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Questioni di lavoro

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con Aki, Nobu

21:33 Aki:
 Oggi è uscito. Aveva bisogno di un po' di aria fresca. Da quando è successo quello che è successo non è più uscito di casa. Ha continuato a ripensare e a rimuginare quella serata. Uno dei giorni più brutti della sua vita. Il fato ha voluto, però, che le sigarette finissero e per questo ha deciso di vestirsi e di incamminarsi verso il centro di Kagagakure. Perchè così lontano? Perchè ha bisogno di camminare. Ha bisogno di distrarsi. Indossa un giubbotto abbastanza leggero sportivo di colore nero. A levargli quella monocromia ci pensano due linee bianche che partono da sotto l'ascella e arrivano fino alla massima lunghezza di questo, cioè alla altezza della cinta. Questo è chiuso con una zip e non ha il cappuccio. Ne spunta uno, però, dalla nuca. Si tratta di quello della felpa che, come sempre, è tirato su a coprire la testa. Anche questo, come i dettagli del cappotto è bianco. Alle gambe un paio di jeans blu chiari e ai piedi un paio di scarpe da ginnastica nere. Un filetto bianco cade dai lati del cappuccio. Si tratta delle cuffiette che sono infilate con precisione all'interno delle orecchie da cui esce della musica riprodotta dal cellulare che si trova all'interno della tasca destra del giubbotto. Ha comprato le sigarette, ma proprio quando stava per dirigersi verso casa, ha ricevuto un messaggio sul telefono da un possibile cliente. Per questo, essendo in zona, ha accettato l'incontro e ora si sta dirigendo in un bar che conosce che si trova a qualche metro dalla tabaccheria. Ha dato come luogo dell'incontro quello. Dato che non sa cosa aspettarsi, decide di provare ad attivare il chakra. L'ultima volta non è servito, ma si sente più sicuro. L'unico problema è che non si sente totalmente a suo agio con quel potere nuovo. Così porterebbe la mano destra al petto provando a formare il mezzo sigillo. Successivamente proverebbe ad immaginare le due sfere: quella della forza spirituale a livello della testa che presenta un moto a spirale e quella della forza fisica a livello della pancia che presenta lo stesso movimento della prima. Infine proverebbe a immaginare di unirle proprio all'altezza del mezzo sigillo e mescolarle per formare quella che sarebbe la terza sfera: quella del chakra. Questo, nel caso tutto fosse andato per il verso giusto, si spargerebbe all'interno di tutto il copro in modo tale da rinvigorire tutti i tessuti. Ora si trova al bar e si siede aspettando la persona che lo ha contattato. [Tentativo impasto chakra][chakra 35/35]

21:35 Nobu:
 Una botta di fortuna, ogni tanto ci voleva. A quanto pare il we designer che aveva contattato era già in zona anche lui e disposto ad incontrarlo per esporgli un attimo il progetto che aveva intenzione di proseguire riguardo al suo lavoro e sopratutto per darsi quel boost in più di popolarità rispetto a quella baldracca di Yoshino che gli rubava tutte le taglie, in sostanza la dinkleberg dei cacciatori! Non ha avuto modo di tornare a casa e mettersi in maniera più formale vestito visto che era di ritorno proprio dal quartier generale, veste quindi parecchi strati ma quelli visibili sono una hoodie arancione, una giacca a vento abbastanza impermeabile bianca con il cappuccio tirato su, questo adornato con pezzi di stoffa extra a forma di denti affilati lungo tutto il bordo. Un paio di pantaloni della tuta semplici grigi scuri/nero sbiadito e delle sneakers nere con dettagli arancioni appunto, molto sportive. Gli occhi di ghiaccio si posano appunto sull'indicazione stradale, all'incrocio tra quelle strade menzionate in risposta all'SMS che ha ricevuto, cominciando a guardarsi in giro trovando appunto il locale. La destra si infila quindi in tasca ad afferrare il cellulare, va nella sezione messaggi, seleziona il profilo dell'informatico e lo comincia a chiamare, portandosi di conseguenza il telefono all'orecchio destro. Squilla un paio di volte e se avesse risposto gli avrebbe detto semplicemente <" Sto per entrare nel bar "> come per dirgli di prestare attenzione in maniera da farsi riconoscere visto che i due ad ora sono due totali sconosciuti Ovvio avrebbe potuto descrivere come è vestito nel messaggio o dirgli che ha una carnagione particolarmente scura... ma così si fa prima. Butta giù la chiamata infilandosi il telefono di nuovo da dove lo aveva estratto pocanzi ed ecco che si incammina appunto all'interno del locale, con la mancina che piega la maniglia e spinge la porta, palesandosi, cercando immediatamente con lo sguardo la figura del programmatore che dovrebbe essere sull'attenti data la natura della chiamata o comunque fargli un cenno.

21:48 Aki:
 Si trova seduto all'interno del bar. Subito una cosa in mente: cosa ci fa dentro che la sua idea era quella di fumarsi una sigaretta? Ora si trova là e quindi ha deciso di aspettare il suo possibile cliente seduto al tavolo. Si abbassa il cappuccio. Alla vista degli altri è un ragazzo con i capelli neri e degli occhi azzurri. Il volto, dato che è l'unica cosa scoperta, risulterebbe di due diversi colori. Una metà, che va dalla bocca in su, è di colore rosa mentre quella che va dalla bocca in giù e sotto gli occhi è di un colore marrone. Un marrone che richiama quasi delle bruciature, ma bruciature non sono. Sta ascoltando la musica. Più precisamente sta ascoltando musica classica: assoli di pianoforte. Ad un certo punto questa si interrompe e il telefono comincia a vibrare. Lo tira fuori dalla tasca e avvia la telefonata. Sullo schermo un numero che non ha salvato, ma che si sente di aver già visto e per questo presume che si tratti del cliente. < Pronto. > direbbe. Poche parole provengono dall'altra parte, ma una volta sentite alzerebbe lo sguardo e vedrebbe entrare un ragazzo. Questo è decisamente più grande di lui, anche se non di tanto e questo Aki lo ha capito. A lui poco interessa. Si alzerebbe portando le mani alle orecchie per levarsi le cuffiette. Farebbe un gesto strano con le spalle. Come quando l'etichetta della maglietta ti da fastidio e allora porvi a metterti apposto senza usare le mani. Lo fa un paio di volte mentre si incammina verso l'altro ragazzo. Una volta arrivato a pochi metri di distanza si presenterebbe. < Ciao. Sono Aki. > direbbe con un tono cupo, ma non sgradevole. Questo è il suo tono. Non è scocciato o infastidito. Si tratta solo di Aki. Le mani sono in tasca. < Ti va se ci sediamo fuori? > domanderebbe gentilmente. Infatti un tavolo è libero all'esterno. Se l'altro dovesse accettare, lo supererebbe per aprire la porta e far passare l'altro. Una volta arrivato al tavolo andrebbe a sedersi, senza appoggiare la schiena allo schienale e andrebbe ad accendersi una sigaretta. < Fumi? > domanderebbe. [chakra on]

22:03 Nobu:
 Ci rimane un attimo di sasso quando la persona che lo va ad accogliere come programmatore lo identifica nella figura di Aki, e penso sia pure una reazione normale se si vede uno con il derma visibile nel corpo, a partire proprio da tutto il corpo e la mandibola infatti sono in quello stato, le orbite oculari inferiori, le orecchie e anche le mani sembrerebbe... diammine che cosa gli è successo a sto ragazzo? È un veterano della guerra combattuta dieci anni fa per caso? Tutte domande che si pone in testa ma che non esterna, anche a lui lo guardano male per il colorito diverso rispetto al cittadino medio di Kagegakure e, se ci si fa l'abitudine a quegli sguardi e domande, non fanno comunque piacere. < Ciao Aki, io sono Nobu! > E se il corvino è tenebroso e cupo, Nobu invece è solare ed espansivo come il sole che gli ha bruciato la pelle infatti. Quegli occhi di ghiaccio, così strani nel complesso del suo fototipo, si chiudono a seguir ele labbra che sorridono. Annuisce alla domanda successiva, seguendolo e anzi, passando per primo alla porta dato che l'altro gli sta facendo la cortesia di tenerla aperta, chinando il capo in segno di ringraziamento educato ma senza dilungarsi troppo su questo, sono lì per parlare di affari infondo. Vede quel tavolo libero, andando a scostare una delle due sedie con la sinistra, poggiandosi proprio il sedere sopra per poi spostarsi in maniera scomposta. La schiena si appoggia a uno dei braccioli mentre solleva le gambe e accavalla le caviglia, lasciando quegli arti penzoloni sull'altro bracciolo. A quella domanda risponde con i gesti, trirando fuori anche lui una sigaretta delle sue, quelle già pronte dato che non ha voglia di rollare ne tanto meno quelle elettroniche. Allunga la sinistra come a chiedergli l'accendino dato che era già fuori. Se glielo avesse prestato si sarebbe acceso pure lui quella sigaretta, tabacco delicato con note di lampone. < Allora Aki, di che ti occupi? Spero che la mia richiesta non sia troppo noiosa per quello che fai di solito o che ti piace fare. > gli domanda così per cominciare a capire di più su quel ragazzo con la quale probabilmente stringerà un contratto o comunque gli commissionerà il sito web per i cacciatori, per il suo team. Un pò come un biglietto da visita elettronico per quello che fanno.

22:24 Aki:
 Lui sa di avere l'aspetto diverso da quello che potresti trovare in giro passeggiando per i centri dei vari villaggi. Non ha mai saputo il motivo di questa cosa, fino a quando quella donna, Sango, ha riconosciuto il suo cognome solamente guardando quelle cuciture e quelle cicatrici. Poi, vedendo coloro che di cognome fanno Kakuzu come lui qualche sera prima, ha capito che è proprio una caratteristica del suo clan, un clan che nessuno conosce però. Nobu, invece, è scuro di pelle. Più scuro di quello che di solito si vede in giro. Ma Aki non si interessa della cosa. Questo lo segue all'esterno e entrambi si siedono per respirare un po' di aria fresca, circa. Il giovane si accende la sigaretta e poi passa l'accendino all'altro appoggiandolo sul tavolino di ferro che li divide. Odia i contatti con le altre persone, soprattutto quelle che non conosce e soprattutto dopo quello che è successo l'altra sera. Non lo riprenderebbe poi, ma lo lascerebbe là sopra nel caso dovesse servire di nuovo. Ascolterebbe le parole dell'altro mentre con un tiro dopo l'altro andrebbe a consumare la sigaretta con una certa calma. Il fumo di questa andrebbe a mescolarsi con il fumo dovuto alla temperatura leggermente bassa data dalla stagione in cui si trovano. Dopo un paio di secondi andrebbe a rispondere. < Ad essere sincero, perchè non voglio fotterti, non ho lavorato molto data la mia età. Me la cavo con i computer e ho conoscenze per fare un po' di tutto. Poi su internet trovo e imparo in fretta. > direbbe senza peli sulla lingua. Non è il tipo che vuole fregare gli altri per qualche Ryo in più. Preferisce essere onesto e vendere ciò che realmente è capace di fare. < Riguardo la tua richiesta, non so cosa si tratti. Se me la proponi vedrò se sono in grado di portarla a termine. Non c'è niente di noioso nel lavorare a computer. > concluderebbe, aspettando di sapere ciò di cui Nobu ha bisogno. Intanto il barista si presenta al tavolo per prendere le ordinazioni. < Salve. Per me una coca cola. > gli direbbe guardandolo per poi ripuntare gli occhi sul suo cliente.[chakra on]

22:46 Nobu:
 Rilascia quell'accendino sul tavolo mentre si allontana pure la sigaretta, sbuffando fuori quel fumo da una fessura in mezzo alle labbra proprio sulla punta appena accesa di quella sigaretta. Ingoia la saliva che ora si è insaporita di tabacco e lampone mentre ascolta Aki e ciò che ha da dire... almeno è onesto. Si avvicina un altra volta la sigaretta alle labbra, tenendola alla base tra indice e medio, inspirando a pieni polmoni con il palmo che appunto gli copre la parte inferiore del viso per come fuma. Vede arrivare anche lui il cameriere e, dopo che Aki ha ordinato la sua bevanda, il nostro chocoboy si volta verso il lavoratore piazzando il suo ordine. < Tre parti irish cream, una parte kalhua, una parte vodka al cioccolato e una parte di panna. Se ci butti dentro anche un paio di cookies o biscotti al cioccolato ancora meglio. > gli risponde con quell'ordine particolare, inutile chiamarlo per il nome che ha dato che difficilmente lo hanno in listino così come è fatto ma magari hanno gli ingredienti o qualcosa di simile per almeno provare a emularlo. Aspetta che quindi se ne vada il cameriere con le loro ordinazioni prima di infilare la mano nella tasca interiore della giacca bianca tirando fuori il classico segno dei cacciatori di taglia, quella collana con lo stemma. < Mi interessava fare un sito per le nostre taglie che andiamo a riscuotere, con video sul campo e una documentazione aggiornata. Una specie di biglietto da visita interattivo e online, accessibile a tutti per darci visibilità. > Gli risponde senza girarci troppo attorno dato che appunto era quello il motivo per la quale erano lì a parlare. < Non so aiutarti troppo sul farlo anche perchè sono parecchio tecnoleso per quel che riguarda i computer, non avendoci proprio a che fare a livello di programmazione. Posso però fornirti io tranquillamente il materiale da inserire un idea su come vorrei il layout, poi da lì sei te il mago. > infondo quello è il lavoro di Aki, rendere l'idea di Nobu da idea appunto a realtà concreta.

23:01 Aki:
 Dopo la sua ordinazione, mentre aspetta che l'altro dica tutti quegli ingredienti che insieme potrebbero fare qualcosa di interessante, gli vibra il cellulare in tasca. Si ricorda di avere mandato un messaggio a Nana e, infatti, è proprio lei. Legge il messaggio e le risponde per poi rimettere il telefono in tasca giusto quando Nobu ha finito di parlare con il cameriere. Poco dopo il cellulare vibrerebbe ancora. < Scusami. > gli direbbe per poi accenderlo e subito dopo spegnerlo. Ha solamente letto il messaggio. La sigaretta, pian piano, continua a consumarsi mentre viene tenuta con il pollice e l'indice della mano destra. Anche questa è dello stesso colore e dello stesso tipo di pelle che caratterizza la parte bassa della usa faccia, ma a livello dei polsi questa tornerebbe normale. Una cucitura collegherebbe le due tonalità. Ascolterebbe le parole di lui, mentre con una mano andrebbe a prendere, se gli è permesso, lo stemma dei cacciatori di teglie. Anche lui è ninja quindi. Lo riappoggerebbe subito dopo sul tavolo per poi spingerlo con la mancina verso il suo proprietario. Penserebbe facendo un altro tiro di quella sigaretta, per poi buttare la cenere all'interno del posacenere che si trova al centro del tavolino. < Beh, devo dire che come lavoro potrebbe essere interessante. > dice sincero. Non ha mai lavorato in un progetto così, anche se ha le conoscenze per farlo, e questo potrebbe essere un trampolino di lancio per lavori futuri. Se si dovesse divertire a farlo e se dovesse venire fuori bene perchè no? Alla fine si è messo su internet anche come web designer. < Sisi mi piace. Se hai appunto delle idee su come vorresti questo sito puoi dirmi tranquillamente. Ti dico che con me c'è una ragazza che in questione di grafiche ed immagini ha molto più occhio di me. >. Parla di Nana ovviamente, che con quel telefono e quei programmi di modifica foto passa le giornate, quando non è davanti alla console a giocare. Intanto la sua coca cola arriva e insieme al suo bicchiere ce ne è un altro. Probabilmente si tratta di quello di Nobu. [chakra on]

23:25 Nobu:
 Scuote il capo a quelle scuse rivolte in sua direzione, stanno solo parlando, non lo sta ancora pagando infondo quindi con il suo tempo può fare ciò che vuole, anzi, già tanto che ha acconsentito ad incontrarlo con preavviso nullo. Alza pure la mano sinistra con il palmo aperto, aggiunto con appunto il movimento del proprio capo è un chiaro 'fai pure'. Pure lui fa la stessa cosa, aprendo il proprio telefono per andare sulla galleria a guardare una foto di Nene, una delle tante che le ha scattato di nascosto mentre sorride, sguardo di una persona chiaramente persa. Quando Aki torna a rivolgergli la parola e le sue attenzioni ecco che rimette via anch'esso il telefono per poi veder arrivare appunto il drink... come il drink?! Si spalma il palmo sinistro in fronte in un sonoro face palm. < Non gli ho detto che era da fare a shottino. Sono un meme! > Scuote il capo incredulo da quella sbadataggine per poi scivolar via con la mancina e afferrare proprio quel bicchiere dalla base, visto che l'orlo è fatto come il margarita ma con la parte del cioccolato del frollino sbriciolato. Il colorito è un color latte e caffè con punti più scuri che sono appunto i biscotti frullati all'interno. Lo vede afferrare quella collana e poi riporla, non si spaventa ne si scompone troppo, lasciandolo fare tranquillamente. Anche se glielo dovesse fregare, è registrato Nobu, basta chiederne uno nuovo. < Allora, volevo una homepage con un banner accattivante, aggressivo ma serio. Muovendo il cursore sopra cambia immagine facendo vedere appunto il team di cacciatori con cui faccio spesso squadra e, se si clicca lì, ti porta direttamente alla pagina con tariffe, contratti già chiusi, contatti nostri. > Gli spiega ad Aki un minimo di idea che ha fin ora in mente. Quando questi gli menziona che con lui ci sta una ragazza che nelle grafiche è un drago, fa un paio di applausi contento. <Ottimo ottimo, si sa che le donne in quanto a estetica hanno una marcia in più! Ah, volevo offrire anche tramite il sito un esperienza insieme ai cacciatori, una sorta di 'collabora con noi' o un bundle avventura per partecipare a una caccia insieme e provare cosa significhi il brivido di essere un 'Headhunter'. >

23:42 Aki:
 Finisce la sigaretta e la spegne completamente schiacciandola sul posacenere. La appoggia al uso interno per poi andare ad afferrare il bicchiere di coca che il cameriere gli ha portato. Intanto sente che, a causa di una dimenticanza, l'altro ragazzo si è trovato davanti un drink al posto di uno shot. Un piccolo sorriso spunta sulle labbra del Kakuzu, ma questo viene subito interrotto e nascosto dal bicchiere che viene portato alla bocca. Un sorso abbondante rinfresca al bocca del ragazzo che, dopo aver bevuto solo acqua per qualche giorno, aveva voglia di bere qualcosa di diverso. Qualcosa con del gusto. Ascolta le informazioni che Nobu ha riguardo al sito dei cacciatore che vorrebbe commissionare proprio a lui. Delle idee molto interessanti e non troppo difficili da fare. Mentre l'altro spiega, lui andrebbe a fare dei cenni con la testa per far capire che è tutto chiaro. Finito di sentire le prime proposte, andrebbe ad interrompere un attimo Nobu. < Chiaro. Facciamo una cosa. La mia mail è aki.kakuzu@ninjamail.it. Mandami a questo indirizzo le foto de ituoi compagni di squadra così da poter metterle tutte insieme per poter fare l'immagine da far comparire. >. Poi gli farebbe finire di parlare. < Ok ok chiaro. Allora io potrei farlo. Potrei fare prima una bozza di quello che è il lavoro e se ti dovesse piacere possiamo parlare di un compenso da parte tua. Che ne dici? >. Ecco la sua proposta. Dovrebbe essere onesta come idea. < Poi ovvio che se ti vengono in mente altre robe puoi scrivermi. Tanto hai sia il mio numero di telefono, sia la mia mail. > direbbe per mettere comunque in chiaro le cose. Aki è un ragazzino, ma sa come gestirsi ormai da tempo dato che i suoi genitori non ci sono da anni. In più non vuole farsi scappare questo lavoro, dato che i Ryo non fanno mai male. In più tra poco è il compleanno di Nana e vuole farle un regalino abbastanza carino. [chakra on]

18:27 Nobu:
 < Ok aspetta... > annuendo, concordando proprio con quell'idea lì che sta avendo di riaggiornarsi non appena Aki avrà una bozza. Ecco che quindi estrae di nuovo il proprio cellulare, entra nella rubrica e va a modificare i dettagli del contatto che ha, rinominandolo appunto col suo nome prima di 'Webdesigner' proprio per ricordarsi chi lui sia tra i vari contatti che popolano il cellulare del choconinja. < Vai. > e inizierebbe quindi a segnarsi tutti i nuovi dettagli che gli sta dando, inserendo quelle informazioni aggiuntive tramite la tastiera digitale. Una volta che ha finito di dettargli tutte quelle informazioni bloccherebbe lo schermo e ritornerebbe a posto, nella tasca, il dispositivo, nella stessa maniera in cui tornerebbe a dare attenzioni a quel drink uscito in maniera... extra visto che era da fare in versione shot. <Certo mi pare giusta come cosa, non appena arrivo a casa vedo un attimo tra le varie foto che ho. Inoltre...> si guarda un attimo in maniera circospetta per poi riprendere il discorso. < se invece avessi bisogno di supporto tecnologico a stanare qualcuno... come sei messo ad hacking? > non si fa troppi problemi nel chiedergli queste informazioni, dettagli che potrebbero tornargli utile per stanare e rintracciare qualche ricercato particolarmente tecnologico. Già perchè Nobu può pur far conto su quegli occhi che tutto possono vedere, ma per tutto ciò dove non arriva la sua vista, un qualcuno a coprirgli le spalle può far sempre comodo. Ovviamente non è un supporto di cui avrà sempre bisogno e appunto prettamente situazionale, quasi un contratto a chiamata se vogliamo definirlo così, eppure è quello che più si adatta alle circostanze di quella collaborazione dopotutto.

18:38 Aki:
 Lui tirerebbe fuori il suo telefono e Aki rimarrebbe là a guardarlo mentre si scrive ciò di cui hanno appena parlato. Un promemoria probabilmente di quello che hanno concordato. Ora che Nobu ha la mail e il numero di cellulare di Aki, ha tutti i modi per contattarlo per le varie informazioni finali riguardo il lavoro. Una volta finito, il Kakuzu continuerebbe a guardarlo mentre si sente dire che la sua idea riguardo al compenso può andare bene. Niente di meglio insomma. Sembra che i due vadano comunque d'accordo sulle idee riguardanti il sito. Poi da parte dell'altro arriva una proposta particolare. Quando vede Nobu avvicinarsi con aria circospetta, Aki si stranisce un pochino. Nella sua testa si domanda che cosa sta succedendo. Poi capisce tutto. Ha fatto chiaramente bene a comportarsi così, infatti quello che il ragazzo ha domandato al giovane Kakuzu è molto particolare. Così particolare che, senza una autorizzazione, potrebbe risultare anche illegale. Aki non si è molto informato della cosa, ma non pensa che sia ben visto da tutti il lavoro di hacker. Solo che Aki se ne frega abbastanza di ciò. L'unico problema è che non essendosi mai informato bene, appunto, non sa molto girare in quel campo. < Di che cosa parli esattamente? > gli chiederebbe abbassando la voce come ha fatto il suo cliente. < Perchè cose complesse non so farle. In realtà neanche quelle meno complesse, ma in questo caso posso tranquillamente informarmi e cercare sulla rete qualcosa che potrebbe fare a caso tuo. Alla fine anche io cerco di migliorarmi per portare sempre più clienti dalla mia parte. >. Come sempre non ha paura di dire la verità. Preferisce essere sincero, al posto di riempire le persone di bugie per poi non soddisfarli. [chakra on]

19:01 Nobu:
 Sorride a quella risposta che ottiene da parte di Aki, non pensa che trovare tutorial o informazioni riguardo all'hacking sia così facile come lo fa sembrare il ragazzino, però Nobu gli unici motori di ricerca che conosce sono quelli di default, non è di certo un informatico come può esserlo il corvino che ha davanti. Chiude la mano destra ed estende l'indice cominciando a muovere appena il polso in quel gesto particolare. La sinistra tira fuori un altra sigaretta e l'accendino ancora sul tavolo, accendendosela nuovamente per poi appoggiare la schiena proprio contro lo schienale della sedia. < Mi piaci Aki, hai un ottimo atteggiamento. Penso che collaboreremo bene insieme. > e infine si prende una boccata di quel tabacco così tossico al lampone, buttandolo giù nei polmoni prima di alzarsi in piedi di nuovo, sistemarsi un attimo e infine estendergli di nuovo la mano destra, questa volta aperta per farsela stringere come a sigillare quell'accordo commerciale tra i due. Una volta che questa appunto verrà o meno afferrata da quella del ragazzino, ecco che lo Hyuuga di cioccolato porterebbe le propria membra all'interno del locale, con tanto di sigaretta accesa, incurante che dia fastidio a qualcuno o meno, ci sta solo un paio di secondi. < Quant'è per la coca cola e il drink? > Chiede al bancone prima di tirare fuori la carta e pagare con essa, appoggiando il chip sul lettore. Il cellulare vibra, notificandolo dell'avvenuto pagamento e così, ecco che si dirige di nuovo fuori. < Ci ho già pensato io al conto. Ci sentiamo in questi giorni Aki. Fai attenzione al rientro. > Ovviamente, dato che l'ha incaricato di studiare del materiale che.. beh, non è esattamente legale. Così Nobu si mischia di nuovo alla folla che lo aveva condotto lì al bar in quella breve parentesi, e poco dopo diventa solo una macchia tra gli altri presenti del centro di Kagegakure. [End]

19:20 Aki:
 Non è semplice, ma in rete si può trovare qualsiasi cosa, se si sa dove cercarla. E lui, a causa di diversi interessi, sa dove poter trovare ciò che cerca. L'altro tira fuori una sigaretta e Aki, sentendo l'odore di fumo uscire dalla bocca di Nobu, decide di seguirlo. Infatti tirerebbe fuori il pacchetto per portarsene una alla bocca per accenderla con l'accendino che poi si rimette in tasca. < A me va solo che bene avere clienti, ma prima di dire così guarda il mio lavoro. Potrebbe essere che non ti piaccia per nulla. >. Infatti è così. Solo una volta mostrato il sito, Nobu potrà dire se veramente vorrà lavorare ancora con Aki. L'altro si alza in piedi. Non c'è altro di cui parlare ed è ora di dirigersi a casa. Non vuole far preoccupare Nana, anche se questa è uscita per andare chissà chi. Ma dopo l'ultima volta meglio non farla stare in pensiero. L'altro gli mostra la mano. Aki la guarda, ma non vuole stringerla. Sarebbe meglio dire che vorrebbe stringerla, ma ognuno ha in suoi problemi in testa. Aki non vuole farsi toccare. C'è solo una eccezione. Uno sguardo allo Hyuga e un cenno con la testa, sperando che l'altro non si offenda del suo comportamento. Alla fine è un cliente. Poi lo vedrebbe entrare e uscire poco dopo. < Non serviva, ma grazie. > gli direbbe una volta scoperto che il conto è stato completamente saldato. < Buona serata. Aspetto le foto. > direbbe per poi vederlo mischiarsi tra la folla. Lui aspetterebbe di finire la sigaretta seduto sulla sedia da cui si era appena alzato, per poi dirigersi verso casa ascoltando quella musica con le cuffiette. [END]

Nobu contatta Aki per un lavoro. Si incontrano e parlano di quello che lo Hyuga vorrebbe per i suoi Cacciatori di taglie: un sito internet. Il Kakuzu accetta e di ridirige verso casa per iniziare subito a lavorare.