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con Rasetsu, Nana, Nene

22:21 Nana:
 Quella sera, la biondina non saltella come al solito. E' scossa, confusa. L'espressione del viso è corrucciata, attenta a chi le sta intorno. Il giorno prima è stato alquanto particolare. Ha incontrato un ragazzo smemorato ed ha cominciato a provare qualcosa, qualcosa di strano, qualcosa di vero e allo stesso tempo folle, che non aveva mai provato prima. Si sentiva felice, completa. Ma poi, una volta tornata all'orfanotrofio, la sua felicità è sparita in un attimo. Perché Aki non era lì. E quella notte non è tornato a casa. Si sente nervosa, in preda all'ansia. Ha bisogno di sapere dove sia, con chi sia. Ha bisogno di... erba. Ed è per quello che si trova nel quartiere notturno. Spera di trovare lì il proprio amico, magari collassato in qualche vicolo, dopo essersi fatto chissà di cosa. E spera anche di trovare uno spaccino che le venda qualcosa, così che i suoi nervi ed i suoi muscoli possano finalmente rilassarsi, dopo una giornata di tensione. Si sente sulle montagne russe e non riesce a scendere. Da un lato, pensa a Kioku e alla loro promessa. Dall'altro pensa a Naku e a dove possa essere. E lei è solo una ragazzina, non può reggere tutti questi sentimenti insieme. Le manine sono nascoste all'interno delle tasche del giubbotto verde. Al di sotto di esso si trova una felpa nera, con la scritta in bianco 'Girl Gamer'. Dei pantaloni da tuta aderenti neri le fasciano le esili gambe. Ai piedi porta dei semplici anfibi neri, che si allacciano fin sopra le caviglie. Appare dunque quasi come una bambina, bassina ed esile. E camminerebbe, guardando a destra ed a manca, alla ricerca di Aki e di uno spaccino. Cari kami, vi prego, datele quel che vuole. Altrimenti, quella testolina bacata che si ritrova non reggerà. Uno sbuffo, mentre penserebbe all'unico modo che in quel momento ha per riprendersi e calmarsi giusto un po': attivare il proprio Chakra. Congiungerebbe le mani all'altezza del petto, formando il sigillo della capra. Immaginerebbe due sfere, una rosa e l'altra verde. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe l'energia spirituale. L'energia che quella dannata euforica si porta dentro. La seconda, all'altezza dello stomaco, simboleggerebbe invece l'energia fisica che quel corpo così piccolo e minuto nasconde. Dopodiché, comincerebbe a farle ruotare sul proprio asse, per poi spingerle all'altezza del petto. Qui vorrebbe congiungerle, per formarne una sola: quella del Chakra. E così, se tutto fosse andato a buon fine, quella grandissima energia invaderebbe quel piccolo corpo. Ed il sigillo verrebbe sciolto, mentre quelle manine tornerebbero a nascondersi dentro le tasche del giubbotto. [Chakra 30/30][Tentativo richiamo del chakra]

22:42 Rasetsu:
 E torniamo di nuovo a bazzicare per i locali del Quartiere Notturno. Non ha ancora avuto notizie di Sango e non sa dove rintracciarla. Diciamo che non è stato proprio un gran genio dato che poteva ALMENO informarsi circa la sua ubicazione, a prescindere che si tratti d'un ponte o meno. Quindi, è ancora privo del veleno d'un Doku che possa fare al caso proprio nella creazione della Sbrilluccica. I materiali inerenti alle pasticche potrebbe recuperarli in breve, il vero problema è proprio l'elemento cardine e principale delle pasticche di Sbrilluccica. <...> E quindi inizia a sentirsi spaesato il più delle volte. Le sostanze stupefacenti che ha trovato lungo il suo cammino non sono abbastanza soddisfacenti, quindi ne abusa. Rispetto all'euforia che la sua droga gli dava in continuazione, creando stimoli duraturi e sempre nuovi, talvolta anche per ventiquattr'ore consecutive, quelle che ingerisce adesso gli danno sicuramente parte di quell'effetto, ma la durata è minore. E non avendo lo stesso quantitativo di denaro che aveva un tempo, avendo messo da parte un bel gruzzoletto tra la gestione del locale Kukoku, la mafia e le missioni svolte, deve attaccarsi un po' agli zebedei, insomma. Vaga per le vie del quartiere notturno, lanciando delle rapide occhiate sia da un lato che dall'altro della via, alla ricerca di ipotetici spacciatori, qualcuno che sia quanto meno interessato alla vendita della merce. Sa bene come comportarsi, in fondo è il suo settore quello, nonostante siano aumentati i controlli rispetto ai vecchi villaggi. Un problema da non sottovalutare, per il quale potrebbe persino finire in gattabuia se non fa particolare attenzione. Cammina con le mani nelle tasche, una fiaschetta di liquore (un miscuglio di varia roba della quale neanche sente più il sapore) è tenuta all'interno della tasca del giaccone. Veste con un paio di pantaloni neri le cui estremità hanno una piega verso l'alto, poiché altrimenti gli andrebbero troppo lunghi. Indossa una camicia bianca attraversata da un paio di bretelle che tengono su proprio gli indumenti citati poc'anzi; ci si aggiunge il giaccone che è abbastanza grande rispetto alla sua esile corporatura. Le scarpe che porta ai piedi invece sono di differente colore: quella al piede sinistro è nera, quella al piede destro è rossa. Non fatevi domande, non volete sapere dove le ha trovate. I capelli sono arruffati, non ha trovato un paio di occhiali nuovi né altre pasticche, quindi è anche piuttosto infastidito com'è possibile notare dallo sguardo incavato e il saettar degli occhi in maniera frenetica. <Cazzo ci fa una bambina in un quartiere del genere?> Perché lui se ne intende di minorenni, capì. [ Chakra OFF ]

Attendere striga narrativa.

Ah, la notte. Il riverbero della musica s'espande sotto forma di bassi vomiati fuori da casse decisamente potenti - picchiettandoci piacevolmente lo stomaco. Il cuore del quartiere notturno sembra accendersi pigramente rendendolo un luogo spettacolare, non trovate? Se solo passassimo per queste strade di giorno, ci ricorderebbe le grandi città in pieno Agosto. Vuoto. Desolato. E la mancanza s'addensa lasciandoci un senso d'inadeguatezza. Ma non ora, non è il nostro caso. Stringessimo le palpebre e ci lasciassimo andare alla spirale di questo luogo vedremmo ogni cosa muoversi lasciandosi dietro torrenti d'un immagine residua - un amabile lascito. Le luci al neon, le schermate su cui passano pubblicità a ripetizione. I cartelloni pubblicitari sponsorizzano una nuova marca di cellulari che possono collegarsi ad un paio di pods con autonomia pressocchè infinita. O quasi. E' all'angolo del Reverse, un locale divertimenti e sala giochi, che un uomo dalla felpa viola rimane poggiato all'angolino del tutto disinteressato da qualsiasi cosa o persona gli si voglia avvicinare. Tra il cappuccio ampio e la mascherina nera con sopra disegnate delle zanne, ha tratti celati da cui sorgono solo un paio d'occhi verde stagno, da screziature tra il piombo e il nocciola. Una visione normale a dire il vero - contanto che quì, per quanto chaos ci sia - è più facile starsene da soli. Immersi nel proprio mondo. Ma ecco che appena la musica dal locale si fa' più alta - un fumo denso e rosa sembra uscir dallo zaino dell'uomo, attivando quello che apparirebbe come un innoquo fumogeno. Però non si preoccupa - anzi; Eccolo bloccar il cellulare e farlo sparire in tasca, attivarsi una volta e per tutte. E lui? In gergo i ragazzi lo chiamano Kitigai: Il pazzo. E' riconosciuto da chi, come ipoteticamente lo era Ryuuma un tempo e come lo è Nana oggi, da chi è nel giro degli spacciatori e dei ricercatori di nuovi lidi. La sua roba è m a g i c a. Potete vedere, da tutto quel fumo rosa - sbucar la sua silhuette ed esser fermata da chicchessia. Distribuire per un prezzo esiguo -venti ryo- delle pilloline. Se vi interessa, di sicuro, rimarrà quì ancora per un po'. Sia mai che il nostro amato Ryuuma ritorni sulla piazza? [Pillola viola: Ci si sente palesemente irresistibili - il quantitativo d'effetto potrebbe esser calcolato in base ad un tiro D50, più è alto il tiro, più è alto l'effetto][Pillola rosa: Si ha la sensazione di esser troppo osservati, o addirittura inseguiti da qualcosa o qualcuno. Vi chiamano. Vi seguono. Vi fissano. Il quantitativo d'effetto potrebbe esser calcolato in base ad un tiro D50, più è alto il tiro, più è alto l'effetto.][NB: Potete scegliere randomicamente o più specificamente |in caso randomico: D50 1-25 rosa / 26-50 viola | Non siete obbligati ad accettar pillole dagli sconosciuti, se la mamma vi ha insegnato bene.][Buon gioco e buon divertimento.]

23:08 Nana:
 Gli occhietti della biondina si muoverebbero da un lato all'altro, cercando ciò per cui è arrivata in quel luogo. Ha bisogno di Aki, ha bisogno dell'erba. Altrimenti, tra non molto, andrà fuori di testa. E quella testolina sembrerebbe voler esplodere da un momento all'altro. Ripensa a quanto sia stata bella la giornata di ieri, a quanto sia stato bello incontrare quel ragazzo nel bosco magico dei ciliegi. Ma, adesso, si sente in colpa. Perché se ieri non fosse uscita dall'orfanotrofio, avrebbe potuto tenere sott'occhio Naku, senza perderlo di vista. Le manine verrebbero portate ai capelli, sciolti quella sera. Ne acchiapperebbe delle ciocche, tirandole quasi con forza. < GHYAAAAAA > urlerebbe, nella strada principale del quartiere notturno. In un modo o nell'altro, lei deve sempre attirare l'attenzione. E quel grido sarebbe liberatorio, farebbe scaricare un po' l'ansia che si porta dentro. Ma non è ancora abbastanza. Si sente sull'orlo di una crisi isterica, se qualcuno, in quel momento, le rivolgesse la parola, non sa bene se riuscirà a reagire nel modo appropriato. Ha solo voglia di urlare e picchiare qualcuno, chiunque. Le manine strapperebbero via alcuni ciuffetti di quei capelli biondi, che non ha neanche sistemato prima di uscire dall'orfanotrofio. E' talmente agitata che non le interessa proprio dell'aspetto che ha in quel momento. Una voce giungerebbe alle proprie orecchie. Il visino si volterebbe verso la fonte di quel suono. Si inclinerebbe verso sinistra. Gli occhietti ambrati spalancati, quasi in modo inquietante. Fisserebbe quel tizio dai capelli rossi, per un lungo momento, dritto negli occhi. Osserverebbe il suo vestiario, i capelli arruffati. < La stessa cosa che ci fa un vecchio come te > sì, certo Nana, il vecchio è proprio lui. Mica quel ragazzo di ieri che hai pure baciato. No, no. E, per il momento, si volterebbe da un'altra parte, disinteressata al Rosso. Lo sguardo ambrato sarebbe attirato da uno degli spaccini più famosi del quartiere: Kitigai. Finalmente, il proprio volto si illuminerebbe per qualche secondo. E comincerebbe a saltellare in direzione di quell'uomo. < Cos'hai per me oggi? > chiederebbe all'uomo, avvolto da del fumo rosa del fumogeno. E quello le mostrerebbe due pillole, una rosa e l'altra viola. E lei, che individue subito il proprio colore preferito tra i due, acchiapperebbe quella rosa, sganciando all'uomo venti ryo. Porterebbe la manina alla bocca ed inghiottirebbe la pillola, aspettando che essa faccia effetto. [Chakra on]

Nana tira un D50 e fa 49

23:22 Rasetsu:
 E insomma. Dovevamo proprio tornare al Quartiere Notturno, Rasè? Chiedo per un'amica. Potevamo visitare i laboratori, magari dirigerci finalmente all'ospedale per riuscire a farti reintegrare di nuovo nella società, riprenderti il tuo vecchio lavoro, iniziare a guadagnare qualche soldino extra e invece no. Invece, siamo tornati qui a drogarci e a ubriacarci. Lo fa letteralmente da quasi due settimane, da quando è uscito dal cristallo e ha raggiunto Kagegakure. Ogni notte, pasticche e mignotte. Trova anche la serata giusta, talvolta, in cui si trascina dietro Touma a meno che non voglia che gli distrugga la casa con le sue fandonie, le urla da disadattato cronico e quella risata fastidiosa che dieci anni fa tutti avevano imparato a conoscere. E l'attenzione svicola sulla bambina dal crine dorato che gli risponde di rimando, dopo aver urlato in mezzo alla strada ed essersi quasi strappata i capelli. Tutt'a a posto, non ti preoccupare. Sarà un'altra fattona in cerca della miglior roba in circolazione, quindi non si pone molte domande in merito. Ha imparato che i clienti più fuori di testa sono sempre i migliori e sborsano sempre un sacco di quattrini quando hanno bisogno della loro dose giornaliera ed hanno finito prima le scorte. Quindi, ottimo lavoro! <Anziché startene in quartiere vietato ai minori, impara la differenza tra un vecchio ed un giovanotto come me.> Si sfila persino la mano dalla tasca per prendere la borraccia contenente il liquore, gettarlo tra le fauci e sospirare felice e contento, dimentico già del battibecco con la ragazzina a cui ha appena risposto. Non c'è niente al mondo che una buona bevuta possa sistemare. Tutto sommato, Nana gli ricorda Sakir: lo ha iniziato alla vita da Yakuza praticamente alla sua stessa età, speriamo soltanto che lei non sia arrivata anche a prostituirsi. Quanto meno stavolta non sarebbe colpa del rosso, ma pensa te! Tuttavia, gli occhi giallastri del demone si spostano rapidamente sulla figura dello spacciatore attorniato da un fumo rosa che proviene da qualche effetto speciale. A lui non interessa *quella* roba, la sua attenzione è volta soltanto a capire che tipo di pillola possa vendere. Porge loro una viola ed una rosa ed a lui quest'ultimo colore non piace affatto. Il violaceo è ancora tollerabile essendo parte della sua innata, quindi senza pensarci due volte sa già dove puntare. Sgrana gli occhietti, sbrilluccicano tanto quanto la sua testolina nel momento in cui ingerisce una delle sue pasticche speciali. <Ma dai, un collega!> Esclama senza pensarci due volte, quando magari star in silenzio sarebbe dovuta essere la migliore delle ipotesi. Prendi, paga e stai zitto. Questo è l'importante, non complimentarsi con uno spacciatore per essere dei colleghi. <Venti ryo? Io te li do pure> Mica scemo, tirandoli fuori dalla tasca e poggiandoglieli delicatamente sul palmo mentre arraffa la pasticca. Pasticca che viene immediatamente ingurgitata, a chi cazzo deve aspettare? Potrebbe pure essere veleno per quanto lo riguarda, tanto l'avrebbe ingerita comunque. <ma se vendi abbastanza, dovresti iniziare ad alzare il prezzo.> Ora ti metti pure a fare marketing? C'è un motivo se la Sbrilluccica non era accessibile a tutti ed è perché eri CARO. [ Chakra OFF ]

tira un D50 e fa 30

23:40 Nana:
 Il suo nervosismo cresce, man mano che gli occhietti continuano a spostarsi da un lato all'altro, stavolta alla ricerca di Aki, dato che il proprio spaccino lo avrebbe già trovato. Di quel tipo pazzo dai capelli rossi non gliene frega proprio niente, in realtà, in quel momento. < Cosa diamine te ne frega se me ne sto qui? E poi, parli proprio come un vecchiaccio > sbufferebbe, mentre quella pillola verrebbe dunque ingurgitata. E, pian piano, comincerebbe a fare effetto. Un effetto alquanto strano, che la rende ancora più nervosa di prima. Nervosissima, arrabbiata malissimo con il mondo. E nuovamente gli occhietti si muoverebbero da una parte all'altra della strada. Si sgranerebbero e guarderebbero in modo inquietante la gente attorno a lei. < CHE AVETE DA GUARDARE, AH? > si metterebbe ad urlare a quella povera gente che in realtà non le sta proprio facendo nulla. Un altro sbuffo, mentre il battito del proprio cuore sarebbe come alterato, probabilmente dalla droga. La manina destra si infilerebbe all'interno della tasca del giubbotto e tirerebbe fuori un porta-tabacco rosa. Lo aprirebbe e porterebbe alle labbra un filtro, tenendolo ben stretto. Prenderebbe poi una cartina sottile, di quelle quasi trasparenti e vi metterebbe sopra del tabacco, distribuendolo per bene. Poi girerebbe il tutto, posizionando il filtro e avvicinerebbe la cartina alla lingua, per poi richiuderla. La sua sigaretta è finalmente pronta. Non è, solitamente, il tipo di persona che fuma molto. Il problema è che non riesce proprio a calmarsi e quegli sguardi ossessivi la fanno incaz*are. Con un accendino rosa, si accenderebbe, dunque, la sigaretta che ha tra le labbra, prendendo un ampio respiro. Il fumo le inonderebbe la gola, poi i polmoni. E dopo, dalle proprie labbra, verrebbe fuori una piccola nuvoletta grigia. Il fatto è che, però, la nicotina non la calma per niente. Anzi, sente ancor di più la pressione di quegli sguardi. E quel tizio, quel Rosso, le dà un fastidio assurdo. < CHE CAZZO GUARDI, EH? RAZZA DI PEDOFILO > urlerebbe contro il povero Ryuuma, che in realtà non le ha fatto proprio niente. Quella serata non è cominciata nel migliore dei modi. E quella scena isterica non farebbe presagire nulla di buono. [chakra on][troka on]

00:15 Rasetsu:
 Ed è qui che iniziano i guai. Come sempre, uno dietro l'altro. Potevamo chiuderci in un locale, bere qualcosa e fare in modo che tutto filasse liscio ALMENO per una serata. E invece no. La pillola inizia finalmente a fare effetto, tanto da renderlo uno strafigo da paura. Sì, soltanto per i suoi occhi. Un sorriso sornione s'espande sul pallido ovale del demone, il quale fissa adesso proprio Nana che gli ha appena rivolto la parola. <Sarò pure un vecchiaccio> Ancheggiando persino, rendendosi sfortunatamente molto più effemminato del previsto. <ma guarda che manzo!> Ma che stai dicendo? Tutto inizia a girare. Le luci del quartiere notturno sembrano quasi impazzire, nonostante sia tutto il contrario e questo sia visibile soltanto alla propria percezione visiva resa instabile dall'assunzione delle droghe. Non si rende neanche più conto di chi ha di fronte o di chi ha accanto. Porta le labbra a formare un cuoricino tra quello superiore e quello inferiore, lanciando persino un bacino volante in direzione di Nana e, non contento, lo direziona anche verso un gruppo di ragazzi poco distante. Strafatto ben poco riesce a vedere e a comprendere, quindi si ritrova a stendere il braccio mancino in avanti tramite la mano che prima poggerebbe sulle labbra, per poi venir rilasciata in avanti assieme ad un ipotetico bacio nel vuoto che viene però diretto verso tutt'altra fanciulla che non sarà di nuovo Nana. La ragazza lo squadra dalla testa ai piedi, sbattendo un paio di volte le palpebre come se si chiedesse ce l'avesse con lei o meno. Ribadiamo che il problema non è Nana e non è nemmeno quella ragazza, bensì l'energumeno che le sta di fianco. Tarchiato, di colore, bello alto e muscoloso che ha già inquadrato il povero Rasetsu e gli s'avvicina con passo pesante. Solo che poi ci si mette anche la ragazzina a chiamarlo pedofilo, come se non bastasse. <...> E inizia a provare quel ben vecchio quanto noto risentimento che, però, sott'effetto di tali sostanze viene un filino accentuato. <Ti porto in un vicolo e ti dimostro cosa vuol dire essere pedofili.> Le sirene? Il freddo ai polsi? La Shinsengumi, gli Anbu, qualcuno? No, eh? Sì, tutti ci stiamo chiedendo come sia possibile che uno come Rasetsu sia riuscito a sopravvivere sinora, venendo addirittura sbalzato dieci anni in avanti. Me lo sto chiedendo anche io. [ Chakra OFF ]

19:48 Nana:
 Gli occhietti si spostano da una parte all'altra della strada. Tutti la stanno osservando, proprio tutti. Lo spaccino, gli altri drogati, gli alcolizzati e quel vecchiaccio del Rosso. Le manine verrebbero nuovamente portate ai capelli, afferrandone altre ciocche < GHYAAAAAAAAAAAA SMETTETELAA STR*NZI > urlerebbe, urlerebbe ancora verso tutti quelli che, secondo lei, la stanno guardando. E poi, la droga comincia a fare effetto anche a Rasetsu. < CHE CAZZO DICI, MANZO TU? > ogni parola detta sarebbe urlata, ormai la droga ha fatto effetto e, mescolata a quel suo stato di nervi, ne viene amplificata. Adesso l'altro le manda un bacio con la mano e lei, come se potesse seguirne la traiettoria, lo schiverebbe. < RAZZA DI PEDOFILO SCHIFOSOOO >. Ed ancora, si volterebbe a destra e a sinistra, sgranando quegli occhietti color ambra che sembrerebbero voler venir fuori dalle orbite oculari. E' in piena crisi nervosa. E pure drogata. Non va per niente bene. Per niente. Ancora, le manine strapperebbero qualche giocca di capelli biondi, lasciandole ricadere al suolo. E poi, si chiuderebbero in due piccoli pugni e verrebbero agitate in aria: secondo lei quel suo modo di fare minaccioso potrebbe allontanare la gente che la sta fissando. Eh sì, effettivamente la gente potrebbe allontanarsi, ma solo perché quella ragazzina psicopatica potrebbe dar loro fastidio. In quel momento, sembra proprio una da internare. Insomma, cara Nana, hai scelto la droga sbagliata, stasera. Avresti potuto prendere la pillola viola, non è poi un così brutto colore. E invece no, quella rosa, come gli scemi. Adesso, le parole del Rosso la fanno ancor più arrabbiare. Il suo piccolo corpicino trema per via del nervosismo. Gli occhietti, frenetici, continuerebbero a spostarsi da un lato all'altro, osservando quella gente che, nella propria testa, la sta fissando. < N A N I?! > il tono di voce è acuto, troppo acuto. Se riuscisse a prendere la nota giusta, sicuramente potrebbe rompere i timpani di qualcuno. < MA SI', ANDIAMO IN UN VICOLO E TI FACCIO VEDERE COME TI SPACCO IL CULO >. Gli occhietti, sgranati, sarebbero fissi su quelli del Rosso, in attesa di una sua reazione. [Chakra on]

20:22 Rasetsu:
 C'è sicuramente qualcuno che li sta fissando ma, sorpresa delle sorprese, non è nessuno di quelli indicati dalla fanciulla, bensì un fastidioso fidanzato geloso. Prima di prestargli attenzione, però, Nana continua ad agitarsi, a credere che tutt'attorno ci sia qualcuno che la stia fissando e quelle grida iniziano a dar fastidio anche alle orecchie del Demone, poiché rimastole vicino rispetto agli altri passanti, compreso lo spaccino che, finita la sua vendita, s'è ovviamente dileguato. Con un gesto secco della mancina, solleva il braccio e sposta velocemente una ciocca di capelli come se fosse una diva. Avete presente, no? Culo e petto in fuori per mostrare delle curve che ovviamente lui non possiede, anzi il massimo che potrebbe mostrare sono le ossa del suo intero corpo per via di quanto è dannatamente magro. Manterrebbe ancor le labbra a cuoricino, convinto d'essere appena diventato l'influencer più figo di Kagegakure, il che s'aggiunge alla ferrea ed ulteriore convinzione di poter avere tutti ai piedi. Gli ricorda quando ha genjutsato il direttore dell'ospedale di Kusa, facendole credere che fosse l'uomo di cui era innamorata, permettendole così di cedergli l'intero stabile e tutto ciò che v'era al suo interno. Alle conseguenze, ci avrebbe pensato dopo e col senno di poi direi che se l'è scappottata fin troppe volte rispetto alla quantità di fortuna che un essere umano possa avere. E invece ora ci troviamo in un grande agglomerato di edifici e strutture, dove la vita è andata avanti e s'è evoluta, con un uomo immaturo e tossico che se la sta prendendo con una minorenne. Capisci che potrebbero sbatterti dietro le sbarre quanto prima o ancora continui a credere d'essere salvo? L'energumeno s'avvicina in loro direzione, sta continuando a camminare con fare spavaldo ma viene del tutto ignorato, anche perché lui allunga un braccio verso il polso della ragazzina, così... senza pensarci due volte. <Zitti tutti che il più figo di Kagegakure deve fatturare!> Ma se non hai neanche droghe da vendere come pretendi di poter fatturare? E cosa esattamente che ti stai trascinando quella poveretta nel vicolo? <FORZA, ANDIAMO!> Con eccessivo giubilo, mostrando un ghigno a trentadue denti seghettati, quasi strappandosi le labbra per quanto ampiamente sta ghignando. E qualora l'altra non s'opponga oltre, il rosso non farebbe altro che avviarsi verso il vicolo assieme a Nana... Non è molto, ma è un lavoro onesto, dicono. <Proviamoooo! Magari mi piace ancora.> RASETSU- NO- Cioè, basta. Ti prego. [ Chakra OFF ]

20:35 Nana:
 Non gliene frega proprio niente, alla biondina, di quel tipo che minaccia Rasetsu. A lei interessa soltanto uccidere tutta la gente che la sta fissando! Tutto ciò, alimenta solo la rabbia che già prima provava nei confronti di tutti quelli che le passassero accanto. Aki, sbrigati a tornare a casa, altrimenti non andrà per niente bene! La biondina andrà fuori di testa se non ti farai vivo entro pochi giorni! Ed ancora, si guarderebbe intorno, spalancando gli occhi, digrignando i denti, mostrando quei suoi particolari canini appuntiti. Ed i pugni si muoverebbero ancora per aria, con forza, volendo allontanare tutti quelli che la stanno fissando. < AAAAAA SMETTETELAAA > è in preda alla droga ed a quella crisi di nervi. Una combinazione mortale per chi le sta attorno, praticamente. Perché le sue urla sono già fastidiose naturalmente, poi con un po' d'aggiunta di droga qui e di nervosismo là... puff! Ecco a voi una drogata psicopatica! E quelle sue grida non sono per niente sopportabili. Per tutti i kami, Aki, dove sei? La genin rischierà di fare del male a qualcuno se non ti palesi al più presto! E, di colpo, il Rosso afferrerebbe il proprio polso che, fino a poco prima, si agitava per aria. Adesso lei si concentrerebbe su quel vecchiaccio. < GHYAAAAAA > urlerebbe, mentre l'altro la trascina via. Non si opporrebbe, in realtà, lo seguirebbe. Ma quello che proprio non sopporta è quella presa sul proprio polso. < CHE FAI TOCCHI?! NOOON SI TOCCA! > ecco, non dovete toccarla, per favore, a meno che non le facciate simpatia. Perché da Kioku si è proprio lasciata toccare... eh sì. Ma mettiamo per un attimo da parte questi dettagli che al momento non servono. Ciò che la ragazzina farebbe in quel momento, subito dopo aver pronunciato quelle parole, sarebbe spalancare la bocca, mostrando con orgoglio i propri canini appuntiti. Ed il volto si avvicinerebbe con velocità alla mano dell'altro che stringe il proprio polso. Vorrebbe morderlo, così che quello molli la presa. [Chakra on][2/4 morso (?)]

21:53 Rasetsu:
 Dovevate proprio comprare della droga da uno spacciatore ambulante? Non avevate proprio null'altro da fare questa sera? Non so, una passeggiata, mangiare qualcosa di sano, comprare degli alcolici... Ecco, magari un po' d'alcol avrebbe fatto sicuramente la differenza. Si sarebbero divertiti di più e non avrebbero questi atteggiamenti da psicopatici che stanno avendo adesso. <SMETTILA TU DI URLARE, ALTRIMENTI NON TI GODI IL MIO BELLISSIMO FASCINO!> Tra quanto smetterà di fare il deficiente purtroppo non lo sappiamo, ma abbiamo ben intuito che questa serata finirà piuttosto male. <GUARDAMI E DIMMI SE NON SONO BELLISSIMO, LASCIA CHE LE TUE URLA FACCIANO CAPIRE A TUTTA KAGEGAKURE LA MIA BELLEZZA!> E allarga l'altro braccio verso l'esterno con far teatrale, ruotando appena su se stesso ma fermandosi poiché non riesce a tirarsi dietro anche Nana (la forza che possiede il rosso è veramente effimera). <NYAHAHAHAH!> E se la ride anche tutto convinto, ancora una volta, finché l'effetto della droga non scemerà del tutto. Ma adesso siamo perfettamente in alto mare, talmente in alto mare che dobbiamo soltanto evitare che la nave affondi. Non serve neanche trascinarsela nel vicolo, è letteralmente lei che lo segue nonostante sia infastidita. Infatti, la mano stretta attorno al suo polso è quella che viene presa di mira dai dentini aguzzi di Nana, la quale lo morde senza pensarci due volte. Una piccola lacrima si forma all'angolo dell'occhio sinistro. <AHIIIIIII!> E inizia ad agitare violentemente la mano dall'alto al basso come se ciò gli servisse a fargliela scollare di dosso. Il problema è che quei dentini così appuntiti hanno scavato nella carne del Kokketsu, lasciando quindi dei piccoli segnetti dai quali inizia a fuoriuscire qualche piccola stilla di sangue nero che sarà ben visibile. Non è affatto rosso come il sangue dovrebbe essere, per non parlare delle vene dell'uomo che, anche ad altezza delle mani, son visibilmente più scure in netto contrasto con il pallore della pelle. <MOLLAMIIII! LE MIE STUPENDE MANIII!> Considerando che sei anche un medico, devi ammettere che quelle mani ti servono eccome e che uno scienziato privato dell'uso di queste ultime è uno scienziato finito, perso, inutile. [ Chakra OFF ]

22:15 Nana:
 Insomma, quella serata non sta proprio andando nel migliore dei modi. Ma, in fondo, c'era da aspettarselo, dato che non era partita proprio bene, almeno per la biondina. Dato che è ossessionata da Aki, non poterlo vedere, non poterlo controllare, la fa diventare molto più psicopatica di quanto già non sia. Oh sì, ucciderà chiunque abbia preso Naku. Perché è impensabile che si sia allontanato da lei senza dirle nulla. Il Kakuzu sa bene quanto possa innervosirla il fatto di non sapere dove lui sia. E ciò tira fuori il suo lato più folle, quello di chi ucciderebbe chiunque provasse a toccare anche con un solo dito quel ragazzo. In fondo, è come un fratello per lei. Sono cresciuti insieme ed insieme hanno fatto di tutto. Il bene che gli vuole non si può descrivere a parole. < MA QUALE BELLEZZA, BAKA?! > urlerebbe ancora, ignorando completamente l'ordine suggeritole dal Kokketsu. < SEI UN BRUTTO VECCHIACCIO PEDOFILO! E SMETTILA DI GUARDARMI IN QUEL MODO > ma quale modo? Ma di che diamine sta parlando la biondina? La droga fa male, ragazzi, non fatene uso, mai, altrimenti vi ridurrete come quei due poveri drogati. Matti e problematici. < GHYAHAHAHAHAHAH > una risata, di rimando a quella dell'altro. Proprio due psicopatici. < E SMETTETELA DI GUARDAMI > non si dà per vinta, continua ancora quella sua lotta contro il nulla abissale. E lei continuerebbe a seguire quel tipo strano, continuando ad urlargli contro di mollare la presa. I suoi dentini appuntiti, quindi, penetrerebbero all'interno della pelle del Rosso, provocando la fuoriuscita di un po' di sangue... Sangue nero?! < MA CHE CA > e a quel punto sarebbe proprio lei a mollare la presa, osservando quel sangue nero colare giù. < YADAAAA SEI MALATO?! ORA MI PRENDERO' LA TUA MALATTIA PERCHE' TI HO MORSO, BRUTTO SCHIFOSOOO > urlerebbe, impazzita alla vista di quel sangue così strano. Insomma, ci tiene alla propria salute. < E SMETTILA DI FISSARMI > ribadirebbe a Rasetsu, che poverino, neanche stavolta ha fatto nulla. E la biondina tornerebbe a guardarsi a destra e a sinistra, con quella strana impressione che qualcuno la stia seguendo e fissando proprio in quel momento. [Chakra on]

22:55 Rasetsu:
 Ci mancava soltanto che due psicopatici come loro si potessero incontrare al quartiere notturno. Ci mancava anche che avessero entrambi una risata fuori dal comune come stanno dimostrando! <IO NON TI STO PROPRIO GUARDANDO> Lei continua ad urlare, per contro lui crede di dover fare la stessa cosa, altrimenti non riuscirebbe a sentirlo. In fondo, se alza troppo la voce e l'altro interlocutore la mantiene bassa, è inevitabile il non riuscirsi a capire fino in fondo. E quindi, sicché il demone ha voce da vendere, fa udire quella sua fastidiosa e androgina vocetta. <ANZI SEI TU CHE DOVRESTI GUARDARE ME!> Ancora? Non hai capito che non ne ha proprio nessuna intenzione? Nessuno lo crede bello, tanto meno se stesso. E' autocritico anche verso se stesso, quindi il fatto che abbia ingerito quella particolare droga non potrebbe fargli che bene. Per fortuna, la ragazzina sceglie di mollare la presa sulla mano del Rosso, il quale continua ad agitare il braccio dall'alto al basso. Or che non v'è più il peso della biondina all'estremità, riesce anche ad agitarlo in maniera più forte e veloce, ma questo è un dettaglio del quale neanche si rende conto. A vedersi, in effetti, il sangue nero sembra oscura pece che esce fuori da un corpo morto, una vera e propria putrefazione dell'essere umano che si ha di fronte. <NON E' UNA MALATTIA, BAMBINELLA> Bambinella? Non sappiamo più neanche insultare gli altri, adesso? Abbiamo iniziato ad inveire contro i genitori e ora questo? Arresta il moto dell'arto, sbuffando e assottigliando gli occhi giallo-verdi, senza mollar la presa sulla figura di Nana, seppur stia facendo fatica a metterla a fuoco. <POTREBBE DIVENTARLO SE IL TUO CORPO LO REPELLE!> Sì, ma perché continui ad urlare? Anzi, perché state continuando?! Per fortuna, il quartiere è comunque un luogo invaso perlopiù dal chiasso e dal rumore, specialmente in quelle ore notturne, quindi nessuno dovrebbe dar loro fastidio soprattutto essendosi chiusi in quel vicolo. Nel frattempo, solleva l'arto mancino con il mezzo sigillo della capra perché sta cercando d'attivare il proprio Chakra. Di solito, è qualcosa che gli riesce piuttosto facilmente ma negli ultimi tempi ha notato che deve utilizzare di nuovo il sigillo caprino per riuscire a farlo. Strano, ma non si pone molte domande, non ancora. Di tanto in tanto, torna su a parlare del fatto che si tratti d'una illusione dalla durata infinita. Quindi, cerca d'immaginare il proprio corpo suddiviso a metà da un'asse orizzontale. Nella parte superiore, ad altezza del capo, si andrebbe a formare una sfera violacea che rappresenterebbe la forza mentale e spirituale del demone. Dal lato opposto, ad altezza del ventre, prenderebbe posto la seconda sfera la quale assumerebbe una tonalità bluastra. Essa starebbe ad indicare la forza fisica dell'individuo in questione. Ambedue, nello stesso istante, inizierebbero a ruotare su loro stesse: dapprima con calma, dopodiché sempre più forte affinché possano poi unirsi al centro del petto, laddove il sigillo permarrebbe statico sino a richiamo compiuto. <Sono un figo con il chakra impastato!> Te pareva che non faceva un'altra uscita infelice come questa, mostrando un altro ghigno che s'allarga sul pallido ovale dell'uomo dal crine rossastro. <E comunque, torno a ripetere che non è una malattia> Saccente. <anzi è una benedizione di un Kami!> Evitiamo di parlare di Kami in questo periodo, che dici? Non è il caso... <E sono immortale!> E a lei cosa interessa? Ah giusto, sei bellissimo come la fame, quindi devi vantartene. [ 3/4 - TENTATIVO RICHIAMO DEL CHAKRA OMG ]

23:19 Nana:
 Non si sa se quei due siano più psicopatici o più imbecilli. Ai lettori l'ardua sentenza. Intanto i due arrivano in quel vicoletto, mentre continuano ad urlarsi contro per chissà quale motivo. Ma ormai che hanno cominciato ad urlare, non possono più fermarsi. Sei lei urla, urla anche lui, allora urla anche lei e poi lui di nuovo. E' un circolo vizioso dal quale non si può venire fuori! < MA CHI VUOLE GUARDARTI, VECCHIACCIO! > ecco, lei continuerebbe ad urlare, proprio come ribadito sopra. Forse oggi, la biondina ha imparato una lezione: mai prendere della droga quando Aki non è con lei. Potrebbe non andare esattamente come sperato. Ma, per il momento, è troppo fuori di testa per capire certe cose. Per cui, si guarderebbe ancora intorno. Prima a destra, poi a sinistra, poi dietro, poi davanti. < SMETTETELA > ancora, continuerebbe quella sua battaglia persa contro quegli sguardi immaginari che non la fanno proprio stare tranquilla. < NANI?! NON VOGLIO AMMALARMI AAAAA > urlerebbe, sputando qua e là per cercare di eliminare le tracce di sangue che fossero rimaste ancora all'interno della propria bocca. Insomma, che schifo. Per niente femminile, in quel momento, la genin. Continuerebbe, dunque, a sputacchiare sul suolo: non vuole ammalarsi, questo è certo. E, di tanto in tanto, alzerebbe gli occhietti, sgranandoli verso un punto indefinito, digrignando i denti, proprio come un chiwawa inca*zato. La osservano, la osservano da ogni parte. E' circondata! E, mentre l'altro attiverebbe il proprio Chakra, lei continuerebbe quel suo rituale. Sputo. Occhiataccia. Mostra canini. Sputa. Occhiataccia. Mostra canini. E, solo alle parole dell'altro, solleverebbe gli occhi in sua direzione, attirata da quella parolina. Immortale. < NANIII?! > sì, ok, ma perché stai ancora gridando?! Non si sa. < IMMORTALE? BENEDIZIONE? > e, solo ora, guarderebbe quei suoi sputi al suolo. Sarebbe potuta diventare immortale, e invece ha preferito sputare via tutto. Che tristezza. < YADAAAAAA > si lamenterebbe di quella sua scelta, incrociando le braccia e mettendo il broncio su quel piccolo visino da bambina. [chakra on]

23:37 Rasetsu:
 Sono quasi sicuramente entrambe le cose. <CHI VUOLE GUARDARTI DI QUA, CHI VUOLE GUARDARTI DI LA' EPPURE GLI OCCHI LI HAI SOLTANTO SU DI ME!> Te lo stai giusto un pochetto immaginando, ma andiamo avanti così che sicuramente non sbagliamo mai. Gonfia il petto il vecchiaccio, sicuro di sé e della propria strabiliante bellezza, nonostante stia iniziando già a fare meno effetto. Non sente quell'adrenalina che è solito dargli la Sbrilluccica, inoltre è un corpo - il suo - che brama perennemente quella robaccia. Ne sente l'astinenza e neanche è finito l'effetto della prima, probabilmente troppo assuefatto dalla sua sostanza stupefacente e dal veleno dei Doku. <NON TI AMMALI, SCEMAAAA!> Le urla contro, sputacchiando a sua volta ma soltanto perché ha spalancato la bocca per parlarle e per risponderle adeguatamente. Deve urlare per farsi sentire, l'abbiamo già detto, dunque non se lo fa ripetere due volte. Porta ambedue le mani sui rispettivi fianchi, tendendo il proprio busto in avanti per continuare a fissare l'interlocutrice, cercando d'evitare però di prendersi una sputacchia in piena faccia. Non gli farebbe certamente piacere, anzi storce le labbra a veder il suo modo di fare. <MA CHE DIAMINE FAI? COME SE UNA GOCCIA DEL MIO SANGUE POTESSE BASTARE A RENDERTI IMMORTALE!> Smettila di vantarti, per favore. Può succedere che tu dica qualcosa di tremendamente sbagliato. Deve anche ricordare che non c'è più Yukio a parargli le chiappe ogni volta che compie una stupidaggine, anche se dovrebbe conoscere i Kage di Kusa... sarebbe veramente divertito dall'ironia della sorte. Sbuffa, piegando poi le braccia al petto infastidito da cotanta irriverenza nei suoi confronti, lui che comunque resta ancora il più bello del quartiere notturno. Gonfia persino le guance, tanto quanto la bambina che ha davanti che gli mette il muso allungando il labbro. Capì, stessa età mentale. <E perché hai il broncio adesso? Sai che sei proprio una piccola pazzerella, tu?> Requisito fondamentale per essere un Kokketsu, ah? [ Chakra ON ]

23:54 Nana:
 Insomma, quella sceneggiata continua imperterrita da entrambe le parti. Che dire, fino a quando l'effetto della droga non svanirà, i due si comporteranno in quel modo. O forse continueranno a farlo anche dopo, ma dettagli. < NON TI GUARDA NESSUNOOO > ribadirebbe ancora quel concetto, la biondina, perché se l'altro non l'avesse ancora capito, ai suoi occhi è solo un vecchiaccio. < MA AHI DETTO CHE POTREI AMMALARMI SE IL MIO CORPO LO REPELLE AAAAAAA > ribatterebbe alle parole altrui. Non ci sta capendo proprio nulla, la genin. Sangue nero, malattie, benedizioni. Si guarderebbe intorno, chiedendosi se i due, invece che essere in un vicolo, fossero finiti in una chiesa. Forse è il momento di convertirsi e pregare i kami sul serio per allontanare da lei il demonio che ha attorno. In ogni caso, quello sembra davvero essere un vicolo. E LA GENTE CONTINUA A GUARDARLA. Ed ancora, sgranerebbe gli occhi e digrignerebbe i denti, per allontanare quegli sguardi da sé. Ma insomma, perché devono guardarla con così tanta insistenza?! < Ah > sospirerebbe < e quindi non basta... mm > finalmente, ha smesso di gridare. Certo, c'è rimasta un po' male, lei un po' ci sperava di diventare immortale. Le manine verrebbero portate davanti al petto. Gli indici si toccherebbero tra loro, in un movimento continuo. Quel broncio sarebbe ancora stampato sulla propria faccia, così come in quella altrui. Due bambini. Per un attimo si sentirebbe euforica, perché l'altro la chiama 'pazzerella'. < SIII, SONO UN'INFLUENCER, SU NINJAGRAM SONO LA PSYCHO-QUEEN! > ed ecco il perché di quella sua euforia. Pazzerella, psycho-queen. Semplice nesso che solo il cervello di una psicopatica potrebbe fare. Quell'euforia, però durerebbe giusto qualche secondo. Perché poi tornerebbe a mettere il broncio. < Anche io voglio essere immortale > bofonchierebbe, guardando dal basso della propria altezza Rasetsu. Essere immortale potrebbe avere tanti risvolti positivi, in effetti. Potrebbe far del male a chi tocca Aki in modo migliore rispetto a come fa adesso! Proprio un bel risvolto, sì. Adesso vuole anche lei essere immortale. [Chakra on]

00:24 Rasetsu:
 Continuiamo, tanto non abbiamo mai smesso di sparare stronzate a zero. <TU MI STAI GUARDANDOOOOO!> Le urla contro qualcosa che per lui è diventata OVVIA, talmente tanto da essere stranito dal di lei continuo ribattere. Due bambini, sì, esattamente. Lui che dovrebbe essere l'adulto si sta comportando come il peggiore dei due, vantandosi d'essere qualcuno che appunto non è. <Ammalare è un eufemismo! Se il tuo corpo non accetta il sangue nero, vuol dire che sei destinata a morire.> Cominciamo con le spiegazioni, perché giustamente c'è per forza qualcuno in ascolto a cui interessa SENZA DUBBIO tutta questa pantomima da scienziato pazzo qual è. <E' come quando ti viene trapiantato un organo, ma il tuo corpo lo rigetta.> E trattandosi di sangue... beh, prenderebbe in considerazione gran parte del corpo ospitante. Quando si parla di anatomia, Kokketsu ed esperimenti anche le droghe passano in secondo piano, tanto da riportarlo in fretta e furia coi piedi per terra, costringendosi persino a farlo. Per fortuna, Nana smette anche di gridare seppur soltanto per qualche istante, il che appare comunque abbastanza sufficiente per il demone il quale riesce almeno a risentirci da un timpano. <Neanche nelle discoteche fanno tutto questo fracasso...> E pensa che non hai neanche dovuto sborsare il becco d'un quattrino per permettertelo. Non starei tanto a giudicare, eh. Con venti ryo, hai passato una serata piuttosto interessante, nonostante il mal di testa con il quale dovrà fare i conti l'indomani. <Parla come mangi! Devo ancora procurarmi un telefono... o era un tablet? Ah, non ci capisco un cazzo con questa nuova tecnologia!> Si porta le mani tra i capelli come un ossesso, agitando i ciuffi cremisi con tutto il nervoso che riesce a ricreare con quelle dita infilate lì. Deve ancora abituarsi alle innovazioni tecnologiche, questo è vero, ma sembra essersi comunque ambientato per quanto riguarda il resto, tanto che Touma potrebbe cacciarlo dal suo appartamento in tempo zero. <Non qui! Qui penserebbero che voglio ammazzarti!> E non gli conviene, anche perché è strafatto in questo momento. O peggio, potrebbero pensare che si stava davvero per fare una bambina indifesa. Mannaggia ai Kami. <Vediamoci... non lo so... da qualche parte dove c'è meno gente in questi giorni. Tipo... non mi so orientare, ci rinuncio.> Spera che Nana possa giungere in suo soccorso perché sarà difficile trovare un luogo adatto con lui che Kagegakure non la conosce per niente. Però, ci ha provato ed un modo lo troveranno di sicuro. Dopodiché la lascerà in quel vicolo, desideroso di consumare quella serata con qualche goccio d'alcol finendo, con molta probabilità, a dormire di nuovo in un cassonetto all'angolo. [ END ]

00:37 Nana:
 Il battibecco sembrerebbe continuare ancora per qualche secondo, ma poi, finalmente, il tono della loro voce tornerebbe normale. Sarà che l'effetto della droga sta pian piano svanendo. Sarà che hanno trovato qualcosa di interessante di cui parlare. O sarà che i due psicopatici finalmente iniziano ad andare d'accordo. Chi può saperlo? < Destinata a morire, ne? > ripeterebbe, riflettendo su quelle parole. Però lei, che è una queen, non può essere destinata a morire. E poi, ha solo quattordici anni - per inciso, quindici tra due settimane. Nah, non può morire. E' sicura che il proprio corpo non lo rigetterà. Proprio no! Da dove viene tutta questa sua sicurezza? Beh, certamente, dal proprio ego sconfinato! < L'ho detto che sei un vecchiaccio GHYAHAHAHAHAHAHAHAH > ecco che, nuovamente, alla domanda di lui riguardo il cellulare o il tablet, quella risata isterica verrebbe fuori come se non ci fosse un domani. Finalmente, non si sente più quegli occhi addosso e può tornare, più o meno, a rilassarsi. < MA UFFAAAA > un ultimo gridolino di insoddisfazione. Eppure, quello le sembrava proprio il luogo perfetto! E' un vicolo buio, chi potrà mai vederli? Ma va bene così, diventerà immortale la prossima volta, allora. Perché, a quanto pare, quel tipo vuole sul serio renderla immortale! Assurdo! < Vediamoci... > la mano destra, in un pugno, sbatterebbe sul palmo della sinistra, come se avesse appena avuto un lampo di genio < al quartiere povero! Lì nessuno si farà domande > annuncerebbe. DIVENTERA' IMMORTALEEEE. Almeno una gioia, in quella serata di merda. Almeno una. Grazie kami, chiunque voi siate. E a quel punto, la biondina tornerebbe all'orfanotrofio, sperando di trovare Aki nel proprio letto. Ancora non sa che neanche quella sera Naku avrebbe fatto ritorno. [END]

All'insegna di alcol, droga e migno---NOOOOOOOO. Ricominciamo.
Quartiere povero, spacciatore. Nana e Rasetsu acquistano una pillola ciascuno: lei inizia a credere che tutti la fissano e lui crede che sia diventato il più affascinante dell'universo.
Tra deliri e grida, si danno incontro al quartiere povero perché la nostra Psycho-Queen... diventerà immortale.