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con Ryosei, Naomi

14:52 Ryosei:
 Un plumbeo manto s’alterna a sprazzi di cielo libero lasciando all’illuminazione naturale libero passaggio. Lo osserva senza troppa disinvoltura lasciando il capo in piena estensione, completamente abbandonato oltre la linea delle spalle. Fronte ed occhi, dunque, che fissano il cielo con linea diretta. La posizione sarebbe alquanto scomoda, se non fosse già seduto su di una delle panchine presenti nella piazza. Esattamente, a quella posta alla destra della statua di Kioshi Uchiha. Quarto Kokukage, rappresentato nell'atto di schiacciare una serpe viola. Le braccia si posano sulla linea superiore del ligneo schienale, portando l’apertura ‘alare’ al massimo possibile. In tal modo dà appoggio saldo e rigido alla posizione del capo – per l’appunto abbandonata indietro. Le gambe sono accavallate, dando contatto al terreno con il solo piede destro. La gemella, s’accavalla sopra completando così la posizione di pieno relax acquisita ormai da diversi minuti. E’ lì, infatti, assorto nei propri pensieri o forse l’opposto. Li spegne, ci prova per lo meno; prova a spegnere quel ronzio che percepisce continuamente nella propria testa. Quelle sue fisse sul nuovo mondo che ormai l’accompagnano in ogni dove. Il corpo dell’Uchiha è coperto da un pantalone di jeans, abbastanza stretto da lasciar notare quanto fine siano le proprie gambe. Le scarpe sono da ginnastica, completamente bianche. Nessuno stivale, quest’oggi, avendo deciso di optare alla comodità. Il busto è, invece, ricoperto da una felpa gialla. Un groppo cappuccio, non indossato, e qualche linea di disegno sulle spalle tratteggiato da decorazioni nere. Ad ambedue i lobi delle orecchie s’appendono due orecchini d’oro – due per lato. Davanti ad essi passa la ‘stilosissima’ (?) basetta lunga fino all’angolo mandibolare. Centralmente, infine, quel pizzetto di cui va così fiero. Il capello appare spettinato, con diverse ciocche che fuoriescono dal ‘branco’ senza alcun senso apparente. Non che sia un problema, o lo sia mai stato . L’udito filtra il vociare altrui di sottofondo. Non troppe le persone presenti, essendo un orario pressochè lavorativo. Qualche persona fa acquisti, altre passeggiano, ed altre – come lui – sono in pieno relax. Lui rimane immobile, a chiunque passi potrebbe sembrare che l’osso del collo gli si spezzi a momenti. Le labbra sono schiuse, lasciando arrivare l’aria nei polmoni non con il solo utilizzo delle narici. < … > un respiro lento, flebile ed impercettibile. Muscoli rilassati, se non quelli necessari al mantenimento posturale. Le palpebre calano, senza un apparente comando motorio, passando proprio ora in uno stato di dormiveglia post- prandiale.

15:11 Naomi:
 È buffo. Quando pensava di essere riuscita a sfruttare il trauma di quella rapina per tentare di sbloccarsi, per osare un poco di più, tutto sarebbe crollato nuovamente in maniera così improvvisa ed inaspettata facendola ripiombare nel dubbio e nell'ansia, il destino ha deciso di scherzare anche con lei - e non poco - donandole quel fardello sin troppo grande per le sue spalle, o meglio, per i suoi occhi. Si limita ad uscire per prendere da mangiare, non sta nemmeno più andando in sala giochi da domenica, dorme poco e non si guarda allo specchio per timore di vedere ancora quelle iridi rosse, non è che le odia e le disdegna con tutta se stessa, è che non le desiderava, tutto qui. Ed i kami solo sanno cosa succederà quando rivelerà a Nene la verità di quel che è successo allo stand della realtà virtuale, avendo lei omesso tutte le questioni e gli elementi riconducibili a quel suo nuovo dono maledetto < Torniamo a casa.. > è appena uscita da un konbini diverso dal solito abituale, aveva bisogno di prendere più dolci che robe salate, un sacchetto di plastica infilato sul braccio destro, dentro vi sono melon-pan, dorayaki, mochi e tutte quelle schifezze dolciose tipiche, portatile poggiato sullo stesso avambraccio che regge quella busta e la mancina che passa tra mousepad e tastiera, fucsia sullo schermo, un solo cenno della testolina a quel vociare in direzione dei due gatti con lei, Maru e Sharu, ovviamente. Si incammina, rasente ai muri come il più delle volte ed ogni volta che può, è vestita perlopiù di nero, contrasti di verde acido ancora più acceso dei suoi capelli, il cappellino più o meno premuto sul viso come se non volesse mostrare gli occhi, è comunque riconoscibile tra corporatura e la tonalità unica e particolare dei capelli, ma ora come ora lei non si cura di niente e di nessuno, incamminandosi verso casa passando quindi per la piazzetta con la statua di - volenti o nolenti - uno dei suoi antenati < Mh.. > Solleva appunto lo sguardo verso quella statua soffermandosi un attimo e stringendosi nelle proprie spalle, guardando poi altrove, era un semplice lamentarsi a labbra serrate, non accetta tutt'ora l'idea di essere un Uchiha, o meglio, che i geni degli Uchiha abbiano prevalso sugli altri dentro di lei, per quanto lei non abbia colto ancora appieno la situazione, anzi. Riprende a camminare quasi subito, senza volersi preoccupare ulteriormente di quella figura, anche se a quanto pare per quanto oggi Maru sembra tranquillo e gli cammina affianco con il suo solito fare baldanzoso da gatto cicciotto, sembra che sia Sharu, la femmina più piccola e solitamente più calma, a voler dispensare un po di fastidio. Quindi, dato che starebbe passando per la piazza altrimenti dovrebbe fare un giro troppo largo per costeggiare le mura degli edifici, Sharu decide di destreggiarsi un po' e mettere alla prova la propria agilità, incominciando a saltare da un panchina all'altra, scendendo e salendo, finendo inevitabilmente a saltare sulle gambe di un Ryosei in procinto di staccarsi la testa. { Outfit > https://i.pinimg.com/564x/d0/0d/ae/d00daeb341fedebbb33f085d1453861b.jpg }

15:32 Ryosei:
 La testa scivola di millimetro in millimetro verso il basso. Conseguenza della progressiva vittoria della forza di gravità sul mantenimento muscolare di quella posizione. Inoltre, l’esser in piena dormiveglia causa – inevitabilmente – un riflesso di rilassamento di quella stessa muscolatura ingaggiata di dorso, spalle e cervicale. L’espansione toracica della respirazione si fa piano piano minore, segno indistinto dell’inoltrarsi sempre più in una fase di sonno vera e propria. Qualora qualcuno dovesse passargli abbastanza vicino, potrebbe facilmente udire un russar flebile ma comunque presente. < … > La digestione è in piena attività e l’aver mangiato prettamente cose dolci lo porta adesso ad aver un calo fisiologico della glicemia con conseguente sonnolenza. Se solo avesse cucinato un qualcosa di più proteico – come il suo fantastico pesce al sale che tanto sponsorizza – ora non sarebbe lì ad oziare, bensì avrebbe energie da spendere magari in quella cucina ove dovrebbe essere tra poco. Non sono pensiero che lo preoccupano tuttavia . Adesso è ben distante dal mero pensare. La mente è libera, soltanto oscurità . L’oscurità di una lavagna scolastica non ancora scritta o scalfita da alcun gesso. Relax, la parola migliore per descrivere tale situazione. < … Ma che c*aa .. !!! > il suo sistema sensoriale verrebbe stimolato esternamente da un contatto del tutto inaspettato sulle cosce. Sobbalza, per forza di cose, in un esemplare risveglio brusco . La prima azione sarebbe quella di contrarre l’addome, in un riflesso protettivo, mentre le gambe scavallerebbero togliendo appoggio a Sharu. Ma si tratta di un felino, dunque, dovrebbe facilmente balzar e trovar nuovo appoggio . Le braccia, dell’Uchiha si staccherebbero dalla porzione superiore dello schienale reclutando un attimo dopo la muscolatura della schiena, scostandosi da esso. Inevitabile – in tutto ciò – il riportar il collo indolenzito, ed il capo, in posizione eretta posando gli occhi verso quel gatto < Hey tu.. maledetto gattaccio .. !! > il dito indice lo punta, mentre aggrotta la fronte nel tentativo di ‘imbruttirlo’ mentre questo prosegue il proprio ‘cammino’ come se nulla fosse .. < mh .. > scuote il capo, rimanendo tuttavia seduto ancora. Non è tipo da prendersela con un animale .. Gli occhi ancor non totalmente aperti, ma abbastanza da notar con un certa facilità la figura di Naomi .. Non troppo difficile far due più due. Quel gatto, infatti, è stato già incontrato qualche giorno addietro nel quartiere del clan. < hey tu. .. > sta volta lo sguardo e il dito punta verso di lei < .. lo so che è tuo quel gatto .. lo lasci andare a disturbare così ? Yo ???! > il solito brontolone ed anche alquanto scorbutico. Il tono è alto, come il dito indice che di muove verticalmente. La sgrida, quasi .

15:47 Naomi:
 Non può farci molto lei, finirà soltanto per attirare attenzioni indesiderate a causa del comportamento della gatta che si diverte quindi nell'utilizzare le gambe di Ryosei come fossero un trampolino, sono brevi istanti quelli che si concede prima di balzare nuovamente in concomitanza con il brusco destarsi dell'Uchiha. Un notare di quel misfatto con la coda dell'occhio, vorrebbe far finta di niente ma è sin troppo buona ed in grado di mortificarsi per poco da rallentare appena anche se non la si può definire di certo lieta di come lui etichetti la povera ed innocente Sharu < Ma.. Ehi! > ed alza appena la voce, voltandosi, il gattone al suo fianco si volta con lei con aria impigrita e gli occhietti della ragazza si puntano sulla figura del Cuoco, assottigliandosi, espressione stizzita e nasino storto, un'occhiata anche alla felina poco più avanti, fermatasi su un'altra panchina iniziando a leccarsi una zampina come se nulla fosse < Uff.. Mh.. Sì, scusa.. > riabbassa lo sguardo sullo schermo del computer, ricollegando in quello stesso momento il fatto che quel tizio lo conosce, o meglio, l'ha già incontrato l'altra volta nel quartiere dei Clan ma ci ha messo qualche attimo a ricollegare < Ah.. Sei quello dell'altra volta.. > è ciò che gli dice dopo quel sospiro e quel rifugiarsi nello schermo, che si traduce in una breve occhiata durante quel verbalizzare il riconoscerlo, tono piatto, di sufficienza, non direbbe nient'altro di particolare ora come ora ed anzi, si appresterebbe anche ad andarsene, se non fosse che una lampadina si accende nella sua testolina. È dubbiosa, ma gli pare di ricordare abbastanza bene, è ironico pensare di trovarsi costretta a porre quella domanda qualora voglia poter comprendere di più riguardo lo Sharingan, eppure esita e si guarda intorno scostando le fucsia a destra ed a sinistra con un bagliore che ha il colore dei cristalli Shoton, ben diverso dal rosso che tanto la spaventa. Chiude gli occhi e fa un bel respiro, inspira ed espira sempre dal nasino ed il petto si gonfia tentando di farsi un'iniezione di coraggio, risolleva lo sguardo pochi istanti dopo aver incominciato a parlare < T-tu.. Sei un Uchiha.. Giusto..? > e ritorna nuovamente sullo schermo a premere tasti e fare cose come di suo solito, rispondere a chat, vedere video leggere notizie e chi più ne ha più ne metta, con l'espressione sul viso inasprita, come se fosse dispiaciuta di dover porre quella domanda, costretta dal crudele fato, in un certo senso.

16:03 Ryosei:
 Occhi puntati sulla ragazza, seppur per un attimo li scosta per dirigerli verso Sharu. La vede, lì sull’altra panchina a leccarsi le zampette. L’Uchiha non ha grossi problemi con gli animali, o con i gatti in particolare, ma la reazione avuta è nient’altro che la conseguenza dell’esser stato svegliato bruscamente . < nono, non preoccuparti .. stavo per addormentarmi, menomale che lei è venuta a svegliarmi .. YOO .. ! > mette tutto in rima. Non un caso, oggi è in quel mood artistico. Il dito indice che fino a poco puntava in direzione dell’altra, ove darebbe spazio al pollice sollevato in un segno d’approvazione. Un ‘tutto ok’, nessun problema, affiancato ad un vistoso sorriso in sua direzione. La muscolatura della schiena, nel frattempo, viene rilasciata portando nuovamente essa a contatto con lo schienale. Le braccia si allargano, orizzontalmente, andandosi a posar sulla superficie superiore di questo lasciando le sole mani penzolare verso il basso. Massima ‘apertura alare’, degli arti superiori e testa che rimane eretta e vigile, così da posar lo guardo in direzione di Naomi < oh sì .. sono io.. > annuisce, assottigliando gli occhi < il Bomber .. come mi hai definito tu .. oh sì .. Yo ! > - in realtà era ‘Boomer’, però vabbè (?) ricorda male - quel pollice si rialza andando ora a piegare il braccio all’altezza del gomito ed auto-indicandosi, con aria di pura supponenza. Il capo fa su e giù un paio di volta, in segno di approvazione mentre il braccio si ridistende ritornando alla posizione di comodità precedente. < certamente. Sono un Uchiha .. perchè ? > inclina di poco il capo verso la spalla destra, mentre la gamba medesima si solleva andandosi ad accavallare alla gemella. Occupa interamente la panchina, essendovi seduto nel centro esatto ed avendo disteso le braccia lateralmente. Non dà troppo peso alla domanda altrui, per ora. Non ve ne sarebbe motivo. Si sofferma solamente sul modo di fare altrui. Quel suo parlare e subito dopo riaffogarsi nell'utilizzo di quell'apparecchio elettronico . Non lo capisce, non avendo mai avuto alcun modo ed intenzione di imparare ad utilizzarlo < ma dimmi un pò .. cosa di trovi di così eccitante in quel coso? .. > il capo fa un cenno lasciando partire un celere sguardo in direzione del cellulare stesso così da dar modo all'altra di comprendere di cosa stia parlando < mh ? > aggrotta la fronte, mugugnando e dando un ulteriore tono di domanda misto a 'disprezzo' indirizzato sempre a quel fottutissimo (?) 'aggeggio' .

16:23 Naomi:
 Tutto sommato la reazione di Ryosei è anche giustificata, lui stesso modererebbe i toni di lì a poco evitando di additare Naomi, che si sentirebbe già meno in soggezione e quindi un filo più tranquilla, un cenno d'assenso ed un vago sorrisetto al veder di quel pollice ad indicare che è tutto apposto < Hai fatto la rima.. LoL.. > e forse l'avrà fatto anche l'altra volta dato che pare sia un modo con il quale lui è solito esprimersi, però Naomi lo noterebbe meglio soltanto ora trovando la cosa relativamente divertente, non che si scomponga più di tanto ed anzi il visino rimane il solito, soltanto gli angoli delle labbra sottili si sollevano poco prima di tornare nello schermo del portatile premendo nuovamente sui vari tasti e facendo scorrere le ditina sul rettangolino adibito al movimento della freccetta rosa < No no.. Si dice boomer.. > scuote appena la testolina correggendolo senza alcuna imposizione e con tono pacato, vuole semplicemente precisare per evitare che magari nell'utilizzare quel termine in maniera errata non rischi di essere etichettato ancor di più come boomer, causando un effetto a catena, insomma, gli sta facendo un favore in sostanza. Lui si sistema e si crogiola su quella panchina mentre lei rimane lì in piedi, quella conferma che giunge da parte del moro causa la repentina ascesa di un brivido che percorre la schiena della sedicenne, gli occhi si adornano di un velo cupo e quasi non vorrebbe manco continuare la conversazione < Mh.. Ho capito.. > e lascia il tutto così, in sospeso come se fosse sotto l'effetto di una stasi, un rapido sguardo verso di lui come a sancire un punto immaginario nel discorso, per adesso lascerà da parte la questione e si concederà un lungo silenzio che le servirà per armarsi nuovamente di coraggio, di nuovo un bel respiro mentre tiene gli occhietti fissi su di un punto a caso dello schermo, guardando e non guardando nulla allo stesso tempo < Eh..? > ed ora come ora si ritrova costretta a tornare con l'attenzione su di lui, per poter comprendere effettivamente a cosa si riferisca con 'quel coso' inclinando appena la testolina di lato con aria perplessa per poi tornar quindi con gli occhi sul proprio portatile, non tanto sullo schermo quanto sull'interezza del dispositivo < Ah.. Beh.. Io preferisco il mondo virtuale.. Insomma, la rete è un posto cos magico.. E poi posso giocare dove voglio.. > e fa appena spallucce, non saprebbe nemmeno da dove incominciare se dovesse iniziare ad elencargli sia quello che può trovare online e sia i vari giochi che esistono con il quale chiunque si potrebbe svagare, essendocene per tutti i gusti. Eppure, nonostante abbia scostato lo sguardo di lato ed averlo puntato verso terra, accantonerebbe il tutto per tornare indietro e riprendere da dove si era soffermata prima, non sa nemmeno lei come porre quale domanda, ma tra un incespicare e l'altro ci proverebbe comunque < Quindi.. Tu sai tipo.. Teoricamente.. Come si attiva lo Sharingan..? > sì, perchè se dobbiamo essere sinceri lei non ne ha propriamente idea, l'altro giorno si è attivato da solo a causa delle emozioni provate in seguito a quella visione traumatica, quell'incubo digitale, non ha più riprovato in nessuna maniera ad attivarlo ed in realtà non vorrebbe nemmeno farlo ma se deve iniziare anche solo a pensare di poter accettare quegli occhi.. Tanto vale provare a chiedere a qualcuno che sia più pratico di lei, piuttosto che sforzarsi a caso in tentativi privi di basi. Occhi su di lui, questa volta ci si soffermano per qualche istante più del dovuto incontrando le iridi di Ryosei, ma poi è troppo, ha provato a rimanere seria ma non resiste dal tornare a rifugiarsi nello schermo del computer, i gatti che intanto fanno quel che più gli aggrada, sistemandosi sulla panchina lì di fianco.

16:48 Ryosei:
 Ritrova finalmente quella posizione così comoda. Non più lo sguardo verso il cielo per ovvi motivi. Fissa l’altra senza curarsi troppo di sembrare invasivo. La studia, come a voler cercare informazioni su come si diventa se si stra-utilizza quei ‘cosi’. La tecnologia. D’altronde Ryuji stesso gli ha confermato come essa sia pericolosa tramite le onde radio e tutto il discorso dell’internet. L’essere sempre esposti a campi magnetici e frequenze differenti di quelle di risonanza dell’essere umano. La studia, dunque, notando in primis quanto sia timida. Come potrebbe non avvedersene ? Quel suo modo di fare, il porre una domanda e subito rigettarsi con lo sguardo verso quello schermo. Che sia una dipendenza? Simile a quelle delle droghe o delle sigarette? Di certo non può attribuire il modo di fare – differente – dell’altra al sovra utilizzo di tecnologia, tuttavia la mente negazionistica dell’Uchiha inevitabilmente fa una correlazione . Seppur forzata – sia chiaro . < oh sì .. puoi scommetterci che ho fatto la rima .. Yo . ! > le lancia un occhiolino in quel modo di fare supponente e così fiero di sé stesso. Sottolinea in tal modo le proprie abilità creative. Non solo in ambito culinario. < ah ok .. Boomer.. in effetti mi sembrava strano mi avessi dato del Bomber .. > la mandritta si stacca dallo schienale della panchina e viene portata al mento. Su quel pizzetto poco curato . Inizia a stiracchiare la peluria, in un movimento che ha come obiettivo quello di massaggiarla < però oltre ad un boomer, sono anche un Bomber .. Yo .. > e certo . Non fa una piega . Poco egocentrico, insomma l’Uchiha . Sghignazza, riportando la dentatura in piena visibilità all’altra prima di zittirsi rapidamente non appena non arriva la risposta sull’utilizzo di quell’apparecchio .. < giocare ? .. > è del tutto estraneo a quel mondo. Rimane palesemente stupito, ma anche basito. Cioè ? In che modo si può giocare ? < e te ne intendi tanto dunque? Di quei ‘cosi’ ? > ancora una volta lo sguardo fugace verso quell’aggeggio così da lasciarle intendere a cosa si riferisca. Non che ne abbia bisogno ormai, però lo fa con completa disinvoltura . Il braccio si ridistende acquisendo di nuovo contatto con la porzione superiore della lignea superficie di quello schienale e lasciando libero quel pizzetto sul suo mento < beh certo che so come si attiva lo sharingan . Yo .. > risposta scontata ad una domanda alquanto scontata. Le gambe si scalavvano, prendendo contatto con il terreno con ambedue le suole. La schiena si scosta dallo schienale. Le braccia si portano in avanti e le mani si posano sulle cosce facendogli acquisire una posizione proiettata in avanti. Proprio verso di lei. Il capo stesso - incastonato ora tra le spalle di poco sollevate - si alza di poco, quel tanto che basta per permettergli di avere un pieno contatto visivo con gli occhi altrui. La muscolatura del viso del Genin si contrare facendo nascere uno spontaneo sorriso. Le labbra si schiudono e finalmente la lingua sibila in parole scandite e udibili all'altra con estrema dizione < in primis .. bisogna essere un Uchiha . > secco. Geloso, come sempre, del proprio sangue. Non c'è nulla che ami più di quel cognome. La risposta è fredda, anche nel tono, proprio a voler far capire all'altra quanto poco propenso sia a parlare dell'argomento con qualcuno di: 'indegno'. D'altronde non sa che l'altra condivide quel suo stesso gene. Come potrebbe saperlo ? Una smorfia, digrignando i denti, gli scapperebbe tornando ora a riposar la schiena contro l'apposita struttura. Ama il proprio Clan. Più di ogni altra cosa. E quella gelosia non è altro che il suo modo di dimostrare il proprio attaccamento.

17:09 Naomi:
 Figuriamoci se lei si premura più di tanto delle onde radio o di quelle elettromagnetiche che potrebbero o meno danneggiarla nell'avere a che fare praticamente tutti i giorni con la propria apparecchiatura tecnologica, che sia il fisso, il portatile o il telefono, così come qualunque altro apparecchio che possa permettergli di estraniarsi un po' nel mondo digitale, per quanto l'ultima volta con quell'esperienza virtuale non è che abbia avuto un'avventura così bella in quell'universo tanto acclamato ed osannato da lei stessa. Un semplice cenno d'assenso in correlato con un magro e flebile sorrisetto quando lui gli riconferma appunto di aver parlato in rima, doti artistiche delle quali lei ora può soltanto supporre e riguardo le quali ora come ora non se ne preoccupa più di tanto, visto che l'argomento principale di oggi per lei è ben altro < Sì.. Beh.. Se lo dici tu.. Anche se è un termine un po' da.. > dovrebbe andare a dire appunto da boomer, ma rimane lì a labbra schiuse e sostanzialmente non se la sente di rincarare ancora la dose, è insolito come lui la porti sempre a rischiare di etichettarlo a quel modo ma stavolta lei scuoterebbe semplicemente la testa ponendo un sorriso lieve ma cordiale in viso < Non importa.. > e vorrebbe appunto stipare da parte quel discorso, in uno stanzino delle potenziali figuracce o chiamatele come volete, nella testolina di Naomi è tutto più complicato e grave rispetto al come pensano più delle persone quindi è normale che ingigantisca ogni tanto le cose, crucciandosi per menate che nessun'altro probabilmente si farebbe. Qualche istante a perdersi di nuovo nello schermo, ci si immerge e lascia che nuovamente tutto intorno a lei venga avvolto dall'ovatta, sono manciate di secondi brevi e preziose che per lei corrispondono al prendere aria, come se fosse dipendente da un ossigeno che va ben oltre a quello necessario ai più che si trova nell'aria < Sì, giocare.. Non hai mai provato i videogiochi..? Cioè.. > non saprebbe nemmeno lei prima di tutto se crederci o meno ed in secondo luogo come spiegare nella maniera più rapida cosa siano, assurdo secondo lei che lui non abbia mai visto manco per sbaglio un qualche intrattenimento videoludico < Sono.. Tipo film interattivi dove tu controlli tramite dei comandi il protagonista.. Tipo.. > e farebbe appunto le virgolette con la mancina che si solleva dalla tastiera, per andare a contornare quell'intera frase, sollevando appena le spalle come a fargli capire che dovrà accontentarsi della sufficienza di quella spiegazione, anche perchè altrimenti farà prima a mostrargli direttamente un esempio tramite il portatile stesso. Ma non ora, evita quella proposta e continua risponendo semplicemente sulla propria competenza riguardo la tecnologia, annuendo un paio di volte in maniera abbastanza convinta, il visino che si illumina appena appena, ma è roba di poco conto < Sì, me la cavo, faccio dei lavoretti in rete per guadagnare qualcosa.. Perchè..? > e lascia in sospeso quel discorso, ma non lo accantona, anzi assottiglia lo sguardo osservandolo e valutando la possibilità di utilizzare quell'informazione a suo vantaggio, anche se dovrà giocarsi le proprie carte in maniera saggia e paziente, non è di certo una maestra del dialogo e della contrattazione ma potrà improvvisare ripensando a qualche esperienza vissuta in una qualche videogioco < Mh, si sì.. E poi..? > queste le sue parole, brevi e sbrigative dopo che lui si alza e gli si para davanti, nonostante la distanza non sia minima lei si stringe appena nelle spalle e si sposta indietro di un mezzo pasto in maniera del tutto istintiva, occhi sullo schermo e poi nuovamente su di lui < Se ti serve una mano con la tecnologia in generale.. Potresti dirmi si attiva lo Sharingan in cambio.. > tutto sommato non è imperativo e non si impone, offre uno scambio equo delle proprie capacità delle quali è più confidente per cercare di ottenere in cambio qualcosa che gli possa sicuramente tornare utile e far comodo, per quanto ricordiamo non impazzisca all'idea di aver quel nuovo paio di occhi.

17:34 Ryosei:
 Non propriamente turbato dal discorso seppur qualche domanda nella testa si insinuano. Per quale motivo una ragazza randomica dovrebbe chiedere di come attivare lo Sharingan? Qualche idea se la, inevitabilmente, il Genin cercando di analizzarne più di uno. < … > lascia scorrere tutti i discorsi pregressi. Sul termine Boomer, su quello di bomber . Il volto è mutato infatti, completamente serio. Non è contento diciamo, seppur in parte sa di aver necessità di ulteriori informazioni su quel mondo virtuale. < oh sì, una volta sono stato in una sala giochi .. > sibila, con un tono differente rispetto a quello utilizzato poc’anzi. Molto più freddo. Sia chiaro, non la aggredisce . E’ solamente in quella fase di analisi mentale delle varie possibiltà per cui da poca attenzione all’intonazione utilizzato <ma sono uscito immediatamente> Un suo limite chiaro. La sua incapacità di voler alcun contatto con quel mondo. Quanto ci guadagnerebbe ? Sia per l’ambito culinario, a livello di sponsorizzazione, sia a livello personale. Ma non vi riesce. Non una sua colpa, ognuno è fatto a modo suo. E lui ha le sue fisse. Esternate senza alcun filtro. Naomi stessa ha avuto modo di notarlo nel loro scorso incontro. < dei lavoretti eh ? .. mmm . > la mandritta si alza portandosi ancora una volta sul mento. Indice posto sul ramo mandibolare di sinistra e pollice sull’opposto. Adagia il mento in quello spazio tra la giuntura delle due dita andando a muover circolarmente quest’ultime. < mmm .. sapresti scoprire a livello tecnico .. > non sa neanche bene che parole usare. Completamente nudo e spoglio di termini digitali e della nuova era. Prova a ricerca un modo chiaro e coinciso per potersi spiegare < .. se dentro computer o cellulari ci sono tipo dei microcip per localizzare .. > distoglie lo sguardo andando a puntarlo altro consapevole di esser poco chiaro e ricercando una nuova costruzione di frase che possa risultare più chiaro e magari un po' meno da ‘boomer’ < cioè se volessi dimostrare che .. > lo sguardo si riposa sul volto altrui avvicinando il capo quanto più possibile ed abbassando notevolmente il tono della voce < .. che ci controllano, come dovrei fare ? .. > sussurra .. lanciando gli occhi a destra e sinistra come a voler assicurarsi di non esser sentito. Sfrutta insomma la presenza di quella ragazza avvezza all’utilizzo della tecnologia per cercare informazioni per capire come muoversi. Quali possano essere i passi necessari, le persone da coinvolgere e – soprattutto- quali figure . < ed invece .. > il tono torna alto, mentre si ritira indietro riprendendo la piena posizione eretta in quell’altezza non indifferente .. < non capisco . Cosa te ne fai del sapere come attivare lo Sharingan .. ? > che debba raccogliere tale informazione per qualcun altro? Ma che senso avrebbe? Un dubbio, ora gli si palesa in testa. Non ha troppo senso, seppur ora che ci ripensa l’ultimo loro incontro è stato proprio in prossimità del quartiere del Clan .. < ma vuoi dirmi che tu …? .. > la mano si scosta dal mento andando a puntarsi verso di lei, la fronte si aggrotta facendo comparire diverse righe orizzontali ed il capo si inchina verso destra < non è che sei un’Uchiha ? .. > domanda. Legittimamente seppur non ne è convinto. Qualora lo fosse ? Perché non vantarsene? Perché non andarne fiera? Perché nasconderlo così ? Che sia dovuto alle sinapsi bruciate dall’alta esposizione alla tecnologia?

18:13 Naomi:
 Lei sostanzialmente sta sbagliando approccio ma non se ne rende nemmeno propriamente conto, sta dando per scontato il fatto che lei lo Sharingan lo ha e lo sa, ne è certa, non è stata un'allucinazione e quel bruciore agli occhi l'ha sentito chiaramente, il punto è che ovviamente tutto ciò può destare degli ovvi sospetti nella testa complottistica di Ryosei, che appunto in un certo senso si fa più dubbioso e curioso a riguardo, attimi di silenzio nei quali forse Nao comprenderebbe di non aver messo giù la cosa nella migliore delle maniere < Ah.. Capisco, io invece ci vado molto spesso.. Di solito.. > già, sono oramai due o tre giorni che non vi mette piede e quindi precisa con quelle due ultime parole la propria condizione, senza però dar troppi dettagli a riguardo, rimanendo sempre sul vago, lasciando poi lui al suo riflettere. Giunge quindi quel suo tentare di inanellare una domanda in maniera costruttiva e sensata, lei lo osserva con aria un po' perplessa durante quel suo comporre come si deve il quesito, si acciglia e cerca di comprendere a sua volta magari anticipandolo, iniziando ad annuire appunto prima che lui concluda < Sì, direi che si può fare, o lo scopriamo a livello software o a livello hardware.. Dipende dai dispositivi che mi vuoi portare.. > anche se in realtà, oltre a non pensare di trovare nulla di particolare, anche se fosse che ci fossero cimici o cose trovarle in un solo campione non vorrà dire che quelle siano ovunque no? Certo darebbe almeno una magra conferma alla teoria dell'Uchiha, quello poco ma sicuro e se così fosse.. Allora sarebbe forse il caso di indagare di più ed approfondire? Si vedrà, per ora lei gli ha dato il suo onesto e modesto parere, sollevando le spalle con la sua solita sufficienza < Dovresti venire sotto casa mia un giorno.. E vediamo cosa si può fare.. Più o meno vicino la statua di Orochimaru.. > ed accenna appena con un movimento della testolina verso la direzione appena citata, tornando poi sulla parte che interessa a lei del discorso, dato il domandare più insistente di quello che alla fine sarebbe un consanguineo. Non gli ha mentito l'altra volta, è solo che ancora non sapeva di esserlo ed ora come ora è lì che si cruccia e si sente come sotto interrogatorio, come al solito esagera il tutto e lo considera un terzo grado, già si è scansata indietro quando lui si è avvicinato per sussurrare, ora invece si volge appena di lato rimanendo di tre quarti verso di lui, quasi si rifugia dietro la propria spalla la piccola nerd < I-io.. Volevo solo sapere.. > ma appunto la penultima e l'ultima domanda la fanno come sussultare, gli si mozza il fiato e porta la mancina sul petto come in uno stringere istintivo di quel nodo che gli si crea, quasi volesse tentare di sbrogliarlo o di dissolverlo, sgrana gli occhietti e respira con un filo di affanno in più, si sente come smascherata e messa a nudo in quel suo mentire in maniera scarsa e con risultati miseri < N-non è che io non s-sia un Uchiha.. > e qui potrete anche pensare che il proprio castello di carte sia caduto dopo il vacillare di poco fa, invece riprenderebbe subito dopo in maniera forse disonorevole agli occhi di lui, ma personalmente filosofica dal punto di vista di Naomi < È c-che anche se avessi l-lo Sharingan c-ciò non mi rende automaticamente tale.. > e tenterebbe di voltarsi di nuovo verso di lui, o meglio, verso la panchina, lì dove vorrebbe andare a posare il portatile chiudendolo per qualche minuto, facendo un bel respiro per tentare di ricomporsi approfittando anche di quel aver ripreso le distanze < Senti.. Tu aiuta me ed io aiuto te.. La tua risposta verrà da se.. > almeno ha smesso di incespicare e si è tranquillizzata un attimo, non ci crede nemmeno lei a quello che sta per fare ed in realtà non vorrebbe nemmeno farlo, ma deve pur osare se vuole appunto sperare di comprendere di più riguardo quegli occhi maledetti e quindi < Immagino che per prima cosa.. Serva il Chakra.. Giusto..? > si concentrerebbe facendo un altro profondo respiro e chiudendo gli occhi, mani a formare il sigillo caprino e ricerca interiore in quel tentare di ritrovare l'energia mentale, per prima, è un globo blu pixelato che poi vien sospinto verso destra e trasformato in un'iconcina di un piccolo cervelletto bluastro. La stessa cosa farebbe con l'energia destra, trovando quella rossa sferetta fatta di pixel in quella distesa nera, la sospinge verso destra e la governa per trasformarla in un pugnetto rosso, direzionandola poi verso il punto centrale di una linea immaginaria dove al centro si troverebbe la figura di naomi disegnata da un contorno di luci fucsia al neon, un coadiuvare delle due energie che quindi si concentrerebbero lì all'altezza del plesso solare, mescolandosi per andare quindi a far comparire quella fiammella azzurra che si espanderebbe per tutto il sistema circolatorio con un suono di quelli da potenziamento classico dei videogiochi, tutto nella sua testa chiaramente. Il Chakra dovrebbe quindi attivarsi e permeare la sua figura, palesandosi e smuovendo appena le vesti, una sensazione alla quale deve ancora abituarsi del tutto anche se almeno questa volta non si è dimenticata come si fa. {Impasto CK}

18:43 Ryosei:
 Lo sguardo balza di modalità in modalità. La guarda con intensità, prima, per poi volgerlo in altre direzioni ogni qualvolta deve ragionare su ciò che lei gli proferisce. D’altronde non comprende a pieno le parole tecniche – questo ormai dovrebbe esser chiaro. < software?? .. hardware ?? .. > replica aggrottando la fronte. Non capisce minimamente il significato di tali parole, tuttavia riesce a dare un senso compiuto a quella frase rianalizzandola mentalmente .. < beh, dimmi tu .. se dovessi consigliarmi .. da che dispositivo inizieresti ? > fosse per lui li tappezzerebbe tutti. Dai cellulari ai portatili. Da qualsiasi componente hardware per poi passare ad analizzare i vari meccanismi tramite cui gli algoritmi funzionano .. Ma sì mette nella maniera più completa nelle mani altrui. Non potrebbe fare diversamente d’altronde. Come potrebbe? < mm .. va bene . > annuisce, volgendo rapido lo sguardo verso quella statua indicata dall’altra. Cerca di fissar mentalmente la posizione seppur non vi sia modo per cui possa dimenticarla. L’altra è, ormai divenuta una pedina fondamentale nella sua ricerca. La segue con lo sguardo in quelle movenze, modificando adesso la smorfia di viso. Ancora una volta si fa più serio. Non si scherza sul Clan. Non si infama il Clan. Non con lui . < .. > le orbite si fessurizzano con le palpebre che calano di pochi millimetri – entrambe. Lascia che quella frase proferita da lei alberghi per qualche momento nella propria testa. Vuole esser sicuro di aver compreso bene il significato e – soprattutto – di rapportarlo al carattere altrui. L’Uchiha infatti è un ragazzo alquanto sveglio. Deduttivo, intelligente. Ragiona e fa fruttare tale abilità analizzando quelle parole in maniera più empatica possibile. < non dire blasfemie . Avere lo Sharingan .. > il tono non è freddo. Tono caldo, quasi sussurrato con dolcezza e con estrema attenzione a scandire ogni sillaba < .. è l’onore più grande che esista in questo mondo . E sai perché? > domande retoricamente, mentre il capo si protrae verso di lei in sincronia ad un paio di piccoli passi che ridurrebbero ancora una volta la loro distanza < perché avere lo Sharingan, significa essere un … Uc – hi – ha .. > la ‘a’ finale viene lasciata andare con estrema dizione. La bocca permane aperta, in quel circolo necessario a proferirla prima di trasformare quella smorfia in un sorrisetto. Supponente.. In quanto lui stesso è un Uchiha. Discorsi complessi e difficilmente comprensibili all’altra qualora non abbia avuto un’educazione strettamente legata al Clan proprio come lui. Nato e cresciuto sotto l’ala di quel Ventaglio. Un recipiente in cui sono stati inculcati tutti gli insegnamenti legati a quella Famiglia e la voglia di riscatto. Di quella ricerca di luce dopo anni ed anni nell’ombra. Ed ora questa ragazza inculca in lui l’idea che lei potrebbe possedere lo Sharingan ? E non ne va fiera ? Quasi lo nasconde ? Come può comprenderlo Ryosei? Non lo fa infatti. Aggrotta la fronte e cerca di analizzare proprio come poco fa. Lei va avanti impastando il chakra come a volersi preparare .. Ma cosa significa ? Che lei abbia davvero quell’abilità oculare ? Deve scoprirlo. Pochi fronzoli . < va bene. Ti aiuto .. > Non lo fa per lo scambio di favori. No! Per qualcosa di più grande. Per una questione di sangue, per una necessità che sente nel profondo del proprio animo. Per il desiderio di comprendere qualcosa che ora gli è ben poco comprensibile. La mandritta si alza componendo il mezzo sigillo della capra. Il chakra cercherebbe di esser richiamato tramite la ricomposizione di quelle due energie necessarie. L'energia psichica ricercata in un ingriedente culinario. Una sorta di brodo simil a quello del ramen. Lo plasmerebbe creando un miscuglio di diverse pietanze che rappresenterebbero l'essenza dei ricordi, dei pensieri, degli obiettivi. L'energia fisica verrebbe plasmata ad immaagine del recipiente. La forza necessaria a contenere. La differenza tra contenuto e contenitore. Il liquido che prende la forma di ciò che lo contiene. Ecco come si appresterebbe a formar quel miscuglio di energie così da formare e tentare il richiamo del proprio chakra. {SE Chakra: ON}

18:58 Naomi:
 E prima di iniziare effettivamente l'impasto si sarebbe presa la briga di spiegare meglio a lui riguardo quei due termini, astrusi nella di lui mente, che la giovane ha utilizzato, il tutto mentre stava mettendo giù il portatile e posando anche la borsa con la spesa ed eventuali impicci < Sono rispettivamente la parte digitale e la parte fisica di un computer o cellulare, mente e corpo insomma.. > che non è poi così tanto diverso dai fondamenti sui quali si basa il Chakra che di lì a poco andrà ad impastare, anche se poco prima di conformare quello specifico sigillo, gli risponderebbe nuovamente in maniera vaga e poco precisa, con quella sua solita aria di sufficienza sul musino < Non saprei, potremmo provare con.. Il tuo telefono? Almeno.. Tu potrai metterti l'anima in pace.. > qualora appunto scoprissero che dentro non vi siano chip strani atti a registrare le chiamate o a chissà che altro, creati appositamente per creare e tenere sotto controllo le masse, roba veramente strana secondo Naomi, non del tutto astratta ed impensabile questo è vero, ma lei non è così malfidente o dedita ai complotti da farsi paranoie simili e più che offrire il suo aiuto poco potrebbe fare. Impasterebbe dunque il Chakra, l'energia che appunto si palesa senza troppe pretese, schiude nuovamente gli occhi e quelle iridi fucsia si posano sulla di lui figura, si quel sorrisetto supponente con la quale lui la squadra, facendola sentire in un certo senso a disagio, entrambe le mani a stringersi appena in due pugnetti miseri sotto al viso, dopo aver sciolto la posa del sigillo < Mh.. Sembri fiero di essere un Uchiha.. Ma.. Io vorrei soltanto essere Naomi.. Nulla di più e nulla di meno.. > ed ora che ci pensa, probabilmente non si sono manco mai presentati, lei non è solita farlo ed è tanto meno pratica di atteggiamenti sociali soliti, sembra ricordarsi soltanto ora di aver pronunciato il suo nome per la prima volta < E tu invece saresti..? > giusto per curiosità e per avere anche un modo per chiamarlo o eventualmente cercarlo in futuro, non sia mai che oggi finisca con più dubbi di prima, ma se non altro ha ottenuto un modo per farsi aiutare, il che non è affatto male, per quanto oramai visto che è messa in ballo, come si suol dire, deve ballare. Non si può più tornare indietro, è come se si stesse immergendo in una piscina profondissima della quale nemmeno può vedere il fondo, un abisso oscuro screziato da luci rossastre che vorticano lentamente rammentandogli il suo destino, il sangue che gli scorre nelle vene e quelle virgole maledette he si paleseranno nei suoi occhi, un'immagine figurativa che probabilmente vien dipinta sin troppo bene nella di lei mente, tanto che annaspa appena, cerca di fare un lungo respiro che vien spezzato in due fiati più rapidi, inspira ed espira, deve rimanere calma < Tranquilla Nao.. Devo.. D-devo solo trovare come dirlo a Nene.. > questo lo mormora tra se e se, a bassa voce, è un qualcosa di flebile che quasi si perde nell'aria mentre il Cuoco si prodiga nell'impastare il proprio chakra, gli occhietti di lei persi in un punto cieco del suolo, attende che lui concluda e al destarsi dell'altrui Chakra solleverebbe di nuovo lo sguardo. È pronta? No. Siamo pronti? Dovrebbero. { ck on }

19:18 Ryosei:
 Poco prima di iniziare l’impasto ascolta la spiegazione altrui su quel signifcato delle parole usate. Hardware e software. Nulla di troppo complesso, merito anche della sintesi utilizzata dalla consaguigna. Annuisce in segno di comprensione. < . che tu ci creda o no, ho un telefono .. > già ce l’ha .. Seppure lo utilizza raramente e mai navigando in internet. Ed ovviamente, adesso non lo ha con sé < te lo porterò > sibila. Per poi intraprendere quel richiamo che or dunque dovrebbe avvenire con facilità. < già .. sono fiero . > secco. Proprio a voler sottolineare il suo stupore del fatto che l’altra potrebbe esserlo e lo nasconde. Essere solo Naomi ? Cosa vuole dire ? Quanta importanza ulteriore acquisterebbe quel nome con l’aggiunga del nome del Clan come cognome ? Non può comprendere come la semplicità dell’altra non siano una colpa o difetto, seppur ora come ora appaiono così agl’occhi del Genin .. < io sono Ryosei, Ryosei Uchiha . > aggiunge. Naturalmente. Adesso tramite l’apposito apparato circolatorio il chakra verrebbe diretto nella zona superiore, arrivando repentinamente nel sistema craniale. Qui verrebbe, ora, diretto verso ambedue i globi oculari. Il nervo ottico sarebbe il mezzo utilizzato. La strada. Compreso il suo chiasma, in quell’incrocio che porterebbe il chakra proveniente dalla propria destra all’occhio opposto e viceversa per il gemello. L’irrorare il globo oculare sarebbe progressivo e cospicuo come quando si bagna una spugna. Attenderebbe di raggiungere una quantità tale da poter farlo permeare dalla sua porzione più interna fino ad arrivare alla sclera anteriore. All’iride stessa la quale a contatto con la propria energia dovrebbe reagire . La sensazione del Genin sarebbe un surriscaldamento sempre progressivo di quegl’occhi, come quando iniziano a bruciare. Le palpebre per protezione calerebbe in un sol battito . Pochi secondi socchiuse prima di rialzarle bruscamente e far apparire – qualora andasse tutto nella maniera desiderata – quegl’occhi dal color scarlatto. < bene . > bofonchia con estrema fierezza mostrandole quell’abilità. La fissa, con estrema decisione. < devi portare il tuo chakra agli occhi . Ma non basta . Devi riuscire a portarlo fino all’iride e la pupilla . Sentirai come una sensazione di bruciore . > o per lo meno per lui è così, il che non vuole dire che sia automaticamente in questo modo per tutti .. < continua finchè quel bruciore arriverà al massimo e ci sarà la … > cerca la parola più adatta .. portando la mano sul mento < la reazione .. > conclude, accompagnando con un movimento verso il basso del capo < domande ? .. > quegli occhi rimarrebbero fissi sull'altra. Non si pone il problema di esser invasivo. Vuole che lo guardi, lì dritto, che faccia l'abitudine a quello sguardo. Sempre che lei, abbia realmente l'abilità di richiamare lo Sharingan. Attende, infatti, con estrema curiosità .. {Se Sharingan Lvl1: On | Chakra -1}

19:42 Naomi:
 Figuriamoci se lei si sarebbe mai immaginata che lui sarebbe addirittura potuto essere sprovvisto di telefono, per Naomi è una cosa talmente ovvia e basilare che anzi sarebbe stato assurdo il contrario, lo dava palesemente per scontato e quando lui appunto gli dice che ne ha uno, che lei ci creda o meno, lei piuttosto si stupisce del fatto che non ce l'abbia con se, un braccio si distende innanzi al corpo di lei e l'altro rimano sollevato con una mano lì sotto al mento, impacciata anche solo nello star lì ferma a cercare di comprendere qualcosa di più su quella che è - anche - la sua innata < Buffo.. Cosa te ne fai se non te lo porti dietro..? > domanda in maniera semplice e sincera, non vi è beffa alcuna e soprattutto non vorrebbe insinuare nulla di male, solo che gli fa strano ed esprime il proprio punto di vista con fare innocente, rimanendo poi in rigoroso silenzio davanti a quella fiere<za ostentata < ... > si volta nuovamente, senza dargli il profilo ma senza nemmeno guardarlo palesemente in faccia, lui si presenta in maniera specifica e chiara, andando a chiarire in maniera abbastanza palese il proprio cognome, sottolineandolo con il semplice tono di voce. Lei è Naomi, Naomi Yushika, ma in realtà non pensa a quel cognome come qualcosa che gli appartiene e suo 'padre' l'ha effettivamente chiamata in quel modo anagrammando il nome degli Yakushi, chiamatela poca fantasia o quello che volete, serviva solo qualcosa per farla risultare all'anagrafe e forse, sotto sotto, è il retaggio di quel che doveva essere inizialmente la giovane ragazzina, KY21, ovvero un semplice clone di quella che fu Kunimitsu. Silenzio, riverente silenzio nel quale oramai i gatti paiono essersi addormentati del tutto, uno sguardo verso di loro e poi, con quella sua continua timidezza, tornerebbe su di lui guardandolo e non guardandolo, vorrebbe rifugiarsi in uno schermo ma è conscia del fatto che sostanzialmente deve fare attenzione ed imparare bene, tanto che è lì a tutt'orecchi per cercare di comprendere come effettivamente possa fare per ad attivare la propria innata, dopotutto, avere un'arma e non sapere come usarla è ancora più inutile che non averla proprio, non trovate? Lo lascia fare, non può chiaramente seguire il suo procedimento interiore ma ascolta e memorizza il tutto, annuendo un paio di volte, sguardo che si risolleva e finalmente si punta negli occhi altrui, la tonalità scarlatta e quella nera tomoe che rotea appena per poi chetarsi e rimanere lì, fissa, ad inquadrarla e metterla in soggezione ancor più di quanto farebbero un paio di occhi normali < È proprio come mi ricordavo.. > e scuote poi la testa in quell'andare a rispondere al fatto se ci siano domande o meno, il viso in un'espressione di delusione e disappunto, affranta ed allo stesso tempo nuovamente mortificata poichè non vuol passar per bugiarda, tanto che per prima cosa ci terrebbe a dire le seguenti parole < Sappi che l'altra volta non vi ho mentito.. > e quindi, l'ennesimo profondo respiro, questa volta il petto si gonfia dismisura ed il respiro rimane lì, sospeso per qualche attimo mentre lei chiude gli occhi e cerca di concentrarsi espirando in maniera prolissa, senza smuoversi da quella posa, stringendo i pugnetti in quello sforzarsi. Chakra che verrebbe quindi smosso attraverso il sistema circolatorio, si immaginerebbe il veicolare di quell'energia azzurra costringendola appunto a seguire il sistema intricato di capillari atto a direzionarlo nelle varie parti del corpo, punta in alto lei e quindi ecco che cerca i nervi ottici, risale ed avanza in direzione di quei bulbi oculari, cercherebbe di irrorare e di ravvivare quei canali tramite il proprio flusso azzurro volendo provare a creare inizialmente una patina da dietro l'occhio, avanzando fino alla parte anteriore dove iride e pupilla sono situate. Ed una volta che avrebbe inglobato quei due occhi in una patina di Chakra, allora tenterebbe di andare a riempirli con quell'energia della quale li ha rivestiti, vorrebbe impregnare quegli organi in maniera quanto più completa e precisa possibile, impegnandosi e sforzandosi, facendo affidamento su quella sensazione di bruciore che aumenta in maniera progressiva, stringe i denti ed il volto è contratto dallo sforzo, fronte aggrottata e zigomi tirati, si fa appena appena rossa in viso e sembra trattenere il fiato per un paio di secondi quando il bruciore raggiunge l'apice < Nhg- > è fastidioso, non è una sensazione alla quale è abituata e quindi, riaprirebbe gli occhi sin da subito, il prima possibile, come se fosse riaffiorata da un tentato annegamento oculare e non, riprendendo a respirare con un po' di fatica, ansimante, respiro irregolare dovuto dallo sforzo. Ed il mondo davanti ed intorno a lei dovrebbe cambiare, mutare, rallentarsi e mostrarsi come fonti di chakra, lei spaventata, si guarda attorno confusa e con timore senza comprendere, non lo guarda in faccia ma fa saettare quegli occhi a destra ed a sinistra, tentando di ricomporsi, senza dire nulla di particolare se non un < Ecco.. > quando si decide a tornare ad incrociare quegli stessi occhi del consanguineo, volente o nolente, anche lei è un Uchiha. E sì, ha ovviamente lo Sharingan. {Sharingan I Tomoe On Ck - 1 }

20:02 Ryosei:
 Lo Sharingan è attivo e con esso può vedere lo scorrere del chakra nei corpi altrui. Ovviamente, essendo l’interlocutore, si sofferma per un attimo sull’apparato dell’altra. < non lo porto dietro perché non voglio che scoprano dove vado e cosa faccio .. > scontata risposta, o per lo meno per un complottista .. < se devo fare una chiamata > cosa alquanto rara < chiamo da casa .. > fino a che punto arriva la mente umana eh ? Assurdo quando ci si fissi con qualche idea, questa condizioni ogni singolo avvenimento dal quotidiano al meno quotidiano. Il bello è che ciò che proferisce l’Uchiha esce con estrema convinzione, con l’estrema consapevolezza che se c’è qualcuno che non capisce, è proprio costui ad essere lo stupido . Osserva, dunque, gli occhi altrui ma solo per un attimo. Ciò che farebbe sarebbe seguire la direzione del chakra dell’altra. Non troppo difficile direzionarlo verso gli occhi, ma la parte più complessa è farlo arrivare nella porzione anteriore di essi. Le arterie diventano arteriole, i nervi diminuiscono di diametro e con essi la quantità di chakra deve essere estremamente controllata così da farla passare ed arrivare a destinazione. Non si può esagerare perché troppa quantità intaserebbe il passeggio e troppo poca non farebbe avvenire l’attivazione. < .. > non risponde a quel suo dire di non aver mentito. Comprende in parte il significato. Vuol dire, probabilmente, che quel risveglio dell’innata deve esser stato recente e sicuramente avvenuto dopo il loro ultimo incontro in cui lei disse chiaramente di non essere un’Uchiha. Ma adesso è chiaro, che lei lo sia . < wow . > sibila, al vedere quelle palpebre altrui rialzarsi e quegli occhi. Sgrana gli stessi il Cuoco facendo comparire un ghigno alquanto visibile all’altra .. < sei un’Uchiha anche tu . > sentenzia. Già, sentenzia. E’ secco. Lo afferma con estrema decisione. Ormai nulla rimane al caso. Nessuna deduzione, nessun ragionamento. Solo certezza. Quegli occhi ne sono la prova e non vi avrebbe scommesso neanche un Ryo < vanne fiera . Presto capirai il motivo. > quel potere, le sarà utile. Forse le salverà la vita. O banalmente le farà vedere il mondo per quello che è. Sicuramente, le tornerà utile. Ed è per questo che ne dovrà andare fiera. Arriverà il giorno in cui ne prenderà a pieno la consapevolezza. Si sente così simile a suo padre adesso. Le parole che usa, che ha usato quest'oggi, sono le stesse usate con lui. Quegli insegnamenti, quel rispetto che bisogna portare al Ventaglio del Clan. Quegli obiettivi sentiti e risentiti nelle cene familiari. Oggi è lui che parla. Il padre, tramite le parole del figlio. < adesso vado via Naomi, ma avremo modo di rivederci molto presto .. Sayonara Naomi-chan .. > si volge dalla parte opposta rispetto la ragazza ed inizia ad incamminarsi .. la mandritta si alza in cenno di saluto per poi stringersi in un pugno lasciando il pollice alzato, e senza girarsi la lingua sibila l'ultima sillaba .. < YO ! .. > .. si rivedranno per forza di cose. Sia per quello scambio di favori che ora l'altra gli deve e poi per quel - ormai provato - legame di sangue. {Sharingan: ON} x {End}

21:55 Naomi:
 Ha sentito quelle parole riguardo le telefonate nel mentre che iniziava a concentrarsi e ad immergersi dentro se stessa, ma non se ne è curata particolarmente ed avrebbe semplicemente glissato su di quelle, annuendo con un cenno della testolina in maniera concordante e taciturna una volta che si sarebbe ripresa dallo sconvolgimento iniziale che quel vedere il mondo da un diverso punto di vista le dà < È.. È tutto c-così.. Strano.. > le mani strette sul petto minuto, l'una sopra l'altra a tentare di reggere la sorpresa mista a confusione ed a chissà quante altre sensazioni ed emozioni, afferra tra i dentini il labbro inferiore e cerca di respirare nuovamente in maniera quanto più normale possibile, ci prova almeno, mentre i due gatti aprono gli occhi e drizzano le orecchie nel vedere la padroncina relativamente agitata < Io.. Non sono un'Uchiha.. Cioè.. Non ho mai chiesto di esserlo.. Uff.. > sospira in maniera pesante e guarda di lato, non vuole posare il proprio sguardo su nessuno dei passanti poichè ancora la turba vedere quelle fonti di chakra, presenti o meno che siano, gli sembra forse di invadere le personalità altrui per quanto non possa vedere più di tanto. Immaginatevi se avesse avuto il Byakugan, il trauma. Comunque, Ryosei la vede in maniera del tutto diversa a quanto pare, fa fede alle proprie parole e a quel suo modo di onorare il Clan ogni volta che ne parla, gli dice di andarne fiera di quegli occhi dopo qualche istante di sorpresa, lei con un rivolo di sudore freddo lungo la tempia sinistra, non sa bene come gestire la situazione e dal suo punto di vista è un po' come se gli stia dicendo che deve essere contenta di possedere quegli occhi maledetti < Lo spero.. Non ho idea del perchè abbiano scelto.. Me.. > quegli occhi, quei geni, sinceramente lei non lo sa e non vorrebbe nemmeno doversi trovar costretta ad indagare sul proprio passato seppellito e rivissuto in quell'esperienza virtuale, vorrebbe lasciarsi tutto alle spalle e continuare a vivere la sua vita come se niente fosse con Nene, i suoi gatti, la rete ed i suoi videogiochi. Invece, ora ha con sè quel pesante fardello e con esso verranno responsabilità e doveri, non è pronta a farsi carico di tutto ciò e non ha idea di come gestirà il corso degli eventi, cosa potrà e cosa non potrà succedere, l'unica sua certezza è quella di non essersi sbagliata quella sera, ha veramente lo Sharingan e quello non era un incubo - per quanto lo avrebbe probabilmente preferito - ed ora perlomeno sa come attivarlo, non gli resta che.. Sperimentare, volente o nolente che sia, dovrà abituarcisi, potrà non avere il bruciante desiderio di utilizzarlo ma essere cosciente di quella abilità innata è sicuramente meglio che tenerla lì, a fare la muffa o a marcire. Alla fine, non è come se avesse sbloccato una qualche super skill segreta di un qualche gioco? Sì, potrebbe anche vederla così, tanto che quasi si concede un brevissimo sorrisetto personale, chiusa in se stessa, per poi tornare su di lui che annuncia il proprio doversene andare < Mh.. Ho capito, ti ringrazio Ryosei-san e.. C-ci vediamo, sì, d-devo andare anche io.. > e farebbe quindi un saluto abbastanza timido con la mano destra che si sventola appena, preoccupata per l'essere lì in pubblico con quegli occhi, si preme il cappellino sul viso e presa dalla fretta, senza neanche disattivarlo, si volta verso il portatile e le sue cose afferrando tutto in fretta e furia < Avanti voi due, andiamo a casa.. Subito.. > e quindi, stringendo il portatile tra le braccia come fosse un orsacchiotto, essendo quello richiuso, con una manina che regge la busta con i dolci, si premurerebbe di raggiungere casa con passo più svelto che mai, non corre ne nulla di simile, semplicemente si muove svelta lungo le mura in maniera ben differente da come se ne sarebbe andato Ryosei, quasi come se lei a differenza dl Cuoco sarebbe avvolta da un alone di vergogna o timore che probabilmente si porterà dietro per lungo tempo, tutto dovuto al risvegliarsi del tutto inatteso di un potere ben più grande di lei. {End! <3 }

Naomi e Ryosei si incontrano casualmente in piazza e di lì in poi i due parlano per tornaconto personale di questioni nelle quali sembra si possano aiutare a vicenda.

Naomi, inizialmente restia e rimanendo sul misterioso, domanderebbe riguardo lo Sharingan e se l'Uchiha fosse disposto ad aiutarla per insegnargli come attivarlo, mentre lui invece gli domanderebbe se ci fosse un modo per accertarsi dell'eventuali presenze di microchip in computer o cellulari.

Ryosei dunque spiega alla giovane Uchiha come attivare la propria innata ed intanto ottiene la promessa di un aiuto da parte di Naomi a verificare se nel suo cellulari ci sia qualcosa di sospetto, la prossima volta che si incontreranno.

// Role pog a mio avviso, significativa ed importante per entrambi i pg e che da spunti per giocate future di Clan e di Job oltre a caratterizzare un po' di più i due personaggi e permettere a Naomi di provare ad accettare - un giorno - i suoi nuovi occhi. Chiaramente, tutto mentre le idee complottistiche di Ryosei verranno portate avanti <3