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{Senjutsu} Percepire l'energia della natura

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con Furaya

15:06 Furaya:
 E' giunto il momento di proseguire nel suo allenamento. Deve riuscire a compiere un ulteriore passo importante a seguito del primo passato a pieni voti. Aprire i cancelli della mente non è stato facile, ha dovuto penare per via della concentrazione che veniva persa e poi ritrovata. Doveva dimenticare tutti gli altri pensieri, doveva lasciare all'esterno tutto ciò che non poteva essere sfruttato per l'allenamento in questione. E c'è riuscita. Ha iniziato a percepire ciò che ha attorno, ma non è abbastanza. L'intento di oggi è proprio questo: riuscire a percepire qualunque elemento naturale, riuscire a comprendere dove essi siano e diventarne parte integrante. Sempre vestita dei medesimi abiti, sempre pronta ad andare avanti e a non fermarsi mai, ha come obiettivo generale quello di tornare indietro il prima possibile, salvando Konoha e l'Alleanza tramite il suddetto potere. N'è davvero certa, così com'è sicura delle proprie potenzialità e ottenerlo senza problemi. Per farlo, deve ovviamente allenarsi con costanza e non tralasciare neanche il minimo particolare, poiché qualsiasi elemento ha una vitale importanza. Vestita coi medesimi abiti con i quali è giunta nella caverna dei Lupi, non fa altro che mantenere la medesima posa. Gambe incrociate, schiena diritta, sedere poggiato sul freddo terreno circondata dalla neve. Un clima rigido al quale le belve sono sicuramente abituate, rispetto alla fanciulla che è ben più incline a quelli miti di Konoha, mai eccessivamente caldi o freddi. Mantenere la concentrazione è sicuramente un processo complicato, specialmente se bisogna farlo per lunghi periodi di tempo. Tuttavia, chiude le palpebre, le serra per non permettere a troppa luce di filtrare. Si ritrova nuovamente al buio, estraniata da ciò che la circonda con il corpo, ma non con lo spirito. L'energia spirituale è la chiave per quest'apprendimento, dunque necessita d'adoperarla fin da subito e con le migliori intenzioni. Come l'ultima volta, nonché la prima, estrania qualunque pensiero possa affollarle la mente poiché non è importante. Niente, adesso, è veramente importante tranne l'addestramento. "Percezione", questa la nuova nenia con la quale adoperare il suo secondo approccio alla natura. C'è soltanto Furaya, ma non il suo corpo. [ Chakra ON ]

15:19 Furaya:
 Attorno a lei, il silenzio ed il freddo. Un freddo pungente che si posa sul viso della giovane e sulle altre poche zone scoperte del di lei corpo. Ignora però qualunque altro elemento non sia naturale, come un vestito che indossa, un coprifronte che viene portato tra i capelli. Esiste soltanto il proprio spirito, anche il suo essere per adesso deve sparire soltanto per raggiungere la concezione più alta in assoluto che può avere della natura. Il respiro si mantiene calmo, costante, inalando ed espirando lentamente, senza fretta. Dilata la cassa toracica, rilassa le spalle, le mani restano unite tra di loro nel classico simbolo della meditazione che avrebbe adoperato anche Shikamaru-sama. Con la sua concentrazione, dunque, vorrebbe percepire tutto quel che ha attorno alla propria figura. Ha deciso di non fermarsi nonostante Fenrir avesse almeno voluto fornirle del cibo e dell'acqua con cui ristabilire le energie spese durante quella prima fase. Entrata nel mood e nella giusta correlazione tra meditazione ed allenamento, trova impossibile distrarsi. La neve, il freddo glaciale, il vento che la investe, quella pochissima luce solare che riesce a penetrare le nubi bianche che coprono il cielo. I fili d'erba nascosti dalla neve, gli alberi spogli e rigidi, coperti dal manto bianco. E poi i lupi, i cuccioli nella caverna, l'acqua che scorre lontana in qualche piccolo fiumiciattolo nelle vicinanze. Tutto questo vorrebbe coglierlo e farlo suo. Prima di riuscirvi, però, deve riuscire a tendere dapprima l'orecchio. Vorrebbe captare gli elementi naturali che la circondano, qualunque suono venga riprodotto proprio dalla natura stessa. Il respiro roco di Fenrir, il ringhiare di qualche altro animale presente in quel luogo. Il suo stesso respiro si unirebbe al resto, costante, lento. Ma non è soltanto ad esso che deve fare affidamento per mantenere la concentrazione. Aggrotta le sopracciglia, le labbra si increspano appena come se fosse dubbiosa in merito a questo nuovo passo che sta compiendo. Non deve arrendersi. Com'era l'ultima volta? "Sono un guerriero" e non si piegherà mai alla sconfitta. [ Chakra ON ]

18:04 Furaya:
 Fai dell'orgoglio la tua forza. E lei lo sfrutta sapientemente poiché soltanto quest'ultimo la muove davvero. La spinge a compiere imprese mai viste, imprese che in pochi riuscirebbero a portare avanti. Distruggersi per evitare che vengano distrutti gli altri: in quanti sarebbero disposti a farlo? Essere la cattiva della storia per riuscire a trovare la pace che anela ormai da tanto tempo. Con le mani ancor giunte e gli avambracci poggiati sulle cosce, inizia a concentrarsi con grande sforzo. Le sopracciglia piegate verso il centro della fronte, l'attenzione ai dettagli e a tutto ciò che ne consegue. L'energia che fluisce nel filo d'erba nascosto dalla neve, la stessa energia che si troverebbe in ogni singolo fiocco di questo. Il terreno su cui siede, che finora cercava di non percepire per riuscire a raggiungere soltanto la propria mente, or tornerebbe a farsi sentire vivido, a gridare per mostrarle che anche dentro di lui scorre quel flusso energetico che deve riuscire a fare suo nei prossimi passi. La percezione è uno dei passi sì iniziali ma altrettanto importanti, senza dei quali non può andare avanti e non può adoperare i successivi passi. Quindi, resta concentrata al massimo delle sue capacità. Il sigillo empatico reagisce a molteplici influssi per via delle comunicazioni che vorrebbero mandarle, ma lo ha disattivato per tempo. Non vuole scocciature. Le persone devono imparare a farcela anche senza di lei che risolve ogni problema che creano. E non sa quanto sta per pentirsi di queste parole non dette, ma assurdamente pensate. Torna ai flussi, dai quali mai s'è allontanata, allontanando qualsiasi pensiero non riguardi la natura e la sua energia. Ancora. Cerca di pensare soltanto a questo, a qualunque elemento naturale. Vorrebbe stringer un filo d'erba nella dritta, ma trova soltanto terriccio in prossimità della sua mano mancina. Basterà. Vuole adoperarlo come coadiuvante per percepire ciò di cui necessita. Un aiuto iniziale di cui si fa carico per riuscire poi a lavorare in perfetta sintonia con quel che ha appena percepito. Un passo alla volta, te lo ha detto anche Fenrir. Correre non t'aiuterà. [ Chakra ON ]

18:12 Furaya:
 Percezione. Percezione. Percezione. Non c'è altro a cui debba pensare in questo momento. Un passo alla volta è sicuramente necessario per raggiungere l'obiettivo finale, specialmente quando dovrà adoperare quell'energia che ha iniziato soltanto a sentire quando ha spalancato i cancelli della mente. Con il secondo passo, quel sentore diventa percezione a tutti gli effetti, ma deve ancora lavorarci parecchio sopra, come per altro sta facendo. Una concentrazione degna di tale nome, fronte corrugata e sopracciglia che si piegano. Una piccola gocciolina di sudore s'andrebbe a formare sulla tempia destra per via della continua concentrazione che deve mantenere. Fa freddo, dalle labbra schiuse salgono volute di vapore proprio per tal motivo, ma la stanchezza mentale inizia a farsi sentire tanto quanto al passo precedente. Intrappolando il terriccio nella dritta, stringendolo saldamente tra le falangi, non farebbe altro che cercare di far fluire il suo flusso energetico. Non può ancora attirarlo verso di sé e farlo suo, ma può finalmente iniziare quel percorso di percezione che condurrà proprio al passo successivo. Adesso, lascerebbe anche entrare il gelo nella sua concezione. Avvertirebbe nitidamente la punta del naso raffreddatasi, le guance tinte di rosso per via dell'alito glaciale del vento che si poggia su di essa, non essendo coperta. I capelli si smuovono grazie ad esso, venendo dunque percepiti e volendo concentrarsi proprio sul vento che spira. Anche l'energia delle belve, di Fenrir che non dovrebbe essere molto distante da lei, ma al quale mai chiederebbe aiuto per questione d'orgoglio reciproco: lei perché si sentirebbe una perdente, avendo dovuto far ricorso ad un aiuto esterno; lui perché avrebbe mal riposto fiducia nella Nara. Ancora. Continua. Non perdere la concentrazione, resta attenta ad ogni dettaglio che senti attorno alla tua figura. Non perdere di vista l'obiettivo, i flussi sono costanti nella natura delle cose, non spariranno, ma devi imparare a percepirli tutti assieme. Per ora il terriccio, subito dopo Fenrir, in seguito gli altri animali e poi l'intera natura esistente. [ Chakra ON ]

01:01 Furaya:
 Gli occhi vengono strizzati, l'espressione non è più seria e pacifica come una volta. Diventa più ferale, potrebbe quasi iniziare a digrignare i denti per lo sforzo. E' fatica quella che sente addosso, ma la ignora di propria volontà. Il terriccio ben stretto, il vento che le soffia contro. Intenderebbe percepire tutto questo e metterlo da parte, formando un ripiano a se stante col vento e con la terra. Dopodiché cerca di percepire le essenze vitali. Prenderebbe anch'esse e le riporrebbe accanto alle prime sul ripiano immaginario nella propria testa. Si concentrerebbe ulteriormente volendo percepirsi con le sue sole forze, immaginando una piccola fiamma fatua che viene a sua volta incamerata su quel ripiano. Un passo alla volta, utilizza questa come nenia adesso. Non deve lasciarsi sfuggire nessuna energia naturale. Infatti, adesso presterebbe particolare attenzione anche al cinguettare degli uccelli, al rumore delle fronde degli alberi rimasti mosse dal vento, racchiudendo il tutto in piccoli scomparti a ridosso d'una mensolina che soltanto lei sa adoperare. Maniaca del controllo come poche altre persone conosciute, cerca di tenere tutto sotto controllo, volendo che ci sia un senso in ogni caso: quasi pretendendolo. Sol quando avrà incamerato abbastanza ampolle contenenti questi flussi energetici naturali, flussi che circolano in ogni elemento di questo stampo, non farebbe altro che svitare il tappo di tutti quanti e permettere ad essi di uscire. Vorrebbe farli confluire verso un unico punto, riuscire laddove anche Hiashi è riuscito. Percepirli tutti assieme. Non li farebbe ancora scorrere dentro di sé, questo è un passo successivo e decisamente importante. Vuole soltanto riuscire a controllarli assieme, percepirli assieme, come se fosse circondata da tante piccole luci in contemporanea: dietro la schiena, in prossimità delle spalle, vicino il volto e attorno alle mani. Piccole particelle naturali che, nel buio della propria mente, dovrebbero finalmente mostrarle uno spiraglio di luce: la via, la partenza, il punto preciso verso cui continuare ad avanzare per l'ottenimento del potere. [ Chakra ON ]

01:09 Furaya:
 Se soltanto avessi attivato almeno per mezza volta il sigillo empatico, scopriresti che a Konoha non va affatto tutto rosa e fiori. Data l'assenza del tuo controllo, sembra che qualcuno abbia deciso di comportarsi come meglio crede, senza darti retta. In fondo, non gli hai mai risposto. Resta concentrata, fiorellino. Anzi, se vuoi fare qualcosa d'utile, fingi d'essere proprio questo. Un piccolo fiore che deve riuscire ad attirare quel polline, quella percezione che hai attorno a te. Prima di farlo, però, impara a capire cos'hai vicino e cosa ti circonda. Così facendo, vorrebbe intravedere quelle piccole sferette che continuano ad aleggiarle attorno. Stringe i denti, la concentrazione resta massima, cosicché possa costringersi a mantenere sicura la sua percezione. Non vuole cambiare discorso, la mente resta proiettata verso quelle piccole lucciole che le danzano attorno al corpo. Assottiglia le labbra, stringe tra di loro queste ultime ed aggrotta le sopracciglia. Man mano, diventa sempre più difficile riuscire a sentirle, percepirle tutte assieme, ma il meccanismo sembra averlo capito alla perfezione. Bisogna anche pensare al fatto che tutto questo deve diventare automatico, un passo alla volta. Ancora, senza perdersi d'animo. Deve tornare a Konoha prima che tutto possa avere inizio, prima che ogni cosa nell'universo subisca un drastico cambiamento. L'è rimasto ormai poco tempo a disposizione, ne ha perso più del necessario. Quelle fiammelle devono essere incanalate, ma lo racconteremo nella prossima avventura. Quel che doveva fare è stato fatto, Fenrir continua a fissarla dall'alto dei suoi metri, regale e seduto sulle zampe posteriori. Non pronuncia nulla in direzione della fanciulla, accertandosi soltanto che non si stia tramutando in una statua di pietra come molti altri evocatori prima di lei. No, lei non farà quella fine. [ END ]

Secondo passo per il Senjutsu.

All'attenzione di Kimi ♥