Tiriamola fuori da Neuro
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Giocata dal 08/02/2021 21:17 al 09/02/2021 00:09 nella chat "Ospedale [Konoha]"
[Reparto Neuro] Ha avuto giorni migliori. Ma negli ultimi.. Quanti, venti anni? Santi numi, è anche difficile riuscire a dirlo. Dieci di prigionia e altri dieci di congelamento. Statici. Nulla di più che una semplice e quanto più stupida stasi di tutto il suo corpo. Cosa ricorda? Che stava combattendo. E poi.. Poi si è ritrovata in questo nuovo mondo, praticamente cambiato del tutto. Nessun paese, nessun nemico..? Le cose sono davvero cambiate. E si potrebbe dire non per il meglio. L'ordine costituito prima sembrerebbe esser stato distrutto. Un po' come le vite di coloro che si sono risvegliati. E la cosa più sconcertante, è che non è invecchiata. Non ci sono segni sul suo volto. Nè sul corpo. Nulla che possa in qualche modo ricollegare quei dieci anni trascorsi. E' una cosa incredibile. Diversa. Al di fuori della realtà. Tornando comunque a quello che sta succedendo ora.. Si trova presso l'ospedale. Questo perché ha ricevuto una chiamata al cellulare -mirabolante espansione tecnologica- che diceva di andare verso il reparto di Neuro. A quanto pare, qualcuno di sua conoscenza ha fatto il suo nome. E quindi.. Deve passare di la. Indossa gli stessi identici vestiti con cui è andata a combattere, considerando che non ha avuto il coraggio di indossare quelli esposti fino ad ora. Un vestito fatto interamente di fasce rosse, smanicato sul braccio sinistro. Il coprifronte della foglia è appoggiato e allacciato al braccio destro. Stivali da ninja, ovviamente e la borsa. A coprire il tutto una lunga cappa bianca. Non porta con se armi o altro. Solamente dei documenti di riconoscimento. I lunghi capelli neri sono raccolti in una coda di cavallo molto improvvisata, mentre gli occhi perlacei guardano i presenti, alla reception di Neuro. Andando proprio verso il bancone, andrebbe a puntare gli occhi sulla persona che dovrebbe indicarle la via per raggiungere la stanza. <Salve. Sono Sakura Hyuga. Mi hanno chiamato per Mekura..> poche altre indicazioni, prima di indicare la via. Qualche altro passo ed eccola li, dinanzi alla porta. Andrebbe dunque a bussare un paio di volte e solo dopo che avrà sentito una risposta affermativa, andrebbe a spingere la porta, muovendo il pomello così da potervi entrare. E speriamo per il meglio! Era riuscita a spiegarsi un po' cercando di essere abbastanza saggia da dare ulteriori informazioni ai medici senza discutere sul fatto che un corpo possa sopravvivere o meno. Non ci sono più cartelle mediche, tuttavia, ha i nomi dei suoi figli e se fossero vivi avrebbero sicuramente delle informazioni archiviate li, tra i loro "file" come li chiamano loro. Non hanno voluto darle, ovviamente, le informazioni su un minore e li ha iniziato a sciorinare una sequela di nome degli Hyuga tra cui, suo zio, sua madre, lo scribacchino, suo marito morto anche Kaori per quello che le interessa e tra questi anche Sakura. Li avrebbe letteralmente sfiniti, chiedendo udienza e così attraverso il fantomatico telefonino hanno cercato di chiamare diversa gente. <senta, sono stanca, ho fame, voglio cercare la mia famiglia, mandi un rotolo, i rotoli arrivano a destinazione, invece chissà dove va con questi cosi elettro cellufonini> parla con uno di questi ritornando a sedersi sulla sedia letteralmente sfinita. Era riuscita a farsi una doccia e le avevano offerto dei vestiti di ricambio e aspettava, sperando che qualcuno arrivasse per testimoniare a suo favore. Rimane a gambe allargate sulla sedia mentre la testa cade sullo schienale prima di ricomporsi mentre le viene portato qualcosa da mangiare, qualcosa di confezionato. In quel momento Mekura girandosi verso la porta, ove qualcuno sta bussando, osserva il medico e anche l'infermiera andare verso la porta e la faccia di Sakura li davanti. Si solleva in piedi di scatto osservando la sua situazione: non era cambiata, anche lei era così e tra l'altro aveva ancora i suoi abiti da guerra. <Sakura!>abbassa le braccia e non sa davvero cosa fare, se abbracciarla o lasciarla stare. <da quanto sei sveglia? non hai...hai ancora l'armatura addosso> quindi non molto, come lei si stanno tutti riattivando a poca distanza. <...come stai? come, stanno gli altri? gli Hyuga? sai qualcosa?> domanda la donna sempre più ansiosa. [ch off] [Reparto Neuro] C'è qualcosa di strano, in tutto questo. Ed è difficile capire bene come muoversi, cosa fare e cosa non fare. Anche li, in quello strano paese, muoversi sembrerebbe essere una cosa altamente difficile. Insomma, tutto è organizzato in diverse strutture. La storia del mondo è passata davanti ai loro occhi e nessuno ne è a conoscenza. Almeno quelli che erano ibernati. Gli occhi ora, quando la porta si apre, piombano prima di tutto sul medico e sull'infermiera, andando successivamente su quelli di Mekura. Non curante di quello che potrebbero o non potrebbero dire, si fionda direttamente verso di lei. Solo qualche metro di distanza, nulla di così difficile da raggiungere. <Mekura!> Sembrerebbe essere un po' sollevata, considerando l'ammorbidirsi dell'espressione facciale, che ormai tutti conoscono.. O conoscevano? Non la abbraccia, per evitare problemi con i medici. Prima cosa, prende un profondo respiro, inalando l'aria asettica del posto. Poi.. <Ehm, sì. Non ho preso gli abiti.. Nuovi?> Domanda, un po' scettica. Non che ci sia nulla di sbagliato, ma il suo conto in banca è andato perso e di certo, andare alla magione degli Hyuga per prendere degli abiti non le sembrava particolarmente decoroso. <Prendi un bel respiro.. Non so dove siano gli altri. Sono arrivata insieme ad altri di Konoha, intrappolati. Mi sono svegliata da poco.. La percezione del tempo mi è completamente cambiata. Gli Hyuga ci sono, si trovano a qualche isolato di distanza.> Prima risponde per bene alle domande della donna, cercando un confronto visivo con lei. UNa volta fatto questo, andrebbe a volgere lo sguardo verso gli altri ivi presenti, dicendo. <Lei è Mekura Hyuga. Dovrebbero esserci dei vecchi fascicoli, o rotoli negli archivi. No?> Domanderebbe, continuando. <Comunque, mi avevano detto che serviva un riconoscimento e l'ho fatto. Devo firmare qualcosa?> Domanderebbe. Qualora fosse necessario, andrebbe a firmare le varie autocertificazioni o ribe simili. Andrebbe successivamente a poggiare gli occhi in direzione di Mekura, slacciandosi il lungo cappotto bianco e mostrando appieno il fisico. Non più tonico come un tempo, ma comunque rimasto abbastanza sviluppato. < C'è da dire che.. Le tette non sono calate. > Le priorità nella vita, proprio. Sorriso in direzione della donna, per poi dire. <Bene, se sei pronta.. O se vuoi mangiare e riposarti, rimango qui. E poi andiamo dagli Hyuga.> Anche lei ha bisogno di un cambio di abiti. E sicuramente di una bella doccia. O Sauna. O qualsiasi cosa ricordi una normale cura del corpo. <Come desolato?> in che senso desolato: c'è tanto spazio in questo villaggio che significa che sono desolati? sono i nobili del villaggio della foglia che significa che sono desolati? la donna si irrigidisce ma incassa mantenendo il controllo: ci penserà dopo. <siete al sicuro?> chiede alla fine la donna era la cosa che le importava di più. Scuote il capo <il villaggio è stato distrutto Sakura, buona parte è stata razziata e i fascicoli probabilmente anche loro, per di più sono passati 10 anni, anche se ci fossero saranno archiviati e qualcuno deve fare una ricerca approfondita, te lo dico per esperienza che può durare anche delle settimane> bhe se è scritto nei rotoli. Mekura allo stesso modo non è cambiata, non è invecchiata, ma si vede palesemente che indebolita in un modo che Sakura non ha mai visto. Se attivasse il byakugan potrebbe notare come il chakra si sia ridotto notevolmente. Lascia che questa scriva sull'autocertificazione e poi si stringe sui vestiti sorridendo quando questa parla di tette. <direi che ho dormito per 10 anni abbondanti, non ho bisogno di dormire, ho bisogno di risposte, ho bisogno di vederli> afferma questa diretta verso l'esterno. L'invito comunque è di tornare a farsi controllare, lo accetta ma è più interessata adesso a qualcosa di più importante <l'hokage? Saisashi? > Mattyse <li hai visti? si sono svegliati vero?> chiede la donna girandosi verso Sakura mentre tiene le mani sotto le ascelle per tenerle al caldo. Non ha neppure un cappotto al momento, sta solo in uno stato di agitazione notevole, fa solo una cosa ulteriore: dai pochi averi che è riuscita a salvare c'è la sua fotografia. Si ferma ad osservarla tenendola con entrambe le mani con un sorriso intenerito sul volto. <sono passati dieci anni> commenta la donna intristita da questa idea <Hiashi avrà 13-14 anni, Kurako 12 ...non mi riconosceranno neppure> i suoi figli, forse erano da soli, forse non c'erano più. mette via la fotografia e comincia a marciare verso gli Hyuga, letteralmente. [ch off] [Reparto Neuro] Desolato? Inarca un sopracciglio, continuando.< Isolato, Mekura..A qualche centinaia di metri di distanza.> Forse così dovrebbe farsi capire meglio. Insomma, non si trovano lontani da loro. Almeno per quello che è rimasto. Certo sono comunque un clan potente, ma ehi.. E' stato ricostruito tutto da zero, signori. Potrebbe essere veramente difficile, riuscire a ritrovare qualcuno che conoscono. <Siamo al sicuro..> Direbbe, continuando a firmare le varie autocertificazioni. Col fatto della distruzione di Konoha e della razzia, andrebbe quasi a schioccar ela lingua. Forse per questo motivo hanno chiesto un riconoscimento. Non che per lei fosse necessario eh. Insomma, gli occhi sono bianchi e si può ben vedere che è una Hyuga, a chilometri di distanza. < Va bene.. Adesso che abbiamo sistemato questa cosa, risolveremo anche per questo.> Direbbe, andando poi a chinare il capo in segno di cordiale saluto, verso i medici e l'infermiera. Una volta uscita dalla camera, andrebbe dunque a prendere il proprio cappotto, donandolo alla donna. A lei al momento non serve e di sicuro, gli abiti che indossa possono tenerla abbastanza al caldo. Sorride verso la donna, attendendo che prenda il soprabito, prima di continuare. <No, purtroppo. Né Furaya, né Saisashi..> Un velo di tristezza? Una nuova emozione tirata fuori da quel turbinio. Bello, no? <Ma sono sicura che stanno bene. > Lo spera, almeno. Ma in quel momento, è meglio dare una speranza in più alla donna, piuttosto che una preoccupazione. Al sentire il nome di Hiashi le prende quasi un colpo. Hiashi.. Quanto tempo era che non sentiva quel nome. E non avrà di certo 14 anni, quello a cui si riferisce lei. In questi momenti, non sa davvero come riuscire a consolare le persone. < Sono sicura che ti riconosceranno. Per quanto piccoli, avranno sicuramente conservato delle foto. E poi...> Direbbe girandosi verso la donna. <Se quell'imbecille di Saisashi mi ha riconosciuta, dopo la mia prigionia di oltre nove anni, non vedo perché non dovrebbero i tuoi figli.> Sdrammatizziamo un pochino. Ma giusto un po'. Cambiamo anche argomento. < Dieci anni sono tanti.. Oltre a non risentire dell'invecchiamento, hai notato qualche altra cosa?> Domanderebbe. Non per altro, ma vuole capire quello che le è successo. E soprattutto se ci sono delle similitudini. Non va comunque bene, isolato può dire molte cose ma pochissime sono positive. Se hanno ghettizzato gli Hyuga e gli altri clan senza dare una giusta divisione nel territorio significa mettere alla berlina la storia del villaggio. Significa ripudiare il loro passato, completamente. Non sarà così, ma la preoccupata, come la preoccupa quella affermazione dell'uchiha: erano obsoleti i ninja. <se anche mi riconoscessero cosa dovrebbero pensare di me? sono scomparsa in guerra, io...so quanto è difficile quando i morti ritornano dalle loro tombe a richiamare la loro attenzione, non sarà facile> scuote la testa e rimane per un po' in silenzio a parlare di altro, amaramente deve affermare che si, ci sono stati molti cambiamenti <ho perso moltissimo. Non riesco a manipolare il chakra come vorrei, le tecniche è come mi sfuggissero di mano, la mia precisione, la mia forza e la mia tecnica sono manomesse, sono...fragile> Stringe la mano in un pugno stretto mentre corruga la fronte <ma non così fragile> inosmma, non sembra essere interessata a piangersi addosso. Non è la prima volta, lo farà ancora è una situazione di crisi e deve solo dimostrare forza in questo momento. Nessuna indecisione. <tu però...ho bisogno di sapere della tua prigionia> chiede la donna seriamente interessata. Ovviamente non te lo sto ordinando, me lo dirai quando sarai pronta ma, io a malapena ho avuto modo di sapere che tu fossi scomparsa> e lo dice con sincerità, perchè quando è stata allontanata dal clan sono passati anni e successivamente quando è diventata capo clan le cose non sono migliorate, ha avuto molto a cui pensare e fare. [ch off] [Reparto Neuro] C'era da immaginarselo.. Non che lei sia esperta in rapporti umani. Nè tanto meno brava con quello che è rapporto Madre-Figlio. In fin dei cotni non ha avuto la possibilità di diventarlo. E sicuramente non ce l'avrà, se continuerà su quella strada. Dieci anni.. Che roba, ragazzi. Tornando un attimo seri, comunque, andrebbe successivamente a dire. <Non ho mai avuto questo tipo di esperienza.. Però, so che per quanto difficili possono essere le situazioni, si troverà il giusto approccio. E riuscirai a ritrovarli.> Amarli, anche. E apprezzarli di più. Non l'ha fatto lei con Saisashi. Non a sufficienza. Non l'ha fatto con la sua famiglia, per quanto potesse esserle di aiuto. Non l'ha mai fatto. Ed è per questo che molti dei legami che aveva, ora sono del tutto persi. Quanto alla forza di Mekura, annuisce. Sa di cosa parla.. <Anche io ho avuto una cosa simile. Credi che sia comune? Ho perso.. molto potere e non riesco quasi più ad usare i Genjutsu.> Vi pare che non abbia già provato a farlo? Dopo aver sentito quel calo ha dovuto necessariamente controllare fino a che punto fosse debilitata e soprattutto dove potesse arrivare a fare con le sue tecniche. <Anche il Suiton.. Non lo manipolo più> E la cosa la rende molto, ma molto più scettica di quanto non pensasse. Perdere il chakra è un conto; insomma, c'erano dei casi documentati di perdita di potere. Ma addirittura la manipolazione del suo secondo elemento natale? Devono scoprire cosa è successo, in un modo o nell'altro. Quanto alla prigionia, abbasserebbe lo sguardo, ispirando profondamente. Da quando è tornata, i grandi capi di Konoha hanno chiesto e richiesto migliaia di cose. Tra cui anche quella. <Ricordi quando partii per trovare i Corvi Bianchi della Tempesta? Successivamente, al mio rientro, venni rapita. Dapprima dallo scienziato pazzo che ha torturato Saisashi. Poi, una volta fuggita da li, incontrai lui.. E cercai di tornare a Konoha. Ma venni nuovamente rapita dal mostro.> E a quelle parole andrebbe a guardare il viso di Mekura. Sa quale mostro? Forse non si ricorda..< Mio padre biologico.> Aizen. Quella merda ambulante di persona. <Mi ha tenuta segregata in un luogo.. Non lontano dal porto di Fuoco. Nove anni di prigionia dove venivo picchiata, stuprata, violentata e genjutsata giorno e notte. Porto innumerevoli cicatrici che lo dimostrano..> Risatina isterica, andando poi a grattarsi il petto, li dove ci sono più cicatrici. Movimento un po' frenetico della mano, come se stesse cercando di togliersi qualcosa di dosso. < Devo dire che sono stati anni di prigionia piuttosto.. Duri.> Troppo, a dirla tutta. <Questo è quanto.> Lo scopo di tutto quello? Ah beh, bisogna solo immaginarlo. Anche lei, ha perso molto. Mekura ha perso anche le sue manipolazioni del chakra naturale Suiton e Doton. RImane in silenzio rimandono ad ascoltarla e alla dando poi un colpo di tosse. <ricorda il tuo addestramento: il chakra è la fusione delle energie fisiche e psichiche, esse si generano attraverso l'allenamento e l'esperienza. Se c'è esperienza ma non allenamento non vi è equilibrio e io, come molti altri, come è molto probabile, abbiamo perso in dieci anni tutto quello per la quale ci siamo allenati, il nostro corpo deve reimparare quasi da capo tutto quanto> Mekura rallenta il passo quando sente quelle parole, quello che era successo in quegli anni, quel...mostro che le aveva fatto questo. Kaori, lei, non l'hanno aiutata e alla fine ecco un'altra Hyuga distrutta dalla vita, una come loro. Rimane in silenzio per un bel po', non sapeva davvero ch e cosa dire. Chiedere perdono è troppo semplice, dimenticare è troppo complicato. Mekura guarda davanti a se e non offre nessuna parola di conforto, ma offre comprensione <è morto?> chiede alla ragazza con determinazione. <...se non è morto, lo andremmo a cercare e lo uccideremo> e questo è un dato di fatto: gli Hyuga devono uccidere gli Hyuga traditori è un dovere. [ch off] [Reparto Neuro] Il ragionamento di Mekura non fa una piega. E' vero che il Chakra è la fusione di tutto questo, energia mentale e fisica. Ed è anche vero che se non c'è equilibrio, questo tipo di energie non riescono a combaciare. Pertanto, cosa potrebbe mai succedere, se non c'è un costante allenamento? <Quello che dici è vero.. Ma se non siamo cambiate fisicamente, almeno all'apparenza, perché cambiare così tanto la nostra capacità di manipolare il chakra? E' vero che dieci anni di stallo sono tanti, ma se eravamo congelati.. Non era congelato anche il nostro chakra? O solo quello ha subito cambi bruschi?> Il ragionamento che sta cercando di fare è abbastanza evidente, tutto sommato. Se sono stati in animazione sospesa tutto questo tempo, vuol dire che le funzioni vitali, così come i ricordi sono rimasti sospesi. Bloccati nel tempo e nello spazio. Ciò significa che anche le loro capacità non dovrebbero av er avuto delle variazioni. Ma questo sappiamo che non è successo, in quanto il suo stesso chakra così come la sua abilità di manipolarlo hanno risentito negativamente. E non solo le sue, ma anche quelle di molti altri a sentire Mekura. Tornando comunque al discorso un po' più succoso, continuerebbe anche a grattarsi petto. Lo sguardo si farebbe più intenso, ora. <Vedi.. Non è morto, perché sono riuscita a fuggire. E non avevo le forze di combatterlo.> Ricordiamo che è tornata al villaggio ricoperta di ferite, ustioni, ecchimosi, lividi ogni dove. Non doveva nemmeno essere li, considerando tutto. <Se il karma è giusto, questi dieci anni hanno fatto il loro lavoro. Altrimenti mi toccherà andare a stanarlo..> Direbbe, continuando succesivamente con un <Meglio non ora. Prima, dobbiamo ristabilire il nostro equilibrio. E questo significa una sola cosa.> Riprendere ciò che avevano, con i denti e con le unghie. Ma ancora di più, riprendersi quel potere che è andato perduto. <Il chakra e le sue tecniche possono operare in vie che non ci sono comprensibili, sopratutto per quello che riguarda...quell'essere> insomma, non c'è una spiegazione per tutto. <ho l'impressione che ha danneggiato più che altro la nostra connessione con il chakra, ci ha indeboliti, forse non era una cosa legata prettamente ad un corpo...> Mekura pensa, l'occhio le cade su un passante e sul telefonino. <...> e se fosse una cosa simile? Si gira verso Sakura <quando sono stata trovata mi hanno spiegato quei cosi, i telecitofoni, i-i tellulari come cavolo si chiamano I CELLULARI! ECCO> da un sorriso soddisfatto di questa piccola vittoria personale e continua <e se ci avesse usato come delle...batterie? il nostro corpo doveva rimanere integro, doveva essere... integro per contenere l'energia all'interno e ci ha consumati> afferma la donna seriamente confusa <no, è troppo...è senza prove e non spiega perché siamo ancora vivi dopo tutto questo tempo> ma qualcosa è stato detto vero? non lo ricorda bene <a meno che non ci sia un motivo per la quale chi è andato in quella guerra è ancora vivo> forse loro sono pericolosi? forse erano una scappatoria nel caso le cose andassero male? quel Dio era preparato l'ultima volta. <è ancora presto per dirlo...ed è inutile pensarci troppo, hai ragione, per ora dobbiamo ristabilire...> si guarda attorno seria in volto <l'equilibrio> lo afferma con una strana durezza prima di continuare a camminare <dovrò tornare a Konoha, dopo essermi assicurata che le cose qui siano in ordine, nella mia casa, alla magione Hyuga, forse ci sono ancora le mie armi, i miei oggetti> non esistendo più Konoha probabilmente non ci sono più le sue informazioni, ergo non ha più un centesimo. Era andata a dormire ricca si è svegliata povera...spera solo che la sua aredità sia passata ai suoi figli o chi la gestisca per loro. [ch off] Altra spiegazione da parte di Melura.. Effettivamente, quello che sappiamo sul chakra, considerato quell'essere, è veramente minimo. Non si sa cosa faccia, né tanto meno se sono riusciti a trovarlo, ucciderlo o quanto altro ancora. Ma tuttavia, quello che dice ed il paragone che fa non sembrano essere errati. <Un momento..> direbbe, alzando appena la mano. <Consideriamo un attimo questa teoria.> Giusto per rimanere un attimo fedeli a questa analogia. <Il chakra ha bisogno di un contenitore, no? E per essere usato, l'energia mentale e fisica devono essere uguali e miscelate. Magari la teoria delle batterie non è da scartare. E per evitare la perdita di chakra, ha evitato anche che noi invecchiassimo. Forse il nostro calo di potere è dovuto anche a questo, non ti pare?> E' una cosa sulla quale non sembra essere ferrata. Insomma stanno tirando su tutte le somme possibili e sono teorie che magari non hanno nemmeno un senso. E' ovvio che senza prove o comunque delle certezze, certe situazioni non possono essere capite. O risolte. E non ha attualmente la forza per poterle anche solo prendere in considerazione. Ci sono altre priorità, altre cose da fare. E come sottolineato da Mekura, bisogna muoversi in direzione di Konoha. <Io li non avevo più nulla.. Me ne rimarrò qua, probabilmente a fare qualche esercizio fisico. Se becco Saisashi, magari..> un allenamento propedeutico? Potrebbe effettivamente capire come muoversi anche con lui, che tipo di allenamento seguire e soprattutto riuscire a rimettersi in paro almeno con il chakra che ha perso, piuttosto che con altre tipologie di tecniche. < E al tempo stesso, cercherò di trovare anche altri. Sempre se si trovano, ovviamente.> Ci mancherebbe altro. <Comunque, cerchiamo adesso di rimetterci in sesto,mh? Nel frattempo, andiamo alla Magione degli Hyuga. E vediamo anche quello che dicono loro. Forse hanno più spiegazioni di quante ne possa avere io!> Bhe tutto può essere. Il suo istinto dice che non è una idea da scartare, eppure allo stesso tempo possono essere molte cose e nessuna vera informazione a cui aggrapparsi. <può essere> commenta mestamente la donna ma è quasi una alzata di spalle <e allora come lo hanno sconfitto? se lo hanno sconfitto e noi siamo vivi perché non ci ha consumato per un'ultima offensiva?> sospira <in realtà non capisco neppure come hanno fatto, se si è indebolito anche lui significa che va completamente in contrapposizione con la teoria...non lo so mancano molti, molti dettagli> scuote la testa allungando il passo ancora una volta. <dobbiamo integrarci in questo mondo e riorganizzarci> la preoccupa abbastanza la sua situazione finanziaria, il suo denaro. <si andiamo, non c'èpiù tempo da perdere> ha perso dieci anni lontana da loro e stava già programmando di andare in giro a prendere cose a cercare cose. Spera solo che le cose non siano così terribili le condizioni del suo clan che siano effettivamente come Sakura ha detto in una situazione di pace. Si muta e tesa continua a procedere spedita verso casa, voleva vedere la faccia dei suoi figli, voleva sapere che stavano bene e che erano vivi, vuole solo questo...per ora. [end] Come lo hanno sconfitto.. Questo potrebbe essere un potenziale quesito da porsi. Se è vero che questa persona sia riuscita a vincere su tutto e tutti, come sono riusciti a vincere? Che il progresso tecnologico abbia avuto la meglio e lo abbia sconfitto definitivamente? E' possibile.. Ma sicuramente altre informazioni saranno presenti nei libri di storia o quanto meno in quelle che sono le varie testimonianze di persone che sono ancora in vita. < Troppi dettagli.. Vedrò di fare qualche ricerca in merito.> Direbbe, per poi muoversi anche lei verso casa, non prima di aver detto. <Sì, impariamo e integriamoci. E vedremo come andare avanti.> Molto diretta, non vi pare? Ma in questo contesto, le soluzioni sono soltanto due: o si muore o si progredisce. E preferisce la seconda, dopo aver assaporato, sebbene per poco, la meraviglia dell'essere ancora viva. Per stasera è tutto, linea llo studio. <end>