso del web-cafe, ed anzi, nulla parrebbe spingerlo ad entrare all'interno del suddetto, lasciandolo visivamente fuori dal locale probabilmente in una liscia lettura dell'insegna e delle notizie al di fuori del negozio. Ad un certo punto, però, si vuole per il destino, si vuole per uno scherzo di qualche kami che osserva il tutto da posti ed angolazioni diverse, davanti alla di lui figura bionda, parrebbe palesarsi in toto la statutaria e bronzea presenza del black mamba del villaggio delle ombre, il trecciato che ha accompagnato il nostro giovane eroe in non pochi discorsi, addirittura, divenendo lui stesso alleato -in un certo senso- in questa lotta contro l'assassino di kagegakure. <Mh?!> mugugna, dubbiosa, la figura di Ekko non passa inosservata, anzi, quei capelli e quella presenza imponente sono per i più qualcosa di assai riconoscibile, ed il biondo, ormai lo riconosce abbastanza velocemente. <Ho capito che mi hai quasi sempre visto con la divisa, e che non sono alto come te> muovendo qualche passo in avanti, dovendosi trovare così dietro la figura del nerissimo <Ma pensavo riuscissi a riconoscermi anche solo dai capelli Ekko> goliardicamente offeso, spostandosi ancora in avanti, tanto da voler affiancare la figura del combattente sul di lui lato destro, mostrandosi allo stesso come l'amico/alleato di sempre, anche se in abiti decisamente diversi. <Cosa diavolo ci fai tu in un web-cafe ekko?> prende fiato, guardandosi in giro, cercando di intravedere un bancone ove potersi sedere ad una postazione libera <Non pensavo fossi tipo da computer e ricerca tecnologica> neppure lui in realtà è così avvezzo alla tecnologia, ma è da un pò di tempo che svolge ricerche coi computer, che scrive e naviga su di essi, e come tali, sta riscontrando una quasi piccola passione per il mondo software che circonda quelle macchine così complesse. <Non ci vediamo da un pò, che ne dici di raccontarmi qualcosa mentre ci sediamo lì> indica un tavolino ove sono presenti, stranamente, proprio due computer liberi, siti a pochi metri dai due <Se non hai nulla da fare> fermo qualche secondo, muovendo qualche passo verso quella postazione <Socio> goliardico nel tono, ironico palesemente, chiama il nero come socio di ricerca, insomma, alla fine lo è stato anche eh <Potresti darmi una mano con certe ricerche> e non solo con quelle, il biondo sta effettivamente portando avanti la propria mente verso la storia passata <Che ne dici?> sedendosi al suddetto posto, sperando, in cuor suo, che il trecciato l'abbia seguito ed ascoltato quelle parole in toto.

16:21 Kaworu:
  [Locale] Alla volta della soglia del web cafè, la voce di Kamichi, lì nei paraggi, lo raggiunge. < Mh? > distratto dai propri pensieri, fa volgere le iridi blu verso il Kokketsu. < Oh, biondo. > sfarfallio di ciglia, un attimo attonito, cercando di riprendersi. < Perdonami. Ero sovrappensiero. > fiato che fuoriesce in maniera compassata dalle sue labbra. Il portamento composto, sebbene rilassato, rimane marcato da quell'aitante apparenza, sostenuta dal suo fisico slanciato ed imponente, il quale lo erge per tutto il metro e novantacinque centimetri di statura. Corporatura tonica, robusta ed allenata, molto compatta, spalle larghe e busto definito, scolpendo quella muscolatura in un solido atletismo. I dreadlocks bruni scivolano lateralmente sul viso e dietro la nuca, arrivando a toccare appena le spalle del lottatore konohano. Un piercing a cerchietto metallico sul labbro inferiore, mentre due orecchini squadrati si agganciano ad entrambi i lobi delle orecchie. L'incarnato scuro è di giovane maturità, assumendo un aspetto comunque abbastanza adulto per via delle connotazioni di quella fisionomia maggiormente marcate e dai tratti decisi, pur restando glabre. < Ho avuto un incidente col cellulare, che l'ho dovuto cambiare. > spiega in breve, e non specifico. < Sto cercando di vedere se riesco a recuperare qualche dato. Più che altro, mi serve un numero prima di tutto. > occhieggiando. < Anche se... > riflettendoci. < Visto che ci lavori assieme e ci sei compagno di squadra, hai il recapito della Ishiba? > domanda, così che magari gli permette di risparmiarsi un po' di fatica. Annuisce successivamente al mettersi a sedere e chiacchierare, provando a raggiungere la postazione libera indicata dall'agente della Shinsengumi. < Già. Sei riuscito a trovare qualcosa di utile dagli archivi? > chiede, partendo per cui dall'ultima occasione in cui si sono trovati. < A cosa stai dietro, questa volta? > sull'aiutarlo nelle successive ricerche, restando perciò a disposizione ed in compagnia dell'agente del governo.
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16:45 Kamichi:
  [Interno Locale] Il nerissimo parla, si volta, s'avvede della figura bionda del nostro shinsengumi, e di come, lui stesso, perso nei suoi pensieri, lo abbia quasi sbalzato di lato ignorandolo, in una scena ovviamente presa bene dal nostro eroe, nessun rancore per un tipo di due metri che più che uomo sembra n'armadio. <Ma tranquillo> prende fiato, volto nei confronti del giovane <Bro> dal lessico da ghetto da bassi fondi che il trecciato gli ha donato, imbastardendo in parte, la parlata classica ed un pò atipica che il giovane biondo aveva per un 20 enne della sua portata. <Oh mi spiace, sento spesso di gente che perde o rompe quei cosi> i cellullari lui non li ha mai usati, mai presi in mano, visti da vicino, ma assolutamente ignorante in maniera, se non appunto per queste storie che sente durante le sue ronde per il villaggio delle ombre. <...> il nerissimo tocca un tasto dolente nell'animo del nostro giovane eroe della shinsengumi, lui, lo stesso ragazzo che giorni prima ha pianto in preda ad una crisi psicologica davanti alla ex decima di konoha, lui che ha scoperto i passati della rossa Ishiba, lui, proprio lui che giurato di rimanere fedele alla sua divisa, fedele al corpo che ha scelto e pertanto, prendendosi l'incarico di estirparne il male dall'interno. <Cosa sai tu di quella lì?> tono TOTALMENTE diverso, tendente al cupo, triste, rabbioso, misto a dire il vero, da interpretare come la voce di qualcuno che sta parlando del proprio odiato nemico, quasi una nemesi ora, ecco <L'ishiba non è quello che sembra Ekko, ho scoperto giorni fa qualcosa che mi ha fatto rabbrividire> continua, prende fiato, ancora una volta <E sono qui proprio per scoprire qualcosa di più sui fatti e sulla storia che risale a 10 anni fa, devo capire se ciò che mi è stato detto da quella ragazza l'altro giorno, è vero> se riuscisse, alla fine di quella sua sessione, a scoprire che la rossa cartacea è davvero quella persona, bhe, le cose sarebbero davvero catastrofiche per la debole psiche del nostro kokketsu, che sarebbe indi ora, pronto, ad assumersi anche il ruolo di protettore della shinsengumi. <Qualcosa si, ma te ne parlerò poi> prende fiato <Ti avrei cercato tra qualche giorno, con più calma, qualcosa fuori c'è, anche da quella famosa pista segreta di cui ti parlavo> ovvero, la missione che dovrà svolgere presso quella compagnia teatrale, quella per cui è stato scelto assieme a dyacon, rasetsu ed un tale Kazuma, ancora ignoto alla vista del nostro biondo eroe.

16:56 Kaworu:
  [Locale] Prende posto al fianco dell'altro ninja, sedendosi perciò alla postazione multimediale immediatamente accanto a lui. < Purtroppo, succedono gli incidenti. > specie se sei alle prese costantemente con ninja decristallizzati con le rotelle fuori posto. Dalle tasche estrae fuori il telefono nuovo, il cavo di alimentazione, quello vecchio danneggiato ed il corrispondente connettore; proprio quest'ultimo cellulare, ha lo schermo completamente fritto, dopo l'effetto dello sputo magmatico scatarrato da Furaya il pomeriggio precedente. Comincia ad inserire nelle uscite usb quegli ingressi, mentre si mantiene in colloquio con il biondo, guardandolo tramite una visuale più scostante rispetto però all'attenzione maggiormente sostenuta nei confronti dei dialoghi. < Quello che mi interessa sapere. > riguardo a Sango, aggrottando il sopracciglio destrorso, montando una facciata piuttosto perplessa. < Capisco. > sul motivo perché è lì, restando però abbastanza pacato e neutrale. < Chi ragazza? > battito di palpebre, manifestando la propria curiosità. < D'accordo, come vuoi. > quando rimanda sui risultati degli archivi, facendo spallucce e proseguendo nella propria opera: cerca di accendere il telefono vecchio e rotto, sperando che, seppure lo schermo sia stato distrutto, almeno l'accensione potesse funzionare, per poterlo collegare al pc e vedere di recuperare i file che c'aveva salvato all'interno: principalmente, ci dovrebbe essere il documento di testo con le note sulla shinsengumi. E poi le foto di ninjagram, tra cui anche quella con Mekura e Furaya stessa. Almeno, malgrado il disagio, parrebbe vedere una piccola soluzione di fortuna, nel caso in cui la sorte ed i kami lo assistano. < Sì, vero. > riguardo alla pista segreta di cui gli aveva accennato. < So che siete stati molto occupati, ultimamente, là al Quartier Generale. > commenta, un vago riferimento alla questione pure delle Faglie, dell'intervista che due suoi colleghi, Saigo e Nobu, hanno rilasciato. Di sottecchi, gli concede una nota visiva, senza invischiarsi degli affari suoi, abbastanza accorto a studiare e pregare di poter recuperare qualcosa dal mobile phone danneggiato.
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17:19 Kamichi:
  [Interno Locale] Continuano quei loro discorsi, entrambi seduti, in postazioni adiacenti, ma con obiettivi palesemente diversi, tanto, da dividere il lavoro di entrambi in due sottocategorie, il biondo a svolgere le sue ricerche, ed il nerissimo alle prese col suo cellulare rotto. <Non voglio sbilanciarmi troppo, non posso ancora con le informazioni che ho con me> prende fiato, ancora una volta, voltandosi verso il computer in questione, acceso dal titolare, pronto all'uso, con una tastiera ed un mouse collegati pronti ad essere gli arti ed i mezzi tramite i quali il biondo svolgerà quelle sue ricerche. <Una ragazza non propriamente giovane, non sono un gran chè con le età ekko, forse tra i 20 ed i 30 anni?> chiede, retorico ovviamente, alla figura del nerissimo trecciato <Alta circa così> indica all'amico nero, con la mandritta, richiamando una generale altezza relativa alla figura della ex Nara <Occhi Azzurri, capelli tipo sul rosa> prende fiato, iniziando a digitare sulla tastiera , rapido, volendo visitare il sito di Ninjapedia, laddove potrà trovare probabilmente le informazioni da lui tanto anelate. <Non so se la conosci, si chiama Pakkurida> prende fiato <Da quanto ne so dice di essere una guerriera abbastanza forte> gli ha rivelato di aver combattuto sul campo di battaglia accanto furaya, dunque, per essere tale, dovrà sicuramente essere all'altezza del compito, e soprattutto, dello scontro in questione <L'ho già incontrata altre volte, ma questa volta, mi ha portato alla luce fatti ed avvenimenti risalenti a 10 anni fa> continua, iniziando a scrollare la pagine con quella rotella, partendo, letteralmente, dalla prima parte della storia ninja risalente al passato che sta ritornando nel loro presente, la storia dei kami e dei falsi kami, dei ninja e dei traditori, la storia recente del mondo ninja risalente da qui a 10/20 anni fa, quella che pervade non solo l'alone di futuro che lui stesso oggi vive, ma anche le storie che risalgono, se ce ne fossero, alle figure più leggendarie ed importanti di quegli anni. <Non è che non voglio parlarne ora Ekko, ma ho una missione da svolgere proprio in merito alle ricerche fatte> prende fiato, ancora, iniziando a leggere nella sua mente quell'estratto di storia da NinjaPedia <Quando avremmo avuto quel piccolo incontro, saprò dirti se quelle notizie saranno davvero servite a qualcosa, forse abbiamo fatto bingo> parla come un vecchietto lui, poverino, dovrebbe iniziare a riprendersi un pò della sua gioventù. <Già, sentita la storia della faglie temporali?> senza voltarsi contro il nerissimo, senza distogliere lo sguardo da quelle sue ricerche <Cosa ne pensi tu?> chiede il parere del bronzeo, lui che alla fin fine, è una gran bella risorsa da poter definire alleata, ha una bella mente e quei suoi bicipiti, secondo un pò tutti, picchiano forte i cattivoni.

17:23 Kamichi:
  [Interno Locale] [Lapsusedit] <Faglie Spaziali?>

17:38 Kaworu:
  [Locale] Cercando sempre di vedere se riuscisse ad entrare nel telefono vecchio tramite il collegamento usb al computer, sperando che il danno allo schermo non abbia leso troppo in profondità ed intaccato il resto dei circuiti dell'oggetto tecnologico, il tuo tentativo sarà quello di provare a recuperare quei file stipati, e se riuscisse pure il backup della rubrica, per avere i numeri precedentemente memorizzati nuovamente a disposizione. Operazioni che non dovrebbero risultare di elevata complessità, per chi quella tecnologia l'ha vista crescere, l'ha vissuta, in quei dieci anni nei quali comunque è vissuto a contatto con la civiltà millennials e di avanguardia tecnologica della realtà di Kagegakure. < Mh. > quando gli accenna sul non volersi sbilanciare, non insiste, rimanendo perciò neutro e discreto nei confronti. Segue poi la descrizione di quella che sembrerebbe essere Furaya, ma la storia dell'età lo tre in inganno. Anche perché c'è pure qualcun altro coi capelli rosati, quindi non sono tratti distintivi essenziali. < Sembra un bel tipo. > sulle prime, giusto per fare un commento goliardico. Il nome che sputa fuori, però, quello sarà inconfondibile. < Pakkurida. > battito di ciglia, pesante, meditabondo. Ascolta le successive d'egli, con maggiore interesse. < Ah sì? > riguardo all'avergli riportato fatti del passato. < E cosa ti avrebbe detto? > piuttosto curioso di capire cosa mai gli avrà potuto dire la ex decima. Nel mentre, tra le azioni più importanti che il Nerone nazionale intenta, c'è quella di cercare di recuperare il txt file dove ha segnato gli appunti sulle faglie dategli da Nobu e Saigo nell'incontro con aperitivo di lavoro, oltre che i numeri salvati; successivamente, qualora si fosse verificata la buona sorte di riuscire a trasferire quei dati all'altro strumento contemporaneo, approfitterebbe per scaricarsi pure le pic multimediali rimaste in memoria. < Buono a sapersi. > che sia impegnato per missioni, e che abbiano fatto centro. < Sì. Ho seguito il notiziario. > in merito ai varchi dimensionali. < Credo che se ci sia qualcuno interessato a questi strani fenomeni, non si tratti di sprovveduti. Anche perché, a quanto ho capito, sono fuori le mura, in una realtà ostile ed ancora segnata dalle ferite e dai mostri del recente conflitto. > si mantiene cauto, nonostante quello che sappia sia piuttosto importante, dato che sono notizie direttamente provenienti dalla sede dove lavora lo stesso Kokketsu. Tuttavia, stavolta evita di esporsi come ha fatto con la Manami, tenendo per sé le considerazioni politiche sul governo. < Suppongo che saranno qualcosa con cui ci si dovrà dare un gran bel da fare, tra le vostre fila. > sospirando lungamente, mentre continua a provare a mettere a segno quel trasferimento dati. < E tu che ne pensi? > chiedendo di rimando, per capire se l'interlocutore potesse avere altro da aggiungere a quello che gli è stato già fornito come istruzione da parte dei suoi due colleghi.
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17:59 Kamichi:
 Il trecciato espone ancora una volta il di lui punto di vista, ed anche, questa volta, una scarica di curiosità sulle parole della ex decima sotto copertura, lei che proprio qualche giorno fa quasi instillato il seme dell'odio e della discordia nella mente del nostro giovane shinsengumi, che in preda al momento ed al panico, si è fatto tranquillamente imbastardire dal di lei pensiero, giusto o sbagliato che sia. <Non penso sia male, ma a me non piacciono le ragazze più grandi> prende fiato, respira, rivela comunque un gusto molto personale al bronzeo, un qualcosa che forse nessuno sa <Magari se hai il piacere d'incontrarla, provaci> continua <Come hai fatto con l'ishiba...> si ferma un secondo, di getto, mentre sta continuando a leggere-qualora ovviamente riuscisse a farlo- la storia risalente alla grande guerra, ai motivi per la quale questa è scoppiata e chi ne ha preso parte, mentre, visibilmente se il buon ekko lo stesse guardando, farebbe per richiamare un quasi conato di vomito, un rigurgito visivo o quantomeno l'immagine del movimento muscolare del petto e della faccia, volendo richiamare ovviamente il disgusto di quella scelta del blackissimo nei confronti della rossa. <Mi ha raccontato di come a suo dire, Sango Ishiba, oltre ad essere la persona cinica e crudele che io conosco, è anche colei che ha ucciso tempi orsono il kokukage in carica al tempo> prende fiato, continuando a leggere a sua volta la storia sotto i suoi occhi, grazie a quel monitor, a quel pc, ed a quel sito così ricco d'informazioni per chi come lui non sa davvero un kunai. <S'è macchiata di alto tradimento, ed ora, fa parte del corpo che più di tutti dovrebbe rappresentare la giustizia e la fedeltà> continua, scrollando quel mouse, grippando con la rotella del mouse, cercando di fermarsi per memorizzare in parte quei nomi dei ninja in sovraimpressione. <Non so cosa le abbiano detto, fu anche arrestata la prima volta che la vidi> avvisa il nerissimo, di come durante la leva nazionale della shinse, ella venne condotta in manette da chissà chi <Ma ora come ora devo capire perchè ha fatto quello che ha fatto, e devo riuscire a capire se oltre a lei, di 10 anni fa, siano davvero tornati anche i buoni> è un ragazzino fanatico della giustizia e della pace, un classico bimbetto che crede negli ideali di pace e amore, e che, a suo dire, aspetta con ansia di ritrovare sul suo cammino quelle persone che un tempo incanalavano il suo stesso ardore, il suo stesso spirito guerriero e baluardico di giustizia. <In un modo o nell'altro, deve esserci qualcuno dell'alleanza ritornato> quella la conosce, ed a suo dire, se sono tornati vivi solo i ninja più forti, possibile che in TUTTA l'alleanza ninja, non vi sia rimasto nessuno? Assurdo.

18:12 Kaworu:
  [Locale] Una volta che sarà giunto al terzo tentativo, effettuare nuovamente quelle manovre informatiche di banale e comune difficoltà: cercare di recuperare e passare i dati da telefono a telefono, sfruttando il pc come punto base per entrare nella memoria rigida di ciascuno e salvare i file che vi sono contenuti sul dispositivo nuovo, prendendoli da quello vecchio, dalle cartelle multimediali a quelle di testo, così come eventualmente quello di backup per i numeri, che potrebbe essere sopravvissuto almeno fino all'inizio di settimana. < Ah no? > riguardo al fatto che non gli piacciano le varie Mature e Milf che girano ultimamente per la città delle ombre. < Un giorno di questi ti porto con me e Nobu Ryuuzaki da qualche parte al quartiere notturno, così ne scegli qualcuna che ti piaccia e fai vedere un po' di magie. AH-AH-AH.> ridacchiando con quel vocione baritono, ma in modo divertito, frattanto che si dedica sempre a quelle operazioni cibernetiche le quali, quindi, non dovrebbero corrispondere a qualcosa di eccessivamente difficile, per chi in quei dieci anni sia rimasto comunque a contatto con quella civiltà nuova e sia perciò cresciuto con essa, e non rimasto congelato in un feretro di cristallo solo recentemente dischiuso. La speranza c'è, di non aver perso tutto in seguito all'incidente con il catarro magmatico della ex decima. < Provarci? Mh-Mh. > un cenno di diniego. < Potrebbe rivelarsi una decisione parecchio esplosiva. > vaghissima ed ignorante allusione. Sghignazza parecchio esilarato. < Ah beh. Io con l'Ishiba non ho fatto proprio niente. > scrollando le spalle, quasi a dire che lui non ha mosso un granché, se non toccato i punti giusti al momento opportuno, e che al resto sia arrivato più perché è stata l'altra a volercelo. La smorfia disgustata del Kokketsu non lo offende, quanto più stranisce. < Ma sarai mica frù frù? > perché sì, magari la rossa sarà avanti con l'età, una mummia a detta di qualcun'altro, ma a lui decisamente non è parsa andata a male. E diciamo che sta diventando un esperto archeologo, di quel genere di verità storiche, immergendosi nell'avventura del piacere della scop...erta. < I buoni, dici? > di tutto il discorso, quella parola proprio lo sconquassa. Non tanto per qualcosa in particolare, ma unicamente perché quel concetto, per lui, è parecchio irrisorio. < Perché ti stai informando così tanto dell'alleanza? Lo sai che tutto quanto è successo, è perché non hanno funzionato. > pone quel dubbio storico e riflessivo in maniera del tutto asettica, senza palesare risentimento, ma nemmeno venerazione per quei 'buoni' che proprio l'altro ha citato. < E se pure fosse così, che cosa ti aspetti? > riguardo a quei fantasmi del passato, sulla possibilità o meno che fossero ancora in circolazione. Braccia che si portano conserte, ora si gira sul posto -restando sempre a sedere-, guardando completamente Kamichi.
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18:43 Kamichi:
 L'altissimo e muscolosissimo ragazzo di konoha pare aver preso a cuore la situazione dei gusti del nostro biondo, tanto, da invitarlo un giorno con lui e Nobu ad avere incontri di dubbio tipo con ragazze forse più alla portata d'età del nostro giovane eroe. La richiesta, forse, lusinga un pò troppo il kokketsu, e da ricordare inoltre, abbiamo la notizia di come lo stesso non abbia mai baciato una ragazza, figuriamoci un rapporto sessuale con una di queste, sarebbe alquanto surreale. <Magie?> fa quasi lo gnorri, sa a grandi linee quello che il trecciato vuole dire, in parte, ma di base, forse spera in cuor suo che si riferisca, appunto <Tipo che c'insegnano delle tecniche nuove?> questo è scemo proprio, per tutti i kami, perdonatelo, ma c'è da capire che proviene da una tribù nomade di quanti? 20 persone al massimo? Tutti conservatori, tutti molto ligi alla natura ed alle vecchie usanze, non che kamichi ne incarni proprio tutti i dogmi eh, sia chiaro, ci sarò un motivo per cui l'hanno imbarcato verso questa "missione", però davvero sa a grandi linee come nasce un bambino, e quando diciamo a grandi linee, s'intende che non lo sa con certezza. <Sembra figo, ci sto> poverino, mo lo traumatizzano peggio della shinsengumi quando mayuri gli ha iniettato il sangue kokketsu in vena <Menomale Bro> prende fiato, rilassato dal discorso, lo butta fuori di colpo producendo un sottile [Fiu] da quelle sue labbra, rientrando col busto in se stesso quasi, collassando di qualche centimetro all'apparenza, mostrandosi visivamente sollevato dal sapere che la di lui proboscide è stata tenuta a bada. <FrùFrù?> si volta, distogliendo lo sguardo dal monitor <è un clan per caso?> forse è meglio non commentare ancora <Non so di cosa stai parlando, ti sembro FrùFrù?> sta iniziando a diventare davvero cringe la situazione, davvero, forse è meglio che si svegli e che passi ad altro <Si, i buoni, i giusti> prende fiato, ritornando a leggere quelle parole <Ekko, se non è andata, se non sono riusciti e perchè forse...> scrolla ancora, verso il basso, continuando quella storia, soffermandosi sulle storie dei singoli ninja <Forse perchè non era il periodo giusto, forse perchè non c'erano le persone giuste> indirettamente, da megalomane quale è, si sta issando come la figura manchevole nell'anello della pace passata, quello che avrebbe potuto salvare tutti e tutto. <Se dovessi trovarli, capisci che potrebbero esserci delle persone in grado di affrontare una divinità?> prende fiato, dalla storia che LUI SA, quelle persone si sono sfidate con entità che lui neppure immagina <Vorrebbe dire che potrebbero aiutarmi a mantenere la pace nel villaggio, potrebbero aiutare noi tutti ad acciuffare l'assassino, capisci?> volto verso il nerissimo, passandogli il testimone.

19:01 Kaworu:
  [Locale] Faccia inebetita, alla reazione di Kamichi. < Tecniche... Nuove... > ripete, mentre alcuni battiti di ciglia scandiscono il suo stupore attonito, con una certa incredulità incredibilmente esilarata. < Beh, c'è da dire che alcune ti fanno veramente vedere dei jutsu che sì, ci sarebbe solo da imparare. AH-AH-AH. > e ride, di buon gusto, a quella ingenuità altrui sul mondo femminile. < Oh... Lo è. > espressione nera, la sua, mentre osserva di sottecchi il Kokketsu, con gli occhi assottigliati, le pupille tutte su di un lato, mentre i connotati esprimono quella faccia furbesca ed un po' sinistra. < Fi-da-ti di me. > con la faccia che tutto ha, ma veramente poco di raccomandabile. Passa da una smorfia ad un'altra, adesso nuovamente stralunato dall'interrogativo su quell'attribuzione. < Lasciamo perdere, dai. Abbiamo altro a cui pensare. > Sospiro lungo, tornando più normale, dopo la parentesi deformed in chiave comica. Fa per staccare i cavi dei telefonini, recuperando i due aggeggi e rimettendoseli nelle tasche. Riguardo alla questione dei buoni, torna nuovamente meditabondo. < Può darsi. > che non ci fossero le persone giuste, o che il periodo non fosse quello corretto. Sarebbero tante le possibili implicazioni, non si è fermato a valutarle poiché, in fin dei conti, il risultato che ne è scaturito è quella realtà in cui si trovano. < E se queste persone non volessero? > gli domanda di rimbalzo. < Se non volessero più combattere perché hanno già visto troppi spargimenti di sangue, perché hanno addosso, sulle loro mani, il sangue di molte vite. > commenta, riportando quella che ha ascoltato essere la visione di Saisashi. < E se invece, quelli che vogliono combattere, lo vogliono fare solo per riprendersi un passato che non c'è più, unicamente per giustificare i propri fallimenti e fuggire dal proprio senso di colpa, quanto dalla vergogna dell'orgoglio? > gli pone quell'altra possibilità, che è in pratica quello che ha potuto leggere lui dal comportamento di altri esponenti di quella vecchia cerchia. < E se invece qualcuno s'è accorto di aver combattuto dalla parte sbagliata, che quello che è accaduto è stato creato dal fallimento di principi essi stessi corrotti, e che quindi ora non si è più disposti a seguire? > qualcosa come ha fatto Sango. < Ma soprattutto, perché questa gente, a cui è stato tolto tutto, dovrebbe interessare salvaguardare un posto che non gli appartiene, ma che rappresenta invece il simbolo della loro caduta, del loro insuccesso, tutto quello che non sono riusciti a fare, a difendere? > ultima interrogazione, mentre fa per alzarsi dalla postazione occupata.
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20:16 Kamichi:
 Bronzeo il lottatore di konoha, bianco tendente al rosa il nostro eroe biondo kokketsu, uniti in questo pomeriggio dal senso di scoperta, entrambi mistificati nei loro voleri da discorsi forse quasi contrastanti sulla guerra e sulla pace, sull'ausilio di persone provenienti da passati recenti, come l'ishiba o come la stessa pakkurida, altresì conosciuta da molti come Furaya, decima hokage. <Fantastico, mi sento già super eccitato all'idea di vedere queste nuove tecniche!> è davvero convinto che sia una sorta d'allenamento, ridicolo a tratti, non è stupido, anzi, in realtà risulta essere anche abbastanza intelligente quando vuole, è solo dannatamente ingenuo, vive perennemente racchiuso nella convinzione che le persone sono tutte buone, e che tutte, come lui, lottino per la giustizia e per il bene comune. <Top, che ne dici del giorno [X] alle ore [Y]? Sono curioso di vedere queste shinobi all'opera> gli da pure l'appuntamento, eliminando la figura cioccolattica del collega shinsengumi, sentito pronunciare mezza volta, e quasi eliminato dalla di lui mente dopo i fatti alla torre; sottolineiamo un secondo ai presenti che la mente del nostro kokketsu funziona abbastanza a cazzo, ed anzi, pare avere dei meccanismi di autodifesa alquanto unici, riuscendo in queste occasioni ad eliminare quasi inspiegabilmente i traumi da lui subiti, fisici e psicologici, ricordandone solo in parte gli avvenimenti, imbastardendoli, rendendoli fasulli, e mantenendo solo le cose che non lo hanno ferito. Nella fattispecie, ad esempio, le torture alla torre sono del tutto scomparse, il bullismo avuto dai suoi colleghi è stato a sua volta cancellato, come ad esempio l'aver avuto mezza spalla distrutta da un morso di un cane/lupo ad oto. <Perchè non dovrebbero ekko?> chiede, dubbioso, mentre, infine arriva a scrollare tra le ultime pagine di quei documenti, tanto, da riuscire se potesse, a leggere anche dei collegamenti ipertestuali alle suddette figure citate in quei testi storici, risalenti ovviamente ai volti dei ninja leggendari della fu storia. <La morte è un mezzo inevitabile per portare la pace Ekko, i malvagi, gli ingiusti, devono essere la prova tangibile che il bene superiore della giustizia assoluta possa trionfare sopra ogni male> è davvero un cazzo di fanatico macabro quando dice ste cose, parrebbe poter uccidere persino dei bambini se questi fossero macchiati di qualche crimine di sorta <Se riprendere un passato permetterà il ritorno di persone che possano garantirne la pace assoluta, ekko, allora sarò dalla loro parte> senza mezzi termini, il nerissimo dovrebbe indi aver intuito la mentalità assolutistica di bene e pace che la testolina troppo giovane del biondo sta portando avanti, che nel bene e nel male, lo accompagna per ora. <Allora lotteremo tutti assieme per ristabilire quei principi di pace e giustizia, d'accapo Ekko, con la loro forza e le loro menti potremmo riuscire non solo ad eliminare l'assassino, ma ad estirpare tutto il male che c'è attorno, pensaci!> continua, ancora, fanatico come pochi, verso il trecciato, ancora lì ad ascoltare, mentre con gli occhi ritorna a leggere di quelle notizie, di quelle nozioni di storia. <Perchè loro sono gli eroi di un tempo, quale eroe volterebbe le spalle alle richieste di aiuto della gente che proteggevano, non lo farebbero mai> tenerello, peccato non tenga in considerazione i risvolti politici, economici, sociali ecc, ma per lui ciò che importa è l'ordine, la giustizia, la pace.

20:44 Kaworu:
  [Locale] Socchiude appena gli occhi in un assetto divertito quando l'altro esprime tutto quell'entusiasmo. < Bravo. Questo è lo spirito. > asserisce, con una nota bonaria. < Vedo di sentire Nobu e ti farò sapere. Più si è, più queste particolari donne ninja mettono in campo delle tecniche incredibili. > riguardo all'appuntamento, con grande comicità. < La morte è solo un fatto della vita. Nessun mezzo. > molto pacato in quella contrapposizione. < Non c'è nulla su cui trionfare, se non le sfide che siamo chiamati a combattere in ogni occasione, per le quali ci mettiamo alla prova per avere facoltà di decidere chi possiamo essere. > alle osservazioni altrui, scrollando le spalle, indolente dal far valere o meno le ragioni all'altro. < Se davvero ti piace tutta questa storia dei buoni, lascia stare il passato. Non farà altro che trascinarti nella sua eco. > una smorfia contrariata all'idea stessa presupposta. < Cerca di essere l'eroe del tuo tempo. > riferimento che non gli piace, al quale non sembra essere nemmeno troppo concorde, ma è un blando modo di esprimere la propria ottica nella prospettiva comprensibile pure dal Kokketsu. < Mh. > le fanatiche espressioni altrui non gli rendono chissà quale entusiasmo. < Allora avrai molta strada da fare. > non aggiungerà granché a quel dibattito, dando l'impressione di aver chiuso la contesa. Si interessa adesso al cellulare, sperando di esser riuscito a recuperare i numeri della rubrica, per poter scrivere quel dannato messaggio. < Se non sono più quello per cui combattono, no. > chiosa. < Devo andare, adesso. > sospirando lungamente, finendo di digitare il messaggio e rimettendosi il telefono buono in tasca. < Ti farò sapere per la serata. > conclude lì, aspettando giusto il tempo delle possibili reazioni altrui, ma non intenzionato a proseguire nella conversazione, accogliendo perciò unicamente le ultime battute del biondo, per poi andarsene. (//END)
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21:39 Kamichi:
 Ascolta le parole del nero più nero del villaggio di kagegakure, lui, l'amico trecciato che da tempo ormai lo accompagna in alcune delle missioni e delle opere di bene che il biondo sta svolgendo da quando è arrivato, da quando è membro della shinsengumi, e da quando è diventato a tutti gli effetti un genin. <Non mi è nuovo questo nome> verso ekko <Strano, forse l'ho già visto da qualche parte> particolare, lo ha sentito nominare mezza volta, sulla torre, evento pseudo cancellato parzialmente dalla di lui mente, tanto, da risultare quasi non accaduto con le persone lì presenti, ovviamente, quelle non facenti parte dell'avvenimento in se per se. <Ma se la sfida è quella di estirpare il male ed i malvagi da questa terra, allora trionfare sulla morte dei proprio nemici significherebbe arrivare a trionfare sui propri sogni, ideali ed obiettivi> e non ha mica tutti i torti, sia chiaro, alla fin fine, lui non è cattivo, anzi, ma è dannatamente cinico nei confronti di chi commette reati ed infrange la legge, è così, inevitabilmente, lo è. <Forse hai ragione, ci ho pensato> subito dopo, arrivando alle ultime battute di quella sua ricerca al pc <Non voglio essere l'ombra di persone che si prendono i meriti di tutto, o qualcuno di messo in disparte> eppure, qual è il problema kamichi? <Ma ora come ora non sono in grado di affrontare tutto da solo, voglio essere l'eroe del mio tempo, ma come ogni eroe, ho bisogno di persone attorno a me, di gente, un pò come te> continua, prendendo fiato, leggendo le ultimissime righe di quella ricerca sulla storia ninja, o meglio, questa sarebbe la di lui volontà. <Dai, ho finito anche io> s'alza, chiudendo le pagine e tutto <Ti accompagno all'uscita, ci rivediamo alla prossima per quella sessione d'allenamento con quelle ragazze> s'incammina verso questa, assieme al trecciato bronzeo <Mi ha fatto piacere rivederti, sappi, che ho ancora qualcosa in serbo per noi due, tieniti pronto> ultimo, respiro, per poi <Bro> salutare il nerissimo, voltandosi ed incamminandosi in direzione opposta [End]

Centro di Kagegakure - WebCafè.

In un pomeriggio dal tempo incerto, Kamichi ed Ekko si incontrano in maniera fortuita alla volta di uno dei Cafè tecnologici del centro città. Entrambi sono alle prese con i propri pensieri e le proprie ricerche: il biondo, scavando nel passato per capire di più sulla storia; il Nero, cercando di rimediare ai danni che elementi di quest'ultima gli hanno addotto, recuperando il salvabile dal telefono vecchio il cui schermo è stato decisivamente danneggiato da una sputazzata magmatica di Furaya il giorno prima. Nel mentre sono affaccendati, non mancano di condividere due chiacchiere, in cui il Kokketsu espone la propria visione assolutistica riguardo il pensiero della pace e della giustizia, trovando di contro la netta quanto sottile opposizione centrista del nuvolo colorato. Senza vincitori né vinti in quella retorica, i due scioglieranno la seduta al termine delle loro faccende, dandosi appuntamento ad un prossimo futuro.