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Palo Nord Per Kamichi

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con Kamichi, Mattyse, Nana

19:29 Nana:
 Quella di oggi è stata una giornata alquanto strana. Infatti, quella mattina, si è svegliata su un letto d'ospedale. Ovviamente, da brava idiota qual è, non ha capito subito dove si trovasse e, osservando quella stanza spoglia in cui si trovava, ha pensato che qualcuno l'avesse rapita e volesse farla a pezzettini. Ma, per fortuna, non era così! Del motivo per il quale si sia ritrovata lì, non ne sa granché. Ricorda solo che ieri si trovava al bosco magico e lì i kami l'avevano benedetta nuovamente, facendole incontrare non uno, ma ben due manzi! Ricorda, poi, che dal suo nasino ha iniziato a sgocciolare il proprio sangue nero. Non voleva proprio fermarsi. E poi boh, non ricorda più nulla. Del ragazzo albino incontrato al bosco centrale, le è rimasta solo una canotta, tinteggiata di sangue nero. Adesso, per concludere quella stramba giornata ci vuole proprio... un po' d'erba! E proprio per quel motivo, si trova al quartiere notturno, ottimo luogo in cui trovare qualche spaccino di fiducia. Saltellerebbe, dunque, lungo la strada principale di quel quartiere, mentre le prime luci al neon si accendono, illuminando di svariati colori i lineamenti minuti della biondina. Biondina che appare proprio come una bimba. Alta poco più di un metro e mezzo, la sua figura dimostra anche meno dell'età che ha. Certo, non che sia un'adulta. Ha solo quindici anni! I capelli biondi sono raccolti in sue chignon laterali alti, spettinati, mentre la frangia ricade leggera sulla fronte. Gli occhietti ambrati sembrano quasi euforici, mentre si spostano da un lato all'altro della strada. Sul nasino, si trova un cerotto di quelli per bambini, per via dell'epistassi della sera prima: è azzurro e vi sono disegnate due paperelle ai lati. Il sorriso è spalancato e lascia intravedere quei canini appuntiti che la contraddistinguono, facendola quasi sembrare un vampiro. Indossa un abitino rosa, con gonna molto corta a ruota. Sopra di esso si trova una giacca di jeans, sulla quale sono ricamate, con diversi colori, delle emoji. Le gambe sono attraversate da delle calze a rete nere, mentre ai piedi porta degli anfibi in pelle nera, che si allacciano fin sopra la caviglia. Continuerebbe, dunque, a guardarsi intorno, per cercare uno spaccino. Ed ecco che i suoi occhietti attenti ne individuerebbero uno, posizionato in un angolino. E, saltellando, vi si avvicinerebbe.

19:58 Mattyse:
 Ultimamente sta passando piu` tempo circondato da yakuza e criminali che con quella sua famiglia improvvisata, ma come biasimarlo? Quel branco di criminali tra cui sta cercando di confondersi e` in possesso dell'unico essere che puo` valere la distruzione di tutto quel mondo da parte del bianco! Quindi si signore e signori, ci aspettano altre comiche al quartiere notturno. Mat avanza per quelle strade a passo lento, con ai propri piedi un paio di scarpe basse ed eleganti, che mostrano le calze nere che repentine si tuffano all'interno dei pantaloni di un qualche completo. I pantaloni, alla vita, sono stretti da una cintura in cuoio, avvolgendo anche una camicia bianca, ben stirata e stretta contro il suo busto, abbottonata fino al penultimo bottone. Non vi e` cravatta quest'oggi, lasciata ad adornare probabilmente il collo altrui, la giacca nera, parte sempre di quel completo, e` sorretta da due dita della mancina piegate a formare un uncino. Il braccio mancino e` piegato, riportando il dorso della mano contro la propria spalla cosi` che l'indumento venga "gettato" dietro le sue spalle. Le maniche della camicia sono fatte su, scoprendo gli avambracci e mostrando cosa il Senjuu vi nasconda sotto: attorno all'avambraccio sinistro vi e` un fuuda contenente un Bo, mentre l'avambraccio destro presenta un fuuda con cinque carte bomba, sue fedele alleate, e una carta bomba, piu` vicina al gomito, su cui sopra e` vi e` scritto "DIALOGO". Il tutto e` ovviamente messo in bella vista, cosi` che la gente possa comprendere che il nostro bianco e` solito risolvere le cose parlando. Avanzerebbe in mezzo a quella gente, sfoggiando un volto con diverse ustioni, l'occhio sinistro opaco a causa delle ferite riportate in uno scontro precedente e un sorriso strafottente, che verrebbe coperto solo dalla mano destra che avvicinerebbe una sigaretta alle sue labbra, stretta tra indice e medio. L'estremita` di questa si illuminerebbe di quel rosso, simbolo del fuoco che va a bruciare la stecca, andando poi ad affievolirsi. La mano destra verrebbe poi abbassata, mentre il bianco inspirerebbe lentamente prima di sbuffare quello stesso fumo che andrebbe a disperdersi nell'aria. L'occhio buono andrebbe a studiare i diversi locali. L'ultima volta e` entrato in un pub squallido, ma non sta cercando un criminale da quattro soldi, sta cercando gente di classe. [Equip: ne parliamo piu` tardi]

20:00 Kamichi:
  [Zonzo] Un pomeriggio come gli altri, nulla di più nulla di meno, ha già portato a termine le varie mansioni da shinsengumi che gli riguardavano, ed anzi, trovatosi probabilmente in anticipo, ha ben pensato di portarsi avanti con qualche altro compito a lui affidato o di suo interesse, risultando come al solito, una persona decisamente instancabile, ed anzi, quasi sempre con qualcosa da fare. <Vediamo se riesco ad incontrare quel maledetto di un Rasetsu> eh già, pare proprio essere alla ricerca del rosso malvivente più disagiato del villaggio delle ombre, lui che, appunto, gli ha dato il compito di trovare un qualcuno che possegga l'innata relativa al clan doku, e proprio per questo, dopo essere stato in grado non solo di trovarla, ma di esserne anche vittima, è alla ricerca del kokketsu per fare rapporto, e richiedere come di consueto la sua ricompensa. <Non è un luogo che mi piace questo...> tra se e se, mentre cammina, appunto, avvedendosi di come questo non sia affatto un posto da kamichi, ed anzi, molto più classico per uno come Rasetsu, dedito allo sfarzo ed alle droghe. Si ritrova dunque ad errare, forse, senza una meta appunto, laddove pochissime volte ha messo piede in quella zona, ed ancora meno, ha avuto a che fare con spacciatori, prostitute e criminali; Ricordiamo infatti che il biondo kokketsu è figlio di una tribù nomade che si è sempre contraddistinta per uno spiccato senso della codardia, vivendo e rifugiandosi da oltre 20 anni in posti sperduti dell'attuale mappa ninja, che siano state corse lontane dalla guerra, o che siano state corse lontane dalle bestie, in un modo o nell'altro, il giovane, s'è ritrovato catapultato al suo arrivo al villaggio delle ombre in un mondo totalmente atipico per i suoi occhi, anche se, col senno di poi, pare riuscire a metabolizzare in fretta. Veste con una giacca blu scura che poggia ritta sulle spalle, a cadere, senza che questi abbia effettivamente le braccia al suo interno, laddove invece, il busto tutto, sarebbe coperto in toto da una camicia grigio scura con richiami floreali ad incidersi su tutto l'indumento del mezzo alto corpo. A copertura delle gambe, invece, v'è un pantalone blu scuro, stesso colore della giacca, racchiuso alla vita dalla pressione leggera della cinta bianca, diametralmente ma parallelamente opposta alle scarpe, dei semplici mocassini grigi, a richiamare invece, il vestiario della camicia. Indossa come al solito l'orecchino al lobo destro, assieme alla collana ed al braccialetto sull'omonimo lato, mentre, sulla facciata della giacca, mancherebbe la spilla adesiva della shinsengumi, essendo lui ora FUORI SERVIZIO. <Forse quei due...> s'avvede in lontananza della figura di Nana e di un qualcuno fermo ad aspettarla, forse, non curante, che quello sia uno spacciatore. Sconosciuta nella posizione quella di Mattyse invece, una realtà diversa da quella che sta vedendo ora il biondo. [Chakra Off] [Inventario:None][Vestiario Senza Spilla: https://i.imgur.com/Rp64jpa.jpg]

20:29 Nana:
 Si avvicinerebbe, quindi, allo spaccino, iniziando a conversare con quest'ultimo, che non si farebbe troppi problemi a parlare con una quindicenne. D'altronde, gli affari sono affari. Dopo alcune trattative, ecco che la biondina tirerebbe fuori dalla tasca della giacca di jeans delle monete. Le porgerebbe all'uomo, il quale, in cambio, le cederebbe della carta argentata, che avvolge il suo adorato tesoro. La biondina, dopo essersi guardata intorno, riporrebbe il tesoro all'interno della tasca della giacca, per poi voltarsi ed allontanarsi dallo spaccino. Riprenderebbe a saltellare, con la testa probabilmente tra le nuvole. Sembrerebbe davvero una bambina felice alla quale hanno appena regalato un giocattolo. Gli occhietti attenti si volterebbero da un lato all'altro della strada, cercando un luogo adatto, nel quale potersi finalmente rilassare. Però, facendo ciò, non si rende conto di finire contro qualcuno. Difatti, il proprio viso impatterebbe contro il braccio destro di Kamichi. Per un frammento di secondo, la biondina alzerebbe lo sguardo verso l'altro, per poi capitolare all'indietro, con i glutei al suolo. Purtroppo, non si è ancora ripresa dalla sera prima e si è resa conto di non riuscire a mantenere esattamente l'equilibrio. < Uh > sospirerebbe la genin, ritrovatasi al suolo. Lo sguardo si solleverebbe verso il biondo. Che dire... davvero carino. Adesso gli occhietti si abbasserebbero, per guardare, poi, a destra e a sinistra, cercando di capire se qualcuno avesse appena visto la scena. Ed in quel momento incrocerebbe la figura di Mattyse, a qualche metro da loro. Lo fisserebbe per qualche attimo. Poi tornerebbe con lo sguardo su Kamichi. Poi di nuovo su Mattyse. Ed infine di nuovo su Kamichi. < GHYAAAA > urlerebbe, mentre la testa si inclinerebbe appena all'indietro. Per quale motivo? Beh, semplice: dal naso, infatti, ricominciano a colare delle gocce di sangue nero. In quei giorni ha capito una cosa: troppi manzi fanno male alla salute!

20:43 Mattyse:
 Il bianco avanzerebbe per la sua strada, ignorando la presenza degli spaccini o di coloro che vendono il proprio corpo per qualche Ryo. Non e` roba di suo interesse, ma cosa lo e`? Bhe, una ragazzina con il sedere per terra che grida ai piedi di Kamichi potrebbe esserlo. Sentendo la voce di Nana alzarsi in maniera repentina, il volto del bianco verrebbe portato verso la figura dei due, rimanendo a osservarli per qualche secondo prima di accennare ad un lieve sorriso. Mat varierebbe cosi` la propria meta per rendere quella ragazzina tale. <Hey Kamichi. Ma che fai?> Come se il biondo gli avesse mai dato tutta quella confidenza, ma in fondo oggi non si deve vendere come Yakuza per un qualche locale, ora puo` essere se stesso almeno in parte. <Non lo sai che molestare le bambine e` reato?> Paleserebbe la propria ironia con un tono di voce alto ed un ampio sorriso sul suo volto, mentre tenterebbe di portarsi a circa due metri dal fantomatico duo. Ancora la mano destra verrebbe issata per portare la sigaretta tra le proprie labbra, stringendola tra queste prima di distanziare il dito indice dal medio, liberando quel cilindro allungato per porgere la mano dominante in direzione della Kokketsu. <Ti sei fatta male?> Chiederebbe abbassando ora il tono e andando a recuperare una voce poco piu` profonda, chinando nel mentre le ginocchia per abbassare la propria figura e portarla alla di lei altezza. L'occhio ambrato, l'unico rimasto dei due, studierebbe quel volto prima di aprirsi bene nel notare quel sangue che cola dal suo naso. Nero? Chi altro aveva il sangue di quel colore? Ma certo, Yukio. <Kamichi, hai per caso un fazzoletto?> Chiederebbe al conoscente mentre quella mano, inizialmente offerta per darle aiuto, cambierebbe ruolo, cercando di avvicinarsi al volto della bionda per rubarle una goccia di quel sangue nero con il polpastrello nero. Se vi fosse riuscito, avvicinerebbe il dito al proprio volto, osservandolo incuriosito. <Hai bevuto inchiostro per caso?> Posando ancora una volta lo sguardo sulla tossichella. E nel mentre, in qualunque caso, sia che riesca a rubar quella goccia che meno, le labbra si serrerebbero mentre le spalle verrebbero sollevate, inspirando quell'aria che alimenterebbe il piccolo fuocherello all'interno della sigaretta. Tanto, fumare una sigaretta o i fumi di un edificio appena bruciato e` la stessa cosa no? Ma poi, come la avra` accesa quella sigaretta? L'ultima volta che ci ha provato era con Itsuki e sappiamo tutti com'e` finita.

21:00 Kamichi:
 Il destino, il fato, un kami o un dio qualunque che si diverte, appunto, con la vita del nostro giovane eroe biondo, che questa volta si vede immischiato proprio in una sorta d'incidente. <MA COS?!> la giovane gli sbatte sul braccio, istintivamente quelle parole paiono fuoriuscire quasi come monito d'allarme alla piccola kokketsu, che però, si ritrova seduta al ciottolato suolo del quartiere notturno, mostrando al nostro biondo non solo una figura di ragazza indifesa, ma anche, quelle gambe avvolte da quelle reti nere, oltre a quella gonna davvero corta. <Cavolo, non ti avevo proprio vista> prende fiato, avvedendosi dell'accaduto, metabolizzandolo e capendolo; D'altro lato invece il mattyse nazione s'inarca nella discussione, questa volta, pare però essere decisamente meno indaffarato <kyofu?> il nome falso dato dall'esponente della yakuza al nostro shinsengumi <Cosa ci fai tu qui?> distogliendo qualche attimo lo sguardo dalle gambe della giovanissima ragazza, 15 enne per l'appunto, per intrecciare lo sguardo col senju. <N..NON è COME PENSI?!> ed invece? Dai fratè, stavi proprio fissato sulle cosce di una bambina, è vero che c'hai 20 anni, ma almeno abbi un minimo di ritegno, e soprattutto, non in pubblico. <è caduta mentre camminavamo, è stato solo un incidente!> le mani andrebbero a porsi aperte coi palmi rivolti verso l'esterno, ad essere scosse in oscillazioni destro-sinistra, ad avvalere la reazione di negazione assoluta di quei fatti. <Vieni qui, ti do una mano a rialzarti> prende fiato <Penso che sia meglio alzarla prima da terra, non sembra stare bene> rivolto al senju che pare invece essersi inginocchiato verso la ragazza, per studiarne addirittura il sangue uscito dal naso. Farebbe indi per allungare la man dritta e la man destra assieme verso il busto e la schiena della giovane ragazza, tanto da volerne supportare l'alzarsi per rimetterla quanto meno in piedi, cercando con garbo <Dai su, spostati un secondo che la rimettiamo in piedi> di avvisare il senju di come stia cercando di aiutare quella giovane ragazza, anche se, visibilmente anche, sia per Mattyse che per Nana ( qualora questa riuscisse a scorgere lo sguardo del biondo ) potrebbero accorgersi di come, gli occhi rossastri dello shinsengumi, sono spesso e volentieri puntati verso le die lei gambe. <Hey, tu> attimi abbastanza veloci, volendo ora tenere tra le mani, o tra le braccia almeno, cercando, se tutto quello voluto prima riuscisse, di guardarla in viso per assicurarsi che non si sia fatta male <è tutto okay, ti sei fatta male?> come al solito, un legale buono scemo cretino. [Chakra Off]

21:46 Nana:
 Forse dovrebbe rintanarsi all'orfanotrofio per qualche giorno. Quella situazione, infatti, non va per niente bene. Non riesce a guardare più di un manzo per volta, che il naso le esplode! Saranno gli ormoni dell'adolescenza? Mmm, probabile, effettivamente. La manina sinistra verrebbe portata al naso, cercando di bloccare la nuova epistassi. Ascolterebbe le parole di Mattyse, per poi ridere sotto i baffi. Sembrerebbe proprio un'esaltata mentale. Chissà poi per quale motivo ride! < La verità è che > qualche secondo di pausa, per dare enfasi a ciò che dirà dopo < mi state molestando entrambi >. Il solo guardarli, infatti, fa colare ancora quel sangue, nero come la pece, dal suo nasino. E quel cerottino con le paperelle, messo lì, a quanto pare, non serve proprio a nulla. < Male? > inclinerebbe la testolina verso sinistra, quasi confusa dalle parole dell'albino. < PFF, IO SONO IMMORTALE! > rieccola che ricomincia. Non ammette neanche di essersi fatta male ai glutei, continuando, invece, a supportare l'idea di essere immortale. Come no. All'ultima domanda di Mattyse, la biondina farebbe 'no' con la testa. Non ha bevuto inchiostro! < Questo è il colore del mio sangue! > e poi annuirebbe, come se avere il sangue di quel colore fosse completamente normale. Lascerebbe che l'albino studi il proprio sangue, come se nulla fosse, come se le andasse bene. Ecco che poi il biondo si avvicinerebbe a lei, dandole una mani a rialzarsi. Nota, nel frattempo, studiando i movimenti di Kamichi, come egli osservi con un certo apprezzamento le gambe della Kokketsu, avvolte da quelle calze a rete nere. La biondina capterebbe, ovviamente, quel piccolo segnale e, invece di arrabbiarsi, come farebbe una ragazza della sua età qualunque, sorriderebbe. Un sorriso quasi inquietante, largo, che lascia intravedere quei canini appuntiti, segni particolari del proprio viso. La manina sinistra resterebbe davanti al nasino, mentre cercherebbe di riprendere le forze per rialzarsi dal suolo, con l'aiuto del buon Kamichi. Una volta in piedi, con la destrorsa, si darebbe qualche pacca sui vestiti, per cercare di pulirli. Poi, solleverebbe quella stessa manina verso il biondo, con il pollice in su. < Tutto bene! Sono immortale, non posso farmi male per così poco! > ribadirebbe il concetto, ma qui l'unica a credere in quelle parole è solo lei. Insomma, come le ha fatto notare ieri Tatsuno, un immortale non perderebbe sangue dal naso!

22:01 Mattyse:
 Il bianco accennerebbe ad una piccola risata osservando come Kamichi cerca una scusa per non venir accusato in nessun modo, al bianco in realta` interessa ben poco ma osservarlo impanicato per cosi` poco non puo` che strappargli un ampio sorriso. <Stavo facendo solo un giro, ma certamente non mi aspettavo di beccarti a stuzzicare qualche fanciulla> Sempre ironico, palesando quel suo modo di scherzare con un ampio sorriso che mette in mostra i denti bianchi. Il Shinsengumi insiste sul volere una mano da parte del Senjuu per aiutare la ragazza, <Hai davvero bisogno di una mano per sollevarla? Pesera` due chili bagnata> Ora un po` piu` serio, abbassando lentamente il proprio sguardo verso di lei. Sente ora la voce della signorina, la sente dire che entrambi la stanno molestando. <Eh?> Sollevando il sopracciglio destro, mostrando di non capire inizialmente quella sua affermazione... O ma certo, come hai fatto a non capirlo prima? Il dito verrebbe inizialmente pulito con il passaggio del pollice contro, disperdendo il sangue di colore nero lungo la propria pelle, poi afferrerebbe la sigaretta tra anulare e mignolo, cosa poco solita da fare, ma utile per ben altro. La mano difatti verrebbe fatta calare poi sul proprio collo, portando indice e medio contro la propria pelle per scendere ancora, afferrare la camicia e tirarla giu` di qualche altro centimetro, scoprendo maggiormente il pettorale destro, mostrando la pelle qui sana se non per un ustione che andrebbe a formare un kanji, ustione ricalcata dall'inchiostro di un tatuaggio. <Intendi cosi` per caso?> Inclinando il capo verso la propria sinistra per allungare il collo e dar maggior superficie agli occhi della bionda. Al termine di tutto questo, non farebbe altro che drizzarsi in piedi, posare lo sguardo prima sul ragazzo, poi sulla signorina. <Mh mh> Annuirebbe con il capo alle parole della quindicenne. L'occhio di lui non vede ove il compare stesse guardando, non ci fa proprio caso, troppo impegnato ad allungar la gamba destra verso questa stessa direzione, intento a portarsi appena verso le spalle della fanciulla. <Sei ancora sporca.> Indicandole con l'indice i glutei su cui poco prima era seduta. L'occhio destro poi saetterebbe in direzione di Kamichi dopo essersi palesemente soffermato sul di lei deretano. <Bhe... Devo dire che hai buon gusto.> Apprezzando in maniera particolarmente comprensibile. <Ma quanti anni ha la signorina?> perche` si, una bestia ignorante come Mat non glie ne dara` mai di meno. <Ventuno?> E citando un nostro caro amico -NYAHAHAHAHAHAH

22:28 Kamichi:
 Sia la bionda che il senju parlano ed agiscono secondo le loro peculiari volontà, lasciandosi entrambi andare verso discorsi ed azioni tipiche ed uniche dei loro caratteri. La 15 enne kokketsu, pare rialzarsi anche grazie all'aiuto del nostro shinsengumi, che, come un vero maniaco, non ci ha pensato troppo a fissarle culo e gambe per tutto il concitato caso, laddove invece, il buon mattyse, pare essersi soffermato più sul sangue della ragazza. <Mh?!> il sopracciglio destro s'inarca celere mentre il gemello s'alza d'impeto, mentre il viso richiama un'espressione quasi attonita dinanzi quella scoperta, quasi sconvolto da quel sangue nero che ancora in parte macchia la parte alta del naso della giovane Nana. <Sangue nero...> prende fiato <Immortalità?> osserva la giovane con uno sguardo del tutto diverso da quello prima usato per sollevarla, occhi decisamente più socchiusi, come se chissà quale particolare di lei volesse cercare d'intravedere, come se chissà davvero cosa possa fare con quello sguardo. <quindi anche tu...> celere porta il destrorso arto alla bocca, precisamente, il polso posto proprio a contatto con gli incisivi di quella sua bocca, ora leggermente aperta per permettere a quel polso d'entrarvi giusto di qualche centimetro, quanto basta per permettere ai denti serrati di procurare a quella sua carna una minima lesione da perforazione, e di conseguenza, di sanguinamento. [Strr] parrebbero penetrare indi i bianchi incisivi, mentre con un colpo quasi repentino, quel braccio destro s'apre in virata laterale verso le ore [3] del nostro biondo, col pugno chiuso e col polso rivolto verso il ciottolato suolo; Da quando gli furono stati fatti quei terribili esperimenti ha incontrato un solo kokketsu, Rasetsu appunto, ed ancora si trova in difficoltà ad avere a che fare con qualcuno di nuovo della sua stessa nuova famiglia, in quella situazione di adozione così strana. <Non è questione di gusti questa> rivolto al senju <Credo che questo incontro sia stato voluto dal destino> ritornando con lo sguardo alla giovane, squadrandola, da capo a piedi e viceversa, cercando di capire chi possa essere e perchè ella possa avere quel suo stesse sangue. <Il mio nome è Kamichi> prende fiato <E basta> senza cognome, anche se, da quel polso, a sgorgare paiono essere proprio goccioline di sangue nero, uguale in consistenza e colore a quello dal naso della giovane ragazza. <ventuno sono i miei di anni Kyofu> continua, rispondendo infine alla domanda posta dal mattyse alla ragazza, intrufolando la sua presenza anche in questo caso.

22:38 Nana:
 La testolina si inclinerebbe ancora, ascoltando i discorsi tra i due. Sembra che quei manzi si conoscano. Perché è sempre lei quella a non conoscere nessuno?! In ogni caso, sembrerebbe che il sangue abbia finalmente si sia calmato. O, almeno, questo è ciò che lei spererebbe. Perché, quando dice che entrambi la stanno molestando, ecco che l'albino, con una mossa alquanto audace, andrebbe a mostrarle il pettorale al di sotto della camicia. E lei, praticamente, potrebbe morire in quel momento: da un lato, un manzo biondo che la aiuta a rimettersi in piedi, e dall'altro un manzo albino che le mostra i pettorali. Ed ecco che il sangue ricomincerebbe a colare dal suo nasino, accompagnato da un sussurro < Sugoi > è l'unica cosa che riesce a dire in quel momento, mentre il sorriso s'allargherebbe ancor di più e gli occhietti frizzanti si sgranerebbero appena, brillando e riflettendo le luci al neon del quartiere notturno. Voleva solo un po' di erba, quella sera, ma avere l'erba più due manzi a circondarla, le sembra proprio il massimo. Se non fosse per quel sangue che continua a colare imperterrito, quel momento sarebbe davvero perfetto! Con la destrorsa andrebbe a darsi qualche colpettino sui glutei, assecondando le parole di Mattyse. Se Aki fosse lì, non sarebbe per niente contento di quella situazione, questo è certo. Ma che possiamo farci? Gli ormoni della biondina sono più forti di qualunque altra cosa! La manina sinistra coprirebbe ancora il naso, mentre adesso la destrorsa frugherebbe in una delle tasche della giacca di jeans, tirando fuori un fazzoletto. Fortunatamente, dopo l'inconveniente di ieri, se li era portati dietro. Finalmente, quindi, cerca di tamponare il sangue con quel fazzoletto di carta, che inizia a tinteggiarsi di nero pece. < Quindici > ammetterebbe senza problemi verso l'albino, ma poi ci rifletterebbe un po' su. < Mi stai dicendo che... sembro una vecchia?! >. E beh, si sa, alle donne non piace quando gli altri non azzeccano la loro età, soprattutto se si tratta di ben sei anni in più! Gli occhietti si chiuderebbero un due fessurine, fisse su Mattyse, quasi minacciandolo. Poi, però, le parole quasi sconnesse di Kamichi, attirano l'attenzione della biondina, che si ritrova a voltare lo sguardo verso il biondo. Ancora una volta quel capo si inclinerebbe verso destra, confusa. < Nani? > chiederebbe, cercando di capire a cosa si riferisca l'altro con quel 'quindi anche tu' lasciato a mezz'aria. Seguirebbe, dunque, i movimenti altrui. Lascia che l'altro si morda, per poi far sgocciolare al suolo quel sangue nero, proprio uguale a quello di lei. < NANIII?! > urlerebbe adesso, sorpresa della scoperta. < Sei un demone anche tu! > ammetterebbe la genin, senza giri di parole, ripetendo ciò che Ryuuma stesso le aveva detto: quello è il sangue dei demoni. < Io sono Nana > farebbe una pausa, pensandoci su < Nana e basta >. Non ricorda nemmeno quale sia il proprio vero cognome, era troppo piccola quando la guerra aveva ucciso i suoi genitori. E, quindi, semplicemente, ha fatto proprio il nome di quel clan, Kokketsu. Ma, a quanto pare, stavolta non c'è bisogno di pronunciare quel clan. Perché, quello che ha di fronte, è un proprio conclannato.

22:51 Mattyse:
 Una serata particolarmente divertente quella che sta passando ora, peccato non possa soffermarsi a lungo. Il bianco osserverebbe il sangue riprendere a uscire dal suo naso dopo la propria mossa, scoppiando in una rumorosa risata che ne scuoterebbe le spalle con particolar forza, ma la cosa cade rapidamente quando la signorina pare prendersela. Della vecchia? Tornato in piedi, il bianco, chinerebbe in avanti il busto, intento ad avvicinarsi alla sua figura, tenterebbe di affiancare il suo orecchio portandosi alla sua altezza in questo modo. Se vi fosse riuscito, userebbe un tono piu` basso, sussurrerebbe quasi quelle parole solo per la bionda, cercando la voce piu` profonda e sensuale che possa convivere nel suo corpo. <Vecchia? Direi matura... Se solo avessi qualche anno in piu`...> Non ironicamente, potrebbe essere tua figlia. Mat questo piccolo dettaglio se lo ricorda bene, raddrizzerebbe quindi il busto, ascoltando poi le parole di Kamichi e osservandolo con quel gesto. <Uno.> Rivolgendosi ora al biondo. <Meno scenografico perfavore.> Diretto il Senjuu. <Due. Meglio se troviate come non mostrare troppo quel sangue in giro.> E lo sguardo ricadrebbe su entrmabi, saltando prima verso la signorina e poi verso il ragazzone. <E` pericoloso.> Puntando e mantenendo lo sguardo sul shinsengumi, assottigliandolo appena. <E potevi anche dirmi che eri legato a Yukio Kokketsu.> Maledetto che nasconde le cose, ma non lo sai che non puoi nasconderle a Mat? LUI SAPRA` TUTTO PRIMA O POI. Il bianco scuoterebbe appena il capo, voltando poi lo sguardo verso un punto impreciso. <Perdonatemi ora, ma ho delle cose da finire. E` stato un piacere incontrarti, Kamichi. E anche voi, principessa> Lasciando quel nomignolo per Nana, a cui rivolgerebbe un lieve inchino con il capo. La gamba destra sarebbe la prima a muoversi verso la stessa direzione verso cui camminava precedentemente, il tempo scorre, non puo` fermarsi troppo. [EXIT]

23:01 Kamichi:
 Attimi di silenzio, susseguiti celermente da quel suo sangue che sgocciola al suolo, nero pece, sporcandone inevitabilmente il ciottolato, a chiazza, esplosivo, come le gocce di pioggia che 'infrangono sulle cose. <Credo più dicesse che sembri più grande, sarebbe praticamente impossibile darti della vecchia> prende fiato, ancora, continuando ad osservare quella ragazzina, sconosciuta prima di allora, del tutto esente dal quadro conoscitivo che il nostro eroe della shinsengumi sta costruendo da quando è lì a kagegakure, cercando come meglio può di costruire il suo futuro come baluardo della giustizia e della pace. <Non ha mai visto Rasetsu usare il sangue allora, se pensi che questo sia troppo scenografico> si lascia sfuggire il nome del quasi senpai, che come suo solito, anche durante gli allenamenti, preferisce utilizzare costrutti fantasiosi e molto appariscenti, a differenza del nostro eroe che predilige un approccio meno da sborone. <Dal libro che ho letto l'ultima volta, a kusa esiste una magione ed un quartiere popolato da soli Kokketsu> prende fiato, verso mattyse <Perchè dovremmo essere pericolosi allora?> ed infine, sempre verso il senju <Non lo conosco, e per quanto io abbia questo sangue nero nelle mie vene, non credo di essere un kokketsu> non si sente uno della famiglia, non conosce nessuno, e gli è stato impiantato tramite una devastante seduta anatomica, dal capo del reparto scientifico della shinsengumi. <Ne discuteremo la prossima volta Kyofu, alla prossima allora> lo saluta, avvedendosi di come questi vada via, ritornando infine, sulla giovane ragazza kokketsu. <Quindi tu sei Nana, e come me possiedi il> si ferma qualche secondo, riportando le mani in alto per virgolettare con indice e medio di ambo gli arti <Dono> continua, riportando le braccia a penzoloni perpendicolari al suolo <Del sangue nero> continua, prendendo fiato <è sicuramente più interessante incontrare una bella ragazza che uno zoticone che se ne va in giro a caso> si riferisce a rasetsu, lo odia, ma in fondo, come al solito, lo stima per quello che ha fatto per il biondo <Ad ogni modo, se non ti dispiace, Nana> china leggermente il capo, facendole cenno di proseguire avanti in quel viale, che visto l'orario, sta iniziando a popolarsi <Vorrei farti qualche domanda, vedila un pò come un conoscerti meglio, ecco> prende fiato ancora, volge lo sguardo a quei fazzoletti nero pece, passando prima però dalle di lei gambe, mica se le scorda lui, è senza speranze. <C'è un mezzo locale poco più avanti, proprio lì> continua <Potremmo fermarci lì per un pò?> è abbastanza spudorato, senza mezzi termini, senza se e senza ma, ma vuole scoprire qualcosa su quella ragazzina, deve sapere altro... e poi chissà, di certo d'aspetto non dispiace, ma mai dire mai coi caratteri e con le unioni sentimentali; Una guardia può innamorarsi di un ladro, in casi molto rari.

23:13 Nana:
 Quasi s'era dimenticata di essere un po' arrabbiata con Mattyse e la sua prossima mossa glielo fa dimenticare del tutto. Difatti, l'albino si avvicina al proprio orecchio, sussurrandole delle parole che le solleticano piacevolmente l'orecchio. Parole che la fanno arrossire e la portano a sgranare quegli occhietti vivaci. Mmm... matura. E' un bell'aggettivo, mai nessuno glielo aveva detto! Adesso, quasi le piace il fatto che l'altro le abbia dato della ventunenne. Chi la conosce, lo sa: è giusto un po' lunatica, la ragazza. Adesso ascolterebbe le sue parole successive. Ed il capo, per l'ennesima volta, si inclinerebbe verso destra. Che significa? Per quale motivo farebbero meglio a non mostrare quel sangue in giro? D'altronde, nessuno glielo aveva mai detto, neanche Ryuuma. Quindi viene sul serio colta di sorpresa da quelle parole. Pericoloso? La biondina non capisce, ma decide di non chiedere nulla all'albino, lasciando che quello si allontani tra la folla. < Ciao ciao, manzo albino! >. Ed il sorriso si spalancherebbe, quando l'altro la chiama principessa. Perché sì, lei è una queen, non dimentichiamolo! In ogni caso, ha anche modo di ascoltare le parole di Kamichi. < Esiste davvero un quartiere dove vivono i Kokketsu? > e certo, cosa ne poteva sapere lei? Lei che per caso si era imbattuta in Ryuuma ed era rimasta stranamente affascinata da quella sua parola, 'immortalità', a tal punto di patire le pene dell'inferno per ottenerla. < E' stato vecchiaccio-san a darmi l'immortalità! > annuirebbe alle sue stesse parole, soddisfatta, ma poi sente di dover aggiungere qualcos'altro, d'altronde, come potrebbe l'altro sapere chi sia vecchiaccio-san? < E' un tipo un po' strano, anche pedofilo! > una pausa, mentre continuerebbe ad annuire con la testolina < ha i capelli rossi! > e basta, crede che quella descrizione sia più che sufficiente. < Oh, io credo di essere stata benedetta dai kami > allontanerebbe, finalmente, il fazzoletto dal naso, che finalmente ha smesso di sanguinare, rimuginando sulle proprie parole appena pronunciate < ...o forse dal demonio. Mmm > è un bel dubbio, in effetti. < In ogni caso, incontro sempre tanti manzi! E' questa la mia benedizione! > anche se in realtà, non le fa molto bene, dato che ha avuto due epistassi nel giro di ventiquattro ore. < Va bene, a patto che sia un locale in cui posso fumare > non dimentichiamolo, ha ancora il suo tesoro avvolto nella carta argentata proprio nella tasca della sua giacca di jeans! E comincerebbe a seguirlo, senza farsi troppi problemi.

23:37 Kamichi:
 La piccola ragazzina pare seguire in tutto e per tutto il nostro giovane eroe, che, di tutto spiano, pare portarsela in giro in un misto tra ragazza/figlia/cugina, è abbastanza strana come situazione, e lui con le donne è una frana, anche se ha già ricevuto abbastanza apprezzamenti ed avance da parte di tante donzelle, sia chiaro. <Si, A kusa> prende fiato <è proprio situato il quartiere del sangue nero, da quanto leggo, esiste anche un capo clan che viene chiamato Arufa> notizie prese tutte dal libro letto qualche tempo fa, una piccola infarinatura generale su tutto quello che c'è da sapere su un kokketsu, che a lui interessa. <Ne deduco che neppure tu ne sai qualcosa, e che quindi, non faccia parte della famiglia originale> quella di discendenza, quella dove appunto, nasci figlio di uno o più kokketsu. <Vecchiaccio san?> continua <Un kokketsu quindi?> effettivamente lui è diventato tale grazie alle trasfusioni del sangue di chissà chi, questo vecchio potrebbe essere chiunque <Coi capelli rossi?> prende fiato <Strano e pedofilo?> ma rasetsu non è un pedofilo, andiamo, almeno quello non lo ha mostrato al nostro eroe <Non so di chi tu stia parlando, l'unico kokketsu che ho incontrato prima di te è un tale Rasetsu, ma per quanto mi riguarda, non credo sia il pedofilo di cui parli> sarebbe il colmo, davvero. Pare però svoltare all'interno del suddetto locale, dove, appunto, v'è una schiera di tavolini in legno e sedie, dove sedersi per mangiare e bere. <Non so se tu possa fumare qui> l'avvisa <Ma non sei un pò troppo giovane per le sigarette?> see le sigarette vero kamichi? Non hai mai visto una sigaretta fatta di pagliuzza e verde erba? Una di quelle che ti fa volare? porello, è da capire, è ingenuo, non stupido. <Dai su, sediamoci qui, che ho proprio voglia di bere qualcosa di buono> siede dunque, sperando che la giovane lo stia seguendo <Manzi?> stranito e dubbioso, a cosa si riferisce la giovane ragazzina? <Quindi sei una a cui piace la carne? Buono a sapersi> sisi, poi la carne, sicuramente la carne fratè. <Che siano kami o demoni Nana, siamo davvero immortali in parte> le svela, con sicurezza <Ma non siamo immuni alle ferite, ed in giro come già sai c'è un vero e proprio assassino che uccide chiunque, senza mai farsi vedere> l'avverte dunque, in primis, terminando per ora, volendo almeno prima sedersi, per poi iniziare solo dopo a parlare.

22:54 Nana:
 I suoi piedini continuerebbero ad avanzare lungo il viale, seguendo Kamichi. Sembra proprio che non abbia paura di nulla, quella biondina, neanche di uno sconosciuto. Ma, d'altronde, le è sembrata una persona gentile... Non di certo come lei, dato che l'unica cosa che le importa è se stessa. Ma questi sono dettagli, per il momento. Arriverebbero, dunque, al locale e si siederebbe al primo tavolo disponibile. < Rasetsu... > ci penserebbe su. E' da un po' che non vede quel vecchiaccio, ma sì, il suo nome lo ricorda bene, anche se non lo chiamerà mai in quel modo. < SII E' LUI! RASETSU! > esclamerebbe, con tono di voce un po' troppo alto, tanto da attirare l'attenzione di molti dei clienti di quel locale. Ma a lei non interessa. E' fatta così, ed anche se le dicessero di cambiare modi, di essere più 'normale', lei non lo farebbe. Ha sempre voluto distinguersi dalla massa e questo viene dimostrato dal suo modo di vestire eccentrico e dal suo carattere vivace. Le piace essere al centro dell'attenzione, sia in modo positivo che negativo. A lei importa solo che il suo nome passi tra le parole della gente. Si accomoderebbe al tavolo, quindi, per poi urlare, senza pensarci due volte < CAMERIERE-SAAAAAAN > che gentile, lo ha urlato, ma almeno ha messo l'onorifico. < Se un adulto può fumare, non vedo perché una quindicenne non potrebbe farlo > farebbe spallucce, senza pensarci due volte. Lei è sempre così, controcorrente, troverà sempre un modo per essere diversa e, soprattutto, per contraddire gli altri. La sua lingua è biforcuta e tagliente e, spesso, non viene tenuta a freno. Non che non ci riesca, è proprio che non vuole tenerla a freno! < Sì... carne fresca > ed i doppi sensi qui si farebbero quasi più intensi, come se la biondina in realtà non avesse capito che l'altro non abbia inteso il concetto di manzi. D'altronde lei ha sempre la testa tra le nuvole... o forse, questo è ciò che vuol far credere. < Ho sentito di questo assassino, sì > farebbe una pausa, mentre il cameriere arriverebbe al loro tavolo < Chissà perché uccide >. Lei ha sempre la testa tra le nuvole, è vero. Però, pensa molto sulle cose che la circondano. E' sempre lì, a cercare risposte alle proprie domande.

23:24 Kamichi:
 Quella giovane ragazza sembra avere davvero qualche rotella fuori posto, dal modo di fare dal modo di dire, ha uno fascino e delle movenze tutte sue, qualcosa che al biondino potrebbe palesemente piacere, soprattutto per l'età diversa che si frappone dai suoi 20 ai di lei 15. Saranno state le gambe, già, dannete calze a rete, punto debole delle fantasie erotiche del nostro kokketsu, inconsapevolmente sia chiaro, ma ormai è successo, ed il dado è tratto, tanto vale provarci, no? <Urli sempre così tanto tu? Hahaha> di norma avrebbe avuto tanto fastidio dal sentire qualcuno urlare e sbraitare in quel modo, ma se fatto da quel sorrisetto diabolico, come potrebbe mai dire di no? È palesemente simpatizzante della biondina, ingenuo com'è poi, ancora non ha capito la caratura della ragazza, di come, meretrice, abbia solo voglia di avere tanta quantità di manzi, e non una singola qualità. <Rasetsu?!> prende fiato, stranito <Un pedofilo?!> è un pó la sua figura di maestro kokketsu, che lo si voglia oppure no, piano piano hanno legato, e sotto sotto, il rosso pure sicuramente prova un pó di bene per il nostro biondino. <Salve, per me un succo di frutta grazie, di stagione ovviamente> la ragazza si droga, va a manzi, vive alla giornata e soprattutto alla nottata, lui, ligio al dovere, guardia, beve succhi e alle 20:00 di solito dorme, una coppia atipica, ma chi avrebbe mai il coraggio di rompere quella cottarella a prima vista? Sarebbe davvero da infami, e per ora, gustiamoci questa scena così kawai, sarà la realtà e la biondina tossica a fare il resto. <per quanto ne sappiamo, ancora non si sa, nana> di nome e di fatto tra le altre cose, non che lui sia un gigante, mister 1.75, ma quanto meno riesce ad entrare nei locali notturni, vista l'età rispettiva e superiore alla ragazza. <Gli sono dietro però, ed abbiamo una traccia abbastanza importante, settimana prossima sono sicuro ci saranno delle buono nuove su quel fronte> talmente fuori di melone da spifferare tutto queato alla biondina, povero stupido, il mondo delle donne lo sta attaccando, e palesemente, lui, sta perdendo.

23:40 Nana:
 Il cameriere, dunque, sarebbe già arrivato al loro tavolo. Magari, la gente tende ad associare spesso e volentieri la droga con l'alcool, quindi se ti fai le canne, non solo sei un drogato per gli altri, ma sarai quasi sicuramente anche un alcolizzato. Eppure, la biondina è diversa anche in questo. Sarebbe, dunque, prevedibile se prendesse un superalcolico. Ma non lo fa. < Una coppa grande di gelato al cioccolato con tanta panna sopra > è questo ciò che ordinerebbe, dunque, senza avere il minimo dubbio su cosa ordinare. E non direbbe neanche un 'grazie' al cameriere. D'altronde, perché dovrebbe ringraziarlo? E' il suo lavoro, viene pagato per questo, per servire la gente! E lei, quando viene servita, si sente davvero una queen. Peccato che Kamichi non sappia che le piace anche scroccare gelati. Perché quel gelato, ovviamente, lo pagherà il biondo, mica lei! Piuttosto furba, la ragazza. < Ne, sai cosa ha fatto la prima volta che ci siamo incontrati? > si riferirebbe, ovviamente al buon vecchio Rasetsu, che tutto è, fuorché un pedofilo. < Mi ha trascinata in un vicolo buio! > farebbe la vittima, quell'adolescente diabolica in piena crisi ormonale. Gli occhietti sembrerebbero euforici, spalancati a fissare l'altro. Il grande sorriso lascerebbe intravedere quei canini appuntiti. In quel momento, le importa solo di trovarsi con un bel ragazzo. Purtroppo per Kamichi, però, lei non è alla ricerca della sua anima gemella. Il fatto è che è alla continua ricerca di quelle emozioni provate al bosco magico, dove aveva incontrato Kioku. Ma quelle sensazioni, quel torpore, quella serenità, non le aveva più trovate in nessun altro ragazzo. Che sia questo, l'amore? Lei, che non si è mai innamorata, proprio non lo sa. Ed un po' questo la spaventa. Ma non lo ammetterà mai davanti a qualcuno. Probabilmente, neanche davanti ad Aki. < Gli sei dietro? > chiederebbe, cercando di capire il concetto, cercando spiegazioni da parte dell'altro, per poi riprendere < SUGOOOOI > l'euforia le attraversa nuovamente il volto, non curandosi della gente attorno a sé. Forse, è proprio questo ciò che la rende speciale: il fatto che non le importi cosa dica o pensi la gente di lei.

00:20 Kamichi:
 Singolare l'incontro con la ragazza, davvero unico, invero, il rapporto che lo stesso biondo sta provando da oggi, parrebbe essere quasi l'inizio di una bella cottarella, ma ahimè, noi qui qui sappiamo quale sia l'indole della ragazzina kokketsu, una personcina davvero atipica, fuori dagli schemi, dalle regole, da standard precisi quali educazione, modo ed atteggiamenti. <oh, buono quello, piace anche a te il gelato nana? Ne vado ghiotto anche io!> ne vai ghiotto? Kami santi, ma come cazzo parli fraté? C'è da capire la situazione, il momento, è preso si, ma dai, impara a parlare ad una ragazza, sei ridicolo così <se vuoi puoi assaggiare un pó del mio succo> avvedendosi, alla sua destra, di come parrebbe in celerità arrivare la cameriera, poggiando le due ordinazioni sul legnoso tavolino dove i due stanno consumando quelle pietanze, fortunatamente poi, in quanto parlare di assaggiare succhi e frutti, potrebbe essere leggermente fuorviante, diciamocelo. < Ma pensa tu quello oh, e cosa è successo poi Nana? Cosa ti ha fatto quel coglione di Rasetsu?> è abbastanza arrabbiato a dire il vero, più per gelosia che per altro, rispetta in oarte il rosso, ma saperlo fautore di danni nei confronti della ragazza, è davvero troppo. <Si, ormai è più di 1 mesetto che sto dietro alle varie piste, ho persino una missione importante da fare, riguardo appunto eventuali gruppi di persone collegate a quel malvivente> deve tirarsela lui, deve, agli occhi della ragazza vuole apparire come qualcuno o qualcosa di super, necessariamente un motivo in più per legare con quella biondina. Le volta poi la cannuccia arancione, di quel succo di fragole, di stagione praticamente visto il mese, ancora intonza dalle labbra del giovane, che prima di tutto pensa a far assaggiare quel saporito liquido alla kokketsu. < Dai, su, assaggia > la invita, ovviamente, con molta dolcezza nel tono.

00:41 Nana:
 Ascolterebbe le parole dell'altro. A volte tira fuori parole che lo rendono... antico. La biondina inclinerebbe il visino verso destra, confusa dal suo linguaggio arcaico. < Gh- ghiotto >. Il suo visino è perplesso, come se non capisse il motivo per il quale qualcuno dovrebbe usare quella terminologia nel 10 DG. Le loro ordinazioni, comunque, arriverebbero in men che non si dica. E, finalmente, Nana avrebbe davanti la sua bella coppa di gelato con panna. Con la punta della lingua, andrebbe a leccarsi le labbra, mostrando ancora una volta quei canini appuntiti. Gli occhietti birbanti brillerebbero sotto le luci al neon del locale. Afferrerebbe il cucchiaino, per poi nasconderlo all'interno del gelato. E porterebbe alle labbra il boccone, gustandosi quel dolce gusto di cioccolato e panna. Dopo averlo mandato giù, cercherebbe di rispondere alla domanda del biondo... Sì, cercherebbe, perché lei non ricorda bene cosa sia successo quella volta. < E chi lo sa? > domanderebbe. Non una domanda retorica, bensì una vera e propria domanda che non ha mai trovato risposta. < Eravamo fin troppo fatti, per ricordarlo > ed ecco svelata la verità. Avevano preso delle pillole da uno spaccino, ma non sa ancora se fossero del tutto scadenti oppure piuttosto forti. < Oh, forse non avrei dovuto dirlo? > ci penserebbe un po' su. Difatti, l'altro sembra far parte di qualche ordine speciale, magari una corporazione... non saprebbe ben dirlo, ma qualche momento prima aveva affermato di essere dietro l'assassino. Suvvia, lei non può finire in gattabuia solo per aver assunto qualche droga. Farebbe spallucce, a quel punto. Troverà sempre un modo per sgattaiolare via. < OOOH davvero sugoi! Avete scoperto qualcosa? > chiederebbe con interesse. Non lo fa per estorcergli delle informazioni, è troppo scema per fare una cosa del genere. Lo fa solo perché le piace il drama. Easy. In ogni caso, l'altro le offre la sua spremuta. Spremuta? A lei? Stiamo scherzando? < Rifiuto e vado avanti > semplice semplice. Odia tutto ciò che è salutare!

01:13 Kamichi:
 Il giovane ascolta le parole della ragazza bionda, o meglio, sembrerebbe quasi pendere dalle di lei labbra tanto da sembrare un piccolo stupido innamorato, o meglio, semplicemente una piccola cotta per quella kokketsu così irriverente. Al Tavolo arrivano entrambe le ordinazioni, ed entrambi i ragazzi bevono e mangiano le loro pietanze, in maniera più o meno concitata, rispecchiando in tutto e per tutto le loro indoli, persino quando si tratta di mangiare. <Bhe si, ghiotto, che mi piace tante mangiare gelato, anche se il cioccolato non è il mio gusto preferito> rivela alla biondina dai canini sporgenti, lì proprio difronte al noatro eroe, che a tratti sembra quasi perdersi in quella loro conversazione, non avvedendosi di come però, la di lei figura, alla fin fine, stia li solo a divertisi, ed ahimé, cosa possiamo mai farci noi? Sono esperienze, e come tali, il giovane metabolizzera come la maggior parte delle donne, se sentimentalmente incluse, provocheranno nel di lui cuoricino tante ferite, piccole e grandi, e che quindi meglio non averci nulla a che fare. <Fatti?> prende fiato < in che senso scusa...?> continua, stranito, dubbioso, prima di passare forse a ragionare un pochino < Aspetta... non vorrai mica dirmi che ti droghi nana?!> lo dice, abbassando la voce, chinando il capo verso il tavolino e verso di lei, non volendo farsi sentire dagli altri <Non lo sai che é illegale?!> sia mai, ragazzina, stai infrangendo la legge con kamichi, detto il guardio, il caramba, il pula, non aspettarti altro da lui <Non dovresti usare quella robaccia!> fa anche la paternale lui, da buon giustiziere, elargisce messaggi a destra ed a manca, lui che di base è alla fine un povero ninja tribale di una tribú lontana. <Kami santi...> è incredulo, così bella, sfrontata, strana ed irriverente... eppure? Infrange la legge e fuma, si droga, come può quel suo amore nascere in queste condizioni? Assurdo. <Settimana prossima ho una missione importante presso una zona, dobbiamo catturare delle persone, se tutto va bene> attimi di silenzio, sorseggiando quella sua spremuta di fragole, rosso acceso e zuccherata un pó di troppo <Jackpot!> o così diceva il personaggio di una seria che segue in tv ultimamente, come si chiamava? Ninja May Cry? Difficile ricordare tutte le stronzate che vede il biondo. < ad ogni modo, penso si sia fatto un pó tardi, vuoi che ti ri-accompagni a casa, nana> maró che dolce, dai, come si fa a dire di no ad un cucciolino così? Devi avere proprio una pattumiera al posto del cuore!

01:32 Nana:
 Continuerebbe a mangiare il proprio gelato, fino a vedere il fondo di quella coppa. La lingua andrebbe nuovamente a leccare le labbra, quasi in modo audace, sensuale, forse proprio per tentare quel ragazzo che ha di fronte. Ma chi può saperlo? Nessuno mai riuscirà a capirla fino in fondo. E questo potrebbe essere un bene. O, forse, anche un male. Perché lei non toglie mai la propria maschera. Osserverebbe, divertita, le reazioni dell'altro. Sì, divertita, compiaciuta, come se si fosse resa conto della purezza del cuore dell'altro, mettendola a confronto con il proprio cuore nero. Infangato da tristezza e peccati. Ma c'è davvero qualcuno che può biasimarla? C'è davvero qualcuno che si comporterebbe in modo diverso se fosse nei panni di lei? Cosa ti resta, nella vita, quando perdi i genitori a soli cinque anni? Probabilmente, niente. Se non ricordi. Ricordi che lei non vuole ricordare. < Tu lo dici > farebbe spallucce. E' stato lui a chiederle se lei si droghi. Che sia lui stesso a trarre le sue risposte. E' vero, lei appare come quasi distaccata dal mondo, appare come una persona fin troppo diversa dal resto. Eppure, le piace osservare le persone. Le piace punzecchiarle, anche fino a far loro del male. Perché quello è tutto ciò che lei può dare. Nessuno le ha mai insegnato che nella vita esiste anche il bene. Per lei esiste solo il caos. Quel caos in cui ognuno fa ciò che vuole. Quel caos in cui lei è nata. Quel caos in cui lei ha perso i suoi genitori. Quel caos che l'ha portata ad essere la persona che è oggi. < Oh, sembra interessante >. Pronuncia quell'aggettivo, eppure è come se avesse appena mostrato il contrario. Sta cominciando a perdere interesse. Perché quell'anima è troppo pura. E tocca a lei l'arduo compito di macchiarla giusto un po'. Gli occhietti, difatti, si stringerebbero in due fessurine. L'espressione si farebbe disinteressata. Si alzerebbe dalla sedia, rivolgendogli le ultime parole < Credi che io sia debole? > il tono è ben diverso da quello usato precedentemente. Sembra quasi maturo, adesso. < Posso tornare a casa da sola > Casa? Quell'orfanotrofio può essere chiamato casa? < Grazie per la bella serata, Kamichi > e si volterebbe, per poi sparire tra la folla del locale. Ovviamente, non ha lasciato i ryo del proprio gelato sul tavolo. [END]

02:39 Kamichi:
 Sincero e puro è l'animo bianco del nostro giovane ragazzo, decisamente diverso dal nero e macchiato spirito oscuro che regna sovrano nel corpo della biondina, laddove il caos e l'anarchia hanno dichiarato regime aasoluto in quel corpicino kokketsu. <...> prende fiato <di cosa saresti mai potuto stare fatti? E poi conoscendo Rasetsu...> ma dai nana, evita di voler tenere nascoste ste cose al nostro biondino, ricordati che un piccolo detective, ed anzi, a dirla tutta, ha anche una particolare dote per capire gli stati d'anime delle persone, se solo non fosse così ingenuo potrebbe anche apparire qualcuno di valido come psicologo! <lo è davvero, consisera che sarò accompagnato proprio da Rasetsu> continua, celere, accodandosi al proprio discorso <E da un tipetto molto simpatico, sono sicuro che gli daremo dsl filo da torcere a quei brutti ceffi!> vabbe, uccidetelo, perfavore, dopo quel "brutti ceffi" merita la galera a vita, altro che missione, dovremmo sperare in un cambiamento del suo vocabolario, ma a quanto pare ci vorrà ancora tanto tempo. <Ma no, non penso che tu sia debole> prende fiato <pensavo solo potesse essere una cosa carina magari, con tutte le cose che si sentono in giro...> fino ad ascoltare quelle parole finali, quelle in cui, anche se ingenuo e buono, capisce che qualcosa non va, e che forse la ragazza s'è quasi stufata di lui. <ah...> china il capo <d.. d'accordo> continua, sorridendo alla ragazza, cercando come meglio può di nascondere la cocente delusione amorosa, celandosi dietro un falso sorriso, del tutto fasullo, solo per non mostrare a quella ragazza la debolezza di cuore che prova in questo istante. La vedrebbe andare via, sculettando, guardandole il sedere, le cosce e le gambe, insomma, mica è stupido da non guardare quello spettacolo, anche se da quello sguardo, appare essere, a tratti, quasi triste. <cosa ho sbagliato...> forse niente, deve imparare che ogni persona è diversa, sia nella vita che nell'amore <... Cameriera, mi porti la cosa più forte che ha!> ed alla fine, solo alla fine, parrebbe essere caduto nel giro finale di chi il cuore sente spezzato, l'alcool, e per quanto ci riguarda, lo lasciamo per ora lì a bere un qualcosa di altamente pesante in %, tanto, da iniziare subito a fargli effetto. Ma questa è un'altra storia signori, per ora, stay tuned [end]

Tre nomi agli albori: Kamichi, Nana e Mattyse. La giovane urta il biondo kokketsu, mentre il senju ne osserva lo scontro ed aiuta, a modo suo, i due a rimettersi in sesto. Dopo qualche malinteso e qualche gag comica, il senju lascia il gruppo in questione, mentre, vittima del fascino da 15 enne della little psyco, kamichi s'offre in quinta per andare a parlare un pó in un locale poco più avanti, vedendosi accettato nella richiesta dalla ragazzina. Modi diversi, obiettivi e sentimenti altrettanto diversi, questo il loro proseguimento, scambiandosi battute, ragionamenti, ma senza arrivare ad una svolta, se non, alla noia della biondina. Ella saluta, va via e scompare, mentre, in preda al suo primo rifiuto passivo, il rosso d'occhi si lascia andare all'alcool per quella volta, riducendosi ad uno straccio probabilmente sino alla chiusura.