The First Turnabout
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Giocata del 03/03/2021 dalle 16:14 alle 22:24 nella chat "Centro di Kagegakure"
[Konbini] Le strade di Kagegakure sono proprio rumorose il pomeriggio, una vera e propria metropoli dove succede di tutto e di più che possiamo rivedere anche nella nostra vita di tutti i giorni. Ragazzi che si vedono ai centri commerciali per divertirsi, negozi che vedono gente entrare e uscire da ogni dove, karaoke attivi, sale giochi piene zeppe, gente che parla e passeggia, insomma un vero e proprio “caos” se così lo possiamo definire della vita moderna, dove le luci e i rumori la fanno da padrone. Questa è certamente un’atmosfera quantomeno differente da quanto nella propria infanzia Kazuma e i suoi coetanei e non potettero vivere durante la quinta guerra ninja, ormai lasciata alle spalle anche se da non molto tempo. Tanto velocemente è cresciuta la tecnologia, tanto sembra essere cresciuto anche l'allontanamento psicologico verso questo evento e forse è meglio così, in teoria sarebbe meglio andare avanti nella vita e lasciarsi queste cose alle spalle, anche se oggi come oggi qualcos’altro si sta mettendo un po’ non solo sulla bocca di tutti, ma nella testa anche di un certo Nara. Un misterioso assassino che è incappato in più eventi dissacrandoli e rovinandoli, perpetrando disgustose azioni di omicidio alla luce del sole e che paia andare a puntare ai Ninja della vecchia generazione, ormai superflui o comunque non più in servizio, e questo negli ultimi giorni, anche per sua diretta testimonianza, se così la si può definire, di uno di questi eventi, ha fatto girare le rotelle nella testa di Kazuma, che alla ricerca di qualcosa che possa ancor di più affinare il suo sesto senso da giornalista ma soprattutto il suo senso di giustizia e controllo, si sta ritrovando a pensare quasi costantemente a questo misterioso/i individuo/i, visto che potrebbe anche trattarsi di un gruppo dopotutto nulla è certo. Ritrovatosi quindi nel centro cittadino di Kagegakure alla ricerca di indizi visivi, persone che ne parlassero ma anche di cibo da riportare a casa essendo a secco ormai, anche dopo tutta la camminata, dopotutto è qui da almeno 3 ore a camminare. Il ragazzo è vestito un po’ come suo solito e davvero in un posto del genere è come un pugno in un occhio, va talmente in contrasto con l’ambiente generale che sembra un cosplayer. E’ vestito con una divisa di colore nero simile a quelle che gli studenti indossavano negli anni 20 in giappone, con tanto di mantella e tanto tenuta in un fodero di legno al proprio fianco destro. Le scarpe in cuoio nero rumoreggiano sul marciapiede passo dopo passo che diventano sempre più stanchi, mentre le braccia tenute fuori dalla mantellina tengono un quadernino di carte simile ad un blocco note dove ogni tanto segna qualcosa con una penna. <....*sigh*...allora ricapitolando…> parla tra se e se in maniera piuttosto incomprensibile, essendo l’unico che le deve ascoltare lui stesso, un po’ per aiutarsi a pensare e ragionare, mentre le iridi grigie coperte dall’ombra proiettata dalla visiera del cappello, guardano ogni tanto il taccuino, ogni tanto la strada alla ricerca di un qualche market. <...prima Gekko alla sfilata, poi la tragica morte della donna al festival e infine quel pover'uomo preside dell’accademia. Tutti sono accomunati dall’essere degli ex ninja e sembrano essere opera della stessa persona o gruppo di individui per gli indizi trovati…> continua a segnare e parlottare tra di se, riassumendo in poche parole gli eventi degli ultimi giorni cercando oltre a quelli più ovvi, altri nessi logici che possono legare insieme i casi qui riportati. <..mmh?..> ad un certo punto alzando gli occhi verso la strada nota, l'insegna di un market aperto, piccolo e abbastanza economico, un vero e proprio konbini di una catena anche abbastanza famosa del posto, anche se questo Kazuma non può saperlo con certezza.<....oh finalmente…> mette a posto il taccuino in una tasca interna insieme alla penna, probabile nella stessa dove c’è il suo coprifronte e mette le braccia sotto la mantella in maniera piuttosto losca. Non è solito prendere cibo da queste parti preferisce roba un po’ più fresca, ma costa e quindi bisogna fare anche dei sacrifici a volte per risparmiare denaro. Si mette quindi davanti alla porta scorrevole e goffamente avvicina la mano da sotto il mantello per aprirle da un lato come un separè classico, ma appena si apre da sola grazie al sensore, un po’ imbarazzato la rimette sotto la mantella, ricordandosi dell’esistenza delle porte automatiche. Chissà che qualcuno nel negozio come il commesso interno o qualcun altro non si sia accorto di questa cosa facendosi una risatina, ma tant’è, il ragazzo fa un passo dentro e tenendo comunque a mente le informazioni ma cercando di rilassarsi un attimo va alla ricerca di qualcosa da portarsi a casa o mettersi sotto i denti adesso. {Taccuino, Spada, Coprifronte e spirito santo} [7/11] Gioca a nascondino con i raggi del sole, sembra schivarli costantemente - rifuggirne il tocco che ogni tanto, viperino, le danza addosso disegnando oblunghe macchie di luce. Oggi è andata così. Una giornata pigra fatta di appunti e pensieri su quel cadavere che, a detta di Nobu - non compete ne a lei, ne tanto meno a lui. Ha lasciato perdere l'idea di parlarne, di annoiarlo. Di esser la solita donna che s'immerge nel lavoro fino a rimanerne asfissiata del tutto - fino a non aver nient'altro di cui parlare. Ayako Nakane. E' un eco ridondante, così come il nome di Gekko - così come la dipartita del preside. Nel notes che stringe tra bicipite e costato ci sono le ultime ricerche partorite dal web su tutte le figure che sembrano inseguirsi in questi giorni - vedendo tre, o quattro corpi - avere inevitabilmente qualcosa in comune. Un bel quadrato e quadrante iniziale. Un bel cruccio sull'adorabile musetto della salamandra che si ritrova a sospinger la maniglia del classico combini partorito da una catena come tante, dove è possibile acquistare da mangiare istantaneo, fresco - o anche solo consumarlo lì, ai tavoli a disposizione. < konnichiwaa-- > Il pigolio che le esce dalle labbra sembra a rivolgersi a tutti ed a nessuno - probabilmente troppo distratta per incorniciare il viso della commessa - o del commesso - impegnata in i kami solo sanno chissà cosa. Riempie con i fianchetti un tubino in tartan dalle tonalità pallide, tra il grigio, il nero ed un bianco sporco che sembra amalgamarsi al tutto, piuttosto che scinder colori ben precisi tra di loro. Le spalline strette del vestito s'accostano ad una basic shirt di cotone, pallida, dalle maniche pigramente arricciate in quelli che dovrebbero essere circa due risvolti verso l'alto. Sembra sospingersi in un avanzare sporcato dal carattere; un coadiuvarsi tra decisione ed l'esser affilati come lame appena molate. I tratti. Gli occhi. Le ciglia color carbone appena ricurve. L'osmosi tra bellezza grezza, ed il portamento di chi della bella non si fa' vanto - stringendola nel proprio pugno, ma senza considerarla mai davvero una propria fedele amica. Polpaccetti affusolati rimangono strozzati tra gambaletti in cotone nero, semplici - ed un paio d'anfibietti platform dalla punta notoriamente metallica che la risollevano di qualche centimetro - donandole un altezza estera, per quelli che sono i canoni che conosciamo. I capelli, quel medio carrè d'ebano - raccolti dalle tempie alla metà del retro del capo in un fiocchetto color caffè. Lo stesso colore del tre quarti che indossava fino a qualche attimo fa'. Un choker in velluto al collo lascia a mezz'aria la testa di lupo tipica dei cacciatori di taglie. Dopo qualche passo sembra sparire tra le corsie, o meglio - rimane una macchia di leopardo che si muove tra le scatole di prodotti istantanei e gli scaffali di bento pre-preparati. E' proprio uno di questi che va' ad afferrare, uno di quelli con il kimbap di prosciutto arrostito - ed uno di quei fire ramyon al kimchi che vanno tanto di moda. Guarda lo schermo del cellulare, lo alliscia - forse salta tra le notifiche come se potessero dirle qualche fantastica novità. Ahgh. Figuriamoci. Ed ecco che il berretto di Kazuma che con ogni probabilità l'avrà vista passargli davanti e poi sparire - entra nell'ottica della coda dell'occhio. < Uhn? > Un mugolio come fiele, spingendo il capoccino corvino ad uscir dallo scaffale per incorniciarlo. < Basettone?! > Lo ha riconosciuto, eh.[outfit: https://i.pinimg.com/736x/b6/90/45/b69045e0bd163756fa6854cd763a2771.jpg] [Konbini 7/11] <mmmh..> molto concentrato quasi in maniera comica, sui prodotti che sta osservando come se fosse un po’ un sommelier di qualcosa che poi non è. Si potrebbe prendere qualche noodle da fare in casa, oppure dal riso da unire a della carne e verdure per fare una cantonese, oppure del pesce per fare degli onigiri, o ancora del melon pan per stuzzicarsi qualcosa ora. Di sicuro deve stare attento a quello che sceglie vista la sua rigorosa dieta, anche se in verità è tutto dettato dal suo patrimonio economico, ma su questo sorvoliamo. Decide di optare per dei noodle e della carne da portarsi dietro che porta tra le mani, pronto a pagarli, ma proprio quando si sta per incamminarsi verso la cassa ecco, che come un fulmine a ciel sereno appare una faccia stranamente familiare. <...AH!..> preso alla sprovvista si lascia scappare un piccolo urletto e fa un passo all’indietro che vergognosamente attirerà a se l’attenzione di qualche cliente mettendolo un po’ in imbarazzo. Tenta di rimettersi in sesto e sistemarsi il cappello con la visiera, osservando meglio chi l’ha spaventato, che pareva essere una voce femminile. <...mi scusi ma non credo che basett--???> appena mette bene a fuoco la figura in questione davanti alle proprie retine non può credere ai propri occhi e l’occasione in cui si era imbattuto. <....> rimane a bocca semi aperta buffamente scioccato per la presenza di Nene nel Konbini <..a-aspetti ma lei non è la signorina Nene??..> rimasto ancora in uno stato un po’ perplesso riprende i suoi sensi cercando di accaparrarsi un tono serio, è davanti ad una Shinsegumi dopotutto, ma soprattutto di una signora. <...AH mi perdoni..> fa un inchino verso di lei con le gambe ben serrate e con in mano ancora il cibo che deve pagare. <...sono Kaneko Kazum..? Aspetti…> realizza poi nel suo cervello qualcosa, dopo che si sta per presentare a lei, ma sembra proprio che dall’approccio preso la donna l’abbia riconosciuto. <...ma lei mi ha riconosciuto? Quindi mi aveva notato prima?..> che si tratti dell’evento del festival, dopotutto lei si stava per presentare e ha visto il Nara quando si era nascosta da Anbu, ma di nessuno di questi due eventi il ragazzo si era accorto. Rimane un attimo ancora più perplesso di prima alla realizzazione, ma tenta di tenere un contegno anche in rispetto della figura della donna. <...deve..deve essere un segno del destino questo giorno, si certo!..> quasi entusiasta pronunzia quelle parole poiché non solo ha la possibilità di poter interloquire con una Shinsegumi ma con qualcuno che potrebbe davvero saperne qualcosa del caso del ninja dei ninja scomparsi, vista la sua carica e presenza alla festa. <...Signorina Nene, se così posso chiamarla, mi permetta di farle una domanda…> dicendo questo con una nuova speranza ritrovata negli occhi che finalmente potrebbero aver trovato una pista, non solo dimentica la sua fame ma anche un attimo il suo pudore. <..lei era presente al festival delle lanterne giusto? Mi dica ha visto qualcos’altro di particolare oltre a quello raccontato? Sempre se possa dirmelo...> nell’ultima frase è come se si fosse ripreso un attimo dalla realtà e dal suo entusiasmo, dopotutto queste tipe di cariche vengono con un surplus di responsabilità e segreti da tenere, anche stupidi e banali. {Taccuino, Spada, Coprifronte} [Konbini 7/11] Come biasimare il non averla riconosciuta subito quando alla fine ne n'è non è niente di più che un paio di ciuffetti neri che fanno capolino dietro delle scatolette preconfezionate di cibo. Un pigro bagliore le attraversa il viso incontrando l'atipico personaggio che kazuma, finendo per proiettare la propria silhouette proprio in direzione della cassa dove qualcuno ha già allungato le sue occhiatacce in direzione dell'uomo col berretto. Un movimento repentino ed ordinato la spinge riporre il proprio momentaneo bagaglio proprio verso il banco della cassa ascoltando le parole dell'altro ed l'entusiasmoriconoscerla e soprattutto, nel essere riconosciuto. < Uhn? Certo che ti ho riconosciuto, Kazuma, guarda come diamine sei vestito. Sembriamo in una rievocazione storica. > L'esser pungente è velenoso della voce di Nene, riflette un pigolio ho dato tanto a mo' di scherno quanto in modo confidenziale. Sei distratta giusto per qualche attimo, con la testa ancora fra le nuvole proprio per l'argomento che sembra interessare il signor Kaneko.Il corpicino si muove esile nel riporre pacchetto dopo pacchetto così come offre il palmo verso di lui muovendo solamente le falangi in un invito a cederle anche il suo misero ramen. < Dato che è il destino ad averci fatto rincontrare, ti offrirò il pranzo così da sancire un vero e proprio appuntamento romantico. > Lo prende in giro con un tono un po' troppo serioso, o forse non è per nulla una presa in giro e lo sta davvero invitando a pranzare con lei. Che sia questo romantico o meno a relativa importanza. Una volta prodigata se nel pagamento, con o senza il ramen di kazuma, lo aspetterebbe per dirigersi verso i banchetti posti contro le finestre e pigramente oscurate dall'insegna dello stesso kombini. Ridisegnati nel giallo e nel verde di quei colori, non sembrano nemmeno parlare di un omicidio - ma tant'è purtroppo. la prima cosa che fa scivolare verso Kazuma è proprio quel plico di fogli che teneva incastrato tra bicipite è costato lasciando che anche esso possa leggere le sue ricerche sul triangolo di persone assassinate dal killer. < Uhm... Non pensare male Kazuma, ma in realtà non dovrei interessarmi all'omicidio pertanto che questo rimane sotto la giurisdizione delle Ombre... > Lo sguardo artico lo accarezza in tralice abbassando il tono a rendere intimo quel discorso, avvicinando il visino al suo - migia come un gatto. E quelle ciglia recurve spendono un attimo di troppo ad osservarne i tratti giovanili incastonati in una mise e in un carattere che di giovanile non ha niente. La linea retta delle labbra si smuove masticando saliva e fame facendo saltare con i polpastrelli il bordo plasticoso del bento contenente kimchi e kimbap. < E tu, cosa hai scoperto... E soprattutto, perché stai indagando? > [ck off] [Konbini 7/11] Beh pur vero che sia che Kazuma è vestito in maniera quanto meno, tradizionale, le parole della ragazza, visto il suo status conosciuto da Kazuma ormai gli portano una strana mistura di orgoglio e vergogna, un po’ come se si sentisse preso in giro ma è normale dopotutto. Un pochino quindi abbassa lo sguardo senza volerlo, in maniera quasi istintiva, mentre continua ad ascoltare la ragazza. <mmh?!?!?!> ma subito le sue grigie iridi insieme al cappello si drizzano verso di lei, e come se fosse stato colpito da un treno a 100 km/h Kazuma fa un piccolo passo all’indietro inarcando la schiena verso quella direzione. “Ro-romantico?!” pensa fra sé e sé mentre arrossisce un po’ in maniera neanche tanto velata sul viso. Ci sono talmente tante cose conflittuali nella sua testa dopo quella frase che lo destabilizzano che è difficile constatarlo per bene, da un certo punto di vista si sente onorato di tale offerta da parte di Nene, forse più per il pranzo che per l’appuntamento romantico visto che pare una palese perculata, ma dall’altro una Shinsegumi, con LUI!? Sembra abbastanza assurdo che sia così caritatevole, ma dopotutto non sono gli eroi della patria? Cerca di ricomporsi rimettendosi dritto, sistemandosi il cappello con la destra e facendo due colpi di tosse cercando forse inutilmente di dissipare quel momento di imbarazzo avuto, anche perché l’argomento prende una piega più interessante dopo che la ragazza gli chiede di seguirlo. Egli fa come richiesto con un imbarazzato cenno del capo, e si avvicina con lei verso il commesso per pagare anche la sua scorta e metterla in una busta, così da poterla seguire fuori nei posti sotto il tendone. Si siede su una delle sedie poggiando la busta sul tavolino, tenendo le braccia sul tavolo stesso e le gambe ben divaricate, così dal poter ascoltare in maniera comoda ciò che Nene ha da dirgli. Giurisdizione delle ombre, sembra quasi una battuta rivolta al fatto che sia un Nara, ma non è sicuro se lei sappia o meno questa cosa, anche se in verità si sta riferendo probabilmente agli Anbu. <...*gulp*..> deglutisce un po’ preoccupato ma si vuole fidare di una carica così alta anche se con dei modi così poco, emh, femminili diciamo, non esattamente ciò che Kazuma si poteva aspettare, ma ancora siamo in una zona piuttosto calma. Indi per cui annuisce e parla <...certamente, non si preoccup-!.:.> al suo avvicinarsi improvviso però, Kazuma indietreggi fino ad arrivare quasi allo schienale della sedia arrossendo di nuovo, preso alla sprovvista, come detto prima non è il comportamento che si aspettava. <...*sigh*...> Dopo quei secondi di imbarazzante silenzio dove lei la osserva e a lui scendono dei rivoli di sudore che farebbero invidia ad un atleta, aspetterebba il suo allontanarsi per riassestarsi e tirare un sospiro di sollievo, <...*sigh*..> ma soprattutto, riprendere, o per meglio dire, iniziare il discorso. <...mmh...beh ecco..:> mette l’indice destro sotto il mento chiudendo gli occhi in maniera pensierosa e lo si vedrà anche dalla sua espressione che sta pensando molto arditamente. <...so poco probabilmente rispetto a lei..:> assunzione fatta con il senno di poi visto che si tratta comunque di una Shinsegumi <...parto dal fatto che lo sto ricercando, anche per motivi lavorativi...vede lavoro per un giornale del settore di Konoha, la gazzetta della foglia...oh! Ma non si preoccupi non scriverò nulla su di lei o di quanto parlato se non lo vuole…> mette subito le mani avanti vuole evitare sia problemi legali che mancarle di rispetto, a lei e alla sua organizzazione. <...sto cercando di affinare il mio senso di ricerca e soprattutto individui del genere li disgusto ampiamente…> il suo tono prende un senso tagliente e più serio rispetto a prima segno del fatto che finalmente ha preso un po’ di confidenza <...rispetto molto la vecchia generazione ninja per quanto non fosse perfetta, oltretutto sta mirando anche a persone innocenti e rovinando la quiete generale della città questo assassino!..> tenta di tenere un tono calmo ma la sua personalità più vivace sembra prendere per qualche secondo possesso del suo corpo e farlo parlare a tono più deciso e schietto <...non mi piace lasciarlo a gamba libera, se posso aiutare per metterlo o metterli al cospetto della giustizia lo farò con piacere…> anche se quella giustizia potrebbe non essere quello che Kazuma si aspetterebbe <...e ammetto che c’è un pochino di curiosità messa in mezzo..> lo dice grattandosi la collottola come se lo dicesse in maniera un po’ più imbarazzata recuperando compostezza. <...per quanto riguarda quello che so posso solo dirle di aver sentito al festival delle lanterne che…> e qui abbassa di più la voce. <...c’era qualche figura mascherata e una strana ombra, dalla parte dove la testimone stava parlando, per il resto sto ancora lavorando con le informazioni degli altri giornali…> dopo aver rivelato il poco che sa sperando di trovare una collaborazione in Nene fruttifera gli viene in mente qualcosa <...giusto! Signorina Nene non vorrei essere ecco, troppo schietto, ma l’ho vista che era insieme ad un ragazzo di nome Nobu al festival, lo conosce? Non deve rispondere se non vuole...> a quel punto gli viene in mente la presenza del ragazzo al festival e pura curiosità chiede tale informazione, poiché vorrebbe capire come una persona così rozza e diretta come Nobu possa conoscere una nobile Shinesgumi. Oh Kazuma non sapevi ancora nulla. {Taccuino, Spada, Coprifronte} Il kimbap che altro non è che un roll non dissimile al sushi - ma molto più grande e molto più pieno di 'roba' - viene portato alle labbra color del vino e fatto sparire nel giro di poco tempo a ridarle un aria buffa, quasi del tutto innocente. Non porta nemmeno i suoi soliti guanti neri, quelli che solitamente mette solo se è con Nobu, o con Naomi - motivo per cui evita accuratamente di anche solo toccare il povero signorino Kaneko - offrendogli il proprio cibo come piacevole compagnia mentre parlano del più e del meno come degli amici qualsiasi. Ora che trova posto sullo sgabello, con una guancia rigonfia per la presenza del rotolino d'alga, riso, insalata e prosciutto arrostito - lascia che le gambette si separano ponendo tra le cosce il palmo della manca ad oscurar la perversa visione dello spiraglio della gonna, occupendo la gemella nell'utilizzo di un paio di bacchette d'alluminio che s'impiegano nel pinzare un altro pezzo di Kimbap. E per tutto questo tempo non ha fatto altro che tacere e lasciare che Kazuma abbia il metaforico testimone della parola ed il totale dominio d'un corollario di reazioni che risulano solo maledettamente strane e creepy, agli occhi di Nene. Un'altro stranone - esattamente come Fuji. Allora mentre chiacchera, e chiacchera, e chiacchera - abbassa lo sguardo tra le varie espressioni, il vestiario - e inevitabilmente la patta dei pantaloni. No, non è quello che pensi. Solo è arrivata a pensare ch'esso sia una maledetta marionetta di quel segaiolo d'un fabbro. < nhf > E testimonianza ne è lo sbuffo che ne viene, masticando l'ennesimo rollino infilato nella guancia. Una signorina - nobile, beh, non tanto. Ma ha la bellezza dalla sua parte. Ha il carattere - oh, beh, forse un po' troppo carattere. Quando le azzurrine si risollevano ad incontrare il viso di Kazuma, il nome del suo uomo le solletica l'anima - ricordandole anche il motivo per cui sta evitando d'incontrarlo negli attimi liberi. Il proprio malinconico riflesso sulla vetrata sembra incrinarsi verso la mancanza di qualcosa che si vorrebbe abbracciare, ma che non si può avere. Per un motivo o per un altro. Naomi. La rabbia incontrollata. Questo caso, e la sua dannata cocciutaggine. Nobu non approverebbe. O forse lo farebbe per estenuazione. < Certo, io e Nobu siamo intimi. > ... < Amici, intimi. > Fidanzati? Ci frequentiamo? Sono cazzi loro. Non di certo un informazione che darebbe al primo che passa, e non un informazione utile - per altro - se non a se' stessa. Forse quel tipo di risposte che s'attende volentieri di ricevere, per non dar fretta a niente o nessuno. Le bacchette tintinnano verso il basso del bento, posandole sul bordo per potersi alzare e riversarsi con una distorta tranquillità verso il distributore dell'acqua ed il microonde dove far andare i noodles in busta. < Una figura mascherata? Nel senso, non s'offenda, ma una figura mascherata come potrebbe passare inosservata in un festival? Potrebbe un bambino, o se fosse una festa in maschera - o qualcosa del genere. Ma nessuno aveva delle maschere. > La reazione sorge spontanea, probabilmente fraintendendo il significato di per se dell'esser mascherati o in questo caso, travestiti. Il silenzio in cui si chiude riempiendo il recipiente e lasciandolo nel microonde sembra assorbirla - finendo per issare lo sguardo su di lui. < Non so' cosa lo muova, o quale sentimento, quale passato. Quale obiettivo. La cosa certa è che sta andando contro la legge del villaggio delle ombre - e questo è quanto mi basta per muovermi a suo discapito. Del resto, come hai potuto sentire al festival - sono solo una recluta della shinsengumi - e per me è importante più di ogni altra cosa costruire chi sono. > ... < Nella shinsengumi, e fuori da essa. > Non vuole esser l'eco di un eroe - ma costuirsi il suo personaggio. Nene. Solo, solamente, Nene. Quando ritorna al tavolo s'impegna a rigirar le bacchette che ha usato per mangiare, sicchè da non avvelenare Kazuma - offrendogli un pezzo di Kimbap. < Voi Konohani mangiate solo quella merda. Apri la bocca! > Spingendo il rotolino di riso tra le labbra dell'altro - con un sorriso tiepido, distratto, ma presente. [ck off] [Konbini 7/11] <...> “I-intimi?” La faccia di Kazuma diventa di legno dopo quell’affermazione ma non pare strana, semplicemente ferma e seria ma nella sua testa si fa tante di quelle domande e preoccupazioni, come il fatto che abbia o meno fatto una domanda inopportuna oppure per il semplice fatto che uno come Nobu possa stare con una Shinsegumi, ignora tra l’altro ancora il fatto che egli stesso ne faccia parte. Ha visto poco il ragazzo, ma quel poco che ha visto basta... tutto quello che ha visto. Tornando però al discorso ascolta con interesse e serietà ciò che dice dopo per continuare questa peculiare investigazione e si sente quasi onorato di sentire da parte di Nene tanta formalità nei suoi confronti. Ascolta tutto dall’inizio alla fine prima di rispondere mentre la ragazza prepara le proprie pietanze, intanto si sistema con le gambe accavallandole,, destra sopra sinistra e incrociando le braccia annuendo e compiacevole delle affermazioni della ragazza, qualcuno che vuole costruire un proprio futuro è sempre qualcuno da ammirare nella sua modestissima opinione. <...Beh si trattava comunque di un festival, forse qualcuno poteva usare una maschera come decorazione ma effettivamente non ricordo di averne visto neanche io...però…> a quel punto pensando tenta di rimembrare qualsiasi dettaglio del festival accaduto, riprendendo anche le notizie riportate sul colpevole. <...beh sicuramente come visto dai casi, prende o prendono di mira solamente gli ex ninja, almeno il modus operandi pare quello, però ogni volta ad eccezione del caso del preside mi pare, ha sempre lasciato qualcosa come monito…> a quel punto dicendo quelle parole scavalla le gambe mentre Nene e sempre più vicina a fare quell’azione...particolare, con il suo Kimbap. <....ad esempio, durante la sfilata ha lasciato una divisa da Chuunin insieme ad una lettera, mentre per il caso del festival si è parlato di una divisa da Anbu anche se non sembra essere stata ritrovata direttamente sul cadavere…> inarca la schiena in avanti e il tono da dubbioso come se volesse instillare curiosità nel suo ragionamento prende un tono più sicuro, pronto a mostrare le sue ipotesi. <...si è parlato di una figura mascherata come quella degli Anbu, ma soprattutto di ex Ninja, indi per cui penso che al festival si fosse nascosto tra di loro, e questa è solo una congettura ovviamente…> sempre mettere le mani avanti <...ma se ogni cosa che lasci e come lo lasci sia un monito rispetto alla vittima? Non sono riuscito a reperire altre informazioni ma Gekko la prima vittima, forse era un ex Chuunin mentre, la vittima del festival un ex Anbu, per cui è stato ucciso magari con il suo vecchio equipaggiamento, così come la divisa da Chuunin forse era la vecchia divisa di Gekko...per il preside però non saprei che dire non sembra sia stato trovato altro anche se palesemente dalle ferite sembra essere stato lui…> ormai è una macchinetta e non ha cenno a fermarsi parla come un video registratore e non si accorge neanche di quello che sta per fare Nene avvicinandosi verso di lui visto che tiene lo sguardo fisso per terra <...mmh forse quello del preside era un imitatore che non sapeva al 100% come operasse non è da escl--mmh?!?!...> a quel punto sentendo Nene e rialzando lo sguardo per darle attenzione, oltre ad essere preso alla sprovvista e distrutto psicologicamente dalla volgarità della ragazza per cui si sbianca, appena è abbastanza vicina cerca di indietreggiare, allo stesso tempo bloccandosi, perché ha paura di offenderla in qualche maniera oltre non voler cadere all’indietro con la sedia <..n-no aspetti..signorina Nene, u-una raga-z--a cme lmmlei> con tono preoccupatissimo e balbuziente più si allontana tenta di proferire quelle parole che si perdono quando il Kimbap come una bomba entra fra le sue labbra come se fosse entrato in una fessura strettissima e costringe il ragazzo ad ingoiarlo per non soffocare. <..*unf* *unf*…> ricade in avanti sbattendo le gambe della sedia e fermando il suo moto con il braccio destro sul tavolo nel mentre tenta di riprendere il respiro. Questa cosa lo distruggera psicologicamente dopo. Vorrebbe commentarla e criticarla sul suo comportamente ma ora come ora ha troppa paura di mancarle di rispetto, ma se la situazione si facesse critica, vuol dire che è arrivata l’ora di tirare fuori le armi pesanti. {Taccuino, Spada, Coprifronte} [Konbini 7/11] E' un flusso d'informazioni non del tutto fuori corrente - quelle di Kazuma. Del resto un giornalista deve esser bravo a ficcare il naso in giro per gli affari del paese se vuol ricavare un ragno dal buco. Gli occhietti di Nene sembrano inseguire quel rigetto di parole trovandosi ad annuire di tanto in tanto, ritirando le bacchette a mischiare il ramyun con la classica mistura polverosa e con le varie e differenti spezie da mischiare e rimischiare, finchè la stessa acqua non sembra prendere una colorazione molto simile a quella del pomodoro, magari appena più aranciata. I noodles s'allentano poco a poco, tirati su dalle bacchette e poi immersi di nuovo a raccoglier nuovo brodo, nuove spezie, impregnandosi totalmente di quella mistura piccante e saporita. Come se non bastasse, finirebbe per aggiunger del kimchi, fissandolo tra una ciocca di noodles e la bacchetta, infilandosi il primo boccone in bocca. Il riflesso lucido e rossastro sulle labbra diviene una visione languida - buffa, ma al tempo stesso adorabile. Non sembrano teoria campate in aria e, ascoltando in religioso silenzio quello che l'altro ha da dire, si ricrea un disegno mentale dall'apice alla fine. < nhm. > Neanche riesce ad afferrar la pudicizia di Kazuma - trovando ogni suo gesto, quanto più cortese si possa aspettare da una persona come Nene, grezza - affilata - sadica. Il masticar del boccone sancisce la fine del primo tempo - utilizzando il dorso della mano che reggeva le bacchette per spostare il tutto e creare una zona neutrale tra lei e l'altro, vuota, sul tavolo che li dovrebbe vedere seduti uno accanto all'altro, nel riflesso notturno al neon del seven eleven - konbini. < Com'è? > Un chiaro riferimento al kimbap che, per quanto sia quello pre-confezionato, non sembra essere nemmeno malaccio. Di sicuro meglio di qualsiasi cosa che potrebbe cucinarsi lei - e sicuramente anche molto più conveniente, contando il dispendio economico che avrebbe prendere tutta una serie d'ingredienti. Il piccolo sospiro che le muove il petto esile, avvicinando il fianco al compagno di pasto - la fa' muovere con una matita scura verso il retro di uno dei fogli in cui è scritta la ricerca fatta sulla probabile anbu. < Chunin. Anbu. Preside accademico. > Ricalca le parole scrivendone i kanji affiancati su un foglio, disegnando una scaletta come se la aiutasse ad avere il punto della situazione. Varie frecce indicano lì dove è stato riportato qualcosa in comune. Il vestiario. Un falso? O un dettaglio sfuggito? Le pugnalate. Sono tutti ex-ninja. < Uhn, guarda Kazuma ! > Un lampo di genio, collegando i tre fattori principali in una scala che li vede in salita. < Un chunin generalmente, è un ninja esperto. Un ninja maturo. > Uno step che molto semplicemente, conferma una carriera intrapresa e svolta nel miglior modo, un soldato. < Un Anbu, tendenzialmente, è un ninja scelto. Far parte del corpo delle ombre vuol dire esser un ninja elitario. E quindi è uno step maggiore del precedente, ti torna? > Per poi trovarsi a puntare la punta sul preside. < E il preside dell'accademia ninja, è sopra a tutti e due. Si presuppone sia un jonin, o almeno uno special jonin - per occuparsi dell'istruzione dei nuovi ninja, o comunque dei nuovi percorsi accademici. Se tu ci fai attenzione, dovrebbero esser in salita - forse questo tipo, sta cercando di raggiunger una vetta, ha uno schema piramidale. Dovremmo... Dovremmo metter insieme più indizi possibile. Magari dovremmo utilizzare lo Spotted, online potremmo trovare degli altri testimoni ed aggiungere informazioni a questo quadro che sembra a macchia di leopardo. C'è una base, ma troppi buchi. Sei d'accordo? > E finalmente, dopo tutto questo parlare - isserebbe gli occhi in un atteggiamento rapito, alienato dal suo stesso lavoro - ma fondamentalmente puerile. Non s'era manco accorta del suo esser a disagio. Del suo arrancare per qualche azione svolta con noncuranza. < ... > Rimane zitta, con le labbra arrossate dal brodo ma ancora schiuse. < Ahno-- > Il temporeggiare del tono migio, portandosi la matita a torturare le labbra zuccherine, nella classica forma d'un cuoricino pienotto e gonfio. < Ti ho dato in qualche modo fastidio? > ... <Oh, non ti piace il Kimbap?> Sfarfalla quelle ciglia ricurve, l'ombra di bronzo caldo sulle palpebre cala, cercando nello sguardo di piombo di Kazuma qualche sorta di fastidio arrecatogli - o se magari l'ha obbligato a mangiare qualcosa che non gli piaceva. Si stringe appena nelle spalle, abbassando la matita e lasciandola andare ai fogli - allo schema disegnato - ripiegandosi sul proprio pasto da consumare prima che diventi eccessivamente freddo. [ck off] [Konbini 7/11] Ancora provando a riprendere fiato dopo l’ingozzata presa, si gira in direzione di Nene alzando lo sguardo verso di lei quando viene richiamato. <...eh?..errr..si...si era...molto buono...> il tono tenta di essere genuino e sincero, ed effettivamente non faceva schifo, anzi, però probabilmente un pezzo d’avocado gli è andato di traverso in gola. Deglutisce e tenta di ricomporsi visto che si sta tornando ad argomenti più seri. <?..> osserva ciò che la ragazza sta facendo sul tavolo e quello per cui ha richiamato in tal concitata maniera la sua attenzione, sembra abbia scambiato la sua personalità rispetto a prima. <mmh..mmh> annuisce ad ogni affermazione della Doku, concordando con molte delle cose che dice fino a che non può trovare un buco per potersi inserire nel discorso. <...Si effettivamente è vero, ciò potrebbe anche renderlo più pericoloso di quanto già non paia a pensarci..> dopo che poi Nene finisce la sua parte di sermone e flusso di ipotesi e teorie, ma sopratutto proposte Kazuma nella concentrazione totale torna alla realtà sentendo il nome spotted. <...emh, mi perdoni, spotted? Scusi signorina Nene ma non ho idea di che cosa si tratti, ma se crede sia buono da utilizzare mi fido..> effettivamente ha senso che non è abbia idea anche se Nene potrebbe percularlo a vita per tal motivo, del resto Kazuma già difficilmente gira su internet immaginiamoci andando su un Forum,difatti se sente il bisogno di trovare informazioni online chiede sempre una mano a qualche conoscente che ne sa più di lui. La sua fiducia potrebbe essere benriposta, si spera, dopotutto è una Shinsegumi che vuole crescere, cosa può andare storto? <Fastidio? Oh no no no no no….> cerca subito di tranquillizzare la ragazza, anche se in realtà probabilmente non c’è nulla da tranquillizzare, ma la sua testa ragiona nel 1900 <..Assolutamente! Mi è piaciuto è che prima…> deglutisce e si sistema il colletto <...mi è finito un pezzo di traverso tutto li…> lo dice con una smorza enorme sul tono l’ultima parte, forse perché ancora si sente un po’ soffocato. Riallarga le gambe e rimette le braccia incrociate guardando Nene negli occhi. <...bene, direi che, almeno da parte mia ho potuto dare il massimo delle informazioni possibili, oltre a quel, errr….spotted? Ha qualcos’altro in mente?...> {Taccuino, Spada, Coprifronte} Per fortuna l'uomo sembra trovar il perduto rigore - ed alla negazione, Nene torna nel suo mondo d'ipotesi e movimenti alla volta di una grande scacchiera dove vorrebbe ergersi a pugno di ferro. Lo scrocchio del kimchi sotto i denti mentre osserva il proprio cellulare con un blocco schermo non dissimile ad un viso già conosciuto da Kazuma - lei e Nobu che si sorridono abbracciati - e l'ora che è indubbiamente scoccata oltre la lancetta della cena. < Uhn, non conosci lo spotted? > Una vena di stupore la bagna senza dubbio alcuno - del resto ci si aspetta da un giornalista che conosca ogni pertugio in cui trovare tante notizie, quanti gossip, quanti possibili sproloqui o turpiloqui su qualsiasi cosa - che sia questa governativa, locale, o estera... Se mai qualcuno s'è interessato al esterno delle mura del villaggio delle ombre. Le labbra disegnano una -o- accentuata, così come gli occhietti brillano della luce della sorpresa, sbloccando il cellulare e mostrandogli una palese pagina di news varie ed eventuali, comprese quelle fallaci o meno del dovuto serial killer. Allora aprirebbe un topic nuovo, magari con un titolo accattivante che possa attirare parecchi click e parecchie visualizzazioni. < Il Kagegakure no Spotted, o anche chiamato KNS, è una piattaforma di gossip e news varie - è semplicemente un forum dove si parla di attualità varie ed eventuali. > Esplica scorrendo la home sicchè lui possa vederla, per poi chiudere la pagina e pensare ad un articolo da scrivere. < Così facendo potremmo attirare altri che hanno vissuto la vicenda, fare loro delle domande più mirate. Io avrò più indizi, tu più informazioni - magari potresti esser il primo a fare un /vero/ approfondito articolo a riguardo. Magari, Signor Kaneko, potete cercare di instaurare un rapporto con il serial killer fingendovi in suo favore! > Brilla di luce propria, rimarcandosi già nel capino nero l'intera scena. Poter collaborare. Trarlo in trappola. O anche solo... Parlargli. Dargli una voce, a questo Killer. < ... > Rimane zitta, nell'occhio del proprio stesso ciclone - scribacchiando il suo numero su un pezzo di carta, per poi allungarlo verso Kazuma. < Ora devo rientrare nel turno d'allenamento, dopodichè sarà meglio che io riveda casa mia. L'ho evitata fin troppo. Questo è il mio numero, non esiti a mandarmi un messaggio, a chiamarmi - o inviarmi gif di cagnolini. > Oh, li adora alla follia. E così facendo finirebbe per lasciargli il kimbap, finendo però il kimchi e il rimanente dei noodles di fuoco - sparendo in men che non si dica. Però, mentre esce - può vederla girarsi tramite la vetrata, sventolar la manina in modo adorabile - per poi lasciarsi ingollare dalle tenebre. [end] [Konbini 7/11] Da un palese no con la testa al dubbio della Doku, a confermare la sua ignoranza in materia. Poi sentendo la spiegazione della ragazza su cosa sia effettivamente spotted, Kazuma si lascia ad un <ah ok> senza però effettivamente aver capito il 100% dei termini usati tipo forum, ma lo riesce ad intendere come una bacheca da usare per mettere informazioni. <...mmmh..> ascolta con molto rigore le parole di Nene e la sua proposta ardita, ed effettivamente osservando il terreno ove in una pozzanghera si riflettono i suoi grigi occhi, Kazuma tenta di trovare parole per rispondere a dovere e capire se la proposta possa essere vantaggiosa o meno. <....mmh, è pericoloso…> verità quanto meno inconfutabile è un rischio soprattutto quando potresti avere a che fare con un arraffatore di informazioni, il killer deve prendere le sue fonti da qualche parte visto che tutti gli omicidi sembravano particolarmente mirati. <...maaa si può fare, dovrò farmi dare una mano da qualcuno per sfruttare a dovere questo “spotted”..ma a livello pratico posso metterlo in atto, anche se un po’ mi disgusta fingermi un suo fan…oh dei in cosa mi sto imbarcando...> effettivamente immedesimarsi in un killer psicopatico per il ragazzo non sarà facile ma si può fare, bisogna solo mettercisi d’impegno.<..ok signorina Nene abbiamo un piano...spero solo di non finire nel listino delle vittime...> elettrizzato e anche un po’ ansioso al riguardo visto ciò che deve andare a fare poi osserva con curiosità il pezzo di carta che Nene gli sta passando. “ghif di cagnolini?” che cosa era una gif? questo si chiede Kazuma nella sua testa, un tipo di foto strano? Poi che vuol dire che ha evitato fin troppo casa sua? Forse la mente di Kazuma volta un po’ troppo e non vorrebbe fare una figuraccia facendo altre domande inopportune indi per cui per stavolta evitare, ma, ma non può lasciarci sfuggire un altro dettaglio ma se ne accorgerà solo dopo. Appena Nene si allontana velocemente e Kazuma gli risponde <...perfetto allora farò in modo di messaggiarle appena serve e mandarle queste...ghif..> poi deve cercare che sono, comunque appena la vede salutarla attraverso la vetrata un pochino abbassa la visiera sentendo in sé un certo imbarazzo, Nene è stato sicuramente un incontro strano sia per il suo comportamento atipico che per come si è posta rispetto al suo ruolo, ma sono possibili nuovi orizzonti per il Nara sempre meglio esplorarli prima o poi anche se li rifiuterà. “Aspetta” si dice fra se e se nella testa, dopo un po’, il numero lasciato, l’uscita finale, il pranzo, dannazione sembrava davvero un appuntamento, e anche se non fosse così questo non può che mandare in tilt la mente di Kazuma per un attimo che per le sue morali si sente un po’ in colpa nei confronti di Nobu, ma si sente ancor più in colpa per un’altra cosa. Se questo era un appuntamento in meno non importa, non può accettare un dono così da ragazza appena incontrata! Oh no, non Kazuma di certo, doveva essere lui a pagarli per lei vista la situazione secondo lui, alchè prendendo la sua roba si alza di scatto prendendo il Kimbap e tenterà di andare verso di Nene che però ormai si sarà persa tra le vie della città. Neanche potrà contattarla se volesse, non ha il telefono con se oggi, oh beh una ferita nel suo onore, almeno secondo il Nara, ma un pasto in più per la giornata. { END}