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Terrorismo

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con Nana, Nobu

18:21 Nobu:
 Aveva ricevuto un messaggio strano, diversi dai soliti interessati a poldo, questo era rivolto a lui, parlando appunto dell’intervista. Non c’è che dire: la sua fama è di centro aumentata da quando ha fatto l’apparizione pubblica. Unendoci pure la fama che acquisisce in qualità di membro ufficiale della Shinsengumi… beh, cominciava a diventare qualcuno. Sta di fatto che sotto a quel post che proprio quell’influencer aveva fatto, ci stava già il commento dell’altra persona che ha partecipato all’intervista: la compagna Saigo. Probabilmente è proprio questo il motivo per la quale le ha chiesto di uscire, di vedere effettivamente di che cosa si tratta: ha espresso un chiaro interesse verso quei fatti e non dal lato della Shinsengumi, è lì per indagare anche se, dalle foto, non sembra particolarmente alta per rientrare nel range di altezza. Tuttavia loro hanno trovato tre impronte, nulla vieta che ci siano altre persone non ancora scoperte, che siano un organizzazione terroristica e che quindi abbiano affiliati nascosti all’interno delle mura. È uscito dalla sede della Shinsengumi poco più in là, rispondendole appunto al DM su Ninjagram di incontrarsi a un caffè lì, al bosco centrale di fianco alla loro sede. Veste come quasi sempre la divisa di ordinanza o quasi dato che è primavera e fa caldo. Scarpe eleganti nere ma a modo di anfibio corto, non a stivaletto. Pantaloni lunghi, neri del completo e sopra una camicia slim fit color antracite, con i lembi inferiori riposti all’interno dei pantaloni dove spicca quella cintura di cuoio nera ma con la fibbia argentata. Le maniche sono risvoltate fino al gomito in segmenti paralleli dalle stesse dimensioni, unica imperfezione a differenza del colletto di quella camicia, stretto e ordinato con tanto di cravatta color vinaccia che si muove in corrispondenza di ogni passo che esegue. Piegato sull’avambraccio sinistro, il quale è flesso a formare un angolo retto, porta la giacca con la bandana del suo grado, mentre al petto è ben visibile la spilla riconoscitiva. Alza la destra ad allontanarsi la sigaretta dalle labbra, espellendo quel fumo che gli lascia il sapore di lampone in gola. Alberi in fiore che vengono trascinati dal vento, il quale si porta con se l’odore del choconinja, ormai fermo alla volta del chiosco nel parco, aspettando la compagna per oggi.

18:37 Nana:
 Saltellerebbe lungo i viali alberati, euforica, come se non avesse capito la gravità di ciò che ha fatto. E qualcuno potrebbe chiedersi: che ha fatto stavolta? Molto semplice: ha usato nuovamente la propria stupidità. Difatti, qualche giorno fa era incappata in un'intervista mentre navigava nel web. Essa parlava di tre tipi loschi, probabilmente cattivi, che usano il potere delle cosiddette faglie a proprio piacimento. E lei, che ovviamente non ha la minima idea di cosa diamine siano le faglie, ha postato su ninjagram che avrebbe voluto incontrarli... soprattutto perché indossano delle sneakers. Insomma, sappiamo tutti che la biondina è un po' scema, ma forse stavolta l'ha fatta davvero grossa. Eppure, a lei non importa. Perché continuerebbe a saltellare, tra gli alberi ed i fiori di ciliegio, come se fosse una bimba felice. Si sta dirigendo verso il chiosco del bosco magico, perché si è data appuntamento in quel luogo proprio con il tizio della Shinsengumi apparso in televisione. E' stato abbastanza semplice trovarlo su ninjagram, per lei che ne è esperta. Lo aveva contattato, infatti, subito dopo aver visto l'intervista, per sapere di più riguardo quei tre tipi. E così, avevano deciso di incontrarsi. Da quel che ha visto, Nobu è proprio un bel manzo, quindi il bosco magico è il luogo ideale per un incontro del genere! Alta poco più di un metro e mezzo, la sua figura dimostra anche meno dell'età che ha. Certo, non che sia un'adulta. Ha solo quindici anni! I capelli biondi sono raccolti in sue chignon laterali alti, spettinati, mentre la frangia ricade leggera sulla fronte. Il sorriso è spalancato e lascia intravedere quei canini appuntiti che la contraddistinguono, facendola quasi sembrare un vampiro. Indossa un abitino rosa, con gonna molto corta a ruota. Sopra di esso si trova una giacca di jeans, sulla quale sono ricamate, con diversi colori, delle emoji. Le gambe sono attraversate da delle calze a rete nere, mentre ai piedi porta degli anfibi in pelle nera, che si allacciano fin sopra la caviglia. Ed ecco quindi che la piccola genin arriverebbe nel luogo prestabilito. Gli occhietti si volterebbero da un punto all'altro, alla ricerca di Nobu. Ed ecco che le ambrate incrocerebbero quello che sembra essere un colosso per lei, data la differenza d'altezza. Saltellerebbe verso di lui, estasiata, euforica. Gli occhietti brillerebbero. < NOBU-KUN! > esclamerebbe, con un tono di voce davvero acuto e fastidioso, che potrebbe attirare l'attenzione di chiunque.

18:57 Nobu:
 A quello schiamazzo potrebbe rispondere con la stessa voce che ha in testa che cita più o meno “Letteralmente io, Nobu” ma si evita la memata. Alza il braccio destro con la mano aperta in segno di saluto alla volta di Nana che ha di fronte e già da qui può notare un dettaglio particolare: quelle mani che sono comunque esili e dalle dita slanciate, sono enormi, così come il fisico che viene celato di vestiti, non è massiccio, sembra quasi un giocatore professionista di pallacanestro con tutti quei dettagli. Ciocche della frangia dell’undercut che si muovono insieme alla cravatta a ogni passo. Limitare della sigaretta che si illumina un ultima volta di incandescenza, inalando quel fumo che ama e di cui è dipendente. Lascia cadere quel mozzicone, uccidendolo con la suola destra con il passo successivo, fermandosi proprio davanti a lei, con il sole alle sue spalle, proiettando ombre sulla figura mingherlina di Nana. Abbassa la mano, riportandola nella tasca dei pantaloni dopo che l’ha salutata in maniera educata, facendosi riconoscere. Così vicino può notare e sentire chiaramente dettagli tralasciati e imperscrutabili, come quei capelli neri ancora umidi di lui che si è fatto la doccia con un vago profumo di macadamia del doccia schiuma che usa. Di quegli sporadici e rarissimi peli di Poldo su pantaloni, cosa che potrà ricondurlo a lui dato che condivide il profilo con il suo gatto e anche il profumo che usa. Note aromatiche e primaverili, seguite da agrumi, legno e muschio, per i conoscitori parliamo di Sauvage, il profumo che usa, proveniente soprattutto da quei polsi, petto e le pieghe del collo dietro quella mascella leggermente squadrata. < Spero non abbia aspettato troppo, ci sediamo? > le chiede in maniera sempre pacata, aspettando che sia lei a fargli strada verso il tavolo che teoricamente dovrebbe aver prenotato pocanzi. Passo che riprende con un incedere costante, rumore delle suole gommate che viene ovattato dal chiacchiericcio che c'è nel bosco e al chiosco dove ora si fermano. Appoggerebbe la giacca sullo schienale della sedia per poi tirarla indietro, sedersi e poggiare i gomiti sul tavolo. Mano sinistra che si alza all'altezza del nodo della cravatta, allentandolo appena mentre la destra si slaccia i primi due bottoni, lasciando intravedere la linea che fanno le due clavicole.

19:18 Nana:
 Gli occhietti, estasiati, si sgranerebbero appena ad osservarlo più da vicino. Mani e fisico da giocatore di basket; capelli ancora umidi; profumo che scombussola tutti gli ormoni adolescenziali della piccola terrorista. Sente che il naso comincerebbe a pizzicarle appena, ma, per il momento, lo ignorerebbe, facendo finta di nulla, come se tutto andasse bene all'interno di quel corpicino e quella mente lussuriosa. D'altronde è nell'età dello sviluppo, e certe cose le percepisce come enfatizzate da tutti quegli ormoni. < Sono appena arrivata! > risponderebbe all'altro, con tono euforico, per poi seguirlo verso il tavolo. A lei quella situazione piace parecchio, peccato che non abbia ancora capito che Nobu la crede una complottista. Non è così intelligente da poterlo capire subito. Avanzerebbe, dunque, verso il tavolo prenotato, per poi sedersi su una delle sedie, di fronte all'altro. < Ne, Nobu-kun > comincerebbe a parlare lei, perché le piace essere al centro dell'attenzione < quei tre > farebbe una pausa, voltando gli occhietti da un lato all'altro < Non sono sugoi?! > ...certo, Nana, convinta tu! < Ah, poi mi mandi qualche immagine del tuo gattino? > cambierebbe discorso, come se nulla fosse, perché in realtà non dà per niente peso alle sue parole. Si capisce come, dunque, non abbia ben capito la gravità della situazione. Si sente libera di parlarne con Nobu, nonché membro della Shinsengumi, perché non capisce davvero il motivo per il quale quei tre dovrebbero essere cattivi. E poi... indossano delle sneakers!! < CAMERIERE-SAAAAAN > urlerebbe, distogliendo l'attenzione dal proprio interlocutore, quasi rompendo i timpani di qualcuno. Non è molto educato da parte sua chiamare il cameriere in quel modo, ma lei si sente con la coscienza a posto, dato che ha messo quel 'san' onorifico. Aspetterebbe, dunque, che il cameriere si avvicini al tavolo dei due, per poi parlare per prima, ovviamente, come una queen < Una coppa grande di gelato al cioccolato, con sopra tanta panna >. Ebbene sì, lei vuole il gelato, anche se siamo solo ad aprile. Ma le piace davvero, soprattutto quello al cioccolato, e quindi praticamente, lo mangia in tutte le stagioni, persino in inverno.

19:40 Nobu:
 Sta pure per risponderle se non fosse che arriva il cameriere dopo quello schiamazzo poco graziato. Non ha ancora capito benissimo se Nana ci fa o è semplicemente un air head. A guardarla non sembra propriamente una persona di quelle tre anche perché da indagini, peso e altezza non coincidono minimamente con quelle indicate nel rapporto che hanno ricevuto dopo che hanno fatto analizzare le prove da chi se ne occupa. Non sembra portare con se neanche la Zambato di cui hanno trovato delle tracce, sembra solo… beh una persona che fantasizzi per quell’ideale e quel pericolo che quei tre ignoti rappresentano. <Un caffè, nero. > sottolinea, senza latte, panna, zucchero, nulla. Amaro e forte. Si china appena a sinistra per tirare fuori il telefono e il pacchetto di sigarette dalla tasca del pantalone. Sblocca lo schermo per poi aprire la cartella con tutte le foto di Poldo, anche inedite, mai postate prima per far si che lei guardi. In mezzo ci sono anche qualche selfie con il gatto ma niente di compromettente come lui nudo o altro, al massimo a petto nudo, quello si. Non appena il cameriere se ne va, ecco che Nobu inizia a parlarle per cercare un attimo di capire se la biondina ha capito di che si tratta. < Nana, tu sei un influence. Hai delle persone che ti seguono e che, appunto, sono influenzate dal tuo pensiero. > Letteralmente è quello il lavoro e quello si può definire a tutte quelle persone che hanno un seguito sui loro profili social come la biondina dai denti appuntiti. < Capisci che è un problema se tu dovessi dire che quei tre ricercati sono fighi, dal momento che noi li stiamo cercando ufficialmente come possibili terroristi? > domanda, pacato, educato. La destra tira fuori di nuovo una sigaretta per portarsela alle labbra e accendersela successivamente. Con la mano che si riappoggia sul tavolo metallico mentre la sinistra passa tra quei capelli, spostando quelle ciocche indietro.

20:03 Nana:
 Non è che lei ci fa. Lei, semplicemente, c'è. O, forse, questo è ciò che ha sempre pensato di se stessa. Non le è mai importato, in realtà, essere come la massa. Forse, proprio per questo è diventata un'influencer. Per far capire agli altri il proprio stile di vita: diverso. Non le importa di ciò che le succede intorno, non le importa di ciò che la gente dice di lei. Le importa solo di due cose: di se stessa e dell'unica persona a cui tiene veramente, Aki. Il fatto è che da quando è venuta al mondo, è sempre stata così. Perché se non fosse stata in quel modo, se non avesse avuto la testa tra le nuvole fino ad ora, se non avesse vissuto tutto con profondo distacco, allora, probabilmente, sarebbe già morta. E, quindi, forse è meglio per lei che sia così. Perché chi perde i propri genitori a soli cinque anni, viene segnato per tutta la vita. Ma lei no. Perché lei è diversa. Ed a quei genitori, quasi non ci pensa. Ha messo da parte i loro ricordi, perché vuole che lei stessa sia il centro della propria vita, non i brutti ricordi. < Che vuoi dire, Nobu-kun? > chiederebbe, mentre le loro ordinazioni, intanto, arriverebbero. Un caffè nero, amaro. Un gelato al cioccolato ricoperto di panna, super dolce. Sembrano quasi due estremi che in quel momento si sono manifestati attraverso le loro ordinazioni. Acchiapperebbe, felice la propria coppa di gelato, per affondare in quella morbida nuvola il proprio cucchiaino e poi portarlo in bocca. Le pupille si dilaterebbero appena, mentre le proprie papille gustative comincerebbero a gustarsi tutta quella dolcezza. < Non vedo dove sia il problema > farebbe spallucce. Il tono è calmo, quasi bambinesco. Il fatto è che lei, davvero, non vede dove sia il problema. E' difficile che lei tenga la bocca chiusa, anche con gli sconosciuti, perché ha sempre detto tutto ciò che le passi per la testa. Ed anche questo è il caso. < Voglio dire, il fatto che siano presunti terroristi, non esclude che siano fighi > esclamerebbe, compiaciuta delle sue stesse parole, continuando a fare spallucce. Raccogliendo un altro po' di gelato e panna con il cucchiaino, lo porterebbe nuovamente alla bocca. < Che poi, saranno davvero terroristi? > chiederebbe all'altro, perché davvero non capisce. < Se la popolazione non è mai stata attaccata... perché questi tizi dovrebbero essere cattivi? >. Quel ragionamento è così lineare per lei, che proprio non capisce quali siano le intenzioni della Shinsengumi. Sarà che è un po' scema, sarà che ha solo quindici anni... ma perché dovrebbe avere paura di qualcuno che, fondamentalmente, non le ha fatto nulla?

20:27 Nobu:
 Abbassa il capo in un cenno di ringraziamento alla volta del cameriere non appena questi rilascia le ordinazioni. Non aspetta neanche Nana anche perché i due hanno delle dimensioni per quel che riguarda il loro sfamarsi ben diverso, con Nobu a dieta per controllarsi scrupolosamente e meticolosamente, per essere sempre perfetto e impeccabile almeno quando è nei panni della Shinsengumi, poi probabilmente, se non fosse lì in veste ufficiale, avrebbe anche perculato o broccolato la biondina, un qualcosa che però non può permettersi di fare quando porta le effigi della spada del consiglio. < No fidati, li abbiamo visti, sono decisamente più bello io. > le dice provando un atteggiamento diverso, dato che con la razionalità non sembra fare troppi progressi. Non vuole ricorrere al doverla catturare e portare in sede per un interrogatorio, così come non ha voglia di applicare il sigillo in testa per riscriverle i ricordi, era lì per acquisire informazioni dato che Nana poteva essere una loro affiliata ma che a quanto pare in realtà non è neanche una simpatizzante, semplicemente una tipa un po'… svitata, se così possiamo dire. Sicuramente anche lei andrà a finire nella lista dei nomi da controllare, esattamente come era prevedibile con quei commenti. Alza la mano sinistra dietro la nuca a grattarsi i capelli rasati dell’undercut mentre la destra fferra il filtro della sigaretta e, dopo aver inalato, la sbuffa fuori, allontanando la sigaretta dalle labbra. < Lo abbiamo detto, è una misura cautelare la nostra. Non li stiamo ricercando per farli fuori, bensì per avere informazioni aggiuntive, visto che da questi varchi potrebbe uscire di tutto, anche una mandria di bestie divine alla quale avremmo tutti fatica a resistere. > cerca di farle capire la situazione. Hanno descritto che la situazione è pericolosa ma non che quei tre ricercati fossero traditori o terroristi, appunto ricercandoli pubblicamente per avere informazioni aggiuntive. Ha ragione Nana a porsi quelle domande, non hanno fatto ancora niente… eppure quei varchi da poco ci sono a quanto pare, esattamente da quando quei ninja sono cominciati a tornare dal passato. Informazioni celate così come supposizioni e congetture che si fa in mente, dandole il minimo necessario per farsi capire. Finisce con l’afferrare appunto la tazzina e finire il caffè nero, appunto, non aspettandola.

21:26 Nana:
 Continuerebbe comodamente a mangiare il proprio gelato, un boccone dopo l'altro, gustandoselo per bene. Osserverebbe l'altro, i suoi occhietti seguirebbero i movimenti altrui. Forse, la verità è che lei studia a fondo le persone. Forse, lei è più attenta di quel che sembri. La sua è come una maschera, che indossa nel momento del bisogno. Anzi, nella maggior parte delle sue giornate. In pochi erano riusciti a guardare attraverso quella maschera. Di certo, per chi l'ha incontrata solo una volta, è difficile capire che oltre ciò, ci sia molto di più in lei. Eppure, qualcuno lo aveva capito. Aki, Kioku, Haru. E lei è disposta a tutto pur di proteggerli. La verità è che, in realtà, non sa che due di loro tre fanno proprio parte dei ricercati. E, se solo lo sapesse, allora farebbe molto di più. Allora darebbe anima e corpo per far capire a tutti che non sono un pericolo. < Questo lo vedremo quando anche io li incontrerò > risponderebbe in quel modo a quella prima provocazione di Nobu, mentre la sua coppa di gelato viene del tutto consumata. Il fatto è che lei appare come una bambina con la testa tra le nuvole. Ma la realtà è che a lei piace pensare a fondo. Le piace trarre le proprie conclusioni. Certo, poi le esterna in modo euforico ed estroverso, ma quello è un lato del suo carattere che non può essere del tutto eliminato. Il discorso, in ogni caso, andrebbe avanti. L'espressione della biondina, si farebbe via via più seria, molto più inquietante di prima. Le pupille sono semichiuse in due fessurine, come fosse un gatto. Sembra quasi... un demone. Da fuori, non si capirebbe se sia semplicemente infastidita oppure adirata. Ma la sua espressione potrebbe comunque mettere i brividi ai deboli di cuore. < Cautela? > chiederebbe, secca. Anche il suo tono di voce sembra essere cambiato. Somiglia a quello di un'adulta. < A me sembra che la Shinsengumi stia gestendo male questa situazione. Capisco voler fare più ricerche, voler essere sicuri di come stiano realmente le cose, davvero lo capisco > anche il suo lessico sembra estremamente diverso, adesso. Si alzerebbe, di punto in bianco, sbattendo la destrorsa sul tavolo ed avvicinando il volto al proprio interlocutore. < Ciò che non capisco è perché far spaventare in questo modo la popolazione che si è liberata solo ora di una guerra durata ben dieci anni >. Ecco qual è, secondo lei, il problema. Semplice, conciso, senza troppi giri di parole. Solleverebbe il busto, allontanando, così, il proprio viso da quello altrui. Gli volterebbe le spalle, facendo per andarsene. Ma aggiungerebbe un'ultima cosa. < Se non fosse come dico io > farebbe una pausa, quasi in modo scenico < se quei tre fossero davvero dei terroristi ed attaccassero la popolazione, nonostante fino ad ora non abbiano fatto nulla > un'altra pausa, quasi piena di rabbia, o di sdegno < allora vieni a cercarmi e catturami pure. Ciao Nobu > e non userebbe più quel -kun. Si allontanerebbe, semplicemente, continuando a voltargli le spalle. [END]

00:12 Nobu:
 A quanto pare la ragazzina vive proprio nel suo mondo, a quanto pare le parole che sono state dette pubblicamente hanno un significato differente nel dizionario altrui. La lascia fare, che parli male, poco importa dopotutto. Ha il suo contatto, sa il suo nome, per quel che gli riguarda quando finisce questa conversazione farà semplicemente retro-front per tornare alla sede principale e fare rapporto. Era andato lì per parlamentare, per cercare di fare capire a una persona che il suo pensiero potesse essere sbagliato, per vedere se Nana fosse una loro complice. Le risposte che ha avuto tuttavia sono gravi, non tanto gravi come quelle per la quale si era recato lì, tuttavia gravi abbastanza da dichiararla una possibile associata o almeno interessata a esserlo, una nemica della Shinsengumi e dell’ordine pubblico. Non le dice nulla, la guarda andare, lasciandola convinta dei suoi ideali benché sbagliati e basati sul nulla. Ha pure lasciato il conto da pagare, maledetta scroccona. Finisce la sigaretta con tutta calma, inalando e prendendosi il suo tempo per assaporare il sapore di tabacco e lampone mentre il tramonto comincia a scendere all’orizzonte, tingere il cielo di quelle tonalità calde, aliene per la maggior parte del tempo, presentandosi solo alla nascita e morte della loro fonte di vita, il sole. Uccide proprio quella sigaretta, quel mozzicone, nel posacenere di vetro sul tavolo. Si alza in piedi e tira fuori dalla tasca posteriore del pantalone il portafoglio, tirando fuori sei ryo, i necessari per pagare pure per la spilorcia. La sinistra afferra la giacca sul bordo della sedia mentre la destra infila in tasca il portafoglio con il distintivo. Se riveste , si mette a posto la cravatta e la camicia, per poi avviarsi nuovamente alla sede e presentare rapporto, esponendo denuncia proprio per ciò che è accaduto e ha appena parlato.

In seguito al post su Ninjagram di Nana, Nobu decide di incontrarla per confrontarsi con lei in merito alle tematiche espresse errate, essendo anche lei influencer, e anche per capire se fosse una associata del trio noto.
La ragazzina bionda si dimostra tuttavia ostica e intenzionata a proseguire anzi, sembra voler essere intenzionata a unirsi al trio qualora li trovi.

Seguiranno le conseguenze.