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Cloud Nine - The Chokobros - Shine bright like a diamond

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con Nobu, Kaworu

22:43 Kaworu:
  [Ingresso] E dire che ci stava proprio pensando, dopo aver incontrato il Kaneko, a sentire il fratello di cioccolato: quest'ultimo l'ha chiamato lui in anticipo, in una conversazione che avrà avuto pure il medesimo scopo, cioè quello di trovarsi da qualche parte e svagarsi. L'appuntamento è al Cloud Nine, uno dei tanti locali del quartiere notturno, che pure se non sapesse dove si trovasse preciso, l'avrà cercato per conoscere dove dover arrivare. L'abbigliamento è standard, unicamente privo del coprifronte; si tratta di un completo scuro costituito da una giacchetta leggera ed un paio di pantaloni semplici, entrambi i capi neri, mentre al tronco una camicia bianca abbastanza semplice spezza la monocromia del vestiario, assieme alle scarpe basse comuni dello stesso colore che calzano ai piedi; sulla fronte, una semplice fascia bianca starà a togliergli da avanti la faccia quei capelli particolari, poiché sistemati in quell'acconciatura contraddistinta da Dreadlocks castani e lunghi, arrivandogli fino all'altezza delle spalle. Alla vita, una tasca porta oggetti mantiene un set di fumogeni, una bomba flash ed i tonici di recupero chakra e vigore. Alle mani, un paio di guanti a mezzo dito tipici da shinobi, rinforzati da due placche di acciaio sui dorsi. Al collo, rimpiattato dall'indumento superiore, un laccettino lascia penzolare il pendente dei cacciatori di taglie, una testa di lupo completamente nera incastrata in un tondo, monile estratto dal choker di Nene, dono proprio di quest'ultima. Chakra ancora non impastato, mani nelle tasche e portamento comodo, raggiungendo perciò in assetto di quiete la zona. All'ingresso, Nobu è lì che lo aspetta. < Ti ho fatto aspettare, broh? Sei qui da molto? > domanda, solita voce profonda, baritonale, mimica calma in viso. Allunga un braccio verso l'Agente della Shinsengumi, chiudendolo a pugno e TENTANDO DI SPORGERLO verso lo shinobi, in forma di saluto fraterno. < Oggi solo? > vederlo senza Nene, per lui, è una parziale novità, specie perché in quel tipo di locale, c'è una compagnia di un certo tipo. Se ha fiutato o meno qualcosa nell'aria, non lo darà a vedere, comunque, utilizzando la sua tipica discrezione, per meglio dire cercare di farsi i fatti propri per la maggiore.
{Chakra Off}{Guanti ninja mani}
{Fianco sx: Porta oggetti (Flash Bomb x1 - Tonico CHK/HP - Fumogeni set x1)}
{Hunters' Pendant: https://i.imgur.com/3jivRzY.png}

22:59 Nobu:
 Gli aveva mandato un messaggio, per avere un complice, un qualcuno con la quale muoversi per fare quello che si era preposto, quell’idea, quell’esplorazione nel tentativo di capire se effettivamente era stato solo questo, se si era semplicemente illuso e aveva traviato quello che era successo con la Doku. Si sono lasciati, nel peggiore dei modi, al punto che lui l’ha accontentata nel prendere le distanze ed è qui che si sta convincendo che sia con un valore pari a zero, come un sasso a bordo strada proprio. Eppure non se ne capacita di quello che gli ha detto, che era solo sesso tra di loro. Lo deve provare, è proprio questo l’obiettivo di stasera: adescare qualche ragazza, rimorchiarla e portarsela a letto. Oggi si va a caccia, si cerca una preda da far star male, da usarla e buttarla. Egoista, sì, eppure sono risposte di cui ha bisogno e nessuno gliele può dare se non lui stesso, non lo accetterebbe comunque. Lo aspetta, fuori dal locale dove spesso andava: il Cloud Nine. Questo è il classico locale con musica, luci stroboscopiche, cocktail pazzeschi così come le escort che ci vanno e in generale frequentato dai giovani. La qualità viene mantenuta dalla yakuza locale che in quel quartiere ha le basi, come dimostrato dal buttafuori all’ingresso, comunque più piccolo di Ekko. A proposito di lui, appare, gli si avvicina, chiedendogli se lo sta aspettando da tanto. Abbassa lo sguardo con le frange nere che gli ricadono sul viso. Guarda il quadrante dell’orologio d’acciaio e quelle lancette. Circa dieci minuti, non troppi. Scuote il capo in risposta mentre abbassa la manica di quella giacca di pelle marrone chiaro che gli sta come un guanto. Sotto ha una maglietta bianca, attillata, con la frangia più lunga, oltre il cavallo. A coprire le gambe atletiche invece un paio di jeans, denim classici con il ginocchio scoperto, classici rotti mentre i piedi sono coperti da delle scarpe che riprendono il colore della giacca di pelle. < We bello. No da oggi sono di nuovo sulla piazza. Andiamo a divertirci, ti va? > gli chiede, facendo cenno con il capo alla volta del locale, per poi addentrarsi all’interno dopo che il buttafuori lo fa passare.

23:19 Kaworu:
  [Ingresso] Le poche parole di Nobu sono comunque abbastanza da lasciarlo stupito. < Mh. > questo però sarà tutto il commento che ne deriva. Ha incassato la notizia, questo è certo: ma, del resto, che deve farci? Gli sembra parecchio sorprendente come quei due, che parevano un bel duo alla fin fine, si sia potuto schiantare contro un muro, fino a spezzarsi. Un iceberg, probabilmente, quello che ha affondato la nave sulla quale lo Hyuuga e la Dooku stavano navigando nel mare della vita. Fatto sta che, adesso, su quella lastra di ghiaccio, ci sono loro due, due scapoli affamati, spinti dalla voglia di rimettersi in gioco, di buttarsi in pista, senza starci a pensare troppo alle conseguenze, ai sentimenti feriti, alle possibili lacrime che potrebbero versare dolci fanciulle. No. Quella sera, hanno bisogno di non pensare. L'unico pensiero, dev'essere proprio quello di astenersi dal lasciarsi trascinare dai ricordi. < Sta bene. > alla domanda di lui, risponde conciso, non per questo però meno determinato. Non sarà uno di quei compari da drama partnership, del tipo 'vuoi parlarmi di lei? hai bisogno di sfogarti?' Nemmeno per idea. E' lì perché la sua filosofia, la sua scuola di pensiero, dice di andarsi a schiattare di alcol, di divertirsi, di rimorchiare. Non è uno che si droga, almeno da quello si salva: ma di certo, non giudicherà il RYUUZAKI se vuole spaccarsi male anche con qualche pasticca magica. < Andiamo a dare senso a questa serata. > classica frase da chi è pronto a ruggire. Sorriso di sfida, audace, pronto a darci dentro per la notte. Dopotutto, loro sono un binomio parecchio fatale: una combinazione di melatonina e testosterone. < Stai una figata, broh. > lanciandogli un'occhiata, a quel vestiario: effettivamente, è uno che sembra attento a come si veste, lo Shinsengumi, magari perché ne ha pure le facoltà, di potersi permettere quella roba. Il Maciste di Bronzo, invece, è parecchio più basic, essenziale; del resto, vive nei quartieri poveri, campa con poco, e nella sua ottica, i migliori abiti che gli stanno addosso, sono le femmine. Bella testa, già. < Cominciamo con un bel giro di shottini. Il primo te lo offro, e non perché ti sei mollato con quella gnocca di Nene. > uno sbuffo, il tono è bonario, ma quella frase è studiata: vuole sondare le reazioni, vuole capire che testa c'ha l'altro, se è un mollato arrabbiato, triste, oppure è veramente andato oltre. Non sa quando possa essere avvenuto il fattaccio: quel modo di interloquire, è anche il tentativo discreto di fare le sue valutazioni, e capire che aria tirasse. < Tra parentesi, ci avrei dovuto parlare per dirgli delle cose riguardo all'incarico che mi ha dato. > sfarfallio di ciglia. < Non c'hai problemi, vè? > assicuriamoci che non si debba trovare in una noiosa rissa da ex geloso.
(Chakra Off)(Stessi Tag)

23:42 Nobu:
 Già, si sa vestire, e ha sempre avuto un occhio di riguardo al suo stile, prima di Nene, con lei e anche ora, dopo quella storia. Certe cose non cambiano. Non sono neanche abiti magari così costosi come crede Ekko, solo che messi insieme danno quell’aspetto particolare. Lo guarda vestito e si guarda anche lui com’è messo. Gli darebbe la giacca di pelle ma gli va stretta all’armadio di colore che ha accanto, infondo è una corazzata ed è pure più alto. Quando la chiama gnocca si gira a fulminarlo con uno sguardo. < Non mi fa problemi, anzi, ci mancherebbe. Ti abbiamo dato noi il benvenuto nei cacciatori anzi… > si ferma, ricordandosi che il suo pendente lo ha dato a lei e che lo dovrebbe portare ancora con se. Ci sta male al pensiero, più che altro ricordi che riaffiorano ancora freschi. Alza la destra ora che si siedono al bancone < due bicchieri da shot e una bottiglia di whiskey. > dice al barman che subito li serve, riempiendo quei piccoli bicchieri quasi fino all’orlo per poi afferrare lui stesso uno e alzarlo in segno di brindisi. Lo butta giù tutto, fiamme liquide che gli scaldano le budella mentre quel liquore lo bagna dentro. Sbatte di nuovo il bicchierino sul bancone ora, vuoto. < Ti abbiamo chiesto di collaborare con noi, non cambia questo. Te lo dico però Ekko, se non vuoi che ti faccio mangiare i denti, comportati professionalmente. Non si va con le ex dei propri amici. > Si alza dallo sgabello per levarsi quella giacca, rimanendo in maglietta con quelle maniche che gli stringono il bicipite tonico e allenato ma che impallidisce di fianco a quello statuario di Ekko. Tira fuori il telefono dalla tasca del jeans, poggiandolo sul bancone per poi sedersi di nuovo. Allunga le mani alla volta dei propri capelli corvini, sistemandoseli appena in quell’undercut. < Hai trovato qualcosa ai cancelli? A breve dovrebbe uscire un comunicato ufficiale da parte della Shinsengumi riguardo a quello che ti abbiamo chiesto. Nell’intervista ci saremo io e Saigo, la tizia con il costume ad ananas. Abbiamo trovato tracce di tre persone fuori dalle mura…>

00:03 Kaworu:
 La fulminata di sguardo la incassa: non se ne cruccia, però, perché è quello che voleva. Una reazione. Capire in che acque stiano navigando. Ed uno che ti guarda in quel modo, anche se sei un bestione di quasi due metri che ha una portaerei al posto del petto, due cannoni gatling per braccia che possono crivellare di pugni l'avversario, e due cosce che sembrano praticamente i tronchi di querce secolari, quelle che non sradichi dal suolo nemmeno con un maremoto perché hanno vissuto tanti di quegli anni che potrebbero raccontare di come molti grandi hanno tolto il pannolino; sì, uno che ti guarda in quel modo, è solo perché gli hai toccato qualcosa, o qualcuno, sui quali devi stare attento a non spostare con la bocca. < Molto bene. > annuisce semplicemente, con una nota blanda, superficiale, ricacciando l'argomento su tavoli di bonarietà. Si siedono, Nobu ordina, lasciandogli quindi la possibilità di scegliere quello che gli pare. Afferra il bicchiere suo, quindi, lo sporge verso lo Hyuuga, imitandolo nel gesto di brindisi. < ... > butta giù, un solo sorso, da veri uomini, deglutendo quel fortissimo alcolico. < Ahw. > espira assieme ad una strizzata di palpebre, dando così uno sfiato a quella bevuta, per poi incamerare dell'altra aria, più profondamente, bilanciando. Quella postilla in coda, di chiarimento, gli fanno scoccare un'occhiata più dura all'indirizzo dell'Agente: severità che, a poco a poco, scema in una nota ironica. < Tsk. Potrebbe offendermi più il fatto che tu lo abbia dovuto dire, fratello, che il consiglio a seguito. > un cenno di diniego, soppesando la cosa, e valutando ovviamente per ritenere quella che era un chiaro avvertimento minatorio, un amichevole suggerimento. Non di certo per paura: non darebbe minimamente l'impressione di uno che si stia spaventando. Del resto, l'ha provocato di proposito, per indagare sul suo stato. Lo lascia svestire, lui rimane invece con la giacchetta, che tanto e leggera, ed al momento ha ancora bevuto poco per scaldarsi. Sempre compassato, tranquillo. < Qualcosa ho trovato, sì. > riferisce lui, aspetto pratico. < Le guardie mi hanno rotto un po' le scatole quando sono salito sulle mura, però è stato necessario. > dall'alto, comunque, ha avuto una visuale migliore: tanto da accorgersi di quel ritrovamento. < Qualcuno di lì è passato. > ai cancelli. < E sembra che possa aver a che fare con la rapina e l'omicidio del mercante del Konbini dei quartieri poveri. > continua. < Ho trovato questo. > tirando fuori il telefono, facendo scorrere le foto, per portarle all'attenzione di Nobu: gli cede il mobile, impostato sulla galleria, dove potrà vedere gli scatti di un sacchetto vuoto di mochi misti su cui è stato stampato lo stemma del Konbini rapinato settimane addietro. < Ah, bambolina ananas. > ricorda, piuttosto neutro però. Che alla fine, un poco poco c'è rimasto male che l'altra l'ha piantato col marionettista. Un poco. Ha un cuore, dopotutto, sotto tutti i muscoli. < C'è pure quel tizio, basettone, che mi ha fatto domande riguardo il caso dell'assassino. A caccia di gloria con qualche articolo, credo. > aggiunge, facendo per ordinare un altro giro. < Cosa ne pensi? > domanda, in conclusione.
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00:30 Nobu:
 Se la ride quando Ekko fa l’offeso. Non dovrebbe offendersi era semplice mettere le mani avanti e, se anche magari Nobu non è grosso quanto lui, dovrebbe ricordarsi che occupa una posizione di potere con il ruolo governativo di cui si occupa. Sarebbe facile fargli le peggio cose, saccagnarlo di botte e riscrivergli la memoria per lasciargli pure un bel ricordo alterato e una buona impressione ristorata nei confronti del Chocoboy originale. Tuttavia non lo fa, non è tipo da abusare della Shinsengumi anche perché vuole qualcosa da loro e, fino a che non lo ha ottenuto, si comporta in maniera corretta. Afferra quel telefono dopo che gli viene passato, cominciando a scorrere le immagini che Ekko gli fa vedere mentre le guarda a una a una. Lo ascolta nel frattempo, come gli narra di quelle disavventure con le guardie che fanno giustamente il loro lavoro se qualcuno salta sulle mura, alla fine se si vuole uscire ci sono i cancelli apposta. Ci rimane un attimo di sasso quando gli indizi vengono ricollegati appunto all’omicidio. Quindi impronte e dei mochi misti finiti. Pensando ai Mochi gli viene in mente solo Saigo in realtà anche se è un dolce comune, sicuramente altre persone ne andranno ghiotti, non è una prova sufficiente per poter incriminare qualcuno o capire qualcosa di diverso anche se è un elemento nuovo quello trovato da Ekko rispetto ai casi precedenti. < E invece, hai fatto anche un salto agli archivi come ti ho consigliato di fare? > gli domanda curioso mentre gira una foto di troppo, finendo su un primo piano dei suoi muscoli. Meno male che viene distratto dalla notifica di un messaggio ricevuto su Ninjagram proveniente da un nick che sembra di una persona femminile. < Ti stanno cercando, sei popolare. > gli dice, riconsegnandogli comunque il telefono senza che si fa troppo i fatti suoi su chi possa essere se non è lui a raccontarglielo. Afferra quella bottiglia e riempie di nuovo fino all’orlo quegli shottini per poi cominciare anche a guardarsi attorno con occhio da rapace, proprio per vedere se ci fosse qualcuna che stesse adocchiando quelle due bellezze esotiche che sono Nobu ed Ekko insieme appunto.

00:47 Kaworu:
 Accantonata quella parentesi ex di lui, pensieri poco pudici e via discorrendo, rimangono sul focus della questione, il ritrovamento ai cancelli. Il primo piano dei muscoli a cui è arrivato Nobu però è un fuori onda, a causa dello scorrere troppo quelle foto: è naturalmente una sexy pic da mettere sul profilo per folleggiare su Ninjagram. C'ha 17 anni, dopotutto, è giovane e gli interessa quello, e con la tecnologia moderna alla fine ci ha passato quei dieci anni, non essendo una delle tante mummie cristallizzate, che si sono scongelate da poco, avendo vissuto abbastanza quel cambiamento radicale. Sarà anche per tale ragione, che il suo modo di pensare è così, al confine tra passato e presente, ed un futuro ancora ibrido, incerto, di cui alla fin fine, non si preoccupa troppo, vivendo alla giornata, ponendo l'attenzione sull'oggi, sull'adesso, sulle sfide che ogni nuova alba gli mette davanti. < Sì. Ci sono andato con quel Kamichi, che ti dicevo l'altra volta. E' uno dei vostri, alla fine, pare confermato. > gli riferisce, senza troppi problemi. Non ha vincoli di segretezza su quella cosa, tra l'altro Sango l'ha pure beccato al Kokketsu che se ne va girando a fare ricerche ed a lavorare sul caso, quindi non sarebbe lui ad averlo 'sputtanato', per così dire; l'aveva messo in guardia più volte al biondo, che non sarebbe passato inosservato, anche perché quando fai domande, per forza qualcuno che se le fa assieme a te, lo trovi. < Abbiamo incontrato una tipa agli archivi, una bella femmina devo dire, dai capelli rossi, portamento fine, molto a modo. > descrive la visione che ha avuto lui di Sango, naturalmente avulsa da tutti i giudizi che gli altri hanno dato su di lei. <... che a quanto pare, lavora con voi, e sembra essere un certo tipino. > aggiunge, ridacchiando. Si interrompe quando quello gli fa presente che lo stanno cercando. < Mh? E chi è a quest'ora? > recuperando il telefono dalle mani dell'altro, mentre nello stesso tempo il compagno di bevute riempie i nuovo i bicchieri. < Toh, tu guarda. Parli del cercoterio, che spuntano le code. > detto classico narutiano, traducendo quello originale del diavolo e delle sue corna. < E' lei. > legge il messaggio a fil di voce, che tanto il RYUUZAKI non pare interessato. < Mh! > ridendosela, non s'aspettava davvero di riuscire a ricevere il messaggio: a quanto pare, si sottovaluta. < Conosci qualche bel posto per andare a mangiare ad Otogakure? > gli chiede, magari il sempai gli può dare qualche dritta. < Senti un po', ma che mi sai dire di questa tizia, Sango Ishiba? > alla fine, più diretto, glielo domanda, che ha avuto modo di sapere molte versioni, tutte non particolarmente carine sul suo conto, che l'additano come un traditrice, come una psicopatica assassina, quando a vederla sì, certo un'aria un po' creepy ce l'ha vista, però magari è stato disattento, distratto da valide argomentazioni in seno alla Amese. Si fa un altro bicchierino nel frattempo, stessa reazione fisiologica (strizzata di palpebre, sfiato lungo), cominciando a sentire già le prime botte dell'alcol, che comunque stanno tracannando, magari a stomaco nemmeno troppo pieno. Occhi che vanno al fratello di colore, per poi migrare sulla piazza, studiando anche lui se c'è qualche bella fringuella da adescare, in quella combo spietata di testosterone e melanina che i due assieme possono rappresentare.
(Chakra Off)(Stessi Tag)

01:12 Nobu:
 Si ricorda solo ora della domanda sul basettone. < Ah scusami, mi avevi chiesto anche del giornalista… Mi sono distratto con una tua foto POV che avrei preferito non vedere. Che cazzo anche te, fai una cartella a parte! > lo rimprovera in maniera scherzosa ma non troppo, davvero non ci teneva a vedere quella foto li che per poco non mostrava una proboscide di giovane elefante africano. Meglio così che si è fermato subito, magari Ekko davvero ha mandato dick pic a qualche ‘sfinzia’ come rituale di corteggiamento. < Kazuma è un tipo strano. Lo si capisce già da come si acconcia, è un soggettone ma no, mi sento di escluderlo anche perché è venuto anche lui a chiedermi informazioni. > Gli confessa, strano come Kamichi vada in giro a cercarle mentre a lui arrivano con la gente che gliele porta e chiede pareri. Si, Kamichi ha avuto modo di constatare da se che è uno di loro, per così dire. In realtà quella squadra è un disastro. Prima poteva far affidamento su Nene e Saigo, circa, ora la prima è la sua ex, e l’altra è l’amica della sua ex, diciamo non il massimo. Sango ha più o meno promesso morte a tutti quanti ed era particolarmente mestruata negli eventi che hanno condiviso mentre il kokketsu… beh, ormai è giunto a una conclusione: è semplicemente stupido. A proposito di donne mestruate ecco che il ragazzo più giovane gli fa vedere Sango, chiedendogli pure delle informazioni a riguardo su di lei. Non è uno che parla volentieri delle altre persone, soprattutto se non le conosce bene. < A parte che è una mummia, biologicamente parlando può essere quasi nostra nonna…> inizia partendo dal primo punto. Si ok, la carne è buona se mantenuta con il processo di Dry aging, ma va saputa cucinare e conservata bene, per non parlare della pulizia prima di cucinarla! <… non mi è sembrata una tipa molto socievole in realtà. Ho avuto modo di ‘parlarci’ in due occasioni però boh, magari fuori dalla Shinsengumi è una persona diversa. Invece la ragazza ananas, Saigo? Ti vedevo bello infoiato quella sera… > lo tira in mezzo per poi dargli un paio di colpi leggeri con il gomito, spostando gli occhi a indicare un paio di ragazze con la coda dell’occhio che stavano parlando e sembrava proprio di loro due.

01:33 Kaworu:
 Ridacchia verso Nobu quando lo rimprovera giocosamente. < AH-AH-AH! Ma no, è tutta una tattica per le ragazze. Dico loro di avere un gatto, e faccio vedere le foto, così mentre loro si sciolgono su quanto è carino, *SPEM*! Sbuca il leone re della foresta che ruggisce. Ed è subito savana. > scherza, ma forse nemmeno poi troppo. L'alcol lo rallegra, perciò anche se pare sempre tutto calmo, dai toni profondi e bassi, diviene più spigliato e fluido. < Ma sì, è un tipo a posto dopotutto. Se vuole portare quell'acconciatura, che lo faccia. Alla fine, si sente di distinguersi così. > molto democratico, non gli interessa in fin dei conti come si sistema il parrucco il Nara, gliel'ha detto anche a lui stesso dopotutto, l'importante è che ci creda e se lo senta addosso quello stile, che diventa perciò un marchio di fabbrica. Come il suo, del resto. < Me l'ha detto che ha cercato di parlare con te e Nene. > conferma, facendo intendere perciò che sapesse delle azioni dell'altro. < Beh, alcune informazioni che ho recuperato dagli archivi erano anche circa un suo articolo. Ho lasciato tutto a Kamichi, ci tiene molto, credo che senta una sorta di impegno morale, oltre che di carriera. > suppone quell'impressione che ha avuto sul genin, un paladino della giustizia. Non lo entusiasma, ma non se ne cruccia nemmeno: semplicemente, non lo riguarda. < Ad ogni modo, non gli ho detto di quello che ho trovato al varco. > facendogli intendere perciò che sui risultati della propria ricerca, è stato effettivamente professionale, mantenendo il segreto ed il diritto di riserbo tra committenti e operatore. Certo, è un modo per rendersi conto pure di quanto possa risultare affidabile. < Mummia? > tornando su Sango, gli risulta strano, l'aveva un po' più grande di lui, ma non immaginava così tanto. Del resto, dieci anni sull'anagrafe sono passati, benché i corpi cristallizzati di tutti si siano mantenuti in quell'ibernazione. < Davvero dici? > mostra una nota di puro stupore. < Mah... > guardando bene: che si fosse sbagliato? < Così sembra, comunque. > riguardo le altre info che raccoglie circa l'Ishiba. < Anche se con me si è mostrata particolarmente ben disposta. Non so. Sarò l'eccezione che conferma la regola. > ridacchiando. Nel mentre, cerca di nuovo la bottiglia, per riempire i bicchierini, e andare col terzo giro. Se li saranno scolati tutti i 750 ml di whiskey, direi. < Non c'è che dire, un bel frutto anche lei. > riguardo a Saigo. Incassa quei colpetti con meno rigidità, sghignazzando alle gomitate complici con fare altrettanto allusivo. < Ma quella c'ha in testa solo il tipo con quel completo figo. Non penso valga la pena di perderci la testa, inutilmente a mio avviso. > vorrebbe essere pragmatico, che quello che ha visto quella sera alla festa così gli ha fatto intendere: certo però, che nonostante il disinteresse flemmatico e neutro che il ragazzone mostra, il sentore di non aver particolarmente gradito l'essere stato mollato lì un poco ci sia. < Va bene che vuoi far ingelosire il ragazzo, ma c***o, almeno fallo per bene. Bisogna andare fino in fondo. > che almeno lui sarebbe stato contento, per una notte. Fa niente poi non proseguiva, non si firmava alcun contratto in fin dei conti. < E tu invece? Hai intenzione solo di farti l'intervista con lei, o ti ci fai anche altro? > ricambia il gesto che gli aveva fatto lo stesso, contenendo la forza naturalmente, che comunque è un colosso e quando si muove può essere un pelo ingombrante, se non si controlla. Invita Nobu a farsi un altro sorso, per finire la prima bottiglia della serata.
{Chakra Off}(stessi tag)

02:10 Nobu:
 Non ci crede… rimane allibito con la bocca appena spalancata riguardo alla spiegazione per filo e per segno di quella tattica improbabile ma raccontata in una maniera così… ironica da renderla scurrile quasi. Ci rimane di sasso sostanzialmente, non se lo aspettava così schietto e forse, per la prima volta stasera gli cade la maschera, complice anche l’alcohol che stava ingerendo copiosamente. Ci rimane di sasso, letteralmente e la situazione gli sfugge di mano. Non si ritrova più con il copione da seguire, quella messa in scena che è abituato a fare per non farsi vedere davvero e il tutto per una cagata del genere. Scoppia a ridere, di una risata genuina, vera, tanto da piegarsi sul bancone fino ad appoggiare la fronte contro la superficie lucida, lignea e ancora bagnata dalla condensa della bottiglia di whiskey ormai vuota, con il contenuto sparito nei loro stomaci, con i fegati che stavano già implorando pietà o meno forse quello di Ekko, Nobu è un alcolista e un tossicodipendente, questo è ancora l’entry level. La verità è che non gli frega letteralmente nulla di Kamichi, di Sango e in realtà anche di Kazuma, del killer e perché no, anche di Ekko e di Saigo in questo momento. Forse non doveva uscire, non così presto. L’alcohol in una persona triste non è mai autore di un bello spettacolo. Quando Ekko va a dargli quel colpettino in realtà trova una resistenza che probabilmente, vedendo il fisico dei due, non si aspetta, quasi come se fosse un macigno. Sbatte le mani, entrambe sul bancone, in maniera da alzarsi in piedi. Ha le lacrime agli occhi per quanto ha riso e forse è meglio che siano lacrime di gioia, da farlo piegare in due per una stronzata del genere e non per quella stronza. Si sente salty, non ha pazienza e darebbe solo risposte veramente sgarbate a Ekko, risposte vere ma che gli evita, meglio così. Come su Kamichi che pare sentirsi un paladino o un poliziotto, magari proprio quello che stava cercando Kazuma nella Shinsengumi. Magari è proprio questo il fatto. Magari è lui che è sbagliato, per come si approccia, per il significato che da alle cose, come quella corporazione, il valore che da all’amicizia, a Nene. No Nobu, fermati, non è il momento di andare in introspezione, ne hai avuto già abbastanza, al punto da sentire quel vocale orrendo per ore e ore, trascriverlo, leggerlo, raggiungere un messaggio tra le righe eppure quel disgusto è lì. Si è convinto che volesse essere sola quando così non era. Ironico come con quegli occhi non abbia visto che in realtà un pilastro lei già se lo era fatto senza di lui, che era stato rimpiazzato come un elettrodomestico obsoleto. Forse dovrebbe odiare Fuji, forse dovrebbe coalizzarsi con Ekko e fargliela pagare per motivi diversi. Tagliare quei fili di chakra per lui che li vede è di una facilità allarmante e Ekko ha chiaramente non gradito quanto è successo. E poi cosa? Si sentirebbe meglio? Probabilmente no dato che non è colpa del marionettista. < Non lo so Ekko. Devo passarci del tempo insieme a Saigo ma no, non mi interessa, farò solo l’intervista. È ancora una ragazzina inoltre alle prese con una palese cotta. È una guerra contro i mulini a vento. > Si alza alla fine per rimettersi quella giacca mentre infila poi le mani in tasca a prendere il portafoglio per pagare la bottiglia appena consumata e un'altra che stappa ma che prende proprio dal collo della bottiglia per portarsela. < Dai, andiamo a rimorchiare che altrimenti mi si affloscia il cazzo se mi deprimo. > non ci gira troppo intorno, come biasimarlo dopo il modo in cui Ekko ha esordito e data la sua situazione. Ha ragione, era cambiato da quando ci stava lei nella sua vita, ora basta, che bruci come la stella più intensa, via ai freni. Si avvicina a quelle due ragazze con Ekko con loro. Prende un bel sorso di quel whiskey commerciale, ingurgitandolo rumorosamente mentre la musica gli copre la voce. Pomo d’adamo che salta mentre quel fuoco lo riaccende da dentro. Passa la bottiglia e, con la mano libera, va a sfilare dalla tasca interna della giacca di pelle una busta trasparente con delle pastiglie colorate: la sua scorta di MDMA. Ne prende una, davanti agli altri tre, lasciando la busta aperta per loro. Scusa Kioku, scusa Poldo, stasera avrete compagnia a casa senza nessun preavviso e sarà rumorosa. [END]

02:34 Kaworu:
 Nobu rimane di sasso all'inizio di quella battuta: il Colosso di Bronzo si mostra perplesso a quella reazione, forse non se l'aspettava manco lui. E' uno di quei momenti clue dei film dove il personaggio nuovo, quello che deve farsi un po' accettare dal gruppo, se ne esce con la sciabolata decisa, per rompere un po' gli schemi e cambiare lo scacchiere della partita. Infine, lo Hyuuga si rivela, in una risata bella, in un certo senso confortante, ed anche soddisfacente. Apprezza quando l'umorismo viene capito, specialmente se condiviso con quell'animo sincero, almeno apparentemente da quello che sembra la manifestazione dello Shinsengumi: e la cosa, in fin dei conti, gli fa piacere, perché per quanto i due siano ancora soltanto conoscenti, si vede che abbiano a grandi linee un carattere abbastanza compatibile, ovvero che non gli frega molto del resto, se non quello che li riguarda, e agiscono per ciò in cui credono e ritengono opportuno fare. < Vero, eh? Una gran cagata. Però funziona più di quello che si possa credere. > chiude lì con quella battuta, tornando piano piano più regolare, sempre abbastanza allegro tuttavia, per via del primo giro di alcol. Non è proprio un bevitore conclamato, regge bene perché è grosso, ed ha una buona resistenza, ma probabilmente il Ryuuzaki lo batte con buona certezza, visti i di lui trascorsi tra vizi e dipendenze. I colpetti che tira sono moderati, ma sembrano trovare un certo riscontro fisico: insomma, il fratello nero è uno che si allena, per fare quello che fa, ci deve dare dentro pure lui. Malgrado quel riscontro però, ciò che lo fa assottigliare lo sguardo e restare un po' più pensieroso sono i successivi gesti del Possessore del Byakugan. Non commenta assolutamente, anzi, lo guarda, cercando di capire cosa ci sia dietro quei gesti, in quello sbattere le mani, alzarsi, avere ancora le lacrime agli occhi, per aver riso così tanto, quindi sarà la gioia; oppure, è la tristezza della botta che ha preso, che sta ancora reagendo a quel distacco. Ha capito che la cosa è fresca, non ha però modo di sapere come può affrontare la cosa Nobu, come la stia affrontando, semplicemente perché non lo conosce così bene, per intuirne tutti i gesti, tutte le possibili interpretazioni che essi assumono. Quali siano le elucubrazioni, quei piani per fargliela pagare a Fuji, li ignora, anche perché non sa cosa c'entri il marionettista. Sarebbe stato molto simpatico vedere, però, qualora gli fosse uscita davvero di bocca l'idea malsana di coalizzarsi e prendersela con il disabile. Certo, tutti e due messi assieme, farebbero davvero tremare. Pugno Gentile e Calci in volo. Un tag team che gonfia come mongolfiere. < Lo sapevo che avevi gran discernimento. > ascoltando quel commento altrui, che alla fine è come la pensava lo stesso Scipione Konohano, sebbene un po' influenzato dalla propria disavventura. Alla fine, per una cosa o per un'altra, si sono ritrovati ugualmente. E' innegabile che c'abbiano un certo feeling, che non dipende solo dal colore della pelle in condivisione. < Ora sì che ci siamo. Mi serve un po' di riscaldamento, che non ci voglio fare comunque mica brutta figura anche con le mummie. > riferito a Sango che l'aspetta quel fine settimana. E' deciso: alla fine, che gliene frega dell'età. Lui è un portatore d'amore. Si avventura perciò nel night assieme al Brother, andando a ridosso di quelle pollastre puntate. Lo lascia fare, lui gli fa da spalla: del resto, il ragazzo ha bisogno di un partener, e non è lì a fare a gara, ma a sostenere un Fra in un momento di buio. Perché anche se sono scuri, sanno accendersi di una luce radiosa. E sarà subito fig...ura speciale. (//END)
{Chakra Off}(stessi tag)

Quartiere Notturno - Cloud Nine.
Ekko riceve messaggi da Nobu, il quale lo invita ad unirsi con lui in un locale che era solito frequentare in passato. Il combattente della foglia accetta, incontrandosi con lo Shinsengumi alla volta dell'ingresso. Apprende subito di una sorprendente novità: Nene e lui hanno troncato. Deciso a voler fare da pard allo Hyuuga per non lasciarlo solo in quel momento di difficoltà emotiva, ma sempre con una certa discrezione, dopo aver appurato che il fatto è fresco ed effettivamente il compare ha bisogno di una spalla su cui fare affidamento almeno per quella serata che l'ha chiamato, i due si inoltrano nel locale, iniziando a bere e nel mentre parlano di argomenti anche piuttosto importanti, come la ricerca condotta dal Cacciatore di Taglie ai cancelli, il salto agli archivi che gli aveva consigliato lo stesso Membro dell'organizzazione governativa, e, naturalmente, le Femmine. Dallo scambio di battute portato avanti, malgrado i confronti trovino degli alti e bassi, sembreranno restare comunque costruttivi, da poter aumentare un po' la loro intesa. Alla fine, si butteranno nella mischia, a caccia di donzelle da conquistare, per brillare come le stelle più intense, oltre l'oscurità delle melanconia.