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Kokketsu WorkOut (2)

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con Rasetsu, Kamichi

15:11 Kamichi:
  [Indefinito] Legnosi s'ergono nella radura oscura gli alberi presenti in quest'oggi, ombre e luci giocano alternati in spettacoli assai inusuali al di fuori dello stesso bosco, dove invece all'interno, v'è vegetazione radicata e rigogliosa lì posta a mistificarsi come copertura luminosa, in quell'alto guardare nella direzione empirica del cielo, ove fogliame fitto e sparso anela d'impeto il coprir di verde spessore la vista dell'alto vedere di quegli ammassi legnosi, rilasciando in toto il significato di Bosco Oscuro per la sua interezza. Nuvole viaggiano scure nell'alto e vasto cielo del villaggio di Kagegakure, mentre intatto il lucente volte del fu Apollo s'approccia al creato con un timido esporsi lesto, coperto in presenza e lucentezza da delle ben più prepotenti forme aerose, di passaggio nefasto, e dal tanto più minaccioso presagir pioggia. Il biondo Kokketsu è di tutto tono lì presente in indomita postura, accompagnato in questa giornata dal rosso di capelli Rasetsu, figura alquanto misteriosa nella vita del nostro Shinsengumi, amico, familiare o forse nemico criminale, ancora difficile da inquadrare nell'ottica di una relazione tra persone, eppure l'unico a preoccuparsi della formazioni in quanto kokketsu del biondo, tanto da organizzare con lui un vero e proprio allenamento. <Da quanto dicesti assieme al medico della scorsa volta> prende fiato <Riuji> continua iniziando ad allargare le gambe, distanziando i piedi l'un l'altro pari alla distanza di larghezza delle spalle <Hai visto molte cose risalenti ai 10 anni precedenti a tutto questo, Rasetsu> ricordandosi dunque il discorso dei due in cui lo stesso discuteva sul suo essere al tempo un figuro primario nell'ospedale di richiamo del rosso. <Ho bisogno di sapere da un altro kokketsu a che punto sono col legame del sangue> continua <Di sapere come lo muovo, se c'è abbastanza affinità ed attualmente a che livello potrei essere> insomma, sta letteralmente richiedendo al kokketsu difronte a lui una vera e propria valutazione personale, riguardo le caratteristiche del suo sangue, sul movimento di quest'ultimo, e sulle idee di combattimento che utilizzerà in questo allenamento. Le man destra celere s'appresta a viaggiare traslatoria verso il plesso solare, centrato al petto in direzione della bocca dello stomaco, dove il palmo e le dita tutte della suddetta mano, farebbero per richiamare in presenza il mezzo sigillo della capra, puntando con le due dita distintive il coperto cielo del bosco oscuro. Una fiammella colorata all'interno del di lui petto parrebbe indi accendersi in spesso e calore, azzurrina nella presenta in attecchirsi in velocità come nefasta pare essere l'energia rischiarata e libera nel di lui corpo, naturale essenza stessa presente nel mondo dei nostri shinobi, torrenzialmente lasciata viaggiare tra gli tsubo del nostro biondo kokketsu, ora a parere volersi permeare della suddetta energia, Una visione tanto naturale quanto rapida, richiamata dal sigillo della mazza capra attuato a metà, laddove difatti il biondo ne verrebbe infine inghiottito di prepotenza incanalandone la potenza. <Io sono pronto> Chakra attivo, ma innata off, ma dove caBBo vai ? [Impasto Chakra 3/4][Inventario:None][Parlato 1/4]

15:31 Rasetsu:
 Dire che è stato convocato da Kamichi è molto brutto in realtà, quindi diremo soltanto che lui s'è presentato ad una sua richiesta. Avrebbe potuto tranquillamente rifiutare, difatti è assai capace che continuerà a lamentarsi per tutta la durata della giornata. Tuttavia, si tratta pur sempre d'un membro della famiglia che, per ovvie ragioni, non può essere lasciato indietro. Innanzi alle di lui parole, infatti, fa volteggiare gli occhi verso il cielo, salvo poi riportarli direttamente sulla figura che ha di fronte. <Non è che ho *visto*. Io ci ho vissuto.> E si passa la mancina tra i capelli, dato che ancor crede che sia parte d'una sua fantasia quella d'essere stato congelato per dieci anni, forse si trattava soltanto d'una overdose che l'ha tenuto KO per qualche tempo, giusto quello necessario ad innalzare nuove mura e costruirci dentro un villaggio; mi pare giusto. <Quindi, cosa ti preme sapere?> Gli chiede gesticolando appena con la medesima mano, aspettando che possa annunciare le domande alle quali vuole una risposta certa ed esauriente. Ha indossato i suoi soliti abiti, sgraffignati (pensavate veramente che fossero suoi? Poveri illusi) dall'armadio di Touma senza neanche chiedergli il permesso. Quando mai l'ha chiesto per rubare? Qualora l'avesse scoperto, gli avrebbe semplicemente detto che glieli avrebbe restituiti, ma fino ad allora... fa spallucce. Una camicia bianca ne copre il magro sterno e le ben ricalcate costole, coi polsini ben abbottonati per non far vedere le orride cicatrici che ogni volta è costretto a farsi per attivare l'innata, lasciando così che la ferita non guarisca mai completamente. Una giacca nera, un simil cappottone che gli va anche grande in quanto a larghezza, è lasciata aperta e gli arriva sin ad altezza delle ginocchia. Non sono affatto abiti della sua stazza, poiché Touma è decisamente grosso ed è il doppio di lui. Bisogna sempre accontentarsi finché non riesce a racimolare abbastanza denaro per andarsene e rimpolpare il suo guardaroba. Non porta occhiali né altri accessori, se non un paio di scarpe - questa volta uguali tra di loro - che è riuscito a rubare ad un altro ubriaco addormentato. A proposito dei pantaloni, sembra abbia dovuto subire un cambiamento piuttosto drastico. L'ultimo paio che aveva è andato perduto durante una passeggiata nel quartiere notturno, esattamente durante il pomeriggio odierno. Per questa ragione, ha dovuto in fretta procurarsene di nuovi. Il problema è che sono troppo giovanili per lui, non c'entrano proprio niente con il resto dell'outfit del demone. Si tratta d'un paio di jeans strappati ad altezza delle ginocchia, con dei dannati risvoltini che ne scoprono le caviglie. Ciò implica che si vedano i calzini che ha rubato a chissà chi, neri e che superano le caviglie. Va da sé che non c'entrino proprio nulla col resto. C'è anche una piccola catenina che gli penzola da un fianco, nera e verde; un tintinnio fastidioso che gli fa storcere persino il naso. Considerando i movimenti di Kamichi e la motivazione che ha condotto lì entrambi, gli conviene attivare il Chakra a sua volta. Solleva l'arto mancino con il mezzo sigillo della capra nel tentativo d'attivare il proprio Chakra. Di solito, è qualcosa che gli riesce piuttosto facilmente ma negli ultimi tempi ha notato che deve utilizzare di nuovo il sigillo caprino per riuscirci. Strano, ma non si pone molte domande, non ancora. Di tanto in tanto, torna su a parlare del fatto che si tratti d'una illusione dalla durata infinita. Ma sorvolando, cerca d'immaginare il proprio corpo suddiviso a metà da un'asse orizzontale. Nella parte superiore, ad altezza del capo, si andrebbe a formare una sfera violacea che rappresenterebbe la forza mentale e spirituale del demone. Dal lato opposto, ad altezza del ventre, prenderebbe posto la seconda sfera la quale assumerebbe una tonalità bluastra. Essa starebbe ad indicare la forza fisica dell'individuo in questione. Ambedue, nello stesso istante, inizierebbero a ruotare su loro stesse: dapprima con calma, dopodiché sempre più forte affinché possano poi unirsi al centro del petto, laddove il sigillo permarrebbe statico sino a richiamo compiuto. <Fammi vedere cosa sai fare allora.> Gli intima contro, zittendosi ed aspettando che possa dimostrargli il suo valore e la sua capacità di controllo del sangue. [ 3/4 - Tentativo impasto del Chakra ][ Chakra ON ]

16:12 Kamichi:
  [Non Definito] Il volere della pioggia è arrivato persino a toccare il nefasto loco del bosco oscuro, ove quei nuvoloni minacciosi hanno ora deciso di rilasciare il contenuto al loro interno, scatenando una vera e propria pioggia sul capo dei nostri eroi. Il rasetsu pare aver accolto di buon occhio la richiesta d'allenamento del nostro eroe, mostrandosi volenteroso di osservare le movenze e la qualità delle mosse del biondo, ora lì fermo e con il chakra in circolo per tutto il suo corpo. <Non me lo faccio ripete una seconda volta> dritto nelle risposte quanto dritto lo è stato il rosso nella domanda, prima di passare come d'ovvietà ad una reazione vera e propria. La man dritta farebbe per portarsi celere alla bocca del kokkesu biondo, poggiandone la rosea carne ai denti bianchi, umidificati dalla saliva e dalla pioggia che gli scorre sul corpo e sul viso, in un moto atto a permettere ai bianchi incisivi di penetrare all'interno della membrana proteica del polso mancino, tale da ledergli in leggerezza lo strato di pelle per provocarne come di consueto un leggero ma continuo fuoriuscir di sangue nero. Un liquido nero che par gocciolare al suolo come un vero e proprio specchio della pioggia che ora impervia nel loco, solo di natura demoniaca e dal colorito pece, a scorrergli funesto e celere tra la mano e le dita, prima di arrivare a fondersi in scioltezza all'acqua già presente al suolo. La fiammella par accendersi di un nuovo impulso, la stessa sita all'interno del plesso solare, la stessa che ora infiamma al richiamo di un nuovo volere del nostro kokketsu, lì concentrato a lasciar fondere il suo chakra al sangue che possiede all'interno delle sue vene. Un patto inscindibile del sangue nero, necessitano della fusione dell'elemento suiton al liquido demoniaco, una mossa che anche il nostro biondo pare aver ormai imparato, rilasciando all'interno di quel sangue che sgorga le stesse tracce di chakra presenti all'interno del suo organismo. Una nuvoletta di colore viola tendente al nero dovrebbe indi apparire attorno alla figura del nostro kokketsu, un richiamo stesso dell'innata del guerriero dal sangue nero, una prassi accompagnata in toto dalla comparsa sul di lui viso di due lunghe lacrime nere che gli solcano il viso dalla fronte sino al mento, passando dagli occhi e dalla bocca. Il sangue così fuoriuscito andrebbe ora a prendere forma proprio dinanzi alla figura del nostro giovane eroe, alla sua destra per esattezza, all'altezza della sua testa e distanza dalla sua figura di circa [2 metri], iniziando a richiamare in quel liquido un vero e proprio impulso di creazione. Il sangue andrebbe ad essere manipolato e compattato come quasi fosse cristallizzato nella forma, le movenze e la stessa formazione del costrutto vengono eseguite con l'ausilio del controllo mentale e del chakra imposto sul suo stesso nero sangue, rilasciando in quest' ultimo la volontà di forma da acquisire in questa particolare situazione: Una punta andrebbe a formarsi proprio per prima, aprendosi verso tergo per generare lateralmente due lati di un filo di una spada abbastanza grossa e larga, munita di un piatto dalla grandezza complessiva di [1 metro]. La spada creata possiede un'impugnatura, un pomolo, una guardia ed un codolo, richiamando in tutto e per tutto la figura di uno spadone a doppio filo puntato ritto nei confronti del rosso kokketsu, con la suddetta punta prima creata propria dritta verso la di lui figura. Il costrutto parre indi avere le dimensione massime di [1x1x1] in una conformazione visiva richiamante uno spadone completo di elsa, piatto e punta, fermo ad aspettare nuovi ordini da parte del nostro giovane eroe biondo. <Io sono pronto, Rasetsu> invita forse il rosso ad attivare anche la sua d'innata, prima d'iniziare. [Chakra On] [Innata Kokketsu Liv1] [2/4 Attivazione Innata + Morso] [2/4 Creazione Spadone/costrutto dimensione 1x1x1] [Hp 99/100] [Chakra 29/30]

16:42 Rasetsu:
 Gli occhi del demone restano rivolti in direzione di Kamichi, preoccupandosi dell'attivazione della di lui innata e della relativa creazione del costrutto generato proprio dal sangue nero altrui. E non potendosi far scappare questa opportunità, porterebbe la mancina alla volta delle proprie fauci. Quivi non farebbe altro che far scivolare dabbasso la manica quel tanto che basta affinché scopra la pelle del polso. Essa appare molto pallida - come il resto del proprio essere - e le vene son d'un colorito piuttosto scuro, differente dal normale o dalla concezione umana che si hanno di queste ultime solitamente verdastre o bluastre. I canini appuntiti del mostro andrebbero a penetrare la carne del polso, in modo che possa riaprire una delle tante cicatrici che difficilmente permette di far cicatrizzare, utilizzandole spesso e volentieri per l'attivazione della propria innata. Causandosi quella piccola ferita, una stilla di sangue dovrebbe iniziare a fuoriuscire ma galleggerebbe nell'aria per volontà dell'utilizzatore. Infatti, il proprio sangue nero - passivamente sempre di questo colore - sarebbe unito all'elemento del Suiton che ne faciliterebbe la fuoriuscita e l'attivazione dell'hijutsu Kokketsu. Due lacrime nere scenderebbero dalle palpebre inferiori degli occhi del demone, scivolando sugli zigomi e le guance, assestandosi ad altezza del mento. Persino le iridi muterebbero colore assumendo una tonalità ambrata simile a quella d'una bestia. Ulterior sangue gli galleggerebbe attorno in un'area che dovrebbe comprendere circa i dieci metri, formando quella che potrebbe anche assomigliare ad una nuvoletta violacea con delle piccole scariche - del tutto sceniche - attorno alla propria figura demoniaca. <Una creazione basilare, assicurati di far coagulare abbastanza il sangue da rendergli un filo tagliente.> Rivolgendo l'attenzione nei riguardi della spada che lui ha costruito tramite il sangue. Dal canto proprio, sempre tramite il consueto controllo mentale, non farebbe altro che far raggrumare il sangue che gli galleggia attorno. A differenza di Kamichi, però, il nostro Rasetsu è molto più egocentrico, necessita che gli altri guardino la sua creazione, che l'ammirino e che ne abbiano al contempo timore. Per questa ragione, il sangue andrebbe a coagularsi man mano, prendendo dapprima una forma del tutto tonda. Da essa si diramerebbero ben quattro piccoli prolungamenti, i quali andrebbero altresì ad arcuarsi, divenendo appuntiti all'estremità. La palla precedentemente formata invece s'appiattisce, curvandosi. Infine, quella che prenderebbe forma non sarebbe altro che una mano con quattro dita lunghe e acuminate. Il palmo non supera i quaranta i centimetri, mentre gli artigli coprirebbero i sessanta centimetri restanti del suo massimale. <Sei troppo basico.> Commenta al suo indirizzo, mostrando quel ghigno ferale assieme alla fastidiosa risata che lo contraddistingue. <NYAHAHAHAH!> La quale riverbera per il bosco, ma restandovi all'interno, bloccata dalle fronde degli alberi. Il costrutto appena creato sosterebbe a circa un metro e mezzo da terra, ad altezza della di lui spalla mancina, pronta ad essere lanciata nel caso in cui ve ne sia la necessità. Alcune goccioline di sangue nero continuano a cadere sul terreno provenienti sia dal costrutto che dall'alone violaceo che lo circonda, testimoniando l'attivazione dell'innata. <Una spada è senza dubbio utile se vuoi attaccare, ma un costrutto differente potrebbe fungere sia da difesa che da attacco, senza la necessità di rimodellarlo.> Come ha fatto lui, difatti. La mano può fungere sia da difesa per via del palmo agglomerato, mentre le dita artigliate prenderebbero il ruolo d'attaccanti qualora lanciate all'attacco verso un ipotetico nemico. Chiaramente ognuno combatte come preferisce, Rasetsu è molto egocentrico e conta su costrutti solitamente appariscenti. Inoltre, tende a difendersi soltanto con l'innata che è la sua arma principale in ogni contesto. [ 2/4 - Tentativo attivazione Hijutsu Kokketsu LVL1 + 2/4 - Creazione del costrutto ][ Chakra: 29/30 || PV: 99/100 ]

18:47 Kamichi:
 Le parole del rasetsu appaiono essere cariche di critiche, ma forse anche di apprezzamento riguardo le movenze ed il controllo del sangue dimostrato dal nostro giovane eroe, lui che proprio qualche settimana fa, in quel luogo particolare, stava per essere ucciso dalla sua stessa creazione. La spada viene formata in scioltezza ed in velocità assoluta, in un misto tra sangue nero e chakra dell'elemento suiton, mossi all'unisono dagli impulsi mentali posti come comandi dal biondo eroe, ora fermo ad osservare il costrutto altrui in quella mano di sangue. <Il filo tagliente dici?> domanda al rosso kokketsu <E dici che questa spada sia troppo basica, e non in grado di attaccare e difendere come la mano che hai creato tu?> chiede, quasi con un tono di sfida, sbeffeggiando quasi il parlato dell'altro, in quello stato di sanguinolenta fuoriuscita nera, il suo carattere cambia leggermente, diviene un tantinello più... aggressivo. <Vediamo cosa succede se lei e quella mano s'incontrano> prende fiato <Devo capire a che velocità posso colpire e con quanta forza> avvisa il Rosso, come un monito per difendersi dal di lui attacco, prima di muovere la mano destra in direzione dello stesso criminale, richiamando con una movenza rapida delle dita un segnale di partenza per quella spada di sangue nero, tanto larga quanto lungo quando grossa. <Arriva!> impulso psichico rilasciato dalla mente al chakra del nostro eroe, laddove in velocità assoluta il costrutto parre dapprima tremare per qualche mero istante, prima di partire in piena corsa verso la spalla sinistra del giovane Rasetsu. Un suono tonfo, quasi un colpo d'aria dato dalla velocità acquisita da quella spada, ad una distanza dei due di circa [7 metri] e con quella punta dritta e lucente che pare voler proprio scattare dritta per dritta verso il centro di quella mano demoniaca, il palmo appunto posto dietro la mancina spalla del rasetsu, a circa 1 metro e mezzo d'altezza dal suolo. Un colpo abbastanza semplice, portato avanti da un vero e proprio mattone a forma di spada, tozzo, duro, affilato nel filo e nella punta, atto a ledere SOLO e SOLTANTO il costrutto avversario, e dunque, in misure e distanze, mosse solo per colpire quella mano e non il corpo del rosso, cercando difatti un mero confronto di sangue tra i due costrutti. Nel mentre, dopo aver lasciato partire con veemenza quella spada tutta verso il rasetsu, una seconda nuvoletta violacea pare alzarsi alla sua sinistra ora, densa di un colorito nero a richiamare in presenza altre gocce di sangue dal suolo e dalla ferita che lui stesso si è inferto, rimescolando ancora una volta il suo chakra suiton con il gene del sangue demoniaco, richiamando in visione un coagularsi cristallino di quella sanguinolenta sostanza nera. Un secondo costrutto andrebbe ad essere richiamato dal nostro eroe dai biondi capelli, quella nuvoletta dovrebbe indi lasciar spazio ad uno scudo di sangue, uno scudo a punta, triangolare nella forma, con i due lati isosceli dello stesso verso l'alto e la punta dritta e lunga verso invece il suolo. Uno scudo sanguinolento composto in misure da [1 metro] di lunghezza ed [1 metro] di larghezza, posto alla sinistra del corpo del nostro eroe biondo a circa 2 metri da lui e dalla sua spalla, sollevato in altezza di circa 1 metro e mezzo, ma pare non aver finito qui quella sua creazione. Può ancora vantare [1 metro] di profondità per quella sua creazione, cosa che verrebbe sopperita subito da una piccola aggiunta di certo non presente nei classici scudi, difatti, dal centro di questo, un semplicissimo perno rettilineo di circa 10 cm farebbe la comparsa per attaccarsi invece ad una piccola sfera, piena nell'interno, dalla grandezza in raggio di altrettanti 10 cm, dalla quale invece paiono ramificarsi dritti per dritti dei filamenti duri e rigidi di sangue, convergenti in stesura e misura verso un centro ed una punta centrale comune, richiamando così in tutto e per tutto la presenza di una vera e propria trivella sulla facciata centrale di quello scudo triangolare: Un perno ed un sfera atta a far roteare solo la trivella ma non lo scudo, il quale pare terminare in profondità con queste linee/spuntoni verso questa singola punta lunga da [80 cm] proveniente dal centro di quella sfera. <Vediamo se questo è abbastanza difensivo per te> avvisa il rosso, lasciandosi poi al silenzio. [Innata Lv1 On][Spada/Costrutto 1 in lancio 2/4] [Creazione Scudo/Costrutto 2 2/4][Hp 98/100][chakra 29/30]

17:59 Rasetsu:
 Gli occhi ambrati del demone restano or focalizzati nei riguardi del compagno, nonché membro della stessa famiglia. Kamichi viene giustamente ferito nell'orgoglio dalle parole del rosso, il quale ha criticato aspramente la creazione del costrutto altrui, definendolo non abbastanza utile per la difesa. Lancia quella spada a tutta velocità in direzione del costrutto invece generato dal sangue nero di Rasetsu, il quale muoverebbe esclusivamente in avanti la mano tramite il pieno controllo mentale che ha sul proprio sangue. L'alone violaceo e nerastro continua ovviamente a vorticargli attorno, attingendo ad esso ogni qualvolta avrà necessità di richiamare delle quantità di sangue adeguate. La mano verrebbe dunque diretta verso la spada di Kamichi in arrivo, andandosi letteralmente ad infrangere contro di essa. Viaggiano ambedue alla stessa ed identica velocità, dotate al contempo della medesima resistenza. <Tch.> Fa schioccare la lingua contro il palato, affatto contento d'essere sceso sino a questo punto, dal momento che i suoi costrutti, un tempo, sarebbero stati di gran lunga più efficienti ed oltremodo resistenti. Poiché dotati delle stesse caratteristiche, i due costrutti finiscono con l'incrociarsi, sbatter tra di loro e liquefarsi, perdendo di fatto la consistenza che una volta li avrebbe contraddistinti, proprio perché si tratta delle medesime capacità. Quest'affronto fa irretire maggiormente il nostro demone, il quale snuda i denti affilati come rasoi neppur fosse un cane con la rabbia a cui hanno rubato l'osso da sotto il naso. <Non ci sto manco per il cazzo.> Bofonchia, iniziando a raggrumare altro sangue dal suo fianco, in modo che vada a formare un ulteriore costrutto. Il problema sta nel fatto che, come ha potuto notare in questa situazione, i loro livelli si equivalgono, ossia posseggono le medesime capacità nelle arti magiche. Star bloccato dieci anni in un cristallo purtroppo si fa sentire. Proprio perché ambedue i costrutti si sono distrutti a vicenda data la forza identica l'uno all'altro, il rosso s'adopera per crearne un altro che l'affianchi per quanto possibile. Si tratterebbe d'un muro spesso un metro, alto e largo altrettanto. Tuttavia, soltanto mezzo metro del suo spessore sarebbe piatto, poiché sull'altro mezzo metro frontale andrebbero a formarsi degli spuntoni della grandezza in questione, i quali ricoprirebbero tutto il lato appena citato, dall'alto al basso. Ne sbucherebbero almeno quattro o cinque per fila, scendendo dabbasso e ricoprendolo per intero. Risulterebbero essere sottili, ben appuntiti all'estremità in modo che possano essere oltremodo offensivi. <Fattibile> Pronuncia in sua direzione, in merito al costrutto che ha appena generato. <ma fammi vedere come lo usi.> Chiosa, mantenendo quell'espressione incattivita per di più attorniato dal suo tanto amato sangue nero che lo fa sembrare ben più arrabbiato del normale o comunque più minaccioso. [ Chakra: 29/30 || PV: 98/100 ][ Hijutsu Kokketsu lv1 ON | I Costrutto ON ][ Statistiche Costrutto: Velocità 50, Punteggio d'attacco 20, Resistenza 20 | Portata 10m ][ 2/4 - Utilizzo del I Costrutto + 2/4 - Creazione II Costrutto ]

18:56 Kamichi:
 Una scontro decisamente giocato su dei livelli assai simili, anzi, quasi del tutto alla pari parrebbero essere le capacità tecniche e fisiche dei nostri due kokketsu, avvedendosi difatti, di come gli stessi costrutti poc'anzi creati siano andati distrutti nell'impatto collettivo tra gli stessi, appianando del tutto i dubbi sulle differenze tra i due. La mano del Rasetsu si muove in avanti verso la di lui spada, stessa velocità, stessa resistenza e stesso potere d'impatto, generando una sola e piccola esplosione di sangue, in pratica un nulla di fatto. <Bhe, sembra proprio che il nostro sangue si equivalga Rasetsu> lo provoca, volontariamente, c'è un misto di odio et amo tra i due, in senso amichevole ovviamente, mosso soprattutto dal rapporto di amicizia nato dall'appartenere allo stesso clan, ma, anche dal rapporto d'incompatibilità caratteriale che le due persone hanno. <Mi spiace, ma lo scudo non si muove da qui> non è stupido, nè uno sprovveduto, sa che quella difesa gli serve necessariamente per sentirsi al sicuro, in una situazione in cui lo stesso rosso di capelli potrebbe arrivare ad attaccarlo, in celerità, e quello scudo munito di trivella è decisamente una gran bella difesa a suo avviso. La man dritta s'allunga in avanti seguita dal distendersi dell'omonimo braccio, palmo aperto verso la chiazza di sangue risalente al costrutto prima citato e prima distrutto dalla mano del rosso, ora forte al lato di quel suo muro di spuntoni, alla stessa distanza, alla stessa angolazione, del tutto speculare all'inizio di tutto questo. Il nero liquido parrebbe alzarsi dal suolo accompagnato da una nuvoletta violacea che ne richiamerebbe visivamente il miscelarsi tra il sangue e l'elemento del chakra suiton, coadiuvando in maniera rapida e precisa in un vero e proprio agglomerato nero sito a circa [1 metro e mezzo] da terra e frapponendosi all'esatta metà tra i nostri due kokketsu. Mentale il crearsi rapido di una nuova figura, simile a quella poc'anzi distrutta dal rasetsu, ma diversa nella composizione finale, richiamando ancora una volta la presenza visiva di una spada vera e proprio, composta da punta, doppio filo, e piatto largo e lungo [1 metro], terminante ovviamente in una mera ed estetica impugnatura semplice. Questa volta però a cambiare è lo spessore della lama, decisamente più sottile, questa volta, dove ai lati di questi, ovvero, quasi alla base di ambo i piatti di quello spadone, dovrebbero essersi formate due piccole mani, munite di dita e palmi, dallo spessore ciascuna di circa [40 cm] che sommati ai [20cm] dello spessore della lama, completerebbero il costrutto nel suo 1x1x1. Se questi dovesse essere creato, e dunque, posto verticalmente all'empireo e con la punta rivolta verso il muro in questione, sarebbe rilasciato libero di sfrecciare in maniera rettilinea per i primi meri metri di percorso, per poi curvare rapidamente ed in maniera parabolica verso l'alto, in tal modo da raggiungere la volontà tutta di muoversi parabolicamente in quel moto atto a superare in altezza l'ostacolo del muro in questione, laddove in un futuro non troppo lontano, potrebbe nascondersi un eventuale nemico. Tale movimento vorrebbe rendere tale l'arma di conficcarsi in maniera obliqua al terreno, con la punta di tale spadone che dovrebbe indi essersi conficcata al substrato terroso di qualche centimetro, incastonatosi così a circa 45 gradi dal suolo. <Se ci fosse stato qualcuno, dietro quel muro, e lo avessi colpito> risponde <ora dovrebbe essere immobilizzato, non trovi> indicando con l'indice del dito la suddetta spada, dove, su ambo i lati piatti della stessa, entrambe le mani si mostrerebbero agli occhi del rasetsu come chiuse e serrata forti proprio al centro della stessa spada, quasi come se stessero tenendo ferma una eventuale preda, o persona, finita vittima di quella spada, e, non solo, stretta tra le grinfie di quelle mani di sangue nero. [Chakra On] [Innata Kokketsu Liv I][Hp 97/100][Chakra 29/30][2/4 costruzione nuova spada 1 metro x 1 metro x 20 cm di spesso + mani laterali da 40] [2/4 movimento parabolico del costrutto + chiusura delle mani alla spada] [Stats costrutto: Attacco 20| Resistenza 20| Velocità 50| Portata massima 10 metri] [Costrutto I Attivo]

20:12 Rasetsu:
 Un nuovo schiocco di lingua è quello che precede qualunque movenza del demone, il quale scruta l'avverso con astio. Assottiglia lo sguardo, sbuffa dalle sottili labbra schiuse, mantenendo quel costrutto sollevato da terra per circa mezzo metro, ad altezza del fianco sinistro, coprendolo soltanto per qualche centimetro appena e lasciandogli quindi qualunque visuale della quale possa aver bisogno. Fissa l'interlocutore, il quale si sta adoperando affinché possa sfruttare il costrutto creato. Tal costrutto avrebbe la grandezza massima desiderata, dalla forma non dissimile di nuovo ad una spada con una coppia di mani ai lati che farebbe aggrottare le sopracciglia al Kokketsu. <Capisco che tu voglia prendere spunto dal mio costrutto> Riferendosi alla manona che aveva precedentemente costruito e che è andata distrutta infrangendosi contro quella altrui. <ma così mi sembra esagerato. Nyahahah!> Riuscendo nuovamente a trovare la spinta e l'energia per rispondergli a tono, mettendo da parte la rabbia, anzi accumulandola e facendola fuoriuscire sotto forma di istintiva provocazione, tanto quanto fatto dall'altro in precedenza. Il suo muro resterebbe ovviamente fermo ed immobile nella posizione assunta in precedenza, cosicché sia ben visibile e riesca ad usufruirne nel caso in cui l'attacco venga subito direttamente dalla propria persona. Così non sembra avvenire, dato che il costrutto altrui farebbe il giro del muro carico di spuntoni, assestandosi sul retro di questo. <Soltanto uno stupido si precluderebbe la completa visuale del nemico che ha di fronte soltanto per difendersi da un attacco. Devi stare attento.> Gli intima, tornando a rivolgere gli angoli delle labbra dabbasso, mostrando una maschera di fastidio che difficilmente riesce a nascondere. E perché mai dovrebbe d'altro canto? <Non ho altro da insegnarti per quanto mi riguarda. L'innata base sembra tu riesca a manipolarla senza dare di matto come l'ultima volta, direi che abbiamo fatto già dei progressi.> Commenta, portando ambedue le mani sui fianchi, divaricando appena le inferior leve così da ottenere un buon equilibrio mentre attende il da farsi. <Devi iniziare ad apprendere le nostre tecniche. Posso insegnartele. Ma devi fare qualcosa per me, lo sai. Non lavoro gratuitamente anche se sei un membro della famiglia.> Commenta, facendosi d'un tratto più serio e squadrandolo dalla testa ai piedi, ancor immersi ambedue in quell'innata che li modifica, li trasforma e con l'alone che li circonderebbe in toto come una nuvola che li segue costantemente. [ Chakra: 29/30 || PV: 96/100 ][ Hijutsu Kokketsu lv1 ON | I Costrutto ON ]

20:38 Kamichi:
 I due kokketsu continuano instancabilmente a darsi battaglia, lasciando che i loro costrutti parlino per le loro rispettive parti belliche, adoperandosi per ora in un mix tra attacco e difesa, che ha visto però sicuramente più offensivo il volere del nostro eroe biondo, ormai spinto più che mai a comprendere i meccanismi più interni all'innata che gli è stata affidata. <Uno stupido che potrebbe però chiudersi attorno ad una difesa solida, o che potrebbe però sentirsi al sicuro dietro ad un riparo> ribatte, alle parole del rosso malvivente, mentre con fare molto ardito, continua quella sua discussione piena di sarcasmo e punzecchiamenti vari. Resta però immobile nella sua posizione, con la spada alle spalle del muro creato dal Rasetsu, mentre, alla di lui sinistra, ancora stanzia fluttuante quello scudo triangolare munito di una ben poco usuale trivella al centro. <Ed a quanto pare, oltre al controllo, sembra che sia anche ad un buon punto con la velocità e con la forza> continua <O ti costa troppo ammetterlo, mister vengo dal passato?> sbeffeggia "l'amico", decisamente una parolona per definire il rapporto col rasetsu, ma del tutto capace di spiegarne almeno in parte il significato. Hanno velocità, resistenza e forza uguale, con la differenza che il biondo eroe è divenuto Kokketsu pochissimo tempo fa, rispetto invece alla figura quasi "antica" del rosso di capelli. <E se, invece di parlare come tuo solito di tornaconti personali> prende fiato, rimettendosi in posizione di guardia <Iniziassi anche tu ad attaccare?> continua, prendendo fiato <Così come per quella che tu chiami innata> già, vive ancora nella sua bolla di vetro, e lui quel suo potere lo definisce in modo diverso, non innata, ma controllo su un qualcosa di più grande, forse di un fardello, forse di un dono divino, ma di certo, difficilmente userà mai la parola innata. <Sono sicuro che sarà il sangue stesso a richiamare queste tecniche di cui parli> ovviamente, come suo solito, con quell'aria di assoluta supremazia rispetto agli altri, abbastanza in contrapposizione al carattere naturalmente buono e pacato del nostro giovane eroe, che però, come sappiamo, diventa decisamente più aggressivo quando gli spuntano quelle lacrime nero, o ancora meglio, forse sono queste a risvegliare la parte combattiva ed animalesca del biondo eroe. <D'altronde sono un bersaglio immobile, non dovrebbe essere difficile, non trovi?> vuole mettersi alla prova, ancora una volta, vuole sentire il brivido che tanto cerca in quel duello, in quelle movenze, brama ed anela tutta la situazione che pare starsi per creare, e come la scorsa volta, in cuor suo, sa che istintivamente ha bisogno della morte vicina per richiamare a se i poteri di quel sangue, per risvegliarne ulteriori forme. [Chakra On] [Innata Kokketsu Liv I On][Hp 96/100][chakra 29/30][Costrutto I Scudo ||Stessa posizione|| Costrutto II Spada ||Stessa Posizione||]

21:17 Rasetsu:
 Fa roteare gli occhi verso l'alto nel sentirlo parlare, come se finora egli avesse proferito le proprie parole al vento anziché ad un ragazzo con tanto di cervello. <Devi considerare i tuoi avversari d'una spanna superiore. Ti conviene sopravvalutarli piuttosto che il contrario.> In tal maniera, non avrà alcuna sorpresa se non quella d'essere riuscito ad abbatterli con le proprie forze. <Non puoi pensare che siano tutti di bassa lega.> Allarga le braccia verso l'esterno con far teatrale, come suo solito. Si stringe nelle spalle subito dopo, concentrandosi sulle parole che da lui vengono ancora esternate, mantenendo un cipiglio serio ma al contempo infastidito da qualcosa d'inespresso. <Rammenta che non sono il tuo Sensei> Asserisce con tono nervoso, volgendo lo sguardo in tutt'altra direzione piuttosto che restare a fissare qualcuno che pare stia mancandogli di rispetto. <e sappi che ti sopporto soltanto perché sei un membro della famiglia, altrimenti saresti già stato sotterrato.> Sì, ovviamente Kamichi ha fatto centro e a Rasetsu secca ammettere che sia in grado d'adoperare il sangue a dovere, nonostante ci sia da lavorare sulla resistenza e la velocità del sangue stesso, ma questo verrà con l'esperienza e il continuo allenamento dell'innata. Può farci ben poco, adesso. Inoltre, si slancia nell'insultarlo / minacciarlo, il che non sarebbe una novità, dimentico totalmente del fatto che abbia di fronte un membro della Shinsengumi, ma del resto è stato chiaro nei suoi confronti: non gliene frega un bel niente a quale corporazione appartenga. <Non la smetti proprio di rompere le palle, ah?> Esatto, continua ad essere infastidito dal fare del giovane biondo, pensava bene di potersela scappottare dopo avergli fatto costruire un paio di costrutti e facendoglieli usare. Come si può benissimo immaginare, no, non è fatto per allenare qualcuno. Il costrutto a forma di muro resterebbe sospeso sul suo fianco mancino, mentre egli andrebbe a conglomerare altro sangue da quell'alone violaceo e nerastro che lo circonda. In questo modo, dovrebbe riuscire a ricreare un'ulteriore arma che lancerebbe verso l'avversario. Il sangue, raggrumandosi giacché richiamato dalla mente del rosso, prenderebbe dapprima una forma dritta al pari d'un manico di scopa che raggiungerebbe la lunghezza di un metro massimo. Quindi, va da sé che più che parlare di una falce, stiamo parlando d'un falcetto. All'estremità superiore, si formerebbe quella che sarebbe all'effettivo la lama della falce, lunga mezzo metro rispetto al manico e dalla forma ovviamente ricurva verso il basso. Inizierebbe a farla vorticare su se stessa, come se ci fosse una mano all'estremità che le fa commettere quel moto, mentre al contempo la spingerebbe in avanti al massimo della velocità che il costrutto potrebbe raggiungere. Ne minaccia la spalla mancina ovviamente, tenendosi alla stessa distanza di sempre ed adoperando esclusivamente il controllo mentale che possiede su quel costrutto. <Chiudi quella cazzo di bocca!> Sbraita infine. Voleva un attacco? Eccolo. [ Chakra: 29/30 || PV: 95/100 ][ Hijutsu Kokketsu lv1 ON | I Costrutto ON ][ 2/4 - Creazione II Costrutto + 2/4 - Lancio del Costrutto ]

22:24 Kamichi:
 Osserva le movenze del rosso malvivente, kokketsu di famiglia, acquisito ovviamente, non ha scelto mica lui il parente, ed a quanto pare, è davvero l'unico Kokketsu che conosce per ora, quindi, l'unico con cui muovere i primi passi verso questo mondo. <Arriverà l'avversario che mi farà pensare di essere più debole> prende fiato, volto verso il Rasetsu <Ed arriverà anche quello che mi farà pensare di essere il più forte> continua, osservando come lo stesso inizi a richiamare celermente quel sangue dal suolo, iniziando visivamente a mostrare al nostro eroe la parvenza di un'offensiva. <Bhe, vedo che non ti perdi troppo in chiacchiere> ultime le parole, prima di rimettersi in guardia, prima di osservare come quel sangue altrui si manifesti al mondo come un'asta lunga terminante in lama a forma di falce, prima di vedersela puntata contro, prima d'accorgersi da solo che questa volta il rosso mira al suo corpo, e non ai costrutti, come fino ad ora hanno fatto. Sa che non possiede la conoscenza del Rasetsu, sa che tutto quello che riesce per ora a fare è frutto dell'istinto primordiale, frutto del sangue stesso dentro le sue vene, quasi una realtà simbiotica con quel dono divino fattogli dalla shinsengumi, rendendolo in grado di poter adempiere ai suoi doveri di giustiziere. Eppure celere pare scorrere il sangue proprio sul di lui manco arto, lasciato libero di puntare a penzoloni il suolo erboso del bosco oscuro, mostrandosi agli occhi dei presenti pregno di sangue in una quasi innaturale produzione di quest'ultimo, nero come la pece alla vista, ed di una consistenza liquida ma quasi viscosa, quasi ad essere ormai aderito attorno alle carni del nostro giovane eroe. Il colpo è stato lanciato dalla volontà psichica del rosso kokketsu, il quale, quasi come un beyblade, lancia quell'arma in un moto rotazionale tagliante, traslando quest'ultimo in direzione rettilinea a ledere la manca spalla del nostro eroe. Vengono chiusi gli occhi, un solo respiro, abbastanza lento nell'esecuzione viste invece le dinamiche prima d'ora mostrate, consapevole che quel costrutto avversario si muove proprio in direzione del suo mancino lato, e consapevole ancora una volta, che il suo scudo sarebbe solo un palliativo ad un attacco di egual potenza. Celermente il mancino arto si muove dal basso verso l'alto, leggermente in moto, poco più di un accenno, come se stesse tracciando un perimetro nel quale costruire qualcosa, mentre da quel polso e dal quel braccio ricchi si copioso sangue nero, parrebbero distaccarsi e fermarsi in aria proprio gli strascichi di quel suo potere allo stato liquido, il quale, ripercorrendo anche dall'alto verso il basso quel movimento, si mostrerebbe per un istante come quasi sospeso nell'aria, data la velocità d'esecuzione di quel movimento. Ma non solo perpendicolare al suolo, ma anche parallelo a quest'ultimo, incrociando in una secante ritta al centro, la già precitata line di sangue, richiamando in velocità una croce equi angolare composta dai doppi passaggi di sangue di quel polso. Un leggero impeto, il sangue da quelle strisce pare tornare a comporsi tra le linee composte e lasciate in aria dai movimenti del braccio mancino, coadiuvando tutte in chiusura lampo vero le estremità di quella croce lunga, atta alla creazione di un rettangolo dai laterali disomogenei, quasi a richiamare la forma estetica di uno scudo composto di pure sangue, seppur decisamente diverso in composizione da quello fino ad ora utilizzato dal biondo. Difatti, se tutto andasse come previsto, dovrebbe palesarsi in estrema velocità tale composizione di sangue nero, dalle proporzioni fisiche richiamanti in tutto e per tutti i [5 metri] totali, abbastanza grande rispetto ai costrutti fin ora utilizzati, e decisamente più appariscente nell'aspetto. Dovrebbe così aver posto dinanzi a quel colpo tale scudo, il quale, dovrebbe permettere al biondo non solo di fermare quell'arma, ma anche, si spera, di arrecare dei danni a quest'ultima vista la velocità di movimento e l'impatto su di una superficie, che a quanto pare, sembra essere davvero molto dura. <HA FUNZIONATO DAVVERO?!> ha messo a repentaglio la sua spalla ed il suo braccio per sempre, ma a qualcosa forse è valso, laddove ovviamente tutto vada come previsto, sperando non ritorni più a mettere a repentaglio la sua vita per sbloccare affinità innaturali con quel suo sangue nero. [Chakra On][Innata Kokketsu Liv I][Hp 95/100][Chakra 24/30][2/4 Muro Kokketsu Lato Sx] [Resistenza Scudo 43][Costrutto I & Costrutto II Fermi]

23:16 Rasetsu:
 Arriccia di nuovo il naso, snudando i denti affilati come rasoi nei di lui riguardi. <A che pro cercare di darti consigli se non li ascolti e fai di testa tua?> Esattamente come gli ha risposto adesso, infatti, generando ulteriore fastidio nel rosso ch'era abbastanza conosciuto - ai tempi - per la sua poca pazienza. La falce gli viene lanciata a tutta velocità, visibile ovviamente agli occhi del ragazzo dal momento che paiono equivalersi: qualcosa che Rasetsu non può sopportare, un affronto che va ben oltre qualunque altro. Era uno dei migliori nella manipolazione del sangue, secondo soltanto a Yukio, motivo per il quale non è affatto d'accordo su quanto i Kami hanno in serbo per lui, proprio per niente. La falce è ben più debole rispetto alla prodezza del muro e alla resistenza di quest'ultimo, fermando del tutto il colpo lanciatogli addosso, il quale si liquefà finendo con il riversarsi al suolo in una pozza di sangue nei pressi del muro appena eretto. Questo risulterebbe essere più resistente e al tempo stesso più grosso dei costrutti altrimenti generati, facendo comprendere il limite della tecnica in sé e l'utilizzo che invece se ne può fare. Infervorato, si lascia scappare un ulteriore ringhio dalle labbra or snudate, mostrando i lunghi denti affilati, mentre inizierebbe semplicemente ad incamminarsi in tutt'altra direzione, dando le spalle al biondino senza neanche dire una parola. Alzerebbe i piedi, facendoli abbattere con veemenza al suolo mentre cammina, buffo nel suo modo di fare al contempo piuttosto arrabbiato nei confronti di chi si crede probabilmente migliore di lui. <Trovami del veleno Doku, piuttosto.> Sbraita in sua direzione, alzando la voce e rendendola di fatto un filino stridula. Non lo guarda neanche mentre s'allontana con l'innata ancora attiva, attorniato da quella nuvoletta nerastra nella quale scoppiettano ancora quelle scintille, rese probabilmente maggiori dalla furia del demone che s'appropinqua ad allontanarsi per sfogare spiacevoli istinti nel quartiere notturno. [ EXIT ]

23:54 Kamichi:
 Il muro viene creato, o meglio, lo scudo di sangue nero viene lasciato libero di mostrarsi in tutto e per tutto in quella sua forma così triangolarmente definita, avvalendosi di quella sua nera e dura consistenza per difendere le carni del nostro giovane eroe. Una jutsu o abilità decisamente più difensiva che offensiva, un qualcosa di atto a coprire e proteggere una data zona abbastanza grande per essere lui alle prime armi, ma che verrebbe però attivata più di riflesso che di volontà propria, come se appunto fosse il sangue stesso a concedergli quelle movenze e quel potere difensivo. Il corpo del rasetsu viaggia, quel suo costrutto falciforme che rotea su se stesso a quella velocità così elevata, cercando di ledere ovviamente le carni del nostro biondo eroe della shinsengumi. Un impeto, un colpo secco che riecheggia all'interno del bosco oscuro tutto, pare pervadere le orecchie persino degli animali, forse spaventati dal cozzar dei costrutti, che però, si dimostrano essere di differente fattura. Difatti il sanguinolento e falciforme astato di Rasetsu, spezzandosi e dissolvendosi in sangue, sarebbe sicuramente il costrutto di sangue a perdere lo scontro, laddove infatti, il di lui muro kokketsu, possiede una resistenza decisamente invidiabile per una resistenza genin di questo tipo. <In realtà li ascolto> prende fiato <E li riformulo di testa mia> avvedendosi di come, lo stesso rosso, borbottando qualcosa sui doku, lasci il loco. <Sarà per la prossima volta> continua <Se non lo trovo ad ubriacarsi mi sa che le bocco all'ospedale> tra se e se, parlando del rosso, volendo incontrare proprio per la questione Doku. <Bh, sarà meglio tornare a casa> afferma, dandosi supporto e lasciando che quei costrutti vadano a crollare come acqua al suolo, perdendosi alla vista come il nostro biondo eroe. [End]

Sana, vecchia e bella seduta d'allenamento tra il giovane biondo della shinsengumi ed il criminale più povero di Kagegakure, rosso di capelli e kokketsu proprio come il buon kamichi, presente al bosco oscuro proprio per allenarsi col Rasetsu nazionale. Scambi di colpi alla pari, sia in forza che velocità, mentre, in un finale inaspettato, kamichi risveglia la protezione del sangue nero manifestando la volontà del muro kokketsu, che gli ha permesso di difendersi da un colpo mirato alla sua spalla sinistra. Alla fine dello scontro, spazientito, rasetsu abbandona il loco con aria di disapprovazione e di rabbia, mentre, il biondo, lo lascia soddisfatto di quanto appreso da quella sessione d'allenamento.