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con Sango, Shiroyuki

20:14 Sango:
 La notte è giunta anche sulla sede temporanea del clan Ishiba, un piccolo agglomerato di case disposte a cerchio, semplici in quelle loro nere mura , al centro di esse si staglia la casa della jonin stessa. Case tradizionali, il legno scuro che passa attorno ad esse come piccole impalcature ove si trovano quelle porte scorrevoli adesso chiuse, tutte meno che una. La stessa dell'ingresso ove la rossa attende in silenzio. Ha dato piccole disposizioni ai propri ninja, i due uomini, bellissimi anche loro, uno coi capelli neri abbastanza corti, alto un metro e ottanta vestito sempre dai colori scuri di kimoni bellissimi e raffinati. L'altro candido e pallido alla stregua di Shiro, più alto giungendo al metro e novanta, i capelli lunghissimi che giungono alla vita, e sempre anch'esso vestito di kimoni fatti a mano, ma di colori decisamente delicati. Li ha informati sommariamente, e chiesto questo piccolo favore, andare a recuperare Shiroyuki e madre alla loro stanza per poterli li dentro. Non fa altro che osservar il circondario, mentre le due donne ninja sono impegnate in chissà cosa e un'altro ninja s'avvicina ad essa < Rei > mormora calda nel vederlo avvicinarsi, un lieve inchino per lei prima che l'uomo possa parlare. I capelli del ragazzo si pongono di un blu notte intenso, quasi nero, sebbene ai lievi raggi lunari possano danzare anch'essi di bellezza "non comprendo perchè avete deciso di aiutarli " domande che serpeggiano tra il quintetto, senza dubbio < ho promesso che avrei fatto di tutto non solo per noi, ma anche per Ame. Loro stessi ne fanno parte , non credi che desiderino come noi il ritorno alla pioggia? > sebbene taccia sulla questione che Shiro non abbia mai realmente visto il villaggio stesso. Un modo per far tacere delle male lingue e recuperar tregua < quando lo vedrai comprenderai anche tu. Ha lo stesso viso di Ren. Lo ricordi anche tu , no?> un brivido fa corso nei loro stessi corpi, sa che tutti loro rimembrino decisamente colui che sarebbe dovuto divenire capo clan e poi Sorakage . Non vi è molto altro da aggiungere , mentre i due ninja accompagneranno con grazia il duo fino alla propria casa, proteggendoli nel caso di attacchi esterni di qualsiasi natura, parlando poco, ma tutti comprenderanno che alla prima visione di Shiro qualcosa si sia acceso in loro. Curiosità senza dubbio, ma ha vietato troppe domande, toccherà a lei spiegar la situazione al meglio < stanno arrivando > il vento sembra portar a lei i rumori degli stessi passi, può percepirli a lunga distanza. Indossa solo un kimono, rosso questa notte, con una cintola nera a circondarla. Il tessuto pregiato che si interseca di dettagli in oro lucente che salgono come fiamme a circondarla, mentre i lunghi capelli rosso sangue che scendono giù sulla schiena , miti in quel poco vento freddo della notte stessa. Le copie create nemmeno poche ore prima sono già in azione, 4 copie di carta che veleggiano intorno proteggendo la sede dove si trovano in questo momento. [chakra on]

20:28 Shiroyuki:
  [Entrata Quartiere] “Ma sei sicuro che sia la cosa giusta Shicchan?”< Madre, non chiamarmi così in pubblico ti prego.> la voce del ragazzo è scazzata, come al suo solito. Socchiude gli occhi mentre viene scortato dai due Ninja della carta verso la sede provvisoria del clan Ishiba “Ma chi è questa Capo-clan che ci da alloggio?” Chiede la donna, Chihiro, la madre di Shiroyuki. Lui ha un kimono nero, calze bianche che salgono fino ai polpacci ed un paio di sandali. Il kimono ha delle rifiniture rosse sul bordo che seguono tutto il perimetro fino a ricongiungersi. Gli occhi celesti vanno ad osservare le figure delle due guardie del corpo, osservandoli e studiandoli. I capelli argentati sono stati lasciati liberi di scendere verso la schiena. Non ha altri accessori con sé se non un fagotto legato ad un bastone con dentro pochissime cose, quelle che sono riusciti a portare da Ame. “Shiro!! Mi rispondi?” Chiederebbe la madre con insistenza. Lei porta un kimono blu con rami di ciliegio ricamati sul davanti, una fascia bianca che si lega alla schiena in un vistoso fiocco. Anche lei ha gli stessi capelli del figlio, ma meno mossi e più lunghi. Gli occhi castani della madre vanno ad osservare il ninja accanto a se inarcando un sopracciglio “Però tu sei molto car-”< Madre.> La voce di Shiro è autoritaria cercando di fermarla. Camminano ora mentre Chihiro brontola qualcosa su quanto sia cresciuto maleducato quel figlio degenere. Il ragazzo fa invece un respiro profondo osservando le abitazioni nere che fanno del circondario il quartiere Ishiba. Osserva ora Sango e quel suo kimono rosso. < E’ lei, non farmi fare brutte figure…> E di colpo, tutta l’attenzione della donna ricadrebbe su Sango “Ma…ha un kimono bellissimo! ” Direbbe come prima cosa prima di superare la prima barriera formata da quelle abitazioni. Certamente lo nota il ragazzo quegli sguardi di stupore nei visi degli astanti e farebbe solamente un cenno di diniego con la testa “Buona sera…buona sera” Invece chihiro proverebbe ad inchinarsi in segno di rispetto a qualsiasi persona sia persente…davvero sconcertante. < Siamo arrivati.> direbbe il ragazzo alla rossa fiamma prima di mostrare un leggero sorriso .< Ed ho portato anche mia ma-> “Chihiro Kuronetsuki! Piacere di fare la sua conoscenza signorina capo-clan” ed un altro inchino. Il facepalm del ragazzo è d’obbligo mentre poggia il bastone per terra < …ecco.> direbbe lui sia visibilmente irritato che scocciato dal fare di quella donna, no, non può ucciderla, come potrebbe < Comunque…come stavo dicendo, non avevamo tante cose da portare quindi…> e si sofferma ad osservare quel piccolo sacco < credo che sarà facile il trasloco.> un respiro profondo prima di voltarsi verso Rei e fissarlo con i suoi occhi di cielo, cercando di imprimere il suo viso nella sua mente. “Oooh! Sono tutti di Ame? Non pensavo fossero così tanti!” ipotizzerebbe la donna prima di guardarsi intorno tutta stupita.

20:52 Sango:
 La piccola squadra fa la sua entrata , i passi della donna e del giovane ragazzo risuonano come carri, mentre i passi dei due ragazzi si confondono quasi col vento stesso, vi è abilità anche in quello. Li osserva arrivare, mentre lei stessa si appropinqua a scender e sondare per prima il viso del bianco, potrebbe rischiare un aneurisma immediato, vi serve preparazione per non confonderlo con Ren. Ma subito lo sguardo passa alla donna che lo affianca, i capelli son puri quanto quelli del figlio, sebbene sembri che abbia una verve diversa, più allegra e spensierata < vi do il benvenuto > annuncia caldamente prima di spostar lo sguardo ai due ninja < grazie Kidori, Shiryu per averli scortati fino a me > sebbene sappia che vi siano troppe domande nel loro sguardo < avremo modo di parlarne più tardi, potete andare > un concedo netto, necessita di star da sola con quel duo e comprendere qualcosa in più < può chiamarmi Sango, o Byakko, come preferisce signora > elegante in quei modi raffinati, anni e anni a studiar i modi migliori per una signora in quell'antico palazzo ad Ame < siamo tutti di Ame > sebbene non sorrida a quel che pronuncia < il mio clan s'è diviso. Noi siamo coloro che voglion tornare alla nostra terra, gli altri son rimasti con Kimamura a Kusa, sotto il vessillo dell'Hasukage. > un sorriso < pagheranno con la loro vita questo affronto > inquietante in quel dire eppure adesso vi darà le spalle prendendo a camminare verso < non vi preoccupate, potrete far uso di ciò che si trova in queste case. Vi chiedo solo di non metter il naso nelle case degli altri Ishiba, potrebbe irritarli > chi non si irriterebbe dopotutto? Fa strada all'interno di quella che sarà una casa accogliente, dai colori naturali, ove marrone e verde si intrecciano nei pochi mobili e nelle piante < la parte sinistra della casa la utilizzo io > li ove una porta chiusa da accesso a tutto il resto < la parte destra sarà vostra > di lui e di lei, o solo di lei, tutto ciò ancora è da chiarire . E li si ferma , facendo spazio al duo per entrare e chiuder lei stessa la porta , in silenzio, lievemente imbarazzante, ma cosa ci vogliamo fare? < Shiro mi ha detto che lei visse ad Ame molto tempo fa > osserva lei con calma, cercando di esser delicata nelle parole mentre toglie i sandali di legno che porta per lasciarli all'ingresso < non incontravo un adulto che visse quei tempi da un bel pò > dopo che molti di loro morirono in modo atroce sotto l'ultimo attacco . [chakra on]

21:18 Shiroyuki:
  [Entrata Quartiere] “Ah quindi si chiama Shir-”< dì un’altra parola e ti lascio fuori casa stanotte> “Quanto sei burbero!” Il ragazzo sbufferebbe lentamente prima di sentire le parole di Sango. Si girerebbe poi vero la madre osservandola inarcando un sopracciglio “Shicchan mi da del lei la signorina, non è che sono vecchia ora?”…un attimo di silenzio prima di fare un cenno di diniego con la testa < guarda che ti sente.> direbbe verso la consaguinea che si limita a nascondere le labbra dietro le mani < scusala, è svampita.> direbbe solamente altamente scazzato ora. La donna però non sembrerebbe fare nessun cenno di sorpresa alle parole dell’Ishiba. Annuirebbe soltanto guardandosi intorno “Tipico temperamento di Ame”, direbbe senza critica alcuna, come se fosse semplicemente un dato di fatto. Seguirebbero alla fine la donna all’interno dell’abitazione. Gli occhi di Chihiro si chiuderebbero, andando a ridacchiare “Quindi Shiroyuki dormirà qui con me? Pensavo differentement-”< Allora?> niente, non ce la fa a starsi zitta. L’uomo si volterebbe verso Sango andando a muovere una mano e facendo un gesto di cortesia < Ti ringrazio ancora per averci ospitato.> direbbe solamente verso di lei. Sango poi si metterebbe a chiedere cose alla madre. Il giovane invece andrebbe a prendere la roba rimasta fuori per iniziare l’insediamento all’interno dell’abitazione della Jonin. “Portalo con te, non mi va di svegliarmi quando sgattaiolerà da quella porta ogni notte” Ridacchiando. Fa un respiro profondo poi andando a muovere quel kimono e sistemarsi meglio i lunghi capelli bianchi “Ci sono nata e sopravvissuta.” Direbbe solamente con un leggero sorriso “Certo, ho dovuto fare lavori non proprio gradevoli…ma grazie anche all’aiuto di Jumei… sono rimasta viva”… da un attimo le spalle allora rossa mentre Shiroyuki rientrerebbe dalla porta <Sango…lo conoscevano tutti vero?> e lei sa di cosa sta parlando il ragazzo. Si umetta le labbra osservando adesso la madre < Se dici qualcosa di sbagliato, ti metto insieme alle galline, vipera che non sei altro> “Sono ancora una giovane vipera per te ragazzo! Ricordatelo!”. Chihiro tornerebbe a guardare Sango con fare tranquillo “Tu…di chi sei figlia?” Chiede come una vecchia comare di paese.

21:39 Sango:
 Osserva il duo che sembra alquanto affiatato, a modo loro naturalmente, udendone le voci, i toni, non sa cosa significhi istaurare quel tipo di rapporto con una madre < Shic-chan.. che nome.. carino > pronuncia anche lei quel nomignolo nascondendo un risolino a malapena, con un senso di divertimento nello sguardo < se preferisce la chiamerò Chihiro > ammette, anche se la domanda non era direttamente volta a lei < probabilmente è così > loro che non ci pensano due volte a farsi la guerra nemmeno tra consanguinei e quegli anni erano sempre costellati da guerre interne. La seguente frase porta la rossa ad arrossire lievemente < c-come prego? > interdetta, lanciando una breve occhiata di puro fuoco al giovane vicino. < ma i- > quella donna riesce a rendere tutto meno semplice del previsto, non bastavano solo tutti gli sguardi verso il ragazzo, adesso anche quello! < c-ci proverò > cerca di andare a guardare altrove per qualche attimo, alla ricerca < comprendo.. Jumei? > non ha mai sentito quel nome, eppure non dovrebbero essere fatti propri no? Ma impossibile fermarsi se non quando ritorna il giovane stesso, e quella stessa frase che la fa tacere di colpo. Lo sguardo che lento si sposta verso di lui, vi è comprensione e malinconia a miscelarsi insieme < si, era molto importante per tutti noi, per lo stesso clan > era tutto per loro, e adesso i loro occhi si stagliano speranzosi anche nel viso del giovane bianco. < prometto che non ti infastidiranno > una promessa vana, sa già che verrà seguito dagli altri, più per curiosità che altro < mi ricorda un poco mia madre > quei biechi e lontani ricordi, circondati da una foschia di nebbia che non le fa vedere bene quel viso < mia madre apparteneva al clan Ishiba. Morì dopo aver dato alla luce mio fratello minore tanti anni fa > un fratello che se ne sta ancora confinato a Kusa anche per proprio volere < non ho mai conosciuto mio padre, ne mi importa sapere chi sia davvero > alla fine, dopo la morte di Ren, ha sempre vissuto da sola, per se stessa. Senza avere dei veri legami e forse senza il reale desiderio di crearne altri < non ho molto da raccontare in merito, mi dispiace > si scusa a modo suo, sebbene la voce si sia fatta poco più fredda e la mascella si sia indurita < Shiro mi ha raccontato di suo.. padre > un occhiata che giunge al bianco, veloce, prima di ritornare a lei < possiamo garantirvi protezione all'interno del clan, il villaggio del suono è però tutt'altro sebbene vi siano protezioni maggiori che non permettono all'alleanza di poter entrare dentro i confini facilmente. Potete star tranquilla, ma le chiedo solo di non allontanarsi troppo e da sola, e di non uscire dal villaggio. Mai. > sembra quasi un ordine il proprio, ma se vuole salvaguardar la sua vita deve mettere dei limiti chiari < siamo in guerra, comprenderà benissimo che uscire dal villaggio senza protezione è un tentativo di suicidio, vero? > [chakra on]

22:13 Shiroyuki:
  [Entrata Quartiere] Lo sguardo del Deshi si muoverebbe verso Sango come a dire ‘Provaci’ prima di mordersi l’interno della guancia. Rimane in silenzio prima di annuire < si preferisce, e dalle del tu altrimenti ti farà la storia che è ancora giovane…> “Ma io sono giovane!” < si, con quelle rughe poi> “RUGHE!?! Dove? Quante? Signorina tu le vedi?” e si avvicinerebbe al suo viso in modo da farla controllare, ovviamente senza il suo consenso. La mano del bianco andrebbe sulla spalla della madre < calmati ora.> direbbe con il suo tipico tono glaciale prima di entrare al suo interno. Vede il suo arrossire e si limiterebbe a dire < oh, vederti arrossire…che…cosa carina> cercando quindi di schernirla un attimo, ma solo da una parta, dall’altra lei potrebbe intravedere quel complimento velato nella voce di Shiro. Quando rimangono da sole ecco che la donna riderebbe in silenzio “Si vede lontano un miglio…” direbbe poi in un sussurro “Se non ci tenesse tanto a te non mi chiederebbe di non fargli fare brutta figura” concluderebbe prima di fare un sorriso da vecchia Kitsune furba. Shiro sentirebbe le parole della rossa ed annuirebbero < Non fa niente, non mi da fastidio.> direbbe alzando la spalla noncurante. Interessato però a quella parte di storia rimarrebbe con le orecchie pizze mentre la madre annuirebbe lentamente “ Clan Ishiba eh..” direbbe prima di rifletterci leggermente. Alzerebbe poi un sopracciglio di neve “ Ho sentito di questo Clan tempo fa…” direbbe prima di sorridere delicatamente “ ma proprio poco o niente. In più ad Ame, neanche chi si faceva i fatti suoi campava cento anni…quindi sapere o non sapere non faceva molta differenza.” Conclude ridacchiando come se non si facesse problemi a parlare della sanguinosa Ame. “Oh, uscirei soltanto accompagnata da uno dei due fustoni di pri-”< …Pervertita Maniaca> “Ehi, una donna deve pur divertirsi in qualche modo!” rimane in silenzio Shiro osservando Sango e cominciando a sbuffare sonoramente “Ah Si, Jumei! Oh! Che uomo!” direbbe andando a mordersi un dito ed arrossire “Sapeva come far stare bene una Donna, ero innamorata persa di lui” Un attimo di silenzio prima di ringhiare dispiaciuta “E poi mi ha detto che era sposato, il che non mi dava problemi, ma a lui si…onore di clan una ceppa!” <Mamma, calmati> direbbe poi Shiro andando a prendere dei vestiti un pochino logori < Quale cassetto posso usare?> chiede infine verso la padrona di casa mentre Chihiro continuerebbe a parlare “Calmati cosa, io volevo solo essere pres- EHM EHM…dicevo, poi gli è stato ordinato di uccidere Shicchan.” Si stringe nelle spalle prima di guardarsi intorno come a cercare qualcosa “Fortuna che al bordello dei Seiun mica ci andava solo lui…e quindi mi hanno avvertita” insomma, era una donna che sapeva divertirsi.

22:31 Sango:
 Vedersi arrivare così vicina una signora tutta pepe , invadendo il proprio spazio personale, beh, deve controllarsi parecchio prima di non saltare via e sfondare tutto. Sarebbe un bel problema < le rughe sono i segni del tempo che passa. In pochi sono fortunati ad averne > quelli che riescono a raggiungere un età degna di tale nome, quando la morte può arrivare così facilmente per tutti loro . Lo sguardo che si porta verso il ragazzo, stronzo < davvero Shicchan? > un sorriso malefico sboccia nel proprio viso, basterà forse quel nomignolo per farlo incazzare? Probabile. < mh? > si avvicina lei stessa quel poco per sentir meglio le sue parole, non che ne abbia reale bisogno, ma per far un pò di scena insomma < potrei chiederle cosa non piace a suo figlio? > non ha mai avuto occasione di spettegolare, specialmente con una madre con quel carattere < perdonali, loro lo amavano quasi quanto me. Vederti è come uno schiaffo in viso, un sogno che s'avvera ..quasi > perchè lui di quel sogno non ne fa veramente parte. Solo una mera casualità, o il gioco di un kami molto annoiato < siamo discendenti di Konan. Lei con Pain, Nagato, erano coloro che avrebbero riportato Ame di nuovo in alto insieme all'akatsuki > probabili nomi che la donna conoscerà da se, dato che la spaccatura s'era creata proprio con il dio Pain < può chiedere a Kidori o Shiryu di accompagnarla, ma dovrà esser convincente > non può ordinare a quei due ninja di sottostare alle follie di quella donna o una sommossa sarebbe arrivata in pochissimo tempo < dunque Jumei è tuo padre? > non ci sta capendo nulla, troppe cose che la donna dice, non comprendendo se davvero sia colui con cui il bianco condivide il proprio sangue , cercando di non soffermarsi sugli spiriti bollenti della bianca presente < non conosco bene il clan Seiun, so che hanno una particolare abilità oculare, sebbene si discosti dagli Hyuga e dagli Uchiha > ha avuto modo di veder i pallidi occhi dei primi, e i rossi occhi degli altri < ma conosco bene uno di loro > due, ma il nome di Akendo non verrà pronunciato in quella notte, non quando è una delle poche a sapere a quale clan appartenne prima di divenire un dio < Raion Seiun, vi è nuovo come nome? Sebbene sia cresciuto a Kusa e non credo abbia mai visto Ame > quel buffo ninja di cui ha visto praticamente tutto..si, anche chiappe al vento e pacco in bella mostra. Un ricordo che dovrà cancellare prima o poi. [chakra on]

22:54 Shiroyuki:
  [Entrata Quartiere] Fa un respiro profondo la donna guardando Sango “Sei troppo adulta per l’età che hai” direbbe poi tutta tranquilla. Il ragazzo ha un brivido dietro la schiena quando sente di nuovo quel nomignolo. Si volterebbe scattoso come una bambola arrugginita osservando Sango con uno sguardo azzurro ma intenso < …grunf> borbotterebbe prima di fare un respiro profondo e mantenere la calma. Avrebbe dato volentieri qualche cazzotto al muro, ma meglio essere sereni, almeno adesso. “Oh! A lui non piacciono le effusioni in pubblico, poi parla solo quando non ci sono altri a sentire…ah si, tende ad odiare i cavoli, quelli non li ma-” Si blocca, una vena che pulsa dalla tempia di Shiro mentre la osserva da dietro. < Madre… ho trovato la soluzione per non farti venire le rughe.> direbbe lui quasi digrignando i denti. La madre, sorniona come al suo solito si muoverebbe per andare a sistemare delle cose < non dalle corda.> la voce è scocciata, stanca < era un sacco di tempo che non parlava con qualcuno in questo modo…> direbbe prima di ruminare qualche insulto a mezza bocca prima di tornare serio < Se ne faranno una ragione.> “Oh! Ho sentito quei nomi, ho capito allora!” direbbe solamente prima di tornare verso Sango facendo un piccolo sorriso, la donna < Si, è mio padre.> “Che uomo!” <oooh piantala!> “Sei solo invidioso” < Di chi? Di uno che mi ha disconosciuto? > “E’ pur sempre mio padre” < ma andasse aff->”LINGUAGGIO”…quel battibecco finisce mentre sia lui che lei farebbero un cenno di diniego con la testa, non conoscendolo affatto. <Comunque…poi mi dirai cosa posso fare qui per aiutare.> direbbe il ragazzo verso Sango, mostrandole un lieve sorriso mentre il braccio sinistro è teso, tenendo il volto della madre chiuso nel palmo della mano. Lei nel frattempo sta smanacciando ovunque per liberarsi da quella presa, continuando a parlare a manetta, come se fosse una scena comica < sei ancora sicura?> direbbe lui, cercando di rimanere serio, almeno per quello che riesce a fare. < Non è che sono un problema visto che assomiglio a lui?> un sussurro ora cercando di farsi sentire solo da Sango.

23:09 Sango:
 < lei crede? Chissà quanti anni mi da > ma non che avrebbe mai confessato la propria età così a cuor leggero, sebbene ogni anno vissuto sia qualcosa di cui gioire. Sebbene se ne renda conto, di non aver mai davvero vissuto una crescita lenta e dolce, di aver mai apprezzato una giovane età, facendosi carico di un dolore più grande di lei e celandolo dietro un viso quasi impassibile , cereo < come Shicchan? > che stronza, ma la diverte sebbene il proprio sguardo vada a dire "provaci e ti farò pulire i gabinetti pubblici" con un sorriso a condire il tutto < oh bene bene > riassume quelle piccole info nella propria mente, sia mai che servano davvero a qualcosa < perchè non dovrei? Non ho mai parlato con una madre in questo modo > sebbene un piccolo pensiero sfocia dalla mente < anche Furaya era in qualche modo così, molto spensierata a modo suo, adesso che è diventata madre..anche se non so di chi > e se solo sapesse davvero di chi avrebbe fatto le valige per sfondare konoha da sola, davvero . Diviene di nuovo spettatrice di quel piccolo battibecco, sebbene la faccia ridere in qualche modo < qui dentro non è permesso rivolgersi in quel modo a chicchessia Shiroyuki > pronuncia il suo nome per intero < non vorrai farmi venire un infarto a Kidori, sa essere molto vendicativo con chi non parla come si deve. Credo che l'ultima volta abbia provato ad usare del veleno per lavare la lingua a qualcuno, e anche io ne sarei capace > una piccola regola per vivere serenamente e con tutte le lingue al loro posto < allenati. Solo questo. Non vi è bisogno di altro, ci sono le nostre copie a compiere le cose quotidiane . Per il resto stiamo cercando di capire come è meglio attaccare il nostro clan a Kusa per riprenderci i rotoli, e coloro che desiderano tornare ad Ame > e li il fuoco l'accende, s'accende come poche altre volte nel proprio essere, lasciando perfino che il chakra scivoli fuori quasi fuori controllo mostrando un poco della propria potenza < in realtà potresti aiutarci, ma sarai tu a dirmi si o no, accetterò la tua risposta > freme così tanto da portarsi velocemente verso di lui < Kimamura amava Ren, stavano insieme, e lei è un problema.. potresti aiutarmi a farla crollare > un piano malefico, ove giocare con i morti e i sentimenti altrui, ma tutto fatto per qualcosa di più grande < non credo sia un problema, penso che sia forse il momento adatto per non perder fiducia. Le cose si sono messe male con le evocazioni, i villaggi sono in stallo in attesa di una prima mossa.. e io non sono abbastanza forte dall'uccidere l'Hasukage. > sebbene anche li abbia un piccolo piano in mente che ancora deve ben stilare < sistemate pure le vostre cose dove vi è spazio, la mia stanza è colma purtroppo > di vesti e di kimoni, dopotutto è anche ricca a modo suo. [chakra on]

23:30 Shiroyuki:
  [Quartiere Ishiba] Fa un respiro profondo la donna cercando di camminare in cerchio intorno alla rossa prima di dire “Ventidue, massimo venticinque!” e schiocca le dita come se volesse dare una parvenza di logica nella sua risposta. Ridacchia quando vede il ragazzo rabbrividire di nuovo a quelle parole “Ehi Shicchan, mi piace questa ragazza, hai avuto fortuna nel trovarla!” direbbe prima di mostrare un sorriso bastardo “Ricordati che hai sangue di Ame nelle vene, la pioggia del furore, ma solo contro i tuoi nemici!” accenna la donna prima di fare un respiro profondo < Più che altro il problema è che po-> “Sanchan! Mi aiuti a spostare questo mobile Gioia? Per me è troppo pesante ed a mio figlio pesa il fondoschiena”. Il ragazzo guarderebbe Sango con fare del ‘Te lo avevo detto’ per poi dire < Furaya?> non la conosce in effetti e non è molto ferrato nella politica dei villaggi ancora. <…sgrunt> “Ah-ha! Becca!” insomma, 1 a 0 per Chihiro, palla al centro. Sente poi la proposta di Sango e farebbe un respiro profondo < …farla crollare?> si, cerca di capire < e come dovrei fare? In che modo farla crollare?> concluderebbe prima di umettarsi le labbra < …ci sto.> no non aspetta spiegazioni < …> guarda verso la madre prima di provare ad avvicinarsi all’orecchio della Capoclan per farsi ascoltare solo da lei < per te… anche se poi voglio un premio> prima di tornare eretto con la schiena. < Ho capito. Beh, devo cercare di allenarmi, c’è un dojo qui no?> ovvio che si, ma meglio chiedere. La donna si muoverebbe verso Sango facendo “Se volete preparò del thè! Ho ancora delle polveri di Ame!” insomma, come ritornare a casa con profumi ed odori. < Come vuoi> attendendo anche la risposta di Sango < io ho chiesto all’accademia ninja qui, ma mi hanno detto che devo ancora aspettare, ma che nel frattempo posso fare già delle stupide missione di livello D.> sbufferebbe prima di osservare quella casa. < Poi ho bisogno di fare un bagno..> e lo direbbe con una voce particolare, sempre calda, sempre bassa, ma come se fosse una frecciatina a qualche ricordo. Si volterebbe verso Sango un attimo per vedere le sue reazioni prima di andare a sciogliersi i muscoli della spalla.

23:44 Sango:
 < o almeno questo > un piccolo sibilo sebbene ne abbia di più, decisamente. Ma poco importa no? Sorpassa gli altri problemi, più o meno fino a quella richiesta di pura forza < dove vuole che lo metta? > oh no, non userà una forza che non ha, eppure andrebbe a chiamar dentro di se la propria vera forza, alla ricerca di una pozza di pura energia, sottile e delicata, pura e forte, alla quale intingerebbe il proprio chakra per modificarlo. Se tutto fosse andato di dovere, andrebbe semplicemente a richiamar la carta lasciata su un tavolo basso vicino, sottili fogli ricoperti di chakra che andrebbero a posizionarsi sotto il mobile stesso per sollevarlo con pochissima fatica, in attesa ovviamente di avere un punto preciso dove mettere un mobile < non ci vorrà molto, basterebbe solo il tuo viso > ciò che comprende il portarlo con se dentro le terre di Yukio e vicino anche al dojo stesso del clan Seiun < sarà pericoloso, molto > sulla propria testa svetta una taglia molto alta dopotutto ma si sorprende a quella positività altrui, sebbene quel piccolo sussurro la faccia tremare un poco dentro < ngh > non risponde nulla per evitar ancora di arrossire < si, è una delle case dietro questa, potrai allenarti li se vuoi > il posto c'è, un obiettivo anche, insomma cosa attendono? < mi andrebbe bene anche un thè, oltre che un pò di sakè > beh non può rifiutar sebbene voglia bere qualcosa di più forte in quei giorni tanto freddi. Cosa che la porta a pensare al fuoco caldo che si staglia in quel camino poco lontano, un calore e un rumore che la rilassano non poco < comprendo, ma anche quelle sono utili, servono a comprender bene come lavorare in una squadra > tace adesso prima che quel suo sibilo caldo possa raggiungerla provocando un calore sul viso intenso < ti mostrerò dove si trova > una promessa alla quale cerca di sfuggir con lo sguardo per evitar di andar a pensare oltre, a quel che accadde, a quel lago di acqua bollente e lenire le loro stesse carni . Lei stessa andrebbe a prender ciò che serve, teiera, e sakè caldo per porli entrambi sul tavolo basso su quel tatami, circondato da cuscini grandi e morbidi di caldi colori . Userebbe solo l'innata per recuperar al volo le basse tazzine in legno e qualche tazza ancor più grande per il thè < prego, la cucina è pronta, se ha bisogno di una mano non si faccia problemi a chieder > ma lo sguardo intenso adesso è per lo stesso Shiro, alla quale verserebbe un poco di Sakè caldo nel piattino, un chiaro invito a seguirla. [chakra on]

23:57 Shiroyuki:
  [casa Sango] Ridacchia la donna prima di andare a guardarsi intorno “Un pochino più a destra…ecco fatto!” Direbbe come se avesse fatto il lavoro tutto lei “Wow i ninja sono davvero interessanti!” direbbe lei andando a portarsi le mani ai fianchi ed annuire lentamente. Shiro nel frattempo andrebbe a fare un piccolo sorriso < d’accordo.> e quando sente della pericolosità farebbe spallucce < non cambio idea.> conclude convinto nel voler aiutare la capoclan. Rimane in silenzio prima di socchiudere gli occhi nel sentire quel fremito < perfetto, grazie mille> direbbe il bastardo con quella voce suadente di chi sa di aver toccato un tasto sensibile della rossa. < Vanno bene entrambi> direbbe solamente prima di annuire alla Rossa < si, ci avevo pensato infatti, quindi le farò, almeno mi terrò anche in allenamento.> conclude prima di andarsi a toccare la nuca con la mano destra, sotto i capelli argentei < perfetto allora…> direbbe con voce normale < non vedo l’ora…> invece in un sussurro. La donna osserva la scena e sogghignerebbe “uh uh uh” prima di annuire “Va bene, vado in cucina, da sola, nono non ho bisogno, state tranquilli qui, nella privacy!” si insomma, non si fa sgamare la donna che sparisce dall’altra parte. Lui osserva Sango versare quel sakè. Accetta l’invito andando a mettersi in ginocchio su quel cuscino comodo. Gli occhi celesti che fissano il fuoco davanti a se, quella donna bellissima < un pochino di calma…> direbbe solamente prima di prendere quel bicchierino. Gli occhi non smettono di osservare Sango, predatore anche in quel preciso istante mentre attenderebbe anche lei per fare il primo sorso < sei bellissima con quel kimono…anche se vorrei togliertelo di dosso…> ed andrebbe a bere quando anche lei sarebbe pronta a farlo. La voce torna quella suadente che gli piace usare con la donna, visto che finalmente può essere più calmo visto che non deve badare a quella sciagurata.

00:15 Sango:
 Sposta tranquillamente quel mobile come desiderio della donna, dopotutto ha sempre avuto un inclinazione particolare per le donne, per proteggerle sia chiaro, sebbene in svariate volte s'è trovata a baciarne qualcuna < ti renderò pronto per quel momento > dovesse allenarlo lei stessa , in ogni attimo di quelle giornate, solo per aver la possibilità di non perderlo in un attimo . Segue con imbarazzo la donna che sguscia via da quella stanza per trovarsi infine da sola con il bianco e poterne apprezzare la bellezza dolce di un giovane uomo . Le mani abili tornano a quella bottiglia piccola, versando il liquido chiaro e caldo nelle piccole tazze di legno, basse e tozze sebben siano anch'esse state intagliate da mani esperte a formare degli origami, la propria innata . Sente quello sguardo eppure ancora non solleva il viso verso di lui, ci vorrà qualche attimo ancora ma lente anche le azzurre si porteranno su di lui, più calde e leggere, calma che si porta di nuovo nel proprio essere < il sakè è un liquore importante > comincia lei, quasi ignorando quel suo primo dire < l'ho bevuto a due tavole diverse per il rispetto che ho portato ad entrambi quegli uomini > un dio e un portatore di demone versione bambino < spero che sia anche adesso così > che vi sarà un legame più forte e un rispetto altrettanto alto . Solleva di poco il bicchierino per poi bere un sorso. Caldo il liquido che scende lungo la gola e l'esofago, donando loro un piacere intimo e un calore che ristora < qui a Oto vi è un gruppo di elite ninja, fanno parte della Yugure > letteralmente il tramonto < il suo capo, Nemurimasen, è il portatore di un demone > la cui potenza cancella qualsiasi altro potere < ci sono poteri a questo mondo che permettono ad alcuni eletti di poter modificare la stessa storia, di poterla plasmare a proprio desiderio. Il mio patto con Oto è questo, aver liberato una terra e in cambio avere un aiuto per Ame ma vale ancor di più il patto con Nemurimasen > la conversazione che si fa seria, molto. Continua a bere nel frattempo < prenderò la testa dell'Hasukage, e lui per me distruggerà completamente Kusa > lo sguardo che lampeggia violento < significa distrugger non solo un simbolo, un villaggio, ma tutti coloro che vi sono affini. > tace adesso, lasciando l'altro modo di poter comprendere le proprie parole < significa rendere loro quel che hanno fatto. Un attacco è pervenuto ad Ame d'improvviso, ci hanno costretti a scappare a Kusa, e adesso l'erba non vuole più lasciarci andare. Questa è la nostra attuale missione, spero ti sia chiaro che ogni vita che prendiamo peserà sulla nostra testa per sempre, e quando raggiungeremo l'inferno, allora pagheremo per essi > il bicchiere che viene posto sulla tavola di nuovo, vuoto < se vorrai davvero seguirmi, anche la tua anima verrà messa un giorno al cospetto di un kami che ti giudicherà imparziale > è davvero questo che vuoi, Shiro? [chakra on]

00:48 Shiroyuki:
  [casa Sango] Rimane in silenzio prima di umettarsi le labbra. Il calore che scende, si fonde con il corpo e risale, andando a stemperare il freddo glaciale dei movimenti del bianco. Non parla subito, aspetta che lei finisca prima di annuire. Hanno già fatto quel discorso, alle terme, da soli, nudi, senza maschere. Cerca di gustarsi quel sapore forte di alcool prima di fare un respiro profondo < Sango.> dice solamente prima di osservare quel bicchierino vuoto. < Quando sono arrivato qui, ero in questo modo.> ed andrebbe a poggiare il bicchierino sul tavolo < non avevo intenzione di fare nulla, solo vivere la mia vita alla giornata, senza uno scopo, un sogno.> ecco che prenderebbe quella bottiglia < ti ho incontrata, e sono diventato così, nel giro di una notte, quasi per miracolo.> ed andrebbe a riempire il suo bicchiere. Stranamente i suoi movimenti sono eleganti, fluidi, di chi ha vissuto tra le alte sfere. Fa scendere lentamente quel succo di riso concentrato fino a riempire il contenitore, senza perderne neanche una goccia. < quando mi hai chiesto di aiutarti con Kusa ti ho detto di si.> direbbe solamente prima di osservare quella bottiglia e sorridendo < non era implicita la mia decisione di portarmi sulle spalle tutto quello che ne verrà?> serio, maturo, non come prima con la madre. < Adesso però, vorrei anche io fare una cosa per te..> e detto questo proverebbe a riempire anche il bicchiere di lei cercando di muoversi delicatamente, con i suoi capelli argentei che ballano ad ogni sua movenza < renderti così> concludendo quel versare di sakè e tornare con le ginocchia sul cuscino < e se per farlo, e per raggiungere il mio sogno dovrò distruggere un simbolo e farmi giudicare da un Kami, ben venga, ma almeno saranno conseguenze scelte da me.> concluderebbe adesso prendendo quel bicchiere di sakè e guardarlo < quindi, sono riuscito finalmente a convincerti?> direbbe solamente socchiudendo i suoi occhi celesti < Io voglio tornare ad Ame, con te, e vivere lì, con te.> farebbe un respiro profondo < dopo aver esaudito il sogno di Ren> conclude prima di riaprire le celesti < ed appena prima di iniziare a realizzare un sogno congiunto.> conclude prima di bere da quel sakè e godersi di nuovo quel calore < Rispetto per te Sango Ishiba, detta Byakko, fuoco di Ame, pioggia rossa> e detto questo ecco che poggerebbe di nuovo il bicchiere sul tavolo.

01:03 Sango:
 Ascolta silente quel che l'altro andrà a dire, non perdendosi nemmeno un attimo quel movimento dell'altro. Il polso flessuoso che cala lento per versar altro di quel liquido . Le parole son tante, le ascolta tutte quante, prima di prender anche lei quel bicchiere di nuovo pieno per portarlo alle labbra, ma senza berlo davvero, solo per sentir quel calore lieve e quello stesso aroma < voglio che tu viva per te stesso e per il tuo sogno > mormora caldamente < ma ancor di più voglio che tu non muoia per il mio sogno > se lo perdesse di nuovo, se vedesse di nuovo quel corpo stroncato al culmine della propria esistenza , veder quel sangue che imbratta la sua stessa purezza per farlo divenire solo un involucro vuoto e senz'anima < non potrei sopportarlo , non di nuovo > un sibilo basso, rotto, prima che vada a bere quasi di forza quel che il bicchiere contiene, e che lascerà andare al tavolo. Qualche goccia che bagna le labbra che viene catturata dalle dita sottili e pallide mentre l'altra mano si muoverebbe verso di lui, alla ricerca della sua stessa mano per stringerla con la propria < promettimelo > la vuole quella promessa, la impone quasi con lo stesso sguardo tormentato che si porta dietro. Iridi azzurre che si incrociano con le sue, ne assapora il viso delicato, la linea della mascella, quella morbide labbra .. tutto quel che di lui lo compone e che la natura gli ha donato. Solo li andrebbe un poco a sollevarsi con le gambe, il corpo che si flette in avanti, le mani che la reggono per potersi avvicinare al suo stesso viso < Shiro > un sussurro flebile prima di provare a donargli quel bacio alcolico, di poter sentire il suo stesso sapore in quella delicata danza che la porta a incendiarsi, a desiderarlo ancora questa notte. Sospira , quasi feroce, dimenticandosi quasi della madre altrui presente in quella stessa casa < sarebbe un problema andare a farci un bagno lasciando tua madre qui? > una richiesta soffusa che s'avvicenda in lidi molto più rosei e dolci, alla ricerca di un ulteriore intimità con l'altro. Le dita della destra, umide ancora, che voglion percorrere il suo stesso collo e il kimono lento che scivola via dalle spalle snudandole dolcemente . A lui adesso la scelta. [chakra on]

01:14 Shiroyuki:
  [casa Sango] Fa un respiro profondo andando a sorridere verso la donna < lo stesso vale per me.> dice solamente prima di fare un cenno di diniego con la testa < non ho proprio intenzione di morire.> direbbe sprezzante verso la donna < proprio non adesso.> concluderebbe prima di mordersi il labbro inferiore. Sente la sua mano sulla propria, cercando di girarla per poterla prendere tra le dita < Te lo prometto.> direbbe solamente andando a seguire quel bacio, quella sensazione di alcol, calore, fuoco e neve di nuovo uniti in quella danza. Il collo si tende per spingere di più le labbra su quelle della donna dai capelli rossi prima di sentire il suo sapore ed inebriarsi ancora ed ancora. < Sango…> la chiamerebbe, senza epiteti, senza suffissi, semplicemente quel nome. Un soffio caldo dalle sue labbra, come se la stesse evocando, come se volesse chiamare la sua stessa essenza < no, per niente, anzi..> direbbe solamente andando ad osservare la sue spalle in quella situazione. Si morderebbe il labbro inferiore sentendo le dita umide sul suo collo prima di provare a prendere la sua mano, ancora bagnata di alcol e portarle quell’indice tra le labbra, succhiandolo delicatamente ma indecentemente prima di poggiare il suo palmo sulla propria guancia socchiudendo quelle celesti che poco prima l’avevano fissata in quella promessa < andiamo.> direbbe, non resistendo più all’incontenibile ardore di averla di nuovo tutta per se < …stasera dormo con te> non sembra una richiesta, sembra più una decisione già presa. Autoritario nel suo dire lascia solo intendere dallo sguardo quello che vorrebbe farle sotto le coperte del suo futon, quello che le farebbe provare per tutta quella notte, insieme, tra quattro mura che adesso può chiamare casa.

01:21 Sango:
 Inutile dire che non vi sarà più spazio per le stesse parole, quando la carne si richiama in tal modo. Lei stessa che si spinge verso quel tavolo, verso di lui, a baciargli l'anima, a sentire quel suo essere freddo sciogliersi tra le proprie labbra. Le dita che seguono la pelle stessa, vengono celate e baciate da quelle labbra provocandole un lieve sussulto . Rimane incollata a quegli occhi, a quello sguardo che la fa tremare per sollevarsi lei stessa dal pavimento e invitarlo, volutamente, verso una parte della casa che ancora l'altro non ha visto. La madre comprenderà probabilmente subito, ma poco importa adesso, quando le ante della propria stanza verranno aperte per mostrar quel largo fuuton e quel bagno nella stanza ancor più avanti < direi che magari, passiamo dopo per il bagno > e li chiuderebbe lo stesso mondo dietro la porta sigillata, con le mani alla ricerca del suo viso, in balia di un desiderio che verrà espresso al suo culmine esatto. E che forse qualcuno potrebbe sentire, ma cosa importa adesso? [end]

01:34 Shiroyuki:
  [casa Sango] Non è solo la carne che richiama, ma anche l’anima, anche la stessa essenza. L’alito di vita dei due si fonde in un attimo con un semplice sguardo. Si alza anche lui lentamente guardandola. Non una parola alla madre che dall’altra parte sorride compiaciuta delle parole dette da Shiro e da quello che sta succedendo. Osserva quella stanza, quel futon largo. Sorride delicatamente sentendo le parole della donna < Direi che possiamo si…> direbbe solamente lasciando a lei il chiudere quelle porte. Sente le sue mani sul proprio viso, quei baci, quei kimoni che cadono a terra, quella carne che si mischia ad altra carne, battiti di cuori che vanno a ritmo mentre consumano quell’ardore che non li ha mai abbandonati. Che sentissero, poco gli importa, quella notte la dona solo a lei, e solo per lei che si concederebbe di far cadere ancora una volta quella maschera. Neve e fuoco che si fondono, che si distruggono a vicenda, Fuoco e neve che diventano una cosa sola, in quella notte dove la luna crescente vedrà sbocciare altro, vedrà scendere su di loro altra pioggia rossa, che tanto li protegge e tanto li chiama a se. La madre andrebbe a bere quel thè da sola, godendosi quei sapori ed odori della sua terra natia. Farebbe un respiro profondo guardando fuori da una finestra “Jumei, il ragazzo tornerà per la tua vita, come hai detto tu.” Una piccola lacrima scenderà sul viso della donna e si fonderà con quel thè di Ame, come la storia di una vita distrutta.

Shiroyuki e la madre vengono ospitati nella sede del clan degli Ishiba venendo accompagnati da due di essi.
In un primo momento vede la madre , che adoro, parlar forse un pò troppo prima di conceder loro una privacy nella quale parlare seriamente di Ame, di Oto, e anche della Yugure, per poi terminar in altre stanze private.