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con Rasetsu, Ichirou

18:28 Rasetsu:
 Se vi chiedete il motivo per il quale si trovi nel bosco dei ciliegi - o in qualunque altro posto - mi spiace per voi: non vi saprebbe rispondere. Vaga, esplora, a volte si sofferma a dormire su qualche panchina evitando di tornare a casa. Poco male: in fondo, non è neanche casa sua e difficilmente riesce a contribuire a qualche spesa. A volte, può tornare con qualche ryo in più nelle tasche vinto alle slot machines, ma è altamente improbabile che riesca a riportarne più d'un paio. Sai, quando sei un ragazzo casa - bordello, non è soltanto il dannato tragitto che ti frega. Spesso e volentieri, si ferma a qualche distributore dove le bibite costano di meno (questo quando è meno ubriaco del solito); altre volte, entra nei locali e compra quello che trova soltanto per farsi bello di fronte alle fanciulle (e qui è quando spende di più). Il vestiario del rosso non differisce poi molto giorno per giorno. Veste con un paio di pantaloni neri le cui estremità hanno una piega verso l'alto, poiché altrimenti gli andrebbero troppo lunghi. Indossa una camicia bianca attraversata da un paio di bretelle che tengono su proprio gli indumenti citati poc'anzi; ci si aggiunge il giaccone che è abbastanza grande rispetto alla sua esile corporatura. Le scarpe che porta ai piedi invece sono di differente colore: quella al piede sinistro è nera, quella al piede destro è rossa. Adesso, siede s'una panchina a contemplare il vuoto. Gran parte delle volte è ubriaco o strafatto, quindi son rari i momenti in cui riesce a pensare con qualche logica delle sue. Il problema è che sta nevicando e la neve non gli piace. Non gli piace neanche il sole quando ha bevuto troppo la sera prima e schifa violentemente la pioggia se, invece, è di buon umore. E' meteoropatico, potremmo dire, ma a modo suo, al contrario di come dovrebbe essere. Stende le gambe, poggia la schiena contro la panchina e chiude per un attimo le palpebre. Che voglia di nuovo dormire nel bel mezzo d'un parco? Che spreco stai facendo della tua vita? [ Chakra OFF ]

18:30 Ichirou:
 La neve cade sulle teste degli abitanti di questo mondo, un mondo che appare già abbastanza freddo e morto di suo, tra guerre, massacri e persone che ormai si aggrappano a quello che non esiste fin troppo tempo per arrivare a credere che anche il solo pensiero di una tale cosa, venga definita un taboo, la pace. Quelle gocce di condensa atmosferica ghiacciate e cristallizzate cadono lentamente da quel cielo grigio, più tendente al nero però, data l'ora che incomincia ad andare verso l'imbrunire della giornata, quei fiori di ciliegio tutti intorno sembrano essere come congelati nel tempo, racchiudendo e raccontando una storia che solo loro conoscono e che custodiscono gelosamente dentro la loro spessa ma altrettanto fragile corteccia, nascondendo al mondo, la verità sul suo stesso passato. Lo Hyuga cammina in questo boschetto rosa, ricoperto di neve fresca, bianco manto sulla quale le sue orme rimangono impresse, orme pesanti, di chi non è per niente tranquillo, anche se all'apparenza potrebbe sembrare il contrario "Ichi-Niiii? A cosa stai pensando?" come al solito, i suoi discorsi interiori proseguono con affanno nella sua mente, ormai incrinata dalla fatica di sostenere dei pensieri lucidi <Zitta.. non ho voglia di ascoltarti, ne di parlarti oggi..> una risposta che viene ringhiata dallo Hyuga stesso, che con quella sua voce profonda arriva quasi a darsi uno schiaffo in faccia, anche se in realtà, si porta solamente una mano alla fronte, la sinistra per esser precisi, l'unica in carne, provocando anche un sonoro *CIAFF* "Ow Ichi-Nii, non sei per niente carino a trattarmi in questa maniera, solo perché hai ricevuto qualche stilettata al cuore, non vuol dire che tu possa prendertela con me, che ti ricordo essere l'unica dalla tua parte per davvero.. non come quella donnaccia dai capelli rossi che ti ha fatto e continua a farti soffrire!" quegli stessi pensieri non fanno altro che peggiorare la situazione all'interno della sua testa, dove nuovamente va a prendere forma quel fischio, come di una carta bomba che gli è esplosa accanto <Ti prego.. basta..> un sibilo viene rilasciato da quelle sue labbra, appena screpolate per il freddo, temperatura che per come è vestito, non sembra patire troppo a dire il vero. L'uomo infatti indossa uno Shuai Jiao, la classica giacchetta da Kung Fu, di un bel colorito blu notte, con delle decorazioni floreali cucite in filo d'oro, le maniche non sono presenti, lasciando libere ambedue le braccia, la destra in un metallo chiaro e scintillante e la sinistra, ricoperta da quei bei tatuaggi colorati, che rappresentano delle rose rosse ed un drago, verde felce, su tutto il braccio ed il simbolo dello Yin e dello Yang sul dorso della mano. I capelli sono completamente liberi da ogni costrizione, quei lunghi filamenti di seta corvina, infatti, toccano quasi il suolo raggiungendo le caviglie di costui. Le gambe vengono coperte da un paio di pantaloni in stile Mushu, sempre tenuta Kung Fu, di un bel bianco perla, con motivi floreali ma cuciti, questa volta, con del semplice filo nero. Ai piedi delle semplicissime tabi nere, che, solo se vi ci facesse particolare attenzione, metterebbero in mostra la caviglia sinistra nella stessa lega del braccio destro, ovviamente non sarebbe solo il piede ad essere in quel materiale, ma tutto lo stinco ed il ginocchio anche. Avanza lentamente quindi, sotto quei candidi fiocchi che leggiadri si appoggiano al suolo.

18:51 Rasetsu:
 Nonostante la temperatura bassa, data dalla neve che continua a cadere seppur ci si trovi ormai verso la fine dell'inverno, qualcuno sta andando in giro senza un'adeguata difesa contro il gelo. Il rosso piega la testa all'indietro fin dove gli è possibile arrivare, stendendo l'intera colonna vertebrale come se così facendo potesse finalmente stiracchiarsi a dovere. Spoiler, non ci riesce. Riceve soltanto un nuovo acciacco <Ahia!> esclamando il suo dolore a pieni polmoni. Si massaggia le vertebre della zona lombare con l'ausilio della mancina, portando il braccio a ruotare appena, piegandolo per giungere con le dita ed il palmo nella zona che vorrebbe raggiungere. Raddrizza dopodiché anche il resto del corpo, smuovendo appena i ciuffi cremisi da un lato all'altro, tagliati corti che ora gli raggiungono appena le spalle. Le iridi giallo - verdi del demone si posano sulla figura di Ichirou, squadrandolo dalla testa ai piedi e, per ovvi motivi, si soffermerebbe a ridosso del braccio meccanico altrui. E gli occhi inizierebbero immediatamente a scintillare, tanto da costringerlo ad alzarsi in piedi talmente repentino da rischiare una delle peggiori cadute della sua triste vita. Le gambe si stendono riportandolo subito in piedi per tutta la sua longilinea figura, seppur debba stare attento dato che un mero alito di vento potrebbe farlo volare via: è tremendamente secco e pallido, un vampiro che cammina tra le altre persone vere e viventi. <TU!> Vuole fermarlo immantinente per cercare di avervi un contatto quanto prima. E stenderebbe persino un braccio verso l'alto, cercando d'attirarne l'attenzione. Porterebbe il primo piede avanti, seguito subito dallo specular opposto, ma è incapace di mantenere un passo celere ed evitare di scivolare al tempo stesso. Il tallone manco perde una solida base d'appoggio - i calzari indossati non sono neanche tutto questo granché, li ha presi dalla spazzatura - e lo mandano a piedi all'aria, con la zona lombare e i glutei che impattano con violenza contro il terreno che, per fortuna, è cosparso da un po' di neve che dovrebbe riuscire ad attutirne la caduta. <Mannaggia ai Kami!> Sì, ma non farti sentire troppo forte perché l'ultima volta è stato proprio un Kami a piantarvi un bel palo nel sedere. [ Chakra OFF ]

19:08 Ichirou:
 Quella mente così vulnerabile viene continuamente tartassata da svariati problemi, i pensieri negativi non aiutano mai nessuno, specialmente se li hai da più di dieci anni, questo è il caso dello Hyuga per l'appunto, che già in passato si era ritrovato a perdere il sonno, agitarsi per delle sciocchezze e perdere la fiducia nel mondo intero, ma soprattutto, in se stesso. Mentre avanza sotto quella condensa ghiacciata in forma di cristallo, non troppo distante da lui, ode una sorta di acciacco in fase di sviluppo, più di compimento a dire il vero, dato che il dolore è già stato provato da quel ragazzo, che lo porterebbe semplicemente a fermare il suo moto, andando ad affondare appena quei suoi piedi nella neve stessa. Un motivo in più lo fa bloccare da quel suo avanzare, il fatto che appunto, egli venga richiamato da quel tale dai capelli rossi, non sa bene il motivo di tale enfasi nel enunciare quel richiamo, tuttavia, anche se per qualche istante, l'attenzione dello Hyuga viene distolta da quella sua mente malata, con il braccio destro infatti, quello metallico, andrebbe ad indicarsi dubbioso, mentre con quelle sue stesse perle andrebbe ad osservare come egli si alzi in fretta e furia. Lo guarda, stupito e per certi versi anche indispettito da come egli si sia rivolto a lui, certo non ci da troppo peso e non lo da a notare soprattutto, però non gli piace che lo si venga richiamato come fosse un animale domestico di qualsiasi specie "Ma che problemi ha quello..?" penserebbe quella sua stessa vocina interna <SHH!> che viene zittita subito però dal possessore di tale. Mentre il rosso si diletta nel raggiungerlo, quest'ultimo scivola, andando a creare una sorta di bestemmia, la cosa non gli fa ne caldo ne freddo, però il suo animo gentile, fa si che egli venga raggiunto dallo Hyuga stesso, qualche passo infatti e si ritroverebbe davanti alla sua persona, alla quale andrebbe successivamente a tendere la mano sinistra, quella umana, per aiutarlo a rialzarsi da terra. nel caso in cui avesse accettato l'aiuto dello Hyuga, quest'ultimo si appropinquerebbe a sollevare l'individuo, piuttosto leggero e secco a guardarlo meglio da vicino, ed andando a chiedere <Tutto bene? Ti sei fatto male?> semplici domande di cortesia, nonostante non lo conosca minimamente, si preoccupa per le persone, più del dovuto purtroppo, tralasciando molto spesso l'amor proprio ed i suoi stessi problemi.

19:32 Rasetsu:
 Il nostro Demone è un deficiente perché riesce a cadere anche nelle situazioni più inverosimili, come quest'ultima. Tuttavia, c'è anche da ricordare l'impatto ambientale e le sue scarpe rovinate, rubate da qualche cassonetto. Quindi, è intuibile che non siano chissà quanto buone e che, quasi sicuramente, son anche state usate parecchio. L'uomo che gli s'avvicina, lo stesso del quale cercava d'attirare l'attenzione, gli tende la mancina per aiutarlo ad alzarsi da terra. Riluttante, l'accetta di buon grado per via del sedere dolorante a causa della caduta. Quindi, cerca di rialzarsi, poggiando le suole delle scarpe sul pavimento costellato di fiocchi di neve, facendo leva sulle gambe e calibrando meglio il suo peso. Volente o nolente, pesa comunque cinquanta chilogrammi da bagnato. Non dovrebbe gravare in maniera eccessiva su Ichirou che potrà sollevarlo senza problemi. <Mi fa male la chiappa destra> Ammette, portando una mano, or che s'è rimesso in piedi ed avrà mollato quella altrui a cui s'era appigliato, proprio sulla chiappa dolorante. Inizia a massaggiarla con delicatezza estrema, da un lato all'altro, conoscendo i rudimenti di quei massaggi terapeutici ma privo, al momento attuale, del chakra medico che, tempo addietro, sapeva ovviamente utilizzare. <ma tutto a posto.> Si stringe nelle spalle, spazzolando via la restante neve dal tessuto dei pantaloni, in modo che possa rendersi quanto meno presentabile. <Sono scivolato, non sono abituato alla neve.> A Kusa, non l'ha vista spesso e volentieri. Di solito, piove nel paese dell'Erba. Le iridi del mostro vanno a posarsi immediatamente sulla protesi che lui porta al braccio destro. L'attenzione vola sempre laddove c'è qualcosa d'interessante per il di lui intelletto: non c'è mica da dimenticare che stiamo parlando con uno scienziato fatto e finito. <E' una protesi, quella?> Indicandola con un cenno del capo e riportando le iridi a focalizzarsi sul volto del giovane. Dopo qualche altro attimo di silenzio, si renderebbe conto di qualcosa di cui avrebbe dovuto accorgersi BEN PRIMA della protesi. Gli occhi perlacei! <Oh, cazzo.> Sbarra i propri e indietreggia di mezzo passo. <Vi moltiplicate come funghi.> Dopo la capo clan, che t'aspettavi? Che esistesse soltanto lei in tutto l'universo? [ Chakra OFF ]

20:01 Ichirou:
 Lo osserva, per ora si limita a questo, scrutarlo e studiarlo, quando lui afferra la sua mano, ne nota quella lieve riluttanza nel farlo, ma per il suo stesso bene, decide di non darci peso, se dovesse prestare attenzione a tutte le occhiate che gli vengono lanciate o le sensazioni che la gente gli da, uscirebbe di testa ancora prima del dovuto, quindi si limita ad aiutarlo ad alzarsi, una semplice flessione del muscolo ed un bel colpo di reni sono sufficienti a sollevare quel fuscello da terra. Una volta in piedi, il rosso comincia a palparsi la chiappa, professando il dolore che prova per essa, la cosa non lo smuove più di tanto, certo preferirebbe che non fosse così espansivo, ma l'importante è che non si sia fatto troppo male, quindi con un bel sospiro affranto per la scena che gli tocca vedere, lo Hyuga fa guizzare le iridi perlacee su tutto il corpo del suo interlocutore, andandone a carpire quanti più dettagli possibile, come le scarpe, completamente consumate e decisamente logore, probabilmente il motivo della sua caduta, ma ancora prima ch'egli possa proferire parola a riguardo, il rosso si interessa immediatamente alla protesi dell'uomo, che va a fissare quel suo dito come se stesse guardando uno scarafaggio, con un minimo di disprezzo <Sì, è un prot-..!> ancora prima di finire la frase, lo Hyuga rimane di sasso nel vedere la reazione del Kokketsu nei confronti degli occhi dell'uomo "Credo che un fantasma l'avrebbe spaventato meno.." lo sguardo dello Hyuga si fa vacuo, privo di sentimento alcuno, come se odiasse ancora di più quei suoi stessi occhi, data la reazione che ha provocato in uno sconosciuto <Ti serviva qualcosa..? Dato che mi hai chiamato, presumo volessi qualcosa da me..> il suo stato mentale continua a non essere il migliore, quindi non è in grado di mostrare totale interesse per il momento, quindi lascia la parola al suo interlocutore.

21:14 Rasetsu:
 L'uomo chiamatosi Rasetsu resta a fissare lo Hyuuga con espressione stralunata. Ti pare che ovunque si giri questo debba riuscire a incontrare un membro di quel clan? Tra tutti i clan esistenti, per giunta. Il villaggio è abbastanza grande da dovergli permettere d'incontrare gente diversa, magari qualcuno di mai visto prima e invece no. Piega la testa di lato quando lui non continua la frase, il che lo rende infastidito a primo acchito. Arcua un sopracciglio e si sofferma di nuovo su quell'implementazione tecnologica. <Sì, ma dimmi cos'è!> Esclama con gli occhi che diventano due magici cuoricini pulsanti, cercando addirittura d'allungare la mancina in direzione dell'altrui braccio, volendone prendere la mano - ammesso glielo lasci fare - per guardarla meglio da vicino, per studiarla a dovere. E' parecchio interessato poiché dieci anni prima non v'era niente di meccanico, le protesi erano soltanto un'idea per cercare d'aiutare le persone in battaglia, ma difficilmente erano veramente rigide e resistenti. Talvolta, contenevano armi, queste invece sembrano tutt'altro, composte da materiale differente e anche più solido. Dunque, lui n'è interessato con ogni fibra di se stesso. A proposito della domanda che gli rivolge Ichirou, il Demone continua a non fissare direttamente lui ma il braccio meccanico, dandogli però la risposta che vuole. Sì, è persino educato. <Ero interessato alla tua protesi> Il che dovrebbe essere diventato ormai piuttosto palese. E si stringe nelle spalle, lo dice con una disinvoltura senza pari. <però sono rimasto sorpreso dal fatto che tu sia uno Hyuuga. C'era una donna coi capelli neri a caschetto che probabilmente mi vuole morto e fa parte del tuo stesso Clan.> Ha potuto esaminare attentamente gli occhi degli Hyuuga anche e soprattutto da vicino, sia in quanto genetista e sia perché possedeva il corpo di Orochi - marito di Mekura - ucciso da Sakir e da qualcun altro di cui ancora non conosce il nome, non osando neppure immaginare quanto piccolo possa essere il mondo. [ Chakra OFF ]

21:42 Ichirou:
 Guarda quelle sue espressioni con non poco stupore, non ha mai visto qualcuno che si interessasse così tanto ad una delle sue protesi, a dire il vero, nessuno si è mai interessato alle sue protesi, la cosa lo incuriosisce, lo affascina vedere come qualcuno si possa sorprendere così tanto per un pezzo di ferro, certo non è così semplicistica la faccenda, ma facendo un riassunto molto basilare, di quello si tratta. Il rosso fa per prendergli la mano, che al tatto risulterebbe ovviamente fredda, sia per la mancanza di sangue al suo interno, senza parlare di carne, muscoli, pelle, vene e tendini, che per la temperatura circostante e ovviamente il materiale della quale è composto quello stesso braccio "Wow.. questo si è preso una cotta per il tuo braccio Ichi-Nii.. non staccartelo mai in sua presenza, non so cosa potrebbe farci se ci rimanesse da solo per più di due minuti.." dopo questo pensiero incredibilmente stomachevole, lo Hyuga si lascia prendere la mano, tanto non sente nemmeno che è stata afferrata e non gli crea problemi, andando a dire al suo interlocutore <Beh.. è una protesi meccanica, composta principalmente in acciaio leggero e rivestito in fibra di carbonio.. al suo interno ci sono delle riproduzioni delle vene umane che fanno in modo che il mio Chakra possa venire incanalato all'interno di esso tramite un dispositivo..> con la mano sinistra andrebbe a slacciare quella giacchetta leggera, andando a rivelare l'attaccatura di quel braccio, che raggiunge metà del pettorale destro e si alza fino alla clavicola gemella, uscendo dal colletto di tale indumento <Presente nella spalla, impiantato appunto per far comunicare gli Tsuubo presenti nel mio corpo con il corpo estraneo che sarebbe la protesi stessa.. il rivestimento di cui è composta, la fibra di carbonio, fa sì che il mio braccio sia flessibile, non troppo pesante, resistente agli urti ed insolubile, non si scioglie in poche parole..> ammetterebbe muovendo appena le dita di quella stessa protesi <Questo è quanto.. ovviamente vale anche per la mia gamba..> direbbe sollevando il ginocchio e roteando la caviglia sinistra, provocando il tintinnio di quei legamenti da lui spiegati pocanzi. Nel caso in cui la mano gli venisse lasciata dal suo interlocutore, l'uomo andrebbe a richiudere quella sua veste, mentre lo ascolta professare quella sorta di terrore verso il proprio Clan, ma la cosa non lo tocca minimamente <Si beh.. solo perché porto un nome, non significa che io custodisca i loro ideali..> quasi annoiato nel dirlo, le sue iridi si vanno a fissare su quelle altrui, ci proverebbero almeno, se lo guardasse in faccia <E' proprio colpa del mio Clan a dire il vero se mi manca un braccio ed una gamba.. ma non posso portare rancore per esser nato con questo... "Dono"> direbbe enfatizzando quella parola con delle virgolette aeree che si disegnerebbero nell'etere con l'ausilio di indice e medio di ambedue le mani <Ichirou comunque.. è bello vedere qualcuno che si interessi ad un lavoro così complicato come le mie protesi.. chi sei, se posso chiedere?> educato nonostante la sua mente malandata "Già chi sei, losco e pazzo individuo che molto probabilmente ruberà il braccio di mio fratello per farci chissà quale zozzeria?" appunto, mente malandata e alquanto contorta anche.

22:33 Rasetsu:
 Il bello del nuovo è che puoi sempre imparare qualcosa. Rasetsu non vuole smettere d'apprendere. Anzi, venire a conoscenza delle protesi potrebbe ampliare non poco il suo sapere scientifico. Sarebbe un'implementazione nuova, seppur lui non si sia mai interessato al ramo medico e sia sempre stato improntato a quello genetista, tanto da diventare uno dei migliori nel suo campo. <Sono quindi riusciti a ricreare un sistema circolatorio del Chakra artificiale per permettere il passaggio del Chakra. Deduco tu riesca anche a muovere le dita per comporre i sigilli.> Proprio perché dovrebbe essere meccanica. Gli occhi del Demone la scandagliano per quanto possibile, soffermandosi sulla giuntura del gomito per valutare la sua effettiva flessibilità. Proverebbe infatti a muoverla, qualora Ichirou non lo fermasse, poggiando una mano sotto il gomito e l'altra sull'avambraccio. Le farebbe compiere dei semplici movimenti, cercando d'abbassarlo e poi di rialzarlo per valutarne l'interezza. <Non spiegarmi termini tanto basilari come insolubile. Sono uno scienziato, dieci anni fa ero il migliore dei genetisti in circolazione.> Ammette, non perché voglia vantarsi, ma perché sapeva di esserlo e tutt'ora non vuole nasconderlo. <Avevo imparato vita, morte e miracoli di alcune innate> Specialmente quella dei Doku - la maggior parte dei loro veleni, quella Kokketsu - trattandosi della propria, ha fatto esperimenti su se stesso - e quella Hyuuga, avendoci avuto parecchio a che fare da vicino. E non dimentichiamo l'hijutsu Yakushi, la quale è la base d'ogni tipologia d'innesto per via della loro particolarità e del legame con Orochimaru, noto scienziato. <quindi, vedere queste protesi per me è oro colato, specialmente se riescono a fare qualcosa di speciale. Il Chakra viene comunque espulso dagli tsubo, ma se questi ultimi non li possiedi, devono venire ovviamente ricreati. E' un notevole passo avanti. Con le protesi in legno, diventava difficile la circolazione del Chakra, dunque non potevi muoverti al cento percento. Deduco però che tu non possa ricreare tecniche tramite questo braccio. Va bene il materiale, ma rischi di distruggerlo ogni volta.> Potrebbe anche smentirlo. O magari può aver ottenuto altra tipologia d'innesti. Non crede, ovvio, ma il suo pensiero sta già vagando in altri lidi. Vuole sperimentare, vuole farlo adesso che è lucido. Se qualora riuscisse a trovare un nuovo sbocco scientifico, smetterebbe anche di drogarsi e bere ventiquattr'ore su ventiquattro, concentrandosi sullo studio e sulla sperimentazione. Deve riuscire a farsi riassumere in ospedale quanto prima, sperando che quelli di Kusa si siano dimenticati in fretta di ciò che fece dieci anni prima. In fondo, potrebbero anche essere defunti. La botta di culo gli farebbe molto comodo, innegabile. <Non mi stupisco con la gente che avete dentro, eh.> Riferendosi a Mekura e Orochi in particolar modo. <Non so come ragiona il vostro clan, ma il mio poteva contare un numero esiguo di persone al suo interno. Dunque, c'era rispetto reciproco specialmente per il nostro Arufa.> Yukio Kokketsu del quale s'è persa qualunque traccia, ma è presente nei libri storici qualora qualcuno abbia ancora remora d'andarli a rileggere, s'intende. A proposito della di lui ultima domanda, fa spallucce e riporta gli occhietti giallastri verso il Genin. Si schiarisce persino la voce, egocentrico e teatrale, mostrando un sorrisetto sbilenco. <Rasetsu Kokketsu, noto genetista e traditore dell'Alleanza.> Ora puoi dirlo forte e chiaro, tanto nessuno potrà ingabbiarti. [ Chakra OFF ]

23:09 Ichirou:
 Gli lascia analizzare quel suo arto senza problema alcuno, essendo attratto dai caratteri particolari, lo Hyuga non si ritrova infastidito dalla sete di conoscenza dello scienziato, la quale con l'ausilio delle proprie mani, comincia a muovergli il braccio facendogli compiere le più basilari delle movenze, la cosa lo affascina a livelli esorbitanti, in fondo, anche lui si stava cimentando nell'arte medica in passato e qualche nozione, seppur quella di un semplice novizio, gli è rimasta, quindi lo osserva interessato. Nota come quel suo commento l'abbia in un certo modo offeso, quindi di tutta risposta <Non volevo offenderti..> ammetterebbe guardando come quel suo sguardo rimanga fisso sul suo stesso arto meccanico, il quale viene ovviamente commentato dal ricercatore di fronte a lui <Sì, in passato avevo solo la gamba come protesi effettiva, il braccio c'era non mi fraintendere, ma era difficile e fastidioso da muovere, troppo rigido e decisamente poco pratico, in più non potevo farci scorrere il Chakra dentro.. con lo sviluppo e l'avanzamento della tecnologia ho presentato alcune critiche ai medici ricercatori e con l'aiuto di un ottimo fabbro che collaborò alla presentazione di una bozza per un prototipo in metallo, sono riusciti a modificare sempre di più questo mio arto fantasma e con l'avanzamento appunto della tecnologia e la scoperta di nuovi materiale, sono arrivati a sviluppare quest'opera d'arte, permettimi il termine..> un piccolo sorriso gli si stampa in volto nel affermare quel complimento nei confronti dei produttori di quella protesi <Sarebbe controproducente più che altro, potrei usare forse il Raiton in quanto conduttore di elettricità in un certo senso, ma non so quanto potrebbe effettivamente rivelarsi intelligente come cosa, quindi evito a prescindere..> ammette in fine, concludendo lo spiegone in merito al suo stesso braccio. Lo ascolta pronunciarsi a riguardo del clan, quei commenti lo fanno rispondere d'impulso <Nemmeno io ad essere sincero, so come ragioni il mio Clan..> lasciando cadere quel discorso con un empia espressione di disprezzo in volto. Quando il suo interlocutore va a presentarsi dandosi quel nominativo, il volto dello Hyuga torna normale "Traditore dell'Alleanza eh?" lo guarda negli occhi, qualora fosse possibile, per poi andare a fare un lieve sorriso <Beh, lieto di fare la tua conoscenza, se la tua sete di conoscenza non dovesse soddisfarsi nell'immediato futuro, potrei farti dare un'occhiata più approfondita alle mie protesi, non mi darebbe fastidio, se sei interessato intendo..> vende il suo corpo alla scienza come se nulla fosse, si vede che non è lucidissimo.

23:47 Rasetsu:
 Non obietta altro a proposito delle scuse che gli vengono rivolte da Ichirou. Lui è letteralmente preso dalla protesi che porta al braccio, non tanto dalla gamba. Il braccio è ben più importante poiché ti permette di creare sigilli, di far partire la maggior parte delle tecniche conosciute nell'ambito degli shinobi. Per quanto riguarda le gambe, a meno che tu non sia un taijutser o un rissaiolo da strada, dovrai fare a meno soltanto del rilascio del Chakra. Ma, con un sistema del genere, come quello spiegato dallo Hyuuga, anche questo problema viene meno poiché basta adottare la medesima implementazione anche alle altre protesi, non soltanto a quelle superiori. Si tratta d'una svolta per la quale il nostro Demone sta impazzendo internamente. Potrebbe saltare di gioia, ma finché non riuscirà a farsi riassumere in ospedale diventerà difficile tutto questo. <Quindi, è stata l'unione di medici, ricercatori e fabbri. D'altro canto, per creare una struttura del genere avevate per forza bisogno di qualcuno che sapesse lavorare determinati metalli.> Mica scemi. Alla fine, si sono dimostrati ingegnosi e rosica perché quest'idea non è venuta in mente a lui. Si diverte con poco, quest'è vero, tant'è che le droghe sono il suo pane quotidiano perché gli rendono la vita più facile. Ma anche il lavoro che potrebbe generare tramite queste nuove implementazioni potrebbe essere davvero vasto. Il mercato nero delle protesi, cazzo, ci pensate? E mentre tutto questo si fa spazio nella sua testolina, lui resta ad osservare il braccio metallico. Lo lascia però andare, compiendo un piccolo passo indietro per allontanarsi da Ichirou. Persino il freddo della neve, pungente sul naso e sulle guance, or viene meno, interessato com'è a ben altro neanche si rende conto di quel che lo circonda. Vive in un mondo tutto suo talvolta. <Davvero? Potrei farlo sul serio? Anche perché altrimenti dovrei strappartele di dosso e non mi sembra una cosa bella da fare. In fondo, non sei uno stronzo come tutti gli altri e non mi hai mandato a fanculo quando ti ho chiesto di farmela vedere.> Era interessato e lui l'ha accontentato, quindi reputa di poter fare il bravo con lo Hyuuga, almeno per questa volta e almeno in questo contesto. [ Chakra OFF ]

00:19 Ichirou:
 Finalmente libero da quella sua presa, lo Hyuga va ad intrecciare gli arti al petto, andando ovviamente a sentire come quel metallo sia freddo e privo di vita, ancor più della neve che ormai, lentamente, va scemando, lasciando il cielo coperto da quelle nuvole pallide e violacee per via del cielo notturno, lo ascolta, quelle affermazioni non sono per niente sbagliate, anzi, si ritrova pienamente d'accordo con ciò che riferisce il Kokketsu, ma si proibisce di fare il nome della Nara a capo del Villaggio, non sa se fidarsi a pronunciare il suo nome o anche solo fare accenno al coinvolgimento dell'Hokage stessa a chi si fa chiamare ''Traditore dell'Alleanza'', quindi ostenta la rivelazione di certi nomi <Esatto, ci sono voluti anni per raggiungere questi risultati anche con chi si riteneva il migliore sul campo, ma alla fine ci sono riusciti e non è nemmeno del tutto completo questo mio braccio.. si può dire che ha ancora tanto da dare per la crescita del campo scientifico e tecnologico..> direbbe andando a guardarsi la mano metallica, muovendo le dita come se stesse grattando o graffiando qualcosa, flettendo verso il palmo le dita quindi e provocando un leggero tintinnio metallico, conseguenza di quei legamenti in lega all'interno di essa <Però mi ritengo decisamente soddisfatto anche di questo prototipo.. è il primo di molti se vogliamo dirla tutta..> per uno scienziato come lui, una frase del genere non potrebbe che essere colma di speranza, ha in pratica detto che il progresso per amore del progresso si sta compiendo proprio di fronte a lui, certo, parafrasando appena, ma il succo è quello. Quel commento lo lascia un po' stizzito, perché si deve sempre arrivare a strappare qualcosa di dosso a qualcuno, a lui poi, che ha già subito una cosa del genere ma sulla sua stessa carne "Io saprei perfettamente cosa strappargli.. e lo sai anche tu Ichi-Nii.. basta solo muovere quella manina di ferro che hai attaccata al corpo e sbattergliela in faccia con tutta la forza che hai.." l'uomo deglutirebbe appena un po' più sonoramente, con una gocciolina di sudore freddo che si andrebbe a formare sulla sua tempia destra "Dai Ichi-Nii, hai persino sentito quanto è leggero, non fare la femminuccia adesso.. una bella manata sul setto nasale dal basso.. hai studiato il corpo umano e sai che fai una cosa del genere, gli potresti incastrare il setto nasale nel cervello, sta a te muoverti di conseguenza.. coraggio Ichi-Nii~" quel pensiero gli arriva come se fosse qualcosa di sessuale persino, ma chiudendo violentemente gli occhi e scuotendo il capo, lo Hyuga desiste da quel consiglio malsano e andrebbe a rispondere al suo interlocutore <Uhm.. sì, se è per poter migliorare il mio stesso corpo e aiutare uno scienziato, perché no? Cosa potrebbe andare storto..?> un lieve sorriso si presenta ora sul suo viso, lasciando al rosso la parola.

00:51 Rasetsu:
 Affascinato dalle spiegazioni che riceve da Ichirou, non può che restare attento ad ogni sua parola. Gli pende dalle labbra, strano ma vero. Sono tutte nuove implementazioni che lo rendono divertito, come un bambino che va per la prima volta in un parco giochi. E' questo il suo mondo, vive in virtù della scienza e della genetica, dunque anche di tutto quel che la riguarda. <Devo riuscire a tornare a lavorare per l'ospedale, altrimenti finirò sotto un ponte quanto prima.> Non può certo continuare a rubare dalle borsette delle prostitute che si porta a letto. Sarebbe anche ora che si mettesse qualcosa da parte. Rubare potrebbe diventare secondario, per arrotondare, ma ricorda bene lo stipendio che prendeva da scienziato. Certo, lui arrotondava benissimo anche con il locale Kukoku e le vendite della sua droga, quindi potremmo benissimo sorvolare. Gli manca tutto quel lusso, poteva dire di vivere veramente una vita agiata finché non ha perso di nuovo tutto. Tuttavia, lui non si lascia abbattere, conta di riuscire ad ottenere di meglio, ma deve parlarne con qualcuno che possa essere veramente interessato alla faccenda. Purtroppo, il nostro demone, per quanto gentile nei modi di fare soltanto perché Ichirou lo è stato altrettanto, non vuol dire che sia altrettanto educato e cordiale per gli altri discorsi che stanno affrontando. Lo Hyuuga si chiede cosa potrebbe mai andare storto nel permettergli di studiare le protesi e il Kokketsu allunga le labbra, ghignando sornione e mostrando delle lunghe e appuntite arcate dentarie. <Cosa potrebbe andare storto, già. Nyahahahah!> Se ci aggiunge pure la risata, non siamo mica poi tanto convinti che andrà tutto per il verso giusto, caro mio. <Peccato che sia privo dei miei macchinari, adesso. Non mi è rimasto proprio un cazzo.> Bofonchia, sollevando gli occhi verso il cielo notturno dal quale la neve ha smesso di cadere. <Devo procurarmi quanto prima degli occhiali.> E' il terzo paio che cambi, fanne a meno, tanto non hai niente di nuovo da leggere. [ Chakra OFF ]

01:23 Ichirou:
 Lo ascolta, è molto attento a quello che dice, non sa se fa bene a fidarsi ora come ora, non tanto per quello che dice lui, ma per quello che la sua mente sta continuando a fargli sentire, come quel fischio nelle sue orecchie si stia facendo sempre più presente e di come da dietro la nuca arrivi sempre di più una scossa di dolore che lentamente si espande a macchia d'olio per tutto il suo cranio, provocandogli dei forti dolori "Ichi-Nii, ricorda che io sono l'unica della quale tu ti possa fidare ciecamente, sono tua sorella ed ogni cosa che dico, o faccio, la faccio per il tuo bene, lo sai vero..?" quella domanda gli arriva seguita da un brivido lungo la base del collo. Si perde purtroppo l'ultima parte del discorso, dopo quella risata profetizzata da lui, il nulla, solo rumore ovattato, quindi con un sana dose di scusa, lo Hyuga decide di allontanarsi <Ora se vuoi scusarmi, devo tornare dalla mia passeggiata.. è stato comunque un piacere, alla prossima..> non dice altro, fa un semplice gesto con la mano metallica per poi allontanarsi da quel luogo "Non ti capisco Ichi-Nii, perché non gli hai fracassato il cranio come ti ho detto io.. di cosa hai paura scusa..?" una volta allontanatosi abbastanza, la mano umana ed in carne dell'uomo va a posizionarsi alla sua tempia gemella <Perché stai cominciando a diventare così aggressiva..? Io non sono così..!> quelle parole vengono pronunciate a denti stretti, non vuole farsi sentire da nessuno "Perché io sono tua sorella Ichi-Nii, lo faccio per il tuo bene..!" direbbe quella sua voce interiore <Come puoi farmi del bene in questo modo..? Non sono un assassino.. ne un tipo violento.. vuoi allontanarmi dal mondo intero..> risponderebbe in un sussurro "Ti basto io.. niente è più potente dell'amore della famiglia.. e io~.. io sono l'unica famiglia di cui disponi fratellone.. sono stata io al tuo fianco per questi dieci anni, non Sango.. ne Tachiko.. Mekura.. ne tanto meno Furaya.. IOH~!" quell'io finale viene pronunciato con enfasi alle sue orecchie, un altro brivido sul collo sopraggiunge <Basta.. voglio solo avere un po' di pace.. ti prego, stai zitta..> nonostante la difficoltà che sta provando, la sua voce è calma, non da segni di cedimento, quindi continua su quella strada, diretto verso casa. [END]

01:47 Rasetsu:
 Ichirou sceglie d'allontanarsi, lasciando dunque da solo il delirante Kokketsu. Egli piega per un attimo il capo da un lato, confuso dal suo improvviso ritirarsi, ma stringendosi nelle spalle. Apparirebbe come il bue che dà del cornuto all'asino se soltanto aprisse la bocca per parlare e per commentare nei di lui riguardi, dunque è meglio che stia in silenzio. <Buona serata a te, Ichirou.> Rammenta il di lui nome, difficilmente potrà dimenticarlo ora ch'è diventato talmente importante per il nostro demone. Quelle protesi sono importanti tanto quanto il lavoro da scienziato che possono portargli e vuole metterci gli occhi e le mani sopra quanto prima. Non sa utilizzarle, non sa crearle poiché gli mancano le basi per essere un buon fabbro. Ciò non significa che possa lavorare a qualche altra implementazione che farà poi montare da qualcuno capace di farlo. Prenderebbe, quindi, una strada diversa dallo Hyuuga, dandogli le spalle e infilandosi le mani nelle tasche. <Sono divertenti questi Hyuuga.> Finché non sono tutti come Orochi e Mekura, può anche pensare di andarci d'accordo, ammesso - appunto - la sua non fosse soltanto una facciata momentanea. Non può capire da un mero incontro come ragioni una persona, bisogna scoprirle, comprenderle e dialogarci molto più di come ha fatto quest'oggi. Gran parte dei loro discorsi sono stati inerenti alla meccanica della protesi e non al suo proprietario. Tronfio, si godrà qualche buon bicchierino in compagnia prima di tornare ai propri affari o a dormire s'una panchina nel parco. [ Exit ]

Rasetsu resta incantato dalla protesi di Ichirou, chiedendogli persino il permesso di guardarla. Lo Hyuuga gli propone persino di fargliela esaminare meglio, in futuro, rendendo il demone molto contento.