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Ambient risveglio innata Shiroyuki- Hai paura del buio?

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con Mattyse, Shiroyuki

Ah, da quanto il nostro ometto aspettava questo momento? Forse non così però, che dite? Nei giorni precedenti, una lettera è stata consegnata presso il domicilio del nostro amatissimo Shiroyuki, probabilmente dopo aver attirato l'attenzione nel quartiere notturno con tutta quella bella combricola, no? Possibile? Lo abboniamo? In ogni caso, la lettera non era altro che un fogliettino di carta su cui qualcuno, con una pessima calligrafia, ha scritto quanto segue: "CIAO! Ti abbiamo visto per strada e... sei uguale a papà! Puoi venire al bosco dei ciliegi? Ti aspetto il giorno XX, sarò lì nel momento in cui il sole morente illuminerà le ultime foglie!" Nessuno si è firmato, ma vi è un disegnino nell'angolo in basso a destra del foglietto, si tratta di una chiazza nera con al suo interno un omino stilizzato disegnato con il bianco. Ma torniamo al presente, al bosco in cui il nostro Shiro è stato invitato da un ammiratore segreto. Il sole sta calando, giunta l'ora del tramonto che adorna il luogo con le ultime luci rosse, non vi è nemmeno tanto freddo, vi è solo un lieve venticello fresco che di tanto in tanto fa la sua comparsa, smuovendo le foglie, i rami e ricordando a tutti che l'estate ancora non è arrivata. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami][Per maggiori info riguardo la letterina sai dove trovarmi]

19:49 Shiroyuki:
  [Radura] Il ragazzo cammina lentamente attraverso quegli alberi. Ricevere una lettera di quel tipo non è proprio normale per il bianco. Passo dopo passo, poggiando la mano destra su ogni albero per oltrepassarlo, cerca di raggiungere il luogo scelto da questo bambino, perché lui pensa che lo sia vista la calligrafia e l’uso elementare di Kanji più semplici. Il problema è quell’omino bianco, strano, forse inquietante. Addosso ha un paio di jeans attillati con stivali eleganti ai piedi, una camicia bianca aperta dalla parte del colletto. Una collana con il simbolo dello yin e yang che si muove ad ogni passo. Si umetta le labbra mentre si sistema una ciocca di capelli nevosi dietro l’orecchio. Gli occhi celesti osservano davanti a se mentre le orecchie cercano di seguire ogni rumore intorno a lui, non si sa mai. Sta per arrivare nel punto scelto e prima di farlo decide di andarci preparato. Le mani si congiungerebbero all’altezza del petto andando così a formare il sigillo caprino. Immaginerebbe quindi quelle due sfere di energia, una rossa per la fisica ed una blu per la mentale. Entrambe si muoverebbero verso il plesso solare dove si fonderebbero in un una forma di forza interna. Se ci fosse riuscito ecco che proverebbe a muovere quel potere attraverso il sistema circolatorio per raggiungere ogni tsubo nel suo corpo per poi propagarla in tutto l’organismo. Provato a richiamare così il chakra ecco che il bianco farebbe la sua apparizione in quella radura tirando fuori quel foglietto dalla tasca e guardandosi intorno in attesa di qualcosa. [Tentativo di impasto del chakra]

All'interno del bosco dei ciliegi vi sono ancora molti passanti, tra le famiglie che dopo una lunga passeggiata si preparano per tornare nei propri alloggi, alle coppiette che camminano mano nella mano, soffermandosi a guardare il tramonto che in questo momento abbellisce l'orizzonte. Shiroyuki si presenta a quello che sarebbe il suo appuntamento al buio, premunendosi di impastare il chakra che in maniera repentina prenderebbe a circolare all'interno del suo corpo, inondando ogni tsubo del suo corpo. Il bianco passeggiando avrà modo di notare diverse panchine situate accanto agli alberi cresciuti, ma ve ne sarà una, situata esattamente tra due alberi in piena fioritura, forse in maniera un po' precoce, i tronchi coprono la panchina dai raggi del sole, offrendovi ombra e riparo, da quella posizione non sarà visibile il tramonto se non solo alcuni dei caldi colori che disperde nel cielo. La panchina, dista circa venti metri dal bianco e al centro, vi è una figura che nasconde le proprie forme sotto una lunga cappa verde oliva, il cappuccio sollevato nasconde il volto mentre solo due stinchi vengono mostrati da quell'abito. Si tratta di due estremità che si mostrano snelle, che indossano un paio di pantaloni di colore nero che terminano in un paio di sandali ninja. La caviglia destra è posata dietro al tallone sinistro ed entrambi i piedi vengono fatti dondolare appena, puntando la punta del sinistro contro il terreno al termine di ogni dondolio, nel momento in cui vengono tirati indietro, sotto alla panchina. La cappa nasconde le fattezze del soggetto, ma ne disegna una sagoma che lascia intendere senza difficoltà che si tratti comunque di un soggetto alto a sufficienza da fronteggiare Shiroyuki in caso questo si sedesse accanto a lui. Le braccia si allargano, portando le mani sulle assi di legno di quella panchina su cui si poserebbero i palmo. Il capo viene fatto dondolare anche lui più volte, prima verso sinistra, per poi essere risollevato e fatto cadere verso la propria destra, continuando il movimento in un loop apparentemente eterno. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]

20:28 Shiroyuki:
  [Radura] Fa un respiro profondo l’uomo prima di continuare a guardarsi intorno. Ecco che farebbe un respiro profondo osserva quella famiglia che sta tornando a casa. Gli occhi azzurri seguirebbero quel trio con un fare freddo, quasi meccanico. Respira con il naso, cercando di buttare fuori quel nervosismo che ormai lo accompagna. Si schiarisce la gola, vorrebbe fumare, ma non ha portato il suo posacenere portatile questa volta. Si morde il labbro inferiore osservando di nuovo quel biglietto. Un attimo di riflessione prima di notare quella figura sulla panchina, decisamente particolare per il luogo dove stanno. Trattiene il fiato prima di tornare a camminare, passi lenti, verso di lui, o lei, insomma comunque è alto. Rimarrebbe in piedi, ad un paio di metri di distanza continuando a fissarlo. Il viso si abbassa verso i tabi fino a salire verso la testa. Ciondola, in modo anche abbastanza fastidioso se vogliamo proprio essere sinceri. Le labbra dell’uomo si increspano in una espressione tra l’incavolato e l’infastidito. < …> apre bocca ma non gli da fiato, come se le parole non fossero mai nate all’interno di quella gola. <..ehm..> si schiarisce di nuovo la gola prima di abbassare lo sguardo < Sei tu che mi hai mandato questa?> direbbe solamente, scontroso nel modo, verso quella figura misteriosa. Sventolerebbe il foglio di carta e poi lo terrebbe fermo in modo da far vedere lo scritto a quella figura misteriosa. Rimarrebbe in silenzio prima di rilassare la gamba destra mantenendo la sinistra tesa per sorreggere tutto il corpo. [Chakra on][15/15]

Nonostante si sia avvicinato, il volto della figura non viene rivelato ai suoi occhi, a contrario, questa sagoma abbasserebbe il volto intento proprio a sfruttare al meglio l'ombra del cappuccio e il tessuto dello stesso per nascondere il suo viso. Le maniche, all'altezza delle mani, si fanno un poco su, forse la figura ha appena chiuso le dita in due pugni? Non vi è certezza alcuna, magari sotto quelle due maniche vi sono due pitoni da venti metri l'uno pronti a saltare alla gola del malcapitato? Lo scopriremo solo vivendo! Al termine della domanda del bianco, la figura non necessita nemmeno di sollevare la testa per guardare quel pezzo di carta che l'uomo stringe, una voce femminile uscirebbe da quella figura ma modificata, alterata attraverso uno sforzo della gola. "Si." Risponderebbe con una certa velocità, in maniera secca. "Sto cercando delle persone e penso che tu possa essere una di queste" avanzerebbe una spiegazione molto generica. "Sei in grado di vedere oltre la notte?" Pone quella domanda in maniera emblematica, mentre le luci del tramonto continuano a calare, permettendo al buio di giungere su di loro. L'oscurità avanza e un soffio di vento agiterebbe quella veste della figura misteriosa, sollevando a sufficienza un lembo di quel cappuccio da far si che uno degli ultimi raggio del sole morente vada ad illuminare una piccola parte di quel viso, mostrando lo zigomo sinistro: una pelle liscia, priva di particolari segni, un sopracciglio sottile e curato ma, la cosa che potrebbe esser notata maggiormente, sarà l'occhio completamente nero. Svanendo quel lieve venticello, il cappuccio tornerebbe a nascondere completamente il volto della figura, smetterebbe rapidamente di far dondolare in maniera fastidiosa la propria testa. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]

21:10 Shiroyuki:
  [Radura] Rimane in silenzio sentendo quel si. Inarca un sopracciglio facendo un respiro profondo, una ragazzina a quanto pare, o almeno è quello che immagina lui. Ecco che socchiuderebbe gli occhi prima di annuire> senti non sono in vena di sche-> ma si ferma, si blocca, si impietrisce quando sente quella domanda. Gli occhi azzurri di lui scorgerebbero quella nera sclera e subito pensieri in mente, un orrore atavico che torna. Velocemente proverebbe a fare un passo indietro tornando con i muscoli ben tesi e pronti a qualsiasi sforzo fisico < no.> direbbe solamente prima di fare un respiro profondo, la mano in avanti come a calcolare le distanze, come ad avere un punto di difesa più largo del suo stesso corpo < chi sei?> poter vedere oltre la notte, l’occhio di quel colore, la madre glielo ha raccontato tanto tempo fa, il potere che aveva il padre, Jumei, e quello che un Seiun poteva fare, vedere al buio, non avere nessuna difficoltà ad osservare le cose oltre quel velo d’oscurità. Si morde il labbro inferiore, non è armato, certo, ma si difenderà se quella ragazza è lì per attaccarlo. Si morde il labbro inferiore < cosa succede, Jumei adesso manda le ragazzine a fare il suo lavoro?> non lo chiama neanche con il suo verso nome, non riesce, non lo riconosce. Fa un respiro profondo mantenendo lo sguardo fisso sulla figura della ninja Seiun ora, cercando di studiare ogni movimento e nel caso cercando di predirlo per una strategia vincente. [Chakra on][15/15][4/4 osservazione]

Shuroyuki, in balia di qualche ricordo e pensiero indietreggia di qualche passo nei confronti della ragazza incappucciata, dandole lo spazio necessario per issarsi sulle proprie gambe. Si mostra in quelli che sono 180 centimetri, alta alla pari del bianco, il capo viene fatto ricadere verso il basso mentre ora è lei a osservarlo dal basso verso l'alto, passando dalle scarpe e risalendo verso quei capelli bianchi. Non risponde inizialmente a quelle domande ma porta entrambe le braccia dinanzi al proprio petto, portando l'avambraccio destro sopra al sinistro, lanciando la mano sotto il bicipite sinistro, mentre la mano sinistra andrebbe a posarsi sopra il bicipite destro. "Jumei?" Chiederebbe lei sempre con quella voce, sforzando la voce tanto da dover tossicchiare un poco al termine di quel nome. "Lo scoprirai se te lo meriterai." Continuerebbe con quelle risposte secche, riprendendo solo ora la domanda che inizialmente lui le aveva posto. "Ma forse il buio ti spaventa, non è così?" Chiede lei retorica, addrizzando lentamente il capo. "Vuoi provare? Devi guardare dentro di te, raccogli l'oscurità che risiede nel tuo corpo e nel tuo animo, controllalo e accompagnalo la ove ne hai più bisogno." Alzerebbe gradualmente la tonalità di voce, incalzando e tentando di spronare Shiroyuki a fare un tentativo. "Se vuoi sapere chi sono, porta l'oscurità agli occhi e permettile di aiutarti a vedere." continuerebbe, alzando la voce parola dopo parola, con un enfasi tale che lei stessa avanzerebbe con il piede destro, avvicinandosi alla mano del bianco di un passo. "Guarda oltre la notte." E nel mentre, anche gli ultimi raggi del sole sarebbero svaniti, permettendo così all'oscurità di circondare meglio i due, all'interno di quel bosco che si è svuotato tanto rapidamente. [Ambient chiuso][Se vi sono dubbi contattami]

21:45 Shiroyuki:
  [Radura] Rimane interdetto quando lei ripete quel nome come se non lo conoscesse. Altri sicari? Jumei è morto in quei dieci anni? Non che gli importi alla fine. Si morde il labbro inferiore prima di guardarla, il viso pieno di gelida rabbia ed astio, come se volesse creare una sorta di barriera intorno a lui. < Non farmi usare le mani per sapere questa cosa> calma minaccia la sua cercando di mantenere una sorta di respiro calmo, in attesa, come una foglia che cade lenta sospinta dal vento. <Il buio non mi spaventa> direbbe lui andando a sentire poi quella sua frase, un insegnamento? Si morderebbe il labbro inferiore mentre il panico inizierebbe a salire inversamente proporzionale alla luce che invece cala. Deve farlo? Altrimenti che succederà? Sarà in balia di quella, non più tanto, ragazzina? <E’ questo quello che vuoi? Prendermi in giro?> ma l’oscurità sta vincendo contro la luce, quella notte che sta per rendere tutti ciechi, tranne lei. Deve farlo, se vuole avere almeno una possibilità. Ecco che chiuderebbe gli occhi, mantenendo comunque le orecchie ben aperte per qualsiasi tipo di movimento in sua direzione. Avrebbe fatto prima un passo indietro cercando di mantenere la stessa distanza con la donna prima di fare dei respiri profondi. Ecco che osserverebbe il suo chakra, bello brillante, di quel colore giallo come il Raiton, il suo elemento. Ecco che cercherebbe di richiamarne un altro diverso, nero come la pece, come la notte. Quel giallo inizierebbe a scurirsi, divenendo più opaco, fino a raggiungere il nero assoluto. Farebbe salire quel chakra lungo il petto, raggiungendo il collo ed alla fine toccare i propri occhi. Sentirebbe un calore, un qualcosa mai provata prima. Se ci fosse riuscito, se fosse riuscito a richiamare quel chakra derivato dal sangue di suo padre, ecco che aprirebbe le iridi mostrando quel nero profondo, non più azzurro come un cielo d’estate, ma un nero come il più profondo degli abissi. Ansimerebbe se ci fosse riuscito andando così ad osservare la donna, sperando che sia ancora in quella posizione, davanti a lei. [tentativo attivazione innata 2/4 – osservazione 4/4][14/15]

Shiroyuki inizialmente non sembra intenzionato ad assecondare la ragazza, che risponderebbe a quelle sue frasi con una particolare ironia, sbeffeggiandolo di proposito. "A me sembra proprio che tu abbia paura." Commenterebbe quando questo chiude gli occhi, attendendo poi qualche istante. Shiro trova quell'oscurità dentro di se, oscurità che colora il suo chakra facendolo divenire nero come la pece, poi accompagna questa all'altezza degli occhi che cambiano colore. Shiroyuki ha così risvegliato il potere sopito dentro di se, il regalo che suo padre gli ha concesso dalla nascita. Quando il bianco aprirà gli occhi, vedrà tutto ciò che lo circonda in maniera limpida, quasi come se fosse giorno: vedrà il bosco dei ciliegi vuoto, senza alcun passante al di fuori di loro due, la panchina su cui la ragazza prima era accomodata e, finalmente, il suo volto. Si tratta di una giovane ragazza ben curata, dalle labbra sottili e dai capelli neri a caschetto. "Oh..." Aprirebbe bene gli occhi lei, sobbalzando sul posto mentre scioglierebbe il nodo delle braccia per portare entrambe le mani ad unirsi, palmo contro palmo. "Che bello, un nuovo membro!" Commenterebbe in maniera più allegra, accennando poi ad una piccola risata che terminerebbe, nuovamente, con la ricaduta del capo verso la propria sinistra. "Visto che il buio non fa poi tanta paura?" domanderebbe ironica, allungando poi la gamba sinistra verso questa stessa direzione, compiendo il primo passo verso questa. "Un nuovo membro in famiglia, un nuovo membro in famiglia..." Continuerebbe quasi canticchiando, avanzando in direzione dell'uscita del parco. Si, abbandonerebbe quindi il bianco senza darvi effettivamente risposta alcuna, lasciandolo indietro. [Attendo la End]

22:11 Shiroyuki:
  [Radura] Sembra farcela, o almeno è quello che vede a farglielo capire. Tutto diventa giorno, riesce a guardare con nitidezza ed ora osserva anche il viso della donna. Mostrerebbe la dentatura bianca prima di indicarla < non ho paura!> la intimerebbe ma rimarrebbe fermo quando vedrebbe lei applaudire tutta contenta. Si umetta le labbra non capendo. Membro della famiglia? …Un brivido dietro la schiena. Ha davvero risvegliato i poteri del suo sangue? Si guarderebbe le mani prima di rialzare lo sguardo verso la donna che nel frattempo sta già andando via <Aspetta!> direbbe muovendo una mano verso di lei, ma niente. Rimarrebbe da solo, nell’0scurità. Sentirebbe quel potere dentro di se e non farebbe altro che sospirare. Un potere tanto odiato, un potere tanto detestato. Ecco che non farebbe altro che richiudere gli occhi. No, non annullerebbe il suo doujutsu, non ora che si trova al buio. Si limiterebbe a tirare fuori una sigaretta ed accenderla. Sarebbe rimasto su quella panchina fino a quando non avesse finito quel cilindro di nicotina prima di tornare a casa e riposare gli occhi, letteralmente, da quello sforzo eccessivo. Mille pensieri in mente che forse gli impedirebbero anche di dormire quella notte. Sarebbe andato al dojo dei Seiun quindi, sarebbe andato per sapere, questa volta, la verità su tutto. [End ]

Shiroyuki viene invitato, in maniera misteriosa, ad un incontro al bosco dei ciliegi. Qui una figura incappucciata gli chiede se è in grado di vedere oltre la notte, di risvegliare l'innata Seiun e, alla risposta negativa, gli da le indicazioni necessarie per farlo.

L'innata è il premio mio piccolo fiocco di neve!