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con Furaya, Mattyse, Keiga

14:31 Keiga:
  [Centro Bosco] Niente, non ce la fa proprio a stare in mezzo alla giungla urbana. Anche oggi si è rintanata in mezzo alla natura, scegliendo la parte più profonda del bosco dove gli alberi sono altissimi e dal tronco enorme. La luminosità è praticamente nulla, o meglio si vede pochissimo. Un qualcosa che non pare metterla a disagio in alcun modo, costringendola a basarsi su udito ed olfatto invece che sulla vista, che non le fa di certo male. Le mani sono unite nel sigillo della capra, e sta cercando di immaginare le due energie, fisica e psichica, sotto forma di due sfere, come ha sempre fatto. Il battito rallenta, dovuto alla concentrazione che si fa più importante. Cerca di far muovere quelle sfere, prima sul posto e su se stesse e poi le spinge l'una verso l'altra fino a farle incontrare all'altezza della bocca dello stomaco. Gli occhi neri, prima chiusi, ora si sgranano mentre si lascia andare in quell'unione delle energie che cerca di far scontrare, unire e fondere per richiamare una forza notevolmente più potente. L'abbigliamento è il solito e totalmente nero: felpa e pantalone. Non sembra portare calzari di alcun tipo, come i 10 anni passati nella grotta, selvaggia. Più libertà. Legato alla coscia destra c'è il porta armi mentre al fianco sinistro la tasca porta oggetti. I capelli neri e lisci incorniciano il viso dalla pelle olivastra e gli occhi neri, scuri, come quelli di un animale. I triangolini rossi sempre presenti sulle guance. E' ai piedi di un albero, con Akuma al suo fianco che per tutto il tempo è rimasto vigile intento a captare odori e rumori nelle vicinanze. Uno sguardo tra i due ed un cenno del capo. Ora sono pronti per riprendere l'allenamento. Per troppo tempo si sono ritrovati a non far nulla, se non sopravvivere. E' arrivata l'ora di rimettersi in pari. [Tentativo Impasto]

14:43 Mattyse:
 Il bosco oscuro, o quanto meno una sua ricreazione. Il bianco ha pensato bene che farvi una passeggiata potrebbe essere utile, ma per cosa? Schiarirsi le idee? Ma fateci il piacere! Il bianco avanza con i propri stivali alti, schiacciando una radice che ostacola il suo cammino, gli stivali stringono fino a metà stinco un paio di pantaloni neri da shinobi che presentano all'altezza delle due cosce due contenitori ben legati, sulla sinistra un porta kunai con tre di queste lame, mentre alla destra vi è una borsa porta oggetti con venti carte bomba, sue fedelissime armi. Il tempo nuvoloso non ha impedito al bianco di indossare la sua cappa strappata, aperta sul petto come se fosse una giacca, permettendo a chi ne abbia avuto voglia di posare lo sguardo sul petto nudo ricoperto da due ferite che sono a dir poco ben evidenti: la bruciatura sul lato sinistro del petto e la cicatrice, coperta successivamente da un tatuaggio, sul pettorale destro, si tratta di un kanjii inciso a fuoco, o meglio dire a lava, su quella pelle. Lo sguardo del bianco, o quel che ne rimane, è rivolto verso il terreno e perlustra principalmente le zone circostanti agli alberi, intento a cercare dei funghi, ma cosa dovrà mai farsene un terrorista che sta progettando di distruggere un villaggio e ammazzare giusto qualche cristiano? Ah non sono cristiani? Scusate! Un fungo attirerebbe l'attenzione del bianco, che subito chinerebbe le proprie ginocchia per abbassarsi, allungando la mano destra per raccoglierlo e, dopo aver gonfiato il bicipite destro, lo strattonerebbe intento a staccarlo dal suolo, avvicinandolo poi al proprio viso. Come si distingue un fungo velenoso da uno commestibile? Deve fare delle ricerche a riguardo, ma per ora può anche trovarne il più possibile e poi portarli da qualcuno che possa effettivamente insegnarglielo, così che la prossima volta sappia da solo quali prendere e quali lasciar mangiare alla fauna. La mano sinistra si allungherebbe in direzione dei kunai e ne estrarrebbe uno, avvicinando poi la lama verso il cappello del fungo per lasciarvi sopra una piccola incisione intento a guardare come possa essere al suo interno, magari vi è dentro un qualche liquido verde stile doku che possa rendere facilmente riconoscibile la sua letalità anche ad un ignorante come il Senjuu![Equip: porta kunai (3 kunai), borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

15:07 Keiga:
  [Centro Bosco] Il chakra le scorre dentro come un fiume in piena. Una sensazione che a momenti stava per dimenticare. Sospira, chiude gli occhi e li riapre, pronta per il prossimo passo. Flette le ginocchia, e cerca dentro di se quell'altra forza che pare ancora più potente del chakra in sè. Un flusso che prima sembra iniziare a ribollire fino ad esplodere, andando a piazzarsi in ogni muscolo, legamento, organo. Ed è qui che dovrebbe avvenire quella mezza metamorfosi fisica. Come se i muscoli e le articolazioni iniziassero a mutare, rendendo difficile la postura eretta e costringendola a chinarsi in avanti, poggiando anche i palmi delle mani al suolo, con le ginocchia già in precedenza piegate che ne favoriscono il movimento. Le unghie delle mani s'allungano, mostrandosi come veri e propri artigli affilati, incastrandosi nel terreno come fosse burro. Un lieve ringhio, sommesso, quando rialza la testa e gli occhi che puntano davanti a se sono ancora più animaleschi del solito. I canini si sono appena allungati. Olfatto ed udito più sensibili. I piedi tastano il terreno, assieme alle mani ancora con le dita infilate nello stesso. Lo spezzarsi di quella radice, sembra venir captato da entrambi: sia cane che cagna. Spostano il muso verso quella direzione, ed Akuma sfrutta le orecchie per lo stesso motivo. Le indirizza, con il tartufo che si muove. Lei fa uguale, inclinando la testa di lato per far scrocchiare il collo, come sempre, quando si ritrova in quello stato. Le labbra si allargano in un ghigno che mette in mostra la dentatura, serrata, ma coi canini in mostra. <Andiamo a salutarlo..> La voce profonda ed un poco rauca. Un odore tra tanti che non può scordare. Akuma è il primo a scattare, seguendo l'odore del Senjuu. Lei, per il momento si limita a sparire dalla scena. [Chakra 25|25][Tentativo Attivazione Innata][Turni innata: ist.]

15:49 Mattyse:
 Il fungo non sembra perdere nessun liquido palesemente velenoso e la cosa va a macchiare il volto del bianco con una nota di dispiacere, speranzoso di trovare qualche informazione utile così su due piedi... ma in fondo lo sapeva pure lui che non sarebbe stato tanto facile, soprattutto non senza delle nozioni utili. Un sospiro, mentre gli occhi verrebbero nascosti dalle palpebre e le spalle verrebbero fatte abbassare, allungando le braccia verso il terreno per farle penzolare lungo i fianchi. "Dovrò trovare dei libri..." Commenterebbe tra se e se, voltandosi in senso antiorario di circa trenta gradi prima di staccare il piede destro da terra per allungare quello che sarebbe il primo passo. Ancora lo sguardo sarebbe rivolto al terreno, in cerca di un secondo fungo da raccogliere e osservare: superato il primo albero, lo sguardo tenterebbe di guardarvi il più attorno possibile, senza però farvi effettivamente il giro, limitandosi quindi ad una visione parziale del terreno che ne circonda le radici. Superato il secondo non farebbe in tempo a gettarvi dietro l'occhio, fermandosi improvvisamente. Le orecchie han percepito qualcosa, qualcosa che la mente non ha saputo recepire, ma meglio trovare come rimediare, no? La mano destra, si avvicinerebbe al tronco dell'albero, tenendo sempre tra pollice e indice quel primo fungo raccolto, poi vi si avvicinerebbe con tutto il busto, ruotando il capo per posare l'orecchio contro la superficie e cercare quelle vibrazioni che potrebbero, in qualche modo, avvisarlo di cosa stia accadendo lì vicino. Potrebbe così sentire quei rumori, i passi di Akuma che si avvicina rapidamente alla sua posizione, ma non può darvi una locazione, non può sapere da dove stia arrivando e, soprattutto, che si tratti di lui. Trova una soluzione, VELOCE. Il piede destro verrebbe usato come perno, ruotando in senso antiorario di centottanta gradi, posando la schiena contro il tronco per avere così le spalle coperte da un ipotetico attacco alle spalle, la mano sinistra farebbe ruotare il kunai all'interno di quella mano, puntando la lama nella stessa direzione da cui giunge l'avambraccio. Lo sguardo ambrato andrebbe a cercare qualcosa, una sagoma, qualsiasi cosa possa avvicinarsi al bianco, non trovando però il nostro Akuma. [Equip: porta kunai (3 kunai), borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

16:20 Keiga:
  [Centro Bosco] A quanto pare i due stanno cercando di mettere in atto quella sorta di tattica che gli piace tanto proprio sul nostro Senjuu. Akuma prende tempo, cercando di correre da una parte all'altra, in linea retta. Zompa a destra e sinistra, facendo volutamente più rumore del necessario. Il tartufo sta sempre lavorando per non perdere la scia dell'odore di Mattyse, che ormai ne impregna le narici. Non lo vede, ma lo sente. Lei, si limita a concentrare il chakra sui piedi, sulle gambe e sulle mani per avere una maggior stabilità. I muscoli tesi. La coda a quattro zampe da cagna qual è. Si muove. Le labbra poi si arricciano, sporgendo appena verso l'esterno, emanando due fischi corti, udibili ad Akuma e facilmente scambiabili per il verso di un qualche uccello. Parte tutto da lì. Da quella sorta di piano di attacco che tanto piace a tutti e due. Entrambi, a circa una ventina di metri dal Senjuu, iniziano a correre in tondo, come se si inseguissero ma cercando di stare sempre alla stessa distanza. Se saranno visti, poco male, mettere ansia ed uno stato di allerta è quello che vogliono. Ed il correre a quattro zampe di lei, molto simile a quello del cangolone, potrebbe dar l'idea che gli attaccanti siano solo due animali. Un tentativo. Sicuramente alla fine il Senjuu saprà dare uno dei suoi consigli in merito. Per ora continuano a girare in tondo. Corrono, lasciandosi entrambi andare in un qualche ringhio sommesso per aggiungere ansia alla cosa. Nel girare, l'avvicinarsi è talmente lento da essere quasi impercettibile. [Chakra 23|25][Innata Attiva] [Turni per entrambi: corsa in tondo 4|4]

16:36 Mattyse:
 Bene stellina, sei schiacciato contro un albero e non sai chi ti stia girando attorno... l'animale prende a far maggior casino, facendo spalancare gli occhi del Senjuu, voltando inizialmente il capo in direzione di questo, ma la fauna non gli permette di vederlo, al massimo potrà notare una sagoma, ma nemmeno questa verrà rilevata. Il bianco seguirà il movimento solo grazie ai rumori che la bestia si sta facendo sfuggire. "Prima era più silenzioso..." parlando a se stesso ad un tono di voce particolarmente basso, intenzionato a far si che possa sentirsi solo lui. "Hanno rinunciato ad un attacco a sorpresa?" Chiederebbe a se stesso, assottigliando ora lo sguardo. Come salvarsi? Stare lì con le spalle al muro significherebbe morire. E qui il Senjuu andrebbe a dividere il proprio viso, concentrandosi in modo tale che l'occhio destro, quello ambrato e ancora in grado di vedere, risulti per la sua immaginazione l'energia mentale, mentre l'occhio sinistro, più opaco, prenderebbe ad essere l'energia fisica. Ottima rappresentazione no? Uno in grado di vedere che va a pianificare, mentre quello ciecato è obbligato a reagire più di istinto... E se fosse riuscito a localizzare queste due energie tenterebbe di farle avvicinare tra di loro al centro della propria fronte, qui tenterebbe di farle mischiare tra di loro, generando un terzo occhio, uno in grado di vedere e reagire in maniera istintiva allo stesso tempo, un occhio che, in realtà non sarebbe altro che la rappresentazione del proprio chakra. Il bianco se fosse riuscito ad impastare il chakra, accennerebbe ad un sorriso, chinando il busto in avanti mentre entrambi gli occhi verrebbero spalancati. Siamo pronti per il sangue? Mat darebbe un colpo di anche al tronco, intento a spingersi in avanti mentre la gamba destra si lancerebbe in avanti per eseguire ancora quello che sarebbe il primo passo, ma questa volta quello di una corsa, che lo vedrebbe intento a raggiungere quel cerchio che i due stanno disegnando, il prima possibile. Basteranno 15 metri? Ce lo dirà lei![3/4 impasto chakra][1/4 scatto 15 metri][Chakra 25/25][Equip: porta kunai (3 kunai), borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

17:22 Keiga:
  [Centro Bosco] E loro corrono. Un divertimento sfrenato per entrambi che tornano a cercar di fare meno rumore possibile. Olfatto e udito di entrambi cercando di tener sotto controllo la preda designata, cercando di dargli anche un occhio quando non si trovano alberi a coprirne la visuale. Il cerchio piano piano si restringe. Davvero molto piano, ad ogni giro. Akuma è il primo ad accorgersi del movimento del Senjuu, spalancando le fauci ed emanando quello che assomiglia ad un ringhio in piena regola. Il ringhio di un animale che in preda all'eccitazione avverte la compagna. Lei, alle spalle del Senjuu, ormai ad una quindicina di metri, arresta la sua corsa. Gli occhi sgranati che neanche una pazza rinchiusa in manicomio. Il ghigno ancora stampato sulla faccia ed i canini appuntiti in bella vista. Cambio di programma. Scatta anche lei, essendo dietro, all'inseguimento del bianco. I quattro arti intrisi di chakra si muovono veloci per diminuire la distanza, cercando di essere il più silenziosa possibile, fermandosi, se permesso, proprio alle spalle del bianco, in quella posa da cane, come se nulla fosse. Le spalle dritte, l'espressione da pazza ed i canini in bella mostra. Akuma, che è quello a cui il Senjuu dovrebbe andare incontro, pare fermarsi a sua volta. Le zampone affondano nel terriccio, mentre flette le ginocchia di anteriori e posteriori, scattando a sua volta verso Mattyse, con le fauci in bella mostra ed un muso per nulla amichevole, preso bene da quel gioco che hanno deciso di mettere su. Lui è solo un diversivo, o forse no? Di certo il suo intento è sempre quello di portare l'attenzione su di se, almeno in questo caso. [Chakra 22|25][Innata Attiva] [Turni Keiga: scatto 20m 2|4][Turni Akuma: diversivo 4|4 (?)]

17:46 Mattyse:
 L'avanzata del bianco gli permette di distinguere quella figura a sufficienza da capire che si tratti di un animale, non di una persona, ma la foga di quel momento non rende semplice il comprendere che si tratti di Akuma. Il piede sinistro avanzerebbe, posando il piede sul suolo quando pare fare lo stesso anche il grande cucciolone. Gli occhi sono spalancati, le labbra sono schiuse in un ampio sorriso sadico di chi finalmente vedrà scorrere del sangue da tanto... Ma ecco, in quel momento vedrà negli occhi del cucciolone qualcosa che lui conosce. Il braccio sinistro, che era stato portato in avanti, con il gomito piegato per portare l'avambraccio dinanzi al petto, lascerebbe cadere quel kunai che stringeva, che avrebbero minacciato le stesse fauci del lupo, per poi lanciarsi in avanti, allungando il braccio destro intento ad afferrare, con la mano dominante, la nuca del cagnolone, ove lo avrebbe tirato per permettergli si di avere tra le fauci il proprio avambraccio, ma questo sarebbe stato spinto tanto in fondo da non permettergli di chiudere la mascella con sufficiente forza per farli male, a contrario, si farebbe male lui. Il resto dell'azione va trattata con il condizionale, ovvero se questa sua azione fosse effettivamente riuscita nel suo intento. Difatti, Mat volterebbe appena lo sguardo verso la propria destra, cercando di dar un maggior angolo di visione al proprio occhio, cercando la figura della donna. "Dammi un bacino sulla guancia o gli spezzo l'osso del collo." Ringhierebbe attorno a se, senza sapere effettivamente dove possa stare l'Inuzuka. "Non male, eravate un po' troppo indecisi però. Prima silenziosi, poi casinisti, poi ancora silenziosi..." Allenterebbe la presa su Akuma, facendogli poi l'occhiolino con l'occhio fuffo. "Avevo sentito qualcosa, ma non sapevo da dove e quanti, avreste potuto giocare su questo e prendermi alla sprovvista." Giocare quindi con l'ignoranza, con il fatto che il loro bersaglio non sapeva chi fosse il nemico. "Quando vi siete fatti sentire avete deciso di muovervi in cerchio, la cosa destabilizza, ma è una tattica difficile da fare da soli. Aumentate il rumore, fate credere che si tratti di un branco intero. Contro venti lupi tutti hanno paura di combattere, contro un cane e una cagna..." Meglio correggerti Mat, che dici? "...Contro un cane e la mia cagna, qualcuno potrebbe anche provarci." [2/4 tentativo presa su Akuma][Chakra 25/25][Equip: porta kunai (3 kunai), borsa porta oggetti (20 carte bomba)]

18:32 Keiga:
  [Centro Bosco] Akuma e Mattyse si incontrano, e per quanto quello per lui sia solo un gioco, diciamo che non sembra avere poi tutta la capacità di dosare la sua forza. E meno male che Mattyse lo afferra per bene, lasciandolo lì con le fauci aperte, capace solo di far uscire un brontolio dalla gola. Le orecchie intanto, se prima erano tese in avanti, ora si appiattiscono all'indietro, tenendo lo sguardo dritto, per quanto possibile, sugli occhi di Mattyse, ignaro del fatto che uno non ci veda. Gli occhi stan lì, lui guarda li. Lei, che dovrebbe ormai essere alle sue spalle sgrana maggiormente gli occhi nel vedere la presa sul cagnolone. Ne sente le parole, restando seduta a circa un 5 o 6 metri, in mezzo agli alberi. <Solo un bacino?> Domanda, perchè se non fa la maliziosa non ce la fa a superare le giornate. Poi l'altro continua a parlare e lei inizia a muoversi, sempre sulle quattro zampe, balzando sulle radici più grandi fino a scendere e raggiungere i due. <Infatti non riusciamo mai a capire> Cerca di raddrizzarsi, inclinando la testa di lato, facendo scrocchiare il collo, di nuovo <Quindi più casino?> Alza le sopracciglia, avendo sempre pensato di dover fare il contrario. Un sopracciglio poi si abbassa, lasciando alzato solo il destro <Ah, ecco> Risponde quando lui si corregge, come se fosse d'accordo anche lei su quell'errore. <Cooomunque!> Esclama, cercando stavolta di lanciarglisi addosso a braccia aperte, direttamente da destra <Come stai? Ti serve qualcosa? Hai fame? Ti cacciamo qualcosa?> Come se lui non fosse in grado di farlo. <Me lo lasci il cane, per favore?> Allungherebbe solo ora il viso verso la sua guancia, per scoccargli quel bacio che prima aveva richiesto, se possibile, tenendolo ancora abbracciato. Un carattere completamente diverso da un tempo, anche se cambia solo quando non è imprigionata tra le mura del villaggio. Odia stare li dentro. Per quanto sia considerato "dentro" anche il bosco, per lo mano ci sono alberi e natura dove lei si trova meglio. [Chakra 21|25][Innata Attiva]

18:51 Mattyse:
 "Da te sarebbe già qualcosa" Risponderebbe ricordando una Keiga che faceva tutto meno che parlare, ma a quanto pare le cose sono cambiate, lei sembra essere divenuta più calorosa e amichevole, per lo meno con lui... magari lo è divenuta anche con le altre, non può darlo per scontato. Lei si avvicina e il bianco, la prima cosa che farebbe, sarebbe sollevare il gomito destro per darle lo spazio necessario per infilarsi tra questo e il proprio corpo. "Più casino o mantenete il silenzio. Quando scegliete un approccio mantenetelo. Cambiare i piani è sempre un problema." E soprattutto non fare la consueta 'via di mezzo', ma tuffarsi completamente in uno dei due lati. A tutte quelle preoccupazioni spalancherebbe appena gli occhi, voltando completamente lo sguardo verso di lei, gli occhi verrebbero sbattuti un paio di volte prima di guardare il cane della ragazza. "Sta bene?" Chiede all'animale, allentando poi la presa dopo aver ritirato il braccio dalle sue fauci per lasciarlo andare. "Comunque sto meglio, rispetto all'ultima volta" In effetti l'ultimo loro incontro è terminato con il bianco in piena crisi, aveva preso a correre, intento ad allontanarsi il più possibile da tutti per avere un po' di pace. A quel bacio sulla guancia, un piccolo sorriso, che adornerebbe il suo volto. "Ti devo delle scuse per l'ultima volta. Te eri lì, felice di vederci, ed io sono scappato via..." Chiederebbe così venia con un tono di voce appena più basso, voltando lo sguardo ancora su di lei per poi avvicinarsi e tentare di darle un piccolo bacio sulla fronte. "Te invece come stai? Voi come state?" Voltando lo sguardo anche su Akuma che tenterebbe di includere in quel loro dialogo. Non la lascerebbe, sarà una scelta sua quella di allontanarsi e interrompere quell'abbraccio, per ora a lui non sta dando alcun fastidio. [Chakra 25/25]

19:08 Keiga:
  [Centro Bosco] Ci si infila senza farselo ripetere sotto quel braccio, abbracciandolo a sua volta. Qualche attimo di silenzio, ascoltando però le parole del bianco. Allarga di nuovo le labbra in un ghigno, cercando di guardare Akuma <La prossima volta allora dovranno pregarci di fare meno rumore> Ammette. Dopo la sfilza si limita a guardarlo, mentre Akuma una volta lasciato serra le fauci, scotolandosi. Brontola in risposta al bianco, inclinando la testa di lato. Sapere che sta meglio non può che farla sorridere. In tutto questo ha anche rilasciato l'innata, ma non il chakra. Quello resta impastato. Tra le braccia di Mattyse, praticamente torna a raddrizzarsi, le unghie torna umane assieme ai sensi, sebbene il suo odore lo senta e riconosca sempre. <Non ti preoccupare> Alzerebbe anche una mano per donargli una carezza sulla guancia. Rapida, veloce ed indolore, nulla di che. <Era comprensibile> Ammette <Sono contenta che stai meglio> Continua, sciogliendo però quell'abbraccio per allontanarsi di un passo indietro, ovviamente dopo aver socchiuso gli occhi per il bacio sulla fronte, con lieve sorriso annesso. <Qui stiamo bene> Ammette guardando Akuma che si avvicina il bianco cercando di leccargli tutta la faccia, come è giusto che sia. Lei incrocia le braccia al petto, poco sotto il seno. E' più alta, con il fisico di una donna, sebbene come sempre non lo sfoggi se non sotto le coperte. <Questo posto fa schifo. Sembra che vivano tutti nel mondo delle fiabe. Tutti tranquilli. Ma fuori ci sono ancora quelle cose. Andiamo a ucciderle tutte!> Scioglie l'intreccio sotto alle braccia per chiudere le mani in pugno. <O potremmo provare a domarle> Aggrotta la fronte, allontanandosi con la mente dal bosco, cercando di immaginare un possibile modo per domare quelle cose> [Chakra 21|25]

19:24 Mattyse:
 La lascia libera di muoversi e giostrarsi, di fare quello che più vuole, mentre il bianco alla prima occasione si chinerebbe sulle proprie ginocchia per avvicinarsi al cagnolone e, allungando la mano mancina per posarla sul suo capo, prenderebbe a fargli delle carezze, chiudendo nel mentre l'occhio sinistro, quello opaco, per non dover scappare ad ogni leccata sul proprio volto. "Vedo che siete belli arzilli!" Commenta prima di farsi sfuggire una piccola risata, posando ancora lo sguardo su Keiga. Ora riesce a vederla bene, quanto sia cresciuta, come quei dieci anni abbiano influenzato il suo corpo oltre che il suo carattere. Lui invece non è cambiato di una virgola se non per quelle cicatrici e quell'occhio. ha ancora diciotto anni, nonostante sulla carta ve ne siano quasi trenta. La donna ha avuto il tempo di fare esperienze in tutto ciò che il bianco voleva insegnarle, lo avrà anche superato o questo potrà ancora insegnarlo qualcosa? "Non dirlo a me. Sono solo un branco di conigli che si ritiene al sicuro dietro quattro mura." Rivela senza alcuna preoccupazione il proprio pensiero verso quella popolazione alla corvina, allungando ora le gambe per tornare in posizione eretta, mantenendo però la mano mancina sul cane per fargli diverse carezze. Ascolta con particolare attenzione quello che l'Inuzuka ha da dire, sorridendo sempre di più, parola dopo parola, mentre il mento verrebbe sollevato. "Wow... Ora mi leggi nel pensiero?" Chiederebbe divertito, portando la mano destra contro il proprio fianco, mentre il gomito formerebbe un angolo retto con il bicipite e l'avambraccio. "Ne ho vista una, sono particolarmente grosse, ma si riprodurranno pure loro no? Puntiamo ai cuccioli, come ogni animale saranno addomesticabili." Quindi si. Domiamole piccola Keiga. Vogliamo una piccola godzilla ai nostri ordini! "Ma non dobbiamo avere fretta. Devo prima risolvere una cosa fra queste mura, poi inizieremo a fare delle ricerche appropriate mentre ci riprenderemo Konoha" Semplice come piano, in fondo le sta solo chiedendo di aver pazienza. "Però, ora che ci penso... Potrei aver bisogno di una mano per risolvere queste cose, posso contare su di te?" Chinando appena il capo verso la propria destra, lasciando cadere i capelli verso questa stessa direzione. "Non mi dispiacerebbe vederti giocare con tua nipote" Sbaglio o è la stessa battuta che dieci anni prima ha fatto a Furaya?[Chakra 25/25]

21:13 Keiga:
  [Centro Bosco] E Akuma si lascia accarezzare, slappandolo come se non ci fosse un domani. Cosa che fa solo con quattro persone, tra l'altro. <Si, qui stiamo più tranquilli> Risponde, guardandolo di rimando. Ancora non si osa a chiedere che abbia fatto alla faccia e non lo fa. Annuisce alle sue parole <Esatto.> Pienamente d'accordo. Lo segue tornar eretto mentre il cucciolone scodinzola ancora per le carezze. E non vuol dire che sia distratto, perchè orecchie e tartufo sono più che attente a cosa li circonda. <Nh?> Inclina la testa di lato, ascoltandolo parlare per poi raddrizzarla quando l'altro finisce <Si, sono fin troppo grosse. Però è vero, i cuccioli sono molto più facili da addomesticare> Fa una pausa <Ancora non ho capito se fanno le uova o meno> Dubbio a caso. E si sta prendendo benissimo quando l'altro se ne esce con il non avere fretta. Spalanca la bocca e lascia cadere le braccia lungo i fianchi, prima di richiudere le fauci e lasciarsi andare in uno sbuffo. <Nh?> Quando Mat riprende, chiude gli occhi in fessure, annuendo <Chi devo uccidere?> E porterebbe anche le mani ad unirsi, facendo scrocchiare le nocche. Abbozza un ghigno nel guardarlo, già eccitata all'idea. La sua ultima frase però la spiazza <E-eh?> Strabuzza gli occhi, con le mani che cadono ancora una volta lungo i fianchi. <Vuoi vedermi giocare con Senshi?> Aggrotta la fronte ed anche Akuma inclina il muso di lato. [Chakra 21|25]

21:29 Mattyse:
 Il bianco si ferma un poco a pensarci su, quelle chimere depositeranno delle uova o saranno dei mammiferi? E' un sesto senso, la loro forma, le loro dimensioni, come la loro aggressività... una gravidanza è difficile da gestire per un animale violento, è più semplice il dover gestire un nido con delle uova. "Non lo so, ma penso facciano delle uova." Risponderebbe prima di annuire appena con il capo, posando poi lo sguardo sul cagnolone a cui darebbe qualche colpetto sulla testa, con il palmo, sempre in maniera delicata ma intento a fargli capire che le coccole sono finite. L'ambrato tornerebbe su Keiga, mentre il volto rimarrebbe adornato sempre da quel mezzo sorriso. "Ho proprio scelto bene a volerti nella mia famiglia eh?" Domanda retorico nei confronti di lei, vedendola già pronta ad uccidere qualcuno che nemmeno lui ancora conosce. "Mi piacerebbe darti un nome, ma prima devo averlo pure io" Spiegherebbe quindi in maniera ancora generica, mentre il piede destro verrebbe allargato per trovare una posizione più stabile. Una piccola risata poi quando sente di Senshi. "Da quanto non vedo Senshi... Ci giochi veramente? Ho sempre pensato che l'avresti lasciata ad Akuma mentre ti facevi montare su un tavolino lì vicino" Ecco spiegata l'immagine tipo che aveva Mat di Keiga come babysitter... forse non proprio delle migliori eh? "Ma Senshi ha una cuginetta, che è nata giusto qualche mese prima, ma che un paio di bastardi hanno preso e portata via." La tonalità perderebbe qualsiasi segno di divertimento, come il sorriso lentamente andrebbe a svanire. "E' anche il motivo per cui quel giorno sono scappato Keiga. Mia figlia, sempre ammesso che sia ancora viva, ha passato dieci anni con la yakuza. Lontana da me e da voi." Serve ancora che dica come si è ferito? "C'è un locale nel quartiere di Konoha, la zona dello spettacolo mi pare di aver capito... Vi è un locale a cui per entrare si necessita di una parola chiave. Devo trovare questo locale e devo entrare, con le buone..." E per elencare la seconda possibilità la mano destra andrebbe a frugare dentro la borsa porta oggetti, estraendo una delle sue magiche carte bomba. "...o con le nostre brutte intenzioni" e la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, ringrazia chi ti ha portato in questo villaggio, ma questo non sono io. Ah no? SCUSATE[Chakra 25/25]

21:49 Keiga:
  [Centro Bosco] Guarda Akuma, pensando ancora alle uova e poi torna su Mat <Allora troviamo il nido e prendiamone due! Io voglio un maschio e lo chiamerò..> Akuma ringhia appena e lei lo guarda <Non brontolare, sarà talmente grande che potrai cavalcarlo anche tu> Come se fosse quello il problema. Torna poi sul Senjuu, alzando le sopracciglia <Sempre pronta a spargere sangue> E sul viso ecco il ghigno che mette in mostra i canini pronunciati. <Non hai un nome? Neanche un ritratto, o un qualcosa che lo raffiguri?> Sospira rassegnata ed alza un sopracciglio <Mmmh, ci gioca di più Akuma. Lei lo controlla con la cosa dell'ombra> Spiega <Io la lanciavo in aria quando era più piccola. Adesso però Akuma le insegna a segnare il territorio con la pipì> Si può notare nel parlare che a volta le resta un modo di porsi molto infantile rispetto all'età che ha. Quasi trent'anni e non sentirli. <Eeeh, bei tempo quelli> Ammette <Mi sa che non ho più il fascino di una volta. Che ho di diverso? Mi sono anche cresciute le tette!> E se le palpeggia pure, nel dirlo. Rilascia le mani lungo i fianchi poi, quando l'espressione del bianco cambia. <Chi è stato?> L'espressione pare cambiare anche a lei. <Hai un qualcosa di suo? Magari Akuma può fiutare una pista> Può farlo? Di sicuro ci prova. Ed è lo stesso cagnolone ad abbaiare, confermando di poterci provare <*Woff!*> Abbassa il capo, pensando fino a che non arriva ad annuire <Si, c'è un posto dove la gente è strana e ti ferma per fare cose> Ancora non l'ha capito. <Ed è il quel quartiere? Vuoi che ci infiliamo?> Chiede, facendo un passo verso di lui <Magari le belle ragazze le fanno entrare> Pensa, ghignando di nuovo <Trasformerò Tachiko in una fregna e la farò entrare!> Perchè lei non è fregna neanche un po. <Anche se le brutte intenzioni sono più allettanti..> Aggiunge infine. Pausa per qualche secondo <Mi dispiace per tua figlia> Ammette. <Sei pronto per riabbracciarla?> Un commento rassicurante, il suo. O almeno vorrebbe che così arrivasse all'altro. Certo che lo aiuterà. A costo di distruggere tutto il quartiere dello spettacolo. [Chakra 21|25]

22:10 Mattyse:
 Osserva divertito la scenetta tra Keiga ed il suo amico a quattro zampe, questo agli occhi di Mat mostra una certa gelosia. "Non apprezzi che la tua padrona abbia un altro animaletto?" Chiederebbe al cucciolone, scuotendo appena il capo ed accennando ad una piccola risata. "Però converrai che una lucertola gigante in grado di sparare raggi dalla bocca sarebbe comodo per affrontare ogni nemico!" Esclama sempre chiacchierando con quel cane, facendolo solo dopo alzare lo sguardo nei confronti di Keiga. "Sono un gruppo, un organizzazione. Del bastardo che l'ha presa ho la vita... e dieci anni fa avevo pure un piano per recuperarla, ma adesso le cose sono un po' cambiate." In effetti non può far frugare qualcuno nella mente di Orochi, più che altro perché sarebbe inutile visti i cambiamenti che le terre ninja hanno vissuto. E poi, eccola che gioca con il proprio seno, attirando purtroppo lo sguardo di Mat su queste. "Mh... Penso che ti manchi solo la volontà piccola. Se lo volessi avresti la fila." E probabilmente è anche la verità. Ma basta guardare il seno della Inuzuka, deve concentrarsi altrove! Il discorso è divenuto serio e la donna si sta impegnando per trovare una soluzione alla problematica di Mat. Vederla impegnarsi così tanto non può che strappargli un piccolo sorriso, che tornerebbe a farsi vedere senza alcun problema sul suo volto. "Non ho nulla, ne di loro ne della bambina, per ora almeno." Ed ecco, in effetti Keiga propone una cosa particolarmente intelligente, un qualcosa in cui Mat stesso stava trovando difficoltà a trovar soluzione. "Tachiko... prima vorrei incontrarla e parlarci, prima di darle un incarico così delicato... E perché non la accompagneresti? Insieme sono sicuro che fareste un ottimo lavoro." In fondo sono una combinazione perfetta, anche in combattimento lo hanno dimostrato. "Non ti preoccupare, mi conosci bene. Quando avremo preso la bambina e la avremo messa in salvo, dovremo fargli pagare ogni giorno che l'han tenuta lontana da noi, no?" E lì le brutte intenzioni sono tante, altro che Orochi lasciato ad annegare all'interno di una prigione acquatica. Parliamo di frustate, esplosioni, palle di fuoco, sgozzamenti... Bagdad a confronto sarà un luna park a luglio! "Non ti deve dispiacere Keiga." Tuonerebbe un poco, andando a posare la carta bomba all'interno della borsa porta oggetti per poi allungare la mano destra in sua direzione. "Tutti quelli che ne hanno colpa pagheranno..." Mekura compresa. "...sono pronto per radere al suolo la tana dei conigli dopo aver preso ogni cucciolo di lupo" Ecco, riprendiamo con le allusioni agli animali eh? "E tu? Sei pronta a mostrare a questi sopravvissuti, cosa significasse essere un membro della task force? pronta a dimostrare chi è Jigoku?" [Chakra 25/25]

22:32 Keiga:
  [Centro Bosco] Akuma guarda Mat e poi la sua umana e poi di nuovo Mat, finendo con l'affiancarlo <Traditore! Non osare, sai?!> Ed Akuma rimghia e si volta dall'altra parte. Lei lo guarda con il labbro inferiore che sporge, lui apre un occhio e la inquadra, finendo per tornare verso di lei che allunga le mani per accarezzarlo. Akuma è un gelosone patentato. E lo fa notare a Mat, mostrando le zanne con un ringhio sommesso. Se lo paciocca tutto lei, finendo per giocare con le orecchie, morbidissime <*Woff! Woff! Grr*> Lei sorride e guarda Mat <Non è d'accordo> Sorride per poi lasciarlo <Quindi in questo posto troveremo lo stronzo?> Domanda ancora, storcendo il naso quando si torna a parlare del suo corpo <Ma io ho voglia! Io ho sempre voglia, in realtà> Non ha capito per niente quello che voleva dire il bianco, tra l'altro. <Ah..> Abbassa il capo, come se stesse pensando ad altro <Vuoi che ti porto da Tachi?> Propone, tanto ormai sta facendo la guida. <Ma io non sono brava come lei a parlare con le persone. E lei ha più tette> Fa anche il gesto <Io la farei entrare> Ammette <Al massimo posso fingermi qualcuno che non deve parlare e che la accompagna> Perchè se non si tratta come un tappetino non è contenta. <Certo che lo faremo> Chiude la destra in pugno. Quando l'altro alza appena la voce, lei si zittisce e deglutisce. Akuma tira le orecchie indietro. Abbassano entrambi lo sguardo su quella mano tesa. Qualche secondo e poi il ghigno ricompare, rialzando lo sguardo su di lui <Si. Facciamogli il culo!> E detto questo allungherebbe la sinistra per afferrare la mano di Mat. [Chakra 21|25]

22:42 Furaya:
 Dall'alto degli alberi di quella foresta, una figura è rimasta nascosta sino a questo momento. Dapprima soltanto addormentata, s'è poi svegliata a seguito della presenza d'alcune voci a lei familiari. Durante tutto il processo in cui si sono cercati, allontanati e poi accalappiati ha fatto finta di niente. Anche adesso, sta lasciando che loro parlino prima di mettersi in mezzo come suo solito. Un broncio compare sul viso pallido di colei che tutto pare aver ascoltato. E sospira. Non vuole ancora farsi scoprire, ma il ramo è abbastanza basso per giocare tutto a suo favore. Difatti, si sbilancerebbe oltre quest'ultimo, seduta sul suo bordo e con le inferior leve che ondeggerebbero ciondoloni. <Avete finito voi due?> La di lei voce risuonerebbe forte e chiara nella foresta, seppur non stia urlando l'intento principale sarebbe proprio quello di farsi sentire almeno da loro due. Un'occhiataccia torva viene lanciata in direzione di Mattyse e di Keiga prima di lasciarsi cadere di rimando a terra, precisamente di fronte ai due al centro del duo - anzi, trio - formatosi. Fletterebbe le gambe, molleggerebbe su queste ultime e tenta d'attutire il più possibile la sua caduta onde evitare di farsi del male. Una volta rimessasi in piedi, drizzando la colonna vertebrale, farebbe saettare quelle occhiate glaciali ancora sui due avventori serali. <Tu> Verso la cagnolina. <lui è off limits. Da adesso in poi.> Indicando appunto il bianco con un gesto secco della testolina rosata, tra i cui ciuffi spicca ancora qualche piccola fogliolina degli alberi su cui era andata a riposare, lontana dai continui rumori della città. <E tu> All'indirizzo di Mattyse, ovviamente. Pensavate davvero che si fosse dimenticato di lui? Certo che no, ne ha per entrambi. <facciamo i conti, dopo.> Punto e basta. Inizierebbe immediatamente ad avviarsi verso Kagegakure, a prescindere dalle risposte che potrebbe ricevere dietro di sé con delle nuvole scure che lanciano fulmini e tuoni dietro la figura della giovane - figurativamente parlando. Non è il momento. [ TOCCATA E FUGA, CIAO ]

22:56 Mattyse:
 Ascolta tutto ciò che il fantastico duo possa aver da ridire, sia il cane che parrebbe essere più loquace di lei, che della stessa corvina. I due sembrano inizialmente avere un'accesa discussione riguardante quell'ipotetico animaletto domestico, ma pare pure siano in grado di risolverla da soli. "bhe, mi spiace per lui, ma se volevo gente in grado di valutare se seguirmi o meno non avrei chiesto fiducia come prima cosa" Ironico tenterebbe una battuta un po' particolare, sottolineando il fatto che anche se il doggo non sia d'accordo, se lo dovrà far andare bene! E poi non era felice con i cinghialini? Ma questo Mat non lo sa! Sorvola il Senjuu alla risposta che riceve inerente al suo avere sempre voglia, strabuzzando gli occhi prima di spalancarli verso di lei. Chissà anche lui che risposta si aspettava, eh? Forse un 'migliorerò'? O magari un 'non voglio legarmi'... Bha, quella ragazza è strana quanto semplice. E poi, bhe, è meglio lasciarla finir di parlare. Sarà la caduta di Furaya a fargli far un passo indietro, impedendo effettivamente che i duoi possano afferrarsi la mano. "Ciao anche a te..." Sussurrerebbe con un sorriso ora più amplio, accennando ad una risata sentendola tuonare nei confronti di Keiga. "ma non dovevamo parlarne circa... dieci anni fa?" non lo sta negando, per l'amor dei kami, è solo un invito a riprendere quel discorso magari, potrebbe tornare utile no? Sollevato poi un sopracciglio, la lascerebbe andare, posando nuovamente lo sguardo su Keiga. "Potresti accompagnarla. Se non sei brava a parlare limitati a rimorchiare, no?" Chiede ironico, lanciando qualche occhiata nella direzione in cui è andata via la rosata. "E non so se lì troveremo la piccola, ma sicuramente troveremo una strada. Ve ne parlerò meglio quando saremo tutti insieme" Annuirebbe appena con il capo, voltandosi ora verso la stessa direzione in cui la decima è scappata. "Ora fammi andare, devo farla sfogare in qualche modo. Dimmi solo dove ci incontriamo domani per andare da Tachiko." E si, si è impuntato, vuole andarci quanto prima. Il bianco attenderebbe così di avere un posto per l'incontro per poi incamminarsi, seguendo le orme della Nara. [END]

23:13 Keiga:
  [Centro Bosco] Akuma inclina la testa a quelle parole e poi guarda la sua umana <Nulla, nulla. Tranquillo> Sorvola, forse non ha capito neanche lei. E poi quella mano non arriverà mai da quella dell'altro, perchè lì in mezzo balza Furaya. Fa un passo indietro, ritirando la mano. Akuma è sempre più perplesso ed inizierà ad avere le fisime di non sentire in tempo gli odori, povera bestia. Lei, alla vista della donna non può che sgranare gli occhi che quasi luccicano, come ogni volta che la vede. Non fiata, incassando la testa nelle spalle senza però distogliere lo sguardo scuro dalla figura della rosata. Ruota il capo verso Mat, guardandolo come a cercar di capire se ha fatto o meno qualcosa di sbagliato. Avesse la coda la metterebbe tra le gambe, probabilmente. E deglutisce quando l'altra bacchetta anche il bianco. Quando se ne va, la segue, fino a che non scompare. <L'ho fatta.. arrabbiare io?> E si indica con l'indice della mancina. Non ha capito, in realtà. Guarda ancora nella direzione in cui è andata Furaya, contorcendo le labbra in una smorfia. <Ah, si. Rimorchiare lo so fare> Annuisce. Anche se pare un pochino meno esuberante di prima. <Va bene> Ammette per poi pensare un attimo <Mmmh.. Troviamoci al campo di addestramento. Ti farò avvicinare con Akuma, così non darai troppo nell'occhio> Stessa tattica usata con Furaya. <Ah.. dille che mi.. dispiace> Riferito al suo andare dalla rosata, ovviamente. Non voleva farla arrabbiare, anche se non ha capito neanche il motivo. Sia lei che Akuma poi guardano il bianco che si allontana finendo per guardarsi tra di loro <Ho fatto qualcosa, secondo te?> Si voltano e si incamminano per il bosco <Ha detto off limits. E' una parolaccia?> Akuma brontola <Ma non l'ho fatto! Me le sono toccata da sola le tette!> Akuma ringhia di nuovo <Aaaah, con voi maschi non si può parlare> Scompaiono, probabilmente restando lì a dormire <//End>

Keiga e Mat si ritrovano in un boschetto mentre una perde tempo e l'altro cerca funghetti allucinogeni.

Keiga, grazie alla propria innata, percepisce Mat e sceglie di fargli una sorpresa delle sue: la strategia mette in difficoltà Mat che, inizialmente, attacca per difendersi, ma riconosce in tempo Akuma, prima di doverci fare uno stufato!

P.S. Akuma ha le fisime per colpa di Furaya.