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Il versante impervio, la notte e la strada futura

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con Tsuyunotama

20:39 Tsuyunotama:
  [Monte] Serata di luna piena, neve che scende, non di certo la situazione migliore per compiere un viaggio per superare i Monti Ardenti. Dopo il frugale pranzo dentro la grotta l'Iniziato è stato di parola: ha dormito davvero soltanto mezz'ora e destatosi dal sonno ha immediatamente ripreso il cammino approfittando della giornata - sì nevosa ma pur sempre serena nonostante il freddo - per continuare lungo il versante. La notte è già cala da un bel po' e il Monaco ha dovuto attrezzarsi come meglio poteva: un piccolo lumino legato al manico dell'ombrello in bambù che usa per proteggersi dalla neve cadente. Sul capo nudo vi è il cappello a tese larghe - anch'esso innevato - e dietro le spalle il suo zaino da viaggio. Prosegue a passi lenti guardandosi attorno con una certa insistenza.

20:46 Tsuyunotama:
  [Monte] La notte prosegue il suo andamento, il vento gelido si alza, e la luna risplende in cielo perfettamente luminosa - cosa assai gradita - rischiarando i versanti dell'impervio monte. <Sarà meglio accamparsi in qualche modo> sentenzia l'avventuriero guardandosi ancora a destra e a sinistra. Una grotta, seppur piccola, come quella di oggi pare non si riesca a trovare questa sera, di certo questo non è buon segno; dormire per terra senza un riparo non se ne parla, basterebbe anche solo una piccola sporgenza che gli permetta di ripararsi dalla neve ma per ora pare non esserci ancora nulla del genere. Allunga il capo cercando di guardare il più lontano possibile per cercare di stabilire se tra pochi metri potrebbe apparire un piccolo cantuccio che metta fine alle sue pene. <Nemmeno l'ombra... Che fare?> si domanda fermandosi d'un tratto. <Forse dovrei fermarmi qui dove sono ora e sfruttare il più possibile queste piccole sporgenze sopra di me...> E alza lo sguardo per cercare di capire quanto le pareti rocciose sopra di lui possano coprirlo in caso si pigiasse contro i muri di roccia come meglio riesce <Di andare avanti non se ne parla, troppo pericoloso>. E' tempo di una decisione.

20:54 Tsuyunotama:
  [Monte] Non essendoci vegetazione non può utilizzare nessuna foglia o liana per potersi fare un veloce riparo, solo la pietra, che purtroppo non si può spostare. Di necessità si farà virtù dicevano i saggi, quindi tanto vale provare a fare qualcosa con quello che si ha non con quello che si vorrebbe o dovrebbe avere. <Sta bene. Mi accamperò qua, altro non posso fare> Pare aver preso una decisione, ardua certo ma di sicuro quella più pratica e - forse - meno rischiosa. Bisogna però ingegnarsi, fare qualcosa inizia quindi a scrutare attentamente la parete cercando di capire quale potrebbe essere la posizione più comoda in orizzontale per poter sfruttare a pieno la protezione della parete. <Fortunatamente anche se il vento si è alzato batte sul versante opposto> allora non tutto è contro di lui, che i Kami lo stiano ancora proteggendo per l'ennesima volta? <Per prima cosa devo togliere la neve che si è accumulata qua> L'ombrello viene chiuso e il lumino che penzola staccato e poggiato a terra per illuminare il quadrato di roccia che dovrà andare a pulire. <Mh>

21:01 Tsuyunotama:
  [Monte] L'ombrello essendo in foglie di bambù intrecciate pare alquanto resistente per poter spazzare via la neve sulla roccia. Piano piano la zona viene pulita mostrando sotto di sé l'ennesima dura roccia vulcanica. <Beh, almeno non avrò problemi ad accendere il fuoco, se fosse stata terra ora sarebbe tutta zuppa> vero, ma probabilmente la zona sarebbe più ospitale di questi dannati monti. Comunque sia il primo passo è stato compiuto, la piccola area che andrà ad occupare è stata ripulita dalla neve, ora tocca al sacro, magico, arcaico e salvifico fuoco. Fortunatamente il legno basta per questa notte e anche per domani, dato che spera vivamente di abbandonare entro domani sera questi monti e riscendere verso valle; se così non fosse... Sarebbero guai seri per lui. Si siede facendosi sempre luce con il lumino che ora sembra una torcia di luce se paragonato con la tenebra profonda che lo circonda e che pare aver ghermito tutta la catena montuosa che sta attraversando. Dopo la legna e la paglia è ora dell'acciarino e del suo pugnale - unica arma che possiede - che estrae velocemente dalla fascia che cinge i suoi fianchi.

21:07 Tsuyunotama:
  [Monte] Due frizioni veloci, ed ecco che l'acciarino sprigiona la sua scintilla che innesca il fuoco nel piccolo gomitolo di paglia e legnetti secchi. Un rapido ma attento gesto porta questa piccola miccia nel caveau di legno che accoglierà la fiamma per creare un fuoco. Nessun errore, nessuno sbaglio, tutto accade come dovrebbe accadere ed ecco che il fuoco piano piano prende scoppiettando ed illuminando la notte. Il piccolo cerino viene spento così da salvaguardare la cera i prossimi momenti di buio. Il fuoco viene appiccicato alla parete sprigionando così ancora più calore e illuminando ancora di più la zona <Questo probabilmente potrebbe tenere lontana qualche bestiaccia> esclama abbastanza soddisfatto di quello che ha appena detto, si guarda attorno, ancora un paio di volte per sincerarsi di essere solo. <Un po' di carne e verdure, una tazza calda e poi sarà il caso di sfruttare il calore per addormentarsi>. E caccia le mani dentro lo zaino dopo aver scrollato la neve dal copricapo.

21:13 Tsuyunotama:
  [Monte] Da dentro lo zaino fa capolino l'intramontabile stuoia sua fedele compagna in questo viaggio, il pentolino, due sacchetti chiusi con due larghe foglie di bambù, una tazza e una logora mappa in carta di riso. La stuoia viene immediatamente srotolata lungo la parete cercando di posizionala nel punto in cui il fuoco e la parente dispensano maggior calore, successivamente tutta l'oggettistica (tranne il pentolino) viene messa sopra di essa; compiuto ciò Tsuyunotama si alza con il fedelissimo pentolino-baracchino in mano andando a raccogliere la neve sopita in profondità per farla sciogliere sul fuoco che ora arde con tutte le sue forze. Il fuoco accoglie il pentolino che inizia a far sciogliere la neve, nel frattempo da uno dei sacchetti vengono tirare fuori delle verdure: una becca d'aglio, due cipollotti verdi, una carota e una patata che vengono lavate con la neve misto ghiaccio, ancora fresca per poter togliere tutte le impurità che possano aver raccolto durante la loro permanenza nello zaino dell'avventuriero.

21:28 Tsuyunotama:
  [Monte] Dopo aver diligentemente lavato le verdure esse finiscono dritte dritte nell'acqua che ora bolle per farle cuocere a dovere, prima però vengono tagliate a pezzi più o meno grandi. Essendo state lavate esse non vengono sbucciate o pelate, anche perché andando a bollirle ogni parte più coriacea andrebbe piano piano ad ammorbidirsi, e poi, non è nella situazione in cui può fare lo schizzinoso - cosa che tra l'altro non è mai stato - andando a buttare parti vegetali che potrebbe tranquillamente mangiare. Comunque sia, ora le verdure galleggiano freneticamente nel pentolino con l'acqua che ribolle, niente sale.
Il pugnale viene riposto al suo fianco in una posizione comoda in caso avesse bisogno di usarlo, dopo le giuste e dovute precauzioni ecco che anche il secondo sacchetto in bambù viene sciolto e rivela quello che ha al suo interno: carne di maiale speziata ed essiccata <Un po' cotta e un po' cruda, perché no?> sentenzia. Il pugnale viene nuovamente afferrato e va a tagliare tre pezzi di carne dal grosso pezzo che aveva con sé, uno più spesso che andrà cuocere e due sottili che invece mangerà crudi. Fatto ciò il pugnale viene riposto al suo fianco, il maiale richiuso nel bambù e rimesso dentro lo zaino dal quale ora vengono tirate fuori le bacchette e la ciotola in ceramica nella quale vengono messe le due fette di carne essiccata.

21:35 Tsuyunotama:
  [Monte] Mentre la carne e le verdure cuociono sobbollendo nella pentola l'Iniziato inizia ad addentare i due pezzi di carne strappandone energicamente con i canini piccolo bocconi che mastica con voracità. <Appena scenderò dai monti dovrei andare a caccia, ho ancora sia carne che pesce ma bisogna prepare le provviste per le prossime settimane> e poi, la carne fresca così come il pesce è tutto un altro paio di maniche. Mentre attende che le verdure e la carne si cuociano da una veloce mescolata con le due bacchette e poi si ributta sulle sue fettina essiccate mentre con la mano destra prendere il rotolo di riso abbandonato poco fare sulla stuoia ma a debita distanza di sicurezza dal fuoco. Lo srotola, è la mappa dei monti con alcuni riferimenti - poco precisi - dei grandi centri abitati nelle vicinanze. La scruta con il dito si guarda attorno per cercare i punti cardinali e farsi un'idea di dov'è <come supponevo di domani dovrei essere fuori se tutto va come deve andare, se contiamo anche un margine di errore nel peggiore dei casi sarò fuori per domani a quest'ora, ma questo non è un problema, l'importante è che questa sia l'ultima notte quassù> e su questo non transige anzi, ne è convinto.

21:41 Tsuyunotama:
  [Monte] <Non so esattamente dove sia Konoha, qui è segnato ma potrebbe essere più lontana o vicina del punto indicato... Comunque sia> continua scuotendo il capo <è troppo lontano, forse sarebbe il caso di dirigersi verso ovest e arrivare a Shukosato per poi dopo tagliare in linea d'aria verso oriente e arrivare a Konoha...> dice seguendo con l'indice libero il percorso appena progettato. <A Shukosato potrei trovare una diligenza e un ufficio postale e poi, verso ovest c'è, essendo più vicino a me, potrei trovare più facilmente dei centri abitati dove poter alloggiare e rifocillarmi senza contare le risaie e le campagne dei contadini ai piedi dei monti> sembra l'idea più saggia e utile per ora. <Deciso, prossima tappa Shukosato, per arrivare a Konoha ho tempo e nessuna fretta soprattutto, i Kami sono con me> chiaro, limpido e logico, nulla di più nulla di meno. <Oh, dovrebbe essere pronto> afferma allunga il capo per guardare se effettivamente la sua frugale pietanza è pronta; l'acqua di bollitura è diventata verdastra e il maiale biancastro e ha rilasciato i suoi grassi per tutta l'acqua <certo, non fa benissimo per lo stomaco ma di certo mi darà energia> con le bacchette tira fuori il maiale e la verdura che vengono adagiate nella scodella dove precedentemente c'era la carne essiccata.

21:51 Tsuyunotama:
  [Monte] <Itadakimasu!> dice energicamente sbattendo le mani una contro l'altra e iniziando a mangiare le verdure bollite e la carne di maiale che è ritornata morbida come prima che venisse essiccata. Due o tre bocconi per poi prendere mollare le bacchette, prendere il pentolino e colare l'acqua di cottura dentro la tazza in ceramica <oh bene, me ne escono addirittura due, perfetto> esclama riponendo a posto il pentolino sopra il fuoco <ed ecco un brodo di maiale e verdure, beh che dire, poteva andare peggio, potevo morire assiderato o di stenti> commenta amaramente stringendosi vicino al fuoco mentre richiude con la mano libera la mappa che viene riposta dentro lo zaino velocemente. <Meglio che mi sbrighi, si è fatto fin troppo tardi> ammette guardandosi attorno. La prossima tappa è quindi Shukosato, ma prima deve passare la notte, certo, per ora è andato sempre tutto bene ma mai dire mai. Comodamente e diligentemente finisce di mangiare la sua cena e bere le sue due tazze di brodo caldo per poi prepararsi per la notte. Domani inizierà la discesa.

Ultima notte sui monti ardenti. Tsuyunotama dopo aver valutato attentamente la morfologia della zona con una logora e imprecisa mappa decide di cambiare strada e dirigersi verso Shukosato per poi raggiungere nei prossimi giorni Konoha passando però dalle pianure e dalle colline abbandonato la via dei monti che per via della neve non facilitano un passaggio veloce e sicuro.
Con una certa difficoltà organizza il suo campo e con un po' di verdure bollite, della carne di maiale essiccata e tanta buona volontà si appresta a passare la sua ultima notte.