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[D-Shinsengumi] Ricerca informazioni

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Missione di Livello D

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con Kamichi, Sango, Fuji, Saigo, Nobu, Nene

19:49 Saigo:
  [In cammino] Dopo aver cacciato di casa Nobu e Nene, insieme a chiunque altro si sia ritrovato addormentato in sala, si è semplicemente preparata. Al suo risveglio ha trovato il fogliettino di Fuji ma proprio come la chiave sono rimasta nel cassetto del comodino. Oggi morirà meglio che non le rubino le chiavi dell’appartamento. Poco prima di uscire ha deciso di togliersi un paio di sassolini dalla scarpa mandando i messaggi necessari e poi si è fermata davanti alle porte. Ha preso un profondo respiro per sgombrare la mente da qualsiasi pensiero e ha composto così il mezzo sigillo della capra con la mano destra e poi ha provato a concentrarsi. Avrebbe dunque cercato di lasciare che dietro alla sua fronte confluiscano tutte i pensieri trascinando con loro le energie mentali. Se fosse riuscita solo a quel punto avrebbe lasciato confluire anche nel basso ventre le forze fisiche, le sensazioni dei muscoli e quel lieve tremore delle mani che andrebbero a trascinare con sé le sensazioni fisiche. Se anche questo passaggio fosse andato come previsto allora avrebbe iniziato a muovere quelle due sfere roteanti, avvicinandole con attenzione alzando la fisica ed abbassando la seconda così che possano incontrarsi all’altezza della bocca dello stomaco, qui con attenzione le avrebbe unite, controllando la velocità di rotazione, così che nel plesso solare il chakra venga richiamato. A questo punto avrebbe mosso i primi passi verso l’esterno, direzione monti ardenti. Uno sguardo verso i suoi compagni prima di iniziare effettivamente il cammino che dovrebbe ormai vederli già sulla buona strada. Indossa la divisa informale per oggi, è una missione ufficiale ma di certo non una grande cerimonia, eccola quindi con la giacca della Shinsengumi, nera mentre sul braccio destro svetta quella fascia dai toni del verde, ad indicare il suo ruolo, sul petto, proprio sopra al cuore invece la spilla appuntata con il simbolo della Shinsengumi. Sotto alla giacca nulla, un semplice reggiseno nero in pizzo, coperto da quella chiusura proprio in vita. La carnagione bianca esposta in quella scollatura che automaticamente si forma. Sulle gambe invece un paio di formali pantaloni neri a vita alta con una perfetta riga stirata nel mezzo. Scendono a sigaretta ed eleganti verso un paio di comodi e soprattutto resistenti anfibi laccati di bianco, perfetti per arrampicarsi. Si è preparata alla fine del mondo. Dovrebbero già essere in formazione, con Nene davanti, Nobu come retroguardia e lei tra Kamichi e Sango verso cui non nutre alcuna fiducia. Le mani si porterebbero nelle due tasche sui fianchi di quei pantaloni, nella sinistra un tonico recupera chakra e due bustine contenenti frammenti di vento e terra, alzando appena i lembi inferiori della giacca, segretamente si sta torturando le cuticole mentre con non poca ansia si guarda attorno, cercando di scorgere più dettagli possibili in quella mattinata all’esterno. Un gesto veloce a Nobu come per chiedergli di usare qualsiasi potere lo renda un sensitivo, indice e medio che vanno verso i suoi occhi e poi l’indice della destra che si muove in aria disegnando un cerchio. Insomma un silenzioso “controlla la zona” nulla di più. La sua paura di quel mondo esterno la porterebbe ad estendere il più possibile i suoi sensi andando alla continua ricerca di eventuali nemici, cercando di far fruttare quell’abilità insegnatale all’accademia anni fa: la percezione della presenza. [3/4 richiamo chk][chk 30/30][1/4 percezione della presenza][1 tonico recupera chk-scheggie di vento-frammento di terra]

19:53 Sango:
  [A zonzoH] Il sole è li , alto in cielo a donar tutti un calore familiare, dolce e avvolgente, eppure il freddo perpetra ancora nelle proprie carni. Avvolte quest'oggi di un kimono unico nel colore rosso poco più scuro dei propri capelli, che fascia il corpo in ogni zona e forma. Semplice con le mezze maniche fino al gomito e la gonna che scende fino a sotto i glutei. Solo i piedi vengon ancora coperti dai sandali ninja. No, non si fida di alcuno in assoluto, non solo di loro che adesso le stanno vicini ma anche di tutti gli altri. Ecco perchè la destra andrà a sollevarsi verso il plesso solare a formare il mezzo sigillo della capra. La mente che vola alla ricerca del proprio essere, di quelle due sfere d'energia che la abitano visualizzandole in due punti contrapposti - li alla fronte visualizza quella della mente, dei pensieri, della logica stessa, e al ventre quella della forza, la stessa che muove i muscoli e la vita stessa. Visualizzate quelle andrebbe a comandarle , quella della mente che scenderebbe e in contemporanea quella della forza che salirebbe, per ritrovarle entrambe al plesso solare. Un primo contatto per farle unire, un vortice lento che andrebbe sempre più a velocizzarsi fino all'ultima unione tra loro per donar vita al proprio chakra, debole, faticoso da accettare eppure l'unica forza che le permane. Sulla destra, teso nei suoi colori dolci di rosa e bianco, svetta quell'ombrello di carta che giace un segreto dentro di se, di ciliegi in pieno fiore che giungono in alcuni petali di un rosso intenso quanto la propria chioma alla luce del sole. Che strano poi uscir a quell'ora, ella che si bea delle ombre della notte e del villaggio delle ombre, cosa potrà mai esser tutta quella luce sulla propria pelle se non fuoco stesso, perfino l'alba è molto più mite e dolce, fredda e pungente, ma adesso andiamo per il caldo estivo e ciò non piace a chi di pelle di porcellana ne fa la propria faccia. In quell'ombrello vi è nascosto un meccanismo, semplice quanto efficace , un bottone che non chiude ne apre, ma lancerebbe quegli spiedi nascosti al suo interno . Nel fianco destro, li ove giace quella cinta in tessuto spesso e forte, giace il proprio porta kunai contenente due kunai a 3 punte da lanciare o utilizzare in campo, non si sa mai, stanno uscendo dalle sicure mura fredde e poco invitanti di quell'enorme villaggio, eppure perchè permane nel proprio essere con tale postura e dedizione anche con quelli che la circondano che meno le son graditi? Ame, semplice e pura spiegazione, non ha fatto il proprio dovere prima, non ha raggiunto quel sogno ormai in brandelli e affogato eppure deve pagare per ciò che non ha fatto. Proteggerla. E adesso è giunto il momento, vicino e tangibile per farlo, pur di proteggere la propria casa avrebbe protetto tutto il resto, pur rimanendone lontana - indegna nell'avvicinarsi alla pura acqua, di colei che distrugge e lentamente, pian piano, riesce perfino a far crollare la dura roccia. Pensieri quasi felici mentre il sole sorge alto sulle loro teste, non per la propria per via dell'ombra creatasi, eppure avanzerà insieme agli altri stando attenta non solo dove metterà i piedi, ma anche e soprattutto a ciò che la circonda < sembra quasi distante, eppure poco è cambiato > in quella terra da sempre inospitale, cosa sarà cambiato? Qualche collina in più, qualcuna in meno, eppure tutte son le stesse simili che vi erano un tempo in quanto loco inospitale alla più rigogliosa vita , e la steppa ancora le fa da padrone come sempre. Solo poco più selvaggia, nulla di troppo differente. Avanzerà con calma e circospezione, affiancando Saigo solo nel tentativo di tenerla sotto controllo, il proprio, nel caso faccia qualche dannata ... beh ci siamo capiti, e nel caso gettarla in pasto ai leoni. Si , la propria vita vale molto di più degli altri, e chi di loro non la pensa così meriterà quest'oggi stesso la morte. Amen.[3/4 tentativo impasto del chakra + 1/4 cammino + AMEN][equip : porta kunai - 2 kunai a 3 punte|Ombrello di carta con spiedi]

20:04 Nene:
  [girovagando per il mondo?] Dopotutto la paura si lascia riconocere sotto diverse forme; chi trema e piange, chi spalanca le labbra e trattiene l'ossigeno - e chi inevitabilmente si lascia andare a tutto quello che avrebbe voluto fare nell'ipotesi d'incontrar la nera signora in un giorno prestabilito. Come chi accuratamente architetta la propria morte ritrovandoci all'interno qualcosa d'intimo e romantico. Il proprio coraggio. Ha racconto i beceri resti di se' stessa dalla vasca da bagno dopo la delirante serata di ieri - così come ha tirato su' quel che era rimasto di Nobu e del post-party. Un veloce rimettere a posto e rifilare verso casa per tornar assieme, invece che intavolar un viaggio a pezzi. Una doccia. Poche chiacchere. Effettivamente deve aver parlato troppo ieri sera, quanto basta da non averne alcuna voglia adesso - ne sotto la doccia - ne alla partenza. Non inizierà a metà strada. Ha degli occhiali da sole neri, di quelli con la lente ambrata che non lascia intravedere sbavature sanguigne sulla palpebra inferiore dell'occhio. I capelli raccolti lasciano la nuca scoperta, la fronte pigramente corrugata dallo sforzo di metter tutto quanto un po' più a fuoco. Già va' meglio. Ah, sarebbe assurdo dimenticarsi d'impastare il chakra; s'è fermata all'inizio del viaggio, guardandosi attorno. Già un passo fuori e la linea dello smartphone è colata a picco. Attacco di panico. Non potrà vedere le gif di momo-chan. La sopravvivenza è già un po' più ardua del previsto. La focalizzazione di quelle sue sfere contrapposte è celermente divenuto il primo imput di sopravvivenza: Esse diametricalmente opposte site una ad altezza della bocca dello stomaco e l'altra al terzo occhio, vengono trascinate metaforicamente e non ad incontrarsi alla volta del plesso solare. Incalzare una danza che vede forza fisica e mentale congiungersi un nell'altra e innescarsi con la composizione del sigillo caprino fatto rigorosamente con entrambe le mani. Un po' meccanico, come processo - sicuramente non eseguito in scioltezza come potrebbe fare Saigo o Sango. L'erutto dei kirakurei vede l'essenza correre a rimpolpar la muscolatura, a definire pigramente spalle - schiena, braccia. Ossa. Sensi. " aaa " Un rantolino la porta a socchiudere gli occhi dietro gli occhiali, infastidita da tutta questa luce. E' strano parecchio, ehn? Ad ogni modo torniamo ad adesso. Cammina. Che è meglio. In cima alla coda come s'erano prefissati. " Dove cazzo sono i monti di merda. " Un rantolo, niente di più. [tentativo impasto]

20:14 Kamichi:
  [Presso Heidi] Nuvoloni grigiastri e dal sentore di tristezza, questi ad attendere sopra le teste dei nostri eroi governativi, in quel loco ricco di ricordi, pieno di tensioni e di spirito, sul quale suolo si sono andate a consumare delle guerre assai efferate, prima tra tutte, quella che sancì la scomparsa di molti eroi 10 anni fa. Un sole tenue e timido pare affacciarsi di rado, da dietro quegli enormi ammassi gassosi e scuri, per irradiare il montuoso cammino sul quale gli shinsengumi muovo i loro passi, molto vicini alla zona da ispezionare come missione vuole, predisposti in toto alla ricerca di una possibile traccia da collegare a queste fantomatiche faglie temporali. Non ne sa molto, anzi, in realtà ne sa davvero poco al riguardo, per tutto quello che conosce della fu guerra e della fu battaglia che si consumò proprio su questo monte, potrebbe persino apparirgli un luogo dalla rilevanza storica, ma nulla a cui dare troppa importanza. Indossa i neri abiti della Shinsengumi, con la fascia stretta al braccio destro, nera come gli indumenti a coprire gambe e busto, e come le scarpe in termine a quella figura non propriamente dedita allo slancio verticale, vista la poca altezza. I biondi capelli si ergono sparsi e liberi da qualsivoglia protezione, a differenza dell'ultimo incontro con la rossa Ishiba, dove indossava una cappuccio dalle tinte corvine, ma in una missione ufficiale non può di certo permettersi degli stravolgimenti al vestiario ufficiale, non scherziamo ragazzi. Resta silente, in formazione in quella croce perfettamente simmetrica, laddove è posto alla destra della centrale Saigo, opposto al lato occupato da Sango, e con le figura in verticale di Nene davanti, e Nobu dietro. L'esterno è pericoloso, lo sa, lo percepisce sulla di lui pelle, gli avvisi della shinsengumi e dei ninja tutti sono contro scampagnate mattutine all'esterno, figuriamoci sui nefasti monti ardenti, luogo ove potrebbero risvegliarsi creature e guerrieri del passato, o chissà, persino dei e mostri provenienti da tempi e dimensioni ben diverse dalle nostre. Le mani s'uniscono rapido tra di loro, gioco di dita e palmi, attente nei movimenti muscolari a congiungersi integralmente in una composizione visiva atta a richiamare il sigillo della capra, completo, laddove persino gli occhi in unione mentale e spirituale andrebbero a chiudersi sotto l'istantaneo peso della concertazione. Attimi celeri scanditi da un leggero fuocherello al centro del di lui petto, invisibile agli occhi dei molti, piano piano ad attecchire sotto il richiamo del sigillo per avanzare in massa e potenza, esplodendo in effimere fiammelle blu atta a lasciar scorrere quella sua energia naturale, bluastra, dal centro di quella fiamma ora sempre più corposa, sempre più accesa come braci ardenti, come una foresta in fiamme, li dove al centro parrebbe essersi il fuoco tale d'ardere li mondo. Tsubo rapidi e consenzienti al flusso, permeati nella loro totalità da quel fuoco colorito ma del tutto privo di temperatura, ora a scorrere come potenza naturale nel suo organismo, potenziandone le capacita fisico-mentali, dalla testa ai piedi, rilasciando nella di lui figura l'essenza stessa della natura, lasciata per tanto libera di scorrere copiosa nel di lui corpo. Il sigillo scomposto e gli occhi riaperti, prima di riprendere a camminare in formazione, silente nella parola, attento nello sguardo, e questa volta, pronto a qualsiasi evenienza, laddove ve ne sia ovviamente bisogno. [Tentativo Impasto Chakra] [Inventario:None] [Abiti Shinsengumi] [Lato Destro Della Formazione]

20:26 Nobu:
 Big party ieri sera... anche se forse non per tutti considerando come si erano ridotti Fuji e Kazuma, con Saigo pure lei ubriaca depressa. Il risveglio non è stato dei migliori, after sex, hangover e post botta di droga con Nene nella vasca da bagno della Manami, di certo comoda ma non troppo come può essere il loro letto. Cacciati di casa dalla rosata che si era svegliata e gli ha giustamente ricordato che oggi c'è la missione di esplorazione e di indagine. Hanno fatto una corsa a casa a prendere le divise, farsi una doccia meritata e prepararsi per poi incontrarsi con gli altri e partire. Sta abbastanza alterato, non tanto perchè è fuori ma perchè senza rete non va il servizio cloud dove ha la musica. Mannaggia a lui quando non se le salva fisicamente sulla memoria del telefono! Segue quel gruppetto dato che è stato designato come retroguardia anche se non è particolarmente attento alle retrovia a essere onesti, più impegnato a guardare il booty di Nene. Forse quelle curve che si muovono a ritmo sono le uniche cose che lo distraggono da quattro ore di chiacchiericcio.... donne, e probabilmente anche Kamichi. Tiene le mani in tasca per ora in quelle dei pantaloni neri, eleganti ma comunque comodi per muoversi. Ai piedi delle scarpe a modi di anfibi, nero opaco, solcano il terreno lasciando le impronte del loro passaggio, oltre a quelle degli altri quattro che lo precedono. La camicia antracite è allacciata quasi tutta tranne l'ultimo bottone al collo ma per comodità non porta nessuna cravatta come al solito, darebbe un vantaggio tattico in uno scontro fisico contro un eventuale avvesario. Spilletta in vista di ordinanza mentre la giacca nera è presente sulle spalle, tenuta come giacchetta o mantello, con la manica che detiene la fascia della shinsengumi che sventola con ogni passo. Coperta dai lembi ci sta la fondina di cuoio dove tiene il porta oggetti con all'interno i vari tonici recupero chakra, curativi, spray deodorante curativo e tronchetti contenuti nei fuda. La sua attenzione è catturata da Saigo che lo richiama a controllare attorno e così, mentre si incammina con loro, leva quelle mani dalle tasche a portarle al petto a formare il sigillo caprino. Concentra le due figure che rappresentano le forze fisiche e psichiche in una nuova, come yin e yang che formano il tao, ecco che dalla bocca dello stomaco dovrebbe impastare con successo il chakra. Torpore che dovrebbe pian piano espandersi per tutto il corpo non appena lo sposta attraverso tutti gli tsubo del proprio corpo, propagandolo ovunque, a ogni arto e ogni nervo in teoria. Annuisce a Saigo, facendole segno che ha capito ma aspetterebbe comunque che Saigo si girasse e non lo guadasse, non vuole rivelare tutte le sue carte, basta e avanza che sappiano che è un ninja sensitivo. [Tentativo impasto chakra][Abiti Shinsengumi][Equip: tonici cure e chakra, tronchetti in fuuda, spray curativo]

20:36 Nobu:
 [edit][1 tonico per tipo, 1 spray e 10 tronchetti in fuda. guardasi inventario]

20:37 Saigo:
  [In cammino] Troppi maledetti suoni. Ora li mena tutti, Sono ora che invita al silenzio ma in pochi finora l’hanno compreso e Nene non è una di quelli. Annuisce comunque di rimando verso Nabo per poi voltarsi, si fida di lui nella misura in cui Nene mostra di fidarsi, non si fa troppe domande sulla sua indole, non potrebbe gestire anche questa fonte di stress al momento. Cerca di fulminare con lo sguardo la doku, inveendole contro a denti stretti. Sta davanti quindi non ha speranze di attirare la sua attenzione senza fare casino. Si morde appena il labbro inferiore per poi girarsi verso sinistra, andando così a guardare Sango. La destra si mostra ancora, l’indice unico dito alzato che si posa sulle sue labbra, il simbolo è chiaro a chiunque a tacere. Nel dubbio andrebbe anche a sillabare, senza emettere un fiato “le bestie”. Se quindi tutto fosse riuscito correttamente proverebbe solo a concentrarsi mentre avanza, dovrebbe distare circa cinque metri da tutti coloro che la circondano, senza lasciare nessuno troppo lontana, consapevole di come siano tutti necessari in caso di attacco. Il suo tentativo di percepire altre fonti, altri presenze oltre a lei, ovviamente include le quattro dei compagni che ha intorno, si concentra cercando solo di stabilizzare quella sensazione, tenendole a mente e aiutandosi anche con la vista. Si allarmerà in cui dovesse trovarne un'altra, per ora nulla. Gli occhi non stanno fermi un istante mentre si sforza di muoversi il più silenziosamente possibile. Si muove con cautela, cercando di seguire il gruppo, adeguandosi per quanto possibile alla loro velocità, attenta a non mettere mai un piede in fallo. Letteralmente è un procione che sta per compiere un furto, così terrorizzata dalle bestie da sentire la necessità di controllare ogni minimo aspetto di quella camminata per non impazzire. Un passo sbagliato, un rumore di troppo e sente che la sua lucidità potrebbe svanire. Non controlla poi troppo i compagni, non per fiducia ma proprio per quel senso di annegamento che sta provando, se da un lato la sua ansia la porta a desiderare di avere tutto sotto il suo controllo dall’altra bisogna pur ammettere che deve concentrarsi sulle cose più importanti per non venir sommersa da tutti gli stimoli. Maledetta Shinsengumi che li manda fuori dalle mura. In tutto questo c’è una singola vocina che le ricorda le ultime parole del Dio, si sente davvero come se stesse andando in bocca al suo nemico, come se si stesse volontariamente esponendo completamente nuda al suo carnefice. Speriamo solo che Nobu sia pronto e li avvisi in caso di strani avvenimenti. Avrebbe dovuto allenarsi di più sulla corsa. [chk 30/30][percezione della presenza][1 tonico recupera chk-scheggie di vento-frammento di terra][al centro 5mt da tutti a meno che non dicano cose diverse gli altri ♥]

20:56 Sango:
  [A zonzoH] Poco se ne frega degli altri, che muoiano poco importa, che viva lei è tutto insomma. Avanza con passo lieve verso la direzione che è stata indicata precedentemente da altri verso qualcosa che dovrebbe toccarli, quei potenziali strascichi del tempo che si son verificati nella stessa zona. Quelli che potrebbero nel caso permetter un ritorno indietro nel passato, poco servono le favolette raccontate da chicchessia, poco importano le parole da un signor nessuno, lei è li per il proprio obiettivo. Proteggere, non conquistare, non distruggere, niente di tutto ciò-tutto si riarma nella consapevolezza che tutto perviene li ove andrà a finire. L'ombrello che resta sempre li, con gli spiedi dentro - contarli uno ad uno? Sarebbe impossibile miei cari, basta semplicemente capire quanti ne contengano, o spiedi o chiodi, dipende da ciò che si utilizza di solito, ma non crediamo che ciò possa andare ad imparanoiare chicchessia, no? No. Il passo rimane lento, sottile in quella pietra lavica che si estende sotto di loro, di quel che calcano adesso, odori di zolfo che andrebbero ad intromettersi nelle loro narici ad insozzar le vesti con qualcosa che fruscia nell'etere stesso, l'ombrello tenuto stretto nella manina come fosse vita e non fa altro che scivolar il proprio sguardo verso ciò che vi è intorno , verso quei visi odiati e sconosciuti di bimbetti appena nati. Son quelli per lei, come fu nel primo retroguerra di Otogakure, quando ancora si veniva invasi da elementi deboli che avrebbero fatto fallire il tutto. Rimane sterile nel suo fare, nulla può influenzarla di loro, ma l'occhio rimane vigile e secco verso ciò che circonda quelle antiche sterpaglie, quei fossi incavati e dolci che si inoltrano nella madre rea di ciò che ancora non è stato smosso. Eppure le attende, tutte quante, di coloro che son le bestie divine e ciò che sono quelle che verranno, che sia davvero il passato e il futuro? Sono solo li per scoprirli , e la cosa la eccita non poco, come se fosse di nuovo li su quel campo di battagli a viver la propria vita senza mai rinunciarvi per solo cambiare pelle, no, questo mai, solo per elevarli a ciò che altri non saranno mai. Arrogante? Oh non sapete nemmeno quanto. [equip : porta kunai - 2 kunai a 3 punte|Ombrello di carta con spiedi ( un pacchetto di solito, non di più, non è un ombrellone]

21:07 Nene:
  [girovagando per il mondo?] La divisa d'azione della shinsengumi manca d'ornamento e unità - lo stesso Kenpachi s'è curato di dirle di rivoltar le proprie carte affinchè sia possibile avere la vittoria in pugno: La divisa deve esser univoca, un pugno di luce che possa far colar un proiettore sul vessillo ch'ergi fiera. Fedeltà. E' questa la parola d'ordine, è questo ciò che sventola lo stendardo cremisi della squadra d'esecuzione speciale. Il top monospalla oggi è privo d'occultamenti di sorta, trattandosi di una spedizione fuori dalle mura - ma non per questo non veste lo stendardo sotto forma di spilla sul petto, ad altezza del cuore. Così come la fascia che s'intravede dagli scostamenti più o meno frequenti del bavaro del blazer nero a ridosso dei bicipiti. Il verde milita si sposa meravigliosamente con l'oro di quel kanji - così come al rimanente vestiario nero che si riduce facilmente ad un paio di shorts dal taglio elegante e dalla doppia fila di bottoni oro ad altezza del ventre. Una camminata mansueta - li dove i filamenti di chakra s'insinuano tra fasce muscolari e piastrine andando a darle nuovo vigore. Metà giornata è bastata per farla riprendere da ieri notte ed adesso, dopo troppo tempo in silenzio - va' a riabbassar gli occhiali sfilati dalla mancina - infilandoli nel classico borsello porta oggetti affisso alla coscia dove dentro c'è semplicemente il nulla cosmico, gli occhiali da sole, il cellulare oramai mezzo morto - un paio di cartine dove s'è spulciata la strada da seguire ed un pacchetto quasi vuoto o quasi pieno di sigarette al mentolo. Ma lasciamo perdere. Una cosa vitale per una ragazza di diciott'anni sono i trucchi - che per ora non ci sono. Ma almeno s'è portata uno specchietto per tener d'occhio la situazione. E' importante che se mai tornassero vive, lei e Saigo, siano assolutamente fotografabili. Fotogeniche. Senza un capello fuori posto. Ed ogni passo le muove il blazer incastrato dalle spalline semirigide nella loro normale posizione, poggiato sulle spalle. Nasconderebbe il viso dietro l'oggetto affinando vista - udito. L'odore. Sono quasi sei anni che non esce da quelle mura. Poi il tempo è pessimo. Rifletterebbe Saigo, ed il suo perenne broncio. Sango. Kamichi. Nobu. Stare davanti deve esser in qualche modo okay, deve far da scudo al gruppo. E questo non è un problema. L'affluire d'un rigolo di chakra al bulbo oculare le sforza la vista proprio alla volta del choconinja e della Otsutuki - abbassando appena il capo come se volesse chiederle se è tutto okay. Per Nobu, ah. Non c'è alcun dubbio. Un frangente minimo, un baluardo dove le basta una risposta prima di chiudere lo specchietto e lasciar che esso ricada nel palmo. Ci siamo quasi. Si ferma per un attimo lasciando il viottolo principale, volgendo il busto ad una di quelle salite costellate d'alberi che ci riporteranno ai monti, come da programma. "..." Inspira - lascia cadere lo specchietto piccolo e tondo nel portaoggetti, issando il ginocchio per scavalcare una pietra e riprender una strada meno battuta, della precedente. [ck on][percezione della presenza.][one shoulder top: https://cdn.shopify.com/s/files/1/0605/3513/products/030819_ES_Product_2529.jpg?v=1553073447 ]

21:39 Kamichi:
  [Presso Heidi] Gli eroi camminano tutti insieme, marciano attenti e con gli occhi sempre pronti a captare eventuali cambi di programma, sono tutti lì in divisa e carichi, chi più chi meno ovviamente, ma sembrano essere tutti lì pronti a scoprire qualcosa d'importante, e magari, a combattere anche qualche strana creatura muta forma proveniente da chissà quale mondo. Il cielo di questa mattina resta parzialmente nuvoloso, osserva attento anch'esso le movenze dei baluardi della fedeltà, dei massimi esponenti della forza stessa del consiglio, agenti scelti per eccellenza, capitananti in questa missione di ricognizione dallo stesso Kenpachi, che s'aspetta grandi cose da loro 5, anche se per ora starà dormendo nella di lui stanza alla torre della shinsengumi, ma molto meglio così, avere quella bestia d'uomo accanto può essere più un malus che un bonus. <...> resta silente mentre respira, l'aria sul monte è decisamente più rarefatta, e l'altezza di certo non giova all'ossigenazione, ma tutti loro sembrano andare avanti senza troppi problemi, sono addestrati, sono macchine efferate del consiglio, del governo, senza paura, spinti dallo scopo ultimo della missione, effigi della giustizia e dell'ordine, chi più chi meno. La formazione è abbastanza semplice, i due fighter fisici che si scontrano alle estremità verticali, i due fighter orizzontali da medio raggio, ed il supporto tattico della giovane saigo per completare il tutto, in un team che seppur variegato, resta pur sempre un minimo organizzato. Dagli avvenimenti alla torre, dalla discussione avuta con l'Ishiba la scorsa notte, l'unico volere che pare trasparire dagli occhi d'ametista del giovane eroe è quello di voler abbandonare al più presto la vicinanza con quelle persone, laddove difatti la loro compagnia gli risulterebbe abbastanza deleteria, ancora fastidiosa, del tutto priva di finalizzazioni varie, come se avesse una vera repulsione fisica ed emotivo nei confronti di quelle bestie, di quegli stessi compagni che non ci hanno pensato due volte a bullizzarlo come se nulla fosse. Il polso destro andrebbe indi rapido a recarsi alla bocca, ai denti bianchi del kokketsu, ove celere lo stesso farebbe per azzannare con tali protuberanze in dentina la sua carne, in una leggera ma precisa pressione della mandibola sulla proteinica striscia di tessuto naturale, facendone fuoriuscire come di natural caso il nero sangue, ora a scorrere celere sulla di lui destrorsa mano, passando dalle dita alle unghie, zampillando come goccioline sparse al suolo, visibili probabilmente prima dal Nobu retrostante, e poi dagli altri membri del gruppo. Sul viso due lunghe linee nere farebbero la comparsa come da manuale Kokketsu, lasciando il biondo con un viso più biancastro del solito, solcato in colore da due filamenti di sangue nero dalla fronte alla fine del mento, perpendicolari, mentre quello stesso liquido mefistofelico inizia ad impastarsi col chakra in un tripudio demoniaco, tale è la volontà del demone che alberga in ogni sangue nero. Una leggera nuvoletta violacea, seguita dal sangue in toto che s'alza funesto dalla ferita e da terra, richiamato ora alle spalle del giovane kokketsu. Sembrano quasi come fotoni richiamati ad una figura più grande, gocciolina dopo gocciolina a compattarsi dietro la di lui schiena, con una velocità decisamente degna di nota, partendo dal basso e a finire verso l'alto. La composizione strutturale di tale sangue andrebbe a compiersi attorno al di lui busto, stringendolo in una chiusura salda e si spera ben congeniata, tale da chiudere in altezza, larghezza e profondità il busto del nostro eroe, coperto come da una sorta di armatura a scaglie di sangue nero, terminante sulle spalle da una serie di 4 ali: 2 sarebbero le maggiori poste su ambo le scapole, altre 2 le minori, più piccole, poste invece a circa 20 cm di distanza dalle maggiori, del tutto e per tutto più grosse delle gemelle minori. La costruzione in questione non supera in alcun modo la struttura massima del suo controllo, ove difatti tali ali e tale corpetto, non andrebbero in alcun modo a superare le grandezze di 1x1x1, nonché in alcun modo a gravare sul peso trasportabile del biondo, laddove la stessa armatura sarebbe solo poggiata in maniera psichica alle sue carni, ora coperte sia dalla divisa che da quel corpetto e da quelle ali. <...> resta infine silente, non ha voglia di parlare con quelle persone, mentre quel sangue nero zampilla ancora dalla ferita inferta sul suo polso, del tutto ignaro del fatto che potrebbe essere una scena poco naturale per un qualsiasi umano, visto anche il ritmo di produzione di quel sangue nero. [Innata Kokketsu Lv1 On 2/4] [Costruzione costrutto corpetto con ali dimensione: 1x40x1 2/4] [hp 99/100] [Chakra 29/30] [Ferita Polso Dx]

21:56 Nobu:
 Finito di richiamare quell'energia che li caratterizza in quel mestiere, come se fossero entità diverse dall'umano medio con quel miscuglio che gli consente di raggiungere livelli ben oltre il normale, ecco che il sigillo cambia immediatamente all'altezza del petto. Dita che mutano nel sigillo della tigre. Si guarda in giro alla volta di quei quattro rimanenti che ora gli danno le spalle. La realtà dei fatti è che lui dovrebbe rimanere avanti a tutti, per come è fatto, per le sue abilità da ninja e conformazione fisica, dovrebbe essere lui il pioniere, colui che apre la strada, anche perchè è quello che vede più in là di tutti, anche se questo gli altri tre, esclusa Nene, non lo sanno, visto che ha tenuto nascosto la natura del suo essere 'sensitivo', per quello che ne possono sapere può tirare fuori le bacchette per captare campi magnetici. Chakra che viene richiamato su, verso la testa alla volta dei bulbi oculari, rinforzando quei nervi, mettendo sotto sforzo proprio la sua visione. Occhi che dovrebbero mutare, mentre quei nervi ottici dovrebbero diventar visibili ai lati degli occhi, distanziando cinque metri dagli altri. Visione teleferica che viene proiettata in avanti in maniera progressiva, passando per lo sguardo degli altri quattro, passando attraverso i loro corpi, vedendo il loro sistema circolatorio del chakra con quello impastato. Sorpassa anche Nene, con quello specchietto a dieci metri da lui, proiettandolo ulteriormente la vista per altri centonovanta metri davanti a se, già alla ricerca di indizi e anche alla ricerca di forme di vita che ci fossero, probabilmente per evitare di essere colpito alla sprovvista visto che lui è gli occhi di quel gruppo a quanto pare. Vista intorno a lui di ben trenta metri. Cerca indizi, spostando anche lo sguardo con il capo per guardare attorno e vedere anche ai lati tutti quei duecento metri attorno a lui. Tempo che si gira un attimo e la visione di Kamichi che comincia a preparare qualcosa. Può vedere quel chakra che si comincia ad addenzare e infine quel costrutto, seguire come appunto Kamichi si taglia per creare quel costrutto. Non è un ottima idea spargere sangue con le bestie attorno, ma non spetta a lui dirlo. "Saigo.." le dice un attimo, abbassando il capo e chiudendo gli occhi per non farsi vedere in volto, anche aiutato da quei cinque metri che li dividono. La mano destra indica proprio Kamichi a indicarlo per poi scuotere il capo. [Chk 19/20][Byakugan I - 2/4 - 2/4 movimento e osservazione ][Stesso equip]

22:06 Saigo:
  [In corsetta] Sente le parole di Nobu, si volta appena dal suo lato, quel sussurro che giunge senza problemi fino alle sue orecchie e l’attira. Ha fatto bene a fisarsi. Reagisce istintivamente al richiamo andando quindi a ruotare la testa lasciando che i capelli la seguendo sulle spalle, strisciando sinuosi. Segue poi la mano dello Hyuga per poi spostarsi verso Kamichi e il suo inchiostro. Inchiostro? Osserva le goccioline cadere decidendo che o fatto di inchiostro o ha un sangue molto strano, l’alternativa per cui propende è che il suo sangue sia inchiostro. Inspira profondamente alla ricerca di un qualche odore particolare, come se lei poi potesse sentirlo. Scuote il capo <pss Kamichi> sussurra decisamente fredda in sua direzione. La mano destra con l’indice puntato va verso al sua intera figura, ora mutata a seguito di quell’innata <ti giuro che se ci attiri le bestie addosso ti salvo solo per massacrarti di botte per il resto della tua vita> lo sussurra a denti stretti e lascia che lo sguardo si assottigli. Torna a voltarsi verso Nobu, annuisce e poi si limita a rifare lo stesso identico gesto di poco prima, fai attenzione a quello che ci circonda. Lei si basa sulla tattica, se fosse colta alla sorpresa finirebbe per rivelarsi inutile. Sospira appena pentendosi amaramente di non essere uscita da sola piuttosto. Fatto anche questo torna a guardare davanti a sé, un’occhiolino vero lo specchietto di nene mentre si sposta appena verso destra cercando di gettare maggiore ombra verso lo strumento riflettente, per evitare che strani giochi di luce rivelino la loro posizione già compromessa dal suo punto di vista. La mano destra si alza, il palmo aperto, flette il polso in avanti così da indicare la direzione e inizia a corricchiare. Ha appena suggerito di muoversi più velocemente, visto che già si sono rivelati, probabilmente. Insomma non ha la certezza di nulla ma è pessimista per natura <aumentiamo il passo> sussurra a quelli che ha al fianco, meglio correre, muoversi. Ovviamente continuerebbe a monitorare la questione per quanto le è possibile andando adesso ad osservare tutt’intorno a loro, cercando tracce. Deve solo trovare per poi andarsene e tornare al sicuro dietro alle mura. Solo quello. Se dovessero tornare sani e salvi da quella missione non è interessata a fare una pessima figura per non aver trovato nulla [chk 30/30] [1 tonico recupera chk- schegge di vento-frammento di terra][al centro 5mt -corsetta ad agi 15]

22:31 Sango:
  [A zonzoH] Niente da fare se non osservare, indietro e in avanti andrà a far i suoi passi. Danza par in quell'ombrello che porta ancora seco, coi capelli rossi che scivolano come fiamme di rosso fuoco danzanti , scivolan poco sul viso che si distrae di essi per concentrarsi meramente su ciò che la circonda adesso e ancora. Sospira lieve, il silenzio che le appartiene, non dirà nulla di inutile adesso senza nemmeno ascoltar quella che si professa come alias del capo qualcosa. No. Che muoia lei, che danzi per la propria morte mentre ella si proteggerà. La destra che scivola verso il porta kunai estraendo un kanai a tre punte dei due unici che ancor ha, lo stringerebbe tra le proprie bianche dita che si sfilano di vita e di sangue . Aumenta il passo anche lei,la corsa che parrebbe avviarsi , muovendo adesso le gambe in quel moto omogeneo e quanto più silenzioso possa portare, di ciò che la farebbe avanzare di metri e metri spingendo il corpo avanti con tutta la propria forza. Nulla da dire, ma lo sguardo azzurro come l'aria va a fender tutto ciò che la circonda, ammantata di quella visuale chiara portandosi ancor sul capo l'ombrello poco inclinato sul viso e sul capo. Nulla di più, cosa altro vi sarebbe da dire se non che bella quella terra? Calda e accogliente ancor li attende nelle sue forme da madre , REA in ciò che la concerne, e loro esseri ignobili la calpestano pur di non lasciar lei le loro tracce. Come se potesse esservi qualcuno , tranne < le bestie > un basso sussurro per guardar a destra, cercando di mantenere il passo di Saigo stesso allontanandosi al massimo di un metro e mezzo, kunai ancora nella destra, ombrello nella sinistra meno. Un occhiata vigili eppure molte altre dirette e vive- corre, corre come se la libertà le sfuggisse di dosso, come se l'incontro alla morte fosse l'ultimo e unico della propria vita e magari chissà, qualcuno avrà voglia di esaudire un proprio desiderio. Non l'alba, quella è venuta, ma la Yugure finale e la distruzione di tutto quanto - Chissà in quanti hanno compreso la bellezza di quella danza del sole che regge infine verso il fondo, pochi, invero, eppure pochi che hanno avuto modo di impregnar del loro sangue la terra. Unica reclamatrice delle loro infime vite, loro tutti non valgono nulla. Nessuno, e che muoiano tutti adesso, d'innanzi la loro sconfitta. Sorride, oh si, sta sorridendo. [chakra on][equip : porta kunai - 2 kunai a 3 punte|Ombrello di carta con spiedi ( un pacchetto di solito, non di più, non è un ombrellone]

22:35 Nene:
  [girovagando per il mondo?] Dovremmo essere praticamente arrivati - o dovremmo in qualche modo esser vicini abbastanza al sito indicato da Kenpachi; il mento si solleva piano, e la nota ferrosa del sangue Kokketsu la porta a far tremare appena le narici. S'allargano, si stringono, si allargano di nuovo. Lascia che Nobu prenda la punta del diamante mentre sposta i fianchetti alla ricerca di d'un sito d'impatto. Lì dove la terra potrebbe esser spostata, magari affossata, graffiata. L'iride polare danza sullo scenario adombrato dalle nubi e dallo scremare della luce. Sarebbe stato meglio partire ieri notte e progredire nelle ricerche con le prime luci dell'alba. Almeno però, non ha più gli occhiali da sole. L'irrorarsi ridondante degli organi sensitivi. Timpani, cornea, diventano il nuovo bacino di raccoglimento per quel che vomitano continuamente gli tsubo disturbando l'originale ciclo linfatico del chakra. Ciocche corvine le scivolano lungo la fronte, inseguono il passo di Nobu stando al suo fianco - piuttosto che alle sue spalle, cosa che non dovrebbe /teoricamente/ riuscirle eccessivamente difficile. Nonostante avverta la nota del sangue di Kamichi, si limita ad ignorar totalmente la situazione - si solleva dal fardello di riprenderlo o di anche solo curarsi di cosa stia facendo. Per un attimo prima di chiudere lo specchietto ha risposto all'occhiolino di Saigo con un arcuasi dell'angolo delle labbra. Un mostrarsi del canino bianco e aguzzo; si mostra sicura, come se non avesse paura alcuna. La verità è che vuol solo che lei lo creda, così da potersi sentire sicura anch'essa. E' una parentesi, solo una parentesi sbiadita tra i passi e le occhiate al circondario. Da dove si concepisce il passaggio di qualcuno? Erba schiacciata. Bruciata. Fendenti rimasti in parte a terra, o forse con i rimasugli di quel che è una faglia - o una bestia. Le ciglia s'abbassano, si rialzano verso il proprio cammino - carezzano il profilo di Nobu. [ck on][percezione della presenza]

23:00 Kamichi:
  [Presso Heidi] Sangue nero sparso al suolo, macchie celeri che si formano come strisce sul passaggio della figura del biondo, e d'altronde lo sappiamo, le macchie di sangue non vanno mica via, sporcando inevitabilmente il loco dove pare esserci stata una tra le più sanguinose battaglie della storia ninja, laddove alcuni degli stessi eroi di oggi, 10 anni fa, hanno affrontato una vera e propria divinità proveniente da chissà quale luogo e tempo. Le ali nere son formate a regola d'arte dietro la sua schiena, 4 sarebbero di numero e divise in 2 semplici gruppi, piccole e grandi, forse prettamente estetiche nel visionarsi, ma decisamente più utili per il fine ultimo di quella costruzione, la stessa che permise la discesa del giovane biondo dalla torre della shinsengumi, gentilmente chiusa dall'interno dal buon Nobu. Sente le parole di Nobu ed ascolta la reazione di Saigo, la stessa sembra andarci più piano rispetto agli atteggiamenti della doku e dell'ishiba, decisamente meno pungente anche dell'attitude del choconinja, forse la paura di restare coinvolta in qualche scontro efferato con delle bestie metafisiche e demoniache è alta, o semplicemente la stessa non prova questo senso di avversione nei confronti del nostro eroe? Un semplice sguardo, il cranio si volta verso sinistra, alla figura della giovane occhialuta, nessun cenno, nessun messaggio o parola, un solo sguardo dritto nei di lei occhi, cosa che ovviamente dovrà tradurre la giovane, che sia un "ricevuto"? O forse se ne sbatte altamente le palle? Difficile entrare nella mente ferita dello shinsengumi, ancor più difficile quando in compagnia di quelle che, per lui, sono le vere bestie da cui stare alla larga. [Mhp] leggero il mugugnare del giovane, ancor più leggero il genuflettersi di ambo le leve inferiori per richiamar rigide ed articolate le rotule verso l'avanti, mentre quelle 4 ali nere farebbero per aprirsi verso tergo, coprendo ancor di più la visbilità alla schiena del biondo, che intanto s'avvede di come gli altri stiano avanzando in velocità. Un semplice stacco da terra, dato decisamente più dalle ali che non dalle gambe del nostro giovane eroe, un movimento assai semplice, ascensionale ma non rettilineo, in obliquo verso l'avanti, in un misto di controllo psichico e di chakra, laddove il suo elemento suiton si mischia al sangue nero che gli sgorga dalla piccola ferita infertosi al polso. Il corpo del kokketsu dovrebbe indi mostrarsi in aria, svolazzante, con le 4 ali aperte ed in forma aereodinamica, con tutti gli stacchi di punte di quelle 4 ali rivolte a favor di vento, mentre ormai staccato dal suolo di circa 8 metri vorrebbe assumere il compito di vedetta del gruppo, con l'hyuga in retroguardia ed il suo byakugan, e con l'occhio vigile ed attento del nostro giovane eroe dall'alto, pronto soprattutto a scorgere dettagli riguardo quelle faglie temporali, da una visuale ed un'angolazione decisamente diverse dal normale, in una periferica ottica decisamente più ampia, decisamente più consona alla vista complessiva. Mantiene la posizione seppur in aria, il sangue ancora zampilla a gocce verso il suolo, mentre con la forza del pensiero quel suo corpetto dovrebbe renderlo capace di volare a piena velocità a quell'altezza, neppure la massima considerando che potrebbe arrivare sino a [10 METRI], ma meglio non sfiorare i limiti fisici e mentali di un giovane kokketsu, per ora accontentiamoci dell'uso delle ali e del volo, e di quegli occhi che celermente restan lì ad osservare eventuali tracce o punti d'interesse. [Innata Lv1 on] [Altezza volo 8/10 M.] [2/4 Movimento/volo costrutto][2/4 movimento e percezione della presenza] [Hp 98/100] [chakra 29/30]

E' passato diverso tempo da quando gli eventi collegati alle faglie hanno avuto luogo presso i monti ardenti. Le bestie divine di per sè non sono poi troppo pericolose; anzi, un team come quello presente potrebbe riuscire a gestirne alcune. La vera difficoltà è che quando appaiono tendenzialmente potrebbero arrivarne a decine, se non centinaia. Coscienti del pericolo vi state muovendo con estrema cautela e questo è effettivamente un bene. Il vento gioca con i vostri sensi, altalenandosi tra l'esser forte nei vostri orecchi e l'essere completamente assente. I lasciti del grande scontro avvenuto dieci anni fa ancora permea la roccia delle montagne, in alcuni punti riempita di crepe innaturali ed in altri completamente distrutta. Ormai è un paesaggio familiare. Nobu, attivando il tuo Byakugan potenzi ed espandi notevolmente la tua vista e diventi così padrone dell'area circostante. Nel vostro muovervi incessantemente puoi percepire a circa 40 metri di distanza, ad ore nove, una zona che potrebbe attirare la tua attenzione. Poco distante dalla base di uno dei monti inattivi è presente uno spiazzo naturale dove son riusciti a crescere una manciata di alberi e cespugli. La vegetazione lì s'addensa rendendoti difficile poter ritrovare da te gli indizi più minuziosi nascosti dal tempo, ma ben ti potrai render conto della presenza di una zolla di terra bruciata vicina ad alberi innaturalmente più spogli di altri, come se una folata di vento lì avesse privati di gran parte delle loro foglie. Se indicherai la zona ai tuoi compagni basterà muoversi una quindicina di metri nella direzione indicata per poter notare in prospettiva la zona indicata ed eventualmente procedere con l'investigazione. Kamichi, data la tua posizione rinnovata ti basterà sapere la direzione e ti sarà quasi immediatamente visibile il luogo indicato. Anche vero, che ciò rende anche voi più identificabili. {Stessi turni}

23:27 Nobu:
  [La mia sfera lancerò ♫] Si era mosso in avanti già con Nene che tiene il suo passo, ad aprire appunto le danze e a fare a conti fatti da ricognitore dato che è la persona più indicata per quel ruolo. Non appena volge lo sguardo a ore nove, avendo appunto la vista in quella direzione, fattore che gli permette di vedere ben oltre i 30 metri classici di vista teleferica, ecco che intravede dunque quello spiazzo così anomalo e poco più in la. Non parla, dato che stanno tenendo le comunicazioni al minimo, alza solo il pugno sinistro nel classico gergo militare per arrestare il passo. Mano che in un secondo momento si distende in maniera verticale per poi abbassarsi proprio in direzione di quello spiazzo a ore nove. Volge lo sguardo a Nene, che tanto l'ha già visto diverse volte in viso con l'innata attiva, senza doversi preoccupare di lei, facendo giusto un cenno con il capo per poi cominciare a sprintare a tutta la sua velocità. Non è esattamente speedy gonzales dato che è quello che se deve schivare un pugno spesso lo devia o lo incassa piuttosto ma di certo ha una velocità che si può definire nella media. Detta quindi il passo , correndo in avanti, facendo peso sulle punte dei piedi mentre continua a guardarsi attorno e, compiuti quei primi metri ecco che la visione gli si schiarisce su quella zolla bruciata e quegli alberi spogli, così diversi da quelli circostanti. I crateri anomali nelle rocce non presentano detriti per terra, simbolo che sono ormai datati e non freschi, puntandolo appunto a concentrarsi su quel luogo così ativico dove sembra proprio esser successo qualcosa di particolare. Non guarda Kamichi e non parla, sono in missione, devono stare attenti, il concetto che voleva far passare a Saigo è che l'odore del sangue potrebbe attirare appunto delle bestie ed era stata abbastanza chiara specificandoglielo, ma a quanto pare il Kokketsu, che ha rivelato le sue carte, preferisce essere appariscente, volando in aria sopra di tutti e rivelando la loro posizione ad eventuali osservatori non desiderati. Alla faccia del non attirare attenzioni. Dovrebbe arrivare all'indirizzo di quello spiazzo, cominciando a osservare la scena. Si volta verso Nene, alzando la destra a indicarsi i propri occhi per poi sempre con la mano, con l'indice destro, si muove in circolo per indicarle cxhe lui starà di vedetta mentre loro dovrebbero cercare appunto indicazioni. Salta quindi alla volta di un ramo su quegli alberi, alzandosi ma rimanendo comunque coperto dalla flora locale, di vedetta appunto dato che la loro posizione è stata rilevata. [chk 18/20][Stessi tag & equip]

freeze ♥

19:35 Saigo:
  [Ed ogni pokemon così catturerò (?)] Nobu li ha superati tutti, raggiungendo Nene, non apprezza molto quella decisione ma non ha nulla da dire, saprà quello che fa. Curioso come dia fiducia agli sconosciuti solo sulla base dei sentimenti che prova per le persone che hanno in comune. Il gesto del ragazzo poi è decisamente chiaro, arresta il passo esattamente come chiesto da lui e aspetta. Ancora una volta fiducia nei suoi confronti che la portano a cercare di imitarli, questa volta il suo passo si spinge fino al massimo di quello che le riesce, non è esattamente un’atleta. Cerca quindi di star dietro senza distanziarsi troppo da coloro che a tutti gli effetti si mostrano come la sua avanguardia. Si volta verso destra alle parole di Sango, allarmata alla ricerca di bestie. Non le trova. Bene è diventata ufficialmente una fonte di informazioni da ignorare. Questo succede quando si grida al lupo, al lupo, dopo un po’ le persone smettono di darti retta e a dirla tutta lei è una delle prime che senza una solida base di fiducia come fondamento si stufa di ascoltare inutili allarmismi. Non aggiunge altro per ora, sforzandosi di restare concentrata solo sulla missione, le informazioni si accumulano nella sua mente. A Kamichi ormai non dice più nulla, che voli e si renda ancora più identificabile per le bestie. Anzi. Lo osserva appena <hey! Vai a controllare di là!> ed indica un punto non meglio definito alla loro destra, esattamente la direzione verso cui ha parlato Sango. Magari così attira l’attenzione lontano da loro. Non urla ovviamente, alza appena il tono di quei sussurri per essere sicura d’essere udita. Annuisce seria dopo quelle parole verso il Kokketsu. Ora anche lui ha un compito importantissimo, la sua faccia sembra davvero comunicare il patos di quel momento, l’importanza della sua ricognizione per tutto il gruppo. A conti fatti non sta nemmeno mentendo, che lui vada in ricognizione è davvero di vitale importanza per lei, ma solo perché così svolazza e attira le bestie altrove. Non ha altra da aggiungere, fissa le spalle di Nobu in attesa di qualche segnale.[chk 30/30] [1 tonico recupera chk-schegge di vento-frammento di terra][ 5mt dietro Nene e Nobu]

20:16 Sango:
 Quel loco, non sarebbe dovuto essere pregno di bestie fameliche? Eppure perchè adesso non vi è nulla, totalmente nulla se non loro e la calma spettrale di una giornata estiva e troppo calda. Lo sguardo che segue il fare di chiunque in quella che pare essere una delle missioni noiose che fanno ancora gli allievi, troppo semplice, non doveva esser pericoloso andar li? Eppure sembrano che stiano andando a fare una bellissima scampagnata , non avendo nemmeno lei occhi che possano veder oltre un tot di metri, che possano veder l'essenza stessa del chakra, e veder il choco ninja volare in avanti verso una direzione ancora non conosciuta . Kamichi dal canto suo decide di poter mettere sulla loro testa un grosso bersaglio esponendosi alla vista di chissà quanti possano trovarsi li in quel momento, quanto è ingenuo, ma ella non correrà allo stesso modo di Nobu, preferendo rimanere al passo di sempre e risparmiare le energie per un possibile, quanto desiderato, ritorno a casa in questo momento. Pone l'ombrello sulla spalla ancora, lo inclina in modo da aver la vista libera sia a destra che a sinistra, l'altro kunai ancor stretto, preferire le armi per evitar consumo di chakra, che motivazione squallida eppure è quella. Non ha imparato l'arte della spada, non ha mai avuto alcun maestro da cui farsi insegnare qualcosa, non è Akendo con le sue izanami e izanagi, e perchè le da così fastidio quel singolo pensiero? Solo qualche attimo al ritorno sulla terra, mentre il passo andrà ad aumentare ma anche i battiti del proprio cuore che pare voglia uscire dalle costole, per quanto quella terra le sia ancora conosciuta, sa che molto è cambiato, iniziando dai propri abitanti < la prossima volta mettiti ad urlare pure Kamichi, sventola una bandiera, adesso tutti sanno che c'è qualcuno qui > che stupido, ma ormai poco ci posson fare, tranne per Saigo nel volerlo mandare alla morte. Pone attenzione verso la terra e verso i dossi generati, le pietruzze che scivolano sotto le suole eppure cerca di far meno rumore possibile, per giungere alla zona indicata da Kenpachi dono. [chakra on][equip : porta kunai - 2 kunai a 3 punte | Ombrello di carta con spiedi ]

20:21 Nene:
  [radura] Dal cenno e dal movimento dell'altro - sussegue una reazione a catena. I passi poco più celeri di Saigo la portano a guardarsi le spalle con la coda dell'occhio - allungando la man dritta per segnalar lo stesso sito segnatale dal choconinja in procinto di sparire tra le frasche quasi snudate dal vento. O dal passaggio di qualcosa d'enorme in corsa? Le viscere le si stringono a tal punto da incassar piano le spalle all'interno del costato prima di ripiegar il busto in avanti ad aumentar il passo alla volta di quella zolla di terra bruciata - se solo con il senno di poi se ne avvedesse anche lei. Il collo abbassatosi di poco, il giusto necessario per metter il mostra il filetto di pelle diafana al di sopra del bavaro della giacca. L'andamento delle leve ha una vena atletica, allenata - cosi come la posizione dei gomiti oscillanti ad altezza del costato. Un repentino batter della pavimentazione sterrata e meno sterrata, fermando il passo giusto poco prima di quella pozza bruciata. L'issarsi degli occhi cerca qualsiasi peculiarità fuori natura - nemmeno così facile lì dove il passato si ripropone con una voce ben più forte del presente. Ne sente la puzza. E come se non fosse passato un giorno, si prende secondi come secoli a calmar le cellule impazzite del proprio cuore, della tossina che ora sembra infiammarsi - ed infiammarle la gola. Kamichi viene ignorato, e forse è meglio così. E' uno di quei momenti intimi, dove tutto attorno diventa maledettamente insulto. No, torna sulla terra. Rimetti l'anima nel corpo. Gli occhi si riaprono e cercano una netta distinzione tra vecchie ferite nella natura, e ferite che si mostrano lievemente più fresche. Soprattutto cerca l'origine di quella bruciatura - se sagomata e omogonea sarà più associabile al fuoco - se ramificata e striminzita, sarà più associabile al passaggio d'un fulmine, una saetta, o qualsiasi cosa elettrica. Così come quegli alberi che si presentano sofferti, guardandone il tronco basso e poco più alto - per capire se qualcosa ci ha sbattuto contro. Le ginocchia si flettono appena a controllar la terra, posandoci indice e medio per poter avvertire eventuali vibrazioni. [ck on][agi 40][percezione della presenza]

20:51 Kamichi:
  [Albero] La volontà del biondo era quella di rendersi utile al gruppo come vedetta nel cielo, o forse, di rendersi conto lui stesso dei pericoli che sarebbero potuti esserci nel loco, da una posizione sopra elevata, del tutto distante dal gruppo, volando nel vasto empireo della zona, alla ricerca d'informazioni utili alla missione. Loro tutti puntano verso la direzione consigliata dalle movenze del giovane Nobu, lo stesso, pare essersi infatti accorto di una zona d'interesse composta da una vegetazione più fitta, fatta di alberi e foglie, decisamente contrastante con la realtà morta dei monti ardenti, sia chiaro. Ascolta le parole di Saigo, mentre del tutto ignora le parole dell'Ishiba, che pare come al solito essere pronta ad avanzare i toni sul piede di guerra, ma la non curanza pare essere il miglior rimedio durante una missione così importante, lasciando al vento le parole della rossa, ma cogliendo invece in parte il consiglio della ragazza al centro della formazione, smantellata dalla posizione inziale. S'abbassa dal suo volo, gli 8 metri d'altezza iniziano ad esser prima 6, poi 4, poi 2 e così via fino a toccare terra, muovendosi in quel suo moto anche in avanti, volendo difatti toccare il suolo coi sui piedi, smettendo di conseguenza di fluttuare, ormai portatosi ad una distanza da quella vegetazione di circa [15 metri]. Una volta con ambo le suole al terreno, farebbe per piegarsi leggermente in avanti, baricentro ben studiato per essere centralizzato nella figura, ad altezza busto, col capo aereodinamico che si spinge verso la radura in quel corpo che richiama celere uno stacco da terra con mancino piede, seguito dal gemello in toto, laddove paiono esserci dei movimenti alternati in una quasi sinfonia muscolare, quadricipiti e polpacci carichi si spingono energici mossi sia dai muscoli che dal chakra stesso, che celere parrebbe fluire dal corpo a stanziarsi su quei piedi, che repentini continuano quello scatto. Le ali ed il corpetto si presentano ancora visibili dietro la di lui schiena, mentre coi minuti passati le gocce di sangue dovrebbe aver smesso di fuoriuscire dalla ferita, coagulata, rendendo impossibile per il kokketsu generare ulteriori costrutti, ad eccezioni in cui non si ferisca ancora una volta. I piedi rapidi dovrebbe indi cercare nella direzione il tronco di uno di quegli alberi, in una corsa portata avanti di punta, volendo apparire nei suoi e nei movimenti almeno il più silenzioso possibile, cercando con la conoscenza ninja appresa in accademia, di aderire con le suole di quelle scarpe al legnoso tronco del primo albero sulla sua traiettoria, volendolo scalare in verticale per raggiungere in questo caso la sommità dei rami di quest' ultimo, facente parte a sua volta della rigogliosa vegetazione della zona descritta, trovandosi da volontà sua, si spera, su uno di quei rami. [Innata Kokketsu Lv1 on][Hp 96/100] [Chakra 29/30] [2/4 movimento costrutto dritto-discensionale][2/4 scatto fisico +chakra per scalare il tronco]

Esito in arrivo

Nonostante sia pieno giorno per chi ha accelerato e raggiunto quella zona verde le luci diventeranno un po' più basse, afflitte dagli altri alberi verdi. Solo una zona porta la luce ad imporsi, ed è dove si trovano gli alberi spogli precedentemente citati. Sango decide di mantenere un passo moderato, finalizzato forse all'evitar di essere ingaggiata per prima da qualsiasi cosa potrebbe aver notato il gruppo. Dalla tua posizione analizzi giustamente il terreno, mantenendo un basso profilo. Continuando ad analizzare la zona potrai renderti conto di un solco che esula da tutti gli altri. Infatti, se le crepe presenti son irregolari e naturali, potrai accorgerti della presenza di un'incisione nel terreno che affonda per quasi una decina di centimetri, dalla forma troppo regolare per essere una coincidenza. La tua esperienza nel campo di battaglia potrebbe dar forma all'idea che si tratti di qualcosa di pesante conficcato nel terreno, come un'arma. Nobu, oltre che quanto precedentemente citato, puoi veder dove il terreno appare bruciato flebili tracce di chakra irregolari. Per esperienza sai che non è normale la presenza di simili elementi, specialmente considerando il tempo passato tra l'assegnazione della missione ed il suo effettivo svolgimento. E' come se qualche denso ammasso di chakra fosse stato presente, cosa che potrebbe confermare parte dei dubbi e del discorso di Kenpachi. Nene, dalla tua analisi puoi renderti conto del fatto che la bruciatura sul terreno ha un punto d'origine dalla quale poi si ramifica e striminzisce. E prima di esaminar altri elementi della natura, ti accorgi di un dettaglio parecchio vago: il terreno, in prossimità all'epicentro della bruciatura, presenta alcune zolle di terra lievemente più scure, come se fossero state inumidite o bagnate da qualcosa nel passato e stessero tornando a prender la secchezza tipica del terreno circostante. Kamichi riesce con successo ad atterrare e scattare in prossimità del luogo interessato, ma per utilizzare il rilascio del chakra e conseguentemente aderire alle superfici è necessario attivare la tecnica relativo, con turnazione istantanea; inoltre, considerando le distanze, sarebbe stato presente in quel caso uno sforo di turnazione. Saigo per prima, poi Kamichi, Nobu, Nene ed infine anche Sango, troverete nei pressi delle zone esaminate l'ennesimo e forse più importante indizio che potrebbe dare una svolta alle ricerche: impronte, più o meno. Flebili tracce nel terreno che han perso molte delle loro caratteristiche ma con la capacità di poter essere analizzate e salvate per acquisire nuovi dati sugli eventi. Ad un primo impatto, son certamente umane. Ma forse..hanno tanto da raccontare. Ed indubbiamente rispondono al principale quesito della vostra missione.

21:33 Nobu:
 Atterrato su quel ramo, un attimo rialzato rispetto alle compagne e sempre sotto a Kamichi che sta proprio volando apertamente nel cielo, ecco che si comincia a guardare in giro, sfruttando il potere oculare di quell'innata per sgusciare tra quelle frasche spogliate del loro abbellimento naturale, evento strano che tuttavia non sa ricondurre a qualcosa di specifico. Parliamoci chiaramente: non è un biologo, non sa quando è l'hanami, il periodo della fioritura dei ciliegi, figuriamoci se sa che tipo di albero lo sta ospitando o come mai sia ancora spoglio delle foglie! Volta lo sguardo a controllare tutto attorno a lui, coprendosi anche le spalle da dove sono venuti, vedendo Nene e Saigo sul loco mentre Sango, che non si è mossa al loro stesso ritmo, rimane più indietro dato che non ha adeguato il ritmo. Sembra aver trovato qualcosa che gli è sfuggito agli altri, meglio così. Kamichi pure si abbassa, arrivando al loro livello. Cerca di fare qualcosa ma non ci presta troppa attenzione dato che volta ancora lo sguardo di nuovo su quella crepa, quelle tracce, residui di chakra. Si abbassa, lasciandosi cadere di fianco a Nene e Saigo, dando tuttavia le spalle a Kamichi e con Sango ben oltre lontano. Rende partecipe la Manami dell'abilità oculare che ha visto che Nene sembra fidarsi di lei. "Ci sono tracce residue di chakra, difficile però da dirsi se possano essere rimaste per via della faglia oppure per altri motivi, non abbiamo abbastanza informazioni per decretarne la ragione. " comunica alle due per poi voltarsi, con lo sguardo abbassato, seguendo il terreno proprio su quelle impronte, chiaramente umane. Lascia agli altri quattro una prima analisi, lui si occupa invece di seguirle con lo sguardo per vedere in che direzione portano, se verso Kagegakure oppure da un altra parte, magari un ritrovo dei 'responsabili' o meglio delle persone che stavano cercando per poterli interrogare. Scuote il capo, se solo potessero trovare degli indizi diversi come capelli, stracci di vestiti o qualsiasi altra cosa da far analizzare a ninja sensitivi olfattivi, a differenza sua, gli semplificherebbe un sacco quella missione. [chk 17/20][Stessi tag]

21:37 Saigo:
 Ciò che nota lei sono delle impronte, a questo punto lascia che qualsiasi stimolo non verbale venga meno concentrandosi solamente su quello che vede. Il cellulare è con lei e seppur sia senza campo nulle le impedisce di estrarlo dalla stanca e sbloccarlo. Quello che va a fare sono una serie di foto. Si accovaccia vicina al terreno così da zoommare anche grazie alla lunghezza del braccio e non solo con quello ottico della fotocamera. Scatterebbe diverse foto da diverse angolazioni alla serie che può notare per poi andare semplicemente a riprenderne i dettagli e nella loro singolarità senza fermarsi. Cerca di riprenderle da più angolazioni, ne scatta talmente tante che rischia persino di riempirsi la memoria. Se fosse riuscita andrebbe a fotografare anche Sango e i suoi abiti, la vecchia divisa ancora su lei, meglio annotare la questione, sia mai che le torni utile un giorno. Se fosse riuscita quindi ora andrebbe solo a rimettersi il telefono in tasca per poi estrarre il sacchettino con le schegge di vento. Non fa nulla di particolare solo proverebbe a lasciarle cadere nella sua mano sinistra, svuotando così il contenuto del sacchetto per poi infilarselo nella tasca sinistra. Potrebbe perdere del potere inutilmente ma è disposta a correre il rischio. Se fosse riuscita quindi andrebbe solo a girare al contrario il sacchettino. Fatto questo avvolgerebbe indice e pollice della mano nei due angoli della plastica per poi andare con estrema attenzione a raccogliere una buona porzione di terra vicino a quelle impronte. Sia mai che possa essere utile farla analizzare. Se fosse riuscita anche fin qui si limiterebbe a infilarselo nella tasca e rialzarsi. Andrebbe dunque ad osservare i compagni, ascoltando le parole di Nobu e cogliendo alla fine la sua innata oculare, non serve chiederle di starsene zitta e tenere il riserbo, non è un’informazione che ritiene di dover condividere per ora. Annuisce alle sue parole, facendo capire d’aver appuntato le informazioni che le hanno detto <rientriamo per ora> parole semplici. Se tutti hanno finito è il momento di rientrare. Un gesto militare che vien portato con la mano destra. Agita il pugno in aria disegnando un cerchio per poter attirare la loro attenzione dopo quel sussurro. A questo punto quello che farebbe è indicare con le dita unite e il palmo aperto le mura, o almeno la loro direzione. Ripete quel movimento un paio di volte e poi via, assicurandosi di avere abbastanza vicini Nene e Nobu correrebbe al massimo delle sue abilità, sensi sempre all’erta ma decisa a rientrare il più velocemente possibile per poi andare alla Shinsengumi e depositare le prove accumulate. Qualcuno è stato lì[chk 30/30] [1 tonico recupera chk-schegge di vento-frammento di terra]

21:41 Sango:
 Lenta procede, più restia ad avventurarsi con tanta scioltezza comprendendo le poche possibilità di fuga che le posson rimanere nel caso di un attacco da parte delle bestie, e li quando lo sguardo andrà ad analizzare la terra stessa, lo sguardo incederà proprio su qualcosa di .. differente. Il passo che si ferma immediatamente, le gambe che si piegano e il kunai che viene riposto nella tasca apposita per aver le mani libere < c'è qualcosa qui > un singolo dire, per chi vorrà sentirlo, dopotutto pare che voglian correre contro la propria morte. La terra che viene carezzata dalle nuda dita per analizzare quella ferita provocata volutamente da.. qualcuno. Perchè dovrebbe poi esserci un segno li ove è stato avvistato lo squarcio temporale? Un altra analisi approfondita prima di risollevarsi e anche lei unirsi a quel gruppetto disomogeneo , ecco perchè odiava andar a fare le missioni da genin < c'è un segno nella terra, differente dalla natura stessa > snocciola brevemente ciò che ha trovato < qualcuno è stato qui senza dubbio, il solco è rimasto , non troppo profondo come se qualcuno avesse infilato qualcosa al suo interno > cosa ancora non lo saprebbe, o e come riderebbero tutti a saper chi sia il trio a cui devon dare la caccia - risa e orrore, nel dover fare quello che la shinsengumi ordina.. chissà mai che non lo scoprano mai. Lo sguardo che scivola anche in passo nel veder i segni di passaggi proprio nel punto cardine, di piedi umani senza alcun dubbio nella quale si calerebbe per capire almeno la grandezza delle scarpe stesse. Per comprendere, scoprire, se erano uno o più individui nel loco stesso . Ne analizzerebbe la forma stessa estraendo di nuovo il kunai per paragonarlo in lunghezza e dimensione a quelle che troverebbe nei dintorni, insomma si, vuole sapere quanti sono < ci sono tracce e orme qui, o un folle o magari più di uno > proprio li ove Nobu andrà ad enunciar ciò che i suoi occhi paiono aver visto. Quell'innata la riconoscerebbe? Se solo la vedesse anche per un attimo, si. Inutile dir che sono arrivati li per un attimo per andarsene subito? < dovremmo almeno capire quanti erano > il perchè purtroppo avrà tempo d'esser posto ma non ora, quando risalirà di nuovo lungo la propria altezza, sempre alla ricerca di qualcosa , qualcosa di più e unico. Che sia rimasto li invisibile ai loro occhi. [chakra on][chakra on][equip : porta kunai - 2 kunai a 3 punte | Ombrello di carta con spiedi ]

21:45 Nene:
  [radura] Lo sfrigolio umido della terra tra le dita - essendo calato oramai il terdo pomeriggio - le riporta alla mente immagini ben poco naturali per quella che dovrebbe esser una giovane donna di diciotto anni; lascia ricadere i granelli a terra, schiacciati tra i polpastrelli - finendo per distendere le leve precedentemente genuflesse ad indagare sul circondario. Calamitata dalla bruciatura si scosterebbe di qualche metro in qualche metro - curandosi d'immortalare il cambiamento di tonalità dalla parte che si presenta più umida, a quella che par inaridirsi tornando alla sua forma originale. " ? " Il cipiglio di curiosità la muove in un riflesso ben più frivolo se messo al confronto con il dovere. S'accovaccerebbe e per prima cosa, cercherebbe una traccia che possa ricondurre quell'umidità ad una sostanza ben specifica o più vaga. Ferreo, alcalino, acido, umido. Il movimento a conti fatti è lo stesso, portato a prender il circondario per poterne carpirne tracce identificative e - di contro - dovrebbe esularla dal contaminare la sostanza. La mano andrebbe ad estrarre una bustina minuscola - simile a quella del pacchetto di sigarette - facendoci cadere a terra un campione di terra umida. Magari è sangue. La mano prima d'abbandonar il loco andrebbe a decadere al portaoggetti, lì dove prenderebbe il cellulare e scatterebbe alcune specifiche foto. La pozza bruciata a terra, gli alberi circostanti. Appezzamenti limitrofi dove magari, con un approfondita analisi, si possono accorgere di più o meno cose che magari ora non vedono poichè il buio è in procinto di scendere e stender un velo di poca pietà sul nostro operato. Del resto l'obiettivo non era assicurarsi di questa probabile o improbabile faglia - la cui utilità tutt'ora sembra turbarla - ma del passaggio di persone da essa, o vicino ad essa, che possano averci in qualche modo interagito. E allora si cerca impronte, passaggi di jutsu, oggettistica che possa esser caduta dalle loro tasche. Come sigarette, fazzoletti, bigliettini. Insomma tutto quello che potrebbe volar via senza che nemmeno tu te ne accorga. Finito con quello, bloccherebbe nuovamente il cellulare - preservandosi d'inviare le foto in un secondo momento, chiaramente una volta riavuta la rete all'interno delle mura. In ultimo, ma non per importanza - attiverebbe il flash solo per riprendere in un mini video quelle impronte - avvicinandosi quanto basta per ricercarne forme peculiari della suola - avvicinandoci la man mancina per poter avere un metro di misura su eventuali taglie. Una fugace ripresa di tutti, da Kamichi, Saigo, Sango, Nobu - della scena di per se', prima di lasciar cadere nuovamente il cellulare nel porta oggetti. Indice e pollice si chiudono in un /ok/ come a decretare un lavoro correttamente finito, delle argomentazioni da riportare ai superiori. Si limiterebbe ad inseguire o aspettare Saigo e Nobu, rimettendosi in marcia per il villaggio delle ombre. "Let's goo cazzini di gomma." Giustamente ci voleva un commento raggiante. "Analizzeremo foto e video, sta calando il buio Ishiba... Accamparci è fuori discussione, tornare con buio pesto poco intelligente. Per ora abbiamo una risposta ai dubbi del maggiore, e forse qualcosa in più..." [end][campione terra "umida" - foto: Zona bruciata, alberi, impronte con mano affiancata, zona circostante - video: 1:43 impronte, zona bruciata, erba, compagni di missione]

22:04 Kamichi:
 Alla fine dei conti dobbiamo pur sempre ricordarci che il giovane kokketsu altro non è che un semplice genin, relativamente uscito da poco dall'accademia ninja se così si può dire, e decisamente poco avvezzo al richiamo del chakra, del sangue e delle mani pazze sgravate. Scatta ed atterra, movimenti semplici e puliti, ma qualcosa va storto col richiamo del chakra verso le due suole, qualcosa lo blocca, forse l'ansia, forse la mente offuscata, ma qualcosa gli lede nella tecnica stessa, bloccando l'afflusso di energia corporeo, in un mix che lo dovrebbe portare quasi al sovraccarico imminente. Fermo nella zona d'interesse dove ci sono tutti, ormai impossibilitato nell'utilizzare ancora con maestria quel chakra che gli scorre nel corpo, pare optare anche lui per l'attenta e minuziosa ricerca al suolo d'impronte più o meno visibili, oltre che di leggere anomalie varie ed eventuali del terreno. Una visione rapida, ma volendo essere decisamente precisa, non ha tanto da osservare, gran parte del lavoro è stato fatto già da nene e gli altri con le fotografie e l'analisi al dettagli con l'abilità oculare di nobu, ma non è mai una cattiva idea portare gli occhi al suolo per essere sicuri di non starsi perdendo eventuali dettagli importanti. Una rapida occhiata al terreno, ad eventuali impronte e dettagli posti nella sua zona d'interesse, prima di ascoltare le parole del restante gruppo, presente anch'esso nella suddetta, accorgendosi con i suoi occhioni di colore ametista, del richiamo da parte della mano di Saigo, che invita tutti quanti, anche verbalmente, a rientrare alla base, per rimettersi al sicuro tra le mura del villaggio delle ombre, <...> resta ancora silente, come per tutto il viaggio, se non interpellato da domande eventuali, ma come abbiamo visto, ben poche sono state le scene d'interazione viabili avute con i membri del suo pseudo team. Voltato verso le mura ed in posizione come all'andata, alla destra della luna nova con ancora il costrutto dietro le spalle, farebbe solo per iniziare a correre a gambe levate dal posto, seguendo la totalità del gruppo in quelle sue movenze, arrivando infine a disattivare innata e chakra solo al raggiungimento delle mura del villaggio, ove abbandonerà il loco verso la torre. [End]

22:22 Nobu:
 Segue quelle orme fino a che il suo occhio glielo consenta con quella visione migliorata. Finito il suo mestiere da 'vedetta' e non appena Sango o Kamichi entrano nella sua visione perimetrale di quei trentametri, ecco che spegne appunto l'afflusso di chakra al volto per tenere nascoste le sue carte. Sono della stessa corporazione governativa ma non fa di loro dei suoi compagni fidati. Lui stesso anche come cacciatore di taglie indossava una maschera a mezzo volto per non farsi riconoscere, non è sfiducia ma routine ormai. Venature che tornano invisibili sotto la cute e iridi che ritornano a quel ghiaccio classico con la pupilla in vista. Si volta solo verso Sango non appena questa si avvicina per l'appunto a riferire le informazioni che ha trovato, relative a quel foro che lei ha visto sul tragitto. Annuisce a sua volta, immagazzinando quelle informazioni ricevute aggiuntive. Fa per aprire la bocca ma ci pensa già Nene a dirle all'Ishiba che non è un ottima idea accamparsi all'esterno. Alza la sinistra e con il pollice indica Kamichi che ha alle spalle, come a farle capire che con il Kokketsu che si è divertito a spargere sangue e a volare bene in vista non è esattamente il massimo, inoltre come già detto in precedenza da lei stessa, si sono fatti scoprire proprio per quel motivo. Nel raggio di duecento metri non ha visto nessuna minaccia ma non è detto che quelle bestie non abbiano una vista migliore del suo byakugan, ancora acerbo, o che i loro sensi siano molto più affinati da captare informazioni a loro nascoste. Meglio rientrare. Non si mette a discutere, è di comune accordo con ciò che Saigo ha da proporre: tornare e riferire i risultati delle indagini, per ulteriori informazioni la Shinsengumi può mandare degli specialisti sul posto e non loro che sono ricognitori. Si avvia quindi a passo spedito come le altre, riprendendo la posizione di ultimo per coprirli da dietro, tornando in formazione fino alle porte di Kagegakure [END]

Missione di indagine preliminare alla ricerca di eventuali prove dei traditori.
Oltre alle informazioni raccolte verranno consegnate alla Shinsengumi:
Foto delle impronte, campione di terra vicino alle impronte, foto di Sango senza divisa (Da parte di Saigo)

campione di terra umida dal centro della zona bruciata -foto: Zona bruciata, alberi, impronte con mano affiancata, zona circostante - video: 1:43 impronte, zona bruciata, erba, compagni di missione (da parte di Nene)

A Tia per eventuali altre info
A Fufu per la premiazione perchè siamo bravi bimbi del villaggio