Buon Natale
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Giocata dal 01/01/2021 22:05 al 02/01/2021 03:50 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Salone del Thè] Continua a scendere la neve fuori dalle finestre di quella magione. Magione appartenente alla capoclan del clan Ishiba. Il ragazzo si muove lento, addosso ha un kimono azzurro con rifiniture nere che seguono quel nastro che chiudo l’abito. Cammina a piedi nudi intorno al tavolo basso che si trova al centro del salone. Aveva mandato via, probabilmente in malo modo, tutti i collaboratori domestici che erano a lavoro in quel momento. Il fumo sale molto velocemente dalla teiera mentre viene poggiata su un centrino con due piccole tazze poste ai fianchi. I capelli argentati sono lasciati liberi di poter scendere lungo la schiena mentre gli occhi azzurro cielo stanno attenti a seguire i movimenti di quelle mani delicate. Ancora cammina su quel tatami cercando di sistemare un piccolo separé per nascondere quello che è il regalo di natale che ha confezionato per la Rossa. Farebbe un respiro profondo andando a rilassare i muscoli delle spalle. Il thè è stato preparato con le più eleganti tradizioni e movenze di Ame, ovviamente da solo, senza spettatori. Il mortaio con il pestello sono ancora sul tavolo, la polvere già triturata e versata nell’acqua calda dando quel sapore sia aspre che dolce. Il thè verde sembra essere pronto mentre il ragazzo aspetta l’arrivo di Sango. Ha lasciato un biglietto proprio davanti alla sua stanza con un “Ti aspetto nella Sala da Thè”. Insomma, niente fronzoli il ragazzo che il tatto ancora non sa che cosa sia. Rimane in silenzio quindi andando a mettersi in ginocchio su uno di quei cuscini morbidi sistemandosi meglio quel kimono elegante, allargandolo un pochino facendo intravedere una piccola parte del suo petto < Fa troppo caldo.> direbbe poi borbottando qualcosa e sistemandosi un ciuffo ribelle di quei capelli come la neve. Il fruscio del foglio è stato ben udito, ogni movimento, anche quelli del ragazzo sebbene cerchi di non perseguitarlo in ogni suo atto. La rossa invece a differenza del ragazzo, se ne sta seduta in ginocchio nella propria stanza da letto, una spazzola alle mani e i piccoli denti in legno che scivolano lungo tutta la capigliatura. Non ha fretta di finire, quando quel che fa è più un momento di solitudine nella quale può rilassarsi e il pensiero può volar via . Ripensa a quei giorni, a quel bianco che si trova nell'altra stanza, al cambiamento stesso della propria vita. Solitudine rimpiazzata da due figure dal giorno alla notte, due figure fisse . Non vi è nessun movimento di agitazione, non vi sono movimenti ninja, non vi è un uomo che scompare dalla tua vita ogni giorno senza sapere mai quando e se tornerà. Sospira lievemente , i capelli rossi che dopo esser stati lisciati a dovere vengono intrecciati con maestria dalle sottili dita della donna. Lascia che questa cada pesante sulla spalla destra incurvandosi verso il proprio seno abbondante . Va a rialzarsi lentamente, i piedi nudi sul tatami che la portano davanti la porta, verso quello stesso biglietto. Poche parole che la fanno sorridere, apre quella porta per riversarsi lei stessa verso quell'angolo di casa denominato sala da thè. Il tessuto del kimono scivola a terra pesante, un kimono bianco , soffice e lungo i cui soli bordi son riccamente decorati, e da una cintola bianca che lo trattiene, mentre sopra di esso un ulteriore strato di kimono, rosso sangue, completa quella mise molto semplice eppure molto accogliente per quell'inverno < potevi chiamarmi > sussurra una volta giunta li, d'innanzi a lui, osservandolo dall'alto al basso con le azzurre che non si perdon alcun suo movimento < fuori fa molto freddo, il primo dell'anno è sempre un giorno molto particolare > sussurra, ma lungi dal voler rimanere lontano a lui, prenderebbe lei stessa posto su uno di quei cuscini liberi , rimanendo in attesa di un suo dire < cosa volevi dirmi Shiro > la voce diventa più morbida nel pronunciare il suo nome, dolce in quella semi oscurità di candele e un fuoco lontano. [chakra on] [Salone del Thè] La porta si apre e gli occhi del ragazzo, prima chiusi nell’attesa, ecco che si aprono in direzione della donna. Un mezzo sorriso prima di annuire lentamente < E’ per questo che ho preparato un thè per riscaldare l’anima.> Direbbe solamente prima di umettare le labbra. Prenderebbe quindi il manico di quella teiera per andare a muoverla per riempire quella tazzina davanti alla sua compagna < Mh? Un foglio è più discreto no?> direbbe poi facendo un respiro profondo < finchè non ti sentirai pronta a dirlo al tuo clan, non mi permetto di mettere bocca> rispettoso stranamente il ragazzo prima di umettarsi le labbra < e poi già mi guardano strano e stavo per imbruttire ad uno, quindi meglio mantenere un basso profilo> ecco. Insomma. Sente quella voce e sospira andando a riempirsi anche la sua di tazza < prima beviamo e godiamoci il caldo> direbbe solamente osservando il colore limpido di quel thè < sembra che mi sia venuto bene…> direbbe quasi sorpreso prima di provare a sentire il calore attraverso le mani. < Sai…ho pensato ad una cosa.> direbbe solamente andando a fare un sorrisetto < che è passato anche natale.> si insomma, era già presente alle feste dentro quella casa, o almeno nella vita della Rossa < e…niente, non so come il clan Ishiba lo festeggi.> concluderebbe facendo veramente un giro tanto largo intorno all’argomento che lo punzecchia nella mente. Rimane in silenzio provando a bere quel thè, gustandosi la fragranza e soprattutto il calore che adesso scende per la gola riscaldando il petto < si, è venuto bene> almeno per i suoi gusti insomma. La voce è calma, bassa, come al solito, con una nota di miele nel tono quando risponde alle parole di Sango, che sia proprio lei la causa? Sicuro. Poggerebbe poi la mano con la tazzina sul tavolo, su quel centrino per non rovinare il legno < Come ti senti?> direbbe infine facendo un respiro profondo < Mia madre non fa altro che raccontare che sei anche di ottima compagnia quando si tratta di chiacchierare.> direbbe andando a sbuffare < spero non ti dia fastidio.> conclude poi mordendosi il labbro inferiore ed attendendo una risposta da parte di lei. < lo trovo molto intelligente > un complimento a modo proprio, vedendo e assorbendo gli aromi e gli odori di un thè più leggero come quello utilizzato dall'altro. Ne vede i resti nel mortaio, la mente che va subito a cercar di comprendere da dove arrivi, eppure non dirà nulla. Siederà comodamente davanti l'altro mentre le sue parole scivolano nella notte , fredda all'infuori di quella casa < non penso ci sia bisogno di dirlo apertamente Shiro > memore di quel loro legame che s'è fatto più forte < dirò loro di non guardarti in modo strano > sebbene sappia che tipo di sguardi siano i loro < le scelte sulla persona con cui voglio stare sono solo mie, al clan non importano poi tanto. Non siamo più ad Ame e non vi sono matrimoni di convenienza quando non hai nulla da donare o da ricevere > semplicemente ha scelto, lui per la precisione < prenditi le tue libertà, sei qui per scelta e per proteggere anche tua madre . Fai ciò che desideri fare > che sia libero di poter far ciò che più vuole in quella casa che condividono. Le mani che s'allungano verso la propria tazza, e al thè aggiungerebbe un poco di zucchero ma ancora non lo assaggia, lascia che il cucchiaino possa vorticare lentamente . Chiede, e tutto ciò arriverà lentamente a lei , sorpresa di quelle sue parole < non ricordo più quando abbiamo festeggiato qualcosa, se non qualche volta nel bosco di Shukosato. Li facevano delle piccole fiere in estate, con le lanterne e i fuochi nel cielo > insomma, niente di che, tradizionalmente parlando insomma < perchè me lo chiedi? > sebbene non abbia fatto alcuna domanda effettiva. Lei stessa porta la tazza alle labbra bevendo un sorso del liquido caldo e aromatico, delicato per potersi inebriare di quel gusto leggero e del calore che le infonde < è molto buono > sussurra con un lieve sorriso < sto bene, molto. Tu come stai? > sta davvero bene , come se vivessero in una bolla lontana da tutto e tutti, godendosi quel momento in cui una pace li abita e li aiuta a potersi conoscere senza alcun pericolo intorno < davvero? > mormora con un sorriso sincero < lo è anche lei > sebbene le labbra adesso sembrano cucite tra di loro < cosa ti ha detto in particolare? > vuole sviare la conversazione per non dover ammettere di aver ricevuto qualche segreto da parte di ella riguardanti il bianco davanti. Le lunghe ciglia che sfarfallano lievi < non mi da fastidio, che ella sia il tuo opposto non vuol dire che non possa apprezzarla nella sua genuinità. E anche nel suo essere una persona molto diretta e senza peli sulla lingua > che sia li per parlare del rapporto con sua madre? Solleva un lieve sopracciglio, non incalza, sa che avrà bisogno del suo tempo prima di poter giungere al nocciolo della questione. [chakra on] [Salone del Thè] Annuisce lentamente andando a gonfiare il petto a sentire quelle parole. Rimane in silenzio mentre sente l’idea della Rossa. < Si hai ragione.> direbbe solamente andando a fare un cenno con il capo < non che mi importi tanto se lo sappiano o meno, l’importante è che lo sappiamo noi..> direbbe con un mezzo sorriso < ma visto che qui sei la Capoclan, non so, magari c’erano delle regole o delle tradizioni da rispettare, questo non so.> spiega sinceramente il giovane prima di stringersi nelle spalle < se mi dici così, lo farò> mostrando un lieve sorriso. Quando sente questo allora la guarderebbe prima di annuire < quindi potrò baciarti anche in pubblico senza problemi…> ovviamente anche lui è per le effusioni in intimità, ma stuzzicare la usa compagna è sempre un momento intrigante. L’argomento cambia ed il ragazzo osserverebbe in modo intenso Sango accaparrando ogni parola che ella decida di donargli in quel frangente. <Volevo sapere.> direbbe poi andando a gonfiare le guance prima di fare uno sbuffo rapido. < Ti piace? Meno male, anche perché ho finito le erbe, quindi non potevo rifarlo..> direbbe poi andando ad alzare la spalla destra. Insomma, per ogni cosa delicata che fa deve sempre distruggerla con il suo gelo e cinismo. < un pochino nervoso.> direbbe verso di lei andando a fare un piccolo sorriso amaro. < Mi ha solo detto che devo trattarti bene, altrimenti mi prende a tabi in testa.> direbbe poi scocciato andando ad osservarsi la mano < e che sono un ragazzo fortunato, ma quello lo sapevo già> conclude prima di fare un mezzo sorriso vero di lei. < Si, anche troppo.> direbbe verso di lei borbottando < a volte non la sopporto> conclude prima di socchiudere gli occhi. < Senti. Facciamolo. > e così sembra davvero un doppio senso. < non sono abituato a queste cose e ci sto provando.> e si alzerebbe in piedi avvicinandosi a quel separé < l’ho fatto confezionare su misura per te…si ho usato le misure di un kimono che avevi lasciato sul letto.> Furbo lui mentre libera la visuale andando a mostrare quel Kimono rifinito in seta nero con quei fiori di sakura rosi che ricoprono tutto il vestito. Le manche sono molto larghe, eleganti mentre il fiocco è creato da una fascia e delle nuvole di pioggia che dovrebbero simboleggiare Ame, nel loro essere stilisticamente essenziali. < non devi preoccuparti di questo > lo dice candidamente seppur con un effusione nella voce che si riflette sull'espressione bonaria che porta in viso, rilassata e a proprio agio senza dubbio < se tu volessi farlo, potresti, si insomma > un rossore lieve che accentua il colore candido della pelle, quelle effusioni in pubblico non le ha mai avute, e le è sempre stato detto che possono rivelarsi indecenti alle volte. < è molto buono Shiro > conferma lei, comprendendo quel che sia la sua preoccupazione rispetto al suo stesso essere < mh? > nervoso, sebbene non sappia il motivo di tanto nervosismo insomma. Lascia solo che l'altro possa esprimersi, e tira un sospiro di sollievo, quelle piccole parti fondamentali in cui hanno parlato prettamente di lui gli sono ancora all'oscuro. Un ottima cosa insomma. < comprendo che possa esser una persona molto vivace, ma sei molto fortunato ad averla avuta per tutta la tua vita > lo è , davvero. Quanti sono i ninja che possono dire di esser abbastanza fortunati dall'aver un genitore a curarli? Pochissimi. < come prego? > sussurra presa in contropiede da quella proposta sconcia, seppur siano da soli e al sicuro tra quelle mura. Il rossore che si diffonde violento nel viso, non sapendo bene come reagire e cosa fare < non pensavo che chiedermi di far l'amore avesse bisogno di una cerimonia da thè > sorride per stemperare quell'iniziale imbarazzo e la tensione che cresce nel suo corpo. Lo osserva sollevarsi, poggiando di rimando la tazza in legno sul tavolo basso seppur ancora non comprenda quel che l'altro dica, perchè si stia spostando verso quel separé. Confusa dalla questione tace, in attesa che la verità venga a lei ad illuminarla , come quel kimono che le si para d'innanzi. Il tessuto che scivola, nero come la notte peggiore, e quei fiori rosati e rossi che ne circondano tutto per renderlo di maggior pregio. Il fiocco che scivola lento verso il basso. Un vero gioiellino ai propri occhi. Si solleva anche lei da terra lentamente dirigendosi verso quello che è un regalo per lei, un vero regalo senza riuscir a pronunciarsi. Lo affiancherebbe seppur le iridi son per la veste presente < è bellissimo Shiro > la voce sottile, bassa, le dita che andrebbero a scivolar sulla stoffa lentamente < grazie > un sussurro lieve mentre scosta il viso verso di lui, le iridi umide per quel gesto tanto bello quanto personale < non ricordo l'ultima volta che ho ricevuto un regalo > lo rimembra, molto tempo prima, un piccolo bracciale della madre e poi il nulla < non ti dirò che non avresti dovuto > sussurra quelle frasi di copione che ha sentito dire da altri alla vista di regali . Il cuore che batte più veloce prendendosi il tempo per osservarlo dolcemente, spingendo il corpo verso l'alto, verso di lui e verso le sue labbra per donargli un dolce bacio su di esse < è un pensiero davvero bello, mi piace molto > soffia su di lui con calore < è questo che ti innervosiva così tanto? > [chakra on] [Salone del Thè] Sembra sorridere a quella affermazione < allora…> direbbe solamente facendo un respiro profondo < lo farò, quando meno te lo aspetti.> direbbe dispettoso il ragazzo prima di fare un sorrisetto < mi fa piacere…> direbbe poi andando a sussurrarlo con il suo tono caldo e basso prima di tornare a guardarla < si…lo so, però a volte è insopportabile> spiega prima di socchiudere gli occhi< soprattutto quando non si fa gli affari suoi e becera su argomenti di cui non dovrebbe parlare.> ovviamente dice in generale non per fatti veramente accaduti lì ad Oto. Vede lei arrossire. All’inizio non capisce quell’imbarazzo, ma dopo la seconda frase ecco che farebbe un sospiro < Non ce sarebbe il bisogno..ma te lo chiederei in tutti i modi possibili…quindi anche con una cerimonia come questa.> Direbbe il ragazzo cercando di farle un occhiolino leggero prima di vederla avvicinarsi al regalo. <Spero ti piaccia il tessuto…volevo fare in modo che potessi metterlo sia di inverno sopra qualcosa di più pesante, sia d’estate…magari senza niente sotto.> malizioso il suo dire mentre le sorride delicatamente. Osserva le sue iridi umide e si scioglie quasi prima di vederla avvicinarsi < Buon natale…> direbbe il ragazzo in un sussurro dopo aver ricevuto quel bellissimo bacio. Rimane in silenzio poi rilassando i muscoli vedendo che il regalo è stato apprezzato. Alla sua domanda però si irrigidisce subito. Andrebbe a scostare il capo, gonfiando per un attimo le guance < n-no> non proprio convinto di quella risposta. Divertente potrebbe sembrare agli occhi della compagna mentre cerca di cambiare argomento, seppur difficilmente < non l’ho mai fatto. > spiegherebbe < perché non ho avuto nessuno che sia stato così importante per me da farmi venire quest’idea.> sembra quasi giustificarsi < quindi…beh normale avere il timore che il regalo non venga apprezzato no?> insomma ecco la sua spiegazione per non perdere quella sua freddezza che si porta sempre dietro.< Comunque…beh…i colori…mi hanno fatto pensare a te.> Nero e rosa…strana combinazione < Il nero, è perché noi tutti possiamo vedere nero nella nostra vita> insomma, riguardo al discorso sulle prospettive < Rosa perché sotto la figura di Byakko…beh c’è una donna delicata e candida…la…beh…> un respiro profondo < …la mia…> e distoglierebbe lo sguardo di nuovo, ma non si allontanerebbe dal suo corpo, come se lo cercasse. Solleva gli occhi al cielo a quel suo dispetto < bene, lo farò anche io dunque > ripetendo e volgendo la sua stessa frase contro, con un lieve sorriso, sicura di quella sua reazione insomma < oh suvvia, è divertente quel suo modo di fare > semplice nel voler cacciare le parole dell'altro verso la stessa madre con un gesto della mano che accompagna il tutto < non credo ve ne sarebbe bisogno > si insomma, di chiederglielo in quel modo , basterebbe davvero poco < è molto bello, grazie > sussurra senza davvero cogliere quella malizia, concentrata più nella veste e poi in quel lieve bacio che andrà a donare < mmh > mormora lasciando che quel suo nervosismo vada a sfociare in quelle parole che quasi si inseguono tra loro < avrei apprezzato anche solo la tua compagnia > sebbene apprezzi la bellezza e anche il lusso, essendo cresciuta nel clan che di quello sfarzo ne fa anche una sua arma < ma il regalo è molto apprezzato, posso assicurartelo > nota quella freddezza che scivola sopra di lui come una gelida veste eppure in completa opposizione alle sue stesse parole. Pensate senza dubbio ma può creder che siano vere seppur quell'ultima frase la lasci un poco di sasso. Non dice alcunchè, semplicemente la destra proverebbe a scivolar verso la sua, verso il suo stesso polso per cingerlo delicata < alle volte l'apparenza e quel che si dimostra non sono altro che mere costruzioni > sospira lieve < come il veder un uomo che sembri un pezzo di ghiaccio, non lo sia mai davvero > un piccolo rimando a lui e al suo essere, al suo apparire in realtà. E' riuscita a veder sotto quella corazza di puro gelo che si porta intorno, a quella mente fredda e veloce che da espressione alle sue parole < ma son felice di esser una delle poche che possa conoscere questo tuo lato, come sono felice che tu possa veder oltre > oltre al mero ninja e ai meri calzari che porta, sebbene quella sia una parte molto importante del suo essere < vieni, sediamoci > sussurra ma questa volta lo trascinerebbe verso il focolare, li ove un candido e morbido tappeto bianco ne fa da padrone, circondato da tanti cuscini grandi e morbidi. Solo a quel punto lascerebbe scivolar via la cappa rossa che porta per rimaner con quella semplice veste bianca , a terra, in attesa dell'altro < sai, parlando con tua madre le ho chiesto..di tuo padre > solleva il discorso cercando di esser più delicata possibile < mi ha detto che dovrai esser tu ad ucciderlo > sussurra nei suoi confronti adesso , ma ancora non continua, hanno tutto il tempo in quella lunga notte. [chakra on] [Salone del Thè] Ridacchierebbe poi andando a guardarla < intrigante> poterla vedere qualcosa che per il suo lignaggio potrebbe essere indecente. <…già.> su questo non può dire molto, alla fine è lei che portava allegria in casa. Se fosse stato per lui…beh…sarebbe stato un mortorio. < Beh…magari apprezzi anche un pochino di delicatezza…> direbbe solamente ricordando come l’abbia fatta sua all’interno di quelle terme, non proprio il maestro del romanticismo, se non per l’ultima parte, la sua confessione. Farebbe un respiro profondo godendosi quel bacio prima di annuire < beh…oggi hai entrambi…> quindi proprio festa grande per la rossa. Sente la sua presa delicata al polso ed ecco che farebbe un sorrisetto < …> non risponde. Quell’argomento è ancora ostico per lui, soprattutto in quel momento tanto strano e per niente di abitudine per il bianco. < Io ti ho sempre vista oltre..> in effetti, anche quando si presentò, lui non è che fece molto scalpore, insomma ha cercato sempre di vedere la Sango oltre byakko, di vedere la vera essenza della donna, quella che l’ha conquistato. Annuirebbe lento andando verso il caminetto e sedendosi lentamente farebbe uno sbuffo liberando il diaframma da quell’aria in eccesso. Il viso però si infreddolisce quando sente di Jumei. Inarca un sopracciglio andando a guardarla < io?> direbbe solamente essendo una promessa tra lui e la madre, egli non ne sapeva niente. Si stringe nelle spalle < oh beh, penso sia logico…altrimenti mi ucciderà lui…> direbbe, non capendo bene il discorso ma cercando di dargli una sua interpretazione < ma si, dovrò farlo prima o poi> conclude prima di fare un respiro profondo, mostrando all’esterno una noncuranza strana, quasi artificiale < adesso come adesso non avrei speranze però, da come mi ha detto mia madre, è uno forte.> conclude andando ad analizzando la situazione. Fortuna vuole che il ragazzo non sia uno scavezzacollo e ci tenga alla sua sopravvivenza, forse anche grazie alla rossa accanto a lei. Guarderebbe il fuoco mentre proverebbe a prendere la sua mano e poi scivolare sul suo braccio per provare ad accarezzarle i capelli. La tirerebbe a se infine, per sdraiarsi su quei cuscini per potersela coccolare mentre parlano e mentre si godono quelle fiamme. < sbruffone > soffia verso quelle sue parole, non si perde mai d'animo il bianco nemmeno se quella sfida possa metterla in campo anche lei, sebbene sia certa di non esserne completamente capace < la apprezzo, molto invero > svela anche lei qualche proprio segreto, che non sia sempre lui ad esser sotto la lente della rossa insomma < sebbene possa sembrare anche assurdo > mormora a metà senza vederlo davvero < mh credo che mi potranno bastare > lo stuzzica un poco , trascinandolo insieme verso quel caldo focolare iniziando a parlare, sebbene lei stessa sia alquanto sorpresa dalla sua risposta. Si morde il labbro inferiore con forza < volevo parlarti di questo > lentamente andrebbe anche lei a coricarsi insieme a lui, vicina abbastanza da poter sentire il suo stesso petto sollevarsi ritmicamente < uccidere qualcuno non è semplice, ad ogni morte la tua essenza si macchia e allo stesso tempo non potrai, ne dovrai, chieder scusa ai morti > per quel che fanno, per quel che il ragazzo compirà, dovrà esser sempre nella propria di giustizia < uccidere qualcuno che è anche tuo padre, potrebbe esser difficile > la destra che si posa sul suo petto dolcemente, percependo la stoffa chiara che l'altro porta < non solo per la forza che dovrai metterci > si interrompe nel veder qualcosa che ancora dovrà avvenire, come lui nei confronti di un perfetto sconosciuto si ponga per la vita o la morte < posso insegnarti, posso farti raggiungere una forza che pochi conoscono.. ma sappi che non potrò esser io ad aiutarti in quel momento sebbene sono sicura che lo farò > non avrebbe mai messo in pericolo lui < non voglio che il tuo animo si spezzi ancora > sospira prendendosi qualche tempo lei stessa prima di pronunciarsi ancora < Ren morì per colpa mia > annuncia quell'infausta notizia, non l'ha mai detto in quel modo tanto diretto seppur riesca a controllar ancor meglio la rabbia < se non fosse stato per me sarebbe ancora vivo > e forse, forse, lei nemmeno sarebbe li in quel momento < li mi sono rotta Shiro. Ognuno di noi ha un momento di rottura, è l'orribile verità di questo mondo ninja > ove il più forte mangia il più debole < non voglio che la tua anima si spezzi > ne è preoccupata, molto, seppur sappia che in qualche modo possa proteggerlo, ma che senso avrebbe a lungo andare? Esser la sua balia? La sua bolla? Non se quel che l'altro desidera non collima con quel pensiero. Tace adesso, spostando il viso verso la sua spalla e gli occhi che incontrano le fiamme danzanti di quel fuoco vicino. [chakra on] [Salone del Thè] Ridacchierebbe sadico prima di guardarla < ti dispiace forse?> cercando di punzecchiarla ancora prima di fare un respiro profondo. Buono a sapersi insomma almeno sa che altro regalo farle. <Perché assurdo?> dice infine inarcando un sopracciglio non capendo bene quella sua frase. Un mezzo sorriso ed un cenno di diniego con la testa prima di scherzare ancora < hai avuto anche un buon thè.> come per darle un motivo in più per apprezzare la serata. Diventa serio quando lei inizia quel discorso prima di fare un respiro profondo, continuando a coccolarla < lo so…> direbbe solamente facendo un cenno di diniego con la testa < essere mio padre o meno non fa molta differenza, non l’ho mai conosciuto…> non si è mai instaurato quel legame parentale insomma. Si umetta le labbra prima di andare a guardare il capo della ragazza < se è una cosa che riterrò giusta, che servirà per raggiungere il mio sogno, e se non ci fosse altro modo…allora mi farò forza…> le farebbe una carezza sul viso < Se qualcuno dovrà macchiarsi, quello sarò io Sango, lascia che porti da me i miei fardelli..> direbbe anche per tranquillizzarla e non darle più responsabilità di quelle che già si sta prendendo. Rimane in silenzio poi quando parla di Ren, un attimo prima di un bacio delicato sulla testa < Sango…se la mia anima si spezzerà…se dovrà succedere…allora ti chiederò con gli occhi di aiutarmi a ricostruirla…insieme…pezzo dopo pezzo..> si ferma poi cercando di sfiorare il suo mento < mi aiuterai?> chiederebbe verso di lei prima di mostrare un leggero sorriso < ma non fasciamoci la testa prima di rompercela…> un soffio il suo mentre tornerebbe verso la sua guancia < non potrai proteggermi per sempre dolce Sango, dovrò anche io riuscire a stare in piedi con le mie forze…> un attimo di silenzio < come posso vantarmi di essere il compagno della tua vita se non posso stare al tuo fianco come pari?> direbbe nel modo, stranamente, più dolce che potesse uscirgli da quelle carnose rosse che sono le sue labbra. Rimarrebbe in silenzio prima di fare un respiro profondo < mi allenerò, e, quando sarò pronto, succeda quel che succeda.> un altro cenno di diniego < ma adesso, è con te che voglio stare, godermi questi momenti, in un futuro ce ne saranno molto pochi…quindi, stiamo insieme, come se fuori non ci fosse niente altro che noi…> < per niente > sorride a quel dire < nessuno ha mai azzardato tanto con me, chi ci ha provato di solito è andato vicino alla morte o direttamente tra le sue braccia > sebbene quel suo punzecchiarla in quel modo sia qualcosa di totalmente nuovo e mai vissuto < un giorno lo capirai da te il perchè > non può e non vuole farlo, ci sarà il tempo forse a potergli dar mostra di tutto il suo essere . Si accoccola dolcemente su quel petto, il calore che la riscalda e la luce fioca che dona quell'ulteriore intimità tra i due < non voglio che ti accada qualcosa, non me lo perdonerei > non avrebbe permesso ad alcuno di avvicinarsi eppure consapevole che anche lui debba lottare per se stesso e trovar la sua di forza e non contare su quella di qualcun altro. < certo che ti aiuterò sebbene tema quel momento > come se fosse già stato scritto, e così è dopotutto, in quel mondo le anime son troppo fragili , così facili nello spezzarsi che nel ricomporsi < hai ragione, non importa adesso > sebbene il futuro sembri sempre più nero e oscuro di un baratro, non sa dove stanno andando a cacciarsi, se saranno le braccia della morte quelle che toccheranno per prime < una piccola oasi di pace al centro di un inferno > sorride < sembra proprio che alla fine dovremmo vedercela contro troppe cose, ma per adesso, possiamo semplicemente far finta che non esistano > eppure sono li, li attendono, il tempo è sempre il peggiore < dopotutto dovrai anche proteggere tua madre > dovrà esser lui un giorno a farsi carico di quella responsabilità, sapere di avere una vita tra le proprie mani rende infinitamente peggiori e migliori , e quello sarebbe solo il nervo scoperto da poter utilizzare contro lo stesso < raccontami qualcosa, di te. Da piccolo, sebbene io abbia detto molto > e molto poco < non so quasi nulla > attende che possa scoprire un altro pezzo del suo essere e come un tassello, andare ad inserirlo nel giusto posto del suo grande puzzle. Rimane ferma eppure curiosa di quel che potrà dirle, non avendo idea assolutamente della sua di vita prima di allora, come se fosse nato quella stessa notte d'inverno in quel lago di acqua calda, vestito di freddo e gelo ad attanagliare il suo stesso cuore. [chakra on] [Salone del Thè] Sorride a quelle parole non rispondendo < Perchè nessuno ha visto oltre la ninja> dicendo verso di lei, cercando di toccare la sua anima. Annuisce anche se non è molto convinto di quella risposta, non sapendo della tigre che è quella donna. < Se i kami hanno deciso così, ne tu ne io potremo fare qualcosa.> direbbe con fare tranquillo < Anche se, faremo di tutto per fare in modo che non succeda> rimane un attimo in silenzio mostrando un piccolo sorriso alle fiamme < se succederà, li raccoglieremo tutto il tempo che servirà e la ricostruiremo…> direbbe sicuro di quelle parole, come se volesse infondere quella sicurezza anche alla compagna. Annuisce deciso quando la vede dargli quella ragione che cercava. < Acqua fresca e palme delicate, mentre intorno a noi tutto brucia, suggestivo..> direbbe il ragazzo prima di provare un bacio sul capo della rossa < e non c’è altra persona con cui vorrei stare in quest’oasi.> un sussurro il suo, dolce, delicato, prima di ridacchiare < Già, ma supereremo ogni cosa, una alla volta, fino a quando nessuno ci disturberà> convinto anche di quelle di parole prima di annuire < si, sarà al sicuro anche lei> infondo le vuole bene, anche se non vuole ammetterlo. Inarca un sopracciglio andando a sorridere < mh? Qualcosa di me?> direbbe solamente prima di rimanere tentennante a quella domanda improvvisa < Cosa vuoi sapere?> chiede solamente prima di ridacchiare. < Posso dirti che sono cresciuto in un villaggio rurale poco lontano dalla capitale.> spiega tranquillamente < aiutavo mia madre a zappare la terra ed andavo in accademia ad Amegakure per diventare Ninja> un cenno con la testa prima di socchiudere gli occhi < non avevo amici, tutti dicevano che ero strano, quindi mi sono chiuso sui libri che mia madre mi portava a casa <favella andando a guardarla> però ero bravo in accademia, o almeno, era quello che dicevano i sensei < un cenno di diniego con la testa> ho avuto una vita piuttosto noiosa in realtà!< e ridacchia andando a prendersi in giro da solo e sistemandosi una ciocca bianca che potrebbe essere caduta in testa alla ragazza in quella posizione. < oh perchè il ninja è la parte predominante , sono un soldato in tutto e per tutto , dopo tutti questi anni non posso continuare a nascondermi > sussurra in quelle comoda posizione, senza però esserne contrita < invece si che possiamo, non voglio lasciarmi comandare da un kami qualsiasi su quello che farò > sbuffa con una ruga che si pone nel mezzo della fronte < accettare tutto e andare avanti non lo trovo un modo giusto di vivere > lottare, sempre, fino alla fine < mh pensavo più ad Ame. L'acqua scrosciante che risuona fuori , lo scorrere di essa sulle mura, e il freddo pungente di un aria perennemente pulita.. e magari un camino caldo > l'immagine che s'è trascinata dentro di quella che è casa sua, che è casa loro. Quelle parole sembrano lenir l'animo, eppure tace, per non interromper malamente quella possibilità di poter rimanere in quel modo per sempre < raccontami qualcosa di te , qualsiasi > non vuole qualcosa in particolare, solo dargli una collocazione fisica e temporale . Lo lascia spiegarsi, prima di sollevar quel viso abbastanza dal poterlo guardare, sistemandosi meglio < perchè ti consideravano strano? > non comprende come quell'essere possa apparire in tale modo < tua madre mi ha detto che molte donne ti veniva dietro già a quei tempi > sbatte le lunghe ciglia verso di lui, innocente. Come no. Eppure perchè le sale quella punta di stizza dentro? Perchè quella gelosia immotivata? E' gelosa? Si, lo è, eppure di un passato lontano, oppure del fatto che non solo allora gli sguardi possano ammirarlo nella sua bellezza e desiderandolo per loro < che molte di esse ti hanno perfino fatto la corte, sebbene non sappia davvero come una donna faccia la corte ad un ragazzo > di certo pecca in quello, dopotutto le proprie di relazioni si sono basate sugli orrori, sulla guerra, sul potere stesso, sulla solitudine perfino, non comprendendo quel lato più umano e semplice che i più vivono nella loro quotidianità < e so che ad Ame c'erano molte belle donne > soffia un poco quasi stizzita, cercando però di controllarsi < ne sono affascinata invece. La mia vita nella magione era.. beh come potrai immaginare. Buone maniere, lezioni su lezioni anche sul come respirare tra un poco, per raggiungere la perfezione nella bellezza e in ogni arte ammessa, che fosse dipingere e tutte quelle cose li > sbuffa divertita rimembrando quelle estenuanti lezioni < camminare bene, saper parlare, saper le materie, saper usare bene il chakra > solleva gli occhi al cielo < sebbene abbia capito che la bellezza la si può trovare anche nelle..cose.. più aggressive > un piccolo cenno al proprio contratto con le tigri. Bellissime e terribili allo stesso modo. [chakra on] [Salone del Thè] Farebbe un piccolo sorriso a quelle parole andando a carezzarla delicatamente < un soldato che non disprezza le coccole a quanto vedo> schernisce dolcemente ora cercando di sorriderle. La sente, sembra più rilassata degli altri giorni, sembra più incline a togliersi anche lei l’armatura, e questo non fa altro che fargli piacere insomma. < Ed allora ci proveremo, insieme!> direbbe il giovane andando a cercare la sua mano per intrecciarla con la propria. Rimane in silenzio poi annuendo < si anche Ame non è male come idea…> un attimo di silenzio < pensa se prendessi il ruolo di Kage..> parlando della rossa < sarebbe fantastico!> direbbe solamente facendo un respiro profondo prima di ridacchiare < Ti ci vedo con tutta quella bardatura ed il cappello a punta.> la prende un attimino in giro sebbene l’idea non sarebbe per niente male. Alla sua domanda ecco che farebbe un respiro profondo < Perché non avevo un padre, e per via di questi capelli> andando a sbuffare davanti ad un ciuffo davanti al viso < quindi da piccolo mi tenevano alla larga..:> direbbe con tutta la tranquillità del mondo, come se ci avesse fatto il callo < Ah si?> eeeh Chihiro che non si sta zitta < Beh, strano e particolare simboleggia anche Esotico…credo> direbbe solamente prima di increspare le labbra in un mezzo sorriso < beh come lo farebbe un ragazzo, ti chiedono di uscire, ti chiedono di passare del tempo da soli, ti dicono di passare a casa loro perché non ci sono i genitori..cose così> spiega tranquillamente cercando di guardarla ora in quella posizione < Ma erano solo così superficiali, fissate solo con il mio corpo…> direbbe poi andando ad osservarsi la mano libera prima di tornare a coccolarsela < si, e ti ricordo che anche tu sei di Ame, e sei la più bella che abbia mai visto..> le direbbe con un sorriso prima di chinare la testa di lato, nota quel suo fare stizzita e gli piace, gli piace vedere quel tipo di interessamento nelle movenze della donna e sorriderebbe a lei in modo più deciso. < Beh, io sarei impazzito, ma non son abituato quindi non potrei capire…> in effetti sono due tipi di vita completamente diversi, un povero bambino agricoltore con la madre accompagnatrice ed una ragazza nobile con la famiglia fissata con l’etichetta… La neve ed il fuoco < ed io che la bellezza si possa trovare anche in mezzo ad un bosco innevato.> direbbe infine verso di lei facendo un bel sorriso e cercando di poggiare le labbra sulla sua fronte in modo da sentire la morbidezza della sua pelle e magari stirare quella ruga che si era creata. < anche noi ne abbiamo bisogno, dopo tutta questa guerra che abbiamo portato > sospira lieta per un tempo di potersi trovar li senza far nulla davvero, un lusso che non si concede quasi mai, insieme al lusso di aver qualcuno sempre accanto a se . Stringe quella sua mano ridendo di gusto a quelle sue parole < voglio arrivare li > all'essere lei il kage < esser una guida e una protettrice della pioggia , sono stata cresciuta anche per questo > come se avesse sempre avuto un bollino sul capo con la propria strada già tracciata < seppur lo desideri per mille altri motivi che l'imposizione altrui > ha abbracciato davvero gli insegnamenti sul clan e quel loro desiderio di rivalsa. < per i capelli? Ma son puri, candidi > mormora esterrefatta, non comprendendo come qualcuno possa trovarli strani < i miei ricordavano quelli di un demone.. ne son contenta adesso > specialmente quando scende lei stessa in prima linea sul campo di battaglia < e per tuo padre..tutti siamo senza qualcuno che dovrebbe esser importante > mormora per poi passare ad argomenti più scabrosi < d-davvero? > mormora con gli occhi che si aprono di più < devo dire che a mia madre mandavano lettere e fiori per cercar di conquistare prima lei, e poi me sebbene in pochi hanno mai provato a parlarmi direttamente > ripensa lieta a quei tempi ove tutto era più semplice < sebbene anche io uscì con qualcuno, ma entrai subito dopo tra i ninja di Kusa. Da li fu tutto un chinare il capo ai superiori finchè non divenni io stessa una di loro. > e allora addio a tutte le cose che poteva far una semplice donna insomma < mh sei mai passato da casa di una di loro ? Almeno per comprendere a cosa andasse a parare? > sebbene sappiano entrambi a cosa si andrebbe a parare in quei casi < comprendo anche questo > non vi è dolore, solo curiosità nel sapere quegli aspetti tanto semplici quanto lontani, e curiosa anche di sapere quel che l'altro abbia fatto < così esageri, ci sono belle donne ad Ame, posso concordarlo > su questo non vi è dubbio sebbene sia lusingata da quelle sue parole < era divertente però, ricordo che Ren cercava di salvarmi ogni volta che poteva per portarmi via da li dentro e dalla guerra stessa > piccoli ricordi innocui eppure lame che affondano nel petto < o come mi misi a picchiare altri del clan perchè cercavano di prendermi in giro per i miei capelli > sorride lieve < c'è bellezza in tante cose.. un giorno ti mostrerò di cosa parlo > un giorno gli avrebbe fatto incontrare la regina delle tigri, ma in quel momento tanto delicato per le evocazioni non si azzarda a richiamarle a se . Si stende di più, gli occhi che si chiudono a quel calore e quel bacio cercando di rilassarsi come può , come un gatto che fa le fusa .[chakra on] [Salone del Thè] Annuisce prima di ridacchiare < certo certo, è giusto!> rimane in silenzio osservando quel fuoco e facendo un respiro profondo < Kage?> direbbe solamente prima di annuire < Beh allora lo diventerai.> direbbe verso di lei < ne sono certo> convinto nel suo pensiero continuando a coccolandosela < si, ma sono particolari.> direbbe prima di guardarla < Mia madre era l’unica a portare questo colore, per questo era…beh…tanto richiesta.> deglutisce prima di tornare silente per qualche secondo. < Beh a me questo demone piace, ed anche tanto..> direbbe cercando di sfiorare la punta del suo naso con il polpastrello dell’indice della mano destra prima di sorriderle < già, ma quando vivi in un piccolo villaggio, anche la cosa più comune diventa esempio di pettegolezzi…> conclude prima di annuire e ridacchiare < Davvero!> … rimane in silenzio quando parla di fiori e lettere. Un cenno di diniego con la testa < no, con me niente fiori e lettere, almeno> no, non è tipo da riceverli insomma. < Si, una volta. Una Sensei dell’accademia mi ha chiamato per dirmi di passare a casa per fare delle ripetizioni.> Ecco che alza le sopracciglia come a dire “ripetizioni”. <La trovai a casa con una vestaglia trasparente…> spiegò tranquillamente prima di ridere < me lo ricordo come se fosse ieri, ho aperto la porta, la vidi, richiusi la porta e me andai a casa> La risata parte di gusto, una risata cristallina, pura, va anche a coprirsi gli occhi mentre ride. Lacrimoni vicino alle celesti prima di vederla < non esagero, ne sono certo.> direbbe poi cercando di riprendersi prima di abbassare lo sguardo verso di lei < tra milioni, avrei scelto te, sempre, in ogni occasione> direbbe verso di lei tornando a coccolarsela < volevo esserci, saresti stata bellissima da guardare> direbbe poi immaginandosi mille pugni in testa della donna dai capelli rosso demone. Lei si accomoda e lui sposta il corpo per rendersi più comodo per la sua compagna mentre il crepitio del fuoco continua a fargli compagnia < beh ci sono anche tanti bei uomini ad Ame, anche più belli di me..> direbbe poi verso di lei, quasi rigirando il discorso che ha fatto lei. Anche lui è geloso, ma da quella posizione è molto più difficile notarlo.
Giocata dal 15/01/2021 22:08 al 16/01/2021 01:08 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Non dice altro sulla questione, il fatto che voglia diventare kage non significa necessariamente che lo diventi. Specialmente in quella guerra in breve arrivo , ove trovare sia la forza di uccidere Yukio , di sfidare tutta l'alleanza, di trovare anche il modo di poter portare tutti i ninja della pioggia di nuovo ad Ame. Sospira, stanca forse di quei pensieri , di quello che le pesa sulle spalle < comprendo, non giudico tua madre ne la vita che ha fatto, sono l'ultima persona che potrebbe farlo in realtà > cerca di alleggerire quella conversazione con una risata < questo non riesco invece a comprenderlo sebbene possa avvicinarla all'idea di un clan, li tutti sanno tutto di tutti, o quasi perlomeno > i segreti come i panni sporchi però vengono lavati in casa per mantenere una sorta di aria perfetta e limpida . Sussulta a sentire quel che l'altro confessa < non riesco a credere come un sensei possa farlo > sebbene un lampo di piccola emozione passi per il viso, veloce e fugace al ricordo di qualcosa di lontano, ma anche quel sentimento era reciproco e particolare < molto.. arrogante, e anche molto sicura di se, ne sono certa > tossicchia lei in imbarazzo di fronte quella risata profonda < mi fa strano vederti scappare sinceramente sai? > lo stuzzica in quel modo sebbene sia quasi contenta che una sensei qualsiasi non abbia avuto modo vero e proprio di carpirne le virtù < non credo, forse adesso, forse vedendomi così eppure quando lottavo al fianco di Yukio ero molto diversa , sorridevo a quanto ricordo > molto di più di adesso, in un aria molto più leggera e diversa, divertente perfino alle volte < oh quello, se non ci fosse stato lui mi avrebbero sbattuta fuori dal clan per mancanza di bellezza nei modi di fare > modifica la propria voce facendola più alta e altera, quella di una delle tante ninja che l'hanno punita , sebbene adesso abbia preso dentro di se molti insegnamenti del clan, come bellezza modi sopraffini, eppure il suo esser fuoco l'ha portata a qualcosa ove nessuno era arrivato , le tigri < mmh forse > sospira in quel pensiero di ame, notando la sua gelosia < la bellezza mi piace, in uomini e donne..eppure mi attrae qualcos'altro, e in pochi mi sono stati mai davvero così vicini > lancia un'occhiata bieca all'altro, in attesa della sua reazione questa volta. [chakra on] Rimane in silenzio osservandola. Se fosse diventata davvero una Kage lui avrebbe combattuto sotto il suo stendardo senza dubbio alcuno. Si stringe nelle spalle prima di guardarla, un leggero sorriso < E' un lavoro come tanti alla fine, basta solamente non vederlo come una cosa negativa> In fondo è cresciuto in un mondo dove l'apertura mentale è all'ordine del giorno. <Beh perchè no. Se fossi stata tu la mia sensei, avrei accettato> direbbe solamente prima di mostrarle una leggera risata. Inarca un sopracciglio sistemandosi meglio < Non sono scappato.> puntualizza come se fosse stato toccato sul vivo < non ero interessato, tutto qui.> bofonchia prima di guardare altrove. Quando sente di come era, di come si comprotava prima, cercherebbe di farle una carezza sul viso < sorridevi come sorridi ora con me?> direbbe cercando di stuzzicarla. Ecco che il ragazzo riderebbe a quella sua rappresentazione < saresti un'educatrice davvero dannata e perfetta lo sai?> insomma, un complimento nello schernirla prima di rimanere in attesa, in silenzio, osservando ed ascoltando quella sua risposta. < Cosa ti attrae...?> si morderebbe il labbro inferiore. Si, è particolarmente interesasto alla risposta e lo si può notare dai suoi occhi azzurri fissi verso la donna di fuoco < in pochi?> chiederebbe infine andando a fare un respiro profondo. La mano che continuerebbe a carezzarla se fosse stato possibile prima di fare un respiro profondo < vorrei essere l'unico, d'ora in poi, a starti così vicino..> un sussurro, quasi come se non volesse farsi ascoltare da lei ma più per se stesso. Si morderebbe l'interno della guancia prima di socchiudere gli occhi, godendosi il tepore del camino ed il caldo della pelle dalla sua compagna. Si nota in quell'ultima frase una nota di possessione, possessione tentata di tenere a bada ma che sembra ruggire dalla sua gola. Si schiarirebbe la gola infine andando ad attendere altre parole dalla Ishiba senza smettere di coccolarla. Socchiude un attimo gli occhi ripensando a quei momenti, ripensando al regalo che le ha fatto, gesti che non si sarebbe mai aspettato di fare. Farebbe un respiro profondo guardandola poi, in silenzio, quasi contemplandone i lineamenti prima di annuire ad un suo pensiero < amo i tuoi capelli...> direbbe ripensando alla storia dei capelli rossi da demone. La mano che andrebbe in mezzo ad essi, sentendone la morbidezza, osservandone il colore così vivo, cercando di godersi ogni momento. < per quanto abbia fatto da sensei a migliaia di ninja, non credo di averne mai invitato uno solo per farmi trovar nuda > bofonchia lievemente stizzita < dunque era una bella donna o non lo era? > perchè tergiversare in quel discorso antico? Forse solo per sentirsi un poco più importante di tante donne che hanno provato a rapirlo < non in questo modo, solo era tutto più facile, vivere lo era e alle volte avrei voluto seguire una strada diversa, essere una persona e una ninja diversa da come sono adesso > di tutte quelle possibilità che ha avuto e che non ha mai colto per rimanere ancorata ai propri di sogni. Sospira lieve a quel tocco, a quella carezza < non so nemmeno se avere dei figli sia giusto Shiro, come educatrice e come sensei mi hanno detto di essere terribile alle volte > sorride sebbene vi sia una sorta di preoccupazione nella propria fronte, una rughetta tra le sopracciglia che ormai ha lasciato il suo solco da tanto tempo < l'anima, è quella che mi attrae > semplice nel suo dire , sicura e certa che sia quella < non parlo solo da questo, dal sesso, amore, chiamalo come desideri > calda la voce in cerca di nn dargli preoccupazioni < il mio tallone d'Achille è affezionarmi troppo. E alla fine faccio del male io stessa alle persone che mi son vicine, o sono loro a distruggere me > non importa che sia un deshi, un jonin, un kage, tutto si rifà ai sentimenti della quale s'è sempre voluta liberare ma che non ha mai perso < non credo che permetterei a chicchessia adesso di potermi vedere in questo modo tanto intimo > sussurra anche lei, lasciando che il silenzio possa tornare tra di loro, che possa il calore accoglierli e abbracciarli , cullandoli in una delle notti più fredde dell'anno appena nato < amo anche io i tuoi capelli > sussurra in risposta, di quel bianco candido e pure della quale non vuole fare a meno, di quei lineamenti pallidi e affilati, e di quel suo esser freddo a cingerla < non credo di aver mai conosciuto qualcuno simile a te, in nessuno dei miei anni > quel pensiero che sfugge alle labbra < ne sono felice > lo è? Forse per una delle poche volte può sentirsi tale. < ma shiro, non so nemmeno quanti anni tu abbia, non che sia importante davvero > però almeno sapere quello che è la base sarebbe il minimo, no? [chakra on] Annuirebbe a quell'affermazione andando a fare un respiro profondo < beh, ognuno è diverso ed individuale> per dire che il mondo è bello perchè è vario. La guarda insistere su quel particolare vecchio e passato. Sorriderebbe prima di umettarsi le labbra < perchè ti interessa tanto?> le chiederebbe come per punzecchiarla prima di annuire < oggettivamente era una bella donna si.> perchè mentire? Perchè dire cose che ha già detto, poteva essere la donna più bella di Ame, ma sarebbe stata eclissata dalla bellezza di Sango. Rimarrebbe a guardarla, a rimirarla, mentre parla dei suoi timori < secondo me invece saresti una brava educatrice...> direbbe andando a stringersi nelle spalle < ma devi sentirtelo tu, che io te lo dica è indifferente.> conclude prima di vedere quella ruga al centro della fronte, ormai irresistibile insieme a tutte le sue espressioni < l'anima dici eh?> fa un respiro profondo guardandola, sorridendole < quindi è grazie alla mia anima che sono qui con te tra le braccia.> farebbe quel ragionamento prima di sentire le altre parole della rossa. Un cenno di diniego con la testa < non ti posso dire che non succederà, perchè non posso ancora prevedere il futuro, ma posso dirti che farò di tutto per far si di non ferirti.> un augurio sincero il suo in un soffio di cuore. Rimane fermo sorridendo a quelle parole < anche perchè potrei diventare particolarmente irritato dalla cosa...> modo possessivo per dirle che cioncherebbe le mani di chiunque osi avvicinarsi troppo a lei, alla sua donna, alla sua Sango. < La stessa cosa per me... mi fai stare bene..> direbbe in un sussurro quasi non ci crede neanche lui a quelle parole appena dette. < anche io lo sono...anche se non sembra...> e sbufferebbe una piccola risata a quelle parole sebbene il tono, addolcito dal momento, sembrerebbe ancora teso e serio. < ...la mia età?> direbbe inarcando un sopracciglio < oh, vero, abbiamo parlato tanto, di tante cose, ma non delle cose più leggere.> in effetti i loro discorsi sono sempre stati pregni di significato, seri, pensati, profondi. Non sono tipi da dirsi un semplice ciao come va insomma. < Ventitrè...> direbbe guardandola. No non gli interessa una possibile differenza di età, non ora ormai. L'importante è che non sia minorenne, cosa che ha già detto parlando con la madre < mh...> si ferma un attimo. visto che sono in tema < Quale è il tuo dolce preferito?> direbbe poi sorridendole < Il tuo fidanzato dovrebbe saperle queste cose no?> direbbe andando a rimarcare la sua posizione nei confronti di quella coppia, una posizione che ama ricoprire e che non lascerebbe per niente al mondo. < no niente, era tanto per sapere > si insomma, cerca di far passare quel piccolo attacco di gelosia come curiosità semplice, sebbene il fatto che l'altra fosse una bella donna la fa tranquillizzare < non vorrei che un'altra bella donna ti rapisse il cuore > lo occhieggia sebbene non sembri così seria nel dirlo < forse, un giorno, quando tutto ciò sarà finito e potranno crescere nella pace di un mondo migliore > sebbene sappia davvero dentro il cuore, che morirà prima di giungere a quella vita di niente a cui anela, che prima di potersi ritirare finirà al centro degli inferi. Un piccolo pensiero che cerca di scacciare per evitar che le si possa leggere chiaramente in viso < si, è grazie alla tua anima > concorda osservandolo dal basso della propria posizione < non devi preoccuparti di questo > non deve esser lui a preoccuparsene, non adesso, non ancora . Sorride lieta sebbene sia più curiosa di quella piccola domanda espressa su un tassello importante per lei e per lui, per poterlo comprendere meglio ancora < ventitrè > ripete ma si tranquillizza, per lo meno non è minorenne e non possono nemmeno dirle alcunchè, sebbene sia più grande lei < non credo di averne > mormora pensandoci a quel che le piace < non mi sono concentrata particolarmente su quello > mormora ancora riflettendo, se non si parla di guerre, sangue, ame, akatsuki non molto le riaffiora nella mente < mi piacciono i takoyaki, credo > non che se ne ricordi davvero il sapore < ma non ne mangio da troppo tempo. L'abitudine dell'esser un soldato è anche dimenticarsi delle cose più semplici come dormire in una casa vera e propria e non nelle foreste o nelle grotte. Di mangiare qualcosa che non sia selvaggina > abituata molto più a vivere la fuori che dentro quella casa al caldo quasi soffocante < cosa ti piace fare? > lei che potrebbe procurarsi praticamente qualsiasi cosa non fa a meno di indagare, sebbene qualcosina le sia stata detta già dalla madre altrui, ma meglio far finta di nulla no? Solo la destra si solleva dal suo petto per raggiungere i suoi soffici capelli bianchi, le dita che vi indugiano prima di passare al retro delle orecchie per donargli qualche grattino innocente, sebben sia consapevole che stia giocando sporco. Molto sporco. [chakra on] Annuisce lentamente prima di fare un respiro profondo < certo...> occhieggiandola divertito da quella situazione. Un cenno di diniego con la testa prima di socchiudere gli occhi < bella quanto te? Impossibile..> direbbe prima di andare a carezzarle il viso con la mano delicata. Si morderebbe il labbro inferiore prima di guardarla e fissarla < un giorno...> si limita a dire prima di fare un respiro profondo. Un giorno, in un mondo diverso magari. Gli occhi azzurri andrebbero sulle fiamme del caminetto, osservandole danzare. Pensieri arrivano nella sua mente, un moto nello stomaco, qualcosa lo perplime, gli occhi diventano un pochino lucidi mentre ripensa a qualcosa del passato, o a qualcosa del presente, immediato futuro di un mondo nero e bianco, nero come parte della sua anima Seiun. < Si, ventitrè. > rimarca come per dare sicurezza a quella risposta. Gli occhi tornerebbero verso di lei sentendo il suo piatto preferito < oh buono a sapersi.> direbbe prima di fare un respiro profondo < so cosa andare a compare al mercato ittico..> e ridacchierebbe prima di fare una piccola smorfia alla rossa < potrai essere un soldato, ma non sei solo quello adesso, con me, quindi ti puoi anche abbandanonare a qualche peccato di gola..> direbbe in un momento di delicatezza prima di fare un sospiro. Sente quella domanda e comincia a riflettere < è strano, non me lo chiedono in molti.> direbbe solamente prima di pensare e rimuginare su cosa dire. < Mi piace stare a fissare il cielo di notte.> un attimo di pausa guardandola < leggere soprattutto.> Eh si, lo aveva detto già < e non stare al centro dell'attenzione!> ma...beh quello ora e' un pochino più difficile. La lascia fare, non sapendo quanto stia giocando sporco. Quando la ragazza inizia quei grattini innocenti il ragazzo socchiuderebbe gli occhi godendosi quel tocco. Un'espressione diversa uscirebbe fuori, più rilassata, sembra quasi un gatto con quelle labbra che si increspano un poco. E' perso, per un attimo, come se fosse in un momento di goduria totale, il suo punto debole, che solo pochi sanno, ed adesso anche lei. <Sango..> direbbe con una voce roca, di chi sta perdendo piano piano quella freddezza che si porta dietro come un'arma. No, non riesce più a dire una parla adesso, mentre il viso si fa rosso, sia per il calore che per il piacere che sta provando. Si morderebbe il labbro inferiore ora prima di sorridere in modo dispettoso sapendo, eccome se sa, chi avesse dato a lei quell'informazione. gli occhi azzurri andrebbero verso di lei, strana coincidenza sapere il suo punto debole così, all'improvviso. Non può però farla smettere di muovere con quelle dita, non ora almeno. < credo anche che tu non abbia mai dato molte occasioni per potertelo chiedere senza la paura di esser gelato dal tuo sguardo > sottolinea la rossa senza alcun problema, facendosi quasi beffe di lui e di quel suo dire < sebbene la cosa che me compiaccia, e mi faccia desiderar di esser l'unica persona in questa terra a potertelo chiedere in modo così diretto > poco segretamente felice di avere lei soltanto quella possibilità adesso, per potersi render conto di non dover pensare ad altro che a lui . Le sottili dita vanno lente a scostargli quei lunghi e soffici capelli, le stesse che andranno a donar quei lievi grattini in quel preciso punto. Un informazione davvero inopportuna forse, eppure ne sta abusando solo per poter osservar quel viso sempre freddo e distante, rilassarsi davvero, abbandonando forse tutte le proprie paure, le mura del proprio essere per abbandonarsi ad un tocco dolce < posso smettere > un sussurro lieve ma non si ferma ancora eppure le labbra che si stringono tra loro in una smorfia di disgusto < perdonami, non dovrei abusar di te in questo modo > il viso che si contrae lievemente mentre la mano scenderebbe sul suo collo per fermarsi li, per non donargli quel piacere scaturito da qualcosa che non dovrebbe sapere ancora. Il vederlo in quel modo, tanto fragile, tanto nudo, solo per il proprio puro egoismo le porta a scostar anche lo stesso sguardo verso il fuoco ancora acceso < perdonami, sono un essere egoista > un lieve sorriso nel risentir sempre le stesse identiche parole che ha pronunciato in passato. E' egoista, tremendamente, un arpia a desiderar per se tutto quanto e farlo proprio , a legarlo a doppio filo alla prorpria vita senza lasciargli possibilità di andarsene via. Non più, non dopo quel tempo, non dopo aver infine accettato la sua presenza nella propria vita come qualcosa di più importante < sono una persona orribile > sussurra chiudendo gli occhi e sospirando lievemente < come possa piacerti ancor mi sfugge > sorride però , le labbra morbide dolcemente tirate verso l'alto mentre troppi i pensieri rumorosi ne affollano la mente, ma vengono ancora taciuti e celati. [chakra on] Ridacchia a quelle parole facendo un respiro profondo. Gli occhi si socchiudono annuendo lentamente prima di riaprire le celesti proprio verso di lei < hai ragione.> direbbe solamente prima di fissarla un attimo e non dire una parola, se non un soffio leggero < solo tu.> come a sugellare quel patto, quel permesso che dona solo alle due donne più importanti della sua vita, sua madre e Sango, la sua amata. Sta quasi per tirare fuori un leggero ringhio come di fusa prima di sentire le sue parole. Il corpo si irrigidisce un attimo quando lei smette e sente quelle parole. < no…> direbbe solamente provando a prendere la sua mano e cercare di riportarla verso il dietro dell’orecchio < ti prego.> direbbe verso di lei in un altro sussurro mentre le fiamme continuano a danzare leggere tra i tronchi abbrustoliti. Ecco che farebbe un sospiro profondo prima di ridacchiare < si, sei una persona orribile> direbbe poi, ma si nota che sta scherzando < come ti permetti di avere questo ascendente verso di me? Vergogna> insomma, la sta per niente velatamente prendendola in giro, provando in questo modo ad avvicinarsi al suo viso per strofinare il suo naso con il proprio prima di ridacchiare < non mi dispiace per niente.> concluderebbe prima di fare un respiro profondo. A quelle parole anche lui sorride mentre la mente vaga. Gli occhi azzurri a cercare il rosso del fuoco del camino, illuminandosi per via del riflesso < potrei dirti la stessa cosa.> spiega poi cercando di godersi quei grattini se lei avesse continuato < ma non deve esserci una risposta, almeno per me> fa un dolce respiro prima di tornare a guardarla < mi viene naturale, comportarmi così con te, dal primo giorno che ti ho incontrata.> spiega prima di cercare di prendere l’altra mano per carezzarle il dorso con il pollice < quindi non ho una risposta certa o un elenco di cose che mi piacciono di te, mi piaci tutta, bianco, nero e rosso> concluderebbe prima di fare un sorrisetto < e tu invece? Hai una risposta?> chiederebbe prima di tornare a guardare il fuoco godersi entrambi i calori che lo pervadono. La mano che carezza il collo, ne segue il profilo della mascella delicata e priva di imperfezione alcuna, ma ne ascolta attentamente il dire < se mi preghi, non posso che continuare > un lieve sospiro per voltarsi verso di lui, la mano che viene di nuovo portata a quel tocco per iniziare quella lenta tortura con le dita < non credi che conoscere un tuo punto debole sia ingiusto? Specialmente se tu non ne conosca ..forse > lascia inteso quella possibilità, che lo sappia o meno , che possa aver anche lui una chiave come quella per farla rilassare completamente < potrei provare vergogna, si, preferisco però avere questo ascendente su di te > quel piccolo potere che la fa sorridere sebbene sappia che non deve abusarne , che deve trattenersi, ma il tocco diviene più insistente, più pressante < non credo di avere una reale risposta > mormora caldamente spostandosi per trovarsi praticamente stesa su di lui con il busto, per poterlo vedere in viso < non ha importanza, mi piace è basta > non che debba esserci sempre una risposta, lasciarsi andare a quel sentimento leggero eppure così pressante e potente, che assume quel colore di un rosso intenso , qualcosa di troppo per venir visto da chiunque , troppo maturo per occhi giovani < sebbene potresti chiamarmi sorellona, dopotutto sono io la grande qui > un occhiolino prima di continuar con più intensità a quelle coccole, solo per dargli disturbo e piacere allo stesso tempo < non è così, Shicchan? > si, è stronza, non vi si può far molto per quel lato del proprio carattere. [chakra on] Si umetta le labbra prima di guardarla < …> rimane in silenzio quasi sondandola nell’anima con quel suo sguardo celeste, celeste come quello di una persona amata scomparsa < beh tu ne sai uno di me…potresti dirmelo uno dei tuoi…così siamo pari> ci prova il ragazzo umettandosi le labbra prima di sentire di nuovo quelle dita e tornando a fare un respiro profondo ed un lungo sospiro di relax mentre si gode il tocco della donna. Sente le sue parole e le permette di stendersi sul suo corpo prima di andare a fissarla sorridendo. Annuisce lentamente < piace anche a me…> un soffio di nuovo il suo mentre la mano destra proverebbe quindi a cingerle la schiena iniziando a carezzarla lentamente sentendo il suo calore, il suo respiro vicino al suo viso, quel profumo che emana il suo corpo su di lui, estasiato < Sorellona…> direbbe poi in un sussurro sentendo quelle coccole diventare più frenetiche. Inarca la schiena, aderendosi al corpo di lei godendosi ancora di più quel tocco. Ma apre gli occhi quando sente quel nomignolo, lo fa apposta, la maledetta, e lui sorride, diabolico < ti ricordo l’ultima volta che mi hai chiamato così cosa è successo…> cercando di farla tornare alle terme, a quel momento di puro imbarazzo che lui le ha fatto provare, bloccandola in quel modo < ti piace il rischio allora…Nee-san> chiamandola in quel modo. Non sa quali saranno le reazioni della rossa, ma per lui quello è un gioco ma è anche un modo, inconsapevole, di esorcizzare vecchi fantasmi, o almeno, questo è quello che il suo subconscio gli consiglia. Continuerebbe a carezzarle la schiena, salendo verso il collo e scendendo di nuovo verso i lombari, seguendo tutta la colonna vertebrale con le unghie, senza però falle male, ma cercando di emulare il suo tocco dietro l’orecchio. Le dita che abili si portano su quella pelle immacolata, toccata da pochissime mani, e spera che siano davvero molto poche < potrei dirtelo, ma dove starebbe il mio divertimento allora? > un sorriso da stronza che si solleva mentre continua con quei grattini < anche se dovrei ringraziar qualcun altro per questo > sanno entrambi a chi si riferisca , la madre di lui che la ha permesso di sapere quel piccolo segreto senza averne uno in cambio, una donna alla mano seppur forse manchi di una verve da stratega. Il corpo che si puntella sul suo, per portarsi più in alto verso il suo viso, per poterlo veder dall'alto, con la lunga chioma che si districa verso il basso come una tenda a coprire i loro visi < ricordo benissimo cos'è successo > un sussurro velato di imbarazzo, le gote che si arrossano violentemente < vorrei però evitar di nuovo l'esperienza con tua madre a qualche stanza da noi > un sibilo nervoso, decisamente imbarazzata dalla possibilità di ripeter quella dolce esperienza in quel loco, hanno metà casa a disposizione dopotutto < p-puoi non chiamarmi Nee-san, mi ricordi Riuka in effetti e ricordarmi il mio fratellino più piccolo è ancor più imbarazzante > sbuffa rumorosamente contrariata dall'effetto ricevuto, rimembrando solo il visino del fratello piccolo che la abbraccia con estrema innocenza < Shicchan , mi piace il rischio, seppur preferisco quello con te che con altri > s'abbasserebbe solo per donargli un breve e fugace bacio sulle labbra, per poter sentire per quegli attimi il suo sapore e tirarsi di nuovo indietro ad osservarlo. [chakra on] La guarda ora sorridendo in modo malevolo < il tuo? Ed il mio?> chiede infine verso di lei prima di ridacchiare a qualcosa, ad un suo pensiero. < Tu hai avuto un aiuto, io non posso chiedere a nessuno.> in effetti è vero. Rimane in silenzio prima di vederla muoversi. I capelli rossi, morbidi, che cadono un pochino sul suo viso, lui che ne sente il profumo e se ne bea per un attimo, ad occhi chiusi, prima di sorridere a quelle parole < non mi sembrava non ti piacesse…anzi.> cerca di pungolarla su quell’imbarazzo che adesso lei sta mostrando < si anche io, altrimenti comincerà a darci dei consigli, e sinceramente vorrei imparare da solo…con te e solo con te.> direbbe poi riguardo alla sua inesperienza nel fare l’amore, almeno teorico insomma, prima di fare un respiro profondo. < Come vuoi…> e si ferma guardandola quando lei lo richiama con quel nome < Nee-san.> niente, se non si punzecchiano non sono loro, ma cos’è l’amore di due giovani se non il giocare insieme? Sente quelle parole e quel bacio, socchiude un attimo gli occhi prima di mordersi il labbro inferiore e gustarsi con la lingua ancora quel sapore < beh…anche per me è così…e cosa c’è di più rischioso se non scherzare con te? > in effetti lei è comunque una delle ninja più forti in circolazione ma lui sa che non potrebbe fargli mai niente di male, a meno che non si frapponga tra lei ed il suo sogno ovviamente < io e te insieme, rischiamo spesso insieme…> battuta a doppio senso la sua prima di provare ad alzare il busto per arrivare al suo collo per un piccolo morsetto prima di tornare con la testa sui grandi cuscini davanti a quel camino < dimmi allora, un tuo punto debole, uno solo, per poter giocare alla pari…Nee-san…ti prego> ed ecco che la prega di nuovo il bastardo, cercando di premere sul suo sguardo ceruleo che la fissa, quasi umidi per via del calore che ha assorbito prima dal fuoco per farla crollare e farla parlare.
Giocata del 19/01/2021 dalle 22:15 alle 22:21 nella chat "Luogo Sconosciuto"
< se riuscirai a capirlo sono sicura che ne proverai più gusto > che stronza a non rivelar nulla che possa metterla in un qualche modo in difficoltà, sebbene l'altro ci riesca in modi diversi e coloriti, fuori dal proprio controllo ossessivo < mi spiace, ma va contro le regole > quali regole? Le proprie ovviamente, e se la ride nel dirlo, con quel sorriso da stronzetta che porta spesso sul viso . Si trova a troneggiare su di lui, su quel corpo caldo che la avvolge, potendo osservare il di lui viso da un'altra angolazione, per serpeggiare sul suo corpo senza esser vista da occhi indiscreti in quell'atto poco elegante < mi è piaciuto > confessa con quel bagliore negli occhi al sol ricordare, e quel rossore che la infiamma < eviterei tranquillamente i consigli di tua madre, sarebbe troppo imbarazzante da poter reggere > il sol pensiero la terrorizza < ti arrendi già?> decisamente sbigottita da quel fatto , seppur dopo quell'appellativo la fa irrigidire non poco < è imbarazzante anche questo, Shicchan> sibila a sua volta seppur anche lei stia ricambiando quello stesso gioco e a proprio modo, conoscendo quel punto debole che la madre, santa sia quella donna, le ha dato modo di conoscere . Assapora quel bacio veloce prima di risollevarsi < oh, sai bene che non rischi con me, almeno tu > confessa senza pensarci, seppur possa dirle qualsiasi cosa, non avrebbe rischiato ne la propria ira ne altro, non potrebbe mai toccarlo se non in quel modo tanto intimo < davvero vuoi saperlo? > gode lievemente di quel morsetto che le dona < mmh > la mente che pensa, rimugina , eppure che punti deboli ha? < io..crollo davanti l'innocenza > asserisce infine, crollando sul fianco prima e poi di schiena su quei cuscini, al suo fianco, mentre il viso si solleva verso il tetto della calda casa < credo sia una delle pochissime cose che mi farebbero crollare davvero, se voglio aggiungerci qualcos'altro, saresti tu > si morde lievemente le labbra nella consapevolezza che quel che possa distruggerla sia qualcosa di troppo puro e delicato alla quale non avrebbe mai potuto voltare le spalle. Mai. [chakra on] Rimane in silenzio osservandola. Quel gioco gli sta piacendo. decisamente. Annuisce lentamente cercando di poggiare la sua mano sulla guancia della rossa < va bene allora.> direbeb solamente prima di fare un respiro profondo. La guarda sconcertato prima di inarcare un sopracciglio < ci sono state mai regole tra di noi?> si, forse una, ma non è quello il momento per ricordarla. Sorriderebbe poi a quelle parole < a me è piaciuto solo perchè con te..> direbbe solamente prima di chinare la testa di lato. Fa un respiro profondo prima di sbuffare una risata < anche io figurati! Preferisco che non mi dica niente.> conclude prima di guardarla < se può portarmi alla vittoria, a sapere quello che voglio, perchè no?> insomma è stronzo anche lui a modo suo. Rimane in silenzio poi sentendo quel sibilare prima di chinare la testa di lato . Continua a chiamarlo con quel nome, ancora ed ancora ed il ragazzo comincia a muovere la testa < lo so bene...come potresti farmi del male...nee-san?> direbbe poi andando a stuzzicarla in quel modo. Annuirebbe lentamente prima di continuare a mordicchiarle il collo. < si.> le risponde. La vede muoversi e poggiare la schiena su quei cuscini. Sente la sua risposta e ci proverebbe a salire adesso lui su di lei, tenendosi con le braccia rigide per non schiacciarla. Cercando in questo modo di ottenere una sorta di dominanza su di lei . < Beh...io innocente non potrei mai esserlo...> non dopo quello che hanno fatto < ma posso essere io...e posso fare questo...> e si avvicinerebbe all'orecchio cercando di morderle il lobo prima di dirle un sussurro, un sussurro leggero, di una frase particolare. Alzerebbe la testa poi andando a vedere la sua reazione e cercare di capire se adesso è riuscito a rompere qualche muro per poter vedere la vera Sango senza catene, senza lacci, senza regole a tenerla a bada. Gli occhi azzurri che la cercano, cercano i suoi per potercisi specchiare mentre il calore del camino continua a dare a loro quell'abbraccio di calore che li avvolge. Rimane in silenzio mentre il petto si gonfia ad ogni respiro, lo yukata un pochino slacciato, mostrando quella parte di pettorale e clavicole annesse mentre rimane sopra di lei. < non credo ci siano regole, sebbene ci siano quelle non dette > osserva di sottecchi il suo stesso viso , eppure allude a qualcosa anche lei, qualcosa con la quale non conviverebbe di certo < mmh > sospira con un sorriso prima che anche lei vada a scender dal suo corpo < sei troppo sicuro di te > e ha anche ragione ad esserlo, se a confessar che non possa nulla contro di lui < potresti esser la mia nemesi in effetti > il suo tallone d'achille, la parte più fragile di se ad esser esposta in quel modo tanto invadente e tanto poco protetto. Se potesse lo metterebbe dentro una teca in modo che nessuno possa guardarlo, ne toccarlo, che nessuno possa sapere di lui. I denti affondano lievi nella carne, non si scosta sentendolo imporsi su di se, ne prova un senso di piacere nel potersi definire davvero donna in quei momenti , pure il viso arrossisce e lo sguardo che si fa languido e lussurioso < so che non lo sei > seppur lo sappia non può non provar nulla per lui, e che l'altro sia quasi l'opposto della pura innocenza poco le importa < sei solo il pezzo in grado di farmi crollare, cosa da poco direi > sorride lievemente a quel contro senso. Lo lascia avvicinare, curiosa del suo fare, di quelle labbra che indugiano sull'orecchio, così come quei denti che ne fanno sfuggir via un gemito sommesso e poi quel sussurro, quel lieve sussurro di un segreto che nessun altro se non lei deve sentire. Lo sguardo che si apre, lo stesso cuore che perde un battito e il rossore che non si ferma, la invade. Le azzurre che cercano le sue , le mani che lente e tremanti andrebbero a sollevarsi per stringergli la veste con forza . Le lacrime che scivolano via dalle stesse azzurre, senza muri, senza difesa alcuna, solo li come se niente esistesse oltre che quel piccolo mondo da loro creato. Lascia che quella sensazione possa farsi strada in lei, che possa bruciarle il petto come poche altre volte nella propria esistenza < S-shiro > sussurra con la voce strozzata, seppur sappia di amarlo, seppur sappia i sentimenti dell'altro, sentirseli dire in quel modo ..è la sua prima volta < Shiro > richiama quel nome come se potesse scappare via da lei, come se potessero portarglielo via in qualsiasi momento. Le braccia che provano a circondarlo , a portarlo su di se, a stendere il suo corpo sul proprio con la testa sulla sua spalla, le labbra tanto vicine al suo stesso orecchio < anche io > un solo singolo sussurro prima di stringerlo a se con tutta la propria forza e affondar le lacrime in quella belle veste, e sentire il suo cuore e il proprio battere in quel momento . [chakra on] Annuisce lentamente a quelle parole sorridendo < si, quelle non dette> ma che si capiscono da sole. fa una piccola risata prima di guardarla e sorriderle < è anche per questo che non puoi fare a meno di me.> direbbe solamente sentendo come lo vuole, come lo abbraccia, come lo cerca anima e corpo, così come lui cerca lei. Un cenno di diniego con la testa < non potrei mai.> Direbbe solamente prima di chinare la testa di lato guardandola <essere la tua nemesi, essere il tuo nemico... preferirei dare via la mia anima piuttosto.> conclude prima di fare un piccolo respiro, trattenere il fiato e poi espellerlo dal naso. Ridacchia guardandola < e tu sei il mio di pezzo, siamo incastrati, come in una scultura, senza l'uno...l'altra crolla.> un sussurro il suo prima di guardarla. Vede la sua reazione ed il cuore gli si stringe. Si morderebbe il labbro inferiore mentre osserva le mani tremani di lei volare verso il suo vestito. Non dice niente, non parla ora, non ne ha bisogno. < Sango...> chiamerebbe lei, con il suo nome, senza suffissi, come nota dell'intimità raggiunta tra di loro. Non si torna più indietro. < Sango.> la richiama mentre si aderisce a lei facendo in modo di farla arrivare alla spalla. Quella risposta, quella risposta data con quella voce meravigliosa. Un brivido dietro la schiena mentre sorriderebbe, per una volta davvero sincero, prima di stringersi alla donna sentendo il vestito bagnarsi di calde lacrime < ...dimmelo di nuovo...Amore mio.> direbbe solamente andando a stringerla più forte, carezzandole i capelli. Rimarrebbe in quella posizione mentre proverebbe a darle diversi baci sul capo, sentendo il profumo dei suoi capelli. La neve ed il fuoco che prima o poi si distruggeranno a vicenda, Kami permettendo. Rimarrebbe in quella posizione quindi non riuscendo più a parlare, aspettando che sia lei a dire qualcosa a rompere quel silenzio che forse nessuno dei due vuole abbandonare. Calore su calore che si espande, anche il viso del ragazzo diafano diventa rosso mentre gli occhi lucidi, azzurri come il cielo vanno a chiudersi per non far uscire quelle lacrime mentre sente il respiro di lei. Cerca di mantenere calmo il suo ma lei può percepire come dentro di se stia galoppando il suo cuore, ritmi intensi, di chi sta provando delle grandi emozioni, reali, vere. Si umetta le labbra poi strofinando la propria guancia sul capo di lei, sul rosso dei suoi capelli, cercando quindi di avere più contatto possibile con il corpo della capoclan. < non pronunciar promesse che potresti esser costretto ad infrangere > sussurra sollevando la mano, carezzando lentamente quel dolce volto < non te ne farei una colpa > se dovesse esser necessario, avrebbe fatto lei stessa una scelta per l'altro, ma tali parole vengono taciute, non ha la forza di ammettere che preferirebbe non vedere l'altro morto una seconda volta. Ma cosa importano tali pensieri quando qualcosa di estremamente più bello e puro la fa crollare? Sussurra il suo nome, lo stringe a se per averlo vicino , per sentirlo unirsi al proprio battito e sussurrar anche lei, con voce tremante, quelle dolci parole mai dette. Quel sorriso tanto dolce da toglierle il fiato, vi è dell'innocenza in quell'atto. Lo stringe a se con forza, non vuole che fugga via da lei, non vuole che si distacchi nemmeno un attimo da quel momento . Le labbra che tremano vicino al suo orecchio pronunciando anche lei quelle due singole parole in un sussurro che solo lui potrà udire. Un sussurro tremante, sentito, lo stesso cuore che vibra nel pronunciarle ad alta voce . Lascia anche lei che quel silenzio si espanda, che possano assaporarsi a vicenda, che possano gioire in quella notte che è divenuta miele puro, eppure non ne prova disgusto , vuole solo che continui. Il viso che lento si porterebbe sul suo collo vicino per donargli diversi baci e assaporar la sua pelle. Le mani che scivolano sulla sua schiena eppure vuole guardarlo negli occhi, vuole poterlo osservare e si muoverebbe per far sollevare il viso altrui e tornare ad osservarlo, con la più dolce e innocente delle espressioni < Shiro > pronuncia quel nome come se fosse la prima volta < fa l'amore con me questa notte > senza che vi sia solo il corpo, solo il sesso, solo l'unione tra le due anime che vogliono l'altro. Egoisti, lo sono entrambi in amore, ma forse l'unico momento nella quale non se ne farebbe mai un peso. La schiena che spinge verso l'altro per posar le morbide gemelle sulle altrui, in un lungo bacio per averlo anche nel corpo, così come le mani che si apprestano a sciogler la cintola che stringe il suo kimono. Ma tocca all'altro continuar quella danza adesso. [chakra on]