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[ Rapina ad Oji-san! ]

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Missione di Livello C

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con Kioku, Nene, Naomi

18:36 Kioku:
  [-->Piazza Centrale Oto [Sala Giochi]] Nuvole e pioggia in quel di Oto, per quanto possa sembrare folle il pensiero, dall’altra parte, a Suna o persino a Kiri, in questo momento potrebbe esserci solamente tempo nuvoloso, data l’estensione stessa di Kagegakure, non è poi così raro avere, in alcuni casi, da una parte pioggia e dall’altra ancora un tempo “normale”. Per Kioku la pioggia fa uno strano effetto, sa benissimo cosa sia eppure gli sembra quasi familiare, a suo agio sotto quelle gocce, certo non è una tempesta in corso quella sotto cui sta camminando adesso, vero pure che non ha con sé alcun rimparo come ombrelli e altri, sente un richiamo, una sorta di attrazione naturale verso quelle lacrime dei Kami che scendon giù dal cielo. Ma che ne può sapere lui, fino a poco tempo fa, non aveva nemmeno un nome, ne sapeva dove trovarsi o quale fosse la sua storia, ma grazie a quel primo incontro con Haru, ha deciso di aggrapparsi al suo istinto di sopravvivenza, di non soccombere come molti avrebbero potuto fare, lasciandosi andare, rialzandosi invece e cominciando a vivere proprio da quel giorno. Da allora è passata una settimana o poco più eppure grazie al casuale incontro/scontro con Nobu, the Choconinja boy, ha appreso sempre più riguardo alla società in cui adesso vive, cosa è accaduto, quanto sia cambiato e soprattutto come stare al mondo, ha anche un cellulare adesso, con il quale può rimbambirsi e perdere ore ed ore sul cesso di casa e dei vestiti proprio cool. I vestiti faranno sicuramente di lui un 100% Manzo, come dice il buon Nobu-chan, ma sotto la pioggia, lo portano unicamente ad avere i capelli completamente bagnati, seppur raccolti nella famosa coda con ciuffettino a ricadere sulla fronte, seppur bagnato, penserebbe a quanto non sia stata una saggia idea, uscire, soprattutto con il vestiario che presenta, giubbino, un paio di jeans e delle ninja ai piedi (marca molto famosa a quanto pare con una sorta di kunai strano come simbolo) ma nonostante ciò, vi era qualcos’altro che lo stava attraendo in quei lochi lontani e sconosciuti a lui. La fig-noo, Uchiha…il nome che sentì pronunciare da Haru stesso quel giorno che tornò nel mondo dei vivi, gli disse che lui era in possesso di un’arte oculare simile o comunque a loro legata, eppure non ricorda nulla, forse in quel di Oto potrò scoprire e conoscere qualcosa in più. Ora come ora però sarebbe solo un mezzo scemo, senza memoria, inzuppato e per evitare ulteriormente di bagnarsi i vestiti e magari riscaldarsi un po’, si lancerebbe nel primo edificio che vedrebbe, una volta arrivato nella piazza…una sala giochi. Tripudio di lucine e rumori che nonostante l’alto volume, fino a che non fosse entrato, da fuori, in mezzo alla strada, non si sentiva praticamente nulla se non un eco lontano, investito dunque da quella moltitudine di luci e rumori, rimarrebbe per qualche istante stunnato. [chakra off] [giacchettino Ninja Armani, Jeans Levinja – e delle Ninja ai piedi]

18:44 Naomi:
  [Sala GIochi] Uno dei pochi luoghi dove si concede di andare la giovane Naomi è proprio la sala giochi, un paradiso per lei, ve ne sono diverse sparse per Kagegakure ma lei lì ormai è cliente abitudinario, anzi, potremmo dire che sostanzialmente quella è la sua seconda casa, considerato che l'anello di giunzione tra casa e sala giochi è il konbini solito dove acquista le sue scorte di cibo spazzatura. È presa, presissima, gli occhietti fucsia sono puntati - ovviamente - su uno schermo e si muovono in maniera frenetica da un punto all'altro, le palpebre vengono sbattute solo il minimo indispensabile, quasi ogni singolo istante fosse infinitamente prezioso. E lo è. Ogni secondo è decisivo in quel suo mondo di competizioni online ed un click sbagliato può fare una differenza esagerata tanto che potrebbe partirgli un embolo considerato che sta scalando le classifiche dell'ennesimo giochino sparaflashoso online < Dai dai dai, che cazzo tippa che c'è il drago! > non è ben chiaro cosa stia o non stia dicendo o meglio, sarà sicuramente comprensibile a chi è lì a giocare come a lei, mentre per i comuni mortali invece sarà più complesso. Fuori piove, ma a lei non interessa, è lì da qualche ora con i suoi modi di fare ben differenti da quando ha a che fare con la gente, probabilmente avrà preso dalla sorella, è che quando è nel suo mondo virtuale lei è totalmente a suo agio e non si preoccupa ovviamente di esprimersi come una adolescente ribelle ed irriverente, il più delle volte, dimostrando uno spirito combattivo forse non del tutto onorevole ma comunque degno di nota < Sei ritardato?! Flash, stun e ulti non è così difficile trolli?!?! > è irrecuperabile, veramente, sta cliccando all'infinito su quel povero mouse e la tastiera del portatile vien premuta in maniera ritmica e sistematica, ci sono anche un paio di ragazzini affianco a lei che sembrano fare il tifo senza però spezzare troppo la tensione, brevi frasi ad appoggiare la sedicenne più infognata che mai. Non potrebbe chiaramente rendersi conto dell'arrivo di Kioku, non esiste niente e nessuno visto che è lì lì per salire di lega, una promozione, altro che quando i Ninja un tempo salivano di grado, no no, quello è molto meglio ed appunto il moro potrebbe forse notare un altro paio di adolescenti avvicinarsi al tavolo dove Naomi sta giocando, un piccolo mucchietto affiatato, anche una bambina gli corre davanti per andare dietro le spalle di Nao, ma probablimente lui dovrà metabolizzare come si deve considerato l'essere stordito dalla tipologia del luogo nel quale è capitato. Nao indossa una maglietta maniche corte nera con sopra stampato un diamante rosa che fa da sfondo ad un gatto colo galassia, sì, è un colore quello, che ne sapete voi? La maglietta è tipo due volte lei ma poco importa, le gambine sottili ed affusolate sono sotto al tavolo, conserte, degli stivaletti neri dal gusto punk incrociati tra di loro, non è nella migliore delle posizioni ma per lei è comodo giocare così < Aria ragazzi aria! Levatevi un po che già ho la top che feedda! > impossibile non sentirla nonostante musichette, voci e rumori vari. Uscirà mai da quel suo mondo? Improbabile.

Che tempaccio. I colori plumbei di una vecchia Oto sembrano riversarsi in una versione moderna prendendo tutto ciò che era un tempo e ricreandone dentro al nostro scenario un ricamo distorto - per certi versi il distretto sembra combattere contro il desiderio di rivalsa, ed al tempo stesso, una forma di terrore per quello che sarebbe un vero e proprio cambiamento. Il corollario di suoni che è la sala giochi sembra impazzire - un accavallarsi di diverse escalazioni, di differenti tasti - di imprecazioni - di battere, monete, voci. Il flusso di un luogo che trabocca di accademici, ninja - e ragazzetti in erba che non hanno di meglio da fare se non chiudersi qui, data la situazione esterna. E forse è proprio questo che vuole boicottare la megalane di Naomi - o la voglia di scoperta di Kioku. Il buio improvviso - il rumore di game e retrogame che danno il loro ultimo fiato spegnendo schermi e luci. "Oh? Miko! MIKO CAZZO GUARDA ERO IN WINNIN' STREAK! DAI!" Dal fondo della sala un tipo dai capelli arancio si rivolge a colei che ha appena acceso una torcia - cercando, negli sbuffi, il generatore. Miko. Una ragazza sulla trentina, due chignon blu elettrico legati sul capo - vestita con dei pantaloni in stile holo ed una camicetta con dei donuts e gattini disegnati. Ravana. Ravana. Niente. "Sentite, devo chiudere e chiamare il capo! Qui non funziona niente! Maledetta pioggia, maledetti cortocircuiti! Maledetto distretto del Suono!" Per fortuna, come dicono i saggi, c'è il pensiero libero. Eccola alzare il capino dal generatore, un generatore molto grezzo - forse, per altro, non propriamente legale. Il musetto storto per la scocciatura sbattendo il cassettino della cassa e cercando il cellulare in quel chaos che è il suo banco di lavoro dove tendenzialmente cambia gettoni e accende le postazioni una volta pagata la parcella. "Andate da Oji, ditegli che offro io. Per tutti i perdenti della Sala, gnè!" Un cenno con la mano, issando indice e medio nell'internazionale segno della pace - cacciando tutti, si, ma molto dolcemente.

19:12 Kioku:
  [Sala giochi] Stordimento iniziale, poi quasi affascinato <uao> esclamerebbe di getto, ora che gli occhi lentamente si abituerebbero a quello sfarfallio di luci, neon e quant’altro, dopo l’incontro con Rasetsu, tralasciando come si è ritrovato il giorno dopo, ha compreso molte cose, cosa siano i neon, quanto può bere ma soprattutto quanto siano brave le spogliarelliste, voi direte cosa centra tutto questo con una sala giochi e una ragazzina che urla? Assolutissimamente nulla, ma nella testa di Kioku tutto fa brodo e se non fosse per la “strigliata” con Nobu ultimamente avvenuta, dove ha compreso anche il Choconinja che dovrebbe essere un pelo più dettagliato sulle cose, voilà adesso per Nashi è facile comprendere subito la distinzione e non cercare spogliarelliste o alcool, fraintendendo completamente il senso di questo posto e quale sia l’obiettivo al suo interno…divertirsi. Comincerebbe a muoversi all’interno del locale, districandosi tra miriadi di giochi, cabinati, fisici, lotterie strane, estasiato da tutte queste invenzioni che mai aveva visto prima di oggi, ha sentito inoltre in giro come nel centro di Kagegakure ci siano cose assurde e difatti non vede l’ora di andare proprio lì, un giorno…presto o tardi. Un rapido cenno alla proprietaria, se mai avrà bisogno di qualcosa chiederà, in lontananza un bancone, qualche ryo nella tasca posteriore dei suoi Levinja e via verso l’acquisto di una qualche sorta di bibita <una bibita con le bollicine> parla in maniera molto chiara e sempliciotta, d’altronde non è che conosca le marche, è già tanto se si ricorda le marche dei vestiti che ha addosso, dopo un’attenta lezione di marchi, social e marketing del buon Nobu chan. Pagato e ricevuta la sua bibita, cannuccia alla bocca, occhi spalancati e sbrilluccicosi, si metterebbe a guardare tutti gli schermi, dai cabinati di Ninja Fighter, Mortal Ninja, Pro evolution Ninja, Metal Ninja 2 e tantissimi altri ancora, fino ad arrivare alla zona computer, forse la più moderna e recente, titoli altisonanti come Dark Ninja, Asassin’s Ninja 2, Dragon Ninja Z (grande anime a quanto dicono) ed infine una sezione interamente dedicata a League of Ninja, il gioco del momento, colui che sta sbaragliando ogni classificata, un gioco che vede 5 ninja contro altri 5 ninja, personaggi delle più grandi epiche e anche fantasy, sbloccabili e con skin, diverse torri a protezione della propria magione che è il core del gioco, se viene distrutto ed il Kage battuto, finisce la tua partita, campionati e leghe ormai svilupparsi, un sistema di Ranking atroce che porta molti ragazzini a decidere che forse sprecare le proprie vite in un vero combattimento in guerra, sarebbe stato meno doloro che scalare dal deshi 3 al genin 1 ( che poi non sarebbe manco troppo ma conosciuto come L’ELO HELL) ma d’altronde…Kioku cosa ne può sapere? Nulla appunto. Urla e gran folla però richiamerebbero la sua attenzione e senza farci troppo caso ai nani intorno ad una ragazzina, li supererebbe tutti facendosi largo e arrivando proprio alle sue spalle, una bella scannucciata alla sua bibita per poi piegarsi arrivando a pochi centimetri dal capo della suddetta player e vociare <uao ma che gioco è?> così come nulla fosse, del resto Nobu gli ha detto che gli approcci di petto sono i più funzionali e non fanno perdere tempo, regola numero 1 di Ninder! Neanche il tempo però di comprendere meglio il gioco che la luce verrebbe meno, tutto si spegnerebbe. La voce della proprietaria arrivare a tutti i presenti, un cortocircuito, diverse persone lamentarsi in lontananza su strane vittorie o quant’altro, non che Kioku stia realmente capendo aldilà del malfunzionamento, ma nei suoi occhi un accenno di tristezza, quelle luci scomparire così come anche il gioco che stava guardando attimi prima. Se non altro potrà bere qualcosa di più forte rispetto a questa bibita, si, ha già fatto esperienza di alcolici…gli è bastata? NO <si ma fuori sta piovendo a dirotto> si lamenterebbe, così giusto per unirsi alla folla, regola numero 125, conformazione e confondersi tra la folla “ viene riportato in maniera molto specifica, che ormai nell’anno 10 D.G. lamentarsi è divenuto un uso molto comune per la gente, esprimere mal contento di unisce alla folla intorno a te, potendoti amalgamare al meglio senza sentirti emarginato” Così narrava quella rivista “Ninja Chi” sfogliata al volo in un edicola.

19:28 Naomi:
  [Sala GIochi] È tutto così bello e magico, oddio, in realtà non troppo dato che la partita che sta giocando Nao non è delle migliori, a quanto pare ha con se dei compagni di squadra non propriamente performanti e lei è facile lamentarsi in questi casi, figuriamoci, lei, che è una reginetta in quel suo mondo, ha degli standard ben precisi e schematici, intransigente verso chi non è all'altezza di combattere virtualmente al suo fianco < È morta è morta! HA LETTERALMENTE UNO DI VITA!! Oh sììì finalmente, lei e i suoi fottuti cc! > Un momento abbastanza concitato, a quanto pare le cose si stavano mettendo male e lo schermo emanava dei tenui bagliori rossi per allarmare la giovane, la quale comunque non si è lasciata prendere dal panico ed ha gestito la situazione in maniera esemplare, diamine, sembra che sia sul punto di rifarsi, di mettersi la propria squadra sulle spalle per portarla con onore verso la vittoria. Intanto, in tutto ciò si avvicina il Moro spaesato e confuso, si è attrezzato di una deliziosa bibita con le bollicine e mentre Naomi cerca di carryare con il suo main, il Secondo Mizukage, che è chiaramente un ad carry perchè spara come un pazzo, lui si avvicina e dpo un sorso di quella scivolizia eccolo che domanda, curioso, rivolto verso la concentratissima Verdina che volge appena la testa, sconvolta dal fatto che qualcuno non conosca League of Ninja, momento tranquillo tanto, stava recallando < Eh?! Cioè non conosci League of Ninj- ?! > si stava voltando verso lo schermo perchè nel negozio non c'è neanche un istante da perdere, ma proprio quando posa gli occhi sullo schermo ecco che.. Buio. Buio totale. Sgrana gli occhi, ci rimane un attimo e non sa bene cosa dire, probabilmente gli si occlude una qualche vena ed il cuore si impegna per battere più rapidamente, un secondo, due, sfasa < AAAARGH!! MIKOOOO CHE CAAAZZOOO!!! ERO IN PROMOOO!!! > si alza in piedi mentre esclama ad alta voce,, portando le mani nei capelli verde acido per poi arruffarseli mentre si concede qualche breve vocalizzo isterico, insomma, la classica adolescente nervosetta a cui non va bene qualcosa, però in versione gamer girl. Si volta con gli occhi ricolmi di furore verso la ragazza con la torcia, ma non può farci niente, gli altri cercano di consolarla dicendogli che tanto salirà di lega, arriverà sicuramente al Tessai anche in questa stagione, lei con le cuffie tutte storte in testa e i capelli un pochino elettrizzati, riprendere fiato e si calma, sospira, voltandosi per staccare il portatile < Va bene va bene.. > sì, fuori piove, ma lei ha l'ombrello trasparente con gli arcobaleni pixelati e le nuvolette di zucchero filato all'ingresso, cosa credete? Una volta messa la sua roba in una borsa, si volta, ci dovrebbe essere ancora Kioku lì, è un estraneo ma comunque è in una sala giochi, un luogo familiare ed amichevole, deve essere un collega di videogiochi no? Anche se.. Non conosce LoN, male male. Fatto sta che per lei è un po' più facile socializzare lì dentro, dato che è ben più confidente ed ha un umore del tutto diverso < Ma veramente non conosci League of Ninja? Guarda che se non ci giochi sei automaticamente etichettato come boomer.. > rimane un attimo lì, mentre le persone iniziano ad avviarsi all'uscita, di lì a poco lei farà lo stesso ma prima vuole una risposta. Ci sono argomenti che determinano il valore di una persona e chi non condivide deve solo imparare ad apprezzare. Occhietti fucsia su di lui, è al buio ma la torcia di Miko illumina abbastanza, musetto indispettito dal blackout, ma non ce l'ha con lui perlomeno.

Sulla piazza le insegne già accese ricreano pozze di colore nell'ombra - della luce delle lanterne verdi che danno il benvenuto in un Ryokan incontrano sul profilo bagnato del pavimento, il viola e rosa della salagiochi /ExtraBit/ e, ovviamente, il rosso dell'insegna di un chioschetto di udon che sembra rimanere scostato dalla muraglia d'edifici che abbraccia la piazza. Forse ci è complice il vento, soffiando furioso contro la pioggia crea il fastidioso effetto che vede l'acqua scivolare diagonalmente rispetto a quella che dovrebbe esser la gravità, oramai largamente brevettata ed esplicata dai migliori studiosi del mondo ninja. E mentre l'odore del pak choi e del chashu sembra combattere l'umidità ed il freddo dei primi giorni di primavera - ecco una coltre di ragazzi attraversare la piazza, tutti muniti di un sacchettino di juta appeso alla cintola contenente dei fagioli bianchi. Probabilmente Kioku non ricorderà, anche se spesso in situazioni delicate come la sua, si inizia proprio a recuperar lembi dell'infanzia. O forse proprio quest'immagine potrebbe dirgli qualcosa, qualcosa che ha già vissuto - mentre Naomi, dal canto suo - potrà collegar tranquillamente la scena al Setsubun! Inaspettatamente i ragazzi e le ragazze sembrano trasportare lunghe travi ed un paio di barili alla volta del Parco Centrale, parlottando del più e del meno di quel che è successo in accademia oggi, di come sono andate le lezioni - e di quanto sia antipatico un sensei, piuttosto che un altro. Tutto si ricongiunge in un ordinario che in un certo qual senso, appaga il nostro senso di sicurezza, di normalità. Sono solo una comparsa quei ragazzi - lasciando a terra un paio di fagioli bianchi secchi, lanciati contro la porta di quel chioschetto di legno che s'affaccia su una clientela assente, augurando tacitamente la fortuna al vecchio Oji, così come vuole la tradizione del sol levante. Oji. Parliamo di lui. Dalla coltre creata dall'acquazzone s'intravede sotto un capellino vecchiotto lo sguardo stanco ed al tempo stesso rapito d'un anziano signore le cui palpebre calano pigramente sugli occhietti allungati. "Uhm..." Uno di quei ragazzetti sbattuti fuori dalla sala giochi gonfia le guancie nascondendosi sotto il parapetto - forse nell'ottica che il povero Oji non possa accoglier così tante persone. "Raga io vado a casa - ci becchiamo sta sera online? La Lega dei Ninja aspetta solo noi, eh. Si va' per il Tessai." Pungolerebbe con il gomito proprio Naomi, come se l'avesse riconosciuta - o avesse riconosciuto il suo nickname. E così come lui, ecco che anche gli altri, chi per un motivo e chi per un altro, sembrano diramarsi in differenti direzioni; la cosa divertente è che facendole, o g n i u n o di loro, si gira verso Kioku puntandogli il dito sciamando: "Gang?"... "Gang!"... "Gang ninja!" Cosa vorrà dire? Gioventù. Il faccino di Oji-san sembra illuminarsi come vi vede, chiamandovi con un cenno della mano proprio verso il suo chioschetto, dove il parapetto può ospitare si e no sei persone al massimo. [OPEN QUEST 2/3 partecipanti] [Celeri, per piacere.][19:35]

20:00 Kioku:
  [Sala giochi-->Chioso Oji] Il buio, le lamentele infine il chiacchiericcio che precedete lo sgombero totale della sala giochi, lo sguardo del moro si poserebbe sulla ragazzina ora indaffarata a spiegargli qualcosa di nuovo <League of Ninja?> esclamerebbe quasi più come una domanda che una reale affermazione <boomer?>, riconoscendo comunque la giovane età della ragazza e il luogo dove si trovano, di certo non cadrà più in errore parlandole di tiramisù con savoiardi e biscottoni da mostrate, almeno con Nobu sono riusciti a fare chiarezza su questo, almeno su questo, abbozzerebbe un tiepido sorriso aggiungendo <sono stato un po’ fuori dal mondo ultimamente e non conosco bene queste nuove tecnologie> le rivolgerebbe con tranquillità queste parole aggiungendo infine <però hey ho un cellulare, non sono uguali più o meno? È’ un gioco giusto?> va bene perdere la memoria ma non è un ritardato, due + due lo sa fare, se solo sapesse che un tempo era forse uno dei pochi detentori di una conoscenza così vasta, a vederlo adesso potrebbe fare più pena o intenerire, dipende dalla persona. In ogni caso, la sala giochi verrebbe prontamente sgombrata, a quel punto, ciò che verrebbe in mente a Kioku, guardando la verdastra e l’ombrello dai colori poco virili per uno come lui, è una sola…rubare l’ombrello, non è vero, si scherza, forse, il protocollo è chiaro <senti, io non ho un ombrello ma potresti spiegarmi di più di questo League of Ninja e magari della tecnologia, mi sembri una tosta> nel mentre si avvicinerebbe maggiormente, quasi con fare apposito, come a volerla convincere, facendo leva anche sui suoi preziosi lineamenti, in quel momento, nella sua mente, un piccolo Kioku mostrerebbe il super pollicione all’in su, come a cercare approvazione da Nobu Chan, tecnica di seduzione#2. Non ci sono secondi fini, ma solo sperare ch’ella possa fargli compagnia con l’ombrello fino al chiosco di questo Oji, oltre a bevute o mangiare gratuito, anche la compagnia e magari scoprire qualcosa in più sulle tecnologie di questo mondo in cui si ritrova, qualora fossero usciti insieme o meno, se ne farebbe comunque una ragione e indipendentemente dal caso, si lancerebbe verso il chiosco, ignorando la gente indecisa sul da farsi, volendo evitare di prendere quanta più pioggia possibile e proiettandosi in uno dei posti liberi La lunga coda, poco asciugata, dato il poco tempo passato nella sala giochi ancora gocciolerebbe di tanto in tanto, ma togliersi ora il laccio non sembra il momento giusto, decidendo dunque di lasciarsi i capelli legati, qualora fosse in compagnia <cosa prendi?> andrebbe a chiederle, quasi più per cortesia, altrimenti si ordinerebbe qualcosa di caldo e commestibile e la prima bevanda alcolica in possesso del vecchietto <grazie mille Oji San> aggiungerebbe una volta ordinato. Mi sa proprio che ora come ora, le informazioni riguardanti gli Uchiha saranno l’unica cosa che non verrà fuori questa sera, poco male, tutto a suo tempo come ogni cosa. [chakra off] [giacchettino Ninja Armani, Jeans Levinja – e delle Ninja ai piedi]

20:23 Naomi:
  [Sala GIochi] Bisogna uscire, poco c'è da fare, quindi la ragazzina si sarebbe diretta appunto verso l'esterno, dopo aver aperto il suo ombrello super fantastico sotto al quale comunque accoglie anche Kioku, almeno finchè è lì sulla soglia della sala giochi, poi la sua forza sociale (?) sembra un pochettino venire meno, è come se ad un famoso personaggio di una qualche opera abbiano afferrato la coda < Ah.. Mh.. Solo non avvicinarti troppo. > si insomma, il Moro potrà quindi per metà restare all'asciutto e per metà bagnarsi, ma fortunatamente il negozio del vecchio Oji non è così distante, sono pochi passi, giusto il tempo per rispondere a quelle domande verso il ragazzo spaesato e confuso, un pochettino più fragile e titubante lei, ora come ora, la mano che non regge l'ombrello cerca il cellulare per avere uno schermo nel quale rifugiarsi < Sì, League of Ninja, è un gioco dove si gioca con gli eroi più famosi della storia dei Ninja, cinque contro cinque, in rete, molto figo anche se può far incavolare.. > finchè parla delle cose sue, se non altro, parla in maniera normale, non con le solite pausette lente che la caratterizzano, anche se gli occhi sono puntati sullo schermo del telefono per rispondere ad un paio di chat < Un boomer, per farla breve, è qualcuno di infinitamente distante dal mondo e le tendenze dei giovani.. > cerca di spiegarlo nel modo più terra terra possibile, scostando poi lo sguardo su di lui, che comunque gli rivela il non essere propriamente avvezzo al nuovo mondo, anche se ha un cellulare e quindi comunque è sulla buona strada a per recuperare < Ho capito.. Sì.. Beh, puoi scaricare la versione per il cellulare, non è come giocare al computer ma è divertente e più alla mano. > ecco cosa gli dice, annuendo, con un mezzo sorrisetto sul musino, fa un pochino freddo e quindi tira fuori un giacchetto impermeabile di un grigio lucido, percorso da delle strisce lungo le maniche, verdeacqua e rosa, poggia il cappuccio in testa e si avvia anche lei verso il chiosco del signor Oji, lì dove troverebbe quel ragazzino complice che la invita a giocare, stasera, un appuntamento virtuale probabilmente al quale lei potrebbe anche presentarsi, si vedrà < Mh? Va bene va bene, vieni a farmi da supporto ed al resto penso io.. Comunque.. > torna su di Kioku, mentre richiude l'ombrello e lo posa lì in un angolino alla fine del parapetto, tornando sul Moro, mentre nel frattempo non si è scollata minimamente dal telefono, sta cercando una cosa precisa < Una.. Tosta..? Ah.. Grazie.. Cioè.. > arrossisce appena appena, non è pratica di complimenti e si è allontanata dalla sala giochi, sta tornando lentamente la Naomi di sempre, si rifugia nel telefono cercando un riparo per poi mostrargli lo schermo, prima un cenno verso il signor Oji < Ciao nonno Oji.. Per me latte alla fragola.. Dammi il numero e ti mando il link per scaricarlo.. > verso il moro, momenti preziosi nei quali mostra lo schermino del suo telefono, per poi riportarlo davanti ai propri occhi, incollandoceli sopra, mentre i bambini corrono per la piazza festeggiando il cambio di stagione < Mh? Che c'è nonno Oji? > questo al presunto cenno atto a richiamare l'attenzione sia di lei che di Kioku, a quanto pare.

Un rigolo di luce fende il buio e il silenzio - il rombo improvviso del temporale sembra avverso al povero Oji ed il suo minuto chioschetto disperso in mezzo al nulla. La folla. Il camminare incessante. Chi va', chi viene, chi è sempre stato quì. Ricordate tutto questo? Come il rullo del tempo infuria tutti sembrano fuggire al riparo verso zone più calde come potrebbe esser un negozio, un locale - o molto banalmente - la propria amata casa. Tutto differisce dai protagonisti che imperiano sulla piazza che nel giro di poco tempo - torna ad esser quella di un tempo. Non un anima. Non un passante - no cellulari, musica, vociare. Niente carnevale e niente ragazzetti in festa. Ettolitri di lacrime lasciate a lavar le memorie che abbiamo perso per strada, le stesse memorie che avevano fatto di noi valorosi guerrieri un tempo e che ora, oh, ora ci rendono punti indefiniti di un immenso mosaico. Un tempo eravamo il milione ed oggi ci ritroviamo ad esser... Questo. Solo uomini, donne, ragazzetti - parte coesa di una società che si macchia del vezzo di volersi preservare a tutti i costi. L'odore della pioggia contro la pietra ci trascina in un viaggio nel tempo - ricorda casa, non è vero Kioku? Se solo chiudessi gli occhi, sentiresti quel fioco calore che trasmette la sicurezza di conoscere bene qualcosa. Come se fosse parte di quello che sei. Come se, sebbene non vi sia alcuna certezza, costituisse parte fondamentale di quest'uomo - se si uomo ancora ti puoi chiamare. Di questo guscio vuoto vagante, uno spettro mostruoso occultato dietro ad una tela completamente bianca. "Il tuo straw-latte, cho-chan... Ti sei fatta un nuovo amico?" E' Oji a riportarci con i piedi per terra, facendo scorrere subito un cartoccio di latte all'aroma di fragola verso la piccola Uchiha. "Il brodo degli udon di maiale ha raggiunto l'ottava ora di cottura, e l'arrosto è ancora caldo, giovane..." Oji-san risponde prima all'Uchiha, con quello sguardo distratto. Come se amasse ogni particella del suo misero lavoro pieno di impegni e soddisfazioni. Lo sguardo schiacciato dal tempo divaga tra ciotole e cibo, facendo danzar una ciocca di udon in una ciotola di brodo bollente - fino a quando non si gira verso lui, e la giovane Naomi. La ciotolina gli traballa nel palmo - pericolante. Come se avesse visto un fantasma. "Oh, scusatemi ma... !!" Il suo interrompersi accompagna l'improvviso rumore di lame che tagliano il vento, un roteare affilato che piove dal silenzio calato sulla piaggia dall'avvento del temporale. Di sei shuriken uno colpisce di sbieco la spalla di Oji e l'altro - viaggia veloce contro la schiena spalla di Naomi. "L'INCASSO, VELOCE VECCHIO!" Non una grande minaccia, gli shuriken - ciò che potrebbe spaventare è veder dei piccoli fuuda con sopra impresso l'inconfondibile kanji delle carte bomba, penzolar dal centro, appiccicati per metà. E' oramai chiaro che chicchesia arriva dalle vostre spalle - lontani appena dieci metri quello in mezzo e otto i due ai lati. Passamontagna a testa d'alpaca a darvi il bentornato nel mondo ninja - boomers. [1/4 di Difesa NAOMI][Naomi - Kioku : Alpaca Uno - 8mt | Alpaca Due - 10mt | Alpaca Tre - 8mt][5 carte bomba incastrate nella parete del chioschetto - 3mt da entrabi][Celeri][20:36]

21:04 Kioku:
  [Chioso Oji--->Piazza Centrale Oto] Riuscirebbe comunque nell’intento di proteggersi quanto basta per arrivare a quel chioschetto vicino a alla sala giochi dove a detta della proprietaria, avrebbe offerto, che sia vero o meno solo il futuro lo saprà, per adesso nella testa di Kioku, offrire equivale a sbafarsi tutto senza tenere in considerazione nulla, tanto meglio, pasti gratis e vita lunga. Nel frattempo si avvarrebbe delle nozioni riguardanti il gioco che fino a poco prima del blackout stava osservando da dietro Nao, annuendo di tanto in tanto in segno di comprensione, incassando anche la spiegazione su cosa sia un boomer, molto più vicino a lui di quanto sembri, per quanto il corso accelerato di Nobu sui social si stia rivelando molto fruttuoso < quindi League of Ninja è un gioco con più persone> esclamerebbe quasi più per comprendere meglio il concetto che per farsi dire quanto sia corretto <mentre invece il boomer è uno che capisce poco di tecnologia> abbozzando un sorriso, comprendendo ora meglio quanto lui possa apparire boomer agli occhi della ragazzina, la destrosa a grattarsi il capo <eh he> giusto qualche smorfia divertita e imbarazzata, conosce da pochi secondi la definizione di boomer ma non gli sembra un complimento anzi. Finalmente al chioschetto e ordinato ciò che gli serviva, tornerebbe a puntare lo sguardo verso la ragazzina, annuendo ad ogni sua spiegazione, ora riguardante le app per cellulare, mostrando dunque il suo che era riposto nella tasca destra dei Jeans ed ora prontamente e lestamente tirato fuori <si beh una che ne capisce molto ecco ahahah> aggiungendo una piccola risata per poi concludere al suo invito rispondendole <ma certo, allora> cercando velocemente nella sua rubrica la famosa “IO” dove si è salvato il proprio numero, capitelo manco si ricorda chi è tra un po’, dategli tempo per memorizzare il proprio numero <3928160349 è il mio numero> guardandola negli occhi, per poi seguire il suo sguardo verso il vecchiettino, stranito anche lui da questo comportamento. Poco importa poiché odore di un tempo lontano catturerebbe nuovamente la sua attenzione, la mente in particolare, inebriata da quelle sensazioni di antico lo porterebbero quasi impercettibilmente a seguire quella sorta di richiamo, in un tempo così antico che si faticherebbe a credere che Kioku possa venire dallo stesso, eppure, quel sapore, odore, sentore di casa, sembra non scollarsi di dosso, la, dove tutto comincio, il suo viaggio, il suo dolore, lavato dagli anni innumerevoli e dalla sua perdita totale di memoria…MAIALE! Quello all’interno della sua ciotola, l’odore stesso a riportarlo nel mondo dei vivi e del presente, non comprendendo bene cosa sia accaduto poc’anzi, scollerebbe per un istante la testa <Itadakimasuuu> andrebbe ad aggiungere con le bacchette tra i due palmi appoggiati, prima che possa anche solo addentare la carne, il delirio. Shuriken svolazzare qua e là, alpaca umani palesarsi a loro con la peggiore delle intenzioni, d’istinto la prima cosa che gli verrebbe in mente, mosso più dal momento che la logica è tirare verso di sé il vecchietto <Oji San> urlerebbe, cercando di afferrargli il primo braccio a portata di mano e facendo leva sul bancone tra di loro ed il suo braccio, trascinarlo via da lì, così da poterlo portare con se ed uscire dal baracchino, ha il fiatone, sta sudando, la pioggia non aiuta ne la visione ne altro, non sa combattere, non conosce nulla di quello che sia un reale combattimento eppure ha reagito d’istinto ad una situazione di pericolo, non sa nemmeno come o perché. [chakra off] [se presa su Oji San] [se scatto fuori dal baracchino] [giacchettino Ninja Armani, Jeans Levinja e delle Ninja ai piedi]

21:18 Naomi:
  [Esterno Chiosco] Sembrava che fosse l'inizio di una serata tranquilla, il latte alla fragola, il tentare di superare il proprio problema sociale nel parlare con un estraneo di qualcosa che comunque a lei interessa, ma invece il destino a quanto pare ha ben altro in serbo, per quanto sembra che inizialmente la scenetta tranquilla davanti al bancone del vecchio Oji si svolga senza particolari intoppi, il peggio arriverà dopo < Come..? No no nonno Oji, gli sto solo spiegando delle cose.. Sembra uno un po' retrò.. > non utilizza più l'appellativo di prima, sarebbe scortese ed a quanto pare Kioku ha intenzione di imparare e di apprendere, dunque, volendo rendere lei onore all'intento, lo etichetta semplicemente come uno dai gusti un po' datati, materiale sul quale lavorare, magari si rivela un pro di LoN, cosa ne sappiamo? Comunque afferra il proprio cartoncino di latte rosa per andar quindi a staccare la cannuccia, infilzare il cerchietto argentato ed incominciare a sorseggiare, senza preoccuparsi troppo di eventuali rumorini nefasti, non è che sia un principessina nei modi eh, anzi. Lo sguardo viene perlopiù mantenuto sullo schermo del telefono < Esatto, sei sulla buona strada.. > verso il moro, mentre passa dai video dei gatti, ai social, a negozi digitali e chi più ne ha più ne metta, solleva le fucsia soltanto quando parla con una delle due figure, il vecchio Oji o il moro Kioku < Guada che fa degli udon buonissimi.. Mh mh.. > annuisce un paio di volte con quei due vocalizzi secchi e concisi, tornando poi sulla sua cannuccia di plastica, segnandosi il numero di Kioku mentre intona un motivetto a labbra serrate, preparandosi a passargli il link per scaricare il gioco e quindi mettersi alla prova quando sarà in bagno o simili < Fatto ~ > e gli concede un breve sorrisino, molto rapido e fugace, come a seguire quel suo ridacchiare spensierato prima che gli ha rivelato il numero, lei non è solita ridere spassionatamente, già che sorrida è tanto ed in un certo senso Kioku gli pare un po' un ragazzino troppo cresciuto, di solito i grandi sono un po' noiosi. Tranne Nene, ma lei è un caso a a parte. Ad ogni modo, all'improvviso, sembra che sia il caso di agire e di farlo in fretta, perchè lo shuriken che ha ferito il vecchio proprietario del piccolo chiosco l'ha messa ad dir poco in allarme, an<i, sgrana gli occhi e lo guarda quasi allibita, lì spalanca quanto più possibile e le iridi fucsia si stringono, è - quasi - il panico visto che Naomi è tutto fuorchè abituata a situazioni reali di pericolo < Nonno Oji!? > esclama ad alta voce, allungando la manina libera dal cartone verso di lui, facendo come per sporgersi appena, notando come invece Kioku si prodighi in maniera ben più risoluta, preoccupandosi di portare fuori anche il vecchio di lì a poco, mentre Naomi ha giusto il tempo per sentire quel sibilo dello shuriken diretto verso di lei, un saltino verso sinistra, flette le ginocchia e carica la spinta necessaria per scostarsi di lato, verso la propria sinistra, diagonalmente parlando però, cercando di allontanarsi dal parapetto, nel mentre proverebbe anche a voltarsi per dare almeno il profilo agli uomini alpaca, volendo adocchiarli con i proprio occhi. Uno sguardo sugli shuriken che si conficcano nel legno, se lei sia salva o meno lo sapremo tra poco, non può non notare le carte bomba e le sue conoscenze basilari gli direbbero soltanto che sono pericolose, gli ricordano quello e basta e avanza, vorrebbe voltarsi del tutto per controllare sia Kioku che Oji < A-ah.. Ehm.. Tutto bene? Sta bene nonno Oji? I-io.. Non so cosa fare.. > si stringe nelle spalle, ma si preoccupa anche di allontanarsi almeno di altri cinque metri dal chioschetto, non vuole andare verso gli uomini alpaca, si allungherebbe più in là, a destra di quello più a sinistra dei tre, se possibile. Sono passetti minimi, una sorta di corsetta molto breve, non uno scatto vero e proprio, stringe le mani sulla borsa a tracolla e si chiude nelle spalle, fa del suo meglio per non tremare e cerca intanto di pensare, di concentrarsi < Ah.. Ehm.. C-com'è che mi aveva insegnato papà? Uff.. N-Nene dice sempre che mi devo allenare.. > e pensa intanto a come impastare il chakra, sa come si fa ma non è praticissima, osserva quei tre tizi, Kioku ed il vecchietto, tornando anche sul cellulare quando può come per riprendere fiato, è così dura guardare il mondo reale per così tanto tempo. { Movimento 1/4 + Movimento 1/4 - 1m + 5m - Agi 20 }

E' curioso, nh, Kioku? Quando raggiungi il limite e sfiori il pericolo con le dita, assurdamente, non hai alcun bisogno di avere nozioni. Agisci. Di getto. Oh, l'esperienza e i ricordi sono orpelli e moniti che ci servono solo a non fare gli stessi sbagli lì dove avevamo sbagliato, e di tutto contro, a compiere le stesse azioni lì dove abbiamo riscontrato successo. Trascinar fuori l'anziano dal baracchino è un impresa ardua, dato il bancone di mezzo e dato il peso che, sebben con tutta l'adrenalina in corpo, non potrebbe sollevare. Non così facilmente almeno. Però è l'istinto che parla, quel fiume di ricordi che non si vogliono palesare ma che sussurrano sul come agire ed in quale momento. Lo shuriken sfiora la quella pelle e lascia un piccolo solco e tanto spavento, mentre il movimento alla volta del retro del baracchino vuole vederlo impattare contro la porta lignea che era chiusa prima e... Che è chiusa anche adesso. "Il chakra..." Tossicchia mentre parla, sussurrandoti da quella porta un suggerimento. Cosa vuol dire? E' una parola, si, ti ricorda qualcosa? Un colpo di tosse più forte degli altri gli fende il petto, scricchiolando appena contro quella porta. "Quelle due sfere ragazzo, uniscile! Il chakra -- esegui l'impasto!" Sembra banale ora, terribilmente. E nella testa di Kioku qualcosa potrebbe muoversi, quell'ingranaggio che lo vuol vedere interfacciarsi con una situazione d'estremo pericolo. " V---Vi do' tutto, ma non distruggete il mio chiosco! " La voce di Oji-san vorrebbe superare la distanza, alzando le mani dal bancone come a voler comunicare la resa. Non c'è un poliziotto. Non c'è nessuno che possa aiutarvi. Non adesso. Però di sbieco, questo raggio di sole nel buio del distretto, osserva la piccola Naomi, osserva quell'uomo: Kioku. Sembra voler dire: Ti prego, aiutami. So' che puoi farlo. La dea bendata vi ha baciati in fin dei conti, quegli Shuriken non erano diretti a voi; Naomi riesce addirittura a schivarli con il suo semplice scansarsi di lato, riversando il colpo che era riservato a lei al bordo del bancone dove può vedere la carta bomba svolazzare, mezza umettata dal temporale. E per assurdo, in questo momento - è proprio Naomi ad esser l'eco del nostro chuunin, ad esser quello specchio di cui ha bisogno per apprendere, per ripercorrere la via dello shinobi. Uno sfiato supera quella vetrata rettangolare da cui Kioku può veder il profilo del signor Oji: "Ascolta ragazzo, vi sono due forze dentro di te. Non so' se hai capacità ninja - ma sarai comunque più forte. Attingi a quelle forze, uniscile e componi il sigillo caprino. Impegnati!" Un sussurro veloce, maneggiando con la cassa per far credere agli aggressori di star estraendo l'incasso. E sono questi tre a muoversi mentre Naomi balza di appena sei metri più in la' - probabilmente alla ricerca di un attimo per impastare il chakra - cosa che hanno fatto anche i due ragazzetti ai lati di colui che ha lanciato gli shuriken. Tutti e tre avanzano con una certa fretta verso il banco - lanciando uno sguardo ai nostri due shinobi. "Non fate un passo o vi ritrovare con la testa nel culo-" E' l'alpaca centrale a parlare e - un po' per l'ovvietà del divario di stazza tra Naomi e Kioku - si riferisce con la punta di un kunai proprio a quest'ultimo - intimandolo di star immobile. Avete del tempo - siete intenzionati davvero a sprecarlo? "E tu muoviti, vuoi che arrivi la polizia? Come sento dei passi faccio saltare in aria te, il tuo baracchino di merda - e questi due." Credibile - qualsiasi cosa siano quei foglietti, proprio come dice Naomi - non hanno propriamente un aspetto invitante. [Turno libero][Kioku - Alpachi(?) 4mt][Naomi - Alpachi-6mt][15 minuti a testa][21:46]

22:04 Kioku:
  [Chioso Oji] La forza purtroppo non accompagna le intenzioni di Kioku, nonostante in lui si risveglino degli istinti primordiali, ciò nonostante gli shuriken non li hanno colpiti, che sia stato per fortuna o per altro, questo non può saperlo, l’unica cosa che sa è quella di avere ancora un opportunità per fare qualcosa, nonostante lui stesso non si reputi capace a combattere ne a reagire, questo è ciò che ha fatto poc’anzi, inconsciamente si, ma lentamente ne prenderebbe coscienza e volontà, vuole fare qualcosa, non può e non vuole che accade nulla di male ne alla ragazza ne al vecchietto. Un sussurro, una voce “chakra”, una parola che risuona nella sua testa, percependo il seguito di quelle parole, non comprende ancora bene a cosa si riferisca questa voce, unirle ed impastare il chakra? Nella mente di Kioku qualcosa si muove, ma solo allo scorgere dei movimenti di Naomi e le parole del vecchio Oji San, unite, a dare un moto di volontà e determinazione al giovane Kioku, non sa bene cosa dovrà fare ma ci proverà, costi quel che costi, il vecchietto non verrà derubato e loro non salteranno in aria. Un sospiro, le palpebre socchiudersi per alcuni istanti, lasciando scivolare la propria coscienza nell’io più profondo, li un bacino, una conca, vuota e arida, agli estremi due sfere di energia dai colori a lui sconosciuti, che fosse questo ciò di cui stava parlando il vecchio? Con estrema concentrazione, per quanto possa, cercherebbe di unire le due sfere di energia, applicando forza e allora, tenterebbe di guidarle all’altezza del diaframma dove, sfruttando il moto vorticoso, cercherebbe di unirle in un'unica energia che prenderebbe forma con un moto anti orario che corrisponderebbe al suo chakra. Se riuscisse nel suo intento, seguendo sempre la voce del vecchietto, unirebbe all’altezza del diaframma le due mani, incrociarsi e seguendo unicamente il proprio istinto e memoria muscolare, lascerebbe che le mani si intreccino come memoria antica vuole nel sigillo caprino. Se il suo intento avesse risvolti positivi, si sentirebbe pervadere da una energia, mai percepita fino ad ora, ma neanche mai dimenticata completamente, come una vecchia amica, affabile, un senso di nostalgia in quel potere qualora si risvegliasse. Aperti gli occhi, pregno di nuova forza ed energia, si metterebbe in una posizione, qualunque essa sia, da combattimento, pronto a rispondere a quelle minacce, non sa se sia veramente forte come il vecchietto gli ha detto o se morirà fallendo nel suo intento ma una cosa è certa, in quei neri occhi pece…la determinazione. [se impasto del chakra] [se chakra on] [chakra 40/40]

22:06 Naomi:
  [Esterno Chiosco] Lo shuriken lo evita, questo è positivo, ma a quanto pare quel che accade è tutto fuorchè piacevole, anche se sembra susseguirsi in maniera abbastanza comprensibile, forse è l'adrenalina a rendere tutto più semplice da scandire, un poco più semplice da metabolizzare, anche se Naomi non vuole saperne di calmarsi, ci prova, non cade nel panico ma allo stesso tempo il respiro si fa più rapido, non è in affanno ma non è nemmeno nelle migliori delle condizioni < S-sì, ha ragione.. Il Chakra.. Il Chakra.. Vediamo.. > non sta parlando ad alta voce ma nemmeno sussurra, è chiusa in se stessa e stringe il telefono tra le mani come se fosse la sua ultima ancora di salvezza, fissa un punto impreciso del suolo e forse in quella sua sorta di delirio personale potrebbe sentirla anche Kioku, che a quanto pare non è soltanto estraneo alla tecnologia quanto anche alle pratiche Ninja più comuni per difendersi, o forse è solo un impressione? Non c'è tempo per accertarsi della cosa, la Verdina deve pensare ed agire rapidamente e quindi, infilando il cellulare in tasca, farebbe un bel respiro e chiuderebbe gli occhi, posiziona le mani a comporre il sigillo della capra e si concentra, nella sua mente si disegnerebbe un piano immaginario nero, una griglia rosa si distende partendo da un punto all'orizzonte ben fisso nel mezzo, una sorta di figura al neon andrebbe a disegnare il contorno del corpicino affusolato di lei < Concentrati Naomi, concentrati.. > sussurra tra se e se, mentre oserebbe andare a ricercare la propria energia mentale, c'è una sorta di sferetta blu dai contorni sgranati, fatta a pixel, compare nella sua mente e la sospinge verso sinistra modellandola appena fino a trasformarla in un iconcina simile a quella dei videogiochi, rappresenta un piccolo cervello azzurrino. Così come avrebbe trovato quella sferetta blu, ecco che comparirebbe di lì a poco anche un altro globo di pixel, quest'ultimo è rosso e, dopo averlo afferrato con quella forza immaginaria, lo sospingerebbe verso destra, modellandolo appena fino a quando non assume la forma di un pugnetto rosso. Energia mentale ed energia fisica, sigillo.. Dovrebbe esserci tutto. Un ultimo sforzo, prova a coadiuvare quelle due forze al centro di quella figura che la rappresenta fatta di luci rosate, lì all'altezza dello sterno, impastando quelle energie che dovrebbero unirsi per dar vita al Chakra, fiammelle fucsia ed azzurre che nell'immaginario andrebbero a pervadere l'immagine fittizia della ragazza. Riapre gli occhi, dovrebbe sentirsi pervadere da quelle forze, qualche linguetta di quell'energia a decorarne la figura anche all'esterno, è pronta? Volge lo sguardo verso Kioku, verso quei tizi che si starebbero avvicinando e verso il chiosco, le carte bomba sono minacciose, saltano in aria e fanno esplodere cose, ecco cosa facevano < A-Attento.. Mh.. Ragazzo coi capelli neri! Quelle cose esplodono! > e gli indicherebbe gli shuriken , non precisamente le carte bomba, vuole metterlo in guardia in caso non lo sappia, così come vorrebbe mettere in guardia anche il vecchietto e chi magari sia meno pratico delle robe da Ninja, non che lei sia un esperta, sia chiaro. {Tentativo Impasto / SE Chakra 25/25}

Ed eccoci arrivati, quel punto dove finalmente i pianeti si allineano andando a donar qualcosa ad entrambi. Il flusso del chakra sembra rimpolpar i muscoli, panetrar le ossa fino a raggiunger le viscere ed animare corpi che sembravano non esser animati da niente. E forse la prima vera lezione per Kioku è questa: Il chakra è importante. Per te, per chi ti rimane attorno - per protegger ciò che c'è sul tuo cammino e non vederlo cadere in macerie. O magari l'opposto, chi lo può sapere cosa c'è sulla vostra strada? Differenti tra loro, i nostri eroi - richiamano con successo il chakra e spendono quel tempo docilmente concesso dalla bendata nel miglior modo possibile. "Che cazzo fate voi due?!" Il kunai nella mano dell'alpaca a capo della cricca che prima puntava Kioku - si muove con violenza ed allarme quando lo vede muover le mani riproducendo il sigillo caprino. I due ragazzini si muovono appena, scostano la schiena dal baracchino muovendosi entrambi in direzione di Naomi - minacciando il peggio. Eppure il primo colpo è proprio per il nostro chuunin - ti ricordi quel kunai a cui abbiamo accennato poco prima? Muovendo appena il plesso della luna e le falangi - il nostro alpaca ne fa' comparire come per magia altri tre -quattro kunai in tutto - ritirando la mano alla volta del proprio costato e lanciandoli violentemente alla sua volta. Movimento che si ripete anche con la man gemella vedendo un totale di otto kunai tutti in direzione del moro. Celere. Forse troppo, perfino per lui. A Naomi non aspetta un destino troppo differente - può intercettar coloro che le corrono incontro - intravedendo uno di essi comporre con le mani dei sigilli ben scanditi, forse poco celere per via di un istruzione non ben approfondita: Il sigillo del gallo e quello della tigre si susseguono - minacciandone l'incolumità. Un disinnescarsi che va' creando una curvetta in aria che in tutta velocità si scaglia contro il figurino di Naomi. Da dietro il bancone Oji-san s'illumina, come un anziano sensei con d'innanzi i suoi allievi migliori. "FORZA RAGAZZI !" Le bombe - oh si, Kioku - devi stare molto attento alle bombe. Ma sono lì, non succede niente - non adesso, almeno.

[2/4 di Difesa Kioku - 2/4 di Difesa Naomi][Kioku - Alpaca1 3mt][Naomi - Alpachi 2-3 4mt][15 minuti a testa][22:36]

22:53 Kioku:
  [Chioso Oji] Il richiamo del chakra infine avrebbe successo, sentirebbe scorrere in lui una nuova energia, ma ora come ora sinceramente non saprebbe che farsene, per quanta convinzione e determinazione si possano celare in quegli occhi, la realtà è che ha appena scoperto un mondo nuovo e non conosce ancora nulla ne ricorda, se non per questi rari sprazzi che accompagnano momenti di grande emozione e tumulto. Osserverebbe l’ambiente circostante e i tre loschi individui, due di questi si dirigerebbero verso la ragazza, ma prima che possa prenderne le difese in qualche modo o cercare di fare fronte comune, la voce del terzo, quello che sembrerebbe il capetto della situazione, lo vedrebbe aizzarsi proprio contro di sé, inveendo ma soprattutto minacciandolo con un kunai, o almeno così sembrerebbe, perché la situazione è destinata a cambiare. Quel kunai si moltiplicherebbero, divenendone quattro e siccome ha due mani 4+4 fa 8, Kioku si ritroverebbe a fronteggiare l’AlpacaMan con tanto di otto kunai diretti verso la sua figura, senza un secondo da perdere, lascerebbe che il chakra scenda per istinto verso i suoi arti inferiori, così da dargli nuova linfa vitale, energia e forza, un movimento per lui istintivo quanto primordiale, come se fosse in balia di emozioni e antichi ricordi muscolari, il corpo reagirebbe da solo, fletterebbe rapidamente le ginocchia, facendo leva e perno sui piedi e tallone, per poi compiere uno scatto verso sinistra alla massima distanza possibile, fermandosi al primo ostacolo raggiunto ovviamente, cercando così di eludere l’arco e l’ampiezza coperta dall’attacco a otto Kunai dell’AlpacaMan. Qualora riuscisse nel suo intento, schivato il ventaglio di kunai, l’unica cosa che gli verrebbe in mente, ragionando con logica su quanto è successo prima con i suoi movimenti ed il richiamo del chakra, sarebbe quella di rivolgersi al vecchietto e di rimando ovviamente essere udibile anche alla ragazzina <Oji San cosa devo fare adesso?> quasi un disperato richiamo, celato in una sorta di aiuto nel capire come agire al meglio, d’altronde non sa bene neanche lui cosa farsene di questo potere appena risvegliato, ne di come potrebbe utilizzare nuovamente quell’occhio Uchiha. [se scatto verso sinistra] [agilità 50] [chakra on] [chakra 40/40]

22:56 Naomi:
  [Esterno Chiosco] Deve schivare, non ha ben idea di cosa stia per accaderle ma sente che non la lasceranno fare tanto semplicemente, anzi, quanto pare al vedere del sigillo caprino il presunto capo Alpaca si inasprisce e si rivolge verso di loro in maniera sprezzante e rude, Naomi avrebbe sciolto il prima possibile l'intreccio delle dita stringendo appena gli occhi a quell'accusa verbale < N-niente.. > stringe anche i denti, non accusa più di tanto e sembra anzi star iniziando ad innervosirsi, stringe ancora di più i pugni e si piega appena sulle ginocchia come ad aspettare che la situazione si sviluppi, facendo saettare le fucsia tra i presenti, posandola su quei due che gli corrono incontro, concentrandosi su quello che sembra voler portare un'offensiva contro di lei < Tsk.. Avanti Nao, è come su League of Ninja, devi solo dodgiare al momento giusto.. > mormora tra se e se mentre fa un bel respiro, cercando di calmarsi, aspettando il segnale. Ed il segnale sarebbero i sigilli di lui, non ha idea di che tecnica sia ma lei vedrebbe di caricare nuovamente una forza atta a spingerla indietro nelle proprie gambe, piega appena il busto in avanti e sposta il piede destro indietro per poi spiccare un piccolo salto all'indietro, più in lungo che in alto, vuole scartare di tre metri per porre una distanza a suo avviso sicura tra lei e l'eventuale colpo, equilibrandosi con le braccia quando riatterra, il peso ce vien riportato dritto, non barcolla ma si sistema con un istante in più del dovuto, dato che non è praticissima di movimenti da Ninja. A quel punto, proverebbe quindi a farsi valere, a tentare a modo suo a scacciare quei tre tizi pericolosi, facendo affidamento su quello che ha imparato quando era più piccola, qualcosa che gli sarebbe potuto servire per difendersi, magari senza nemmeno particolari spargimenti di sangue. Sì, perchè Naomi non è di certo avvezza alla violenza ne tanto meno pratica di omicidi o cose simili, è ben distante dal classico concetto di Ninja e, per quanto possa avere serie di uccisioni esagerate quando gioca a LoN, nella realtà probabilmente non ha mai fatto veramente male a nessuno, non è necessariamente pacifica ma allo stesso tempo non farebbe male ad una mosca, tranne se messa in pericolo tanto da minacciare la propria vita, o quella di qualcuno a cui tiene. Lì, probabilmente sarebbe diverso, ma fortunatamente, per ora non sembra che siano veramente in condizioni di rischiare la vita. Più o meno. Concentrerebbe il proprio Chakra in direzione del tizio al centro tra i tre uomini alpaca, storce il nasino e strizza appena lo sguardo, stringe i pugnetti mentre lo guarda malissimo ed incomincia ad elaborare un'illusione, estrapola l'energia necessaria per andare a creare quell'onda illusoria necessaria a far entrare il Genjutsu, vorrebbe andare a giocare sulla vista e sul tatto di quello che lei crede essere il capo della banda, inviando quindi l'onda illusoria verso di lui, sperando che vada a segno. Se l'illusione riuscirebbe a cogliere la mente del criminale, allora per lui dovrebbe incominciare a svilupparsi una visione abbastanza particolare ed insolita, il tutto mentre percepirebbe anche qualcosa di ben preciso. Dalla pentola con il brodo degli udon, dovrebbe poter vedere un fumo denso, rosa, che si spanderebbe in maniera rapida andando a gonfiarsi a dismisura, sembra diventare solido come se fosse una schiuma di quelle chimiche, tipo la roba che esce dagli estintori ma ancora più densa, di un rosa spumeggiante, una nuvola che si gonfierebbe a dismisura avvolgendo ed inglobando il chiosco, tutto mentre il terreno dovrebbe iniziare a tremare appena, un lieve sisma, nulla di troppo esagerato, solo delle piccole scosse appena minacciose. Un continuo evolversi ed espandersi della nube rosa, andrebbe ad elevarsi verso l'alto per andare a conformare un qualcosa, sembra che spuntino delle orecchie e due zampe mentre si assesta, è una figura alta cinque metri che una volta finita di comporsi, assumerebbe una conformazione ben più solida, lucida e resistente, sembra fatta di metallo - ovviamente rosa - ed è decorato con i classici motivi iconici, bianchi e rossi, tutto mentre le scosse di terremoto si fanno più intense e presenti, cercherebbe di renderle più violente possibili quasi a sperare di fargli perdere l'equilibrio. Ma motivi iconici di che cosa di preciso? MA È O V V I O! È un maneki neko gigante e tutto rosa! Ha pure un bel bagliore violetto al neon che lo decora e lo contorna, il campanellino al collo, il talismano retto con una zampa e l'altra sollevata, con degli artigli affilatissimi, scintillanti e pericolosi lunghi un metro, in acciaio splendente, ha il suo solito sorriso sornione ma lo sguardo è incazzatissimo, letteralmente con le sopracciglia in diagonale. Sì insomma, è un Genjutsu in puro stile Naomi, questo è chiaro, spera di spaventare il tizio e di mettere in fuga sia lui che gli altri, magari spaventati dalla reazione che quello avrà al vedere ella comparta dello spirito guardiano rosa del maneki neko assassino. Sguardo verso Kioku, sembra confuso e non propriamente a suo agio nelle battaglie, Naomi non sa bene cosa dire ed è relativamente distante, spera che la sua illusione lo possa aiutare < E-ehi! Sembra che sia distratto! > non specifica, spera che la sua illusione abbia effetto e teoricamente, se così fosse, quello dovrebbe essere appunto distratto, no? { Illusione 2 Sensi : Tatto + Vista - Chakra 25-7 = 18 - 1/4 schivata 3 m + 2/4 Illusione }

E' la forza di volontà a muoverci come satelliti attorno a situazioni che volente o nolente ci vogliono piegare - e come pioggia e tuoni imperviano sulla piazza rendendolo il nostro terreno di battaglia per eccellenza; l'ululato del vento sembra inseguire Naomi come un cane rabbioso in cerca della propria preda - e con esso, la sua momentanea fidata compagna, la lama di vuoto lanciata, sembra voler divorare quella ragazzina immersa in un mondo virtuale. Forse ti ci voleva. Forse Naomi aveva bisogno d'aprir gli occhi su quella che è la realtà - nuda e cruda. Non è abbastanza veloce, o forse non riesce ad agire con la prontezza d'un soldato. Cosa ci aspettiamo alla fine, da un esperimento che ha visto ben poco altro rispetto alle pareti di un laboratorio o del suo piccolo appartamento? L'impercettibile lama ornata da gocce di pioggia la prende in pieno, le abbraccia il fianco volto nel tentativo di schivata strappando i vestiti e raggiungendo la pelle. Qualcosa di non digitale. Com'è il dolore analogico? [-17PV] "oh--oh no, l--l'hai presa!" L'alpaca fermo accanto a quello che ha attaccato Naomi ha un fremito - rimane paralizzato, immobile. Una voce femminile dissuade quella maschera che le copre il capo ed il viso, palesando un avversità a tutta quella violenza. Un fiotto di sangue impregna pelle e vesti, ed una vampata di calore sembra risalire lentamente tutto quel lato -il sinistro- lasciando a terra un paio di goccioline cremisi. Un impatto non indifferente, dal punto che la stessa piccola Naomi si ritroverà sobbalzata di qualche metro, contro uno degli edifici che costeggia il chiosco. Ma come detto, c'è la forza di volontà e lei, oh - ce l'ha nel sangue. Come una fiammella che si accende - la puoi veder danzare mentre quel flusso abbandona il terzo occhio, un po' a singhiozzi, ritrovandosi a plasmar un mondo. E' difficile. Fa' male. Però quella fiamma è lì, la vedi? E' terribile. Fa' paura. "Stai zitta. E' solo una ragazzina. Kagegakure fa' a meno di un moscerino." Il ragazzo volge i propri passi verso la verdina, lenti - ma inesorabili. E la ragazza dalla testa d'alpaca s'allunga per fermarlo: "Non erano questi i piani - Oji non doveva nemmeno rimanere ferito! Volevo solo una parte dell'incasso!" Ma eccolo scuotersi, riversarsi come un ombra immensa su Naomi. "Hey, moscerino, mi hai sentito?" ... "Fa' male?" Si fa beffe di quella ferita inflitta - la deride. E più la deride, più quella fiamma -- arde. E l'uomo che sta d'innanzi a Kioku sembra avere una riserva d'armi e - mentre lo vede saltar via come un grillo - sembra accendersi come una lampadina che è stata al buio per troppo tempo. "!" Una risata spezza la tempesta e da quelle mani si levano altri otto kunai - pronti in canna. Apre le labbra per dire qualcosa ma - oh, cos'è quello? L'illusione di Naomi inizia tentennante, probabilmente per il dolore - ma pian piano si stabilizza prendendo una forma insolita. UN MANEKI NEKO!? < NANI?! > La voce dell'uomo, molto più anziano degli altri due - vuole imperiare tra il terrorizzato ed il divertito. Peccato che un enorme Maneki Neko... Voglio dire... Ok. Però non è granchè realistico. Soprattutto se esce dalla pentola di Oji-san. Ottiene un temporeggiamento, forse il temporeggiamento di cui ha bisogno il nostro Kioku? L'uomo arretra - sospinto dalla convinzione fisica plasmata dalla ragazzina. L'ideale di dover far spazio a quell'enorme essere, sebbene la rivelazione d'un illusione non è poi così lontana. Dispone ulteriori metri fra lui e Kioku - ed il chiosco - ma come lo sguardo svirgola tra i presenti, ecco il suo nuovo obiettivo: Naomi. "aha!" la voce di Oji fende le tenebre illuminate scarsamente dai lampioni e dalle insegne - indicando l'uomo a Kioku, in procinto di attaccare Naomi stringendo gli otto kunai nei pugni. "Allora ora -- ascoltami bene!" La voce di Oji è la guida del nostro Kioku oggi. Come un genio trovato quì, per caso. "Questa cosa che hai attivato è l'essenza di ogni shinobi: Focalizza l'elemento del fulmine, il raiton. Come una scossa che ti percuote. Ci sei?" Una domanda retorica."Ora ripeti questi sigilli." Ed eccolo mimarli. "Tigre, Bue, Cane." Gli dice anche il loro nome. "Come una scarica, una scossa - lascialo uscire campione! Fallo a pezzi!" E come potrà vedere dal dito dell'anziano non esce niente, nemmeno mezza scossa -- ma chissà se con Kioku l'effetto sortito potrebbe esser differente?
[2/4 per Kioku prima che Naomi sia attaccata][Naomi 2/4 di difesa or . . . free u choose] [NAOMI -17 PV taglio lungo 30 cm fianco sinistro][gogogo power ranger!]

00:21 Kioku:
  [Chioso Oji] Qualcosa sta cominciando a mettersi in moto dentro Kioku, un richiamo antico e lontano, che sia legato ai suoi ricordi ormai perduti? Non ha tempo né di chiederselo né di fare riflessioni su quanto sta accadendo, è un campo di battaglia lascia poco tempo alle chiacchiere, risicando solo quegli istanti per escogitare una strategia vincente, nulla di più, nulla di meno. Kioku stesso, non essendosi mai trovato, almeno da quando si è risvegliato, in una situazione simile, non è riuscito a pensare a nulla in questi attimi se nona gire e unicamente adesso, si ritrova con una visione molto più ampia del combattimento stesso, potendo vedere sia il vecchietto Oji San, sia la ragazzina, vedendola incespicare negli ultimi movimenti e ferendosi. Una serata che mai si sarebbe immaginato potesse accadere, eppure eccolo lì, richiamato infine questa potente arma che è il chakra, attende, speranzoso che vi sia una possibilità, anche remota di poter fare qualcosa. I Kami sono magnanimi nei confronti del loro figlio perduto, la voce di Oji San raggiungerlo, spiegandogli come ora procedere, ascoltando con attenzione, filo per segno, la veloce spiegazione su questo Raiton e di come dovrebbe far fluire in lui il chakra elementale e visualizzare la tecnica nella sua mente. Così proverebbe a fare, in posizione più composta, attua a trovare la massima concentrazione, seppur con il poco tempo a disposizione, lo sguardo rimarrebbe fisso ora sull’AlpacaMan intento ad aggredire la ragazzina dai verdastri colori, non può permetterlo e non accadrà, tornato al focus principale, nel suo io cercherebbe di visualizzare, l’immensa sfera d’energia creatasi che prende il nome di chakra, cercherebbe dunque di focalizzare la propria attenzione e memoria sull’elemento del Raiton, immaginandosi una grossa scarica di fulmini, prendere il sopravvento su quell’enorme sfera d’energia. Se vi riuscisse, cercherebbe dunque di convogliare il proprio chakra Raiton in ogni dove presente nel suo corpo, le dita ancora una volta incrociarsi all’altezza del diaframma, intrecciarsi e dare vita ad una sequenza di sigilli, ripetendoli ad alta voce per non sbagliare, proprio come detto da Oji San poc’anzi <Tigre, Bue, Cane> tre sigilli che ricorderebbe bene ma soprattutto nel tentativo di farli si troverebbe sorprendentemente a suo agio e anche piuttosto veloce nella loro composizione. Se tutti i suoi movimenti fossero corretti, visualizzerebbe e lascerebbe fluire fino alla propria mano il tanto rinomato chakra fulmineo per poi, puntare il dito proprio contro il criminale intento ad aggredire nuovamente la ragazzina, tenterebbe di prendere bene la mira, ovvero all’altezza del polpaccio, non è un medico né un chirurgo ma può immaginare quanto potrebbe essere pericoloso danneggiare i muscoli a quell’altezza, non colpisce per cercar di uccidere, non ancora. Se ogni sua volontà avesse esito positivo, dal dito della propria mano scaturirebbe una saetta di un blu intenso emettere un piccolo baglio per poi scagliarsi fulmineo verso l’obiettivo. Qualora riuscisse a colpirlo, solo a quel punto tuonerebbe con un tono forte e deciso <Non voglio farvi del male, ma non sono un civile qualunque che potete sopraffare in questo modo> nella sua mente vacillerebbe come non mai ma se è arrivato fino a questo punto deve poter prendere la palla al balzo <vi consiglio di girare i tacchi e fuggire finché ancora ve lo permetto e finché non arriveranno le autorità che sicuramente sono state già allarmate> mettendoli non solo difronte alla sua forza ma al fatto stesso di essere presto o tardi in una situazione ben più pericolosa. Il suo tono diverrebbe anche piuttosto impertinente, quasi arrogante, lo stesso Kioku se ne meraviglierebbe del suo stesso trasporto come se a parlare fosse stato condizionato, così come in tutto questo scontro stesso, condizionato da qualcosa, una percezione di sentirsi quasi manovrato dai propri muscoli. [se saetta] [Ninjutsu 80] [mente 40] [ [se ½ turno] [se chakra 28/40] [chakra on]

00:24 Naomi:
  [Esterno Chiosco] Oh, forse doveva fare più attenzione, o forse si sarebbe dovuta allenare di più. Che gli serva di lezione - per quanto non sia del tutto colpa sua ma bensì di chi scrive (?) - e che questa ferita forgi il suo carattere, perchè vivere in quel mondo digitale per sempre non può di certo fargli bene, Nene glielo ripete spesso ma lei gli risponde sempre con noncuranza, ora invece.. Il vento stride e sibila per un solo istante, un colpo forse non propriamente preciso dato che Naomi non sembra l'unica intenzionata ad evitare spargimenti di sangue. Eppure, il sangue che cola, ora, è il suo < Eh..? Nggh- !? >se ne accorge quasi un istante dopo che succede, sente il lacerarsi della pelle che brucia, sgrana gli occhietti per l'ennesima volta questa sera ed indietreggia al venir colpita, soffre, ma gli serve tempo per metabolizzare, braccia e gambe rimangono appena più avanti mentre viene sbalzata verso il muro dell'edificio lì vicino e quando l'impatto avviene tutto gli piomba addosso, come se nel mentre la realtà si fosse fermata < A-Agh- C-cazzo.. Fa male! > porta dritta e la mancina sul taglio mentre la maglietta intanto si imbratta di sangue così come il giacchino, cerca di premere e anche se quello non pare troppo profondo è comunque lungo, è a terra con le spalle poggiate contro il muro dietro di se e soffre forse anche di più di quanto si immaginava potesse far male. Non va bene, lei che è pure mezza ipocondriaca, convinta da piccola che fosse di salute cagionevole, fragile e delicata, si sente quasi come spacciata, basterebbe una minima infezione a quella ferita e tanti saluti, inizia ad ansimare appena ed assume l'espressione di una bestiolina impaurita, l'omaccione su di lei mentre quelli parlano, una femmina sembra anche pentita del fatto che l'abbiano colpita ma lei è lì, che annaspa appena per cercare di sedare un attacco di panico, gli occhietti appena lucidi, quello che gli domanda in maniera crudele se fa male, per quanto lei abbia già risposto prima, non si cura di lui poichè vede appena sfocato causa l'ansia < N-nene.. Dove sei.. > chiama invano la sorella, vorrebbe prendere su il telefono ed osare ma sembra non averne il tempo, eppure nonostante il timore una fiamma dentro di lei divampa, qualcosa che la spinge a combattere e si contrappone a quel suo essere debole ed incapace < Fanculo.. > forse proprio al pensare alla sorella più rude, si inasprisce e si incattivisce appena, quello pare distratto dall'illusione ma sembra che lei dovrà migliorare in termini di pericolosità e letalità delle illusioni, un'occhiata verso a dove vi sarebbe quel gatto rosa gigante metallico, non se la sente di spostarsi in chissà quale ardita maniera, guarderebbe quel tizio con gli otto kunai in procinto di attaccarla e cercando di prendere il tempo con l'attacco, mentre la mano desta si sarebbe portata sul muro e lei avrebbe tentato di farsi forza sulle gambette, avrebbe poi dunque provato a schivare buttandosi di lato, si farebbe aiutare sostenendosi col muro per levarsi con dei piccoli balzi di almeno un metro e mezzo da quello che comunque le pareva un semplice attacco corpo a corpo. Una volta schivato, se tutto fosse andato bene volgerebbe nuovamente lo sguardo verso l'illusione e puntandola con un dito, quasi volesse richiamare l'attenzione di lui su di quella, vorrebbe modificarla: il gatto si scomporrebbe in almeno un centinaio di armi, kunai, shruiken, pugnali e simili, tutti in metallo rosa o fucsia così come le sfumature di mezzo, non riesce a fare a meno di quei colori, ma almeno adesso sembra una pioggia ben più minacciosa. Le armi sarebbero ferme in aria ed al suo cenno della dritta, che si punterebbe verso il presunto capo sotto genjutsu, quella pioggia d'armi dovrebbe partire e sibilare verso il capo alpaca, lo sconvolgimento del tatto che dovrebbe andare a far percepire quella serie di tagli ed infilzamenti vari sulle sue carni mentre quella pioggia gli rovina addosso, ben peggio dell'acqua che scende sul quartiere di Oto. Che siaun Genjutsu più efficate? Può darsi, forse ha preso spunto proprio dalle armi che la stavano per colpire, di sicuro è peggio che un maneki neko rosa gigante. Intanto, Kioku ha da imparare dal proprio Sensei della serata, ma proprio loro due dovevano esserci a difendere il vecchio Oji? Mannaggia eh. { Illusione 2 sensi mantenimento -1 ck = 17 - 1/4 attesa-analisi attacco - 1/4 Schivata - 2/4 modifica genjutsu (?) }

Così come quelle goccioline di sangue sembrano sfumar via trascinate da un torrentino di pioggia - tutto sembra dispiegarsi prima del nostro prossimo fiato; i kunai dell'uomo colpiscono il muro accanto a Naomi e forse chiamare aiuto non ti porterà a niente, principessina. E' come grattar nel cemento, fino a farsi sanguinare le unghie. Non c'è niente oltre lo strato di difficoltà - solo l'insano desiderio di farsi del male. Lo "sdeng" dei kunai però non è l'unica cosa che troneggia sulla scena - lo sforzo di Naomi a trascinarsi su, a spostarsi ancora un poco, a fare il possibile. E quella saetta che abbandona l'epidermide di Kioku dritta ai polpacci dell'aggressore. L'illuminarsi violento della piazza del distretto del suono è seguita da un urlo lancinante, irruento - un urlo di quelli che rende tacita la pioggia. L'umido sulle vesti dell'uomo ha fatto sì che il tuono s'espandesse rendendo denso l'elemento scelto dal nostro Oji per Kioku. Il fulmine. E diramandosi in uno spettacolo pirotecnico, metaforicamente parlando, sembra voler abbracciar quella corsa alla volta della ragazzina - s'apre proprio verso di lei, carezza la pavimentazione in filamenti d'argento che esplodono verso l'esterno. La luce che ne deriva è qualcosa di dolce, spettacolare. Hai visto? Hai visto cos'è il potere? E mentre l'uomo rantola a terra, impossibilitato ad alzarsi da una momentanea paralisi - gli altri due si voltano violentemente verso Kioku. L'alpaca femmina ha una scossa di terrore e per un solo attimo, dietro il baluginio del fulmine - quell'uomo ci ha ricordato qualcuno. Ma no, è un errore. E' solo un errore. Si stringe nelle spalle e tra sudore e pioggia, dalle mani le scivola via un anello. Argento graffiato - ed una pietrina rossa al centro con sopra affisso un kanji. Non si capisce. Il sobbalzo lo fa' ruzzolare a terra smuovendo l'uomo al suo fianco. "Testa di cazzo, riprendi l'anello! Quello vale qualcosa!" La ragazza trema, si smuove - lo prende? /Quell'anello/. Un flash - uno solo? Oh pover uomo. Smuover le viscere è utile a ricomporre questo puzzle, ma non è ancora abbasta. Un amico. Quel fulmine. E' assurdo, vero? Come potrebbe esser così. E' la mente, mio caro Kioku - è la mente che sta giocando con te. E come può un vecchio anello rigato ricordarti qualcosa che hai perso? Come potrebbe appartenerti? I fili del destino vogliono asfissiarti i polsi e muoverti come una marionetta impazzita. Quel ricordo che senti gia sulla punta della lingua sembra sfumar via con la velocità della luce. /Quell'anello è tuo. Non è un ricordo. E' tuo. E' tuo più di ogni altra cosa./ Ma quando questa certezza infondata t'accarezza, è già troppo tardi... L'uomo è paralizzato, ma quei due sono oramai fumo nel temporale. E la ragazza è da portare al pronto soccorso. [ e n d ] [end libere per entrambi <3]

01:06 Naomi:
  [Esterno Chiosco] Se la sua illusione sia servita a qualcosa o meno, non lo sa neanche lei, vede il fare di Kioku e ci rimane appena, sgrana gli occhi incredula ma allo stesso tempo ringrazia qualunque divinità vi sia lassù per aver donato il fulmine a quel ragazzo, che sia da prima o in quel momento non importa, visto che l'importante è che l'elemento faccia il suo effetto, mentre lei intanto stringe ancora i denti e si accascia nuovamente al suolo strisciando sul muro, ansima e soffre più del dovuto come già detto prima, ma sembra che sia finita. Vede annebbiato, sta perdendo più sangue di quanto mai ne abbia perso in vita sua, si sente debole e sfinita ma probabilmente è solo la sua condizione mentale ad esagerare tutto, a fargli credere che a momenti è in pericolo di vita, un taglio non da poco ma che comunque non minaccerebbe la vita di nessuno, lei presa dallo spavento e dal timore invece starebbe patendo più di quanto dovrebbe < A-ahgh.. Mphf- Il portatile, è vero.. Il portatile.. > si preoccupa anche di quello se non soprattutto, la borsa che aveva con se è stata sbattacchiata ma fortunatamente è abbastanza imbottita da aver protetto mouse, computer e quant'altro, un piccolo sospiro di sollievo che però non placa l'ansimare, è solo un istante di pace e si rialza, forse se si fosse danneggiato anche quello avrebbe veramente sofferto in maniera indicibile. Si rialza a fatica, ancora sostenendosi col muro, sta perdendo sangue e rimane lì appoggiata, è maledettamente pallida in viso e sembra quasi sul punto di svenire, peccato che non si farà toccare da nessuno per farsi portare al pronto soccorso ma.. Sembra che gli tocchi, sta male, malissimo, ha avuto sin troppo a che fare con il mondo reale ed è da troppi minuti che non si isola, quell'episodio l'ha sconvolta e probabilmente ora ci penserà due volte prima di mettere piede fuori di casa, il solo pensare che dovrà andare ad avere a che fare con un eventuale medico e con altre persone, in un luogo sconosciuto, gli fa salire un ansia che quasi gli riempie gli occhi di lacrime, trema < N-nene.. Ho bisogno di lei.. Ti prego rispondi.. > le ultime parole sono ridotte ad un piccolo sibilo acuto di quelli che ci si concede prima di scoppiare a piangere, tira fuori il telefono e con le dita macchiate di sangue cerca di comporre il numero della sorella, sperando di che lei risponda, se così fosse, gli dirà dov'è e che ha bisogno di lei con tono rotto e spezzato, che l'hanno ferita e deve andare all'ospedale man on ha intenzione di muoversi da dov'è da sola. E non esiste Kioku ne tanto mento Oji ne quelli che scappano, non ancora, è lì con i lacrimoni e tiene le mancina sulla ferita, la dritta lunga con il telefono, le gambe tremulano appena, ora gli occhi sul moro < I-io.. > ma non riesce a dire niente, guarda anche verso il nonnetto, semrba che loro stiano bene, cercherà conforto nello schermo del cellulare, quello si illumina ma i pixel sotto sono nascosti da delle ditate di sangue, l'ultima visione che la tiene ancorata alla realtà, chiude gli occhi e sente la coscienza affievolirsi, svanire, sviene cadendo a terra e di lì in poi, o arriverà la sorella e la porterà a farsi medicare, o ci penserà Kioku, che anche in caso arrivasse Nene potrà seguirle al pronto soccorso qualora vorrà eventualmente accertarsi delle condizioni della piccola Nao, anche se forse avrà da spiegare ad una sorella mora dal caratterino non proprio facil, figuriamoci in una situazione come questa. { End! <3 }

01:15 Kioku:
  [Chioso Oji-->Ospedale] Il potere, già ma cosa è il potere? Tra bagliori e saette, l’ombra del volto di Kioku si distorcerebbe per un attimo, rivelando una natura a lui stesso nascosta, forse visibile per i due alpaca man, forse per chiunque stia assistendo alla lotta e non sia stato preso in controtempo dal baglio stesso, un attimo…questo è stato. Anche solo tralasciando la domanda iniziale, ciò che ha fatto è al limite del possibile, sfiora l’irreale, e non tanto per la tecnica stessa, il chakra e quant0altro, quello sono l’ordine del giorno, quanto più il fatto che lui ci sia riuscito che ha un che di irreale, il fatto poi che vi sia riuscito con non dico naturalezza ma senza una reale fatica, come se tutto fosse un semplice sogno, che tutto fosse già insito in lui e solo da richiamare, inutile ovviamente dire che tutto ciò non può che ricollegarsi alla sua vita passata, a ciò che era prima di perdere la memoria e con essa tutto il resto, già…chi era prima di essere Kioku Nashi? Poggerebbe quella stessa mano destra sul capo, disorientato per qualche istante con una sensazione di nausea ad accompagnare, come quel suo primo giorno, il suo risveglio. L’occhio comincerebbe a bruciare e la vista appannarsi per alcuni battiti, per poi tornare normale, lo sguardo sui due criminali rimanenti, quelle parole tuonare e in loro uno sguardo anomalo, spaventato si ma forse fin troppo esagerato, come se avessero visto chissà cosa, temendo quasi ad un certo punto che alle sue spalle vi sia realmente qualcuno di spaventoso, senza rendersi conto che proprio quel gioco di luci e altro hanno reso lui stesso il “mostro” di cui tanto hanno paura…ecco forse questo è il potere. Agli occhi di Kioku però, l’unica morale è quella di aver finalmente compreso un po’ di più chi è ma soprattutto cosa è, un ninja molto probabilmente, forse uno anche abbastanza forte, qualcuno che può, come in questo caso proteggere chi è indifeso e non può proteggere sé stesso. Poi quel tintinnio, la vista di quell’anello, smuovere qualcosa in lui, quasi una calamita con la propria attrazione, sente il richiamo dell’unico vero anello (?), nuovamente quel senso di nausea, la testa scombussolarsi, l’occhio destro bruciare, non farebbe neanche in tempo a reagire a quella situazione, cercare di afferrare quell’anello, no di certo gettarcisi rischiando di perdere quella situazione di vantaggio temporaneo, infine il tutto scemare, i due loschi figuri darsela a gambe e loro sotto la pioggia, Kioku alzerebbe il capo al cielo, gli occhi baciarsi con quelle lacrime dei Kami, forse contenti oggi per aver intravisto qualcosa del loro figlio perduto ma mai dimenticato completamente. Il criminale paralizzato verrà consegnato alle autorità, magari ci sarà qualcosa anche per i due ragazzi, ma poco importa, se arriveranno prima o poi non interessa in questo momento all’utilizzatore del Raiton, posando il proprio sguardo sulla ragazzina ferita dapprima, osservarla scivolare sempre più verso l’oblio, si precipiterebbe dunque verso di lei, nonostante ella le abbia detto quanto poco sopporti la vicinanza, dovrà scendere a patti per questa volta, se mai riprenderà conoscenza prima dell’ospedale, leva con le proprie due braccia, sollevandola e portandola in braccio, lasciando che le due femminili braccia cingano il suo collo, entrambi sono bagnati e questo se non altro non dovrebbe darle fastidio <Oji San> sussurrerebbe quasi al vecchio < io...io devo ringraziarti> nonostante sia stato lui in primis salvato c’è bena altro dietro <se non fosse stato per te io non sarei riuscito a fare nulla quest’oggi…> attimi di pausa prima di concludere <grazie mille Oji San> nulla di più, un leggero inchino solamente con il capo prima di portare all’ospedale più vicino dei vari settori la ragazza, così che i dottori possano prendersi cura della ragazza, seppur le ferite riportate non siano ingenti, poco importa. Lungo il tragitto silente, l’unica domanda che si porrebbe di tanto in tanto il ragazzo è proprio quella sul potere…cos’è il potere per Kioku? [END]

In una giornata qualsiasi Noemi e Kioku vengono buttati fuori dalla sala giochi a seguito di un calo di tensione e - per il disagio - vengono consolati da una ciotola di Udon di Oji-san, il proprietario del chioschetto di Udon che sta' di fronte all'ExtraBit, la sala giochi nel centro di Oto. Ma ecco che il silenzio calato per il temporale e la mancanza del solito traffico li vede protagonisti di una tentata rapina al povero raggiante Oji.

E quindi? Una genin non troppo ferrata con le arti ninja e un uomo senza passato, come potrebbero reagire?
Fortunatamente Oji ha avuto delle nozioni sul mondo ninja, probabilmente dai ragazzetti dell'accademia - ma senza alcun potenziale nozioni rimangono. Fin quando non ti trovi un potente chuunin(?) non istruito al baracchino.

-- Damn guuuys, che onore questarvi e vedervi in difficoltà. Soprattutto farvi divertire.
Ci sono stati degli errori dovuti alla disattenzione, ne sono quasi sicura - ma tutto sommato avete agito bene e coerentemente, a prescindere da tutto. Apprezzo il reinventarsi, apprezzo chi ci prova e chi segue il brivido della novità quindi... Gambattè !

Bravi, divertente ma un p o' l e n t i.
L'attacco alle spalle ve lo siete meritati.

KIOKU: 1% di memorie - la pioggia lo riporta a casa, ha un senso di quiete, tranquillità. C'è un anello, in possesso di persone che fanno rapine con la testa da alpaca. Non hai idea cosa sia, perchè, quando - ma sai che è tuo. E' un idea sconclusionata, ma è lì. Un chiodo fisso. - Impasto del chakra appreso on-game - Appresa la tecnica "Saetta".

NAOMI: got u ! -17 pv (taglio) di trenta centimetri non eccessivamente profondo sul costato, lato sinistro. E quella fiammella, la seguirai? Il sangue Uchiha chiama a gran voce i propri figli.

Spero di avervi divertito, ed avervi dato degli spuntini da inseguire!