Giocata dal 03/02/2021 19:50 al 04/02/2021 00:12 nella chat "Monte dei Volti di Pietra in Rovina"
Attendere fato
La guerra è giunta, le potenze sono scese in campo per donarvi gli ultimi istanti della vostra vita. Otogakure ha lanciato infine il suo ultimo attacco contro l'alleanza, e il sangue adesso sembra voler piovere su di voi. Ma a voi quelle urla di morte non sono ancora giunte, le difese del villaggio che sono state innalzate al loro massimo, tutti coloro che possano brandire un kunai sono stati richiamati alle armi e divisi all'interno del villaggio per proteggerlo. Konoha non deve cadere. L'ordine è chiaro, nulla e nessuno può attraversare le porte del villaggio ormai barricate e chiuse, e le urla sciamano fino a voi, fino al posto ove vi trovate , li sul monte dei volti di pietra potrete osservar ciò che accade lontano da voi. La distruzione sta arrivando, le urla si perdono nell'aria notturna e quasi serena della vostra tappa ma la sentite la disperazione, il dolore, la paura strisciare in voi ? Tutti li per proteggere quel loco. Il loco forse più importante, siete stati chiamati per proteggere la storia non solo di un villaggio, ma dello stesso mondo ninja. I volti sotto di voi scavati e fissati nella roccia sono il vostro simbolo più importante, coloro che vi ricordano cosa significa essere un ninja. Dedizione, amore, sacrificio. Tutti coloro che si sono sacrificati per un bene superiore, quello del proprio villaggio, e adesso questa scelta toccherà a voi. I migliori ninja del villaggio si trovano lontani sui monti ardenti capitanati dalla vostra kage, Furaya Nara, ma di essa ancora non sembrano esserci notizie, nè sull'andamento di questa nuova guerra, la vostra prima guerra. I rombi, le urla , gli attacchi, sono solo un eco lontano a voi e alle vostre debole orecchie, eppure tutti quanti siete stati muniti di trasmettitori per coordinarvi con le altre squadre di protezione . Ichirou, uno Hyuga che è stato chiamato a combattere sebbene le tue condizioni non siano le migliori per via del braccio e della gamba cambiate con il legno senju, ma i tuoi occhi sono gli occhi più potenti che possedete, coloro che vi faranno vedere oltre il visibile. Allo stesso modo , vicino a te, a non troppi metri di distanza vi è il Sabaku con la sua amata giara, un simbolo di un clan lontano, di un'alleanza che è sopravvissuta nel tempo e che ti ha donato il potere stesso della sabbia, vicino a Touma, un altro genin di konoha, senza clan eppure con la forza di volersi opporre a tutto questo. Tra quei ninja che vi circondano, che si dileguano con enormi salti tra le case del villaggio , troviamo anche Tsuyunotama. Non un membro del villaggio, le tue vesti si differenziano tra molti seppur un ricordo vi è in quel tempio del fuoco poco lontano. Trascinato via dalla guerra imminente, il bosco di Shukosato è troppo periglioso per comuni esseri, eppure gli Hyuga hanno visto in te il chakra, non sei un comune esser mortale, non sei nemmeno un ninja. Cosa ti rappresenta davvero? Cosa sono le tue vestigia adesso di fronte la distruzione totale? < tenete duro, possiamo farcela > una voce si risente nel vostro orecchio, una voce tremolante, impaurita. Konoha sotto i vostri occhi crolla, pezzo dopo pezzo, i portoni che vengono tenuti a malapena, le città invase dal fumo dei piccoli incendi, le case che vengono ben presto abbandonate , le grida, le urla di paura e disperazione, la corsa per la vita senza degnarsi degli altri solo per raggiungere la propria sopravvivenza, ma voi dovete rimanere li, in attesa che qualcosa accada, che sia davvero questa la vostra ultima battaglia? Assaporate l'aria , donate un pensiero a chi amate, e lottate, per voi e per il villaggio.[Chakra on per tutti, innate on per tutti se la avete][no turni][tempo fino alle 21:30 per il prossimo esito]
[Volti di Pietra] Lo hanno prelavato dalla piccola cittadina di Shokusato mentre stava parlando ad alcuni pescatori nel piccolo centro abitato del villaggio e se lo sono portati via. Dove lo hanno portato? In mezzo all'Inferno, esattamente dove non voleva ancora andare e dove anzi voleva portare via più gente possibile. Mal armato, senza nessuna fede in nessuno Kage, lo hanno messo a protezione di una montagna che per lui è solo una vanità di tempi che stanno per finire: sicuramente Keiga ora gli darà pienamente ragione, semmai sarà rimasta in vita. Addosso ha ancora il suo kimono pesante, lo zaino pesante dietro la schiena e un piccolo pugnale in bambù sul fianco destro, ha rifiutato ogni simbolo che potesse identificarlo in qualcosa e ora si ritrova lì, attorniato da sconosciuti a combattere una guerra non sua. La morte? Non è cosa che lo preoccupa <Probabilmente faceva parte del piano> esclama sotto voce guardando il cielo che è carico di morte e di dolore. Konoha davanti a sé sta bruciando, chi lo avrebbe mai pensato. <Forse... Sono arrivato troppo tardi> avrebbe dovuto lasciare il Tempio molto prima per annunciare cosa sarebbe successo? Eppure, nulla avviene per caso, se è dovuto andare via pochi giorni fa è perché così doveva andare, poche storie, pochi problemi. Guarda i suoi compagni ma non dice nulla, ritorna sulla città che brucia mentre le persone affollano le vie d'uscita pestando i cadaveri <uomini... Avete raccolto quello che avete seminato> un pensiero va al suo Tempio, chissà se anche lì è arrivata la morte, eppure, i cieli e gli uccelli erano sereni quando se ne andò, ma le persone del suo calibro non temono la morte, se morranno, si rivedranno nella Casa, di cosa si preoccupa. Sguaina il coltello e lo strige forte, vorrebbe andarsene, infondo, lui è qui per ricostruire ma rischierebbe di essere un disertore. [Equipaggiamento: un modesto pugnale con manico in bambù] [Monti di Pietra] La guerra è giunta fino alle porte di Konoha. Rapida, letale, forse inattesa. Oto ha deciso di muovere le sue pedine nell’oscurità, nella notte, allungando la sua mano per tentare di distruggere la capitale del paese del fuoco. I migliori ninja sono stati allertati, occupati a combattere ai vari portoni collocati nei quattro punti cardinali Lui, insieme a Touma ed Ichirou, si ritrova a difendere forse il punto più iconico del villaggio: i monti di pietra. Quei visi scolpiti non solo nella roccia, ma anche nella storia del mondo degli shinobi. < So che non è il momento… > Ruota il capo all’indirizzo di Ichirou. < Ma se ti dovesse servire aiuto, il mio nome è Dyacon. > Sentenzia con pacatezza, nonostante la tensione sia ben visibile sul suo volto. Una sguardo rapido, d’intesa all’indirizzo di Touma, prima d’assottigliare le palpebre nel sentire quella voce metallica farsi spazio nel suo orecchio grazie al ricetrasmettitore. < Ce la faremo. > Deglutisce, mentre l’attenzione, dall’alto della sua posizione, viene catturata dalle case e dalle case che compongono Konoha, oltre che dalle nubi di guerra che si alzano dagli accessi principali. < …… > A tale appuntamento si presenterebbe vestito come al solito: capigliatura corvina lasciata alla mercé delle condizione climatiche, dove alcune ciocche ribelli ricadono lungo le guance albine, fino al mento, incorniciando tra loro i tratti somatici morbidi e candidi illuminati dalla luce lunare. Maglia e gilet doppio petto con trama a scacchi bianco nera, coperte entrambi dal kimono scuro come la pece con ricami rosso fuoco, in cui delle corde partenti da dietro la schiena, scivolano fin davanti al petto. Pantaloni purpurei su cui svettano due borselli: un portaoggetti assicurato alla cintura, sporgente dal fianco destro, e un portakunai allacciato al quadricipite sinistro. Il primo contiene dei tonici chakra, carte bomba e fuuda da sostituzione; il secondo invece varie tipologie di armi, dagli stessi kunai agli shuriken. Ai piedi, i classici sandali da shinobi aperti alla punta, anch’essi di tonalità nera. Coprifronte ben assicurato al braccio destro e giara color ocra dalle medie dimensioni collocata sul dorso grazie ad una fascia in seta scarlatta che avviluppa il Sabaku in vita e , contemporaneamente, s’avvolge attorno alla zona centrale della reliquia. Inspira ed espira, ricercando la concentrazione necessaria per richiamare il chakra. Non vuole e non deve farsi trovare impreparato. Entra nei suoi meandri più profondi, immaginando la propria struttura fisica divisa in due parti uguali. Equamente divise da una linea nera verticale. All’apice e a pedice della stessa, ci sarebbero due sfere di colore diverso, entrambe roteanti sul loro asse. La prima, rossa, nella zona della fronte, simboleggia la forza spirituale. La seconda, blu, collocata in linea d’aria sull’addome, racchiude tutta l’energia fisica. Le braccia, nel frattempo, andrebbero ad unire le mani nei pressi della bocca dello stomaco, creando il sigillo caprino. Si concentrerebbe, sforzandosi nell’unire e fondere le due sfere, facendole scivolare lungo il tratto precedentemente descritto. Al loro contatto, dovrebbe sprigionarsi il chakra che, lesto, si sprigionerebbe in tutto il corpo. Ogni singola fibra muscolare ne trarrebbe giovamento. Beneficio non solo fisico, ma anche mentale. [Tentativo Impasto][Equi - Portaoggetti: 1 tonico chakra, 3 fuuda sostituzione, 3 carte bomba - Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken] Un terribile presagio si sta abbattendo sulle teste dei presenti, lo Hyuga si ritrova su quel monte, non vi era mai salito in vita sua, la vista dei dintorni gli fa accapponare la pelle, Le vene intorno ai suoi stessi occhi perlacei sono gonfie intorno ad essi, il suo Byakugan gli permette infatti di vedere molto più di quanto un comune occhio possa rivelare, sotto di lui infatti, il villaggio è sotto assedio, le case in fiamme e le urla degli abitanti gli fanno ritornare in mente ciò che vide e visse a Kiri, su quella spiaggia, echi del passato si fecero vivi davanti ai suoi stessi occhi perlacei, facendogli vedere delle scene alla quale non era riuscito ad assistere in passato, come la morte di alcune persone durante la guerra contro il falso Dio, in quel momento, dei brividi lungo tutto il suo corpo diventano onnipresenti e vividi, facendogli provare un incredibile senso di inutilità e rabbia nei propri confronti. Quella stessa terra sotto di lui, in fiamme ed in pericolo, ora è un pensiero ben vivido nella sua testa, tuttavia si trova lì per un altro motivo, non troppo chiaro a dire il vero, gli è solo stato chiesto di andare su quella montagna e che magari ci sarebbe stato bisogno di lui. Indossa una semplice tunica in tela nera, le maniche aderiscono per bene su entrambe le braccia, il destro, essendo una protesi, è coperto da una fasciatura bianca, non vuole far vedere che uno dei suoi due arti superiori è fatto di legno Senjuu. Legato intorno al collo il coprifronte della Foglia, un po' logoro e rovinato dato tutto quello che ha passato. La parte inferiore del giovane viene fasciata da un paio di pantaloni in tela anch'essi neri, mentre ai piedi un semplice paio di sandali ninja, a differenza del braccio, la gamba sinistra non è avvolta da delle fasciature, non ne vede la necessità. Il volto dello Hyuga è visivamente provato, preoccupato e spaventato dal fatto che non riuscirà a combattere nel caso ce ne fosse bisogno, non in quelle condizioni e non con delle protesi provvisorie addosso. Nonostante la sua innata gli faccia vedere ben più di che non vedrebbe senza, il ragazzo non riesce a notare ancora nessun pericolo, ma solo delle presenze dotate di Chakra, probabilmente altre persone chiamate a raccolta su quel luogo ove staziona anch'egli, decide quindi di raggiungere quel gruppetto, mentre una voce nel suo orecchio, spaventata e provata dalla situazione, intima il gruppo di stare calmi, come se fosse facile. Una volta raggiunti, la sua attenzione viene immediatamente rapita da uno dei ragazzi li presenti, sembra si voglia presentare allo Hyuga, che guardandolo con quegli occhi penetranti e perlacei andrebbe a fare un sorriso, enunciando <Lo stesso vale per te Dyacon.. Ichirou, piacere di conoscervi... tutti quanti..> andrebbe a generalizzare nonostante abbia risposto al Sabaku <Sono sicuro che andrà tutto bene..> il suo tono come al solito non pecca di calma mentre i suoi occhi, vigili e attenti, continuano a scrutare i dintorni in tutta la loro pienezza ed ampiezza. [Chakra on: 19/20][Byakugan liv. I] [Monti pietra] E alla fine la guerra arrivò.Inesorabile, ineluttabile, portando con se i suoi venti di morte e distruzione. Nemmeno Konoha è riuscita a sfuggire alla morsa feroce della guerra. I suoi migliori ninja si trovano in prima linea mentre ai più giovani portatori dell'eredità del fuoco spetta la protezione ultima. E il buon genin si trova lì, baluardo contro la distruzione imminente. Le iridi cremisi scrutano il paesaggio sottostante con attenzione, mentre sul suo volto l'espressione tesa traspare in modo palese. Sulla fronte brilla il coprifronte con il simbolo della foglia, portato con immane orgoglio da chi si è sempre palesato come un portatore dell'eredità del fuoco, come sua sorella prima di lui. I capelli son ben raccolti in una treccia alta che arriva a lambire la base del collo. I corpo è protetto da un'armatura fatta in cuoio con delle aggiunte metalliche agli schinieri, vambracci e guanti. Una precauzione pesante ma sicuramente utile per la battaglia. Sopra di esso un gilet verde con varie tasche, mentre alla vita fa capolino il metallo di una cinghia di cintura che avvolge la sua vita, su di essere risiedono rispettivamente a destra una sacca porta kunai con sei kunai, mentre a sinistra una sacca porta oggetti con due tonici chakra e salute. All'interno dei vambracci ci sono arrotolati un fuuda con tronchetto a sinistra e una carta bomba a destra, mentre le altre quattro sono all'interno della sacca. Alla vita vi è legato anche un tanto. Un profondo sospiro che anima il suo petto mette beneficia del chakra che fluisce all'interno del suo corpo lungo i suoi canali circolatori. Si volge vero Ichirou a cui fa un cenno con la testa <Piacere di conoscerti, io sono Touma..appena tutto questo sarà passato avremo modo di conoscerci meglio...> lo squadra con una vaga curiosità, quindi si porta su Dyacon <Genin nello stesso esame, prima missione assieme, prima guerra assieme, almeno se devo morire lo faccio con la tua faccia vicino.> tra il serio e il faceto, cercando di smorzare la tensione <Sarà una lunga notte...> [chakra on]|Equip: armatura completa - schineiri-vambracci-guanti|Sacca kunai (x6 kunai) - Sacca porta oggetti: 2tonici chakra - 2 tonici salute, 4 carte bomba|Vambraccio sinistro: fuuda con tronchetto|vambraccio destro: carta bomba> Attendere fato
La terra stessa trema, si ribella a quella carneficina, e tu Tsuyunotama avevi già compreso? Che tutto ciò che abbiamo tolto alla stessa terra un giorno essa se la sarebbe ripresa, e pare davvero che questo sia il giorno . L'ora è giunta, il grande orologio della vita è arrivato alla sua fine per molti, il clonck del suo suono risiede in tutti voi, nei vostri petti , sentite come il tempo stia scorrendo lentamente adesso? Sembra che perfino il vostro cuore abbia rallentato i battiti per concedervi momenti in più, altri attimi di vita prima della fine. La distruzione dilaga, la pressione è sulle vostre stesse spalle, le persone che avete conosciuto, amato, detestato, sono li a rischiare la loro vita. I vostri stessi vicini di casa sono in pericolo, o forse sono già morti, o in fin di vita e non vi sarà nessuno a soccorrerli. "avete raccolto ciò che avete seminato". E' vero, troppi anni di guerre, tradimenti, egoismo che adesso vi hanno portato ad affrontar coloro che vogliono distruggervi e voi, dal vostro canto, desiderate anche per loro quella stessa fine. Una guerra ultima e sanguinosa , una guerra per vivere, dovete esserne all'altezza miei ninja, dovete attaccarvi alla vita con ogni briciolo del vostro essere. Il silenzio permane, angosciante, il sangue rimbomba nelle vostre orecchie a donarvi il tempo che trascorre, e proprio quando le urla da terra si fanno più forti anche voi sentirete qualcosa, ma non dal villaggio che si estende sotto di voi, non da ciò che potrete vedere, ma da dietro. Passi , felini, pesanti, quelli di una bestia o forse di più ma non riuscirete ancora a vederla davvero, sentirete solo piccoli movimenti nascosti che vi provocheranno quei brividi lungo la schiena di paura, la stessa che sentite annidata nel vostro stomaco . Li dietro, ove le montagne si dilungano a perdita d'occhio, ove nulla è più visibile sentirete i ringhi di bestie selvagge venire verso di voi. Immensità d'urla animalesche che si richiamano a vicenda, rimbombano su konoha stessa, attorno ad essa, perfino sotto i vostri piedi, di bestie a voi sconosciute , di tremori felini < ARRIV - > la voce urla alle vostre orecchie < TROP - > e si interrompe di nuovo. Nulla vi è stato detto, nulla ancora sapete, nulla se non che quel rumore si fa sempre più vicino e siete soli, completamente isolati dal mondo esterno, soli su quella parte alta che nessuno ha preso in considerazione di proteggere se non mandando tre genin e un deshi. Preparatevi, perchè d'innanzi a voi una bestia dalle forme chimeriche con un altezza complessiva di 3 metri sguscia via dal buio per venirvi incontro. Dietro di lui ve ne sta ben un'altra poco più piccola che raggiunge i 2 metri, e stanno puntando direttamente voi, i loro occhi famelici vi osservano e sono pronti a scattare. E' il momento di agire, di essere ninja, di difendere voi stessi e il villaggio.. e voi siete solo in quattro al momento. Siete soli. [Chakra on per tutti, innate on per tutti se la avete][Turni liberi][tempo fino alle 22:30 per il prossimo esito]
[Volti di Pietra] I rumori e le urla si fanno sempre più pressanti, la gente muore come mosche. Si stringe nelle spalle scuotendo lentamente il capo. Il pugnale viene ancora più saldamente afferrato mentre ritorna a guardare i suoi compagni che hanno già iniziato a parlottare fra loro, cosa c'è da dirsi davanti al fallimento dell'umanità si chiede. Pazienza. In quei minuti che sembrano un'eternità fa qualche passo nella loro direzione fissandoli, uno ha una protesi di legno, gli altri parlottano dei loro tempi da giovani: che mondo bizzarro che è questo. Che fare? Di certo trovarsi dentro una guerra suicida non era proprio stato programmato, ma lui ha Speranza, nulla avviene per caso nei progetti dei Kami. Dei rumori diversi dalle urla di dolore si fa leggermente avanti e sempre più insistente, nessuno pare accorgersene fino a quando non è troppo tardi, ovviamente. Qualcuno urla: "arrivano" ma s'interrompe prima di poter concludere quel grido per mettere in guardia quei ragazzi mandati forse letteralmente a morire per una guerra a cui loro non appartengono, o almeno, sicuramente non appartiene a Tsuyu. Dalle loro spalle spuntano fuori due bestie, probabilmente di aspetto felino alte più di ogni umano conosciuto. <ah> esclama girandosi di scatto e guardandole alquanto esterrefatto. <I Kami ci puniscono> sussurra stringendo i denti portandosi in posizione di difesa anteponendo il suo fedele pugnale tra lui e quelle bestie arrivate direttamente dal Tartaro più profondo. Se non avesse avuto quella visione durante l'iniziazione nel Tempio probabilmente si farebbe divorare poiché colpevole di qualcosa davanti agli occhi degli Dèi del Cosmo ma la sua visione lo ha proprio portato fuori dal tempio per fare qualcosa di più, questo è solo uno dei tanti - e pericolosi - tranelli che il Caos antepone tra lui e la Verità. Non per il villaggio, men che meno per il Kage o per qualche ideale morto e sepolto, oggi lui deve vivere per l'Umanità dormiente che sta grattando il fondo e ancora non si è destata. Rimane in posizione di difesa, piede destra in avanti e il sinistro indietro, guardia chiusa con spalle e con il pugnale in avanti con la punta verso quegli esseri, l'altra mano in guardia a pugno leggermente aperto davanti al proprio mento. [Equipaggiamento: un modesto pugnale con manico in bambù][Chakra: ON] Due di quei ragazzi presenti su quella montagna sembrano conoscersi già, la cosa gli da un certo sollievo, per lo meno non sono tutti sconosciuti e ci sarà un minima coordinazione nel gruppo di ninja, qualcosa però lo destabilizza, nella foresta poco distante da loro, un rumore sordo, sembrano essere zampe, una mandria di qualche tipo, così pare allo Hyuga ad ogni modo, che con i suoi stessi occhi andrebbe a scrutare in distanza per potersi accertare di che cosa si stia effettivamente avvicinando alla loro posizione. La terra comincia infatti a tremare e la voce che pocanzi si sentiva parlare nella sua stessa testa, ora urla e viene interrotta da qualcosa che a lui è ancora sconosciuto purtroppo, non essendo infatti dotata di Chakra, la creatura che vede a una forma vaga, riesce a capire che si tratta di una bestia, non è umana ne tanto meno in forma umanoide, quindi andrebbe ad avvertire gli altri che sono li con lui <Preparatevi.. sta arrivando qualcosa.. e non è amichevole..> oh per niente giovane Hyuga. Nell'esatto momento in cui professa quella sentenza, l'unico braccio buono dello Hyuga andrebbe posizionato in direzione della stessa foresta dalla quale i rumori provengono, pronto a scaraventare contro qualsiasi cosa ne uscirà quello che secondo lui, è la sua tecnica più potente. Il ragazzo non fa neanche in tempo ad avvertire i presenti, che subito una bestia di [3 metri] si para davanti a loro, uscendo da quella stessa radura di alberi come se fosse la più famelica creatura assetata di sangue che loro abbiano mai visto, la cosa, lo porta a fare mente locale all'interno del suo corpo, andando a cambiare l'elemento del proprio flusso di Chakra facendolo diventare dell'elemento dell'acqua, in maniera tale da mettere in pratica la sua stessa tecnica. A questo punto, afferrandosi la mano sinistra, più precisamente il polso, con la mano destra, alzerebbe ambedue le leve superiori fino a portarle in linea retta con la propria spalla, creando un angolo di novanta gradi tra torso e braccia. Formato quell'angolo con i propri arti superiori, lo Hyuga tenterebbe di convogliare il proprio Chakra all'interno del braccio, che, se fosse riuscito nell'impresa, comincerebbe ad ingrossarsi, fino addirittura a strappare la manica nel punto del bicipite e del tricipite. Ora libero dalla costrizione di quella manica, il braccio comincerebbe a diventare biancastro e raggiungerebbe una grandezza decisamente sproporzionata rispetto al fisico del ragazzo. Se ciò fosse andato a buon fine, il ragazzo tenterebbe di prendere la mira verso quelle bestie, accertandosi ovviamente che nessuno gli sti davanti <SPOSTATEVI..!> avvertirebbe dunque prima di tentare di rilasciare un getto d'acqua della larghezza di due metri e della lunghezza di ben diciassette metri e mezzo, sperando che la cosa gli sia riuscita e che sia giunta al destinatario ovviamente. [Chakra on: 12/20][Byakugan liv.I/mantenimento][Tentativo Cannone d'Acqua 4/4] [Volti di Pietra] Abbozza un sorriso nel sentire le parole di Touma, gesto in netto contrasto con il clima di tensione e di paura che si respira in tutta Konoha. < Potevi avere vicino di meglio... > Magari una bella donna, chissà. Lo sguardo si sposta lentamente in direzione del Fukaikuro, posandosi sulla sua struttura fisica per un breve quanto effimero istante. Battito d'ali. < ..... > Ad Ichirou dona un semplice cenno del capo, atto a simboleggiare di aver inteso il significato di quella frase. L'attenzione inevitabilmente poi viene catturata dalla distesa di case che si rincorrono l'un l'altra sotto di loro, formando di fatto il villaggio della foglia. Sente le grida, le urla di poveri innocenti che stanno perdendo la vita solo per la brama di gloria e di sangue di Otogakure. Le mani si stringono a pugno, facendo sbiancare le nocche. E' nervoso, agitato, teso. Non solo per lui, ma anche per Keiga che non ha avuto modo d'incontrare prima dello scatenarsi di quel putiferio. Osserva dall'alto la distruzione, trattenendo a stento i suoi impulsi, volenteroso di gettarsi nella mischia. Avverte in modo chiaro l'odore nauseabondo del liquido scarlatto; sente sulla pelle la pesantezza della polvere e della cenere trasportate dal vento. Se fosse possibile, non gli risulterebbe difficile notare, in tutto quel caos, la grande mietitrice che cammina lungo le strade del villaggio, raccogliendo le anime dei caduti con la sua falce. < Uh? > Aggrotta la fronte, portando l'indice ed il medio della mano destra a spingere contro il ricetrasmettitore equipaggiato nell'orecchio rispettivo. < Che cosa? > Preme ripetutamente il marchingegno, come se quelle parole mozzate dipendessero da un malfunzionamento dell'oggetto. < RIPETETE! > Sbraita, perdendo la pazienza. Tuttavia, riceverà solo silenzio. < Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, infastidito nel rimanere lì ad accumulare tensione senza esser d'aiuto. In quell'istante però si fanno largo dei rumori strani. Mai sentiti. Passi di animali vissuti in epoche mitologiche. "STAP!" Il tappo in sughero verrebbe tolto dalla giara, cadendo a terra, dando alla sabbia contenuta in essa di muoversi e di fuoriuscire con rapidità. "FSSSSSS" Grazie alla manipolazione degli elementi del vento e della terra, quella moltitudine di granuli non cadrebbe a sul terreno sottostante, bensì resterebbe sospesa in aria, difendendo ed avvolgendo la sagoma del Sabaku, lateralmente. La sacra sabbia di Suna si porrebbe a difesa del suo controllore dalle ginocchia a fin sopra la testa. < Alla fine vi mostrate... > Sussurra, inquadrando nel proprio raggio visivo le due chimere di dimensioni differenti, vomitate dall'oscurità e dalla boscaglia circostante. < Vediamo di cosa siete capaci... > Le sfida quasi, alzando lo sguardo sui loro musi, soffermandosi su quella più grande, alta 3mt al garrese. Che anche la sua parte di guerra abbia inizio. [Equip - Portaoggetti: 1 tonico chakra, 3 fuuda sostituzione, 3 carte bomba - Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken][Chakra ON: 29/30][Controllo Sabbia Lvl 1] [Monti dei volti] <La compagnia è apposto, non ti preoccupare…certo una bella donna non mi sarebbe dispiaciuto, ma posso accontentarmi di te, ho visto facce ben peggiori delle tue…> sarcasmo per cercare di smorzare una tensione che si può tagliare a fette mentre continua ad osserva la situazione da lontano. La posizione è ritta mentre le braccia si ritrovano conserte sul petto in quella posa rigida come una statua. La terra trema mentre dentro di se quella sensazione ovattata, di tempo rallentato, che pervade il suo corpo. Si volta in direzione dei compagni per un istante mentre dentro di se sente il peso e l’angoscia verso quei compagni e amici al fronte, nel pieno furore della guerra ma ella non solo lì, è direttamente alla loro spalle. Un brivido che percorre la sua schiena in maniera sinistra, al punto da drizzare totalmente la schiena e portare il mento verso l’alto. Quell’attimo di silenzio prima di percepire i ringhi felini provenire dalla vegetazione e le parole di Ichirou arrivano letali come le creature che stanno per avvicinarsi. La mano si porta di richiamo alla trasmittente, riuscendo a captare solo quel che basta da capire che ormai è arrivato il momento d’impugnar le armi. Si volta lentamente per ammirare le chimere arrivare. Sgrana gli occhi con stupore e brivido per la battaglia che da li a qualche istante inizierà anche qui. Lo sguardo su entrambe le creature e alla figura di Tsuyunotama. Osserva per qualche istante Dyacon e Ichirou che hanno deciso il loro avversario, quindi cerca di far scivolare il suo chakra verso le gambe nel tentativo di fare uno slancio in direzione del pelato, in modo da poterlo affiancare. Se fosse riuscito nello spostamento si porterebbe al suo fianco. Uno sguardo a pugnale <Con quello manco ci castri i maiali.> un attimo mentre si prodiga a mantenere una postura difensiva, con la mancina proiettata in avanti rispetto alla gemella destra, mentre le gambe si trovano in posizione invertite rispetto alle braccia, lo sguardo fisso verso le creature dinnanzi a se, pronto ad agire <Sai fare qualche tecnica?> domanda, infine. [chakra on]|Equip: armatura completa - schineiri-vambracci-guanti|Sacca kunai (x6 kunai) - Sacca porta oggetti: 2tonici chakra - 2 tonici salute, 4 carte bomba|Vambraccio sinistro: fuuda con tronchetto|vambraccio destro: carta bomba> La bestia esce, accompagnata da quella sua amica a pochissima distanza, due belve fuori dal mondo, due belve non riconducibili al mero regno animale, qualcosa che diviene di più, molto diverso, e pericolose. Lo sono, sentite i brividi, la paura scendere dentro di voi e attanagliarvi le viscere. I trasmettitori che avete alle orecchie vi rimandano solo urla, frasi sconclusionate, gemiti di perdizione < NON ABBIAM- NOTI- KAGE > le urla continuano imperterrite alle vostre orecchie, all'esterno, dal basso verso l'alto per quel reale inferno. Se qualche occhio si muovesse vedrebbe immensi pipistrelli volare a cerchio su un gruppo, che siano nemici o amici non v'è dato saperlo, non quando dovrete difender le vostre stesse vite in questi attimi. Ichirou, i tuoi occhi che s'addensano verso la foresta, verso l'oscurità eppure adesso non vedi altro, solo quelle due bestie composte di materia e chakra, e tu per primo vai a prender in mano la situazione con il tuo cannone d'acqua. La prima bestia che viene colpita in pieno, barcolla di lato, ma ancora viva e vegeta, e adesso si immola verso Dyacon e Touma con sguardo furente. La seconda bestia, la più piccola rimane li, osserva ancora, sembra quasi attender il momento propizio per banchettare coi vostri corpi, si sposta verso di te Ichirou e verso Tsuyunotama armato solo di quel coltello, fa ancora qualche metro, ma hai ancora del tempo, voi tutti avete ancora il tempo per salvarvi. Quelle bestie orribili che sembran montagne, eppure uno di voi è riuscito a ferirne una gravemente, la stessa di tre metri che si muove quasi confusa , barcollante, ma con i denti serrati e il ringhio che rimbomba. Un ringhio di dolore, quello di una bestia ferita, quello che pare forse un richiamo per altri della stessa specie. Le stesse che stanno assaltando adesso il portone principale del villaggio. Tutto trema, i ringhi vi percuotono, la paura stessa che vi opprime le viscere, il cuore che galoppa verso gli ultimi passi, ma siete ancora vivi. Potete respirare, avete il vostro corpo, i vostri occhi, le vostre menti che rincorrono pensieri tenebrosi. Ma siete vivi. Ricordatelo ancora, ripetetelo per opporre la resistenza che vi serve per guadagnar del tempo, per proteggere il passato e il futuro di un'intera nazione. Quella del fuoco. La stessa volontà che arde in tutti voi, la stessa che vi percuote per non lasciarvi prender dalla mera paura, la stessa che vi avrebbe portato a divenire dei ninja più forti e lasciati andare la fuori, dove suono e alleanza ancor combattono . Le comunicazioni si interrompono dopo un ultimo grido < SIAM- MORT- > e poi il nulla. Non sentirete più niente. Solo un fischio acuto alle orecchie. Sbrigatevi e non morite proprio adesso. Siate ricordati come salvatori del villaggio, come coloro che più di tutti hanno sacrificato tutto quanto per un bene superiore. Siate delle leggende. [Chakra on per tutti, innate on per tutti se la avete][Turni liberi][tempo fino alle 22:30 per il prossimo esito]
[Volti di Pietra] Un povero diavolo s'affianca al Monaco, il suo commento sprezzante lo fa ridacchiare, guarda il proprio fedele pugnale. <Ci inventeremo qualcosa> Ritorna velocemente su Touma <qualcosa, ma nulla di così utile> comunque sia, qualcosa bisogna pur inventarsi quindi più velocemente che può eseguirebbe i sigilli del bue, cane, drago e cinghiale così da andare a rilasciare il chakra finora attivato e tenuto ben racchiuso dentro i suoi punti vitali, se tutto andasse liscio inizierebbe a focalizzare il suo pensiero e così anche la relativa potenza psico-fisica sul pensiero di due sue copie identiche a lui, vestite uguali, calve, con lo stesso kimono e lo stesso maledetto pugnale in bambù agguantato nella mano ben salda che punta quella bestia che dista 5 metri di distanza da lui e il compare che ha deciso di affiancarlo. Se tutto andrà come il Monaco spera dovrebbe trovarsi al suo fianco - oltre Touma - anche due copie identiche a lui. <Iniziamo con questo> esclama ridacchiando. Ora però bisogna inventarsi ancora qualcosa. Assieme a una sola copia farebbe un leggero balzo addietro così da creare ancora più distanza tra lui e quelle bestie, nel frattempo, una copia rimarrebbe lì dov'è, nella posizione in cui - forse - è stata creata così da usarla come diversivo. Non un attacco offensivo ma bensì difensivo, con una copia al suo fianco potrebbe prendere ancora del tempo o semplicemente confondere la chimera. Si augura che Touma possa sfruttare in qualche modo questo sua diversivo; sempre che sia andanto a buon fine. [Chakra: ON] [Chakra 6/10][Equipaggiamento: un umilissimo pugnale con manico in bambù] Le voci nelle orecchie dei ragazzi continuano ad urlare informazioni a metà, sembrano negare qualsiasi tipo di contatto con qualcuno, non riesce bene a capirne il senso, ma la sua cannonata è andata a segno, colpendo in pieno la creatura più grande e feroce delle due, che in questo momento barcolla confusa, stordita e ferita soprattutto, un punto per i ninja quindi. Nota come il Sabaku stia preparando la sua innata, probabilmente assisterà a qualcosa che non ha mai visto in vita sua, la cosa lo interessa alquanto, ma non è il caso di distrarsi in questo momento, infatti la seconda creatura, quell'immonda bestia di due metri si dirige spedita a velocita parecchio sostenuta verso lo Hyuga e il Judo, che guarda preoccupato in questo momento, quel coltellino non potrebbe mai bastare per una creatura di quelle dimensioni, soprattutto se a malapena il cannone d'acqua del Genin ne ha ferita una. La manica sinistra ormai strappata dello Hyuga gli fanno pensare solo alla possibilità di un solo altro colpo, ma con quale rischio? Il consumo di Chakra alla quale si sta sottoponendo non è indifferente, la vista è ancora in ottimo stato, ma il mantenimento della sua stessa innata gli sta provocando un leggero dolore dietro i bulbi oculari, che stanno sopportando il peso di quel suo Chakra come se ne andasse della propria vita, che alla fine non è poi così sbagliato come concetto. Non conoscendo il nome del Judo, lo Hyuga andrebbe a voltarsi in sua direzione, andando a professare <Se vuoi combattere solo con quello, devo dirti che ammetto che il coraggio non ti manca, ma non so quanto sia positiva come cosa.. non se sei un pazzo suicida o solo un incredibile ottimista..> la cosa lo fa sorridere preoccupato, ovviamente, chiunque stia al fianco del ragazzo è degno della sua preoccupazione, chi più e chi meno si intende ovvio, ma nonostante tutto, volge il corpo in direzione della seconda creatura ora, andando a caricare nuovamente quel braccio di Chakra acquatico per prepararsi a sparare un altro colpo ma non prima di aver detto <Hey sconosciuto.. avrò bisogno di qualcuno che mi copra le spalle nel caso dovessi mancare quel bestione laggiù.. posso contare su di te?> detto ciò, il ragazzo tenterebbe nuovamente la fortuna andando a rilasciare un secondo cannone d'acqua in direzione della bestia più piccola, notando con piacere che il suo alleato ha creato delle copie di se stesso, magari intenzionato a distrarre la creatura nel caso lo Hyuga ne avesse avuto bisogno, non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione dopo questo suo attacco. [Chakra on: 7/20][Byakugan liv.I/mantenimento][Cannone d'Acqua 4/4] [Volti di Pietra] Alla fine la battaglia è giunta anche lì, fin sopra la zona più alta del villaggio della foglia. Lì, dove la storia viene ricordata tramite quei volti scolpiti nella roccia. Facce di chi si è sacrificato per un bene superiore, dando tutto se stesso per salvaguardare il futuro. Nonostante non sia nato nel paese del fuoco, deve molto a questa gente. Se non fosse stato per l'Hokage Furaya, starebbe ancora pensando se intraprendere o meno la strada del ninja. Per questo motivo non permetterà che quel simbolo di speranza venga distrutto, anche solo minimamente scalfito. < ..... > Aggrotta di nuovo la fronte, sentendo ancora la voce metallica farsi largo nella ricetrasmittente. Non capisce nulla. Parole mozzate e frasi senza senso. Scuote il capo, infastidito e turbato allo stesso tempo, ma senza mai distaccare gli occhi color ametista dalle due belve. < Acqua? > Sbatacchia le palpebre, vedendo il ninjutsu eseguito da Ichirou. La cannonata dell'elemento appena citato prende in pieno la chimera più grande, quella alta 3mt al garrese, ma non la uccide. Nonostante la potenza dell'attacco, il nemico è ancora in piedi. Barcollante, ma non domo. < Ottimo lavoro Ichirou! > Sentenzia, abbozzando un ghigno mefistofelico nel volto. Si sente rinvigorito, traboccante di forza. Sicuro di poter riuscire nel compito affidatogli. Almeno fino a quando l'urlo del ninja dall'altra parte della comunicazione, dice una parola incompleta, ma sempre decifrabile: morte. Sgrana gli occhi, venendo preso dallo sconforto. Sente la paura, la frustrazione prendere il sopravvento, così come il battito del cuore rimbombare nel petto. < Uhmpf... > Espira, provando ad alleviare la tensione, reclinando il capo verso il basso e facendo scendere un'alone d'ombra sui tratti somatici, occultando lo sguardo in toto. La mano destra, intanto, toglie l'auricolare infilato nel medesimo orecchio, liberandosene con facilità. < Fanculo... > Sbotta sommessamente, prima di venir pervaso dalla rabbia. Deciso rialza gli occhi verso il nemico, distante da lui 3/4mt, non di più. Perfettamente frontale. "FSSSS" La sabbia continua ad uscire dalla giara, richiamato dal Sabaku, sostando ai suoi lati con il chiaro intento d'erigere uno scudo a protezione. < Combatteremo finché avremo energia in corpo... > Convinto esterna quelle parole, mettendo poi in pratica la sua offensiva. Leste le braccia si distenderebbero in avanti, unendo le mani tra loro. Tramite questo movimento, anche la sabbia si compatterebbe di fronte a lui, formando un agglomerato unico. I granelli, grazie al chakra che verrebbe costantemente convogliato nel loro interno, si solidificherebbero tra loro, creando una forma ancora indefinita. Lentamente, ecco che le mani si scioglierebbero da quell'abbraccio, muovendo le dita come se stessero suonando un pianoforte. Gesti che fungono da prologo di quello che ha in mente. L'elemento di cui è il custode si plasmerebbe per sua volontà, assumendo la sagoma di una lancia, divenendo sempre più definita. L'arma assumerebbe consistenza, durezza, avente queste caratteristiche: lunghezza 1mt, altezza 70cm e profondità - per dare la terza dimensione all'oggetto creato - di 40cm < Sabaku... > Una litania. un sussurro percettibile solo a lui. < ...UCHIAGE! > Sbotta, concentrandosi sul chakra e farlo affluire per spingere la lancia contro la chimera più grande. L'arma bianca, saetterebbe dal basso verso l'alto, in diagonale, mirante il petto collocato tra le due zampe anteriori. Tenta di colpire la zona meno resistente, meno muscolosa, provando a far suo il momento di confusione in cui alberga l'animale. Magari prendendolo alla sprovvista. Impassibile, osserva l'esito dell'offesa. [Osservazione 1/4][Manipolazione Sabbia 2/4][Gittata: 10mt][Equip - Portaoggetti: 1 tonico chakra, 3 fuuda sostituzione, 3 carte bomba - Portakunai: 3 Kunai - 3 Shuriken][Chakra ON: 27/30][Controllo Sabbia Lvl 1] [Monti dei volti] <Cosa il Kage! COSA!> urla nella trasmittente cercando di carpire quelle tre parole che giungono al suo orecchio. Digrigna i denti con forza, così come le nocche vengono strette con forza fino a sbiancarle. Inspira profondamente cercando mitigare il suo odio e incanalarlo in sentimenti più congrui all’escogitare un’azione d’attacco. Ma la paura fa da padrona alla situazione, rivoli di sudore che imperlano la tempia, un sudore freddo fatto di paura e terrore, le gambe che tremano appena, così come la mano chiusa in pugno. Si guarda attorno vedendo cosa stanno facendo i suoi compagni, ma non c’è tempo, infatti la chimera si avvicina con fare minaccioso, seppur barcollante <Che la paura non faccia arretrare il nostro passo! Siamo baluardo ed egida del villaggio, non permettiamo a queste bestie di andare oltre.> ruggisce con forza <Ricordate che siamo gli eredi della volontà del fuoco!> Un urlo disumano il suo all’altezza del petto imprime i sigilli del gallo e della tigre, quindi cerca di convogliare il suo chakra lungo la mano destra tenuta a mano aperta, cercando di mescolarlo con l’elemento a lui affine, il fuuton. Cercherebbe, tramite gli tsubo posto sui polpastrelli di piegare l’aria in quel punto al suo volere grazie al suo chakra, cercando di spingere l’aria verso l’esterno, cercando di creare un vero e proprio vuoto a forma di lama. La mano trema nel tentativo di tenere la sua tecnica quindi cercherebbe di lanciarla proprio diretto verso il petto della chimera, sfruttando il suo barcollamento, dopo di che cercherebbe di osservare il suo avversario nel caso schivi il colpo in modo da poter agire istantaneamente. [Tentativo armi di vuoto 2/4][osservazione 2/4][chakra on | 25/30]|Equip: armatura completa - schineiri-vambracci-guanti|Sacca kunai (x6 kunai) - Sacca porta oggetti: 2tonici chakra - 2 tonici salute, 4 carte bomba|Vambraccio sinistro: fuuda con tronchetto|vambraccio destro: carta bomba> Tsuyunotama con quel semplice pugnale, eppure nemmeno tu ti tiri indietro, non per salvar un villaggio che non senti tuo, che nulla t'ha mai donato, più per la tua stessa vita. E l'arrendersi non è contemplato, onorevole senza alcun dubbio, ma pur sempre solo con un coltello. Una tecnica la tua molto basilare, semplicemente una copia di te stesso, eppure abbastanza dal far fermare la chimera e permettere allo Hyuga di rimettere in atto quel cannone d'acqua. Un tonfo sordo a terra, la chimera che scivola urlando il proprio dolore, una chimera abbattuta su due. Il vostro team, sebbene non di altissimo livello riesce ad abbatterla. Siatene felici, siete vivi e vegeti, e il nemico è a terra. L'ansia che sembra calare, riuscire ad abbattere una di quelle bestie non è facile sebbene vi lasci con così poco chakra dentro di voi, e senza di esso, cosa siete? Cosa rende un ninja tale di questo nome se non quell'energia che vi circola dentro il corpo? Anche Dyacon infine si muove, la sua sabbia che reagisce al proprio volere, si plasma leggiadra per crear quel pugnale che diviene più forte per ferire la belva, un attacco combinato a quello del tuo compagno, amico, Touma, il cui fuuton aiuterà perfino il colpo della sabbia per squarciare un fianco della bestia. Arranca essa, ancora verso di voi, ultimi passi prima di crollare a terra di peso. Morta. Siete riusciti anche in questo, il chakra ancora vi dona forza e speranza, le vostre vite appese a quel filo sottile che potrebbe spezzarsi d'improvviso. Oh com'è crudele la realtà? Impegnati sempre a pensar a se stessi senza comprender che prima o poi vi saranno delle conseguenze , che prima o poi la natura stessa vi si volgerà contro. Gioite di questa vostra piccola vittoria! Lasciate che essa vi percorra l'animo e le viscere, che i vostri sorrisi tornino per qualche attimo a splender sui vostri giovani volti, che possiate godere di quella luna piena sopra le vostre teste, dell'aria nei vostri polmoni, del sangue nelle vostre vene. < SENSITIVI > parole nella vostra mente, non attraverso le apparecchiature ormai inutili < ABBIAMO LASCIATO IL FIANCO SCOPERTO > le urla che continuano alle vostre orecchie, terribili, nervose e veloci < SCAPPATE FINCHE' POTETE, SALVATEVI > salvatevi. Non un ordine, ma una speranza, l'ultima forse di chi vi ha donato quelle ultime parole. Le stesse che vi riempiranno la mente. Non è finita, non ancora, salvatevi ma da cosa? E li Ichirou avrai il peggior spettacolo di tutti , merito della tua innata eppure adesso comprenderai il vero peso di quegli occhi che la natura t'ha donato. Li nella foresta, ove i primi due mostri sono nati, vedrai un infinità di chakra. Non puoi nemmeno contarli, non ci riesci, sono troppi. Tutte bestie. Vorresti spegnerli? Chiuderli e far finta che non esistano? Ma sono qui. Tutti voi potrete vedere dopo qualche attimo quell'ondata scura e tetra che fuoriesce da quella foresta, corpi ammassati, scuri, demoniaci, chimere dalle diverse dimensioni che vi osservano fameliche ma ancora lontane. Non è stato semplice abbatterne due, ma qui si parla di centinaia, forse migliaia di esseri pronti a distruggere voi e la foglia. Allo stesso tempo sentirete un rombo lontano < CORRETE , DOVETE SCENDERE DA QUI > un urlo dietro di voi, diversi chunin che sono li ad avvisarvi del pericolo , gli stessi che si premureranno di aiutare l'unico deshi della squadra portandolo via lungo le scale grazie alle loro abilità, tutto per salvarti e portarti ai piedi dei monti . Voi altri dovrete correre , perchè al vostro primo singolo movimento quelle bestie saranno dietro di voi . < KAI > sentirete questa parola ripetuta dai vari chunin durante quella discesa , e sentirete degli scoppi, uno dopo l'altro, che risuonano sopra le vostre teste. Il monte dei volti di pietra che inizia a crollare, pezzo dopo pezzo, viso dopo viso, i pilastri di un grande passato che cominciano la loro rovinosa caduta portandosi dietro qualche bestia, eppure molte se ne salveranno, molte sono ancora li , fameliche e a caccia. La lotta non è finita, ma questa è una sconfitta. In lontananza sentirete anche il rombo del portone principale che collassa su se stesso, i cardini non hanno retto la forza distruttiva delle bestie che si riversano all'interno delle stradine del villaggio. Le difese hanno ceduto di fronte la mole e la potenza di ciò che è sconosciuto. Konoha crolla, si inginocchia, non vi sono più le mura a proteggervi, nemmeno i volti dei più grandi ninja esistiti ad osservarvi dall'alto. Avete perso oggi, avete perso il vostro passato, la stessa storia che si frantuma a terra mentre sarete abbastanza lontani da poter osservar quanto succede. Non vi è più una casa alla quale tornare, forse non avrete nemmeno più i vostri cari e i vostri amati. Non vi è nulla se non distruzione e morte. Adesso siete soli in un mondo che non è quello che conoscevate. < portate in salvo i feriti e chi incontrate , ci pensiamo noi alle bestie , ANDATE > quanto coraggio ci vuole per compiere quell'ultimo sacrificio? Eppure voi siete sempre l'ultima speranza, coloro che detengono la volontà del fuoco. Custoditela se ci riuscite, perchè nulla vi sembrerà aver più senso. Raggiungerete la salvezza ma la guerra non è terminata. E adesso, in questo momento, il mondo si inginocchia, crolla su se stesso. Ognuno di voi perderà tanto, troppo forse. Oggi è il giorno in cui Konoha è stata definitivamente sconfitta. Oggi è il giorno che verrà ricordato come la fine di tutto ciò che avevate e conoscevate. Non avete nulla, solo distruzione. L'ultimo giorno della foglia. [end]
[Away tra le braccia del chuunin] Si è salvato, tutto è andato stranamente secondo i piani, ed ecco che viene abbracciato e portato via da un ninja. <trapassa così Konoha, figlia del Peccato> abbandona i suoi compagni di questa lotta e viene portato in salvo, continua a vedere lo scenario che si sta paventando davanti ai suoi occhi, estasiato, preoccupato, eccitato, insomma, un miscuglio di emozioni non da poco, e poi, quel rumore, quel tonfo, i volti degli Hogake crollano, muore così il ricordo. <E di questo mondo di male non rimarrà pietra su pietra, masso su masso, casa con casa...> E in un batter d'occhio si ritrova già ai piedi dei monti, attorno a sé il caos più completo: non resta che andarsene così com'è venuto. Stringe ancora il fedele pugnale e si sistema il cappello a tese larghe e inizia a percorrere velocemente i corridoi di quelle macerie chiamate un tempo Konoha. Mentre corre, un haiku arriva alla sua mente. <Il pruno secco, ritorna alla vita, notte di luna...> è tempo che la sua missioni inizi a tutti gli effetti. L'ultimo giorno della Foglia sarà anche il primo del nuovo mondo. [X] [Monti dei volti] Tutto è fatta in maniera scolastica, in maniera decisamente perfetta, infatti parte in simultanea con Dyacon, lancia e arma che fendono l’aria e colpiscono l’avversario con forza e decisione, smembrando e abbattendo il nemico in un ghigno soddisfatto <SI!> esulta in quel vittoria che riaccende la speranza. Una speranza che muore nell’arco di qualche istante quando una marea, uno sciame nero fatto di chimere non escono dalla foresta <CAZZO!> subito inizia a preparare i prossimi sigilli, ma la comunicazione arriva in maniera inesorabile, nella mente come una martellata. E’ Ritirata. Le mani si serrano in un pugno mentre la più cocente delle sconfitte iniziano ad incidersi col fuoco nel cuore di Touma. La vista si fa appannata mentre corre via, lontano, lacrime che scendono copiose mentre la terra sotto di se trema ad ogni deflagazione e i volti iniziano a crollare, la caduta dei giganti. Piange, piange copiosamente Touma mentre osserva inerme le porte di Konoha sfondarsi, la città arsa e la città che s’inginocchia <ho…fallito..> dice solo questo <Konoha non hai perso i tuoi figli…la fiamma della volontà continuerà ad ardere…te lo prometto..> una promessa lanciata nel furore della battaglia, ma scritta di diritto nel fuoco della sua anima. Scappa dunque a fianco di Dyacon, seguendo gli ordini dei chunin e aiutando il più possibile durante la fase di ritirata. [end] La felicità di aver ucciso le due creature passa immediatamente in secondo piano per il povero Hyuga, che non solo è spompato dal consumo di Chakra che ha usato, ma è inorridito e quasi terrorizzato dal numero di creature che i suoi occhi riescono a percepire, quei maledetti occhi che gli sono stati affibbiati più come una maledizione che come un dono della natura del suo Clan. La sua paura non viene esternata ovviamente, ma il suo volto parla da se, in viso infatti, le sopracciglia andrebbero ad aggrottarsi in malo modo, quasi aggressivamente, un movimento in aspettato ed involontario che prende alla sprovvista quello stesso ragazzo, che ora ha un volto strappato dalla rabbia, non il suo solito sguardo calmo, ma quasi folle, preso dal panico e dalla tristezza che in realtà quella vittoria non sia servita a nulla se non a richiamare altre bestie infernali. Il suo braccio si muove da solo, il ragazzo è pronto a continuare quella battaglia suicida, non si fa nessun problema, se il villaggio cade, allora lui cadrà con esso, questo suona all'interno della sua mente, ovviamente prima delle voci dei sensitivi, che si fanno strada nella sua rabbia omicida, intimando i ragazzi di scappare. Un urlo fa girare lo Hyuga, che ora sposta la sua vista sul villaggio sottostante, ormai in fiamme, distrutto e con le creature che girano intorno a quelle mura ormai inesistenti. Guarda i ragazzi che erano con lui, il monaco viene portato via da un Chunin, Dyacon e Touma si allontanano come detto dagli stessi ninja che sono appena giunti in loro soccorso, mentre a lui non rimane altro che guardare incredulo quella sua casa in fiamme, ha visto sin troppo di quel dolore che ormai fa parte di lui da quando è sbarcato su Kiri, ma gli scoppi e le esplosioni lo fanno rinsanire, sente solo le ultime parole pronunciate da quel Chunin, quell'ordine detto secco, ordine che segue ovviamente, ma con non poca riluttanza, lasciando quel luogo non come un ragazzo, ma come un uomo distrutto dai suoi stessi ideali, e deciso più che mai a vendicarsi della vita che gli ha dato così tanto dolore. [END]