Training Zone Konoha - Il risveglio del Taijutsu
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Giocata del 13/04/2021 dalle 14:55 alle 20:12 nella chat "Campo d'addestramento [Konoha]"
<non va bene. Non sta andando affatto bene. C***O....C***O!!!> esclama in un monologo l'ex corvino dai capelli cenere, mentre di fronte ad uno dei manichini d'allenamento, si posiziona a circa un metro di distanza. L'ultima settimana non è andata nei migliori dei modi: avrebbe voluto portarsi avanti per diventare un attore e fare una sopresa a Mekura , ma una ragazzina psicopaticaa (Saigo), gli ha messo i bastoni tra le ruote, additandolo come ninja del vecchio mondo. Avrebbe voluto passare una giornata con Senshi, sua figlia, ma secondo gli accordi deve essere presente anche Tachiko ce da molti giorni non riesce a contattare. Sembra abbia impegni di cui Saisashi non è al corrente.Insomma, un fallimento continuo in questo nuovo mondo di cui il taijutser sembra non riuscirà mai a far parte. Cosa gli resta da fare? Beh, come i vecchi tempi, seppur ha posato "le armi", sfogarsi con i suoi allenamenti, resta un Must. Non è mai cambiato dopo tutto. Il giovane, si trova a petto nudo come suo solito, con in mostra il suo corpo scolpito dai tanti alenamenti e battaglie, pieno di cicatrici e con due sigilli, uno impresso sul petto ed uno sulla schiena, la cui storia è lunga da raccontare. Un paio di pantaloni neri, slim fit a coprire la parte inferiore ed un paio di sandali ninja. Nient altro. I capelli sono scompigliati come solito, lasciati al vento comela criniera di un leone. < FUCK! CHI VOGLIO PRENDERE IN GIRO, NON RIUSCIRO' MAI AD INTEGRARMI NELLA VITA COMUNE DI QUESTO POSTO DI M***A! VORREI SOLO ESSERE UN BUON PADRE E....Riavere la donna che amo...> anche se ormai, sembra un lontano ricordo. Non la vede da un secolo. Si preparerebbe quindi peril suo allenamento, così da tenere la mente impegnata. In un lampo si lancerebbe a terra, atterrando sulle braccia, per poi partire con un centinaio di flessioni, che faranno da riscaldamento. Successivamente, andrà a slanciarsi con le gambe in modo da ritrovarsi in verticale con le gambe in aria, rimanendo in isometria per più tempo possibile, lavorando sul core e sulla concentrazione [ch off] Non poteva che essere lì, dopo una mattinata del genere, passata tra vari impegni, ai quali ha aggiunto, ed accompagnato, messaggi su messaggi con Sango, che l'hanno caricato a bestia. Insomma, in corpo tiene un'energia estrosa non indifferente: deve sfogare. E non può farlo meglio di un allenamento, tirando calci, in quella sua tecnica marziale che sta affinando di volta in volta sempre più. Gli è piaciuto vedere come, con la sua forza, è riuscito a contrastare la sabbia di Dyacon: ma sa che non è abbastanza. La Gabbia che quello ha usato contro Byakko è un'arma temibile. E come quella, ci possono essere tante altre tecniche da dover fronteggiare. Prepararsi ad ogni eventualità, qualsiasi avversario, per affrontare ogni sfida, è il suo imperativo. Ultimamente c'ha la capocchia altrove, e le gambe vanno allenate, tutte. Una esclamazione, tuttavia, echeggia dalla zona dei manichini. < Mh? > una voce maschile, perciò non s'affretta: fosse stata una donzella, già avrebbe impastato il chakra e schizzato alla velocità della luce. Dunque, mantenendo il solito passo, è lì che si affaccia dove sta pure Saisashi. Il Nero è un armadio a due ante, alto quasi due metri, spesso abbastanza; un petto pronunciato, robusto, braccia vigorose, anche se la parte superiore, per quato allenata e tonica, non potrà mai compararsi all'armamentario inferiore: muscolatura delle gambe sviluppata, cosce sode dietro, muscolose davanti, polpacci duri come il marmo, stinchi che sono due lastre di metallo. Ha addosso una tuta bianca da allenamento, smanicata artigianalmente, e porta in spalla una piccola sacca a cilindro, di quelle da palestra d'arti marziali. Capigliatura caratterizzata dal tipico taglio dei Dreadlocks bruni, lunghi fino alle spalle, in testa il coprifronte della foglia gli fa pure da fascia che trattiene l'acconciatura un po' più sistemata; due orecchini squadrati sui lobi, piercing a cerchio sul labbro inferiore, agghindano quei connotati maturi, sebbene giovanili, glabri sull'incarnato dalla carnagione bronzea, scura. Occhi blu che si fissano sull'altro combattente. < Giornata nera, amico? > s'introduce, placida la sua voce, profonda, il tono è calmo, compassato, scandito da quel timbro naturalmente baritonale, ma udibile e chiaro nello scandire la retorica.
{Chakra Off} L'ex Pugni Indomiti, andrebbe ora ad effettuare una profonda inspirazione, divenendo immediatamente impassibile. Tutta la rabbia di poco prima, sembra sparire in una concentrazione "SUBLIME" come la definirebbe llui stesso. Gli occhi andrebbero a socchiudersi mentre rimane in quella posizione verticale, a braccia distese. Visto dall'esterno è come se non stesse facendo alcun minimo sforzo nel rimanere in quela posizione, che per molti sarebb difficile anche solo da provare pochi secondi. Espirerebbe ora tutta l'aria dai polmoni, mentre il sudore inizierebbe a colare dall'addome fno al viso, seguendo la forza di gravità, facendo risplendere ogni singolo muscolo grazie al sole che splende a tutto spiano in cielo. Una voce, poco distante da lui, attirerebbe la sua ttenzione, ma non lo farebbe scomporre < tsk. Giornata dici? Potremmo parlare di un'esistenza intera. Se sei qui per darmi del "ninja del vecchio mondo" e bla bla bla, sappi che non mi scalfisce la cosa, non me ne vado da Konohagacosa e non mi frega nulla di ciò che pensate di me.> parte prevenuto, visto che la maggior parte degli incontri in questo nuovo villaggio, sono finiti sempre nello stesso modo. E così, rimanendo ad occhi chiusi, comincerebbe a flettersi sulle braccia, rimanendo in verticale, andando quindi a ritrovarsi poggiato sui gomiti. Da qui, distenderebbe nuovamente le braccia, seguendo con una successiva spinta verso l'alto con l'aiuto delle spalle, in una serie di spinte verticali, che mantenendo per l'appunto la posizione, andrebbero ad allenare tricipiti e spalle [ch off] Poggia il borsone vicino ad uno degli alberi circostanti del paesaggio. Ricaccia il telefono dalla tasca, dopo l'ennesima vibrazione. Sta vibrando tutto quanto, sia all'interno che all'esterno. Le giornate sono dei terremoti, ultimamente. Visualizza l'ultimo text ricevuto: faccia da troll gli compare in viso, in accezione da marpione. < Mlmlml... > la linguina di fuori, gli occhietti a palla, connotati divertiti ed allo stesso tempo intrigati. < Vedrai che stelle... > sì, perché è comunque un ragazzone di diciotto anni quasi, che prima di pensare le cose fique che scrive, come tutti gli adolescenti, prima reagisce di inguine, dove gli arriva più facilmente il sangue, e poi, se è fortunato, di cervello; e questo è uno di quei casi, perché il destino ha voluto che, sopra quella montagna di muscoli e testosterone, c'abbiano montato pure una testa, abbastanza funzionante. < ... Ora però non ti rispondo più... che m'è già salito il taijutsu, e rischio di scatenare il nero-coda. > il NEROCODA, famosissimo leggendario cercoterio, di cui il nostro atletico foglioso sembra essere la forza portante. Beata gioventù. Posa quindi il mobile phone nella borsa, tornando più normale quando incassa l'affermazione di Saisashi. < Lo dici a me, Broh? > aggrottando il sopracciglio destrorso, allargando appena le braccia, in una sorta di gesto che vorrebbe esprimere il pensiero de 'mi hai visto? Sono un nigga.' < E' una vita che sono nero. > e tutte le sue giornate, quindi, sono altrettanto. Auto-ironia: serve per socializzare, oltre che ad aiutarti ad affrontare le cose del mondo. <Quello che penso io, è che il nuovo parta comunque dal vecchio. > quindi, ti sta accettando, Saisashi. Ammette la tua provenienza, le tue origini, e non sembra preoccuparlo ciò, o motivo per cui dovrebbe discriminarti. Del resto, le milf fanno parte del vecchio mondo: c'è tanta roba nella tradizione. < E perché te ne dovresti andare, scusa? > domanda retorica, ma comunque abbastanza perplessa. Che ha passato, sto povero viso pallido. < Sempre essere sé quello che si vuole che gli altri pensino. > aforisma pragmatico, conciso, ma non per questo banale, di poco conto. Solita maniera, sua, di esprimere concetti ampi, ma con leggerezza e tranquillità, di chi non stia facendo niente di speciale. Comincia a fare un po' di riscaldamento, alla fine, per iniziare a sciogliere i muscoli.
{Chakra Off} Il genin continua nel suo allenamento, cercando di mantenere quella concentrazione assoluta, tuttavia c'è un ronzio in sottofondo che gli impedisce di procedere. Il sopracciglio destro, del viso che in quessto momento si affaccia direttamente sul terreno, inizia a vacillare , tremante . Non è fatica , bensì indisposizione nel sentire quei versi e quelle parole sul "nero - coda". Ed ecco che il "saggio" Saisashi ci metterebbe poco ad annullare la sua forma Zen, per esplodere in pochi istanti. <MA CHE DIAVOLO.....> e qui si slancerebbe con entrambe le braccia, in modo da ritrovarsi in pochi instanti in piedi e non più in verticale. <non vedi che qui qualcuno sta cercando di concentrarsi mh?!> direbbe con faccia sbraitante ed estremamente buffa, mentre lo punta con l'indice della mancina <e poi cosa significa che sei nero da una vita eh!? Mi prendi in giro?!> ma ecco che solo ora aguzzerebbe la vista, squadrando il ragazzone di 2 metri, che effettivamente....è un pò scuretto, fiiiiiiiga < uhm in effetti però....> lo guarderebbe bene, sbattendo le palpebre <si sei un pò scuretto. Dovresti fare attenzione, proteggiti dal sole, sai che non fa bene abbronzarsi troppo?> SEi serio??!? Si, lo è. Lo dice con una tranquillità ed ingenuità tale da essere divertente. Perchè lui, che non ha mai avuto pregiudizi, nemmeno ci pensa al fatto che una persna di colore possa essere discriminata. Pensa solo che l'altro abbia esagerato col sole <un momento...> porta lo sguardo al cielo < non mi starai mica dando del vecchiio?> quasi offeso < non vedi come sono giovane e pieno di energie? WATA! YAA! > mima dei colpicon le mani in posa, tirando per bene i muscoli <che strano... quindi non sei qui per rompere le palle giudicandomi come una sorta di demonio?> inclina la stesa < che strano. Beh in realtà, chiedilo ai tuoi compaesani il perchè me ne dovrei andare. Persino una ragazzina dall'apparenza di una bambolina si è rivelata una psicopatica ch emi ha minacciato di sgozzarmi, siccome la sconfitta della guerra di 10 anni fa...è colpa nostra, a dir suo> fa spallucce, non gli frega, lui ha fatto il possibile < beh, meglio così. Mi fa strano sai? Non sarà mica una trappola? Un tranello?> lnarca nuovamente il sopracciglio <ma soprattuto , chi diavolo sarebbe il nero-coda? Nel vecchio mondo non era un cercoterio.> LOL [ch off] Si porta la mano sinistra dietro la nuca, assumendo un'aria appena imbarazzata. < Hai ragione. Scusa Broh. Non volevo disturbare. > effettivamente, quell'altro si stava concentrando, e lui l'ha infastidito. Ha sempre un certo rispetto, per quanto riguarda l'allenamento, l'impegno, l'esercizio fisico: probabilmente perché lo riguarda molto da vicino, e ne capisce la fondamentale importanza. Le parole di lui, sull'abbronzatura, lo farebbero cambiare mimica: indurisce tutti i connotati, incupisce gli occhi, che già sono scuri di loro, e con quel taglio vanno ad assumere un assetto più minaccioso, che dovrebbe essere intimidatorio. Labbra chiuse, fessure oculari dalle quali guizzano quei lambi blu delle proprie iridi. < .... > lievi momenti di silenzio, per poi scoppiare a ridere, bonario, sciogliendo totalmente quella facciata iraconda, rivelandosi palesemente una finta. < AH-AH! Certo che sei un persoaggio, Broh. > bonario, sospirando poi, a riprendere fiato dallo sbotto ironico che ha esternato inizialmente. < Infatti, non capisco che discorsi stessi facendo. > ammette, aggrottando entrambe le sopracciglia, scrollando poi le spalle, in una nota confusa. < Quelle sono le peggiori. > riguardo alla bambolina all'aspetto psicopatico; sghignazza, il genere citato dal combattente lo diverte. Si fa un po' più serio, nel momento in cui percepisce l'appartenenza dello stesso taijutser al retaggio dei guerrieri impegnati nella guerra nefasta che li ha portati a tutto questo. < Ognuno ha bisogno di affermare la propria identità in qualche modo. E credo che ciò che c'è oggi, stia cercando di sovrapporsi a quanto è stato. > esprime la sua opinione, molto disinteressata, neutrale. < Nah. > quando l'altro si insospettisce, dubbioso che fosse strana la cosa. < Semplicemente, come molti, sono una persona che ci ha perso qualcosa. E non sarà incolpando il passato, che riavrò quello che alla fine è stato tolto a tutti. > ribatte, pragmatico, fermo, nella maniera compassata di quel tono sommesso di voce, che non si scompone, non si altera, pur sapendo riuscire a farsi udire chiaramente. Almeno, finché l'altro non chiede del Nero-Coda: e lì, scoppia di nuovo a ridere. < AH-AH-AH! > mano allo stomaco, testa all'indietro. Quasi casca per quanto è esilarato. < Non pensarci. Non è un demone che credo incontrerai mai. > umoristico. < Mi chiamo Ekko Makihara, amico. > porgendogli il braccio destro, offrendoglielo in un gesto che richiede una stretta introduttiva. < Con quale storico guerriero ho il piacere di stare parlando? > positivo, nei confronti del compaesano di distretto. Un composto sorriso scandisce la posizione delle labbra, in un genuino piglio facciale.
{Chakra Off} Incredibile ma vero, pare che Saisashi stia avendo una conversazione con un abitante del nuovo villaggio, senza arrivare ad insulti o quant altro. L'ex corvino di tanto in tanto scuote il capo, non capisce alcunitermini come "broh", roba che 10 anni prima non esisteva <ehm, scusa....ma chi sarebbe questo Broh?> domanda con aria curiosa e genuina. Eh si, son cambiati i tempi <tutto......bene?> nel vedere i muscoli facciali altrui irrigidirsi brutalmente, però poi scoppiare a ridere subito dopo. Ha trovato pane per i suoi denti pare <si hai ragione. Il genere femminile in generale per quanto mi riguarda rimarrà sempre incomprensibile. Bamboline o meno, mi fanno tutte paura tsk> in effetti, non è he gli sia andata molto bene. Ai tempi Sakura, poi Furaya che non vede da mesi con questa situazione strana. <qualunque cosa tu abbia perso, mi dispiace. Come mi dispiace per il dolore di tutti coloro che sono cresciuti nel terrore. Ma io in primis, ho perso tutto in quella battaglia. NOn ho rimpianti...ho dato la mia stessa vita per proteggere il villaggio...ma non è bastato. Questo è il mio unico errore > farebbe spallucce sospirando, in un divagare qualche istante nei ricordi <peccato che non tutti la pensino come te. Come se in quella guerra avessimo deciso noi di lasciarci le piume e lasciare che il mondo venisse distrutto...ma dico io, la gente è scema?!> in effetti, cosa c'è di così difficile da accettare <il passato è passato. Ma ciò che abbiamo fatto sembra ritenuto un crimine. Piuttosto che ricordarci per aver provato a salvare il mondo, ci minacciano di morte hihihi!> e ci ride su, che altro dovrebbe fare? <oh bene, un demone in meno a cui pensare> sorride, alla risposta altrui, fortunatamente il nero-coda mieterà altre vittime. <uhm storico guerriero dici? Beh, pare che nessuno qui si ricordi di chi ero, ma te lo dirò comunque. Sono Saisashi, il SUUUUUUBLIME!> e qui con occhi accessi di vanto del suo soprannome con cui era famoso ai tempi, afferrerebbe la mano altrui con la sua destrorsa, in una presa "maschia". <Dunque ehm....Ekko. Eri qui per allenarti?> [ch off] L'altro non capisce i suoi gerghi più giovanili: normale amministrazione. Con Mekura, si è trovato nella stessa difficoltà. < E' un modo amichevole per indicare una persona simpatica, che senti vicina, come se fosse un fratello anche se non di sangue. > gli spiega, senza troppi pensieri. < Anche se è capace che tu lo possa sentire usare comunque, pure se non è così. > aggiunge. < Il segreto sta nel colpire sempre per primo. > simulando un attacco al vuoto, tirando tuttavia un calcio: quasi come aveva fatto l'altro in precedenza, quando s'era sentito dare del presunto vecchio. < Non devi preoccuparti, Broh. > un cenno d'assenso, serio, a rassicurare fermamente l'altro. < Non otterrei alcuna soddisfazione, dall'odiare od avercela con chi ci ha provato, chi ci ha messo tutto. > ribadisce, risoluto. < Quello che penso io, in fin dei conti, è che sono le scelte che facciamo, più che i risultati, che ci caratterizzano. Altrimenti, non chiameremmo i fallimenti 'esperienza'. > esattamente, come ha detto a Furaya, così si ripete col taijutser. E' la sua linea, la sua ideologia, e non la cambia, rimanendo coerente con la propria filosofia. < Ognuno decide qual è il nemico da affrontare. > risolve così la questione, dal proprio punto di vista, in merito al fatto che, a detta del Konohano, le nuove generazioni sembrano avercela con loro, eroi del vecchio mondo. < La sola consapevolezza che ci resta, è che c'è ancora bisogno di combattere. > un movimento d'assenso, ad annuire, rafforzare quella favella appena proclamata, solidamente radicata nella propria coscienza. Il suo credo ninja, parte da ciò. < Oooh! > sembrando stupito, quando quello si presenta, con tanto di alias. < Il Sublime?! > sfarfallio di ciglia, tra lo stranito ed il meravigliato. Ricambia la stretta, in un gesto vigoroso ma non offensivo, giusto perché tra due lottatori che fanno della forza, delle arti marziali la propria peculiarità ed arma vincente, non ci si può aspettare una presa moscia. < Sì, Saisashi. > conferma verso di lui, ritirando perciò l'arto una volta che quel gesto sarà compiuto ed il contatto, esaurita la sua funzione, non sarà più necessario. < Ho bisogno di sfogare un po' di energie. Ho un po' di pensieri per la testa. E le uniche maniere che ho per scacciarli e vivere un po' di rilassamento vero, sono l'allenamento, e la danza. > riferisce, senza remore né imbarazzo. < E spesso le combino insieme. > accennando al suo stile, il metodo di combattimento che predilige e sta mettendo a punto, sviluppandolo così come cresce lui. < E tu? > domanda, indicando poi il manichino col quale si stava fronteggiando precedentemente al suo arrivo, dove là trovato.
{Chakra Off} <uhm interessante> ascoltando la spiegazione dell'altro, sul termine "broh", assumerebbe qualche istante una posa da pensatore, che però a causa del suo essere a petto nudo, tutto sudato, con i capelli scompigliati, è poco credibile <non ho ancora avuto modo di approfodire tutta quella merda tecnologica e nemmeno i nuovi termini. Prima o poi li studierò...ehm..."broh" > lo pronuncia scandendo la parola come un bambino insicuro che proncuncia buffamente una parola nuova. Anche sulla tecnoclogia avrebbe bisogno di un ripasso, non sa nemmeno cosa sia un telefono <hai ragione. Un tempo colpivo sempre per primo. Non sono uno smielato, ma sapere che in tutto il villaggio ci sia almeno una persona che la pensi diversamente e che capisca ciò che noi stessi abbiamo passato in quella guerra... mi apre un minimo di speranza, forse non dovrò prenderli tutti a calci nel culo hihii> porterebbe la mancina a grattare la nuca, mostrano un sorriso a 32 denti. <vero, decidiamo noi il nemico da affrontare...spesso però è facile crearsi un nemico fittizio con cui avercela così da poter scaricare il proprio odio. E penso che per il villaggio sia un pò questa la situazione nei nostri confronti. Serve un capro espiatorio a cui dare la colpa, come la storia ci insegna. Ed eccomi qua > il capro espiatorio ideale <il problema però è quando fai l'errore di scegliere te stesso come nemico...> con sguardo che si incupisce leggermente, andando a rivagare rapidamente una parte del suo passato, che tralascerebbe subito dopo <Molto bene, allora puoi essere un mio "Broh" se anche tu come me, usi l'allenamento per scaricare qualsiasi problema. Da quando sono rinato dal cristallo, non ho fatto altro. > ammette annuendo con la testa orgogliosamente <quindi sei..una sorta di ballerino muscoloso?> domanderebbe incuriosito? Lui che ha creato un propio stile di lotta, mischiando molte arti marziali diverse, combinandole in qualcosa di grezzo e personale, un vero e proprio Stile da strada, non comprende subito l'arte altrui <io? Ehehhe lascia perdere, io non sono un gran che, non combatto più> ammetterebbe quasi imbarazzato, senza rivelare all'altro della promessa che ha fatto ase stesso dopo la sua morte in guerra, di non cmbattere mai più. Ha disonorato se stesso, si è allenato una vita in cerca di potere, che poi non è servito a nulla. Ed ora, quel potere è andato quasi compleetamente perso, e non ha neanche avuto il coraggio di sondare le proprie capacità da quando è tornato. Non ha mai nemmeno impastato il chakra. MAI. <però , posso aiutarti nel tuo sfogo come manichino animato> propone sorridente, senza rivelare altrro [ch off] Gli ricorda proprio Mekura, per quella poca affiliazione con la tecnologia. < Se hai bisogno di una mano, non hai che da chiedere, Broh. > gli si mette a disposizione: del resto, gli è parso molto simpatico, sembra aver trovato facilmente un'affinità con l'altro, qualcosa di positivo. accomunante. < Esatto, esatto. > rassicurandolo, che l'ha detto bene, e che si è espresso giustamente in quel contesto. L'ha notata la fisicità altrui, forse è pure per questo che un po' lo sente vicino al suo modo di essere. Saisashi infatti è abbastanza alto, non quanto il Nerone Nazionale, ma comunque tale da potergli far sostenere il confronto. E robusto ugualmente, allenato, benché più affinato rispetto al mastodontico lottatore. < Mh-Mh. > sulle prime di lui, riguardo al colpire per primo, così come sul modi pensare, accondiscende con accordo trasparente, nessuna nota da lecchino, realmente concorde; tant'è, che nella sua visione, c'è un modo per esporre comunque il suo pensiero. < Puoi sempre farlo, ah-ah! > asserisce. < Ne sono più che lieto, Broh. E sappi, che si può essere rivali, anche senza risultare nemici. > proprio come ha detto a Furaya. E così ha fatto: l'ha affrontata, in un allenamento, una pratica; e chissà se, con la piega che stanno prendendo gli eventi, si dovrà ritrovare nuovamente a misurarsi con lei, pur non ritenendola un'avversaria in modo ostile, ma soltanto una sfida sul suo cammino, come tantissime altre. Sulla storia del cristallo, s'acciglia appena. Non ha mai sentito parlare di quella dimensione. < Di che si tratta questa storia dei cristalli? > domanda, con aria curiosa, visto che ne ha già trovati un po' di 'scongelati', ma lui è il primo che specifica maggiormente cos'è accaduto, col processo di rinascita da quelle custodie preziose. Alla domanda altrui, un lieve cenno d'assenso, accompagnato da una nota umoristica. < Facciamo di sì, dai. > per metterla sul semplice. Una nota meditabonda, anche un po' rammaricata, sentendo il dire altrui su di un possibile ritiro. < Un peccato. Non mi sembri uno che ha l'aria di doversi mettere già a riposo. > in pensione, per meglio dire. < Potrebbe essere una bella idea. Apprezzerei molto. > alla proposta altrui. < Chissà che non ti venga voglia di ripensarci. > sul fatto che non combatta più. Non si fida minimamente, su quello che ha detto, circa la questione di non essere un granché: dopotutto, si è misurato con Furaya, ed anche se la ex Decima ha subito un notevole nerf dei propri poteri, era decisamente un avversario ostico; perciò, anche questo Saisashi, che ha combattuto nella guerra contro il Falso Dio, può nascondere qualche asso nella manica.
{Chakra Off} In effetti la disponibilità altrui, oltre ad essere apprezzata, seppur strana in un periodo in cui non è mai stato visto di buon grado, potrebbe fare la differenza nel suo percorso di "adattamento" a questa nuova realtà. <beh in effetti....ho visto girare molti con quei cosi in mano, sembrano delle trasmittenti avanzate.... non so altro. Penso però debba imparare ad usarli anche io se voglio riuscir a diventare un attore e guadagnare qualcosa...il mio lavoro da Ichiraku basta a malapenaper mangiare > sbuffa sconsolato, infatti vive ancora per strada nei quartieri poveri <Rivali dici? Naaaah, fidati, rimarresti deluso > sghignazza nuovamente <beh, vorrei dirti di più sui cristalli ma il suuuuuublime sottoscritto......non ne sa un tubo! So solo che in guerra, sono morto venendo avvolto da questa specie di cristallo, non c'è stato modo di liberarmi o romperlo. E poi puff...sono risbucato da sotto terra, come se fosse passato un giorno, ma ne erano trascorsi 10. Solo che anche il mio fisico ed il mio aspetto sono rimasti invariati...anche se, è come se fossi stato prosciugato dalle mie capacità> e su questo non c'è dubbio, ecco perchè teme di confrontarsi con la realtà dei fatti, verificando fin dove possa spingersi nella condizione attuale. E pensare che 10 anni prima poteva considerarsi uno dei più forti taijutser in circolazione <beh, in effetti non sapevo fare altro che combattere. Era la mia vita. Ma nel momento in cui ho visto arrivare la morte in faccia, vivendola lentamente... ho capito quanti errori avessi commesso..quante vite strappate solo per l'egoismo dei ninja...quante cose belle avessi trascurato solo per l'odio , lla vendetta e la ricerca del potere... > tra cui aver trascurato sua figlia, che ormai ha 11 anni <potere che alla fine non è servito a nulla. Ecco perchè ho deciso di smettere> anche se continua ad allenaree il fisico costantemente, non riesce a farne a meno <Oh beh chissà. Magari ci ripenserò, magari no. Coraggio, fammi vedere che sai fare. Io per oggi ho finito di allenarmi, ma ti dedico qualche minuto. Colpiscimi come se fossi un nemico, vediamo se riesco a schivare hihihi> un tempo era una scheggia, ma ora? Incrocerebbe quindi le braccia dietro alla nuca in unaposizionec ompletamente scoperta, sorridendo in modo sereno. Molto strano, lo invita ad ataccare ma si scopre? Chissà [ch off] Si fa un attimo pensieroso, sentendo circa il riferimento dei 'cosi in mano'. < Mh? > intuisce dopo, quando l'altro li associa a delle trasmittenti. < Ah. I cellulari, intendi. > lieve soffio ilare. < Ti accompagnerò a comprarne uno, semmai. > magari gli può consigliare qualcosa, dopotutto è giovane, ed ha vissuto in quei dieci anni il mondo che si è sviluppato, a differenza di loro altri, che si sono risvegliati relativamente da poco. < Stai lavorando da Ichiraku? Sei uno dei cuochi? > domanda, giusto per sapere qualcosa. < Credo proprio di sì, Saisashi. Di questi tempi, specie nel mondo dello spettacolo, pubblicità, social e questa tecnologia, ti serviranno se vuoi davvero seguire questa aspirazione. > del cinema, intende. Si fa più attento e serio, riguardo la storia dei cristalli. L'altro spiega, lui capisce quel poco che lo stesso compagno di distretto parrebbe aver percepito. < Chissà. Forse era un jutsu particolare del nemico che non è riuscito. > scrolla le spalle, molto ignorante in materia, specie se si tratta di arti magiche od illusorie, totalmente avulse dalla propria cognizione ed esperienza. Ascolta la confessione fattagli dal taijutser, restando molto attento e neutrale: gli vuole trasmettere quella nota di ascolto, senza giudizio di sorta, puramente conoscitiva, disinteressata dall'attribuirgli qualsivoglia valutazione di merito. < Basta poco, per cambiare prospettiva, Broh. > tutto quello che si sente di dirgli, è quella frase del proprio mantra. Non si dilunga, non è lì per convincere l'altro, così come a fargli fare obbligatoriamente delle scelte. Lo lascia libero, sicuramente non solo, ma capace di poter utilizzare il proprio discernimento a seconda di quanto e come sia giusto agire. Infine, l'altro decide di fargli comunque da pard. Senza chakra impastato. Puro e semplice combattimento a mani nude. Non gli dispiace. < D'accordo. > annuendo, un flebile sorriso, di determinazione. Lui, dal canto suo, si metterà in una semplice posizione di battaglia, guardia sinistra, piede mancino avanti e destro dietro, gambe aperte quanto le spalle, tronco dritto, mano sinistra avanti a copertura preventiva, sulla stessa linea immaginaria della spalla, destra dietro, più verso il mento, da questo comunque separato una spanna. Occhi sull'avversario. In faccia, è più serio, sintomo che quando è in modalità di combattimento, la goliardia viene cancellata, alzando al massimo il livello di concentrazione. Guarda Saisashi, dritto nel suo sguardo verde. Sono già abbastanza a stretto contatto, perciò non gli servirà fare chissà che movimenti di avanzata: TENTA DI ARRIVARE A DISTANZA DI INGAGGIO, mantenendo delle misure non strettissime, sia per anticipare l'attacco, sia per avvantaggiare le sue lunghe leve inferiori, essendo praticamente molto alto. FA PERNO SUL PIEDE SINISTRO, che è più avanzato, e così rimane anche dopo lo spostamento. lo gira verso destra, in sento antiorario, per permettere al corpo di effettuare un GIRO DORSALE, quindi circolare ma di schiena. SOLLEVA LA GAMBA DESTRA, caricandola, col ginocchio piegato e stretto a sé, equilibrando il corpo attraverso il gioco del bacino e delle anche. La rotazione, che andrebbe da SINISTRA A DESTRA (essendo il movimento dorsale), TENTA DI EMULARE UN CALCIO GIRATO ALL'INDIETRO, portato ALTO, MIRANDO ALLA TESTA (guancia destra Saisashi.) Il movimento, però, SAREBBE UNA FINTA, perché la gamba non si stenderebbe del tutto, intenzionata a PROVARE A FAR CREDERE ALL'AVVERSARIO che il colpo arrivi lì, e quindi a metterlo fuori tempo con una difesa inutile: infatti, se riuscirà a ingannare l'opponente, IL CALCIO DOVREBBE ARRIVARE verso LA PARTE OPPOSTA, perché il ginocchio rilascia la leva inferiore destra quando sarà sull'altro lato, in un colpo secco, un TENTATIVO REALE DI CALCIO ALTO, DA DESTRA VERSO SINISTRA, A PROVARE A COLPIRE VERAMENTE la GUANCIA SINISTRA di Saisashi, COL COLLO PIENO DEL PIEDE DESTRO.
{Chakra Off}[1/4 posizionamento offensivo + 1/4 Finta (calcio girato guancia Dx saisashi) + 2/4 Colpo normale portato davvero (calcio secco guancia sx saisashi)] <Si esatto! I Cellucani! > esclama convinto, cannando completamente <non sono certo però di potermene permettere uno eheheh> Annuisce alla successiva domanda, rimanendo ancora in quella posizione scoperta, a braccia conserte dietro la nuca <Si lavoro da lui! Il ramen migliore della storia, fortunatamente quello non è cambiato, mi ha persino riconosciuto hihi! Tuttavia non sono un cuoco, mi occupo delle consegne e di lavare i piatti...non sono molto bravo ai fornelli, rovinerei una preeeelbatezza> occhi a cuore pensando alla bontà di quel piatto degli dei <può essere. Ma in un modo o nell'altro, quel jutsu non mi ha ucciso> afferma , seppur sia evidente. Di li a poco la situazione si "scalda". L'altro, diventerebbe completamente serio, posizionandosi concentrato in posizione di attacco. Il genin, seppur a guardia aperta e sorridente, analizza in pochi istanti la posizione avversaria, facendo tesoro di ogni dettaglio come un calcolatore umano. Per chi ha vissuto di solo corpo a corpo, è come innescare una serie di analisi istantanee e repentine. "mano sinistra avanti, piede sinistro avanti, tronco dritto" immagazzina le informazioni rimanendo in silenzio. "posizione di combattimento standard, non si aprirà da subito. Da come ha impostato la guardia dovrebbe essere destro, il mancino è il suo lato meno forte. Il suo attacco potrebbe arrivare da uno degli arti destri". E così, in pochissimi decimi di secondi, il taijutser che dall'esterno si mostra ingenuo ed amichevole, avrebbe tratto tutti i suoi dati che di li a poco, sarebbero stati verificati. Ciò che farà, sarà quindi prestare inizialmente maggior attenzione ai movimenti degli arti destri. L'altro, senza necessità di prendere campo, vista la loro distanza ravvicinata, partirebbe all'attacco, ruotando subito il corpo in cerca di un colpo con gli arti inferiori <ti piacciono i calci mh?> borbotta quasi estasiato, cercado di seguire tutto il movimento che, dovrebbe corrispondere alle sue previsioni dettate dall'esperienza sul campo: il colpo è dell'arto destro. Qui, se fosse riuscito a seguire il tutto, andrebbe semplicemente ad allentare le braccia che erano conserte dietro la nuca, quel tanto che basta per portare i due avrambracci a guardia del viso, a pochi cm di distanza da esso. Inizialmente, giungendo il colpo verso la guancia DX, l'ex corvino si limiterebbe a far forza su entrambi i piedi che si allargherebbero sul terreno rendendo stabile il baricentro, per poi imprimere forza resistente all'avambraccio DX , contraendo i muscoli dell'intero arto, fino al deltoide, pronto ad impattare il colpo. In tal senso le verdi smeraldine seguirebbero il tutto, un movimento molto coordinato e veloce, che il taijutser sembrerebbe poter vedere. Forse le sue abilitàà non sono poi così drasticamente calate. <uh una finta! Grande!> contento di subire di li a poco un altro colpo, che arriverà dallo stesso arto , distendendosi in direzione della sua guancia SX, che in questo caso, verrebbe protetta, facendo ora forza resistente sull'avambraccio SX a protezione del viso, che allo stesso tempo verrebbe portato in direzione stessa del colpo, così da diminuirne contestualmente l'impatto, impedendo la massima distenzione della gamba. Se fosse riuscito, dunque, si troverebbe ad aver parato con l'avambraccio il colpo avversiario, spingendo letteralmente via il collo del piede. <allora non sei solo grosso, BROH!> esclamerebbe sorridente, con una tranquillità che mette i brividi [2/4 posizione di difesa avambraccio DX, 2/4 difesa avambraccio SX ] [ch off] Avrebbe inebetito l'espressione, sentendo quel 'cellucani', ma senza far presente nulla all'altro, solamente restando un po' stranito quanto esilarato, compostamente. Avrà poi annuito alla questione di Ichiraku, senza aggiungere altro, così come a quella constatazione d'egli sull'essere stato ucciso dal jutsu, non ci sarà troppo da aggiungere. Si passa direttamente al corpo a corpo. Quello, ingenuo e sorridente, lo analizza a dovere, benché non si sia esposto realmente in tutti i movimenti del suo repertorio. L'analisi è abbastanza corretta: ma del resto, non ha fatto che un piccolo colpo abbastanza tranquillo, giusto per scaldare i motori. < Alleno sempre le gambe. Tutt'e tre. > risponde all'estasiato borbottio di lui, con una nota dal timbro ironico quando sagace. Sta prendendo più sul serio il momento di combattimento, ma non vuol dire questo che non si possa divertire o trovare la cosa comunque piacevole, rilassante. I colpi partono, sia fittizi, che reali. La finta riesce parzialmente, perché Saisashi comunque sembra volersi difendere verso il lato destro; eppure, legge bene la circostanza l'avversario, ed è pure molto reattivo a spostare la guardia da un lato all'altro del fronte. < ... l'ha bloccato... > sentendosi respinto, e pure da una certa resistenza. < E tu non sei così deludente come volevi far credere, broh! > scambio di battute rapido, che si traduce in un certo entusiasmo. Richiama il ginocchio a sé, sfruttando pure l'agilità derivante dalla controforza della parata stessa di Saisashi, per portare nuovamente il piede destro in posizione difensiva, ovvero dietro la gamba mancina. L'altro non attacca. L'ha fatto pure Furaya a suo tempo. Non si fa pregare, comunque: se quello vuole testare le sue capacità, gli darà il divertimento che cerca. Dopotutto, sono lì per quello. Sposta il bilanciamento del peso dalla gamba sinistra alla gamba destra, facendo diventare quest'ultima il perno ora. Gira proprio piede destrorso verso il lato destro, andando a trovarsi tutto di profilo mancino. La gamba sinistra si alza e si piega, caricando il prossimo colpo, ovvero UN CALCIO LATERALE BASSO, NON CIRCOLARE, MA DISCENDENTE, DALL'ALTO VERSO IL BASSO, MIRANDO ALLA GAMBA PIU' AVANZATA DEL RIVALE (se sta parallelo prende in riferimento la gamba sinistra.) Tuttavia, ANCHE QUESTA VOLTA SARA' UNA FINTA, PERCHE' IL CALCIO MIMA SOLO IL MOVIMENTO, SENZA ANDARE A BERSAGLIO: come fosse una molla che si stende e si richiama, abbassa e rialza il ginocchio, facendo come se volesse cambiare bersaglio. IN REALTA', LO STESSO MOVIMENTO DI RICHIAMO e' UNA SECONDA FINTA, DI CORPO STAVOLTA, PERCHE' IL CALCIO TORNERA' A CERCARE DI COLPIRE IL TAIJUTSER SEMPRE IN BASSO, in quel LOW KICK MANCINO, che TENTA DI ATTACCARE CON LA PIANTA DEL PIEDE LA ROTULA DELLA GAMBA AVVERSARIA CHE NON AVEVA MIRATO PRECEDENTEMENTE.
[chakra off][1/4 Finta Low kick Ginocchio avanzato Saisashi + 1/4 Finta di Corpo cambio target + 2/4 Colpo Low kick rotula opposta sasiashi] Il tutto avviene in pochi secondi, con un colpo che viene parato con successo ed un breve scambio di parole <a me andrebbe bene allenarne anche solo una ultimamente> ribatte l'altro con tono stranemente serio, dato che non coopula da 10 ipotetici anni, che ha trascorso ibernato < ah, nnon è come credi, è stata solo fortuna hihihi> ridacchia ancora divertito, rimanendo amichevole ma senza mai mostrare le sue capacità, come se non volesse nemmeno ricordarle a se stesso <rieccociii!> esclama quando l'altro si prepara ad un successivo attacco. Questa volta il genin sposterebbe le smeraldine a tenere d'occhio gli arti, avendoli individuati attualmente come il punto di forza avversario. Osserverebbe quindi i movimenti dell'altro, che portando ora la gamba sinistra a sollevarsi in maniera offensiva, inizia una simulazione di low kick. L'ex Pugni Indomiti ora ha da giocarsi una carta: le finte. L'altro sembra apprezzarle, proprio come Saisashi stesso. Lo sguardo seguirebbe il primo attacco, di cui dovrebbe poter constatare la finta, ma che come contro offensiva, andrebbe ad attendere sollevando il ginocchio della gamba sinistra. L'altro compierebbe un altro movimento con il corpo , una seconda finta, che forse per Saisashi, data l'esperienza, avrebbe potuto creare un piccolo varco per un offensiva, ma non sarà questo il caso, dopo tutto è un manichino. Dopo una successiva finta, arriverebbe prontamente un colpo dalla stessa gamba, che questa volta ha tutta l'aria di voler affondare. In risposta a quest ultimo, l'ex corvino andrebbe a cercare una schivata banale quanto semplice, ma col tempo Ekko scoprirà che la scimmia battipiatti fa della semplicità e dell'intuito le sue armi migliori. Poggerebbe nuovamente il piede sinistro a terra, che andrebbe a fare da perno sul terreno, spingendo il giovane in un rapido movimento verso destra. Il baricentro si inclinerebbe in un istante nella stessa direzione in cui la gamba imprerebbe la spinta, che se fosse riuscita, lo porterebbe a muoversi verso destra di circa un metro, quanto basta per togliere il punto di impatto della gamb avversaria che stava andando dritto per dritto verso la rotula di Saisashi. A questo punto potrebbe trovarsi leggermente di più alla destra di Ekko, opposto alla sua gamba alzata in offensiva, scelta tecnica fatta apposta, così da guadagnare tempo per passare ad un eventuale attacco, siccome l'altro dovrebbe cambiare guardia passando da lato sinistro a lato destro. < sai, mi sto proprio divertendo! Sei bravo con quei calci. Certo che...visto che i pugni non ti piacciono....forse potrei mostrartene uno ....> direbbe facendosi improvvisamente serio, con uno sguardo sottile ed un espressione assassina, di chi ha vissuto una vita di battaglie per sopravvivere per strada. Eppure, il genin che stava per mettersi in posizione offensiva, rivelando forse qualcosa sulle proprie abilità, d improvviso biancherebbe. <OH .....SHIT.....FUCK...FUUUUUCK!> esclama mettendosi le mani nei capelli <il sole è già basso, che ore sono...CHE ORE SONO!?!? E' TARDISSIMO! ICHIRAKU QUESTA VOLTA MI FA FUORI, NON POSSO PERDERE EIL LAVORO, MEKURA RIMARRA' DELUSA. CAZZO CAZZO CAZZO!!> e così, iniziando a dimenarsi come un ossesso con occhi che si spalancano come un pesce, ruoterebbe sui tacchi, per cominciare come un forsennato a correre < mi dispiace Bro Abbronzato, ci rivedremo qui al campo, ma ora devo scappare o per me è la fine! QUEL MESTOLO SULLA TESTA FA MALISSIIIIMOOO!> e fuggirà via con il calar del sole, con quese parole, che dette da chi finoa poco fa, stava resistendo a dei calci del genere senza mostrare particolari difficoltà, è certamente buffo. Ma si sa-... il MESTOLO E' IL MESTOLO [2/4 posizione difensiva ginocchio sollevato - 2/4 spostamneto 1metro verso destra] <END> La finta articolata del Nerone nazionale non sembra sortire grande minaccia contro l'esperienza, la destrezza e la capacità tecnica dell'altro. Stavolta, quello sceglie di schivare: lo fa pure in modo molto misurato, e ragionato, perché non solo il movimento altrui è preciso, ma anche studiato, a mettersi nell'angolo cieco di una guardia tutta di profilo. Di fatto, è abbastanza scoperto in quella circostanza: aprirsi, per cercare un colpo vincente, sacrificando ogni sicuro appoggio, è un notevole rischio; ed in questo caso, è stato ben più che dimostrato, conclamato, dato non solo che il rivale taijutser si è contrapposto in maniera audace ed efficace, ma un semplice posizionamento, l'ha pure portato ad arrivare ad un posizionamento di ipotetico vantaggio. < Mh...! > l'altro parla di rispondere: un po' è preoccupato, ma dall'altro lato, è veramente ansioso di vedere attaccare Saisashi. Gioia, però, che gli verrà negata, giacché quello si ricorda di dover attaccare il turno a lavoro. < Eh?! > resta un attimo stranito, e casca in terra, in una maniera molto comica, tipica dell'animazione di quel genere. < AH-AH-AH! > risate clamorose, mentre quello si agita come un pazzo, iniziando a correre verso il distretto, lasciando un gran polverone umoristico dietro di sé, assieme ai saluti. < Ci conto Bro! Vai Pure! > alzando il pugno in alto, in segno di saluto, sorridendo divertito a quell'uscita di scena tragicomica del full tai. < ... Che personaggio! > un cenno di diniego col capo, esilarato, mirando la direzione dove si è dileguato il bianco. < Beh, mi sono proprio divertito. > annuendo tra sé e sé, sebbene sia consapevole che il confronto non fosse ad armi pari. Due finte, anche molto articolate: colpi veloci, precisi, che solitamente non lascerebbero troppo scampo. E non avevano nemmeno il chakra impastato. Certo, non stava facendo sul serio, ma quell'altro non l'ha nemmeno attaccato. < Quello è un tipo da non sottovalutare. > lo dice pensosamente, ma non ne è spaventato, anzi: ne è intrigato, marzialmente parlando. Uno stimolo, un incentivo a dare di più, a doversi spingere ancora oltre. Un ghigno tenace, ispirato. < Questo villaggio è pieno di gente forte. > e la cosa lo gasa. Tuttavia, come però il Sublime ha fatto ben notare, sarà l'ora di ritirarsi. E non senza soddisfazioni addosso. (//END)