Ah, da quanto il nostro ometto aspettava questo momento? Forse non così però, che dite? Nei giorni precedenti, una lettera è stata consegnata presso il domicilio del nostro amatissimo Shiroyuki, probabilmente dopo aver attirato l'attenzione nel quartiere notturno con tutta quella bella combricola, no? Possibile? Lo abboniamo? In ogni caso, la lettera non era altro che un fogliettino di carta su cui qualcuno, con una pessima calligrafia, ha scritto quanto segue: "CIAO! Ti abbiamo visto per strada e... sei uguale a papà! Puoi venire al bosco dei ciliegi? Ti aspetto il giorno XX, sarò lì nel momento in cui il sole morente illuminerà le ultime foglie!" Nessuno si è firmato, ma vi è un disegnino nell'angolo in basso a destra del foglietto, si tratta di una chiazza nera con al suo interno un omino stilizzato disegnato con il bianco. Ma torniamo al presente, al bosco in cui il nostro Shiro è stato invitato da un ammiratore segreto. Il sole sta calando, giunta l'ora del tramonto che adorna il luogo con le ultime luci rosse, non vi è nemmeno tanto freddo, vi è solo un lieve venticello fresco che di tanto in tanto fa la sua comparsa, smuovendo le foglie, i rami e ricordando a tutti che l'estate ancora non è arrivata. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami][Per maggiori info riguardo la letterina sai dove trovarmi]
All'interno del bosco dei ciliegi vi sono ancora molti passanti, tra le famiglie che dopo una lunga passeggiata si preparano per tornare nei propri alloggi, alle coppiette che camminano mano nella mano, soffermandosi a guardare il tramonto che in questo momento abbellisce l'orizzonte. Shiroyuki si presenta a quello che sarebbe il suo appuntamento al buio, premunendosi di impastare il chakra che in maniera repentina prenderebbe a circolare all'interno del suo corpo, inondando ogni tsubo del suo corpo. Il bianco passeggiando avrà modo di notare diverse panchine situate accanto agli alberi cresciuti, ma ve ne sarà una, situata esattamente tra due alberi in piena fioritura, forse in maniera un po' precoce, i tronchi coprono la panchina dai raggi del sole, offrendovi ombra e riparo, da quella posizione non sarà visibile il tramonto se non solo alcuni dei caldi colori che disperde nel cielo. La panchina, dista circa venti metri dal bianco e al centro, vi è una figura che nasconde le proprie forme sotto una lunga cappa verde oliva, il cappuccio sollevato nasconde il volto mentre solo due stinchi vengono mostrati da quell'abito. Si tratta di due estremità che si mostrano snelle, che indossano un paio di pantaloni di colore nero che terminano in un paio di sandali ninja. La caviglia destra è posata dietro al tallone sinistro ed entrambi i piedi vengono fatti dondolare appena, puntando la punta del sinistro contro il terreno al termine di ogni dondolio, nel momento in cui vengono tirati indietro, sotto alla panchina. La cappa nasconde le fattezze del soggetto, ma ne disegna una sagoma che lascia intendere senza difficoltà che si tratti comunque di un soggetto alto a sufficienza da fronteggiare Shiroyuki in caso questo si sedesse accanto a lui. Le braccia si allargano, portando le mani sulle assi di legno di quella panchina su cui si poserebbero i palmo. Il capo viene fatto dondolare anche lui più volte, prima verso sinistra, per poi essere risollevato e fatto cadere verso la propria destra, continuando il movimento in un loop apparentemente eterno. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]
Nonostante si sia avvicinato, il volto della figura non viene rivelato ai suoi occhi, a contrario, questa sagoma abbasserebbe il volto intento proprio a sfruttare al meglio l'ombra del cappuccio e il tessuto dello stesso per nascondere il suo viso. Le maniche, all'altezza delle mani, si fanno un poco su, forse la figura ha appena chiuso le dita in due pugni? Non vi è certezza alcuna, magari sotto quelle due maniche vi sono due pitoni da venti metri l'uno pronti a saltare alla gola del malcapitato? Lo scopriremo solo vivendo! Al termine della domanda del bianco, la figura non necessita nemmeno di sollevare la testa per guardare quel pezzo di carta che l'uomo stringe, una voce femminile uscirebbe da quella figura ma modificata, alterata attraverso uno sforzo della gola. "Si." Risponderebbe con una certa velocità, in maniera secca. "Sto cercando delle persone e penso che tu possa essere una di queste" avanzerebbe una spiegazione molto generica. "Sei in grado di vedere oltre la notte?" Pone quella domanda in maniera emblematica, mentre le luci del tramonto continuano a calare, permettendo al buio di giungere su di loro. L'oscurità avanza e un soffio di vento agiterebbe quella veste della figura misteriosa, sollevando a sufficienza un lembo di quel cappuccio da far si che uno degli ultimi raggio del sole morente vada ad illuminare una piccola parte di quel viso, mostrando lo zigomo sinistro: una pelle liscia, priva di particolari segni, un sopracciglio sottile e curato ma, la cosa che potrebbe esser notata maggiormente, sarà l'occhio completamente nero. Svanendo quel lieve venticello, il cappuccio tornerebbe a nascondere completamente il volto della figura, smetterebbe rapidamente di far dondolare in maniera fastidiosa la propria testa. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]
Shuroyuki, in balia di qualche ricordo e pensiero indietreggia di qualche passo nei confronti della ragazza incappucciata, dandole lo spazio necessario per issarsi sulle proprie gambe. Si mostra in quelli che sono 180 centimetri, alta alla pari del bianco, il capo viene fatto ricadere verso il basso mentre ora è lei a osservarlo dal basso verso l'alto, passando dalle scarpe e risalendo verso quei capelli bianchi. Non risponde inizialmente a quelle domande ma porta entrambe le braccia dinanzi al proprio petto, portando l'avambraccio destro sopra al sinistro, lanciando la mano sotto il bicipite sinistro, mentre la mano sinistra andrebbe a posarsi sopra il bicipite destro. "Jumei?" Chiederebbe lei sempre con quella voce, sforzando la voce tanto da dover tossicchiare un poco al termine di quel nome. "Lo scoprirai se te lo meriterai." Continuerebbe con quelle risposte secche, riprendendo solo ora la domanda che inizialmente lui le aveva posto. "Ma forse il buio ti spaventa, non è così?" Chiede lei retorica, addrizzando lentamente il capo. "Vuoi provare? Devi guardare dentro di te, raccogli l'oscurità che risiede nel tuo corpo e nel tuo animo, controllalo e accompagnalo la ove ne hai più bisogno." Alzerebbe gradualmente la tonalità di voce, incalzando e tentando di spronare Shiroyuki a fare un tentativo. "Se vuoi sapere chi sono, porta l'oscurità agli occhi e permettile di aiutarti a vedere." continuerebbe, alzando la voce parola dopo parola, con un enfasi tale che lei stessa avanzerebbe con il piede destro, avvicinandosi alla mano del bianco di un passo. "Guarda oltre la notte." E nel mentre, anche gli ultimi raggi del sole sarebbero svaniti, permettendo così all'oscurità di circondare meglio i due, all'interno di quel bosco che si è svuotato tanto rapidamente. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]
Shiroyuki inizialmente non sembra intenzionato ad assecondare la ragazza, che risponderebbe a quelle sue frasi con una particolare ironia, sbeffeggiandolo di proposito. "A me sembra proprio che tu abbia paura." Commenterebbe quando questo chiude gli occhi, attendendo poi qualche istante. Shiro trova quell'oscurità dentro di se, oscurità che colora il suo chakra facendolo divenire nero come la pece, poi accompagna questa all'altezza degli occhi che cambiano colore. Shiroyuki ha così risvegliato il potere sopito dentro di se, il regalo che suo padre gli ha concesso dalla nascita. Quando il bianco aprirà gli occhi, vedrà tutto ciò che lo circonda in maniera limpida, quasi come se fosse giorno: vedrà il bosco dei ciliegi vuoto, senza alcun passante al di fuori di loro due, la panchina su cui la ragazza prima era accomodata e, finalmente, il suo volto. Si tratta di una giovane ragazza ben curata, dalle labbra sottili e dai capelli neri a caschetto. "Oh..." Aprirebbe bene gli occhi lei, sobbalzando sul posto mentre scioglierebbe il nodo delle braccia per portare entrambe le mani ad unirsi, palmo contro palmo. "Che bello, un nuovo membro!" Commenterebbe in maniera più allegra, accennando poi ad una piccola risata che terminerebbe, nuovamente, con la ricaduta del capo verso la propria sinistra. "Visto che il buio non fa poi tanta paura?" domanderebbe ironica, allungando poi la gamba sinistra verso questa stessa direzione, compiendo il primo passo verso questa. "Un nuovo membro in famiglia, un nuovo membro in famiglia..." Continuerebbe quasi canticchiando, avanzando in direzione dell'uscita del parco. Si, abbandonerebbe quindi il bianco senza darvi effettivamente risposta alcuna, lasciandolo indietro. [Attendo la End]