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Sperimentazione - soggetto 404

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Giocata di Clan, Giocata di Corporazione

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con Kamichi, Sango

Oh la sera è scesa dunque anche oggi? Ma nemmeno te ne sei accorto piccolo Kamichi, dopo la tua scelta del capitano all'interno della Shinsengumi vi è stato qualcuno non molto contento che tutti siate andati a sceglier un capitano che non fosse lui. In effetti sembra anche strano che egli abbia scelto tutti coloro che si son presentati alle sue fila, non ha estromesso nessuno all'effettivo ma pochi hanno avuto l'arguzia di comprenderlo - tanto meno tu, ti sei solo lasciato andare a chiacchiere su chiacchiere con quello che non è altro che un animale vivente, Kenpachi Zaraki. Le tue parole, sfarfallate qua e la senza arrivare davvero al tuo oggetto di desiderio, però sono giunte ad un individuo strano e particolare, quello del capitano della sezione scientifica. I tuoi occhi sono chiusi, il sonno ti ha colto d'improvviso dopo l'ultima cosa bevuta e da li non ti sei più risvegliato , ma adesso la coscienza inizia a venire di nuovo al mondo esterno e lentamente inizierai ad udire quelle voci che paiono lontanissime da te "..i pazienti sono quasi tutti morti Capitano Mayuri" sentirai dei suoni vicino oltre quello, un bip regolare di un battito, dei rumori che sanno vagamente di sonde per il loro sfiato di aria che continua a fuoriuscire "stupidi umani, non resistono a nulla" una voce più agghiacciante, sottile e quasi bambinesca ormai si fa sempre più forte. Perfino il tuo corpo lentamente inizierà a svegliarsi , potrai iniziar qui a muovere se tu volessi le dita delle mani, dei piedi, e infine lentamente aprire gli occhi al mondo, rinascere dall'oscurità in quella luce accecante che ti sovrasta "si sta svegliando.. devo?" la prima voce, quella umana ancor si fa sentire, sopra di te mentre ti osserva ma non riuscirai a distinguerne null'altro, nemmeno il volto per via della forte luce che ti acceca ancora " no, ci penso io" un ghigno ti percuote e infine quando i tuoi occhi inizieranno ad abituarsi alla luce questa verrà spostata in favore del viso del capitano che hai già visto . Un viso bianco e nero da quel pesante trucco, occhi gialli , e il capo circondato da quello che sembra qualcosa di un faraone. "la signorinella è sveglia" il suo sorriso ti farà rizzare la pelle sul corpo. Non hai alcuna veste, nudo come un verme mentre il vento soffia sul tuo corpo ad ogni suo movimento. La sua veste adesso richiede un mero kimono nero semplice, ricoperto da quello che è un Haori bianco, ma tutto ciò a te potrebbe non interessare in questo momento, non quando le mani di lui scivolano li sul tuo ventre carezzandoti. Non vi è malizia alcuna, solo lo studio di quel che è uno scienziato "corpo 404 , preparate tutto. Si comincia il nuovo ciclo di sperimentazione genetica" la voce di egli risuona in quel che sembra una grande stanza, e pian piano se volterai il collo potrai vedere diversi corpi accanto a te.. tutti morti. Lo comprenderai dal fetore immondo che circola intorno a te, dal sangue che scivola verso il basso, e anche dalle parti mancanti che son stati recisi a quelli li, eppure oltre il collo non potrai muover nient'altro , sei legato a quella struttura dritta per le mani, le caviglie e anche il bacino "non ti agitare" un altro sorriso mentre qualcun altro si metterà sopra la tua testa mentre inizia a spingere il tuo lettino verso qualche altra parte. Vedrai intorno a te tutti quei corpi, altri ancora vivi che si muovono agonizzanti, altri che urlano dal dolore stesso. E tu, cosa potrai fare? " portate via i cadaveri" un ordine di nuovo e poi il silenzio mentre ti accompagnano lungo la stanza verso la fine. La tua?[ambient per Kamichi][tempo fino alle ore 21:00]
[png : https://64.media.tumblr.com/13a2f26858726ac9c3843fa8e44c632a/tumblr_inline_ocgmh7xQ2M1uo8cad_540.jpg]

21:02 Kamichi:
  [Lab] Una giornata importante quella di ieri, senz'ombra di dubbio una di quelle che potrebbe cambiare la vita a qualcuno, nel bene e nel male. Ma un nuovo giorno s'affaccia nella vita del nostro tribale, oscura, silente ed ammantata da un cosi freddo tepore, la sera si volge ad esser spettatrice nefasta di uno scenario assai strano, di uno scenario che nessuno di noi poteva immaginare, dopo la fantastica riuscita all'evento di ieri. Pochi attimi di nulla, il sonno abbandonano la mente del biondo, gli occhi si stringono, serrati alla sensibile luce che cerca di farsi spazio alle palpebre ancora chiuse, mentre qualche espressione di fastidio viene ad essere richiamata al viso, in preda ad un brusco risveglio muscolare. Inizia a percepire il cambio della temperatura, sente freddo, il corpo tutto irrigidisce spasmodicamente alla percezione ambientale del freddo pungente, in quel laboratorio dove appare nudo, tutto nudo, spogliato dei leggeri vestiti che indossa, e mostrato lì alla mercè di tutti, senza veli, e senza nessuna possibilità di opporsi. <Co..> cerca di parlare, le labbra innescano un naturale movimento sussultorio tale da produrre un continua ripetersi delle ultime lettere pronunciate, mentre il fiato incespica ripetutamente, in modo affannoso, ripercuotendo sulla voce stessa il tremare tutto di quel bianco corpo, dai piedi, all'addome, alla testa. <Co..co> cerca di prende fiato, ansimante, col fiato che trema, con la voce spezzata da un freddo gelido che ormai pare farsi spazio all'interno delle di lui ossa <Cosa ci facc> non riesce a terminare neppure la frase, sente quelle voci, mentre piano piano l'olfatto riprende il percepire degli odori, lasciando che tutto "l'aroma" di sangue, sudore, putrefazione e morte, s'ancori come percezione olfattiva nella di lui mente, iniziando in pochi istanti, a percepire candidamente che quello che sta annusando nell'aria non sono essenze floreali, ma il nefasto presagio in un loco in cui non dovrebbe essere, in cui non vorrebbe essere. Tremula come una foglia, mentre gli occhi iniziano a mostrarsi ai presenti all'interno del laboratorio, mentre le palpebre decidono di lasciar spazio a quella sua violacea iride, che pian piano cerca di adattarsi a quella luce così intensa, così forte, mentre proprio in quel momento, qualcosa lo sfiora, lo tocca, mentre proprio in quel momento, sente delle parole da una voce a lui già familiare, l'ha sentita recentemente, di sfuggita forse, o forse lo sta immaginando, lo ricorda, o forse è solo il terrore più profondo a muovere la sua coscienza, eppure è lì a tremare per paura, per il freddo, a respirare affannosamente mentre l'odore della morte gli pervade ormai il corpo, e mentre quel suo stesso corpo, viene toccato e visto da altre persone, ancora maculate, ancora delle astratte figure sotto quegli occhi che non riescono a mettere a fuoco null'altro per il momento. Inizia a percepire le cinghie, si sente legato, sente la pressione del cuoio sulla pelle, sente il freddo dei ganci farsi più inteso sulle caviglie, mentre quel suo stesso addome risente della stretta, portandogli ancora più difficoltà nel respirare in maniera idonea. [Bip-Bip] incessante al suo lato, al suo orecchio, che ascolta le parole attorno a lui, mentre gli occhi paiono iniziare apprendere l'arte della messa a fuoco, mentre sente il fiato di una persona sulla di lui faccia, qualcosa, qualcuno, la stessa voce di qualche istante prima, familiare, che pare iniziare a prendere una forma. Le palpebre si serrano rapide, in un piccolissimo istante, prima di riaprirsi, per serrarsi, in maniera del tutto naturale, mosse dal terrore gelido di vedere quella figura, di vedere quel sorriso, quel volto truccato, e quella persona così importante. Gli occhi sgranati, il respiro affannoso, il corpo che trema e la paura psicologica di essere lì al cospetto dello scienziato a capo del rapato di sviluppo, della tecnologia e del reparto scientifico. Non riesce a parlare, a tratti neppure respira, quella visione viene seguita subito da qualcuno che lo spinge sul lettino su cui si trova, non riesce ancora a parlare, resta muto, serrato nella voce dal freddo e dal terrore più profondo, non sa cosa sta succedendo, la mente è ancora offuscata dal sonno, e forse per lui tuto questo è un'incubo che passerà a breve, che finirà in qualche goccia di sudore ed una bevuta di acqua, in una solita notte passata tra gli incubi e i dubbi. Eppure è tutto vero, sta succedendo, e neppure la forza di strattonare per scappare trova, è un guscio vuoto, mosso dalla paura che a stento gli dona l'energia per respirare: è debole, sa di esserlo, e in quanto tale, si sente come un topo in gabbia, che non gratta via per scappare, ma che accetta silente, che il terrore lo accolga ancora più nel profondo.

Ansia, freddo, paura, tutti normalissimi stimoli per chi s'addormenta nelle proprie calde coperte e si risveglia completamente nudo, legato ad un lettino d'ospedale ove uomini parlano al tuo cospetto, di morte, sperimentazioni, e non avrai nemmeno un nome. Quello che ti appartiene è il 404 , nessun altro ha questo numero dopotutto, non ti senti fortunato. Il cigolio delle ruote si amplia in quella stanza enorme, lo scienziato che ti affianca tranquillamente andando a osservar le cartelle cliniche dei "pazienti" distesi al tuo fianco ad ogni passaggio " inutile..inutile.. oh lei sembra aver delle buone gambe, prendile prima di disfartene .. inutile, decisamente inutile" un dire lento e cadenzato, annoiato perfino per colui che nella vita non vi trova nulla e di quella se ne prende gioco come desidera. Ex medico e genetista, radiato da tutto ciò che di nobile potesse esserci per quei suoi giochi strani con la scienza e il corpo umano, adesso si diletta nel crear un impero migliore con la Shinsengumi. Tutto ciò è lecito? Si, lo è, almeno nella parte oscura di quel mondo nella quale vorresti approdare. D'innanzi a te ad un tratto potrai veder distanti delle enormi tende bianco azzurro, pesanti come plastica e attraverso quelle che verrai portato per finir al centro di una complessa rete di macchine e apparecchi ormai spenti. Il tuo letto verrà messo al fianco di quella ragazza, nuda anche lei, il viso rivolta a te ma non vi sono occhi e il sangue nero cola dappertutto priva della scintilla della vita "toglietela" immediatamente quel corpo scompare, afferrato da diverse mani coperte da guanti, lasciando il suo posto a te.. adesso ci sarai tu al centro di quel nuovo loco , ma nessuno ti presta ancora attenzione, tutti indaffarati nel collegare a te diverse sonde. Sulla fronte, sul cuore, sull'addome stesso, sulle mani perfino. Aghi che ti perforano le braccia senza delicatezza alcuna mentre diversi monitor s'accendono per tener sotto controllo le tue funzioni vitali "esperimento 404 , registrate tutto prego." si, verrai anche filmato e potrai veder non molto lontano una spia rossa che si illumina " Oggi daremo il via alla nuova sperimentazione per quanto riguarda il sangue nero" li tra le mani si pone quella grande boccetta di quel che pare inchiostro nero, seppur più denso che par quasi sangue, ma non vi sarà quel rosso a impregnarlo. "dobbiamo scoprire cosa rende coloro che sopravvivranno idonei a contenerlo" la boccetta che viene poggiata sul tavolino basso al tuo fianco, ancora li intonsa, non verrà toccata "probabilità di morte 80%, probabilità di accettazione ma poi morte altri 15%.. solo il 5% riesce a resistere abbastanza a lungo da divenirne padrone" le scartoffie vengono ancora compilate mentre il riso stronzo dell'uomo permane nella nuova stanza. "dunque, sei pronto? Vedi di non farmi perder troppo tempo, e non squittire come un topolino che mi fai venir mal di testa" per lui non sei altro che un mero pezzo di carne , lasciata li solo per il proprio piacere personale "maschio, di circa 20 anni. Altezza 180 centimetri, peso 80 chilogrammi... dovresti dimagrire mio caro , un altro panino e non eri più idoneo " eh si, si prende anche gioco di te toccandoti la pancetta con quelle sue manine fastidiose nonostante il tuo peso sia nella norma al momento. Tutti si avvicinano a te, sembra tutto pronto, lo sono tutti.. ma tu lo sei? [ambient per Kamichi]

22:12 Kamichi:
  [Lab] Il letto continua a muoversi in quel suo lento incedere, producendo un rumore fastidioso di rotelle che cigolano sotto il peso di un paziente sdraiato, un paziente che questa volta prende le sembianze del nostro eroe, del nostro biondo, legato come un prigioniero a quel lettino, ed osservando come tutte quelle figure siano occupate a muovere cadaveri su cadaveri, macchinari, e chissà cos'altro dedito al trasporto. Parlando di gambe, di prenderle, mentre quelle del biondo s'irrigidiscono del tutto, marmoree, mentre tremolano sotto l'incessante apporto di terrore prodotto dalla circostanza stessa, da quella voce, da quelle voci, da quegli scienziati folli pronti a chissà cosa fargli. <La...lasciatemi> la voce trema, come tutto il suo corpo, i denti cozzano in maniera fulminea ed a ripetizione dal freddo, mentre cerca disperatamente una via di fuga, un'uscita, mentre si guarda attorno alla ricerca di qualche informazione, di qualche speranza all'interno di quella struttura così grande. Sente che il lettino rallenta, svoltano per posizionarlo al centro di una zona adibita a chissà quale esperimento, fermandolo lì al centro, accanto ad una sventurata ninja riversa morta alla sua destra. Ne vede il sangue annerito, sente le parole dello scienziato, s'avvede come tutto il gruppo medico s'appresti in fretta e furia ad attaccare sonde e congegni vari al corpo di lui, gelido come la neve, terrorizzato come qualcuno che sta per affrontare il suo abisso, del tutto sotto shock dal brusco risveglio, ed ancora intontito da chissà quale sostanza. Portano via quella ragazza ormai morta mentre ascolta le parole del capo della divisione di ricerca, parla di un sangue nero, parla di una boccetta di una probabilità di morte di oltre il 90%, 95% addirittura, mezza persona su 10 riescono ad attingere a tale sangue, a tale diavoleria mefistofelica, a tale prodotto risalante a migliaia di anni fa, frutto di un patto malsano tra un uomo ed un demone. <Vi prego...> non trova la forza per fiatare oltre, il respiro si accelera, come il battito, mentre la macchina ancora attaccata [Bip-Bip-Bip-Bip] farebbe come per suonare ancora più forte, con un suono più rapido, quasi ritmico, sinonimo dell'iperventilazione e della tachicardia del nostro tribale, Dal viso, da quei suoi occhi ametista, iniziano a formarsi delle chiazze chiare ed umide di acqua, si concentrano sulla cornea, frapponendosi sulle iridi del biondo, che ancora non ci sta a chiudere quegli occhi, non vuole, non può permettersi di serrare quelle sue palpebre neppure per un secondo, non deve, soprattutto se vuole almeno vedere come sarà la sua fine. Ha gli occhi lucidi, è inerme, stanco, provato, stordito, gelido e terrorizzato, è un fantoccio in preda ai sentimenti più primordiali dell'uomo, in preda al sentimento cardine più primordiale negli uomini, la paura, il non sapere, il non conoscere, il non percepire un futuro a breve, la consapevolezza stessa di non poter essere certi di salvarsi, e di vedere attorno a se, cadaveri su cadaveri, mentre qualcuno che regge il coletto dalla parte del manico, è lì a sottoporlo a chissà cosa, mentre lui è ad un passo dalle lacrime, privo di forze e di coraggio, implorando e pregando affinché lo lascino andare, ma sappiamo tutti che non sucederà.

Nulla da fare mio caro, sebbene sarai consapevole di tutto quanto , vedrai coi tuoi occhi che tutte le tue preghiere non serviranno a nulla, non vi è alcun kami presente a salvarti, solo demoni in una danza mortale e tu sei il loro sacrificio. Non vi è nulla per te li se non la disperazione "..iniziamo con l'intromettere l'anestetico.." uno dei tanti medici si appresterebbe a donarti quella che pare esser un sollievo per te , dormire, non sentire dolore, rimanere inerme nel tuo mondo ma intoccato, non proveresti nulla e potresti anche risvegliarti "No. Questa volta proveremo senza" la voce del capitano si leva aspra e divertita mentre si sbellica in quelle risate "ma signore, se lo lasciamo sveglio potrebbe morire ancor prima" tutti quei medici rimangono interdetti dalla cosa, ma nessuno oserà dire altro per non esser loro stessi parte di quegli esperimenti maligni. Lo stesso "uomo" sempre che così si possa considerarlo, andrà lui stesso a prender una grossa siringa in metallo nella quale estrarrà il nero contenuto dalla boccetta "abbiamo perso tutti coloro che sono stati addormentati, i più fortunati sono morti nel sonno" oh si sta rivolgendo direttamente a te mio caro Kamichi "altri hanno vissuto le pene dell'inferno finchè i loro organi non sono collassati" e ad ogni singola parola non farà altro che avvicinarsi a te, a guardarti dall'alto mentre il contenuto verrà risucchiato dalla siringa e la boccetta verrà poggiata su un altro ripiano "vedi mio caro, sarai il primo di questa sperimentazione a viver dentro di te il cambiamento" ma di quale cambiamento egli non ne parla, e li s'avvicina sempre più a te, ti osserva dall'alto mentre la siringa calerà sul tuo corpo , veloce, precisa, andando ad infonder in più parti quel sangue nero dentro il tuo vaso sanguigno. All'inizio non sentirai nulla, solo il pizzico dell'ago che affonda nella stessa carne..e poi.. pochi minuti dopo, li inizierai a pregar d'esser veramente morto. Il dolore è bruciante, fuoco, ghiaccio, violente come pochi altri, un dolore che ti fa perder la ragione mentre lentamente il sangue dei Kokketsu andrà a influire sul tuo nel tentativo di sostituirlo. Non solo quello delle vene, ma il sangue presente in tutti i tessuti dei tuoi organi, dei tuoi muscoli, tutto ciò che deve esser eliminato e sostituito da una sostanza viscosa e più pesante dello stesso che hai ancora. "bene, tenetelo sotto osservazione, pochi giorni e vedremo che fine farà" un ultimo dire prima che anche l'uomo se ne vada, lasciandoti in balia del tuo dolore, della tua rabbia, della tua pura debolezza. Non hai nome, solo un numero fissato su un braccialetto sul tuo braccio sinistro, ma ancora non te ne accorgi, avrai altro alla quale pensare, come le pene del mondo demoniaco che stanno infettando tutto il tuo essere per renderti qualcuno senza alcuna anima, già venduta ad demonio che incontrerai nella tua morte. [end ambient]

Kamichi viene rapito da Mayuri - capitano della divisione scientifica della Shinsengumi - per esser sottoposto ad un trapianto di innata, adesso è il paziente 404.
Kamichi non è assolutamente consapevole di nulla, se non del sangue nero che gli è stato piantato dentro fino al suo svenimento . Verrà portato in una delle stanze del palazzo della Shinsengumi e tenuto in osservazione più volte nel giorno per comprender come il sangue nero stia reagendo sul suo corpo.


Nulla da dire sulla role - Adesso toccherà a te fare delle free nella quale sentirai il tuo corpo cambiare con la sostituzione del sangue, non potrai giocare altrove oltre il palazzo della Shinsengumi ( dove verrai seguito a vista dai medici h 24 ) ma potrai parlare con chiunque si trovi al suo interno.


Buon gioco e spero che ciò ti possa donare diversi spunti per il tuo Bg!

Ps: no exp per la natura dell'ambient