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Interrogatorio del sospetto

Saga dell'Assassino di Ninja

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con Rasetsu, Tachiko

22:03 Tachiko:
  [Sala interrogatori] *roll* *roll* Un carrello viene spinto per i corridoi *Roll**Roll*. Un carrello viene portato verso le sale degli interrogatori *Roll**Roll*. Su quel carrello si trovano diversi strumenti non proprio fatti per il trattamento della pelle. Coltelli, bisturi, kunai, corde, cesoie e chi più ne ha più le metta. La donna che sta portando quel carrello è la nostra Wasupu, vestita con quella maschera nera a forma di volpe con tre tagli rossi sul muso. Addosso ha kimono di colore nero con rifiniture rosse, un paio di sandali eleganti e delle calze nere contenitive che vanno a proteggerla dal freddo. Un enorme grembiule di pelle è posto davanti al suo corpo, come a proteggerla da eventuali schizzi di sangue. Altri Anbu la osservano, quella donna dai capelli lilla, ma lei sembra non accorgersene. Si prepara, andando a formare il simbolo caprino con la mano destra mentre l’altra continua a tenere quel carrello. Immagina quelle due gocce di sangue, una scendere e l’altra salire, verso il plesso solare. Lì si amalgamano in unico, rosso, turbine vorticoso. L’energia macabra che andrebbe a richiamare verrebbe spostata attraverso il sistema circolatorio in modo da irrorare ogni Tsuubo nel proprio corpo, donandole di nuovo quell’energia di cui non poteva farne a meno dieci anni fa. Si umetta le labbra sotto al maschera se ci fosse riuscita e farebbe cadere il braccio di nuovo verso il manico di quel carrello. Rimane ferma davanti alla porta di quell’uomo catturato, quello che non ha potuto pungere, quello che adesso non vuole parlare. Entrerebbe di forza, provando a far sbattere il carrello volutamente verso la porta per svegliarlo nel caso si fosse addormentato < Tutturu!> direbbe andando ad alzare la mano in segno di saluto < Il generale ha detto che Wasupu può interrogarti!> un respiro profondo < Piacere di rivederti, Wasupu si chiama Wasupu! Wasupu ti prega, non morire subito va bene?> direbbe come se fosse una maid in un cafè nel centro abitato, tutta allegra, tutta pimpante, mancherebbe solo il nya finale < Wasupu vorrebbe dirti che andrà tutto bene, ma…beh, c’è Wasupu!> andando ad alzare una spalla < ma se parli subito Wasupu non ti tagliuzza!> spiega, come via di fuga andando a prendere un bisturi e toccandolo con il polpastrello per far uscire del sangue dal proprio corpo. Andrebbe poi a portare quel dito verso la maschera, macchiando la guancia in questo modo. Il cuore che batte, lo sguardo che si sfuoca per un attimo mentre si sente affannare < Oppure wasupu ti tagliuzza adesso!> direbbe poi come in procinto di un momento erotico che in realtà lo è solo per lei a quanto pare. [Tentativo di impasto chakra][Wasupu’s Mask][Kit torturatore]

22:15 Utente anonimo:
  [Corridoio/Sala] Ed ecco (e non ekko) che dopo aver finito il suo allenamento in solitaria s’avvia verso la sala interrogatori. Il suo copriabiti nero andrebbe a celare le sue vesti ma il grande cappuccio nero lascerebbe visibile solo la sua maschera di porcellana nera che raffigura la volpe indovinate un po' di che colore, proprio nera. Arrivato all’ingresso del corridoio vedrebbe uno delle guardie seduto dietro una scrivania. <<…Oh Batafurai se qui, guarda che qui c’è il carello con le borracce che avevi chiesto…Guarda che la tua collega è già entrata.>> Direbbe l’anbu di guarda verso Shiroi che adesso chinerebbe la testa in segno di ringraziamento verso il collega per poi avvinarsi al carello e poggiando le mani su esso inizierebbe a spingerlo lentamente verso la sala interrogatori. <<Grazie , sei molto gentile, ma chi c’è dentro?>> Domanderebbe curioso fermandosi poco distanti dalla guardia per poi osservarlo . L’anbu di guardia adesso porterebbe la mano verso la fronte della maschera grattandola un po' “agitato” per poi dire con tono imbarazzato. << Wasupu>> Ed ecco (e non Ekko parte 2 , la vendetta) che Shiroi si volta aumentando il passo mentre spinge il carrello dirigendosi verso la Sala interrogatori il prima possibile. Una volta arrivato all’ingresso della sala riesce a udire wasupu ti tagliuzza adesso. Ed ecco subito che l’angelo di carta si fa il segno della croce . <<… Andiamoci piano, prima vediamo se parla… Buonasera collega.>> Direbbe cosi entrando nella stanza con il suo carello. [Anbu masck: Volpe Nera] [Carello pieno di borracce d’acqua. ]

22:25 Tachiko:
  [Sala interrogatori] Ha in mano il bisturi già macchiato del primo sangue, suo, mentre la porta si apre. L’ansimare è ben udibile dal ragazzo Ishiba mentre anche gli da le spalle. Si calmerebbe subito, o almeno ci prova, prima di decidere a rispondere. Si umetta le labbra dietro la maschera prima di girarsi sentendo le parole del bianco < Batachan!> direbbe lei prima di saltellare sul posto e fare un inchino lieve < Sei venuto anche tu a vedere il tagliuzzamento?> direbbe poi. No, se le hanno detto che c’era anche lui, non se lo ricorda, per niente. Annuirebbe a qualche suo pensiero prima di voltarsi di nuovo verso l’interrogato < Wasupu ha portato tanti giochi divertenti per giocare assieme!> direbbe verso il poveretto portando una mano sul fianco, femminile comunque nei movimenti e provando a far roteare il bisturi tra le dita, avvezze a tagli e dolori. Fa un respiro profondo avvicinandosi proprio a quest’ultimo < ma se non parla, lo pungerò> e proverebbe a piantare la lama affilata su un tavolo là vicino. < quiiiiiiiindi..> e si sofferma < Batachan, hai scoperto di che elemento è il tuo chakra? Wasupu spera nel fuoco, così Wasupu può tagliare le arterie e poi cauterizzarle subito !> direbbe quasi assaporasse proprio quel momento nella sua mente. < Ma se parla, non c’è divertimento> e proverebbe ad avvicinarsi per sussurrargli < Wasupu ti prega di non parlare, così possiamo giocare insieme!> e ridacchierebbe tornando eretta con la schiena. [Wasupu’s Mask][Kit torturatore]

22:38 Utente anonimo:
  [Corridoio/Sala] Una volta entrato nella stanza scoppierebbe a ridere ,una risata simile a quella di un bambino, piena di gioia peccato che la maschera che nasconde il suo volto non rende visibile le sue lacrime . <<…Si sono venuto a giocare con te Wasupu ma facciamo cosi …io parlo e tu quando te lo dico giochi va bene? >> Domanderebbe amichevole con la collega l’alto angelo di carta per poi allungare il collo e osservare tutti i “giochi” che Wasupu a portato e bhè…diciamo che sicuramente non vorrebbe essere al posto del prigioniero che DOVREBBE trovarsi incatenato alla parete della stanza componendo una X umana. [Master mi confermi questa parte o continuo a giocarmela cosi] poi si schiarirebbe la voce con un piccolo colpo di tosse avviandosi verso la porta . <<… Allora iniziamo, come vedi non sei in una bella situazione amico mio. E non sono tenuto a presentarmi alla feccia come te ma vedimi come un Angelo Misericordioso in questa situazione.>> Direbbe queste frasi chiudendo la porta per poi riprendere. << Meglio chiuderla, rischiamo di fare confusione soprattutto se non fai il bravo e le tue grida potrebbero disturbare i colleghi che stanno lavorando, l’educazione prima di tutto. >> Detto questo farebbe calare un piccolo silenzio mentre s’avvicina al prigioniero, ma prima prenderebbe una sedia e la trascinerebbe difronte a lui. << Ora io ti farò delle domande, se mi risponderai. La mia amica starà buona buona, se invece non mi farai felice la mia amica inizierà a giocare con te,ma lentamente…cosi avrà più tempo di giocare con te . E si fermerà solo quando lo dirò io…>> adesso andrebbe a sedersi pronto a godersi lo spettacolo. << Iniziamo da una domanda semplice. Come ti chiamo pezzo di merda?>> nonostante la situazione la sua voce è tranquilla e felice a tratti molto educata eppure da come si trova seduto sembra pronto a godersi un macabro spettacolo. [Anbu masck: Volpe Nera] [Carello pieno di borracce d’acqua. ]

Attendere esito.

La prigione degli Anbu è suddivisa in diverse celle, tutte abbastanza capienti per contenere almeno un paio di persone, tralasciando ovviamente il prigioniero in sé. Una sala centrale delle prigioni, tuttavia, è adibita a sala torture per via della pericolosità di taluni criminali che potrebbero dover venire incentivati in qualche maniera affinché possano parlare. I qui presenti, Wasupu e Batafurai, per il momento, si stanno occupando d'un SOSPETTATO al quale rivolgere delle DOMANDE, in modo che possano estrapolare da questi abbastanza INFORMAZIONI per riuscire ad avere quelle necessarie ad incolpare il diretto interessato. Lo hanno sorpreso con le mani nel sacco durante una rapina a mano armata, il che esula dal normale modus operandi del serial killer. Hanno con loro tutto il necessario affinché possano occuparsi di quest'ultimo, cosicché siano liberi d'usare qualunque maniera. Alla fin fine, quando si finisce tra le mani degli Anbu, è altrettanto risaputo che le TORTURE son di casa. L'uomo è alto circa un metro e settantacinque, normopeso, neanche troppo prestante fisicamente, vestito d'abiti logori e che hanno visto senza dubbio giorni migliori. Si tratta di vestiti di seconda o addirittura terza mano, provenienti appunto da un quartiere povero e dalle mani di chi, molto probabilmente, non possiede neanche molto denaro. I capelli sono sporchi, spettinati, e gli occhi nerastri or rivolgono dabbasso. S'imbroncia, un sottile filo di barba ne percorre il mento, mentre le mani son divaricate, evitando opportunamente che formi alcun sigillo, ammanettato tramite le manette anti - chakra che vengono solitamente date in dotazione dal capitano in su, avendo fatto un'eccezione nei loro confronti soltanto per poterlo appunto incatenare a quel muro. I piedi di lui toccano a terra, ammanettati anch'essi per prevenire qualunque fuga. Devono portare a compimento quest'opera, devono riuscire a stanare l'assassino e posso farlo soltanto con le dovute domande. <...> Tace, neppur un fiato vien pronunciato dalla gola del qui presente, il quale fa soltanto schioccare la lingua contro il palato mentre evita in tutti i modi possibili un contatto diretto con i suoi due carcerieri. Non risponderà neanche al nome. Ad una eventuale perquisizione precedente, non sono riusciti neanche a trovare un documento che possa ricollegarlo ad un nome conosciuto. Niente di niente. Si morde il labbro inferiore pur di non parlare, ma è facilmente adocchiabile il fatto che stia sudando a freddo per via della paura? Forse. Sfruttatelo a vostro vantaggio. [ Ambient >> Potrei intervenire ancora, ma lo saprete con anticipo. Per ora, continuate e scusate i precedenti disguidi ]

23:10 Tachiko:
  [Sala interrogatori] Fa un respiro profondo, anzi, sbuffa mentre sente quelle parole < ma così…Wasupu si annoia…> direbbe solamente. Lascerebbe fare a lui, l’anbu buono, più o meno, in quella situazione. Lei lentamente si appoggerebbe ad un muro in silenzio. Quando si sente presa in causa, andrebbe semplicemente ad alzare una manina per salutare, come a dire che si tratta di lei. Si sofferma poi < Amica? Wasupu è tua amica?> e lo sappiamo bene quale è il suo rapporto con l’amicizia diciamo. Rimane in silenzio prima di attendere una sua risposta. Ma sembra che il tizio non parli. Lentamente andrebbe a prendere un bisturi < Batachaaaaaaaaan…> lo chiamerebbe con aria maliziosa < non parla…> sussurrerebbe come una bambina che chiede il permesso di fare qualcosa. Se glielo avesse concesso, ecco che salterebbe sull’uomo, abbarbicanodsi come una scimmia tutta felice < sei stato bravo… ti meriti un regalo…> alzerebbe lentamente la maschera per far uscire solo le labbra per leccare una parte della spalla, per ammorbidirla, prima di iniziare a scavare lentamente nella sua carne. Si sente l’affanno, la gioia nel poterlo fare, il sangue che scende lento da quella ferita mentre la punta andrebbe a sprofondare nella carne, andando a tagliare i capillari…< urla…Wasupu ti chiede di urlare…> direbbe poi con voce roca, eccitata dalla situazione, certamente non con tanto controllo diciamo…[Chakra on][Wasupu’s mask][Kit torturatore]

23:28 Utente anonimo:
  [Corridoio/Sala] Il prigioniero come anche lui s’aspettava che faceva resta in silenzio e decide di non parlare, shiroi si limita ad incrociare le braccia. << Sai che c’è ? Hai avuto un’occasione d’oro…ti assicuro che ora noi giocheremo con te e canterai tutto… Stai pure in silenzio ma dopo risponderai a ogni domanda che ho fatto mentre come un coglione sei stato zitto….Wasupu…Il nostro amico puzza di merda..li ci sono delle bottiglie >> Indica il carrello che ha portato. Per poi alzarsi << Prima d’iniziare il tuo gioco, te gli faccio fare una doccetta se permetti .>> S’alza avvicinandosi al carrello per poi spingerlo verso il prigioniero che è di diversi centimetri più basso di lui. << Non sia mai che ti sporchi con sto rifiuto della società.>> Direbbe crudele mentre prende la prima boccetta d’acqua , cosa vuole fare? Facile sta attuando la tortura della goccia cinese che consiste in gocce d'acqua che vengono fatte cadere ripetutamente sulla fronte della vittima causandone, la perforazione del cranio o comunque un forte disagio psicofisico.. << Appena mi dirai Chi sei, se centri con l’altra rapina e omicidi, se lavori per qualcuno, se siete un organizzazione…Tutto quello che sai noi finiremo di giocare con te. ..tienigli la testa ferma Wasupu.>> Direbbe con voce crudele e maligna iniziando a far cadere dell’acqua sulla testa del prigioniero, lentamente per subito dopo passare allle restanti bottiglie...Difficilmente si può sopportare una tortura del genere, ma dopo ci saranno i giocattoli di wasupu per lui in caso resista…Ah dimenticavo, dalla maschera della volpe nera, si sente risuonare uno strano suono di tanto in tanto, un suono simile a ali che sbattono, Luna che si trova poggiata sulla guancia di shiroi ,all’interno della maschera sembra divertirsi e anche tanto,come se quel sbattere d’ali sia un applauso macabro per lo spettacolo a cui sta assistendo. [Anbu masck: Volpe Nera] [Carello pieno di borracce d’acqua. ]

23:43 Tachiko:
  [Sala interrogatori] Rimane in silenzio quindi, andando ad osservare la scena di shiroi. Si umetta le labbra quando osserva le bottiglie. Inarca un sopracciglio andando a fare un respiro profondo prima di avvicinarsi ed andare a prendere una bottiglia < cosa è?> direbbe solamente non capendo il gusto nel fare questo tipo di torture. Andrebbe a poggiare il bisturi sul tavolo sbuffando < ma io volevo tagliuzzare…> direbbe quasi come una bambina capricciosa prima di socchiudere lo sguardo nel tenere la testa. Per la mente della folle ora sta giocando solo lui, in un modo che comunque non sta capendo e questo la innervosisce un pochino. Tic della testa per il disagio prima di rimanere ferma a tenere la testa andando ad annoiarsi vedendo quelle gocce cadere sulla testa. Che sia una tortura anche per lei? La mente cerca di vagare dunque, andando a pensare alla Figlia, andando a pensare che lo sta facendo per lei, per la sua protezione. Si umetta le labbra di nuovo prima di sospirare ed andare a guardare Shiroi con quel suo fare. Alza una spalla prima di osservare il prigioniero. Si morde il labbro inferiore. Ancora non parla, o almeno, sembra non voler parlare. < Neanche io parlerei se mi facessero cadere un paio di goccette in faccia…> bofonchierebbe lentamente andando a distogliere lo sguardo, per niente intrattenuta dalla situazione. [Chakra on][Wasupu’s Mask][kit torturatore]

Subentro dopo la prossima azione di Shiroi.

23:55 Utente anonimo:
  [Corridoio/Sala] E cosi continuerebbero a scendere piccoli flussi d’acqua sulla testa del muto prigioniero che ancora sembra voler resistere anche se già dovrebbe avere delle piccole crisi di panico. << Queste non sono solo delle gocce d’acqua …vero amico mio? Che dici continuo o parli? >> Direbbe continuando a versare le ultime borracce d’acqua mentre quel suono di battito d’ali risuonerebbe sempre più spesso. Una volta finite, l’ultima borraccia resterebbe nelle mani di Batafurai. <<….bhè…non mi vuoi proprio rispondere?>>domanderebbe ancora gentile per poi alzare la borraccia portandola dietro la sua nuca per poi sbatterla con prepotenza sul viso del prigioniero che ormai dovrebbe essere una pozzanghera vivente , i suoi vestiti se cosi si possono chiamare, anzi stracci dovrebbero gocciolare per quanta acqua è stata versata su di lui. Adesso shiroi si dovrebbe avvicinare al suo viso e guardalo dritto negli occhi attraverso la sua maschera di porcellana nera. <<…Hai ancora un’occasione parla o ci penserà lei a te...e credimi in quel momento pregherai che ti venga tolta la vita… Non ne vale la pena conoscere quel dolore…neanche a te che non vali niente. >> detto ciò L’angelo di carta si volterà e si dirigerà verso la sedia dove si siederà e aspetterà che il prigioniero parli….in quel caso Wasupu sarà invitata da Shiroi a continuare i giochi. Luna ,la farfalla bianca di Shiroi da dentro la maschera invece adesso che lo shinobi s’è seduto sembra essersi calmata…non si muove più,siamo sicuri che sia una farfalla comune ? [Anbu masck: Volpe Nera] [Carello pieno di borracce d’acqua finite. ]

Si può affermare con certezza assoluta che la presenza di Wasupu sia quella che maggiormente mette timore al nostro carcerato preferito. La tremarella aumenta a dismisura, tanto da costringere le gambe di questi, nonostante sia ammanettato, a tremare più forte, facendo echeggiare il rumore metallico delle manette nella stanza adibita alle torture. Il problema delle bottiglie d'acqua e dello scroscio costante d'un flusso del genere è uno solo: non ti permette di respirare, sembra che tu stia annegando, anche se non per questo induce il suddetto a respirarne. Crea fastidio, ne occlude le vie orali, sentendole boccheggiare subito dopo. Quando l'acqua sarà terminata, questi avrà gli occhi sbarrati, la bocca aperta tramite la quale tenta di prendere immantinente aria, la stessa che crede d'aver perso durante questo frangente in cui ha tentato di trattenere il respiro. <Mi chiamo-- mi chiamo-- Chomeji.> Ansima nel dirlo, scuotendo la testa da un lato all'altro e strizzando gli occhi. <Chomeji Ashino!> Nessun nome o cognome importante a primo acchito. Nonostante si sia dimostrato serio, convinto di non farsi piegare dal fare degli Anbu che ha di fronte, alla fine è costretto a cedere. Non si tratta d'un ninja molto forte, come Mekura avrà potuto intuire ha il Chakra necessario ad attuare qualche tecnica, ma di base non è altro che un Genin con la quantità che ha potuto inquadrare. E lo si nota dall'atteggiamento come non sia affatto temprato, altrimenti avrebbe opposto molta più resistenza di quanto ha fatto finora. Dimostra d'aver paura e quest'è un'arma che sicuramente potrete sfruttare a vostro vantaggio. <Non ho soldi! Avevo bisogno di soldi per ripagare un debito!> Sbraita verso i due, la voce stridula. Converrà continuare? O le informazioni recepite possono bastare? A voi l'ardua sentenza. [ Ambient >> Potrei intervenire ancora, ma lo saprete con anticipo. ]

00:33 Tachiko:
  [Sala interrogatori] La bestia lo sente, la paura, lo sguardo di chi non è degno di camminare su questa terra. Lui lo lascia e lo intima di nuovo. A quanto pare sta parlando, che disdetta < Wasupu ha sprecato il suo unico momento…> direbbe desolata andando a lasciare la testa dell’uomo. A quanto pare è un semplice maledetto che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Rimane in silenzio continuando ad ascoltare. < Debito?> direbbe chinando la testa e sedendosi sul tavolo lì vicino, andando a mettere le braccia conserte sotto al seno. <Quale debito?> andrebbe a chiedere prima di fare uno sbuffo svogliato, avendo perso ogni tipo di inclinazione a fare quel lavoro, che ora risulta noioso visto che sta parlando < Oh…Wasupu ti prega…non rispondere alla mia domanda, fai giocare anche me!> incitando l’uomo a non parlare, forse anche ricevendo l’effetto contrario visto che l’uomo sembra spaventato. La maschera, ferma, inflessibile, farebbe sfarfallare solo quei occhi rossi che svettano, nella luminosità sopra il nero dell’indumento Anbu, fissi sull’interrogato, quel povero cristo, che adesso si trova incatenato, ammanettato, alla mercé di quei due. Si umetta le labbra attendendo quindi una risposta da parte sua. Di tanto in tanto lo sguardo andrebbe verso shiroi, fissandolo, studiandolo, alzando una spalla dopo aver fatto le sue conclusioni bislacche ma non rivelandole, almeno non ora, almeno non adesso, non ce ne è il momento. Si alzerebbe in piedi, non volendo stare seduta, camminando come uno squalo intorno al bandito, magari mettendogli anche pressione nel frattempo, almeno quello se lo potrebbe gustare. Il passo è lento, con falcate lunghe, le braccia dietro la schiena, canticchiando magari una melodia senza ne capo ne coda, che risuona nella sua testa ogni minuto. Un tic, uno spasmo, un gesto che mostri la sua instabilità mentale, tutto questo è Wasupu, forse basta ed avanza? [Chakra on][Wasupu’s Mask][Kit torturatore]

00:47 Utente anonimo:
  [Corridoio/Sala] Le braccia restano conserte vedendo la confessione, shiroi si limiterebbe a tirare un lungo sospiro quasi infastidito. <<Avevi un’occasione e ora Wasupu ti Punge... ti ho detto di dirmi tutto no solo le briciole, non siamo qui per l’aperitivo.>> Guarderebbe ora la collega chinando il capo in segno di consenso verso di lei. <<vai pure Wasupu..Divertiti.>> Direbbe con voce seccata per poi stiracchiarsi . << Quale debito? Con chi? Ti hanno portato loro a fare questo?>> domanderebbe urlando per poi aggiungere. << Dimmi dove e quando trovarli. O dopo toccherà alla tua famiglia. Ti tengo vivi e ti faccio vedere come gioco anche con loro fine a fotterli uno per uno!>> Esclama mentre Wasupu inizia a incidere le carni del malcapitato. Le sue minacce sono pesanti e orribili ma per uno che non ha paura di niente se non di perdere la sorella cosa vi aspettate. La famiglia è sempre il punto debole no? << WASUPU ANCORA DI Più CHE NON LO SENTO GRIDARE DAI CHE POI FACCIAMO LO STESSO CON LA SUA FAMIGLIA!!!>> esclamerebbe ancora nella speranza di intimidirlo completamente, mentre rimane seduto su quella sedia come un sadico spettatore all’inferno, mentre un demone nel suo girone tortura come meglio può il condannato. . LA voce d’angelo ormai sembra sparita, quella che si mostra adesso sembra quella di un demone più che di un angelo, cosa si nasconde sotto quella maschera, un angelo ? una farfalla? O un demone? [Anbu masck: Volpe Nera] [Carello pieno di borracce d’acqua,finite.. ] [Chakra Off]

Pur senza saperlo, è proprio la presenza di Tachiko che sta lentamente mettendo ansia al malcapitato. Shiroi fa la sua sporca figura con quelle parole e con quei gesti, ma è la vespa colei che gli sta facendo incutere maggior timore. <D-Debito di gioco-> Bofonchia, cercando di smettere di tremare, nonostante sia complicato giacché la paura è l'unica cosa che lo sta tenendo ancorato coi piedi a terra. <Avevo bisogno di soldi!> Ripete ad alta voce, forse fin troppo alta, battendo i denti tra di loro. Shiroi invece ci mette del suo per quanto riguarda le parole che vengono rivolte al ragazzo in questione, reo di furto. <Non volevo uccidere quel tizio- solo che stava per chiamarvi e non sapevo più come fare!> Esclama, sbarrando gli occhi. Strattona appena quelle manette che lo tengono tutt'ora fermo, nel vano tentativo di liberarsi con le proprie sole forze. Impossibile ovviamente farlo, ma il terrore ti fa commettere azioni che neanche immagineresti possibili. Di fronte a loro, hanno dunque quella che può essere dichiarata al pari d'una confessione piuttosto chiara. Nonostante privo della maschera Shiroi appaia come la persona più pacata e calma del mondo, di fronte ad un essere del genere e sotto le mentite spoglie di Batafurai, è riuscito a dimostrarsi un vero carceriere. Inutile vantarsi degli atti di Wasupu, la quale parla già per sé. Ambedue si sono comportati esattamente come avrebbero dovuto, consapevoli del fatto che hanno portato a casa nuove testimonianze e il frutto del loro lavoro è stato ripagato. [ End per tutti ]

Batafurai e Wasupu ottengono informazioni dal presunto killer, rivelatosi un mero imitatore, reo di assassinio per debiti di gioco. Hanno catturato il killer del Konbini.