Richieste del pubblico
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Giocata dal 11/04/2021 19:59 al 12/04/2021 01:14 nella chat "Quartiere Notturno"
Che bizzarra sovversione degli eventi questa sera, in una giornata come le altre, questa compresa, Kazuma non si sarebbe aspettato di essere invitato da Nobu stesso a casa sua. Una conoscenza con cui ancora ha molto da dirsi prima di creare una confidenza necessaria e che dal punto di vista del ragazzo Nara, difficilmente potrebbe crearsi per l’abisso che c’è tra le loro due mentalità, ma tant’è è una persona comunque rispettosa e che asseconda gli altri quando può, non pensa gli farà male andarci, anche grazie al suo spirito rinnovato. Magari potranno anche parlare di cose e interessi che potrebbero essergli comuni, forse allenamento? Facendo parte della shinse e con quel corpo così tonificato non sarebbe così impensabile. Beh non potevano comunque scegliere giorno peggiore di certo. Allontanatosi da poco da casa sua per arrivare nell’infamato e super odiato da Kazuma, quartiere notturno ha subito iniziato a piovere e piano piano, la situazione sta diventando sempre peggiore con la tempesta incombente e la cosa più divertente, non ha un ombrello. Fortunatamente per lui casa di Nobu da quel che ricorda non dovrebbe essere troppo lontana dalla fermata, se riuscisse in tempo a correre potrebbe anche non finire zuppo. Per il freddo si è comunque già preparato con il suo solito vestiario. Mantella, uniforme da studente nera e l’immancabile cappello. A seguirlo anche la spada tenuta stavolta più allo scoperto ma nascosta dalla mantella, che arriva alle sue cosce. Rinfoderata nel legno di zoccolo costruito da Fuji, spera con tutto il suo cuore che non si rovini così come il marsupio con i suoi oggetti, ora tenuto sotto la mantella stessa. Beh o la va o la spacca oramai il mezzo pubblico sta per arrivare e non ha molto tempo per cincischiare. Scende con passo veloce dai piccoli gradini tentando di memorizzare nella sua testa la strada che ha fatto precedentemente per arrivare sino a casa del ragazzo la prima volta. Appena il piede tocca terra e il processo mentale finisce, senza indugio alcuno, muove le leve come un provetto corridore tenendo il marsupio dentro la mantella e il cappello utilizzando l’ausilio delle proprie mani. Mentre i rombi iniziano a propagarsi nel cielo e la pioggia si fa più intensa facendo rintanare anche i più coraggiosi, il Nara corre come un forsennato alternando le proprie gambe, evitando, o almeno provandoci, di inciampare su qualche ostacolo non visto o anche semplicemente di scivolare sulle prime pozzanghere d’acqua. Il vento non gli è assolutamente amico, anzi, come il peggiore dei mostri lo tenta di spingere nella direzione opposta creando una forza d’attrito tale da mandarlo all’indietro ogni tanto. Deve stare attento a non perdere nulla, anche perché dentro quel marsupio c’è la sua cena confezionata. Corre, corre e corre come il vento, andandovi contro e superando le avversità del meteo, arrivando finalmente sotto il tetto dell’appartamento del ragazzo, fradicio come poche cose al mondo e con il bisogno assoluto della pausa di 5 minuti per scrollare l’acqua e riposarsi sulle proprie ginocchia. <..*huff*...*huff*..:> per gli dei, cosa può fare l’adrenalina. Senza indugio alcuno, controlla che la propria oggetistica stia apposto e sembrerebbe che la mantella sia stata un ottimo scudo per l’acqua. Dopo essersi ripreso si incammina verso i gradini che portano nella dimora dello Hyuga, fermandosi solo quando sarà davanti alla sua porta. Scrollata per asciugare le scarpe sul tappeto di casa, anche se difficilmente basterà, suona al citofono del ragazzo Sunese che ritroverà davanti a se uno spettacolo piuttosto pietoso, visto lo stato dei vestiti di Kazuma. Lo aveva contattato, già, aveva bisogno di lui, o meglio non lui Nobu ma lui agente della Shinsengumi per quello che ha in progetto di fare, per quell’incarico assegnatogli dai loro comandanti riguardo all’informazione da dare alla popolazione sui varchi. Aveva optato per un approccio più pubblico, tirando in mezzo i cacciatori di taglie e soprattutto Kazuma. Glielo aveva detto a Saigo appunto che ci avrebbe parlato lui, forse anche per riappianarsi dopo che l’ultima volta, proprio a casa sua si era girato non propriamente bene, con pezzi di quella maschera che erano caduti lasciando traspirare cosa cela sotto, quel carattere pessimo che ha. Viene destato dal suo dolce riposare da quel citofono che suona. Il rumore dell’acqua che scorre forte e dei tuoni lo cullano in quel pisolino o comunque in quel momento di relax con gli occhi chiusi sul divano. A quanto pare erano già le otto, era orario per ricevere l’ospite. Si alza in piedi dirigendosi proprio ad aprire il citofono senza chiedere chi sia, dicendogli semplicemente < Ho già aperto a casa > ovviamente facendogli notare come lo stava aspettando e come era pronto. Dal quel piccolo monolocale soppalcato arriva comunque un profumo notevole proveniente dal forno: si era cimentato in una cucina estera oggi, occidentale appunto. Si allontana dalla porta di casa, chinandosi sulla strada per dare un buffetto a Poldo che era addormentato sul suo castello tira graffi. Aveva giusto aperto gli occhi e rizzato le orecchie al rumore metallico del citofono ma non si era spaventato, con tutti i rumori che sente ogni giorno da fuori dalla finestra. Lo aspetta quindi dietro quella porta di casa che viene lasciata socchiusa con la luce interna che si riflette sul corridoio esterno proprio a ricordargli dove abita visto che ci era già stato una volta. A porta aperta, Kazuma potrà trovare Nobu vestito comunque in maniera abbastanza decorosa, con una maglietta a maniche corte bianca più lunga del normale e con dei jeans neri ai piedi. Le calze proteggono i piedi e al polso destro ha un polsino di cuoio, coperto però da quello che sta tenendo in mano: un asciugamano di quelli grandi per Kazuma. [Appartamento Nobu] <..oh..> beh era prevedibile dopotutto lo ha contattato lui li. Tremolante e ancora fradicio come pochi, scrolla un attimo anche il cappello sul tappeto, abbassandosi leggermente per poi sistemarlo sul capo. La destra si avvicina silenziosamente verso la maniglia della porta, nel mentre da segno a Nobu della sua azione. <..sto per entrare mi….perdonami per l’aspetto..> la maniglia viene girata. Non appena la porta viene fatta scorrere, sullo sguardo di Kazuma si staglierebbe il ben vestito Nobu, che ha un outfit piuttosto inaspettato visti i suoi ultimi incontri con il ragazzo, molto più sobrio del solito, il che non gli dispiace affatto. <..Buonasera..emmh..> prima ancora di entrare in casa e fare il primo passa tenendo la porta aperta e lasciando entrare un po’ della brezza nell’appartamento, gli occhi del Nara si fissiano sull’asciugamano di Nobu. <...potrei usarlo?..> chiede un po’ imbarazzato, dopotutto pensa di essere irrispettoso, neanche fatto un passo dentro e già iniziamo con le richieste? Suvvia. In ogni caso se Nobu gli passasse l’asciugamano, che già aveva preparato per lui, Kazuma asciugherebbe soltanto i pantaloni e la giacca sotto la mantella, poiché la stessa la parte più bagnata verrebbe tolta e lasciata nel punto meno a rischio di bagnarsi dell’entrata, tutto questo non prima di aver fatto un passo all’interno della dimora di Nobu e aver chiuso la porta, non vorrebbe renderla un frigorifero. <...che sfortuna oggi, non pensavo ci sarebbe stata una tempesta vera e propria!..> sconfortato e ancora sotto shock per i metri di corsa che ha dovuto fare sotto la pioggia e i suoi indumenti ne sono la controprova, lascia le scarpe all’ingresso rimanendo con quelle particolari calze verdi che aveva anche l’ultima volta che era venuto qui. Dopo essersi assicurato di non essere troppo fradicio per bagnare qualcosa, si avvicinerebbe ad una delle sedie libere sollevandola di poco e sistemandola per far si che ci si possa posare, riposandosi così dalla fatica fatta pochi attimi prima. Schiena poggiata e respiri belli profondi, stringe un attimo i muscoli facciali sull’inizio del naso, con le punta delle dita prendendosi quei secondi di tranquillità. Poggia marsupio ancora asciutto, ma non la Tanto, sul tavolo e ne apre la zip, per poter tirare fuori una confezione, coperta da un tappo blu, trasparente e con all’interno quelli che sembra una specie di riso saltato che ormai deve essere gelido, ma che sembra ben condito. <....aaah..> lascia un piccolo sospiro nel mentre fa questa azione, lasciandosi poi alle attenzioni dello Hyuga. <...non mi sarei aspettato che mi avresti contattato a quest’ora, mi avevi detto che avevi qualcosa di cui parlarmi? Di cosa si tratterebbe?..> curioso ma un po’ freddo ,per quanto educato nel tono, il Nara forse avrà un’altra occasione per valutare il ragazzo nel suo complesso, non come l’ultima volta. Dopo Ekko è speranzoso dai può andare meglio dell’ultima volta ci può credere. Ci rimane un attimo sorpreso a quella richiesta di poter usare l'asciugamano che aveva appositamente preparato per lui in realtà quindi, salta i convenevoli del caso come salutarsi e scusarlo per l'aspetto e gli porge proprio quel telo per potersci asciugare. < Certo Kazuma, l'ho preparato per te apposta vedendo come eri fradicio. Non sia mai che ti ammali. > gli risponde mentre quel profumo proveniente dal forno dovrebbe inondarli entrambi. Guarda il ragazzo più o meno suo coetaneo e la sua struttura fisica. È più basso di Nobu di ben sedici centimetri e sicuramente anche di vestiario porta una se non due taglie in meno rispetto a lui. < Accomodati su. > lo vede mettersi comodo mentre lui si avvia sulle scalinate che ha sul lato destro dall'ingresso dove la casa si espande e il tetto si fa più alto visto che il soppalco copre proprio l'entrata in casa sua. Torna dopo poco con quella che è un pantalone della tuta, una maglietta bianca e una felpa con cappuccio. Li lascia piegati e ordinati, esattamente come è casa sua, sul divano. < Ti ho preso un ricambio. Ti andrà un pò largo ma almeno non stai con i vestiti fradici. Se vuoi cambiarti il bagno è nel corridoio all'ingresso sulla sinistra. Così ti lavi pure le mani che tra poco è pronto. > Non è una domanda ma neanche un ordine, quasi un consiglio spassionato anche per non vedere la sua gentilezza sprecata e rifiutata, non che Kazuma sia il tipo, probabilmente da come gli parla, ancora sta riflettendo sul fatto che gli da fastidio farsi dare del lei. Nobu invece tira dritto come uno schiaccia sassi, incurante anche del fatto che Kazuma aveva detto che si sarebbe portato da mangiare, preparando per tutti e due. Se il giornalista si fosse allontanato ecco che Nobu in un primo momento si sarebbe diretto verso il frigorifero a tirare fuori la pappa a Poldo, riempiendo la ciotola e cambiandogli l'acqua per lasciarla pulita. [DING!] si sente il rumore del timer scattare, avvisandolo che appunto è pronto da mangiare. Torna immediatamente verso la cucina, spegnendo il forno per poi chiedere al Nara. < Riesci a prendere i piatti? Sono qui sulla credenza, mi serve anche un poggia teglia, lo trovi in questo cassetto. > Gli indicherebbe infine con un colpo di bacino il cassetto alla sua sinistra. Si infila i guanti da forno proprio per non scottarsi e afferra il maniglione del pannello in vetro, allontanandosi immediatamente per non farsi investire da quell'aria bollente. < Cazzo di ferro vecchio! > si lascia sfuggire. Nonostante è un agente governativo si ostina a vivere lì in quel buco o meglio lo faceva proprio per essere vicino a una persona che era speciale ma che adesso? Lunga storia, meglio non pensarci prima di arrabbiarsi o deprimersi. Infila le mani nel forno e tira fuori una pirofila trasparente, seguendo il giornalista a tavola. < Ho trovato questa ricetta strana fatta con la pasta ma stesa a lastre, sugo e salsa... non so, si chiama lasagna. Mi sembrava interessante. > sembra evitare il discorso per il momento. Lo aveva invitato e lo stava mettendo a proprio agio anche perchè è lui ad aver qualcosa da offrire al giornalista e diciamo che non sono proprio amiconi i due. [Appartamento Nobu] <...oh grazie mille…> genuina come risposta e anche sorpresa, deve dire, non si aspettava cotanta premurosità da parte del ragazzo, siamo già su una buona strada. <...oh pronto?..> effettivamente non si aspettava che il ragazzo preparasse qualcosa anche per lui, almeno da come è detta la frase presume quello, visto e considerato che aveva detto che si portava del suo cibo, ma ehi magari potrà mangiare anche meglio. <.. emmh..> un po’ in conflitto, non vorrebbe sfruttare così tanto il ragazzo e la sua gentilezza, ma effettivamente la sensazione di brivido e freddo che sento dentro a causa dell’umidità dei vestiti è abbastanza da farlo cedere. <..certamente, grazie faccio in un attimo..> detto e fatto. Si avvicina verso il cambio per poterli prendere con le proprie mani e spostarsi verso il bagno insieme all’asciugamano. Aperta la porta e chiusosi dentro, con Poldo che fa le sue cose in giro per la casa, ci metterà quel 1 o 2 minuti per sistemare i propri indumenti e mettersi il ricambio. Via maglietta via pantaloni e via calze ecco che come nuovo esce fuori un Kazuma con uno stile decisamente atipico per un tipo come lui. Come detto da Nobu sono davvero un po’ larghi per lui, ma sempre meglio di nulla. La maglietta è praticamente a penzoloni dai fianchi e la parte della caviglia dei pantaloni è stata dovuta per forza di cosa essere arrotolata. Il cappello non è stato tolto, anzi, ma il resto dei vestiti è stato messo in un angolo, ripiegati con cura a asciugare. Si guarda un attimo allo specchio prima di uscire, si non si riconosce neanche con quella roba addosso deve dire, forse per una volta dovrebbe togliersi il copricapo è fin troppo in contrasto con tutto il resto. Beh non sarebbe la prima volta che Nobu lo vede senza, decide quindi di prenderlo e metterlo insieme agli altri indumenti, lasciando che i suoi capelli blu notte, che già si stanno ingrandendo grazie al fatto che non se li sta tagliando da un po’, possano essere mostrati in tutta la loro bellezza, senza dimenticarci ovviamente delle sue basette giganti. Apre la porta e poco prima che il forno possa suonare il suo timer, si avvicina verso la mantella lasciata all’ingresso zompettando con le gambe per fare più in fretta, portandola con se fino al bagno dove ha lasciato il resto della roba. Sarà sicuramente uno spettacolo per gli occhi di Nobu e un qualcosa su cui prendere in giro il ragazzo per un bel po’ di tempo, ma è qualcosa, anche se c’è da dire che Kazuma si sta già godendo un po’ di più l’atmosfera, molto diversa dalle ultime volte e molto più tranquillo, che abbia solo avuto una cattiva impressione? Oppure….beh vedremo. <...Oh certo, ci penso io, dammi due secondi..> dicendo questo si avvicinerebbe con passo lesto, deciso ma calmo, anche per evitare di inciampare sul Poldo di quartiere, verso la zona indicata della cucina alzandosi e abbassandosi per prendere la varia oggettistica. Come il migliore degli equilibristi, tiene i due piatti accatastati sulla mano destra, mentre il poggia teglia con la sinistra che viene messa sul ripiano vicino al forno e la cucina a Gas così che Nobu possa poggiare qualsiasi cosa debba metterci, mentre in pochi secondi Kazuma porta i piatti verso il tavolo lasciandoli li. <..beh a questo punto, continuo ad apparecchiare, dove sono le pos-!.> preso dal chiedere la domanda e comunque aspettando una risposta, rimane un attimo shockato dall’imprecazione del ragazzo, fermandosi di botto per quegli istanti. Si è ancora molto volgare ma sembra più tranquillo del solito. <..tutto apposto?..> si sta veramente normalizzando la situazione, molto meno pesante di quanto si aspettasse e questo lo sta mettendo a proprio agio, anche nel chiedere quella genuina domanda di circostanza e preoccupazione. <....La-lavagna!?..> che strano nome per un piatto vero? Come suo solito capisce male le cose, ma vero anche che oltre le solite pietanze tradizionali e di momento, Kazuma conosce ben poco di altre cucine, indi per cui piatti del genere anche solo dal nome gli suonano veramente strani. Rimane due secondi sconcertato pensando che forse ha sentito male e probabilmente Nobu lo correggerà, ma nonostante tutto da un buon odore e sembra anche avere un bell’aspetto. <...Beh qualsiasi cosa sia sembra interessante...e abbondante..:> rimane con uno sguardo un po’ preoccupato in viso effettivamente, guardando il suo riso forse avrà del tempo da spartire con il bagno dopo. <...chissà che fine farò fare al mio riso a questo punto...spero che mi rimanga spazio…> un commento un po’ sconfortato ma normale viste le circostanze. Sperando che Nobu comunque gli abbia indicato la posizione degli altri utensili, lo shinobi si approccerebbe a sistemare la tavola per far si che si possano godere un buon pasto e una buona discussione, sperando che non si sfoci nel caos più completo dopo. <...secondo te il gatto ne vuole un po’?..> effettivamente un gatto arancione che mangi della lasagna non sembra un’immagine così strana no? Ma che diamine pensa Kazuma? Comunque sia avere un terzo che finisca tutto quel cibo non sarebbe male si eviterebbero gli sprechi. Ormai si aspetta soltanto di poter discutere di quanto Nobu voglia parlare con il Nara e capire quale sia questo fantomatico progetto, di cui ora che è in un bel comfort, è abbastanza curioso, dopotutto, anche se gli duole accettarlo, in qualche modo lo Hyuga è legato alla Shinsegumi quindi chissà cosa una persona del genere gli potrebbe mai proporre. Lascia fare Kazuma, cerca di metterlo a suo agio e anche quando esce e lo vede così con quei vestiti extra large addosso per uno della sua taglia, non lo prende in giro ma quasi si dispiace di non potergli dare indumenti migliori. Anche le camicie, perchè Nobu ne ha tante come testimonia la stessa Nene, sarebbero andate troppo larghe ed, essendo a maniche lunghe, sarebbero un impiccio maggiore di quel vestiario casual. Gli da giusto un occhiata ma niente di più in realtà, non è intenzionato a prenderlo in giro, il bullismo non è una pratica che apprezza o almeno quello verbale, il dolore preferisce infliggerlo solo a patto che sgorghi quella linfa vitale e che sopratutto provi anche lui quel brivido, quell'adrenalina che neanche le pastiglie di mdma che ha nascosto in casa riescono a dargli. Si sta dedicando al lavoro per non pensare a quanto accaduto. Si era divertito qualche sera fa con Ekko, rimorchiando qualcuna. Sembra quasi aver voltato pagina ma non è propriamente così, sta usando la ragazza che ha rimorchiato proprio per capire se ciò che gli ha scritto Nene è vero o meno. L'ha invitato anche per non passare quel week-end da solo. Gli fa strano non essere in compagnia, non avere la Doku con se o essere a casa da solo quindi in qualche maniera è grato a Kazuma della sua compagnia e, oltre ad avere un interesse a livello lavorativo, ha anche un interesse personale a non farlo andare via e farlo ritornare da solo dentro quelle mura che, ora sta iniziando a odiare, trovando tutti i difetti che prima erano pregi. < Le posate sono nel casseto sotto il tavolo. Alza un attimo la coperta, puoi vedere che c'è un cassetto a scomparsa. Spingi che ha un magnete a molla. > Tira fuori intanto quella pirofila, richiudendo il forno con il piede destro, spingendo dove non dovrebbe bruciare troppo. Arriva con calma a tavola, lasciando il tempo al Nara di apparecchiare mentre ha già preso una spatola per fare le porzioni. Segmenta quella <LaSagna, almeno così la chiamavano sul sito > appunto, prendendone una porzione abbondante da mettere poi nei piatti. < si si, era solo il forno che... beh, è vecchio e quando apro lo sportello mi vomita addosso tutto il vapore e l'aria bollente. > Aspetta quindi che finisca di mettere pure le posate per poi sedersi. Di quella pirofila ne rimane ancora più della metà. La besciamella trasuda dagli strati con pezzi di ragù che per coccolarsi, dato che se lo merita e a differenza di Saigo, non è amante di dolci, è fatto con wagyu, anche se della qualità più bassa dato che non è così ricco. < Se vuoi puoi metterlo in frigorifero. Non ti preoccupare per Poldo o se ne avanza. Lo darò al mio coinquilino quando tornerà o me la finirò io nei prossimi giorni se è buona, anzi mi scuso se ho fatto una ciofeca...> mette le mani in avanti anche perchè stava sperimentando in realtà. Aspetta giusto che anche il moro dalle basette importanti si sieda a tavola con lui, di fronte in quel tavolino quadrato, per poi cominciare a parlare. < Per quanto riguarda l'argomento per la quale ti ho convocato è un informazione che non è ancora pubblica e volevo chiederti una collaborazione in qualità di membro ufficiale della Shinsengumi, a te che sei giornalista. > gliela intavola così, dandogli un assaggio per vedere se può essere interessato a ciò che ha da proporgli. [Appartamento Nobu] <..oooooh, con la z….si ho capito…> non hai capito un cazzo invece. Beh a parte che Kazuma sia convintissimo delle sue idiozie verbali, il ragazzo continua a sistemare la tavola nel mentre ascolta il dire di Nobu.<..mmh? Beh se sarò troppo pieno potrei pensarci, anzi potrei lasciartelo se vuoi, dopotutto mi stai offrendo cena e vestiti…> uno scambio di ringraziamento, certo non è molto ma è sempre qualcosa. Si siede nel suo posto davanti a Nobu, in quel tavolo squadrato e piccolo, ma confortevole e che sa di casa effettivamente, lasciando rilassare i muscoli e la schiena, nel mentre i rombi tuonano ancora fuori dalla finestra, ma sul punto di calmarsi a poco a poco. <...comunque no preoccuparti ha davvero un bell’odore…> e sembra anche molto grasa del resto usare la Wagyu come ragù è un po’ rischioso e sicuramente necessitera di uno stomaco forte. <..quindi vivi con un coinquilino? Non che voglia intromettermi nella tua vita privata…> una domanda genuina e curiosa, dopotutto l'appartamento guardandosi attorno come fa il ragazzo è piuttosto ristretto, non sembra ci sia molto spazio per due persone in un posto del genere, già è tanto che ci possa vivere lo Hyuga e il gatto con quelle dimensioni. Sembra che il ragazzo della Shinsegumi inizi ad intavolare la discussione prima ancora di intavolare la cena di questa sera, rispondendo alla domanda posta all’inizio da Kaneko. Sorpreso, dubbioso, il suo viso prende delle forme strane. Alza le sopracciglio ruota leggermente il collo e il capo in direzione di Nobu sconcertato, non sembra infastidito ma solo preso di sprovvista. <...da….parte...della...Shinsegumi?...> scandisce parola per parola, non ci crede, sembra quasi un sogno realizzato, poter collaborare per coloro che ammira rendendosi utile per il villaggio? Che cosa succede sta sognando? Vorrebbe pizzicarsi ma sarebbe troppo imbarazzante ed inopportuno e anche fosse un sogno, come l’idealista quale è, vuole viverlo fino alla fine. <....eemh..wow…> non pensava davvero neanche di poter essere in qualche modo considerato per una cosa del genere, oh quanto sarà felice il suo capo, visto che la proposta sembra avere a che fare con il suo lavoro. <...c-certo sarei incredibilmente interessato, anzi non pensavo sarei stato preso in considerazione..> stiamo parlando comunque di informazioni nascoste al pubblico per ora, quindi si tratta di roba importante sicuramente al 100%, che emozione vero? <...beh dimmi tutto sono qui per questo..> tutta questa agitazione ed eccitazione gli sta facendo venire fame, forse c’è spazio per il riso. < con la... fa niente, forse hai ragione. > Quasi se ne convince alla fine è una parola straniera per loro, magari il Nara che è più acculturato sa parlare meglio quella lingua così complessa. Scuote il capo in risposta all'offerta sul sito. Non sa le finanze di Kazuma ma lui se la passa decisamente agiato con il fatto che vive in un buco, come potuto constatare dal giornalista più volte con i suoi occhi. Non ha bisogno del riso portato come cena al sacco anche perchè da bravo orientale, ha riso ovunque in quelle credenze. Si limita quindi a declinare educatamente l'offerta, non ce n'era bisogno e la sua ospitalità era dovuta alla situazione precedentemente descritta che non andremo a ripetere per non tediare i lettori. < Si, Kioku, un ragazzo dalla carnagione chiara e dai capelli lunghi e neri. L'ho trovato al mercato dei poveri un pò di mesi fa che non si ricordava chi fosse e non aveva nulla. > gli spiega a Kazuma, specificando chi fosse, magari lo conosceva. Prende la forchetta in mano con la destra e la affonda nella lasagna, separando gli strati della sfoglia per poi infilarsela in bocca con un sonoro < MHHHHM! > occhi che si spalancano, sapori nuovi e ricchi che esplodono in bocca, masticando avidamente e di gusto ora, compiaciuto della sua opera anche se copiata seguendo una ricetta. Deglutisce il boccone e si contiene dal spazzolare il piatto pulito per proseguire quella conversazione. < L'ho messo sulla sua strada come influencer dato che è di bell'aspetto e ora è spesso in giro. Da una sera sola poi gli ho detto di restare alla fine. > finisce così quella spiegazione anche se sta ponderando proprio di lasciare quella casa proprio al morettino per andare a vivere altrove, ora che non ha motivo di vivere più là. Già prima voleva trasferirsi con la Doku, figuriamoci ora. Prende un altro boccone, sforzandosi di non fare versi strani di apprezzamento. < Ah, aspetta un attimo. > si alza in fretta, muovendosi proprio verso la credenza. Apre uno sportello in alto afferrando una bottiglia dal collo, per poi prendere anche il cavatappi dal cassetto dove ha preso il poggia pirofila. Torna a tavola ed ecco che si mette a svitare il tappo di sughero di una bottiglia di vino rosso, corposo e bello ricco, che dovrebbe sposarsi con quella carne. Lascia areare un attimo la bottiglia per poi riempire il proprio bicchiere e anche quello di Kazuma se gli avesse risposto al cenno con il capo con fare interrogatorio, evitandogli la domanda verbale. Si risiede , appoggiando la bottiglia con una goccia che comincia a scendere per il collo in direzione della tovaglia. < Si. Ti ricordi Saigo, la ragazza della festa? > gli domanda cominciando a informarlo della situazione e su come mai ha scelto lui. < Dobbiamo comparire in un intervista televisiva per spiegare alla popolazione di un pericolo incombente. > non spiega ancora in dettaglio la questione delle faglie, hanno si stilato giù una scaletta ma appunto avrà quelle informazioni a tempo debito, tra un paio di giorni quando andrà in onda in un formato che hanno scelto di facile comprensione a tutti, quello del late night show. Quindi molto colloquiale ma seguito da più parte della popolazione più facilmente. < Siccome dobbiamo mettere in guardia le persone di Kagegakure ma vogliamo anche rassicurarli, dato che stiamo intervenendo proprio in maniera preventiva ... > sottolinea appunto le parole rassicurarli e preventiva per fargli capire che appunto la situazione è sotto controllo. < ... abbiamo pensato di chiedere a te, giornalista, di aprire una rubrica, una specie di front office con la quale la polizia e i cacciatori di taglie potranno interfacciarsi per verificare la veridicità delle segnalazioni. > un ruolo comunque importante, sottolineando la volontà della shinsengumi di apparire come quel gruppo di persone che hanno a cuore il benessere della popolazione, più che altro per ordine del consiglio. Inoltre determina l'interesse suo e di Saigo di avere un approccio più diretto con eventuali collaborazioni esterne, come sono appunto lui ma come sarà anche Ekko o altri cacciatori che sono affidabili per lui e per lei. [Appartamento Nobu] <...ah..> rimane per lo meno, interdetto, nel senso non è una cosa da tutti i giorni trovare un ragazzo senza memorie per un mercatino e portarselo a casa. <...beh perlomeno sta bene adesso no? Che situazione strana…> già, davvero, ma tenta di non pensare troppo a questa questione, dopotutto è personale ed era solo una domanda di curiosità e circostanza. Vedendo comunque come lo Hyuga si fionda sulla lasagna, anzi, lazagna, con così tanta veemenza e cattiveria, Kazuma non può che provarne una fetta anch’esso. Presa la forchetta, utensile poco utilizzato ma intuitivo, fa sprofondare nella morbida pasta del piatto l’acciaio della posta, lasciando che i filamenti di besciamella e carne passino da parte a parte tra le piccole parti larghe tra una punta e l’altra. Infilzata per bene ne prenderebbe un pezzo separandolo dal resto e portandolo alla bocca, gustandosi quello scoppio di sapori che difficilmente ha avuto modo di provare. E’ casalingo, non perfetto ma è davvero gustoso. Mastica a bocca chiusa, come giusto che sia, ma si vede dal suo viso e dalla sua espressione l’apprezzamento per il piatto. Deglutito il pezzo da un commento positivo verso Nobu. <...Davvero buono, ti è venuto bene…> ma torniamo a noi adesso. <...i-influenza, sta male? Non ho ben capito credo..:> ignaro dei termini più moderni, Kazuma vive proprio nel mondo dei vecchi ormai, neanche una parola così comune come “influencer” gli è chiara. <...di cosa si tratta?.. > nella sua curiosità pre calo di informazioni sulla Shinsegumi, fa questa domanda vedendo come o cosa sia questa strana professione? Poi però Nobu doveva farlo, era destino, non si poteva stare tranquilli in questa serata senza ricordarsi di quella serata, della festa in vasca. Kazuma rimane per veramente, due secondi bloccato a guardare la lasagna, pitturando su di essa tutte le scene oscene anche compiute da Nobu durante quell’evento, sperando di averli dimenticati. Con gli occhi leggermente spalancati, scuote il capo ritornando alla realtà. <...Emh..si..si me la ricordo.:> sembra incerto nel tono, come se non avesse colto del tutto la domanda ma è solo intimorito dalle sue memorie e dai pacchi da 200kg da portarsi sulla schiena. <...Un’intervista, aspetta...quindi anche lei?...> non completa la domanda, ma il suo tono stupefatto e la domanda lasciano ben intendere che cosa intenda, ovvero che anche Saigo fa parte della corporazione, accidenti quanti cadetti eh? Tutti da riformare. <...> rimane a bocca aperta leggermente, tra un boccone e l’altro. Fare da fonte ufficiale, per la Shinsegumi? Ma è un sogno che si avvera! <...io..wow, si accetto volentieri..> non un attimo di esitazione, non un indugio, se può essere utile per il villaggio e le forze che lo proteggono assolutamente, farebbe qualsiasi cosa. E’ eccitato non sta più nella pelle e le parole di Nobu diventano una soave melodia da ascoltare con attenzione, difatti gli risuona particolarmente il suono dei cacciatori di taglie, ricordandosi di Ekko, in quell’eco. Divertente. <...ah, quindi possono essere informazioni utili anche per Ekko per esempio? Mi piace un sacco la proposta, se posso aituare…> tono solenne e sicuro di se. <...farò qualsiasi cosa, assolutamente…dimmi pure di cosa si tratta..> i suoi occhi luccicano, oooh non sta più nella pelle, non era così eccitato da TAAANTO tempo, vediamo cosa gli riserveranno le carte del fato. < Ah si si, se la passa bene per quel poco che lo vedo a casa quando capita. > gli spiega come a rassicurarlo tra un boccone di laZagNa e l'altro, finendola in tempo zero davvero talmente è buona ma lo ha riempito, si sente esplodere dopo una sola porzione. Afferra il bicchiere pieno di vino rosso, posandosi appunto con la schiena contro lo schienale della sedia per rilassarsi appena e sorseggiare quella bevanda. Gli occhi vengono catturati, come l'attenzione, dal telefono che si illumina, un messaggio di quella ragazza che si è fatto qualche sera fa quando era al cloud nine e che stava usando. Vede la notifica ma lascia lì, non sente l'impellente bisogno di prendere il cellulare, aprire il messaggio e leggere. Non sente quel formicolio alle labbra, le estremità di esse protrarsi verso l'esterno in un sorriso naturale. Non sente il fiato diventare irregolare, il cuore sobbalzare. Non sente niente se non fastidio e la scocciatura di vedere di che si tratta. < Influenza? No no... pensa come queste persone normali che sono come... modelli e fanno pubblicità, collaborazioni. Insomma documentano la loro giornata per altri lettori interessati. > cerca di spiegargli quel mestiere come meglio riesce, difficile farsi capire da uno che come Kazuma starebbe meglio e più a suo agio nell'era Meiji piuttosto che nel 85DK. Si lascia tranquillamente sfuggire l'informazione che Saigo è una sua collega, annuisce pure, tanto sarebbe diventata di dominio pubblico tra qualche giorno, non ha senso tenerlo nascosto visto appunto ciò che accadrà e sopratutto la centralità che intende far avere a Kazuma nel progetto che i due stanno avviando per gestire quella situazione che Kempachi gli ha assegnato, proprio per portare risultati e mettersi in mostra, nonostanti i motivi per salire siano diversi per i due colleghi. < Ah si, Ekko mi ha detto che ti conosce. Mi ha chiesto se sospettavo di te ma ho escluso ogni dubbio per quanto riguarda il killer, reduce dal tuo indagare sul caso. E si, Ekko lo abbiamo introdotto io e Nene come cacciatore. Il medaglione che vedi è proprio di lei, mentre il mio gliel'ho lasciato come sostituto. Ne posso fare a meno ma lei sembrava particolarmente legata. > già, legata a quel passato insieme, a quella complicità. Che sia effettivamente tutta una menzogna? Prova tutt'ora a convincersene, a vivere ciò che lei gli ha detto di aver vissuto con lui. Vuole che lei abbia ragione, che effettivamente si è illuso di tutto, che quel sassolino non era un diamante grezzo, bensì solo un pezzo di ghiaia. Aspetta che Kazuma finisca e, se non ne volesse più, prenderebbe il suo e il piatto del Nara per portarli nel lavandino e cominciare almeno a metterli in ammollo per evitare che si incrosti troppo il formaggio e il sugo. Finito quello si asciuga le mani sulla pezza che è appesa per poi spostarsi verso l'ingresso. Prende una sigaretta delle sue al lampone e l'accendino, terminando il moto verso la finestra che da sul viale principale del quartiere. Tira su le tapparelle, come già detto le sta tenendo chiuse da quando si è lasciato, sia per non farsi vedere da lei, sia per resistere alla tentazione di rimanere affacciato nella speranza di vederla passare. Perchè ti vuoi fare così male? Non le hai mica detto che ormai non vale nulla per te? Porta quella sigaretta alla bocca, la accende e, come al solito, dopo il primo tiro a vuoto, schiaccia la sfera che rinfresca il fumo nella sua bocca con quel sapore fresco di lampone. Si affaccia esattamente come fa sempre su una finestra: braccia conserte, peso supportato sugli avambracci e gomiti, busto in avanti con la schiena ben in vista. Gamba mancina tesa mentre la destra è flessa con il sedere che inevitabilmente è in vista dato che è alto e che con il busto fa un angolo. Butta fuori il fumo verso l'esterno ora che il profumo di pioggia gli entra nelle narici, con Poldo che salta sul cordicione per strusciarsi attorno al braccio sinistro di Nobu. < Abbiamo trovato una faglia. Senza che entro in dettagli di natura classificata, ci sono tracce di chakra, tracce di una bestia sacra pure e abbiamo trovato tracce di tre individui fuori dalle mura ricondurre proprio all'interno di Kagegakure. Per questo stiamo indagando su cosa questo voglia dire e per questo forniremo un vago identikit delle persone ottenute in base alle impronte che abbiamo rilevato sul campo. > Gli risponde, dandogli un infarinatura generale comunque molto riservata visto che sono informazioni relative all'esterno del villaggio delle ombre. < Ti chiedo quindi di interfacciarti con me, con noi della Shinsengumi che stiamo seguendo il caso, e con i cacciatori di taglia che ti indicherò, per indagare sulle segnalazioni che la popolazione farà per collaborare con noi. NON possiamo permetterci di sprecare risorse a indagare su tutto purtroppo, è questa la possibile serietà della situazione. Spero tu possa capire ed essere discreto con le informazioni che ti ho dato. > finisce, prendendo un altro respiro mentre la brezza gli smuove le frange nere di quell'undercut, trasportando all'inderno della stanza un turbinio di odori: la pioggia, la sigaretta e infine il suo profumo così speziato e primaverile, ma anche agrumato, legnoso e aromatico. [Appartamento Nobu] <...interessante, potresti parlarmene più a fondo dopo? Forse potrebbe essere utile per la mia carriera..> non si interessa quasi mai a questo tipo di cose, è un tipo vecchia scuola e che si affida anche in maniera poco efficiente, a mezzi grezzi e arcaici, ma se serve e può essere utile può esplorare qualche strada nuova. <..mmh…> rimane quantomeno interdetto, comprende i sospetti non è la prima volta che li subisce, ed è una situazione quanto meno preoccupante e che porta ansia nel cuore delle persone, ma non gli fanno piacere, non per la natura stessa delle accuse, ma per cosa rappresentino per lui. <...beh, meno male..:> tenta di rispondere in maniera ironica per non rompere quell’atmosfera così piacevole che finalmente si stava creando fino a quel momento. <...ah giusto, il signor Ekko e Nene mi pare si conoscessero…> ricorda che la nominò durante il loro casuale incontro per strada. Rimane pensieroso, vorrebbe chiedere come sta andando tra i due, ma pensa di essere già stato abbastanza inopportuno con la domanda su Kioku, è un ragazzo comunque che tenta di entrare poco nella vita delle persone, soprattutto di quelle che sta conoscendo da poco poiché non ne sente il diritto. Osserva semplicemente il fare del ragazzo, prendendo il suo bicchiere di vino. Gira il collo, poggia delicatamente sul labbro il vetro, lascia cadere una goccia e ne assaparo il gusto. Non è un vino ricco, o pregiato ma apprezza sentire sapori diversi di questo tipo di bevande, si tratta comunque di qualcosa ben differente da una birra qualsiasi, decisamente più grezza per quanto apprezzabile nella sua raffinatezza avvolte. Ma mandato giù il sorso, vede di affinare le orecchie per lo Hyuga. Rimane estasiato, sognatore dal discorso di Nobu, tutte queste informazioni e confidenza, non pensava che un giorno sarebbe veramente potuto entrare ad avere un ruolo di tale importanza per qualcosa che ammira così tanto, non è roba di tutti i giorni, anzi, anzi, stiamo parlando di qualcosa di assolutamente estasiante per un ragazzo semplice come il Nara. Nonostante questo alcune di quelle parole e argomenti gli fanno male, portando alla memorie ricordi spiacevoli e che vorrebbe lasciare nel cassetto del proprio cervello. Le bestie divine, la guerra, ciò che ha comportato il loro arrivo e….tutto. <....capisco..> nonostante la risposta secca, la sua mente è un'esplosione di emozioni e pensieri, ci sono tante domande che vorrebbe fare e nessun tempo per poterle fare, oh cielo, gli servirebbe davvero un anti stress, tipo Poldo. Difatti tenta di richiamare l’attenzione del felino per fargli qualche carezza sul muso, sperando che non lo trucidi. <...come detto accetterò volentieri, e sono s i c u r o , che anche il mio capo redazione sarà molto compiacente a riguardo..> prende una piccola pausa di qualche secondo per riuscire a riorganizzare i pensieri e le parole. <...ci sono così tante cose che vorrei chiedere, ma non penso che tu vi possa rispondere, sono però sconcertato da tale evento…> si gira completamente verso Nobu, busto, testa e sguardo fissi su di lui adesso, ignorando gatti di sorta. Uno sguardo determinato, quasi con delle fiammelle che gli si accendono negli occhi a simboleggiare quella forza di volontà. <...farò di tutto per aiutare il villaggio, soprattutto se il pericolo è così vasto, la Shinsegumi può contare sul mio aiuto..> mano sul cuore, in senso letterale, si da un pugno sul petto dando segno della propria tenacia e lascia a Nobu le ultime parole. Annuisce in rispost a quella richiesta, magari Kazuma potrebbe proprio iniziare a interfacciarsi con la tecnologia o avere una persona che se ne occupi per lui, con articoli diversi. < Potrebbe tornarti utile per il futuro. Pensa un approccio mediatico, con una copertura maggiore rispetto all'articolo cartaceo. Con migliaia di persone che leggono di te e ciò che scrivi. Potresti pure iniziare in maniera indipendente tra l'altro. > gli propone quell'idea diversa, innovativa, forse aliena per Kazuma ed eretica. Capisce il romanticismo della carta, il profumo dell'inchiostro stampato sulla carta, il piacere tattile di sfogliare una pagina piuttosto che uno swipe con dei pixel che si aggiornanto con una frequenza prestabilita. Forse dovrebbe fare quello come mestiere, non tanto l'influencer, quanto più il social media manager. Con le persone ci sa fare, ha una personalità difficile, dura, burbera, tuttavia è un maestro quando si tratta di essere poliedrico, di fingersi chi non è. < Anzi forse sarebbe proprio il caso dato che probabilmente riceverai parecchie richieste. Purtroppo con il panico le persone tendono a essere poco razionali e tante di queste richieste saranno buchi nell'acqua, per questo non possiamo controllarle tutte noi della Shinsengumi. Ti conviene farti una casella e-mail dedicata, poi sta a te trarre vantaggio da questa situazione o meno. Di sicuro è un attività che io e noi della Shinsengumi appreziamo. Ci togli un grosso fardello dalle spalle che altrimenti potrebbe risultare fatale se ci dividessimo troppo e non potremmo essere reattivi nel caso di una crisi reale, capisci? > termina quel discorso, contento che Kazuma abbia deciso così di aiutarli e un pò gli dispiace anche per tutte le richieste che riceverà, sicuramente dovrà fare lui del filtro per valutare quelle idonee o meno! Rimarrebbe così a parlare con lui, a spiegargli un pò cos'è Ninjagram, a fargli vedere il profilo di Kioku, il suo, quello di Saigo e di Ekko, collegato a lui tramite feed della rubrica contatti. Poldo si avvicina pure per farsi accarezzare un paio di volte, tre al massimo, prima di allontanarsi con fare smorfioso. < Sentiti libero di rimanere fino a quanto non ti si sono asciugati i vestiti o se si è fatto troppo tardi e non hai come tornare, anche a dormire. Ti posso aprire il divano letto, tanto non penso che Kioku stasera torni. > Lascia così un finale aperto al giornalista, approfittando della sua compagnia per sentirsi meno solo, sperando anche di aver più o meno corretto il tiro con lui, magari essersi espresso meglio facendogli capire appunto il vero obiettivo della Shinsengumi. [END]