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Ecco Ekko

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con Nobu, Nene, Kaworu

22:16 Kaworu:
  [Konbini] La serata nuvolosa che si prospetta sul cielo di Kagegakure non sembra per nulla tediare gli animi delle persone, così come quel leggero velo di tensione, calato dopo le recenti notizie del nuovo efferato omicidio da parte del misterioso e spietato serial killer ancora a piede libero, si disperde nell'atmosfera mondana del centro cittadino, animato dal comune via vai di gente a caccia di divertimento di ogni sorta, tra svaghi più o meno sfrenati che possano catturare l'attenzione anche dei più esigenti. La fortissima industrializzazione, scoppiata come una vera e propria rivoluzione tecnologica, si evidenzia nel panorama che quel progresso scandisce attraverso il completo rimodellamento del centro urbano: Negozi grandi e piccoli, veri e propri centri commerciali, sale da gioco, locali dediti alla ristorazione ed all'intrattenimento ludico di altro genere, ma anche tracciati pedonali, spiazzi organizzati per creare dei luoghi di raccoglimento all'aria aperta, che nel buio si illuminano con artificiali bagliori, restituendo visibilità ed un clima ancora più particolare grazie a quel miracolo dell'evoluzione ingegneristica. Un paesaggio così diverso da quella vecchia identità dell'architettura dei villaggi, un ricordo ormai legato alla primissima infanzia del nero, quasi sfumato, abituato ormai a quella nuova dimensione che circa una decina d'anni ormai è la totale quotidianità. Cammina per una delle tante strade del fulcro della nuova metropoli, la mano sinistra nella tasca dei pantaloni neri, tenuti su in vita da una cintura semplice, al cui fianco sinistro sta attaccata una tasca porta oggetti, con dentro i due tonici blu e rosso, una bomba luce ed un set di fumogeni. Al tronco invece ha una camicia bianca, molto semplice, sovrastata da una giacchetta in tinta unita dei calzoni. Una fascia bianca raccoglie la capigliatura dei dreadlocks, che scivolano così sui laterali ed all'indietro, arrivando quasi alle scapole del lottatore. Incarnato nero, giovane, privo di barba, ma dai lineamenti maturi a descriverne le fattezze. Un piercing al labbro inferiore di quella bocca pronunciata e carnosa, mentre ai lobi ha due orecchini squadrati. Occhi blu che fissano in basso, verso uno schermo luminoso di uno di quegli aggeggi dell'avanguardia: un cellulare. Sta inviando un messaggio, a Nobu Ryuuzaki, di cui aveva ricevuto il numero qualche sera prima.
[Chakra off][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

22:53 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] Aveva finito di allenarsi e finalmente era arrivato il week-end, questo vuol dire solo una cosa: relax in compagnia di Nene! Come al solito, il fine settimana è dedicato a lei visto che i cinque giorni precedenti sono tutti occupati da un unica cosa: allenamento, preparazione, rigore militare... Shinsengumi appunto. Col fatto che non sta tornando a casa e che il giorno successivo non dovrà andare di nuovo alla sede centrale, ha lasciato la divisa nell'armadietto ed è vestito appunto in maniera più casuale o circa dato che in realtà è sempre con addosso una camicia dalla quale ha lasciato indietro la parte unica della sua corporazione: medaglia e fascia, il distintivo invece è nel portafoglio fisso quindi lo ha sempre dietro. La camicia oggi è di color bordeaux, lasciata appena più sbottonata sopra con due bottoni allentati, così come le maniche che sono risvoltate, lasciando quegli avambracci esposti. La mano sinistra trattiene la giacca nera oltre la propria spalla mentre la destra si allenta la cravatta nera e infine arresta il passo, infilandola in tasca a estrarre il telefono che vibra. Pollice che lo sblocca a vedere l'sms ricevuto da parte di Ekko. Preme un paio di pulsanti virtuali, sullo schermo,a comporre una risposta per poi condividere pure la posizione sua attuale per i prossimi quindici minuti con lui. Volta il capo alla volta di Nene che ha accanto a se, vedendola probabilmente curiosa o gelosa del messaggio che ha ricevuto. " Ho un 'amico' in giro per il centro, ti va se ci fermiamo a prendere qualcosa al Kombini? " le chiede a Nene avviandosi comunque al solito dove si fermano i due strada facendo verso le loro case, lato NORD di Kagegakure, proprio al limitare del centro nei pressi del quartiere del divertimento.

23:00 Nene:
  [the ghetto?] Probabilmente il solo dover aspettare Nobu farsi gli affari suoi e sistemarsi prima di uscire dalla sede, l'ha spinta a farsi una doccia prima di tornare a casa. O forse è stata un ottima scusa per passare da AllFry a prendere un milkshake alla banana. Di quelli probitamente buoni. Lavata. Profumata. Con i capelli corti raccolti in uno chignon un po' incasinato che le tiene indietro i capelli ancora umidi - perchè asciugarseli è palesemente una perdita di tempo. E poi non aveva voglia d'aspettarlo, aveva bisogno di quel milkshake. Ha dovuto aspettare l'eccesso di due minuti prima di mollare le porte della sede e correre come una pazza verso il baracchino già chiamato in causa giusto un attimo fa'. Ha dei problemi di concentrazione se non espleta le sue necessità. S'è già proiettata nel futuro perchè, cari miei, sta veramente maturando ultimamente. S'è già vista sudata. Nobu che le parla e lei che non fa' che pensare ad altro. I passi frettolosi, nervosi, un po' troppo per godersi il tempo assieme. E' un maledetto disastro. Prima d'arrivare sul fondo di questa visione, stava già correndo a lunghe falcate. Come un assassino in fuga. "Uno shake banana e fragole." Forse con il freddino primaverile non le conviene, avrà delle complicanze intestinali. Ma chi siamo noi per giudicare il suo coraggio. Poi di tutta fretta è tornata ad aspettare il choconinja. Un po' incasinata. Con il fiatone. Disordinata. Ma ha fatto finta di niente. Per lo meno non s'è accorto ancora che ha avuto una crisi mistica e nessun tipo di pazienza per aspettare i suoi comodi. Ha agito come se non si fosse mai spostata dall'entrata, un po' annoiata, un po' pensierosa. " Un amico nh... " Come prevedibile ha rigettato quei laghi nordici ad allisciare lo schermo del cellulare dell'altro, ma senza leggere - o impicciarsi ulteriormente. Forse dovrebbe. E se fosse una donna? Ah, non sarebbe così stupido da farglielo davanti. Sa' che non è del tutto in quadro. " Va bene -- ahf. Tanto m'andava del soju. Com'è il tuo amico? E' uno che beve? " Le labbra abbandonano con uno schiocco la cannuccia di plastica che stava torturando - e si vestono di un sottile strato di milkshake sulla parte interna d'esse. " Mi sento frizzante. Spero che beva. E che ci offra del pollo fritto. Ahh non lo mangio da... " Due giorni? " Oddio non ricordo nemmeno quando... " [ outfits: https://i.pinimg.com/originals/53/f1/88/53f188abc961d1b48c4f12bbb054ab06.jpg]

23:06 Kaworu:
  [Lato Est] Slanciato sulle leve inferiori, il Combattente Marziale si configura come un aitante e vigoroso figuro di colore, svettando su altezze che arrivano all'incirca a toccare i due metri quasi, per una massa corporea muscolare ben piazzata, che ne definiscono un profilo tonico, atletico, parecchio compatto e prestante. Spalle larghe, tronco solido e definito, ventre e fianchi proporzionati, poggiando sul bacino bilanciato e resistente. Non si imposta come un energumeno tozzo e tarchiato, ma come un lottatore allenato, con la muscolatura gonfia ed irrobustita sui punti giusti. La mano destra tiene tra le dita il telefonino, con cui armeggia anche con abbastanza praticità. Vibrazione più suono di notifica, ed ecco che arriva un messaggio di risposta più posizione. < Mh. Non troppo lontano. >guardando in direzione del tragitto. <Se prenderò la scorciatoia, però.>e farà quindi per mandare la replica virtuale istantanea al corrispondente. Dopo di ciò, rimette mobile phone nella tasca. Sempre con la mano destra, TENTA DI FORMARE IL MEZZO SIGILLO DELLA CAPRA, deputando a quella precisa posizione delle dita un compito importante: TENTARE DI IMPASTARE IL CHAKRA. Esercizio mentale dove i sensi si affievoliscono, gli occhi si socchiudono, ed il respiro si fa compassato, al fine di provare a concentrarsi intensamente, con l'intenzione di raggiungere quel proprio tempio interiore, le profondità del proprio animo in cui tentare di distinguere le forze principali dell'essenza, l'energia corporea, l'immutabile matrice generatasi all'origine con la sua nascita, e quella psichica, la più dinamica espressione dell'esperienza acquisita, della maturità astrale, che cresce con lui stesso nello scorrere del tempo e della vita. Le immagini a cui le associa, saranno come una mano a palmo aperto, fisso inamovibile, che incontra un pugno chiuso, inarrestabile, vigoroso: l'incontro di questi due arti, costituirà la metafora dell'abbraccio di entrambi i flussi endogeni, perché si fondessero a TENTARE DI generare l'unica potenza utilizzata dagli Shinobi: il chakra. L'altro braccio resta lungo il fianco e con la mano infilata nella tasca. Qualora fosse riuscito, non attenderebbe ulteriormente, cercando di indirizzare quell'energia speciale dal ventre ai piedi, per iniziare a scattare a grande velocità verso il lato nord della city.
[Se chakra impastato 10/10][3/4 Impasto + 1/4 movimento metà distanza max (22,5 mt)][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

23:21 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] Si è posto giusto la domanda 'da dove venisse quel milkshake', adocchiandolo un paio di volte goloso a sua volta, aspettando comunque che Nene glielo offra o che lo possa assaggiare dalle sue labbra, vanno bene entrambe le opzioni in realtà a patto che ne abbia almeno una. A prescindere da questo, sia se avesse deglutito quel gelato e latte shakerato, sia se non lo avesse bevuto, andrebbe a rimettere il telefono in tasca, sostituendolo con una di quelle sigarette al lampone. La infila in bocca, accendendone l'estremità e, dopo che ha riposto l'accendino dove l'aveva preso, ecco che va a fare [click] rompendo la ball che da quel sapore di lampone, ripulendogli il palato quando inala quel fumo. "Non lo so, ci siamo fatti una birra media insieme quando un collega di divisione mi ha portato da Ichiraku a provare il ramen qualche giorno fa quando non ci parlavamo..." le dice pensieroso, alzando lo sguardo al cielo, perdendosi nella volta celeste mentre gli anfibi neri calpestano l'asfalto e gli astri si riflettono in quegli occhi di ghiaccio con la pupilla che si dilata per adattarsi alla luce. "... sai forse è proprio lì che mio sei mancata di più, il non poter parlare con te del più e del meno, non poter condividere quanto il ramen sia inferiore al tuo cazzo di ramyon con il kimchi. Mi sono reso conto che anche senza di te, ho tanto di Nene ormai nella mia vita. " fa spallucce, lasciando cadere quel discorso filosofico verso la propria compagna appunto. La sinistra rimane in tasca mentre abbassa di nuovo il capo arrivando in tempo zero alla volta del Kombini. Arresta l'incedere, spostando il capo a destra e a manca alla ricerca di Ekko ma a quanto pare non è ancora arrivato. Si infila comunque dentro, lasciando la sigaretta accesa sul portacenere esterno al locale per poi cominciare a muoversi proprio tra gli scaffali. " Te che prendi oltre al Soju? Io vedo se hanno del tteokbokki già pronto, un pò di soju, un paio di birre e magari un ghiacciolo. " le chiede curioso mentre si muove proprio tra quegli scaffali con il cibo già pronto altrimenti prenderà quelli solo da terminare, facendolo fare appunto al cassiere dato che sono muniti di bollitori vari per i ramen istantanei.

23:36 Nene:
  [the ghetto?] Dovrebbe tornare al canile, è un po' troppo tempo che non va' a portare a spasso Junpei. Il suo cagnolone adottivo. E mentre cammina, lasciando cantare la cannuccia del milkshake tirata su e giù dal cappuccio di plastica - mostra le cosce nude strette in un paio di parigine color carbone su il cui apice si possono vedere adorabili borchiette tondeggianti e forellate - abbinati ad un paio d'anfibetti platform dello stesso colore, ma ornati dalla scritta /bad/ sulla punta destra e /dog/ sulla punta sinistra. Non ha un particolare senso del gusto - per lo meno, non quando vota la propria giornata ad allenarsi come una pazza. Lì dove la pelle è scoperta, in quei pochi lembi ripiegati dalla pressione delle parigine, vi è qualche livido oramai sbiadito. Purpureo. Rossastro. Tutto in via di guarigione. Colpi da botta subiti, molto probabilmente. La felpa oversize sopra le fa' da vestito assurdamente - con il taglio che potrebbe somigliar più a quello da uomo che da donna. " Ti rendo un uomo migliore? " L'eco di quel discorso fa' riflesso al solo introdurlo ad un alimentazione differente. Un po' piccante, un po' salutare, un po' -- un po' differente, ecco. Il fantasma di un sorriso irrompe tra le labbra, ed è ovvio che gli abbia lasciato bere il suo milkshake. Con un po' di lamentele sul /oh, non finirlo cazzo!/ - che lasceremo vaghe ed al passato. E poi un po' anche dalle labbra ma solo perchè è capricciosa. Le gambette affusolate varcano la soglia del magnifico seveneleven come troppe volte già fatto in vita sua, andando alla volta della zona frigo per prendere i tteokbokki sia per lei, che per Nobu. " Oppa oramai è un uomo di cultura - cheesy o rossi ? " Una domanda molto retorica, molto leggera. E poi si chiede anche dove diamine sia l'amico di cui parla. Magari è immaginario. Mentre preleva il formaggio per se stessa almeno, e la salsa rossa a base piccante - si guarda attorno cercando qualcuno che abbia la faccia da mate. Nessuno. In compenso il cassiere è carino. " Io all'uva, non ti fidare dei gusti strani. Sanno di chimico. Tipo la fottuta vodka al melone. " Dopo averla vomitata una volta è letteralmente una relazione chiusa e terminata. Non ci si fida due volte. Le spalle si piegano appena ravanando alla ricerca delle classiche vaschette da seven, di quelle di plastica abbastanza semplici. Le luci al neon la mostrano un po' stanca, nonostante tutto. Un po' distratta. " Anche io ho tanto di te nella mia vita. E comunque non abbastanza. Ma per ora va bene così. " Un brusio le stropiccia le labbra, ed un sorriso le riscalda il viso. " Ho imparato ad aspettarti dietro alla porta. " Le parole di Saigo si ripropongono, un po' insensate dette così. O chissà che Nobu sia effettivamente più bravo a trovar un significato e comprenderle. Sventola gli gnocchi coreani - fiera di aver trovato i più cicciotti di tutto il seveneleven. "Ecco!"

23:42 Kaworu:
  [> Lato Nord - Konbini] Continua a muoversi rapidamente lungo le vie della città. Per tagliare in diagonale, si affiderà anche allo scavalcamento dei palazzi, provando a tenere concentrato il chakra nei piedi, di modo che vorticasse in modo da creare un flusso di aderenza sotto le suole delle calzature, sfruttando la CONOSCENZA DEL RILASCIO BASE, permettendogli aderenza alle superfici verticali, scalandole come fossero dei normalissimi piani orizzontali. I dreadlocks che swiiishano al vento, nodosi, bruni, agitandosi alla velocità con cui si spinge lungo quelle distanze, tentando di coprirle in maniera più celere. Un allenamento, si direbbe. Una corsetta non fa male, del resto, prima di mettere qualcosa nello stomaco. Continua a schizzare come una freccia nera, lanciato a bomba in quella podistica esibizione. Dovrebbe arrivare, comunque, sempre più tardi rispetto a Nobu e Nene, che sono già lì: insomma, è un po' bolt, ma il centro non è di certo piccolissimo. C'è di buono che, tagliando e seguendo una linea più diretta, accorcerebbe un po' il tragitto. Un'occhiata attorno, quando non vede nessuno nei paraggi. Scruta il cellulare, valutando la posizione: il segnale arriva da lì, perciò sarà facile intuire che lo Hyuuga è già entrato. Proverà a palesarsi, quindi, all'interno del Konbini da cui riceve il segnale di posizione. Comparirà sulla soglia, agli occhi del negoziante e di qualche altro cliente sicuramente poco discreto: dopotutto, sono comunque all'incirca due metri di Nigga, ben piazzato. Espressione tipica, ovvero compassata e regolare. Pupille blu che rapidamente vanno in esplorazione delle corsie tra gli scaffali. In cerca dello Shinsengumi, ma non sapendolo assieme alla Doku. Proprio questa, se dovesse sentirla dire 'Ecco', inarcherebbe un sopracciglio, meditabondo, della serie 'mica me la ricordo'.
[Chakra On][spostamenti 4/4 con rilascio chakra base][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

00:06 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] "Certo. Mi rendi uomo proprio" le risponde senza troppi giri di parole se non fosse che a quella frase successiva si piega in avanti, chinato di quarantecinque gradi con le mani che si coprono la zona pelvica. Come le viene in mente di chiamarlo Oppa, è pazza? Non è legale insieme a quelle parigine e la scosciata con la quale va in giro stasera che, vedendoli uno di fianco all'altro, così opposti nello stile di vestiario sembrano quasi un daddy con la baby girl o se si vuole essere più volgari, un impiegato di ritorno dall'ufficio in un vicolo con una ragazza fiammifero. Annuisce, prendendo quelle bottiglie dal collo tra le varie dita, levandole dal pozzetto refrigerante per poi portarsi direttamente al bancone. "Rossi per me, li preferisco spicy. Peccato non possiamo saltarli per bene. " a differenza della versione più classica quasi brodosa appunto. Aspetta che Nene prenda il tutto e che lo raggiunga, iniziando a mettere mano al portafoglio per tirare fuori i ryo necessari a pagare la cena a tutti e due quando sente quel 'Ecco' "E tu come lo conosci?!" girandosi perplesso dato che in quel momento arriva appunto Ekko. "Ekkolo!" indicandolo con un cenno del capo, voltandosi per dare le spalle al cassiere, coprendo la visuale tra lui e Nene in maniera un pò gelosa . Ha la faccia da mate di sicuro considerando anche lo stesso colorito di carnagione e Nene sa che i dreadlocks lui stesso li ha portati fino a qualche settimana fa quando è andato dal barbiere a farsi un taglio un pò più consono per il ruolo che copre. "Ekko, Nene. Nene, Ekko. Fate voi i convenevoli" Risponde e introduce i due a loro volta aspettando che il ragazzone li raggiunga. Nel frattempo prende i tteokbokki dalle mani della doku e li mette sulla cassa, aspettando che il cassiere se ne prenda cura, li finisca di preparare per loro. Lo paga nel frattempo, imbustandosi le bevande in un sacchetto di plastica bianco. "Consigliagli qualcosa di buono, è dalle parti di Konoha, sai che li mangiano un pò meh. Io vi aspetto fuori che vado a riprendere la sigaretta pure." e così li lascia fare amicizia tra di loro, dirigendosi proprio fuori nel parcheggio, appoggiandosi con la schiena alla vetrata, cominciando a scendere fino a sedersi sul marciapiede. Riprende pure la sigaretta, ormai a metà, e riprende a fumarsela.

00:21 Nene:
  [the ghetto?] E' tutto uno strano giro di parole e coincidenze, mentre la sigaretta di Nobu prende la strada per il suicidio in piena solitaria - lei girerebbe il collo ad incrociar l'arrivo di Ekko - scoprendosi in uno strano gioco dove mette a confronto la gradazione di cioccolato tra lui e Nobu. Ah, sicuramente è lui l'amico di cui parla. No, ferma, non fare discorsi razzisti - vai avanti. Le coscette sfilano tra loro alla volta della cassa, e forse ha un po' voglia di pollo fritto. Le labbra sulla cannuccia tirano un altro sorso di quel magico liquido buonissimo che potrebbe crear dipendenze a chiunque - pur ad un innocente ragazza di provincia con i capelli corti e qualche capriccio sempre in canna. Ma basta divagare - come lo vede, sfarfalla le ciglia muovendo solo d'un quarto il capo alla sua volta. Il collo terso si contrae, pallido ed allungato come quello di un cigno. Un mare di deboli efelidi che le costella il viso rendendosi più fitte ad altezza del setto e della perte interna delle gote. Come se le fosse esploso un caffè sul viso. /Ma che vuole/. Vabbè ma non deconcentriamoci, poi deve aver passato cinque minuti buoni a fissarlo - prima di tornare alla cassa e prodigarsi nel prendersi le sue cosine ed aiutare Nobu. "eh, chi?" La risposta viene spontanea verso il chocoboy alla cassa - e verso come si applica a nascondere Nene al cassiere - o il cassiere a Nene. Questo non lo sapremo mai. Il canto del fondo del milkshake è presto l'incubo della serata, ah, è possibile avere un milkshake più grande della taglia /grande/ o è dannatamente utopico? Gli angoli delle labbra si riversano alla volta del basso e la figura di Nobu sfuma rapidamente in direzione dell'uscita lasciandola con la sua parte di Ryo in mano. Un po' pochi e stropicciati. Non è brava a gestirsi le finanze. O solamente ne ha così poche che bastano le tasche dei pantaloni. In compenso questa volta li ha tirati fuori dal bordo della parigina - lasciandone una pigramente più abbassata dell'altra. " Ekkoti? " Del resto già s'è presentata dalla bocca dell'Agente Scelto, non ha molto altro da dire. E complice il fatto ch'esso sia a tutti gli effetti un Konohano le lascia le labbra appena più distorte dal solito broncio. Che strano però. E poi come potrebbe pretendere che faccia amicizia con un sucaramen? Coscette come gambi di giunco color carne si smuovono rapidamente alla volta del muro di microonde - guardando la schiena abbassata del suo compagno. " Sei il classico konohano che caga arcobaleni? Se è così non ti faccio assaggiare i dannati tteokbokki. E poi bevi? O se ti fai un bicchiere cammini storto? " Il rumore del microonde la tilta, o forse è Ekko a tiltarla. Non importa granchè, per ora. Può gestirla. E' passato del tempo da quando Oto e Konoha furono dichiarate in guerra. Le mani scorrono sulla felpa - mostra un po' le curvette minute del fisico. No, le deve aver lasciate negli spogliatoi. " O p p a ? Le hai tu le mie sigarette ? "

00:37 Kaworu:
  [Konbini] La perplessità di Nobu è, in pratica, quello che mentalmente ha pure lui, così come sull'espressione si dipinge un'aria stranita. Si avvicinerà, lasciando sempre due-tre lunghezze di distacco. < Ehi, Nobu. > un gesto del capo nei suoi confronti, facendo per salutarlo. L'atto si estende anche a Nene, in maniera semplice quanto garbata. < Potevi dirmelo che eri in compagnia. Non volevo interrompere nulla. > commenta con aria ironica. Le pupille si posano su Nene, seguendo la presentazione introdotta dallo Hyuuga. < Molto piacere. > accompagnando quella favella con un cenno d'assenso. < Sì, mi chiamo Ekko. > sottolineando la cosa, quasi a giustificare quella serie di canzonature derivanti dai giochi di parole. < Arcobaleni? > restando praticamente di sasso, grattandosi la gota con l'indice. < Ad andare di corpo, ci vado. Quello che esce, insomma. Non mi è parente. > risponde con fare sardonico, esalando quella battuta con motto di spirito, mostrando appena la dentatura bianca, che quasi risalta attorno alle labbra carnose e l'incarnato scuro. < Lo vedi quanto sono? Diciamo che ce ne vuole per riempirmi. > asserisce successivamente, con aria sempre umoristica. < Problemi con quelli di Konoha? Dai. Io sono nero, almeno. > a voler appurare quella differenzia, come se potesse essere una specie di àncora di salvezza. Squadra nitidamente la Doku, un'occhiata lunga, abbastanza esplorativa, sebbene non parrebbe esagerare. Seguirà poi lo Shingensumi. < Hai sentito degli ultimi eventi al quartiere povero? > gli domanda, più serio. < Sono stato da quelle parti, pochi giorni fa. A dare un'occhiata. > e zittisce, puntando l'attenzione proprio sul colorato come lui.
[Chakra On][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

01:10 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] Carino Ekko, si preoccupa di essere un terzo incomodo anche se effettivamente erano diretti lì in generale e se fossero stati un attimo intimi anche su quel percorso a casa ovviamente non l'avrebbe chiamato a uscire con lui. Forse è per questo che Nene si sta divertendo a torturarlo mentalmente? Si sente chiamare di nuovo così, con quel suffisso onorifico che lo fa emozionare e anche beh... eccitare per motivi errati e non etici considerando il significato di quel titolo e con chi si usa. " Non ti preoccupare. Per così poco figurati " gli risponde, sedendosi finalmente fuori. Si riempie i polmoni di nuovo, cominciando a tastarsi e non il pacco ma le tasche. Scuote il capo " Nope, posso dartene una delle mie se vuoi però " le dice, disposto a condividere con lei il tutto. Aspetta che i due li raggiungano vedendolo lì per terra. Afferra oltre a una sigaretta anche la bottiglia di soju all'uva per lei mentre la birra per lui, aprendo il tappo e lasciandola lì accanto a lui per il momento. " Dai qui i tteokbokki, potevamo prendere anche un pò di pollo fritto e pane all'aglio. Ora che ci penso " risponde a Nene aspettando che gli passi i suoi gnocchi. Butta la sigaretta, ormai mozzicone per poi riempirsi la bocca della sua cena. Occhi che si girano a guardare il bro di colore come lui e quelle domande. Inclina il capo verso il petto e la manica della camicia sprovviste di note distintive della shinsengumi " Oggi non sono operativo. Comunque si, ho letto l'articolo ma come ti dissi non ci compete per ora. Puoi seguire il caso come Ninja però se ti interessa così tanto. Mi spiace solo che non sia stato già acciuffato.." risponde quindi, lasciando intendere appunto una nuova inabilità da parte di chi dovrebbe afferrare il nemico, il responsabile " Dovresti però avere accesso ai corpi e alle prove per vedere denominatori comuni ecc.."

01:23 Nene:
  [the ghetto?] Il rumore del microonde è un po' il suo migliore amico - la schiena s'abbassa quanto basta per potersi appoggiare sugli avambracci a ridosso di un esile bordatura lì davanti, come se fissare i tteokbokki potesse in qualche modo tranquillizzarla. Ascolta le parole di Ekko, ed infatti - è abbastanza spesso da lasciarle credere che sia vero. La smorfia s'affievolisce, diviene un espressione più o meno rapita dall'immagine degli gnocchi che girano perpetuamente su loro stessi lasciando che piano piano essi assorbano il sugo piccante e che lo stesso si scaldi. Il profumino è già invintante - un misto tra peperone e pomodoro, appunto - e spezie varie. Le spalle s'inarcano appena verso l'interno, si chiude come una conacchietta zittita. " Sei simpatico per essere un Konohano. Spero tu sia più sveglio della media, chocochad. " Affibbia anche a lui un nomignolo, avvalendosi della sua stazza - un po' troppo simile forse a quello di Nobu, choconinja. Il campanellino la porta a rialzarsi e l'esser pioniere d'angoli e lembi di pelle lasciati spogli dal piegarsi in avanti - rimane un discorso tra Ekko ed Ekko, totalmente ignorato dagli occhi di Nene che solo adesso, si volgono a guardarlo tornare in direzione dell'altro. Lei si prende il suo tempo per mettere il formaggio sui tteokbokki, lasciare che il calore stesso del sugo lo sciolga - proprio mentre muove le gambe per tornare tra i due ed al loro discorso che sente per mero eco del discorso. Quartiere povero? Che è successo? Prova a ricollegare l'informazione a qualche notizia già sentita in questi giorni. Che possa interessarle o essere ricollegata al killer. Un paio di bacchette d'alluminio nel loro foderino di plastica vengono estese al suo compagno, così come finirebbe per sedersi al suo fianco lasciando cadere il sedere contro il marciapiede - allargando le coscette ad appollaiarsi. Uno gnocchetto infilzato con le bacchette invece, viene offerto ad Ekko. "Tieni, un po' di cibo vero. Così smetti una volta buona di mangiare piscio allo zenzero con dei noodles." Il braccio teso verso di lui, lo gnocco impregnato di sugo /piccante/ e formaggio filante. Letteralmente juicy. Ritirerebbe il braccio se il ragazzone avesse preso ciò che gli viene donato, chiudendo le coscette per non far cadere il soju a terra. Il discorso tuttavia prosegue, e il cuore pulsante si rivela esser stato percepito preventivamente. Da un capo di capo, lo stesso capino ordinato in quello chignon che la fa' sembrare più piccola di quanto sia, e che mette in risalto i tratti artici. Affilati. Ciocche corvine come seta le ricadono pigramente sulla fronte, ritirando le bacchette per picchiettarsi appena il labbro inferiore, donando a quei petali nuovo colore. " Che lavoro fai, Ekko? " Una domanda pigra, poteva fargliela anche prima ora che ci pensiamo. " Ho sentito di un nuovo caso simile, nella zona tra il distretto del suono e della foglia. " Implicitamente, il bosco oscuro - unica zona limitrofa tra i due distretti. Le coscette s'allungano verso il bordo della strada, le caviglie sovrapposte le danno un aria perennemente scomposta - per quanto sia effettivamente seria. " C'è già un sospettato, ad ogni modo. Dubito che ci voglia tanto prima che la faccenda si concluda. "

01:38 Kaworu:
  [Konbini] Mani che vanno nelle tasche, rilassando la postura. Rilascia anche l'energia del chakra, di modo da conservare le energie e non sforzare inutilmente la propria tempra. E' rilassato, seppure quella mole imponente descrivano una compostezza statuaria. Spalle larghe, tronco eretto, corporatura prestante e definita, a scandire nitidamente che la fisicità sia la componente particolare del proprio potenziale combattivo. Faccia da Nigga, malgrado sia naturalmente compassato, fermo quanto tranquillo. < Cerco di fare del mio meglio. > alla Doku, per poi ringraziare tacitamente all'offerta di cibo. < Una metafora molto colorita per definire il nostro ramen. > soffio di ilarità, facendosi sfuggire una nota divertita. Raccoglierà quindi lo gnocco, passando a gustarselo poco dopo, approfittando del momento in cui sarà Nobu a parlare. Una connotazione di maggiore serietà si pronuncia su quei lineamenti, sfumando sopra l'incarnato di colore. < Non è mia intenzione disturbarti, in tal caso. > quando lui espone chiaramente d'essere fuori servizio, andrà a fare un cenno di diniego col capo, assecondandolo placidamente. < Hai sicuramente degli impegni più interessanti da seguire. > riferito a Nene, allungando le carnose labbra lateralmente, distendendo la bocca in un sorriso complice ed allusivo. Le successive favelle dell'agente della Shinsengumi lo trovano d'accordo. < Non mi interessava prima dell'ultimo fatto. > specifica, chiaro. < Ma dato che questo individuo ha colpito anche nel quartiere dove vivo, comincio a credere che sia un problema dal quale dovermi davvero guardare le spalle, ed iniziare a preoccupare, pur se anche a me non compete. Non direttamente, almeno. > esprime perciò quale sia il motivo del suo interesse, condividendolo con gli interlocutori, poiché il colloquio non terrà fuori certamente Nene dal partecipare. Aperto. < Dai vari articoli e notiziari, le modalità di esecuzioni sembrano sempre le stesse, così come la scelta degli obiettivi. La differenza, in questo caso, è che l'ultimo bersaglio non pare avesse legami col mondo ninja, a differenza degli altri omicidi. > spiega il suo punto di vista. < L'unica cosa che posso dire, è che se non si riescono a trovare informazioni sull'assassino, tanto vale cercarlo tra le sue vittime. > propone quell'intuizione che ha all'indirizzo del Ryuuzaki. < Non ho pretesa di partecipare alle indagini. La mia premura è guardarmi le spalle, anzi, davanti, visto che questo psicopatico sembra uccidere sempre con colpi da arma da taglio al tronco, ed essere pronto a reagire in caso. > aggiunge, la voce sempre scandita da bassi naturali, baritonale, resa più leggera dal tono per lo più placido e calmo. < Spesso i morti parlano più dei vivi. > chiosa, quindi, lasciando lì quel suggerimento a disposizione dello shinobi. Braccia conserte e faccia neutra. < Sto per diplomarmi all'accademia del quartiere della foglia. Sono ancora una allievo. > conciso, ma senza imbarazzo. La puntualizzazione del caso simile, lo trova concorde, ma non aggiunge altro. Parola al militare. Mutismo volto all'ascolto.
[Chakra On][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

01:59 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] Pioggia che comincia a cadere, tipida, dal cielo che fino a poco fa era bello calmo e a macchie. Una, due... per poi moltiplicarsi esponenzialmente, forzandoli ad alzare la voce per capirsi nonostante siano così vicini tra di loro. La visuale si riduce con la precipitazione appunto che si fa più fitta e con quel tettuccio a dar ai tre copertura che sembrano usciti da scuola o quasi visto che sono tutti e tre della stessa età più o meno. Li guarda parlare tra di loro, contento che i due non si stiano scannando tra di loro, sopratutto conoscendo il temperamento di Nene nei confronti dei Konohani, eppure Ekko già quella sera al chioschio gli era sembrato un tipo a posto, nonostante a lui dei conflitti dei vecchi paesi non importino minimamente: viene da Suna, letteralmente Narnia, figuriamoci se ha pure tempo e forze da sprecare a proseguire conflitti di oltre dieci anni fa. Si gode il suo tteokbokki bello piccante, come piace a lui, tirando su quello gnocco a forma cilindrica con la texture soffice. " Cazzo che buoni, altro che ramen! " si lascia sfuggire, apprezzando quella cucina sempre di più, trovando gusti a lui molto più affini e ricercati. " Non mi disturbi, possiamo parlarne tranquillamente, non ti avrei condiviso la posizione se non mi andava di incrociarti. Sono bravo a ghostare la gente che mi sta sul cazzo. " gli risponde senza filtro alcuno, girandosi con un sorriso a mostrare la dentatura bianca anche se ora è poco più cremisi per quella salsa piccante che ricopre quegli gnocchi che sta mangiando. Ascolta quel ragionamento a voce alta mentre osserva le gambe di Nene scoperte con la temperatura che si sta abbassando drasticamente visto la pioggia. Allunga la mano alla giacca nera e la deposita sulle cosce scoperte a modi di copertina. Una premura per evitare di passare il week end a farle da infermierino con il raffreddore e la febbre visto che dovevano recuperare quello precedente passato lontano l'uno dall'altra visto che avevano litigato e anche malamente all'oasi. Annuisce a quel discorso di deduzioni che fa Ekko, sorridendo per poi pronunciare " Pim pum! Risposta esatta " facendo una vocina metallica, tipo pachinko o slot machine per intenderci. " Le informazioni che puoi avere in questo momento provengono da testimoni ma non sono affidabili e non c'è una lista di tutte le persone presenti agli eventi e di queste non si sa chi era vicino per vedere qualcosa. Oppure puoi interrogare i corpi, vedere appunto come sono stati uccisi, le lettere, se i fori dell'arma coincidono ecc. " gli spiega l'approccio che avrebbe lui se solo seguisse il caso anche se come già appurato, non gli importa fino a quando il consiglio non gli darà il compito di farlo. " Come mai il nuiovo bersaglio non è un ex ninja? I precedenti cinque lo erano... che è cambiato? " gli pone lui delle domande come a sollecitarne la mente a farsi i quesiti giusti, a valutare tutte le soluzioni che ha e a perseguire le strade giuste dato che Nobu ha una mente superiore, come dimostrato di già in diverse occasioni, per esempio in quella stanza di VR. " E dimmi Ekko, dopo che ti sei diplomato come Genin che intenzioni hai? Dove vuoi andare? Che ambizioni ti muovono? "

02:21 Nene:
  [the ghetto?] Le labbra si riempiono di cibo mentre il discorso si snoda piano piano, finisce per raschiar in poco tempo il fondo della vaschetta - tanto quanto le pareti della sua gola sembrano esser in fiamme quanto basta da portarla a posar le bacchette diagonalmente in cenno di rassegnazione alla fine d'un pasto consumato in ben poco tempo. Un paio di colpetti piatti all'esofogo la portano a ricurvare la schiena in avanti, alzar appena le ginocchia al petto puntellando i talloni sull'asfalto della strada, ma senza emettere colpo di tosse alcuno. Cazzo se sono piccanti. L'eco dei propri pensieri è tanto alto da disturbarle l'attenzione, pur adesso che non ha niente su cui fissarsi. Però una cosa è certa: Ekko si riferisce principalmente a Nobu parlando del caso del killer di ninja - e Nene è il tipo di persona che si fa' scoppiare la vena in testa senza nessuna apparente ragione scatenante. Le labbra come ciliege consolate dal fugace passaggio di quella linguetta, raccoglie parte del sughetto rosso sangue e il rimanente dei residui di spezie che fino ad adesso erano incantevole orpello delle labbra. " ne--ne " Un pigolio sporco di raceudine, d'un tono femminile ma esule dall'adorabile fatalità che avrebbe una lolita a suo confronto. Le ginocchia nude finalmente risalgono la corrente e si mettono in mostra dalla discesa di quella felpa puntellando i plantari al pavimento e spostando il proprio baricentro in avanti, come se si stesse dondolando. Recupera il collo verde della bottiglia, lo strozza spietata nella fossetta tra pollice ed indice - rilegando la sigaretta offerta da Nobu alla man gemella. " Non mi trattare come se fossi la ragazza sciocca del gruppo, cioccolatino. " Del resto lei e Nobu sono dei parigrado, e la gentile estensione dell'argomento saltuariamente non le va' affatto bene. Il busto scivola indietro quando vede il suo uomo muoversi, scoprire le spalle e la camicia color vinaccia - prendendosi quelle gocce che iniziano a scendere. Mancava solo questa. La giacca sulle cosce la distrae - ma in compenso, lo apprezza. S'astiene dall'effusione per la presenza dell'altro, come una forma di rispetto pubblico dove quello che c'è tra lei e il suo collega, è qualcosa d'estremamente intimo. Non ancora così esplicitamente pubblico. " ... " Non dice niente, ma lo sguardo con cui carezza Nobu è dolce come zucchero. Sfila la giacca ed eccola infilarsela addosso. Un braccio e l'altro. Le va' larga, ma ha il suo odore - ed è ancora calda. Le provoca piacere. Lo stesso che arrossa le gote quando fa' per alzarsi. La sigaretta tra le labbra pende e le distorce il musetto. " Valutare un cambiamento da uno su cinque è un po' presto, potrebbe esser un errore. O potrebbe esser meditato per creare un fattore incertezza non indifferente. Come quello che la terza volta aveva scritto il suo nome al contrario cercando di depistarci, ti ricordi? " L'incipit è riferito a Nobu, ovviamente - e lascia intendere una vita passata come teammate, o come collaboratori. La fantasia è arma di Ekko, del resto. Voce impastata dalla sigaretta ancora lì, leggeremente distorta. Le gambette nude si muovono alla volta dello Hyuuga - cercandosi una nicchia sopra alle sue cosce. O tra esse ed il marciapiede. Un ricercarsi affettuoso che comunque vorrebbe rimanere esterno a quel discorso. Una fiamma balugina rossa sul viso e da' fuoco a quella vetta di tabacco. Fumo. Lascia che esso ne occulti i tratti di volpe, abbassando di poco il mento. Un /click/ sovrasta la pioggia, mentre il polso mancino permane nascosto in una nube eterea e grigiasta, dall'odore confortevole per chi ci si annichilisce continuamente, nella nicotina. Ha tenuto a lungo il lupo dei cacciatori appeso al proprio choker - un choker di raso nero piuttosto fine - ed ora, lo lancerebbe alla volta di Ekko, offrendogli un lavoro. O se vogliamo esser romantici, offrendogli il posto vacante che lei e Nobu hanno lasciato. "Sembri in gamba, potresti proseguire le indagini e venire pagato piuttosto che proseguire per pura paura di esser attaccato, Ekko." Sfila la sigaretta dalle labbra, il collo lascia retrocedere il capo - se si fosse seduta sulle cosce di Nobu, si prenderebbe cura di non colpirlo con il proprio rifuggere il lascito delle proprie labbra. Una nube dolciastra, evanescente. Ed eccole risorgere sanguigne; petali di velluto che si muovono ad instillar forse il prossimo passo nella vita di un futuro shinobi. " Del resto, se sei tu il cacciatore, è difficile aver paura di esser cacciati. E' come se un lupo aspettare d'esser braccato dalla pecora, no?" Sì certo, ma chi le dice che Ekko sia un lupo? Oh beh, lei lo da' per scontato. O è un lupo, o il suo interesse colerà a picco di quì a breve. E sicuramente non meriterebbe l'effige della cacciatrice di taglie più testa di cazzo della storia. Un piccolo cenno blando del palmo in sua direzione, scostando i fianchetti a mettersi comoda su Nobu. " E inoltre, se tu facessi richiesta - vorrei saperlo. Potresti tornare utile a me e Nobu. O potresti allenarti per affrontar le selezioni. Ti pagherei, poco - ma ti pagherei. "

02:41 Kaworu:
  [Con Nobu e Nene] Frattanto che il dialogo tra i tre procede, qualche goccia comincia a venire giù dal cielo, facendo sfociare dunque quell'assembramento di cumulonembi in un principio di rovescio. La prima stilla che gli cade sul naso, tozzo e squadrato, gli fa scaturire una lieve reazione facciale, una contrazione dei tratti fisionomici accompagnata da uno strizzare degli occhi prima, rinforzato da un paio di colpi di palpebre subito dopo. Pupille che si muovono nella sclera, inquadrando verso l'alto, laddove il maltempo va a manifestarsi via via più nitidamente. Un sospiro lungo, raccogliendo con le narici l'aere circostante, che si impregna di quel classico odore di umido, mischiandosi poi in gola al gusto dello gnocco trangugiato poco prima, che ancora gli torna al palato. < Non male, vero. Li terrò in considerazione anch'io, prossimamente. > conviene circa il tteokbokki, ampliando maggiormente i propri orizzonti dei sapori. < ... Che mangiare sempre Ramen, fa male anche alla reputazione. > aggiunge, ovviamente in chiave ironica, giusto per fare un po' di motto di spirito assieme a quelle compagnie non territoriali. Annuisce verso Nobu, un segnale di tacito ringraziamento che funge anche da intesa. Nel frattempo, Nene attira la sua attenzione, lanciandogli quel choker di raso nero. Lo afferra con la sinistra, guardandoselo sul palmo della manona. < Mh? > le parole di lei, con quella consecutiva offerta, lo fanno impensierire. < Cosa intendi dire? > tornando a guardare la Doku, non rendendosi conto del riferimento. < Richiesta... per? Di che si tratterebbe? > è un attimo confuso, ma sembra tenere in considerazione l'offerta, ostentando anche una certa curiosità ed attenzione; almeno, finché l'onomatopea vocalizzata dallo Shinsengumi lo lascia dapprima perplesso, fatto salvo comprendere dopo il tutto dalle successive favelle. < Quello che posso fare, sicuramente, è berci su. Ed allenarmi, nel frattempo. > dichiara placidamente, sempre in un sottolinearsi fuori dalla questione, sebbene cerchi di seguirla con discrezione ed accortezza. < Cambiato? Mh... > si lascia coinvolgere da quelle domande, facendosi così sollecitare dal gioco di rimando dell'interrogazione dell'agente. < La stampa suppone anche l'altra ipotesi di rapina finita male. Gli elementi però fanno pensare alla firma di questo fantomatico criminale. > meditabondo, massaggiandosi la mascella con la mano destra, che si solleva da quella posta conserta degli arti. < Gli omicidi presentano tutti elementi in comune. Ciò farebbe supporre che non siamo davanti ad attacchi casuali. > sfarfallio delle ciglia. L'intervento di Nene è plausibile, e difatti lo appoggia. < E' una considerazione da tenere in conto. Un depistaggio sarebbe possibile. Tuttavia, da un attacco all'altro era passato più tempo del solito. Anche i notiziari hanno espresso il pensiero che l'ondata potesse essere terminata. > c'è molto su cui ragionare, ma dalla sua posizione marginale, le biforcazioni che si trova dinnanzi a quelle eventualità sono decisamente molteplici. < Eppure, sia a chi lo sta inseguendo, sia a chi diffonde le informazioni, sembra sfuggire il reale nesso della questione. Il messaggio dietro ogni lettera che si lascia alle spalle. > sospirando lungamente. < Più che cambiato qualcosa, Nobu, credo che ci possa essere qualcosa dell'ultima vittima che non si sappia di preciso. Più remoto o recente, forse c'era un legame col colpevole. > la sua teoria, basata però su troppo poco. < Ma ho troppi pochi elementi per orientarmi. A primo acchito, e guardando anche a come agisce e cosa dice l'informazione pubblica sulle uccisioni, sarei portato a credere due cose: o che sia talmente discreto da poter passare inosservato, al punto tale da riuscire a colpire i suoi bersagli in petto senza che questi possano fare nulla per difendersi, o che tutte le vittime fossero conoscenti o qualcuno che ha avuto a che fare con l'assassino, che riesce a prendere di sorpresa i suoi obiettivi. > esprime la sua opinione, fondata su quanto sa. Il finale, però, lo dedica all'altra Agente, riprendendo quell'accenno lasciato in sospeso.
[Chakra OFF][Portaoggetti fianco sx: Tonici Chk/Hp - Fumogeni Set x1 - Flash Bomb x1]

03:02 Nobu:
  [Sede Shinse - Konbini] Fa una mezza smorfia che tiene per se quando Nene chiama Ekko con quell'appellativo che di solito riservava per lui, strizzando le palpebre a guardarla un attimo torvo ma poi scuotere il capo e tornare a distendere l'espressione facciale. Ascolta sia Nene che Ekko in quelle loro deduzioni " Concordo e ti do ragione Nene, per questo, per quanto cinico può sembrare, bisogna rassegnarsi all'idea che servono altri colpi e altri elementi in comune per capire se è cambiato qualcosa oppure quest'ultimo è stato solo un diversivo oppure effettivamente stiamo parlando magari di qualcosa di diverso. " spiega ai due, aprendo le gambe affinchè Nene possa sedersi all'interno con il petto a contatto con la sua schiena, ora coperta da quella giacca. Osserva il tutto ancora più sbigottito, diammine si sta privando del medaglione dei cacciatori che per loro è così importante. Ekko pare non capire. " Quello è il simbolo distintivo dei cacciatori di taglie, è quello che ti definisce uno di loro. Diciamo che ci sono liberi due posti e concordo con Nene: intuito, tenacia e apertura mentale per seguire il bersaglio. Saresti un ottimo hunter. " Gli da anche lui la propria benedizione per poi abbracciare, o è quello che sembra, la piccola Doku da dietro. Quelle mani così grandi e dalle dita veramente lunghe si infilano all'interno della giacca, nel taschino interno a tirare fuori una catenella fine con il medesimo ciondolo. Il suo un pò più consumato, con la laccatura tutta graffiata. Nel retro il suo codice da cacciatore, quello che un tempo era il suo lavoro e la sua ancora di salvezza dato che era il suo unico sfogo. Anche adesso ci sono giornate in cui gli manca esserlo: il brivido della caccia, l'adrenalina di inseguire un uomo, il piacere che prova dal sangue, tutte cose che deve tenere sotto controllo ora che ha dato il suo collare alla Shinsengumi e che, prima di questa missione assegnatagli, cominciava a stringerlo troppo. Apre quella catenella, prendendo solo il suo ciondolo, depositandolo nel palmo di Nene per poi cercare di farle chiudere la mano sopra, come a dirle 'è tuo', conscio di quanto valga per lei quei ricordi visto che è da lì che i due hanno iniziato. "Penso sia un ottimo inizio se ti interessa, ti permette di fare un minimo il lavoro che facciamo in Shinsengumi e anche gli Anbu, ti darebbe modo di aver accesso a delle informazioni che ora non hai l'autorizzazione di visualizzare e sopratutto guadagneresti qualcosa mentre affini le tue abilità, visto che vuoi prendere questo cammino. " estende quindi anche verbalmente, in maniera esplicita, come cacciatore veterano, quell'invito a Ekko, persona abbastanza sveglia e interessante per quel ruolo. "Se inoltre pensi che tutte le vittime siano correlate puoi sempre andare agli archivi e cercare informazioni sui cinque... sei adesso. " termina così quel discorso, essendo una teoria facilmente confutabile che può provare tranquillamente a seguire. Allunga il muso verso la nuca di Nene a darle un bacio. "Andiamo a casa prima che rimaniamo troppo tempo fuori? Ho capito che ti sei evoluta dall'aspettarmi fuori dalla finestra a dietro la porta, ma è tardi..." la intima, aspettando che si alzi prima lei dato dove si stava riposando per poi fare lo stesso. Prende i resti e li butta nel cestino fuori dalle porte scorrevoli del Kombini. Saluta Ekko con un cenno della mano e del capo, per poi aspettare la compagna e avviarsi verso casa Nene, quell'appartamento capsula giusto per una persona e stretto per due. [END]

03:24 Nene:
  [the ghetto?] L'accenno al killer è oramai obsoleto. L'ha perseguito per quanto fosse necessario, ha una pista da inseguire - e tutti i tasselli rilasciati dalla stampa, o da chi effettivamente ha assistito ad una delle scene del delitto nel posto giusto. Un filler di tempo. Un caso che strapperebbe volentieri agli Anbu per poter dimostrare d'esser di gran lunga meglio. Però, al tempo stesso, parliamo di un caso così limitrofo e lontano dai reali obiettivi della Shinsengumi - da allegar a quelle parole un cenno di mero disinteresse. Avrebbe voluto grattar il fondo delle verità per poter emergere dalla massa assieme a Saigo, erigere il capo consegnando le chiavi di un caso che sembra essersi concluso. La stessa fragolina sembra esser arrivata ad una conclusione sulla quale ancora non ha lavorato. Dovrebbe rintracciare il dannato monaco, prima che possa arrivarci qualcun'altro. Espira fumo dalle labbra e pigramente, spingendo i lombi ad incordarsi quanto basta per reclinarsi in avanti, in direzione di Ekko. Quel che si ritrova in mano chiaramente non è il choker intero - morirebbe senza oramai - ma solo il pendente. Una testa di lupo completamente nera, che ha visto i giorni migliore ed il proprio splendore sfiorire sotto molteplici combattimenti. Ha visto sangue, graffi, cadute, cambi, fango. Ed ora perisce a riposo nel mastodontico palmo dell'altro. Il choker è ancora al collo di Nene ed ora, sembra un po' vuoto. Dovrebbe metterci qualcos'altro, forse un anellino, forse un nuovo pendente. Lo sfiora appena pensierosa - come se avesse agito impulsivamente ed ora si fosse pentita. No, la crescita è importante. E chi decreta che Ekko e Nene, non possano crescere di pari passo. Lei abbandonare un posto, e lui acquisirlo di conseguenza? L'estetismo d'una scena tanto forte quanto nostalgica la colpisce, l'allibisce - e la lascia stremata. La sigaretta tra le labbra sfrigola - e la pioggia le bagna il capo ed il viso lasciandola insofferente. Vorrebbe dormire però. Con una lucina di cortesia sempre pronta a guidarla nel flusso di un week end pigro, sonnolento, fatto d'attimi di euforia - ed attimi di pisoli immensi. E' stanca dopotutto. " Non è da escludere nemmeno l'ipotesi del fanatismo. Ultimamente il messaggio d'odio trasmesso dal killer è più condiviso di quel che ci si aspetta." Che esso non sia del tutto un mostro? Rea d'assecondare il suo pensiero, ma non tanto caparbia d'ammetterlo d'innanzi a quello che ora come ora, è nulla di più che un civile qualsiasi. Scompare quel bocciolo nel palmo, trovandosi a martoriare una porzione di vuoto al di la' dell'imponente figuro. E comunque ha riso alle sue battute questa volta. S'è lasciata andare ad un cristallino colpo di diaframma che l'ha smossa tutta. L'ha resa splendente. Leggera. Tenace. Non lo è sempre? No, con vergogna dobbiamo ammetter che non è così. Ha lasciato andare il discorso sul cibo e i problemi di reputazione con risa e scosse di capo - per poi accodarsi alla parte che più gli interessa. Una faglia le si apre nel petto e l'orgoglio, è l'incipit per non issarsi per riprendere ciò che oramai ha donato ad Ekko. Un po' prematuro dargli il proprio ruolo forse, o forse vuole spronarlo e spronarsi? I movimenti di Nobu sono un evanescenza tra i suoi pensieri - l'avvolgersi ricompone l'apertura di quella trachea verso un attacco di panico alle porte. No, rimani concentrata. Sarebbe umiliante avere un attacco di panico. Come se avesse tirato il filo del proprio acquilone pericolosamente in alto - scuote il viso e percuote l'anima a riancorarsi a terra. Ha fatto un ottima azione. E il compiacimento e la curiosità sul viso di Ekko - sono una piacevole risposta. Sì, hai fatto la cosa giusta. Le braccia che l'avvolgono però, l'hanno riportata a terra. Scioglie il proprio sguardo in qualcosa di più puerile, mallifluo - infossandosi nel suo petto e ricercando quella mano che la cerca a sua volta. Non è possibile. Per qualche arcana filosofia - arriva a pensare che Nobu abbia chiaramente sentito i propri pensieri, magari è il suo esser un ninja sensitivo? Lo guarda con la coda dell'occhio mentre il freddo del ciondolo che tocca il palmo - ed il caldo della sua mano, sembra avvolger la sua a trattener dal collare quell'attacco di panico in erba. Lo stringe. Lui o il ciondolo? Non importa. La mano chiude nel pugno quel capo di lupo fino a sbiancarsi le nocche, come se fosse successo qualcosa d'estremamente segreto. Un momento che non va' detto a nessuno. " Esatto. " Riemerge dal nulla dei suoi pensieri ed il bacio - finisce per piegarsi appena in avanti incassando il bacio alla nuca con un ammansirsi dello sguardo. Come farebbe un gatto. Si leva, con ancora il pugno chiuso e il soju nella mano mancina, ancora chiuso. Del resto Nobu è stato esaustivo sulla spiegazione dei cacciatori di Taglie. " Ma per portare la mia effige devi promettermi di essere un pazzo. E di non avere mai paura di un bel cazzo di niente. Lo sanno tutti che tra te e il tuo avversario, il primo che ha paura ha perso al gioco. " Come se cacciare fosse un gioco, un po' come il gatto con il topolino. Un po' un ragionamento tutto suo, dove lo ammonisce con un dito affusolato e smaltato t'un bel pumpkin. Caldo ed autunnale. I pochi passi che la separano finalmente da Nobu vogliono esser reindirizzati alla volta dell'altro, lasciandole un attimo per dargli quel compito. " Mi serve che tu vada verso nord-est, verso le mura. Esattamente tra il distretto di Kiri e Suna. Voglio che analizzi le tracce di passaggio che collegano interno ed esterno delle mura perchè sospetto ci siano dei vandali che vengono dall'esterno, mi serve sapere con certezza se è così. Se sono fresche, quando è successo. Insomma, un po' tutto quello che si può sapere. " Si prende una pausa sfilandosi la sigaretta dalle labbra e rivolgendo lo sguardo verso Nobu, volato a buttare la roba. Un sorriso scocca le labbra alle sue parole, le stesse che le disse Saigo. Messe così sembrano un po' stupide. Lo aspetterà comunque, che sia una botola - la tomba - la finestra o la porta. Scocca la lingua sul palato. " E' una cosa facile da fare, anche se richiede tempo. Ti darò 50 ryo, non di più. Sto sotto con l'affitto. " Alza gli occhi al cielo, emettendo nitidamente la socciatura della situazione. Attenderebbe una risposta, ma alla fin della fiera - finirebbe per inseguire Nobu. Baciare di nascosto quella testolina di lupo. L'inizio. E no, non è ancora pronta a lasciarlo andare. E poi, è più importante di quel che sembra. Però, quella di Nobu, è un po' più pesante della sua da vestire. La sua valvola, la sua libertà. " Nobu ti passerà il mio numero, Ekko. Ci sentiamo presto, spero. " [END]

03:45 Kaworu:
  [> altrove] Le considerazioni sul fanatismo gli giungono abbastanza nuove: una finestra non esplorata, un'idea passata in sordina. < Che sia una qualche setta? Mh. > non è un mugugno di disapprovazione, bensì di ulteriore ipotesi. Per quanto sarebbe meglio restringere il cerchio, anziché ampliarlo, essendo subentrato parecchio dopo nell'analisi dei fatti, lui sta raccogliendo tutti i pezzi di quel puzzle, per poterli mettere assieme. Per questo, alla Agente della Shinsengumi, corrisponderà un gesto d'accondiscendenza, valutando l'elemento probatorio in quella ipotesi formulata. Invece, riguardo all'oggetto ricevuto, mentre se lo studia, arrivano le spiegazioni da parte dello Hyuuga. < Cacciatori di taglie... > meditabondo, sbatte un paio di volte le ciglia, su quel viso inumidito ormai dai rovesci temporaleschi. < Mh. > un mugugno scevro di parole, ma non per questo poco loquace: così come l'espressione tanto riflessiva trasparirebbe, sembrando concretamente ponderare la cosa. Non ha percezione del valore affettivo che la Ragazza ha lasciato dentro quel monile, dato il di lei autocontrollo anche coadiuvato dall'intervento del compagno, del quale stupore lo incuriosisca, restando ad ogni modo nell'ignoranza. Richiude il pugno, riportando l'arto lungo il fianco. < Farò il possibile, e nel frattempo supero l'esame, e vi ricerco, allora. > rispondendo anche a Nene, appuntandosi mentalmente quei dettagli, ora che ha maggiormente chiaro il tutto. < Per farvi sapere cosa trovo, qualora abbia deciso ed avuto successo. > parlando ai due adesso, ed annuendo in maniera pacata. < Facciamo così: io ci provo. Perché mi va di farlo. Tu vedi se ti piace come lo faccio. > una specie di test, insomma. < Se dovessi essere convinta, allora mi pagherai. > la cifra non la discute, non sembra veramente importargli, adesso. Dopo, quei consigli riferiti dal possessore del Byakugan sugli archivi, verranno acchiappati al volo, in una tacita movenza con cui restituisce un segnale d'intesa: gesto che s'allarga, inglobando anche le ultime parole della Doku. < Bene. > Quelle parole finali di entrambi, -oltre che dai vari comportamenti più intimi della coppia- lo fanno arguire sul fatto che sia il momento di togliersi dalle bombe luci. < Sì, credo sia il momento anche per me di andare. > ma, in coda, ha quell'ultima referenza da lasciare, ovvero la domanda postagli sul finale, da Nobu, sul proprio futuro, che gli ha richiesto un po' più di tempo per elaborare la risposta, ma che alla fine concilia bene con quell'epilogo. < Mi hai chiesto cosa ci sia nel futuro, Nobu. > mostrando poi proprio il pendente che gli è stato lasciato in dono. < Beh, mi piacciono le sfide. Per il momento, Kagegakure è la mia base, come per tutti. Ma non dimentico che là fuori, c'è ancora tutto un mondo, con molte prove ad attenderci tutti. > risolutamente espone. Lo sguardo accoglie nella propria visuale Nene, rivolgendo la retorica ad entrambi gli interlocutori. < Per quel che mi riguarda, non siamo qui soltanto perché un Falso Dio e delle bestie immonde ci hanno costretti, facendoci perdere tutto quello che avevamo: ma perché trovassimo noi stessi in questo nuovo conflitto. > presa di fiato, ferma, solida. < Ho imparato che da sempre si è dovuto combattere, qualunque sia stato l'avversario. Tanto che lottare, sembra essere stesso un'ammissione di esistenza. > stringe quel Choker nella mano sinistra che ha ricevuto dalla Ragazza. < Perciò, finché ci sarà una sfida valida da affrontare, mi farò avanti, per provare fin dove si può spingere la mia forza, ed a quel punto andare oltre. > determinato, e con quella placida compassatezza a dare un tono maggiormente incisivo al discorso. Una lieve inclinazione della bocca decreterà un piglio audace. < A presto. > battendosi un pugno sul petto e salutando i due, facendo per avviarsi a rientrare. (//END)

Sulla strada di ritorno a casa Nene e Nobu si incontrano con Ekko a un kombini per cenare. Parlano un pò del caso, fanno brainstorm e, dato che N&N non sono sul caso, passano il testimone a Ekko, anche del loro ruolo nei cacciatori di Taglie.

Un pò di spunti per Ekko e una missione in chiave Shinsengumi da giocarsi.