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con Naomi, Kazuma

22:13 Kazuma:
  [Piazza] <..Etciù!..> uno starnuto nel pieno della notte, ove molte persone ormai stanno passando. Le strade della piazza di Otogakure, luogo ove le statue dei Kage passati si ergono nel bene ma soprattutto nel male, sono affollate di persone che tentano di godersi la serata. I ragazzi di oggi escono tantissimo anche più di quanto si facesse una volta, chi per andare in quartieri poco raccomandabili chi per una serata in discoteca e chi ancora solo per godersi una bella passeggiata, ecco Kazuma fa parte della terza categoria e non solo. Dicendola tutta non è nel migliore dei suoi stati, recentemente infatti è stato soggetto ad una missione di grado D che lo ha visto doversi denudare per entrare nel lago del bosco di Kagegakure pur di poter cercare delle tracce all’interno del bacino d’acqua. Ecco diciamo che nuotata e pioggia, insieme a un freddo cane non sono esattamente il massimo dell’esperienza difatti il ragazzo potrebbe aver beccato in qualche maniera un raffreddore o qualcosa del genere a causa del sistema immunitario indebolito, dopotutto Aki e Nene non sono state le uniche persone con cui è stato in contatto nei tempi recenti. Perché ritrovarsi però addirittura in giro a Oto tra tutti i posti, non era meglio rimanersene a casa? Beh questo è vero, ma la testardaggine e la perseveranza del Nara sono troppo alte per poter essere fermate da un mero raffreddore, difatti nonostante questo si ritrova anche oggi ad esplorare la zona di Oto con la scusa più che altro anche di potersene stare in un posto più o meno familiare e pieno di posti al chiuso come la piazza, così può cercare informazioni e non starsene troppo al gelo. Veste con i suoi soliti indumenti perfetti per una giornata fredda, la tuta scolastica sempre verde sempre presente dei tempi andati di colore ovviamente nera e la mantella nera che arriva fino alle cosce e copre completamente tutto il busto di Kazuma, rivelando quando viene aperta al suo interno un pattern di colore violaceo. Allo stesso tempo sempre saggio portare dietro di se la propria oggettistica quale, spada e marsupio, l’uno nel fianco sinistro l’altro nel destro, ma ad aggiungersi a tutto questo abbiamo anche un qualcosa in più per premurosità verso le persone intorno a lui, ossia una semplice mascherina ad altezza della bocca, che serve a coprire la stessa ed il naso evitando così l’esposizione ad altre persone dei propri possibili germi interni. <..ETCIU’!..> starnutisce ancora, e come le buone maniere vogliono anche se ha una mascherina addosso, va sempre verso il proprio interno gomito destro, per minimizzare i danni. <...Oh cielo..> parla un po’ fra sé e sé nel mentre gira quelle strade ed ammira un po’ i colori notturni che decorano il verde scuro degli alberi e i vicini locali, incredibile da un villaggio così tanto riconosciuto per la sua storia triste e crudele sia nato un posto così pacifico, quella di Kagegakure è davvero un’era incredibile, ma anche molto sudata. Camminando, guardando e ascoltando, il ragazzo sembra un po’ allo stremo, difatti ogni suo piccolo passo diventa sempre più lento e si vede che non è proprio al massimo delle energie, forse non è stata una buona idea venire questo giorno dopotutto. Si siede su una delle panchine vicine alle statue, la stessa dove per la prima volta incontrò Naomi e appoggiando la spada sulle proprie cosce, allarga le gambe, poggiando la schiena all’indietro per prendersi quei piccolissimi 5 minuti di riposo, osservando le stelle, mentre il cappello rimane in bilico sul suo capo. Assimila e si inabissa nei suoi pensieri, i rumori attorno a lui si fanno sempre più fiochi e sfocati nella sua mente ed inizia a ricordare a pensare, a ciò che è successo nelle ultime ore per far muovere un po’ il cervello ed evitare di addormentarsi li, ma forse dovrebbe fermarsi prima di arrivare a scontrarsi con un problema più grande di lui, dopo che ha trovato tutto questo relax sarebbe un peccato buttarlo via così no? {Spada - Marsupio - Mascherina anti covid - let’s go}

22:36 Naomi:
 Una giornata come tante, la solita routine abitudinaria e ripetitiva, nulla di particolare da dover citare oggi così come nelle giornate passate. Vestita come il più delle volte, il solito vestiario alla moda, moderno e dall'aria tecnologica, un giacchetto di tessuto sottile ed impermeabile dalla tinta nera decorato con delle linee verde acido che disegnano il motivo classico a circuiti dei microchip, cappuccio posato sui capelli dello stessa tonalità a mascherarla un pochettino, gambe fasciate da degli stretti jeggins di un grigio scuro, scarpe dal gusto sportivo e degli stessi colori del giacchino, tranne qualche tocco di bianco a staccare. Mancina in tasca, la dritta è lì che preme e sfrega sullo schermo del telefono, passa da un'applicazione all'altra continuando a camminare senza preoccuparsi dei più, i suoi due gatti più fidati al seguito ed una borsa a tracolla con dentro il portatile, è abbastanza distratta ed alienata nel proprio mondo senza contare il fatto che sta controllando le proprie statistiche sulle ultime partite fatte proprio alla sala giochi, vari parametri e cifre da valutare per vedere se effettivamente ha mantenuto un ritmo costante e proficuo, concedendo performance impeccabili come al solito < Mh.. Forse ero un po' sotto tono oggi. > ed effettivamente non è che ha giocato in maniera poi così perfetta, ma fa spallucce, avrebbe potuto attivare lo Sharingan e vincere facilmente su tutto e tutti, ma di certo in un luogo pubblico non ricorrerebbe mai alla propria innata, ne per non far risultare palese il barare ne tanto meno per mostrare a tutti che è un Uchiha. Che poi barare bara comunque a casa, ma solo ogni tanto. È una piccolissima e magra consolazione nell'avere quegli occhi maledetti ai quali più o meno si starebbe abituando, non che li abbia approvati, ma il dover incominciare a farsene una ragione la sta muovendo attraverso un prolisso percorso di accettazione < Mh? > alza istintivamente lo sguardo al secondo starnuto più secco ed udibile di Kazuma, sollevando lo sguardo dallo schermo per dunque posare le fucsia proprio sul Nara, seduto su di quella panchina con tanto di mascherina, magari non facilmente riconoscibile ai più, ma per la giovane Naomi, che quasi potrebbe riconoscerlo solo dal vestiario e dall'imposizione di quelle basette perfette, gli verrebbe più che spontaneo pronunciare - soffermandosi del tutto - un quasi del tutto certo e poco più che sommesso < Kazuma..? > saranno distanti poco meno di un paio di metri ma quel lamentarsi tra se e se del moro lo sente abbastanza bene da potersi definire del tutto certa che quella figura davanti a lei sia effettivamente il Giornalista del quartiere della Foglia.

22:57 Kazuma:
  [Piazza] Ah che belle le stelle nevvero? Anche con l’inquinamento luminoso dei lampioni e lanterne della notte sono ancora così visibili e belle in cielo, fanno quasi pensare a tutt’altro che qualcosa di negativo, come se stessero baciando Kagegakure della loro magnificenza donandole ancor più splendore di quanto già non ne abbia. Se solo Kazuma fosse un artista o qualcosa del genere, ha sempre provato ad avvicinarsi a arti più tradizionali come la poesia o il disegno classico ma sono cose che purtroppo non è portato a fare per mancanza di talento e pratica, ma il sogno nel cassetto è sempre lì, quindi un giorno chissà. Alcune delle stelle iniziano a scomparire ed assieme ad esse anche i sensi del Nara che si sta perdendo nella sua testa rilassando i propri muscoli, sta tentando così disperatamente di non addormentarsi ma è proprio sul punto di cedere, sarebbe un disastro se lo facesse ora, chissà cosa succederebbe se qualcuno tentasse di derubarlo o prendersi vantaggio di lui, o se fosse scoperto dalle forze dell’ordine oppure…<mmh?..> oh Naomi nostra salvatrice, hai fermato il povero ragazzo dall’essere una vittima della Oto notturna. Kazuma riprende quasi completamente i sensi e gli occhi che fino a poco fa si stavano socchiudendo si riaprono all’improvviso ed insieme ad essi la schiena si raddrizza sistemando la cervicale piegate sullo schienale della panchina. Guarda attorno a sé, le pupille si posano in ogni dove finché non vede la voce che lo ha chiamato che solo ora riconosce, grazie alla figura che gli si palesa a pochi metri. <..signo-> aspetta, ma Naomi aveva chiesto un linguaggio meno formale l’ultima volta no? <...emh..Naomi?..> si molto meglio. Che coincidenza del destino, chi se lo sarebbe mai aspettato di vedere la ragazzina dai capelli verdi da queste parti a quest’ora, esattamente in un momento del genere. Su Kazuma si palesa un piccolo sorriso nel vedere finalmente dopo tempo una faccia familiare e che si spera non lo mandi in una crisi esistenziale o nevrotica. <...qual buon vento...non mi aspettavo di trovarvi qui..> probabilmente potrebbe dire la stessa cosa. Il ragazzo facendo leva con le gambe e le mani sopra le cosce si alza dalla panchina prendendo con sé la spada e risistemandola al suo posto, sul fianco sinistro. Fa non poca fatica, e tira anche un po’ su con il naso nel mentre lo fa visto che era talmente perso nella sua testa che non ci aveva manco pensato. <..Perdona la mascherina, ma…*sniff*...non mi sento tanto bene…> lo dice con un tono un po’ imbarazzato, del resto non è esattamente il top per lui incontrarsi con una conoscenza con questa specie di raffreddore e fazzoletto sulla bocca, ma tant’è, sempre meglio di passare il germe. <...ti chiederei di stare un pochino lontana, non vorrei influenzare…*sniff*...anche te..> aw ma che premuroso, Nene probabilmente lo prenderebbe in giro dicendogli che ci sta provando con sua sorella e poi lo picchierebbe. <...ma lasciamo stare, tu come stai? E’ da un po’ che non ci sentiamo..> del resto è vero, l’ultima volta è stato per messaggio, lo stesso messaggio che ha portato il ragazzo di nuovo dal fabbro misterioso tra le altre cose, difatti un sussulto colpisce per un momento il ragazzo che ancora non è uscito del tutto da quella crudele e bizzarra esperienza. E’ strano però c’è qualcosa che pensa possa chiederle e concretamente possa tornargli utile, ma li per li non gli sta venendo in mente, forse grattando un po’ le meningi potrebbe venirgli in mente, ma ci vorrà un po’, è proprio li sulla punta della lingua ma non sa dire cosa sia con certezza. {Spada - Marsupio - Mascherina - Distanziamento sociale}

23:25 Naomi:
 Il pallore lunare illumina con un biancore sereno le strade di Kagegakure così come quella piazza, le stelle in cielo fanno capolino da dietro qualche strascico di nuvole guardareed il quieto silenzio serale, sgranato solo da qualche mormorio o vociare notturno, fa da sottofondo a quell'incontro casuale tra il Nara e la Uchiha. Un sottile sorrisetto è ciò che si dipinge sul volto di lei, sia per l'aver appunto azzeccato e sia per il fatto che lui stesso si corregge quasi istantaneamente sul come chiamarla, evitando onorifici o pronomi sin troppo formali per i gusti della ragazzina che risponderebbe con un breve cenno d'assenso, sì, è lei in carne ed ossa. Si volta dunque verso di lui, al quale dava poco più del profilo, mentre Maru e Sharu si fermano dietro di lei, la micia a pulirsi una zampa ed il micio invece a gironzolare lì nei dintorni della padroncina, ricordandosi di avere una coda che si perderebbe a guardare per lunghi istanti, prima di camminare un po' e voltarsi di nuovo cambiando angolatura < Nemmeno io, ma fare due chiacchiere.. Non mi spiace. > si sofferma nel mentre che parla, prende una pausa più che onesta e doverosa poichè lei in realtà non è mai stata tanto propensa al sociale, al parlare con la gente ed a conoscere gli estranei, eppure, il corso degli eventi l'ha portata ad avere a che fare con diverse figure che ora, in un modo o nell'altro sono entrate nella sua vita lasciando un qualcosa, chi più chi meno < Ah.. Mi spiace, hai preso.. Freddo? Un buon rame.. Fa sempre bene in questi casi.. > e di nuovo un leggero cenno d'assenso per voler sottolineare ed evidenziare le proprie parole, più che certa che un buon piatto caldo possa curare anche un raffreddore, il che non è proprio così, ma pazienza. Far bene fa bene, ma non debellerà la malattia, per quanto di certo riempirà lo stomaco. Fa appena spallucce riguardo al non avvicinarsi troppo, anche perchè lei già di base non lo fa di suo, tanto che accompagna quel gesto con un'espressione indifferente sollevando appena il labbro inferiore rimanendo appunto ad una dovuta distanza, ultimamente ha avuto modo di riuscire ad annullare - a volte - quel mezzo problema del contatto fisico soltanto con il Chikamatsu, gesti spontanei dei quali persino lei non è che se ne rendeva più di tanto contro, almeno fino a quando non succedeva, per quanto ovviamente non è che ci sia da pensare male < Ah.. Io? Mh.. Direi.. Bene. Tornavo dalla sala giochi.. > un cenno vago verso la strada dalla quale proveniva, torna sullo schermo del telefono quasi ogni volta che può e vi rimane per qualche istante fino a quando non viene interpellata nuovamente, per quanto ora sia lei a domandare, sollevando la mano con in mano l'arnese per distogliere una ciocchetta verde da davanti al viso < Come proseguono le tue.. Indagini..? > ricorda ancora cosa gli aveva etto quella sera così come ricorda come la abbia aiutata con la questione del litigio tra sorelle, una disponibilità che di solito non ci si aspetta da qualcuno con il quale ha tutto sommato poca confidenza, più di qualsiasi estraneo, questo è vero, ma poco più che conoscenti in amicizia, ora come ora.

23:46 Kazuma:
  [Piazza] <..Freddo? Beh ecco..> freddo sarebbe riduttivo ecco, è già un miracolo che non sia morto per ipotermia forse in quel contesto, ma tant’è. <...diciamo di si, recentemente ho svolto una missione in un lago piuttosto gelido e fidati non è stata una bella esperienza..> fa spallucce con un tono che ha un pochino di sarcastico nel suo, oh no forse Nene lo sta influenzando. Comunque effettivamente pensieroso guarda un attimo verso l’altro tenendosi il mento con la mano destra che sguscia fuori dalla mantella come un serpente, effettivamente un bel ramen caldo non dovrebbe essere male, forse ci potrebbe pensare, dopotutto è un Konohano se non piace a lui, o non andava così lo stereotipo. <...sala..giochi?AAAH ho capito capito..> in verità non proprio, da un iniziale dubbio a realizzazione quasi istantanea in realtà il ragazzo sta confondendo la sala giochi piena di gadget e arcade che intende Naomi con qualcos’altro. <...aspetta, ma sei sicura di poterci stare in un posto del genere? Non è un po’ pericoloso con la gente che va li e la storia delle scommesse?...> ecco appunto, ormai si sta facendo un viaggio mentale dove vede Naomi mettersi a spendere soldi davanti al pachinko di qualche azienda tipo Nokami o cose del genere. <...o non che mi voglia intromettere nei tuoi affari..> assolutamente mettiamo le mani avanti, dopotutto non vuole arrecare fastidio, è solo preoccupato. <..le indagini dici…> abbassa un pochino lo sguardo a quella domanda fatta li sul momento, innocente ma che colpisce il ragazzo, dopotutto è venuto qui anche per questo come suo solito, ma era talmente preso dal rilassarsi che quasi se ne stava per dimenticare, forse si sta arrendendo alla grandezza di questo caso? Giammai, non può essere così, assolutamente no. <...ecco..diciamo che non ho avuto grossi risultati…> e dal tono si sente, sommesso, deluso e un po’ triste ma non troppo malinconico dal sembrare un disperato. <...*sigh*...*sniff*... di recente sono passato al posto che mi avevi consigliato tu, l’oasi e-...> bloccato, fermo sulla figura di Naomi che piano piano cambia, poiché la visuale si sposta da lei verso il pavimento sottostante. Ricordare ancora ciò che ha sentito e che è successo all’oasi lo sta facendo un attimo perdere in una strana trance. La visione si fa come sfocata per suggestione e anche i suoni per quegli istanti si fanno poco chiari ed ovattati ripensando a quella foto che ancora tiene li dentro ma che non ha il coraggio di tirare fuori. Naomi sicuramente vedrà questo come strano visto che nel parlare si il Nara si è fermato per qualche secondo a guardare il vuoto per poi riprendersi scuotendo la testa di nuovo concentrarsi sugli occhi della ragazza. <...perdonami…ero perso un attimo...nei miei pensieri..> non è sbagliato, ma non vorrà mica deprimere la ragazza no? <..in ogni caso, non ho trovato molto...ho parlato con un conoscente che tiene un officina li, ma nulla di nulla…> qui ovviamente si sta riferendo al caro signor Fuji e le sue frasi criptiche. Più va avanti questa conversazione più si sente lo sconforto dalla sua voce, forse servirebbe qualcosa che lo tiri su di morale, come una speranza qualcosa che forse lo può portare su una nuova pista vista che ormai sta pensando alle indagini. A quel punto l’illuminazione, le porte del paradiso gli si aprono davanti per mezzo secondo dandogli l’idea che forse potrebbe davvero aiutarlo. <...aspetta si--err Naomi...avevi detto di essere brava coi computer giusto?...> una domanda parzialmente retorica poiché non ricorda il 100% di ciò che si son detti ma è abbastanza sicuro gli abbia dato questa informazione, difatti aspettando una risposta da parte della ragazza con un nuovo tono decisamente più curioso e meno sofferente del precendente freme dalla voglia di potergli parlare di quello che ha in mente, anche se ovviamente con i dovuti riguardi e sacrifici da parte del ragazzo. Se comunque gli fosse arrivata una risposta gli farebbe questa proposta. <...ho un’idea ma gliene voglio parlare più in “privato”...> mette la parola privata tra virgolette perché qui anche le panchine hanno le orecchie, diciamo che è una scusa per andare in un posto più caldo e seguire il consiglio di Naomi. <...Che dici ci spostiamo in uno di questi chioschi di Ramen?...> e ne indica uno a caso con l’indice aspettando una sua risposta, che se fosse positiva lo porterebbe ad avviarsi verso il luogo indicato che non è tanto pieno, anzi, al bancone principale non c’è nessuno sono tutti nei tavolini esterni. {{Spada - Marsupio - Mascherina}

15:42 Naomi:
 No, non deve essere stata affatto una bella esperienza quella del moro raffreddato, l'idea di immergersi in un lago gelido non la aggrada affatto ed anzi, al solo sentire di quelle parole un lieve brivido di gelo le percorre la schiena, la smuove appena per quanto rimanda lì sul posto < Brrr.. Ci credo.. > e finisce di tremolare per quel breve istante, finendo poi a porre un'espressione curiosa ed allo stesso tempo perplessa quando Kazuma confonde il significato delle parole della sedicenne, fraintendendo ed andando ad alludere ad una sala giochi differente da quella che si confà ai più giovani, diciamo semplicemente che penserebbe ad un luogo da adulti, ecco < Mh.. Guarda che ti sbagli.. Io vado dove ci sono i videogiochi.. Sai.. I cabinati.. > e con la mani andrebbe a descrivere una sorta di rettangolo come ad indicare proprio un cabinato stesso, mimando poi con le ditina una levetta e dei tasti ad indicare i classici stick arcade, tornando poi con le braccia lungo i fianchi, un brevissimo sospiro nel guardarsi intorno, atto semplicemente a colmare il silenzio, cadendo poi con gli occhi sul telefono rimanendovi per una buona manciata di secondi. Risolleva le fucsia puntandole sul di lui viso quando il ragazzo riprende a parlare, lascia da parte il controllare quotidiano di uno dei tanti negozi digitali dove acquistare qualche gioco preoccupandosi piuttosto di quelle indagini del quale lei stessa ha domandato, qualcosa che di certo si può definire abbastanza importante per il Nara, anche se non sembra abbia fatto particolari progressi, purtroppo < Mh.. Capisco.. Mi spiace.. Anche se- ? > non conclude la frase poichè si acciglia, visibilmente dubbiosa riguardo quella pausa secca da parte di lui, si perde per qualche attimo portando la ragazza ad inclinare la testolina di lato, ciocchette verdi a dondolare in quel suo rimaner per tutto il tempo che lui si annida nei propri recenti ricordi < Kazuma..? > ma a quanto pare qualcosa lo desta, un bagliore fugace di perdizione in chissà quale personale problema, si scusa e lei stessa scuote lentamente la testa come a voler far comprendere che non c'è nessuno problema e, per rispetto, non andrà ad approfondire la questione, ora come ora. Piuttosto, gli occhietti di lei si illuminano per qualche istante ed il viso sprizza qualche scintilla di gioia in più del solito, i pugnetti si portano sotto al viso e con il tono più concitato ed allegro si sporge appena in avanti < Eeh? Conosci Fuji-san anche tu? Poggers?! > e poi, in quel suo realizzare che effettivamente non c'è un motivo vero e proprio per aver reagito in quel modo, che è soltanto qualcosa di remoto e distante dalla di lei comprensione ad aver pizzicato le corde che han portato a quel simpatico ed innocente modo di porsi, improvviso, si ridimensiona in fretta portando entrambe le mani dietro la schiena, intreccia le dita tra di loro e distoglie appena lo sguardo posandolo in un punto impreciso della piazza < Oh.. Ehm.. Cioè.. Lo conosco anch'io.. Mh mh.. > ed annuisce un paio di volte volendo mettere un punto al discorso, tagliando corto sulla questione per soffermarsi sulla domanda che lui gli pone, qualcosa di indubbiamente interessante a quel sentire di volerne parlare addirittura in privato < Mh.. Va bene, un ramen non si rifiuta mai.. > curiosa e comunque abbastanza in grado di fidarsi di quella figura che piano piano sta imparando a conoscere, avviandosi con il ragazzo della Foglia in direzione del chiosco indicato, fortunatamente senza troppe persone nei dintorni, vuoi per l'orario o per chissà qualche altro motivo.

16:13 Kazuma:
  [Chioschetto] Neanche fosse un qualche tipo di creatura leggendaria di qualche tipo Kazuma alza un sopracciglio alle parole cabinato e videogiochi, per poi assumere poco dopo di cosa possa intendere la ragazza, <..ooh..> lasciandolo trasparire con quel piccolo verso, è ignorante come pochi ma non fino a questo punto. <...Pogghers cosa?..> ancora con questa bizzarra parola, non è la prima volta che gliel’ha sentita dire effettivamente, difatti mostra la sua confusione pronunciando quelle parole a bassa voce, tentando di trovare un significato al termine, che magari non esiste neanche, ma diciamo che questo flusso sconnesso di pensieri finisce dopo pochi secondi poiché la sua attenzione torna sul fatto che la ragazza abbia nominato Fuji. <..aspetta, anche tu conosci il signor Fuji? Incredibile…> ed è anche incredibile come ti riferisci ad un tuo coetaneo con “signor”. Inizia a chiedersi tra sé e sé se per caso il suo articolo non abbia aiutato in qualche modo a far fluttuare delle persone da lui come sperava, ma Kazuma è un gentiluomo e non mostrerebbe mai la sua vanità per un lavoro ben fatto pavoneggiandosi. In ogni caso è il momento di andare verso il chiosco che come volevasi dimostrare è stata un’ottima scelta per far portare Naomi anche li, visto che non ci sono neanche tante persone. Avviatosi quindi insieme alla ragazza nel loco indicato precedentemente con tutta la sua oggettistica, davanti a questo piccolo localino in legno decide di sedersi su uno degli sgabelli posti al bancone principale, proprio sotto le tende caratteristiche di questi tipi di locali, invitando con un cenno della mano anche Naomi dentro. Non ha neanche bisogno di sistemare i suoi oggetti visto che non ostruiscono il suo fondoschiena, ma aspetterà ovviamente che Naomi si accomodi prima di iniziare a parlare. <..*sniff*...mi porti un Hakodate Ramen per piacere e un po’ di Sakè..> così per non farsi mancare nulla, dopotutto quale villeggiante proveniente da un posto come Konoha non apprezza qualcosa come una buona ciotola di Sake. Aspettando che Naomi ordini o meno qualcosa verso il proprietario come fatto da Kazuma, inizierebbe solo in quel momento a riprendere il discorso che stava facendo poc'anzi, mentre le pietanze vengono preparate. <...bene..> asserisce in direzione di Naomi mentre incrocia le braccia tra di loro rimanendo perfettamente dritto, senza neanche poggiarsi sul bancone. <..*sniff*...ti devo mostrare prima questo..> allunga la mano destra verso il proprio marsupio aprendo la zip e tirando fuori il suo cellulare che probabilmente farà storcere il naso a Naomi ma quasi certamente anche il proprietario. Difatti il modello che ha è la cosa più basilare e arcaica che potresti trovare sul mercato, non stiamo parlando di uno smartphone ma un telefono pieghevole e con i tasti fisici come quelli dei primi anni 2000, cose che usano soltanto gli anziani praticamente, è un miracolo che abbia accesso ad internet. <...aspetta, emm…> il ragazzo pare persino in difficoltà nel mentre sembra stia cercando qualcosa su quel coso premendo tasti che sono ¼ del suo pollice. <...Oh dannata tecnologia…> bofonchia causticamente per qualche secondo finchè non sembra aver trovato quello che cercava. <...Oh finalmente...ecco guarda qui..> dicendo questo mostra lo schermo minuscolo alla faccia di Naomi che se non avesse mai avuto bisogno di occhiali, ecco che potrebbero tornarle utili. Quello che potrà vedere è praticamente una discussione su un forum online chiamata Kagegakure no Spotted, che potrebbe sapere o meno di cosa si tratti, in ogni caso, ciò che conta è sono i tre messaggi che cerca di evidenziare Kazuma con il dito, facendo anche abbastanza fatica <...ecco...ved..ah no em...ecco..> molta fatica. <..dicevo, vedi questi messaggi qui, secondo te potresti riuscire a darmi una mano a tracciare in qualche modo questa persona qui?..> e lo dice indicando più precisamente il messaggio dell’utente che ha risposto al thread. In questo caso Kazuma sta peccando di beata ignoranza sia perché non sa se Nene gliene abbia già parlato in qualche maniera se si sono rimesse in contatto, sia perché non ha assolutamente idea se il tracciamento online sia illegale, come si possa fare, se è possibile o se sia pericoloso, difatti il suo richiamo di aiuto a Naomi viene proprio per questi motivi e visto lo scopo iniziale di questa roba tanto vale sfruttarlo in qualche maniera. I post sono tutti di due utenti anonimi, Kazuma non si sognerebbe mai di rivelare chi li abbia scritti in realtà, mai e poi mai. Aspetta quindi una risposta dalla ragazza insieme anche al pasto che dovrebbe arrivargli. {Spada - Marsupio - Mascherina - Post di cui parla Kazuma: https://bsoulshippuden.rel.to/viewthread.php?t=57596 (se per qualche motivo non apre vai su Bacheche > Web, Social & Ninjagram > [KNS] Kagegakure no Spotted ~ Avete presente…)}

16:49 Naomi:
 Ora che ci pensa per qualche attimo, probabilmente a lui non aveva affatto spiegato cosa intendesse con quella parola, ne la prima volta che la utilizzata ne tanto meno di recente, ricordandosi soltanto ora che appunto non è avvezzo - cioè, l'ha saputo sin dalla prima volta, ma considerato il di lei essere spesso e volentieri tra le nuvole, persa nel proprio mondo, è facile scordarsi di alcune piccolezze < Ah.. E' vero.. Aspetta.. > sarebbe stata la sua flebile risposta alla perplessità di Kazuma nei confronti di quel buffo dire, o almeno sarebbe solo l'accenno di un voler chiarire i dubbi del Nara, per quanto in realtà ci sarebbe così tanto da imparare sul gergo della rete, si dovrà pur incominciare da qualche parte no? Quindi, cercando sul web la stessa parola in questione, andrebbe a fargli vedere una gif animata di una persona che volge la faccia di lato con un'espressione estremamente meravigliata e sorpresa che ha un che di ilare, è uno streamer di quelli che stanno online a fare cose mentre la gente li guarda, potrà tranquillamente non riconoscerlo ma il succo è proprio l'espressione alla fine dell'immagine che si ripete di continuo < La faccia alla fine.. Quello significa 'Poggers' .. Cioè.. Stupore, meraviglia, dipende un po' dove lo usi.. > ed annuisce al termine di quella breve lezioncina, pronunciandosi con il suo tono che pur nell'essere più che certa - visto l'argomento - suona sempre titubante e spezzato dalle pausette che si prende di mezzo a frazionare ogni frase. Una sottile stilettata involontaria è ciò che giunge di seguito da parte di Kazuma, la domanda che lui gli pone in rimando alla di lei concitata reazione la getta un pochettino più in imbarazzo di quanto già non lo era in quel vago dondolare a destra ed a sinistra, crucciandosi in quell'arrossire vagamente con le mani giunte dietro la schiena < Mh.. Sì sì.. Ma giusto perchè gli ho commissionato una spada.. Niente di che.. > svia, andando a rimarcare su quel punto ben preciso, un insolito volersi rifugiare in un'altra verità che ben si discosta dal favore che gli ha fatto concedendogli un letto dove dormire, l'altra sera, al turbato Chikamatsu. Non vi era malizia nel gesto, ne vi è stata e ne tanto meno ce ne è ora nei pensieri della giovane Uchiha, eppure, perchè sente come il sottofondo di un misto tra un amaro senso di colpa ed un dolce esser felice per quanto successo? Non lo sa, non se lo spiega e lascia correre, è giusto una manciata di secondi quella dove anche lei chiede silenziosamente il permesso di perdersi dentro se stessa, accodandosi dunque al seguito del moro con il quale raggiungerà il chiosco. Un saluto al cuoco con un cenno della mano che ondeggia appena, dopodichè prenderebbe posto affianco a Kazuma considerando che c'è sempre abbastanza spazio tra uno sgabello e l'altro, tradizioni orientali che di certo non le dispiacciono, anzi, si accomoda con quelle forme acerbe sul cuscino rosso per poi ordinare con il suo solito tono gentile e vagamente sommesso, mai che si sforzi ad alzare più di tanto la voce, tanto che il proprietario tenderebbe appena l'orecchio < Uno Shoyu butter ramen con sesamo extra.. Per favore.. > e dopo aver osato un lievissimo sorrisetto appena forzato, sarebbe arrivato il momento di dedicarsi al piccolo teatrino del Nara alle prese con il proprio telefono. Il Giornalista fatica ed incespica appena sulla tastiera mentre lei lo guarda con aria a metà tra l'essere perplessa ed incredula, non tanto per le qualità scarse di lui nell'approcciarsi alla tecnologia visto che mai si considererebbe superiore lei, quasi priva di ego - tranne se si tratta di videogiochi - piuttosto è il vedere quel rudere in mano sua che la lascia lì lì in silenzio, per poi uscirsene con un < Ahn.. Mh.. Fa abbastanza vintage.. > e forse poteva anche risparmiarsi quello stesso dire, ma almeno ha provato ad essere quanto più delicata possibile, un lieve commento istintivo che potrà essere preso come una magra battutina, si spera. Allungherebbe il musetto, sbatte la palpebre un paio di volte per poi assottigliare lo sguardo e mettere meglio a fuoco < Mh..Beh.. Quello che dici si può fare, teoricamente.. > non è nemmeno roba così tanto illegale andare a risalire all'indirizzo ip di qualcuno che ha inviato un messaggio o simili < Il problema è che essendo il messaggio anonimo.. Potrebbero aver usato un indirizzo di rete pubblico tramite qualche dispositivo, appunto, pubblico. > una marcia in più, più spigliata di quando si parla delle sue cose e del suo campo, anche se la notizia che gli da non è delle migliori, per quanto non tutto è perduto < Anche se.. Diciamo che si potrebbe anche trovare l'indirizzo di rete e.. > una breve pausa, non è una cosa semplicissima e probabilmente è un filino meno legale della prima opzione < Vedere se su quella rete vi è un backlog o.. Qualcosa di simile con la lista dei dispositivi connessi.. Tipo.. > e fa una pausa, sollevando le spalle come ad indicare che non ha più nulla di particolare da proporre, però, ci tiene comunque a precisare mentre arriva il rame < L'unica cosa è che questa seconda opzione è.. Come dire.. Poco carina.. Grazie. > ringrazia il cuoco e come si suol dire, a buon intenditore poche parole. Stacca le bacchette, inizia a mescolare appena gli spaghetti nel brodo muovendoli pigramente in senso orario, attendendo che il tutto si freddi un minimo.

17:08 Kazuma:
  [Chioschetto] Al dir di lei sulla spada commissionata alza leggermente le palpebre aprendole un attimo stupito, effettivamente non si aspettava che Naomi potesse richiedere la forgiatura di una spada ecco, anche se non è l’unico motivo. Effettivamente il ragazzo deve ancora scoprire molto di più sull’arma che tiene dentro il fodero alla sua sinistra e solo Fuji può aiutarlo a capire in questo momento, ma la paura di scoprire lo tiene ancora fermo, difatti è da un po’ che non ha contattato il ragazzo in qualche modo dopo l’ultima volta, non si è ancora ripreso del tutto. <..mmh Vintage dici?..> il tono di Naomi non fa intendere al ragazzo che si sia alcuna malizia dietro le parole della ragazza ma nonostante questo sente in qualche modo che possa trattarsi di una piccola punzecchiatura nei confronto dello strumento da lui usato, che persino Kazuma sa di essere arcaico, ma è proprio per quello che gli va bene, meno moderno è meglio è. <..Davvero?..> un bagliore di speranza quando la Uchiha gli dice che un rintracciamento possa essere possibile, potremmo anche dire come Naomi che Kazuma è in Poggers ora. Ma poi quella luce nei suoi occhi inizia sempre di più ad affievolirsi passo dopo passo che gli spiega più o meno il funzionamento del tutto. <..Indirizzo di rete? Backlog?..> oltretutto i termini usati dalla ragazza sono parole che il Nara non ha mai sentito dire nella sua intera vita indi per cui oltre a spegnersi un pochino la speranza dentro di lui si va a anche a contorcere il cervello cercando di capire quelle parole così estranea ad un individuo come Kaneko. Oh finalmente il Ramen il Saké è arrivato, almeno una gioia su cui poter mangiare. Il ragazzo a quel punto, poiché costretto per ovvie ragioni, abbassa la mascherina ad altezza del collo e spezzando le bacchette insieme alla ragazza con un brullo viso si attinge a prendere una porzione di quel ramen per darsi almeno un contentino per ora. <...mmh..> accenna un piccolo sorriso mesto, almeno il cibo è buono. <...sinceramente…> una breve pausa seguita dal suo girarsi verso la ragazza. <..Naomi non ho capito molto di quello che hai detto…ma da quel che ho capito non è una missione facile..> eh si non si può servire tutto su un piatto d’argento caro Kazuma <...ma ti vorrei chiedere comunque che approfondissi il processo “poco carino” del...er..bechlog, si tratta per caso di qualcosa di illegale?...> ha paura a sentire la risposta perché pensava di aver trovato un’altra piccola speranza qui dentro, riuscirai mai questo ragazzo a trovare una pista valida?. {Spada - Marsupio - Mascherina}

17:31 Naomi:
 Un vago annuire quando lui gli pone quella domanda dopo avere giustamente pensato che un'arma su una ragazza come Naomi potrebbe risultare abbastanza insolita ed inappropriata, un pensiero più che lecito del quale ella non è partecipe e torna appunto a riferirsi alla questione del telefono con quel cenno d'assenso < Sì.. Insomma, fa un po' retro.. Ma non è male, sul serio.. > dopotutto per quanto sia del tutto dedita alla modernità ed alle tecnologie all'ultimo grido, non disdegna poi così tanto gli apparecchi di vecchia data, hanno il loro fascino e le ricordano in un certo senso i suoi anni di vita, cresciuta di pari passo sin da quando non vi era poco più che qualche magro e misero schermino, al Suono. Vedere e comparare i passi che ha fatto il progresso da quelli che erano dispositivi obsoleti a quello che hanno oggi è indubbiamente affascinante, non trovate? comunque, tirando su un primo boccone di spaghetti, mentre soltanto in questo momento ci ricorderemo più precisamente dei poveri gatti di Naomi, che essendo abbastanza vicini a casa sono appunto rincasati, lei soffia sugli spaghetti facendo piegare qui fili di vapore in diagonale, cogliendo soltanto con la cosa dell'occhio il di lui illuminarsi per poi spegnersi, sospirando appena prima di andare a portare la punta delle bacchette alle labbra, tirando poi su gli spaghetti con fare relativamente rumoroso, come se nulla fosse, anche perchè altrimenti ci si scotta se lo si fa troppo lentamente < .. Hai ragione, scusa.. Beh, l'indirizzo di rete consideralo come.. L'indirizzo di casa tua.. Se spedisci qualcosa metti anche quello del mittente.. no? > ecco, la mette giù così riprendendo a mescolare appena il brodo, riprendendo a parlare < Vedi, in una rete.. Vengono conservati molti dati, di diverso tipo.. > e continuerebbe appunto a far vorticare lentamente e pigramente le due stecche sottili di legno, la mancina accoglie la testolina che si poggia stanca sulle nocche, è fuori da un bel po' tutto sommato < Se noi entrassimo in questa rete e trovassimo un backlog.. Che altro non è che un registro con chi entra e chi esce.. > una breve pausa nella quale tira fuori un pezzo di manzo stufato, sollevandolo e portandolo davanti agli occhi con un'espressione abbastanza seria e determinata < Allora con quel registro in mano potremmo trovare le risposte che ti servono. > nessuna pausa, questa volta, tiene le fucsia puntate sul pezzo di carne per lunghi istanti per poi riammorbidire l'espressione e divorarlo in un solo tenero boccone < Nom ~ Comunque.. Diciamo che è legale fino a quando non ti scoprono. Ecco. > il che è tutto un dire, visto e considerato che è una cosa rischiosa ma che allo stesso tempo non dovrebbe richiedere alcun particolare sforzo o competenza esagerata, senza contare che teoricamente parlando nessuno dovrebbe preoccuparsi se qualcuno buca la rete di un semplice cafè o chissà che altro, basta andarsene senza lasciare tracce ed il gioco è fatto. Il punto è che la cosa a Naomi la stuzzica e non poco, vuole provarci, ha sempre giocato violando al massimo qualche rete wifi per le password ma per il resto, non ha mai osato più di tanto, ora invece.. Un pizzico di adrenalina a scuoterla, affonda le bacchette e prende un boccone più grosso del solito < Vofiamo prof- .. > deglutisce, stava praticamente parlando a bocca piena < Scusa.. Vogliamo provarci..? > ed abbassa la voce ad un flebile sussurro, gettando un occhio verso il cuoco che per quanto si stia facendo i cacchi suoi è meglio che non senta.

17:59 Kazuma:
  [Chioschetto] <..mmh mmh…> occhi socchiusi, un boccone ogni tanto mentre ascolta la spiegazione della ragazza sul funzionamento basilare di quei termini che non aveva compreso finora, annuendo al dire di lei. Cerca di assimilare quante più informazioni possibili e inserirli nella sua minuscola memoria che difficilmente riesce a comprendere queste cose, soprattutto alla prima botta, ma quando si arriva a parlare della legalità della cosa beh ecco. <..Capisco, bene allor-aspetta cosa?..> talmente concentrata nell’ascoltarla e ripensare alla spiegazione non appena dice quella parte sulla legalità subito gli si aprono gli occhi dopo un momentaneo momento di noncuranza. <..a-aspetta, quindi non è proprio legale allora..> subito il suo tono si fa un po’ più preoccupato, oh cielo non si potrebbe mai permettere di agire contro la legge in nessun modo assolutamente no scherziamo? Anche se… <..mi...dammi un secondo..> talmente bloccato e pensieroso a riguardo della sua proposta fatta con quella che sembra anche genuina voglia di mettersi alla prova, Kazuma per soffocare il boccone amaro beve il Saké tutto d’un sorso, tanto ci è abituato a fare queste cose con suo padre. Neanche una goccia di liquido cade sul bancone nonostante venga portato alla bocca con una certa voga e quando la ciotola di ceramica viene delicatamente appoggiata sul bancone e Kazuma tira un piccolo sospiro per l’alcol che ha appena sceso la sua gola, si gira nuovamente in direzione di Naomi con un viso confuso, come se non sapesse che dire. <...mmh beh ecco vediamo…> non sa che parole usare, né tantomeno che dire in verità, è combattuto internamente, non può permettersi assolutamente di agire nell’illegalità, sarebbe qualcosa di assurdo per lui, nel senso come potrebbe andare contro il perfetto e funzionante stato di Kagegakure sarebbe troppo per lui, senza contare che lo sfruttare la tecnologia così lo disturba alquanto come idea, però...c’è anche da dire che volente o nolente questa potrebbe essere una pista che difficilmente riuscirà a trovare da altre parti ed è una possibilità difficilmente perdibile, anche perché in verità non sa quanto sia il pericolo di questa azione, il fatto già che sia illegale lo manda un po’ su di giri. Kazuma deve fare una scelta, seguire le proprie regole morali che ha deciso di perseguire e che gli sono state imposte, oppure perseguire le sue ossessioni fino all’ultimo, quelle che l’hanno guidato fino a questo punto, dal diventare un ninja, poi un giornalista e in futuro un investigatore se il tempo lo vorrà. Il ragazzo è ammutolito con un’espressione che mostra la sua indecisione e tenta di collezionare i pensieri in un unicum per trovare una soluzione a questo dilemma, il villaggio o se stesso, quello che crede essere il bene comune o una scelta egoista? Ma poi ecco un’illuminazione in questo processo che forse ad alcuni potrebbe parere stupido ma che per Kazuma è importantissimo. <...ok..> finalmente torna a parlare con un viso mutato, più sicuro anche se nasconde un grammo di incertezza dietro. <...Non vorrei mai fare un torto a tua sorella o a te se ti mettessi in pericolo. Quindi ti prego, nella maniera più sicura possibile e cauta per favore, proviamoci..>dopo aver detto queste parole prende una pausa di 2 secondi per ricollezionare di nuovo i pensieri, mentre il suo cuore batte a mille, effettivamente per lui è un qualcosa di abbastanza stressante tutto questo anche se ai più potrebbe non sembrare. <..anche se illegale, catturare questo criminale gioverebbe al governo e alla società, indi per cui non è sbagliato, no non deve essere così...ne sono certo..> delle parole che di certo però non hanno molto, si vede che tra sé e sé sta cercando di autoconvincersi e forse agli occhi di Naomi si sta facendo più problemi di quanti non dovrebbe, ma genuinamente si vede che è preoccupato in un modo o nell’altro, per Naomi, Nene e soprattutto se stesso. Cerca di calmarsi, ormai ha preso una decisione, scola le ultime porzioni di Ramen con le bacchette e finisce il brodo come mai non ha mai fatto prima e stavolta una piccola goccia di quel brodo gli finisce sul mantello per sbaglio, ma non se ne accorge neanche. Si alza e dal marsupio prende dei Ryo che lascia sul tavolo mentre si rimette al suo posto la mascherina. <...*sniff**sigh*..ok credo che mi congederò adesso, grazie di tutto Naomi, ti prego fai attenzione..> parole dette dal cuore, mostrando un vero interesse verso i riguardi di Naomi, ma forse quelle parole non sono solo rivolte a lei, ma anche a se stesso, che non si è mai spinto fuori da quei confini. Dicendo questo il ragazzo alza le tende e inizia ad incamminarsi verso la fermata più vicina, per poter tornare al suo settore. <etciù!> sembra che l’allergia stia tornando più forte, lo stress non gli faccia bene. {END}

p.s. Naomi e Kazuma si incontrano per caso in piazza e di lì a poco decidono di parlare con calma mangiando qualcosa, parlando di cose da hackeroni.

N.B: Manca la mia ultima azione, ma ahimè lo spunto non verrà portato avanti, Naomi al vedere del preoccuparsi di Kazuma rifiuterà gentilmente, dicendo che anche lei vuole continuare con la sua vita normale e che anzi, si terrà alla larga da tutte le questioni Ninja o comunque pericolose, da quel giorno in poi.

E niente, gg wp uwu9